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View Full Version : Hw open source


bbrun
22-02-2009, 20:47
Finalmente, un Italiano che riesce a fare i soldi con l'hw open source.

Guardate qui: http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/01/storie/hai-un-idea-geniale-fai-come-mr-arduino.aspx

Buttate l'occhio sulla lavagna, saranno i componenti con cui ha realizzato Arduino? :D

Ciao.

gianlucab70
23-02-2009, 18:21
"Non è necessario pagare nessun diritto al gruppo Arduino e nemmeno chiedere il permesso. Tuttavia, se il progetto di riferimento viene ripubblicato, occorre dare il riconoscimento al gruppo Arduino originale. E se la scheda viene modificata o cambiata, il progetto deve utilizzare la stessa licenza Creative Commons o una simile, per fare in modo che le nuove versioni della scheda Arduino siano altrettanto libere e aperte. L'unico elemento di proprietà intellettuale che il gruppo si è riservato è stato il nome, che è diventato il suo marchio di fabbrica. Se qualcuno vuole vendere delle schede utilizzando questo nome, deve pagare una modesta commissione ad Arduino. In modo che il marchio non venga danneggiato da copie di scarsa qualità, dicono Cuartielles e Banzi. "

Se ho ben capito.
Se utilizzo il progetto per costruire e vendere senza il marchio non devo alcuna commissione.
Stessa cosa se effettuo delle modifiche e vendo sempre senza il marchio.
Diversamente se vendo con il marchio ed effettuo modifiche, sempre con il suddetto marchio devo dei diritti alla società di Banzi.
Chiedo delucidazioni.
Grazie.

bbrun
23-02-2009, 19:19
Chiedo delucidazioni.

Ho visto la notizia (dall'archivio di www.wired.it) l'ho trovata simpatica... e pure importante
(perché il quasi monopolio non è solo Microsoft, ma MS - Intel) e ho postato qui.

Ho letto ne più ne meno di quello che hai letto tu.
Se ti metti a fabbricare la scheda e la vuoi chiamare Arduino CON O SENZA MODIFICHE, devi scucire.
Se la chiami gianlucab70 no.

Un difetto dell'articolo? Non c'è l'indirizzo di posta elettronica della ditta.

Se vuoi realizzare quella scheda la devi cercare su Internet, o chiedere a Wired Italia.

Hai notato i soldini che fa Ada-fruit? 8000 MintyBoost a 20 dollari cadauno fanno 160000 dollaroni!:sbav:
Come vorrei sapere qualcosa di elettronica.

Ciao.

gianlucab70
23-02-2009, 20:59
............Allora ho capito proprio bene......! :eek: :eek:
Quindi è una sorta di catena di S.Antonio virtuosa.
La socità di Banzi si trova sempre al vertice della piramide..................
In cambio di pochi spiccioli si è assicurata un futuro perenne!!!......
Chi aggiunge miglioramenti, sfruttando il "nome" fabbrica,vende e guadagna!
Chi non vuole acquistare nulla si prende gli schemi e si costruisce un chip all'ultimo grido senza pagare niente (o quasi)......
I geek si gasano ad effettuare gli ackeraggi!!!.....
Ci guadagnano tutti .............:eek: :eek: :eek:
Tutto il contrario della filosofia dei brevetti.

ozeta
24-02-2009, 00:32
io non ho capito questo chip arduino cosa fa....:stordita:

bbrun
24-02-2009, 19:15
Ozeta, forse all' 1:32 di notte più che leggere dormivi... :D .

"Arduino è iniziato nello stesso modo. Banzi faceva l'insegnante all'Interaction Design Institute di Ivrea, e i suoi studenti spesso si lamentavano di non riuscire a trovare un microcontroller potente ma economico per gestire i loro progetti artistici robotizzati. Durante l'inverno del 2005, Banzi stava discutendo il problema con David Cuartielles, un ingegnere spagnolo specializzato in microchip, che in quel periodo era ricercatore ospite presso la scuola. I due decisero di creare la loro scheda e chiamarono David Mellis, uno degli studenti di Banzi, per scriverne il linguaggio di programmazione. In soli due giorni, Mellis scrisse il codice; altri tre giorni e la scheda era completa. La chiamarono Arduino,..."

bbrun
24-02-2009, 20:06
Chi aggiunge miglioramenti, sfruttando il "nome" fabbrica,vende e guadagna!
Chi non vuole acquistare nulla si prende gli schemi e si costruisce un chip all'ultimo grido senza pagare niente (o quasi)......


Aspetta gian, probabilmente non ho capito bene quello che hai scritto, pertanto preciso.

Si paga solamente se si vuole usare il nome Ulderico, stop, indipendentemente o no dal fatto che modifichi la scheda o ti limiti a copiarla pari pari.

Nell'articolo non lo si dice, ma secondo me non è solo una questione di soldi, ma sopratutto di qualità.
Dato che sono uscite fuori delle copie penose (nell'articolo si parla di saldature difettose, terminali delicati, Banzi e C. chiederanno, oltre ai soldi, anche un certo livello di qualità, mica vogliono rischiare di ritrovarsi sul mercato delle schede marcate "Ulderico" ma costruttivamente delle mezze seghe.

Ciao.

gianlucab70
24-02-2009, 20:28
...Allora ho capito proprio bene.
In pratica se io produco un clone di "arduino" ma lo chiamo "manichino" non devo nulla di commissioni.
Ovviamente ......e qui stà io nodo cruciale.... utilizzare anche il marchio conviene e come..... infatti credo che facciano lo stesso gli advisor di linux (Novel, red Hat, Canonical)

killercode
25-02-2009, 09:07
beh, che dire, complimenti al tipo per essere riuscito a creare un microcontrollore e ricomplimenti per averlo distribuito con creative commons

bbrun
25-02-2009, 22:20
...Allora ho capito proprio bene.
In pratica se io produco un clone di "arduino" ma lo chiamo "manichino" non devo nulla di commissioni.

Esatto.
E se lo modifichi anche le modifiche sono open source, come Linux.