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View Full Version : MUSSOLINI: "Inaccettabile che i medici denuncino i clandestini. "


FabioGreggio
18-03-2009, 15:19
Cento deputati Pdl scrivono al premier
«No alla fiducia sul ddl sicurezza»
«Inaccettabili il reato di clandestinità e la denuncia dei clandestini da parte dei medici»

Il reato di clandestinità e le norme riguardanti la denuncia dei clandestini da parte dei medici sono «inaccettabili». Per questo cento deputati del Pdl, capitanati da Alessandra Mussolini, incalzano il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affinché non ponga la fiducia sul ddl che riguarda la sicurezza.

NAPOLITANO E FINI - Nelle richieste avanzate al premier, la Mussolini si dice convinta «di poter contare sull'appoggio del presidente della Camera Gianfranco Fini». «Ti chiediamo - si legge nella lettera inviata al premier - di non porre la fiducia» perché in quel disegno di legge «sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili e che necessitano di indispensabili correzioni». Non solo. La Mussolini rivela di averne parlato anche con il presidente Napolitano: «Sono stata la settimana scorsa dal Capo dello Stato per parlare dello status dei minori stranieri non accompagnati, e abbiamo parlato anche dell’obbligo di denuncia per medici e insegnanti: ho trovato il Presidente Napolitano sensibile alla necessità di non penalizzare donne e bambini».

LE FIRME - I parlamentari firmatari (tra gli altri Souad Sbai, Valentina Aprea, Mario Landolfi, Beatrice Lorenzin, Fiamma Nirenstein e Enrico Cost, nessuno è della Lega) aggiungono d'esser certi che Berlusconi si renderà conto «di come questo dettato legislativo vada contro i più elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternità».

«ERRORE IMPERDONABILE» - Nella missiva i deputati di maggioranza respingono anche l'interpretazione secondo cui il provvedimento non obblighi i medici alla denuncia dei clandestini che si presentano in ospedale o nei centri di vaccinazione: «Non è così. Anzi, l'obbligo di denuncia potrà riguardare anche gli insegnanti e chiunque eserciti incarichi pubblici». E ciò proprio a causa dell'introduzione in sede penale del reato di clandestinità: in caso di mancata denuncia, infatti, medici e insegnanti violerebbero gli art. 361 e 362 c.p., cioè «il reato di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio». Sarebbe, sottolineano i firmatari della lettera, «una vera e propria trappola per bambini, da attirare con l'obbligo dell'istruzione, così da individuarli e colpirli proprio con la mano del medico o dell'educatore». E il risultato sarebbe escludere bambini e donne in gravidanza dai livelli educativi e sanitari, con rischi per tutti e un «regresso spaventoso in fatto di civiltà». Solo se non sarà posta la fiducia, concludono, sarà possibile porre rimedio a quello che altrimenti sarebbe un «errore imperdonabile».


Italo Bocchino e Fabrizio Cicchitto (Ansa)
LE REAZIONI DALLA MAGGIORANZA - Ma il presidente e il vicepresidente dei deputati Pdl , fabrizio Cicchitto e Italo Bocchino ribattono: «La lettera di Mussolini sul decreto sicurezza non è condivisa dal gruppo del Pdl. Per altro verso, sul merito del decreto è ancora in corso il dibattito in commissione». E la Lega, con il capogruppo Roberto Cota, aggiunge: «La lettera di Alessandra Mussolini stupisce e trovo molto opportuna la precisazione del Capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto che ha detto che non rappresenta la posizione del Gruppo. Il Governo non ha mai pensato di mettere la fiducia su questo provvedimento. La lettera evidentemente è figlia di manovre interne in vista del congresso del Pdl, ma non va bene strumentalizzare un argomento così importante e delicato come la sicurezza. Vorrei anche far presente che il ddl in questione è stato approvato al Senato con voto unanime della maggioranza dopo un ampio dibattito e con un pieno accordo politico».

MINNITI - Apprezza l'iniziativa dei cento deputati di maggioranza, Marco Minniti, responsabile sicurezza del Pd. «È molto importante che un numero così rilevante di parlamentari segnali la propria profonda contrarietà su alcune norme contenute nel ddl sulla sicurezza come quelle che prevedono la denuncia degli immigrati clandestini da parte dei medici o di chiunque eserciti incarichi pubblici. È un tema su cui riteniamo si giochi una partita di civiltà per il nostro Paese».

http://www.corriere.it/politica/09_marzo_18/deputati_pdl_no_fiducia_16e3e38e-13af-11de-9b77-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano

Trabant
18-03-2009, 15:43
Beh qui sono 2 le possibilità, burlesconi o taglia il finanziamento alla mussolini, oppure glielo raddoppia ...

LUVІ
18-03-2009, 15:48
:muro: :muro: mi toccherà mica essere d'accordo con questa qua?!?!?! :muro: :muro:
E sarebbe la seconda volta, come quando fece guerra a storhacker!!!!

LuVi

yggdrasil
18-03-2009, 15:57
:muro: :muro: mi toccherà mica essere d'accordo con questa qua?!?!?! :muro: :muro:
e 2: ma te pensa se dovevo essere d'accordo con la mussolini :doh:

nevione
18-03-2009, 15:57
ogni tanto ne azzecca una:stordita:

Crazy rider89
18-03-2009, 15:59
ogni tanto ne azzecca una:stordita:

si sarà sbagliata :D

MadJackal
18-03-2009, 16:02
Rientrerà tutto, ma nel frattempo...

Azionista di maggioranza e proprietario di Fininvest...

OWNED

:asd: :asd:

Fil9998
18-03-2009, 16:02
:muro: :muro: mi toccherà mica essere d'accordo con questa qua?!?!?! :muro: :muro:
E sarebbe la seconda volta, come quando fece guerra a storhacker!!!!

LuVi

bhè, se fini è di sinistra, tu non puoi esser d'accordo con la mussolini??


è il nuovo che avanza
è la società nuova

... siamo tutti rosso-neri ...

nevione
18-03-2009, 16:05
bhè, se fini è di sinistra, tu non puoi esser d'accordo con la mussolini??


è il nuovo che avanza
è la società nuova

... siamo tutti rosso-neri ...

gira che ti rigira, quindi, sempre sotto berlusca:fagiano:

Fil9998
18-03-2009, 16:06
gira che ti rigira, quindi, sempre sotto berlusca:fagiano:

ohhhhhhhhhhhhhh

e finalmente!!

ci son voluti 60 anni , ma vedete che alla fine abbiamo quadrato il cerchio.


adesso andate a casa e non rompete più i c.... alla gente che lavora !!!!!!





:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:

nevione
18-03-2009, 16:09
ohhhhhhhhhhhhhh

e finalmente!!

ci son voluti 60 anni , ma vedete che alla fine abbiamo quadrato il cerchio.


adesso andate a casa e non rompete più i c.... alla gente che lavora !!!!!!





:muro: :muro: :muro: :muro: :muro:
siamo prigionieri di un assioma:cry:
no, forse siete:D io sono fuori:O e non torno dentro:ciapet:

Fil9998
18-03-2009, 16:11
e 2: ma te pensa se dovevo essere d'accordo con la mussolini :doh:

fattene una ragione: tu non lo sapevi, ma sei nostalgico!

vieni, vieni che siamo in tanti ...
ancora non lo sappiamo, ma

saremo felici.

GianoM
18-03-2009, 16:18
Farsi dare lezioni di civiltà e moralità dalla Mussolini, priceless. :D

MARCA
18-03-2009, 16:52
Figurarsi se la Mussolini diceva qualcosa di destra,
come il nonno alla fine di tutto è socialista.

GianoM
18-03-2009, 17:42
Quale sarebbe una cosa di destra, riguardo a questo argomento?

MARCA
18-03-2009, 17:47
Quale sarebbe una cosa di destra, riguardo a questo argomento?
Stranieri -> irregolari ti fa venire qualche idea?

Dream_River
18-03-2009, 17:55
Va bhè, alla fine, secondo la legge dei grandi numeri, qualcosa di buono doveva dirlo pure lei:D

GianoM
18-03-2009, 18:19
Stranieri -> irregolari ti fa venire qualche idea?
Calma, non era questo l'argomento. L'argomento era cosa fare con gli stranieri irregolari che partoriscono o che si ammalano di TBC.

Io sono di sinistra, non posso sapere che idee avete voi.

MARCA
18-03-2009, 18:28
Calma, non era questo l'argomento. L'argomento era cosa fare con gli stranieri irregolari che partoriscono o che si ammalano di TBC.

Io sono di sinistra, non posso sapere che idee avete voi.

Voi...:rolleyes:
Io penso che debbano esser curati prima e cacciati dal nostro territorio poi.

GianoM
18-03-2009, 18:36
Voi...:rolleyes:
Io penso che debbano esser curati prima e cacciati dal nostro territorio poi.
Quindi sei d'accordo con la Mussolini.

Quindi non ho capito di che ti lamenti.

MARCA
18-03-2009, 18:37
Quindi sei d'accordo con la Mussolini.

Quindi non ho capito di che ti lamenti.

Secondo te i clandestini chi li denuncia?Un passente che sta all'ospedale?!!?
I medici no!
E con quale accusa vengon presi per esser rimandati nel loro paese?
Immigrazione clandestina no?!!

zanardi84
18-03-2009, 19:35
Ragazzi se una cosa è sensata, lo è se è di destra o di sinistra. Quì la politica non ha importanza, c'è di mezzo il buon senso. Anzi, c'è di mezzo un po' di intelligenza. Se un clandestino è malato e ha paura di essere denunciato, questo non andrà dal medico e richierà di infettare qualcuno dando via a una specie di epidemia.

nekromantik
18-03-2009, 19:38
Ragazzi se una cosa è sensata, lo è se è di destra o di sinistra. Quì la politica non ha importanza, c'è di mezzo il buon senso. Anzi, c'è di mezzo un po' di intelligenza. Se un clandestino è malato e ha paura di essere denunciato, questo non andrà dal medico e richierà di infettare qualcuno dando via a una specie di epidemia.

Un bacio virtuale.
Purtroppo molta gente qui dentro ragiona solo su contrapposizioni ideologiche (vedi sopra).

luxorl
18-03-2009, 19:48
Ragazzi se una cosa è sensata, lo è se è di destra o di sinistra. Quì la politica non ha importanza, c'è di mezzo il buon senso. Anzi, c'è di mezzo un po' di intelligenza. Se un clandestino è malato e ha paura di essere denunciato, questo non andrà dal medico e richierà di infettare qualcuno dando via a una specie di epidemia.

*

E non ci vuole mica tanto a capirlo... basterebbe usare il cervello e non spegnerlo e ragionare per partito preso :rolleyes:

rip82
18-03-2009, 19:52
*

E non ci vuole mica tanto a capirlo... basterebbe usare il cervello e non spegnerlo e ragionare per partito preso :rolleyes:

http://img214.imageshack.us/img214/6655/brain.jpg

MARCA
18-03-2009, 19:54
Un bacio virtuale.
Purtroppo molta gente qui dentro ragiona solo su contrapposizioni ideologiche (vedi sopra).

Molta gente sopra ragiona, punto.
Sa che se c'è la possibilità che i clandestini vengan malati allora è ancora più ovvio 1)non falri entrare e 2)espellerli il prima possibile 3)fino al 1998 o 2004(se non erro) veniva dati ai emdici questa possibilità eppure epidemie non sono scoppiate, casualità?
Non credo.
Letto sopra?
Bene.
Ragiona allora.

MadJackal
18-03-2009, 19:55
Ragazzi se una cosa è sensata, lo è se è di destra o di sinistra. Quì la politica non ha importanza, c'è di mezzo il buon senso. Anzi, c'è di mezzo un po' di intelligenza. Se un clandestino è malato e ha paura di essere denunciato, questo non andrà dal medico e richierà di infettare qualcuno dando via a una specie di epidemia.

E' qualche mese che lo diciamo noi ed i medici, ma nessuno ci ascolta nemmeno su questo forum :asd:

Si vede che le nostre non erano poi idee così strampalate.
O no? :stordita:

nekromantik
18-03-2009, 19:58
fino al 1998 o 2004(se non erro) veniva dati ai emdici questa possibilità eppure epidemie non sono scoppiate, casualità?
Non credo.
Letto sopra?
Bene.
Ragiona allora.

Magari non li hanno denunciati? :D

paulus69
18-03-2009, 19:58
Ragazzi se una cosa è sensata, lo è se è di destra o di sinistra. Quì la politica non ha importanza, c'è di mezzo il buon senso. Anzi, c'è di mezzo un po' di intelligenza. Se un clandestino è malato e ha paura di essere denunciato, questo non andrà dal medico e richierà di infettare qualcuno dando via a una specie di epidemia.
non seguitur:
il problema non è il non curarsi per paura di essere denunciato...ma il clandestino stesso in quanto tale.
togliendo il clandestino...togli il problema.
prendi l'esempio australiano o giapponese.

nekromantik
18-03-2009, 20:32
il problema non è il non curarsi per paura di essere denunciato...ma il clandestino stesso in quanto tale.
togliendo il clandestino...togli il problema.


Clandestino non significa criminale.
E debellare COMPLETAMENTE la clandestinità (specie in un paese come il nostro) è pura utopia. Ergo questo provvedimento è sbagliato nel merito e nella forma.

Andala
18-03-2009, 21:15
Una legge che obblighi i medici a denunciare i clandestini sarebbe inapplicabile in quanto contrasta con l'ordinamento dell'Ordine dei Medici e con le leggi penali preesistenti che regolano la materia. Unica giusta rivelazione è il referto, quale atto pubblico, e possibile rivelazione nel caso in cui si sia da salvaguardare la vita di terzi. In tutti gli altri casi, ivi compresa la morte, qualsiasi rivelazione è penalmente proibito da vari articoli tra cui il 622 del codice penale.

Così è e deve essere al fine di tutelare il rapporto medico-paziente ed il conseguente rapporto di fiducia.

MARCA
18-03-2009, 21:17
Magari non li hanno denunciati? :D

Se la legge era la stessa, saranno gli stessi anche i risultati, quindi di che preoccuparsi?:D

MARCA
18-03-2009, 21:19
Una legge che obblighi i medici a denunciare i clandestini sarebbe inapplicabile in quanto contrasta con l'ordinamento dell'Ordine dei Medici e con le leggi penali preesistenti che regolano la materia. Cita un pò gli obblighi che il medico ha nei confronti del paziente :read:

Così è e deve essere al fine di tutelare il rapporto medico-paziente ed il conseguente rapporto di fiducia.

Il rapporto di fiducia si basa esclusivamente sul ciò che è inerente l'ambito medico, e finchè non cambiano le leggi, compiere reati non è inerente l'ambito medico, spiacente.

LUVІ
18-03-2009, 21:20
Una legge che obblighi i medici a denunciare i clandestini sarebbe inapplicabile in quanto contrasta con l'ordinamento dell'Ordine dei Medici e con le leggi penali preesistenti che regolano la materia. Unica giusta rivelazione è il referto, quale atto pubblico, e possibile rivelazione nel caso in cui si sia da salvaguardare la vita di terzi. In tutti gli altri casi, ivi compresa la morte, qualsiasi rivelazione è penalmente proibito da vari articoli tra cui il 622 del codice penale.

Così è e deve essere al fine di tutelare il rapporto medico-paziente ed il conseguente rapporto di fiducia.

Chiaro ed esaustivo, grazie :)

LuVi

Andala
18-03-2009, 21:34
Chiaro ed esaustivo, grazie :)

LuVi

:)

Cita un pò gli obblighi che il medico ha nei confronti del paziente :read:


Il rapporto di fiducia si basa esclusivamente sul ciò che è inerente l'ambito medico, e finchè non cambiano le leggi, compiere reati non è inerente l'ambito medico, spiacente.

Il medico ha l'Obbligo a tenere la bocca chiusa SEMPRE. Unica possibile eccezione è la rivelazione nel caso in cui si sia da salvaguardare la vita di terzi.

Il medico non è il barbiere. L'azione del medico và ben al di là di una compressa o un punto di sutura sia in tempo di pace che di guerra e pertanto il rapporto medico-paziente e l'azione di tutela del paziente da parte del medico sono regolati dal codice dell'Ordine e dal codice Civile e Penale. Gli articoli non li ricordo a memoria, ma se proprio ci tieni rivolgiti all'ufficio legale dell'Ordine dei Medici della tua città.

MARCA
18-03-2009, 21:38
:)



Il medico ha l'Obbligo a tenere la bocca chiusa SEMPRE. Unica possibile eccezione è la rivelazione nel caso in cui si sia da salvaguardare la vita di terzi.Link gentilemnte o articolo dal quale è presa l'espressione:
"Ha l'obbligo di tenere la bocca chiusa":read: :asd: :asd:


Il medico non è il barbiere. L'azione del medico và ben al di là di una compressa o un punto di sutura sia in tempo di pace che di guerra e pertanto il rapporto medico-paziente e l'azione di tutela del paziente da parte del medico sono regolati dal codice dell'Ordine e dal codice Civile e Penale. Il medico non ha poteri esecutivi e giudiziari, spiacente rileggiti meglio il codice civile e penale.
Tzè!

Gli articoli non li ricordo a memoria, ma se proprio ci tieni rivolgiti all'ufficio legale dell'Ordine dei Medici della tua città.Io non voglio farmi ridere in faccia chiedendo di un articolo che parla di tenere la bocca chiusa.
Hai scritto una fesseria e l'unico modo per dimostrartelo era chiederti il link che ovviamente e puntualmente non è arrivato.

Andala
18-03-2009, 21:53
Link gentilemnte o articolo dal quale è presa l'espressione:
"Ha l'obbligo di tenere la bocca chiusa":read: :asd: :asd:


Il medico non ha poteri esecutivi e giudiziari, spiacente rileggiti meglio il codice civile e penale.
Tzè!

Io non voglio farmi ridere in faccia chiedendo di un articolo che parla di tenere la bocca chiusa.
Hai scritto una fesseria e l'unico modo per dimostrartelo era chiederti il link che ovviamente e puntualmente non è arrivato.

Io sono un medico chirurgo abilitato e queste cose le so perchè le devo saperle.
Il mio primo post in questo thread dice tutto quel che si deve sapere in merito. Ti ho detto che gli articoli non li so a memoria, l'unico di cui ricordo il numero è il 622 del codice penale, e l'ho anche scritto, un altro è l'articolo 9, ma del codice dell'Ordine.

Il "Ha l'obbligo di tenere la bocca chiusa" è semplicemente il mio modo per riassumere l'insieme degli articoli in materia e ho indicato anche i casi in cui non si applica questa "bocca chiusa".

A questo punto, non posso che leggere nei tuoi post null'altro che l'intenzione di imbastire una inutile polemica, per giunta denigratoria nei miei confronti. Per tanto ignorerò ulteriori post dello stesso tenore.

MARCA
18-03-2009, 22:03
Io sono un medico chirurgo abilitato e queste cose le so perchè le devo saperle.
E allora aggiornati.
Il mio primo post in questo thread dice tutto quel che si deve sapere in merito. Ti ho detto che gli articoli non li so a memoria, l'unico di cui ricordo il numero è il 622 del codice penale, e l'ho anche scritto, un altro è l'articolo 9, ma del codice dell'Ordine.
CVD:
Nota all'art. 2:
- Il testo dell'art. 622 del codice penale, come
modificato dal decreto legislativo qui pubblicato e' il
seguente:
"Art. 622 (Rivelazione di segreto professionale). -
Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o
ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto,
lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio
o altrui profitto, e' punito, se dal fatto puo' derivare
nocumento, con la reclusione fino a un anno o con la multa
da lire sessantamila a un milione.
La pena e' aggravata se il fatto e' commesso da
amministratori, direttori generali, sindaci o liquidatori o
se e' commesso da chi svolge la revisione contabile della
societa'.
Il delitto e' punibile a querela della persona
offesa.".
Come vedi non traendo profitto il medico e avendo una giusta causa non può essere punito.:read:

Complimenti per la scorrettezza delle informazioni che dai.
E sei pure un chirungo.

Il "Ha l'obbligo di tenere la bocca chiusa" è semplicemente il mio modo per riassumere l'insieme degli articoli in materia e ho indicato anche i casi in cui non si applica questa "bocca chiusa".Un chirungo che riassume grossolanamente e per giunta sbagliando, avevo ragione a chiedere un link...

A questo punto, non posso che leggere nei tuoi post null'altro che l'intenzione di imbastire una inutile polemica, per giunta denigratoria nei miei confronti. Per tanto ignorerò ulteriori post dello stesso tenore.
Come vedi la polemica non è inutile,
hai cercato di far passare una falsità per verità rafforzandola indicando la tua posizione(medico chirurgo).

Fedozzo
18-03-2009, 22:04
:muro: :muro: mi toccherà mica essere d'accordo con questa qua?!?!?! :muro: :muro:
E sarebbe la seconda volta, come quando fece guerra a storhacker!!!!

LuVi


nella vita mai dire mai!

MARCA
18-03-2009, 22:05
E questo è l'articolo 9 del codice dell'ordine dei medici (http://xoomer.virgilio.it/asialban/kk/kk1b.htm):
Art. 9

-.Calamità -

Il medico, in caso di catastrofe, di calamità o di epidemia, deve mettersi a disposizione dell'Autorità competente.
No dico,
scherziamo?!?!?!

E c'è pure chi dice che sei chiaro ed esaustivo :asd: :asd:

Andala
18-03-2009, 22:10
E questo è l'articolo 9 del codice dell'ordine dei medici (http://xoomer.virgilio.it/asialban/kk/kk1b.htm):

No dico,
scherziamo?!?!?!

E c'è pure chi dice che sei chiaro ed esaustivo :asd: :asd:

Vedo che persisti nel voler imbastire la polemica e nel denigrarmi.



titolo 2° - DOVERI GENERALI DEL MEDICO
CAPO III - OBBLIGHI PECULIARI DEL MEDICO
Art. 9 Segreto professionale

-Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o che può conoscere in ragione della sua professione; deve, altresì, conservare il massimo riserbo sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano la tutela della riservatezza.
La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto, proprio o altrui, o nocumento della persona o di altri.
Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie):

a) - la richiesta o l’autorizzazione da parte della persona assistita o del suo legale rappresentante, previa specifica informazione sulle conseguenze o sull’opportunità o meno della rivelazione stessa;

b) - l’urgenza di salvaguardare la vita o la salute dell’interessato o di terzi, nel caso in cui l'interessato stesso non sia in grado di prestare il proprio consenso per impossibilità fisica, per incapacità di agire o per incapacità di intendere e di volere;

c)- l'urgenza di salvaguardare la vita o la salute di terzi, anche nel caso di diniego dell'interessato, ma previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali.

La morte del paziente non esime il medico dall’obbligo del segreto.
Il medico non deve rendere al Giudice testimonianza su ciò che gli è stato confidato o è pervenuto a sua conoscenza nell’esercizio della professione.
La cancellazione dall'albo non esime moralmente il medico dagli obblighi del presente articolo.

http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/statico/Cart09d.htm

LUVІ
18-03-2009, 22:11
Vedo che persisti nel voler imbastire la polemica e nel denigrarmi.

http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/statico/Cart09d.htm

E per non sbagliare si mette a polemizzare anche con me, di nuovo.
Quando dicevo che è in questa sezione ESCLUSIVAMENTE per flammare e polemizzare, dovreste aver capito, ormai, che non mentivo, l'ha ammesso lui stesso.

LuVi

nevione
18-03-2009, 22:18
E per non sbagliare si mette a polemizzare anche con me, di nuovo.
Quando dicevo che è in questa sezione ESCLUSIVAMENTE per flammare e polemizzare, dovreste aver capito, ormai, che non mentivo, l'ha ammesso lui stesso.

LuVi

non ti curar di loro ma guarda e passa ;)

MARCA
18-03-2009, 22:21
Vedo che persisti nel voler imbastire la polemica e nel denigrarmi.Non ti sto denigrando, sto dimostrando con fatti concreti quali l'articolo 622 da te citato che sbagli.
Se ciò credi che ti denigra non è affar mio.



titolo 2° - DOVERI GENERALI DEL MEDICO
CAPO III - OBBLIGHI PECULIARI DEL MEDICO
Art. 9 Segreto professionale

-Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o che può conoscere in ragione della sua professione; deve, altresì, conservare il massimo riserbo sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano la tutela della riservatezza.
La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto, proprio o altrui, o nocumento della persona o di altri.
Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie):Il soggetto sono le prestazioni professionali effettuate,
come vedi non si parla di altro, ne la riforma che si vuole attuare chiede di violare la riservatezza delle prestazioni professionali mediche.

a) - la richiesta o l’autorizzazione da parte della persona assistita o del suo legale rappresentante, previa specifica informazione sulle conseguenze o sull’opportunità o meno della rivelazione stessa;

b) - l’urgenza di salvaguardare la vita o la salute dell’interessato o di terzi, nel caso in cui l'interessato stesso non sia in grado di prestare il proprio consenso per impossibilità fisica, per incapacità di agire o per incapacità di intendere e di volere;

c)- l'urgenza di salvaguardare la vita o la salute di terzi, anche nel caso di diniego dell'interessato, ma previa autorizzazione del Garante per la protezione dei dati personali.
La morte del paziente non esime il medico dall’obbligo del segreto.
Il medico non deve rendere al Giudice testimonianza su ciò che gli è stato confidato o è pervenuto a sua conoscenza nell’esercizio della professione.
La cancellazione dall'albo non esime moralmente il medico dagli obblighi del presente articolo.Non mi sebra che la riforma intacchi queste operazioni, a te sembra????

Quindi come dicevo,
essendo le prestazioni professionali svolte dai medici non inerenti allo stato legale dell'assistito non v'è alcun motivo per cui i medici non possano denunciarlo.
O forse vuoi farmi credere che le prestazioni professionali che svolgono i medici sono anche inerenti l'assistenza legale?????
Sentiamo.
Tzè!

nevione
18-03-2009, 22:21
E questo è l'articolo 9 del codice dell'ordine dei medici (http://xoomer.virgilio.it/asialban/kk/kk1b.htm):

No dico,
scherziamo?!?!?!

E c'è pure chi dice che sei chiaro ed esaustivo :asd: :asd:

veramente tu devi essere di coccio, perche' te l'ha scritto tre volte sopra chiaro ed esaustivo che in caso di pericoli per terzi...ecc.:rolleyes:

MARCA
18-03-2009, 22:22
ormai, che non mentivo, l'ha ammesso lui stesso.

LuVi
Linka un pò sta fesseria?
Io una simile stronzata non l'ho mai nemmeno lontanemente pensata.
Occhio a quando metti in bocca alle persone delle falsità,
potrebbero chiederti di risponderne, per tutto il resto ci sono gli mp :cool:

evelon
18-03-2009, 22:26
Clandestino non significa criminale.


Questo non è corretto, o meglio lo è solo in piccola parte.

Per entrare regolarmente e/o soggiornare regolarmente esistono delle leggi.

Se sei irregolare non le hai rispettate/non le stai rispettando.

Quindi sei criminale (hai violato la legge) anche in assenza di un reato specifico.
L'introduzione del reato specifico è solo un rafforzativo della posizione ma già ora un clandestino è illegale

MARCA
18-03-2009, 22:27
veramente tu devi essere di coccio, perche' te l'ha scritto tre volte sopra chiaro ed esaustivo che in caso di pericoli per terzi...ecc.:rolleyes:

Io sono di coccio, ma tu impara a leggere.
"Art. 622 (Rivelazione di segreto professionale). -
Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o
ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto,
lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio
o altrui profitto, e' punito, se dal fatto puo' derivare
nocumento, con la reclusione fino a un anno o con la multa
da lire sessantamila a un milione.
La pena e' aggravata se il fatto e' commesso da
amministratori, direttori generali, sindaci o liquidatori o
se e' commesso da chi svolge la revisione contabile della
societa'.
Il delitto e' punibile a querela della persona
offesa.".
La legge, non un utente parla di profitto proprio o di terzi.

evelon
18-03-2009, 22:28
Attenzione, stai dando ragione a Marca ;)

Vedo che persisti nel voler imbastire la polemica e nel denigrarmi.

titolo 2° - DOVERI GENERALI DEL MEDICO
CAPO III - OBBLIGHI PECULIARI DEL MEDICO
Art. 9 Segreto professionale

-Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o che può conoscere in ragione della sua professione; deve, altresì, conservare il massimo riserbo sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano la tutela della riservatezza.
La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto, proprio o altrui, o nocumento della persona o di altri.
Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie):

http://portale.fnomceo.it/Jcmsfnomceo/statico/Cart09d.htm

La segnalazione all'autorità non è una prestazione medica, costituisce "giusta causa" in base a quanto ho grassettato e non consente divulgazione sullo stato medico della persona (solo sullo stato giuridico ma sul quale il medico non è competente).

marakid
18-03-2009, 22:29
Ma vi rendete conto della gravità che può avere questa legge? Significa rendere qualsiasi ospedale o ambulatorio un posto assolutamente da evitare per qualsiasi irregolare... anche se magari ha i sintomi di una malattia altamente contagiosa!

La trovo la solita trovata demagogica del nostro governo, che per distogliere l'attenzione da temi "scomodi" ma ben più dannosi al paese dei clandestini - mafia, malaffare nella finanza, conflitto d'interesse - cerca di creare un nemico contro cui coagulare l'opinione pubblica: i clandestini. Le conseguenze reali di queste mosse propagandistiche, ai nostri politici, non interessano.

MARCA
18-03-2009, 22:32
Ma vi rendete conto della gravità che può avere questa legge? Significa rendere qualsiasi ospedale o ambulatorio un posto assolutamente da evitare per qualsiasi irregolare... anche se magari ha i sintomi di una malattia altamente contagiosa!
.

Una legge simile era in vigore fino al '98 o al '04 eppure non ricordo casi di epidemie, casaulità?
Non credo.

Andala
18-03-2009, 22:35
Non ti sto denigrando, sto dimostrando con fatti concreti quali l'articolo 622 da te citato che sbagli.
Se ciò credi che ti denigra non è affar mio.



Il soggetto sono le prestazioni professionali effettuate,
come vedi non si parla di altro, ne la riforma che si vuole attuare chiede di violare la riservatezza delle prestazioni professionali mediche.

Non mi sebra che la riforma intacchi queste operazioni, a te sembra????

Quindi come dicevo,
essendo le prestazioni professionali svolte dai medici non inerenti allo stato legale dell'assistito non v'è alcun motivo per cui i medici non possano denunciarlo.
O forse vuoi farmi credere che le prestazioni professionali che svolgono i medici sono anche inerenti l'assistenza legale?????
Sentiamo.
Tzè!

Io ho citato l'articolo 9 dell'Ordine dei Medici.

Questo è l'articolo 622 del Codice Penale:

art. 622 - (Rivelazione di segreto professionale). Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino ad un anno o con la multa da £ sessantamila a un milione. Il delitto è punibile a querela della persona offesa (120 c.p., 336 c.p.p.).

Una particolare disposizione che ribadisce in modo ancora più rigoroso l'obbligo del medico al segreto è contenuto nell'art. 21 della legge 22 maggio 1978 n. 194 sulle interruzioni di gravidanza: chiunque, fuori dei casi previsti dall'art. 326 c.p., essendone venuto a conoscenza per ragioni di professione o di ufficio, rivela l'identità - o comunque divulga notizie idonee a rivelarla - di chi ha fatto ricorso alle procedure o agli interventi previsti dalla legge, è punito a norma dell'art. 622 del c.p.

Analogo obbligo incombe ai componenti dei centri medici e di assistenza sociale, di cui all'art. 92 della legge 22 dicembre 1975, n. 685, nei confronti dei tossicodipendenti da loro assistiti.

A sua volta il c.p.p. esonera espressamente i medici ed ogni altro esercente una professione sanitaria dall'obbligo di testimoniare:

art. 200 - Segreto professionale.

1. Non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione del proprio ministero, ufficio o professione, salvi i casi in cui hanno l'obbligo di riferirne all'autorità giudiziaria:

a) i ministri di confessioni religiose (8 Cost.) i cui statuti non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano;

b) gli avvocati, i procuratori legali, i consulenti tecnici ed i notai;

c) i medici ed i chirurghi, i farmacisti, le ostetriche e ogni altro esercente una professione sanitaria;

d) gli esercenti altri uffici o professioni ai quali la legge riconosce la facoltà di astenersi dal deporre, determinata dal segreto professionale.

2. Il giudice, se ha motivo di dubitare che la dichiarazione rese da tali persone per esimersi dal deporre sia infondata, provvede agli accertamenti necessari. Se risulta infondata ordina che il testimone deponga.

3. Le disposizioni previste dai commi 1 e 2 si applicano ai giornalisti professionisti iscritti nell'albo professionale, relativamente ai nomi delle persone dalle quali i medesimi hanno avuto notizie di carattere fiduciario nell'esercizio della loro professione. Tuttavia se le notizie sono indispensabili ai fini della prova del reato per cui si procede e la loro veridicità può essere accertata solo attraverso l'identificazione della fonte della notizia, il giudice ordina al giornalista di indicare la fonte delle sue informazioni.

Obblighi di comportamento e condizioni di punibilità del medico

La comparazione fra l'art. 622 del c.p. e gli artt. 13, 14, 16, 17 e 18 del Codice deontologico aiuta a capire quale deve essere il comportamento del medico.

Sotto il profilo penalistico, per dichiarare il medico punibile, occorre che sussistano tutte queste condizioni:

-che abbia rivelato un segreto appreso in ragione della professione;

-che lo abbia rivelato senza giusta causa, ovvero a proprio o altrui profitto;

-che la rivelazione possa provocare un nocumento al paziente.

Secondo la norma penale non vi è quindi l'obbligo del riserbo per fatti già notori o comunque conosciuti o conoscibili, viceversa il codice deontologico impone di non rilevare "tutto ciò che gli è stato confidato o che avrà potuto conoscere", per entrambi si rende necessario il rapporto tecnico che lega l'apprendimento di un fatto con l'esercizio della professione.

La rilevazione senza giusta causa può avvenire comunicando il segreto a persona estranea senza trovare giustificazione in una norma di diritto (referto, denuncia e certificazione obbligatoria).

La violazione del segreto richiede il dolo (la colpa non è sufficiente a costituire questo delitto) che consiste nella volontà di rivelare il segreto o di impiegarlo a proprio o altrui profitto, con la consapevolezza di agire senza giusta causa. non occorre neppure che il nocumento abbia ad avverarsi, è sufficiente che dalla rivelazione sorga il pericolo anche remoto di un danno ingiusto, materiale o morale, per il titolare del segreto.

La sentenza n. 1723 della Corte di Cassazione Sez. II del 15/12/61 ha fissato in tutta chiarezza la necessità del danno ingiusto assolvendo un medico che con la sua rivelazione impedì ad un suo assistito di ricevere un indennizzo illecito, non mancando però di ritenere professionalmente scorretto il comportamento del medico.

Per il Codice deontologico la violazione del segreto sussiste indipendentemente dal proprio profitto o dall'altrui danno; non occorre neppure che il danno provocato sia ingiusto; ogni danno che derivi al paziente dalla violazione del segreto costituisce un'aggravante ed in questo si avvicina molto a quanto previsto dal c.p. per la rilevazione di un segreto d'ufficio da parte di un pubblico ufficiale o di persona incaricata di un pubblico servizio.

La norma prevede infatti tre possibili fattispecie:

1) rivelazione colposa generica;

2) rivelazione colposa specifica o dolosa comune;

3) rivelazione dolosa per profitto patrimoniale, non patrimoniale o per cagionare ad altri un danno ingiusto.

Le giuste cause di rivelazione

Si distinguono in legali e sociali.

1. Cause legali - Derivano dal diritto positivo e sono costituite da norme imperative, scriminative e permissive.

Le norme imperative obbligano a rendere noto il segreto in forza di una disposizione di legge che impone al medico il dovere di informativa mediante le denunce, i referti, i rapporti, le relazioni e le certificazioni; oppure richiedono al medico di riferire su fatti riscontrati in occasione di perizie, consulenze tecniche, arbitrati o visite fiscali.

Le norme scriminative escludono la punibilità perchè eliminano l'antigiuridicità del fatto o fanno venir meno la colpevolezza dell'autore della rivelazione. Non è perseguibile penalmente il sanitario che ha reso noto il segreto col consenso del titolare (art. 50 c.p.); quando ricorre il caso fortuito o la forza maggiore (art. 45 c.p.); quando il medico è stato costretto con la violenza (art. 46 c.p.), cadendo in errore (art. 47 c.p.), tratto in inganno (art. 48 c.p.), per uno stato di necessità (art. 54 c.p.) o per difendere la propria reputazione professionale (art. 52 c.p.).

Le norme permissive si riferiscono alla facoltà riconosciuta al medico di astenersi dal testimoniare su fatti coperti dal segreto professionale (art. 351 c.p.p.), tanto nei processi penali quanto nelle cause civili. L'astenersi dalla testimonianza costituisce un diritto non un obbligo del sanitario, il quale è pertanto libero di decidere se rendere o non rendere la deposizione, valutandone l'opportunità secondo le circostanze e assumendone la responsabilità. L'Autorità può a sua volta imporre con ordinanza la deposizione del medico, ma a parte ciò, la regola deontologica espressamente richiamata nell'art. 13 è quella di non deporre mai su argomenti coperti dal segreto professionale.

2. Cause sociali - Pur non essendoci una norma precisa in merito, sarebbe giustificabile il medico che si sottrae all'obbligo del segreto spinto da pulsioni etico-sociali; si fa per questo l'esempio della segnalazione di una malattia di un addetto a pubblici servizi che mette in pericolo l'incolumità di molte persone o la rilevazione fatta allo scopo di salvare un terzo innocente da una condanna ingiusta.

La trasmissione del segreto

La medicina moderna richiede il lavoro di équipe, la medicina sociale presuppone la conoscenza dello stato psico-fisico del soggetto per erogare prestazioni di carattere sanitario o previdenziale. La trasmissione avviene normalmente tra colleghi negli ospedali e nei poliambulatori e riguarda pure le notizie che il docente riferisce agli studenti a lezione. Questi aspetti sono regolamentati dagli artt. 17, 30, 73, 79 del Codice deontologico ed in ogni caso la trasmissione del segreto deve tener conto sia dell'interesse del malato che del suo consenso, ma quest'ultimo è ritenuto implicito con l'accettazione delle prestazioni della medicina sociale.

L'obbligo del segreto vige non solo per il medico ed i suoi collaboratori, ma anche per le persone a lui vicine (moglie, domestici, figli); è comunque dovere del medico vigilare sia sul comportamento di queste persone sia sulla conservazione dei documenti clinici affinchè non si verifichi una diffusione colposa di notizie cliniche.



e questo l'articolo 13 del C. Penale:

art. 13 - Il medico deve serbare il segreto su tutto ciò che gli è stato confidato o che avrà potuto conoscere per ragioni del proprio stato. La rivelazione fatta a scopo di lucro, proprio o altrui, oppure con il fine specifico di arrecare nocumento costituisce aggravante. La rivelazione del segreto è consentita:

a) se imposta dalla legge (referti, denunce e certificazioni obbligatorie);

b) se autorizzata dall'interessato una volta edotto sulla opportunità o meno della rivelazione stessa;

c) se richiesta dai legali rappresentanti del minore o dell'incapace nell'interesse degli stessi.

Salvo che per i casi previsti dal punto a) spetta comunque al medico la valutazione sull'opportunità della deroga.

La morte del paziente non esime il medico dal dovere del segreto.

Il medico non renderà al Giudice testimonianza su ciò che a lui è stato confidato o è pervenuto a sua conoscenza per ragioni dipendenti dalla sua professione.

_________________________________

Di articoli in merito ve ne sono altri, ma io non li ricordo perchè non sono un avvocato. Per ulteriori informazioni ti ho già indirizzato all'ufficio competente.

Cosa significa : Tzè!

nevione
18-03-2009, 22:35
[QUOTE=Andala;26747459]:)



Il medico ha l'Obbligo a tenere la bocca chiusa SEMPRE. Unica possibile eccezione è la rivelazione nel caso in cui si sia da salvaguardare la vita di terzi.

io dico che qui Andala te lo ha specificato

nevione
18-03-2009, 22:38
e tu lo ritiri fuori qui polemizzando con Andala:
Art. 9

-.Calamità -

Il medico, in caso di catastrofe, di calamità o di epidemia, deve mettersi a disposizione dell'Autorità competente.
quando poco sopra te lo aveva gia' postato

MadJackal
18-03-2009, 22:38
Una legge simile era in vigore fino al '98 o al '04 eppure non ricordo casi di epidemie, casaulità?
Non credo.

La legge che OBBLIGAVA non c'è mai stata che io sappia, spiacente.
Se c'è stata, ti invito a trovarla.

Indipendentemente da quello, la popolazione straniera (irregolare) era molto inferiore alla attuale.


Per concludere: meglio il rischio o la certezza che non possa accadere o quasi? :rolleyes:
Almeno ci fosse un QUANTIFICABILE risparmio per le casse della finanza pubblica, lol.

MARCA
18-03-2009, 22:41
Io ho citato l'articolo 9 dell'Ordine dei Medici.

Questo è l'articolo 622 del Codice Penale:
Non aggiunge nulla a quanto ti avevo già riportato.
Tu come medico hai l'obbligo di tacere sulla tua parte di competenza e nessuno modifica questa parte!!!!
Ma dove non sei competente non hai l'obbigo, e siccome non sei competente in materia di leggi e diritti di soggiorno non puoi tacere!!!



Di articoli in merito ve ne sono altri, ma io non li ricordo perchè non sono un avvocato. Per ulteriori informazioni ti ho già indirizzato all'ufficio competente.
Che non sei un avvocato s'è capito,
quanto all'ufficio competente ti consiglio di andarci visto che un normale utente t'ha dimostrato che eri ampiamente in torto...;)

Andala
18-03-2009, 22:42
Attenzione, stai dando ragione a Marca ;)



La segnalazione all'autorità non è una prestazione medica, costituisce "giusta causa" in base a quanto ho grassettato e non consente divulgazione sullo stato medico della persona (solo sullo stato giuridico ma sul quale il medico non è competente).


Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie)


Se rileggi i miei post precendenti vedrai che ho indicato tale condizione:

Unica giusta rivelazione è il referto, quale atto pubblico (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=26747097&postcount=31)

Quando si scrive un referto, il medico redige un atto pubblico che automaticamente comporta "giusta rivelazione" senza che vi sia necessità che il medico apra bocca. Senza referti, denuncie, certificazioni ecc... viene meno la "giusta rivelazione" ed il medico è tenuto al segreto.

Andala
18-03-2009, 22:44
Ma vi rendete conto della gravità che può avere questa legge? Significa rendere qualsiasi ospedale o ambulatorio un posto assolutamente da evitare per qualsiasi irregolare... anche se magari ha i sintomi di una malattia altamente contagiosa!

La trovo la solita trovata demagogica del nostro governo, che per distogliere l'attenzione da temi "scomodi" ma ben più dannosi al paese dei clandestini - mafia, malaffare nella finanza, conflitto d'interesse - cerca di creare un nemico contro cui coagulare l'opinione pubblica: i clandestini. Le conseguenze reali di queste mosse propagandistiche, ai nostri politici, non interessano.


Quello è il fine dato che questa materia è regolata da un buon numero di articoli ed in modo altrettanto simile in tutti gli altri paesi dell'EU.

MARCA
18-03-2009, 22:46
La legge che OBBLIGAVA non c'è mai stata che io sappia, spiacente.
Se c'è stata, ti invito a trovarla.
Tu non sai tante cose, quindi ciò che non sai non esiste?
Annamo bene...
Basta vedere la data in cui entra in vigore la legge ;)

Indipendentemente da quello, la popolazione straniera (irregolare) era molto inferiore alla attuale.mettiamo le mani avanti? :mc:

Per concludere: meglio il rischio o la certezza che non possa accadere o quasi? :rolleyes:
Almeno ci fosse un QUANTIFICABILE risparmio per le casse della finanza pubblica, lol.
Spiacente ma trovo squallido parlare di soldi e di salute contemporaneamente.
Pe rme non è una questione di soldi, ma di principio.
Il clandestino malato va prima curato, poi denunciato e rimpatriato.

evelon
18-03-2009, 22:47
Ma vi rendete conto della gravità che può avere questa legge? Significa rendere qualsiasi ospedale o ambulatorio un posto assolutamente da evitare per qualsiasi irregolare... anche se magari ha i sintomi di una malattia altamente contagiosa!

La trovo la solita trovata demagogica del nostro governo, che per distogliere l'attenzione da temi "scomodi" ma ben più dannosi al paese dei clandestini - mafia, malaffare nella finanza, conflitto d'interesse - cerca di creare un nemico contro cui coagulare l'opinione pubblica: i clandestini. Le conseguenze reali di queste mosse propagandistiche, ai nostri politici, non interessano.

Che mafia e malaffare siano problemi del paese non c'è dubbio.
Ma che i clandestini e l'immigrazione in generale non lo sia o lo sia in modo inferiore non è mica vero...:mbe:


Per quanto riguarda le malattie:
La stessa opposizione non ha trovato appigli per la presunta maggiore problematicità dell'accesso alle cure (e se ce ne erano non avrebbero mancato di farle notare).

Chiaro che da solo il provvedimento non basta ma dovrebbe essere accompagnato da un blocco (o quasi) delle frontiere e da controlli molto più serrati (anche sullo stato di salute) dell'entrante

MARCA
18-03-2009, 22:50
Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie)


Se rileggi i miei post precendenti vedrai che ho indicato tale condizione:

Unica giusta rivelazione è il referto, quale atto pubblico (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=26747097&postcount=31)

Quando si scrive un referto, il medico redige un atto pubblico che automaticamente comporta "giusta rivelazione" senza che vi sia necessità che il medico apra bocca. Senza referti, denuncie, certificazioni ecc... viene meno la "giusta rivelazione" ed il medico è tenuto al segreto.
Scusa, ma una denucia può avvenire solo su cartella medica?
Non credo sai...

La denuncia è un atto con il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d'ufficio ne informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria.

La denuncia è un importante strumento di collaborazione da parte del cittadino che consente alla Magistratura ed alle Forze di polizia di perseguire gli autori dei reati, ricordiamo comunque che il cittadino non ha alcun obbligo giuridico che gli impone di sporgere denuncia fatti salvi i casi riportati nel seguente elenco.

Chi può presentare la denuncia?
Un privato o il suo avvocato, un pubblico ufficiale e un incaricato di pubblico servizio
Dove si presenta la denuncia?
Negli uffici delle forze dell'ordine (questure, commissariati di P.S., Arma dei Carabinieri). Anziani e portatori di handicap possono richiedere il servizio di "denunce a domicilio" telefonando al 113
Come si presenta la denuncia?
Se la denuncia si presenta in forma orale il pubblico ufficiale redigerà un verbale.
Se si presenta in forma scritta l'utente può utilizzare il modulo disponibile negli uffici delle forze dell'ordine

Come puoi leggere non è necessaria che la denuncia venga fatta sulla cartella medica.

Credo che abbiamo trovato il nodo, no?
:)

evelon
18-03-2009, 22:52
Costituiscono giusta causa di rivelazione, oltre alle inderogabili ottemperanze a specifiche norme legislative (referti, denunce, notifiche e certificazioni obbligatorie)


Se rileggi i miei post precendenti vedrai che ho indicato tale condizione:

Unica giusta rivelazione è il referto, quale atto pubblico (http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=26747097&postcount=31)

Quando si scrive un referto, il medico redige un atto pubblico che automaticamente comporta "giusta rivelazione" senza che vi sia necessità che il medico apra bocca. Senza referti, denuncie, certificazioni ecc... viene meno la "giusta rivelazione" ed il medico è tenuto al segreto.


Senza offesa ma in posto di PS (pronto soccorso) o similari di norma c'è un posto di polizia.

Il medico NON deve fare indagini nè violare il segreto sullo stato medico dell'assistito.
Deve segnalare il paziente al posto di pubblica sicurezza (ed il referto vale una segnalazione).
Punto.
Sarà l'agente ad effettuare le indagini su documenti o altro (che è titolato a fare).

Se il tuo pensiero è che il medico si debba mettere a fare indagini amministrative è assolutamente errato.
Non può nemmeno farle

MadJackal
18-03-2009, 22:53
Tu non sai tante cose, quindi ciò che non sai non esiste?
Annamo bene...
Basta vedere la data in cui entra in vigore la legge ;)


Tu non sai tante cose, quindi ciò che non sai se esista o meno esiste?
Annamo bene...

Senza una prova certa che quella legge esisteva parli D'ARIA.


mettiamo le mani avanti? :mc:


No, sottolineamo un altro fattore che può influenzare la cosa ;)
Nel caso che la legge sia esistita, perchè tu non hai fino ad ora dimostrato che l'abbia fatto.


Spiacente ma trovo squallido parlare di soldi e di salute contemporaneamente.
Pe rme non è una questione di soldi, ma di principio.
Il clandestino malato va prima curato e poi denunciato e rimpatriato.

Peccato che se il clandestino rischia di essere denunciato e rimpatriato non va certo dal medico a farsi curare. Mica è scemo. :stordita:

marakid
18-03-2009, 22:53
he mafia e malaffare siano problemi del paese non c'è dubbio.
Ma che i clandestini e l'immigrazione in generale non lo sia o lo sia in modo inferiore non è mica vero...


Per quanto riguarda le malattie:
La stessa opposizione non ha trovato appigli per la presunta maggiore problematicità dell'accesso alle cure (e se ce ne erano non avrebbero mancato di farle notare).

Chiaro che da solo il provvedimento non basta ma dovrebbe essere accompagnato da un blocco (o quasi) delle frontiere e da controlli molto più serrati (anche sullo stato di salute) dell'entrante

Uno può anche entrare sano e poi beccarsi la meningite, spargendola a destra e a manca perchè non lo portano al PS manco quand'è moribondo, una volta sul nostro suolo.

Posso capire una limitazione a certe cure non di prima necessità - non darei gratis il dentista a un clandestino - ma consentire l'accesso alla sanità pubblica a chiunque, almeno ai servizi fondamentali, è per il nostro stesso bene.

In secondo luogo non intendo dire che la situazione dell'immigrazione in Italia non sia un problema grave: credo però che, sui nostri mezzi di informazione, il suo peso sia ingigantito in modo da "coprire" altre cose di cui non si vuole parlare. E sicuramente togliere la sanità ai clandestini non avrà nessun impatto positivo sulla sicurezza sulle nostre strade.

MARCA
18-03-2009, 22:55
Senza una prova certa che quella legge esisteva parli D'ARIA.
Dammi la legge in vigore che ti cerco quella precedente, perchè tu sai vero qual'è la legge in vigore, vero?:D

Peccato se il clandestino rischia di essere denunciato e rimpatriato non va certo dal medico a farsi curare. Mica è scemo. :stordita:
Questa è una tua supposizione, spiacente :cool:

Andala
18-03-2009, 22:55
Non aggiunge nulla a quanto ti avevo già riportato.
Tu come medico hai l'obbligo di tacere sulla tua parte di competenza e nessuno modifica questa parte!!!!
Ma dove non sei competente non hai l'obbigo, e siccome non sei competente in materia di leggi e diritti di soggiorno non puoi tacere!!!



Che non sei un avvocato s'è capito,
quanto all'ufficio competente ti consiglio di andarci visto che un normale utente t'ha dimostrato che eri ampiamente in torto...;)

Questo è un invito ad andare a quel paese forse?:confused:

Quello che sfugge a te, così come a molti altri, è che la competenza del medico va al di là della compressina, e questo l'ho già scritto e mi sto ripetendo ulteriormente!
Il motivo di tutto ciò è la regolazione sia del rapporto medico paziente sia del comportamento che il medico è tenuto a mantenere in condizioni di pace, di catastrofe e di guerra in modo che il suo giudizio e la sua azione non siano lesi da una interferenza esterna.

Di leggi in materia , sia nazionali che internazionali, ce ne sono diverse e ti ho già detto che non le conosco tutte!

MadJackal
18-03-2009, 23:01
Dammi la legge in vigore che ti cerco quella precedente, perchè tu sai vero qual'è la legge in vigore, vero?:D


La normativa in vigore prima del DL 11/2009 era espressa nel decreto 25-7-1998, articolo 35, comma 5 (sorry, non riesco a trovare quando fu convertito legge, guardo sul sito del parlamento) secondo cui l'accesso alle strutture sanitarie da parte di uno straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità.

Come vedi, si, lo so :D
E se me lo chiedi tu non lo sapevi, right? :D


Questa è una tua supposizione, spiacente :cool:

:mc: :mc: :mc:


La domanda è: preferisci rischiare che uno non lo faccia ed attacchi la meningite ad un pò di bambini od essere sicuro al 99% che non lo faccia nessuno perchè si possono curare?

MARCA
18-03-2009, 23:02
Questo è un invito ad andare a quel paese forse?:confused: :confused: :confused: No!Nel modi più assoluto!!

Quello che sfugge a te, così come a molti altri, è che la competenza del medico va al di là della compressina, e questo l'ho già scritto e mi sto ripetendo ulteriormente! Ascolta, sei un medico ciò che ti compete è la sfera medica.
Non sei un giudice, un poliziotto o quant'altro.
E non c'è nesusna interferenza estrerna che non ti faccia svolgere le tue funzioni di medico.

Di leggi in materia , sia nazionali che internazionali, ce ne sono diverse e ti ho già detto che non le conosco tutte!Perchè credi che io le conosca?:D
Detto ciò ti stai attaccando su uno specchio che non t'appartiene,
prima parli delle competenze e ti abbiamo fatto leggere gli articoli che li trattavano in cui se l'argomentazione non ti apparteneva non infrangevi alcuna legge.
Poi sei andato a aprare sul fatto che la denuncia la fai solo sul referto e che quindi leggendola si viola il repperto e anche qui ti ho fatto vedere che una denuncia non si fa solo con la cartella medica.
Veramente, a me sembra palese che non succede nulla(a livello civile/penale/deontologico) a te medico se dopo aver curato il paziente lo denunci.

MARCA
18-03-2009, 23:03
La normativa in vigore prima del DL 11/2009 era espressa nel decreto 25-7-1998, articolo 35, comma 5 (sorry, non riesco a trovare quando fu convertito legge, guardo sul sito del parlamento) secondo cui l'accesso alle strutture sanitarie da parte di uno straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità.

Come vedi, si, lo so :D
E se me lo chiedi tu non lo sapevi, right? :DYess..più che altro non la trovavo :D
Quindi se mi ricordavo bene che era del '98 l'ho letta, si tratta solo di cercala!!! :D


La domanda è: preferisci rischiare che uno non lo faccia ed attacchi la meningite ad un pò di bambini od essere sicuro al 99% che non lo faccia nessuno perchè si possono curare?
Risposta:
Preferisco che un malato di meningite non entri nel mio paese.
Sono serio.

MadJackal
18-03-2009, 23:06
Risposta:
Preferisco che un malato di meningite non entri nel mio paese.
Sono serio.

Lo preferisco anche io, non preoccuparti.
Il problema che se ormai è qui, ritengo sia meglio curarlo che non curarlo.
E che se c'è il rischio che venga buttato fuori dall'Italia è dura che si vada a far curare fino a quando è troppo tardi. :rolleyes:

Edit: il decreto legge (286/1998) è qui (http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dlgs286_98.html), sul sito del parlamento non lo trovo.

evelon
18-03-2009, 23:07
Di leggi in materia , sia nazionali che internazionali, ce ne sono diverse e ti ho già detto che non le conosco tutte!

Le conoscono anche all'opposizione ed alla UE ed hanno concordato che questo ddl non è in contrasto con le norme che regolano l'accesso alle cure...

Se ci sono direttive ONU sinceramente lo ignoro...però dubito che non possano rientrare nelle leggi nazionali e comunitarie.

La parte del segreto medico non intacca la sfera dello stato giuridico del paziente.

marakid
18-03-2009, 23:07
Yess..più che altro non la trovavo :D




Risposta:
Preferisco che un malato di meningite non entri nel mio paese.
Sono serio.

Si, ma se la meningite se la becca quando è da 1 anno in Italia? Non parliamo di una malattia tropicale importata dall'estero, ma di una malattia che, episodicamente, si presenta in Italia e su degli italiani, e costringe alla quarantena tutti quelli che sono stati a contatto col malcapitato.

E se il malcapitato non viene portato dal medico e quindi i contagiati non si riescono a rintracciare?

Andala
18-03-2009, 23:07
Senza offesa ma in posto di PS (pronto soccorso) o similari di norma c'è un posto di polizia.

Il medico NON deve fare indagini nè violare il segreto sullo stato medico dell'assistito.
Deve segnalare il paziente al posto di pubblica sicurezza (ed il referto vale una segnalazione).
Punto.
Sarà l'agente ad effettuare le indagini su documenti o altro (che è titolato a fare).

Se il tuo pensiero è che il medico si debba mettere a fare indagini amministrative è assolutamente errato.
Non può nemmeno farle

La pubblica sicurezza è lì per tutte le denunce presentate dai pazienti e per i reati perseguibili d'ufficio. Il medico è tenuto sempre al segreto, ma dato che si trova in struttura con attività pubblica è tenuto a compilare una cartella ed un referto. Tale cartella o referto una volta firmato diviene "giusta rivelazione" senza che il medico pronunci una sillaba.

Quanto al resto, il medico non è tenuto a fare nessuna indagine amministrativa.

Andala
18-03-2009, 23:13
:confused: :confused: No!Nel modi più assoluto!!

Ascolta, sei un medico ciò che ti compete è la sfera medica.
Non sei un giudice, un poliziotto o quant'altro.
E non c'è nesusna interferenza estrerna che non ti faccia svolgere le tue funzioni di medico.

Perchè credi che io le conosca?:D
Detto ciò ti stai attaccando su uno specchio che non t'appartiene,
prima parli delle competenze e ti abbiamo fatto leggere gli articoli che li trattavano in cui se l'argomentazione non ti apparteneva non infrangevi alcuna legge.
Poi sei andato a aprare sul fatto che la denuncia la fai solo sul referto e che quindi leggendola si viola il repperto e anche qui ti ho fatto vedere che una denuncia non si fa solo con la cartella medica.
Veramente, a me sembra palese che non succede nulla(a livello civile/penale/deontologico) a te medico se dopo aver curato il paziente lo denunci.

Io non sono tenuto a fare indagini, ma sono tenuto a tutelare l'assistito.
Quanto alla denuncia, non sta a me farla. E' il referto che automaticamente diviene giusta causa di rivelazione se venisse preso in mano all'autorità competente.

Se io denunciassi un paziente senza che vi sia giusta motivazione quale la tutela della vita di terzi, violerei il segreto professionale e rischierei sia di perdere la licenza all'esercizio della professione che conseguenze in ambito civile che penale.

evelon
18-03-2009, 23:17
La pubblica sicurezza è lì per tutte le denunce presentate dai pazienti e per i reati perseguibili d'ufficio. Il medico è tenuto sempre al segreto, ma dato che si trova in struttura con attività pubblica è tenuto a compilare una cartella ed un referto. Tale cartella o referto una volta firmato diviene "giusta rivelazione" senza che il medico pronunci una sillaba.

Quanto al resto, il medico non è tenuto a fare nessuna indagine amministrativa.

scusa ma faccio fatica a seguirti..

Il posto di pubblica sicurezza è presente (esclusa l'eventualità di doversi recare alla questura più vicina), il referto vale una segnalazione (quindi non c'è rivelazione di segreto d'ufficio), la segnalazione di clandestinità non intacca la parte di prestazione medica-specialistica....


Qual è la tua obiezione ? :confused:
Non vorresti che il medico, in quei casi, alzasse il telefono per chiamare due stanze più in là ?
O che mandasse un infermiere a chiamare un agente che farà gli accertamenti del caso ?

Che ORA non lo faccia è ovvio, domani potrà farlo.
Quindi ?
Si parlava di contrasto tra norme, ma questo non c'è.

Andala
18-03-2009, 23:20
Le conoscono anche all'opposizione ed alla UE ed hanno concordato che questo ddl non è in contrasto con le norme che regolano l'accesso alle cure...

Se ci sono direttive ONU sinceramente lo ignoro...però dubito che non possano rientrare nelle leggi nazionali e comunitarie.

La parte del segreto medico non intacca la sfera dello stato giuridico del paziente.

Se così fosse, allo significa che qualsiasi certificazione rilasciata dal medico, essendo giusta rivelazione, una volta vista dal sistema (ad es. attraverso il terminale di una farmacia in rete attraverso il SIS) permetterà l'identificazione del clandestino in quanto estraneo al sistema. Allo stesso modo il medico di famiglia o il medico di PS che usa il SIS nell'atto di compilare un referto o una ricetta mediante terminale SIS denuncerà il paziente senza neppure saperlo.

A questo punto il problema non si pone. Il SIS diventa l'occhio del grande fratello governo.

evelon
18-03-2009, 23:20
Io non sono tenuto a fare indagini, ma sono tenuto a tutelare l'assistito.
Quanto alla denuncia, non sta a me farla. E' il referto che automaticamente diviene giusta causa di rivelazione se venisse preso in mano all'autorità competente.

Se io denunciassi un paziente senza che vi sia giusta motivazione quale la tutela della vita di terzi, violerei il segreto professionale e rischierei sia di perdere la licenza all'esercizio della professione che conseguenze in ambito civile che penale.

Tu (il medico) lo devi tutelare sotto il profilo medico specialistico

Non tutelare tout court...ma all'università non ve lo dicono ? :confused:

No, perchè se dovessi tutelare sempre e comunque il paziente si arriva a paradossi assurdi eh..
Se ti arriva un tizio coinvolto in una rissa cosa fai?
Gli fai pure da avvocato tutelandolo anche in sede giudiziale ?

La tutela amministrativo-legale non ti spetta così come non ti spetta l'indagine a suo carico (spetta agli agenti di ps).


Non rischi nessuna licenza, rispetti la legge

evelon
18-03-2009, 23:23
Se così fosse, allo significa che qualsiasi certificazione rilasciata dal medico, essendo giusta rivelazione, una volta vista dal sistema (ad es. attraverso il terminale di una farmacia in rete attraverso il SIS) permetterà l'identificazione del clandestino in quanto estraneo al sistema. Allo stesso modo il medico di famiglia o il medico di PS che usa il SIS nell'atto di compilare un referto o una ricetta mediante terminale SIS denuncerà il paziente senza neppure saperlo.

A questo punto il problema non si pone. Il SIS diventa l'occhio del grande fratello governo.

I clandestini NON hanno il medico di famiglia (a meno di cambiamenti delle norme che onestamente non conosco ma non credo)

Il terminale del farmacista riporta la ricetta ma non lo status giuridico (sono due sistemi diversi)



E, ti anticipo, se anche il servizio sanitario nazionale fosse usato per controlli incrociati sullo stato di clandestinità NON violerebbe alcuna norma professionale

MadJackal
18-03-2009, 23:24
Tu (il medico) lo devi tutelare sotto il profilo medico specialistico

Non tutelare tout court...ma all'università non ve lo dicono ? :confused:


Evelon, ti inviterei a non fare queste uscite.
Non per altro, perchè la posizione di Andala non è la sua, ma è quella esposta da un mucchio di associazioni di medici.

E credo che LORO ne capiscano più di noi.
Dire cose del genere è mirror-climbing.

Edit: ovviamente, è una mia opinione, eh :asd:

MARCA
18-03-2009, 23:27
Lo preferisco anche io, non preoccuparti.
Il problema che se ormai è qui, ritengo sia meglio curarlo che non curarlo.
E che se c'è il rischio che venga buttato fuori dall'Italia è dura che si vada a far curare fino a quando è troppo tardi. :rolleyes:Potremmo discutere anni, nessuno cambierebbe idea. :)

Edit: il decreto legge (286/1998) è qui (http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dlgs286_98.html), sul sito del parlamento non lo trovo.

Tanto più che i medici fino al ’98 potevano denunciare regolarmente i clandestini. Non c'era divieto. E non c’era scandalo (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=326525)
Poi cerco la legge,
Saluti!!

Andala
18-03-2009, 23:27
scusa ma faccio fatica a seguirti..

Il posto di pubblica sicurezza è presente (esclusa l'eventualità di doversi recare alla questura più vicina), il referto vale una segnalazione (quindi non c'è rivelazione di segreto d'ufficio), la segnalazione di clandestinità non intacca la parte di prestazione medica-specialistica....


Qual è la tua obiezione ? :confused:
Non vorresti che il medico, in quei casi, alzasse il telefono per chiamare due stanze più in là ?
O che mandasse un infermiere a chiamare un agente che farà gli accertamenti del caso ?

Che ORA non lo faccia è ovvio, domani potrà farlo.
Quindi ?
Si parlava di contrasto tra norme, ma questo non c'è.

In un ospedale, se il reato non è perseguibile d'ufficio il medico non può "alzare il telefono". Ad esempio c'è una legge che dice che la lesione personale dolosa grave è perseguibile d'ufficio, mentre la lesione personale colposa grave no.

MadJackal
18-03-2009, 23:33
Potremmo discutere anni, nessuno cambierebbe idea. :)


Probabile, chi lo sa ;)


Tanto più che i medici fino al ’98 potevano denunciare regolarmente i clandestini. Non c'era divieto. E non c’era scandalo (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=326525)
Poi cerco la legge,
Saluti!!

I medici non lo fanno comunque, il problema è che dando risalto alla cosa si stimola la paura nei clandestini. E la paura muove il mondo. (non credo che ci fosse una legge apposta, credo che non ci fosse, e che quel DL abbia colmato il buco legislativo a riguardo, personalmente).

Altro problema, nel DDL (non nel DL) vogliono obbligare i medici alla denuncia - almeno da quanto leggo nell'articolo, il sito del parlamento fa davvero schifo.

'notte a te :)

Andala
18-03-2009, 23:38
Tu (il medico) lo devi tutelare sotto il profilo medico specialistico

Non tutelare tout court...ma all'università non ve lo dicono ? :confused:

No, perchè se dovessi tutelare sempre e comunque il paziente si arriva a paradossi assurdi eh..
Se ti arriva un tizio coinvolto in una rissa cosa fai?
Gli fai pure da avvocato tutelandolo anche in sede giudiziale ?

La tutela amministrativo-legale non ti spetta così come non ti spetta l'indagine a suo carico (spetta agli agenti di ps).


Non rischi nessuna licenza, rispetti la legge

Nel post poco sopra ho proprio indicato la distinzione tra la lesione personale dolosa grave e lesione personale colposa grave.


Quanto al SIS, più che al medico di famiglia pensavo a quello di Pronto Soccorso, PS. Il paziente arriva in ospedale, passa per il triage e qui c'è il primo filtro di raccolta dati e smistamento per gravità. Poi il pz passa al medico di turno e, nel caso allo specialista. Il SIS registra ogni passaggio. Poniamo che il pz sia clandestino. Anche senza numero di codice fiscale e tessera sanitaria il SIS registrerà la presenza di questo paziente ed ogni irregolarità verrà segnalata dal sistema agli organi competenti, tra cui la guardiola della Polizia di Stato. Tutto ciò accadrà senza che il medico di guardia abbia detto una sillaba.

Masamune
18-03-2009, 23:43
è un fulgido esempio del detto:"c'è sempre una speranza"

o forse il mondo si sta rivoltando...

FabioGreggio
19-03-2009, 00:04
Voi...:rolleyes:
Io penso che debbano esser curati prima e cacciati dal nostro territorio poi.

Giusto. Cristiani innanzitutto.:D

fg

Masamune
19-03-2009, 00:31
Giusto. Cristiani innanzitutto.:D

fg

non essere toppo duro! io ho sentito cristiani praticanti dire: "spariamogli quando stanno ancora in mare!"
giuro!

FabioGreggio
19-03-2009, 00:39
non essere toppo duro! io ho sentito cristiani praticanti dire: "spariamogli quando stanno ancora in mare!"
giuro!

Col Giubileo poi tanto c'è l'intercessione.

Quattro ave e due pater e vai di limbo.

fg

voglioinfo
19-03-2009, 02:14
ma sei io vado da un prete a confessarmi e dico di essere clandestino o peggio ancora che ho ucciso qualcuno, il prete è OBBLIGATO a denunciarmi o no?

FabioGreggio
19-03-2009, 06:53
ma sei io vado da un prete a confessarmi e dico di essere clandestino o peggio ancora che ho ucciso qualcuno, il prete è OBBLIGATO a denunciarmi o no?

la chisa dice di no.
Ma se il prete vota Calderoli, può essere.

fg

evelon
19-03-2009, 11:23
Evelon, ti inviterei a non fare queste uscite.
Non per altro, perchè la posizione di Andala non è la sua, ma è quella esposta da un mucchio di associazioni di medici.

E credo che LORO ne capiscano più di noi.
Dire cose del genere è mirror-climbing.

Edit: ovviamente, è una mia opinione, eh :asd:

Nessun mirror climbing, anzi.

Le associazioni di medici possono dire ciò che vogliono ma finchè la legge è questa (e non mi risulta che sia stata cambiata) è semplicemente un'interpretazione forzata.
Punto.

La loro tutela deve essere sul piano medico.
Non giuridico e nemmeno amministrativo.

Loro non devono rivelare nulla del loro segreto professionale, ma lo status no.

Anzi, aggiungo, in considerazione della loro particolare professione godono già di trattamento diverso rispetto ad altri funzionari pubblici (un funzionario del comune non potrebbe farlo e basta).

evelon
19-03-2009, 11:24
In un ospedale, se il reato non è perseguibile d'ufficio il medico non può "alzare il telefono". Ad esempio c'è una legge che dice che la lesione personale dolosa grave è perseguibile d'ufficio, mentre la lesione personale colposa grave no.

Ma la variazione è tutta quì!
Ora dovranno segnalare lo status amministrativo.

E non c'è conflitto con il segreto professionale (ambito medico) perchè la segnalazione arriverà a chi è deputato alle indagini (agenti di ps)

zanardi84
19-03-2009, 11:28
non seguitur:
il problema non è il non curarsi per paura di essere denunciato...ma il clandestino stesso in quanto tale.
togliendo il clandestino...togli il problema.
prendi l'esempio australiano o giapponese.

E come fai? Affondi i barconi lasciando i loro equipaggi come cibo per i pesci?
Parlare di accordi con altri paesi avete visto a che bei risultati porta... ah, già, si è parlato di altro e non di clandestini.

Ileana
19-03-2009, 11:31
Non vedo lo scandalo.
Il medico GIA' deve segnalare i casi di malattie infettive, incidenti sul lavoro o ferite derivanti da sparatorie/risse. Quindi in tutti questi casi è già previsto che il clandestino venga segnalato.
Quindi la paura del dilagare di malattie infettive e quanto altro proprio la trovo infondata, poichè presuppone l'assenza di denuncia nell'attuale, e non è così.


E' molto più probabile che la possibilità (non l'obbligo) di denuncia invece vada a sfoltire quella serie di parassiti sociali (che si uniscono a una folta fauna italiana) che si appoggiano al SSN come se fosse l'albergo di turno, autoprocurandosi ferite o andando a peggiorare condizioni esistenti (come la marocchina che era nel letto di fianco a quella di mia madre, che veniva curata per il diabete e si faceva portare di nascosto dolci&Co. da parenti e amici per aggravare le sue condizioni), rubando letti (già scarsi) a chi ne ha veramente bisogno (italiani o stranieri che siano).

GianoM
19-03-2009, 11:43
Non vedo lo scandalo.
Il medico GIA' deve segnalare i casi di malattie infettive, incidenti sul lavoro o ferite derivanti da sparatorie/risse. Quindi in tutti questi casi è già previsto che il clandestino venga segnalato.
Quindi la paura del dilagare di malattie infettive e quanto altro proprio la trovo infondata, poichè presuppone l'assenza di denuncia nell'attuale, e non è così.

Infatti il problema non è che il medico non faccia il proprio dovere (denunciare se c'è il pericolo di un'epidemia), ma che l'immigrato non faccia il proprio dovere (farsi curare) "solo" per paura di essere denunciato.

Ileana
19-03-2009, 12:03
Infatti il problema non è che il medico non faccia il proprio dovere (denunciare se c'è il pericolo di un'epidemia), ma che l'immigrato non faccia il proprio dovere (farsi curare) "solo" per paura di essere denunciato.

Ma la denuncia esiste già, ad esempio nel caso delle malattie infettive, indi, perchè è venuta fuori ORA questa paura delle epidemie? Anche adesso c'è la denuncia, indi, non ci dovrebbero andare già ora!
Quindi che problema c'è? Veramente, non riesco a capire lo scandalo.


Ma se porprio volessimo mantenere questa forma inalterata.
Che strumenti possiamo dare ai medici per denunciare chi fa parassitaggio sociale, sia che sia italiano sia che sia straniero (senza far trapelare l'eventuale stato di calndestinità se si tratta di stranieri?)

MARCA
19-03-2009, 12:22
Giusto. Cristiani innanzitutto.:D

fg

Cos'è, 11simo comandamento prevede di non cacciare gli immigrati clandestini? :D
Certo è proprio bello vedere degli atei esser così informati su questioni che ignorano per scelta :cool:

OUTATIME
19-03-2009, 12:22
Ma la denuncia esiste già, ad esempio nel caso delle malattie infettive, indi, perchè è venuta fuori ORA questa paura delle epidemie? Anche adesso c'è la denuncia, indi, non ci dovrebbero andare già ora!
Quindi che problema c'è? Veramente, non riesco a capire lo scandalo.
Il problema è che ora lo sanno e che soprattutto la denuncia sarebbe per tutti (anche chi ha semplicemente una gamba rotta).

GianoM
19-03-2009, 12:32
Ma la denuncia esiste già, ad esempio nel caso delle malattie infettive, indi, perchè è venuta fuori ORA questa paura delle epidemie? Anche adesso c'è la denuncia, indi, non ci dovrebbero andare già ora!
Quindi che problema c'è? Veramente, non riesco a capire lo scandalo.
Lo scandalo è che adesso si denuncia anche perchè clandestini, non solo più per essere portatori di malattie. Il che è un disincentivo a presentarsi in ospedale, per i clandestini portatori di malattie.

marakid
19-03-2009, 12:36
Forse non è cambiato nulla rispetto a prima - ne dubito visto che proprio Martedì ho visto gli stessi medici manifestare a Bologna - ma sicuramente tutto questo battage mediatico cambierà le cose, disincentivando l'accesso ai PS da parte dei clandestini.

Masamune
19-03-2009, 15:04
anche se la legge obbliga i medici a darti la pillola del giorno dopo, i cari medici se ne fregano e si appellano al diritto di obiezione di coscienza.

facessero la stessa cosa! oppure su questo argomento l'ingerenza ecclesiastica nn è poi così forte e hanno paura che poi qlcn se li trombi?

LucaTortuga
19-03-2009, 17:14
Preferisco che un malato di meningite non entri nel mio paese.
Sono serio.
:doh: Bella questa.
Anch'io preferirei che le zanzare non esistessero, però mi pungono lo stesso.

Vediamo di inquadrare il problema:

- si possono intercettare tutti coloro che cercano di entrare in Italia clandestinamente (quindi aggirando gli ingressi controllati)? NO.

- dato che non è materialmente possibile impedire l'ingresso, è necessario valutare quale sia il modo migliore per ridurre al minimo i problemi legati alla clandestinità;

- qual'è il modo migliore per evitare che un clandestino malato diffonda la propria malattia? Fare in modo di curarlo al più presto possibile;

- per poter curare velocemente il clandestino malato (del quale ignoriamo ancora l'esistenza), conviene aspettare che l'epidemia si diffonda e poi andare a cercare l'untore per tutto il territorio nazionale (ago/pagliaio) oppure fare in modo che questo si presenti quanto prima da un medico?

- per invogliare il clandestino malato a presentarsi quanto prima da un medico (nel suo e NOSTRO interesse), è utile diffondere la notizia che i medici possono denunciarlo alla polizia?

Mi piacerebbe conoscere il tuo parere..

Cos'è, 11simo comandamento prevede di non cacciare gli immigrati clandestini? :D

No, ma esiste il buon senso.
Secondo il quale, dato che non abbiamo nessun potere di intervenire materialmente sull'ingresso vero e proprio, il sistema migliore per ridurre il numero di clandestini, è piuttosto semplice: concedere più facilmente il permesso di soggiorno a chi ne faccia richiesta (almeno avremmo a che fare con nomi, cognomi, indirizzi e non con fantasmi introvabili).

Certo è proprio bello vedere degli atei esser così informati su questioni che ignorano per scelta :cool:
Spesso gli atei sono tali proprio perchè conoscono "la questione" in modo più approfondito di tanti credenti.

rip82
19-03-2009, 17:47
Cos'è, 11simo comandamento prevede di non cacciare gli immigrati clandestini? :D
Certo è proprio bello vedere degli atei esser così informati su questioni che ignorano per scelta :cool:

« Ama il prossimo tuo come te stesso » (Mt 19,16-19)
L'ha detto Cristo, lo stesso che citi a sproposito in firma.
Essere atei non significa necessariamente ignorare cio' in cui crede la buona maggioranza del pianeta, piuttosto, almeno nel mio caso, significa avere vagliato buona parte delle culture con le quali mi sono confrontato ed avere scelto quella piu' vicina al mio modo di vedere la vita.

CozzaAmara
19-03-2009, 19:00
Secondo te i clandestini chi li denuncia?Un passente che sta all'ospedale?!!?
I medici no!
E con quale accusa vengon presi per esser rimandati nel loro paese?
Immigrazione clandestina no?!!

Ma non hai capito o fai finta di non capire?

Se il medico ha anche solo la facoltà di poter denunciare un irregolare, tale clandestino ci penserà 100 volte prima di andare a farsi curare ed allora potrebbe già essere troppo tardi sia per lui che per gli altri.

Non è complicato, basta fare 2+2, tant'è che c'è arrivato pure un premio Nobel come la Mussolini.

CozzaAmara
19-03-2009, 19:08
Non vedo lo scandalo.
Il medico GIA' deve segnalare i casi di malattie infettive, incidenti sul lavoro o ferite derivanti da sparatorie/risse. Quindi in tutti questi casi è già previsto che il clandestino venga segnalato.
Quindi la paura del dilagare di malattie infettive e quanto altro proprio la trovo infondata, poichè presuppone l'assenza di denuncia nell'attuale, e non è così.


Ecco brava spiegaglielo tu all'immigrato irregolare la differenza tra le varie malattie, effetti, contagiosità, decorso ecc.

Ah già no, tanto noi stiamo tranquilli perchè se c'è possibilità di contagio il medico è già obbligato alla segnalazione ma se si tratta della sola vita dell'immigrato chi se ne frega giusto?

OUTATIME
20-03-2009, 09:00
Ah già no, tanto noi stiamo tranquilli perchè se c'è possibilità di contagio il medico è già obbligato alla segnalazione ma se si tratta della sola vita dell'immigrato chi se ne frega giusto?
No, sarebbe una sua libera scelta....

tehblizz
20-03-2009, 15:57
Test al centro immigrati metà sono positivi alla Tbc
Il prefetto: nessun allarme, ma screening di massa. Sono 870 stranieri e 180 dipendenti Radiografia al torace per gli ospiti del centro

http://bari.repubblica.it/dettaglio/test-al-centro-immigrati-meta-sono-positivi-alla-tbc/1606968

marakid
20-03-2009, 17:37
Test al centro immigrati metà sono positivi alla Tbc
Il prefetto: nessun allarme, ma screening di massa. Sono 870 stranieri e 180 dipendenti Radiografia al torace per gli ospiti del centro

http://bari.repubblica.it/dettaglio/test-al-centro-immigrati-meta-sono-positivi-alla-tbc/1606968

Ho letto anch'io questo articolo e pensavo di postarlo... poi mi sono letto sotto i commenti degli utenti.
La presenza di anticorpi contro la TBC, rilevata nel 50% degli internati del campo, non ha molto a che vedere con l'essere infettati dalla malattia. Sul totale della popolazione italiana, il 12% risulterebbero positivi allo stesso test. Il 50%, trattandosi di africani - dove la TBC è endemica - non è un fatto eccezionale (questo almeno è quanto commentato da altri lettori della stessa notizia... ma mi sembra plausibile).

Resta il fatto che quanto accaduto è di per sè preoccupante.