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View Full Version : svizzera e crisi


int main ()
16-03-2009, 07:10
ma li la crisi c'è oppure grazie alle caramelle "liccolaaaaaa" sono riusciti a stare a galla?:eek:

Gemma
16-03-2009, 08:56
Da quel che apprendo dai notiziari, la Svizzera è ora tecnicamente in recessione.

Anche qui purtroppo la crisi si fa sentire: piccole imprese che chiudono, le condizioni di lavoro che subiscono una giro di vite, posti di lavoro che saltano...
Inutile negarlo.

Poi ci sono fenomeni che purtroppo in alcune zone tendono ad aggravare la situazione costringendo moltissimi lavoratori a stringere la cinghia e a scendere a compromessi prima impensabili.
Teniamo conto del fatto che qui il mercato del lavoro è un po' atipico: non ci sono CCNL per tutti, solo poche categorie, non esiste necessità di giusta causa per il licenziamento, addirittura non esiste la necessità di un contratto fra le parti.

La situazione non è così rosea, diciamo.

Fil9998
16-03-2009, 10:07
oddio, ma è un paese di barbari !!
diritto del lavoro stile 1800 !! :eek: :eek:
se ti ammali ceh fanno? ti licenziano? :eek: :eek:

Larsen
16-03-2009, 10:09
oddio, ma è un paese di barbari !!
diritto del lavoro stile 1800 !! :eek: :eek:
se ti ammali ceh fanno? ti licenziano? :eek: :eek:

magari no... :D
perche' se ti ammali vuol dire che stai male sul serio, non come in italia che c'e' gente che si fa mesi di malattia all'anno... ;)

Fil9998
16-03-2009, 10:25
bhè licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo, azzenza di contratto collettivo, se non di contratto tout-court ...

va al buon cuore del datore di lavoro non metterti su una strada se t'ammali (seriamente intendo... ma anche no, vista la legislazione).

siamopoco meglio di caporalato

ORRORE

Gemma
16-03-2009, 10:41
oddio, ma è un paese di barbari !!
diritto del lavoro stile 1800 !! :eek: :eek:
se ti ammali ceh fanno? ti licenziano? :eek: :eek:

partiamo dal presupposto che qui la gente è da secoli abituata ad andare sulla fiducia e rispetto reciproco.

Basandosi su questi due princìpi probabilmente non si è mai avvertita la necessità di legiferare in maniera dettagliata a riguardo.
A parte alcuni contratti di lavoro nazionale, riservati a poche categorie, sistono solo linee di principio generale nel cosiddetto "Codice delle obbligazioni".

Ovviamente le cose sono cominciate a cambiare negli ultimi tempi (diciamo una ventina di anni, trenta? Non ne sono certa).
Facile supporre che i cambiamenti siano stati dettati dall'introduzione di elementi "non conformi" provenienti da fuori... (chi ha orecchie per intendere intenda).

Questo ovviamente porta le aziende ad un maggior sospetto nei casi dubbi o ambigui.
Ad esempio, se prima andava bene che per un paio di giorni di malattia non si portasse il certificato medico, ora quasi sempre viene richiesto dal primo giorno (chissà come mai... :rolleyes: ).

Temo però che tutto questo sia abbastanza OT...

Fil9998
16-03-2009, 11:52
bhò contenti voi sguizzeri, contenti tutti...

detto questo:

ma la crisi come colpisce li

e aparte questo:
la struttura sociale e produttiva come è?

ci sono macro o medie o piccole aziende? in ceh settori lavorano?

il mercato del lavoro è mobile o uno nasce impiegato e muore impiegato, nasce fruttarolo e resta fruttarolo per 4 generazioni ?

Gemma
16-03-2009, 12:28
bhò contenti voi sguizzeri, contenti tutti...

detto questo:

ma la crisi come colpisce li

e aparte questo:
la struttura sociale e produttiva come è?

ci sono macro o medie o piccole aziende? in ceh settori lavorano?

il mercato del lavoro è mobile o uno nasce impiegato e muore impiegato, nasce fruttarolo e resta fruttarolo per 4 generazioni ?

Partiamo dal presupposto che io non sono svizzera :D
E che ho vissuto qui per 6 anni, 15 anni fa, e sono tornata da poco.
Quindi probabilmente non sono la persona più qualificata per dare indicazioni sulla struttura socio economica di questo paese.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro: quello che ti posso dire è che ogni settore ha le proprie qualificazioni.
Finito il periodo dell'obbligo scolastico (15 anni, mediamente dopo la 4a media) puoi scegliere se proseguire gli studi indirizzandoti al settore commerciale piuttosto che verso il liceo, o fare un tirocinio (lavoro+studio per un minimo di 3 anni).
Le qualificazioni sono solitamente di carattere federale. Qualunque cosa tu voglia fare (anche l'idraulico) è praticamente indispensabile che tu abbia un diploma federale che attesti la tua preparazione. Anche perchè le professioni alle quali accedi tramite diploma federale sono solitamente restribuite secondo tariffario federale. Non si scappa. In questo senso la ciarlataneria e l'improvvisazione sono pressocchè inattuabili.

Dal momento che non sono ancora sbarcati (ma ci sono agenzie del lavoro di stampo italiano che stanno già aggirando l'ostacolo, purtroppo) termini di lavoro atipici (tipo co.pro) di solito chi ti assume lo fa a tempo indeterminato. Più raramente a tempo determinato. Quest'ultima modalità sta aumentando per via della crisi. Più spesso è solo un modo come un altro per aumentare il periodo di prova, che va da uno a tre mesi. Siccome il posto sicuro non esiste, credo di poter dire che ci sia una certa mobilità.
Tanti locali si stanno lamentando per la disoccupazione. Essendo arrivata a seguito di un contratto di lavoro non ti so dare dati in merito.

C'è da dire anche che ogni cantone ha la sua caratterizzazione.
Berna comunque riferisce che
Il tasso di disoccupazione è leggermente aumentato in Svizzera in febbraio. Ha raggiunto quota 3,4% contro il 3,3% di gennaio, precisa oggi la SECO (Segreteria di Stato dell'economia). Alla fine del mese 132 402 persone erano iscritte presso uffici regionali di collocamento, vale a dire 3972 più di gennaio.

Il Ticino sembra essere la parte più sofferente. Non serve dirlo, questo è dovuto all'influenza della vicina Italia.

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 13:13
Teniamo conto del fatto che qui il mercato del lavoro è un po' atipico: non ci sono CCNL per tutti, solo poche categorie, non esiste necessità di giusta causa per il licenziamento, addirittura non esiste la necessità di un contratto fra le parti.

La situazione non è così rosea, diciamo.


uhmz...


- Per lavorare serve un contratto di lavoro, se non c'e contratto si tratta di lavoro in nero, mi pare ovvio.
- Durante il periodo di prova (solitamente 3 mesi) entrambe la perti contraenti hanno la possibilità di sciogliere il contratto con preavviso breve (2 settimane, mi pare).
- Finito il periodo di prova, il licenziamento è possibile con 3 mesi di preavviso (da entrambe le parti)
- Il licenziamento in tronco, applicabile solo in casi di provata gravità è liberamente contestabile da entrambe le parti, le quli verranno ascoltate in sede giudizio ecc.

..

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 13:19
bhè licenziamento senza giusta causa o giustificato motivo, azzenza di contratto collettivo, se non di contratto tout-court ...

va al buon cuore del datore di lavoro non metterti su una strada se t'ammali (seriamente intendo... ma anche no, vista la legislazione).

siamopoco meglio di caporalato

ORRORE

oddio, ma è un paese di barbari !!
diritto del lavoro stile 1800 !! :eek: :eek:
se ti ammali ceh fanno? ti licenziano? :eek: :eek:


Mi fanno sorridere, le tue affermazioni, relazionate alle kilometriche processioni di automobili targate italia che varcano il confine ogni mattina, invadendo letteralmente il cantone. Che dici, saranno tutti sadici? :)

Gemma
16-03-2009, 13:31
uhmz...


- Per lavorare serve un contratto di lavoro, se non c'e contratto si tratta di lavoro in nero, mi pare ovvio.
- Durante il periodo di prova (solitamente 3 mesi) entrambe la perti contraenti hanno la possibilità di sciogliere il contratto con preavviso breve (2 settimane, mi pare).
- Finito il periodo di prova, il licenziamento è possibile con 3 mesi di preavviso (da entrambe le parti)
- Il licenziamento in tronco, applicabile solo in casi di provata gravità è liberamente contestabile da entrambe le parti, le quli verranno ascoltate in sede giudizio ecc.

..

Dal momento che mi preme molto essere informata sulla questione diritti/doveri del lavoro, mi sono iscritta al sindacato.

Le informazioni che ho riportato sono quelle riferite da UNIA. Non ho quindi motivo di dubitarne.

Attenzione che lavorare senza contratto non significa lavorare in nero: se il datore di lavoro paga tutto quanto dovuto (AVS, secondo pilastro, infortuni etc.) e si attiene alle linee guida del codice obbligazioni è un rapporto assolutamente in regola.

Il preavviso non è affatto fisso: durante il periodo di prova è di 7 giorni. Successivamente il rapporto di lavoro può essere disdetto per la fine di un mese, nel primo anno di servizio con preavviso di un mese, dal secondo al nono anno di servizio con preavviso di due mesi e in seguito con preavviso di tre mesi.

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 13:42
mai sentito di lavori senza contratto di lavoro :confused: ...ricordo che esiste una forma di contratto semplice che nn prevede documenti scritti e firmati ma solo un accordo a voce, ma nn sapevo fosse applicabile ad un contratto di lavoro.

per quanto riguarda i termini di licenziamento hai ragione, ora rammento (a scuola, a diritto, tendenzialmente facevo altro...ecco i risultati :D )

markk0
16-03-2009, 13:55
Teniamo conto del fatto che qui il mercato del lavoro è un po' atipico: non ci sono CCNL per tutti, solo poche categorie, non esiste necessità di giusta causa per il licenziamento, addirittura non esiste la necessità di un contratto fra le parti.


i servi della gleba ci sono ancora o li avete già aboliti?

e la schiavitù?

:D

Gemma
16-03-2009, 14:06
mai sentito di lavori senza contratto di lavoro :confused: ...ricordo che esiste una forma di contratto semplice che nn prevede documenti scritti e firmati ma solo un accordo a voce, ma nn sapevo fosse applicabile ad un contratto di lavoro.


Che è esattamente la stessa cosa :D

Iniziare un rapporto di lavoro senza sottoscrivere un contratto è esattamente quello che hai descritto tu ;)

Gemma
16-03-2009, 14:07
i servi della gleba ci sono ancora o li avete già aboliti?

e la schiavitù?

:D

eh, come hai ragione.

Infatti non capisco come mai tutti sti italiani si accalchino in frontiera per venire qui a fare gli schiavi.
C'è tanta libertà in Italia! :D

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 14:14
Che è esattamente la stessa cosa :D

Iniziare un rapporto di lavoro senza sottoscrivere un contratto è esattamente quello che hai descritto tu ;)

ok ok :D

ma, giusto per capire, la "cassa integrazione" equivale alla nostra "cassa disocuppazione", giusto? E le condizioni che ne regolano l'usufrutto quali sono?

e poi, la storia del licenziamento motivato, è intesa nel senso che il datore di lavoro deve fornire una motivazione al licenziamento del dipendente in ogni caso? Se è così, a me pare una "sicurezza" molto illusoria in quanto se un datore ti vuole/deve licenziare, ci sono 1 milione di motivi che si può inventare per farlo e quindi cosa cambia?

Gemma
16-03-2009, 14:28
ok ok :D

ma, giusto per capire, la "cassa integrazione" equivale alla nostra "cassa disocuppazione", giusto? E le condizioni che ne regolano l'usufrutto quali sono?

e poi, la storia del licenziamento motivato, è intesa nel senso che il datore di lavoro deve fornire una motivazione al licenziamento del dipendente in ogni caso? Se è così, a me pare una "sicurezza" molto illusoria in quanto se un datore ti vuole/deve licenziare, ci sono 1 milione di motivi che si può inventare per farlo e quindi cosa cambia?

no, la cassa integrazione non è come la cassa di disoccupazione.
La cassa integrazione guadagni (CIG) è un istituto previsto dalla legge, consistente in una prestazione economica (erogata dall'Inps) in favore dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorano a orario ridotto.
(Da Wiki)

In Svizzera non esiste, che io sappia.

Quella della giusta causa è una conquista, si, ma in un paese come l'italia diventa un'arma a doppio taglio.
E' un discorso molto complesso...

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 14:34
quindi se nn lavori o se lavori parzialmente la cassa integrazione ti compensa (quanto e in base a cosa?), giusto? Senza limiti di tempo? :eek:


per la giusta causa, se alla fine è aggirabile come ho ipotizzato sopra...alla faccia della conquista :fagiano:

Gemma
16-03-2009, 14:44
quindi se nn lavori o se lavori parzialmente la cassa integrazione ti compensa (quanto e in base a cosa?), giusto? Senza limiti di tempo? :eek:


Non conosco i limiti di tempo, ma le misure di compensazione sono diverse, c'è anche la mobilità, se non sbaglio.

La differenza sta nel fatto che queste misure intervengono se la ditta, per motivi economici, non è in grado di offrire la stessa quantità di lavoro o di mantenere al lavoro tutto il personale fino a quel momento impiegato.
Allora scatta una sorta di "sospensione", si presume in attesa di un momento migliore.

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 14:45
capito, mentre se ti licenziano normalmente? t'attacchi?

Gemma
16-03-2009, 14:55
capito, mentre se ti licenziano normalmente? t'attacchi?

Sussidio di disoccupazione.
Ma solo per chi aveva un contratto a tempo indeterminato o similare.
I precari, che tanto vanno di moda oggi, non ne hanno diritto.
L’indennità di disoccupazione in pagamento dal 1° gennaio 2008, è pari al 60% della retribuzione lorda mensile per i primi 6 mesi, al 50% per il settimo e l’ottavo mese e al 40% per i mesi successivi. (max 12 mesi)

Ma non stavamo parlando della crisi in Svizzera? :D

PhoEniX-VooDoo
16-03-2009, 15:03
si ma volevo capire in che condizioni si trovano i signori che ci hanno dato tanto facilmente del "terzo mondo dei diritti sul lavoro"...cmq dai chiudiamo qua perchè un confronto realistico vedrebbe l'Italia uscirne con le ossa rotte.. e siamo gia fortemente OT.

grazie delle precisazioni cmq ;)

dmanighetti
16-03-2009, 17:29
Teniamo conto del fatto che qui il mercato del lavoro è un po' atipico: non ci sono CCNL per tutti, solo poche categorie, non esiste necessità di giusta causa per il licenziamento, addirittura non esiste la necessità di un contratto fra le parti.
La situazione non è così rosea, diciamo.

Vediamo di aggiustare il tiro:

non esiste la necessità di un contratto fra le parti: falso, non esiste l'obbligo della forma scritta ma il contratto si perfeziona con l'accordo delle parti.

non ci sono CCNL per tutti: non ce n'è bisogno, esiste una legge federale (e relative ordinanze 1 e 2) sul lavoro emanata dal SECO che regola perfettamente tutti gli aspetti legati alle condizioni dei lavoratori e permettimi di consigliarti di leggerla almeno una volta.

link: http://www.seco.admin.ch/dokumentation/publikation/00009/00027/01569/index.html?lang=it

non esiste necessità di giusta causa per il licenziamento: inesatto, non esiste se sono rispettati i termini di disdetta previsti dal codice delle obbligazioni ma esiste, eccome, per il licenziamento immediato.

Saluti.

dmanighetti
16-03-2009, 17:38
Da quello che ho letto finora si capisce che non ne capite nulla di diritti e doveri dei datori di lavoro e dei lavoratori. A parte che il codice delle obbligazioni da delle linee guida generali, esistono le leggi federali e cantonali sul lavoro, come esistono gli uffici cantonali del lavoro e le casse di compensazione AVS e un sacco di altre regolamentazioni che definiscono i diritti ed i doveri delle parti che sarebbe meglio conoscere prima di scrivere sull'argomento.
Saluti.

Gemma
16-03-2009, 20:50
Ti ringrazio per le correzioni, ma credo che quello che tu interpreti come "ignoranza" sia in realtà un modo differente di interpretare le cose dovuto più che altro ad una differente abitudine.

non esiste la necessità di un contratto fra le parti: falso, non esiste l'obbligo della forma scritta ma il contratto si perfeziona con l'accordo delle parti.

Da noi contratto è SOLO la forma scritta. Infatti vige il detto "verba volant". E se non hai un foglio scritto qui in Italia non hai niente.
Per questo quando dico che non c'è l'obbligo di un contratto intendo, esattamente come dici tu, che non c'è l'obbligo della forma scritta.

Io quando ho visto il mio contratto di lavoro sono impallidita: non diceva assolutamente nulla. Vuoi provare a dare un'occhiata alla normativa sul lavoro italiana? :read:

non ci sono CCNL per tutti: non ce n'è bisogno, esiste una legge federale (e relative ordinanze 1 e 2) sul lavoro emanata dal SECO che regola perfettamente tutti gli aspetti legati alle condizioni dei lavoratori e permettimi di consigliarti di leggerla almeno una volta.

Questo non è del tutto esatto.
Ti posso citare per certo un aspetto che non è regolamentato: l'assenza per malattia. Per molti versi è a discrezione del datore di lavoro. E al sindacato mi hanno suggerito di informarmi sulla copertura "volontaria", perchè nel caso in cui la malattia si protragga per oltre 3 mesi perdi lo stipendio.

link: http://www.seco.admin.ch/dokumentation/publikation/00009/00027/01569/index.html?lang=it

non esiste necessità di giusta causa per il licenziamento: inesatto, non esiste se sono rispettati i termini di disdetta previsti dal codice delle obbligazioni ma esiste, eccome, per il licenziamento immediato.

Saluti.
Anche qui, c'è una differente interpretazione di fondo.
In Svizzera il datore di lavoro può licenziarti senza dover addurre motivazione alcuna, rispettando i tempi di disdetta.
In Italia NO. Ci vuole la giusta causa. Una azienda che abbia più di 15 dipendenti non può venire a darti la disdetta senza che vi sia un motivo legalmente previsto per farlo. Questo non ha nulla a che vedere con il licenziamento in tronco (immediato) per il quale serve CAUSA GRAVE.

Quindi come vedi ciò che avevo scritto non è affatto sbagliato ;)

E permettimi di dire che, ammettendo la mia profonda ignoranza in materia lavorativa su suolo elvetico, altrettanto non è per quanto riguarda la legislazione italiana. Quindi quando spiego qualcosa a qualcuno che è abituato ad un sistema strutturato in maniera completamente diversa, è ovvio che usi i termini per come lui li intenda ;)

dmanighetti
17-03-2009, 17:41
Ti ringrazio per le correzioni, ma credo che quello che tu interpreti come "ignoranza" sia in realtà un modo differente di interpretare le cose dovuto più che altro ad una differente abitudine.


Concordo, ma si parla di leggi svizzere e bisogna capirne il fondamento, il pensiero originale del legislatore.

Da noi contratto è SOLO la forma scritta. Infatti vige il detto "verba volant". E se non hai un foglio scritto qui in Italia non hai niente.
Per questo quando dico che non c'è l'obbligo di un contratto intendo, esattamente come dici tu, che non c'è l'obbligo della forma scritta.

Codice delle obbligazioni:
Art. 1
A. Conclusione del contratto
I. Manifestazione concorde della volontà
1. In genere
1 Il contratto non è perfetto se non quando i contraenti abbiano manifestato concordemente la loro reciproca volontà
2 Tale manifestazione può essere espressa o tacita.

Per legge il contratto è la manifesta volontà espressa dalle parti, che poi sia scritta, cantata, suggellata da una stretta di mano o altro, non influisce sulla sua validità, a meno che sia previsto differentemente dalla legislazione (come il contratto di locazione che esige la forma scritta).

Io quando ho visto il mio contratto di lavoro sono impallidita: non diceva assolutamente nulla. Vuoi provare a dare un'occhiata alla normativa sul lavoro italiana? :read:

No, non mi interessa la legislazone italiana, preferisco quella anglosassone.
[...]

Questo non è del tutto esatto.
Ti posso citare per certo un aspetto che non è regolamentato: l'assenza per malattia. Per molti versi è a discrezione del datore di lavoro. E al sindacato mi hanno suggerito di informarmi sulla copertura "volontaria", perchè nel caso in cui la malattia si protragga per oltre 3 mesi perdi lo stipendio.

E da quando in qua un datore di lavoro è anche assicuratore? Se vuoi garantirti lo stipendio in caso di malattia grave, stipuli una polizza con la tua assicurazione/cassa malattia. Il datore di lavoro può, ma non ha nessun obbligo, di assicurarti contro malattie che non siano legate con l'attività che svolgi o che ne siano la causa scatenante. Ha il dovere di garantirti la salubrità del posto di lavoro o di fornire i mezzi idonei ad escludere danni alla salute dei lavoratori.

Anche qui, c'è una differente interpretazione di fondo.
In Svizzera il datore di lavoro può licenziarti senza dover addurre motivazione alcuna, rispettando i tempi di disdetta.
In Italia NO. Ci vuole la giusta causa. Una azienda che abbia più di 15 dipendenti non può venire a darti la disdetta senza che vi sia un motivo legalmente previsto per farlo. Questo non ha nulla a che vedere con il licenziamento in tronco (immediato) per il quale serve CAUSA GRAVE.

Quindi come vedi ciò che avevo scritto non è affatto sbagliato ;)

Certo, poi vi meravigliate che i datori di lavoro offrano solo lavori temporanei e/o mal pagati e/o in nero. Se assumere un dipendente significa tenerselo a vita indipendentemente dal profitto che porta...

E permettimi di dire che, ammettendo la mia profonda ignoranza in materia lavorativa su suolo elvetico, altrettanto non è per quanto riguarda la legislazione italiana. Quindi quando spiego qualcosa a qualcuno che è abituato ad un sistema strutturato in maniera completamente diversa, è ovvio che usi i termini per come lui li intenda ;)

Tu parti dal presupposto che da noi le relazioni commerciali si basano per principio sulla buona fede, sulla fedeltà e sulle regole del "buon padre di famiglia". Saranno anche concetti semplici e magari banalotti, ma sono le fondamenta delle nostre leggi.
Saluti.

juninho85
17-03-2009, 22:25
oddio, ma è un paese di barbari !!
diritto del lavoro stile 1800 !! :eek: :eek:
se ti ammali ceh fanno? ti licenziano? :eek: :eek:

il problema qui non è il fatto che t'ammali,ma il metterti in malattia,non so se ho reso ;)