PDA

View Full Version : Sentirsi osservati!


ermejo91
18-03-2009, 14:26
Ciao, magari dico una castroneria, ma il sentirsi ogni tanto osservati oppure accorgersi inconsapevolmente di chi ti sta dietro, senza sentirlo arrivare o far rumore:fagiano: ha qualche fondo scientifico??? Se si quale? Se no, allora cosa sono queste sensazioni che ognuno prova?? Grazie.

drakend
18-03-2009, 14:34
Sì certo che hanno una base scientifica: sono definite seghe mentali!

ermejo91
18-03-2009, 14:43
Sì certo che hanno una base scientifica: sono definite seghe mentali!

Grazie:) Ora mi sento meglio:O

Seriamente, dico non vi è mai capitata una cosa del genere, non sono mica l'unico su questo pianeta:mad: , poi magari sono veramente seghe mentali:stordita:

hibone
18-03-2009, 14:57
Grazie:) Ora mi sento meglio:O

Seriamente, dico non vi è mai capitata una cosa del genere, non sono mica l'unico su questo pianeta:mad: , poi magari sono veramente seghe mentali:stordita:

finchè non ti parte un'onda energetica non c'è niente di cui preoccuparsi...

coidrok
18-03-2009, 22:26
Ermejo91 ti vengo in soccorso dall'ignoranza gnostica di questi che scrivono qualcosa soltanto per aumentare il numerino dei loro messaggi e per sfottere


Comunque capita a tanti come a te e a me
L'utente prima di me pur prendendoti in giro nella sua ingenuità ti ha dato la risposta giusta :rotfl: .Infatti credo sia dovuta alle vere e propre onde magnetiche (e quindi energetiche) che il cervello emana nel raggio di molti metri.
Hai mai pensato perchè quando una persona che ci stà vicino sbadiglia molte volte lo facciamo anche noi? beh per lo stesso motivo

DooM1
18-03-2009, 22:44
Secondo me, almeno per la stragrande maggioranza dei casi, non c'è bisogno di tirare fuori campi magnetici o telepatia :D
È più probabile secondo me, che ci si accorge della presenza di qualcuno per via delle caratteristiche di una persona fisica, che sono il respiro, calore, spostamento d'aria che provoca ecc..
Questi "fenomeni" a volte, a causa del fatto che magari sono molto tenui e/o anche per il fatto che si è distratti pensando ad altro, vengono percepiti più che altro dall'inconscio...

Ah, questo per la metà delle volte riferito alla stragrande maggioranza dei casi.
Per l'altra metà... si possono essere seghe mentali :D

killercode
18-03-2009, 22:45
Ermejo91 ti vengo in soccorso dall'ignoranza gnostica di questi che scrivono qualcosa soltanto per aumentare il numerino dei loro messaggi e per sfottere


Comunque capita a tanti come a te e a me
L'utente prima di me pur prendendoti in giro nella sua ingenuità ti ha dato la risposta giusta :rotfl: .Infatti credo sia dovuta alle vere e propre onde magnetiche (e quindi energetiche) che il cervello emana nel raggio di molti metri.
Hai mai pensato perchè quando una persona che ci stà vicino sbadiglia molte volte lo facciamo anche noi? beh per lo stesso motivo
Mio cuggino mi ha detto che sono onde magnetoenergetiche è uguale? :asd:

coidrok
18-03-2009, 22:57
Anche mio cugggino:Prrr: quindi è già una prova

gabi.2437
19-03-2009, 06:20
Ermejo91 ti vengo in soccorso dall'ignoranza gnostica di questi che scrivono qualcosa soltanto per aumentare il numerino dei loro messaggi e per sfottere
Piccolo problema, qua il numerino dei messaggi NON cresce :asd:

demonbl@ck
19-03-2009, 06:27
Piccolo problema, qua il numerino dei messaggi NON cresce :asd:

Appunto :asd:

lowenz
19-03-2009, 08:10
Ermejo91 ti vengo in soccorso dall'ignoranza gnostica di questi che scrivono qualcosa soltanto per aumentare il numerino dei loro messaggi e per sfottere
Nelle sezioni off topic come questa il contatore dei messaggi è bloccato.

Complimentoni :D

lowenz
19-03-2009, 10:20
devo prendere una calamita e vedere se mi si attacca...
Beh se hai una memoria.....di ferro :D

StateCity
19-03-2009, 13:23
nei casi piu' gravi.. http://it.wikipedia.org/wiki/Paranoia :asd:

hibone
19-03-2009, 13:46
il cervello emana onde "magnetiche"? e la parte elettrica se la scorda? devo prendere una calamita e vedere se mi si attacca...

PS ... in queste sezioni il counter è disabilitato...

Beh se hai una memoria.....di ferro :D

aiuto... le lacrime...

:rotfl:


"...a che mi sfiti?"
"...a testa di ferro!"

gabi.2437
19-03-2009, 19:34
Eeehh ma ieri ero stanco e avevo capito che stesse scherzando sul cervello, le onde magnetiche (e energetiche) e lo sbadiglio, ma è serio? :eek:

xenom
19-03-2009, 19:43
dai però povero utente :O

comunque quoto doom1, diciamo anche che è l'unica risposta seria del topic :stordita:

CaFFeiNe
19-03-2009, 23:41
e non dimentichiamo i feromoni... che il nostro naso sente molto prima che i nostri occhi vedono

DooM1
20-03-2009, 01:40
e non dimentichiamo i feromoni... che il nostro naso sente molto prima che i nostri occhi vedono
Mh giusto, dimenticavo :)

^TiGeRShArK^
20-03-2009, 22:22
cmq ha ragione quell'utente :O
Io percepisco il flusso energetico e l'aura della vagina a distanza di parecchi metri :O

:asd:

xenom
20-03-2009, 22:34
cmq ha ragione quell'utente :O
Io percepisco il flusso energetico e l'aura della vagina a distanza di parecchi metri :O

:asd:

No tu sei gay :O

Aldin
21-03-2009, 16:44
Eeehh ma ieri ero stanco e avevo capito che stesse scherzando sul cervello, le onde magnetiche (e energetiche) e lo sbadiglio, ma è serio? :eek:
Già :rotfl: :rotfl: :rotfl:

In una puntata di quark avevo sentito che si trattava di una sorta di riflesso che ci porta a ripetere le azioni degli altri, come le scimmie :huh:

Riguardo alla sensazione di essere osservati penso che sia naturale. Cioè il cervello inconsciamente, in situazioni particolare ci fa "sentire di essere osservati" a causa di particolari stimoli. Cioè cavolo. Se uno si trova in una foresta al buio...si sentirà per forza osservato.

A me comunque non capita. Se non quando mi accorgo di essere osservato...con la coda dell'occhio. :O :O :O

^TiGeRShArK^
21-03-2009, 16:57
No tu sei gay :O

si, ti piacerebbe... :asd:
io non la cambio sponda come te :O

:asd:

Tinne
22-03-2009, 14:51
Mi è venuto in mente l'uomo ragno.... con i suoi sensi di ragno sente di tutto, anche se si avvicina una pallina di carta tirata con un cerbottana... forse deriviamo dai ragni!

Apparte gli scherzi, secondo me c'entra l'inconscio che controlla i sensi meglio di quanto ci immaginiamo... ma sopratutto facciamo caso solo alle volte che dopo aver sentito la presenza di qualcuno ci giriamo e la presenza c'è davvero... secondo me nn abbiamo sentito un bel niente, forse l'ha sentita il nostro inconscio, ci siamo girati ed abbiamo trovato qualcuno o qualcosa che ci osservava (o ci tirava una cerbottanata)... bisogna però considerare anche tutte le altre volte che ci siamo girati perchè il nostro inconscio ce l'ha detto e non c'era proprio nessuno.
In quei casi proprio non ci facciamo caso, non mettiamo in conto l'evento nella nostra esperienza di "sensi da spiderman" e falsiamo i dati dell'esperimento :p

DooM1
22-03-2009, 17:33
Mi è venuto in mente l'uomo ragno.... con i suoi sensi di ragno sente di tutto, anche se si avvicina una pallina di carta tirata con un cerbottana... forse deriviamo dai ragni!

Apparte gli scherzi, secondo me c'entra l'inconscio che controlla i sensi meglio di quanto ci immaginiamo... ma sopratutto facciamo caso solo alle volte che dopo aver sentito la presenza di qualcuno ci giriamo e la presenza c'è davvero... secondo me nn abbiamo sentito un bel niente, forse l'ha sentita il nostro inconscio, ci siamo girati ed abbiamo trovato qualcuno o qualcosa che ci osservava (o ci tirava una cerbottanata)... bisogna però considerare anche tutte le altre volte che ci siamo girati perchè il nostro inconscio ce l'ha detto e non c'era proprio nessuno.
In quei casi proprio non ci facciamo caso, non mettiamo in conto l'evento nella nostra esperienza di "sensi da spiderman" e falsiamo i dati dell'esperimento :p

È vero, anche secondo me molto spesso succede proprio così ;)

SquallSed
23-03-2009, 11:35
Ermejo91 ti vengo in soccorso dall'ignoranza gnostica di questi che scrivono qualcosa soltanto per aumentare il numerino dei loro messaggi e per sfottere


Comunque capita a tanti come a te e a me
L'utente prima di me pur prendendoti in giro nella sua ingenuità ti ha dato la risposta giusta :rotfl: .Infatti credo sia dovuta alle vere e propre onde magnetiche (e quindi energetiche) che il cervello emana nel raggio di molti metri.
Hai mai pensato perchè quando una persona che ci stà vicino sbadiglia molte volte lo facciamo anche noi? beh per lo stesso motivo

ahaha questa dello sbadiglio é colossale ahahahah :D :D :D :rotfl: :rotfl:

Kharonte85
23-03-2009, 17:16
La sensazione di essere osservati: illusione o realtà?

Sarà capitato anche a voi di avere la sensazione di essere osservati, di girare la testa e di constatare che effettivamente qualcuno vi stava guardando. Nelle ricerche condotte negli Stati Uniti e in Europa dal 70 al 97% delle persone intervistate ha dichiarato di avere avuto esperienze di questo tipo. (Braud et al., 1990; Sheldrake, 1994; Cottrell et al., 1996).
Il rilevamento non visivo di sguardi altrui è chiamato Psychic Staring Effect o scopaesthesia. Le donne riferiscono di sperimentare questa sensazione in misura maggiore rispetto agli uomini (81% vs 74%) e per tutti essa si verificherebbe più comunemente con sguardi di estranei in luoghi pubblici come strade e bar. Molte persone dichiarano di sperimentare anche l’esperienza dal lato dell’osservatore, ritengono cioè di riuscire a far girare qualcuno semplicemente guardandogli la schiena.
Ebbene, mi ha sorpreso molto leggere che esiste sulla scopaesthesia un fervido dibattito scientifico e che molti studi hanno dimostrato la possibilità che essa non sia una mera illusione.
E.B. Titchener scrisse su Science, niente meno che nel 1898 (!), il primo paper scientifico sull’argomento e la liquidò (piuttosto elegantemente) come l’esito di una serie di coincidenze psico-comportamentali. Il suo ragionamento era più o meno il seguente: le persone tendono a guardarsi intorno comunque, se per caso vedono qualcuno che le sta guardando se lo ricordano, se non vedono nessuno se lo scordano. Mentre le persone si guardano intorno, il loro movimento può attrarre l’attenzione di qualcuno dietro di loro, così capita abbastanza frequentemente che i due si ritrovino occhi negli occhi.
In altre parole, due persone si troverebbero a guardarsi praticamente per caso, attratte da deboli segnali ambientali, mentre sarebbe il mantenimento in memoria dei “match” e l’oblio dei “falsi positivi” che porterebbe le persone a credere di avere la capacità di sentire gli sguardi altrui.

L'argomento sembrava chiuso. Fino alla seconda metà degli anni '80 si è parlato della faccenda in soli 5 lavori, alcuni persino non pubblicati. Ma dall’inizio degli anni ‘90 le ricerche sulla scopaesthesia hanno subito una sostanziale impennata, soprattutto grazie agli sforzi del biologo e scrittore Rupert Sheldrake e di quanti hanno tentato di replicarne o di smentirne i risultati. E allora vediamo che cosa è stato osservato.

http://psicocafe.blogosfere.it/2009/01/la-sensazione-di-essere-osservati-illusione-o-realta.html

Le linee di ricerca hanno seguito sostanzialmente due approcci. Il primo si è concentrato sullo sguardo diretto, ovvero nella compresenza di osservatore e osservato nello stesso spazio fisico senza barriere di sorta; l’altro ha allargato il proprio campo di indagine ponendo osservatore e osservato in stanze diverse, con sguardi che avrebbero dovuto "viaggiare" attraverso specchi unidirezionali, ma anche attraverso telecamere a circuito chiuso.
La procedura comunque è simile, si fanno piccoli trial di osservazione/non osservazione in sequenze randomizzate e il soggetto deve rispondere alla domanda “ti sta guardando ora?”.
La percentuale di risposte corrette è la misura della scopaesthesia.
Gli studi condotti, si parla di migliaia di trials, hanno evidenziato che questa percentuale è complessivamente del 55%, superiore di 5 punti percentuali rispetto a quello che ci si aspetterebbe se i soggetti tirassero a indovinare.
Questo 5% è un vero rompicapo per gli scettici.
Per essere precisi diversi studi evidenziano tipicamente una percentuale di risposte corrette superiore al caso nei looking trial (sessioni in cui effettivamente l’osservatore sta guardando), mentre la percentuale resta ai livelli del caso nei not-looking trial (sessione in cui l’osservatore non guarda). In altre parole i soggetti ci azzeccherebbero di più quando sono effettivamente osservati di quando non lo sono. Questo, secondo Sheldrake, è del tutto coerente in quanto chiedere di rilevare l’assenza di uno sguardo costituisce una richiesta innaturale.
Schmidt (2001) invece ha sottolineato che ci potrebbe essere una spiegazione alternativa di questo dato dovuta a un response bias. Mettiamo il caso che i soggetti, per un motivo X, tendano a dare più spesso la risposta “mi sta guardando”, rispetto alla risposta “non mi sta guardando”. Questo determinerebbe un maggior numero di risposte corrette nei looking trial e un maggior numero di risposte sbagliate nei not looking trial. Nel caso estremo in cui un soggetto dicesse sempre “mi sta guardando”, avrebbe un tasso di risposte esatte del 100% nei looking trial e dello 0% nei not looking trial. Naturalmente il risultato complessivo sarebbe a livello del caso, ossia 50%.
In un caso meno estremo, un 5% di response bias in favore della risposta “mi sta guardando” potrebbe effettivamente fornire un pattern con il 55% di risposte corrette nei looking trial e 45% nei not looking trial.
Ma quello che è stato osservato, replica Sheldrake, è che i soggetti ottengono punteggi del 5% superiori al caso nei looking trial e nei not looking trial, ossia il 60% risposte corrette nei looking trial e il 50% nei not looking trial con il 55% di successo complessivo.
Quindi il pattern caratteristico osservato potrebbe essere causato senz'altro da un sotteso response bias del 5% in favore della risposta “mi guarda”, ma anche da un tasso di successo del 5% superiore al caso nei looking e nei not looking trial.

http://psicocafe.blogosfere.it/2009/01/la-sensazione-di-essere-osservati-2-quello-strano-5.html

Messa da parte l'elegante spiegazione di Titchener secondo cui la scopaesthesia era una pura illusione psicologica sono state proposte diverse possibilità per dar conto della sensazione di essere osservati.
1) I soggetti intercettano gli sguardi altrui attraverso la visione periferica. Benchè questo non possa essere escluso in contesti ecologici, sicuramente lo è in laboratorio dove i soggetti vengono bendati.
2) I soggetti percepiscono segnali ambientali impercettibili quando un soggetto li guarda (suoni, radiazioni infrarosse, odori/feromoni). Anche in questo caso, benchè non si possa escludere nulla di tutto questo in contesti ambientali normali, è assolutamente escluso in quegli studi in cui soggetto e osservatore erano in stanze diverse, divisi da specchi unidirezionali o finestre chiuse.
3) Apprendimento implicito. Questa possibilità si può verificare esclusivamente in laboratorio e consiste nel fatto che il soggetto possa apprendere una eventuale struttura presente nella randomizzazione dei trials. Se capisse cioè, per esempio, che ogni 3 sguardi e 2 assenze c’è di nuovo 1 sguardo. Questo ovviamente è possibile se alla fine di ogni trial viene fornito un feedback sulle risposte fornite e se la randomizzazione possiede una struttura.

C’è allora davvero qualche possibilità che gli uomini abbiano maturato questa capacità di sentire gli sguardi senza vederli? In un contesto cacciatore-preda quanto sarebbe stato utile percepire di essere l’oggetto di uno sguardo, magari famelico, nascosto alla vista?
Rupert Sheldrake è convinto di questa possibilità e devo dire che, molto onestamente, nei suoi scritti vengono citati e discussi anche tutti gli studi condotti da scettici come alcuni soci del CSICOP (Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal), l’equivalente del nostro CICAP. Vi rimando ai due paper in calce per la loro lettura.
Ad ogni modo questa recente meta-analisi indipendente “Distant intentionality and the feeling of being stared at: Two meta-analyses” (pdf) pubblicata sul British Journal of Psychology nel 2004 ha dovuto concludere che dagli studi condotti si evidenzia un piccolo, ma significativo effetto, una qualche “anomalia” nei dati che impedisce di affermare con certezza che il fenomeno è un’illusione. Ha invitato pertanto la comunità scientifica da un lato a realizzare altri studi del maggior rigore metodologico possibile, dall’altro a concettualizzare un meccanismo plausibile con cui la scopaesthesia possa eventualmente realizzarsi. Nel secondo pdf qui sotto Sheldrake fa, naturalmente, la sua proposta, ed è di quelle da far tremare le vene ai polsi...

Fonti | The Sense of Being Stared At Part 1: Is it Real or Illusory?
The Sense of Being Stared At Part 2: Its Implications for Theories of Vision

http://psicocafe.blogosfere.it/2009/01/la-sensazione-di-essere-osservati3.html

Per chi fosse rimasto incuriosito dal pensiero di Rupert Sheldrake, può leggere il suo libro "La mente estesa"

Prezzo: € 18.00
A cura di M. Massignan
Ed. Apogeo, Collana Urra, 2006
ISBN: 8850324626

Il suo sito internet, per chi legge l'inglese, è una miniera. Fra telepatie e risonanze morfiche si ha ogni tanto la sensazione che il Rupert si faccia prendere la mano dalla filosofia e dalla spiritualità e si allontani dalla scienza. Ma il personaggio e il suo pensiero sono sicuramente affascinanti e controcorrente.

http://psicocafe.blogosfere.it/2009/01/la-sensazione-di-essere-osservati-4-il-libro.html


Personalmente credo che quel 5% sia dovuto ad un qualche errore sistematico negli esperimenti.