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View Full Version : Vicenza: uccise a colpi d'ascia il marito, assolta


PhysX
05-03-2009, 15:19
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo443089.shtml

Il tribunale di Bassano del Grappa (Vicenza) ha assolto una donna che uccise a colpi d'accetta il marito, violento e spesso ubriaco. Per i giudici, Angela Nichele, 44 anni, è innocente perché il fatto non costituisce reato. Determinante la perizia psichiatrica chiesta dalla difesa che prova come, la sera in cui l'uomo venne ucciso, fosse in uno stato tale da essere ritenuto dalla moglie un pericolo immediato per sé e per i figli.

Una sentenza che farà probabilmente discutere. Lo stesso pm aveva chiesto l'assoluzione della donna, ma perché l'aveva ritenuta "non imputabile", in quanto incapace di intendere e volere al momento dell'omicidio.

Il giudice Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Bassano del Grappa, è andata più in là, ipotizzando in sostanza - bisognerà attendere le motivazioni della sentenza - che la 44enne abbia agito in uno stato di legittima difesa.

Decisivi gli esiti della perizia psichiatrica chiesta dalla difesa: la sera dell'omicidio, quando il marito, Matteo Zanetti, 46 anni, rientrò a casa ebbro d'alcol, Nichele era convinta che l'uomo rappresentasse un pericolo immediato per la propria vita e per quella dei suoi figli. Il fatto era avvenuto a Rossano veneto (Vicenza), il 13 marzo del 2008.

Quella sera, dopo l'ennesima lite con il consorte, Angela Nichele aveva aspettato che questi si addormentasse. Era andata nella legnaia, aveva preso l'accetta e tornata in casa aveva colpito con tre fendenti mortali alla testa quell'uomo con il quale da tempo non andava più d'accordo.
La donna aveva spiegato di aver agito al colmo dell'esasperazione contro il padre dei suoi quattro figli, tre maschi e una ragazza fra i 17 e i 22 anni. Svegliati di soprassalto, i giovani si erano trovati davanti alla tragedia: il padre riverso sul letto in un lago di sangue e la madre sotto shock.

Nonostante la disperazione, i figli della coppia si erano divisi i compiti: due erano usciti per andare dai carabinieri a denunciare la madre, gli altri due erano rimasti a casa per stare vicino a lei.

Quando i carabinieri erano arrivati nella casa della famiglia Zanetti, in via San Paolo, la donna aveva confessato subito, raccontando che il marito la costringeva a una vita infernale. A provocare la tragedia non sarebbe stata infatti solo l'esasperazione della donna per la dipendenza dall'alcol del marito. Dopo le prime indagini, emerse il quadro di un rapporto familiare particolarmente teso. Stando alle testimonianze dei vicini di casa, lui si ubriacava, la picchiava e maltrattava anche i figli. Angela Nichele era stata accusata di omicidio volontario aggravato.

Dopo un anno la sentenza giudiziaria, per molti versi inattesa, che riapre la strada della libertà per la 44enne vicentina. Con l'assoluzione, il gip Barbara Maria Trenti ha disposto anche la revoca degli arresti domiciliari della donna nella casa della madre, a Cittadella.

PhysX
05-03-2009, 15:22
Ricapitoliamo: il marito torna a casa ubrico, litiga con la moglie e poi si stende per dormire.
La moglie va nella legnaia, prende un'acetta, torna dentro casa e con tre fendenti alla testa uccide il marito.
Il fatto non è reato e la donna torna in libertà.



A me i conti non tornano! L'uomo stava dormendo, per cui non vedo dove potesse essere il pericolo immediato. Un conto era se l'uomo avesse aggredito la moglie e lei per difendersi lo avesse accoltellato, ma in questo caso non ha nessun senso parlare di legittima difesa! Il marito stava dormendo, lei ha fatto in tempo a uscire per prendersi un'acetta e tornare dentro per cui non era in pericolo immediato al punto da usare la forza per difendersi.

Capisco che avere uno cosi in casa è pericoloso, ma allora doveva chiedere l'intervento le forze dell'ordine, non ucciderlo da sola!

Comunque ho l'impressione che se fosse successo il contrario, ovvero se la moglie fosse tornata a casa ubriaca e il marito l'avesse uccisa, la sentenza sarebbe stata diversa...

Fil9998
05-03-2009, 15:23
addormentato e sbronzo ed "era un pericolo immediato" ??


perchè ho il dubbio che a sessi invertiti la sentenza sarebbe stata ad esito invertito?

i giudice è mic auna donna?



perchè il tuto sa tanto di "sexually correctness" all'americana tanto da darla sempre vita a prescindere ad una donna.



come qunado c'è un incidente d'auto fra una auto e un ciclista,

a prescindere il ciclista ha ragione e l'automobilista è un pirata...

_Magellano_
05-03-2009, 15:24
Francamente non so cosa pensare,tenere conto delle caratteristiche di lui o del fatto che lei risultasse non in grado di intendere e di volere non so' quanto possano attenuare un omicidio premeditato,perchè se ha aspettato che si addormentasse e solo dopo ha preso l'ascia significa che la pianficazione c'è stata.
Non si tratta di un aggredito che evita un fendente e disarmando l'aggressore lo ammazza nello stesso istante,qui c'è stato un tempo passato e una pianificazione.

Froze
05-03-2009, 15:24
eh si, proprio legittima difesa...

MARCA
05-03-2009, 15:26
Mha!
I giudici hanno conoscenza di fatti a noi ignoti per dare certe sentenze, almeno spero.

Fil9998
05-03-2009, 15:27
ah, ecco la spiegazione

ll giudice Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Bassano del Grappa,

sta giudice va un attimo vagliata

the_joe
05-03-2009, 15:28
Quindi un marito sbronzo e addormentato è più pericoloso di 2 banditi che ti hanno appena picchiato e rapinato......bella la legge italiana, e soprattutto dà una certa sicurezza sapere che i giudici sono persone così equilibrate.

Fritz!
05-03-2009, 15:30
vabbeh, soliti commenti superficiali

Gemma
05-03-2009, 15:31
Credo che nella valutazione del fatto sia stato preso in esame anche il livello di violenza a cui la donna comunque era stata sottoposta fino a quel momento.

e francamente me lo auguro, sotto tanti punti di vista.

Fil9998
05-03-2009, 15:32
ok, Gemma,

ma capisci allor anche come si è detto
che mi devi anche giustificare allora se sparo alla schiena ad un ladro in fuga ...
e pure se gli sparo in faccia non appena solo cerca di entra in casa anche senza che mi minacci...

per lo stesso motivo vado ai giardinetti e faccio il giustiziere della notte a sangue freddo con uno qualsiasi dei loschi figuri che ci trovo...


oh...

è far west a 'sti livelli...


mi può anche star bene, ma la legge deve COMUNQUE esser la stessa per tutti !!

the_joe
05-03-2009, 15:34
Credo che nella valutazione del fatto sia stato preso in esame anche il livello di violenza a cui la donna comunque era stata sottoposta fino a quel momento.

e francamente me lo auguro, sotto tanti punti di vista.

Ho sentito che la motivazione della sentenza è stata della non capacità di intendere e volere della donna al momento in cui ha commesso il fatto, e non si può spiegare altrimenti un omicidio volontario, perchè uscire a prendere l'accetta per uccidere il marito addormentato è sicuramente un gesto volontario.

Fritz!
05-03-2009, 15:34
ok, Gemma,

ma capisci allor aceh come si è detto mi devi anceh giustificae se sparo alla schiena ad un ladro in fuga ...

e pure se gli sparo in faccia non appena mi entra in casa anche senza ceh mi minacci...
magari se avessi letto l'articolo avresti notato che le motivazioni della sentenza non sono ancora state depositate.

Che sia mera legittima difesa é l'opinione del giornalista.

Per il resto lo stesso PM aveva chiesto l'assoluzione.

lio87
05-03-2009, 15:36
Spiegatemi perkè un uomo che spara ad un ladro entrato nel suo negozio per rapinarlo va in carcere e questa donna no? Non poteva semplicemente andare dalla polizia e denunciare i maltrattamenti? :muro:

Gemma
05-03-2009, 15:37
Ho sentito che la motivazione della sentenza è stata della non capacità di intendere e volere della donna al momento in cui ha commesso il fatto, e non si può spiegare altrimenti un omicidio volontario, perchè uscire a prendere l'accetta per uccidere il marito addormentato è sicuramente un gesto volontario.

Se ho capito bene quello che intendi, credo che le due cose siano correlate: una momentanea incapacità di intendere e volere può benissimo essere ricondotta ad un lungo periodo di violenza subìta.

Chi uccide un aguzzino da cui non riesce a liberarsi, secondo voi lo fa in un momento di forza o di debolezza dello stesso?

Fil9998
05-03-2009, 15:40
non ci possono essere motivazioni valide per spacciare come "urgente difesa di se"
aspettare ceh il marito UBRIACO FRADICIO si addormenti,
l'uscire, procurarsi l'acetta, rientrare, colpirlo 4 volte mortalmente...

saran passati minimo 15 se non 20 minuti ...

in 20 minuti dove è finitò l'urgenza "il momentaneo obnubilamento della volontà" ??



qua è arrampicarsi dugli specchi inclianti:mc: :mc: :mc: :mc:



molto più semplice:

avvocat donna, donna la cliente, giudice donna con storia personale di soprusi su donne alle spalle ....

tatrak > sentenza iper a favore della donna ...



ceh poi personalmente posso capire ceh certi maiali prima fanno sta fine meglio è OK,

ma stiamo parlando di repubblica o di far west??

Gemma
05-03-2009, 15:41
Spiegatemi perkè un uomo che spara ad un ladro entrato nel suo negozio per rapinarlo va in carcere e questa donna no? Non poteva semplicemente andare dalla polizia e denunciare i maltrattamenti? :muro:

La fai facile.
Purtroppo non è sempre così lineare.

Ci sono le minacce del marito, per esempio.
Sappiamo bene come funziona la giustizia, e sappiamo bene che anche a seguito della denuncia lui non sarebbe certo stato condotto in cella istantaneamente.
Nel frattempo quindi lei cosa avrebbe dovuto (potuto, più che altro) fare?

Dove sarebbe potuta andare?
Ti risulta che ci siano centri di accoglienza per donne vittime di violenza domestica?
A me no.

Le donne semplicemente si devono arrangiare, perchè fino a 30 anni fa avevi anche la famiglia che ti diceva che dovevi stare zitta e subire in silenzio.

Qualcuno ha voglia di fare una raccolta dei casi in cui questo tipo di situazione finisce con lui che poi la uccide perchè lei lo ha denunciato?

A memoria sono parecchi.
La violenza di un uomo non si ferma con una denuncia.

the_joe
05-03-2009, 15:41
Se ho capito bene quello che intendi, credo che le due cose siano correlate: una momentanea incapacità di intendere e volere può benissimo essere ricondotta ad un lungo periodo di violenza subìta.

Chi uccide un aguzzino da cui non riesce a liberarsi, secondo voi lo fa in un momento di forza o di debolezza dello stesso?

Però occhio che stiamo parlando di un marito che viveva la sua vita regolarmente per cui la moglie sarebbe potuta andare in qualsiasi momento a denunciarlo, non si tratta di una fuga da un rapimento per cui la donna era segregata in casa.

Magari ha pure fatto bene ad uccidere il marito, ma si è trattato di omicidio volontario, poi che per il bene dei figli e tutto il resto magari sia meglio che la donna non finisca in carcere è un'altro discorso, ma se permetti uccidere una persona addormentata non può rientrare nella legittima difesa.

apahualca
05-03-2009, 15:42
Il fatto che il marito in quel momento fosse ubrica e addormentato non costiutuisce un pericolo immediato.

Potrei capire le avessero dato della attenuanti, a causa di maltrattamenti.
Ma che non sussista il reato ....

Gemma
05-03-2009, 15:42
non ci possono essere motivazioni valide per spacciare come "urgente difesa di se"
aspettare ceh il marito UBRIACO FRADICIO si addormenti,
l'uscire, procurarsi l'acetta, rientrare, colpirlo 4 volte mortalmente...

saran passati minimo 15 se non 20 minuti ...

in 20 minuti dove è finitò l'urgenza "il momentaneo obnubilamento della volontà" ??



qua è arrampicarsi dugli specchi inclianti:mc: :mc: :mc: :mc:



molto più semplice:

avvocat donna, donna la cliente, giudice donna con storia personale di soprusi su donne alle spalle ....

tatrak > sentenza iper a favore della donna ...



ceh poi personalmente posso capire ceh certi maiali prima fanno sta fine meglio è OK,

ma stiamo parlando di repubblica o di far west??

Mi spiace dirtelo, ma non hai la più pallida idea di cosa tu stia parlando.

Fil9998
05-03-2009, 15:42
Se ho capito bene quello che intendi, credo che le due cose siano correlate: una momentanea incapacità di intendere e volere può benissimo essere ricondotta ad un lungo periodo di violenza subìta.

Chi uccide un aguzzino da cui non riesce a liberarsi, secondo voi lo fa in un momento di forza o di debolezza dello stesso?

in anni di soprusi avrà ben avuto un pomeriggio per passare dai carabinieri ?

o stiamo parlando di leggi tribali?

Fil9998
05-03-2009, 15:43
Mi spiace dirtelo, ma non hai la più pallida idea di cosa tu stia parlando.

può essere ... non sono donna anche se di soprusi ne subisco (come tutti) ...
ma questa donna NON era detenuta e non di è liberata di un carceriere,
poteva -quando voleva- in anni andar dai carabinierio chiamarli.

Se ognuno di noi si lasciasse andare a istinti di sto tipo per aver subito vessazioni gravissime e protratte nel tempo ce ne sarebbero decine al giorno di sti eventi... che invece non ci sono.

o questo è il peggiore rifiuto umano degli utlimi decenni in italia
o lei ha avuto una sentenza che altri nelle stesse condizioni non han avuto.

lio87
05-03-2009, 15:44
La fai facile.
Purtroppo non è sempre così lineare.

Ci sono le minacce del marito, per esempio.
Sappiamo bene come funziona la giustizia, e sappiamo bene che anche a seguito della denuncia lui non sarebbe certo stato condotto in cella istantaneamente.
Nel frattempo quindi lei cosa avrebbe dovuto (potuto, più che altro) fare?

Dove sarebbe potuta andare?
Ti risulta che ci siano centri di accoglienza per donne vittime di violenza domestica?
A me no.

Le donne semplicemente si devono arrangiare, perchè fino a 30 anni fa avevi anche la famiglia che ti diceva che dovevi stare zitta e subire in silenzio.

Qualcuno ha voglia di fare una raccolta dei casi in cui questo tipo di situazione finisce con lui che poi la uccide perchè lei lo ha denunciato?

A memoria sono parecchi.
La violenza di un uomo non si ferma con una denuncia.

Quindi le donne hanno il diritto di ammazzare i proprio mariti se le maltrattano! ottimo!! veramente ottimo! w l'Italia e le donne! :)

Fritz!
05-03-2009, 15:44
non ci possono essere motivazioni valide per spacciare come "urgente difesa di se"
aspettare ceh il marito UBRIACO FRADICIO si addormenti,
l'uscire, procurarsi l'acetta, rientrare, colpirlo 4 volte mortalmente...

saran passati minimo 15 se non 20 minuti ...

in 20 minuti dove è finitò l'urgenza "il momentaneo obnubilamento della volontà" ??



qua è arrampicarsi dugli specchi inclianti:mc: :mc: :mc: :mc:



molto più semplice:

avvocat donna, donna la cliente, giudice donna con storia personale di soprusi su donne alle spalle ....

tatrak > sentenza iper a favore della donna ...



ceh poi personalmente posso capire ceh certi maiali prima fanno sta fine meglio è OK,

ma stiamo parlando di repubblica o di far west??

Ma magari aspettare le motivazioni delle sentenze prima di fare il solito catstrofismo?

E il PM che aveva chiesto l'assoluzione? Donna anche lui?

_fred_
05-03-2009, 15:45
Per "Un giorno in Pretura" qualche tempo fa (e a dire il vero mi pare sia stato trasmesso pure sabato scorso) veniva raccontato un caso analogo (successo in Sicilia mi pare) in cui una donna dopo aver subito le minacce e le percosse per 25 anni dal marito (era stata picchiata, seviziata, legata al letto con la catena ecc) dopo l'ennesimo episodio in cui il consorte l'aveva brutalizzata, aveva aspettato che questi andasse a dormire e poi lo ha prima accecato con un pentolino d'olio bollente e poi finito a colpi d'ascia.

Alla fine la donna si è presa una ventina d'anni di carcere.

All'epoca i 20 anni mi sembrarono un enormità (nel dibattimento sono state mostrate le sevizie sulla donna e su come le avesse fatto vivere una vita d'inferno e dolore), però pure la completa assoluzione mi pare un pò troppo.
Anche alla luce dei casi di cronaca che tutti conosciamo.

the_joe
05-03-2009, 15:45
La fai facile.
Purtroppo non è sempre così lineare.

Ci sono le minacce del marito, per esempio.
Sappiamo bene come funziona la giustizia, e sappiamo bene che anche a seguito della denuncia lui non sarebbe certo stato condotto in cella istantaneamente.
Nel frattempo quindi lei cosa avrebbe dovuto (potuto, più che altro) fare?

Dove sarebbe potuta andare?
Ti risulta che ci siano centri di accoglienza per donne vittime di violenza domestica?
A me no.

Le donne semplicemente si devono arrangiare, perchè fino a 30 anni fa avevi anche la famiglia che ti diceva che dovevi stare zitta e subire in silenzio.

Qualcuno ha voglia di fare una raccolta dei casi in cui questo tipo di situazione finisce con lui che poi la uccide perchè lei lo ha denunciato?

A memoria sono parecchi.
La violenza di un uomo non si ferma con una denuncia.

Quindi è lecito uccidere un marito violento, ma un rapinatore no e perchè mai? Chissà se poi il rapinatore possa ritornare a finire il lavoro visto che si è trovato bene.......

Da una parte c'è la legge e dall'altra la giustizia privata.

Fritz!
05-03-2009, 15:47
Quindi è lecito uccidere un marito violento, ma un rapinatore no e perchè mai? Chissà se poi il rapinatore possa ritornare a finire il lavoro visto che si è trovato bene.......

Da una parte c'è la legge e dall'altra la giustizia privata.

Chissà perché questi discorsi contro la giustizia privata non li facevate nei casi delle "rapine".

Forse perché a determinare l'opinione c'é una banale identificazione, in un caso con l'assassino, nell'altro con il morto?

Special
05-03-2009, 15:50
Comunque ho l'impressione che se fosse successo il contrario, ovvero se la moglie fosse tornata a casa ubriaca e il marito l'avesse uccisa, la sentenza sarebbe stata diversa...

Ho questa sensazione anche io...
E ti dirò di più... non mi stupirebbe nemmeno se non le avessero tolto la custodia dei figli...

the_joe
05-03-2009, 15:50
Chissà perché questi discorsi contro la giustizia privata non li facevate nei casi delle "rapine".

Forse perché a determinare l'opinione c'é una banale identificazione, in un caso con l'assassino, nell'altro con il morto?

Chissà perchè non perdi mai l'occasione di scrivere a vanvera quotando gli altri e magari non inizi a postare un po' delle TUE opinioni invece di sparare a zero sugli altri utenti senza ESPORTI MAI PERSONALMENTE.

Froze
05-03-2009, 15:55
Ho questa sensazione anche io...
E ti dirò di più... non mi stupirebbe nemmeno se non le avessero tolto la custodia dei figli...

i figli sono maggiorenni mi pare :stordita:

Fritz!
05-03-2009, 15:57
Quindi è lecito uccidere un marito violento, ma un rapinatore no e perchè mai? .

Solita baggianata.

L'assoluzione non significa che "é lecito prendere ad accettate un marito ubriaco".

L'asoulzione significa che in quel caso specifico, l'azione compiuta da quella donna, in quel caso concreto non é punibile.

Questo per via del contesto che ha determinato quell'evento delittuoso.

Contesto valutato, ricostruito, esposto, nel corso nel processo. Contesto del quale non ne sappiamo sostanzialmente nulla.

Gemma
05-03-2009, 15:58
Risposta generale:
In primo luogo accomunare una rapina ad un matrimonio schiavitù lo trovo non solo fuori luogo ed inappropriato, ma anche offensivo.

In secondo luogo io non ho detto che questo sia un caso in cui si configuri la legittima difesa (visto oltretutto che di legge ne so poco e nulla).

Io ho solo cercato di dare una spiegazione, ma qui c'è gente che si spertica e si straccia le vesti prima ancora di leggere le motivazioni della sentenza e conoscendo la storia solo a spizzichi e bocconi.

Nessuno ha voglia di fare quella ricerchina, vero?
Peccato. Perchè poi quando leggiamo "lei aveva chiesto il divorzio, lui l'ha ammazzata" oppure "lei aveva denunciato le violenze e i carabinieri l'avevano sottovalutata: trovata morta" allora poi ci dispiacciamo tutti tanto, nevvero?

e in ultimo
Quindi le donne hanno il diritto di ammazzare i proprio mariti se le maltrattano! ottimo!! veramente ottimo! w l'Italia e le donne!
il mio amor proprio femminile mi spingerebbe ad insultarti con epiteti che farebbero arrossire uno scaricatore di porto.
Siccome il contesto non lo consente, mi limito a ricordarti che la legge che contemplava il delitto d'onore
Codice Penale, art. 587
Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella.
è stata abrogata solo nel 1981.
Serve che ti ricordi che il delitto d'onore era appannaggio maschile?

Fritz!
05-03-2009, 15:59
Chissà perchè non perdi mai l'occasione di scrivere a vanvera quotando gli altri e magari non inizi a postare un po' delle TUE opinioni invece di sparare a zero sugli altri utenti senza ESPORTI MAI PERSONALMENTE.

Se esporsi significa pontificare su un caso concreto del quale non sappiamo nulla, allora molto meglio non esporsi.

the_joe
05-03-2009, 16:07
Se esporsi significa pontificare su un caso concreto del quale non sappiamo nulla, allora molto meglio non esporsi.

Visto che ti piace punzecchiare qua e là gli utenti del forum, gradirei che magari quando quoti qualcuno o critichi alcuni post, poi magari tu facessi seguire una replica articolata a quanto vai criticando.

Visto che ti piace tanto parlare di legalità, puoi pure dire qualcosa in merito ad una signora che ha ucciso il marito addormentato e della sentenza di assoluzione esponendo UNA TUA OPINIONE IN MERITO per la quale non serve certo conoscere tutti gli atti processuali, alla fine si tratta di dare un'opinione e non certo di fare una sentenza visto che non mi pare che siamo in un'aula di tribunale, ma solo su un forum pubblico.

yggdrasil
05-03-2009, 16:09
posso far notare che questa qui non ha commesso un omicidio da quattro soldi ma addirittura un omicidio volontario ed oltretutto PREMEDITATO?

Fritz!
05-03-2009, 16:11
Visto che ti piace punzecchiare qua e là gli utenti del forum, gradirei che magari quando quoti qualcuno o critichi alcuni post, poi magari tu facessi seguire una replica articolata a quanto vai criticando.

Visto che ti piace tanto parlare di legalità, puoi pure dire qualcosa in merito ad una signora che ha ucciso il marito addormentato e della sentenza di assoluzione esponendo UNA TUA OPINIONE IN MERITO per la quale non serve certo conoscere tutti gli atti processuali, alla fine si tratta di dare un'opinione e non certo di fare una sentenza visto che non mi pare che siamo in un'aula di tribunale, ma solo su un forum pubblico.

La mia opinione é che chi valorizza la legalità come primo obbligo morale ha quello di rispettare il lavoro e le sentenze della magistratura.

Se uno poi vuole commentare, dovrebbe commentare i fatti e le sentenze. Non le proprie illazioni (tipo quella che il giudice donna é una frustrata maltrattata dal marito che si "vendica")

Fritz!
05-03-2009, 16:12
posso far notare che questa qui non ha commesso un omicidio da quattro soldi ma addirittura un omicidio volontario ed oltretutto PREMEDITATO?

Non ci puo essere premeditazione in assenza di capacità di intendere e di volere. E credo nemmeno volontarietà.

Gemma
05-03-2009, 16:13
posso far notare che questa qui non ha commesso un omicidio da quattro soldi ma addirittura un omicidio volontario ed oltretutto PREMEDITATO?

Se fosse stato premeditato non sarebbe andata a prendere l'ascia dalla legnaia: ce l'avrebbe avuto già a portata di mano, preparata nel pomeriggio ;)

Insert coin
05-03-2009, 16:20
Sbaglio o ci fu tempo fa il caso di una madre assolta dopo aver infilato la sua bimba nella lavatrice?

_Magellano_
05-03-2009, 16:23
Se fosse stato premeditato non sarebbe andata a prendere l'ascia dalla legnaia: ce l'avrebbe avuto già a portata di mano, preparata nel pomeriggio ;)
L'ha pianificato dopo il pomeriggio,se fosse stata una cosa impulsiva l'avrebbe ammazzato con qualcosa che si trovava li in stanza,non faceva le scale in cantina e solo dopo aver aspettato che il marito si fosse addormentato...
Io sto dando un interpretazione forse è il caso di aspettare l'acquisizione di nuovi elementi ma il fatto che l'accetta non l'avesse preparata già dal pomeriggio significa solo che l'intenzione di ammazzare le fosse venuta di sera. :boh:

Fritz!
05-03-2009, 16:26
L'ha pianificato dopo il pomeriggio,se fosse stata una cosa impulsiva l'avrebbe ammazzato con qualcosa che si trovava li in stanza,non faceva le scale in cantina e solo dopo aver aspettato che il marito si fosse addormentato...
Io sto dando un interpretazione forse è il caso di aspettare l'acquisizione di nuovi elementi ma il fatto che l'accetta non l'avesse preparata già dal pomeriggio significa solo che l'intenzione di ammazzare le fosse venuta di sera. :boh:

Se sia l'accusa che la difesa, che le perizie psichiatriche, parlano di uno stato alterato in cui era assente la capacità di intendere e di volere, forse é bene prendere questa come ricostruzione piu verosimile.

_Magellano_
05-03-2009, 16:30
Se sia l'accusa che la difesa, che le perizie psichiatriche, parlano di uno stato alterato in cui era assente la capacità di intendere e di volere, forse é bene prendere questa come ricostruzione piu verosimile.Ma infatti ho parlato di acquisizione di nuovi elementi e precisazioni,qui si parla tanto per parlare. :asd:
Anche perchè diciamocelo,la nostra opinione conta quanto il due di coppe quando briscola è bastoni e si gioca a poker. :asd:

yggdrasil
05-03-2009, 17:08
Se fosse stato premeditato non sarebbe andata a prendere l'ascia dalla legnaia: ce l'avrebbe avuto già a portata di mano, preparata nel pomeriggio ;)

se non lo fosse stato lo avrebbe attaccato con la prima cosa che avrebbe avuto a disposizione, tipo un soprammobile.

ma se questa aspetta tutto il pomeriggio, lo lascia addormentare e fa già per andare in cantina allora è comunque una premeditazione di ore prima, non è stato un atto istintivo come è l'omicidio volontario senza premeditazione.

LucaTortuga
05-03-2009, 17:17
Secondo me il rigore c'era, ma il marito era in fuorigioco...

lowenz
05-03-2009, 17:22
Sbaglio o ci fu tempo fa il caso di una madre assolta dopo aver infilato la sua bimba nella lavatrice?
Calma, quella era VERAMENTE incapace di intendere e volere.
Conosco il caso di persona.

lowenz
05-03-2009, 17:23
Notare che mancano del tutto i soliti commenti "Minchia oh, fossi io lo massacrerei di botte e poi lo brucerei" che ci sono INPENDENTEMENTE dalle attenuanti quando l'omicida è un maschio.....

Che stranooooooooooo......

the_joe
05-03-2009, 17:26
Secondo me il rigore c'era, ma il marito era in fuorigioco...

E il guardalinee dov'era? Non ha visto nulla?

VOGLIAMO LA MOVIOLA IN CAMPO :O

trallallero
05-03-2009, 17:27
Io invece vorrei far notare che in 15-20 minuti la capacità di intendere e volere potrebbe anche diminuire, soprattutto se in preda a panico/angoscia/disperazione/etc, quindi non si può parlare di premeditato solo perchè la donna ha avuto del tempo per pensarci.

Con questo non giustifico la sentenza di cui non so niente.

_Magellano_
05-03-2009, 17:56
Notare che mancano del tutto i soliti commenti "Minchia oh, fossi io lo massacrerei di botte e poi lo brucerei" che ci sono INPENDENTEMENTE dalle attenuanti quando l'omicida è un maschio.....

Che stranooooooooooo......C'è un complotto massonico per perseguitare gli uomini e si è fatto in modo che questi abbiano paura di parlare se il bersaglio anzichè essere un uomo è una donna.
Poi ovviamente questo complotto è lo stesso che vuole distruggere il vaticano ecc ecc.
Dai lowenz basta fare il simbolo del roditore ormai ha lasciato gotham. :asd:

Jammed_Death
05-03-2009, 18:10
magari il marito aveva la russata da sbronza e quindi la moglie ha sclerato

Macumbo
05-03-2009, 19:18
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo443089.shtml
.......
Il giudice Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Bassano del Grappa
......

superfulo ogni commento... :asd:

gabi.2437
05-03-2009, 19:27
Com'è che questa assolta mentre l'altro poveraccio che ha sparato ai ladri che l'hanno minacciato a mano armata rischia di andar dentro? Non mi è ben chiaro :fagiano:

paulus69
05-03-2009, 20:01
bah....
un torto non raddrizza un altro torto.:O
lei è da condannare,punto e basta.

Tensai
05-03-2009, 20:03
Incapacità d'intendere e di volere al 90%. :read:

paulus69
05-03-2009, 20:15
Incapacità d'intendere e di volere al 90%. :read:

la perizia psichiatrica "richiesta" dalla difesa ha fatto solo emergere che le condizioni psicofisiche del marito in quella sera(ma che cazzo vuol dì?:mbe: come se fanno una perizia a me per sapere di carretta...:doh: )erano talmente gravi da giustificare etc etc...
ma se,sbronzo,ronfava a letto...

CYRANO
05-03-2009, 20:24
ma non e' che sia come quella ex giudice di forum che dava sempre ragione alle femmine ?


C;.a;'.z;'.a

PhysX
05-03-2009, 20:44
Quello che mi è parso strano è questo punto:

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo443089.shtml

Lo stesso pm aveva chiesto l'assoluzione della donna, ma perché l'aveva ritenuta "non imputabile", in quanto incapace di intendere e volere al momento dell'omicidio.

Il giudice Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Bassano del Grappa, è andata più in là, ipotizzando in sostanza - bisognerà attendere le motivazioni della sentenza - che la 44enne abbia agito in uno stato di legittima difesa.

Non so se è un'illazione del giornalista, ma se per davvero l'ha assolta per legittima difesa trovo che sia assurdo.

Se invece è stata assolta per incapacita di intendere e di volere, e questa è stata dimostrata in modo certo, allora non è punibile, giustamente.

Anche se la cosa mi lascierebbe comunque perplesso... uno incapace di intendere e di volere me lo immagino come uno che va in escandescenza, completamente fuori di se, ha allucinazioni, vede davanti a se immagini distorte, cose che non esistono, perde il controllo del suo corpo e allora compie un delitto.
In un caso del genere sarebbe giusto non applicare la pena.

Ma una donna che aspetta che il marito prenda sonno, esce di casa, prende un'acetta sulla legnaia, torna dentro e lo infilza per tre volte mi da l'idea di una cosa fatta a mente fredda, volontariamente.

Se fosse per me l'attenuante dell'incapacita di intendere e di volere sarebbe solo da applicare ai casi permanenti, mentre l'idea che uno possa perdere momentaneamente le sue facolta, fare un delitto e poi tornare normale non è una scusa valida, soprattutto per il fatto che non si puo dimostrare con certezza.

Imp
05-03-2009, 21:22
Mi domando quanti qui si rendano conto che le donne maltrattate "qualche volta (http://www.teatronaturale.it/articolo/2092.html)" MUOIONO a causa delle percosse.
Questa povera donna viveva nel terrore e le cose andavano peggiorando.
Probabilmente quella notte lei già si vedeva in un trafiletto su un giornale di cronaca nera, la solita tragedia di un marito che uccide moglie e figli.

_Magellano_
05-03-2009, 21:47
Mi domando quanti qui si rendano conto che le donne maltrattate "qualche volta (http://www.teatronaturale.it/articolo/2092.html)" MUOIONO a causa delle percosse. Una povera donna che viveva nel terrore e le cose andavano peggiorando.
Probabilmente quella notte lei già si vedeva in un trafiletto su un giornale di cronaca nera, la solita tragedia di un marito che uccide moglie e figli.Mio nonno legge tutti i giorni vari giornali e legge di criminali che entrano nelle case e malmenano i proprietari per farsi dire la combinazione della cassaforte e qualche volta pur ottenendola non si fermano fino a trovare cose tipo "lo torturano con i trapani per sapere la combinazione e violentano la moglie".
Legge trafiletti come questo ogni mattina,dici che se gli entra un ladro e lui lo riempie di piombo con il fucile da caccia per paura di finire anche lui a fare la statistica e articoletti vari tutto sommato è giustificabile?
Non sto provocando chiedo per sapere applicando le stesse cose giustificazioni e attenuanti ad un caso diverso.

http://www.google.it/search?hl=it&safe=off&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&hs=ZjL&ei=3kiwSbX1LoaS_gbqgqHOBA&sa=X&oi=spell&resnum=0&ct=result&cd=1&q=torturano+cassaforte&spell=1 Giusto per fare qualche esempio,dalle torture con il trapano alla roulette russa.

trallallero
05-03-2009, 21:53
Ma una donna che aspetta che il marito prenda sonno, esce di casa, prende un'acetta sulla legnaia, torna dentro e lo infilza per tre volte mi da l'idea di una cosa fatta a mente fredda, volontariamente.

Ma chi ha detto che abbia aspettato ? magari ha cominciato ad andare in paranoia proprio in seguito al fatto che il marito si fosse addormentato.
Forse il suo dormire beatamente dopo una lite ha fatto scattare in lei un qualcosa, le ha aperto una valvola di sfogo.

Ripeto, non la sto difendendo, ma si sa poco sulla vicenda e poi ... la pazzia non si può capire altrimenti non si chiamerebbe pazzia.

Fritz!
05-03-2009, 21:56
Mio nonno legge tutti i giorni vari giornali e legge di criminali che entrano nelle case e malmenano i proprietari per farsi dire la combinazione della cassaforte e qualche volta pur ottenendola non si fermano fino a trovare cose tipo "lo torturano con i trapani per sapere la combinazione e violentano la moglie".
Legge trafiletti come questo ogni mattina,dici che se gli entra un ladro e lui lo riempie di piombo con il fucile da caccia per paura di finire anche lui a fare la statistica e articoletti vari tutto sommato è giustificabile?
Non sto provocando chiedo per sapere applicando le stesse cose giustificazioni e attenuanti ad un caso diverso.

http://www.google.it/search?hl=it&safe=off&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&hs=ZjL&ei=3kiwSbX1LoaS_gbqgqHOBA&sa=X&oi=spell&resnum=0&ct=result&cd=1&q=torturano+cassaforte&spell=1 Giusto per fare qualche esempio,dalle torture con il trapano alla roulette russa.

1) che c'entra?

2)su 10 risultati solo 2 sono articoli di cronaca su rapine. Uno dei due é del 1993

_Magellano_
05-03-2009, 21:59
1) che c'entra?

2)su 10 risultati solo 2 sono articoli di cronaca su rapine. Uno dei due é del 1993
1)C'entra che se uno si immedesima nei trafiletti e nei fatti di cronaca e fa un "azione preventiva" per paura di finire in uno di quei casi allora anche mio nonno dovrebbe essere scagionato se spara ad un ladro per lo stesso motivo.
L'hai letto il posto in questione e la mia risposta o devi fare il bastian contrario per sport?
2)con un po di fantasia ci arrivi..sempre ammesso che lasci stare l'attitudine sopracitata.

blade9722
05-03-2009, 22:36
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo443089.shtml

Il tribunale di Bassano del Grappa (Vicenza) ha assolto una donna che uccise a colpi d'accetta il marito, violento e spesso ubriaco. Per i giudici, Angela Nichele, 44 anni, è innocente perché il fatto non costituisce reato. Determinante la perizia psichiatrica chiesta dalla difesa che prova come, la sera in cui l'uomo venne ucciso, fosse in uno stato tale da essere ritenuto dalla moglie un pericolo immediato per sé e per i figli.

Una sentenza che farà probabilmente discutere. Lo stesso pm aveva chiesto l'assoluzione della donna, ma perché l'aveva ritenuta "non imputabile", in quanto incapace di intendere e volere al momento dell'omicidio.

Il giudice Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Bassano del Grappa, è andata più in là, ipotizzando in sostanza - bisognerà attendere le motivazioni della sentenza - che la 44enne abbia agito in uno stato di legittima difesa.

Decisivi gli esiti della perizia psichiatrica chiesta dalla difesa: la sera dell'omicidio, quando il marito, Matteo Zanetti, 46 anni, rientrò a casa ebbro d'alcol, Nichele era convinta che l'uomo rappresentasse un pericolo immediato per la propria vita e per quella dei suoi figli. Il fatto era avvenuto a Rossano veneto (Vicenza), il 13 marzo del 2008.

Quella sera, dopo l'ennesima lite con il consorte, Angela Nichele aveva aspettato che questi si addormentasse. Era andata nella legnaia, aveva preso l'accetta e tornata in casa aveva colpito con tre fendenti mortali alla testa quell'uomo con il quale da tempo non andava più d'accordo.
La donna aveva spiegato di aver agito al colmo dell'esasperazione contro il padre dei suoi quattro figli, tre maschi e una ragazza fra i 17 e i 22 anni. Svegliati di soprassalto, i giovani si erano trovati davanti alla tragedia: il padre riverso sul letto in un lago di sangue e la madre sotto shock.

Nonostante la disperazione, i figli della coppia si erano divisi i compiti: due erano usciti per andare dai carabinieri a denunciare la madre, gli altri due erano rimasti a casa per stare vicino a lei.

Quando i carabinieri erano arrivati nella casa della famiglia Zanetti, in via San Paolo, la donna aveva confessato subito, raccontando che il marito la costringeva a una vita infernale. A provocare la tragedia non sarebbe stata infatti solo l'esasperazione della donna per la dipendenza dall'alcol del marito. Dopo le prime indagini, emerse il quadro di un rapporto familiare particolarmente teso. Stando alle testimonianze dei vicini di casa, lui si ubriacava, la picchiava e maltrattava anche i figli. Angela Nichele era stata accusata di omicidio volontario aggravato.

Dopo un anno la sentenza giudiziaria, per molti versi inattesa, che riapre la strada della libertà per la 44enne vicentina. Con l'assoluzione, il gip Barbara Maria Trenti ha disposto anche la revoca degli arresti domiciliari della donna nella casa della madre, a Cittadella.


A me ricorda tantissimo un evento di cronaca delle mie parti: il giallo di Bascapè. Milena Quaglini, una donna esile ed apparentemente indifesa, aveva ucciso il marito in maniera analoga, aspettando che si addormentasse, giustificando il fatto come reazione alle sue violenze. Mentre era agli arresti domiciliari, uccise un agricoltore di Bascapè. In seguito si scoprì che dieci anni prima aveva ucciso anche il suo datore di lavoro. Morì suicida in carcere, ed è a tutti gli effetti considerata un'assassina seriale.

Willy McBride
05-03-2009, 22:57
1)C'entra che se uno si immedesima nei trafiletti e nei fatti di cronaca e fa un "azione preventiva" per paura di finire in uno di quei casi allora anche mio nonno dovrebbe essere scagionato se spara ad un ladro per lo stesso motivo.
L'hai letto il posto in questione e la mia risposta o devi fare il bastian contrario per sport?
2)con un po di fantasia ci arrivi..sempre ammesso che lasci stare l'attitudine sopracitata.

No, guarda, è un paragone schifoso, quella donna non ha "letto sul giornale" che esistono mariti violenti che si ubriacano e picchiano le mogli, ha subito violenze continue per decenni, lei e anche i suoi figli, tutti lo sapevano e nessuno si è mai mosso. Non era una litigata, si parla di anni di abusi, qualcosa che distrugge una persona e gli effetti di sicuro non passano in mezzora.

_Magellano_
05-03-2009, 23:01
Io veramente mi chiedo se certi utenti leggono il post quotato e il post di risposta e ne capiscono causa e contesto o se devono metterci del loro nel pensiero degli altri quando questi magari rispondevano a ipotesi con altre ipotesi e non con opinioni su fatti.

Willy McBride
05-03-2009, 23:05
Io veramente mi chiedo se certi utenti leggono il post quotato e il post di risposta e ne capiscono causa e contesto o se devono metterci del loro nel pensiero degli altri quando questi magari rispondevano a ipotesi con altre ipotesi e non con opinioni su fatti.

Ho letto tutto il thread, purtroppo. Tu invece hai letto quello che hai scritto?

_Magellano_
05-03-2009, 23:12
No aspettavo lo facessi tu per me,sai ho scordato gli occhiali negli altri pantaloni. :O

lowenz
06-03-2009, 10:03
A me ricorda tantissimo un evento di cronaca delle mie parti: il giallo di Bascapè. Milena Quaglini, una donna esile ed apparentemente indifesa, aveva ucciso il marito in maniera analoga, aspettando che si addormentasse, giustificando il fatto come reazione alle sue violenze. Mentre era agli arresti domiciliari, uccise un agricoltore di Bascapè. In seguito si scoprì che aveva dieci anni prima aveva ucciso anche il suo datore di lavoro. Morì suicida in carcere, ed è a tutti gli effetti considerata un'assassina seriale.
Apperò :D

blade9722
06-03-2009, 10:45
Apperò :D

Infatti cio' che mi spaventa in questo caso e' la premeditazione, nessuna delle vittime della Quaglini e' stata uccisa durante una aggressione. Lei giustificava ogni sua azione come difesa personale, ma fra i suoi contatti la percentuale di aguzzini era stranamente elevata....

Imp
06-03-2009, 12:09
Infatti cio' che mi spaventa in questo caso e' la premeditazione, nessuna delle vittime della Quaglini e' stata uccisa durante una aggressione. Lei giustificava ogni sua azione come difesa personale, ma fra i suoi contatti la percentuale di aguzzini era stranamente elevata....Brr, la Quaglini se li cercava proprio pessimi, gli uomini... oserei dire tutti cloni del padre.
http://www.occhirossi.it/biografie/MilenaQuaglini.htm
Ma le due donne non paiono assomigliarsi: la Quaglini era una folle, ma lucida omicida, mentre in questo caso accusa e difesa sono concordi nell'affermare che al momento dell'omicidio Angela Nichele non era in se.

nomeutente
06-03-2009, 12:25
Comunque ho l'impressione che se fosse successo il contrario, ovvero se la moglie fosse tornata a casa ubriaca e il marito l'avesse uccisa, la sentenza sarebbe stata diversa...


Vorrei fosse vagliata anche la posizione della marmotta :fagiano:

Seriamente, quante donne conosci che picchiano il marito quando tornano a casa ubriache?

Gemma
06-03-2009, 12:32
Vorrei fosse vagliata anche la posizione della marmotta :fagiano:



:sbonk:

blade9722
06-03-2009, 12:37
Brr, la Quaglini se li cercava proprio pessimi, gli uomini... oserei dire tutti cloni del padre.
http://www.occhirossi.it/biografie/MilenaQuaglini.htm
Ma le due donne non paiono assomigliarsi: la Quaglini era una folle, ma lucida omicida, mentre in questo caso accusa e difesa sono concordi nell'affermare che al momento dell'omicidio Angela Nichele non era in se.

E' stato lo stesso anche nel caso dell'omicidio del marito da parte di Milena, e' diventata una lucida omicida quando si e' scoperto che lo faceva per vizio. A me riesce difficile collegare la premeditazione con l'incapacita' di intendere o di volere. Se sei incapace di volere, perche' hai atteso che si addormentasse prima di colpire? Addurre come motivazione del proprio gesto l'esasperazione per le violenze subite dal marito mi sembra tipico di chi e' in grado di comprendere le conseguenze dei propri gesti.

Gemma
06-03-2009, 12:39
E' stato lo stesso anche nel caso dell'omicidio del marito da parte di Milena, e' diventata una lucida omicida quando si e' scoperto che lo faceva per vizio. A me riesce difficile collegare la premeditazione con l'incapacita' di intendere o di volere. Se sei incapace di volere, perche' hai atteso che si addormentasse prima di colpire? Addurre come motivazione del proprio gesto l'esasperazione per le violenze subite dal marito mi sembra tipico di chi e' in grado di comprendere le conseguenze dei propri gesti.

Esasperazione non necessariamente implica stupidità: se senti che non ce la fai più cosa fai, affronti la persona mentre è vigile e te le suonerebbe, come solito, o aspetteresti un suo momento di debolezza?

20 minuti non sono un tempo ragionevole per indicare premeditazione.

PhysX
06-03-2009, 12:39
Ma chi ha detto che abbia aspettato ? magari ha cominciato ad andare in paranoia proprio in seguito al fatto che il marito si fosse addormentato.
Forse il suo dormire beatamente dopo una lite ha fatto scattare in lei un qualcosa, le ha aperto una valvola di sfogo.

Ripeto, non la sto difendendo, ma si sa poco sulla vicenda e poi ... la pazzia non si può capire altrimenti non si chiamerebbe pazzia.

Nell'articolo è scritto cosi, fino a prova contraria lo prendo per buono:

Quella sera, dopo l'ennesima lite con il consorte, Angela Nichele aveva aspettato che questi si addormentasse. Era andata nella legnaia, aveva preso l'accetta e tornata in casa aveva colpito con tre fendenti mortali alla testa quell'uomo con il quale da tempo non andava più d'accordo.

Quando verranno pubblicate le motivazioni ne sapremo di piu ma in ogni caso non cambia tanto, al massimo si puo discutere l'aggravante della premeditazione ma sempre di omicidio volontario si tratta.


Mi domando quanti qui si rendano conto che le donne maltrattate "qualche volta (http://www.teatronaturale.it/articolo/2092.html)" MUOIONO a causa delle percosse.
Questa povera donna viveva nel terrore e le cose andavano peggiorando.
Probabilmente quella notte lei già si vedeva in un trafiletto su un giornale di cronaca nera, la solita tragedia di un marito che uccide moglie e figli.

Trovo esagerato quello che dici, se per davvero avesse subito delle percosse cosi gravi le sarebbe bastato andare a denunciare il marito per maltrattamenti e mostrare le ferite, sarebbero intervenuti immediatamente.



No, guarda, è un paragone schifoso, quella donna non ha "letto sul giornale" che esistono mariti violenti che si ubriacano e picchiano le mogli, ha subito violenze continue per decenni, lei e anche i suoi figli, tutti lo sapevano e nessuno si è mai mosso. Non era una litigata, si parla di anni di abusi, qualcosa che distrugge una persona e gli effetti di sicuro non passano in mezzora.

Anche il gioielleiere non ha "letto sul giornale" che esistono i rapinatori, se li è trovati per davvero nel negozio, è stato minacciato di morte, legato e picchiato. Si tratta di un trauma enorme, che puo far andare fuori di senno una persona.
Quindi non è un paragone schifoso, ci sta in pieno, e il fatto che uno che uccide una persona che dorme viene assolto mentre uno che spara da distante ai rapinatori che l'hanno appena picchiato no è alquanto strano.


Vorrei fosse vagliata anche la posizione della marmotta :fagiano:

Seriamente, quante donne conosci che picchiano il marito quando tornano a casa ubriache?
http://www.bastardidentro.it/misc/bastardidentro/data/images//b/bd1417-concorso-di-obbedienza1233223284.jpg

_Magellano_
06-03-2009, 12:53
Nell'articolo è scritto cosi, fino a prova contraria lo prendo per buono:



Quando verranno pubblicate le motivazioni ne sapremo di piu ma in ogni caso non cambia tanto, al massimo si puo discutere l'aggravante della premeditazione ma sempre di omicidio volontario si tratta.




Trovo esagerato quello che dici, se per davvero avesse subito delle percosse cosi gravi le sarebbe bastato andare a denunciare il marito per maltrattamenti e mostrare le ferite, sarebbero intervenuti immediatamente.





Anche il gioielleiere non ha "letto sul giornale" che esistono i rapinatori, se li è trovati per davvero nel negozio, è stato minacciato di morte, legato e picchiato. Si tratta di un trauma enorme, che puo far andare fuori di senno una persona.
Quindi non è un paragone schifoso, ci sta in pieno, e il fatto che uno che uccide una persona che dorme viene assolto mentre uno che spara da distante ai rapinatori che l'hanno appena picchiato no è alquanto strano.



http://www.bastardidentro.it/misc/bastardidentro/data/images//b/bd1417-concorso-di-obbedienza1233223284.jpgDa incorniciare.
Anche se non nego di essere in dubbio sull'interpretazione dell'img. :asd:

blade9722
06-03-2009, 12:57
Esasperazione non necessariamente implica stupidità: se senti che non ce la fai più cosa fai, affronti la persona mentre è vigile e te le suonerebbe, come solito, o aspetteresti un suo momento di debolezza?

20 minuti non sono un tempo ragionevole per indicare premeditazione.

Non e' una questione di 20 o 2 minuti. Lei ha atteso che il marito sia incosciente per colpirlo, proprio per i motivi che hai citato, ed in questo sta la premeditazione. Se avesse colpito il marito ad aggressione in corso, sarebbe stata legittima difesa. Se lo avesse colpito subito dopo aver subito la violenza, potrei vedere il vizio momentaneo di lucidita'. Attendere che l'obiettivo sia incosciente, quindi incapace di reagire, a me suggerisce uno stato di lucidita' mentale.

Gemma
06-03-2009, 13:00
Non e' una questione di 20 o 2 minuti. Lei ha atteso che il marito sia incosciente per colpirlo, proprio per i motivi che hai citato, ed in questo sta la premeditazione. Se avesse colpito il marito ad aggressione in corso, sarebbe stata legittima difesa. Se lo avesse colpito subito dopo aver subito la violenza, potrei vedere il vizio momentaneo di lucidita'. Attendere che l'obiettivo sia incosciente, quindi incapace di reagire, a me suggerisce uno stato di lucidita' mentale.

e sbagli ;)

blade9722
06-03-2009, 13:07
e sbagli ;)

Ok, argomenta dove sbaglio.;)

Gemma
06-03-2009, 13:19
Ok, argomenta dove sbaglio.;)

Mah, io le argomentazioni le ho già date: un temporaneo stato di infermità mentale induce a non essere in grado di fare il dovuto distinguo bene/male, ma il fatto che sia temporaneo non significa "istantaneo".

Una persona psicologicamente molto provata che arrivi al punto di rottura non necessariamente ha un'esplosione immediata.

Non so come spiegarti, ma io me la figuro abbastanza nitidamente. E non vedo lucidità mentale in un gesto compiuto in una manciata di minuti, nè premeditazione.

Immagina di essere così provato da non farcela più, e arriva la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Bada che parliamo di abusi, quindi non della manifestazione violenta di chi ha un accesso d'ira, ma della disperazione di chi sta pensando "o vivi tu, o vivo io". E immagina poi che in quella disperazione non sei lucido a riflettere "si, ma poi finisco in galera", l'unica conseguenza che riesci a valutare è che se fai smettere quella violenza vivrai. Ma hai di fronte a te qualcuno che con una manata ti stende, non ce la puoi fare. Tremi, aspetti, rimugini, hai paura, ma l'istinto di sopravvivenza ti muove. Come aspettare la distrazione dell'avversario per poterlo cogliere impreparato e più debole. Ma tutto questo non è ragionamento, non è lucidità. E' un istinto che scatta quando la violenza che si subisce non è istantanea, come nel caso di una aggressione spot, ma perpetuata a lungo, logorante. Una voce in te ti dice "devo approfittare di questo momento, perchè potrebbe essere l'ultimo della mia vita".
La temporanea incapacità di intendere viene proprio dallo stato mentale a cui ha condotto la violenza continua e prolungata.

Premeditato sarebbe il gesto di una moglie che, stanca del marito, passa il pomeriggio a studiare un modo per ucciderlo.
O intere giornate. A mente fredda, lucida.

Sono riuscita a spiegarmi?

Imp
06-03-2009, 13:43
E' stato lo stesso anche nel caso dell'omicidio del marito da parte di Milena, e' diventata una lucida omicida quando si e' scoperto che lo faceva per vizio. A me riesce difficile collegare la premeditazione con l'incapacita' di intendere o di volere. Se sei incapace di volere, perche' hai atteso che si addormentasse prima di colpire? Addurre come motivazione del proprio gesto l'esasperazione per le violenze subite dal marito mi sembra tipico di chi e' in grado di comprendere le conseguenze dei propri gesti.Attenzione, riguardo la Quaglini non si è scoperto che lo faceva "per vizio".
Si è scoperto che era una persona affetta da turbe psichiche, alcolizzata, ma capace di comprendere cosa stava facendo al momento dell'omicidio.
Sapeva di star commettendo qualcosa di sbagliato e deliberatamente cercava di nascondere le prove.
Gli omicidi della Quaglini:
Primo omicidio (un vecchio usuraio): caso inizialmente archiviato come morte accidentale, riaperto successivamente quando si sapeva già che la Quaglini era un'omicida, condannata a venti mesi per eccesso colposo di legittima difesa. L'aveva ucciso colpendolo con una lampada quando lui aveva cercato di spingerla sul letto.
Secondo omicidio (il secondo marito, violento, ucciso da lei mentre ubriaca, quando si addormenta lei lo colpisce alla testa, incapretta e strangola): condannata a 14 anni, ridotti a 6 di domicialiari per parziale vizio di mente.
Terzo omicidio (convivente, l'uomo era stato 6 anni in carcere per aver violentato le proprie figlie): l'uomo la violenta, lei lo avvelena e nasconde il corpo. La Quaglini si suicida in carcere.

Mentre in questo caso la donna era in uno stato mentale alterato (causato, imo, dai costanti abusi e depressione) in cui non era più in grado di comprendere pienamente cosa stava accadendo. Non si è messa a correre dietro dei delinquenti, non si è inventata una storia strappalacrime, non ha cercato di nascondere il corpo. L'hanno trovata i figli in stato di shock. La sua condizione era tale che anche l'accusa aveva chiesto l'assoluzione.

blade9722
06-03-2009, 13:46
Mah, io le argomentazioni le ho già date: un temporaneo stato di infermità mentale induce a non essere in grado di fare il dovuto distinguo bene/male, ma il fatto che sia temporaneo non significa "istantaneo".

Una persona psicologicamente molto provata che arrivi al punto di rottura non necessariamente ha un'esplosione immediata.

Non so come spiegarti, ma io me la figuro abbastanza nitidamente. E non vedo lucidità mentale in un gesto compiuto in una manciata di minuti, nè premeditazione.

Immagina di essere così provato da non farcela più, e arriva la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Bada che parliamo di abusi, quindi non della manifestazione violenta di chi ha un accesso d'ira, ma della disperazione di chi sta pensando "o vivi tu, o vivo io". E immagina poi che in quella disperazione non sei lucido a riflettere "si, ma poi finisco in galera", l'unica conseguenza che riesci a valutare è che se fai smettere quella violenza vivrai. Ma hai di fronte a te qualcuno che con una manata ti stende, non ce la puoi fare. Tremi, aspetti, rimugini, hai paura, ma l'istinto di sopravvivenza ti muove. Come aspettare la distrazione dell'avversario per poterlo cogliere impreparato e più debole. Ma tutto questo non è ragionamento, non è lucidità. E' un istinto che scatta quando la violenza che si subisce non è istantanea, come nel caso di una aggressione spot, ma perpetuata a lungo, logorante. Una voce in te ti dice "devo approfittare di questo momento, perchè potrebbe essere l'ultimo della mia vita".
La temporanea incapacità di intendere viene proprio dallo stato mentale a cui ha condotto la violenza continua e prolungata.

Premeditato sarebbe il gesto di una moglie che, stanca del marito, passa il pomeriggio a studiare un modo per ucciderlo.
O intere giornate. A mente fredda, lucida.

Sono riuscita a spiegarmi?

Si, pero' secondo me ci sono alcuni punti che vanno chiariti.

- Al fine della responsabilita' personale, uno stato di disperazione e esasperazione e' un attenuante, ma non una scriminante. E' l'incapacita' di intendere e volere a fare testo.

- Si parla di premeditazione quando non c'e' contiguita' temporale fra il momento in cui il delitto viene pensato e quello in cui viene perpetrato. Non c'e' un tempo minimo per questa discontinuita'. Cio' che conta, per escludere la premeditazione, e' la valutazione della dinamica.

- Non considerare l'eventualita' di finire ingalera non e' indice di incapacita' di intendere: se cosi' fosse, tutti i criminali sarebbero tali.


Alla luce di cio':
Cosa significa, in un caso di omicidio, che chi lo ha commesso era "incapace di intendere"? Che non era in grado di comprendere le conseguenze delle proprie azioni, in altre parole che non e' reso conto che stava privando una persona della vita. Ora, l'associazione logica:
mio marito mi sta rendendo la vita impossibile --> lo prendo ad accettate in testa --> in questo modo lo uccido --> cosi' non potra' piu' farmi del male, e' un chiaro indice di capacita' di intendere. La povera' donna ha colpito proprio perch'e comprendeva le conseguenze delle sue azioni, cioe' la morte del suo aguzzino.

Per quanto riguarda l'incapacita' di volere, il fatto di attendere che il marito si addormentasse esclude che la moglie sia stata vittima di un impulso irrefrenabile.

Per quanto riguarda la premeditazione, non c'e' continuita' nella dinamica fra il momento in cui la donna ha pensato al delitto, e il momento in cui ha posto in essere i propri propositi, in quanto in mezzo c'e' una valutazione condizionale: lo stato di incoscienza del marito.


Non fraintendermi, non voglio giustificare il marito, e comprendo lo stato di disperazione della donna. Semplicemente, dal mio punto di vista escluderei l'incapacita' di intendere e di volere.

Gemma
06-03-2009, 13:52
Si, pero' secondo me ci sono alcuni punti che vanno chiariti.

- Al fine della responsabilita' personale, uno stato di disperazione e esasperazione e' un attenuante, ma non una scriminante. E' l'incapacita' di intendere e volere a fare testo.

- Si parla di premeditazione quando non c'e' contiguita' temporale fra il momento in cui il delitto viene pensato e quello in cui viene perpetrato. Non c'e' un tempo minimo per questa discontinuita'. Cio' che conta, per escludere la premeditazione, e' la valutazione della dinamica.

- Non considerare l'eventualita' di finire ingalera non e' indice di incapacita' di intendere: se cosi' fosse, tutti i criminali sarebbero incapacit di intendere.


Alla luce di cio':
Cosa significa, in un caso di omicidio, che chi lo ha commesso era "incapace di intendere"? Che non era in grado di comprendere le conseguenze delle proprie azioni, in altre parole che non e' reso conto che stava privando una persona della vita. Ora, l'associazione logica:
mio marito mi sta rendendo la vita impossibile --> lo prendo ad accettate in testa --> in questo modo lo uccido --> cosi' non potra' piu' farmi del male, e' un chiaro indice di capacita' di intendere. La povera' donna ha colpito proprio perch'e comprendeva le conseguenze delle sue azioni, cioe' la morte del suo aguzzino.

Per quanto riguarda l'incapacita' di volere, il fatto di attendere che il marito si addormentasse esclude che la moglie sia stata vittima di un impulso irrefrenabile.

Per quanto riguarda la premeditazione, non c'e' continuita' nella dinamica fra il momento in cui la donna ha pensato al delitto, e il momento in cui ha posto in essere i propri propositi, in quanto in mezzo c'e' una valutazione condizionale: lo stato di incoscienza del marito.


Non fraintendermi, non voglio giustificare il marito, e comprendo lo stato di disperazione della donna. Semplicemente, dal mio punto di vista escluderei l'incapacita' di intendere e di volere.

Che ti posso dire, nè io nè te saremo chiamati a giudicarla per questo, ed in effetti io non mi esprimo affatto nel merito.

L'unico appunto è sulla definizione di "temporanea incapacità di intendere e volere" (non dimenticare il temporanea, è importante), che secondo me non significa che non sai valutare la gravità delle tue azioni, ma non riesci più a fare un distinguo tra bene e male. In quel momento per te liberarti di un aguzzino è bene.
Però, torno a ripetere, non essendo qualificata in ambito legale la definizione precisa non la so.

Sarebbe opportuno qualche chiarimento da parte dei penalisti del forum.

blade9722
06-03-2009, 13:59
Attenzione, riguardo la Quaglini non si è scoperto che lo faceva "per vizio".
Si è scoperto che era una persona affetta da turbe psichiche, alcolizzata, ma capace di comprendere cosa stava facendo al momento dell'omicidio.
Sapeva di star commettendo qualcosa di sbagliato e deliberatamente cercava di nascondere le prove.
Gli omicidi della Quaglini:
Primo omicidio (un vecchio usuraio): caso inizialmente archiviato come morte accidentale, riaperto successivamente quando si sapeva già che la Quaglini era un'omicida, condannata a venti mesi per eccesso colposo di legittima difesa. L'aveva ucciso colpendolo con una lampada quando lui aveva cercato di spingerla sul letto.
Secondo omicidio (il secondo marito, violento, ucciso da lei mentre ubriaca, quando si addormenta lei lo colpisce alla testa, incapretta e strangola): condannata a 14 anni, ridotti a 6 di domicialiari per parziale vizio di mente.
Terzo omicidio (convivente, l'uomo era stato 6 anni in carcere per aver violentato le proprie figlie): l'uomo la violenta, lei lo avvelena e nasconde il corpo. La Quaglini si suicida in carcere.

Mentre in questo caso la donna era in uno stato mentale alterato (causato, imo, dai costanti abusi e depressione) in cui non era più in grado di comprendere pienamente cosa stava accadendo. Non si è messa a correre dietro dei delinquenti, non si è inventata una storia strappalacrime, non ha cercato di nascondere il corpo. L'hanno trovata i figli in stato di shock. La sua condizione era tale che anche l'accusa aveva chiesto l'assoluzione.

Quello di nascondere le prove e' valido per gli altri due omicidi, ma per quello del maritola Quaglini si e' comportata in maniera simile: ha chiamato la polizia e ha denunciato l'accaduto alla polizia, motivandolo come un gesto disperato di una donna costretta a subire continue violenze. Le analogie sono parecchie.

Negli altri due casi, si e' comportata in modo assai differente: ha cercato (nel primo caso con successo) di sviare le indagini. Tieni presente che, a differenza del caso del secondo marito, in questi non c'e' prova che abbia effettivamente subito un'aggressione.

Inoltre, ricordo che ai carabinieri era giunta una lettera anonima che suggeriva di indagare su casi irrisolti del Lido di Jesolo, dove la donna aveva trascorso la gioventu'.

nomeutente
06-03-2009, 14:02
http://www.bastardidentro.it/misc/bastardidentro/data/images//b/bd1417-concorso-di-obbedienza1233223284.jpg

La vignetta è simpatica, ma fra una vignetta e la realtà c'è un po' di differenza.
Al limite quella vignetta può essere la spia delle difficoltà di relazione fra uomo e donna in seguito all'emancipazione di quest'ultima: il maschietto, abituato a dominare, si trova spesso a disagio davanti a donne molto aggressive.
Però sta di fatto che non ricordo la notizia "donna ammazza marito".

blade9722
06-03-2009, 14:10
Che ti posso dire, nè io nè te saremo chiamati a giudicarla per questo, ed in effetti io non mi esprimo affatto nel merito.

L'unico appunto è sulla definizione di "temporanea incapacità di intendere e volere" (non dimenticare il temporanea, è importante), che secondo me non significa che non sai valutare la gravità delle tue azioni, ma non riesci più a fare un distinguo tra bene e male. In quel momento per te liberarti di un aguzzino è bene.


Non funziona cosi': anche liberarsi del marito che non si ama piu' per accaparrarsi l'eredita' e' un bene, ma e' vietato dalla legge. L'incapacita' di dare alle proprie azioni un giudizio etico conforme alla giurisdizione e' tipica dei comportamenti antisociali, e non e' considerata nemmeno un attenuante.


Però, torno a ripetere, non essendo qualificata in ambito legale la definizione precisa non la so.

Sarebbe opportuno qualche chiarimento da parte dei penalisti del forum.

Sarebbe opportuno, intanto si puo' guardare la pagina di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Imputabilit%C3%A0

the_joe
06-03-2009, 14:10
Però sta di fatto che non ricordo la notizia "donna ammazza marito".

Sbaglio o è il titolo di questo stesso thread :O

Imp
06-03-2009, 14:15
Quello di nascondere le prove e' valido per gli altri due omicidi, ma per quello del maritola Quaglini si e' comportata in maniera simile: ha chiamato la polizia e ha denunciato l'accaduto alla polizia, motivandolo come un gesto disperato di una donna costretta a subire continue violenze. Le analogie sono parecchie.Non dubito che sia stato il gesto disperato di una donna costretta a subire continue violenze. Il punto è che le perizie hanno appurato che seppur psicotica, la Quaglini era in grado di comprendere cosa stava facendo.

yggdrasil
06-03-2009, 14:19
Però sta di fatto che non ricordo la notizia "donna ammazza marito".

Sbaglio o è il titolo di questo stesso thread :O
:asd:

blade9722
06-03-2009, 14:20
Non dubito che sia stato il gesto disperato di una donna costretta a subire continue violenze. Il punto è che le perizie hanno appurato che seppur psicotica, la Quaglini era in grado di comprendere cosa stava facendo.

E' questo il punto: se isoli il solo caso del secondo marito, le analogie sono parecchie.

Non so se le sia mai stata diagnosticata una malattia mentale.

nomeutente
06-03-2009, 14:23
Sbaglio o è il titolo di questo stesso thread :O


Intendevo nell'altro senso :fagiano:
Il discorso è iniziato da: "e se fosse accaduto il contrario?", cioè se fosse stata la donna a tornare a casa ubriaca e a pestare il marito tutte le sere. Questo mi sembra uno scenario abbastanza improbabile.

the_joe
06-03-2009, 14:31
Intendevo nell'altro senso :fagiano:
Il discorso è iniziato da: "e se fosse accaduto il contrario?", cioè se fosse stata la donna a tornare a casa ubriaca e a pestare il marito tutte le sere. Questo mi sembra uno scenario abbastanza improbabile.

Certo, e la mia era una battuta, stà di fatto che la donna si è fatta giustizia da sola, può essere giustificata/giustificabile o meno, ma la sostanza è quella.

Il fatto che dici è molto più improbabile perchè di solito è l'uomo ad avere la prevalenza fisica e maggior predisposizione alla violenza rispetto ad una donna, ma come vedi non sempre ha la meglio (altra battutaccia).......

nomeutente
06-03-2009, 14:35
Certo, e la mia era una battuta


Lo sospettavo, però c'era anche la possibilità che io stessi facendo la figura del bischero :D



Il fatto che dici è molto più improbabile perchè di solito è l'uomo ad avere la prevalenza fisica e maggior predisposizione alla violenza rispetto ad una donna


E' proprio questo il punto.

the_joe
06-03-2009, 14:37
Lo sospettavo, però c'era anche la possibilità che io stessi facendo la figura del bischero :D




E' proprio questo il punto.

Già come il punto è che mentre dorme un uomo non è che sia poi tanto pericoloso........

entanglement
06-03-2009, 14:47
La vignetta è simpatica, ma fra una vignetta e la realtà c'è un po' di differenza.
Al limite quella vignetta può essere la spia delle difficoltà di relazione fra uomo e donna in seguito all'emancipazione di quest'ultima: il maschietto, abituato a dominare, si trova spesso a disagio davanti a donne molto aggressive.
Però sta di fatto che non ricordo la notizia "donna ammazza marito".

si ma ... esiste anche il divorzio a questo mondo !

PhysX
06-03-2009, 15:26
Mah, io le argomentazioni le ho già date: un temporaneo stato di infermità mentale induce a non essere in grado di fare il dovuto distinguo bene/male, ma il fatto che sia temporaneo non significa "istantaneo".

Una persona psicologicamente molto provata che arrivi al punto di rottura non necessariamente ha un'esplosione immediata.

Non so come spiegarti, ma io me la figuro abbastanza nitidamente. E non vedo lucidità mentale in un gesto compiuto in una manciata di minuti, nè premeditazione.

Immagina di essere così provato da non farcela più, e arriva la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Bada che parliamo di abusi, quindi non della manifestazione violenta di chi ha un accesso d'ira, ma della disperazione di chi sta pensando "o vivi tu, o vivo io". E immagina poi che in quella disperazione non sei lucido a riflettere "si, ma poi finisco in galera", l'unica conseguenza che riesci a valutare è che se fai smettere quella violenza vivrai. Ma hai di fronte a te qualcuno che con una manata ti stende, non ce la puoi fare. Tremi, aspetti, rimugini, hai paura, ma l'istinto di sopravvivenza ti muove. Come aspettare la distrazione dell'avversario per poterlo cogliere impreparato e più debole. Ma tutto questo non è ragionamento, non è lucidità. E' un istinto che scatta quando la violenza che si subisce non è istantanea, come nel caso di una aggressione spot, ma perpetuata a lungo, logorante. Una voce in te ti dice "devo approfittare di questo momento, perchè potrebbe essere l'ultimo della mia vita".
La temporanea incapacità di intendere viene proprio dallo stato mentale a cui ha condotto la violenza continua e prolungata.

Premeditato sarebbe il gesto di una moglie che, stanca del marito, passa il pomeriggio a studiare un modo per ucciderlo.
O intere giornate. A mente fredda, lucida.

Sono riuscita a spiegarmi?


Questo comportamento sarebbe plausibile nel caso di una donna che vive sola con un uomo tre volte piu grosso di lei in un posto isolato.

Il caso di Angela Nichele è diverso, lei non era sola e non dimentichiamo che anche i quattro figli venivano picchiati, per cui erano cinque contro uno, e due dei figli erano dei maschi piu che ventenni.
Inoltre la sera del delitto erano tutti in casa.
Alla luce di questo mi viene difficile credere alla versione della donna sola e impaurita che perde la lucidita e in un momento di pausa del suo aguzzino ne approfitta inconsciamente per ucciderlo.

Gemma
06-03-2009, 15:37
Questo comportamento sarebbe plausibile nel caso di una donna che vive sola con un uomo tre volte piu grosso di lei in un posto isolato.

Il caso di Angela Nichele è diverso, lei non era sola e non dimentichiamo che anche i quattro figli venivano picchiati, per cui erano cinque contro uno, e due dei figli erano dei maschi piu che ventenni.
Inoltre la sera del delitto erano tutti in casa.
Alla luce di questo mi viene difficile credere alla versione della donna sola e impaurita che perde la lucidita e in un momento di pausa del suo aguzzino ne approfitta inconsciamente per ucciderlo.

Ricordati che di solito le vittime sono soggiogate e per lo più incapaci di ribellione fino a che giunga il cosiddetto "punto di rottura".

nomeutente
06-03-2009, 15:43
Già come il punto è che mentre dorme un uomo non è che sia poi tanto pericoloso........

si ma ... esiste anche il divorzio a questo mondo !

Intendiamoci: non ho detto che la donna abbia fatto bene ad ammazzare il marito. Per quanto io non riesca ad avere compassione per l'uomo, è evidente che il lieto fine non è la morte dell'uomo, ma sarebbe stata la fuga della donna da una situazione così drammatica.
Le ragioni per cui è finita in questo modo non sta a me valutarle e nemmeno me la sento di dare un giudizio, non solo perché le informazioni sono poche ma anche perché è fin troppo facile fare i moralisti con la vita degli altri.

Ciò che mi lascia perplesso, è l'impostazione un po' maschilista della domanda "e se fosse accaduto il contrario?".
Il contrario, di solito, non accade. Non esistono mogli che arrivano a casa ubriache e pestano i mariti, almeno che io sappia.

Inoltre, se un uomo pesta una donna tutte le sere e il fratello di questa decide di "farsi giustizia da sé", secondo me raccoglie attestati di stima, mentre se è la donna a farlo, riceve il biasimo. Questo mi fa pensare.

the_joe
06-03-2009, 15:50
Inoltre, se un uomo pesta una donna tutte le sere e il fratello di questa decide di "farsi giustizia da sé", secondo me raccoglie attestati di stima, mentre se è la donna a farlo, riceve il biasimo. Questo mi fa pensare.

Aspetta, per me sarebbe lo stesso, anzi a questo punto è molto più giustificabile la donna che è la diretta interessata, se poi partisse il fratello da casa per uccidere il marito della sorella sarebbe certamente omicidio volontario.....

entanglement
06-03-2009, 15:54
Intendiamoci: non ho detto che la donna abbia fatto bene ad ammazzare il marito. Per quanto io non riesca ad avere compassione per l'uomo, è evidente che il lieto fine non è la morte dell'uomo, ma sarebbe stata la fuga della donna da una situazione così drammatica.
Le ragioni per cui è finita in questo modo non sta a me valutarle e nemmeno me la sento di dare un giudizio, non solo perché le informazioni sono poche ma anche perché è fin troppo facile fare i moralisti con la vita degli altri.

Ciò che mi lascia perplesso, è l'impostazione un po' maschilista della domanda "e se fosse accaduto il contrario?".
Il contrario, di solito, non accade. Non esistono mogli che arrivano a casa ubriache e pestano i mariti, almeno che io sappia.

Inoltre, se un uomo pesta una donna tutte le sere e il fratello di questa decide di "farsi giustizia da sé", secondo me raccoglie attestati di stima, mentre se è la donna a farlo, riceve il biasimo. Questo mi fa pensare.
diciamo che non è infermità mentale uccidere un marito ubriacone e violento, questo è omicidio premeditato.

infermità mentale è uno che ti irrompe in casa, ti lega e ti stira tutte le camicie cantanto high hopes dei pink floyd

yggdrasil
06-03-2009, 16:00
Aspetta, per me sarebbe lo stesso, anzi a questo punto è molto più giustificabile la donna che è la diretta interessata, se poi partisse il fratello da casa per uccidere il marito della sorella sarebbe certamente omicidio volontario.....
premeditato...:rolleyes:


in ogni caso io sto solo dicendo che questa donna ha ucciso il marito, premeditandone l'esecuzione? bene, per quanto stressata non può certo farsi giustizia da sola. la legge parla chiaro e i giudici dovrebbero attenersi strettamente ad essa.

nomeutente
06-03-2009, 16:19
Aspetta, per me sarebbe lo stesso

Non mi riferivo a te. Era un discorso in generale ;)




infermità mentale è uno che ti irrompe in casa, ti lega e ti stira tutte le camicie cantanto high hopes dei pink floyd


Ci sono tante forme di infermità mentale.
Comunque non è mia intenzione commentare la sentenza, come ho specificato: non ho gli elementi e non ne ho nemmeno la competenza.
Se tu dici che per te è omicidio premeditato, ok: hai il diritto ad avere le tue opinioni in merito.

blade9722
06-03-2009, 16:33
Intendiamoci: non ho detto che la donna abbia fatto bene ad ammazzare il marito. Per quanto io non riesca ad avere compassione per l'uomo, è evidente che il lieto fine non è la morte dell'uomo, ma sarebbe stata la fuga della donna da una situazione così drammatica.
Le ragioni per cui è finita in questo modo non sta a me valutarle e nemmeno me la sento di dare un giudizio, non solo perché le informazioni sono poche ma anche perché è fin troppo facile fare i moralisti con la vita degli altri.

Ciò che mi lascia perplesso, è l'impostazione un po' maschilista della domanda "e se fosse accaduto il contrario?".
Il contrario, di solito, non accade. Non esistono mogli che arrivano a casa ubriache e pestano i mariti, almeno che io sappia.

Inoltre, se un uomo pesta una donna tutte le sere e il fratello di questa decide di "farsi giustizia da sé", secondo me raccoglie attestati di stima, mentre se è la donna a farlo, riceve il biasimo. Questo mi fa pensare.

Non e' tanto una questione di maschilismo. Se pensi ai casi dei gioiellieri, tabaccai che sparano ai rapinatori, si e' assistito a richieste di rinvio a giudizio per omicidio volontario anche quando l'azione e' avvenuta sotto la minaccia dei malviventi (non ci sono solo i casi di quelli che hanno sparato ai ladri in fuga). Se rapportato al caso in questione, in cui l'azione e' avvenuta a freddo, sembra che siano stati applicati due pesi e due misure.

In altre parole, sembra che gli inquirenti siano molto severi se colpisci il rapinatore durante l'aggressione, ma indulgenti se colpisci il marito a sangue freddo.

Imp
06-03-2009, 16:37
premeditato...:rolleyes:


in ogni caso io sto solo dicendo che questa donna ha ucciso il marito, premeditandone l'esecuzione? bene, per quanto stressata non può certo farsi giustizia da sola. la legge parla chiaro e i giudici dovrebbero attenersi strettamente ad essa.Come sarebbe a dire che il giudice non si è attenuto alla legge? Va bene che vedremo le motivazioni della sentenza fra mesi, ma la donna era già stata considerata non imputabile dall'accusa.

E la premeditazione teorizzata su questo forum si basa sul fatto che l'uomo fosse addormentato, ma non tiene conto di come la mente di questa donna operava, del momento in cui ha deciso l'omicidio, dell'entità della minaccia che questo individuo avrebbe rappresentato una volta sveglio o di come questa minaccia - fosse pure stata irreale - era percepita in quel momento dalla donna (cosa se aveva allucinazioni?).

Fritz!
06-03-2009, 16:39
Non e' tanto una questione di maschilismo. Se pensi ai casi dei gioiellieri, tabaccai che sparano ai rapinatori, si e' assistito a richieste di rinvio a giudizio per omicidio volontario anche quando l'azione e' avvenuta sotto la minaccia dei malviventi (non ci sono solo i casi di quelli che hanno sparato ai ladri in fuga). Se rapportato al caso in questione, in cui l'azione e' avvenuta a freddo, sembra che siano stati applicati due pesi e due misure.

In altre parole, sembra che gli inquirenti siano molto severi se colpisci il rapinatore durante l'aggressione, ma indulgenti se colpisci il marito a sangue freddo.

questa é la tua ricostruzione, basata su un articolo di giornale.

La ricostruzione del giudice non possiamo saperla, visto che la motivazione della sentenza non é depositata.

MA conosciamo quella dell'accusa che ricostruiva un fatto delittuoso avvenuto in una situazione tutt'altro che a sangue freddo.

E "incapace di intendere e di volere" non significa "era un po' stressata".

blade9722
06-03-2009, 16:44
questa é la tua ricostruzione, basata su un articolo di giornale.

La ricostruzione del giudice non possiamo saperla, visto che la motivazione della sentenza non é depositata.

MA conosciamo quella dell'accusa che ricostruiva un fatto delittuoso avvenuto in una situazione tutt'altro che a sangue freddo.

Ma infatti,

l'impressione mia e' che nel caso specifico, e anche nel caso della Quaglini, che ha rimediato un rinvio a giudizio per eccesso di legittima difesa pur avendo incaprettato il marito mentre dormiva, ci sia stato un atteggiamento molto comprensivo da parte degli inquirenti, atteggiamento che non viene riscontrato in altre dinamiche.

In altri termini, la sensazione che si evince e' che se uccidi tuo marito mentre dorme, gli inquirenti faranno di tutto per alleggerire la tua posizione, cosa che non avviene in altre circostanze.

Gio22
06-03-2009, 16:46
abele,stanco di subire in silenzio,si ribella e caino si fà "male"

giusto premiare con l'assoluzione questa donna coraggiosa che si è ribellata al destino infausto di avere un marito violento.

Imp
06-03-2009, 17:00
Ma infatti,

l'impressione mia e' che nel caso specifico, e anche nel caso della Quaglini, che ha rimediato un rinvio a giudizio per eccesso di legittima difesa pur avendo incaprettato il marito mentre dormiva, ci sia stato un atteggiamento molto comprensivo da parte degli inquirenti, atteggiamento che non viene riscontrato in altre dinamiche.
L'eccesso di legittima difesa era per aver dato una lampadata in testa all'usuraio che pretendeva di portarsela a letto.
Per il marito incaprettato e strangolato il tribunale condanna la "Quaglini a 14 anni di reclusione per uxoricidio [...]in appello riesce a ottenere la seminfermità di mente: la condanna è quindi commutata in 6 anni e 8 mesi, scontabili agli arresti domiciliari." (tratto da questo (http://www.occhirossi.it/biografie/MilenaQuaglini.htm) articolo).

paulus69
06-03-2009, 19:56
.......questa donna coraggiosa che si è ribellata al destino infausto di avere un marito violento.
ma quale coraggio??!!santiddio.....sola e mera viltà.:doh:
se solo avesse avuto una parvenza di coraggio avrebbe fanculizzato il beone violento già da anni.
destino infausto??!!incontrò la persona sbagliata....capita...ma non gliel'ha prescritto un medico di continuare nella relazione e metterci al mondo pure dei figli.
poi,gente....parliamoci chiaro:
lagnarsi per una data situazione e non muoversi personalmente per risolverla equivale ad ammettere che la stessa situazione ci viene oltremodo comoda,o vantaggiosa,tanto da "voler"continuare a perseguirla.
se gli avesse fatto assaggiare un mattarello in testa,al marito,la prima volta che tornò ubriaco e manesco.....si sarebbe arrivati oggi a questi risultati?

Gio22
06-03-2009, 20:14
ma quale coraggio??!!santiddio.....sola e mera viltà.:doh:
se solo avesse avuto una parvenza di coraggio avrebbe fanculizzato il beone violento già da anni.





alcune donne,sopratutto per volere del marito,si danno ai lavori di casa,e cosi facendo si precludono l'accesso al mondo del lavoro .
se lo fanculizza,dove va a mangiare? sotto un ponte?
quindi,probabile nn lo abbia fatto per paura di questi scenari.



destino infausto??!!incontrò la persona sbagliata....capita...

non si gioca con la vita delle persone,nn deve capitare.
quando si sn sposati,in chiesa,o al municipio,la promessa era quella di aiutarsi ,nn maltrattarsi.


poi,gente....parliamoci chiaro:
lagnarsi per una data situazione e non muoversi personalmente per risolverla equivale ad ammettere che la stessa situazione ci viene oltremodo comoda,o vantaggiosa,tanto da "voler"continuare a perseguirla.
se gli avesse fatto assaggiare un mattarello in testa,al marito,la prima volta che tornò ubriaco e manesco.....si sarebbe arrivati oggi a questi risultati?

sè gli fa assaggiare il mattarello,può succedere la stessa cosa che è accaduta,visto che se uno ha poca domestichezza con le armi improprie (e in generale con la violenza) nn si sà mai dove si arriva con i danni procurati.
Poi magari nn si è separata perchè nn voleva sfasciare la famiglia....
perchè voleva bene al marito...
perchè nn aveva + una famiglia (mamma e papà) dove tornare...lei nn era + una ragazzina,probabilmente vanno messi in preventivo scenari,dove lei nn aveva più molte persone rimaste in vita a cui rivolgersi.

paulus69
06-03-2009, 20:49
stai sbagliando in pieno:
qualsiasi donna ambisce alle medesime aspirazioni di vedersi/sentirsi realizzata,che sia in ambito professionale o familiare;nessuno può costringere chicchessia a non fare altrimenti.mica siamo nel medioevo.
comunque confermi indirettamente la viltà di base.:O
se stai insieme ad una persona non è perchè prescritto da una convenzione,da un pezzo di carta o altro genere di tutela sociale:infatti è possibile il svincolarsene se lo si desidera;in ambito matrimoniale qualsiasi promessa è tanto vessatoria quanto inattesa.vuoi costringere le persone a stare insieme pure quando non lo vorrebbero?
il mattarello....:doh: passaggio allegorico,a te sfuggito,nell'indicare una presa di posizione forte e decisa al primo passo falso del partner...poi stà a lui recepire il messaggio e rientrare in carreggiata.(premesso il fatto che:personalmente alla prima violenza fisica non ci penserei 2 volte a sfanculizzare il partner costi quel che costi...semplicemente non gli dovrei/potrei/vorrei concedere una seconda chances)