dantes76
19-03-2009, 17:07
«La lettera dei 101 parlamentari? E' stata frutto di un equivoco»
«La Lega non può volere sempre tutto»
Berlusconi da Bruxelles: nessuno «strapotere» di Bossi, sappiamo però che sono molto esigenti
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Imagoeconomica)
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Imagoeconomica)
MILANO - «Agli amici della Lega dico che non possono volere sempre tutto». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, a margine del vertice del Ppe, ai cronisti che gli chiedono se ci sia insofferenza del Pdl nei confronti della Lega Nord. Il premier chiarisce che non c'è nessuno «strapotere» di Bossi ma aggiunge: «Noi sappiamo che i nostri interlocutori della Lega sono esigenti e cercano di battersi per le loro idee e insistono per affermarle». Parlando del rapporto con gli alleati del Carroccio, il premier ha aggiunto : «È chiaro che qualche volta possiamo dire di sì, qualche altra volta lo diciamo con difficoltà, mentre alcune volte diciamo di no. Direi che da queste vicende, se dovesse uscire un suggerimento, sarebbe quello di dire appunto agli amici della Lega di non volere sempre tutto».
«LE RONDE? NON LE SENTIVAMO» - Berlusconi ha poi citato l'esempio delle ronde dei cittadini, fortemente volute dalla Lega. «Noi non le sentivamo - ha puntualizzato il Cavaliere -, perchè pensavamo che sarebbero state prese, come poi è stato, dall'opposizione e quindi dai media come la volontà di sostituirsi a polizia a forze dell'ordine mentre invece è tutta un'altra cosa».
IL PAPA E I PROFILATTICI - Sollecitato dai cronisti, il capo del governo ha poi liquidato con una lapidaria battuta la polemica intercorsa tra la Santa Sede e alcuni stati europei dopo le dichiarazioni del pontefice sull'uso del preservativo come metodo di prevenzione dell'Aids. «Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo» si è limitato a commentare Berlusconi.
LA LETTERA DEI 101 - Il premier ha poi parlato della lettera dei 101 deputati del Pdl, che hanno chiesto che non fosse imposta la fiducia sul decreto sicurezza, contestando tra l'altro la norma che introduce la possibilità per i medici del servizio pubblico degli immigrati irregolari che si dovessero presentare a loro chiedendo di essere curati: «E' stata frutto di un equivoco» ha spiegato il Cavaliere perché «non è vero che i medici hanno l’obbligo di denunciare ma è stato tolto il divieto». In ogni caso, «io non ho nessuna obiezione a modificare la legge». A chi gli chiedeva se dietro a questa lettera non ci sia stato un sentimento di irritazione il premier ha aggiunto: «No, ho parlato con chi ha firmato, persone vicine a me che mi hanno detto di aver firmato la lettera in totale buona fede perchè rappresenta un sentimento che anche io condivido».
DALLA LETTERA ALL'EMENDAMENTO - Intanto proprio il contenuto della lettera diventa un emendamento al ddl sicurezza attualmente all’esame delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. L'annuncio è stato dato da Alessandra Mussolini, animatrice dell’iniziativa, che insieme ad altri nove deputati del Pdl ha messo nero su bianco una proposta che reintroduce il divieto di denuncia da parte dei medici. Tra i firmatari, Domenico Di Virgilio, Barbara Saltamartini, Alfonso Papa, Manlio Contento, Carla Castellani, Carmine Patarino.
19 marzo 2009
http://www.corriere.it/politica/09_marzo_19/berlusconi_lega_non_puo_volere_tutto_74bb9f3e-1499-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml
«La Lega non può volere sempre tutto»
Berlusconi da Bruxelles: nessuno «strapotere» di Bossi, sappiamo però che sono molto esigenti
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Imagoeconomica)
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Imagoeconomica)
MILANO - «Agli amici della Lega dico che non possono volere sempre tutto». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, a margine del vertice del Ppe, ai cronisti che gli chiedono se ci sia insofferenza del Pdl nei confronti della Lega Nord. Il premier chiarisce che non c'è nessuno «strapotere» di Bossi ma aggiunge: «Noi sappiamo che i nostri interlocutori della Lega sono esigenti e cercano di battersi per le loro idee e insistono per affermarle». Parlando del rapporto con gli alleati del Carroccio, il premier ha aggiunto : «È chiaro che qualche volta possiamo dire di sì, qualche altra volta lo diciamo con difficoltà, mentre alcune volte diciamo di no. Direi che da queste vicende, se dovesse uscire un suggerimento, sarebbe quello di dire appunto agli amici della Lega di non volere sempre tutto».
«LE RONDE? NON LE SENTIVAMO» - Berlusconi ha poi citato l'esempio delle ronde dei cittadini, fortemente volute dalla Lega. «Noi non le sentivamo - ha puntualizzato il Cavaliere -, perchè pensavamo che sarebbero state prese, come poi è stato, dall'opposizione e quindi dai media come la volontà di sostituirsi a polizia a forze dell'ordine mentre invece è tutta un'altra cosa».
IL PAPA E I PROFILATTICI - Sollecitato dai cronisti, il capo del governo ha poi liquidato con una lapidaria battuta la polemica intercorsa tra la Santa Sede e alcuni stati europei dopo le dichiarazioni del pontefice sull'uso del preservativo come metodo di prevenzione dell'Aids. «Ciascuno svolge la sua missione ed è coerente con il suo ruolo» si è limitato a commentare Berlusconi.
LA LETTERA DEI 101 - Il premier ha poi parlato della lettera dei 101 deputati del Pdl, che hanno chiesto che non fosse imposta la fiducia sul decreto sicurezza, contestando tra l'altro la norma che introduce la possibilità per i medici del servizio pubblico degli immigrati irregolari che si dovessero presentare a loro chiedendo di essere curati: «E' stata frutto di un equivoco» ha spiegato il Cavaliere perché «non è vero che i medici hanno l’obbligo di denunciare ma è stato tolto il divieto». In ogni caso, «io non ho nessuna obiezione a modificare la legge». A chi gli chiedeva se dietro a questa lettera non ci sia stato un sentimento di irritazione il premier ha aggiunto: «No, ho parlato con chi ha firmato, persone vicine a me che mi hanno detto di aver firmato la lettera in totale buona fede perchè rappresenta un sentimento che anche io condivido».
DALLA LETTERA ALL'EMENDAMENTO - Intanto proprio il contenuto della lettera diventa un emendamento al ddl sicurezza attualmente all’esame delle commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. L'annuncio è stato dato da Alessandra Mussolini, animatrice dell’iniziativa, che insieme ad altri nove deputati del Pdl ha messo nero su bianco una proposta che reintroduce il divieto di denuncia da parte dei medici. Tra i firmatari, Domenico Di Virgilio, Barbara Saltamartini, Alfonso Papa, Manlio Contento, Carla Castellani, Carmine Patarino.
19 marzo 2009
http://www.corriere.it/politica/09_marzo_19/berlusconi_lega_non_puo_volere_tutto_74bb9f3e-1499-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml