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View Full Version : Scuola povera, l'Istat conferma "Italia cenerentola d'Europa"


leolas
25-02-2009, 15:54
Ma porco.. ed era pieno di gente che ci dava contro, quando all'inizio dell'anno protestavamo :muro: :rolleyes:


Scuola povera, l'Istat conferma: "Italia cenerentola d'Europa"


FONTE: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-9/spesa-diminuisce/spesa-diminuisce.html


Italia agli ultimi posti in Europa per spesa relativa all'Istruzione. Il dato è stato pubblicato due giorni fa dell'Istat nell'annuale resoconto sulle "Spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche italiane per funzione". Solo in Germania e Grecia la spesa per l'istruzione è percentualmente più bassa rispetto all'Italia, tutti gli altri paesi dell'Ue a 15 stati spendono di più. Il dato è del 2007 e non tiene conto della manovra del governo Berlusconi che taglia impietosamente su scuola e università. Ma è sufficiente a spiegare che dal 2000 ad oggi la spesa per la scuola pubblica è in calo.

In Italia, oltre due terzi della spesa complessiva è assorbita da Sanità, Protezione sociale e Servizi generali. Quest'ultima è la spesa più consistente in assoluto: oltre 135 miliardi (il 19,4 per cento della spesa totale) di euro nel 2007 per, tra le tantissime attività remunerate, il supporto ad organismi esecutivi e legislativi e "la formulazione, il coordinamento e il monitoraggio di programmi di sviluppo economici e sociali globali".

E la scuola? Tutte le spese sostenute dallo Stato, dalle regioni e dagli enti locali per l'Istruzione ammontano a più di 71 miliardi. Una cifra che potrebbe sembrare enorme ma così non è. Per la Sanità si spendono 105 miliardi (il 13,6 per cento della spesa complessiva), per la protezione sociale (pensioni di invalidità, assistenza ai disabili, assegni di malattia e pensioni di vecchiaia, solo per citare alcune voci) 281 miliardi (il 37,3 per cento) mentre 12 miliardi vengono destinati ad "attività ricreative, culturali e di culto". Oggi, la spesa per l'istruzione assorbe il 9,6 per cento della spesa complessiva. Nel 2000 sfiorava il 10 per cento. Se si rapporta la spesa alla ricchezza prodotta (il Pil) siamo al 4,7 per cento, una percentuale sostanzialmente analoga a quella di nove anni fa.

E in Europa? Le cose vanno diversamente. I 15 paesi dell'Ue dirottano sull'Istruzione in media il 10,5 per cento della spesa complessiva: una cifra di gran lunga più vicina a quella sostenuta per Sanità (13,3) e per Servizi generali (14,9). E questi dati, per l'Italia, sembrano destinati a peggiorare. La manovra finanziaria dell'esecutivo taglierà nel prossimo triennio quasi 8 miliardi alla scuola (quasi tutti sul personale) e oltre uno e mezzo sull'università.
(25 febbraio 2009)



PS: Certo, la Gelmini voleva solo togliere li sprechi...

E giusto perchè siam messi bene, lo Stato deve alla scuola modenese 18 milioni di Euro (per dirla tutta, alcuni crediti risalgono al 2004, quindi immagino che la colpa non sia solo sua..).. tanto che una scuola di Sassuolo ha 346 euro in tasca.. braaava lei! :)

MadJackal
25-02-2009, 19:09
Ma porco.. ed era pieno di gente che ci dava contro, quando all'inizio dell'anno protestavamo :muro: :rolleyes:


Scuola povera, l'Istat conferma: "Italia cenerentola d'Europa"


FONTE: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-9/spesa-diminuisce/spesa-diminuisce.html


Italia agli ultimi posti in Europa per spesa relativa all'Istruzione. Il dato è stato pubblicato due giorni fa dell'Istat nell'annuale resoconto sulle "Spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche italiane per funzione". Solo in Germania e Grecia la spesa per l'istruzione è percentualmente più bassa rispetto all'Italia, tutti gli altri paesi dell'Ue a 15 stati spendono di più. Il dato è del 2007 e non tiene conto della manovra del governo Berlusconi che taglia impietosamente su scuola e università. Ma è sufficiente a spiegare che dal 2000 ad oggi la spesa per la scuola pubblica è in calo.

In Italia, oltre due terzi della spesa complessiva è assorbita da Sanità, Protezione sociale e Servizi generali. Quest'ultima è la spesa più consistente in assoluto: oltre 135 miliardi (il 19,4 per cento della spesa totale) di euro nel 2007 per, tra le tantissime attività remunerate, il supporto ad organismi esecutivi e legislativi e "la formulazione, il coordinamento e il monitoraggio di programmi di sviluppo economici e sociali globali".

E la scuola? Tutte le spese sostenute dallo Stato, dalle regioni e dagli enti locali per l'Istruzione ammontano a più di 71 miliardi. Una cifra che potrebbe sembrare enorme ma così non è. Per la Sanità si spendono 105 miliardi (il 13,6 per cento della spesa complessiva), per la protezione sociale (pensioni di invalidità, assistenza ai disabili, assegni di malattia e pensioni di vecchiaia, solo per citare alcune voci) 281 miliardi (il 37,3 per cento) mentre 12 miliardi vengono destinati ad "attività ricreative, culturali e di culto". Oggi, la spesa per l'istruzione assorbe il 9,6 per cento della spesa complessiva. Nel 2000 sfiorava il 10 per cento. Se si rapporta la spesa alla ricchezza prodotta (il Pil) siamo al 4,7 per cento, una percentuale sostanzialmente analoga a quella di nove anni fa.

E in Europa? Le cose vanno diversamente. I 15 paesi dell'Ue dirottano sull'Istruzione in media il 10,5 per cento della spesa complessiva: una cifra di gran lunga più vicina a quella sostenuta per Sanità (13,3) e per Servizi generali (14,9). E questi dati, per l'Italia, sembrano destinati a peggiorare. La manovra finanziaria dell'esecutivo taglierà nel prossimo triennio quasi 8 miliardi alla scuola (quasi tutti sul personale) e oltre uno e mezzo sull'università.
(25 febbraio 2009)



PS: Certo, la Gelmini voleva solo togliere li sprechi...

E giusto perchè siam messi bene, lo Stato deve alla scuola modenese 18 milioni di Euro (per dirla tutta, alcuni crediti risalgono al 2004, quindi immagino che la colpa non sia solo sua..).. tanto che una scuola di Sassuolo ha 346 euro in tasca.. braaava lei! :)

Zitto e vai a lavorare, studentello!
Che vuoi capirci tu!

Baroni, Professori incompetenti!
L'unica risposta sono i tagli generalizzati ed un bel chissenefrega!


...si, sto scherzando :rolleyes:

leolas
25-02-2009, 19:48
Zitto e vai a lavorare, studentello!
Che vuoi capirci tu!

Baroni, Professori incompetenti!
L'unica risposta sono i tagli generalizzati ed un bel chissenefrega!


...si, sto scherzando :rolleyes:

:mad:

:asd:



Comunque, mi fa piacere che la cosa interessa a molti, e che i tg ne parlino tanto :O


vabbè che tanto ormai si sa che quella simpatica signora farà i suoi giochetti quest'estate quando nessuno si emtterà a protestare, mettendolo * a tutti

viribuon
25-02-2009, 20:52
:mad:

:asd:



Comunque, mi fa piacere che la cosa interessa a molti, e che i tg ne parlino tanto :O




Alcune sere fa si è parlato di scuola a presa diretta su rai 3

elect
25-02-2009, 22:55
Bè era ora, la scuola era ancora quell'ultimo baluardo laico che pensava ancora con la propria testa...

Fatta fuori, si apre la strada ora :stordita:

Cfranco
25-02-2009, 23:16
Aumenteranno i contributi alle scuole cattoliche per fare pari :O

Froze
26-02-2009, 08:49
Italia agli ultimi posti in Europa per spesa relativa all'Istruzione. Il dato è stato pubblicato due giorni fa dell'Istat nell'annuale resoconto sulle "Spese sostenute dalle amministrazioni pubbliche italiane per funzione". Solo in Germania e Grecia la spesa per l'istruzione è percentualmente più bassa rispetto all'Italia, tutti gli altri paesi dell'Ue a 15 stati spendono di più. Il dato è del 2007 e non tiene conto della manovra del governo Berlusconi che taglia impietosamente su scuola e università. Ma è sufficiente a spiegare che dal 2000 ad oggi la spesa per la scuola pubblica è in calo.

premessa: il mio post vuol muovere solo qualche appunto all'articolista, non entrare nel merito del dibattito:
gli altri stati non spendono di più. spendono percentualmente di piu', che e' ben diverso.
l'italia spenderebbe percentualmente di meno, ma rispetto alla media dei succitati 15 paesi, ha una spesa pubblica piu' alta (del 2 e qualcosa %, che arriva al 5 rispetto alla germania). Pertanto il 10% del 45% e' diverso dal 10% del 48%.
Infine, un 10% della spesa pubblica dalla germania o dalla francia lo ritengo un paragone sicuramente rilevante al contrario del 10% di malta o cipro (ci sono anche loro in quei 15).

Crazy rider89
26-02-2009, 08:59
Beh... posso dire che hanno raggiunto il loro intento...Complimenti!

studieremo su GF, U&D e Amici...sono queste le cose importanti della vita :(