c.m.g
09-03-2009, 08:30
lunedì 09 marzo 2009
Roma - Mentre nella aule del tribunale di Stoccolma fervevano i preparativi alla tenzone tra l'industria dei contenuti e The Pirate Bay, mentre le parti lustravano tattiche legali e armi mediatiche in attesa del processo (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=pirate+bay+processo&t=4&o=0), le forze dell'ordine svedesi agivano contro la scena warez.
Il server era localizzato nell'area di Brandbergen, nella zona sud di Stoccolma. Il 9 febbraio la polizia ha fatto irruzione, ha sequestrato la macchina: 65 TB di film e musica, di serie televisive e di software non sarebbero ora più disponibili, collassati insieme al circuito FTP composto di 10 server. Un uomo è stato interrogato e rilasciato, avrebbe ammesso (http://www.iht.com/articles/ap/2009/03/07/europe/EU-Sweden-Pirate-Raid.php) di essere il responsabile del server. C'è un indagato (http://www.aftonbladet.se/nyheter/article4582094.ab), fermenta una nuova indagine nel nome del diritto d'autore e le forze dell'ordine promettono nuovi raid e nuovi sequestri. Di altri server che rimangono celati presso località ancora sconosciute.
"Questi pirati ben organizzati della scena pare che abbiano sovrastimato la loro abilità di nascondere la loro identità e la loro localizzazione - ha annunciato (http://news.cnet.com/8301-1023_3-10190977-93.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1023_3-0-5) Henrik Pontén di Antipiratbyran (http://www.antipiratbyran.com/), l'associazione svedese che rappresenta l'industria dei contenuti schierata contro la pirateria - ma la retata dimostra che possiamo individuare i responsabili". "Il copyright non è un'eccezione in rete - denuncia (http://www.thelocal.se/18050/20090306/) Pontén - e continueremo a considerare una priorità quella di contrattaccare questi gruppi ben organizzati".
Si tratterebbe (http://www.dn.se/nyheter/sverige/stort-piratbeslag-i-stockholm-1.815258), secondo quanto comunicato da Antipiratbyrån, della più massiccia operazione condotta finora in terra scandinava, una delle maggiori anche su scala globale. Si tratterebbe di un top site (http://en.wikipedia.org/wiki/Topsite_(warez)) parte del consesso warez Sunnydale, un circuito FTP ricettacolo di materiale archiviato e gestito dalla scena, zeppo di contenuti di prima mano, origine di crack e di violazioni, e non semplicemente una sponda in cui rimbalzano contenuti recuperati altrove e rilanciati da ordinari cittadini della rete. Un tipo di sito contro cui Antipiratbyrån si era già scagliata in passato, imbracciando armi e tattiche discutibili (http://punto-informatico.it/1099649/PI/News/svezia-scandalo-sul-blitz-contro-bahnhof.aspx), facendo infiltrare prolifici caricatori di materiale spacciato alle autorità come una prova della colpevolezza degli utenti.
L'industria dei contenuti, che parrebbe (http://www.msnbc.msn.com/id/29566891/) essere l'origine della soffiata che ha mobilitato le forze dell'ordine, ritiene di aver decapitato i traffici dello sharing di contenuti in rete, ritiene di aver privato The Pirate Bay di una fonte alla quale attingere: come più volte sottolineato dagli accoliti della scena warez, proprio da questi consessi trapelerebbe (http://punto-informatico.it/2120473/PI/News/ultime-parole-famose.aspx) il materiale che poi si dirama presso tracker e reti P2P a cui hanno accesso pubblici generalisti e passivi, pubblici di non iniziati.
Peter Sunde, portavoce della Baia, ha però temperato i comunicati trionfalistici dell'antipirateria: "Più di 800mila persone hanno caricato del materiale su The Pirate Bay, non credo che sia la fonte di tutto - ha spiegato - ma è possibile che si tratti di una fonte importante".
L'impatto del raid svedese sulla circolazione dei contenuti nell'underground della rete e nei canali meno sotterranei ed elitari è ancora tutto da valutare: l'operazione Fastlink (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=fastlink+warez&t=4&o=0), i blitz che hanno disvelato (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=%22drinkordie%22&t=4&o=0) l'architettura della crew DrinkOrDie sembrano (http://filenetworks.blogspot.com/2009/03/sunnydale-scene-topsite-raided-and-shut.html) non aver sgominato la scena.
Gaia Bottà
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2569594/PI/News/svezia-warez-sotto-attacco.aspx)
Roma - Mentre nella aule del tribunale di Stoccolma fervevano i preparativi alla tenzone tra l'industria dei contenuti e The Pirate Bay, mentre le parti lustravano tattiche legali e armi mediatiche in attesa del processo (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=pirate+bay+processo&t=4&o=0), le forze dell'ordine svedesi agivano contro la scena warez.
Il server era localizzato nell'area di Brandbergen, nella zona sud di Stoccolma. Il 9 febbraio la polizia ha fatto irruzione, ha sequestrato la macchina: 65 TB di film e musica, di serie televisive e di software non sarebbero ora più disponibili, collassati insieme al circuito FTP composto di 10 server. Un uomo è stato interrogato e rilasciato, avrebbe ammesso (http://www.iht.com/articles/ap/2009/03/07/europe/EU-Sweden-Pirate-Raid.php) di essere il responsabile del server. C'è un indagato (http://www.aftonbladet.se/nyheter/article4582094.ab), fermenta una nuova indagine nel nome del diritto d'autore e le forze dell'ordine promettono nuovi raid e nuovi sequestri. Di altri server che rimangono celati presso località ancora sconosciute.
"Questi pirati ben organizzati della scena pare che abbiano sovrastimato la loro abilità di nascondere la loro identità e la loro localizzazione - ha annunciato (http://news.cnet.com/8301-1023_3-10190977-93.html?part=rss&subj=news&tag=2547-1023_3-0-5) Henrik Pontén di Antipiratbyran (http://www.antipiratbyran.com/), l'associazione svedese che rappresenta l'industria dei contenuti schierata contro la pirateria - ma la retata dimostra che possiamo individuare i responsabili". "Il copyright non è un'eccezione in rete - denuncia (http://www.thelocal.se/18050/20090306/) Pontén - e continueremo a considerare una priorità quella di contrattaccare questi gruppi ben organizzati".
Si tratterebbe (http://www.dn.se/nyheter/sverige/stort-piratbeslag-i-stockholm-1.815258), secondo quanto comunicato da Antipiratbyrån, della più massiccia operazione condotta finora in terra scandinava, una delle maggiori anche su scala globale. Si tratterebbe di un top site (http://en.wikipedia.org/wiki/Topsite_(warez)) parte del consesso warez Sunnydale, un circuito FTP ricettacolo di materiale archiviato e gestito dalla scena, zeppo di contenuti di prima mano, origine di crack e di violazioni, e non semplicemente una sponda in cui rimbalzano contenuti recuperati altrove e rilanciati da ordinari cittadini della rete. Un tipo di sito contro cui Antipiratbyrån si era già scagliata in passato, imbracciando armi e tattiche discutibili (http://punto-informatico.it/1099649/PI/News/svezia-scandalo-sul-blitz-contro-bahnhof.aspx), facendo infiltrare prolifici caricatori di materiale spacciato alle autorità come una prova della colpevolezza degli utenti.
L'industria dei contenuti, che parrebbe (http://www.msnbc.msn.com/id/29566891/) essere l'origine della soffiata che ha mobilitato le forze dell'ordine, ritiene di aver decapitato i traffici dello sharing di contenuti in rete, ritiene di aver privato The Pirate Bay di una fonte alla quale attingere: come più volte sottolineato dagli accoliti della scena warez, proprio da questi consessi trapelerebbe (http://punto-informatico.it/2120473/PI/News/ultime-parole-famose.aspx) il materiale che poi si dirama presso tracker e reti P2P a cui hanno accesso pubblici generalisti e passivi, pubblici di non iniziati.
Peter Sunde, portavoce della Baia, ha però temperato i comunicati trionfalistici dell'antipirateria: "Più di 800mila persone hanno caricato del materiale su The Pirate Bay, non credo che sia la fonte di tutto - ha spiegato - ma è possibile che si tratti di una fonte importante".
L'impatto del raid svedese sulla circolazione dei contenuti nell'underground della rete e nei canali meno sotterranei ed elitari è ancora tutto da valutare: l'operazione Fastlink (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=fastlink+warez&t=4&o=0), i blitz che hanno disvelato (http://punto-informatico.it/cerca.aspx?s=%22drinkordie%22&t=4&o=0) l'architettura della crew DrinkOrDie sembrano (http://filenetworks.blogspot.com/2009/03/sunnydale-scene-topsite-raided-and-shut.html) non aver sgominato la scena.
Gaia Bottà
Fonte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/2569594/PI/News/svezia-warez-sotto-attacco.aspx)