View Full Version : Prima donna nelle forze speciali dell' esercito
Alpino paracadutista Trentuno anni ad agosto, fin da piccola sognava di indossare la divisa Ha partecipato alla missione Enduring Freedom in Afghanistan
Il caporalmaggiore Bono è la prima donna delle forze speciali dell'Esercito italiano
Non chiamatela Rambo nè tantomeno «soldato Jane». La prima donna soldato entrata nelle forze speciali è una tosta e non accetta stereotipi. Il Primo caporalmaggiore Elena Bono, in servizio permanente effettivo nel Battaglione Alpini paracadutisti, ha superato con successo le selezioni per la qualifica di Ranger. Un corpo d'elitè del nostro Esercito ammirato da tutti gli alleati della Nato. Elena Bono, 31 anni ad agosto, piemontese, nata in quel di Cuneo, con una passione sin da piccola per la vita militare. «A cinque anni mi facevo fare le foto sull'attenti», confessa. E poi non faceva altro che ripetere: «Da grande farò il soldato». Una passione entrata nel sangue per spirito di ammirazione nei confronti dello zio. «Mamma mi parlava sempre del fratello paracadutista che aveva combattuto ed era morto ad El Alamein - racconta la Ranger - La Folgore mi è entrata dentro. Così ho iniziato a interessarmi dell'iter legislativo che avrebbe aperto le porte dell'Esercito alle donne». E la famiglia come l'ha presa? «Pensavano che scherzassi. Intanto facevo la maestra e studiavo Psicologia. Poi la legge è stata approvata e ho subito fatto domanda per arruolarmi. Ora sono tutti contenti della mia scelta». Ha fatto parte del primo contingente di donne soldato. Poi subito nei parà. Una rivincita della condizione femminile? «Non mi sento affatto una paladina delle donne. Ho seguito la passione con determinazione e non potevo non scegliere di fare il paracadutista. Nessuna rivincita solo grande impegno per realizzare un sogno e fare questo lavoro al meglio». Lavoro che l'ha portata fino in Afghanistan nella missione combat Enduring Freedom? «Quello è un ricordo particolare. Un pezzo di cuore è rimasto laggiù a Khost. Il contatto con la popolazione, la tensione: tutto è stato estremamente gratificante. Non stavamo in un albergo a cinque stelle ma l'esperienza è stata senz'altro entusiasmante». Paura? «Se uno sceglie questo tipo di professione dà alla paura la giusta connotazione. La giusta misura come quando sei davanti al portello e stai per lanciarti nel vuoto. La paura serve per non prendere nulla sotto gamba e affrontare le situazioni con serietà». Adesso il corso da Ranger. È stata dura? «Fisicamente dura. Non si può nascondere il fatto che i maschi siano più forti. Ma con la forza di volontà e lo spirito di gruppo si riesce a portare a casa il risultato. Certo ho sentito dirmi "voi donne non ce la farete mai" ma ormai sono cose superate». Paracadutista, alpino e ora Ranger. Il tempo per l'amore, la famiglia? «Un fidanzato c'è e porta pazienza. I figli per ora non ho molto tempo tra pattuglie e addestramento. Si devono fare sacrifici. Insieme ma per ora va tutto bene». Il futuro di Elena Bono? «Intanto voglio superare le ultime qualifiche di questo corso. Poi vorrei fare il direttore di lancio e l'istruttore di roccia. Ecco, raggiungere questi risultati mi fa essere fiera come donna. Penso alle altre che verranno. Possono trovare uno stimolo in più: "lei ce l'ha fatta possiamo farcela anche noi"».
Il Tempo
_Magellano_
07-03-2009, 01:06
Trovo giusto che qualora superino le selezioni(le stesse degli uomini senza sconti su corsa o flessioni)le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini di entrare in esercito e corpi speciali cosi come in polizia.
Allo stesso modo io personalmente mai e poi mai prenderei in considerazione un rapporto affettivo serio con una ragazza in divisa,sia per motivi di tempo suoi sia perchè è immancabile che scasserebbe la minchia riguardo a parecchie mie consuetudini contadine.
Trovo giusto che qualora superino le selezioni(le stesse degli uomini senza sconti su corsa o flessioni)le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini di entrare in esercito e corpi speciali cosi come in polizia.
.
Ed infatti le selezioni seguono criteri differenziati.L'apertura delle forze armate alle donne,ma anche delle forze di polizia, è più che altro un'operazione di politically correct, sospinta dall'applicazione pelosa del principio di uguaglianza sostanziale ( criteri di selezione diversi per colmare il gap di partenza tra i sessi), con la conseguenza di ritrovarci con un'esercito solo apparentemente più democratico, ma in realtà capace di produrre notevoli problemi organizzativi, e le più subdole discriminazioni, a danno dei maschi, naturalmente : a combattere e morire davvero sono solo maschi, in tutti gli eserciti del mondo, anche in quelli con una più vecchia tradizione femminile (usa-isreale).
Non c'è un solo addetto ai lavori che lontano dalle telecamere saluti con favore l'espansione femminile nell'esercito e nelle forze dell'ordine.
Però è democrazia.....:muro:
ConteZero
07-03-2009, 08:44
Sarà un attimino meno "ginnica" degli uomini, ma in un paese prevalentemente mussulmano avere un contingente misto è utile, anche per questioni culturali.
Ed infatti le selezioni seguono criteri differenziati.L'apertura delle forze armate alle donne,ma anche delle forze di polizia, è più che altro un'operazione di politically correct, sospinta dall'applicazione pelosa del principio di uguaglianza sostanziale ( criteri di selezione diversi per colmare il gap di partenza tra i sessi), con la conseguenza di ritrovarci con un'esercito solo apparentemente più democratico, ma in realtà capace di produrre notevoli problemi organizzativi, e le più subdole discriminazioni, a danno dei maschi, naturalmente : a combattere e morire davvero sono solo maschi, in tutti gli eserciti del mondo, anche in quelli con una più vecchia tradizione femminile (usa-isreale).
Non c'è un solo addetto ai lavori che lontano dalle telecamere saluti con favore l'espansione femminile nell'esercito e nelle forze dell'ordine.
Però è democrazia.....:muro:
per le forze speciali i criteri di selezione sono gli stessi epr uomini e donne, non a caso ci sono voluti 8 anni per trovare 1 donna che riuscisse a passare la selezione (anche una mia conoscente ci aveva provato nei Ranger ancora anni fa)
_Magellano_
07-03-2009, 11:46
per le forze speciali i criteri di selezione sono gli stessi epr uomini e donne, non a caso ci sono voluti 8 anni per trovare 1 donna che riuscisse a passare la selezione (anche una mia conoscente ci aveva provato nei Ranger ancora anni fa)
Se lo ha meritato è giusto che venga considerata a tutti gli effetti pari agli altri suoi colleghi.
Cosa che invece non si può dire di certe poliziotte che vedo per strada che ad essere gentili hanno le spalle larghe quanto una mia coscia o a scelta un sedere che fa provincia con media statura di 1.60.
Se lo ha meritato è giusto che venga considerata a tutti gli effetti pari agli altri suoi colleghi.
Cosa che invece non si può dire di certe poliziotte che vedo per strada che ad essere gentili hanno le spalle larghe quanto una mia coscia o a scelta un sedere che fa provincia con media statura di 1.60.
Per l'ingresso nei corpi speciali i criteri sono effettivamente unici, ma per l'accesso alla carriera di base sono diversi, con la curiosa conseguenza di potersi ritrovare nei corpi speciali donne con requisiti generici,vale a dire non presi in considerazioni dalle selezioni nei corpi speciali,in quanto presupposti, (es. altezza) inferiori a quelli minimi richiesti per gli uomini.
Ed infatti le selezioni seguono criteri differenziati.L'apertura delle forze armate alle donne,ma anche delle forze di polizia, è più che altro un'operazione di politically correct, sospinta dall'applicazione pelosa del principio di uguaglianza sostanziale ( criteri di selezione diversi per colmare il gap di partenza tra i sessi), con la conseguenza di ritrovarci con un'esercito solo apparentemente più democratico, ma in realtà capace di produrre notevoli problemi organizzativi, e le più subdole discriminazioni, a danno dei maschi, naturalmente : a combattere e morire davvero sono solo maschi, in tutti gli eserciti del mondo, anche in quelli con una più vecchia tradizione femminile (usa-isreale).
Non c'è un solo addetto ai lavori che lontano dalle telecamere saluti con favore l'espansione femminile nell'esercito e nelle forze dell'ordine.
Però è democrazia.....:muro:
Quello che dici è vero, e vale anche nel mondo del lavoro, almeno fino a che non si parifichino anche le condizioni benefiche (età pensionabile) come giustamente l'europa richiede.
Per l'ingresso nei corpi speciali i criteri sono effettivamente unici, ma per l'accesso alla carriera di base sono diversi, con la curiosa conseguenza di potersi ritrovare nei corpi speciali donne con requisiti generici,vale a dire non presi in considerazioni dalle selezioni nei corpi speciali,in quanto presupposti, (es. altezza) inferiori a quelli minimi richiesti per gli uomini.
E' un effettiva discriminazione sessita che, sull'onda del politically correct, viene praticamente..avallata.
Se per certe mansioni il genere maschile è biologicamente predisposto, per quale motivo, se non ideologico, abbassare i requisiti di accesso per il sesso femminile?
In un mondo scevro da ideologia si fissano i requisiti unici, ai quali entrambi i sessi devono rispondere.
Se per un agente si è giudicato requisito X Y e Z, allora X Y e Z devono essere presenti in tutti gli agenti, e non solo in quelli maschi.
Esattamente come accade per i corpi speciali: se poi la biologia fa si che femmine che rispettano tali requisiti siano piu rare.... che stupidata è ABBASSARE I REQUISITI per compensare? E' ideologico e basta.
E' così ovvio :doh:
........se poi la biologia fa si che femmine che rispettano tali requisiti siano piu rari.... che stupidata è ABBASSARE I REQUISITI per compensare? E' ideologico e basta.
E' così ovvio :doh:
La giurisprudenza costituzionale giustifica tali adattamenti alla luce del principio di uguaglianza sostanziale (art. 3 Cost.) , promuovendo il meccanismo per cui eventuali disparità sostanziali di partenza, nel nostro caso biologiche, possano e debbano essere "annullate o temperate" attraverso la definizioni di norme che, seppur formalmente discriminatorie, valgano a realizzare una sostanziale parità di trattamento.Per cui, sempre con riguardo alle possibilità di accesso alle pubbliche amministrazioni, di cui l'esercito e le forze di polizia sono una branca, sarebbe possibile fissare dei requisiti diversi in ragione del sesso proprio per perseguire il principio delle "pari opportunità",nell'ottica di una più ampia giustizia sociale.
Senza dilungarmi troppo sulla nobiltà dell'uguaglianza sostanziale,che va riconosciuta, il rischio è quello della affermazione dell'idea della perfetta fungibilità tra i sessi, il che fa i conti con problemi pratici troppo spesso sottovalutati; sensa considerare che talvolta la sua applicazione,come nel caso in oggetto, comporta l'ingiusto sacrificio di altri interessi pubblici degni di rilievo. Mi spiego meglio. Pensiamo elle forze di polizia, e ai requisiti fissati per accedervi,differenziati in base al sesso, requisiti che obbediscono all'interesse pubblico al reclutamento di soggetti capaci e con doti fisiche entro una soglia minima. La differenziazione dei criteri di selezione fa si che l'interesse alla uguaglianza sostanziale prevalga su quello, a mio avviso preminente, alla selezione dei candidati oggettivamente migliori; senza considerare la discriminazione che si opera a danno di quei maschi ingiustamente esclusi in quanto privi dei requisiti previsti per il relativo sesso, ma magari in possesso di capacità fisiche superiori rispetto a quelle richieste per il gentil sesso.
Ciao
La giurisprudenza costituzionale giustifica tali adattamenti alla luce del principio di uguaglianza sostanziale (art. 3 Cost.) , promuovendo il meccanismo per cui eventuali disparità sostanziali di partenza, nel nostro caso biologiche, possano e debbano essere "annullate o temperate" attraverso la definizioni di norme che, seppur formalmente discriminatorie, valgano a realizzare una sostanziale parità di trattamento.Per cui, sempre con riguardo alle possibilità di accesso alle pubbliche amministrazioni, di cui l'esercito e le forze di polizia sono una branca, sarebbe possibile fissare dei requisiti diversi in ragione del sesso proprio per perseguire il principio delle "pari opportunità",nell'ottica di una più ampia giustizia sociale.
Senza dilungarmi troppo sulla nobiltà dell'uguaglianza sostanziale,che va riconosciuta, il rischio è quello della affermazione dell'idea della perfetta fungibilità tra i sessi, il che fa i conti con problemi pratici troppo spesso sottovalutati; sensa considerare che talvolta la sua applicazione,come nel caso in oggetto, comporta l'ingiusto sacrificio di altri interessi pubblici degni di rilievo. Mi spiego meglio. Pensiamo elle forze di polizia, e ai requisiti fissati per accedervi,differenziati in base al sesso, requisiti che obbediscono all'interesse pubblico al reclutamento di soggetti capaci e con doti fisiche entro una soglia minima. La differenziazione dei criteri di selezione fa si che l'interesse alla uguaglianza sostanziale prevalga su quello, a mio avviso preminente, alla selezione dei candidati oggettivamente migliori; senza considerare la discriminazione che si opera a danno di quei maschi ingiustamente esclusi in quanto privi dei requisiti previsti per il relativo sesso, ma magari in possesso di capacità fisiche superiori rispetto a quelle richieste per il gentil sesso.
Ciao
E' una distorsione ideologica, che porta, per arrivare ad una "parita sostanziale", non solo a discriminare il sesso biologicamente piu portato, ma anche ad un'inefficienza di fatto reclutando e pagando parimenti agenti di polizia meno "qualificati".
Vi sembra normale, in virtù di una " parita sostanziale" accettare un quadro normativo che prevede che, un uomo ed una donna, con pari caratteristiche fisiche X Y e Z , concorrano entrambi per la medesima posizione ed il maschio scartato perchè i requisiti X Y e Z non conformi, e la donna accettata in virtù di requisiti diversi?
E' una situazione patologica.
" un agente di polizia è giudicato idoneo se è alto 1,7 metri.
NB
se l'agente è femmina, è idoneo se è alto 1,65 metri"
Vi sembra una cosa seria? I requisiti sono redatti per necessità tecniche, oppure ideologiche?
Un esempio dimostra come tali norme siano contro l'interesse comune:
""supponiamo esista un bando per l'assunzione di 5 agenti di polizia, rivolto ovviamente ambosessi:
si presentano 5 uomini, alti 1,69 metri, e 5 donne, alte 1,66.
Gli uomini vengono scartati, in quanto non soddisfacienti i requisiti maschili.
Vengono assunti i 5 agenti di altezza 1.66.
L'applicazione delle norme, oltre ad essere discriminatoria, ha portato l'assunzione dei 5 agenti " tecnicamente peggiori" a danno della collettività, in virtù di una non precisata giustizia paritaria""
StateCity
07-03-2009, 14:54
siamo arrivati alla frutta :asd:
StateCity
07-03-2009, 14:56
Trovo giusto che qualora superino le selezioni(le stesse degli uomini senza sconti su corsa o flessioni)le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini di entrare in esercito e corpi speciali cosi come in polizia.
Allo stesso modo io personalmente mai e poi mai prenderei in considerazione un rapporto affettivo serio con una ragazza in divisa,sia per motivi di tempo suoi sia perchè è immancabile che scasserebbe la minchia riguardo a parecchie mie consuetudini contadine.
Se la mettiamo sul piano atletico... :asd:
lassamo perde vah... :sofico:
Ma allora che facessero le olimpiadi atletiche, compreso il pugilato,
senza distinzioni di sessi..
:sbonk: :sbonk: :sbonk:
ripeto semo arivati alla frutta... :rolleyes:
Perché l'altezza minima per gli uomini è 170 cm?
Se la mettiamo sul piano atletico... :asd:
lassamo perde vah... :sofico:
Ma allora che facessero le olimpiadi atletiche, compreso il pugilato,
senza distinzioni di sessi..
:sbonk: :sbonk: :sbonk:
ripeto semo arivati alla frutta... :rolleyes:
invece di infarcire di faccine, puoi commentare il post di cui sopra?
Ti rendi conto della differenza tra competizione, che deve essere fra "avversari" paritari, e servizi di pubblica sicurezza che devono essere caratterizzati da efficienza ?
Perché l'altezza minima per gli uomini è 170 cm?
In polizia si.
Ho impostato male la domanda. Perché quel requisito minimo?
Ho impostato male la domanda. Perché quel requisito minimo?
Esigenze tecniche, una statura minima che permetta di non essere appallottolati e sbeffeggiati dai criminali, credo.
StateCity
07-03-2009, 15:04
invece di infarcire di faccine, puoi commentare il post di cui sopra?
Ti rendi conto della differenza tra competizione, che deve essere fra "avversari" paritari, e servizi di pubblica sicurezza che devono essere caratterizzati da efficienza ?
sono obbligato a commentare quello che desideri tu ? :mbe:
nn mi sembra,
in ogni caso questa societa' sta' assecondando sempre piu' i capricci dei figli di papi,
ragion per cui saremo sempre piu sottomessi dai forti extracomunitari,
gli unici oramai che sono ancora veri uomini...
StateCity
07-03-2009, 15:06
Esigenze tecniche, una statura minima che permetta di non essere appallottolati e sbeffeggiati dai criminali, credo.
la statura nn e' tutto, conosco uomini altri 1.60 paracadutisti che farebbero il :ciapet:
anche a spilungoni di 1.90 :rolleyes:
naturalmente hanno una preparazione atletica che una femmina nn potra' mai avere.. ;)
sono obbligato a commentare quello che desideri tu ? :mbe:
nn mi sembra,
in ogni caso questa societa' sta' assecondando sempre piu' i capricci dei figli di papi,
ragion per cui saremo sempre piu sottomessi dai forti extracomunitari,
gli unici oramai che sono ancora veri uomini...
... te l'ho chiesto semplicemente perchè era in topic.
Perchè la prendi a male :(
StateCity
07-03-2009, 15:10
... te l'ho chiesto semplicemente perchè era in topic.
Perchè la prendi a male :(
Scusami, nn volevo offenderti.. :)
e che leggendo talune notizie mi sembra che oramai in nome delle solite utopie
ci si scorda la realta' dei fatti.. imho.. :D
ma che riaprissero i casini piuttosto.. :asd:
Scusami, nn volevo offenderti.. :)
e che leggendo talune notizie mi sembra che oramai in nome delle solite utopie
ci si scorda la realta' dei fatti.. imho.. :D
ma che riaprissero i casini piuttosto.. :asd:
Su quello sono d'accordo davvero , come gia espresso nel realtivo 3d =P
StateCity
07-03-2009, 15:14
Su quello sono d'accordo davvero , come gia espresso nel realtivo 3d =P
Grazie x la solidarieta' ! :D
_Magellano_
07-03-2009, 15:15
Ora io sulle soldatesse non dico nulla perchè non ne conosco ne ne ho viste,però sulle vigilesse ne avrei da dire parecchie prendendo il treno e autobus cittadini abbastanza spesso per raggiungere la città.
Con il fatto che si trovano la stessa divisa dei loro colleghi maschi e gli stessi incarichi fanno una errata stima delle proprie capacità e limiti,ignorano il fatto che molti trasgressori si fermano o si calmano più per la paura della dimensione fisica del vigile che non per un abito colorato detto divisa.
Ricordo tempo fa' di una vigilessa che voleva fermare uno che stava smontando un copertone al deposito degli autobus e quando gli ha intimato di fermarsi questo di tutta risposta le ha intimato di "togliersi dalle palle prima di beccarsi una pizza",reazione rinegoziata dal tale quando sono arrivati due autisti ben piazzati.
Ora a meno chè il tale non abbia confuso la divisa da autista con quella da terminator non è stato l'abito a farlo fermare.
StateCity
07-03-2009, 15:30
Io sono convinto che un corpo di polizziesse dovrebbe esistere,
questo xche' in taluni casi sono le sole a poter portare a termine delle operazioni
dove un maschio sarebbe sicuramente fuori luogo. :rolleyes:
Mettere invece le femmine nei vari corpi, come il prezzemolo,
tanto per abbellire l'organizzazione.. secondo me' talvolta e' un inutile spreco di soldi e di risorse... imho.. :rolleyes:
e pensare che gli incursori di marina li preferiscono piccoli per poter uscire dai tubi lancia siluri....
_Magellano_
07-03-2009, 16:02
e pensare che gli incursori di marina li preferiscono piccoli per poter uscire dai tubi lancia siluri....
Perchè i missili sono finiti?
Perchè i missili sono finiti?
eh?
E' una distorsione ideologica, che porta, per arrivare ad una "parita sostanziale", non solo a discriminare il sesso biologicamente piu portato, ma anche ad un'inefficienza di fatto reclutando e pagando parimenti agenti di polizia meno "qualificati".
Vi sembra normale, in virtà di una " parita sostanziale" accettare un quadro normativo che prevede che, un uomo ed una donna, con pari caratteristiche fisiche X Y e Z , concorrano entrambi per la medesima posizione ed il maschio scartato perchè i requisiti X Y e Z non conformi, e la donna accettata in virtù di requisiti diversi?
E' una situazione patologica.
" un agente di polizia è giudicato idoneo se è alto 1,7 metri.
NB
se l'agente è femmina, è idoneo se è alto 1,65 metri"
Vi sembra una cosa seria? I requisiti sono redatti per necessità tecniche, oppure ideologiche?
Un esempio dimostra come tali norme siano contro l'interesso comune:
""supponiamo esista un bando per l'assunzione di 5 agenti di polizia, rivolto ovviamente ambosessi:
si presentano 5 uomini, alti 1,69 metri, e 5 donne, alte 1,66.
Gli uomini vengono scartati, in quanto non soddisfacienti i requisiti maschili.
Vengono assunti i 5 agenti di altezza 1.66.
L'applicazione delle norme, oltre ad essere discriminatoria, ha portato l'assunzione dei 5 agenti " tecnicamente peggiori" a danno della collettività, in virtù di una non precisata giustizia paritaria""
Purtroppo è così. Il bello è che i vertici delle forze di polizia ,quando sono chiamati a rendere dichiarazioni ufficiali in merito all'espansione femminile nei relativi corpi, sono costretti a fingersi compiaciuti e soddisfatti, ma in realtà ,dietro le quinte, sono spesso i primi detrattori della donna in divisa. A prescindere da quale sia il contesto nel quale ci si trovi, ogni qualvolta si parla di donne si è su un terreno scivoloso nel quale le cautele e la diplomazia sono d'obbligo, nel segno del politicamente corretto.
StateCity
07-03-2009, 16:38
Purtroppo è così. Il bello è che i vertici delle forze di polizia ,quando sono chiamati a rendere dichiarazioni ufficiali in merito all'espansione femminile nei relativi corpi, sono costretti a fingersi compiaciuti e soddisfatti, ma in realtà ,dietro le quinte, sono spesso i primi detrattori della donna in divisa. A prescindere da quale sia il contesto nel quale ci si trovi, ogni qualvolta si parla di donne si è su un terreno scivoloso nel quale le cautele e la diplomazia sono d'obbligo, nel segno del politicamente corretto.
Quoto,
W L'Esercito Italiano composto da uomini valorosi e coraggiosi ! :)
bye
_Magellano_
07-03-2009, 17:13
eh?
Pensavo che i tubi lanciasiluri servissero appunto per i siluri,se adesso cercando gli incursori piccoletti proprio per infilarli nei tubi lanciasiluri temo che il budget per la marina debba essere aumentato.
Era una battuta ovviamente. :asd:
L'accesso delle DONNE nelle forze armate operative andrebbe vietato costituzionalmente...
non e' un lavoro adatto alle signorine...
e' sempre stato cosi fin dalla notte dei tempi e solo l'ipocrita tendenza negli ultimi anni alle pari oppurtunita' uomo-donna lo ha consentito...
se l'alleanza avesse avuto un esercito in gran parte femminile 70 anni fa ora saremmo ancora qui a salutare il governo nazista
L'accesso delle DONNE nelle forze armate operative andrebbe vietato costituzionalmente...
non e' un lavoro adatto alle signorine...
e' sempre stato cosi fin dalla notte dei tempi e solo l'ipocrita tendenza negli ultimi anni alle pari oppurtunita' uomo-donna lo ha consentito...No, semplicemente per una stessa posizione i requisiti richiesti dovrebbero essere i medesimi.
E entrambi i sessi dovrebbero comunque ricevere un addestramento militare.
se l'alleanza avesse avuto un esercito in gran parte femminile 70 anni fa ora saremmo ancora qui a salutare il governo nazistaQuesta poi... ti risulta che i giapponesi abbiano perso la guerra perché erano bassi e mingherlini?
Kharonte85
07-03-2009, 19:31
Perchè i missili sono finiti?
:sbonk:
Cmq se una donna ha le capacità e la voglia di entrare nell'esercito non vedo dove sia il problema...
L'accesso delle DONNE nelle forze armate operative andrebbe vietato costituzionalmente...
non e' un lavoro adatto alle signorine...
e' sempre stato cosi fin dalla notte dei tempi e solo l'ipocrita tendenza negli ultimi anni alle pari oppurtunita' uomo-donna lo ha consentito...
se l'alleanza avesse avuto un esercito in gran parte femminile 70 anni fa ora saremmo ancora qui a salutare il governo nazista
No, non sono d'accordo, la scelta sensata, non discriminatoria, e non danneggiante la collettivita è fissare dei requisiti fisici/tecnici uguali per tutti: uomo o donna, se li soddisfi, sei dentro.
:sbonk:
Cmq se una donna ha le capacità e la voglia di entrare nell'esercito non vedo dove sia il problema...
esattamente, capacità dettate dai requisiti tecnici, e non ammorbidite per ideologia, creando discriminazioni e danni.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.