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View Full Version : Quando la pirateria è una leggenda metropolitana


GianoM
20-03-2009, 12:44
Taken, la pellicola con Liam Neeson uscita da noi con il titolo Io vi troverò, è diventata un successo incredibile negli States. Ma, soprattutto, ha dimostrato che la pirateria non è così determinante...

Se esistesse il sogno proibito di un distributore, probabilmente avrebbe come protagonista Taken. Uscito da noi con il titolo Io vi troverò ad agosto 2008, aveva fatto circa 1,5 milioni di euro, scomparendo presto nel panorama italiano. Sul mercato internazionale, era andata benino con 73 milioni di dollari complessivi, soprattutto grazie ai risultati in Corea del Sud (15 milioni, quasi incredibile), Regno Unito (11) e Francia (9). Un dato interessante per una produzione francese, ma nulla per cui urlare al miracolo. D'altronde, il film non era niente di che, visto che partiva con una premessa assurda da leggenda metropolitana (molto simile a Hostel) e metteva assieme Hardcore di Paul Schrader, Frantic di Roman Polanski e la serie 24 (il protagonista è decisamente simile a Jack Bauer). Tra gli elementi positivi, un budget sfruttato benissimo e che dà l'impressione di essere molto più alto, così come il fatto di evitare tanti stereotipi del cinema americano odierno (come degli inseguimenti infiniti), concentrandosi su un'interpretazione decisamente superiore alla media, quella di Liam Neeson.

Insomma, quando Taken è sbarcato in America, non ci si attendeva nulla di memorabile. E invece, per diversi motivi, si sta facendo la storia. Da dove iniziare? La pellicola ha esordito nel weekend del 30 gennaio con 24 milioni di dollari. Un ottimo risultato di per sé, ma il bello doveva ancora venire. Infatti, Taken ha proseguito la sua corsa di settimana in settimana, continuando a perdere pochissimo e a macinare soldi. Basti dire che nell'ultimo weekend (il suo settimo) ha raccolto altri 6,6 milioni e ha raggiunto il quarto posto in classifica. Il totale? Per ora 128 milioni di dollari, ma i 140 sembrano decisamente fattibili. Come ricorda Box Office Mojo, Taken è il primo film dai tempi de Il cavaliere oscuro a essere rimasto nella top five per sette settimane, un risultato che si è ripetuto soltanto 12 volte in questo decennio.

Fin qui, un successo a sorpresa incredibile. Ma il punto, come molti commentatori americani hanno notato, è un altro. Infatti, fin da inizio novembre 2008, considerando l'uscita europea nel 2008, su Internet erano disponibili copie perfette del dvd. Insomma, già di base, a sentire certe sirene allarmistiche di casa nostra, il film neanche sarebbe dovuto uscire in sala, perché tanto il pubblico lo avrebbe dovuto vedere piratato, risparmiando i soldi del cinema. Eppure, non solo è uscito, ma ha anche aperto con 24 milioni di dollari. A quel punto, anche grazie al notevole interesse della stampa, la gente avrebbe dovuto collegarsi a Internet e scaricarlo immediatamente. Qualcuno lo avrà sicuramente fatto, ma evidentemente sono stati pochi (e/o magari hanno contribuito al passaparola), altrimenti come spiegare la tenuta fantastica che ha mostrato il film?

Qualcuno ha detto che il pubblico americano generalista, ovviamente, non sapeva che la pellicola fosse uscita in Europa con largo anticipo. Questo è sicuramente vero, ma possibile che comunque, dopo il successo del primo weekend, le masse non abbiano voluto cercarla su Internet? Forse, semplicemente, le masse ancora non vanno su Internet a scaricarsi i film e magari c'è ancora più gente che compra dvd pirata alle bancarelle (quella sì vera pirateria). Senza dimenticare che, semplicemente, gli appassionati che scaricano film molto spesso lo fanno per il piacere di avere qualcosa prima, ma poi nulla vieta che contribuiscano comunque a finanziare le pellicole, andandole a vedere in sala o comprandone il dvd. Certo, tra dieci-quindici anni, una volta che un'intera generazione sarà cresciuta con Internet come se fosse una cosa naturale e sempre esistita, forse i problemi saranno maggiori. Ma per ora Taken sembra dimostrare che tra incassi e pirateria non c'è un rapporto così stretto.

Intanto, una lezione che ci offre il film è che, al momento, la Fox è probabilmente la casa di distribuzione che in questo inizio di 2009 ha ottenuto i maggiori successi negli Stati Uniti. Ma, spesso, questo è avvenuto con film più distribuiti che prodotti, come avvenuto per The Millionaire. Che sia questa la strada da seguire? Tanto per non sbagliarsi, ovviamente un sequel di Taken è in lavorazione...

http://www.badtaste.it/index.php?option=com_content&task=view&id=7161&Itemid=152

E' un bel po' che notavo quel Taken nella "Tops at the Box Office" di IMDB, e pensavo la stessa cosa. Che ne pensate? :)

Il film non è poi così male: voto personale 8/10

Gemini77
20-03-2009, 13:57
La prima cosa che mi viene da chiedere è
"quanto incide normalmente la pirateria negli Stati Uniti?"

passami la domanda banale, ma a sentire alcuni amici in viaggio/studio per i campus americani, secondo loro la "pirateria" non è così diffusa come da noi.
I motivi, sempre secondo loro, sono il basso costo del materiale originale ed un vero e proprio "timore" nello scaricare file coperti da diritto d'autore (canzoni e film in primis).

J.C.
20-03-2009, 14:46
La pirateria non è una leggenda metropolitana,è una realtà.
Anche su questo forum gran parte degli utenti sono a loro modo pirati.
Il punto è che è stato dimostrato più volte che questo fenomeno non provoca danni ingenti alle entrate delle case di produzione,anzi talvolta esercita effetti opposti,perchè promuove un prodotto.
Se fosse un fenomeno così catastrofico, il settore videoludico non sarebbe in crescita esponenziale negli ultimi anni,così come il mondo del cinema, che sforna sempre film da budget stratosferici,con incassi decisamente maggiori.
Sulla musica non mi esprimo,perchè la situazione mi sembra un pò più delicata :D .

dr-omega
20-03-2009, 15:44
...cut...
Sulla musica non mi esprimo,perchè la situazione mi sembra un pò più delicata :D .

Un articolo di PI apparso un paio di settimane fa aveva affrontato il problema.
In pratica è vero che le vendite di cd sono in calo stra-esagerato rispetto al passato, e se ci fermassimo qui come fanno i tiggì ed i piangina allora dovremmo puntare il dito verso Capitan Barbossa e la sua fetida ciurma.

Se però proviamo ad analizzare il mercato nella sua totalità allora scopriamo che:
-il cd è un supporto ormai a fine vita, la gente la musica la vuole nel più pratico formato digitale
-le vendite delle canzoni digitali tramite gli store online vanno molto bene
-le vendite delle odiose suonerie vanno stra benissimo
-le vendite dei videogiochi per pc/consolle vanno stra-stra benissimo
-sempre più gente sottoscrive contratti con Sky e/o compra le tessere DGTV
-sempre più persone vanno al cinema, anche per godere dei mega impianti audio/video
-sempre più persone acquistano blu-ray

Insomma è inutile piangere per "i mancati guadagni :rolleyes: ", perchè se si va a vedere il totale si scopre invece che il comparto multimediale, nonostante la pirateria, i torrent, i muli e quant'altro, va a gonfie vele! ;)

Guren
21-03-2009, 14:29
onestamente trovo davvero ridicolo cercare di pulirsi la coscienza con la barzelletta che la pirateria non danneggia chi produce musica/film/videogiochi/programmi/qualsiasi cosa che possa essere distribuita in forma digitale.

Ci sono zone del mondo dove è semplicemente impossibile comperare un dvd originale (io per esperienza posso dire che lo era a Kuala Lumpur nel 2001, ma credo che non sia migliorata molto la situazione, e lo è oggi qui in Cina dove vivo... ad esempio in Cina la Wii non è distribuita eppure ne vendono a vagonate, importate dal giappone e modificate prima di essere vendute, ed i giochi costano meno di una bottiglietta d'acqua :stordita: ) e non è una novità che oggi il mercato home video ha un'importanza enorme per le case distributrici che spesso riescono a recuperare i soldi spesi solo grazie ad esso.

Aspettando che qualcuno salti fuori con la storia che chi scarica tanto non lo avrebbe comunque comperato/visto/ascoltato e quindi non ha in nessun caso arrecato un danno sorvolando però sul fatto che però ne trae un vantaggio senza corrispondere nessun compenso :mc:

GianoM
21-03-2009, 15:54
Hai saltato a piè pari il primo post, ah?

gabi.2437
21-03-2009, 16:44
In cina mi pare sia legale scaricare quello che si vuole quindi :asd: proprio lì non c'è problema di coscienza!!!

Guren
22-03-2009, 00:55
Hai saltato a piè pari il primo post, ah?

no, l'ho letto.

Ma è come dire "siccome al superenalotto c'è una persona che vince allora bisogna giocare perchè vincono tutti"

Può essere capitato che un film minore possa aver incassato in USA, dove la percentuale di pirateria è comunque una frazione di quella di altre nazioni europee o mondiali, ma da qui a dire "è successo una volta quindi è così sempre" il passo è moooooooolto lungo ;)

GianoM
16-04-2009, 16:47
ggi a Roma è stata presentata un'indagine dell'associazione contro la pirateria. Cifre (discutibili) di danni enormi e tanta voglia di punizioni legali. Ma c'è chi dissente tra gli stessi addetti ai lavori...

Gran folla di professionisti cinematografici questa mattina alla Casa del cinema di Roma. L'occasione è stata la presentazione di una ricerca sulla pirateria e sui (presunti) danni che questa porta all'industria da parte della Fapav, la Federazione antipirateria audiovisiva. Dico 'presunti' perché convinto che i danni effettivamente ci siano, ma che le cifre riportate siano astronomiche e fuori dal mondo, ossia 530 milioni di euro. Stiamo parlando sostanzialmente del fatturato che produce lo sfruttamento in sala. Insomma, se domani non ci fosse la pirateria, gli italiani andrebbero il doppio al cinema (o comprerebbero dvd/consumerebbero cinema per quella cifra 'mancante'). Mah...

Va detto che l'indagine condotta dall'Istituto Ipsos è sicuramente scientifica e ha un senso. Sono stati presi 2038 adulti campione, di cui 661 risultati 'pirati'. Studiando chi in un modo o nell'altro (acquisto dvd falsi, download illegale, pirateria indiretta di prodotti illegali) ha avuto a che fare con materiale che scotta e monitorando le risposte legate alla domanda "cosa avrebbe fatto se il film non fosse stato disponibile su Internet?", si è giunti, grazie a chi rispondeva che avrebbe visto il film cinema o in dvd, a una stima di 530 milioni di danni.

La cifra (che, ripeto, ha un senso logico) però non mi convince per la sua sproporzione e per tanti motivi legati all'indagine. Intanto, per quanto si possa credere alla buona fede della società che conduce i sondaggi, è evidente che il committente vuole certi dati e magari non ha interesse a presentarne altri che non sono utili alla 'causa'. Per esempio, nulla si dice su quanto poi i 'pirati' consumino comunque di cinema 'legale'. Non sarà che chi scarica molto è anche una persona che spesso compra tanto e quindi è un consumatore vantaggioso per queste aziende?

Altro dubbio molto importante. Tutta la stima dei danni è imperniata sul fatto che una quota di persone sostiene che, in assenza di alternativa illegale, comunque vedrebbe la pellicola in maniera legale (e quindi porterebbe soldi all'industria). Intanto, è risaputo che nei sondaggi le persone dicono spesso quello che appare più 'giusto' piuttosto che la verità e probabilmente una bella fetta di questi 'pentiti' in realtà sta mentendo. Anche così, sostanzialmente si sta dicendo che queste persone (che vengono a contatto con una media di 21 film in maniera illegale ogni anno) vedrebbero tutti questi 21 film in maniera legale pagando. Francamente, è più facile credere che ne vedrebbero magari 2-3 (quelli per loro più importanti) pagando e gli altri 18-19 li lascerebbero perdere.

Discutibile anche l'idea di mettere in un unico calderone (se non nei grafici e nelle statistiche, almeno nelle parole dette) sia chi trae profitto dalle copie pirata che le persone che semplicemente scaricano. Sarebbe semplice ironizzare sul concetto di accostare il sedicenne smanettone con il camorrista che vende migliaia di copie pirata e su quanto questa possa essere una pubblicità favorevole all'industria.

Per fortuna, dopo un'oretta sconfortante in cui non si faceva altro che invocare leggi severe, sono uscite delle voci fuori dal coro. Il primo è stato il regista Paolo Virzì, che, piuttosto che prendersela coi ragazzini, ha lanciato una polemica forte contro i provider, rei a suo dire (e io in parte condivido) di fare tanti soldi grazie alla diffusione della banda larga, che poi viene utilizzata soprattutto per scaricare film e musica. Anche Riccardo Tozzi, responsabile di Cattleya, ha sottolineato di non volere assolutamente sanzioni penali contro chi scarica. Ma il più lucido è stato sicuramente Enrico Vanzina, che ha criticato e ironizzato sulla ritualità superata dello sfruttamento dei film, che a suo avviso invece dovrebbero essere contemporaneamente disponibili in ogni modo (sala, dvd, Internet, ecc.).

L'impressione, insomma, è che tante buone intenzioni (salvaguardia dei posti di lavoro in primis) non vengano supportate da idee abbastanza chiare da parte di chi avrà un'influenza importante sulle scelte industriali e politiche in questa delicatissima materia. Probabilmente, ci sarà bisogno di qualche mezzo di informazione che medi efficacemente tra le ingenuità di certi utopisti (che vorrebbero tutto gratis) e il 'tintinnar di manette' di certi vertici del settore. Un lavoro per Badtaste...

http://www.badtaste.it/index.php?option=com_content&task=view&id=7522&Itemid=152

sider
17-04-2009, 09:55
Non è cambiato nulla dalla notte dei tempi, una volta si facevano le audiocassette dal vinile (e poi dal CD) e si duplicavano le VHS, e l'industria del cinema è sempre lì a macinare milionate di dollari.

markus_81
17-04-2009, 10:17
sono abbstanza convinto anch'io che la pirateria colpisca pesantemente solo la musica...il cinema ne risente solo in minima parte

J.C.
17-04-2009, 22:30
Condannati i responsabili di Pirate Bay:
http://punto-informatico.it/2603715/PI/Brevi/the-pirate-bay-solo-inizio.aspx
Mah...