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View Full Version : Di Pietro vuole abrogare i bollini SIAE


pasqualesteve
24-02-2009, 11:03
"L'Italia dei Valori ha depositato un disegno di legge per agevolare la circolazione delle opere d’ingegno"

L'Italia dei Valori vuole abrogare il contrassegno SIAE. I Senatori del partito di Di Pietro hanno depositato un disegno di legge (N° 1312) che "intende abrogare le disposizioni che sanciscono l’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE presenti nel nostro ordinamento e quelle che ricollegano al mancato adempimento di tale obbligo gravi e pesanti sanzioni di carattere penale".

Secondo i Senatori dell'IdV – ma anche la Corte di Giustizia delle Comunità europea (provvedimento C-20/05) – questo vetusto obbligo risalente al 1941 rende più difficoltosa la libera circolazione delle opere d’ingegno. Insomma, non solo il bollino si sarebbe "rivelato inefficace quale strumento antipirateria", ma avrebbe reso anche "più complessa ed onerosa l’attività di distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno nel nostro Paese".

"Il nostro Paese è con la Romania, la Grecia ed il Portogallo, uno dei tre Paesi in Europa a richiedere ancora, ai fini della distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno l’apposizione di un’etichetta adesiva – il cosiddetto contrassegno SIAE – rilasciato, previo pagamento di un sostanzioso corrispettivo, dalla Società italiana autori ed editori (SIAE)", si legge nella presentazione introduttiva del disegno di legge.

Insomma, "In tal modo la distribuzione di opere dell’ingegno nel nostro Paese diverrà più agevole ed economica tanto per i soggetti italiani che per quelli europei e sarà così possibile incrementare la circolazione di contenuti culturali senza che essa sia frenata o rallentata da inutili ed anacronistici bollini inidonei, peraltro, a rappresentare effettiva garanzia di autenticità e, per questa via, a garantire efficacemente i diritti dell’industria del settore".

cocis
24-02-2009, 11:11
io abolieri:
SIAE ( aumento dei cd vergini ecc... no comment)
ISTAT ( sparano cavolate dalla mattina alla sera )
CONSOB ( quella che dovevacontrolalre la parmalat in borsa )
e tutto il resto..
solo solo spese inutili x noi.. e non danno nulla in cambio.. :muro:
ecc..

Jacoposki
24-02-2009, 11:16
ehh ma lui è solo un giustizialista antiberlusconiano, non propone mai niente di utile o sensato.

:rolleyes:

bene così!

חוה
24-02-2009, 11:18
minghia, vogliono abolire un bollino che costa ben € 0,0310

Fil9998
24-02-2009, 11:19
qualcuno lo ha informato sulla porcata della legge europea anti-internet-libero ??


se se ne fa portavoce alle prossime europee magari ....

the_joe
24-02-2009, 11:20
ehh ma lui è solo un giustizialista antiberlusconiano, non propone mai niente di utile o sensato.

:rolleyes:

bene così!

Il fatto è che prima dovrebbe arrivare al governo e poi pontificare da lì......

Purtroppo a fare la voce grossa quando si è all'opposizione sono capaci tutti, poi quando c'è da fare sul serio allora diventano tutti agnellini.


Comunque sia è una iniziativa lodevole.

GianoM
24-02-2009, 11:20
minghia, vogliono abolire un bollino che costa ben € 0,0310
:rolleyes: :mc:

חוה
24-02-2009, 11:21
:rolleyes: :mc:

perchè quanto costa?

sanxius
24-02-2009, 11:43
minghia, vogliono abolire un bollino che costa ben € 0,0310

moltiplica per il numero di bollini....
:muro:

e vedrai quanto ci mangiano sopra...

חוה
24-02-2009, 11:51
giusto, costa 31000€ se 'marchi' 1 milione di cd

che venderà mai + in italia 1 milione di cd? e se li vende i 30mila € del bollino non si le fila proprio


abolendo il bollino quanto risparmierebbe il consumatore/acquirente?

di quanto contano di aumentare la diffusione dei contenuti culturali?

mi pare che il punto non sia 'quanto ci mangia la siae', sennò avrebbero chiesto di abolire questa visto che i diritti sono infinitamente maggiori del bollino

Fil9998
24-02-2009, 11:56
vogliamo parlare della tassa ceh ognuno di noi paga alla SIAE su ogni giga di memoria di hard disk e pendrive che acquista??


perchè per chi non lo sa lgli hard disk e le flsh drive in italia e NON SOLO DVD e CD vergini costano di più anche per questo ...

etzocri
24-02-2009, 11:57
guardate che il bollino non è solo il pezzo di plastica :eek:

esempio: se un dj non ha tutti i dischi con bollino siae viene multato. non può comprare i dischi fuori dall'italia anche se c'è il libero scambio :muro:

Balthasar85
24-02-2009, 12:03
io abolieri:
SIAE ( aumento dei cd vergini ecc... no comment)
ISTAT ( sparano cavolate dalla mattina alla sera )
CONSOB ( quella che dovevacontrolalre la parmalat in borsa )
e tutto il resto..
solo solo spese inutili x noi.. e non danno nulla in cambio.. :muro:
ecc..
Ed i notiai e tutte le altre classi protette dove le mettiamo? :mbe:


CIAWA

GianoM
24-02-2009, 12:31
perchè quanto costa?
Che importa, non è quello il punto, è una questione di principio. E infatti la questione soldi non è nemmeno menzionata...

Quando il saggio indica la luna...

Stigmata
24-02-2009, 12:44
minghia, vogliono abolire un bollino che costa ben € 0,0310

Quando col mio ex-gruppo avevamo registrato un demo auto-prodotto avevamo pagato ben più che 0,0310€ per ogni CD. Quando andavamo a suonare nei locali, i gestori dovevano pagare la siae per farci eseguire i nostri pezzi. Potrei capire con i gruppi che fanno solo cover, ma nel nostro caso la cosa era un po' assurda.

חוה
24-02-2009, 12:48
Che importa, non è quello il punto, è una questione di principio. E infatti la questione soldi non è nemmeno menzionata...

Quando il saggio indica la luna...



"più complessa ed onerosa l’attività di distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno nel nostro Paese"
'In tal modo la distribuzione di opere dell’ingegno nel nostro Paese diverrà più agevole ed economica

poi vedi te che sei saggio :asd:

Ilbaama
24-02-2009, 12:49
minghia, vogliono abolire un bollino che costa ben € 0,0310
Che ragionamento è? :confused:
allora io faccio una società e dico che per ogni acquisto che fate mi dovete 0,01€ (e mi arricchisco senza far nulla).....cosa vuoi che sia.....è semplicemente una tassa ingiusta.

comunque la tassa della SIAE si paga su molte cose, la pagano anche i bar che mettono la musica e quindi devono far ricadere il costo sulle consumazioni, c'era una puntata di Report sulla SIAE che spiegava bene il funzionamento e chi la pagava.
Non sono riuscito a trovare la puntata su Rai.tv e sul sito il link al video non mi funziona (http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90082,00.html), ma comunque la si può trovare altrove :stordita:

חוה
24-02-2009, 12:50
Quando col mio ex-gruppo avevamo registrato un demo auto-prodotto avevamo pagato ben più che 0,0310€ per ogni CD. Quando andavamo a suonare nei locali, i gestori dovevano pagare la siae per farci eseguire i nostri pezzi. Potrei capire con i gruppi che fanno solo cover, ma nel nostro caso la cosa era un po' assurda.

infatti non hanno chiesto di abolire 'la siae' ma solo un bollino dal costo infintesimo

per i costi , sul sito della siae riporta

'Costi

L'importo da corrispondere per ogni contrassegno è di 0,0310 euro; tale importo è ridotto a 0,0181 euro per i bollini da apporre su supporti distribuiti gratuitamente o in abbinamento editoriale a pubblicazioni poste in vendita senza maggiorazione del prezzo normalmente praticato (Anche a seguito della pronuncia della Corte di Giustizia sopra richiamata la Siae continua a fare riferimento, alla tariffa a suo tempo determinata con il D.P.C.M. 21 dicembre 2001).

Jammed_Death
24-02-2009, 12:58
ma fosse anceh solo togliere il pezzo di carta adesivo (senza ridurre il prezzo) mi andrebbe bene, ho rovinato un sacco di custodie rimuovendolo :rolleyes:

Aku
24-02-2009, 13:09
tenendo conto che il bollino lo trovi su cd audio, videogiochi per pc e console dvd video anche quelli con le riviste, BD ecc. vedete che non è che sia trascurabile.

first register
24-02-2009, 13:11
"L'Italia dei Valori ha depositato un disegno di legge per agevolare la circolazione delle opere d’ingegno"

L'Italia dei Valori vuole abrogare il contrassegno SIAE. I Senatori del partito di Di Pietro hanno depositato un disegno di legge (N° 1312) che "intende abrogare le disposizioni che sanciscono l’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE presenti nel nostro ordinamento e quelle che ricollegano al mancato adempimento di tale obbligo gravi e pesanti sanzioni di carattere penale".

Secondo i Senatori dell'IdV – ma anche la Corte di Giustizia delle Comunità europea (provvedimento C-20/05) – questo vetusto obbligo risalente al 1941 rende più difficoltosa la libera circolazione delle opere d’ingegno. Insomma, non solo il bollino si sarebbe "rivelato inefficace quale strumento antipirateria", ma avrebbe reso anche "più complessa ed onerosa l’attività di distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno nel nostro Paese".

"Il nostro Paese è con la Romania, la Grecia ed il Portogallo, uno dei tre Paesi in Europa a richiedere ancora, ai fini della distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno l’apposizione di un’etichetta adesiva – il cosiddetto contrassegno SIAE – rilasciato, previo pagamento di un sostanzioso corrispettivo, dalla Società italiana autori ed editori (SIAE)", si legge nella presentazione introduttiva del disegno di legge.

Insomma, "In tal modo la distribuzione di opere dell’ingegno nel nostro Paese diverrà più agevole ed economica tanto per i soggetti italiani che per quelli europei e sarà così possibile incrementare la circolazione di contenuti culturali senza che essa sia frenata o rallentata da inutili ed anacronistici bollini inidonei, peraltro, a rappresentare effettiva garanzia di autenticità e, per questa via, a garantire efficacemente i diritti dell’industria del settore".


Grande!

chissà perchè non c'ha pensato Silvio.... :asd:



:D :)

GianoM
24-02-2009, 13:11
"più complessa ed onerosa l’attività di distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno nel nostro Paese"
'In tal modo la distribuzione di opere dell’ingegno nel nostro Paese diverrà più agevole ed economica

poi vedi te che sei saggio :asd:

"L'Italia dei Valori ha depositato un disegno di legge per agevolare la circolazione delle opere d’ingegno"

L'Italia dei Valori vuole abrogare il contrassegno SIAE. I Senatori del partito di Di Pietro hanno depositato un disegno di legge (N° 1312) che "intende abrogare le disposizioni che sanciscono l’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE presenti nel nostro ordinamento e quelle che ricollegano al mancato adempimento di tale obbligo gravi e pesanti sanzioni di carattere penale".

Secondo i Senatori dell'IdV – ma anche la Corte di Giustizia delle Comunità europea (provvedimento C-20/05) – questo vetusto obbligo risalente al 1941 rende più difficoltosa la libera circolazione delle opere d’ingegno. Insomma, non solo il bollino si sarebbe "rivelato inefficace quale strumento antipirateria", ma avrebbe reso anche "più complessa ed onerosa l’attività di distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno nel nostro Paese".

"Il nostro Paese è con la Romania, la Grecia ed il Portogallo, uno dei tre Paesi in Europa a richiedere ancora, ai fini della distribuzione di supporti contenenti opere dell’ingegno l’apposizione di un’etichetta adesiva – il cosiddetto contrassegno SIAE – rilasciato, previo pagamento di un sostanzioso corrispettivo, dalla Società italiana autori ed editori (SIAE)", si legge nella presentazione introduttiva del disegno di legge.

Insomma, "In tal modo la distribuzione di opere dell’ingegno nel nostro Paese diverrà più agevole ed economica tanto per i soggetti italiani che per quelli europei e sarà così possibile incrementare la circolazione di contenuti culturali senza che essa sia frenata o rallentata da inutili ed anacronistici bollini inidonei, peraltro, a rappresentare effettiva garanzia di autenticità e, per questa via, a garantire efficacemente i diritti dell’industria del settore".
Vedi te.
Si vede chiaramente che l'ispirazione della legge è quella nordica progressista.

dave4mame
24-02-2009, 13:14
vogliamo parlare della tassa ceh ognuno di noi paga alla SIAE su ogni giga di memoria di hard disk e pendrive che acquista??


perchè per chi non lo sa lgli hard disk e le flsh drive in italia e NON SOLO DVD e CD vergini costano di più anche per questo ...

parliamone.
faccia richiesta di far abolire quella....

(e, se ha tempo, magari mi dia risposta alla mail che gli ho mandato; i disabili bresciani potrebbero apprezzare)

atinvidia284
24-02-2009, 13:23
Ovviamente non c'è solo il problema dei costi e prendere in cosiderazione solo questo aspetto minimizzandolo è abbastanza superficiale,questi infatti contribuiscono ad ingrassare ingiustamente la pancia di questi ingordi ma la trafila burocratica per la vidimazione è lunga e ci sono state condanne in passato per chi,importando cd da paesi ue,non aveva apposto il marchio per la vendita.

Non si capisce ora il motivo per il quale,così come al faccenda di RETE 4 l'ABUSIVA,non si rispetti una sentenza della Corte di giustizia europea che afferma che non sussiste reato per l'assenza del contrassegno siae sui supporti contenenti opere di ingegno.
Ci sono da tempo infatti richieste,giuste e sacrosante,di risarcimento nei confronti siae

-kurgan-
24-02-2009, 13:27
guardate che il bollino non è solo il pezzo di plastica :eek:

esempio: se un dj non ha tutti i dischi con bollino siae viene multato. non può comprare i dischi fuori dall'italia anche se c'è il libero scambio :muro:

*

neanche posso usare gli mp3 COMPRATI con itunes :rolleyes:

cdimauro
24-02-2009, 13:29
Dovrebbero abolire la SIAE e basta.

atinvidia284
24-02-2009, 13:56
Dispositivo
La direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 giugno 1998,
98/34/CE, che prevede una procedura d'informazione nel settore delle
norme e delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi
della società dell'informazione, come modificata con direttiva del Parlamento
europeo e del Consiglio 20 luglio 1998, 98/48/CE, dev'essere
interpretata nel senso che disposizioni nazionali come quelle di cui trattasi
nella causa principale, in quanto abbiano stabilito, successivamente
all'entrata in vigore della direttiva del Consiglio 28 marzo 1983,
83/189/CEE, che prevede una procedura d'informazione nel settore
delle norme e delle regolamentazioni tecniche, l'obbligo di apporre sui
dischi compatti contenenti opere d'arte figurativa il contrassegno
«SIAE» in vista della loro commercializzazione nello Stato membro
interessato, costituiscono una regola tecnica che, qualora non sia stata
notificata alla Commissione, non può essere fatta valere nei confronti
di un privato.

Questo è il dispositivo della sentenza della Corte di giustizia europea citata da idv e presa direttamente dal pdf.

cocis
24-02-2009, 14:04
vogliamo parlare della tassa ceh ognuno di noi paga alla SIAE su ogni giga di memoria di hard disk e pendrive che acquista??


perchè per chi non lo sa lgli hard disk e le flsh drive in italia e NON SOLO DVD e CD vergini costano di più anche per questo ...

già .. mi ricordo che sulle cassette VHS ... la siae si prendeva 0.25 €x ogni ora di registrazione .. e 0.25€x ogni dvd vergine .. :muro: :muro: :muro: ..

una cassetta di 4H era passata da 4 a 5€ in un giorno...

Kivron
24-02-2009, 14:26
io abolieri:
SIAE

*

(prego cliccare faccina vomitevole in firma per approfondire il tipo di gente di cui stiamo parlando)

חוה
24-02-2009, 14:33
Dovrebbero abolire la SIAE e basta.

*

jack.o.matic
24-02-2009, 14:49
sono questi i provvedimenti che salveranno l'italia e ci faranno stare bene

un partito che a pochi mesi dalle europee perde tempo con la siae mi ispira proprio fiducia

poi ognuno è differente dall'altro, e alla fine il 15% degli aventi diritti lo voterà, è così che va il mondo!

D.O.S.
24-02-2009, 14:50
mi sembra di ricordare che c'è già stata una sentenza a livello europeo che condanna l'Italia per questa pratica dei bollini e di fatto annulla l'obbligo ad opporli sui CD .

cocis
24-02-2009, 14:58
sono questi i provvedimenti che salveranno l'italia e ci faranno stare bene

un partito che a pochi mesi dalle europee perde tempo con la siae mi ispira proprio fiducia

poi ognuno è differente dall'altro, e alla fine il 15% degli aventi diritti lo voterà, è così che va il mondo!

sei del pdl ?? :asd:

AntonioBO
24-02-2009, 15:04
guardate che il bollino non è solo il pezzo di plastica :eek:

esempio: se un dj non ha tutti i dischi con bollino siae viene multato. non può comprare i dischi fuori dall'italia anche se c'è il libero scambio :muro:

Questa dove l'hai letta? Ho fatto il dj per anni ed ho acquistato all'estero vinili sia per corrispondenza che in Italia. Inoltre è possibile acquistare legalmente mp3 da masterizzare .

jack.o.matic
24-02-2009, 16:14
sei del pdl ?? :asd:

no per me il pdl non va bene
mi ci vuole qualcosa che assomigli a un socialismo nazionale
ma anche della lega mi potrei accontentare

-kurgan-
24-02-2009, 17:27
Questa dove l'hai letta? Ho fatto il dj per anni ed ho acquistato all'estero vinili sia per corrispondenza che in Italia. Inoltre è possibile acquistare legalmente mp3 da masterizzare .

io faccio il dj anche oggi.
l'ho letta su una mail alla siae in cui l'ho chiesto a loro espressamente.
secondo loro dovrei, per ogni cd/vinile comprato all'estero, andare in siae e richiedere (con lo scontrino di acquisto in mano) una copia del bollino. Inoltre NON PUOI MASTERIZZARE NIENTE, visto che gli ho chiesto pure quello e ho avuto una risposta chiara e netta (figuriamoci, sarebbe stato troppo bello farsi una ventina di cd di mp3 acquistati ed essere in regola ad un prezzo ragionevole). Hai fatto il dj per anni a rischio multa, come tutti del resto.

stasera a casa cerco tra le mail ricevute se la trovo, è roba vecchia ma forse non l'ho cancellata.

AntonioBO
24-02-2009, 17:37
io faccio il dj anche oggi.
l'ho letta su una mail alla siae in cui l'ho chiesto a loro espressamente.
secondo loro dovrei, per ogni cd/vinile comprato all'estero, andare in siae e richiedere (con lo scontrino di acquisto in mano) una copia del bollino. Inoltre NON PUOI MASTERIZZARE NIENTE, visto che gli ho chiesto pure quello e ho avuto una risposta chiara e netta (figuriamoci, sarebbe stato troppo bello farsi una ventina di cd di mp3 acquistati ed essere in regola ad un prezzo ragionevole). Hai fatto il dj per anni a rischio multa, come tutti del resto.

stasera a casa cerco tra le mail ricevute se la trovo, è roba vecchia ma forse non l'ho cancellata.

Allora chi vende i mix import dove non c'è mai il marchio siae appunti perché import sono contro la legge??? I diritti d'autore sono pagati a monte come gli mp3 acquistati legalmente o scaricati gratuitamente e in maniera legale come Jamendo.

ConteZero
24-02-2009, 17:38
sono questi i provvedimenti che salveranno l'italia e ci faranno stare bene

un partito che a pochi mesi dalle europee perde tempo con la siae mi ispira proprio fiducia

poi ognuno è differente dall'altro, e alla fine il 15% degli aventi diritti lo voterà, è così che va il mondo!

Sicuramente meglio che perdere giornate per tirare avanti una legge sul testamento biologico che toglie dei diritti ai cittadini.

-kurgan-
24-02-2009, 17:39
Allora chi vende i mix import dove non c'è mai il marchio siae appunti perché import sono contro la legge??? I diritti d'autore sono pagati a monte come gli mp3 acquistati legalmente o scaricati gratuitamente e in maniera legale come Jamendo.

non fare confusione, stiamo parlando di dj che usano cd/vinili in pubblico: ad oggi NON PUOI usare cd masterizzati in ogni caso. Invece puoi usare materiale import solo ed esclusivamente se passi dalla siae e compri i relativi bollini munito di scontrino d'acquisto. Anche per me è una scemenza, però ho preferito chiedere direttamente a loro piuttosto che fare interpretazioni personali e poi pigliarmi qualche migliaio di euro di multa se capita il funzionario pignolo ad un controllo.

ConteZero
24-02-2009, 17:45
Le merci in Europa circolano liberamente.
Qualsiasi legge su bollini e ciquite varie finisce nello scarico davanti ai trattati per la libera circolazione delle merci, per cui col cacchio che possono impedire ad un cittadino comunitario di comprare merce in un paese comunitario (cd, automobili e via dicendo).
Le leggi possono applicarle fino a quando a vendere è un italiano su suolo italiano, ma se compri "in UE" possono attaccarsi al secchio.
E'per questo che la miglior vendetta è comprare in Germania e, orgogliosamente, fargli sapere quanto sono banane.

AntonioBO
24-02-2009, 17:46
non fare confusione, stiamo parlando di dj che usano cd/vinili in pubblico: ad oggi NON PUOI usare cd masterizzati in ogni caso. Invece puoi usare materiale import solo ed esclusivamente se passi dalla siae e compri i relativi bollini munito di scontrino d'acquisto. Anche per me è una scemenza, però ho preferito chiedere direttamente a loro piuttosto che fare interpretazioni personali e poi pigliarmi qualche migliaio di euro di multa se capita il funzionario pignolo ad un controllo.

Lo so che siamo off -topic.. ma non è che confondi -in questo caso - i diritti siae di riproduzione in pubblico? In quel caso il pagamento è forfettario ed è fatto dalla discoteca o da chi organizza il singolo evento.

-kurgan-
24-02-2009, 17:51
Lo so che siamo off -topic.. ma non è che confondi -in questo caso - i diritti siae di riproduzione in pubblico? In quel caso il pagamento è forfettario ed è fatto dalla discoteca o da chi organizza il singolo evento.

nono, ti assicuro che è così.. ho voluto vederci chiaro e ho scritto una mail con domande precise che ha avuto risposte precise.
il locale paga la siae con il borderò, e fin qui ci siamo.
il dj deve per forza usare cd dotati di bollino.. se comprati all'estero deve (so che è allucinante..) andare preventivamente in siae a pagare/farsi dare i relativi bollini.. ovviamente munito di prova d'acquisto, altrimenti la siae non li smolla.
il dj, e qui son sicuro perchè l'ho proprio chiesto visto che volevo usare mp3 comprati da itunes, non può masterizzare niente.
poi per fortuna i bollini rotti valgono lo stesso, perchè girava la leggenda urbana per cui una volta rotti non valessero più.. almeno quello..

e già siamo avanti, anni fa la finanza faceva pure incursioni ai mercatini dell'usato contestando l'originalità dei vecchi vinili perchè sprovvisti di bollino.. praticamente lo stato se vuole in qualche modo ti multa e ogni tanto becca qualche pirla da spremere.

Cfranco
24-02-2009, 18:54
nono, ti assicuro che è così.. ho voluto vederci chiaro e ho scritto una mail con domande precise che ha avuto risposte precise.
il locale paga la siae con il borderò, e fin qui ci siamo.
il dj deve per forza usare cd dotati di bollino.. se comprati all'estero deve (so che è allucinante..) andare preventivamente in siae a pagare/farsi dare i relativi bollini.. ovviamente munito di prova d'acquisto, altrimenti la siae non li smolla.
il dj, e qui son sicuro perchè l'ho proprio chiesto visto che volevo usare mp3 comprati da itunes, non può masterizzare niente.
poi per fortuna i bollini rotti valgono lo stesso, perchè girava la leggenda urbana per cui una volta rotti non valessero più.. almeno quello..

e già siamo avanti, anni fa la finanza faceva pure incursioni ai mercatini dell'usato contestando l'originalità dei vecchi vinili perchè sprovvisti di bollino.. praticamente lo stato se vuole in qualche modo ti multa e ogni tanto becca qualche pirla da spremere.

Occhio , i soggetti privati spesso danno interpretazioni delle leggi piuttosto particolari , quello che dice la SIAE piuttosto che la RIAA o la BSA non vanno prese per oro colato , soprattutto sui bollini la SIAE ha ricevuto sonore batoste in tribunale :
http://punto-informatico.it/2466243/PI/News/bollini-siae-nuovamente-battuta-italia.aspx

Certo , combattere in tribunale è difficile e costoso , ma certe affermazioni della SIAE sul bollino sono contrarie alla legge .

-kurgan-
24-02-2009, 19:23
riporto quanto hanno detto loro.. siae e guardia di finanza in italia spesso vanno a braccetto, e contestare i loro ispettori non è una cosa banale. La mia sensazione è che in italia la legge non sia affatto uguale per tutti, chi è un "soggetto debole" (economico o politico) è facile che si prenda pali nel didietro.

nomeutente
25-02-2009, 09:28
Che importa, non è quello il punto, è una questione di principio. E infatti la questione soldi non è nemmeno menzionata...


E' una questione di principio nel senso che:
1) Di Pietro va forte fra chi utilizza moltissimo internet;
2) I bollini siae sono invisi a chi utilizza moltissimo internet;

=> Di Pietro "galvanizza" la sua base proponendo l'abolizione dei bollini siae.

Che sia una proposta ampiamente condivisibile è fuori discussione, ma anche l'abolizione dell'ici era una proposta che la gente non poteva non accogliere positivamente.
Fare proposte "belle" non sempre è segno che sei un bravo statista: talvolta è segno che sei un demagogo.

ConteZero
25-02-2009, 09:48
E' una questione di principio nel senso che:
1) Di Pietro va forte fra chi utilizza moltissimo internet;
2) I bollini siae sono invisi a chi utilizza moltissimo internet;

=> Di Pietro "galvanizza" la sua base proponendo l'abolizione dei bollini siae.

Che sia una proposta ampiamente condivisibile è fuori discussione, ma anche l'abolizione dell'ici era una proposta che la gente non poteva non accogliere positivamente.
Fare proposte "belle" non sempre è segno che sei un bravo statista: talvolta è segno che sei un demagogo.

La differenza è che sull' ICI ci guadagnavano le municipalità che poi usavano i proventi per offrire servizi alla popolazione, sul bollino SIAE ci guadagna una società privata (la SIAE) che distribuisce i proventi fra i suoi soci in modo non esattamente trasparente.
In parole povere quando paghi l'ICI i soldi li dai al comune, che ci ripara le strade, ci sovvenziona gli asili, ci costruisce strutture pubbliche e via dicendo... quando paghi il bollino SIAE i soldi li dai a Britney Spears.

Tefnut
25-02-2009, 09:49
E' una questione di principio nel senso che:
1) Di Pietro va forte fra chi utilizza moltissimo internet;
2) I bollini siae sono invisi a chi utilizza moltissimo internet;

=> Di Pietro "galvanizza" la sua base proponendo l'abolizione dei bollini siae.

Che sia una proposta ampiamente condivisibile è fuori discussione, ma anche l'abolizione dell'ici era una proposta che la gente non poteva non accogliere positivamente.
Fare proposte "belle" non sempre è segno che sei un bravo statista: talvolta è segno che sei un demagogo.
da un certo punto di vista concordo, ottima l'associazione con l'ici.
Da dire però che di Pietro ha sempre fatto questo genere di "politica" incentrato appunto alla libertà di internet, da capire quanto per tornaconto personale e di partito e quanto perchè effettivamente inerente alla sua "fede". Il problema che se ci mettiamo anche questo dubbio, non se ne esce :D
Almeno è coerente


PS: a me radio 105 quando vinsi un cd me lo mandarono senza bollino.

ConteZero
25-02-2009, 09:54
Tra l'altro non si capisce perché una società che rappresenta "chi produce e vende brani" debba prendere i soldi mediante bollini e cazzabubbuli anziché, semplicemente, aumentando il prezzo di copertina dei beni che vende.

GianoM
25-02-2009, 10:01
E' una questione di principio nel senso che:
1) Di Pietro va forte fra chi utilizza moltissimo internet;
2) I bollini siae sono invisi a chi utilizza moltissimo internet;

=> Di Pietro "galvanizza" la sua base proponendo l'abolizione dei bollini siae.

Che sia una proposta ampiamente condivisibile è fuori discussione, ma anche l'abolizione dell'ici era una proposta che la gente non poteva non accogliere positivamente.
Fare proposte "belle" non sempre è segno che sei un bravo statista: talvolta è segno che sei un demagogo.
Può essere.
Si potrebbe dire anche che non è vero che la proposta di abolazione dell'ICI debba per forza essere accolta positivamente. Dai comuni, ad esempio, non lo era. Da chi non guarda solo le tasse ma ha una visione più "ampia" dell'economia, anche.

Il principio, IMHO, è che frena la diffusione della cultura, e tutto quello che frena la diffusione della cultura va abolito. Il popolo di Internet lo sa perchè ci ha a che fare tutto il tempo. Il nesso bacino elettorale - indirizzo a cui è rivolta la proposta, può essere considerato casuale.

Edit: aggiungo che la situazione è un po' diversa da come viene descritta.
Leggendo qua:
www.tomshw.it/news.php?newsid=17166
sembra che il solito giustizialista eversivo DP voglia solamente far rispettare l'ennesima sentenza europea, alla quale l'Italia a pensato bene di rispondere "Eh, le nostre leggi sono vecchie, quindi fottesega delle vostre sentenze, byez".

Fabryce
25-02-2009, 11:08
sono questi i provvedimenti che salveranno l'italia e ci faranno stare bene

un partito che a pochi mesi dalle europee perde tempo con la siae mi ispira proprio fiducia

poi ognuno è differente dall'altro, e alla fine il 15% degli aventi diritti lo voterà, è così che va il mondo!

Sei hai pensato questo perchè non fai lo stesso ragionamento con l'emendamento del senatore d'Alia?!

Ancora una volta sono d'accordo con IDV, ma io abolirei la SIAE anche se con questo governo ogni provvedimento che favorisca il libero mercato o la libertà della persona è pura utopia... e meno male che si chiamano popolo della libertà :asd: la lor ce l'hanno garantita però :asd:

nomeutente
25-02-2009, 12:03
La differenza è che sull' ICI ci guadagnavano le municipalità


Nella testa dell'italiano medio, penso che non gli importi una cippa :D



Da dire però che di Pietro ha sempre fatto questo genere di "politica" incentrato appunto alla libertà di internet


Per carità: nessuno mette in discussione la sua coerenza.
Però la mia impressione è che si stia concentrando su una fascia estremamente specifica di elettorato (antiberlusconiani di ferro che utilizzano internet) al fine di creare uno zoccolo duro di consenso fondato su due o tre grandi temi.



Si potrebbe dire anche che non è vero che la proposta di abolazione dell'ICI debba per forza essere accolta positivamente. Dai comuni, ad esempio, non lo era.


E questa proposta dei bollini non piace ovviamente alla siae :D
Quello a cui togli un introito non è mai contento ;)


Da chi non guarda solo le tasse ma ha una visione più "ampia" dell'economia, anche.


E chi ha una visione ampia della cultura (che viene prodotta, ahimé, all'interno di un mercato) vuole sapere quale alternativa abbiamo ai bollini, per tutelare le opere di ingegno. Perché in qualche modo il diritto d'autore deve essere tutelato: i bollini sono senz'altro un modo arcaico e incongruo, quindi oltre ad abolirli bisogna pensare a qualcosa di meglio.
Altrimenti, appunto, non stai facendo una proposta ma stai facendo demagogia.



Edit: aggiungo che la situazione è un po' diversa da come viene descritta.
Leggendo qua:
www.tomshw.it/news.php?newsid=17166
sembra che il solito giustizialista eversivo DP voglia solamente far rispettare l'ennesima sentenza europea, alla quale l'Italia a pensato bene di rispondere "Eh, le nostre leggi sono vecchie, quindi fottesega delle vostre sentenze, byez".

Verosimilmente l'Italia se ne è strafregata delle direttive europee in materia.
La soluzione, quindi, non è basarsi sulla sentenza per abrogare una legge creando un vuoto, ma applicare le direttive così da avere una legislazione organica simile a quella degli altri paesi.
Se questo è l'intento di Di Pietro, mi sta bene. Altrimenti no.

ConteZero
25-02-2009, 12:15
Nella testa dell'italiano medio, penso che non gli importi una cippa :D


Il problema di questo paese è proprio la testa dell'italiano medio.

GianoM
25-02-2009, 12:22
Perché in qualche modo il diritto d'autore deve essere tutelato: i bollini sono senz'altro un modo arcaico e incongruo, quindi oltre ad abolirli bisogna pensare a qualcosa di meglio.
Come ad esempio abolire il diritto d'autore :D
Ma per arrivarci bisogna andar piano e a step.

nomeutente
25-02-2009, 13:04
Come ad esempio abolire il diritto d'autore :D
Ma per arrivarci bisogna andar piano e a step.

Da marxista, io abolirei il capitalismo in toto.
Ma siccome la situazione è che siamo in un'economia di mercato, abolire il diritto d'autore è assurdo. Prima di diffondere la cultura, la devi produrre e tutelare: l'unico modo per farlo è tramite il diritto d'autore.

Mordicchio83
25-02-2009, 13:14
"Il Presidente della SIAE ha ammesso che l’apposizione del contrassegno SIAE non è più obbligatoria"
La SIAE ha dichiarato ufficialmente la cessazione dell’applicazione dei bollini SIAE. Con una circolare spedita a tutti gli associati e ai media, Enzo Mazza, Presidente in carica dell'associazione, ha cercato di spiegare nei dettagli l'iter giuridico italiano e comunitario che ha portato a questa risoluzione.



In pratica, a seguito della Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (procedimento C-20/05) e di alcune Sentenze della Corte di Cassazione (sentenze n. 13853/08, n. 13810/08, n. 13816/08, tutte depositate in data 2 aprile 2008; e n. 21579 depositata il 29 maggio 2008), è stato decretato che non costituisce reato la semplice assenza del contrassegno SIAE sui supporti contenenti opere dell’ingegno.

"In conclusione, allo stato attuale l’apposizione del contrassegno SIAE non appare più obbligatoria e la mancanza di sua apposizione è priva di rilievo penale", sottolinea il documento SIAE.

In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo,in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".

A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno essere valutati solo in seguito".

http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17166

AntonioBO
25-02-2009, 13:18
Da marxista, io abolirei il capitalismo in toto.
Ma siccome la situazione è che siamo in un'economia di mercato, abolire il diritto d'autore è assurdo. Prima di diffondere la cultura, la devi produrre e tutelare: l'unico modo per farlo è tramite il diritto d'autore.

Ma ha ancora un senso il diritto d'autore nell'epoca digitale? Io ritengo di no:mi fanno ridere -amaro-coloro che paragonano un ladro di macchine a chi scarica un divx o un mp3 . Anche un bambino noterebbe che l'equivalenza è assurda. Con tutto questo io quando ho fatto le mie serate come dj -e qualcuna ancora ne faccio anche se ho poco tempo - ho sempre usato supporti originali anche perché uso principalmente dischi in vinile. Premesso ciò, non penso minimamente che i "soldi" un cantante se li faccia con la vendita dei dischi, ma con i concerti e con le serate. Il disco diventa il lancio di iniziative remunerative future. Per il cinema il discorso potrebbe essere diverso, ma anche in questo caso chi vuole andare al cinema, ci va comunque e chi scarica un film, non andrebbe in ogni caso a spendere la pilla per andare al cinema. Per questo ritengo assolutamente ancronistico il concetto di diritto d'autore anche per il software:altrimenti non si spiegherebbe il fenomeno Linux e open source di cui sono un fiero utente da oltre due anni avendo abbandonato del tutto le piattaforme windows e derivate :D .

Freeskis
25-02-2009, 13:24
Il problema di questo paese è proprio la testa dell'italiano medio.

ci sono molti modi per eliminare il problema :fagiano:

nomeutente
25-02-2009, 13:35
Ma ha ancora un senso il diritto d'autore nell'epoca digitale?


Sì.


mi fanno ridere -amaro-coloro che paragonano un ladro di macchine a chi scarica un divx o un mp3. Anche un bambino noterebbe che l'equivalenza è assurda.


Naturalmente c'è una differenza fondamentale fra un bene materiale e un bene immateriale.
C'è una differenza anche fra un ladro di macchine e uno che sale sul treno senza biglietto, ma quello che sale sul treno senza biglietto è comunque nel torto.


non penso minimamente che i "soldi" un cantante se li faccia con la vendita dei dischi, ma con i concerti e con le serate.


E se uno vuole solo scrivere canzoni, avrà il diritto di vedere remunerato il suo lavoro?


altrimenti non si spiegherebbe il fenomeno Linux e open source di cui sono un fiero utente da oltre due anni avendo abbandonato del tutto le piattaforme windows e derivate :D .


Dietro all'open source ci sono altre forme di guadagno (ad esempio sull'assistenza). Se uno vuole rinunciare al diritto d'autore (perché è un filantropo o perché conta di guadagnarci in altri modi) è una sua scelta: nessuno lo obbliga a farsi pagare. Ma chi vuole essere pagato ha il diritto di pretenderlo, nella forma che ritiene più opportuna.

AntonioBO
25-02-2009, 14:06
Sì.





E se uno vuole solo scrivere canzoni, avrà il diritto di vedere remunerato il suo lavoro?



Dietro all'open source ci sono altre forme di guadagno (ad esempio sull'assistenza). Se uno vuole rinunciare al diritto d'autore (perché è un filantropo o perché conta di guadagnarci in altri modi) è una sua scelta: nessuno lo obbliga a farsi pagare. Ma chi vuole essere pagato ha il diritto di pretenderlo, nella forma che ritiene più opportuna.

L'autore è remunerato anche con i concerti e con le esibizioni in quanto c'è un contratto a monte tra autore e cantante a prescindere dalla SIAE.

Ciò che tu dici per Linux avvalora la mia tesi perché io ho detto che il diritto d'autore è ancronistico e il fatto che ci siano possibilità lucrative differenti dal diritto d'autore come comunemente inteso, di fatto lo mette in discussione.

the_joe
25-02-2009, 14:10
L'autore è remunerato anche con i concerti e con le esibizioni in quanto c'è un contratto a monte tra autore e cantante a prescindere dalla SIAE.

Ciò che tu dici per Linux avvalora la mia tesi perché io ho detto che il diritto d'autore è ancronistico e il fatto che ci siano possibilità lucrative differenti dal diritto d'autore come comunemente inteso, di fatto lo mette in discussione.

Ad esempio tu come lo tuteleresti il diritto di autore di uno scrittore?

ConteZero
25-02-2009, 14:12
Ad esempio tu come lo tuteleresti il diritto di autore di uno scrittore?

Con calma... una cosa è lo scrittore ed un altra è l'editore.
Iniziamo a distinguere le due categorie.
Partiamo da come tutelare il diritto di uno scrittore nei confronti dell'editore che lo pubblica.

AntonioBO
25-02-2009, 14:13
Ad esempio tu come lo tuteleresti il diritto di autore di uno scrittore?

Suvvia, per il libro è tutto un altro discorso . Chi si fotocopia un libro da leggere? Ti immagini a leggere le fotocopie del codice da vinci o a stamparlo scaricato da Internet? Ti parte una cartuccia che costa più del libro. Discorso diverso è per i testi universitari, ma in quel caso non mi sento di condannare i ragazzi che ricorrono alle fotocopie.

atinvidia284
25-02-2009, 14:15
E' una questione di principio nel senso che:
1) Di Pietro va forte fra chi utilizza moltissimo internet;
2) I bollini siae sono invisi a chi utilizza moltissimo internet;

=> Di Pietro "galvanizza" la sua base proponendo l'abolizione dei bollini siae.

Che sia una proposta ampiamente condivisibile è fuori discussione, ma anche l'abolizione dell'ici era una proposta che la gente non poteva non accogliere positivamente.
Fare proposte "belle" non sempre è segno che sei un bravo statista: talvolta è segno che sei un demagogo.

Mi piacerebbe capire il motivo per il quale ogni qual volta Di Pietro cerchi di far rispettare in modo sacrosanto la giustizia,si debba criticarlo.
In Italia i media hanno fatte passare questo giustissimo e basilare principio come,purtroppo,giustizialismo,ma in realtà un premier che usufruisce di leggi scritte all'uopo da avvocati e suoi amici intimi portati in parlamento a spese nostre,dovrebbe indurci a rivedere la scala di valori prioritari da far valere in un paese come il nostro che dovrebbe,secondo un principio teorico,ma in realtà non lo è,essere retto sull'uguaglianza della legge.

Ora DI pietro sta cercando solo di applicare quello che la Corte di giustizia europea ha deciso più di un anno fa,potrebbe essere effettivamente una cosa strana,visto il caso rete 4,la quale ha trasmesso abusivamente per più di 10 anni e continua a farlo nonostante la sentenza della stessa corte di giustizia europea e che Berlusconi ha completamente ignoranto cercando anzi di proteggersi con la salva rete 4

La questione dei bollini parte con delle indagini nel 2000 per la commercializzazione di cd importi dalla Germania e sprovvisti di bollino siae,si esprimerà in seguito la corte di giustizia europea e stabilendo che non c'è alcun obbligo in materia di contrassegno in Italia,da lì in poi partiranno richieste di risarcimento milionarie nei confronti siae per i bollini acquistati in passato.

the_joe
25-02-2009, 14:20
Suvvia, per il libro è tutto un altro discorso . Chi si fotocopia un libro da leggere? Ti immagini a leggere le fotocopie del codice da vinci o a stamparlo scaricato da Internet? Ti parte una cartuccia che costa più del libro. Discorso diverso è per i testi universitari, ma in quel caso non mi sento di condannare i ragazzi che ricorrono alle fotocopie.

Non è un problema da poco perchè senza il diritto d'autore, qualunque editore potrebbe stampare qualsiasi libro senza dare un cent allo scrittore, idem per tutto il resto dei contenuti, come ha detto nomeutente, è facoltà di un autore regalare le sue opere ed è parimenti un suo diritto pretendere di essere pagato per esse.

FabioGreggio
25-02-2009, 14:41
Il fatto è che prima dovrebbe arrivare al governo e poi pontificare da lì......

Purtroppo a fare la voce grossa quando si è all'opposizione sono capaci tutti, poi quando c'è da fare sul serio allora diventano tutti agnellini.


Comunque sia è una iniziativa lodevole.

Di come si comportava berlusconi all'opposizione di Prodi non ne parliamo più dai....


fg

whistler
25-02-2009, 14:45
un giorno si è un altro pure parlava di spallata per la salvezza dell ' italia, la meravigliosa intercettazine con saccà, dove compra senatori per far cadere il governo, roba da guerriglia urbana , ma non in italia...

the_joe
25-02-2009, 14:47
Di come si comportava berlusconi all'opposizione di Prodi non ne parliamo più dai....


fg

Se vuoi ne parliamo fino a domani, ma non mi sembra il threda giusto visto che si parla di Di Pietro.

Se vuoi saperlo era altrettanto se non più scandaloso come quando si mise a difendere le "caste" che stavano per essere interessate dal decreto Bersani, ma ripeto, non credo sia il thread giusto, d'altra parte resto della mia opinione che come hai quotato, è facile pontificare quando si è all'opposizione e poi ricredersi quando si è al governo e si avrebbe la possibilità di fare qualcosa (legge sul conflitto di interessi ti dice niente?)

nomeutente
25-02-2009, 15:30
L'autore è remunerato anche con i concerti e con le esibizioni in quanto c'è un contratto a monte tra autore e cantante a prescindere dalla SIAE.


Io non sto difendendo la siae come organizzazione, ma solo il diritto d'autore. Se non c'è il diritto d'autore, non c'è contratto che tenga. E' come dire che il diritto alla proprietà può essere abolito, tanto ci sono i contratti di affitto che tutelano il proprietario dell'appartamento: se il diritto di proprietà non c'è, io l'appartamento lo occupo, chi me lo fa fare di dare dei soldi a uno che non ha alcun diritto sull'immobile?


Ciò che tu dici per Linux avvalora la mia tesi perché io ho detto che il diritto d'autore è ancronistico e il fatto che ci siano possibilità lucrative differenti dal diritto d'autore come comunemente inteso, di fatto lo mette in discussione.


Ma nemmeno per sogno.
Il diritto d'autore è la base. Poi si può discutere su come si concretizza l'effettiva remunerazione dell'autore, ma è un altro discorso.

N
on è un problema da poco perchè senza il diritto d'autore, qualunque editore potrebbe stampare qualsiasi libro senza dare un cent allo scrittore, idem per tutto il resto dei contenuti, come ha detto nomeutente, è facoltà di un autore regalare le sue opere ed è parimenti un suo diritto pretendere di essere pagato per esse.


Appunto.



Mi piacerebbe capire il motivo per il quale ogni qual volta Di Pietro cerchi di far rispettare in modo sacrosanto la giustizia,si debba criticarlo.


Non lo si sta criticando perché chiede l'applicazione della normativa comunitaria in Italia.
Il bollino siae serve a certificare la legalità del supporto: se lo elimini devi introdurre qualche altro criterio di riconoscimento. Non so come facciano in Germania, ma se Di Pietro vuole introdurre anche in Italia lo stesso sistema deve fare una proposta di legge che non si limiti ad abrogare due o tre commi ma introduca una disciplina organica. Altrimenti è demagogia spicciola.

atinvidia284
25-02-2009, 15:49
Non lo si sta criticando perché chiede l'applicazione della normativa comunitaria in Italia.
Il bollino siae serve a certificare la legalità del supporto: se lo elimini devi introdurre qualche altro criterio di riconoscimento. Non so come facciano in Germania, ma se Di Pietro vuole introdurre anche in Italia lo stesso sistema deve fare una proposta di legge che non si limiti ad abrogare due o tre commi ma introduca una disciplina organica. Altrimenti è demagogia spicciola.

Il bollino sia non certifica alcuna legalità del supporto visto che la Corte di Giustizia Europea ne ha dichirata la non leggittimità e ne ha qualificato il carattere come "regola tecnica",siccome non vi è mai stata alcuna comunicazione dall'Italia di questa regola all'Unione Europe il suo valore rimmarrà pari ad un pezzettino di carta adesivo.
Ne consegue che quell di DI Pietro non è demagogia,ma rifacendosi a quanto sopra cerca di eliminare uno strumento non autorizzato per fare ulteriori soldini che richiede un'enorme trafila burocratica e strozza la circolazione di opere protette dal diritto d'autore.

Ovviamente il suo disegno di legge verrà bocciato perchè tocca gli interessi degli amici degli amici che campano su queste irregolarità e che non hanno mai posto la risoluzione di tale problema

nomeutente
25-02-2009, 16:07
Il bollino sia non certifica alcuna legalità del supporto visto che la Corte di Giustizia Europea ne ha dichirata la non leggittimità e ne ha qualificato il carattere come "regola tecnica"


Appunto.
La corte di giustizia rileva che non è un reato avere un cd senza bollino, posto che puoi aver regolarmente acquistato, ad es., un mp3 e averlo masterizzato su un cd: il diritto d'autore l'hai pagato, quindi non commetti alcun reato.
Il bollino è "regola tecnica", cioè un sistema (arcaico quanto vuoi) che viene adottato per discernere in maniera semplice un supporto regolare da uno irregolare.


Ne consegue che quell di DI Pietro non è demagogia,ma rifacendosi a quanto sopra cerca di eliminare uno strumento non autorizzato per fare ulteriori soldini che richiede un'enorme trafila burocratica e strozza la circolazione di opere protette dal diritto d'autore.


Di Pietro fa demagogia nella misura in cui non spiega come facciamo a distinguere il cd masterizzato con canzoni scaricate a pagamento dal cd masterizzato con canzoni pirata.
Se è vero che il primo cd è legale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli illegali, è altrettanto vero che il secondo è illegale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli legali.

atinvidia284
25-02-2009, 16:30
Appunto.
La corte di giustizia rileva che non è un reato avere un cd senza bollino, posto che puoi aver regolarmente acquistato, ad es., un mp3 e averlo masterizzato su un cd: il diritto d'autore l'hai pagato, quindi non commetti alcun reato.
Il bollino è "regola tecnica", cioè un sistema (arcaico quanto vuoi) che viene adottato per discernere in maniera semplice un supporto regolare da uno irregolare.
Non è così perchè il principio della regola tecnica non vale vista la mancanza di notifica dell'Italia alla Commissione,quindi bollino=adesivo senza valore.


Di Pietro fa demagogia nella misura in cui non spiega come facciamo a distinguere il cd masterizzato con canzoni scaricate a pagamento dal cd masterizzato con canzoni pirata.
Se è vero che il primo cd è legale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli illegali, è altrettanto vero che il secondo è illegale e dobbiamo poterlo distinguere da quelli legali.
Premesso che ovviamente ognuno ha le sue opinioni,la verità è che a quei pochi di questo forum che non votano idv non va mai bene niente di quello che fa DI Pietro,non solo ha proposto l'abolizione di un bollino sul quale da anni si fanno ingiustamente ricavi abusivi per colpa delle stesse lobby,che costituisce di per sé un tema scottante e che non è mai stato affrontato seriamente,ma addirittura doveva anche esprimersi su una eventuale regolamentazione in merito, e perchè allora non esprimersi e redigere un disegno di legge per risolvere anche il problema sulla fame nel mondo??:D

DonaldDuck
25-02-2009, 17:09
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17166

"Il Presidente della SIAE ha ammesso che l’apposizione del contrassegno SIAE non è più obbligatoria"

La SIAE ha dichiarato ufficialmente la cessazione dell’applicazione dei bollini SIAE. Con una circolare spedita a tutti gli associati e ai media, Enzo Mazza, Presidente in carica dell'associazione, ha cercato di spiegare nei dettagli l'iter giuridico italiano e comunitario che ha portato a questa risoluzione.


In pratica, a seguito della Sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee (procedimento C-20/05) e di alcune Sentenze della Corte di Cassazione (sentenze n. 13853/08, n. 13810/08, n. 13816/08, tutte depositate in data 2 aprile 2008; e n. 21579 depositata il 29 maggio 2008), è stato decretato che non costituisce reato la semplice assenza del contrassegno SIAE sui supporti contenenti opere dell’ingegno.

"In conclusione, allo stato attuale l’apposizione del contrassegno SIAE non appare più obbligatoria e la mancanza di sua apposizione è priva di rilievo penale", sottolinea il documento SIAE.

In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo,in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".

A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno essere valutati solo in seguito".

DonaldDuck
25-02-2009, 17:15
Quindi il disegno (ino) di legge presentato da Di Pietro è da intendersi come una richiesta di formalizzazione. Quindi tutta stà "gloria" riservata al capoccia IDV, come se si trattasse di chissà quale evento di portata storica, non la trovo giustificata.

ConteZero
25-02-2009, 17:26
Una legge europea, fino a quando non viene ratificata in Italia, non ha alcun valore legale (questo per quel che so).
Nella pratica quindi si tratterebbe di un modo per "mettere il ferro alla porta" impedendo futuri "ripensamenti" nel caso in cui il governo dovesse "tardare" ad adeguarsi.

atinvidia284
25-02-2009, 17:46
Dopo che idv aveva portato alla luce la questione con la proposta di abolire il bollino,si iniziava quindi a parlarne ed evidenziando comunque quanto detto dalla Ue,la siae,a più di un anno dalla sentenza della Corte di giustizia europea,se ne esce ORA con una circolare....

DonaldDuck
25-02-2009, 18:09
Chi è che ha "portato alla luce" il problema? Quand'è che IDV avrebbe depositato il disegno di legge? Continuo ad avere l'impressione che qualcuno si sia scelto una "crociata" facile facile...


http://punto-informatico.it/2414029/PI/News/siae-partono-rimborsi-bollini-non-dovuti.aspx

SIAE, partono i rimborsi per bollini non dovuti
PI - News
mercoledì 24 settembre 2008

Roma - 1,2 milioni di euro. È questa la cifra che SIAE dovrà rimborsare ad un editore italiano. Sono denari che quest'ultimo ha versato tra il 2004 e il 2008 per acquistare i bollini da porre sui supporti che diffonde in allegato alle proprie riviste cartacee, sono bollini che SIAE dal proprio sito dichiara come necessari per mettersi in regola ma che secondo un editore italiano non sono dovuti, tanto che questi ha ottenuto dal Tribunale di Roma un decreto ingiuntivo a carico di SIAE. Una procedura, quella di chiedere il rimborso per i bollini acquistati, che potrebbe essere innescata già in questi giorni da molti altri soggetti.

Il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma pubblicato da Punto Informatico qui a lato è diretta conseguenza di quella ormai celebre sentenza della Corte di Giustizia europea che ha messo in chiaro come la mancata formalizzazione nei confronti della Commissione europea abbia di fatto reso inopponibile ai privati l'obbligo dei bollini. Al momento, infatti, il bollino SIAE per i privati non è obbligatorio e non lo sarà fino a quando la Commissione Europea non avrà perfezionato la tardiva procedura di notifica attivata dalle autorità italiane proprio in conseguenza di quella sentenza.

A Punto Informatico Guido Scorza, avvocato che si è occupato anche di questo procedimento, spiega che "il fatto che i bollini oggi non siano necessari è pacifico. La stessa SIAE nella corrispondenza intercorsa a monte del decreto ingiuntivo ha espressamente riconosciuto che, nell'attesa del completamento del processo di notifica a Bruxelles, gli editori devono sì pagare i diritti, naturalmente, ma non sono tenuti all'acquisto del contrassegno".

Sul sito SIAE ancora si legge, invece, che chiunque a fini di lucro distribuisca "qualsiasi supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive o sequenze di immagini in movimento od altro supporto (...) è punito, se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 2.582,00 a 15.493,00 Euro". Una pagina che probabilmente potrebbe essere aggiornata con la spiegazione della sospensiva de facto dell'obbligo del contrassegno.

Se oggi chi distribuisce CD o DVD non deve acquistare il bollino, cosa succede con il passato, quegli anni in cui il bollino è stato imposto pur non essendo riconosciuto in sede europea e non essendo, nei fatti, dovuto? "Il termine - sottolinea Scorza - è quello di prescrizione. L'editore può tornare indietro di anni, diciamo dal 2001-2002 quando si è iniziato a porre i bollini su CD e DVD". Il ricorso in sé, come quello che ha portato al decreto ingiuntivo, non è certo procedura complessa. "Basta tirar fuori le fatture emesse da SIAE per il corrispettivo del bollino in modo da provare il pagamento degli importi - spiega Scorza - e mettendo a punto un ricorso, nel giro di un mese, un mese e mezzo, si può ottenere il decreto".

Contro il decreto, SIAE può porre opposizione, entro 40 giorni dalla notifica, e se questo accadrà sarà di interesse capire in base a quali motivazioni. Punto Informatico ha contattato SIAE nei giorni scorsi sulla questione ma al momento di pubblicare questo articolo non sono ancora giunti commenti. Eppure il destino del bollino appare ormai appeso ad un filo. Mentre qualcuno spera in un intervento politico in Italia, una normativa ad hoc che in qualche modo pratichi la respirazione artificiale al contrassegno SIAE, appare sempre più evidente che la Commissione Europea non si limiterà a svolgere solo un ruolo da passacarte per "attivare" la rilevanza penale del bollino: le critiche della Commissione al bollino sono numerose.

Viene fatto osservare, ad esempio, che si tratta di uno strumento che esiste solo in Italia e che è frutto di una curiosa interpretazione del diritto: "Nessun altro stato membro richiede una certificazione del pagamento delle royalty sul diritto d'autore (...) e questo succede in parte perché se i prodotti sul mercato violano il copyright viene deciso davanti ai tribunali e non attraverso un controllo a priori di una società di raccolta", scrive la Commissione in una nota trasmessa alle autorità del Belpaese.

Non solo, all'Italia la Commissione chiede di chiarire se il bollino debba o meno essere apposto anche su memory card o penne USB oppure su programmi informatici e sottolinea come l'obbligo di apposizione del bollino possa ostacolare la libera circolazione dei supporti nel mercato unico, quelli cioè importati in Italia dall'estero. Da un lato la Commissione osserva come la normativa italiana sembri indicare che un importatore dovrebbe acquistare i bollini e porli sui supporti, dall'altro sottolinea come non è affatto chiaro per quale ragione SIAE dovrebbe avere titoli a verificare che su quei supporti, provenienti dall'estero e sui quali già si presume siano stati pagati i diritti d'autore, le royalty siano state effettivamente pagate. Tra gli altri busillis la cui soluzione la Commissione attende dall'Italia c'è anche il reclamo dei detentori dei diritti: se non hanno apposto il bollino possono comunque reclamare l'eventuale abuso delle proprie opere? Se così non fosse, avverte la Commissione, verrebbero violati diversi trattati internazionali.

Sebbene SIAE anche su queste pagine dopo la sentenza della Corte europea abbia in passato difeso il proprio bollino come valido strumento antipirateria, a sperare nella definitiva distruzione del contrassegno è anche e sempre più quell'industria multimediale che ne subisce le conseguenze, la cui posizione sul contrassegno è molto critica. La sensazione, infatti, è che i bollini possano rendere ancora più difficile il passaggio a licenze paneuropee, ad accordi che superino gli attuali limiti territoriali e sfruttino le opportunità del mercato digitale. Di questo ha parlato il commissario europeo alla Concorrenza Neelie Kroes nei giorni scorsi, avvertendo l'intera filiera della produzione e distribuzione della musica: se questi soggetti non riusciranno a cambiare le cose, subito, ci penserà la Commissione.

Tra tutti, Punto Informatico ne ha parlato con Enzo Mazza, presidente della Federazione dell'industria musicale italiana FIMI, secondo cui "è chiaro ormai anche ai sassi che le restrizioni territoriali imposte dalle società di collecting degli autori sono un deciso freno allo sviluppo di un mercato unico europeo della musica digitale e sicuramente il tentativo di mantenere rendite di posizione, conservando ulteriori strumenti che impediscano la circolazione delle merci anche nel mondo fisico, finiranno per rallentare ancora di più la definizione di un vero mercato comunitario dei diritti d'autore". Ma cosa accadrà con i bollini? È la fine per il contrassegno SIAE? "Penso - ha spiegato Mazza a Punto Informatico - che la Commissione finirà per intervenire pesantemente anche sul contrassegno che ha perso la sua funzione primaria per diventare un fardello burocratico. Il preludio di ciò è già scritto nelle recenti osservazioni inviate al Governo italiano".

Ma allora, se salteranno i bollini e gli attuali schemi di raccolta dei diritti, quale potrebbe essere un futuro accettabile per l'industria musicale nel mercato digitale? "Ritengo - ha sottolineato Mazza - che il sistema adottato dall'industria musicale con la licenza multiterritoriale per il simulcasting nel settore dei diritti connessi sia un buon modello che va incontro alle esigenze della Commissione, non a caso lo stesso Commissario Monti, all'epoca, ne aveva apprezzato la struttura". Sì, ma la SIAE? "Se le società degli autori, invece di arroccarsi su posizioni di retroguardia, proponessero una seria politica di sviluppo sul fronte delle licenze online e off line - ha continuato il presidente FIMI - il mercato europeo potrebbe veramente rilanciarsi". Evidentemente non è così, o almeno questa è la percezione che si ha nell'ambiente. "Mi sembra - ha specificato Mazza - che il loro obiettivo sia quello di limitare al minimo la competizione sulle licenze giustificandole con la tutela degli autori. Ma se pensiamo che con i minimi di compenso attuali richiesti in Italia dalla SIAE sui cd in alcuni casi il compenso (basato sul prezzo al rivenditore e non al pubblico) finisce per essere superiore al prezzo finale del cd, possiamo immaginare le difficoltà del settore a trovare un sistema sostenibile. È chiaro che vanno completamente riviste le condizioni per l'accesso ai repertori delle società degli autori per andare incontro ad un mercato che è di fronte ad una radicale rivoluzione che forse qualcuno pensa di poter ancora rimandare".

atinvidia284
25-02-2009, 18:47
Chi è che ha "portato alla luce" il problema? Quand'è che IDV avrebbe depositato il disegno di legge? Continuo ad avere l'impressione che qualcuno si sia scelto una "crociata" facile facile...


Allora deduco che non hai ben compreso l'articolo che hai tu precedentemente postato e che con fretta ti sei lanciato a sottolineare ed ingrandire proprio nei punti meno importanti.

tomshw
A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno essere valutati solo in seguito".

Questo significa che la questione non è per niente finita,ma la notifica dell'Italia nei confronti della Commissione (dopo la decisione della cdge) ha proprio l'impressione di volere regolamentere la questione sui contrassegni....non è detto quindi che non esisteranno più i bollini.
Quindi IDV sta affrontanto e portando alla luce una questione importante e delicata.

GianoM
25-02-2009, 18:48
Una crociata facile facile è sempre meglio che andare al mare a sorseggiare limonata.

DonaldDuck
25-02-2009, 20:12
Allora deduco che non hai ben compreso l'articolo che hai tu precedentemente postato e che con fretta ti sei lanciato a sottolineare ed ingrandire proprio nei punti meno importanti.



Questo significa che la questione non è per niente finita,ma la notifica dell'Italia nei confronti della Commissione (dopo la decisione della cdge) ha proprio l'impressione di volere regolamentere la questione sui contrassegni....non è detto quindi che non esisteranno più i bollini.
Quindi IDV sta affrontanto e portando alla luce una questione importante e delicata.

Ed hai dedotto male, mi spiace dirlo. Questi sarebbero i punti meno importanti mentre arrogarsi un lustro che non è dovuto è invece fondamentale? Ma stà roba era per caso contenuta nei famosi sette punti programmatici del dimissionario Veltroni ed IDV ha estrapolato l'argomento più rilevante? Poveretti a noi...


A Punto Informatico Guido Scorza, avvocato che si è occupato anche di questo procedimento, spiega che "il fatto che i bollini oggi non siano necessari è pacifico. La stessa SIAE nella corrispondenza intercorsa a monte del decreto ingiuntivo ha espressamente riconosciuto che, nell'attesa del completamento del processo di notifica a Bruxelles, gli editori devono sì pagare i diritti, naturalmente, ma non sono tenuti all'acquisto del contrassegno".



In dettaglio si può affermare che "non esiste alcun obbligo,in carico al richiedente di licenze opera per opera, o sulla base di contratto generale, di provvedere all’acquisto di contrassegni in occasione dell’acquisizione delle licenze presso le sedi SIAE". E contemporaneamente "non esiste alcun obbligo per il fabbricante di supporti fonografici, di provvedere alla stampa di supporti solo se in presenza dei relativi contrassegni".



Roma - 1,2 milioni di euro. È questa la cifra che SIAE dovrà rimborsare ad un editore italiano. Sono denari che quest'ultimo ha versato tra il 2004 e il 2008 per acquistare i bollini da porre sui supporti che diffonde in allegato alle proprie riviste cartacee, sono bollini che SIAE dal proprio sito dichiara come necessari per mettersi in regola ma che secondo un editore italiano non sono dovuti, tanto che questi ha ottenuto dal Tribunale di Roma un decreto ingiuntivo a carico di SIAE. Una procedura, quella di chiedere il rimborso per i bollini acquistati, che potrebbe essere innescata già in questi giorni da molti altri soggetti.


Nulla di nuovo sotto il sole, solita "scenografia". Hai presente la canzone che cantava Mina ed Alberto Lupo?

DonaldDuck
25-02-2009, 20:17
Una crociata facile facile è sempre meglio che andare al mare a sorseggiare limonata.
Preferisco la limonata, con poco zucchero e sotto l'ombrellone.

atinvidia284
25-02-2009, 20:53
Ed hai dedotto male, mi spiace dirlo. Questi sarebbero i punti meno importanti mentre arrogarsi un lustro che non è dovuto è invece fondamentale? Ma stà roba era per caso contenuta nei famosi sette punti programmatici del dimissionario Veltroni ed IDV ha estrapolato l'argomento più rilevante? Poveretti a noi...

Nulla di nuovo sotto il sole, solita "scenografia". Hai presente la canzone che cantava Mina ed Alberto Lupo?

Immagginavo non avresti capito,di solito i berluscones sono capatosta :D si rifiutano di vedere la realtà,fa nulla te lo rispiego in modo molto semplice ed elementare.
La sentenza della cdge (vedi pagine indietro) diceva che non è legittimo il bollino siae perchè l'Italia non aveva provveduto alla notifica delle proprie disposizioni di legge in materia di contrassegno,di conseguenza sono partite le cause di risarcimento nei confronti siae.
Dopo la sentenza l'Itali ha provveduto a questa mancanza, vedi news di tomshw datata 25 febbraio 2009 (lascia stare il vecchio articolo del 2008 PI):

tomshw 25 febbraio 2009
A fronte di tutto questo per quale motivo allora Di Pietro vuole abrogare le norme sul bollino SIAE? La risposta è semplice, a seguito della sentenza UE "lo Stato Italiano ha proceduto alla notifica alla Commissione europea delle proprie disposizioni di legge relative alla obbligatorietà del contrassegno... ma l’esito e gli effetti di tale iniziativa potranno essere valutati solo in seguito".
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17166


Questo significa che fino ad ora il bollino non è legale,ma dopo aver mandato la notifica l'Italia si sta mettendo in regola e quindi con l'attuale ed ancora esistente legge sul bollino siae,non è per niente conclusa la faccenda,come dice anche la news.

leolas
25-02-2009, 21:11
Scusate, non ho capito bene: si vuole fare in modo che la SIAE non abbia più il monopolio, e che non obblighi a fare trafile infinite per far andare una canzone in radio? :stordita:

Perchè se è così, voglio sempre più bene al caro "Tonino" :D

DonaldDuck
25-02-2009, 21:48
Questo significa che fino ad ora il bollino non è legale,ma dopo aver mandato la notifica l'Italia si sta mettendo in regola e quindi con l'attuale ed ancora esistente legge sul bollino siae,non è per niente conclusa la faccenda,come dice anche la news.
Ma dov'è stà "gloria" che da berluscones non riesco a vedere( e non lo sono anche se il mio partito è confluito)? Si vuole investire questa iniziativa di un'importanza ingigantita, avevo già spiegato il perchè. E' un iter già avviato. Di Pietro, in oltre, è liberissimo di presentare 3.000 disegni di legge sui bollini, manco fosse fondamentale in questo momento di crisi. Non è che sta approfittando del boom di audience del festival per far notare che anche lui esiste? Non venite poi a dirci che abbiamo una o più opposizioni propositive.

jumpermax
25-02-2009, 22:54
Ma dov'è stà "gloria" che da berluscones non riesco a vedere( e non lo sono anche se il mio partito è confluito)? Si vuole investire questa iniziativa di un'importanza ingigantita, avevo già spiegato il perchè. E' un iter già avviato. Di Pietro, in oltre, è liberissimo di presentare 3.000 disegni di legge sui bollini, manco fosse fondamentale in questo momento di crisi. Non è che sta approfittando del boom di audience del festival per far notare che anche lui esiste? Non venite poi a dirci che abbiamo una o più opposizioni propositive.

Gli iter "già avviati" a quanto pare non sono ancora giunti a compimento, bene fa l'opposizione ad incalzare, è il suo mestiere.
Visto che siamo tutti d'accordo sul fatto che la posizione sia giusta tanto vale dire che siamo d'accordo e chiuderla li.

atinvidia284
25-02-2009, 23:56
Ma dov'è stà "gloria" che da berluscones non riesco a vedere( e non lo sono anche se il mio partito è confluito)? Si vuole investire questa iniziativa di un'importanza ingigantita, avevo già spiegato il perchè. E' un iter già avviato. Di Pietro, in oltre, è liberissimo di presentare 3.000 disegni di legge sui bollini, manco fosse fondamentale in questo momento di crisi. Non è che sta approfittando del boom di audience del festival per far notare che anche lui esiste? Non venite poi a dirci che abbiamo una o più opposizioni propositive.
Vedo che inizi a cambiare discorso,forse cominci a capire :D
Scherzi a parte sto cercando di spiegare come stanno le cose che non coincidono con quanto hai detto prima.

Questo è quanto detto nella sentenza
Dispositivo
La direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 22 giugno 1998,
98/34/CE, che prevede una procedura d'informazione nel settore delle
norme e delle regolamentazioni tecniche e delle regole relative ai servizi
della società dell'informazione, come modificata con direttiva del Parlamento
europeo e del Consiglio 20 luglio 1998, 98/48/CE, dev'essere
interpretata nel senso che disposizioni nazionali come quelle di cui trattasi
nella causa principale, in quanto abbiano stabilito, successivamente
all'entrata in vigore della direttiva del Consiglio 28 marzo 1983,
83/189/CEE, che prevede una procedura d'informazione nel settore
delle norme e delle regolamentazioni tecniche, l'obbligo di apporre sui
dischi compatti contenenti opere d'arte figurativa il contrassegno
«SIAE» in vista della loro commercializzazione nello Stato membro
interessato, costituiscono una regola tecnica che, qualora non sia stata
notificata alla Commissione, non può essere fatta valere nei confronti
di un privato.

Siccome non c'è stata alcuna notifica il bollino per ora non è obbligatorio

Ma siccome l'Italia ha provveduto a regolarizzare la sua posizione inviado notifica (news tomshw (http://www.tomshw.it/news.php?newsid=17166)),fino a quando la norma sul contrassegno siae non sparirà,nel momento del recepimento della notifica da parte della Commissione potrebbe senza problema ritornare la status precedente,quindi il famoso bollino,ma questa volta "regolamentato" e legale.

Versalife
26-02-2009, 00:30
Ma dov'è stà "gloria" che da berluscones non riesco a vedere( e non lo sono anche se il mio partito è confluito)? Si vuole investire questa iniziativa di un'importanza ingigantita, avevo già spiegato il perchè. E' un iter già avviato. Di Pietro, in oltre, è liberissimo di presentare 3.000 disegni di legge sui bollini, manco fosse fondamentale in questo momento di crisi. Non è che sta approfittando del boom di audience del festival per far notare che anche lui esiste? Non venite poi a dirci che abbiamo una o più opposizioni propositive.

Di iter già avviati ce ne saranno migliaia e rimarranno in quello stato per DECENNI se nessuno smuove le acque.

Poi, per piacere, non tirare in ballo il momento di crisi come se fosse uno spot, non siamo mica in guerra.

^TiGeRShArK^
26-02-2009, 00:36
Ed hai dedotto male, mi spiace dirlo. Questi sarebbero i punti meno importanti mentre arrogarsi un lustro che non è dovuto è invece fondamentale? Ma stà roba era per caso contenuta nei famosi sette punti programmatici del dimissionario Veltroni ed IDV ha estrapolato l'argomento più rilevante? Poveretti a noi...







Nulla di nuovo sotto il sole, solita "scenografia". Hai presente la canzone che cantava Mina ed Alberto Lupo?
sempre meglio di chi elimina le class action o le intercettazioni... :)
Almeno di pietro vuole eliminare qualcosa il cui risultato è apprezzabile dai cittadini ed è fatto in seguito ad una norma europa.
Quelli che votano tu vogliono elimnare la giustizia demonizzandola come hanno AMPIAMENTE dimostrato. :)
Se permetti non ho il minimo dubbio io su chi votare tra i due. :)

^TiGeRShArK^
26-02-2009, 00:39
Ma dov'è stà "gloria" che da berluscones non riesco a vedere( e non lo sono anche se il mio partito è confluito)? Si vuole investire questa iniziativa di un'importanza ingigantita, avevo già spiegato il perchè. E' un iter già avviato. Di Pietro, in oltre, è liberissimo di presentare 3.000 disegni di legge sui bollini, manco fosse fondamentale in questo momento di crisi. Non è che sta approfittando del boom di audience del festival per far notare che anche lui esiste? Non venite poi a dirci che abbiamo una o più opposizioni propositive.

Invece il TUO governo si che sta agendo alla grande IN QUESTO MOMENTO DI CRISI. :)
il premier che dice di non preoccuparsi, il ministro delle finanze che dice il contrario, le cose + importanti a cui pensano ora sono VIETARE AI CITTADINI DI MORIRE in caso siano costretti in stato vegetale e non possano esprimere le loro opinioni e DEMOLIRE la giustizia dato che le forze dell'ordine le hanno già messe KO negandogli i finanziamenti :)
beh.. se a te sta bene che te devo di'! :)

DonaldDuck
26-02-2009, 05:15
Gli iter "già avviati" a quanto pare non sono ancora giunti a compimento, bene fa l'opposizione ad incalzare, è il suo mestiere.
Visto che siamo tutti d'accordo sul fatto che la posizione sia giusta tanto vale dire che siamo d'accordo e chiuderla li.

Di iter già avviati ce ne saranno migliaia e rimarranno in quello stato per DECENNI se nessuno smuove le acque.

Poi, per piacere, non tirare in ballo il momento di crisi come se fosse uno spot, non siamo mica in guerra.
Benissimo: non stiamo in guerra, questo è il ruolo dell'opposizione, l'iter non è concluso, possiamo essere d'accordo o non d'accordo con il contenuto del disegno di legge...Come mai se ne ricorda solo ora, cioè DOPO il festival ( non prima) e DOPO il grande successo della manifestazione canora? Perchè non ci ha pensato, ad esempio, dopo il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma? Vuole...per caso...sfruttare...diciamo...il momento favorevole dal punto di vista mediatico per buttare lì in mezzo qualcosa di utile? Ma di quale opposizione o alternativa politica stiamo parlando? Se lo deve prima meritare questo ruolo, di riconoscimenti e monumenti ne parliamo dopo.

DonaldDuck
26-02-2009, 05:17
Vedo che inizi a cambiare discorso,forse cominci a capire :D
Scherzi a parte sto cercando di spiegare come stanno le cose che non coincidono con quanto hai detto prima.

No no :D. Il punto a cui volevo arrivare è lo stesso, sia vedendolo in un modo che in un'altro :D .

^TiGeRShArK^
26-02-2009, 07:12
Benissimo: non stiamo in guerra, questo è il ruolo dell'opposizione, l'iter non è concluso, possiamo essere d'accordo o non d'accordo con il contenuto del disegno di legge...Come mai se ne ricorda solo ora, cioè DOPO il festival ( non prima) e DOPO il grande successo della manifestazione canora? Perchè non ci ha pensato, ad esempio, dopo il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma? Vuole...per caso...sfruttare...diciamo...il momento favorevole dal punto di vista mediatico per buttare lì in mezzo qualcosa di utile? Ma di quale opposizione o alternativa politica stiamo parlando? Se lo deve prima meritare questo ruolo, di riconoscimenti e monumenti ne parliamo dopo.
stiamo parlando dell'UNICA vera opposizione italiana, non certo quella che auspicate voi con uomini come La Torre che passa pizzini per dare suggerimenti ai politici della maggioranza. :)

nomeutente
26-02-2009, 09:37
Non è così perchè il principio della regola tecnica non vale vista la mancanza di notifica dell'Italia alla Commissione,quindi bollino=adesivo senza valore.


Appunto.
Ci sono due strade: notificare alla commissione l'esistenza del bollino, oppure togliere i bollini.
Se si tolgono i bollini, bisogna chiarire con cosa si certifica l'autenticità di un supporto.
L'altra strada è la permanenza dei bollini e la notifica alla ce: così anche i cd tedeschi che entrano in Italia avranno il loro bollino.
Per le canzoni scaricate, si potrebbe prevedere la stampa on line, più o meno come avviene per i biglietti del treno.

Non so, sono ipotesi.


Premesso che ovviamente ognuno ha le sue opinioni,la verità è che a quei pochi di questo forum che non votano idv non va mai bene niente di quello che fa DI Pietro


A me vanno bene tante proposte di Di Pietro, ma lo trovo troppo demagogico.
Credo di avere il diritto di esprimere la mia opinione (peraltro argomentata) senza che mi si dia del prevenuto.



non solo ha proposto l'abolizione di un bollino sul quale da anni si fanno ingiustamente ricavi abusivi per colpa delle stesse lobby,che costituisce di per sé un tema scottante e che non è mai stato affrontato seriamente,ma addirittura doveva anche esprimersi su una eventuale regolamentazione in merito, e perchè allora non esprimersi e redigere un disegno di legge per risolvere anche il problema sulla fame nel mondo??:D


Paragone che non ha senso: un disegno di legge non è un referendum abrogativo. Se Di Pietro volesse fare le cose come si deve, dovrebbe presentare un disegno di legge redatto in articoli, dicendo come risolve il problema dell'assenza dei bollini (cioè spiegando come si fa a distinguere un originale da una copia pirata).
Così com'è messa la proposta, sembra solo un ammiccamento ai pirati.


Una legge europea, fino a quando non viene ratificata in Italia, non ha alcun valore legale (questo per quel che so).
Nella pratica quindi si tratterebbe di un modo per "mettere il ferro alla porta" impedendo futuri "ripensamenti" nel caso in cui il governo dovesse "tardare" ad adeguarsi.


I regolamenti europei sono fonti superlegislative, cioè comportano la disapplicazione delle leggi interne incompatibili.
Le direttive devono invece essere ratificate (normalmente con decreto delegato o con regolamento governativo). Ma ci sono anche le direttive self-executing (o direttive dettagliate) che possono essere applicate dal giudice qualora non siano state recepite, almeno nella parte direttamente applicabile. Le fonti del diritto comunitario sono (a differenza delle nostre) rinominabili, cioè conta il contenuto sostanziale e non il nomen iuris, quindi un atto può anche avere il nome "direttiva" ma essere direttamente applicabile perché è sostanzialmente un regolamento.
E' un bel casino, insomma :D

atinvidia284
26-02-2009, 14:20
In base a questa news comunque già ci fu un'interrogazione parlamentare solo dell'idv in merito datata 26-05-08 e nessun'altro ha mai più posto il problema
http://www.vnunet.it/it/news/2008/05/26/il_bollino_siae_alla_prova_dell_interrogazione_parlamentare


Paragone che non ha senso: un disegno di legge non è un referendum abrogativo. Se Di Pietro volesse fare le cose come si deve, dovrebbe presentare un disegno di legge redatto in articoli, dicendo come risolve il problema dell'assenza dei bollini (cioè spiegando come si fa a distinguere un originale da una copia pirata).
Così com'è messa la proposta, sembra solo un ammiccamento ai pirati.

In realtà il bollino non è mai satato il solo ed unico mezzo che dimostrasse se un prodotto è piratato o meno.
E comunque una disciplina che preveda l'introduzione di un eventuale e sufficiente strumento per distinguere una copia pirata o meno deve essere concordata tra le parti interessate ed il governo. Intanto,anche in base a quanto detto dalla Corte di Giustizia Europea iniziamo (e per questo concordo con idv) ad eliminare queso pezzettino di carta che ha generato milioni di euro illegalmente

Questo diceva Guido Scorza:

Cosa intendono fare le Autorità competenti in relazione alle decine di milioni di euro o forse centinaia sin qui incassate dalla SIAE in forza di una disciplina di legge il cui iter normativo è stato ritenuto illegittimo dai giudici di Lussemburgo?"
http://www.vnunet.it/it/news/2008/05/26/il_bollino_siae_alla_prova_dell_interrogazione_parlamentare


Addirittura FIMI (Federazione dell’Industria Musicale italiana) esprimeva le sue opinioni contrarie al marchio siae in un articolo della Stampa


Mazza conferma i contenuti dell’audizione, e cioè che il bollino Siae «viola i principi del diritto penale italiano e delle direttive Ce sull’obbligo di trasparenza nella previsione di misure tecniche». Per la commissione europea - dice la Fimi - il fatto che un cd non abbia il bollino «non prova che i compensi per diritto d’autore non siano stati pagati», visto che «questi possono essere stati versati in un altro Stato membro». Non solo: è uno «strumento superato che non è più in grado di contrastare la pirateria digitale», costituisce«una ingiustificata misura amministrativa ed economicamente rilevante per le imprese che producono contenuti musicali»; ed è «un ostacolo al principio di libera circolazione delle merci nel Mercato Unico». Infine, la Fimi osserva che, per assurdo, oggi chi distribuisse prodotti leciti dal punto di vista del diritto d’autore ma privi di bollino, potrebbe essere considerato responsabile della violazione della legge (art. 171bis), mentre i contraffattori che abbiano apposto il bollino (autentico o falso) su prodotti illegali non subirebbero alcuna sanzione.

StateCity
26-02-2009, 14:31
Spero che anche Obama metta fine a quel casino di eula...
non per incoraggiare lo scopiazzamento fra' amici, ma quantomeno per liberalizzare la cultura...
altrimeni la Cina ci passa avanti a tutti del 300% xche' loro non se li fanno questi problemi..

DonaldDuck
26-02-2009, 15:40
In base a questa news comunque già ci fu un'interrogazione parlamentare solo dell'idv in merito datata 26-05-08 e nessun'altro ha mai più posto il problema
http://www.vnunet.it/it/news/2008/05/26/il_bollino_siae_alla_prova_dell_interrogazione_parlamentare

Bene...ma perchè non si sono mossi sotto il governo Prodi quando...
http://ec.europa.eu/enterprise/tris/pisa/app/search/index.cfm?fuseaction=pisa_notif_overview&sNlang=IT&iyear=2008&inum=162&lang=it&iBack=2

Numero della notifica : 2008/162/I click here for a printable version
Data ricevimento : 23-Apr-2008
Fine del periodo di statu quo : 24-Jul-2008


1. Blocco d'informazioni strutturato
MSG 001 IND 2008 0162 I IT 24-07-2008 23-04-2008 I NOTIF 24-07-2008


2. Stato membro
I


3. Servizio responsabile
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – DIPARTIMENTO PER LA REGOLAZIONE DEL MERCATO – DIREZIONE GENERALE PER LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA - UFFICIO VII – NORMAZIONE TECNICA – 00187 ROMA – Via Sallustiana, 53


3. Servizio estensore
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI – UFFICIO LEGISLATIVO – ROMA


4. Numero della notifica
2008/162/I - X40M


5. Nel titolo
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante: <>


6. Prodotti interessati
Supporti contenenti programmi per elaboratore o multimediali nonché supporti contenenti suoni, voci o immagini (CD)


7. Notifica ai sensi di un'altra norma
-


8. Sintesi del contenuto
Il progetto di Regolamento si compone di otto articoli il cui contenuto è sinteticamente illustrato di seguito.
- Art. 1: indica il campo di applicazione del regolamento;
- Art. 2: individua le caratteristiche e la tipologia del contrassegno da apporre sui CD;
- Art. 3 e art. 4: riguardano le modalità di collocazione e quelle di rilascio del contrassegno;
- Art. 5: specifica i requisiti, i contenuti e le caratteristiche che devono avere i supporti contenenti i programmi per elaboratore nonché le modalità di fruizione degli stessi. Questo articolo, inoltre, individua una serie di supporti contenenti programmi per elaboratore aventi carattere di sistema operativo che sono esclusi dall’obbligo di vidimazione o di invio della dichiarazione sostitutiva.
- Art. 6: disciplina la dichiarazione identificativa sostitutiva del contrassegno;
- Art. 7: concerne casi particolari;
- Art. 8: dispone l’abrogazione del Decreto del Presidente del consiglio dei Ministri 11 luglio 2001, n. 338 e successive modificazioni.


9. Motivazioni in breve
L’adozione del provvedimento notificato è necessaria per regolarizzare, sotto il profilo giuridico, l’inclusione di nuovi supporti quali i CD nell’ambito di vigenza dell’obbligo di apposizione del contrassegno SIAE previsto dalla legge 22 aprile 1941, n. 633.


10. Documenti di riferimento - testi di base
a) testi di base che saranno inviati alla Commissione insieme con il progetto:
• Legge 22 aprile 1941, n. 633 – art. 181-bis;
• D.P.C.M. 11 luglio 2001, n. 338;
• D.P.C.M. 21 dicembre 2001;
• Relazione illustrativa.
b) -
c) -


11. Richiesta di ricorso alla procedura d'urgenza
No


12. Motivi che giustificano l'urgenza
-


13. Riservatezza
a) No
b) -


14. Provvedimenti fiscali
a) -
b) No

15. a)  Informazioni in merito alla valutazione sull'impatto non sono disponibili al momento della notifica.

16. TBT ---
a) Il progetto sarà notificato nel quadro del TBT (accordo sugli ostacoli tecnici agli scambi).
SPS
a) ---
b) Lo Stato membro non chiederà che il progetto sia notificato nel quadro del SPS (accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie) perché: non è una misura sanitaria o fitosanitaria



Catherine Day
Segretario generale
Commissione europea

nomeutente
26-02-2009, 15:51
In realtà il bollino non è mai satato il solo ed unico mezzo che dimostrasse se un prodotto è piratato o meno.


Quali altri mezzi ci sono?
Non è una domanda retorica: se ci sono altri metodi di cui sono all'oscuro, mi rimangio tutto.


E comunque una disciplina che preveda l'introduzione di un eventuale e sufficiente strumento per distinguere una copia pirata o meno deve essere concordata tra le parti interessate ed il governo.


E perché mai?
Il potere di impulso legislativo spetta tanto al governo quanto a Di Pietro. Se ha una valida idea su come distinguere una copia pirata da una autentica, la dica. Altrimenti è come dico io: solo propaganda, tanto sa che non ci sono alternative, quindi la propostaverrà bocciata e lui avrà fatto la sua bella figura.

atinvidia284
27-02-2009, 00:40
Bene...ma perchè non si sono mossi sotto il governo Prodi quando...
http://ec.europa.eu/enterprise/tris/pisa/app/search/index.cfm?fuseaction=pisa_notif_overview&sNlang=IT&iyear=2008&inum=162&lang=it&iBack=2

Il governo Prodi mi sembra fosse in agonia in quel periodo :D ed a maggio sarebbe scaduto il mandato,se poi si vuole parlare di quello che la destra fece con la legge sul diritto d'autore,con la urbani,compenso su nuovi cd ecc non ne uscimo più

Quali altri mezzi ci sono?
Non è una domanda retorica: se ci sono altri metodi di cui sono all'oscuro, mi rimangio tutto.

E perché mai?
Il potere di impulso legislativo spetta tanto al governo quanto a Di Pietro. Se ha una valida idea su come distinguere una copia pirata da una autentica, la dica. Altrimenti è come dico io: solo propaganda, tanto sa che non ci sono alternative, quindi la propostaverrà bocciata e lui avrà fatto la sua bella figura.

Aspetta sul piano legislativo (ritenuto comunque illegittimo dalla Ue e dalla cassazione) è obbligatorio l'applicazione del bollino per far valere come originale un cd (altrimenti avremmo parlato inutilmente tutto questo tempo :D ),ma io mi riferivo al fatto che non è mai stato uno strumento così efficace come afferma siae (che oltre a guadagnare già sulle licenze concesse vuole anche i soldi dell'adesivo) per contrastare la pirateria,anche perchè non si spiega il motivo per il quale solo l'italia ed altri pochissimi paesi lo adoperino.
Escludendo quei casi che non vedono l'applicazione del bollino (la distribuzione di un cd all'estero o su quei cd contenente software e drivers per pc) si può eludere il sistema con i contrassegni contraffatti (come successe con Gomorra) per esempio.
Fatto sta che io non trovo per niente giusto che dopo aver pagato la licenza sull'opera debba pagare ulteriormente qualcosa che non garantisce sicuramente l'effettiva autenticità del prodotto praticamente (come detto anche da fimi).
Per il resto non la vedo personalmente come propaganda la proposta di abolizone del bollino,che esiste ancora in pochissimi altri paesi,ma come la prosecuzione verso quanto detto dalla Corte di Giustizia Europea e la Cassazione.
Tu la vedei come propaganda perchè il disegno “non è completo”, bene,divergenza di opinioni :D

DonaldDuck
27-02-2009, 07:13
Il governo Prodi mi sembra fosse in agonia in quel periodo :D ed a maggio sarebbe scaduto il mandato,se poi si vuole parlare di quello che la destra fece con la legge sul diritto d'autore,con la urbani,compenso su nuovi cd ecc non ne uscimo più

Mi sa che stiamo parlando della "solerzia" sospetta di Di Pietro ;) . Non lo difendere ad ogni costo perchè non credo se ne sia parlato il giorno prima dell'invio della comunicazione alla Comunità europea ;). A maggior ragione se il governo era in agonia :fagiano: , dimissionario alla fine di Marzo e subentro il 7 Maggio. In quel lasso di tempo ci si "dovrebbe" occupare solo di provvedimenti d'urgenza.