View Full Version : Il reato di immigrazione clandestina
Leggendo il 3d con le dichiarazioni della Mussolini mi chiedevo:
è così sbagliato introdurre il reato di immigrazione clandestina?
Non ho un opinione precisa in merito. A sensazione non mi pare sia così terribile, ma potrei anche ricredermi.
pareri in merito?
totalmente inutile e terribilmente costoso (per le nostre tasche)
totalmente inutile e terribilmente costoso (per le nostre tasche)
.
Il pacchetto sicurezza approvato in Senato contiene norme sull'immigrazione dal chiaro significato: maggior controllo e maggiore severità. Al di là delle considerazioni etiche sul diritto speciale riservato agli stranieri, sono provvedimenti del tutto inefficaci. Non ci sono né le risorse, né le forze per espellere davvero gli irregolari, che in gran parte sono donne occupate nelle famiglie italiane. Dovremmo invece seguire l'esempio di altri paesi occidentali, dove gli inasprimenti legislativi sono accompagnati da misure a favore dell'integrazione.
Del pacchetto sicurezza approvato nei giorni scorsi dal Senato, fanno discutere in modo particolare le norme relative agli immigrati: una serie di modifiche normative, che spaziano dalla definizione dell’immigrazione irregolare come reato alla verifica dell’idoneità abitativa degli alloggi, dal permesso di soggiorno a punti all’inasprimento della tassazione sui permessi di soggiorno, fino alla norma più controversa, quella della facoltà di denuncia degli immigrati senza documenti che si presentano ai servizi sanitari pubblici.
Il significato è univoco: una volontà asserita di maggior controllo sull’immigrazione, di maggior rigore e severità. Fino a istituire una sorta di diritto speciale a carico degli immigrati, più esplicito nel caso degli irregolari, con i quali secondo il ministro degli Interni “bisogna essere cattivi”. È una linea che sembra incontrare ampio consenso da parte della maggioranza degli italiani, anche in seguito a recenti episodi di cronaca.
In questo contributo non intendo addentrarmi in considerazioni di natura etico-politica, relative ai diritti umani e ad altri aspetti controversi. Vorrei limitarmi ad alcune considerazioni relative all’efficacia presumibile dei provvedimenti e quindi agli obiettivi perseguiti.
IL REATO DI IMMIGRAZIONE
Cominciamo dalla definizione dell’immigrazione come reato, non più punito con il carcere, ma con un’ammenda, comminata dal giudice di pace. A costo di ripetere una constatazione già espressa su questo foglio, i posti disponibili nei centri di identificazione ed espulsione (Cie) sono circa 1.160 in tutta Italia. Se aggiungiamo i 4.169 dei centri di prima accoglienza, pure destinati a ospitare gli immigrati irregolari, arriviamo a poco più di 5.300. Gli immigrati espulsi, fino all’ottobre 2008, sono stati in tutto 6.500, mentre gli irregolari circolanti sul territorio nazionale sono, stando alle auto-denunce dell’ultimo decreto flussi, almeno 740mila. La sproporzione è evidente, così come la natura retorica della misura. Difficile credere che qualcuno pagherà mai l’ammenda. Non ci sono né le risorse, né le forze per espellere davvero gli irregolari, che per la maggior parte sono donne occupate nelle famiglie italiane. Del resto, la grande maggioranza degli immigrati oggi regolari, sono stati nel passato irregolari, due su tre in Lombardia: le categorie sono molto più fluide di quanto si pretende. In realtà, l’immigrazione irregolare, in Italia come negli Stati Uniti e in molti altri paesi, è vituperata a parole e tollerata nei fatti, anche perché funzionale a molti interessi.
Non deve infatti sfuggire il fatto che tra le molte norme del pacchetto sicurezza, nessuna inasprisce le pene per i datori di lavoro di immigrati irregolari. Anzi, i controlli ispettivi sui luoghi di lavoro sono stati alleggeriti. Eppure lì si trova la calamita che attrae l’immigrazione irregolare, tanto che l’Unione Europea ha preannunciato un giro di vite sul tema.
Non dimentichiamo poi che gli immigrati rumeni, in quanto comunitari, non potranno essere perseguiti.
LA SALUTE DELLO STRANIERO
Quanto alla norma più discussa, quella sulla sanità, molti hanno già osservato che se gli irregolari non si curano, ne scapita l’igiene pubblica e quindi la salute di tutti, perché malattie come la Tbc o l’Aids potrebbero propagarsi più facilmente. Molti medici si sono già dichiarati contrari, varie associazioni hanno chiamato alla disobbedienza. Ma c’è un altro elemento, molto prosaico, da tenere presente: che succede se un immigrato dichiara di non avere i documenti? Ammettiamo che parta una denuncia: in un qualche commissariato arriverà una segnalazione secondo cui una persona sconosciuta, presumibilmente straniera, si è presentata al pronto soccorso per farsi medicare. Se anche partisse una volante, il ferito sarebbe già lontano. Solo in caso di ricovero, e ipotizzando una notevole efficienza delle istituzioni preposte all’ordine pubblico, la disponibilità di posti nei Cie, le risorse per il rimpatrio e quant’altro, si potrà immaginare un qualche effetto. Che sarà comunque molto modesto, costoso e pagato con una minor tutela della salute pubblica.
SOLDI, ROM E PERMESSI A PUNTI
Un terzo esempio: non si potrà più trasferire denaro verso l’estero se non si è in possesso di permesso di soggiorno. L’effetto sarà soltanto quello di favorire lo sviluppo di un mercato di intermediari, provvisti di regolari documenti, che effettueranno l’operazione al posto di chi non potrà più farla personalmente, in genere soprattutto madri che mandano denaro ai figli lontani. Vorrei richiamare un precedente: il prelievo delle impronte digitali degli immigrati disposto, tra roventi polemiche, in seguito alla legge Bossi-Fini. Una volta effettuata qualche azione dimostrativa, non se ne è più saputo nulla.
Per i campi rom, nell’estate scorsa, nuovi annunci di raccolta delle impronte e nuove polemiche. Nei fatti, le impronte prelevate sono state pochissime, a Milano quasi nessuna, e non è dato sapere se siano servite a qualcosa. Di certo, se non altro, si sono sgonfiate le voci incontrollate sull’arrivo e l’insediamento di decine di migliaia di rom: per la provincia di Milano, si è arrivati a parlare di 20mila unità.
Un cenno finale va al permesso di soggiorno “a punti”: un’innovazione che tende a rendere gli immigrati dei sorvegliati speciali, dallo status precario e reversibile. Credo servirebbero di più, come in altri paesi, misure che incoraggino un’integrazione positiva: per esempio, giacché le competenze linguistiche vengono viste dall’Olanda al Canada come un requisito necessario per l’inserimento nella società, un piano massiccio di alfabetizzazione in lingua italiana, sul modello delle 150 ore che hanno consentito nel passato alle classi popolari di accedere all’istruzione di base. L’accertamento della conoscenza dell’italiano dovrebbe produrre qualche beneficio, come un accorciamento dei tempi per l’accesso alla carta di soggiorno e alla cittadinanza. Così si istituirebbe un incentivo a impegnarsi su questo aspetto saliente dell’acculturazione nel nuovo contesto di vita.
Nei paesi occidentali, gli inasprimenti legislativi nella gestione dell’immigrazione, e indubbiamente ne sono intervenuti, giacché il tema quasi ovunque è salito di rango nell’agenda politica, sono generalmente accompagnati da misure a favore dell’integrazione: non si vuole ingenerare l’idea dell’immigrato come nemico da combattere, anche per non alimentare spinte xenofobe nella società.
Dovremmo forse imparare che una politica dell’immigrazione ridotta a controllo e sicurezza, all’insegna del pregiudizio e dell’ostilità, può fruttare in termini di voti, ma non prepara un futuro sereno per la convivenza sociale.
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000944.html
Maurizio Ambrosini è docente di Sociologia dei processi migratori e Sociologia urbana presso l'università di Milano, Facoltà di Scienze Politiche. E' responsabile scientifico del Centro studi Medì-Migrazioni nel Mediterraneo, di Genova, dove dirige la rivista "Mondi migranti" (FrancoAngeli ed.) e la Scuola estiva di Sociologia delle migrazioni, che giungerà nel 2009 alla quinta edizione. Fra le sue pubblicazioni: Un'altra globalizzazione (Il Mulino, 2008); Cittadini possibili (a cura di, con C.Marchetti, FrancoAngeli, 2008); Sociologia delle migrazioni (Il Mulino, 2005); Scelte solidali (Il Mulino, 2005), Seconde generazioni (a cura di, con S.Molina, Edizioni della Fondazione Agnelli, 2004), Immigrazione e metropoli (a cura di, con E.Abbatecola, FrancoAngeli 2004).
Considerando che mediamente in italia si riescono a fare leggi ad catsum anche su idee magari intelligenti eviterei di entrare nel merito specifico del ddl.
Proprio così, di concetto: perchè essere d'accordo o contrari al reato di immigrazione clandestina.
Considerando che mediamente in italia si riescono a fare leggi ad catsum anche su idee magari intelligenti eviterei di entrare nel merito specifico del ddl.
Proprio così, di concetto: perchè essere d'accordo o contrari al reato di immigrazione clandestina.
contrario perchè ci si illude che il solo fatto di etichettare un certo comportamento come reato sia sufficiente a scoraggiare l'immigrazione clandestina. Dicesi: panpenalismo!
Una trovata propagandistica che ci costerà un sacco di soldi e finirà per ingolfare ulteriormente la macchina della giustizia.
zerothehero
18-03-2009, 16:43
Contrario: meglio le espulsioni amministrative.
Se si passa dai tribunali e dalla giustizia italica (disastrata) non se ne esce più.
Sarei favorevole in un altro paese dove la giustizia funziona.
Va rivista la politica sui ricongiungimenti e l'acquisizione della cittadinanza previo matrimonio..perchè sono due bei mezzucci per impedire le espulsioni.
Come al solito in Italia il problema non è la legge, ma la sua (mancata) applicazione, in molti paesi esiste il reato di immigrazione clandestina e fino a qua nulla da obiettare, però se si rende illegale l'immigrazione fatta coi barconi, deve essere resa legale e semplice quella fatta con metodi da stabilire, in italia non c'è nè l'una nè l'altra così si tollera quella illegale e non si fa niente per quella legale......ergo come al solito ognuno si arrangia come può.
E' illogico trasformare un illecito amministrativo in un reato.
E' illogico trasformare un illecito amministrativo in un reato.
Anche l'evasione fiscale è un illecito amministrativo......
Contrario: meglio le espulsioni amministrative.
Se si passa dai tribunali e dalla giustizia italica (disastrata) non se ne esce più.
Sarei favorevole in un altro paese dove la giustizia funziona.
uhm...
Allora credo che sia il caso che io mi affini, perchè forse sono un po' confusa.
Significa che anche chi è contrario al rendere la clandestinità un reato comunque ammette che si debba avere una legalizzazione di qualche tipo in uno stato?
Cioè approva il sistema di permessi di sogiorno eccetera?
zerothehero
18-03-2009, 16:48
Come al solito in Italia il problema non è la legge, ma la sua (mancata) applicazione, in molti paesi esiste il reato di immigrazione clandestina e fino a qua nulla da obiettare, però se si rende illegale l'immigrazione fatta coi barconi, deve essere resa legale e semplice quella fatta con metodi da stabilire, in italia non c'è nè l'una nè l'altra così si tollera quella illegale e non si fa niente per quella legale......ergo come al solito ognuno si arrangia come può.
Col reato penale per espellere un clandestino (o un comunitario rompiballe, quasi tutti romeni..la Francia ne ha rispediti sui 7000) si va a finire alle calende greche, tra ricorsi, appelli, controricorsi e minchiatine varie. :D
Il problema è questo..meglio scegliere la via più pratica e veloce.
Anche l'evasione fiscale è un illecito amministrativo......
E infatti andrebbe reintrodotta come reato. Perché é giudto che un evasore vada in galera.
Mentre se la pena per l'immigrazione illegale é l'espulsione, basta e avanza il piano amministrativo.
zerothehero
18-03-2009, 16:54
uhm...
Allora credo che sia il caso che io mi affini, perchè forse sono un po' confusa.
Significa che anche chi è contrario al rendere la clandestinità un reato comunque ammette che si debba avere una legalizzazione di qualche tipo in uno stato?
Cioè approva il sistema di permessi di sogiorno eccetera?
La questione è relativamente semplice.
L'introduzione nel nostro codice penale del reato di clandestinità (allo stato attuale con la Bossi Fini se non sbaglio è reato chi per 2 volte non rispetta il decreto d'espulsione, cioè il foglio di via) ridurrebbe il numero dei clandestini o costituirebbe un mezzo più efficace per espellerli?
Non credo proprio..potrei sbagliarmi, ma non credo.
Quanti secoli ci vorrebbero per condannare un extra in un tribunale italico tra gradi di giudizio e company?
MEzzo secolo? :sofico:
E' più pratico espellerlo per via amministrativa, rispedendolo al mittente dopo averlo identificato.
Dream_River
18-03-2009, 17:08
E' illogico trasformare un illecito amministrativo in un reato.
*
dave4mame
18-03-2009, 17:17
Leggendo il 3d con le dichiarazioni della Mussolini mi chiedevo:
è così sbagliato introdurre il reato di immigrazione clandestina?
Non ho un opinione precisa in merito. A sensazione non mi pare sia così terribile, ma potrei anche ricredermi.
pareri in merito?
beh, chi più di te che risiedi in un paese dove l'immigrazione clandestina è 0 (e anche quella regolare degli italiani è mal vista...) può avere un buon punto di osservazione della questione?
dave4mame
18-03-2009, 17:19
quindi ok a mantenere illecito il falso in bilancio?
beh, chi più di te che risiedi in un paese dove l'immigrazione clandestina è 0 (e anche quella regolare degli italiani è mal vista...) può avere un buon punto di osservazione della questione?
non credo di avere capito bene cosa intendi :fagiano:
Io sono assolutamente favorevole al controllo degli abitanti, però adesso mi pare si debba considerare anche la differenza fra illecito e illegale e sinceramente le cose mi si complicano :D
Scenario: arrestano il clandestino, impronte, documenti etc etc, poi lo mollano perche' la custodia cautelare ormai si usa giusto per mafiosi e stragisti, quello si da alla macchia e noi gli facciamo un processo in tre gradi pagato integralmente da noi, compreso il suo avvocato.
Yuppie, averne di provvedimenti cosi'!!!
Assolutamente e indubbiamente favorevole al reato di immigrazione clandestina.
Gli stranieri se vogliono venire in italia devono chiederlo,
non possiamo permetterci(replica a chi incautamente parlava di costi...)di mantenere dei clandestini.
Leggendo il 3d con le dichiarazioni della Mussolini mi chiedevo:
è così sbagliato introdurre il reato di immigrazione clandestina?
Non ho un opinione precisa in merito. A sensazione non mi pare sia così terribile, ma potrei anche ricredermi.
pareri in merito?
Non persegue l'obiettivo. Il clandestino deve essere espulso seduta stante, non tenuto in cella a spese nostre.
Figurati che espellerei anche quelli che hanno commesso reati pur di liberarsene.
Scenario: arrestano il clandestino, impronte, documenti etc etc, poi lo mollano perche' la custodia cautelare ormai si usa giusto per mafiosi e stragisti, quello si da alla macchia e noi gli facciamo un processo in tre gradi pagato integralmente da noi, compreso il suo avvocato.
Yuppie, averne di provvedimenti cosi'!!!
Oggi funziona così o è una tua libera interpretazione?
Oppure conosci il futuro?
Sai, altri potrebbero "vedere" lo scenario in modo diverso.
Si arresta un clandestino, gli si fa un processo per direttisisma, lo si manda in un cpt e ogni 3/5 giorni facciamo partire aerei che li lascino nelle loro terre.
Thunderfox
18-03-2009, 20:20
Favorevole !!!
Un immigrato clandestino che viene in Italia senza avere niente è presumibile che :
1) o trova un lavoro in nero (aumentando così l'evasione fiscale che non fà bene ne allo Stato e ne al diretto interessato che non avrà contributi versati e che nonostante tutto godrà di assistenza sanitaria gratis... :rolleyes: );
2) oppure non trovando un lavoro (per sopravvivere) dovrà per forza trovare una fonte di guadagno che a questo punto non potrà che essere la strada dell'accattonaggio o l'ingresso nella criminalità organizzata.
Secondo me il problema è la generica assunzione clandestino = criminale, regolare = brava persona che mi sembra sia fortemente sostenuta dai mezzi di informazione in italia.
Ci sono fior di clandestini che LAVORANO, ma non vengono messi in regola dai datori di lavoro italiani ("italiani brava gente" si diceva una volta) in modo da mantenerli ricattabili, in condizioni di lavoro che un italiano non accetterebbe mai.
Ci sono migliaia di clandestini con un lavoro perfettamente in regola, ma che devono attendere mesi e mesi perchè la burocrazia italiana riesca a fare loro avere il pezzo di carta che li trasforma in persone con riconosciuti diritti umani, ultima novità quello di farsi curare.
Così come ci sono un sacco di immigrati regolarizzati e ciò nonostante immischiati in affari poco puliti.
Siamo così sicuri di chi siano i buoni e i cattivi? Per guadagnarci il diritto di punire la condizione di "clandestino", che spesso non è che un cavillo amministrativo, avremmo prima dovuto stare più attenti a come ci si trovava con addosso questa etichetta. E punire duramente chi delinque, clandestino o no.
Oggi funziona così o è una tua libera interpretazione?
Oppure conosci il futuro?
Sai, altri potrebbero "vedere" lo scenario in modo diverso.
Si arresta un clandestino, gli si fa un processo per direttisisma, lo si manda in un cpt e ogni 3/5 giorni facciamo partire aerei che li lascino nelle loro terre.
Oggi funziona cosi', gli stupratori rilasciati mi danno ragione, se per uno stupro non ti tengono in galera, tanto piu' ti lasciano libero per un reato minore. Per il processo per direttissima mi sto sbellicando dalle risate, tanto per essere montono, se non processano per direttissima gli stupratori, vuoi che con le poche risorse disponibili riescano a farlo per reati da niente?! Poi non hai neanche chiaro come funzioni il processo per direttissima, salta semplicemente indagine preliminare ed udienza preliminare in caso di reoconfessi o flagranza di reato, ma i gradi restano tre, quindi invece di 7 anni se ne risparmiano un paio... tanto per inquadrare l'ordine di grandezza.
Poi non e' detto che l'evidenza sia cosi' schiacciante per portare i presupposti del processo per direttissima, partendo dal fatto che uno deve essere pirla a dichiararsi colpevole di immigrazione clandestina, e magari e' anche registrato come dipendente-fantasma presso un'impresa, e' facile che si debba ricorrere all'iter ordinario.
Oggi funziona cosi', gli stupratori rilasciati mi danno ragione, se per uno stupro non ti tengono in galera, tanto piu' ti lasciano libero per un reato minore. Per il processo per direttissima mi sto sbellicando dalle risate, tanto per essere montono, se non processano per direttissima gli stupratori, vuoi che con le poche risorse disponibili riescano a farlo per reati da niente?! Poi non hai neanche chiaro come funzioni il processo per direttissima, salta semplicemente indagine preliminare ed udienza preliminare in caso di reoconfessi o flagranza di reato, ma i gradi restano tre, quindi invece di 7 anni se ne risparmiano un paio... tanto per inquadrare l'ordine di grandezza.
Poi non e' detto che l'evidenza sia cosi' schiacciante per portare i presupposti del processo per direttissima, partendo dal fatto che uno deve essere pirla a dichiararsi colpevole di immigrazione clandestina, e magari e' anche registrato come dipendente-fantasma presso un'impresa, e' facile che si debba ricorrere all'iter ordinario.
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FabioGreggio
19-03-2009, 07:07
Il problema non è penalizzare la clandestinità, ma capire se attraverso tale provvedimento non si voglia un'Italia completamente chiusa in se stessa a causa delle ideologie filonaziste della Lega.
Di per se la clandestinità è perseguibile.
Ma non la farei così dozzinale nel prendere provvedimenti.
Vi sono casi umani che bisogna valutare.
fg
Il problema non è penalizzare la clandestinità, ma capire se attraverso tale provvedimento non si voglia un'Italia completamente chiusa in se stessa a causa delle ideologie filonaziste della Lega.
Di per se la clandestinità è perseguibile.
Ma non la farei così dozzinale nel prendere provvedimenti.
Vi sono casi umani che bisogna valutare.
fg
C'e' un'altra questione, per chi avesse le carte in regola per ottenere un permesso di soggiorno e' un calvario, devono presentare documenti a mazzi, giornate perse nei nostri ottimi uffici pubblici e spese a braccio, conviene la clandestinita', che con una giustizia fiaccata come la nostra garantisce di vivere tranquilli. Andrebbe promosso chi ha intenzioni serie e voglia di sbattersi, invece di sommergerlo di inutile burocrazia, per ora mettersi in regola e' una fregatura.
Ci sono migliaia di clandestini con un lavoro perfettamente in regola, ma che devono attendere mesi e mesi perchè la burocrazia italiana riesca a fare loro avere il pezzo di carta che li trasforma in persone con riconosciuti diritti umani, ultima novità quello di farsi curare.
Piccola questione: sbaglio o è reato anche obbligare/indurre qualcuno a commettere un reato ? Nel qualcaso, visto i tempi biblici della burocrazia italiana nel concedere/rinnovare i permessi di soggiorno con la conseguenza di trasformare degli immigrati regolari in irregolari sara' quindi possibile denunciare lo stato italiano, o quantomeno il personale degli uffici preposti, per istigazione a delinquere ? :Perfido:
E punire duramente chi delinque, clandestino o no.
*
OUTATIME
19-03-2009, 11:55
Col reato penale per espellere un clandestino (o un comunitario rompiballe, quasi tutti romeni..la Francia ne ha rispediti sui 7000) si va a finire alle calende greche, tra ricorsi, appelli, controricorsi e minchiatine varie. :D
Il problema è questo..meglio scegliere la via più pratica e veloce.
*
trallallero
19-03-2009, 12:03
Assolutamente e indubbiamente favorevole al reato di immigrazione clandestina.
Gli stranieri se vogliono venire in italia devono chiederlo,
non possiamo permetterci(replica a chi incautamente parlava di costi...)di mantenere dei clandestini.
Forse ti sfugge un piccolo particolare: se è un reato vanno in galera, se vanno in galera vanno mantenuti e il soggiorno in carcere costa più di un hotel :read:
Attualmente i clandestini non dovrebbero essere espulsi ?
Oggi funziona così o è una tua libera interpretazione?
Oppure conosci il futuro?
Sai, altri potrebbero "vedere" lo scenario in modo diverso.
Si arresta un clandestino, gli si fa un processo per direttisisma, lo si manda in un cpt e ogni 3/5 giorni facciamo partire aerei che li lascino nelle loro terre.
Già adesso è così... :) A Lampedusa l'incendio dei CPT era stato appiccato dalla criminalità organizzata Tunisina, perchè il rimpatrio via aereo di 200 Tunisini a settimana (di cui non si è saputo nulla al telegiornale... :rolleyes: ) stava disturbando gli "affari"... :rolleyes: E ovviamente l'opposizione ha anche avuto il coraggio di strumentalizzare questo fatto... :rolleyes:
Con i clandestini confinati a Lampedusa e impossibilitati a scappare (come invece successe con quello spacciatore Tunisino clandestino, mi pare a Padova o giù di li, che era stato nel CPT di Lampedusa, ma poi era scappato dal CPT dove fu trasferito, mi pare a Roma) e con il rimpatrio sicuro, gli affari dei traghettatori devono essere crollati... E magari tra un po' Gheddafi ci chiederà pure il conto per il mancato guadagno... Non crederete che i clandestini che partono dalla Libia lo facciano GRATIS, vero?
Piccola questione: sbaglio o è reato anche obbligare/indurre qualcuno a commettere un reato ? Nel qualcaso, visto i tempi biblici della burocrazia italiana nel concedere/rinnovare i permessi di soggiorno con la conseguenza di trasformare degli immigrati regolari in irregolari sara' quindi possibile denunciare lo stato italiano, o quantomeno il personale degli uffici preposti, per istigazione a delinquere ? :Perfido:
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Dovrebbe essere in discussione alla Camera la class action targata Brunetta: possibilità di fare la class action anche alla P.A. per un disservizio. Purtroppo sembra che non si ottenga nessun risarcimento, ma "solo" il licenziamento in tronco del manager che gestisce l'ufficio. Se passasse sarebbe la volta buona che un direttore faccia finalmente lavorare i suoi sottoposti...
Forse ti sfugge un piccolo particolare: se è un reato vanno in galera, se vanno in galera vanno mantenuti e il soggiorno in carcere costa più di un hotel :read:
Attualmente i clandestini non dovrebbero essere espulsi ?
In Italia non ci sono i soldi per le volanti delle gazzelle, figurati i soldi per pagare il rimpatrio.
A un cladestino in Italia danno il foglio di via, in pratica un pezzo di carta con su scritto "smamma" :asd:
nomeutente
20-03-2009, 16:04
Considerando che mediamente in italia si riescono a fare leggi ad catsum anche su idee magari intelligenti eviterei di entrare nel merito specifico del ddl.
Proprio così, di concetto: perchè essere d'accordo o contrari al reato di immigrazione clandestina.
Dal mio punto di vista dovrebbe essere reato ciò che crea un danno agli altri.
Il fatto di essere clandestino, in sé, non crea danno. Il danno lo crei se sei clandestino e rubi, se sei clandestino e stupri, se sei clandestino e spacci droga tagliata con il veleno.
Capisco che l'Italia non possa accogliere tutti, ma bisogna anche capire che tanta gente cerca solo di sfuggire alla povertà. Cercare una vita migliore non può essere un reato: gli si può al limite rispondere "mi spiace, non c'è più posto", ma non certo "sei un criminale perché non ti adegui al tuo destino di merda".
Oltre a ciò, è anche un provvedimento inutile e controproducente, emanato solo per ragioni propagandistiche.
edit.
Utente sospeso che non puo' rispondere.
gabi.2437
20-03-2009, 17:14
Assolutamente e indubbiamente favorevole al reato di immigrazione clandestina.
Gli stranieri se vogliono venire in italia devono chiederlo,
non possiamo permetterci(replica a chi incautamente parlava di costi...)di mantenere dei clandestini.
Bisogna aiutar gente che al loro paese rischia la condanna a morte per la propria religione o perchè è gay, che io sappia lo scopo ultimo non è azzerare i costi, ma usar le risorse per aiutare la gente :O
trallallero
20-03-2009, 17:27
In Italia non ci sono i soldi per le volanti delle gazzelle, figurati i soldi per pagare il rimpatrio.
A un cladestino in Italia danno il foglio di via, in pratica un pezzo di carta con su scritto "smamma" :asd:
E tra un pò saranno così ridotti male che, per risparmiare sulla carta, "smamma" lo diranno a voce :D
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