c.m.g
09-03-2009, 14:51
09 Marzo 2009 ore 09:30 di: Emanuele Menietti
http://www.webnews.it/img/news/news_b6b825e612fb3af3.jpg
Il Parlamento Europeo è determinato ad aumentare il livello di riservatezza online degli utenti. Un primo documento, da poco approvato, fa appello ai 27 Stati membri e alla Commissione per l'istituzione di nuovi standard per tutelare la privacy in Rete
Il Parlamento Europeo mira a un maggior rigore per la tutela della privacy online. Nel corso dei prossimi mesi, gli europarlamentari valuteranno la possibilità di modificare gli attuali equilibri tra sicurezza e diritto alla riservatezza online, nel tentativo di offrire ai cittadini nuovi standard per proteggere le loro identità e i loro dati personali in Rete. I nuovi provvedimenti dell'Istituzione del vecchio continente potrebbero interessare anche gli Stati che non fanno parte dell'Unione.
Una commissione dell'assemblea dei parlamentari europei ha per ora approvato un documento (http://www.europarl.europa.eu/news/public/story_page/039-50588-061-03-10-906-20090302STO50556-2009-02-03-2009/default_it.htm) che fa appello ai 27 Stati membri e alla Commissione Europea per lo sviluppo di linee comuni da seguire per la protezione dei dati personali, mantenendo un giusto bilanciamento tra sicurezza e libertà di espressione online. Il documento da poco accolto è stato redatto dall'europarlamentare socialista Stavros Lambrinidis (Grecia), che ha spiegato come «Chiunque, le forze dell'ordine, le compagnie private e perfino i criminali vorrebbero avere ampio accesso ai nostri dati personali, per scopi legali e non. [...] Venti o trenta anni fa nessuno sapeva che libri o giornali leggessi. Oggi queste informazioni sono spiattellate tutte in Internet».
Secondo il rapporto da poco approvato, la rapida crescita dei social network e di altri sistemi di aggregazione di contenuti personali online potrebbe portare soggetti malintenzionati a collezionare facilmente le informazioni su centinaia di migliaia di persone. Un effetto "Grande Fratello" che sembra inquietare i membri del Parlamento Europeo, desiderosi di porre nuove regole per rendere chiare e comprensibili le politiche sulla privacy adottate dai servizi online.
Continua su WebNews =====>> (http://www.webnews.it/news/leggi/10299/voglia-di-privacy-per-il-parlamento-europeo/)
Fonte: WebNews (http://www.webnews.it/news/leggi/10299/voglia-di-privacy-per-il-parlamento-europeo/)
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Il Parlamento Europeo è determinato ad aumentare il livello di riservatezza online degli utenti. Un primo documento, da poco approvato, fa appello ai 27 Stati membri e alla Commissione per l'istituzione di nuovi standard per tutelare la privacy in Rete
Il Parlamento Europeo mira a un maggior rigore per la tutela della privacy online. Nel corso dei prossimi mesi, gli europarlamentari valuteranno la possibilità di modificare gli attuali equilibri tra sicurezza e diritto alla riservatezza online, nel tentativo di offrire ai cittadini nuovi standard per proteggere le loro identità e i loro dati personali in Rete. I nuovi provvedimenti dell'Istituzione del vecchio continente potrebbero interessare anche gli Stati che non fanno parte dell'Unione.
Una commissione dell'assemblea dei parlamentari europei ha per ora approvato un documento (http://www.europarl.europa.eu/news/public/story_page/039-50588-061-03-10-906-20090302STO50556-2009-02-03-2009/default_it.htm) che fa appello ai 27 Stati membri e alla Commissione Europea per lo sviluppo di linee comuni da seguire per la protezione dei dati personali, mantenendo un giusto bilanciamento tra sicurezza e libertà di espressione online. Il documento da poco accolto è stato redatto dall'europarlamentare socialista Stavros Lambrinidis (Grecia), che ha spiegato come «Chiunque, le forze dell'ordine, le compagnie private e perfino i criminali vorrebbero avere ampio accesso ai nostri dati personali, per scopi legali e non. [...] Venti o trenta anni fa nessuno sapeva che libri o giornali leggessi. Oggi queste informazioni sono spiattellate tutte in Internet».
Secondo il rapporto da poco approvato, la rapida crescita dei social network e di altri sistemi di aggregazione di contenuti personali online potrebbe portare soggetti malintenzionati a collezionare facilmente le informazioni su centinaia di migliaia di persone. Un effetto "Grande Fratello" che sembra inquietare i membri del Parlamento Europeo, desiderosi di porre nuove regole per rendere chiare e comprensibili le politiche sulla privacy adottate dai servizi online.
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Fonte: WebNews (http://www.webnews.it/news/leggi/10299/voglia-di-privacy-per-il-parlamento-europeo/)