c.m.g
07-03-2009, 19:10
6 marzo, 2009 – 3:19 pm
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/03/identity-theft-date-theft-300x199.jpg
L’associazione dei consumatori Adiconsum con il sostegno della Fellowes-Leonardi ha presentato ieri a Roma i risultati di un ricerca svolta su 1325 consumatori avente come tema il furto d’identità. Prima nel suo genere, la ricerca fornisce un quadro inquietante sulla situazione del nostro Paese:
• un consumatore su 4 ha avuto esperienza diretta o indiretta (tramite familiari e conoscenti) del furto d’identità,
• liberi professionisti e commercianti sono risultate le categorie più esposte;
• i residenti del Centro Sud sono i più colpiti dal fenomeno;
• il 49% degli intervistati lascia memorizzate le proprie password sul pc;
• il 40% ancora non usa le carte prepagate per i propri acquisti online;
• il 55% getta documenti contenenti dati sensibili senza distruggerli.
“La necessità di una ricerca simile - sottolinea l’Adiconsum - nasce dal fatto che si tratta di un fenomeno in notevole crescita in Europa e negli Usa, e che i dati relativi al nostro paese sono estremamente frammentati. Elemento, questo, che non consente una fotografia sufficientemente nitida del fenomeno”.
Un’analisi reale visto che a disposizione ci sono soltanto stime del 2006, quando in Italia sono stati ipotizzati oltre 17mila tentativi di frode creditizia, il 55% in più rispetto al 2005, per circa 80 milioni (erano 46,5 nel 2005). Numeri tutto sommato ancora bassi se paragonati con quelli degli altri paesi: da un sondaggio effettuato negli Usa è emerso che un americano su 5 ha subito il furto dei dati bancari e uno su 7 quello dei propri documenti. Nel 2007, inoltre, sono stati 8,4 milioni gli americani truffati.
Quanto all’Europa, una ricerca in 5 paesi (Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Belgio e Olanda) ha quantificato in 6,5 milioni i cittadini vittime delle frodi. Del 26% degli intervistati che hanno dichiarato di aver vissuto almeno una volta un furto d’identità, il 53% lo ha subito dopo il furto o lo smarrimento di documenti, estratti conto, carte di credito.
Un 25% dice invece di aver avuto la carta di credito clonata, il 18% di aver sottoscritto contratti online senza saperlo, il 28% di aver acquistato beni o servizi mai recapitati, mentre il 29% si è visto addebitare somme per acquisti non richiesti. Il 57% del campione ha ammesso di aver scoperto la truffa solo leggendo l’estratto conto, mentre il 20% dalle forze dell’ordine e il 29,5% dalla propria banca.
Proprio la mancanza di informazione dettagliate su come proteggersi è uno dei problemi più sentiti dal 55% degli intervistati, mentre uno su due dice addirittura di non aver mai sentito parlare del problema. E se è vero che il 33% non prende alcuna precauzione per ridurre i rischi su internet, una buona metà fa acquisti in rete (il 51%), custodisce documenti e pin in luoghi sicuri (69%), controlla che i siti dove acquista siano protetti da sistemi informatici (58%), utilizza firewall, antivirus e anti spyware per proteggere il proprio computer (56%). Quanto alle cifre sottratte, il 47% ha dichiarato somme che non superano i 500 euro e soltanto il 10% degli intervistati ha detto di essersi visto sottrarre più di mille euro.
Ma chi sono le vittime preferite dei ladri d’identità? La ricerca individua nei lavoratori dipendenti, nei commercianti e nei liberi professionisti del centro Italia le categorie più a rischio. Anche se sono proprio queste persone, che usano il pc abitualmente per effettuare acquisti, ad essere quelle che pongono maggior attenzione a non cadere nella trappola. [tratto da Ansa (http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_904565360.html) 5.3.09]
Ulteriori informazioni: Adiconsum (http://www.adiconsum.it/)
Il furto d’Identità - Conoscerlo per difendersi (http://www.furtoidentita.com/)
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/diritti-dei-consumatori/2009/03/06/467)
http://www.anti-phishing.it/wp-content/uploads/2009/03/identity-theft-date-theft-300x199.jpg
L’associazione dei consumatori Adiconsum con il sostegno della Fellowes-Leonardi ha presentato ieri a Roma i risultati di un ricerca svolta su 1325 consumatori avente come tema il furto d’identità. Prima nel suo genere, la ricerca fornisce un quadro inquietante sulla situazione del nostro Paese:
• un consumatore su 4 ha avuto esperienza diretta o indiretta (tramite familiari e conoscenti) del furto d’identità,
• liberi professionisti e commercianti sono risultate le categorie più esposte;
• i residenti del Centro Sud sono i più colpiti dal fenomeno;
• il 49% degli intervistati lascia memorizzate le proprie password sul pc;
• il 40% ancora non usa le carte prepagate per i propri acquisti online;
• il 55% getta documenti contenenti dati sensibili senza distruggerli.
“La necessità di una ricerca simile - sottolinea l’Adiconsum - nasce dal fatto che si tratta di un fenomeno in notevole crescita in Europa e negli Usa, e che i dati relativi al nostro paese sono estremamente frammentati. Elemento, questo, che non consente una fotografia sufficientemente nitida del fenomeno”.
Un’analisi reale visto che a disposizione ci sono soltanto stime del 2006, quando in Italia sono stati ipotizzati oltre 17mila tentativi di frode creditizia, il 55% in più rispetto al 2005, per circa 80 milioni (erano 46,5 nel 2005). Numeri tutto sommato ancora bassi se paragonati con quelli degli altri paesi: da un sondaggio effettuato negli Usa è emerso che un americano su 5 ha subito il furto dei dati bancari e uno su 7 quello dei propri documenti. Nel 2007, inoltre, sono stati 8,4 milioni gli americani truffati.
Quanto all’Europa, una ricerca in 5 paesi (Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Belgio e Olanda) ha quantificato in 6,5 milioni i cittadini vittime delle frodi. Del 26% degli intervistati che hanno dichiarato di aver vissuto almeno una volta un furto d’identità, il 53% lo ha subito dopo il furto o lo smarrimento di documenti, estratti conto, carte di credito.
Un 25% dice invece di aver avuto la carta di credito clonata, il 18% di aver sottoscritto contratti online senza saperlo, il 28% di aver acquistato beni o servizi mai recapitati, mentre il 29% si è visto addebitare somme per acquisti non richiesti. Il 57% del campione ha ammesso di aver scoperto la truffa solo leggendo l’estratto conto, mentre il 20% dalle forze dell’ordine e il 29,5% dalla propria banca.
Proprio la mancanza di informazione dettagliate su come proteggersi è uno dei problemi più sentiti dal 55% degli intervistati, mentre uno su due dice addirittura di non aver mai sentito parlare del problema. E se è vero che il 33% non prende alcuna precauzione per ridurre i rischi su internet, una buona metà fa acquisti in rete (il 51%), custodisce documenti e pin in luoghi sicuri (69%), controlla che i siti dove acquista siano protetti da sistemi informatici (58%), utilizza firewall, antivirus e anti spyware per proteggere il proprio computer (56%). Quanto alle cifre sottratte, il 47% ha dichiarato somme che non superano i 500 euro e soltanto il 10% degli intervistati ha detto di essersi visto sottrarre più di mille euro.
Ma chi sono le vittime preferite dei ladri d’identità? La ricerca individua nei lavoratori dipendenti, nei commercianti e nei liberi professionisti del centro Italia le categorie più a rischio. Anche se sono proprio queste persone, che usano il pc abitualmente per effettuare acquisti, ad essere quelle che pongono maggior attenzione a non cadere nella trappola. [tratto da Ansa (http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_904565360.html) 5.3.09]
Ulteriori informazioni: Adiconsum (http://www.adiconsum.it/)
Il furto d’Identità - Conoscerlo per difendersi (http://www.furtoidentita.com/)
Fonte: Anti-Phishing Italia (http://www.anti-phishing.it/diritti-dei-consumatori/2009/03/06/467)