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View Full Version : Pdl«E adesso liberalizzare l'edilizia».PD«È una nuova cementificazione dell'Italia»


Kivron
08-03-2009, 18:24
http://www.corriere.it/economia/09_marzo_07/piano_berlusconi_edilizia_b9ae11d6-0ae3-11de-a3df-00144f02aabc.shtml

Le tappe: prima il sì delle Regioni pdl poi nuove norme generali
«E adesso liberalizzare l'edilizia»
Il nuovo piano di Berlusconi
Le licenze sostituite da perizie giurate di un tecnico

ROMA - La vecchia licenza edilizia in soffitta. Sostituita da una perizia giurata di un tecnico. Una norma che da sola «sarebbe uno choc per l'economia, un colpo al cuore della burocrazia inutile e un volano enorme per l'edilizia e le attività collegate». Berlusconi sta limando la sua riforma del settore. La sua personale ricetta contro la crisi. Un piano in due fasi. Primo: una bozza di progetto di legge da smistare e far approvare a tutte le Regioni del centrodestra, in testa Veneto, Lombardia e Sicilia, per consentire di aumentare la cubatura delle abitazioni esistenti. Secondo: un provvedimento di cornice giuridica, da varare in Consiglio dei ministri, che lo accompagni e riformuli buona parte della normativa nazionale in materia, snellendo le procedure e modificando il rapporto fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione in tema di costruzioni. Ieri il capo del governo ne ha accennato sia in Consiglio dei ministri sia in conferenza stampa. L'idea è sua, l'ha definita «importantissima». La sta gestendo con i suoi più stretti collaboratori. Nelle ultime settimane ha coinvolto nel progetto i ministri Tremonti, Sacconi, Matteoli, Fitto e Alfano. L'intenzione è dare «una scossa all'economia che ricordi quella del Dopoguerra e consenta il rinnovamento edilizio del Paese». Anche a rischio, dice in privato, di «subire l'accusa di essere un cementificatore». A Palazzo Chigi il Cavaliere non ha dato dettagli ma ha detto che «quando l'edilizia va, tutto il resto va di conseguenza».

Su questa convinzione sta costruendo il suo progetto, certo che un intervento radicale nel settore delle costruzioni, e delle sue procedure autorizzative, sia in grado di dare un'enorme boccata di ossigeno alla congiuntura. Fra i collaboratori del premier si apprende che il piano si sviluppa in due fasi. A Palazzo Grazioli, residenza privata del Cavaliere, sia sta elaborando una normativa che in questi giorni viene smistata alle Regioni del centrodestra. Il Veneto potrebbe discuterne già la prossima settimana. Punti salienti: possibilità di aumentare del 20%, sia nel caso di edilizia residenziale che commerciale, la cubatura degli immobili esistenti; del 30% nel caso di abbattimento e ricostruzione di edifici obsoleti; del 35% nel caso il nuovo edificio sia ricostruito con le regole della bioedilizia e del risparmio energetico. Allo studio ci sono anche nuovi sgravi fiscali. Berlusconi ieri mattina ha fatto due esempi, in Consiglio dei ministri: «Il padre che vuole costruire una stanza in più di una villetta, per i figli; due proprietari di villette attigue che vogliono unirle». Aggiungono a scanso di equivoci i suoi collaboratori: «Ovviamente parliamo solo di immobili in regola con le norme edilizie, con i vincoli paesaggistici ed ambientali ». Perché la bozza del progetto di legge è da smistare alle Regioni? Perché la competenza normativa in materia è regionale. Dicono a Palazzo Grazioli: «Cominceranno le Regioni del centrodestra, siamo sicuri che anche quelle amministrate dal Pd ci verranno dietro».

Ma il piano del Cavaliere non si ferma qui. Alle norme regionali si affiancherà una nuova legge nazionale, con un sistema di sanzioni rivisto, un rapporto diverso fra privati e pubblica amministrazione, di «concertazione preventiva», su ogni procedura di natura edilizia e infine quello che appare come l'atto più forte: una certificazione di conformità, da rendere con perizia giurata, da parte di un tecnico. Al posto del permesso a costruire. Per le nuove costruzioni, così come nel caso dell'aumento di cubatura. Nella sostanza sarebbe un architetto o un ingegnere, su incarico del privato, e assumendosi le responsabilità (anche penali) della dichiarazione, a sostituirsi agli attuali uffici comunali di edilizia. Una norma che taglierebbe drasticamente i tempi per costruire. E che potrebbe essere varata già la prossima settimana. Su questo Berlusconi sta lavorando. Le norme stanno facendo il giro degli uffici legislativi dei ministeri interessati. Per il premier è una manovra a costo zero, in grado di mettere un turbo nell'economia. Qualcosa di molto più ampio del piano casa di cui si è discusso finora (agevolazioni per giovani coppie, nuova edilizia popolare etc.): «Una vera rivoluzione edilizia ».

http://www.corriere.it/politica/09_marzo_07/berlusconi_piano_edilizia_niente_abusi_d93abca2-0b42-11de-a3df-00144f02aabc.shtml
Il premier: il provvedimento sarà approvato venerdì dal consiglio dei ministri
«Il piano per l'edilizia avrà effetti straordinari e non ci saranno abusi»
Berlusconi: riduciamo le pastoie e la burocrazia, ma tutto sarà in linea con i piani regolatori. Ma Bossi frena

MILANO - Silvio Berlusconi ne è convinto: «Se riparte l'edilizia, riparte tutta l'economia». E per questo ha deciso che una delle mosse per dare nuova carica ad un sistema economico ingessato dalla crisi internazionale deve necessariamente passare per maggiori liberalizzazioni nel campo delle nuove costruzioni. Di qui la scelta di varare un piano ad hoc, come anticipato oggi dal Corriere della Sera. L'idea del premier ha subito fatto scattare più di un campanello di allarme tra chi considera l'allenatmento dei vincoli burocratici ipotizzato dal Cavaliere come una sorta di via libera alla deturpazione del paesaggio. Ma è stato lo stesso Berlusconi, nel corso di una pausa di shopping per le vie del centro di Roma, a parlare con i cronisti spiegando che il provvedimento sarà esaminato venerdì dal consiglio dei ministri, che questo avrà«effetti straordinari» ma che non ci saranno abusi.

«BASTA PASTOIE E BUROCRAZIA» - «Saranno le singole Regioni - ha spiegato il presidente del Consiglio - che dovranno valutarle il piano: serve per smuovere l'economia e in particolare l'edilizia da sempre ferma e impastoiata da mille burocratismi». E a chi gli chiedeva se non si corre il rischio di allargare troppo le maglie delle concessioni aprendo la strada a possibili abusi Berlusconi ha risposto che questo non succederà, «perchè tutto quello che si farà sarà in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti». Insomma, ha proseguito il premier, «significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perchè i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente». Il premier, stando ai lanci di tutte le agenzie di stampa, dice proprio così, «villa», ma evidentemente la cosa riguarderà tutti i proprietari di qualunque tipo di immobile (guarda la scheda).

SI PARTE DAL VENETO - La prima Regione ad andare incontro al progetto del Cavaliere sarà il Veneto che martedì discuterà la possibilità per i proprietari di ampliare sino al 20% la cubatura dell'immobile o di ricostruire le abitazioni realizzate prima del 1989, ingrandendole e dotandole di criteri di ecosostenibilità. «Non ci sarà alcun scempio - ha puntualizzato il presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan - nè alcun condono edilizio camuffato. Si tratterà di operare sul patrimonio edilizio esistente. È in tutta evidenza uno dei tanti interventi possibili per rimettere in movimento un importante settore economico industriale con chiare ricadute sociali».

BOSSI: «IO CI CREDO MENO» - Chi non mostra troppo entusiasmo è però uno dei principali alleati di Berlusconi, il leader leghista Umberto Bossi. «Abbiamo già parlato del piano casa ed è giusto riparlarne - ha detto il ministro delle Riforme a margine della serata conclusiva di Miss Padania, nel Comasco -. Alcuni ci credono molto, io meno. Non ho capito a chi servono le case». Il rischio, secondo il Senatùr, è che si facciano «per darle agli extracomunitari». «Quando l'edilizia va - ha detto - è vero che va tutto, perchè dietro ai vetri si mettono le tendine, ci vogliono le porte e così via, ma dobbiamo chiederci se servono davvero, dobbiamo chiederci come aiutare la nostra gente». Per il leader leghista occorre «investire in soldi dello Stato per le cose già pronte», in modo che si «possano immediatamente aprire i cantieri e non si debbano aspettare i tempi della burocrazia», che rischiano di farle partire ad anni di distanza. Tra i cantieri da avviare subito, il capo del Carroccio cita quello dell'autostrada Pedemontana. Scettico invece sul ponte sullo Stretto: «Bisogna valutare bene se il ponte serve o non serve. Io non sono un esperto, ma quanto tempo fa guadagnare? Forse sarebbero meglio 100 aeroporti così portiamo in Sicilia svedesi, norvegesi e tedeschi».

http://www.corriere.it/politica/09_marzo_08/franceschini_piano_78857262-0be7-11de-a15e-00144f02aabc.shtml
Casini: «Non siamo pregiudizialmente contrari». Bonaiuti: ritorna la sinistra del no
Piano casa, no di Franceschini
Il leader del Pd boccia la proposta di Berlusconi:
«È una nuova cementificazione dell'Italia»

ROMA - Il piano per la casa del governo, che secondo il premier Silvio Berlusconi avrà effetti formidabili, «è bocciato» perché si tratta «di una cementificazione dell'Italia» e per di più anche «campata sulla luna»: così il segretario del Pd Dario Franceschini, nel corso di In mezz'ora su Raitre, commenta la proposta del premier di un nuovo piano per l'edilizia.

RISCHIO CEMENTIFICAZIONE - «C'è assolutamente bisogno di far ripartire l'economia e le imprese, rimettere in moto gli artigiani, perchè gli italiani non avendo soldi non spendono più - ha detto il leader democratico - . Ma la proposta del governo è senz'altro uno sbaglio, una specie di cementificazione dell'Italia e per di più campata in aria». Per Franceschini si tratta di una proposta «un po' sulla luna» perché «Berlusconi parla di aggiungere due, tre stanze alle ville e dimostra così di non sapere come vivono gli italiani che stanno in condomini al terzo, o quarto piano, dove aggiungono le stanze sul pianerottolo?». Secondo il segretario del Pd perciò questo piano è «pericolosissimo» soprattutto in Italia perchè «quello che ci rende unici nel mondo è il paesaggio, i nostri centri storici. Così, invece, si rovina il territorio, quindi la proposta è bocciata: è come se un paese arabo bruciasse il petrolio».

«BERLUSCONI INADEGUATO» - Nel corso della trasmissione è stata ricordata la differenza di vedute sugli strumenti per affrontare la crisi. Il premier aveva ad esempio detto no all'ipotesi di un sussidio a favore di chi perde il proprio lavoro. «A nessuno di noi, nemmeno nella foga di un comizio - ha detto il leader del Pd - , è mai venuto in mente di dire che la crisi è colpa del governo Berlusconi; ma il modo inefficace e inadeguato in cui si affronta la crisi è certamente colpa del governo Berlusconi».«Noi abbiamo fatto proposte finalizzate all'emergenza del 2009 - ha aggiunto -, tra cui anche l'assegno di disoccupazione». Che però è solo un primo passo, perchè «non è che pensiamo di risolvere la crisi solo con questa misura».

IL DIALOGO CON LA MAGGIORANZA -Quanto alla ripresa del dialogo con il Pdl, Franceschini ha spiegato che «noi siamo pronti a votare con loro» un pacchetto di misure per uscire dalla crisi economia, ma solo a condizione che non sia una «presa in giro» e siano misure «concrete» e «a sostengo delle persone che si trovano in difficoltà». In questo senso si inserisce l'idea di partecipare alla discussione sulla presidenza della Rai, ma senza per questo pensare ad una forma di compartacipazione dell'opposizione nella gestione della tv pubblica. «Non ci sarà nessuna collaborazione sulla Rai», ha detto Franceschini «e dal momento in cui avremo contribuito a scegliere il presidente» secondo la legge che «dice che serve un accordo tra maggioranza e opposizione», il Pd «dalla Rai farà un passo indietro».

CASINI: «NESSUN PREGIUDIZIO» - Chi invece non pone un veto a priori («Non siamo pregiudizialmente contrari») al piano di Berlusconi è il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. «Ma vogliamo capire bene di cosa si tratta - precisa l'ex presidente della Camera -. Vogliamo essere sicuri che non dia la stura a una cementificazione selvaggia e che non scateni una nuova ondata di abusivismo». «Il piano - ha aggiunto Casini - potrebbe dare impulso al settore edilizio in grave crisi, ma deve essere conciliato con la tutela del territorio e deve salvaguardare le prerogative delle Regioni e degli enti locali in materia».

BONAIUTI - Immediata la replica alle parole di Francescini da parte del portavoce del presidente del Consiglio, Paolo Bonaiuti: «Eravamo sicuri che il segretario del Pd Dario Franceschini non avrebbe capito l'utilità del piano casa per il rilancio dell'economia. Ma che ripescasse le vecchie parole della sinistra del no, questo ci sembra un po' troppo anche per lui».

_Magellano_
08-03-2009, 18:31
Riassunto?
Sbaglio di troppo se dico che ora cani e porci potranno costruire fare soldi e poi abbandonare tutto? con tanto di danno ambientale,danno turistico e sociale?

indelebile
08-03-2009, 18:41
cemintificazione?
agli italiani che ne fotte cosa ne è mai fottuto?
in periodo di crisi la prima cosa che pensano è mettere i soldi su cose sicure come la casa
questa cosa farà felice i costruttori,
alla manovalanza romena del est europa e araba che farà a gara per venire in italia , altro che non incentiviamo immigrazione :doh:
e ai soliti furbetti del quartiere

DonaldDuck
08-03-2009, 18:48
http://www.corriere.it/politica/09_marzo_07/scheda_piano_edilizia_berlusconi_5dbef7f8-0b44-11de-a3df-00144f02aabc.shtml?fr=correlati

LA SCHEDA

Il piano del governo per l'edilizia
Ecco cosa prevede il provvedimento che il consiglio dei ministri affronterà venerdì prossimo

Nuovi alloggi per giovani coppie, anziani, immigrati regolari, studenti. Il tutto con la finalità di venire incontro alle esigenze delle classi più disagiate e al tempo stesso dare impulso all'edilizia, facendo ripartire la domanda con benefici per l'economia. La prossima settimana dovrebbe essere quella buona per il via libera al piano-casa voluto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Dopo l'intesa con le Regioni, il governo attende di raggiungere quella con l'Anci, a quel punto il premier con un decreto renderà operativo il provvedimento.

EDILIZIA POPOLARE - Il piano, concordato con le Regioni, prevede 550 milioni per l'edilizia popolare. Le abitazioni saranno date in affitto con diritto di riscatto. I primi interventi prevedono la costruzione di circa 5.000-6.000 alloggi.

AUMENTO DELLE CUBATURE - E' previsto un aumento delle cubature, pari al 20%, delle costruzioni esistenti. E' prevista la possibilità di abbattere edifici vecchi (realizzati prima del 1989), non sottoposti a tutela, per costruirne nuovi con il 30% di cubatura in più. Qualora si utilizzino tecniche costruttive di bioedilizia o che prevedano il ricorso ad energie rinnovabili l'aumento della cubatura è del 35%. Questi interventi dovranno rispettare le norme sulla tutela dei beni culturali e paesaggistici e non potranno riguardare edifici abusivi.

SCONTI FISCALI - Sono poi previsti sconti fiscali: il contributo di costruzione sugli ampliamenti sarà infatti ridotto del 20% in generale e del 60% se l'abitazione è destinata a prima casa del richiedente o di un suo parente fino al terzo grado.
(Agi)


07 marzo 2009

FagioloOne
08-03-2009, 18:59
Ma solamente io avevo sentito che in verita' ci sono piu' alloggi che residenti.
I centri delle citta' sono troppi cari quindi si cerca sempre di andare a trovare casa in periferia o creando nuove case.

Mi pareva di aver letto una cosa del genere. O mi sono sbagliato?

alex10
08-03-2009, 19:14
Allora .....

«Il padre che vuole costruire una stanza in più di una villetta, per i figli; due proprietari di villette attigue che vogliono unirle»

Io abito in condominio .... che faccio .... ???

Ma qui c'è scritto ....

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/edilizia/piano-casa/piano-casa.html
L'ampliamento deve essere eseguito vicino al fabbricato esistente. Se è giuridicamente o materialmente impossibile sarà un " corpo edilizio separato avente però carattere accessorio". In caso di edifici composti da più unità immobiliari l'ampliamento può essere chiesto anche da singoli separatamente.

Quindi tutti i condomini volendo possono ampliare con un fabbricato accessorio .... si ... ma .... dove ???? In mezzo alla strada ??? Sulle aree a parcheggio ????

Aspetta un pò ....

Anche qui i Comuni possono autorizzare l'abbattimento degli edifici ( in deroga ai piani regolatori) e ricostruirli anche su aree diverse ( purché destinate a questo scopo dai piani regolatori)

Abito quì ma vado a costruire a casa di un'altro dall'altra parte del paese ..... ora è tutto chiaro .... :O

Oh .... :eek:

E' previsto un ambiguo "ravvedimento operoso con conseguente diminuzione della pena e nei casi più lievi estinzione del reato", dal sapore di condono, e norme per semplificare le procedure riguardanti i permessi in materia ambientale e paesaggistica.

Il condonoooooo ... è tornato !!!!!!

:D :D

jan
08-03-2009, 19:18
http://www.youtube.com/watch?v=y15NQTCLu2o

samuello 85
08-03-2009, 19:20
Quì da me hanno costruito una marea di case e capannoni in questi ultimi 5 anni, che adesso faticano a vendere. Non capisco che senso possa avere un piano del genere quando l'offerta è superiore alla domanda.

dantes76
08-03-2009, 19:31
fra 5 anni faranno 26 condoni.

dantes76
08-03-2009, 19:36
http://www.corriere.it/politica/09_marzo_07/scheda_piano_edilizia_berlusconi_5dbef7f8-0b44-11de-a3df-00144f02aabc.shtml?fr=correlati

Edilizia: non servirà la licenza per ricostruire i palazzi
di Eugenio Bruno

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/03/berlusconi-piano-casa.shtml?uuid=643738d4-0b3a-11de-8da1-b4d01dfd177e&DocRulesView=Libero

Da notare la nobile motivazione e' l'idea che una villa non manca a nessuno... ma mancano i doppi servizi...


«Dare a chi ha una casa e nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipotini la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze o dei bagni con servizi annessi alla villa esistente».

per quanto riguarda l'edilizia popolare ti e' sfuggito il 3d di qualche mese fa, sul gioco delle tre carte e degli alloggi popolari??

DonaldDuck
08-03-2009, 19:52
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/crisi-19/boom-edilizio/boom-edilizio.html

ECONOMIA

Dal 2000 quasi raddoppiate le nuove abitazioni
Si è costruito moltissimo per il mercato e poco per le fasce deboli
Otto anni di boom edilizio
ma resta la fame di case

di ROSA SERRANO
Quanto è cresciuto in questi anni il patrimonio abitativo italiano? Quanti metri cubi di cemento si sono posati uno sull'altro per venire incontro alla richiesta di case delle famiglie italiane? E soprattutto, questo bisogno è stato alla fine soddisfatto? Alla vigilia della nuova "rivoluzione del mattone" annunciata dal presidente del Consiglio, cerchiamo di dare qualche risposta, di diradare qualche dubbio. E come prima cosa, scopriamo che dal 2000 ad oggi il flusso di nuove abitazioni costruite ogni anno si è fatto via via sempre più impetuoso. Il dato ci viene fornito dal Cresme: nel 2000 erano 159 mila. Lo scorso anno quasi il doppio: 287.000 (che salgono a 323 mila se includiamo gli ampliamenti di edifici esistenti). Un balzo di oltre l'80 per cento, che sarebbe stato anche maggiore se nel 2008 non si fosse registrata una lieve flessione.

L'Agenzia del territorio non fa che confermare questo boom pluriennale del mattone: tra il 2003 e il 2007 il patrimonio residenziale complessivo (cioè lo stock esistente) è salito da 28,8 milioni di abitazioni a 31,4: 2 milioni 600 mila in più. Metà di questo aumento è concentrato al Nord. Il resto se lo dividono Centro e Mezzogiorno con una prevalenza di quest'ultimo, dove lo stock è salito di 700 mila unità.

Malgrado l'ultimo rallentamento creato dalla crisi economica, si è tornati a costruire allo stesso ritmo degli anni '80, decennio che conobbe il primo grande condono edilizio, quello deciso da Bettino Craxi. Seguìto dalle due sanatorie di Berlusconi e dalla legge "padroni a casa propria", che oggi il premier vuole in qualche modo riprendere ed estendere dalle ristrutturazioni interne alle cubature esterne.

Di fronte a questo rinnovato e duraturo boom edilizio, ci si aspetterebbe di veder soddisfatta gran parte della fame di abitazioni delle famiglie italiane, ancora non proprietarie. Invece no. Sentiamo quello che ci dice l'associazione dei costruttori, l'Ance, in un suo report. Nel quadriennio 2003-2007 sono stati rilasciati permessi per costruire 1,2 milioni di alloggi a fronte di un fabbisogno abitativo proveniente da nuove famiglie di circa 1,5 milioni di case. Insomma, alla fine ci sono 78 abitazioni per 100 nuove famiglie. Cosa significa questo? Che bisogna costruire ancora di più? In realtà, finora si è costruito moltissimo per il mercato (sempre più ricco) e pochissimo per l'edilizia popolare. Al rilancio di quest'ultima ora punta il Piano Casa che il governo ha sbloccato ieri l'altro con le Regioni. Si cerca in altre parole di intercettare quelle fasce deboli di famiglie tagliate fuori in tutti questi anni dai prezzi inaccessibili e dalla stretta creditizia che ha drasticamente ridotto il ricorso ai mutui soprattutto da parte di giovani o immigrati. Ma tagliate fuori anche da una scarsa offerta di case in affitto a canoni possibili. Chi contesta, come gli ambientalisti, il ricorso a nuove costruzioni, ricorda a questo proposito il fenomeno delle case sfitte. Secondo una recentissima ricerca del Sunia, a Roma sono oltre 245.000 su 1,7 milioni di abitazioni; a Milano 81.000 su 1,6 milioni.

Oltre al piano di edilizia popolare che il governo cerca di legare a una maggiore offerta di affitti a basso prezzo, resta da capire se e in che misura la "liberalizzazione edilizia" che Berlusconi si appresta a presentare (con libertà di ampliare, di demolire e di ricostruire case) verrà incontro alle esigenze delle famiglie attraverso il recupero del patrimonio abitativo esistente, o se verrà utilizzato solo per nuove speculazioni edilizie.

(8 marzo 2009)

Homerius
08-03-2009, 19:55
Ma solamente io avevo sentito che in verita' ci sono piu' alloggi che residenti.
I centri delle citta' sono troppi cari quindi si cerca sempre di andare a trovare casa in periferia o creando nuove case.

Mi pareva di aver letto una cosa del genere. O mi sono sbagliato?

Questo è vero, è una cosa risaputa, ci sono un'infinità di case sfitte, basta guardare un qualsiasi giornale di annunci immobiliari e ci si accorge di quanto il mercato sia bloccato.
Il provvedimento del Governo probabilmente favorirà quella ristretta fascia di italiani che si potrà permettere, economicamente ma anche(Crozza non me ne voglia:D ) logisticamente, di aumentare la cubatura.
Non sarebbe meglio dare un contributo a fondo perduto per la costruzione o l'acquisto della prima casa? La Regione Sardegna l'anno scorso l'ha fatto...
Per quanto riguarda i 5000 alloggi popolari questo è sicuramente positivo, ma mi sembrano un po' pochini, non si poteva fare di più?:) Il paesello dove abito (2000 anime) con le proprie forze sta per ultimarne 10:confused:

jan
08-03-2009, 20:07
Il più saggio sembra bossi : le case servono veramente ? meglio investire in opere pronte ai lavori e poi ancora , meglio 100 aereoporti in sicilia che un ponte ...
ma non comprendo perchè non si opponga

LUVІ
08-03-2009, 20:11
Questo vogliono gli elettori, e questo gli da.
Noi dobbiamo solo ringraziare.
Merdificazione totale dell'itaglia :)

LuVi

dantes76
08-03-2009, 20:19
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/crisi-19/boom-edilizio/boom-edilizio.html


MANOVRA: SUNIA, TREMONTI ANNUNCIA 20.000 CASE E NE CANCELLA 12.000


(ASCA) - Roma, 6 ago - ''Tremonti annuncia 20.000 case nel 2009 ed intanto ne cancella 12.000''. E' quanto denuncia il sindacato degli inquilini Sunia in una nota sul piano casa varato dal governo.

''Si tolgono infatti 550 milioni di euro destinati nel 2007 all'emergenza abitativa - sottolinea il Sunia in una nota - ed in particolare alle famiglie disagiate sottoposte a sfratto, per destinarli ad un fondo nazionale che dovra' finanziare un ''piano casa'' tutto da definire entro sei mesi (gennaio 2009), che dovra' successivamente essere attuato dalle Regioni e dai Comuni''.


Secondo il sindacato degli inquilini ''il piano gia' si profila come l'ennesimo sostegno ai costruttori nostrani che per effetto della crisi vedono crollate le compravendite.

Altri alloggi in proprieta', quindi, che non servono a nulla e vanno nella direzione opposta alla necessita' che lo stesso Governo e gli stessi costruttori hanno, sino a poche settimane fa, dichiarato: quella di costruire e recuperare alloggi in locazione a canoni sostenibili dai redditi delle famiglie in cerca di abitazione''.

''Delle due una - prosegue il comunicato - o il Ministro nella fretta non si e' accorto che nel testo e' scomparsa la parola ''locazione'' da quello che dovra' essere il futuro piano casa, oppure non conosce le esperienze europee di social housing che sono in larghissima parte per l'affitto e non per la propieta'. Nella realta' dei fatti e non delle dichiarazioni, intanto, vengono tolti i fondi da quella che invece era una prima concreta risposta all'emergenza abitativa, fatta non solo di soldi ripartiti fra le Regioni, ma anche di obiettivi fisici gia' individuati per la loro destinazione''.

''Come se non bastasse - conclude il Sunia - vengono sottratti altri 280 milioni gia' destinati ad alloggi in locazione a canone sostenibile, nei contratti di quartiere, a dimostrazione ulteriore di quale indirizzo il governo intende dare alla politica abitativa. Ad ottobre scadra' la proroga degli sfratti per le famiglie di anziani, di portatori di handicap, di malati terminali. A loro e' stata sottratta anche la speranza di un alloggio alternativo''.

com-fgl/mcc/ss

.

Onisem
08-03-2009, 20:41
Che senso ha drogare un mercato come quello edilizio, in un momento come questo, rischiando scempi ed abusi di ogni tipo e di alimentare una bolla che poi quando esploderà saranno dolori? Favorire i soliti palazzinari, le organizzazioni criminali, gli "imprenditori"? Ma pensassero alle infrastrutture... Ci mangiano oscenamente pure li, ma almeno possono servire alla collettività.

cocis
08-03-2009, 21:34
dopo il nano dovremo cambiare il nome a questo paese .. CEMENTAGLIA :stordita:

jan
08-03-2009, 23:07
l'ipocrisia di brunetta , meglio legalizzare l'abusivismo cosi da fare tutto alla luce del sole :eek:

BRUNETTA,SARA'SFIDA TRA IPOCRITI E CHI VUOLE GOVERNARE
La proposta di una maggiore liberalizzazione dell'edilizia, annunciata dal premier Silvio Berlusconi, "sarà una bella sfida tra gli ipocriti e chi vuole governare veramente". Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta parlando ai microfoni di Radio Rtl. "C"e molta ipocrisia, tutti hanno proibito tutto salvo tollerare l'abusivismo. L'Italia è il Paese dell'abusivismo. Preferisco Berlusconi che dice facciamo tutto secondo la legge e alla luce del sole". Per Brunetta, "é la stessa ipocrisi che vedo in una parte del sindacato e in tutta la sinistra quando dice che vuole una pubblica amministrazione più efficiente e poi vuole che sia un grande ammortizzatore sociale. E cioé: tutti dentro, tanto Pantalone paga"

sid_yanar
08-03-2009, 23:33
Questo vogliono gli elettori, e questo gli da.
Noi dobbiamo solo ringraziare.
Merdificazione totale dell'itaglia :)

LuVi


quoto, l'ennesimo condono con ulteriore relativo scempio. Oramai è inarrestabile.

FrancescoSan
09-03-2009, 00:47
Si sta discutendo sul nulla. Le leggi urbanistiche sono di esclusiva competenza regionale...

elect
09-03-2009, 00:57
Se non sbaglio in Liguria c'è più cemento che superficie, al 60% circa :(

dantes76
09-03-2009, 00:58
Si sta discutendo sul nulla. Le leggi urbanistiche sono di esclusiva competenza regionale...

il coso, e il parlamento stanno discutendo del nulla?

parli dei prg? l'ultimo a palermo risale a inizio anni 80...

FrancescoSan
09-03-2009, 01:10
il coso, e il parlamento stanno discutendo del nulla?

parli dei prg? l'ultimo a palermo risale a inizio anni 80...

No, non parlo dei PRG, che si chiamano PUG...parlo delle leggi urbanistiche regionali e basta. Il governo centrale non ha nessuna possibilità di legiferare in materia urbanistica in quanto, per la costituzione, questo spetta esclusivamente alle regioni...

dantes76
09-03-2009, 01:17
No, non parlo dei PRG, che si chiamano PUG...parlo delle leggi urbanistiche regionali e basta. Il governo centrale non ha nessuna possibilità di legiferare in materia urbanistica in quanto, per la costituzione, questo spetta esclusivamente alle regioni...

strano silvio ha detto altro,anzi di piu'.. e dopo le regioni legiferano bene

sbaglio o ti sei perso qualche passaggio?


come si chiamavano leggi delega.,. li cosa ci sta scritto..

dantes76
09-03-2009, 01:20
Edilizia: non servirà la licenza per ricostruire i palazzi
di Eugenio Bruno
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8 marzo 2009


Non servirà la licenza per ricostruire i palazzi
RADIO24 / Franceschini boccia il piano casa
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Piano casa: Franceschini, è la cementificazione del Paese
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Effetti di stimolo «straordinari» sul settore edile e nessun rischio di abuso. Sono le due peculiarità che il premier Silvio Berlusconi attribuisce al piano sugli immobili messo in cantiere dal Governo, sulla base delle proposte avanzate dalle Regioni Veneto e Sardegna, e destinato ad aumentare del 20% la volumetria degli edifici esistenti oppure ad abbattere e ricostruire, con dimensioni più ampie del 30% e una vocazione marcatamente eco-compatibile, palazzi con oltre 20 anni di vita alle spalle. Venerdì il varo, come confermato dallo stesso presidente del Consiglio che vuole avviare il prima possibile il confronto con i governatori.
Le finalità del provvedimento
A riassumere le finalità del provvedimento è lo stesso Cavaliere: «Dare a chi ha una casa e nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipotini la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze o dei bagni con servizi annessi alla villa esistente». Di un'abitazione o una camera aggiuntiva per le giovani coppie aveva parlato poco prima il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli.
Decisivo sarà il ruolo di Regioni ed enti locali. Le prime, ribadisce lo stesso Berlusconi, «dovranno valutarlo: serve per smuovere l'economia e in particolare l'edilizia da sempre ferma e impastoiata da mille burocratismi»; i secondi avranno il compito di autorizzare gli interventi dei privati e fissare gli eventuali "paletti". Quanto al rischio di abusi il presidente del Consiglio garantisce: «Quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi – aggiunge – nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti».


Gli interventi previsti dal piano
Nel merito, il progetto (che si affianca al Piano casa sull'edilizia pubblica) prevede due interventi. Da un lato, si potrà accrescere del 20% il volume (se a uso residenziale) o la superficie (se a uso diverso) di un immobile (o di una sua parte) costruito entro il 31 dicembre 2008, anche realizzando un manufatto aggiuntivo purchè di carattere accessorio. Dall'altro sarà ammesso abbattere e ricostruire, anche su area diversa e con proporzioni più ampie del 30% (o 35% adoperando la bioedilizia o puntando sulle energie rinnovabili), gli edifici anteriori all'89 che necessitino di un adeguamento ai mutati standard tecnologici, architettonici o energetici e non siano sottoposti a tutela.

L'uso della leva fiscale
Per incentivarne la diffusione, il governo potrebbe usare la leva fiscale. Ad esempio concedendo uno sconto del 20% (che sale al 60% per l'immobile che sia prima casa del richiedente o di un parente entro il terzo grado) sul contributo di costruzione. In vista c'è anche un maquillage del testo unico dell'edilizia e la codice "Urbani" sui beni culturali. Fermo restando il rispetto delle norme in materia di distanze e di vincoli ambientali e paesaggistici e il divieto di ampliare la cubatura degli edifici abusivi, potrebbero cambiare le procedure e i tempi per l'autorizzazione da parte dei sindaci. Al posto del permesso di costruire, infatti, dovrebbe spuntare la perizia giurata del progettista. Novità, inoltre, per le sanzioni, che saranno solo amministrative per gli abusi più lievi mentre verranno aggravate per quelli riguardanti beni "sotto vincolo". E più spazio, infine, al ravvedimento operoso.

Previsioni che preoccupano l'opposizione. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha bocciato ilpiano bollandolo come un intervento di cementificazione del Paese. Di norme «confuse e pericolose» e «piano devastante» parla Ermete Realacci, responsabile Ambiente del Pd. Perplessi anche i governatori di centro-sinistra. «Stupito e preoccupato» il presidente della Conferenza delle regioni, l'emiliano Vasco Errani, che condanna «un'iniziativa centralista tesa a superare l'attuale ordinamento con rischi evidentissimi di produrre gravi effetti sull'assetto del territorio». Contrari anche i suoi colleghi di Umbria, Maria Rita Lorenzetti, e Calabria, Agazio Loiero. Mentre il vicepresidente dell'Anci e deputato del Pdl Osvaldo Napoli intravede un'operazione «positiva sia per i cittadini che per i Comuni».
8 marzo 2009

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/03/berlusconi-piano-casa.shtml?uuid=643738d4-0b3a-11de-8da1-b4d01dfd177e&DocRulesView=Libero

חוה
09-03-2009, 06:59
chissà se questo significa che gli enti locali avranno un qualche potere di veto, mi pare che la regione toscana già si sia espressa in tal senso

'Decisivo sarà il ruolo di Regioni ed enti locali. Le prime, ribadisce lo stesso Berlusconi, «dovranno valutarlo: serve per smuovere l'economia e in particolare l'edilizia da sempre ferma e impastoiata da mille burocratismi»; i secondi avranno il compito di autorizzare gli interventi dei privati e fissare gli eventuali "paletti". Quanto al rischio di abusi il presidente del Consiglio garantisce: «Quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi – aggiunge – nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti».'

Bisognerà certo vedere la sostanza, spero valga anche per i progetti in itinere, ne ho giusto quei tre o quattro presentati ( da mesi :rolleyes: )

Solertes
09-03-2009, 07:17
No, non parlo dei PRG, che si chiamano PUG...parlo delle leggi urbanistiche regionali e basta. Il governo centrale non ha nessuna possibilità di legiferare in materia urbanistica in quanto, per la costituzione, questo spetta esclusivamente alle regioni...

Ma ad ogni modo i PPR -> PUC -> Piani attuativi devono sempre essere conformi alla legislazione nazionale...

Per quello che ho capito questa proposta dice una cosa ed il suo contrario, stabilisce che si possa costruire in deroga al PUC - di fatto annientando la pianificazione - poi dice che nel costruire si dovranno rispettare i paletti del PRG (PUC)...staremo a vedere quello che sarà il prodotto di questa genialata...imho, per come si configura è una grandissima boiata, l'ennesimo favore agli amici ed ai parenti...oltrechè l'ennesimo condono....Le Corbusier, Abercrombie & C. si staranno rivoltando nella tomba...

Jackari
09-03-2009, 07:57
Ma solamente io avevo sentito che in verita' ci sono piu' alloggi che residenti.
I centri delle citta' sono troppi cari quindi si cerca sempre di andare a trovare casa in periferia o creando nuove case.

Mi pareva di aver letto una cosa del genere. O mi sono sbagliato?

esatto praticamente i residenti devono scappare nei paesi da 15 a30 km di distanza perchè in città le case sono troppo care (sarà che ce ne sono poche?)

cemintificazione?
agli italiani che ne fotte cosa ne è mai fottuto?
in periodo di crisi la prima cosa che pensano è mettere i soldi su cose sicure come la casa
questa cosa farà felice i costruttori,
alla manovalanza romena del est europa e araba che farà a gara per venire in italia , altro che non incentiviamo immigrazione :doh:
e ai soliti furbetti del quartiere

agli italiani non è mai fottuto niente
l'unica cosa è di controllare chi ci può guadagnare e chi no

Quì da me hanno costruito una marea di case e capannoni in questi ultimi 5 anni, che adesso faticano a vendere. Non capisco che senso possa avere un piano del genere quando l'offerta è superiore alla domanda.

sarà perchè non ci sono soldi?
sarà perchè magari la tua area è inflazionata?
o magari perchè il costruttore aspetta tempi migliori per vendere?


chissà se questo significa che gli enti locali avranno un qualche potere di veto, mi pare che la regione toscana già si sia espressa in tal senso

'Decisivo sarà il ruolo di Regioni ed enti locali. Le prime, ribadisce lo stesso Berlusconi, «dovranno valutarlo: serve per smuovere l'economia e in particolare l'edilizia da sempre ferma e impastoiata da mille burocratismi»; i secondi avranno il compito di autorizzare gli interventi dei privati e fissare gli eventuali "paletti". Quanto al rischio di abusi il presidente del Consiglio garantisce: «Quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi – aggiunge – nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti».'

Bisognerà certo vedere la sostanza, spero valga anche per i progetti in itinere, ne ho giusto quei tre o quattro presentati ( da mesi :rolleyes: )

ovviamente la competenza a legiferare spetta alle regioni, tanto è vero che lo stesso berlusca diceva che avrebbero mandato il testo normativo alle varie regioni per farlo approvare. cominciando con quelle di destra.

Non sono assolutamente d'accordo con il piano Berlusconi perchè mi pare che da troppo difficile costruire diventa troppo facile (addirittura basterebbe una perizia giurata)e mi pare di capire, che neppure tanto velatamente, si vorrebbe in questo modo rilanciare l'economia.
è pure vero però che l'attuale legislazione veramente non funziona per niente e non favorisce lo sviluppo. Per non parlare delle ipotesi di reato in materia edilizia alquanto discutibili.
Da ultimo sarebbe meglio considerare lo scempio delle amministrazioni locali in materia di edilizia, dove fioccano i permessi ad personam, le inadempienze ai piani urbanistici ecc. ecc.
Il piano del Perlusca farà schifo, ma non venite a dire che non c'è alcun problema...

lowenz
09-03-2009, 08:05
Costruiscano costruiscano, intanto il mutuo alla banca c'è lo stesso per chi cerca casa e non ne ha già una :D

חוה
09-03-2009, 08:07
ma per la perizia giurata si parla solo nel ri-costruire gli edifici ante '89 e regolari, una specie di ristrutturazione insomma , una dia e via

in effetti per quel caso (solo) il pdc potrebbe essere superfluo

per quello che mi riguarda , in presenza di piani particolareggiati potrebbe essere superfluo sempre,anche per le nuove costruzioni ma mediamente i comuni o un piano non ce l'hanno o ce l'hanno talmente fatto male che è come se non ce l'avessero

alex10
09-03-2009, 08:25
Ma guarda .... leggi in giro e trovi altre cose interessanti ....

Piano Casa, intesa raggiunta in Conferenza Regioni
Priorità per gli enti locali con progetti immediatamente cantierabili, chiesto lo sblocco di 200 milioni di euro

02/03/2009 – Raggiunto l’accordo sul Piano Casa. La Conferenza delle Regioni, riunita il 26 febbraio, si è pronunciata favorevolmente allo sblocco immediato di 200 milioni di euro in un documento che passerà all’esame della Conferenza Unificata.

Mirano all’intesa e non al semplice parere sui progetti da realizzare i rappresentanti delle Regioni, presieduti dal Governatore dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti, che ha annunciato la messa a punto di un testo da sottoporre al Governo. Il Decreto Legge Anticrisi 185/2008, convertito dalla Legge 2/2009, aveva infatti modificato il DL 112/2008 aumentando le risorse finanziarie grazie all’utilizzo dei fondi Fas, assegnando 100 milioni agli interventi rapidi di edilizia sovvenzionata, ma soprattutto limitando il potere di veto delle Regioni.

Partiranno quindi in breve tempo i lavori, che in base alle promesse governative assorbiranno in tutto 550 milioni di euro. Una cifra messa a disposizione dal precedente Governo, che contribuirà non solo alla soluzione dell’emergenza abitativa, ma darà anche un impulso anticiclico al settore delle costruzioni, gravato da crisi e disoccupazione.

Secondo Romano Colozzi, Assessore al Bilancio della Lombardia e coordinatore della Commissione Affari Finanziari per la Conferenza delle Regioni, la cantierabilità deve diventare il criterio principale nella scelta dei progetti da finanziare.

http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=14192&iDCat=11

Scalor
09-03-2009, 08:26
gli edifici antecedenti all 89 possono essere buttati giu e ricostruiti nuovi di pacca piu grandi ed è un ottima soluzione, si buttano giù edifici vecchi costruiti male e si possono ricostruire secondo i criteri di risparmio energetico, che a conti fatti costa meno che ristrutturare.
basti pensare a numerosi centri di paesi dove molte case sono disabitate poichè non si riesce ad avere degli standard abitativi decenti.
una vera opportunità se passerà. teniamo conto che una legge del genere farà si che aumentereanno leggermente di valore pure le case vecchie.

Kratos
09-03-2009, 09:15
Il piano del Perlusca farà schifo, ma non venite a dire che non c'è alcun problema...

Eh ma siamo alle solite...non è che con la scusa che qualcosa non funziona va bene OGNI cambiamento. Anche perchè in Italia praticamente ogni settore ha problemi...ma le "riforme" attuate mi pare che non mirino affatto (o perlomeno in maniera davvero strutturale) a risolverli ma facciano spesso gli interessi di pochi e non del paese intero (vedi giustizia, sicurezza, istruzione, università). Guarda caso poi sono sempre a "costo zero".

gli edifici antecedenti all 89 possono essere buttati giu e ricostruiti nuovi di pacca piu grandi ed è un ottima soluzione, si buttano giù edifici vecchi costruiti male e si possono ricostruire secondo i criteri di risparmio energetico, che a conti fatti costa meno che ristrutturare.
basti pensare a numerosi centri di paesi dove molte case sono disabitate poichè non si riesce ad avere degli standard abitativi decenti.
una vera opportunità se passerà. teniamo conto che una legge del genere farà si che aumentereanno leggermente di valore pure le case vecchie.

Il problema è capire dove va il 35% di cubatura in più permesso nel caso in questione...che poi è il VERO incentivo alla ricostruzione. Se devo comunque attenermi al PRG o PUG che sia, molto probabilmente NON posso "allargarmi" così tanto per via degli indici da rispettare...ma allora il costruttore che fa?

חוה
09-03-2009, 09:33
pare di capire che i comuni dovrebbero cmq adeguare i piani

se uno butta giù un fabbricato a 3 piani magari lo rifà uguale ma a 4, stessa pianta, ma potrebbero esserci in ogni caso zone dove non sarà possibile aumentare la cubatura (per svariati motivi) o dove l'aumento potrebbe essere limitato

nomeutente
09-03-2009, 09:42
Merdificazione totale dell'itaglia :)


Si può esprimere profondo dissenso anche senza volgarità.

userpercaso
09-03-2009, 10:02
gli edifici antecedenti all 89 possono essere buttati giu e ricostruiti nuovi di pacca piu grandi ed è un ottima soluzione, si buttano giù edifici vecchi costruiti male e si possono ricostruire secondo i criteri di risparmio energetico, che a conti fatti costa meno che ristrutturare.
basti pensare a numerosi centri di paesi dove molte case sono disabitate poichè non si riesce ad avere degli standard abitativi decenti.
una vera opportunità se passerà. teniamo conto che una legge del genere farà si che aumentereanno leggermente di valore pure le case vecchie.

Ma si buttiamo giù un palazzo di 6-7 piani anni 80-70, costruito con criteri e rialziamolo cme però NON si sa...

Il problema dei prezzi NON dipende come letto qui, dal fatto che in città c'è tutto esaurito, ma dal fatto che ci hanno speculato su in maniera vergognosa!

Negli anni 70 si compravano case a cifre ridicole SE RAPPORATE AD OGGI.

Belusconi sta dando soldi alla MAFIA ecco cosa sta facendo, tra ponte tra appalti ai costruttori, sta dando soldi su soldi alla MAFIA e l'italia va a mignotte.

SI STANNO RIUNENDO IN PARLAMENTO PER DISCUTERE URGENTEMENTE SU UN PROBLEMA NUOVO: IL CRESCENTE AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE STRANIERA IN ITALIA!

Non solo NOI ma anche loro adesso rischiano di rimanere a spasso e la qual cosa vuol dire che le PMI italiane sono morte.

Lo sapete che il comune di Brescia da un sussidio di 380 € a fondo perduto alle famiglie extracomunitarie?

Lo sapete che in molti lavorano in nero, non pagano le tasse e mandano i soldi in banche ucraine e o chi che sia, per pagarsi il mutuo di casa propria nel loro paese?

Siamo messi davvero benone..e quello mi parla di ottimismo...:help:

Tefnut
09-03-2009, 10:35
ma per la perizia giurata si parla solo nel ri-costruire gli edifici ante '89 e regolari, una specie di ristrutturazione insomma , una dia e via

in effetti per quel caso (solo) il pdc potrebbe essere superfluo

per quello che mi riguarda , in presenza di piani particolareggiati potrebbe essere superfluo sempre,anche per le nuove costruzioni ma mediamente i comuni o un piano non ce l'hanno o ce l'hanno talmente fatto male che è come se non ce l'avessero

ricostruire? ampliamenti dal 30 al 35% non è ricostruzione. fino al 10 lo potrei concedere..

Non mi pare un gran piano economico.. siamo in piena crisi, soprattutto è pieno di zone costruite e vuote.. "non capisco" il motivo di queste nuove richieste..

Demandare la responsabilità poi alle regioni (oramai tutte di destra) è ridicolo :). berlusconi si è mangiato AN e sta facendo uguale con la Lega, figuriamoci se avrà problemi con qualche suo esponente regionale.
In tutti i casi ce li siamo votati.. ora a me resta da capire come faccio ad entrare in questo giro, almeno ci guadagno pure io

Solertes
09-03-2009, 10:46
19. La qualità dello spazio pubblico, del paesaggio urbano e dell’architettura gioca un ruolo importante nelle condizioni di vita dei cittadini. (…) Pertanto l’interazione di architettura, pianificazione delle infrastrutture e pianificazione urbanistica deve essere rafforzata per creare spazi pubblici attrattivi e per raggiungere alti standard di qualità del costruito. La strategia di commistione funzionale fra posti di lavoro, abitazioni, servizi educativi e ricreativi ed offerta commerciale nei quartieri urbani ha dimostrato di essere particolarmente sostenibile. Comunque, la qualità del costruito non può limitarsi agli spazi pubblici: essa è una necessità per l’intera città e i suoi sobborghi. Appare altresì necessario assicurare la conservazione del patrimonio culturale, degli edifici storici e dei loro valori urbani e architettonici.

Vedremo se questa proposta sarà conforme a: http://eddyburg.it/filemanager/download/982/Leipzig-Charter.pdf

apahualca
09-03-2009, 10:49
Allora .....

«Il padre che vuole costruire una stanza in più di una villetta, per i figli; due proprietari di villette attigue che vogliono unirle»

Io abito in condominio .... che faccio .... ???

Ma qui c'è scritto ....

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/edilizia/piano-casa/piano-casa.html
L'ampliamento deve essere eseguito vicino al fabbricato esistente. Se è giuridicamente o materialmente impossibile sarà un " corpo edilizio separato avente però carattere accessorio". In caso di edifici composti da più unità immobiliari l'ampliamento può essere chiesto anche da singoli separatamente.

Quindi tutti i condomini volendo possono ampliare con un fabbricato accessorio .... si ... ma .... dove ???? In mezzo alla strada ??? Sulle aree a parcheggio ????

Aspetta un pò ....

Anche qui i Comuni possono autorizzare l'abbattimento degli edifici ( in deroga ai piani regolatori) e ricostruirli anche su aree diverse ( purché destinate a questo scopo dai piani regolatori)

Abito quì ma vado a costruire a casa di un'altro dall'altra parte del paese ..... ora è tutto chiaro .... :O

Oh .... :eek:

E' previsto un ambiguo "ravvedimento operoso con conseguente diminuzione della pena e nei casi più lievi estinzione del reato", dal sapore di condono, e norme per semplificare le procedure riguardanti i permessi in materia ambientale e paesaggistica.


Il condonoooooo ... è tornato !!!!!!

:D :D


Insomma costriusci dove vuoi, il piano regolatore è decispo dal comune, che sarè ben lieto di modificarlo per gli amici.

Scalor
09-03-2009, 10:52
Ma si buttiamo giù un palazzo di 6-7 piani anni 80-70, costruito con criteri e rialziamolo cme però NON si sa...

Il problema dei prezzi NON dipende come letto qui, dal fatto che in città c'è tutto esaurito, ma dal fatto che ci hanno speculato su in maniera vergognosa!

lo rialzi come vuoi, basta che stai dentro alla volumetria, confini, distanze, i limiti di legge, e così invece di avere un palazzone fatiscente brutto non economicamebte redditizio, molti lo ricostruiranno meglio, isolato termicamente ecc ecc.


Negli anni 70 si compravano case a cifre ridicole SE RAPPORATE AD OGGI.

Belusconi sta dando soldi alla MAFIA ecco cosa sta facendo, tra ponte tra appalti ai costruttori, sta dando soldi su soldi alla MAFIA e l'italia va a mignotte.

ci sono tanti costruttori che non sono mafiosi ! io ho la casetta dei niei nonni dei primi '900 ora disabitata da anni e usata solo come ripostiglio che se mi passa questa legge posso demolirla e mi faccio una nuova villetta al suo posto !

SI STANNO RIUNENDO IN PARLAMENTO PER DISCUTERE URGENTEMENTE SU UN PROBLEMA NUOVO: IL CRESCENTE AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE STRANIERA IN ITALIA!
e allora ? se nessuno ne dx ne sx si pone il problema di bloccare l'immigrazione ben venga che parlino almeno incominciano a capire il problema.

Non solo NOI ma anche loro adesso rischiano di rimanere a spasso e la qual cosa vuol dire che le PMI italiane sono morte.
le pmi non sono morte, ci sono settori in crescita, certo magari sono pochi ma ce ne sono. il problema è che non riescono ad emergere in italia perchè già solo ottenere un appalto pubblico è un impresa ! vincono sempre gli stessi, è il sistema che non funziona, non le imprese !

Lo sapete che il comune di Brescia da un sussidio di 380 € a fondo perduto alle famiglie extracomunitarie?

Lo sapete che in molti lavorano in nero, non pagano le tasse e mandano i soldi in banche ucraine e o chi che sia, per pagarsi il mutuo di casa propria nel loro paese?

Siamo messi davvero benone..e quello mi parla di ottimismo...:help:

embè ? se danno la sovvenzione i cittadini italiani di brescia sanno a chi votare alle prossime elezioni, se gli sta bene che diano 380€ a persone extracomunitarie li rivotano altrimenti scelgono qualcun altro.
dalle mie parti hanno dato 500€ piu viaggio pagato per ogni famiglia rom che se ne andava via dalle baraccopoli e ritornava al proprio paese, certo hanno pigliato i soldi sono andati via qualche mese e poi sono ritornati sparsi nei paesi vicini. però alle scorse elezioni gli amministratori non erano piu gli stessi di prima !.:D evidentemente a qualcuno non è piaciuto.
non si possono dare sovvenzioni a tutti quando le risorse sono finite, o meglio si prendono sempre dagli stessi posti !
io è anni che lo dico che avere un numero eccessivo di extracomunitari significa avere un flusso di denaro italiano che se ne va all'estero, è la stessa cosa che è avvenuta quando gli italiani erano loro che emigravano in usa australia argentina ecc e mandavano i soldi in italia ma... agli italiani piace questa situazione, tra alcuni anni quando molti immigrati se ne torneranno eni loro paesi e avranno maturato una pensione loro con il cambio guadagneranno e noi italiani pagheremo salato il conto, e io personalmente non ci posso fare nulla !
conosco un cittadino ucraino onesto che lavora in italia regolare fa tantissimo straordinario, costruisce tetti,muratore, lavora sempre e la moglie fa la badante e i figli piccoli sono in ucraina con i nonni non vuole più vivere con la famiglia in italia perchè qui si è reso conto che costa troppo, con quello che gli manda a casa loro vivono benissimo, in circa 12 anni di lavoro che è qui mi ha detto è riuscito a comprarsi una casa e un negozio in ucraina e mi ha detto che stanno qui ancora un anno o due poi se ne ritornano a casa loro, qui costa troppo tutto, affitto cibo ecc, una bella casa in italia non potrà mai permettersela di comprarla con gli stipendi che danno, troppe tasse se vuoi essere in regola, il lavoro non è costante; lavori, sei sfruttato, sopravvivi solamente, paghi sempre e non guadagni nulla parole di immigrato ucraino regolare che vive nel nord italia, e fanno riflettere in che condizione siamo e che sistema i nostri politici hanno creato !.

Solertes
09-03-2009, 10:53
Berlusconi: "Via al piano edilizia"
ma molte Regioni dicono no
di Paola Coppola

Serve "per smuovere l’economia", per rimettere in moto l’edilizia "ferma e impastoiata da mille burocratismi". Darà "a chi ha una casa e nel frattempo ha ampliato la famiglia la possibilità di aggiungere una o due stanze". Senza rischi di abusi, garantisce Berlusconi. Il piano straordinario per l’edilizia si farà, e subito: alla prossima riunione del Consiglio dei ministri, "venerdì faremo il provvedimento", chiarisce il premier.

Per il ministro delle Infrastrutture Matteoli è possibile trovare punti di incontro sul provvedimento perché "è una necessità non solo delle Regioni di centrodestra ma di tutto il Paese". Giusto riparlare del piano per il leader leghista Bossi, che però frena: "Alcuni ci credono molto, io meno".

Ora toccherà alle Regioni valutare il documento, discusso con Veneto e Sardegna, e che potrebbe essere ripreso in gran parte dal governo con una norma nazionale da affiancare a quelle regionali. Il piano dà il via libera a un aumento delle cubature del patrimonio edilizio con la possibilità per le Regioni che lo accettano di ampliare gli edifici esistenti del 20%, di abbattere edifici realizzati prima del 1989 per ricostruirli, con il 30% di cubatura in più in base agli "odierni standard qualitativi, architettonici, energetici", di abolire il permesso di costruire e sostituirlo con una dichiarazione di conformità da parte del progettista.

Ma la maggioranza delle Regioni già frena sul testo che dovrebbe essere alla base della normativa che vuole rivoluzionare le norme su costruzioni e ristrutturazioni. Se il Veneto si candida a fare da apripista, e per il governatore Galan "non ci sarà alcuno scempio, ma si tratterà di operare sul patrimonio edilizio esistente", e la Sardegna è favorevole, l’Abruzzo è pronto a valutare il piano e la Sicilia lo "sposa pienamente", come dice l’assessore ai Lavori pubblici della giunta Lombardo, Gentile, ma molti governatori di centrosinistra sono perplessi perché temono soprattutto l’impatto ambientale.
È cauto il governatore lombardo Formigoni: "Tutto ciò che va nella direzione della sburocratizzazione e della accelerazione dei procedimenti normativi non può che essere positivo", dice. E precisa: "Studieremo il progetto con un atteggiamento di apertura, ma anche con prudenza, per ciò che può andare a discapito del territorio. Quello della Lombardia è già fortemente antropizzato". Frena anche l’assessore lombardo al Territorio, il leghista Boni: "Abbiamo approvato una legge che restringe i poteri dei Comuni per impedire di occupare nuovo suolo pubblico". Bocciatura dal Piemonte: "Discutibile la proposta di permettere di aumentare la cubatura nelle parti esterne, senza controlli: potrebbe provocare disastri nel patrimonio architettonico e nel paesaggio", dice Mercedes Bresso. In Piemonte una legge permette già di ampliare la cubatura per interventi di ecoedilizia e per le ristrutturazioni di mansarde e parti interne degli edifici. Il piano preoccupa il presidente della Regione Emilia Romagna, Errani; Martini lo bolla come "una proposta inaccettabile, costruita solo con alcune regioni, anziché attraverso un confronto con tutte". Anche in Toscana si possono ampliare le superfici abitative o installare impianti di energia rinnovabile "con i contributi regionali e senza far saltare leggi e regolamenti", dice il governatore. Per Marrazzo, governatore del Lazio, è "una forma surrettizia di condono". Rilanciare l’edilizia è un volano utile, ma bisogna ripartire da quella pubblica, dice Burlando, governatore della Liguria. Contraria la presidente della Regione Umbria, Lorenzetti, il governatore delle Marche, Spacca, chiede di "evitare la deregulation". E "no" anche da Campania, Puglia e Basilicata. Perplesso Loiero: "Si può raggiungere meglio l’obiettivo con incentivi reali come quelli che la Calabria ha messo a disposizione e senza cambiare le regole".



Ambientalisti sul piede di guerra
di Adriano Bonafede

La più dura è Legambiente, che in una nota scomoda addirittura il classico Mani sulla città di Francesco Rosi: "Sembra di tornare alla situazione descritta in quel film, al tempo in cui in barba a qualsiasi norma, Piano o Regolamento edilizio, negli anni '60 in Italia, speculatori senza scrupoli hanno potuto ampliare, demolire, ricostruire edifici brutti e insicuri". Secondo l'organizzazione di difesa dell'ambiente, "sono pagine di storia del nostro Paese che hanno fatto nascere edifici e periferie squallide, dove l'edilizia ha creato ricchezza solo per gli speculatori e case invivibili". Ha poi aggiunto Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica di Legambiente: "Pensare di premiare con il 20-30% di aumento di cubatura interventi che verrebbero realizzati in deroga a Piani urbanistici e regolamenti edilizi significa rendere più brutte e invivibili le città italiane e premiare gli speculatori".

Le preoccupazioni degli ambientalisti riecheggiano anche nel commento di Ermete Realacci, ora responsabile di queste tematiche per il Pd: "È indispensabile un forte rilancio dell'edilizia pubblica sia per l'uso abitativo che per quello scolastico. Ma le norme annunciate dal governo appaiono confuse e pericolose. La proposta di oggi sarebbe iniqua e devastante per l'equilibrio delle città, speriamo resti solo un annuncio come tanti altri".

Per Giovanna Melandri, responsabile Cultura del Pd, "l'Italia rischia di dare l'ultimo assalto alla propria bellezza e al proprio paesaggio, valori imprescindibili della nostra identità e del nostro futuro".
Da parte degli urbanisti, come si vede anche dagli articoli in pagina, si insiste sul fatto che con questa liberalizzazione il governo rinuncia sia al progetto iniziale che al controllo finale. Dice Daniel Modigliani, ex direttore del Piano Regolatore di Roma: "Il governo ha di fatto deciso di non volersi occupare della trasformazione edilizia delle aree metropolitane, nelle quali, peraltro, abita l'85 per cento della popolazione italiana. È quasi peggio di un condono edilizio: almeno quello riguarda soltanto gli edifici irregolari; in questo caso, invece, anche tutto ciò che è regolare".

Gli unici a vedere con favore il provvedimento "liberalizzatore" sono i costruttori, che si aspettano una nuova stagione di affari.

Fuksas:
"Un delirio che può accadere solo qui in Italia"
L’architetto Massimiliano Fuksas è categorico: "Non esiste nessun altro paese in cui si possa fare quello che il governo italiano sembra ora ipotizzare. In Francia, in Spagna, in Germania, paesi che conosco bene, c’è sempre la presentazione di un progetto e c’è un’autorizzazione. Qui invece c’è la resa totale dello Stato. È un delirio". Per Fuksas il governo, anche nel campo edilizio, ripropone una strada che ha già battuto in altri casi: "Il messaggio è chiaro: la burocrazia non è capace, quindi fate come credete. Così come si dice: fatevi le ronde perché la polizia non può farlo. Per uno come me, affezionato all’idea di Stato, c’è un senso di frustrazione". Un intervento sull’edilizia si può fare: "Ma ci vorrebbe un piano vero come il Piano Fanfani negli anni 50".

Cervellati:
"Sciagura che impoverisce tutto il Paese"

"Manca totalmente un progetto. C’è semmai un elemento di speculazione e di favore per chi ha già una casa, che può ampliarla. L’edilizia ha un valore ma andrebbe indirizzata verso determinate aree e problemi". L’urbanista Pier Luigi Cervellati è a dir poco allarmato. "Siamo di fronte a una forma di deregulation con il paravento del risparmio energetico. E poi, nessuno sa con quali parametri misuro questo risparmio: aumento la profondità dei muri? Lavoro all’interno? In Trentino Alto Adige sono stati identificati dei parametri. È evidente che il tutto andrebbe pianificato, studiato con obbiettivi molto precisi. Senza di ciò il progetto diventa una forma di speculazione che porta a un impoverimento del paese. Il liberismo nell’edilizia senza un’idea è una sciagura".

Secchi:
"Uno scandalo che farà scattare
la deregulation selvaggia"

"Questo progetto mi sembra veramente scandaloso". A parlare è l’architetto Bernardo Secchi, ordinario di Urbanistica all’Università di Venezia. "È vero che quando si adeguano gli edifici alle norme energetiche c’è bisogno di qualche metro quadro in più, ma tutto ciò non può essere lasciato all’iniziativa di chiunque". All’estero, aggiunge Secchi, si fanno sempre dei progetti di massima, "dove gli urbanisti dicono quali sono le performance che devono avere gli edifici (ad esempio in Francia ci sono le classi A,B,C, ecc). Soltanto all’interno di questi progetti possono intervenire i singoli". E poi non basta un’autocertificazione del progettista: "Certo che no. La certificazione deve essere fatta da un apposito ente, altrimenti è liberalizzazione selvaggia".

Buzzetti:
"Il progetto darà una spallata alla burocrazia"

"Comprendo le perplessità che alcuni hanno manifestato, ma confido nel fatto che alla fine il progetto del governo sarà più equilibrato di quanto non sia apparso finora". Chiedere a un costruttore cosa ne pensa di una norma che di fatto liberalizza e semplifica l’edilizia è come chiedere all’oste se il vino è buono. Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance, fa dunque il suo mestiere, ma si rende conto delle criticità: "Io credo che la norma che prevede l’abolizione dell’autorizzazione riguarderà solo gli interventi più piccoli, non i più grandi. In ogni caso da sempre i costruttori chiedono ai governi una semplificazione e una maggiore rapidità delle procedure. Questo provvedimento darà una spallata alla burocrazia".



Otto anni di boom edilizio ininterrotto
di Rosa Serrano

Quanto è cresciuto in questi anni il patrimonio abitativo italiano? Quanti metri cubi di cemento si sono posati uno sull’altro per venire incontro alla richiesta di case delle famiglie italiane? E soprattutto, questo bisogno è stato alla fine soddisfatto? Alla vigilia della nuova "rivoluzione del mattone" annunciata dal presidente del Consiglio, cerchiamo di dare qualche risposta, di diradare qualche dubbio. E come prima cosa, scopriamo che dal 2000 ad oggi il flusso di nuove abitazioni costruite ogni anno si è fatto via via sempre più impetuoso. Il dato ci viene fornito dal Cresme: nel 2000 erano 159 mila. Lo scorso anno quasi il doppio: 287.000 (che salgono a 323 mila se includiamo gli ampliamenti di edifici esistenti). Un balzo di oltre l’80 per cento, che sarebbe stato anche maggiore se nel 2008 non si fosse registrata una lieve flessione. L’Agenzia del territorio non fa che confermare questo boom pluriennale del mattone: tra il 2003 e il 2007 il patrimonio residenziale complessivo (cioè lo stock esistente) è salito da 28,8 milioni di abitazioni a 31,4: 2 milioni 600 mila in più. Metà di questo aumento è concentrato al Nord. Il resto se lo dividono Centro e Mezzogiorno con una prevalenza di quest’ultimo, dove lo stock è salito di 700 mila unità.

Malgrado l’ultimo rallentamento creato dalla crisi economica, si è tornati a costruire allo stesso ritmo degli anni ‘80, decennio che conobbe il primo grande condono edilizio, quello deciso da Bettino Craxi. Seguìto dalle due sanatorie di Berlusconi e dalla legge "padroni a casa propria", che oggi il premier vuole in qualche modo riprendere ed estendere dalle ristrutturazioni interne alle cubature esterne.

Di fronte a questo rinnovato e duraturo boom edilizio, ci si aspetterebbe di veder soddisfatta gran parte della fame di abitazioni delle famiglie italiane, ancora non proprietarie. Invece no. Sentiamo quello che ci dice l’associazione dei costruttori, l’Ance, in un suo report. Nel quadriennio 2003-2007 sono stati rilasciati permessi per costruire 1,2 milioni di alloggi a fronte di un fabbisogno abitativo proveniente da nuove famiglie di circa 1,5 milioni di case. Insomma, alla fine ci sono 78 abitazioni per 100 nuove famiglie. Cosa significa questo? Che bisogna costruire ancora di più? In realtà, finora si è costruito moltissimo per il mercato (sempre più ricco) e pochissimo per l’edilizia popolare. Al rilancio di quest’ultima ora punta il Piano Casa che il governo ha sbloccato ieri l’altro con le Regioni. Si cerca in altre parole di intercettare quelle fasce deboli di famiglie tagliate fuori in tutti questi anni dai prezzi inaccessibili e dalla stretta creditizia che ha drasticamente ridotto il ricorso ai mutui soprattutto da parte di giovani o immigrati. Ma tagliate fuori anche da una scarsa offerta di case in affitto a canoni possibili. Chi contesta, come gli ambientalisti, il ricorso a nuove costruzioni, ricorda a questo proposito il fenomeno delle case sfitte. Secondo una recentissima ricerca del Sunia, a Roma sono oltre 245.000 su 1,7 milioni di abitazioni; a Milano 81.000 su 1,6 milioni.

Oltre al piano di edilizia popolare che il governo cerca di legare a una maggiore offerta di affitti a basso prezzo, resta da capire se e in che misura la "liberalizzazione edilizia" che Berlusconi si appresta a presentare (con libertà di ampliare, di demolire e di ricostruire case) verrà incontro alle esigenze delle famiglie attraverso il recupero del patrimonio abitativo esistente, o se verrà utilizzato solo per nuove speculazioni edilizie.



Licenze edilizie, no della Puglia
di Giuliano Foschini

"Nessun aumento di cubature straordinarie. "Fin quando governeremo noi, operazioni scellerate come questa non saranno mai possibili". L’assessore regionale all’Urbanistica, Angela Barbanente, chiude le porte in faccia alla proposta di legge del governo Berlusconi che consentirebbe aumenti di cubature dal 20 al 35 per cento a tutte le strutture residenziali. "Non firmeremo mai quella convenzione - continua l’assessore che è anche docente al Politecnico di Bari in Pianificazione urbanistica - perché sarebbe come mandare all’aria decenni di studi, di dibattiti, di leggi e discussioni sulla pianificazione del territorio soltanto per soddisfare pericolosissimi appetiti speculativi. Questa manovra con lo sviluppo non ha nulla a che fare: è un’operazione che serve soltanto a sanare gli abusi, prima ancora che diventino tali, senza una verifica della sostenibilità ambientale e paesaggistica degli interventi".

"In questi anni - continua la Barbanente - la Regione ha dato in materia di urbanistica e quindi di tutela del territorio degli indirizzi ben precisi, puntando soprattutto sulla sostenibilità ambientale. La nostra linea di governo è questa, chiara e netta. Se qualcuno ha intenzione di portare avanti la politica dell´abuso e delle sanatorie, dovrà bussare ad altre porte".

La Barbanente è critica con Berlusconi anche sulla vicenda legata al piano casa. "Stanno cercando di fare propria - spiega – un’operazione voluta e finanziata del governo Prodi che loro avevano distrutto e che oggi è stata recuperata soltanto grazie alla strenua resistenza delle Regioni, comprese quelle di centrodestra. Oggi il governo ha sbloccato 200 milioni di euro, rispetto ai 550 iniziali, privilegiando i progetti cantierabili. Noi quindi dovremmo vederci finanziare tutti i nostri progetti da 36 milioni". Ma non è soltanto l’urbanistica il terreno di scontro tra il governo pugliese e quello nazionale. Ieri il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha criticato duramente la spartizione dei fondi Cipe e Fas decisa venerdì dal consiglio dei ministri. "Dagli interventi del Governo - dice - sono scomparsi il piano per le bonifiche dei siti inquinati, comprese quelle per Brindisi e Taranto, i fondi Industria 2015, e gli interventi per le imprese. L’alta capacità ferroviaria Bari-Napoli è completamente assente mentre opere come la Maglie-Leuca ed il Nodo di Bari non rappresentano alcuna novità, essendo già state indicate dai piani del governo precedente".

http://eddyburg.it/article/articleview/12771/0/352/

Fritz!
09-03-2009, 10:54
gli edifici antecedenti all 89 possono essere buttati giu e ricostruiti nuovi di pacca piu grandi ed è un ottima soluzione, si buttano giù edifici vecchi costruiti male e si possono ricostruire secondo i criteri di risparmio energetico, che a conti fatti costa meno che ristrutturare.
basti pensare a numerosi centri di paesi dove molte case sono disabitate poichè non si riesce ad avere degli standard abitativi decenti.
una vera opportunità se passerà. teniamo conto che una legge del genere farà si che aumentereanno leggermente di valore pure le case vecchie.

Numerosi centri di paese che in Italia hanno quasi ovunque secoli di storia.

Buttarli giù per costruirci anonimi condomini?

ma si, facciamo i futuristi :asd: buttiamo giu venezia e sostituiamo la laguna con una colata di cemento:sofico:

Jackari
09-03-2009, 10:58
Insomma costriusci dove vuoi, il piano regolatore è decispo dal comune, che sarè ben lieto di modificarlo per gli amici.

come è adesso e come è sempre stato in secula secolorum.
lo stesso pdC disse che per costruire milano 2 si doveva presentare con gli assegni (leggasi tangenti) per i funzionari...

ho idea che molti ignorano quale sia il contenuto della legge sull'urbanistica ed edilizia attuale cmq...

Solertes
09-03-2009, 11:02
lo rialzi come vuoi, basta che stai dentro alla volumetria, confini, distanze, i limiti di legge, e così invece di avere un palazzone fatiscente brutto non economicamebte redditizio, molti lo ricostruiranno meglio, isolato termicamente ecc ecc.

Qui si parla di deroghe al Piano Comunale, di incrementi di volumetrie...io quello che hai appena descritto lo chiamo ristrutturazione-

ci sono tanti costruttori che non sono mafiosi ! io ho la casetta dei niei nonni dei primi '900 ora disabitata da anni e usata solo come ripostiglio che se mi passa questa legge posso demolirla e mi faccio una nuova villetta al suo posto !

Vedremo in cosa consisterà la proposta, perchè come ho già postato, ci sono delle direttive a livello europeo che l'Italia ha sottoscritto....molto dipenderà dalla zona in cui è sita la casa dei nonni...se in un centro storico, prevedo che potrai fare solo un risanamento conservativo e nessuna demolizione.

Solertes
09-03-2009, 11:13
come è adesso e come è sempre stato in secula secolorum.
lo stesso pdC disse che per costruire milano 2 si doveva presentare con gli assegni (leggasi tangenti) per i funzionari...

ho idea che molti ignorano quale sia il contenuto della legge sull'urbanistica ed edilizia attuale cmq...

Questo provvedimento potrebbe portarci all'epoca pre-romana.....dallo schema "Castrum" a quello a "Cazzum".....:stordita:

Jackari
09-03-2009, 11:19
Questo provvedimento potrebbe portarci all'epoca pre-romana.....dallo schema "Castrum" a quello a "Cazzum".....:stordita:

per ora di questo provvedimento non ho letto il testo ma solo allarmismi a destra e a manca. se qualcuno avesse un link, che io non sono riuscito a trovare....

Scalor
09-03-2009, 11:22
Qui si parla di deroghe al Piano Comunale, di incrementi di volumetrie...io quello che hai appena descritto lo chiamo ristrutturazione- non è ristrutturazione, perchè se radi al suolo una casa non la ricostruisci piu uguale con le stesse distanze dai confini , vincoli che vigevano quando la casa è stata costruita.




Vedremo in cosa consisterà la proposta, perchè come ho già postato, ci sono delle direttive a livello europeo che l'Italia ha sottoscritto....molto dipenderà dalla zona in cui è sita la casa dei nonni...se in un centro storico, prevedo che potrai fare solo un risanamento conservativo e nessuna demolizione.

certo nel centro storico del paese è logico che deve essere mantenuta un centro tipo di edifici, ma nel resto delle aree periferiche non vi dovrebbero essere problemi.
poi dipenderà molto da regione a regione visto che ci saranno le leggi regionali in materia di urbanistica.

FabioGreggio
09-03-2009, 11:29
http://i401.photobucket.com/albums/pp92/stomau/condono.jpg

È il condono universale. Universale e senza oblazione. Anzi, con la gratitudine del governo. È scattato subito il no delle regioni di centro sinistra e immediata è stata la protesta degli ambientalisti. Ma si apre uno scontro difficilissimo, irto di insidie, perché il provvedimento berlusconiano solletica gli egoismi più profondi e popolari, radicati in tanta parte del nostro Paese, in particolare nel Mezzogiorno. Quegli stessi egoismi che nei decenni trascorsi indussero ad affossare ogni tentativo di riforma urbanistica e che nel mese scorso hanno determinato la sconfitta di Renato Soru. E torna in vita quel vasto consenso popolare che ha favorito tre leggi di condono in diciotto anni (governo Craxi nel 1985, governi Berlusconi nel 1994 e nel 2003).

Non è certo un caso se la Sardegna è stata la prima regione a plaudire. Insieme al Veneto, alla Lombardia, alla Sicilia, all’Abruzzo, e all’associazione dei costruttori, che non perde occasione per schierarsi dalla parte della speculazione edilizia. Le conseguenze, se la proposta fosse approvata così come annunciata, sarebbero inaudite, potrebbero ammontare a decine di milioni le nuove stanze consentite dalla legge, annientando quanto resta del paesaggio italiano, sempre meno tutelato, grazie anche alle recenti misure di smantellamento del ministero dei Beni culturali. Per non dire del favore alla malavita che nell’edilizia spontanea e illegale ha sempre sguazzato.


Mi auguro che nei prossimi giorni si riesca a organizzare una contestazione efficace e produttiva, ma soprattutto mi auguro che questa sia l’occasione per mettere mano a una severa riflessione autocritica da parte della politica e della cultura di centro sinistra che non sono mai state davvero capaci di contrastare con determinazione politiche di deregolamentazione selvaggia come quest’ultima sull’edilizia. In controtendenza rispetto al meglio dell’Europa.

(Vezio De Lucia )

http://maus.splinder.com/post/20030459/Il+condono+universale