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28-02-2009, 18:44
La stretta su cornetti e gelati by-night
fine di un rito, all´una saracinesche giù
Bordoni: per i laboratori artigianali non c´era mai stata regolamentazione
di Alessandra Paolini
"Le bombe delle sei non fanno male" cantava Venditti. E certo non poteva immaginare che da ora in poi cornetti e gelati - riti magici e mangerecci nelle notti dei "tiratardi" romani - dopo l´una saranno introvabili. O quasi.
A partire da metà marzo infatti i «laboratori artigianali» ovvero pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, che vendono al dettaglio beni di produzione propria dovranno tirare giù la saracinesca, scoccata l´una.
A disporlo un´ordinanza del comune che vuole far rientrare - tutti quei locali e localetti, zone franche della movida romana - nelle maglie di un orario certo. «I tempi di chiusura dei laboratori artigianali non erano mai stati regolamentati - ha detto l´assessore al Commercio Davide Bordoni - Alcune associazioni proponevano le 22, altre le 24. Abbiamo dato la possibilità di chiudere all´una. E´ un orario congruo che accontenta esercenti e residenti».
Calma, però. Per quelli che addentare una ciambella fritta al chiaro di luna è un piacere a cui non può e non si deve rinunciare, ci sono sempre i «pubblici esercizi». Ovvero i locali autorizzati a restare aperti anche durante le ore piccole. Per i circoli privati e le associazioni culturali, il gong suonerà invece alle due. Come previsto dall´ordinanza sindacale del 2002 per gli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti.
I nuovi orari della notte partiranno da metà marzo. E sempre in questo periodo, in tutta la città, non si troveranno più alcolici in vendita nelle macchinette automatiche. Ma non solo. I locali ad intrattenimento musicale dovranno guadagnarsi il "marchio di qualità". Marchio posto solo se verranno rispettate le norme sull´inquinamento acustico, se verrà adottata la vigilanza privata dentro e fuori dal locale, se ci sarà sistema di videosorveglianza. E se, per evitare le stragi del sabato sera, verranno stipulate convenzioni con radiotaxi per "spedire a casa" chi ha alzato troppo il gomito. Bordoni avverte: solo chi rispetterà questi obblighi potrà restare aperto oltre le 2 di notte. «Non si potrà fare musica senza avere i giusti requisiti - ha spiegato Dino Gasperini delegato del sindaco al centro storico». Il che vorrà dire bandire tutti quei chioschetti dove, tra una chiacchiera e un aperitivo, si ascolta una canzone.
A controllare gli orari di chi vive e lavora di notte ci penseranno 150 vigili, pronti a fare gli straordinari. Lo stesso numero di quelli che nei giorni scorsi si sono impegnati a far rispettare le due ordinanze sull´alcol: "niente l´asporto di bevande alcoliche dopo le 21". Divieto che finirà domani. E che dal 17 gennaio ad a oggi ha portato a 2.348 controlli. «Nonostante qualche lamentela nei primi giorni di applicazione della sperimentazione - ha spiegato il comandante della polizia municipale Angelo Giuliani - c´è stata una risposta molto matura da parte degli esercenti, tanto che nell´ultima settimana ai numerosi controlli non è corrisposta alcuna sanzione».
(27 febbraio 2009)
http://roma.repubblica.it/dettaglio/Finisce-il-rito-del-cornetto-by-night-Alluna-saracinesche-abbassate/1596937?ref=rephp
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_27/cornetti_vietati_roma_lilli_garrone_e48c16c6-0496-11de-bb75-00144f02aabc.shtml
Roma: «coprifuoco» per gelati e cornetti caldi . Vendita vietata dopo l'una di notte
Nuove regole da metà marzo. Il provvedimento per panifici, pizzerie ma anche gelaterie e yogurterie
Roma: stop anche ai gelati dopo l'una di notte (Benvegnù-Guaitoli)
ROMA - E dopo l'una di notte, mai più. Mai più cornetto caldo dal fornaio verso l'alba, niente gelati artigianali tirando tardi nelle serate primaverili, o un pezzo di pizza e una birra alle ore piccole. Cambiano le regole della «movida» notturna romana e non solo nel centro storico: dalla metà di marzo i laboratori artigianali dovranno chiudere un'ora dopo la mezzanotte in tutta la città. All'interno del locale si potrà continuare a lavorare, ma niente più vendite fino alle cinque del mattino e oltre. E «per laboratorio artigianale — puntualizza l'assessore al Commercio Davide Bordoni — si intende cornettifici, paninerie, panifici, gelaterie, yogurterie, friggitorie, pizze a taglio... L'una di notte ci sembra un orario congruo, che permette di esercitare bene la propria attività e che dovrebbe soddisfare tutti».
Anche se in realtà non è così: gli abitanti del centro chiedevano che le serrande dei laboratori fossero abbassate alle 22 «come in tutta Europa»; i titolari di bar e ristoranti volevano come orario massimo di apertura per questo tipo di attività la mezzanotte. Un cornetto caldo di notte o all'alba? «Va bene la mattina a colazione», per Viviana Piccirilli Di Capua, leader degli abitanti del centro. «Si può andare al bar, oppure al forno alle sei di mattina — è la risposta di Dino Gasperini, il delegato del sindaco Gianni Alemanno per il centro storico — Il problema è che i laboratori artigiani con la scusa di questa dizione vendevano alcol, vino e birra ben oltre le due di notte, quando chiudono i bar e i ristoranti». «Non c'era alcuna regola — aggiunge ancora l'assessore Davide Bordoni — la legge regionale prevede addirittura la chiusura alle 22 di notte, noi gli diamo la possibilità di restare aperti fino all'una. Sono laboratori, possono continuare a lavorare. Ma chi vendeva kebab o piazza al taglio stava aperto fino all'alba e creava problemi di sicurezza e di ordine pubblico». La decisione del Campidoglio arriva esattamente alla vigilia dello scadere di altri divieti: da domani sera, infatti, nei luoghi del divertimento serale della capitale, da Campo de' Fiori a San Lorenzo, da Trastevere a Testaccio, dopo quasi due mesi si ritorna alla vendita di bevande in bottiglia e di alcolici anche dopo le nove di sera. Erano stati proibiti il 17 gennaio, in seguito alle risse di Campo de' Fiori. «Dopo un periodo di forte stretta per rimettere in tranquillità Campo de' Fiori — ha spiegato Gianni Alemanno — pensiamo di poter allentare per non creare problemi agli albergatori e agli esercizi commerciali. Ma se c'è una ripresa della "movida" incontrollata, torneremo alla situazione precedente». E l'opposizione ironizza: «Si priva Roma della tradizione del cornetto o del gelato — afferma il capogruppo del Pd Umberto Marroni — e si ridà l'alcol in bottiglia. Ormai le ordinanze sono in base agli umori degli assessori ».
Lilli Garrone
27 febbraio 2009
bene! queste sono le misure giuste per la sicurezza! :asd:
con l'avvicinarsi della bella stagione nelle zone più turistiche del mondo questi provvedimenti sono a dir poco geniali..
mi sento già più sicuro..
fine di un rito, all´una saracinesche giù
Bordoni: per i laboratori artigianali non c´era mai stata regolamentazione
di Alessandra Paolini
"Le bombe delle sei non fanno male" cantava Venditti. E certo non poteva immaginare che da ora in poi cornetti e gelati - riti magici e mangerecci nelle notti dei "tiratardi" romani - dopo l´una saranno introvabili. O quasi.
A partire da metà marzo infatti i «laboratori artigianali» ovvero pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, che vendono al dettaglio beni di produzione propria dovranno tirare giù la saracinesca, scoccata l´una.
A disporlo un´ordinanza del comune che vuole far rientrare - tutti quei locali e localetti, zone franche della movida romana - nelle maglie di un orario certo. «I tempi di chiusura dei laboratori artigianali non erano mai stati regolamentati - ha detto l´assessore al Commercio Davide Bordoni - Alcune associazioni proponevano le 22, altre le 24. Abbiamo dato la possibilità di chiudere all´una. E´ un orario congruo che accontenta esercenti e residenti».
Calma, però. Per quelli che addentare una ciambella fritta al chiaro di luna è un piacere a cui non può e non si deve rinunciare, ci sono sempre i «pubblici esercizi». Ovvero i locali autorizzati a restare aperti anche durante le ore piccole. Per i circoli privati e le associazioni culturali, il gong suonerà invece alle due. Come previsto dall´ordinanza sindacale del 2002 per gli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti.
I nuovi orari della notte partiranno da metà marzo. E sempre in questo periodo, in tutta la città, non si troveranno più alcolici in vendita nelle macchinette automatiche. Ma non solo. I locali ad intrattenimento musicale dovranno guadagnarsi il "marchio di qualità". Marchio posto solo se verranno rispettate le norme sull´inquinamento acustico, se verrà adottata la vigilanza privata dentro e fuori dal locale, se ci sarà sistema di videosorveglianza. E se, per evitare le stragi del sabato sera, verranno stipulate convenzioni con radiotaxi per "spedire a casa" chi ha alzato troppo il gomito. Bordoni avverte: solo chi rispetterà questi obblighi potrà restare aperto oltre le 2 di notte. «Non si potrà fare musica senza avere i giusti requisiti - ha spiegato Dino Gasperini delegato del sindaco al centro storico». Il che vorrà dire bandire tutti quei chioschetti dove, tra una chiacchiera e un aperitivo, si ascolta una canzone.
A controllare gli orari di chi vive e lavora di notte ci penseranno 150 vigili, pronti a fare gli straordinari. Lo stesso numero di quelli che nei giorni scorsi si sono impegnati a far rispettare le due ordinanze sull´alcol: "niente l´asporto di bevande alcoliche dopo le 21". Divieto che finirà domani. E che dal 17 gennaio ad a oggi ha portato a 2.348 controlli. «Nonostante qualche lamentela nei primi giorni di applicazione della sperimentazione - ha spiegato il comandante della polizia municipale Angelo Giuliani - c´è stata una risposta molto matura da parte degli esercenti, tanto che nell´ultima settimana ai numerosi controlli non è corrisposta alcuna sanzione».
(27 febbraio 2009)
http://roma.repubblica.it/dettaglio/Finisce-il-rito-del-cornetto-by-night-Alluna-saracinesche-abbassate/1596937?ref=rephp
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_27/cornetti_vietati_roma_lilli_garrone_e48c16c6-0496-11de-bb75-00144f02aabc.shtml
Roma: «coprifuoco» per gelati e cornetti caldi . Vendita vietata dopo l'una di notte
Nuove regole da metà marzo. Il provvedimento per panifici, pizzerie ma anche gelaterie e yogurterie
Roma: stop anche ai gelati dopo l'una di notte (Benvegnù-Guaitoli)
ROMA - E dopo l'una di notte, mai più. Mai più cornetto caldo dal fornaio verso l'alba, niente gelati artigianali tirando tardi nelle serate primaverili, o un pezzo di pizza e una birra alle ore piccole. Cambiano le regole della «movida» notturna romana e non solo nel centro storico: dalla metà di marzo i laboratori artigianali dovranno chiudere un'ora dopo la mezzanotte in tutta la città. All'interno del locale si potrà continuare a lavorare, ma niente più vendite fino alle cinque del mattino e oltre. E «per laboratorio artigianale — puntualizza l'assessore al Commercio Davide Bordoni — si intende cornettifici, paninerie, panifici, gelaterie, yogurterie, friggitorie, pizze a taglio... L'una di notte ci sembra un orario congruo, che permette di esercitare bene la propria attività e che dovrebbe soddisfare tutti».
Anche se in realtà non è così: gli abitanti del centro chiedevano che le serrande dei laboratori fossero abbassate alle 22 «come in tutta Europa»; i titolari di bar e ristoranti volevano come orario massimo di apertura per questo tipo di attività la mezzanotte. Un cornetto caldo di notte o all'alba? «Va bene la mattina a colazione», per Viviana Piccirilli Di Capua, leader degli abitanti del centro. «Si può andare al bar, oppure al forno alle sei di mattina — è la risposta di Dino Gasperini, il delegato del sindaco Gianni Alemanno per il centro storico — Il problema è che i laboratori artigiani con la scusa di questa dizione vendevano alcol, vino e birra ben oltre le due di notte, quando chiudono i bar e i ristoranti». «Non c'era alcuna regola — aggiunge ancora l'assessore Davide Bordoni — la legge regionale prevede addirittura la chiusura alle 22 di notte, noi gli diamo la possibilità di restare aperti fino all'una. Sono laboratori, possono continuare a lavorare. Ma chi vendeva kebab o piazza al taglio stava aperto fino all'alba e creava problemi di sicurezza e di ordine pubblico». La decisione del Campidoglio arriva esattamente alla vigilia dello scadere di altri divieti: da domani sera, infatti, nei luoghi del divertimento serale della capitale, da Campo de' Fiori a San Lorenzo, da Trastevere a Testaccio, dopo quasi due mesi si ritorna alla vendita di bevande in bottiglia e di alcolici anche dopo le nove di sera. Erano stati proibiti il 17 gennaio, in seguito alle risse di Campo de' Fiori. «Dopo un periodo di forte stretta per rimettere in tranquillità Campo de' Fiori — ha spiegato Gianni Alemanno — pensiamo di poter allentare per non creare problemi agli albergatori e agli esercizi commerciali. Ma se c'è una ripresa della "movida" incontrollata, torneremo alla situazione precedente». E l'opposizione ironizza: «Si priva Roma della tradizione del cornetto o del gelato — afferma il capogruppo del Pd Umberto Marroni — e si ridà l'alcol in bottiglia. Ormai le ordinanze sono in base agli umori degli assessori ».
Lilli Garrone
27 febbraio 2009
bene! queste sono le misure giuste per la sicurezza! :asd:
con l'avvicinarsi della bella stagione nelle zone più turistiche del mondo questi provvedimenti sono a dir poco geniali..
mi sento già più sicuro..