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View Full Version : Saltano oltre 2.000 processi a Bologna....


Jackari
18-03-2009, 10:25
Dimenticati in un armadio. La scoperta degli 007 di Alfano
Bologna e i fascicoli spariti
Saltano 2.321 processi
Riguardano udienze a citazione diretta con pena fino a
4 anni: furti, truffe, lesioni colpose, infortuni sul lavoro

Dal nostro inviato Marco Imarisio

BOLOGNA - Chiamatelo pure l'armadietto della vergogna. Un normale mobile da ufficio a due ante, addossato ad un muro nella cancelleria della Procura di Bologna. Anonimo, probabilmente grigio. A stupire è il contenuto, 2.321 fascicoli di indagine per i quali il Tribunale aveva fissato la data d'inizio del processo. Ma invece di procedere con le citazioni a giudizio, ovvero le notifiche alle parti interessate, quei procedimenti sono stati messi sotto chiave. Ad ingiallire fino al sopraggiungere, nella maggioranza dei casi, della morte naturale, ovvero la prescrizione. Senza che nessun pubblico ministero sentisse la necessità di chiedere dove fosse andata a finire la sua inchiesta. La somiglianza con l'originale si limita al contenitore. Il vero armadio della vergogna, quello che per quarant'anni nascose i fascicoli sulle stragi naziste in Italia, rivelò una storia di connivenze e volontà politica. Ma nel suo piccolo, anche l'omologo bolognese rappresenta qualcosa. La difficoltà della magistratura a fronteggiare carichi di lavoro crescenti. Oppure, una certa incuria da parte dei titolari di quei procedimenti e dei loro superiori che non può essere spiegata soltanto con le carenze di personale amministrativo e di mezzi. Dipende da come la si guarda. Come al solito, quando si tratta di giustizia.

Quel che colpisce è l'entità dello spreco nascosto dietro a quella cifra. Prendere i 2.321 fascicoli, che riguardano processi a citazione diretta, che prevedono pene fino a quattro anni. C'è di tutto, furti, truffe, ricettazione, appropriazioni indebite, lesioni colpose, infortuni sul lavoro. La gran massa di quello che negli uffici giudiziari viene definito «ordinario », anche se le definizione non è lusinghiera per chi li ha dovuti subire, quei reati. In termini di «fatturato», è più di un decimo delle notizie di reato che si accumulano in un anno. Ogni dieci procedimenti, ne è andato perso uno. Adesso, moltiplicare 2.321 per il lavoro degli investigatori, i soldi spesi per perizie e intercettazioni. Tutto evaporato, tutto inutile, perché nessuno ha sentito il bisogno di prendere in mano quei fascicoli pronti per il processo. La scoperta avviene alla fine del 2008, nel mezzo di una ispezione ordinaria disposta dal ministero della Giustizia che si è conclusa soltanto a febbraio. La visita è dovuta all'eterno conflitto tra la magistratura inquirente bolognese e quella giudicante. La Procura accusa il Tribunale di lavorare a rilento, addirittura ignorando le richieste sempre più pressanti di fissazione dei processi. Addirittura quantifica il numero dei procedimenti per i quali ha chiuso le indagini e predisposto al citazione a giudizio, senza che venisse mai fissata l'udienza.

Il Tribunale risponde con una parziale ammissione di colpa. Tutto vero, dice. Ma a noi risultano «solo» 8-9000 fascicoli, antecedenti all'anno in corso. Comunque tanti. Degli altri, quelli che mancano per arrivare a quota 11.000, non ne sappiamo nulla. Il mistero dura poco, anche se sul suo scioglimento le versioni divergono. Quella più romanzata prevede la scoperta dell'armadietto da parte degli ispettori ministeriali. In Procura sostengono invece di che si tratti del risultato di una indagine interna, avviata dal procuratore Silverio Piro, reggente dell'ufficio in attesa che il Csm trovi un successore a Enrico De Nicola, andato in pensione nel luglio del 2008. Comunque sia, 2.321 fascicoli per i quali i processi sono stati fissati, ma nessuno che in Procura abbia messo la firma per farli partire. L'incombenza spetta all'ufficio notifiche, ovvero alla cancelleria. La spiegazione della responsabile è disarmante. Non ce la facciamo, dice, a tenere questi ritmi di lavoro. E quindi ci siamo tenuti i fascicoli nell'armadio.

Il danno, e naturalmente pure la beffa. Perché la scelta di «nascondere» alla vista gli incartamenti nasce dal ritorno sulla retta via del tribunale, che dopo tanti solleciti della procura, e un nuovo presidente, dall'inizio del 2008 ha cominciato a dedicarsi maggiormente al processo penale, cercando di «smaltire» il più possibile l'arretrato. Il nuovo e più virtuoso corso avrebbe però prodotto un curioso effetto collaterale, il crollo dell'ufficio udienze. Dopo la scoperta, la responsabilità delle notifiche è tornata di competenza dei pubblici ministeri. «A causa della delicatezza della questione», Piro sceglie di non commentare, limitandosi a sottolineare come con il tribunale «vi sia un clima di ritrovata armonia ». Le scuse ci sarebbero anche, i tagli alla giustizia, eccetera. E queste cose succedono anche altrove. Mai però con questi numeri, che lasciano lo spazio a parecchie domande. Per quale ragione si è scelto di delegare la gestione delle notifiche dei procedimenti «ordinari» alla cancelleria? Possibile che nessun magistrato abbia mai chiesto conto della sorte dei suoi fascicoli? E infine, perché da parte dei vertici della procura non è stato fatto alcun controllo? Gli ispettori del ministero hanno sentito il bisogno di un supplemento di indagine, sottolineando come il caso bolognese sia «abnorme». Vergogna forse no, ma le belle figure sono decisamente un'altra cosa.


18 marzo 2009

é anche difficile commentare un disastro così. Possibile che non si riesca a trovare un sistema affinchè queste cose non accadano più? e soprattutto possibile che nessuno paghi con il posto di lavoro per questo scandalo?

Froze
18-03-2009, 11:28
é anche difficile commentare un disastro così. Possibile che non si riesca a trovare un sistema affinchè queste cose non accadano più? e soprattutto possibile che nessuno paghi con il posto di lavoro per questo scandalo?carico di lavoro in costante aumento e risorse in termini di mezzi/uomini in costante diminuzione.
basterebbe invertire i termini per sistemare il tutto.

la situazione in cui versano la maggiorparte dei tribunali italiani e' a dir poco fallimentare, ma evidentemente a molti sta bene che resti cosi'...

rgart
18-03-2009, 11:31
:doh:

Ci vorrebbe una riforma seria della giustizia... è diventata un carrozzone ingestibile...

Peccato che a nessuno interessi, è meglio eliminare le intercettazioni...


Ma cosa ci vuole a prendere 10 giudici 10 PM e 10 avvocati seri, magari professori, che sanno il fatto loro e che hanno conoscenza delle magagne e dei sistemi di elusione della legge, li si mette sul monte bianco per 6 mesi, e gli si da carta bianca. Lautamente ricompensati. E magari quello che ne esce gli si da in pasto a dei revisori stranieri che conoscano la storia italiana.

Tempo 2 anni e si ha una riforma da far impallidire qualsiasi stato democratico.

Ma forse chiedo troppo da questi venditori di fumo che ancora chiamiamo politici?

Korn
18-03-2009, 11:31
dai pene fino a 4 anni, che senso ha fare di processi :asd:

gugoXX
18-03-2009, 11:34
Limitare i processi a 2 gradi di giudizio potrebbe aiutare?

In realta' non lo so, mi paicerebbe sapere quanti processi si fermano ad uno, quanti si fermano a 2 e quanti invece arrivano fino a 3, per poter valutare se questa proposta abbia o meno un senso.
Ho idea che la maggior parte si fermi a uno, qualcuno si fermi a 3 e ben pochi si fermino a 2.

Jackari
18-03-2009, 11:44
carico di lavoro in costante aumento e risorse in termini di mezzi/uomini in costante diminuzione.
basterebbe invertire i termini per sistemare il tutto.

la situazione in cui versano la maggiorparte dei tribunali italiani e' a dir poco fallimentare, ma evidentemente a molti sta bene che resti cosi'...

beh insomma, colorare politicamente cose che non hanno nessun colore politico mi pare non sia proprio una cosa responsabile.
il problema semmai è un altro: è possibile che nessuno si preoccupi della sorte di questi fascicoli. Nessun pm si chiede dove sono finite le proprie indagini? nessun controlla sull'attività delle cancellerie? nessuno mette una scadenza sulla propria agenda? è possibile che questi fascicoli vengono imboscati perchè nessuno li lavora e una volta che vengono scoperti nessuno venga silurato. sono anni che la procura si lamenta che il tribunale non fissa le udienze per il penale ed ora che il tribunale assolve i suoi compiti, la procura rimane indietro di 2000 fascicoli. non è abbastanza chiaro che si tratta di uno scaricabarile indegno tra i due organi giudiziari.
se veramente vi fosse una carenza d'organico le persone serie o coscienziose o comunque che non vogliono essere ritenute responsabile di queste problematiche avrebbero dovuto fare i diavoli a quattro per segnalare il problema.
invece qui i dirigenti responsabili se ne fregano, i pm se ne fregano, i cancellieri se ne fregano, e poi i reati si prescrivono per colpa degli avvocati.
addirittura viene fatta un'indagine per verificare come e dove sono stati "infrattati" i fascicoli. in un paese serio si porrebbe il problema di individuare il responsabile di questo....definitelo come volete.
il problema è che nessuno degli addetti svolge il lavoro che gli compete in maniera seria e rigorosa come la veste istituzionale che rivestono impone. pare proprio il classico andazzo delle amminstrazione italica in cui il classico dipendente dice: " io ho fatto le mie ore ed ho la coscienza apposto".

Jackari
18-03-2009, 11:46
:doh:

Ci vorrebbe una riforma seria della giustizia... è diventata un carrozzone ingestibile...

Peccato che a nessuno interessi, è meglio eliminare le intercettazioni...


Ma cosa ci vuole a prendere 10 giudici 10 PM e 10 avvocati seri, magari professori, che sanno il fatto loro e che hanno conoscenza delle magagne e dei sistemi di elusione della legge, li si mette sul monte bianco per 6 mesi, e gli si da carta bianca. Lautamente ricompensati. E magari quello che ne esce gli si da in pasto a dei revisori stranieri che conoscano la storia italiana.

Tempo 2 anni e si ha una riforma da far impallidire qualsiasi stato democratico.

Ma forse chiedo troppo da questi venditori di fumo che ancora chiamiamo politici?

parlando del civile, che è il sistema che conosco meglio, il realtà non è il sistema (o meglio la procedura) ad essere fallimentare, ma sono anche giudici poco coscienziosi ad allungare i tempi del processo. giudici che non decidono quando devono e che non hanno polso nei momenti più topici.

Jackari
18-03-2009, 11:49
Limitare i processi a 2 gradi di giudizio potrebbe aiutare?

In realta' non lo so, mi paicerebbe sapere quanti processi si fermano ad uno, quanti si fermano a 2 e quanti invece arrivano fino a 3, per poter valutare se questa proposta abbia o meno un senso.
Ho idea che la maggior parte si fermi a uno, qualcuno si fermi a 3 e ben pochi si fermino a 2.

ma in effetti una seria rilevazione statistica delle attività processuali e qualcosa che veramente potrebbe aiutare la macchina processuale nell'individuazione dei punti dolenti. un rilevamente statistico che deve essere fatto giudice per giudice onde verificare quanto e come lavorano i giudici ed ovviamente i pm.
rilevamento statistico che serve per verificare anche quanto e come lavorano i cancellieri o gli aiuti.

Froze
18-03-2009, 11:57
beh insomma, colorare politicamente cose che non hanno nessun colore politico mi pare non sia proprio una cosa responsabile.
il problema semmai è un altro: è possibile che nessuno si preoccupi della sorte di questi fascicoli. Nessun pm si chiede dove sono finite le proprie indagini? nessun controlla sull'attività delle cancellerie? nessuno mette una scadenza sulla propria agenda? è possibile che questi fascicoli vengono imboscati perchè nessuno li lavora e una volta che vengono scoperti nessuno venga silurato.non voglio (e ne mi interessa) colorare politicamente la questione.
le minori risorse ai tribunali sono sotto gli occhi di tutti.
ho avuto modo di parlare non molto tempo fa (a gennaio) con un sostituto procuratore qui a padova e mi diceva che non son messi per nulla bene. mancanza di cancelleria (che spesso devono comprarsi in proprio), mancanza di fondi per svolgere le indagini, sovraccarico di lavoro per i singoli operatori. In queste condizioni converrai che non e' facile far bene il proprio lavoro e ne esserne stimolati, pur con tutta la buona volonta'.
Sia chiaro, non voglio in alcun modo giustificare la negligenza, soprattutto pensando a chi di quei reati e' stato vittima. Ma un po' li capisco.

ed e' la stessa situazione che si ritrova nelle forze dell'ordine.

rgart
18-03-2009, 12:06
parlando del civile, che è il sistema che conosco meglio, il realtà non è il sistema (o meglio la procedura) ad essere fallimentare, ma sono anche giudici poco coscienziosi ad allungare i tempi del processo. giudici che non decidono quando devono e che non hanno polso nei momenti più topici.

Sono italiani cosa ci vuoi fare... non abbiamo dirigenti con polso fermo e di conseguenza i sottoposti fanno quello che vogliono...

e cmq avevo una pendenza civile ereditata da mia nonna, se fosse andata avanti l'udienza successiva era programmata il 2010... Io mi chiedo come sia possibile...

Inefficienza, mancanza di risorse, meritocrazia annullata, fannullismo, mancanza di esempi, etc. fanno si che la nostra giustizia sia ultima in tutte le classifiche. e ai politici non gliene frega nulla, anzi la vogliono così dato che sono loro i primi inquisiti...

jan
18-03-2009, 12:13
Dimenticati in un armadio. La scoperta degli 007 di Alfano
Bologna e i fascicoli spariti
Saltano 2.321 processi
Riguardano udienze a citazione diretta con pena fino a
4 anni: furti, truffe, lesioni colpose, infortuni sul lavoro

Dal nostro inviato Marco Imarisio

BOLOGNA - Chiamatelo pure l'armadietto della vergogna. Un normale mobile da ufficio a due ante, addossato ad un muro nella cancelleria della Procura di Bologna. Anonimo, probabilmente grigio. A stupire è il contenuto, 2.321 fascicoli di indagine per i quali il Tribunale aveva fissato la data d'inizio del processo. Ma invece di procedere con le citazioni a giudizio, ovvero le notifiche alle parti interessate, quei procedimenti sono stati messi sotto chiave. Ad ingiallire fino al sopraggiungere, nella maggioranza dei casi, della morte naturale, ovvero la prescrizione. Senza che nessun pubblico ministero sentisse la necessità di chiedere dove fosse andata a finire la sua inchiesta. La somiglianza con l'originale si limita al contenitore. Il vero armadio della vergogna, quello che per quarant'anni nascose i fascicoli sulle stragi naziste in Italia, rivelò una storia di connivenze e volontà politica. Ma nel suo piccolo, anche l'omologo bolognese rappresenta qualcosa. La difficoltà della magistratura a fronteggiare carichi di lavoro crescenti. Oppure, una certa incuria da parte dei titolari di quei procedimenti e dei loro superiori che non può essere spiegata soltanto con le carenze di personale amministrativo e di mezzi. Dipende da come la si guarda. Come al solito, quando si tratta di giustizia.

Quel che colpisce è l'entità dello spreco nascosto dietro a quella cifra. Prendere i 2.321 fascicoli, che riguardano processi a citazione diretta, che prevedono pene fino a quattro anni. C'è di tutto, furti, truffe, ricettazione, appropriazioni indebite, lesioni colpose, infortuni sul lavoro. La gran massa di quello che negli uffici giudiziari viene definito «ordinario », anche se le definizione non è lusinghiera per chi li ha dovuti subire, quei reati. In termini di «fatturato», è più di un decimo delle notizie di reato che si accumulano in un anno. Ogni dieci procedimenti, ne è andato perso uno. Adesso, moltiplicare 2.321 per il lavoro degli investigatori, i soldi spesi per perizie e intercettazioni. Tutto evaporato, tutto inutile, perché nessuno ha sentito il bisogno di prendere in mano quei fascicoli pronti per il processo. La scoperta avviene alla fine del 2008, nel mezzo di una ispezione ordinaria disposta dal ministero della Giustizia che si è conclusa soltanto a febbraio. La visita è dovuta all'eterno conflitto tra la magistratura inquirente bolognese e quella giudicante. La Procura accusa il Tribunale di lavorare a rilento, addirittura ignorando le richieste sempre più pressanti di fissazione dei processi. Addirittura quantifica il numero dei procedimenti per i quali ha chiuso le indagini e predisposto al citazione a giudizio, senza che venisse mai fissata l'udienza.

Il Tribunale risponde con una parziale ammissione di colpa. Tutto vero, dice. Ma a noi risultano «solo» 8-9000 fascicoli, antecedenti all'anno in corso. Comunque tanti. Degli altri, quelli che mancano per arrivare a quota 11.000, non ne sappiamo nulla. Il mistero dura poco, anche se sul suo scioglimento le versioni divergono. Quella più romanzata prevede la scoperta dell'armadietto da parte degli ispettori ministeriali. In Procura sostengono invece di che si tratti del risultato di una indagine interna, avviata dal procuratore Silverio Piro, reggente dell'ufficio in attesa che il Csm trovi un successore a Enrico De Nicola, andato in pensione nel luglio del 2008. Comunque sia, 2.321 fascicoli per i quali i processi sono stati fissati, ma nessuno che in Procura abbia messo la firma per farli partire. L'incombenza spetta all'ufficio notifiche, ovvero alla cancelleria. La spiegazione della responsabile è disarmante. Non ce la facciamo, dice, a tenere questi ritmi di lavoro. E quindi ci siamo tenuti i fascicoli nell'armadio.

Il danno, e naturalmente pure la beffa. Perché la scelta di «nascondere» alla vista gli incartamenti nasce dal ritorno sulla retta via del tribunale, che dopo tanti solleciti della procura, e un nuovo presidente, dall'inizio del 2008 ha cominciato a dedicarsi maggiormente al processo penale, cercando di «smaltire» il più possibile l'arretrato. Il nuovo e più virtuoso corso avrebbe però prodotto un curioso effetto collaterale, il crollo dell'ufficio udienze. Dopo la scoperta, la responsabilità delle notifiche è tornata di competenza dei pubblici ministeri. «A causa della delicatezza della questione», Piro sceglie di non commentare, limitandosi a sottolineare come con il tribunale «vi sia un clima di ritrovata armonia ». Le scuse ci sarebbero anche, i tagli alla giustizia, eccetera. E queste cose succedono anche altrove. Mai però con questi numeri, che lasciano lo spazio a parecchie domande. Per quale ragione si è scelto di delegare la gestione delle notifiche dei procedimenti «ordinari» alla cancelleria? Possibile che nessun magistrato abbia mai chiesto conto della sorte dei suoi fascicoli? E infine, perché da parte dei vertici della procura non è stato fatto alcun controllo? Gli ispettori del ministero hanno sentito il bisogno di un supplemento di indagine, sottolineando come il caso bolognese sia «abnorme». Vergogna forse no, ma le belle figure sono decisamente un'altra cosa.


18 marzo 2009

é anche difficile commentare un disastro così. Possibile che non si riesca a trovare un sistema affinchè queste cose non accadano più? e soprattutto possibile che nessuno paghi con il posto di lavoro per questo scandalo?

ma si è controllato che non si tratti di reati pre 2006 e quindi coperti da indulto?
perchè se fosse cosi ( anche il tetto di 4 anni è plausibile , perchè è facile applicare degli sconti di pena arrivando alla soglia dei 3 anni e quindi alla non punibilità per indulto), io da giudice date le innumerevoli difficoltà che devo affrontare con il carico di lavoro e carenza di collaboratori , mi guarderei bene da portare avanti processi che sarebbero indultati comunque , e mi focalizzerei su quelli che non lo prevedono.
la discrezionalità del giudice nel valutare le urgenze consiste proprio in questo..
piuttosto il ministro alfano dovrebbe risolvere i problemi di organico e spesa che affliggono il sistema giudiziario invece di fare il demagogo

Jackari
18-03-2009, 12:13
non voglio (e ne mi interessa) colorare politicamente la questione.
le minori risorse ai tribunali sono sotto gli occhi di tutti.
ho avuto modo di parlare non molto tempo fa (a gennaio) con un sostituto procuratore qui a padova e mi diceva che non son messi per nulla bene. mancanza di cancelleria (che spesso devono comprarsi in proprio), mancanza di fondi per svolgere le indagini, sovraccarico di lavoro per i singoli operatori. In queste condizioni converrai che non e' facile far bene il proprio lavoro e ne esserne stimolati, pur con tutta la buona volonta'.
Sia chiaro, non voglio in alcun modo giustificare la negligenza, soprattutto pensando a chi di quei reati e' stato vittima. Ma un po' li capisco.

ed e' la stessa situazione che si ritrova nelle forze dell'ordine.

purtroppo si parla di amministrazioni che negli anni passati sono state delle isole felici dove la gente lavorava un quarto rispetto a quanto doveva. adesso che è necessario metterci un maggiore impegno perchè lo stato scandaloso delle cose e soprattutto le sue conseguenze è sotto gli occhi di tutti si lamentano della scarsa presenza di operatori e del fatto che hanno troppo carico di lavoro. a mio parere in parte è vero, ed in parte no.

sicuramente in alcuni ambiti vi sono delle deficienze che sono strutturali e che riguardano, a mio parere, prima che il numero degli operatori, la qualità del lavoro e l'organizzazione degli uffici.
inutile dire che poi manca una selezione seria delle persone che svolgono poi questo tipo di lavoro.

cmq per le forze dell'ordine posso smentirti subito in relazione alla mancanza di operatori: Da wikipedia infatti si ricava che : "Nel 2005 il numero totale di forze di polizia attive in Italia era di 324.339 unità, [2] il più alto in Europa, 74.000 in più rispetto al secondo, la Germania e più del doppio della Gran Bretagna."

Froze
18-03-2009, 12:33
cmq per le forze dell'ordine posso smentirti subito in relazione alla mancanza di operatori: Da wikipedia infatti si ricava che : "Nel 2005 il numero totale di forze di polizia attive in Italia era di 324.339 unità, [2] il più alto in Europa, 74.000 in più rispetto al secondo, la Germania e più del doppio della Gran Bretagna."
scusami, forse ho azzardato col paragone. per le forze di polizia intendevo principalmente la mancanza di mezzi piu' che di persone ;)

Jackari
18-03-2009, 12:37
Sono italiani cosa ci vuoi fare... non abbiamo dirigenti con polso fermo e di conseguenza i sottoposti fanno quello che vogliono...

e cmq avevo una pendenza civile ereditata da mia nonna, se fosse andata avanti l'udienza successiva era programmata il 2010... Io mi chiedo come sia possibile...

Inefficienza, mancanza di risorse, meritocrazia annullata, fannullismo, mancanza di esempi, etc. fanno si che la nostra giustizia sia ultima in tutte le classifiche. e ai politici non gliene frega nulla, anzi la vogliono così dato che sono loro i primi inquisiti...

dai come cosa ci voglio fare?
andassero a fare il mestiere che sono capaci di fare...

evelon
18-03-2009, 13:49
purtroppo si parla di amministrazioni che negli anni passati sono state delle isole felici dove la gente lavorava un quarto rispetto a quanto doveva. adesso che è necessario metterci un maggiore impegno perchè lo stato scandaloso delle cose e soprattutto le sue conseguenze è sotto gli occhi di tutti si lamentano della scarsa presenza di operatori e del fatto che hanno troppo carico di lavoro. a mio parere in parte è vero, ed in parte no.

sicuramente in alcuni ambiti vi sono delle deficienze che sono strutturali e che riguardano, a mio parere, prima che il numero degli operatori, la qualità del lavoro e l'organizzazione degli uffici.
inutile dire che poi manca una selezione seria delle persone che svolgono poi questo tipo di lavoro.

cmq per le forze dell'ordine posso smentirti subito in relazione alla mancanza di operatori: Da wikipedia infatti si ricava che : "Nel 2005 il numero totale di forze di polizia attive in Italia era di 324.339 unità, [2] il più alto in Europa, 74.000 in più rispetto al secondo, la Germania e più del doppio della Gran Bretagna."

concordo su tutto...

Fabryce
18-03-2009, 15:31
carico di lavoro in costante aumento e risorse in termini di mezzi/uomini in costante diminuzione.
basterebbe invertire i termini per sistemare il tutto.

la situazione in cui versano la maggiorparte dei tribunali italiani e' a dir poco fallimentare, ma evidentemente a molti sta bene che resti cosi'...

Quoto.. finchè ci saranno indagati i politici non ci saranno riforme migliorative.. Ho l'impressione che questa mancanza di fondi e personale sia voluta per provocare inefficienza e di conseguenza facilmente attaccabile e riformabile in modo da soggiogare la giustizia alla politica..

ma si è controllato che non si tratti di reati pre 2006 e quindi coperti da indulto?
perchè se fosse cosi ( anche il tetto di 4 anni è plausibile , perchè è facile applicare degli sconti di pena arrivando alla soglia dei 3 anni e quindi alla non punibilità per indulto), io da giudice date le innumerevoli difficoltà che devo affrontare con il carico di lavoro e carenza di collaboratori , mi guarderei bene da portare avanti processi che sarebbero indultati comunque , e mi focalizzerei su quelli che non lo prevedono.
la discrezionalità del giudice nel valutare le urgenze consiste proprio in questo..
piuttosto il ministro alfano dovrebbe risolvere i problemi di organico e spesa che affliggono il sistema giudiziario invece di fare il demagogo

Ci può stare anche questo..

Jackari
18-03-2009, 15:58
Quoto.. finchè ci saranno indagati i politici non ci saranno riforme migliorative.. Ho l'impressione che questa mancanza di fondi e personale sia voluta per provocare inefficienza e di conseguenza facilmente attaccabile e riformabile in modo da soggiogare la giustizia alla politica..



Ci può stare anche questo..

sono quarant'anni che i processi italiani sono scandalosamente lenti. non è certo un problema attuale. tanto è vero che il nuovo cpp dell'88 (?) doveva ovviare anche a questo annoso problema.

se fosse valido il discorso dell'indulto non vedo perchè la procura non l'abbia esplicitato.