PDA

View Full Version : [Dall'Estero]La stampa estera su Berlusconi,la sua politica ed il suo governo


Pagine : [1] 2 3 4

atinvidia284
18-02-2009, 02:20
BERLUSCONI: Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale. [...] L'Italia, che non contava, ha ora uno smalto internazionale e un suo peso specifico anche in situazioni determinanti. (questo esecutivo è da record, Rainews24.rai.it (http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=30755), 30 dicembre 2002)



Il periodico inglese The Economist ha vinto una causa contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier aveva citato il settimanale britannico per diffamazione a mezzo stampa, per via di una famosa copertina che, prima delle elezioni del 2001, titolava "Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy" (perché Silvio Berlusconi è inadeguato a guidare l'Italia).
............
Nella sentenza, emessa dal Tribunale di Milano, si legge che nella "puntigliosa ricostruzione dei fatti" fatta dal giornale, "non è dato ravvisare alcuna dolosa o colposa alterazione dei fatti storici e processuali". E le "conclusioni soggettive" espresse nel giudizio politico su Berlusconi, "sono coerenti" con le premesse da cui parte l'articolo, ovvero sono presentate come una "cruda ma personale valutazione" e non come un "fatto storico".
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/berlusconi-economist/berlusconi-economist/berlusconi-economist.html
(5 settembre 2008)

Articolo "speciale" (2001)
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifUna storia italiana
aprile 2001 italiadallestero.info
[The Economist]
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/politica/berlusconi-economist/berlusconi-economist/este_05163920_40080.jpg
Ci si aspetta che Silvio Berlusconi, l’imprenditore più ricco d’Italia, venga eletto nuovamente Presidente del Consiglio, dopo le elezioni del mese prossimo. Tuttavia, è ancora bloccato in una serie di battaglie legali. Le sue compagnie hanno utilizzato denaro proveniente da fonti non rintracciabili - ed è persino accusato di legami con la Mafia.

Il 20 aprile [2001, N.d.R.] in una spoglia aula di tribunale di Milano, tre giudici si sono riuniti per l’udienza di un importante processo. Il caso riguardava l’accusa di corruzione di giudici. Affissa alla porta c’era la lista degli imputati. Il primo nome era quello di Silvio Berlusconi.

Questo caso illustra in maniera vivida come Berlusconi non si sia lasciato alle spalle i propri problemi con la giustizia. Poco prima di diventare Presidente del Consiglio per la prima volta, a maggio 1994, il suo impero commerciale, Fininvest, fu indagato nell’ambito dell’inchiesta “Mani Pulite”. Questa operazione, lanciata dai magistrati di Milano nel 1992, ha smascherato le radici profonde della corruzione nella politica, nella burocrazia e nelle imprese italiane.

Quando Berlusconi ha fondato il suo partito politico, Forza Italia, nel 1993, poco si sapeva dei suoi metodi nel fare affari. Si proponeva agli italiani come l’uomo che si è fatto da sé e che ha costruito un potente impero televisivo spezzando il monopolio della televisione di stato italiana, la RAI. Raccontò loro di rappresentare un taglio netto con il passato corrotto del paese.

Dal 1994, tuttavia, i magistrati hanno indagato su molte accuse mosse contro Berlusconi, incluso il riciclaggio di denaro sporco, l’associazione mafiosa, l’evasione fiscale, il concorso in omicidio e la corruzione di politici, magistrati e Guardia di Finanza. Berlusconi, che nega vigorosamente tutte le accuse, sostiene che giudici di sinistra dominino la magistratura, e che Mani Pulite era mossa da intenti politici. Come c’era da aspettarsi, i suoi più stretti alleati fanno eco a queste affermazioni. “Berlusconi è stato perseguitato dall’inizio del 1993. C’è del marcio nel sistema giudiziario” ha detto Fedele Confalonieri, amico di vecchia data e presidente di Mediaset, il gruppo televisivo di Fininvest.

Un anziano giudice britannico, Lord Simon Brown, nel 1996 ha espresso un’opinione piuttosto diversa. Il caso riguardava un tentativo fallito di Berlusconi di impedire che i magistrati italiani mettessero le mani su alcuni documenti sequestrati dal Serious Fraud Office britannico . I magistrati avevano bisogno di quei documenti come prova, in un processo sul finanziamento illecito ai partiti, mentre Berlusconi sosteneva che l’accusa aveva intenti politici. “Si è trattato di un uso improprio del linguaggio” ha detto Lord Brown “attribuire “scopi politici” all’operato dei magistrati o definire il loro atteggiamento nei confronti di Berlusconi “una persecuzione politica”; (…) la magistratura sta dimostrando (…) equità nel trattare i politici di ogni schieramento. E’ in un certo senso ironico che tutti vogliano essere considerati imputati politici per reati commessi in parte quando Berlusconi stesso era al potere. (…) Non posso proprio considerare “prigionieri politici” (…) coloro che agirono attivamente nella corruzione politica.”

Ma Berlusconi ha una seconda linea di difesa. “L’Italia non è un paese normale. Perfino un’anomalia come Berlusconi deve essere compresa all’interno del contesto italiano. Non ha fatto nulla di peggio di qualunque altro imprenditore italiano” dice Confalonieri.

Di fatto, molti italiani, e non tutti di destra, sono d’accordo. Berlusconi, dicono, ha fatto quello che tutti gli uomini d’affari hanno dovuto fare per farsi strada: pagare chiunque fosse stato in grado di dare una mano, compresi politici e magistrati. Sostengono che la colpa di Berlusconi sia semplicemente di essere più intelligente e di essersi arricchito di più dei suoi rivali. D’altra parte, aggiungono, cosa facevano gli stessi magistrati prima di Mani Pulite, quando erano notoriamente inattivi nel perseguire pezzi grossi?

Altri non sono d’accordo. “E’ andato oltre al limite accettabile nel fare affari in Italia” ha commentato un importante banchiere italiano.

Gli ingranaggi della giustizia
Tre sono le cose necessarie per capire appieno il contesto della selva giudiziaria di Berlusconi. Prima di tutto, in seguito ad un’accusa di reato, in Italia il magistrato ha l’obbligo di esercitare l’azione penale. Le indagini possono durare fino ad un massimo di due anni senza che ci sia un’accusa formale. In secondo luogo, una volta formalizzata l’accusa, il sistema giudiziario si muove lentamente: un processo può durare anni, così come il processo d’appello. Infine, l’imputato non è considerato colpevole fino alla sentenza finale.

Berlusconi non ha nessuna condanna definitiva per ora, ma solo tre dei nove processi contro di lui hanno raggiunto la sentenza finale. Nell’unico caso in cui si conosce la sentenza finale, riguardo finanziamenti illeciti a politici, il tribunale non l’ha dichiarato innocente. Ha confermato la sentenza d’appello che, a causa del lasso di tempo trascorso, aveva applicato la prescrizione. Per il codice penale italiano, questa estingue di fatto il reato.

Tutti i problemi di Berlusconi nascono dalla sua carriera di imprenditore, che è iniziata negli anni ‘60. Quando è entrato in politica, ha abbandonato la direzione di tutte le compagnie Fininvest eccetto il Milan, la squadra di calcio. Tuttavia, continua a detenere il controllo maggioritario delle azioni e almeno uno dei suoi due figli più grandi siedono nel Consiglio di Amministrazione di tutte le compagnie dell’impero.

La struttura di quell’impero non è nota neppure ora ed è stata addirittura più oscura in passato. Ventidue proprietà finanziarie, ognuna della famiglia Berlusconi, controllano il 96% della proprietà maggiore, Fininvest.

LA TABELLA DELLE ACCUSE: I PROCESSI DI BERLUSCONI IN ITALIA. Fonte: The Economist [aggiornati al 2001, N.d.R.]

http://media.economist.com/images/20010428/csf494.gif

La maggiore risorsa di Fininvest è senza dubbio il pacchetto maggioritario di Mediaset, del valore di 13,1 miliardi di lire [nel 2001, N.d.T.]. La televisione terrestre in Italia è dominata da due gruppi: Mediaset e la statale RAI. Tra loro, le tre reti di Berlusconi (Canale 5, Italia 1 e Retequattro) dominano il 43% dell’audience nazionale e oltre il 60% dei contratti pubblicitari.

La televisione è solo una parte dell’impero mediatico di Berlusconi. Possiede la quota di maggioranza in un’altra compagnia quotata in Borsa, la Mondadori, che è il gruppo editoriale più grande d’Italia. La sezione libri controlla il 30% circa del mercato nazionale; la sezione periodici, con circa 50 titoli, ne controlla il 38%. La famiglia Berlusconi possiede inoltre uno dei più importanti quotidiani nazionali, Il Giornale.

Fininvest possiede anche il 36% di Mediolanum, una compagnia di servizi finanziari in rapida espansione fondata da Ennio Doris nel 1982 con l’appoggio finanziario di Berlusconi. Mediolanum e’ entrata in Borsa nel 1996. E Fininvest possiede un gruppo di compagnie in perdita, come il portale internet Jumpy, lanciato proprio quando la bolla informatica stava per scoppiare, e Pagine Utili, una compagnia di elenchi telefonici in difficoltà.

LA SITUAZIONE DELL’IMPERO: LE PROPIETA' DELLA FININVEST.

http://media.economist.com/images/20010428/csf549.gif

La pista dei soldi
Berlusconi si è fatto le ossa come costruttore edile a Milano e dintorni. Alla fine degli anni ‘60 ha avuto l’idea di creare Milano 2, una città-giardino con 3500 appartamenti. Fu costruita nella periferia est di Milano sotto la scia degli aerei in partenza dal vicino aeroporto di Linate. L’area divenne ancora più appetibile quando il traffico aereo fu misteriosamente spostato sopra ad altre zone residenziali.

Questo non è l’unico mistero. Compagnie in Svizzera, dove è impossibile risalire al beneficiario reale in caso di prestanomi, hanno immesso 4,1 miliardi di lire (33,5 miliardi di lire al valore del 2001) di capitale nelle compagnie italiane responsabili di Milano 2. Di conseguenza, sulla carta, il progetto non era di proprietà di Berlusconi, ma di terzi anonimi.

Funzionari della Banca d’Italia sospettavano che dietro alle compagnie svizzere ci fosse Berlusconi. A quel tempo, tenere capitale all’estero all’insaputa delle autorità era un reato previsto dal codice penale. Una squadra della Guardia di Finanza, capeggiata da Massimo Berruti, indagò nel 1979, ma concluse che Berlusconi non fosse il reale beneficiario delle compagnie svizzere, nonostante le prove che Berlusconi avesse personalmente garantito prestiti bancari alle compagnie italiane. Il capo di Berruti firmò la relazione ufficiale. Come Berlusconi, anche lui apparteneva alla famigerata loggia massonica P2. Immediatamente dopo questa indagine, Berruti lasciò la Guardia di Finanza e divenne un avvocato di Berlusconi. Ora è membro parlamentare di Forza Italia.

Milano 2 ha visto nascere l’impero televisivo di Berlusconi. Nel 1978, egli lanciò un canale via cavo per Milano 2, chiamato Telemilano. Il progetto divenne assai più ampio. L’ambizione di Berlusconi era di sfidare il monopolio RAI sui contratti pubblicitari televisivi, per i quali vi era un’impennata di richieste. Telemilano diventò Canale 5 nel 1980.

C’era un grande ostacolo: solo la RAI poteva trasmetter su territorio nazionale. Sebbene la televisione commerciale privata mancasse per la maggior parte di regolamenti, una sentenza di tribunale del 1980 permise ai canali privati di trasmettere solo su scala locale. Ma Berlusconi trovò presto il modo di aggirare la sentenza. Acquistò programmi, soprattutto film e soap opera americani, e li offrì a prezzi ridotti alle piccole stazioni televisive regionali. Berlusconi ricavò i guadagni delle inserzioni pubblicitarie precedentemente registrate. Tutte le stazioni che trasmettevano sul circuito Canale 5 si accordarono per trasmettere gli stessi programmi agli stessi orari. In questo modo, Berlusconi si assicurò il pubblico su scala nazionale.

Come ha fatto Berlusconi a finanziare il suo nascente impero televisivo? In parte attraverso prestiti bancari. Ricevette un grosso aiuto dalle banche pubbliche, che fornirono prestiti maggiori di quello che Fininvest sembrava meritare. Ma il resto non è per niente chiaro. Nel 1978, anno di nascita del suo gruppo televisivo, Berlusconi formò 22 holding finanziarie che controllano Fininvest. Dal 1978 al 1985, 93,9 miliardi di lire di allora (387 miliardi di lire nel 2001) presumibilmente provenienti da Berlusconi sono confluiti nelle 22 compagnie.

Nel 1997, un finanziere con legami mafiosi ha accusato Berlusconi presso magistrati siciliani, per aver usato 20 miliardi provenienti dalla Mafia per costruire il suo impero televisivo. I magistrati chiesero alla Banca d’Italia di aiutare la procura anti-Mafia nelle indagini. Due funzionari trascorsero 18 mesi rastrellando gli azionisti e i dati bancari e finanziari delle 22 compagnie. L’Economist ha una copia dei loro rapporti: oltre 700 pagine. Le due scoperte principali sono sconcertanti.

La prima è la mancanza di trasparenza di Berlusconi riguardo alle due compagnie fiduciarie che ha creato come detentori formali delle sue azioni nelle 22 compagnie. Le società fiduciarie erano affiliate alla Banca Nazionale del Lavoro (BNL), una banca importante. Berlusconi ha immesso i soldi nelle compagnie non attraverso BNL, bensì attraverso due banche italiane poco conosciute. In questo modo, le compagnie fiduciarie di BNL non sapevano con chiarezza la provenienza ultima di questi fondi. Nel 1994, i manager di BNL erano così preoccupati da questo fatto che eseguirono due ispezioni sui rapporti di BNL con le 22 compagnie. Queste ispezioni hanno rivelato ulteriori anomalie, come ad esempio la vendita di azioni ufficializzata unicamente dalla parola di Berlusconi, senza alcuna documentazione formale. Per esempio, quando vendette le azioni di una delle società ad una fiduciaria Fininvest per 165 miliardi di lire, i fondi non passarono assolutamente attraverso le compagnie fiduciarie. Di conseguenza, non avevano idea di come, o addirittura se, il compratore avesse pagato le azioni.

La seconda scoperta è che le fonti che hanno finanziato le 22 compagnie non posso essere rintracciate. Tre sono le ragioni. Primo, 29,7 miliardi di lire erano stati pagati in contanti, o con disponibilità liquide. Secondo, gli investigatori non avevano trovato alcuna documentazione nell’archivio delle due compagnie fiduciarie, delle banche o delle società che giustificasse 20,6 miliardi di lire. Terzo, Berlusconi era solito far muovere i soldi in maniera circolare.

Perché Berlusconi operava in questo modo? Gli investigatori erano esterrefatti. Una compagnia, Palina, presumibilmente di terzi, aveva mandato 27,7 miliardi di lire alle compagnie fiduciarie, che avevano poi girato questa somma alle società. Da lì, i fondi arrivarono a Fininvest, e poi, attraverso una affiliata della Fininvest, tornarono a Palina. Tutte queste transazioni avvennero lo stesso giorno nella stessa banca. Gli investigatori scoprirono che dietro a Palina c’era Berlusconi. Aveva utilizzato un 75enne colpito da infarto come prestanome. Poco dopo questa transazione, Palina fu liquidata. I suoi libri contabili erano intonsi.

Perciò, la vera provenienza dei 93,9 miliardi di lire che arrivarono nelle casse delle 22 holding nel periodo 1978-1985 rimane un mistero che solo Berlusconi può svelare. Gli abbiamo mandato una richiesta per iscritto, ma si è rifiutato di rispondere. Una lettura attenta dei rapporti suggerisce che l’ipotesi del riciclaggio di denaro non può essere esclusa. Banca Rasini, una delle piccole banche utilizzate da Berlusconi e in passato datore di lavoro di suo padre, salta fuori nelle inchieste per riciclaggio di denaro negli anni ‘80. Ma gli investigatori dell’anti-Mafia non riuscirono a trovare le prove per sostenere le accuse che avevano dato il via alle loro ricerche. Ovviamente sperarono di produrre un secondo rapporto, ma il limite di tempo per le indagini fu raggiunto.

Un amico è sempre un amico
Dopo aver acquistato i privati che gli facevano maggior concorrenza, Italia 1 nel 1983 e Rete 4 nel 1984, Berlusconi si era assicurato il monopolio virtuale della televisione privata. Per aggirare la legge e trasmettere su scala nazionale, aveva bisogno dell’aiuto dei suoi amici politici. Nessuno lo aiutò maggiormente di Bettino Craxi, il quale era diventato leader del partito socialista nel 1976 e Presidente del Consiglio nel 1983. Berlusconi, attraverso due dei suoi canali maggiori, offriva una potente arma politica.

Ad ottobre 1984, ufficiali in svariate città italiane chiusero le sue stazioni televisive perché trasmettevano illegalmente. Questo rappresentava un potenziale disastro per Fininvest, pesantemente indebitata. Nel giro di pochi giorni, Craxi, morto in Tunisia nel 2000 dopo essere stato condannato “in absentia” all’incarcerazione per corruzione, firmò un decreto legge che permetteva ai canali di Berlusconi di restare in onda. Dopo qualche scaramuccia parlamentare, il decreto divenne legge. Il decreto Craxi non prendeva provvedimenti contro la concentrazione di proprietà. Neppure la legge Mammì (dall’allora Ministro delle telecomunicazioni Oscar Mammì), creata nel 1990. Fatta su misura per i bisogni di Berlusconi e dei suoi tre canali nazionali, prevedeva che nessun gruppo potesse possedere più di tre dei 12 canali che sarebbero stati dati in licenza. Il governo di coalizione di allora, che dipendeva pesantemente dal partito socialista di Craxi, approvò questa legge nonostante 5 ministri avessero rassegnato le dimissioni in segno di protesta. Di fatto, questa legge sanciva il duopolio tra Mediaset e RAI. Nel 1991 e nel 1992 Berlusconi versò un totale di 23 miliardi di lire sui conti offshore di Craxi da una parte clandestina dell’impero Fininvest, conosciuta come All Iberian.

Seguendo le piste delle indagine che partivano dai conti bancari di Craxi, i magistrati scoprirono una fitta rete di compagnie Fininvest nascoste, incorporate nei paradisi fiscali delle Isole Vergini e le Channel Islands. Queste compagnie non figuravano come affiliate al gruppo Fininvest. Secondo i magistrati, Berlusconi nel 1993 aveva firmato una lettera per i propri controllori nella quale dichiarava falsamente quelle compagnie come non facenti parte del gruppo Fininvest.

I PM dicono di aver scoperto una vasta frode internazionale, perpetrata per volere di Berlusconi, al fine di convogliare fondi molto consistenti da Fininvest verso compagnie segrete in paradisi fiscali. Secondo loro Fininvest ha utilizzato diversi stratagemmi finanziari fraudolenti. Le compagnie offshore, sostengono i PM, hanno utilizzato questi fondi per ogni genere di attività illegale, come ad esempio per comprare, attraverso terzi, azioni delle compagnie del gruppo Fininvest, apparentemente con l’intenzione di gonfiare il prezzo delle stesse. Che questa operazione fosse una farsa risultava evidente dal fatto che le azioni, della tipologia “al portatore”, rimasero tutto il tempo nelle mani dello stesso fiduciario.

Un compratore vero di azioni al portatore di una compagnia quotata in borsa difficilmente le lascerebbe in custodia alla stessa persona utilizzata dal venditore.

Interessi nei paradisi fiscali
Un altro pilastro dell’accusa è che le compagnie offshore venissero utilizzate per accumulare pacchetti azionari segreti delle compagnie televisive in Italia e in Spagna. I PM dicono di essere in possesso di prove schiaccianti. La legge Mammì esigeva che Berlusconi vendesse il 90% del proprio pacchetto Telepiù, una rete televisiva a pagamento da lui fondata nel 1990. Nonostante ciò, secondo l’accusa, Berlusconi ha mantenuto il controllo della sua parte fino al 1994 attraverso le sue compagnie offshore. Stipulò contratti con i suoi soci in modo che essi gli facessero da prestanome. Questi contratti prevedevano che, nonostante la proprietà legale delle azioni passasse agli investitori, le società offshore di Berlusconi rimanessero i reali beneficiari.

I magistrati scoprirono anche una simile operazione sospetta riguardante il 52% delle azioni di Telecinco, un canale televisivo spagnolo. In quel periodo, la legge antitrust spagnola vietava a chiunque di possedere più del 25% di questo tipo di compagnie. Baltasar Garzon, magistrato spagnolo anti-corruzione, vuole che venga tolta l’immunità parlamentare di cui Berlusconi gode in quanto membro del Parlamento Europeo. A quanto pare sembra che dovrà aspettare ancora del tempo. Per otto mesi, i Ministeri spagnoli degli esteri e di giustizia sono stati protagonisti di una strana disputa su chi spettasse presentare la richiesta al Parlamento Europeo.

Berlusconi è ora sotto processo per falso in bilancio della società Fininvest. Il falso in bilancio serviva per mascherare tutte le altre azioni illegali di cui è accusato. Il falso in bilancio è un reato grave in Italia, punibile con un massimo di 5 anni di carcere [è stato successivamente depenalizzato dal governo Berlusconi nel 2002, N.d.R.]. I magistrati hanno fatto richiesta per aprire un nuovo fascicolo, con le stesse gravi accuse di falso in bilancio, riguardo i conti di gruppo di Fininvest.

Tuttavia, Berlusconi potrebbe essere all’opera per trovare un modo di mettersi in salvo. Il 17 marzo [2001, N.d.R.] ha dichiarato ad un incontro con gli imprenditori che il suo governo, se eletto, avrebbe preso provvedimenti per depenalizzare la maggior parte dei casi di falso in bilancio. Ne consegue che il lavoro dei magistrati potrebbe risultare vano. Tuttavia, nonostante non siano riusciti a risalire alla destinazione finale delle decine di miliardi partiti da varie parti dell’impero offshore segreto di Berlusconi, hanno scoperto dove sono finiti alcuni pagamenti.

Berlusconi ha ottenuto il controllo di Mondadori, il gruppo editoriale, nel 1991 a seguito di una dura battaglia con Carlo De Benedetti, un ricco imprenditore incarcerato brevemente nel periodo di Mani Pulite. Berlusconi è accusato di aver corrotto il giudice della corte di appello, Vittorio Metta, con 400 milioni di lire perché questi pronunciasse una sentenza a lui favorevole nella battaglia contro De Benedetti.

Quando i magistrati iniziarono ad investigare sul caso, scoprirono che Metta aveva pagato con 400 milioni in contanti l’acquisto di un appartamento. Nel febbraio 1991, il mese seguente alla sentenza del giudice Metta, una delle compagnie offshore segrete della Fininvest pagò 3 miliardi di lire sul conto svizzero di Cesare Previti, stretto collaboratore e avvocato di Berlusconi, che era anche Ministro della difesa nel suo governo nel 1994. Dal conto di Previti, i PM hanno rintracciato un pagamento da 425 milioni di lire verso un conto svizzero di un altro avvocato, Attilio Pacifico, il quale lo ha ritirato in contanti nell’ottobre del 1991. Pacifico avrebbe poi passato personalmente la tangente a Metta.

Sebbene i magistrati non abbiano trovato le prove dirette del pagamento in contanti a Metta, ritengono di avere indizi molto pesanti. Un attento esame dei conti bancari di Metta non ha rivelato nessun prelievo da 400 milioni durante il periodo in questione. Neppure le indagini dei conti italiani e svizzeri di un giudice in pensione che, secondo Metta, gli aveva dato 400 milioni in contanti - anche se i conti bancari contenevano effettivamente diversi milioni di dollari. Per questo motivo i magistrati credevano di aver stabilito che Metta avesse ricevuto il pagamento da 400 milioni in contanti dai soldi che Berlusconi pagò a Previti nel febbraio 1991. Lo scorso giugno [2000, N.d.T.], un giudice per le indagini preliminari è stato di diverso avviso. Ha creduto a Metta e ha assolto, di conseguenza, Berlusconi e gli altri imputati, compresi Metta e Previti, per insufficienza di prove. I magistrati sono ricorsi in appello.

Accordi con i giudici
Berlusconi è sotto processo anche per l’accusa di corruzione giudiziaria. I suoi co-imputati, che negano le accuse, sono Previti e Pacifico, e il caso coinvolge nuovamente De Benedetti come parte lesa. Nel 1985 De Benedetti aveva firmato un contratto per acquistare la SME, un conglomerato alimentare, dall’IRI, un grosso gruppo statale. Berlusconi e un altro imprenditore formarono una compagnia per fare un’offerta di acquisto maggiore. Dopo che il tribunale decretò, nel 1986, la non validità del suo contratto, l’accordo tra De Benedetti e l’IRI fallì. In seguito, De Benedetti fece ricorso in appello, dove perse di nuovo.

Una delle accuse contro Berlusconi, che lui nega, è di aver promesso ai giudici soldi in cambio di una sentenza favorevole. Che ciò sia vero o no, esiste una chiara pista di soldi che parte da Berlusconi e arriva a Renato Squillante, un giudice, via Previti. L’Economist è in possesso di documenti che provano il trasferimento, il 6 marzo 1991, di 434404 dollari da uno dei conti svizzeri di Berlusconi a uno di Previti e il 7 marzo, il trasferimento della stessa somma dal conto di Previti al conto svizzero della Rowena Finance, una compagnia panamense. Le prove presentate in tribunale dimostrano che il conto di Rowena Finance appartiene a Squillante. Berlusconi volle nominare Ministro della giustizia il suo buon amico Previti nel 1994, ma il Presidente della Repubblica rifiutò di confermare questa scelta.

Berlusconi non è mai comparso alle 26 udienze tenutesi fino ad ora per questo processo - alcune recentemente posticipate, visto che i suoi avvocati sono in lizza per le elezioni. Ha fatto richiesta di trasferimento dei giudici visto che secondo lui agiscono con pregiudizio.

Se sarà giudicato colpevole in Cassazione, potrebbe essere condannato al carcere; la prescrizione non arriverà fino al 2008. A differenza del falso in bilancio, sarebbe molto difficile per il suo governo, nel caso vinca le elezioni, depenalizzare la corruzione giudiziaria. Questo processo potrebbe essere unico nella storia d’Italia. Nessun Presidente del Consiglio della storia repubblicana è mai stato imputato in un’aula di tribunale.

Cose di Cosa Nostra?
I problemi legali di Berlusconi non si limitano a Milano. In Sicilia, pentiti di Mafia, soprattutto Salvatore Cancemi, le cui confessioni sono state d’aiuto ai magistrati per incriminare boss mafiosi, hanno mosso accuse molto gravi nei confronti di Berlusconi e del suo amico intimo, Marcello Dell’Utri. Cancemi li ha accusati nel 1996 di essere stati in stretto contatto con i boss di Cosa Nostra che ordinarono l’uccisione del magistrato anti-Mafia Paolo Borsellino, nel 1992.

Dopo due anni di indagini, i PM hanno fatto richiesta di archiviazione. Non hanno trovato prove sufficienti per sostanziare le accuse di Cancemi. Allo stesso modo, un’altra indagine partita dalle dichiarazioni di Cancemi sui rapporti tra Berlusconi e la Mafia è stata archiviata nel 1996, dopo due anni di indagini.

Un’indagine parallela è sfociata nel rinvio a giudizio di Dell’Utri per associazione mafiosa, che lui nega [Dell'Utri è stato successivamente condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa a 9 anni di carcere, tra le altre cose, l'11 dicembre 2004, N.d.R.]. Con l’eccezione di Berlusconi, quasi tutti i testimoni del processo, iniziato nel 1997, sono stati ascoltati. Secondo Ennio Tinaglia, avvocato per la provincia di Palermo che si è costituita parte civile, i PM hanno presentato “prove schiaccianti dei rapporti stretti tra Mafia e Dell’Utri.” Il solo menzionare la Mafia provoca spasmi nervosi ai manager Fininvest. “La Mafia è seconda solo alla pedofilia come crimine. E’ una cosa terribile e di cui ci si dovrebbe vergognare” sostiene Confalonieri, uno degli ex-colleghi di Dell’Utri.

Dunque chi è Dell’Utri? A parte un breve periodo alla fine degli anni ‘70, Dell’Utri, un siciliano, ha lavorato con Berlusconi in Fininvest dal 1974 al 1994. Come capo di Publitalia, l’ala pubblicitaria di Mediaset, era responsabile della sezione che generava entrate di denaro liquido nel gruppo Fininvest. Dell’Utri, membro del Parlamento italiano, fu co-fondatore di Forza Italia e capo della campagna elettorale berlusconiana per le elezioni del 1994.

I magistrati hanno anche fatto richiesta per processare Dell’Utri con l’accusa di cospirazione per diffamare i colleghi magistrati. Ed è anche indagato con l’accusa di aver tentato di corrompere un testimone del suo processo. Un processo del 1996 ha rivelato che Dell’Utri ricevette donazioni, spesso in denaro, dal valore di 4 miliardi di lire da parte di Berlusconi tra il 1989 e il 1993. Mentre Berlusconi non è obbligato a testimoniare al proprio processo, anche se è Presidente del Consiglio, non può sottrarsi a farlo nel processo Dell’Utri. I magistrati lo interrogheranno in merito alla sua lunga amicizia con Dell’Utri. E dovrà rispondere a domande che ha cercato di evitare fino ad ora. Compreso come e perché assoldò per due anni Vittorio Mangano, un mafioso condannato all’ergastolo ed appartenente al potente clan di Palermo, [morto nel 2000, N.d.R.] presso la sua tenuta nei pressi di Milano negli anni ‘70.

Altre domande prioritarie per i PM riguardano le indagini dell’anti-Mafia sulle sue 22 società finanziarie. Non di meno, gli chiederanno da dove le 22 società hanno preso i soldi. Vi saranno anche domande sulla compagnia televisiva siciliana che Berlusconi possedeva in società con una personaggio legato alla Mafia.

Nonostante lui proclami di essere l’archetipo puro dell’uomo che si è fatto da solo, Berlusconi ha avuto bisogno di molto aiuto da parte di loschi figuri. Anche se sostiene di voler prendere il posto del vecchio sistema corrotto, il suo impero è per la maggior parte un prodotto di quel sistema. La sua elezione a Presidente del Consiglio sarebbe uno stimolo a continuare, non cambiare, le vecchie cattive abitudini italiane.

http://italiadallestero.info/archives/663

[Articolo originale] (http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=587107)


ANNO 2008 (GENNAIO-APRILE)

Una raccolta cronologica ed aggiornata della stampa internazionale su Berlusconi,il suo governo e la sua politica oltre i confini italiani.

[U]Fonti:italiadallestero.info - chediconodinoi.blogspot.com

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/austria.mini.gifLe elezioni anticipate salvano l’impero di Silvio Berlusconi
estratto[Wiener Zeitung]:
Non c’e’ da stupirsi: Paolo Gentiloni, il ministro delle comunicazioni del governo Prodi, stava preparando una legge che avrebbe trasformato la televisione italiana e ridotto l’impero berlusconiano. Con la messa in atto della legge, Mediaset avrebbe dovuto abbandonare il suo terzo canale nazionale, la Rete 4. In nome della varieta’ mediatica le frequenze di Rete 4 sarebbero andate a Francesco Di Stefano, l’imprenditore dietro canale Europa 7. A Mediaset sarebbero rimasti Canale 5 e Italia 1. Allo stesso tempo sarebbe stata ridotta la quota di una sola azienda al reddito totale del settore televisivo: nessuna impresa avrebbe potuto superare un entrata maggiore al 45%. In poche parole, la crescita’ di Mediaset sarebbe stata finalmente limitata.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/12)
Articolo Originale (http://www.wienerzeitung.at/DesktopDefault.aspx?TabID=4105&Alias=wzo&cob=329487&currentpage=3)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gif Air Silvio
estratto[The Wall Street Journal - Europe]:
Sostiene che un gruppo di imprenditori italiani sono pronti a mettersi in prima fila per aiutare a salvare Alitalia – sebbene si rifiuti di identificarli. “Abbiamo toccato l’orgoglio di una compagnia di bandiera sana e competitiva” ha dichiarato in una intervista al quotidiano Libero pubblicata ieri.
Se i misteriosi cavalieri bianchi [white knights, in inglese, NdT] sono tanto numerosi quanto Alitalia è “sana e competitiva”, allora i dipendenti ed i clienti della compagnia aerea resteranno delusi.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/251)
Articolo Originale (http://online.wsj.com/article/SB120726121624287697.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifBerlusconi prima delle elezioni parlamentari ritorna a fingere
estratto[ARD]:
Silvio Berlusconi è tornato alla sua vecchia efficienza. Ad una donna preoccupata del suo basso reddito ha raccomandato suo figlio come marito; d’ora innanzi vuole inviare i magistrati al controllo di salute mentale; ha stracciato il programma avversario. Ciononostante Berlusconi, probabilmente, vincerà le elezioni.
No, non è cambiato. Silvio Berlusconi ha conservato anche per questa campagna elettorale la sua inclinazione per gli scherzi di cattivo gusto. Il multimiliadario re dei media si è offerto di dare in matrimonio suo figlio ad una giovane donna, lavoratrice con basso reddito e preoccupata per le sue prospettive future:”Permettetemi il consiglio seguente: si prenda il figlio di Berlusconi come marito. Con il suo sorriso se lo puo’ permettere”.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/29)
Articolo Originale (http://www.tagesschau.de/ausland/italienwahl6.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifPonte e altre promesse
estratto[The Economist]:
Dopo che il governo Prodi si era schierato contro la realizzazione del ponte, Luigi Croce, il capo procuratore di Messina, ha dichiarato che ” il ponte sarebbe una via per Cosa Nostra in Sicilia e la Ndrangheta in Calabria per arricchirsi”. Un rapporto steso dall’autorità nazionale anti-mafia nel 2001 aveva dichiarato che era piu’ che immaginabile che il ponte avrebbe portato alla Mafia un grande business. Tutto questo rende la promessa del Sig. Berlusconi la benvenuta per il crimine organizzato.
Inoltre, tra i candidati del suo partito per il Senato c’è Marcello Dell’Utri, condannato nel 2004 a nove anni di carcere per complicità con la Mafia. Il Sig. Dell’Utri, un socio di lunga data di Berlusconi sta ricorrendo in appello contro questa sentenza.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/14)
Articolo Originale (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=10854084)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifBerlusconi puo’ perdere?
estratto[Die Zeit]:
In più, un candidato sicuro di vincere farebbe mai una proposta come quella di esaminare periodicamente la salute mentale di giudici e magistrati? Oppure si esprime così un uomo che si sente perpetuamente braccato da tutto e tutti, vedendo paranoicamente a destra e a manca nemici di ogni tipo? E poi come si deve interpretare la sua dichiarazione secondo la quale il suo ex-impiegato Vittorio Mangano sarebbe un “eroe” per aver rifiutato in prigione di denunciare il suo ex-datore di lavoro? Mangano faceva parte della Cosa Nostra siciliana ed è stato in carcere 11 anni per traffico di droghe. Un mafioso come eroe? Assai bizzarro per lo scatto finale di una campagna elettorale - tranne, ovviamente, se si ha bisogno di ogni voto.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/37)
Articolo Originale (http://blog.zeit.de/italien/2008/04/10/kann-berlusconi-verlieren_11)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.mini.gifSilvio Berlusconi risorge

estratto[Dagens Nyheter]:
I suoi diversi ruoli si scontrano spesso. Prima delle scorse elezioni i suoi canali televisivi avevano ricevuto ingenti multe per avergli dato irragionevolmente, ed illegalmente, troppo tempo sullo schermo. Ora può riottenere un grande potere anche sulla televisione di Stato nel momento in cui é coinvolto in 2 processi in corso per diffamazione ed evasione fiscale.
Ancora una volta ha mostrato che il suo potere politico é stato sottovalutato.
Una gran parte degli italiani non sembra accorgersi delle critiche verso di lui e ora pare che verrà scelto una terza volta come presidente del consiglio. Egli li redime [dai loro peccati, NdT] con discorsi sul calcio (é il proprietario del Milan, ottima squadra), sulle donne e sul cibo e con una battuta infilata ogni quarto d’ora quando vende il suo prodotto.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/79)
Articolo Originale (http://www.dn.se/DNet/jsp/polopoly.jsp?d=148&a=760927)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifL’instancabile “Cavaliere” seduce ancora l’Italia
estratto[Le Figaro]:
Berlusconi torna al potere nel 2001 con una grande maggioranza. Abbronzato, sorridente, tiratissimo, Berlusconi organizza feste per il jet-set nella sua villa di vacanze. Promette prosperità economica per tutti, delle diminuizioni fiscali, lavoro, ma la situazione è pessima. La crescita si blocca, il deficit aumenta. Le riforme si stagnano.
Preoccupato dei suoi interessi, Berlusconi impone una serie di leggi su misura che lo escludono da provvedimenti giudiziari. Allinea la sua politica straniera con quella degli Stati Uniti. Le truppe italiane partecipano al fiasco iracheno.
All’estero le sue gaffes passano male : Berlusconi tratta un Parlamentare europeo tedesco da kapo dei campi nazisti e si dice convinto, l’indomani dell’11 settembre, della superiorità della civilità occidentale.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/41)
Articolo Originale (http://www.lefigaro.fr/international/2008/04/15/01003-20080415ARTFIG00211-l-inusable-cavaliere-seduit-toujours-l-italie.php)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifCampo libero per l’illusionista della politica
estratto[Süddeutsche Zeitung]:
Per questo, ancora una volta, il Cavaliere ha campo libero. Le sue esternazioni in campagna elettorale lasciano supporre che, anche questa volta, userà il potere per scagliarsi contro la giustizia, rafforzare il suo impero mediatico e appagare il suo ego di patriarca e di commediante. Berlusconi in campagna elettorale ha detto che sanerà il Paese, ma l’esperienza insegna che non c’è troppo da credergli. La vera cosa da temere è che sia l’Italia ad aver perso le elezioni.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/75)
Articolo Originale (http://www.sueddeutsche.de/ausland/artikel/516/169025/)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifBerlusconi pronto per il terzo mandato, mentre l’economia è in stallo
estratto [Washington Post]:
L’ultimo mandato di Berlusconi, che si è concluso nel mese di maggio 2006, è stato contrassegnato da ripetute gaffes e da infruttuosi processi penali per il Primo Ministro in relazione ai suoi rapporti di affari. “Il resto d’Europa spalancherà gli occhi, sospirerà e dirà: “Ci risiamo”, ma non ci può fare nulla” ha detto John Harper, un professore di Scienze Politiche nella sede di Bologna della Johns Hopkins University.
Prodi, mirando a controllare il bilancio, è stato incolpato da molti italiani di aver aumentato le tasse; Berlusconi promette di ridurle “e la gente crede che lo farà” ha detto Marc Lazar, un professore dell’Istituto di Scienze Politiche di Parigi. Lazar ha notato che la maggior parte delle promesse che Berlusconi ha fatto nel suo ultimo mandato, durato cinque anni, non sono state mantenute.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/42)
Articolo Originale (http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/04/14/AR2008041400394_pf.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifBerlusconi annuncia agli italiani tempi difficili
estratto [Le Figaro]:
La seconda urgenza nasce dalla crisi economica che minaccia l’europa e che pesa particolarmente sull’Italia, con la sua crescita zero, le sue infrastrutture delicate e l’enorme fardello del debito pubblico. Su questo punto, Bruxelles è molto attenta. La Commissione teme che il ritorno della destra non marchi la fine “dell’eccellente lavoro di risanamento dei conti pubblici” operati da Romano Prodi. Il suo commissario agli affari economici, Joachim Almunia, ha imposto martedì all’Italia di proseguire questa via al fine di raggiungere l’equilibrio delle finanze dello Stato “a medio termine”. Lo ha messo in guardia dal sorpasso della soglia del 3% di deficit publico fissato da Maastricht. L’anno scorso, questo deficit è stato riportato all’1,9%.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/47)
Articolo Originale (http://www.lefigaro.fr/international/2008/04/16/01003-20080416ARTFIG00320-berlusconi-annonce-aux-italiens-des-temps-difficiles.php)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifFare ordine non è una riforma
estratto[Tages-Anzeiger]:
La ricetta di Berlusconi è quella di dirigere un paese come un’impresa tradizionale: modellata a gusto del padrone che può agire in lungo e largo come gli piace e non sopporta nessun altro al suo fianco. Un padrone che si prende cura dei suoi dipendenti lasciandoli crescere in un’agiata rete di favoritismi, alla condizione che non gli arrechino fastidio. Li proteggerà dagli artigli dello Stato che vorrebbe soltanto penalizzarli tassandoli, sostenendo in questo modo uno degli apparati statali più inefficenti d’Europa.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/59)
Articolo Originale (http://tagesanzeiger.ch/dyn/news/ausland/863348.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifMamma mia
estratto[The Economist]:
E’ stato il conflitto di interessi del Sig. Berlusconi e il suo complicato groviglio di procedure giuridiche che in primo luogo ha portato The Economist a giudicarlo non idoneo ad essere primo ministro (vedi articolo http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=593654). Noi rimaniamo dello stesso punto di vista. Quando lui suggerisce che i magistrati dovrebbero essere sottoposti a controlli di salute mentale, o quando uno dei suoi più vicini associati, un senatore che fa ricorso contro un processo per associazione con la Mafia, dice che un assassino condannato era un eroe, ci sono buone ragioni per argomentare che il Sig. Berlusconi non dovrebbe guidare il suo paese
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/56)
Articolo Originale (http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=11050099)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifIl genio romano
estratto[Rheinischer Merkur]:
Giulio Tremonti era in continua contesa con Bruxelles. L’Unione Europea criticava la politica finanziaria del “Genio”, consistente in molte entrate uniche ma priva di aggiustamenti strutturali sul lato delle spese. Le entrate extra avrebbero dovuto essere utilizzate per ridurre la montagna di debiti, e non per coprire le spese finanziarie continue. Tremonti invece descriveva la sua politica finanziaria italiana come “creativa”.
E comunque, si sentiva troppo vincolato da Bruxelles. Non esitò a dare la colpa all’Euro per l’inflazione crescente e persino per il peggiorarsi dell’economia e della competitività del paese. Dopo appena due mesi in carica, annunciò che gli estremi di Maastricht avrebbero dovuto essere rinegoziati. I suoi scontri con l’allora Commissario (Europeo) delle Finanze Pedro Solbes sono leggendari.
Al ministro italiano, non solo si contestava una politica finanziaria senza struttura, ma anche una continua esagerazione negli estremi dei dati economici. Ripetutamente aveva sovrastimato la potenziale crescita economica per lo “stivale“ ed aveva dovuto farsi correggere al ribasso da Bruxelles. Tanto che, due volte per il 2003, e persino quattro volte per il 2004, Tremonti si vide costretto a mettere in atto dei bilanci supplementari per almeno avvicinarsi al limite del criterio di deficit del 3%. Per un condono sull’I.V.A. risalente al 2002, l’Italia ricevette persino una multa da Bruxelles.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/160)
Articolo Originale (http://www.merkur.de/2008_17_Das_roemische_Gen.27653.0.html?&no_cache=1)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.mini.gifBerlusconi trova scetticismo nell’UE
estratto[Dagens Nyheter]:
Ma in generale si respira aria di scetticismo nell’UE dopo la vittoria di Berlusconi. Da Joaquin Almunia, commissario UE addetto alle questioni economiche, sono arrivate all’Italia spiacevoli richieste di dover rispettare le regole economiche dell’UE e mantenere rigore nelle finanze.
- Credo che la prudenza sia di massima importanza- ha detto.
L’Italia è la quarta economia più grande dell’UE. Il tentativo di Romano Prodi di mettere in ordine le finanze con aumenti di tasse e lotta all’evasione é stato tra i motivi che hanno portato alla sua caduta. Berlusconi ha promesso in campagna eletterale sia tagli alle tasse che aumento dei servizi. Ci si chiede come riuscirà a mantenere in piedi l’economia.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/63)
Articolo Originale (http://www.dn.se/DNet/jsp/polopoly.jsp?d=148&a=761229)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifQual é l'asso nella manica di Berlusconi?
estratto[der Spiegel]:
Quando Silvio Berlusconi fece il suo discorso inaugurale ai leader europei nel 2001, durante un summit nella cittá belga di Laeken, l'allora cancelliere tedesco Gerhard Schröder si tolse le cuffie dopo le prime frasi. L'interprete, pensava, doveva essere o incompetente o ubriaco.
Ma la traduzione non era il problema. Berlusconi parlava davvero in quel modo. Era come se fosse stato ancora in campagna elettorale a fare un comizio in qualche piazza italiana. Il discorso strappó un sorriso anche all'allora presidente francese Jacques Chirac.
Da allora, il Cavaliere (sic) -- come Berlusconi é conosciuto -- non é mai riuscito a togliersi di dosso la fama tra le sue controparti europee di essere un leader che non si deve prendere sul serio. Il precedente primo ministro inglese Tony Blair fu l'unico a prendere sul serio Berlusconi: Blair visitó Berlusconi in Sardegna e i due leader erano uniti nell'appoggiare la guerra in Iraq.
Articolo Completo (http://chediconodinoi.blogspot.com/2008/04/qual-lasso-nella-manica-di-berlusconi.html)
Articolo Originale (http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,548749,00.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifI demoni dell’estrema destra hanno di nuovo rialzato la testa
estratto[The Independent]:
Questa campagna è stata dominata dalla paura del crimine e dell’immigrazione, con due recenti stupri attribuiti ad immigrati (sebbene con scarse evidenze). Tuttavia piuttosto che calmare i sentimenti popolari, Alemanno ha cercato di sfruttarli . Ha promesso “di usare la mano pesante” sugli immigrati ed ha accusato l’amministrazione di centro-sinistra di dare la priorità ai festival del cinema piuttosto che alla prevenzione del crimine.
Il capo del partito di Alemanno, Gianfranco Fini, ha visitato Roma per sostenere la campagna elettorale. Il suo contributo è stato di fare “una passeggiata”, circondato dalle telecamere, in cui ha chiesto di vedere i permessi di soggiorno degli immigrati. Ciò non è neppure una velata politica di destra; questa è pura xenofobia.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/93)
Articolo Originale (http://www.independent.co.uk/opinion/leading-articles/leading-article-the-demons-of-the-far-right-raise-their-heads-again-817239.html)

atinvidia284
18-02-2009, 02:20
(MAGGIO-GIUGNO)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifItalia sulle spine con la Libia per un politico contestatore
estratto[The Wall Street Journal]:
Calderoni, membro del partito anti-immigrati Lega Nord, è stato ministro nel precedente governo di Berlusconi, fra il 2001 ed il 2006. Ha causato scalpore nel 2006 quando è comparso in TV indossando una t-shirt che mostrava una vignetta satirica sul profeta Maometto.
L’apparizione in TV è stata incolpata di aver acceso i contrasti fuori dal consolato italiano della città litoranea libica di Benghazi che ha causato 11 morti. Calderoli aveva infine ascoltato le richieste, derivanti anche dall’allora Primo Ministro Berlusconi, di dimettersi dalla carica di ministro delle riforme.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/115)
Articolo Originale (http://online.wsj.com/article/SB120994279164866049.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifFascismo italiano in rimonta
estratto[The Independent]:
I personaggi chiave della nuova destra italiana vestono bellissimi completi e cravatte pastello, e si trovano a perfetto agio nei centri del potere istituzionale. Gianfranco Fini, capo di AN, colui il quale inneggiò a Mussolini come il più importante personaggio italiano del 20esimo secolo, è diventato il maestro del volta-faccia: nel suo discorso al parlamento della scorsa settimana in occasione della sua investitura come Presidente della Camera, ha opportunamente dichiarato lealtà al Giorno della Liberazione, simbolo della sconfitta del Nazi-Fascismo. E’ stata l’ennesima mossa da statista da parte di questo personaggio distinto, che in questi ultimi sette anni ha impersonificato quello serio nel duetto con il clown Berlusconi.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/124)
Articolo Originale (http://www.independent.co.uk/opinion/commentators/peter-popham-italian-fascism-is-once-again-on-the-rise-821626.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/austria.mini.gifIl vassallo siciliano di Berlusconi
estratto[Der Standard]:
Dopo questa dichiarazione è scoppiata una tempesta politica sulla RAI. Schifani ha potuto aggiustare “l’attaco infame” dal vivo nel telegiornale della sera. Ma da smentire non c’era niente. Schifani agli inizi degli anni 80 era il presidente della firma Sicula Brokers, della quale facevano parte vari mafiosi. Tutto questo é minuziosamente descritto nel libro “I complici” di Lirio Abate, pubblicato nel 2007. Abate stesso, da allora, é sotto la protezione della polizia, dato che riceve continuamente minacce di morte da parte della mafia. Una querela per calunnia invece l’autore non l’ha mai ricevuta.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/149)
Articolo Originale (http://derstandard.at/?url=/?id=3333999)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifCompromessi dai compromessi
estratto[The Guardian]:
Ma questo potrebbe sembrare, nonostante tutto, sufficiente per mettere in dubbio il suo giudizio, specialmente essendo stato investito di una così alta carica. In molti paesi, immagino, il nuovo Presidente sarebbe stato invitato alla successiva puntata del programma per spiegare come potesse essersi immischiato con quel tipo di persone. Invece, la RAI si è scusata per averlo offeso.
Schifani, da parte sua, ha detto che le accuse di Travaglio erano basate su “fatti inconsistenti o manipolati, nemmeno meritevoli di generare sospetti”, aggiungendo che “qualcuno vuole minare il dialogo fra il Governo e l’opposizione”. Questo suggerisce un altro aspetto di questa bizzarra storia.
Potreste aver pensato che gli oppositori di Berlusconi di centro-sinistra si siano lasciati scappare un opportunità di mettere in imbarazzo il Primo Ministro e la sua squadra. Nemmeno un po’! Con la singola eccezione dell’ex Pubblico Ministero anti-corruzione, Antonio Di Pietro, tutti si sono schierati con Schifani contro Travaglio. Il capogruppo del centrosinistra al Senato ha detto che le parole del giornalista erano “inaccettabili” e ha deplorato il fatto che Schifani non fosse presente per difendersi.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/154)
Articolo Originale (http://commentisfree.guardian.co.uk/john_hooper/2008/05/compromised_by_compromise.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifReport annuale sulla liberta’ di stampa (2008): Italia
estratto[Reporters sans frontières]:
Il 13 dicembre, la polizia ha perquisito la casa di Napoli di Giuseppe d’Avanzo, del quotidiano La Repubblica, il giorno dopo aver rivelato che i procuratori della città stavano aprendo un’indagine sulla presunta corruzione dall’ex Primo Ministro Silvio Berlusconi. D’Avanzo ha affermato che dalle intercettazioni telefoniche risultava che Berlusconi aveva offerto ad un senatore di centro-sinistra, Nino Randazzo, un posto da viceministro se lo avesse aiutato a rovesciare il governo del Primo Ministro Romano Prodi.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/153)
Articolo Originale (http://www.reporter-ohne-grenzen.de/fileadmin/rte/docs/2008/ROG-Jahresbericht_2008.pdf)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifMuseruola ai giornalisti in Italia - e non fanno resistenza
estratto[Deutsche Welle]:
All’italiano interessa poco, cosa combinano i politici
Di conseguenza non ci sarebbe neanche bisogno di censura: se certi temi vengono esclusi sin dal principio è perchè i giornalisti temono fastidi. Nel contempo si osserva che la società italiana diventa sempre più ottusa. Tanti italiani alzano le spalle annoiati quando si tratta delle vesti non tanto candide dei loro politici. Lo scrittore Nanni Ballestrini la chiama “dittatura morbida”. Tutta la società ne sarebbe colpita sin dall’inizio dell’Era Berlusconi.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/167)
Articolo Originale (http://www.dw-world.de/dw/article/0,2144,3341943,00.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifQuando l’Italia demonizza la diversità
estratto[Le Temps]:
Forte dell’eclatante vittoria alle elezioni di aprile ed ostaggio del suo alleato, la xenofoba Lega Nord, il governo di Silvio Berlusconi approfitta di un clima sociale deleterio per fare dell’immigrazione clandestina la causa principale del malessere della repubblica. E’ pronto a conferire maggiori poteri ai sindaci, a domandare persino l’aiuto dell’esercito.
Il decreto urgente di Palazzo Chigi non introduce ancora nella legislazione il delitto d’immigrazione, punibile da 6 a 48 mesi di prigione. Ma non che altro che una questione di tempo.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/162)
Articolo Originale (http://www.letemps.ch/template/editoriaux.asp?page=1&article=232055)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifLa Commissione Europea richiama all’ordine l’Italia
estratto[FOCUS]:
Un giorno prima della prima seduta del nuovo Governo italiano la Commissione Europea ha incitato Roma di moderare la sua politica d’immigrazione. Le espulsioni devono essere decise di “caso in caso”, ha dichiarato martedi’ il commissario Vladimir Spidla davanti al parlamento Europeo a Strassburgo, in piu’ l’urgenza d’espulsione deve essere “chiaramente giustificata”. Spidla ha allo stesso tempo condannato le ultime aggressioni in Italia contro Sinti e Rom provenienti dalla Romania. Per principio questi hanno gli stessi diritti di circolazione come tutti gli cittadini del’Ue, dice Spidla.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/175)
Articolo Originale (http://www.focus.de/panorama/diverses/einwanderungspolitik-eu-kommission-ruft-italien-zur-ordnung_aid_303012.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifLa destra italiana bersaglia zingari e immigrati
estratto[Los Angeles Times]:
Bossi mantiene un’influenza su Berlusconi perché se ritirasse il supporto del suo partito dalla coalizione dominante potrebbe far cadere il governo - come Bossi fece nel 1994, terminando bruscamente il primo mandato di Berlusconi.
Bossi è stato nominato Ministro per le riforme nel nuovo governo, una piattaforma ideale per cambiare la legge con il fine di dare più autonomia al nord.
Un’altro Ministero è stato dato al leghista Roberto Calderoli, ricordato per un’apparizione televisiva mentre indossava una maglietta con un fumetto satirico sul profeta Maometto e per aver organizzato una sfilata di maiali in aree dove i musulmani stavano cercando di costruire moschee, entrambi gesti visti come insulti per l’Islam.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/194)
Articolo Originale (http://articles.latimes.com/2008/may/24/world/fg-right24)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifGoverno italiano ritira controversa norma sulla TV
estratto[Neue Zürcher Zeitung]:
Ma proprio questa legge sui media del 2003 è stata criticata da parte della Corte di Giustizia dell’UE nel gennaio del 2008. La Corte ha contestato il fatto che Rete 4 possa ulteriormente essere trasmessa in formato analogico, dato che non ha mai ricevuto ufficialmente delle frequenze dallo stato italiano. La sentenza era basata su una querela della compagnia televisiva Centro Europa 7, che nel 1999 aveva ricevuto una concessione, ma non potè iniziare a trasmettere a causa dell’occupazione della frequenza da parte di Rete 4.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/216)
Articolo Originale (http://l036sys0.nzz.ch/2008/05/29/al/articleG6EDG.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifItalia: ritorna la politica della paura
estratto[Times]:
L’Italia rimane un paese tollerante, in parte grazie alla tradizione di ospitalità e carità della chiesa cattolica. Ma se un dottore dovesse misurare la temperatura dell’Italia in questo momento, potrebbe concludere che si trova in uno stato d’animo febbrile e agitato. Gli italiani, osserva lo scrittore Claudio Magris, sembrano aver dimenticato che solo mezzo secolo fa anche loro erano una nazione di poveri emigranti verso l’America. “Noi, più di tutti, dovremmo sapere cosa significa essere stranieri in terra straniera” afferma.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/218)
Articolo Originale (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/article4021089.ece)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifMafia e politica nell’Italia di Berlusconi
estratto[El Paìs]:
Ci sono buone ragioni di credere che questo è vero. Da quando è salito al potere per la prima volta nel 1994, Berlusconi ha condotto un’ inesorabile campagna per indebolire i poteri della magistratura italiana, che ha sottoposto lui e vari suoi collaboratori a processi per accuse che vanno dalla corruzione alla collusione con la mafia. Uno dei migliori amici ed ex capo del partito di Berlusconi, Marcello Dell’Utri, di Palermo, è stato dichiarato colpevole di questi ultimi. E dopo che accusarono Cuffaro di aver informato Guttadauro, Berlusconi stesso lo ha chiamato per manifestare la sua solidarietà e dirgli: “Ho parlato con il Ministro degli Interni e mi ha detto che tutto è sotto controllo”. Nella stessa conversazione, Cuffaro ha detto a Berlusconi: “Già sai che ti vogliamo bene e che sei nelle mie preghiere ogni mattina.”
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/217)
Articolo Originale (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Mafia/politica/Italia/Berlusconi/elpepiopi/20080531elpepiopi_12/Tes)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifItaly's nuclear job
estratto[The Wall Street Journal]:
ll governo italiano, il cui debito pubblico di 1624 miliardi di € è già il terzo al mondo, sembra ansioso di andare ancora più in fondo. La settimana scorsa Silvio Berlusconi, recentemente rieletto primo ministro, ha confermato il suo impegno preso durante la campagna elettorale di reintrodurre l’Italia tra le potenze nucleari. Questa sembrerebbe la mossa giusta per affrontare il crescente aumento dei prezzi di petrolio e gas e delle importazioni di energia elettrica francese - fatta eccezione per una cosa: il signor Berlusconi ha promesso centrali nucleari che non saranno mai costruite.
Perché? Tre ragioni: esplosivi costi di costruzione; tempi di costruzione previsti da uno a due decenni, e nessuna comunità italiana disposta a vedere un reattore nucleare costruito nelle vicinanze.
Articolo Completo (http://chediconodinoi.blogspot.com/2008/06/nuclear-italian-job.html)
Articolo Originale (http://online.wsj.com/article/SB121209749194730663.html?mod=opinion_main_commentaries)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifBerlusconi, senza complessi
estratto[El País]:
Berlusconi non dà tregua ai giudici. Che sia per il rischio di finire sotto processo per qualcuno dei suoi innumerevoli affari mischiati alla politica, o che sia per le sue riforme legislative, i magistrati hanno trovato in Berlusconi una fonte di preoccupazione costante. L’ultima pensata del primo ministro italiano è limitare le intercettazioni alle sole indagini per mafia e terrorismo, escludendo quelle autorizzate per indagare sui casi di corruzione. Se qualcuno ha mai dimostrato cosa significhi mettere in pratica una politica senza complessi, questi è Silvio Berlusconi. E ancora una volta bisogna chiarire le cose: non è che si tratti di una politica senza complessi perché si dichiari, senza arrossire, un cantautore appassionato, o perché, parole sue, si proponga di svezzare le sue ministre, ma perché è capace di andare dritto per la sua strada ignorando ogni commento in tutti quei campi che potrebbero riguardarlo.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/297)
Articolo Originale (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Berlusconi/complejos/elpepuint/20080610elpepiopi_3/Tes)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifCarcere e multe per chi usa le intercettazioni: altre motivazioni
estratto[Reporters sans frontières]:
"Sembrerebbe che ci siano altre motivazioni per questo decreto poiché ostacolerebbe il lavoro sia dei tribunali sia dei giornalisti," dichiarano i Reporters sans frontières. "Si spaccia come un mezzo per meglio tutelare la privacy, ma in pratica eviterebbe anche che alcuni crimini vengano a conoscenza del pubblico e portati in tribunale. Ci si chiede quale sia il vero obiettivo del governo."
Articolo Completo (http://chediconodinoi.blogspot.com/2008/06/carcere-e-multe-chi-usi-le.html)
Articolo Originale (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=27479)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.mini.gifBerlusconi vuole l’immunità
estratto [Pagina 12]:
Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, ha annunciato oggi la sua intenzione di tornare a presentare, come fece nel 2004, un progetto di legge per dare l’immunità alle alte cariche dello Stato, il che supporrebbe che non potrà essere giudicato nei due processi che sono ancora in piedi a suo carico.
“Chiederò al Consiglio dei Ministri di presentare un progetto di legge per evitare che si possa utilizzare la giustizia contro chi si trova ai più alti livelli istituzionali dello Stato”, ha annunciato Berlusconi in una lettera inviata al presidente del Senato, Renato Schifani, e che ha girato ai mezzi di comunicazione.
Nel 2004, il Governo di Berlusconi riuscì ad approvare una legge per garantire la completa immunità delle cinque più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica e del Governo, quelli della Camera dei Deputati e del Senato e della Corte Costituzionale.
Però la Corte Costituzionale annullò la legge con la motivazione di considerarla contraria ai principi della Costituzione.
Articolo Completo ( http://italiadallestero.info/archives/320)
Articolo Originale ( http://www.pagina12.com.ar/diario/ultimas/20-106127-2008-06-16.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifItalia mia
estratto[El Paìs]:
Il progetto potrebbe essere giustificato, se non fosse che una di tali sospensioni riguarda direttamente le sempre difficili vicissitudini del Cavaliere con la giustizia: il cosiddetto Caso Mills, aperto nel marzo del 1997 e la cui sentenza di primo grado potrebbe essere emessa nei prossimi mesi. Berlusconi fu imputato per corruzione dopo aver corrotto con 588.000 euro l’avvocato britannico David Mills affinché rendesse falsa testimonianza in due processi contro l’attuale capo del Governo celebrati nel 1997 e nel 1998, per irregolarità nella compravendita di diritti televisivi da parte della sua impresa Mediaset. Berlusconi fu assolto, ma la Procura ora chiede otto anni di prigione.
Il leader del Popolo della Libertà dimostra la validità della pungente previsione del suo predecessore Romano Prodi, secondo il quale a parte la carica di Papa, il politico e imprenditore è disposto a comprarsi tutto senza preoccuparsi del fatto che ciò possa comportare una violazione dello Stato di diritto di un paese democratico come l’Italia.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/330)
Articolo Originale (http://www.elpais.com/articulo/opinion/Italia/elpepiopi/20080618elpepiopi_2/Tes)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifLegislazione all’Italiana
estratto[Spiegel]:
Se si crede alla lettera che Berlusconi ha inviato a tutti i senatori prima del voto decisivo, Berlusconi sembra essere caduto dalle nuvole: “I miei avvocati mi hanno informato che questa misura legislativa trova applicazione anche a uno di quei tanti processi di fantasia iniziati intentati contro di me da pubblici ministeri di sinistra per motivi politici”. Da solo, senza i suoi avvocati, Berlusconi non avrebbe certo mai notato che la sua coalizione con quella norma, aveva l’ intenzione di bloccare “anche” un processo contro di lui.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/334)
Articolo Originale (http://www.spiegel.de/politik/ausland/0,1518,560739,00.html)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifBerlusconi governa per Berlusconi
estratto[El Paìs]:
Però questo processo non nasce da un fisco comnunista. È arrivata in Italia attraverso i giudici del Regno Unito, dove il caso Mills ha prodotto, due anni fa, un piccolo terremoto politico. Tutto è iniziato quando il fisco ha scoperto che David Mills, avvocato di Berlusconi tempo fa, aveva 500.000 euro su un conto segreto alle Bahamas, arrivati via Svizzera e Gibilterra. Mills ha confessato che era una commissione che aveva ricevuto dalla Fininvest per aver dichiarato come testimone a favore di Berlusconi in due processi nel 1997 e nel 1998. Poi si dimise. Ormai faceva lo stesso. Poco dopo la moglie di Mills, Tessa Jowell, ministra della Cultura del Governo Blair, grande amico di Berlusconi, si è vista obbligata a dimettersi dal suo incarico.
Tanto Mills quanto Berlusconi si giocano una condanna tra i sei e gli otto anni di carcere. Se si emetterà una sentenza e questa fosse di “colpevolezza”, potrebbe Berlusconi diventare presidente della Repubblica? Continuerà ad essere primo ministro? Gli crederemo quando lancerà giuramenti gitani?
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/348)
Articolo Originale (http://www.elpais.com/articulo/internacional/Berlusconi/gobierna/Berlusconi/elpepiint/20080622elpepiint_1/Tes)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.mini.gifCondotta anti-repubblicana
estratto[La Folha de São Paulo]:
Sono stati i popoli italici, notoriamente i latini, che hanno fondato la più prodigiosa repubblica dell’antichità: quella romana. Caratterizzata da un impianto di separazione di poteri che si autoregolavano attraverso un complesso sistema di freni e contrappesi, la Repubblica Romana dominò quasi tutto il mondo conosciuto di allora e fissò le basi della civiltà occidentale.
È parte di quesa eredità repubblicana che Silvio Berlusconi, il premier italiano, sembra seriamente impegnato a distruggere. Martedì scorso il Senato ha approvato un’alterazione giuridica – che ha già ricevuto il suggestivo soprannome di “legge salva-premier” – che congela, per un anno, i processi iniziati a partire dal 30 giugno del 2002 per crimini che prevedono una pena al di sotto di dieci anni di prigione.
Articolo Completo (http://chediconodinoi.blogspot.com/2008/07/condotta-anti-repubblicana.html)
Articolo Originale (http://bp1.blogger.com/_2k2oKMKm7Xc/SGyImig9lHI/AAAAAAAAAVc/EhOBDfLrujY/s1600-h/Digitalizar0077.jpg)

atinvidia284
18-02-2009, 02:21
(GIUGNO-LUGLIO)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/austria.mini.gifIl ritorno dell’”One Man Show”
estratto[Der Standard]:
L’incompatibilità tra potere politico e potere mediatico è indiscutibile, secondo standard di integrità morale validi a livello internazionale. Il libro “One Man Show”, basandosi su precise ricerche sulla storia di Silvio Berlusconi, sui suoi rapporti d’affari internazionali e sul suo impero mediatico, cerca di dare una risposta alla domanda su come sia possibile che l’Italia dal 1994 al 2006 abbia avuto un primo ministro condannato per falsa testimonianza e accusato dalla magistratura di falso in bilancio e frode fiscale.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/363)
Articolo Originale (http://derstandard.at/?url=/?id=3395334)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifOh no, ancora!
estratto[Financial Times]:
Silvio Berlusconi è al potere in Italia da quasi 50 giorni. Vedere il suo nuovo governo in azione è un pò come sedersi a guardare ancora una volta un vecchio brutto film. Quando il leader di Forza Italia governò l’Italia dal 2001 al 2006, investì troppo tempo a legiferare per proteggere se stesso dalle inchieste e troppo poco per riformare la stagnante economia italiana. Ovviamente è troppo presto per esprimere giudizi netti. Ma l’ultima uscita di Berlusconi al governo ha già i tratti di un nuovo show dell’orrore.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/359)
Articolo Originale (http://www.ft.com/cms/s/0/d4e6ee86-42e4-11dd-81d0-0000779fd2ac.html?nclick_check=1)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifSempre il solito Berlusconi
estratto[Süddeutsche Zeitung]:
Il suo terzo mandato era iniziato così bene. Il primo ministro italiano ha pero’ tenuto fede alle aspettative solo per un breve periodo di tempo. Con la sua dura battaglia contro la giustizia il Cavaliere polarizza nuovamente l’opinione pubblica.
Dopo la netta vittoria elettorale di Silvio Berlusconi nelle elezioni politiche di aprile, la nuova legislatura era iniziata in modo idilliaco. L’ex polarizzatore ha ripreso a mostrare un sorriso quasi giovanile in tutto il paese, come se avesse passato un lungo periodo lontano in un monastero Zen.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/375)
Articolo Originale (http://www.sueddeutsche.de/ausland/artikel/377/181814/)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifImpunità all’italiana
estratto[Monde Diplomatique]:
“Non si giudica la lotta di classe”, diceva un vecchio slogan degli anni ‘70. Si potrebbe affermare, analogamente, “non si giudica la lotta di…casta”, mentre si osservano le scelte in materia di sicurezza pubblica e liberticide del governo italiano. Dal decreto “Salva Berlusconi” alle nuove regole per le prigioni, i Rom e gli immigrati, ecco in effetti la vera svolta a favore di un blocco del potere che ha tutti i caratteri di una casta. “Non si giudica Berlusconi”, ripete da parte sua in coro la coalizione del popolo delle libertà, appellando al voto in massa, che ha le ha fornito, ad aprile, una solida maggioranza in Parlamento.
Sottinteso: se gli Italiani ci hanno votato sapendo chi siamo - e anche perchè noi siamo tutto ciò che siamo-, allora possiamo andare avanti nel mettere a soqquadro ancora una volta le regole della democrazia.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/888)
Articolo Originale (http://blog.mondediplo.net/2008-06-27-Impunite-a-l-italienne)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifBerlusconi è tornato, più sfacciato che mai
estratto[The Observer]:
Sfrontato, sfacciato, abbronzato e felice, Silvio Berlusconi ha ricordato all’Italia e al mondo che è tornato con una vendetta da compiere e sta facendo quello che i suoi critici considerano la sua più grande abilità: governare il bel paese per i propri interessi.
Mentre i capi delle comunità ebraica e cattolica dicono che il clima d’ostilità verso gli immigrati e le norme per le impronte digitali ai bambini Rom ricordano i giorni bui del fascismo, Berlusconi è stato pizzicato mentre telefonava ai dirigenti della RAI per accertarsi che le sue “fanciulle” - come lui chiama le sue attrici e ballerine favorite, e soprattutto una che lo assilla - riescano ad avere i ruoli da loro desiderati nelle soap opera televisive. “Sono tutte Marilyn Monroe” ha garantito ad un produttore.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/376)
Articolo Originale (http://www.guardian.co.uk/world/2008/jun/29/italy)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/denmark.mini.gifPiù magnaccia che statista
estratto[Information.dk]:
Il governo italiano non dà molto peso ai principi fondamentali della democrazia quando si tratta di risolvere i problemi giudiziari di Silvio Berlusconi, mentre l´opposizione si accinge a risvegliarsi dal letargo.
Nel 2007 il pubblico ministero di Napoli scoprì - in occasione di un´indagine sulla corruzione negli ambienti cinematografici - che un direttore della Rai, Agostino Saccà, ebbe interessanti colloqui telefonici con l´allora ex-presidente del consiglio Berlusconi. All´epoca Berlusconi era non soltanto il capo del più grande partito d´opposizione, ma anche il proprietario del più importante concorrente della Rai, Mediaset. Ciò nonostante l´influenza di Berlusconi nella Rai - e sopratutto su Saccà - non era da meno. Nei colloqui si evidenziò infatti il ruolo di Saccá come giocatore in quello che fu definito “il grande gioco”: corrompere cioè dei senatori per far cadere il governo Prodi. Ad un pugno di attrici fu assegnato il ruolo di co-protagoniste. Una di queste - che Berlusconi non ebbe problemi a definire come “una delle mie piccole bambine” - era Rosa Ferraiolo. Saccà fu appunto esortato da Berlusconi a trovare un posto in qualche programma televisivo o progetto cinematografico proprio alla Ferraiolo, la quale era sposata con un senatore che - secondo i piani - avrebbe dovuto aiutare Berlusconi a far cadere Prodi. Berlusconi spiega a Saccà: “Vogliono tutte essere Marilyn Monroe. Dagli un ruolo da Madre Teresa di Calcutta e vedrai che succede”.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/450)
Articolo Originale (http://www.information.dk/161609)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.mini.gifDue pesi e una misura
estratto[CartaCapital]:
In questo esatto momento, Berlusconi fa a braccio di ferro con la Magistratura, con il palese obiettivo di sottomettere il potere giudiziario alla volontà dell’Esecutivo. E, percorrendo la strada del suo classico ricorso alla dittatura della maggioranza, presenta al Parlamento un progetto di legge che fa lettera morta delle lezioni di Montesquieu. E già pensa ad un’altro progetto, dello stesso tipo.
Nel primo caso, i processi che vedono coinvolte le quattro cariche più alte dello Stato, Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, presidenti di Camera e Senato, che interessano fatti accaduti prima del 30 giugno 2002, vengono momentaneamente sospesi. La mossa è trasparente: questo luglio, Berlusconi corre il rischio di essere condannato a sei anni di reclusione in un processo per corruzione, il cui inizio risale al 2001.
Nel secondo caso, il progetto ha lo scopo di impedire che figure pubbliche siano ascoltate nel corso di intercettazioni condotte dagli investigatori. Si da il caso che il primo ministro ha visto diffuse una serie di conversazioni telefoniche con i direttori della RAI, la Tv statale, per raccomandare starlet del video per ruoli in serie televisive e varietà. Berlusconi dice sempre al suo interlocutore “di a quella ragazza che ti ho chiamato”, o dice di parlare a nome dei politici della sua coalizione.
Berlusconi e Mugabe travolgono la legge, la democrazia, lo Stato di Diritto. Il primo, anche la decenza. Quanto al secondo, ha il vantaggio di essere più chiaro e diretto.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/411)
Articolo Originale (http://www.cartacapital.com.br/app/materia.jsp?a=2&a2=9&i=1338)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifIl ritorno dell’illusionista Berlusconi
estratto[Neue Zuercher Zeitung]:
Si può riconoscere lo stesso inganno in un altro tema centrale della campagna elettorale: la sicurezza. Il pubblico viene impressionato con richieste spettacolari, per esempio la revisione dei contratti di Schengen, l’impiego dell’esercito nelle strade delle grandi città o la registrazione dei bambini rom. Il Governo lancia un pacchetto sicurezza che inasprisce le leggi, per criminalizzare l’immigrazione illegale, per esempio, oppure per espellere extracomunitari illegali. Ma facili richieste e severi paragrafi probabilmente non miglioreranno la sicurezza degli italiani. Ci vuole una polizia professionale, un stato sociale moderno, programmi per integrare gli immigrati, prigioni vuote e soprattutto una giustizia funzionante. Quindi riforme concrete e radicali, che però non sono in vista.
Una norma nel pacchetto sicurezza del Governo avrà sicuramente delle conseguenze concrete: il rinvio di tutti i processi di reati punibili con meno di dieci anni di prigione. Con ciò verrà sospeso anche il processo nel quale Berlusconi è accusato di aver “convinto” con del denaro un avvocato inglese a testimoniare il falso in un processo nel quale era testimone. Due altre leggi perseguono ovviamente simili scopi: Una garantisce l’immunità alle quattro più alte cariche dello stato e un’altra invece vuole limitare le intercettazioni telefoniche della polizia a pochi crimini e vietarne le pubblicazioni da parte dei media.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/435)
Articolo Originale (http://www.nzz.ch/)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gif‘Il metodo Mussolini’ del governo italiano fa arrabbiare i gruppi dei diritti umani
estratto[Times]:
Le pressioni più esplicite provengono dal Consiglio d’Europa, l’organismo per la tutela dei diritti creato dopo la Seconda Guerra Mondiale, e che presiede la Corte dei Diritti Umani di Strasburgo. Thomas Hammerberg, commissario del Consiglio d’Europa per i diritti umani, ha visitato un campo Rom a Roma lo scorso mese e ha detto che le autorità stavano usando gli stessi metodi usati da Mussolini negli anni ‘30. ”Si tratta di metodi che ricordano le misure adottate in passato e che hanno portato alla repressione dei Rom” ha detto. ”Il problema dei Rom è ampiamente diffuso in Europa: casa, salute, educazione, occupazione, rappresentanza politica . . . Ma da tanto tempo in Italia i Rom sono divenuti il simbolo di qualcosa di indesiderato.”
Un portavoce del Consiglio Europeo si è detto preoccupato del fatto che l’Italia non abbia un difensore civico per i diritti umani, come il Commissario per l’Infanzia in Gran Bretagna, che avrebbe potuto muovere delle critiche alla proposta di legge prima che fosse stata adottata. ”In Italia manca un azione indipendente di valutazione della legislazione sotto il profilo dei diritti umani, che è invece presente in Spagna o Francia” ha detto il portavoce. ”Il parlamento ha 60 giorni per approvare il pacchetto, per cui entro la fine del mese di luglio approverà o respingerà le proposte avanzate dal Governo.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/396)
Articolo Originale (http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article4272453.ece)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gif'Questo è peggio di un campo Palestinese'
estratto[De Volkskrant]:
L’Italia sembra ne abbia abbastanza dei suoi 140 mila rom. I quotidiani riportano una scelta quantità di notizie di furti, omicidi e maltrattamenti, ma appena un delitto sembra sia commesso da uno zingaro, viene di solito messo in prima pagina e diventa subito più grave e più importante. Fu così che l’uccisione di una donna italiana in un quartiere periferico di Roma all’inizio di quest’anno provocò una grande quantità di vendette. Il mese scorso a Napoli sono stati incendiati diversi campi di zingari con bottiglie molotov, dietro voci messe in giro che una ragazza rom avrebbe tentato di rapire un bambino italiano.
Il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi cerca di fare fronte al crescente malumore della popolazione con un ampio pacchetto sicurezza – ‘anche se la criminalità in cifre assolute forse non è aumentata’, ha detto il Ministro della Difesa. Molte misure limitano i diritti degli immigranti in Italia. Ad esempio potranno ottenere un permesso di soggiorno se disporranno di un reddito legale e di una normale abitazione, e non, come espresso dal ministro Maroni degli Interni, ‘una baracca qualunque’.
Per essere in grado di affrontare rom e sinti provenienti dai nuovi stati della UE come la Romania, il governo Berlusconi vuole applicare queste norme anche a tutti i cittadini della UE. Secondo le direttive di Bruxelles i cittadini europei possono essere espulsi da uno Stato membro solo se costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica. Il governo italiano ha dunque deciso che anche imputazioni facilmente applicabili come ‘infrazioni contro la morale e il buon costume’ costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/459)
Articolo Originale (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1041169.ece/Dit_is_erger_dan_een_Palestijns_kamp)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/austria.mini.gifL’Italia, i Rom e il Fascismo
estratto[Die Presse]:
In Italia persiste il pregiudizio secondo cui tutti gli zingari rubano e rapiscono bambini. Soltanto poco tempo fa un campo nomadi di Napoli è stato attaccato con bombe molotov.
Ebbene, ora i Rom vengono sospettati dal Governo, in modo ufficiale e del tutto irriverente. E senza alcuna consapevolezza storica. Soprattutto gli uomini intorno a Gianfranco Fini dovrebbero aver chiara la loro particolare responsabilità. Dovrebbero tenere a mente che il loro partito, Alleanza Nazionale, non troppo tempo fa rendeva omaggio al Neofascismo. Così come dovrebbero ricordare che i loro modelli politici del passato già una volta con gli “amici” tedeschi avevano schedato i Rom in Italia. Ciò che allora ha avuto inizio con la schedatura, si è concluso nelle camere a gas di Auschwitz.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/440)
Articolo Originale (http://diepresse.com/home/meinung/kommentare/396269/index.do?direct=396163&_vl_backlink=/home/politik/aussenpolitik/index.do&selChannel=)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifUn nuovo reato: cercare e condividere informazioni
estratto[Index Censorship]:
Il 3 luglio, L’Espresso ha pubblicato trascrizioni molto compromettenti delle telefonate di Berlusconi con politici influenti e importanti membri della Rai, la tv pubblica italiana. Alcuni giornali, come Libero, hanno provato a salvare la sua reputazione scrivendo che stava solo aiutando le sue amiche attrici e che non può essere biasimato per il fatto che gli piace “la gnocca”. Tuttavia, in realtà, le attrici erano pedine di un gioco politico il cui scopo era quello di far cadere il Governo Prodi. Ma l’Italia ha una strana abitudine: se nessuno parla di un problema, questo smette semplicemente di esistere. Questo porta alla “scomparsa dei fatti”, come dice il giornalista Marco Travaglio, il che significa che a finire sotto i riflettori è “la gnocca” invece della corruzione politica.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/431)
Articolo Originale (http://www.indexoncensorship.org/?p=464)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifIl Sultanato di Berlusconi
estratto[Frankfurter Rundschau]:
Anche Giorgio Napolitano oppone poca resistenza contro la demolizione delle istituzioni democratiche. L’anziano presidente della repubblica prima della votazione della legge sull’immunitá ha fatto intendere, che probabilmente l’avrebbe firmata - benche’ decine di costituzionalisti abbiano espresso grosse perplessita’ circa la costituzionalita’ del disegno di legge. Sotto il predecessore di Napolitano, Carlo Azeglio Ciampi e certamente con Oscar Luigi Scalfaro un tale preannuncio valutativo sarebbe stato pressocche’ impensabile.
In questo modo Silvio Berlusconi puo’, come ha scritto il Corriere della Sera, trasformare l’Italia come un suo Sultanato, nel quale la sovranita’ non e’ piu’ del popolo, ma viene emanata da lui stesso. A un giusto Sultano spetta anche un Harem, e non e’ per caso che i media nelle ultime settimane si sono occupati ampiamente di presunte telefonate inbarazzanti di Berlusconi. I colloqui proverebbero che la Ministro per le Pari Opportunita’ Mara Carfagna e’ nel governo solo perche’ ha avuto relazioni sessuali con il Cavaliere. Al “Padre Padrone” cio’ fa comodo: utilizza le telefonate intercettate come prova che il sistema giudiziario lo tiene incappottato - e contemporaneamente utilizza questa vicenda per distogliere l’attenzione dai veri problemi del paese, ai quali finora ha mancato di dare soluzione: i salari bassi, la forte riduzione di consumi, la soluzione del problema Alitalia. E infinitamente molti altri.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/469)
Articolo Originale (http://www.fr-online.de/top_news/?sid=aa1d2f0143b3d69c669203cc683583aa&em_cnt=1367470)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifUE: criminalizzare i Rom Italiani é razzismo
estratto[Elsevier]:
Il Parlamento Europeo definisce un chiaro caso di razzismo la raccolta di impronte digitali dei Rom Italiani da parte del governo Italiano. Giovedi’ il parlamento ha approvato una risoluzione che richiede una verifica approfondita sull’ipotesi se la misura Italiana non sia in violazione della legislazione Europea.
Il parlamento ha espresso anche la propria preoccupazione in merito alla tesi che la presenza di campi per zingari nei dintorni delle grandi citta’ giustifichi la dichiarazione di emergenza.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/452)
Articolo Originale (http://www.elsevier.nl/web/Nieuws/Laatste-24-uur.htm?contentid=195118)


http://img8.imageshack.us/img8/8533/ungheria2mr5.gif Italia: censimento dei rom con impronte digitali
estratto[Népszabadság]:
Nel frattempo la stampa internazionale parla di provvedimenti in stile Mussolini e di isteria contro i rom, mentre i giornali italiani – come è successo nei confronti dei rumeni l’anno scorso – mettono in prima pagina le notizie sui criminali rom. L’unica cosa che nessuno chiede è perché l’Italia non abbia mai chiesto contributi dai fondi europei indirizzati all’integrazione dei rom, e dopo maghrebini, albanesi, cinesi, rumeni e rom dichiarati pericolosi, quale etnia di immigrati diventerà temuta dagli italiani.
Articolo Completo (http://chediconodinoi.blogspot.com/2008/07/italia-censimento-dei-rom-con-impronte.html)
Articolo Originale (http://www.nol.hu/cikk/497566/)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/denmark.mini.gifMandato via il cane da guardia contro la corruzione
[Information]:
La capacità di rivelare casi di corruzione in Italia viene limitata in seguito alla decisione del governo del primo ministro Silvio Berlusconi di smantellare la commissione nazionale italiana anticorruzione nel mese di agosto. Questo e’ quanto riporta il quotidiano britannico Financial Times nell’edizione di venerdì scorso.
Berlusconi - indagato anch`egli per corruzione - difende la decisione con l’esigenza di far risparmiare al Tesoro circa 800.000 euro (circa 6 milioni di corone danesi), ma probabilmente questo risparmio costera’ di piu’ all’Italia in termini di reputazione. Marco Commare - vice presidente della Commissione - è perplesso e chiama la decisione “autogol”.
Articolo Originale (http://www.information.dk/162428)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifPrivilegiato senza pudore
estratto[Süddeutsche Zeitung]:
Dopo vari tentativi, il premier italiano Silvio Berlusconi e’ riuscito a mettersi al riparo dalla giustizia del proprio paese. Il momento per introdurre la nuova legge sull’immunita’ non poteva essere scelto in maniera piu’ spudorata.
Immunita’ per il Cavaliere
In una democrazia, di solito, gli imputati di reati gravi, danno le dimissioni dai pubblici uffici. In italia e’ il contrario. C’e’ il forte sospetto che Silvio Berlusconi sia entrato in politica all’inizio degli anni ‘90 per proteggersi dalla giustizia. Da allora il confronto tra il miliardario e i magistrati tiene il paese con il fiato sospeso.
Gia’ nella legislatura dal 2001 al 2006 la coalizione di centro-destra ha dedicato parecchie energie nel proteggere le azioni penalmente rilevanti del cavaliere. Ora che e’ salito di nuovo al potere ci riprova. Con sospetta velocita’ da record e contro il parere dei giudici costituzionali Berlusconi si e’ procurato l’immunita’ tramite il parlamento. La conseguenza: Berlusconi per i prossimi 5 anni e’ immune dagli attacchi dei magistrati.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/539)
Articolo Originale (http://www.sueddeutsche.de/politik/278/303273/text/)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifMolto pratico: Silvio Berlusconi torna ad essere padrino di se stesso
estratto[Die Welt]:
Chi aveva sperato che, eletto, si sarebbe comportato come uno statista, dev’essere rimasto deluso. “Stiamo vedendo lo stesso film di cinque anni fa”, ha affermato con rassegnazione un politico dell’opposizione. A settembre di quest’anno un giudice milanese avrebbe presumibilmente dichiarato Silvio Berlusconi colpevole di aver corrotto un avvocato inglese. Ma la legge sull’immunità, approvata questa settimana poco prima del centesimo giorno di governo, garantisce al premier la sicurezza di non dover temere alcuna condanna, nonostante i molti procedimenti in corso.
La recente decisione del Parlamento è solo l’ultima in ordine di tempo di una sfilza di leggi ad personam. Tutte insieme, fanno pensare che, scegliendo di partecipare alla vita politica del Paese, abbia pensato non da ultimo proprio a se stesso. Così nel 1994 si è messo in politica perché, dopo il crollo del sistema dei partiti all’inizio degli anni ’90, aveva perso tutti i suoi aggangi politici. Non c’era più nessuno che gli potesse spianare la strada in caso di difficoltà. Lo scrittore americano Alexander Stille nel suo libro “Citizen Berlusconi” cita questa sua frase: “Devo entrare in politica perché non ho più nessun padrino. Ora devo diventare padrino di me stesso”.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/528)
Articolo Originale (http://www.welt.de/wams_print/arti2254404/Sehr_praktisch_Silvio_Berlusconi_ist_wieder_sein_eigener_Pate.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifL’Osservatorio europeo sui diritti umani critica le misure italiane sull’immigrazione
estratto[International Herald Tribune]:
STRASBURGO. Martedì (29 luglio, n.d.r.) il maggiore osservatorio europeo sui diritti umani ha sollecitato l’Italia a porre un freno alla linea dura sull’immigrazione per prevenire un’impennata di sentimenti razzisti e xenofobi.
Il rapporto è stato scritto dopo le preoccupazioni riguardo alcune misure introdotte dal governo italiano, inclusi controlli più severi sull’immigrazione ed una campagna per prendere le impronte digitali a tutti i rom del paese.
La relazione del Consiglio d’Europa presentata martedì dichiara che la linea politica “non tiene conto dei diritti umani e dei princìpi umanitari e potrebbe alimentare ulteriori manifestazioni xenofobe.”
Il rapporto del Commissario per i diritti umani, Thomas Hammarberg, non diceva che i provvedimenti intrapresi violano le convenzioni europee sui diritti umani, che l’Italia, in quanto firmataria è tenuta ad osservare. Tuttavia Hammarberg ha espresso “forte preoccupazione” sulle misure che prendono di mira rom e sinti, o zingari.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/561)
Articolo Originale (http://www.iht.com/articles/ap/2008/07/29/europe/EU-Europe-Italy-Immigration.php)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifSilvio Berlusconi: il padrone è tornato e fa sul serio

estratto[Independent]:
Silvio Berlusconi sembra determinato a fare sul serio stavolta. Ha già tirato fuori qualche sorpresa, quindi, quale sarà il prossimo passo per l’Italia?
L’avete letto su questo giornale: la scorsa settimana è stata un trionfo per Silvio Berlusconi. Per anni il suo genio politico è stato un segreto ben custodito. Tutti noi, convinti che fosse un buffone, ci siamo arrovellati per trovare una spiegazione al suo successo elettorale: ha trasformato la popolazione di questo paese in zombie attraverso il suo spaventoso network televisivo; ha stretto un patto con la mafia in base al quale la sua coalizione si assicura la vittoria in cambio di favori; una nazione intrinsecamente amorale ha visto in lui un autentico rappresentante, un co-cospiratore per ingannare il fisco e raggirare la magistratura ….
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/525)
Articolo Originale (http://www.independent.co.uk/news/world/europe/silvio-berlusconi-the-padrone-is-back-and-he-means-business-878282.html)

atinvidia284
18-02-2009, 02:21
(AGOSTO-OTTOBRE)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/canada.mini.gifIl mistero sulle truppe di Silvio Berlusconi
estratto[The Globe and Mail]:
Perchè Berlusconi creda che usando l’esercito, invece di maggiori e meglio addestrate forze di polizia, in città relativamente sicure si possa ridurre il crimine è la domanda che si fanno tutti. Londra, per citare solo una delle grandi città europee, è più violenta e sta affrontando una terribile crescita degli accoltellamenti. Tuttavia l’esercito non è stato chiamato in causa. Nella migliore delle ipotesi, i soldati di Berlusconi hanno una specie di valore simbolico. Nella peggiore invece, l’esercito trasmette il messaggio che le città italiane non sono capaci di gestire il proprio territorio.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/590)
Articolo Originale (http://www.theglobeandmail.com/servlet/story/RTGAM.20080805.WBwreguly20080805053856/WBStory/WBwreguly)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifL’Italia mobilita l’esercito, ma perché?
estratto[Reuters]:
Anche la stampa straniera appare scettica e il Financial Times afferma in un editoriale che il nuovo governo conservatore italiano questa settimana farebbe bene a concentrarsi piuttosto sulla lotta alla corruzione, visto che il paese ha il record peggiore (dopo la Grecia) di tutta l’Unione Europea, secondo l’Indice di Transparency International sulla corruzione mondiale.La rivista Forbes ha definito l’operazione una “tattica diversiva” da parte di Berlusconi per sviare l’attenzione dalla tragica situazione dell’economia italiana, che ha la peggiore crescita della zona euro e si sta dirigendo verso la recessione.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/582)
Articolo Originale (http://blogs.reuters.com/global/2008/08/06/italy-sends-in-troops-but-why/)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa sottile linea verde
estratto[The Economist]:
Se questo riuscirà a contenere il crimine è un altro discorso. Il Generale Mario Buscemi, che ha guidato l’ultimo dispiegamento delle forze armate nelle città italiane, per fronteggiare la mafia negli anni ‘90, fa notare che all’epoca disponeva di 20000 uomini solo per la Sicilia. L’attuale operazione, egli dichiara, è “sostanzialmente simbolica”. I soldati non hanno il potere di effettuare arresti, né sono debitamente addestrati ed equipaggiati per condurre operazioni di polizia.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/584)
Articolo Originale (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=11893683)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifMiracolo in 100 giorni - Come Berlusconi ha riportato ordine nella caotica Italia e cosa ne seguirà
estratto[Newsweek]:
E Berlusconi sta andando avanti, con un’autorità dal pugno di ferro in guanto di velluto. Emblematica è stata la sua capacità di ripulire Napoli, sepolta per mesi sotto i rifiuti in parte perché le comunità circostanti semplicemente non avevano alcuna fiducia nelle capacità del governo di gestire le discariche.Da uomo di spettacolo, Berlusconi ha tenuto diverse riunioni del governo a Napoli – mantenendo la promessa elettorale di farlo fino a che i rifiuti non fossero stati eliminati – ed ha incaricato un commissario straordinario per i rifiuti di risolvere il problema. In luglio, il Parlamento ha approvato il piano di Berlusconi per aprire nuove discariche ed inceneritori, autorizzando l’esercito a proteggere le discariche temporanee dai residenti infuriati. Qualche tempo dopo Berlusconi ha annunciato che 50000 tonnellate di rifiuti erano già state rimosse.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/591)
Articolo Originale (http://www.newsweek.com/id/151669)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.mini.gifBerlusconismo o fascismo?
estratto[Carta Capital]:
Cosa ha fatto Berlusconi in cento giorni? Secondo Newsweek, ha tolto la spazzatura dalle strade di Napoli, ha messo l’esercito a pattugliare le città insieme ai carabinieri, fa raccogliere le impronte digitali ai bambini rom, ha contrastato i campi nomadi, ha messo nuovi paletti all’entrata degli immigrati nel paese delle grandi immigrazioni.Ah, sì, ha steso un velo pietoso sul seno della pingue signora che Gian Battista Tiepolo dipinse nel XVII secolo nella celebre tela La verità svelata dal tempo. Il quadro domina, indifferente, una delle pareti di Palazzo Chigi, sede della Presidenza del Consiglio. Si tratta, per fortuna, di una copia.Tutto ciò incanta il settimanale newyorkese, così come, si suppone, le leggi approvate dal Parlamento, grazie alla dittatura della maggioranza, per terminare con le innumerevoli faccende giudiziarie che coinvolgono l’uomo più ricco d’Italia. Famiglia Cristiana rema già contro, e non si lascia sedurre dal velo applicato alla Verità. Al contrario, considera le misure berlusconiane come la dimostrazione di un rischio possibile, se non probabile.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/638)
Articolo Originale (http://www.cartacapital.com.br/app/materia.jsp?a=2&a2=9&i=1808)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifLo show di Silvio
estratto[Financial Times Deutschland]:
Per molti cittadini il settantunenne è il salvatore della città. Berlusconi ha promesso loro prima dell’inizio del suo terzo mandato che mai piu’ la spazzatura si sarebbe accumulata per le strade di Napoli. Tuttavia il giubilo della folla arriva un po’ troppo presto. È vero che le strade sono pulite perché due discariche sono state aperte come pianificato da tempo, tuttavia come afferma uno dei precedenti commissari straordinari per la spazzatura in Campania, Andrea Losco: “Ci vorranno anni prima che la crisi sia superata definitivamente”. Servono altre discariche, inceneritori e un sistema di separazione dei rifiuti.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/631)
Articolo Originale (http://www.ftd.de/politik/europa/:Agenda_Die_Silvio_Show/399176.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifQuando dei cattolici si oppongono a Silvio Berlusconi
estratto[Le Temps] :
Stigmatizzando le recenti misure adottate contro la criminalità che prevedono in particolare l’utilizzo dei militari nelle città della penisola, l’editorialista Beppe del Colle si sofferma su “la trovata inutile e stupida del rilevamento delle impronte digitali dei bambini rom. Essa ricorda la foto del ghetto di Varsavia”. La settimana scorsa, sempre del Colle aveva già ironizzato a proposito del “governo che gioca con i suoi soldatini [...] L’Italia non è l’Angola”.
Mai prima d’ora il principale settimanale italiano (che vanta una tiratura di oltre 800000 copie), che rappresenta un elettorato moderato, aveva adottato dei toni tanto duri nei confronti di un esecutivo. In realtà, si tratta di tutta una parte del mondo cattolico che, da qualche settimana, si é attivata, in particolare per criticare la decisione definita “indecente” di censire i Rom, compresi i bambini, ma anche allarmandosi a causa di alcune ordinanze municipali che moltiplicano i divieti, come quello di mendicare. Ad Assisi, il sindaco di destra, per esempio, ha fatto allontanare i poveri dalle chiese e dalla basilica di S.Francesco al fine di “lottare contro la micro-criminalità”. Altri comuni, come Verona, hanno adottato misure analoghe. “Mendicare è un diritto umano fondamentale di coloro che hanno freddo e fame. Il vero povero ha il diritto di cercare di procurarsi un pezzo di pane come può” ha dichiarato veementemente Renato Martino, resposabile del Vaticano della giustizia e degli immigrati.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/602)
Articolo Originale (http://www.letemps.ch/template/international.asp?page=4&article=237741)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifVerso la berlusconizzazione dell’Europa
estratto[El Pais]:
Quando Silvio Berlusconi promette di raddrizzare l’Europa, ciò significa, nel suo vocabolario, che in Italia si sono già raggiunti gli obiettivi proposti. Aveva una ricetta per il Paese e l’ha applicata. Desiderava un Paese senza norme, senza spirito critico, con individui addormentati in una passività carente di significato. E lo ha raggiunto in due decenni. Un progetto nato con la creazione del suo impero mediatico. Con il controllo dei mezzi di comunicazione, gli è stato facile ottenere il consenso che numerosi politici sognano. Quando Berlusconi parla di Europa, le sue parole si prendono alla leggera. Infatti, con il suo colorito linguaggio, fa sembrare tutto meno serio di quello che è. Razzismo, xenobofia e maschilismo si trasformano in opinioni, in scherzi. E’ la stessa tecnica che si utilizza da sempre nei suoi media: abituare la gente a quel tipo di discorsi fino a farli diventare normali. Si cerca di evitare gli ostacoli. La democrazia deve perdere tutta la sua forza. Si deve ammalare. Bisogna eliminare qualsiasi possibilità di difesa, che a volte si appoggia esclusivamente sull’uso di un linguaggio cortese, rispettoso verso il prossimo. È il linguaggio che Berlusconi e chi gli sta attorno definiscono con disprezzo “politicamente corretto”
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/607)
Articolo Originale (http://www.elpais.com/articulo/opinion/berlusconizacion/Europa/elpepuopi/20080816elpepiopi_5/Tes)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifItalia: Silvio Berlusconi sotto attacco dopo che il Papa sembra lanciare l’allarme sul ritorno del fascismo
estratto[The Guardian]:
Ieri il governo di Silvio Berlusconi è stato molto occupato nel limitare i danni, dopo che papa Benedetto si era mostrato propenso a condividere come autorità morale i timori riguardanti il pericolo di un ritorno del fascismo in Italia, sotto la guida della politica fortemente orientata a destra del magnate.
Nella sua tradizionale omelia domenicale, il pontefice cattolico ha espresso la preoccupazione nei confronti dei “recenti esempi di razzismo” ed ha ricordato ai cattolici che é loro compito guidare il prossimo nella società lontano da “razzismo, intolleranza ed esclusione [degli altri]“.
In un qualsiasi altro momento le sue osservazioni avrebbero potuto essere considerate come nient’altro che una riaffermazione della dottrina cattolica. Ma sono capitate proprio nel bel mezzo di un furioso dibattito riguardante un editoriale pubblicato dal settimanale cattolico più venduto in Italia, Famiglia Cristiana.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/615)
Articolo Originale (http://www.guardian.co.uk/world/2008/aug/19/race.catholicism)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifPolitico italiano “loda” l’era fascista di Benito Mussolini
estratto[Telegraph]:
Due dei più importanti politici italiani hanno acceso il dibattito sul passato torbido del paese e sul suo incerto futuro dopo aver espresso solidarietà per l’era fascista di Benito Mussolini.
Il combattivo sindaco di destra di Roma ha rifiutato di condannare i mali del fascismo, mentre il Ministro della difesa del paese ha reso omaggio alle truppe fasciste che hanno combattuto con i nazisti mentre resistevano allo sbarco degli anglo-americani della seconda guerra mondiale.
Il Ministro, Ignazio La Russa, stava parlando ad un evento che segnava il sessantacinquesimo anniversario della resistenza di Roma all’occupazione nazista nel 1943 e il ruolo giocato dai partigiani anti-fascisti. Ma ha anche rievocato la divisione di paracadusti “Nembo” appartenente alla fascista “Repubblica di Salò” di Mussolini, che ha combattuto a fianco dei tedeschi contro gli alleati.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/671)
Articolo Orignale (http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/2706408/Italian-politicians-praise-fascist-era-of-Benito-Mussolini.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/brazil.mini.gifRisposta alla xenofobia
estratto[CartaCapital] :
Un altro governo fa peggio: xenofobia per guadagnare popolarità. Si tratta dell’amministrazione di Silvio Berlusconi, che si erge a difensore degli italiani - contro gli immigrati e, in particolare, contro gli zingari. E il Parlamento Europeo ha concesso particolare attenzione ai diritti dei rom, a Bruxelles, a causa della campagna di odio raziale contro questa minoranza in Italia.
L’immagine del governo di Silvio Berlusconi è così cattiva in Europa che quando Eugenia Maria Roccella, sottosegretaria al welfare in Italia, ha preso la parola all’incontro, è stata fischiata. Membri delle ONG hanno abbandonato la conferenza. Il ministro svedese dell’Integrazione, Nyamko Sabuni Sorya Post, ha criticato la decisione delle autorità italiane di prendere le impronte digitali ai rom, ispirata, ha detto, all’”ideologia fascista degli anni ‘30″. E’ importante ricordarlo: le prime espulsioni di rom avvennero nel 1926 sotto la dittatura di Benito Mussolini.
Le autorità dicono che le impronte digitali sono necessarie in modo da censire la popolazione zingara. Secondo dati poco attendibili ci sono 160 mila rom in Italia, dei quali 70 mila di nazionalità italiana. La domanda è: perchè le autorità prendono le impronte dei rom e non degli immigrati russi, per esempio?
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/918)
Articolo Originale (http://www.cartacapital.com.br/app/coluna.jsp?a=2&a2=5&i=2133)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifCorruzione: il processo Berlusconi sospeso
estratto[Le Figaro]:
A seguito di una nuova legge, il Capo del governo italiano sfugge ancora una volta ad un processo. Ma i giudici hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale perché si pronunci sulla validità del testo [normativo, NdT].
Un tribunale italiano ha sospeso sabato un processo per corruzione contro il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a causa di una nuova legge che gli concede l’immunità. I giudici della 10ª sezione penale del Tribunale di Milano non hanno effettivamente avuto altra scelta che sospendere il procedimento a causa di una legge approvata in luglio dalla maggioranza di destra, la quale concede l’immunità alle quattro più alte cariche dello Stato. La 1ª sezione dello stesso tribunale, che si occupa di un caso di falso in bilancio relativo ai diritti del suo gruppo televisivo Mediaset, aveva a sua volta sospeso il giudizio in data 26 settembre.
Tuttavia i giudici hanno deciso di continuare le loro indagini riguardanti il co-imputato David Mills, ex avvocato di Berlusconi, indagato come lui per “corruzione in atti giudiziari”. Questi è accusato di aver ricevuto dei soldi in cambio di false testimonianze in favore del politico italiano, in due distinti processi. I fatti incriminati che coinvolgono la Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, risalgono alla fine degli anni ‘90.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1242)
Articolo Originale (http://www.lefigaro.fr/international/2008/10/04/01003-20081004ARTFIG00555-corruption-le-proces-de-berlusconi-suspendu-.php)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifLa collaborazione giuridica nel caso Mediaset può continuare
[estratto[Neue Zürcher Zeitung]:
La Svizzera è autorizzata a proseguire la collaborazione giuridica con l’Italia riguardo al caso Mediaset. Il tribunale federale svizzero ha confermato una decisione del pubblico ministero della confederazione, respingendo quattro ricorsi. Quattro società off-shore correlate all’impero mediatico del presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi avevano voluto impedire che la procura milanese potesse consultare i loro conti svizzeri. La collaborazione giuridica era stata approvata dal pubblico ministero svizzero il 3 giugno.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1224)
Articolo Originale (http://www.nzz.ch/nachrichten/medien/rechtshilfe_im_mediaset-fall_kann_fortgefuehrt_werden__1.972672.html?printview=true)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifIl Premier italiano perde la causa per diffamazione
estratto[New York Times]:
Roma - Venerdì l’Economist ha dichiarato che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha perso la causa per diffamazione contro lo stesso giornale, a riguardo di un articolo di copertina che lo accusava di essere inadatto a governare l’Italia.
Il tribunale di Milano, dopo aver respinto le accuse di diffamazione da parte di Berlusconi, uno degli uomini più ricchi d’Italia, gli ha ordinato di pagare al giornale 35 mila dollari per i costi legali.
Il numero dell’Economist uscito il 26 aprile del 2001 presentava una foto di copertina di Berlusconi con il titolo “Perchè Silvio Berlusconi non è adatto a governare l’Italia”. L’articolo (http://italiadallestero.info/archives/663) che lo accompagnava lo accusava di conflitti di interesse, analizzava il suo impero economico e decriveva in dettaglio le battaglie legali in cui era coinvolto. Il giornale apparse proprio prima delle elezioni parlamentari, vinte da Berlusconi.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/667)
Articolo Originale (http://www.nytimes.com/2008/09/06/world/europe/06italy.html?_r=1&oref=slogin)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.mini.gifDi nuovo strangolata la democrazia italiana
estratto[Dagens Nyheter]:
Roma. Silvio Berlusconi strangola la democrazia italiana minacciando riforme che diminuirebbero l’indipendenza del tribunale costituzionale del paese e l’organo superiore della magistratura. I partiti di opposizione lanciano allarmi e parlano dell’Italia come di una democrazia in pericolo.
Al centro, ancora una volta, ci sono i processi in cui Berlusconi è accusato di corruzione e frode fiscale. In estate il governo ha rapidamente votato una legge che gli dà immunità giuridica finché è primo ministro. Ma la legge non è ancora stata approvata dal tribunale costituzionale.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1199)
Articolo Originale (http://www.dn.se/DNet/jsp/polopoly.jsp?a=835545)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifIl “dissanguamento” dell’accademia italiana
estratto[Deutschlandfunk] :
Nuovo atto nel dramma delle università italiane.
Le università italiane si trovano di fronte ad una nuova ondata di tagli promossa dal governo Berlusconi. Una nuova legge impone che solo un posto di lavoro su cinque tra quelli liberati nelle istituzioni statali per via di pensionamenti potrà essere rioccupato. Una delle conseguenze è che i giovani laureati italiani che cercano di entrare nel mondo del lavoro fuggono all’estero.
“Tutto questo non è un caso. C’è una strategia precisa alla base. Si mira alla rovina delle università statali attraverso un taglio sostanziale dei finanziamenti in modo che le università private ne traggano vantaggio”.
Mariangela Staccani è una ragazza con una brillante laurea in chimica e un dottorato ottenuto con il massimo dei voti. Quest’autunno avrebbe dovuto iniziare a lavorare all’Università di Roma La Sapienza con un contratto di ricercatrice per tre anni. Nonostante gli esperti considerino la trentenne come una delle persone più qualificate tra i chimici della sua generazione, Mariangela è ora disoccupata. A causa dei limiti nelle assunzioni previsti dalla legge promulgata dal governo di centro-destra di Silvio Berlusconi, non può iniziare il lavoro che le era stato promesso:
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1285)
Articolo Originale (http://www.dradio.de/dlf/sendungen/campus/857504/)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifBerlusconi turba i mercati azionari con notizie che dice di aver sentito alla radio
estratto[Bloomberg]:
Quel che Berlusconi dà, Berlusconi toglie. Con un rapido voltafaccia che rispecchia la volatilità dei mercati finanziari, il Presidente del Consiglio italiano ha dichiarato che i leader mondiali stavano pensando di chiudere i mercati finanziari, per poi smentire la medesima affermazione meno di un’ora dopo.
“Si sta discutendo l’idea di sospendere i mercati per il tempo necessario a riscrivere le regole,” ha detto ieri Berlusconi al termine di un Consiglio dei Ministri a Napoli. Una soluzione alla crisi finanziaria ” non può essere valida solo per un paese e nemmeno per la sola Europa, ma deve essere globale” ha aggiunto, subito dopo l’apertura della borsa di New York alle 9.30.
Meno di un’ora dopo, Berlusconi, 72 anni, si è corretto: “L’ipotesi non è stata formulata da nessun leader, me incluso,” ha detto. La sua spiegazione per l’affermazione precedente: “L’ho sentito alla radio.” I commenti di Berlusconi seguono altre gaffes commesse nel corso della sua carriera politica. “Può permettersi queste cose in Italia, ma non può farla franca nel momento in cui tratta questioni di portata globale” ha detto James Watson, professore di Scienze Politiche all’ Università americana di Roma. “E’ un leader mondiale, ma non ne è all’altezza.”
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1324)
Articolo Originale (http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601085&sid=aor6NuodRVds&refer=europe)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.mini.gifDisagio per un altra gaffe di Berlusconi
estratto[La Nacion]:
Fedele al suo stile, il Cavaliere ha commesso questo nuovo passo falso durante una conferenza stampa tenuta a Napoli, dove abitualmente si riunisce il venerdi con il suo consiglio dei Ministri. In questa occasione, invece di parlare del problema dell’immondizia e del conseguente decreto legge che andrebbe a punire coloro che la lasciano in strada (cosa che il Governo non è riuscito ad approvare), il premier ha iniziato a disquisire sulla preoccupante crisi economica internazionale.
“La crisi è mondiale e quindi si sta cercando una soluzione mondiale. Si parla di un nuovo Bretton Woods al fine di porre nuove regole e anche di sospendere i mercati il tempo necessario affinchè si formulino queste nuove leggi”, ha sparato il presidente del consiglio, non immaginando che le agenzie di stampa avrebbero fatto rimbalzare la sua frase in tutto il mondo.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1343)
Articolo Originale (http://www.lanacion.com.ar/nota.asp?nota_id=1058373&high=italia)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifTagli spietati
estratto[Nature]:
Proprio durante la manifestazione dei ricercatori, il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi, che è tornato al governo lo scorso maggio, ha deciso che i fondi di università e ricerca potrebbero essere usati per aiutare le banche e gli istituti di credito italiani. Questa non è la prima volta che Berlusconi ha bersagliato le università. Ad agosto ha firmato un decreto che tagliava i fondi universitari del 10% e ha permesso di coprire solo una posiziona accademica vuota su cinque. Ha anche permesso alle università di trasformarsi in fondazioni private per ottenere introiti aggiuntivi. Dato il clima attuale, i rettori universitari ritengono che l’ultimo passo sarà usato per giustificare ulteriori tagli ai fondi e che alla fine li costringerà a cancellare i corsi che non hanno grande valore commerciale, come gli studi classici o addirittura le scienze di base. La notizia è arrivata all’inizio delle vacanze estive, ma le conseguenze sono state comprese pienamente solo ora - troppo tardi, visto che il decreto sta per essere trasformato in legge.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1379)
Articolo Originale (http://www.nature.com/nature/journal/v455/n7215/full/455835b.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifSeparazione tra italiani e immigrati

estratto[TAZ]:
Parlamento approva Apartheid nelle scuole
D’ora in poi bambini immigrati dovrebbero essere istruiti separatamente. Una proposta del partito di governo xenofobo Lega Nord è stato votato nella Camera dei deputati.
Mercoledì, la Camera dei deputati dell’Italia ha approvato la separazione tra bambini immigrati e scolari italiani. Così una proposta del partito di governo xenofobo Lega Nord ha avuto successo. Questo prevede la formazione di classi separate per tutti gli stranieri che che dimostrano una conoscenza non sufficiente della lingua italiana.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1435)
Articolo Originale (http://www.taz.de/1/politik/europa/artikel/1/parlament-billigt-apartheid-in-schulen/)

atinvidia284
18-02-2009, 02:22
(OTTOBRE-DICEMBRE)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifLa Commissione europea censura Roma sul suo ”pacchetto sicurezza”
estratto[Le Monde]:
E’ difficile per il popolare ministro dell’interno, Roberto Maroni (Lega Nord), detto “Bobo”, ammetterlo, ma è una sconfitta politica bella e buona quella che sta subendo. La Commissione europea, per voce del suo commissario della giustizia, della libertà e della sicurezza, il francese Jacques Barrot, ha opposto il suo veto a due misure chiave del “pacchetto sicurezza”, votato sulla scia della vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni dell’ aprile 2007. L’espulsione dei Rom e la pena da sei mesi a quattro anni di prigione prevista per “reati di immigrazione illegale” sono giudicate contrarie alle leggi europee.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1464)
Articolo Originale (http://www.lemonde.fr/web/imprimer_element/0,40-0@2-3214,50-1108446,0.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifFascismo in agguato in Italia
estratto[AD]:
ROMA - In Bulgaria succede qualcosa degno di nota. I tifosi italiani durante l’incontro [della nazionale, n.d.T.] con la Bulgaria rendono in massa onore a braccio teso al ‘duce’ Benito Mussolini.
Nella città settentrionale di Varese un paio di giorni dopo una ragazza sedicenne di origine marocchina viene picchiata da sette coetanei per non aver ceduto il suo posto sull’autobus ad un italiano.
Nell’ultimo mese l’Italia ha attraversato un crescendo di incidenti razzisti nei quali immigrati sono rimasti vittima di squadre di teppisti di estrema destra, di gruppi spontanei [di picchiatori, n.d.T.] e perfino della polizia. Come a Parma, dove uno studente ghanese è stato malmenato da quattro agenti al grido di ’sporco negro’ perchè lui, in quanto di colore, sarebbe stato uno spacciatore. Gli immigrati spesso non possono fare conto sul supporto delle autorità locali, come appare chiaro dalle parole di Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso. Il suo programma, divulgato il 14 settembre durante una riunione del partito di governo della Lega Nord, si esprime in questo modo: ‘Ripulire il nostro paese dalle genti straniere che la distruggono, eliminare i bambini zingari che rubano agli anziani, niente moschee e centri islamici e niente insegnanti neri, marroni o grigi, buoni soli a dare lezioni sul deserto’.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1612)
Articolo Originale (http://www.ad.nl/buitenland/2708678/Fascisme_ligt_op_de_loer_in_Itali.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifQuando Bruxelles compete con Roma
estratto[The Economist]:
Al suo primo incontro lo scorso maggio, il governo di Silvio Berlusconi approvò un duro “pacchetto sicurezza” per contenere l’immigrazione illegale e cacciare via gli stranieri sgraditi. Questa settimana, il Senato discuterà le ultime misure per metterlo in atto… o piuttosto no. Perchè nei cinque mesi in cui Berlusconi ha promesso di garantire “il diritto degli italiani a non avere paura”, il pacchetto sicurezza è stato scalfito dagli Eurocrati di Bruxelles e malmenato da un brusco contatto con la realtà. Certo, è diventato un paradigma delle difficoltà che i governi europei affrontano se provano a introdurre i tipi di misure che piacciono agli elettori.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1607)
Articolo Originale (http://www.economist.com/displaystory.cfm?story_id=12470625)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifL’Italia e la crisi finanziaria
[estratto[Frankfurter Allgemeine]:
Gli italiani si sono gia´abituati da tempo a questa commistione di interessi privati e interessi di stato. E gli stessi media contribuiscono a questo annebbiamento della consapevolezza dei pericoli reali dando la precedenza a divertimento, erotismo e crimini. Basta solo leggere l´elenco degli articoli piu letti sui giornali italiani in rete ieri per capire lo stato d´animo del paese nei tempi della crisi finanziari: al primo posto c’era l’ulcera di un personaggio del Grande Fratello, staccato di poco dalle foto erotiche di una popstar. Il papa forse aveva ragione: Cosa significa il credito delle borse al cospetto di codeste questioni esistenziali?
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1691)
Articolo Originale (http://www.faz.net/s/Rub117C535CDF414415BB243B181B8B60AE/Doc~ED96099105F464D4A881BAE956AC43DF9~ATpl~Ecommon~Scontent.html?rss_googlefeed)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifRagazze ragazze ragazze
estratto[The New Yorker]:
Oltre alle varie donne di cui si dice che abbia potuto goderne i favori, Berlusconi ha portato nel nuovo parlamento tre dei suoi avvocati difensori (che escogitano leggi che potrebbero aiutare il loro cliente), il suo commercialista, alcuni co-difensori di vari processi per corruzione, una lunga lista di dirigenti passati e tutt’ora in servizio nelle sue numerose aziende, giornalisti e direttori dei suoi giornali e il suo medico personale.
Come risultato, i seggi della camera dei deputati, progettata in parte dal Bernini, con i suoi splendidi pavimenti di marmo e alti soffitti, è diventata la nuova Via Veneto. Il centro della vita sociale è una lunga, magnifica stanza chiamata transatlantico, nome delle navi da crociera, in cui i membri del parlamento siedono su comodi divani di pelle o sedie o si aggirano intorno chiacchierando con i colleghi o con i cronisti.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1854)
Articolo Originale (http://www.newyorker.com/reporting/2008/11/03/081103fa_fact_stille)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.mini.gifSostegno a Berlusconi dal capo della massoneria Licio Gelli
estratto[Ethnos]:«Il nostro piano è stato profetico e Silvio Berlusconi lo ha applicato alla lettera. Forse dovevamo chiedergli i diritti», ha detto recentemente Gelli in una conferenza stampa, esprimendo ammirazione per il Cavaliere. «E’ l’unico potente politico in Italia oggi. L’unico che può guidare il paese con vigore. Dovrebbe anche utilizzare con maggiore determinazione la sua maggioranza parlamentare».
Berlusconi è stato un membro della loggia P2. Quando cercò di negarlo, fu condannato per falsa testimonianza. Anche molti dei membri dell’attuale governo di centro-destra fecero parte della loggia segreta.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/1872)
Articolo Originale (http://www.ethnos.gr/article.asp?catid=11381&subid=2&pubid=1814598)

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifCraxi per gli scolari

estratto[FAZ]:
Così sta scritto sull’opuscolo che accompagna il dvd, intitolato con l’appellativo “Caro Bettino”, autore: Berlusconi. Occasione per l’uscita del dvd, prodotto dalla fondazione della figlia di Craxi, Stefania, è il nono anniversario della morte di Craxi che avvenne nel 2000 in Tunisia dove era scappato nel 1994; in contumacia è stato condannato in totale a più di 20 anni di carcere.
Vincenzo Vita del Partito Democratico, all’opposizione per quanto riguarda l’idea di mostrare il dvd nelle scuole, dice: “Speriamo che sia solo uno degli scherzi, ai quali Berlusconi ci ha amaramente abituato”. Il presidente di Alleanza Nazionale, partner della coalizione di governo di Berlusconi, La Russa, si augura l’inserimento di una premessa per scolari nel dvd, dal seguente contenuto: “Attenzione, non vi è nulla in questa epoca, che si dovrebbe rimpiangere”. Tra l’altro il neofascista Movimento Sociale Italiano di allora al quale La Russa apparteneva, anni prima dell’inchiesta dei giudici “Mani pulite”, avrebbe secondo lui smascherato i “rapporti insani fra politica ed economia”. Del tutto tramontata non sembra proprio, quella prima repubblica.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2550)
Articolo Originale (http://www.faz.net/s/Rub99C3EECA60D84C08AD6B3E60C4EA807F/Doc~EAE94AB716F7A4A0C906968382280F794~ATpl~Ecommon~Scontent.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifIl premier, che controlla i telegiornali, querela i giornalisti critici
etratto[The New York Times]:
ROMA. Il Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, governa con una maggioranza solida, controlla la Rai, la televisione di stato, e possiede il principale gruppo televisivo privato del Paese.
Quindi perché, con tutti i mezzi a sua disposizione, il Presidente del Consiglio continua a rispondere alle critiche dei giornalisti non in televisione o sui giornali ma con querele?
Qualche anno fa Berlusconi ha fatto causa al settimanale “The Economist” per avere scritto che lui non era “adatto a guidare l’Italia” e al giornalista inglese David Lane per il suo libro del 2004 “L’ombra di Berlusconi”, che investigava sulle origini della sua ricchezza, evidenziando che alcuni dei suoi collaboratori sono stati incriminati per legami con la Mafia. Berlusconi ha perso queste cause in tribunale, ma o ha già chiesto l’appello o ha ancora la possibilità di chiederlo.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2293)
Articolo Originale (http://www.nytimes.com/2008/12/02/world/europe/02italy.html?ref=europe)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifOffensiva xenofoba sull’educazione e la sanità in Italia
estratto[Le Monde Diplomatique]:
La seconda offensiva arriva sul fronte del diritto alle cure sanitarie degli immigrati. Ancora una volta, è la Lega Nord ad esserne l’iniziatrice. Il Carroccio ha proposto al Senato la modifica dell’articolo 35 della legge sull’immigrazione, con lo scopo di impedire l’accesso alle strutture sanitarie agli immigrati sprovvisti del permesso di soggiorno (1). Fino ad ora, gli immigrati senza documenti di soggiorno potevano avere accesso ai servizi sanitari senza rischiare di essere segnalati alle autorità: l’articolo 32 della Costituzione italiana garantisce “cure gratuite agli indigenti”, senza subordinare questo diritto ad una condizione (nella Carta Costituzionale si parla d’”individuo” e non di “cittadino”). Al contrario, con la proposta della Lega Nord, il medico deve segnalare l’immigrato senza permesso di soggiorno alle autorità. Medici Senza Frontiere denuncia la “messa in discussione di uno dei diritti umani fondamentali, il diritto alla salute”, e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni lancia l’allarme di una “clandestinità sanitaria pericolosa per tutti, italiani e stranieri, in caso di malattie infettive” attraverso due appelli emessi ad ottobre e il 20 novembre.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2375)
Articolo Originale (http://www.monde-diplomatique.fr/carnet/2008-12-12-Italie)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifMinacce all’indipendenza della giustizia
estratto[Tribune des Droits de l'Homme]:
Ci sono regioni più a rischio di altre? “I problemi sono differenti. In Asia, i governi sono spesso autoritari e non lasciano molto spazio al potere giudiziario. In America latina, la maggior parte dei regimi sono democratici, ma i tribunali sono spesso visti come degli ostacoli alla messa in atto di un progetto politico particolare. In Africa, il lavoro della giustizia si scontra con il problema della povertà e della carenza di risorse materiali. Ma l’Europa non fa eccezione, come mostra il caso dell’Italia”.
Nel giugno 2008, la CIJ (ONG fondata nel 1952 con sede a Ginevra dedicata alla promozione di norme internazionali in linea con i principi dei diritti umani, N.d.T.) aveva espresso la sua preoccupazione di fronte agli attacchi del Primo ministro italiano contro la giustizia, secondo lui troppo indipendente. Secondo l’opinione di Silvio Berlusconi, i procedimenti penali nei suoi riguardi erano mossi da interessi politici dei magistrati d’estrema sinistra. Il Cavaliere intendeva peraltro presentare al Consiglio dei Ministri, il 19 dicembre, un progetto di riforma della giustizia. La discussione del progetto è stato posticipata all’inizio del 2009 a causa delle numerose opposizioni, tra cui quella del Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano esige che un’eventuale riforma del potere giudiziario sia condotta in collaborazione con l’opposizione di sinistra. “L’indipendenza della giustizia è essenziale per superare i divario sinistra-destra”, ha concluso José Zeitune.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2525)
Articolo Originale (http://www.humanrights-geneva.info/Menaces-sur-l-independance-de-la,3949)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifCon l’anno di crisi economica in vista, non è il momento migliore per la presidenza di Berlusconi al G8
estratto[The Guardian]:
Berlusconi, che ha un capitale personale di circa dieci miliardi di dollari, e che è un architetto di riforme giudiziarie in serie per permettersi l’immunità dalla giustizia, è il leader politico che ha chiamato Obama “abbronzato” e che ha paragonato un deputato tedesco a una guardia di un lager nazista (Kapo).
Il suo contributo al programma europeo di ripresa - un pacchetto-stimolo del valore di 200 miliardi di euro che equivale all’1,5% del prodotto interno lordo - sembra consistere in tagli alle tasse dei suoi sostenitori politici nelle piccole imprese e in sanzioni ridotte per evasori fiscali - equivalenti all’1% del prodotto interno lordo, secondo i politici italiani di opposizione . Il pacchetto è cosi’ irrisorio che la maggior parte degli analisti crede che possa perfino essere una riduzione delle spese.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2530)
Articolo Originale (http://www.guardian.co.uk/business/2008/dec/23/silvio-berlusconi-g8-david-beckham)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifPeter Popham: Silvio vuole il potere e la gloria

estratto[The Independent]:
Proposta tutto sommato innocua, si potrebbe pensare. Oggi la figura del presidente della repubblica italiana è per lo più cerimoniale. Nessuno potrebbe sostenere che il governo italiano sia il massimo dell’ efficacia. Un comandante in capo potrebbe risollevare le sorti del paese.
Il problema è che nessuno ha dubbi sul candidato preferito di Berlusconi per l’incarico: se stesso.
Da tempo è risaputo che Berlusconi vuole terminare la sua carriera come presidente ma si dava per scontato che si sarebbe accontentato di essere una figura rappresentativa.
La proposta del “presidenzialismo” (in italiano nel testo, N.d.T.) è stata immediatamente silurata sia dagli alleati sia dagli avversari. Ma ha confermato la paura che da 15 anni attanaglia molti italiani: l’uomo che chiamano “Il Cavaliere” non sarà soddisfatto se non con il potere dittatoriale.
E la scomoda verità è che è questa la direzione in cui si sta muovendo, anche senza mettere le mani sulla costituzione. I suoi alleati nella coalizione danno molti meno problemi rispetto all’ultima volta. Il motivo, dicono, è che sono tutti sul suo libro paga. Sono i vantaggi dell’essere un miliardario al potere.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2542)
Articolo Originale (http://www.independent.co.uk/opinion/commentators/peter-popham-silvio-wants-the-power-and-the-glory-1214989.html)

atinvidia284
18-02-2009, 02:23
ANNO 2009 (GENNAIO-FEBBRAIO)

Fonti:italiadallestero.info - chediconodinoi.blogspot.com

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/denmark.mini.gifStato di diritto sotto assedio in Italia
estratto[Information.dk]:
A novembre dello stesso anno – durante una conferenza delle Nazioni Unite a Napoli sul tema della criminalità organizzata, i giudici di Milano gli recapitarono un avviso di comparizione per corruzione. Ciò comportò – dopo solo 7 mesi – la caduta del governo. All´indomani della terza vittoria elettorale dell’aprile 2008, il Primo Ministro risultava implicato in diversi processi. Un decreto legge ha però consentito allo stesso di ottenere l’immunità fino alla fine del mandato.
E dopo la convincente vittoria elettorale la battaglia di Berlusconi contro i pubblici ministeri – dallo stesso considerati avversari politici – è potuta iniziare.
La riforma comporta tra l´altro che il ministero della Giustizia potrà decidere che tipo di reati deve perseguire la pubblica accusa e la priorità degli stessi. La riforma necessita di una modifica della Costituzione che per ora sembra possa contare sulla maggioranza dei voti in parlamento.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2727)
Articolo Originale (http://www.information.dk/178892)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifAlitalia è morta – viva Alitalia
estratto[Tagesschau]:
La colpa è principalmente dei politici italiani, e in particolare del capo del Governo Silvio Berlusconi. Hanno usato Alitalia per i loro giochetti di potere, per imporre senza alcun riguardo i propri interessi. A quali condizioni Alitalia continuerà a volare è un argomento che ai politici, soprattutto a quelli del Nord, non interessa. Per fare un esempio, per loro era molto più importante sapere se in futuro decolleranno più aerei da Milano Malpensa o da Roma. E un anno fa lo stesso Berlusconi aveva mandato all’aria una prima occasione di risanamento con i suoi stupidi discorsi sull’italianità (in italiano nel testo, NdT).
A suo tempo Air France voleva acquisire Alitalia e i debiti della compagnia italiana sull’orlo della bancarotta. Ma durante la campagna elettorale Berlusconi ha ribadito quanto fosse importante avere una compagnia di bandiera. Risultato: i francesi hanno abbandonato le trattative per l’acquisto. Adesso però sono anche loro nell’affare, come ultima ancora di salvataggio – a condizioni per loro decisamente più favorevoli. L’italianità di Berlusconi è costata ai contribuenti italiani più di un miliardo di euro.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2648)
Articolo Originale (http://www.tagesschau.de/kommentar/alitalia130.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa farsa Alitalia arriva ad una degna conclusione con l'accordo con Air France
estratto[The Daily Telegraph]:
E comunque, la Air France non ci sta poi rimettendo molto per controllare una parte della quarta piú grande fetta del mercato aereo europeo.
Quando stava per comprare l'Alitalia la primavera scorsa - prima di venire silurata dai sindacati e dalla campagna elettorale populista di Berlusconi - stava per domare una bestia molto diversa. Alitalia sarebbe arrivata con 1.2 miliardi di debiti e molte unitá d'affari che probabilmente Air France-KLM non voleva. Ma la resurrezione dell'Alitalia sotto Berlusconi ha accorpato tutte questi aspetti indesiderati in una cosiddetta "bad company", pagata dallo Stato.
Gli Italiani stanno pagando il prezzo per la pantomima politica che é diventata l'Alitalia. Si sono caricati 2 miliardi di euro di costi stimati da quando i sindacati hanno posto il veto all'ultima offerta di Air France-KLM, incoraggiati da Berlusconi.
Si dice che i paesi hanno il leader che si meritano. L'Italia potrebbe adesso avere anche la compagnia aerea che si merita.
Articolo Completo (http://chediconodinoi.blogspot.com/2009/01/la-farsa-alitalia-arriva-ad-una-degna.html)
Articolo Originale (http://www.telegraph.co.uk/finance/breakingviewscom/4223431/Alitalia-farce-gets-fitting-end-with-Air-France-dealal.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifBerlusconi si considera troppo importante
estratto[El Mundo]:
Il primo ministro italiano il prossimo martedì non assisterà all’investitura di Barak Obama a nuovo presidente degli Stati Uniti. In realtà non è invitato alla cerimonia, come non lo è nessun capo di Governo straniero. Un dettaglio che in ogni caso Berlusconi ha evitato di dire, martedì scorso, quando un gruppo di giornalisti italiani gli ha chiesto alle porte del suo Palazzo a Roma se avrebbe partecipato alla cerimonia.
“Non sono stato all’investitura di Bush, per cui non andrò neanche a quella di Obama”, ha assicurato con spavalderia. E continuando in quello che sembrava un’altra delle sue irreprimibili burle, ha aggiunto sorridendo “E poi io sono un protagonista, non una comparsa”.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2954)
Articolo Originale (http://www.elmundo.es/elmundo/2009/01/14/cronicasdesdeeuropa/1231951642.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifGli italiani perdono, i francesi stravincono nella vendita di Alitalia
estratto[Reuters]:
L’Alitalia ha ripreso i voli martedì come compagnia aerea rinnovata di proprietà di investitori privati, dopo un difficile processo di vendita che l’anno scorso aveva visto il fallimento del tentativo di acquisizione da parte della Air France-KLM, in un momento in cui la compagnia aerea italiana era sommersa da debiti e perdite. Silvio Berlusconi, all’epoca in campagna elettorale per diventare Presidente del Consiglio, definì l’accordo umiliante nonché un tentativo di colonizzazione francese.
La compagnia aerea francese è tornata meno di un anno dopo con un accordo ancora più vantaggioso per essa, pagando meno di un quinto della sua precedente offerta per una quota del 25%, per un’Alitalia ripulita, liberata dai suoi debiti, dai problemi legati alla forza lavoro e dai reparti più problematici.
Gli italiani, nel frattempo, finiranno per pagare circa 4 miliardi di euro di tasse in più per le passività dell’Alitalia, delle quali si è fatto carico lo Stato in occasione del fallimento in agosto, così come per i sussidi sociali ai lavoratori licenziati, come dichiara l’economista dell’Università Bocconi Tito Boeri. Lo 0,3% del prodotto interno lordo annuale è stato dirottato per recuperare Alitalia, più o meno la stessa cifra che il governo ha speso per risollevare l’Italia dalla crisi finanziaria, ha dichiarato.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2722)
Articolo Originale (http://www.guardian.co.uk/business/feedarticle/8260293)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifLa “Social Card” italiana è un bidone
estratto[International Herald Tribune]:
I criteri per averne diritto sono severi. Il proprietario deve avere più di 65 anni o avere un bambino sotto i tre anni di età, e avere un reddito annuale sotto i 6.000 euro l’anno (8.000 euro per gliover 70). Ci sono anche restrizioni riguardanti casa e auto di proprietà e risparmi in banca.
La carta è automaticamente rilasciata a chi la richiede, ma i 40 euro sono accreditati solo quando i criteri di idoneità sono stati verificati. Ciò ha creato innumerevoli situazioni imbarazzanti alle casse dei supermercati, quando alcune persone anziane si sono sentite dire che sulla carta non c’era credito. Da quando è stata resa disponibile a dicembre, quasi 150.000 persone che hanno richiesto la carta sono state respinte perché non idonee.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3188)
Articolo Originale (http://www.iht.com/articles/2009/01/16/europe/italy.4-409450.php)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifRoma vuole proibire le manifestazioni davanti alle chiese, le caserme, le ambasciate…
estratto[Le Monde]:
La “direttiva Maroni”, che ha, secondo il suo autore, “l’obiettivo di garantire il diritto di manifestare e quello dei cittadini di godersi pacificamente la loro città”, pone più problemi di quanti ne risolva. A Roma, per esempio, piazza Navona, bordata dalla facciata barocca della chiesa di Santa Agnese, potrà essere di nuovo il luogo di svolgimento di numerose manifestazioni come quelle che si sono opposte alla riforma dell’istruzione nell’autunno 2008? E che dire di piazza del Popolo e delle sue tre chiese, che ha ospitato le dimostrazioni di forza della destra forzuta?
O San Giovanni in Laterano, davanti la quale, nel maggio 2007, si radunarono centinaia di migliaia di manifestanti in favore della famiglia, tra cui Silvio Berlusconi, allora all’opposizione? Un’altra novità proposta dal ministro dell’interno: gli organizzatori di manifestazioni dovranno versare una “cauzione” per eventuali danni causati dai loro partecipanti. Una maniera per incoraggiare i responsabili a creare un servizio d’ordine. Questo, ovviamente, nel caso in cui riescano ancora a trovare un posto per esprimere la loro collera…
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/2930)
Articolo Originale (http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/01/23/rome-veut-interdire-les-manifestations-devant-les-eglises-les-casernes-les-ambassades_1145561_3214.html#ens_id=1145662)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLe Nazioni Unite richiamano l’Italia sull’immigrazione
estratto[BBC News]:
In una recente dichiarazione, la UNHCR ha affermato che il sovraffollamento si sta trasformando “in una situazione umanitaria preoccupante” e il capodivisione europea dell’UNHCR, Pirkko Kourula, ha fatto appello alle autorità Italiane perché “prendano tutte le misure necessarie per far fronte agli sviluppi della difficile situazione umanitaria creatasi a Lampedusa”.
Secondo i corrispondenti, molti degli aspiranti immigrati stanno scappando dalla guerra e dalla miseria di nazioni come Somalia o Eritrea, corrono il rischio, per poter entrare in Europa, della pericolosa traversata del Mediterraneo. Spesso si pagano ai trafficanti 1000 dollari a testa (710 euro) per intraprendere un viaggio su imbarcazioni che a malapena rimangono a galla in un mare spesso burrascoso.
Artico Completo (http://italiadallestero.info/archives/2934)
Articolo Originale (http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7847197.stm)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifNuovo razzismo in Italia
estratto[The Nation]:
Una volta, questo paese cattolico si vantava del fatto che gli italiani fossero “brava gente” [in italiano nel testo, N.d.T.], persone buone, tolleranti. Ora non più. La ringhiosa enfasi della destra sulla “sicurezza” durante la campagna elettorale dello scorso aprile (“sicurezza” interpretata come “protezione degli italiani dagli immigrati e dagli zingari”) ha mandato un messaggio che la polizia ha velocemente messo in pratica. Gli immigrati musulmani dovrebbero andare a “pisciare nelle loro moschee” è quanto ha detto il famoso vice-sindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, della razzista e xenofoba Lega Nord.
Il razzismo da bar del terzo governo Berlusconi è diventato ufficiale quando il Ministro delle Riforme Umberto Bossi sottolineò che gli italiani non vogliono che i “bingo bongo” vivano qui.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3286)
Articolo Originale (http://www.thenation.com/doc/20090202/randall)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifI medici italiani invitati a fare la spia
estratto[Le Figaro]:
La Chiesa e le associazioni di medici protestano contro un pacchetto di misure per la lotta ai clandestini.
D’ora in poi i medici italiani potranno denunciare alla polizia un paziente clandestino. Questa norma è stata appena approvata dal Senato, nel quadro di un pacchetto di misure destinate a rinforzare la sicurezza sul territorio.
Le associazioni di medici e la chiesa sono insorte contro questa nuova discriminazione che rischia, secondo loro, di alimentare lo sviluppo di circuiti paralleli alla sanità pubblica [N.d.T.]. Fino ad oggi, la legge impediva di segnalare qualunque immigrato irregolare si presentasse in un ospedale o in un ambulatorio e imponeva di curarlo.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3207)
Articolo Originale (http://www.lefigaro.fr/international/2009/02/07/01003-20090207ARTFIG00207-les-medecins-italiens-invites-a-la-delation-.php)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifBerlusconi si ribella contro tutti i poteri dello Stato di diritto
estratto[El Pais]:
Silvio Berlusconi ha lanciato questo venerdì una sfida senza precedenti ai poteri della Repubblica italiana, alla massima autorità dello Stato, il presidente Giorgio Napolitano, alle Camere, alla Giustizia intera e allo Stato di diritto, con un decreto legge urgente a cui seguirà un progetto di legge. Entrambe le iniziative sono state pensate su misura per annullare la sentenza della Corte Suprema che aveva autorizzato la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiale ad Eluana Englaro. La donna, ricoverata in una clinica di Udine, vive in stato vegetativo dal 1992.
Il Vaticano, destinatario principale di un’iniziativa che probabilmente non arriverà in tempo per impedire la sospensione del trattamento alla Englaro, iniziata questo venerdì, ha applaudito immediatamente l’annuncio di Berlusconi: “Il governo è stato coraggioso e ci ha ascoltato”. La Curia ha rivelato così, senza mostrare nessun segno di pudore, la sua influenza cruciale nel momento di convertire un particolare tema giuridico nello strumento che ha permesso a Berlusconi di aprire un gravissimo conflitto istituzionale.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3246)
Articolo Originale (http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Berlusconi/rebela/todos/poderes/Estado/derecho/elpepusoc/20090206elpepusoc_1/Tes)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/mexico.mini.gifMedici o spie?
estratto[Terra Magazine]:
Oltre che inutile - i medici già hanno dichiarato di non voler denunciare nessuno - l’emendamento è crudele (gli immigrati illegali generalmente vivono in miseria) e stupido, perchè aumenterà i fattori di rischio anche per gli italiani.
Uno dei pochi elementi di orgoglio degli italiani è sempre stato rappresentato dal fatto che in Italia il diritto alla sanità è sempre stato universale. La nuova legge promuoverà sistemi sanitari paralleli, come già avviene, per esempio, nella comunità cinese. Gli ospedali pubblici erano uno dei pochi ripari in cui gli immigrati illegali potevano rifugiarsi. E si potevano tenere sotto controllo le epidemie e la diffusione di virus che le nuove generazioni nemmeno conoscevano.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3297)
Articolo Originale (http://www.ec.terra.com/terramagazine/interna/0,,OI3498504-EI8860,00-Medicos+o+alcahuetas.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifL’Italia è diversa
estratto[El Periodico]:
Ai nostri giorni, l’Europa guarda con orrore l’aberrazione delle prigioni segrete create dagli Stati Uniti a Guantanamo ed aspetta che il presidente Obama tenga fede alla sua parola, e le chiuda. E sorprende che a volte l’Europa sia così permissiva con il Governo di Berlusconi che ha creato carceri mascherate da chalet da spiaggia a Lampedusa. Un’isola ha per i guardiani il vantaggio che si può solo scappare nuotando. Nelle ultime ore sono state annunciate misure per evitare che venga comparata a Guantanamo. Che sia la verità. Nella vicina Sicilia si è coniata la frase “bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla”. Sono esperti di pulizie di facciata.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3192)
Articolo Originale (http://www.elperiodico.com/default.asp?idpublicacio_PK=46&idnoticia_PK=584717&idseccio_PK=1006&idioma=CAS)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifIl destino di una donna in coma lasciato nelle mani di Berlusconi
estratto[The Independent]:
L’ultima affermazione ha provocato stupore e disgusto; è sembrato che Berlusconi abbia voluto ridurre la femminilità allo status di macchina per la riproduzione. Secondo un’altra angolatura, la sfida alle più alte istituzioni statali da parte del Primo Ministro è stata interpretata come un attacco alla costituzione. Berlusconi ha risvegliato i timori che i poteri del Primo Ministro vengano accresciuti a detrimento dei poteri che li controbilanciano. Prima di Natale, ha detto ai giornalisti di avere intenzione di muovere l’Italia verso un sistema presidenziale, così da poter disporre di “velocità nel prendere decisioni e più ampi poteri”, in linea con “gli altri paesi”. Ora i suoi critici temono che abbia trovato lo strumento ideale.
James Walston, un professore di Politica Italiana all’Università Americana di Roma, ha detto: “Ha tagliato fuori la magistratura, il Presidente e il Parlamento. Se il decreto passerà, la carica di Primo Ministro sarà molto più potente perchè così si sarà sbarazzato definitivamente di quei poteri che mantengono il controllo su di lui”.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3378)
Articolo Originale (http:// http//www.independent.co.uk/news/world/europe/coma-womans-fate-left-in-berlusconis-hands-1604504.html)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifAlleanza profana a Roma
estratto[TAZ]:
Lontano da questioni etiche Berlusconi ha da sempre già dimostrato che le leggi, secondo lui, servono soprattutto ad una cosa: ad essere trasformate in qualcosa di “conveniente”. O per i media o a seguito di conflitti con la giustizia, sempre ogni volta si è fatto fare dei paragrafi su misura. Ora esegue la stessa operazione anche su commissione esterna, quella della Chiesa cattolica.
La quale può rallegrarsi di aver trovato nel governo italiano un compiacente “strumento”, che fulmineo ha elevato la “legge naturale” vaticana – vedi guerra dichiarata ad ogni forma di morte assistita- ad unico modello di riferimento. Due uomini hanno così dimostrato, sulle spalle della famiglia Englaro, tutta la pienezza del loro potere.
Articolo Completo (http://italiadallestero.info/archives/3360)
Articolo Originale (http://www.taz.de/1/debatte/kommentar/artikel/1/unheilige-allianz-in-rom/)


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifSenza coscienza
[Der Tagesspiegel]
Il corpo indifeso di Eluana Englaro ha dovuto partecipare alla prova generale per verificare quanto siano labili i confini dello Stato di Diritto in Italia. E il fatto che il Vaticano abbia cinicamente applaudito rinnova il dubbio, se lì si sia arrivati nel 21° secolo.
Eluana Englaro è morta. Ma ha dovuto recitare fino all’ultimo il triste ruolo a cui il Presidente del Consiglio italiano l’ha costretta al termine della sua vita. Apparentemente allo scopo di salvare la giovane donna in coma da 17 anni, Silvio Berlusconi voleva imporre oggi [martedì] una legge che avrebbe confermato la sua vocazione ad essere l’uomo forte che se ne frega delle regole quando c’è da fare del bene. Sulle questioni dell’inizio e della fine della vita si può e si deve discutere. Della dimensione politica di tutto ciò, invece, c’è poco da discutere. Il Presidente della Repubblica Napolitano non ha firmato un primo decreto di Berlusconi perché in esso vedeva calpestata la separazione dei poteri. Ma anche una legge – se dovesse comunque andare in porto – sarebbe contraria alla Costituzione, perché sarebbe intesa ad invalidare con effetto retroattivo una sentenza di tribunale. Non si è trattato di dare un aiuto – sono anni che si attende una legge sul testamento biologico. Si è trattato invece delle prove generali, a spese del corpo indifeso della Englaro, per verificare quanto labili siano i confini dello Stato di Diritto. E il fatto che il Vaticano abbia applaudito questo cinico gesto fa sorgere nuovi dubbi, dopo quelli sulla questione dei lefebvriani, se lì si sia davvero arrivati nel 21° secolo.
Articolo Originale (http://www.tagesspiegel.de/meinung/kommentare/Sterbehilfe;art141,2727226)

la vespa guido
18-02-2009, 10:08
azz.... che lavoro imponente e meticoloso... i_complimenti sono d'obbligo :D

seb87
18-02-2009, 10:15
spero tu l'abbia copiato..sennò....complimenti ! :D

gli ultimi su mills sono favolosi...:D

cocis
18-02-2009, 10:19
pagina memorizzata :read: :read: :read: :sofico:

ilratman
18-02-2009, 10:27
Questo thread rimarrà nella storia!

Gran lavoro complimenti!

Xile
18-02-2009, 10:34
Gran lavoro complimenti.

plancton72
18-02-2009, 11:06
mi associo ai complimenti per il lavoro fatto
Spero che continui ad aggiornarlo!

atinvidia284
18-02-2009, 11:07
Grazie è da qualche settimana che ci lavoro:D

ovviamente ho messo anche "tutti" gli articoli elogiativi su Berlusconi....infatti l'unico è quello di Newsweek sull'immondizia di Napoli :D


http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifSempre piu’ a fondo
febbraio 2009 italiadallestero.info
[Süddeutsche Zeitung]
http://sz-magazin.sueddeutsche.de/upl/images/user/8059/13545.jpg
La situazione della nazione e’ disastrosa, la politica e’ corrotta, l’economia e’ agli sgoccioli. E l’unico che avrebbe il potere di fare qualcosa al riguardo è il capo del governo. Ma a lui interessa solo la sua ricchezza. Italia, che cosa sei diventata?

Alcuni politici sono segnati per tutta la loro vita per un’unica stupida battuta. Con Silvio Berlusconi e’ invece difficile anche tenersi a mente i suoi più recenti deragliamenti linguistici. A proposito del centro di prima accoglienza per profughi sull’isola di Lampedusa e sulle indegne condizioni di vita in esso, ha detto recentemente che “non e’ un campo di concentramento” e che gli immigrati presenti “possono sempre andarsi a bere una birra”. In materia di stupro, ha detto che in linea di principio non e’ possibile evitarli in Italia “perché le nostre donne sono troppo belle”. E dopo le elezioni presidenziali americane, definì Barack Obama “abbronzato”.

Queste sono le parole di un magnate dell’industria abituato ad essere circondato da subalterni e lecchini che automaticamente ridono per ogni stupido scherzo. Un uomo che ha un tale potere da non far più distinzione tra comportamento pubblico e privato, che si comporta in tutto il mondo come se fosse a casa sua dove anche una barzelletta priva di tatto causerebbe
sicuramente delle risate. E Berlusconi è anche abituato al poco critico panorama mediale italiano che lo sorprende quando la stampa internazionale non gli riserva lo stesso approccio di sottomissione.

Si tratta di uno dei più strani e insoliti fenomeni politici dei nostri giorni: da 14 anni, l’Italia è stata quasi ininterrottamente governata da un capriccioso miliardario con 17 procedimenti penali sulle spalle e che nonostante cio’ ha ancora il supporto di una grande maggioranza degli italiani. Berlusconi all’estero può apparire come un pagliaccio, tuttavia la sua popolarità nel suo paese e’ superata solo dal suo narcisismo.

Pertanto, Berlusconi ha potuto vincere svariate elezioni sin dalla sua prima apparizione sulla scena politica nel 1993, nonostante nello stesso periodo l’Italia sia stata protagonista di un drammatico declino: Da una delle più grandi storie di successo europeo è diventata una delle economie più deboli nel continente.

Il fatto che l’Italia non solo accetti Berlusconi e le sue sciocchezze, ma le condivida pure, è un sintomo di un paese in profonda crisi con una travagliata economia stagnante. Un paese paralizzato e profondamente frustrato, nelle mani di pochi gruppi di interesse, e in una situazione per cui non e’ né in grado né disposto a cambiare qualcosa. Un paese dove la popolazione e’ fondamentalmente disgustata dalla classe politica e per questo vota un uomo che per lo meno non nasconde di voler fare innanzitutto i propri interessi.

Nel 2006 Berlusconi era ancora visto anche in Italia come il problema più grande dell’Italia. I suoi innumerevoli affari e il conflitto di interessi come uomo più ricco d’Italia, primo grande proprietario di un impero mediatico, famoso indagato contemporaneamente Primo Ministro, hanno ridotto il paese allo stallo e causato una crescita economica quasi pari a zero.

Molti elettori pensavano che, una volta liberatisi di Berlusconi, il paese si sarebbe di nuovo ripreso. Ma il governo di Romano Prodi, supportato da una fragile coalizione di nove partiti con una piccola maggioranza di un solo voto al Senato italiano, non ha saputo fare molto meglio. Quando ha cercato di introdurre alcune riforme del mercato, gli stessi comunisti al governo si opposero. Per quanto riguarda altre proposte di legge, come ad esempio il riconoscimento delle unioni omosessuali, l’ammutinamento venne da un’altra parte della coalizione: dal gruppo dei cattolici nel governo.

Una delle poche leggi che passarono fu un’amnistia generale per i criminali per la quale Berlusconi insistette molto e che fu articolata in modo da salvare il suo avvocato Cesare Previti da una pena detentiva per corruzione di un giudice. Un po’ più tardi la popolazione italiana si adiro’ per i 26.000 criminali rilasciati, molti dei quali tornarono rapidamente a compiere furti, stupri e omicidi. Ma tra questi c’erano anche una folla di criminali per reati economici, tra cui Previti, che poterono cosi’ ritornare ai loro domicili e godersi le comodita’ illegalmente acquisite.

Sotto Prodi, l’economia ha proseguito la sua discesa e nel 2006 e nel 2007 sono da segnalare altri due anni di crescita zero. Nello stesso periodo, vanno accumulandosi mucchi di spazzatura e rifiuti tossici a Napoli e dintorni. E nonostante questi problemi i partiti della coalizione di centro-sinistra continuarono a litigare in pubblico. Gli elettori non hanno quindi riscontrato praticamente alcuna differenza tra destra e sinistra e hanno cominciato a considerare la politica nella sua interezza come una casta che si occupa soprattutto della sua auto-conservazione e si distribuisce privilegi straordinari e eccessive prebende.

E Berlusconi era uno di loro, agli elettori cio’ ando’ bene e non diedero molta importanza ad un altro scandalo di Berlusconi alla vigilia delle elezioni del 2008: verso la fine del 2007, Berlusconi fu accusato dal procuratore della Repubblica di Napoli di aver corrotto Agostino Saccà, un funzionario a capo del dipartimento del cinema della Rai.

Nelle registrazioni delle intercettazioni, che la rivista “L’Espresso” ha messo in Internet, si può ascoltare come Berlusconi cerchi di convertire l’emittente televisiva statale in una sorta di “divano di casa”. Infatti chiese a Saccà di trovare dei ruoli per alcune giovani attrici, che Berlusconi nelle intercettazioni chiama “le fanciulle mie”. In alcuni casi, questo servirebbe solo per “rallegrare il capo” (cioè Berlusconi). In un caso specifico, Berlusconi ha detto a Saccà di aver bisogno di un ruolo per un’attrice che ha una relazione con un senatore del governo Prodi. Berlusconi voleva, come ha ribadito lui stesso, dare a quel senatore delle motivazioni per passare di campo e causare la caduta del governo Prodi.

Ma mentre l’opinione pubblica italiana registrava quasi apaticamente i gravi reati attribuiti a Berlusconi per questo caso, quali la corruzione di funzionari pubblici ai fini della caduta di un governo, improvvisamente scoppio’ un grande interesse in merito ad un possibile scandalo sessuale. Questo fu dovuto alle voci circolanti a riguardo di altre registrazioni riguardanti Berlusconi e tre donne eccezionalmente attraenti del suo gabinetto.

A seconda del campo politico le voci erano diverse. Gli oppositori di Berlusconi favorivano l’immagine di una cariatide settantenne con un debole per le pompette da pene e per il Viagra. I suoi sostenitori lo festeggiavano invece come un instancabile Don Giovanni che si trova in grado di soddisfare due o tre donne allo stesso tempo.

In queste voci circolava anche il nome del Ministro per le Pari Opportunita’ Mara Carfagna, una trentatreenne ex candidata per l’elezione di Miss Italia che ha fatto carriera in qualità di co-presentatrice nel gruppo di Berlusconi e che per un lungo periodo era visibile soprattutto in mini gonne mozzafiato e camicie scollate. Durante una grande riunione di protesta a Roma nel mese di luglio, l’artista comica Sabina Guzzanti ha fatto notare in relazione a Mara Carfagna che: “Non si può nominare un Ministro per le Pari Opportunita’ solo perché ha succhiato l’uccello di qualcuno!”. La Carfagna ha negato qualsiasi relazione personale con Berlusconi e ha denunciato la Guzzati per calunnia.

Con la visione delle cose semi-monarchica del primo ministro non stupisce che nel 2006 sia entrata in vigore una nuova legge elettorale che affida ai capi dei partiti una discrezionalita’ di scelta dei candidati pressoche’ illimitata. In precedenza, l’elettore poteva ancora scegliere i singoli candidati, con il nuovo sistema gli elettori possono votare solo per una parte politica e i leader dei partiti fanno le liste elettorali. Di conseguenza, Berlusconi puo’ portare in Parlamento chi vuole, sia amici personali, dipendenti o qualcuno che sia anche solo di bell’aspetto. Cosi’ Berlusconi ha portato sia in Parlamento che nel suo gabinetto tutta una serie di vallette e attricette diventate famose nel suo impero televisivo. Ed è anche orgoglioso di questo: “Sono come una buona fatina: erano topine e io le ho trasformate in parlamentari”.

Il vero scopo dell’occupazione del Parlamento da parte di Berlusconi è che Berlusconi sta cercando solo di ridurre il ruolo del Parlamento italiano ad una funzione cerimoniale. Recentemente, ha chiesto che solo i presidenti delle rispettive parti dovrebbero fare lo sforzo di votare nel Parlamento. In questo modo, il valore politico degli altri 500 membri parlamentari sarebbe solo da interpretare come un rituale. “Ci stiamo muovendo verso una sorta di modello sudamericano della democrazia”, spiega Bruno Tabacci, un ex democristiano.

Come questo poi potrebbe sembrare si sta già intravedendo. All’inizio della legislatura del 2008 un fotografo e’ riuscito a fotografare con un teleobiettivo un pezzo di carta scritto da Berlusconi con delle note destinate a due belle, giovani, donne parlamentari, Gabriella Giammanco e Nunzia de Girolamo: “Gabri, Nunzia, siete una grande coppia! Grazie di rimanere in Parlamanto, ma non è necessario. Se avete un invito per un pranzo romantico, sarò lieto di darvi il permesso per andarvene! Baci ad entrambe! Il ‘vostro’ Presidente”. Il fotografo riusci’ anche a catturare con la sua macchina fotografica la risposta: “Caro Presidente, gli inviti romantici li accettiamo solo da lei..”.

Il fatto che cio’ non provochi reazioni negative nell’opinione pubblica italiana, la dice lunga circa l’interpretazione della politica degli italiani in relazione al potere mediatico di Berlusconi, ma anche a riguardo della frammentata e quasi scomparsa opposizione di centro-sinistra con la quale ha a che fare Berlusconi. Anche a causa della mancanza di alternative la maggioranza del popolo italiano consente a Berlusconi il potere che ha perche’ visto come uomo forte e deciso. E Berlusconi sfrutta questo che a sua volta promuove la sua immagine di uomo del fare: Così, nel 2008 Berlusconi ha abolito l’ICI ovvero la tassa sulla proprietà della prima casa. E nonostante queste mancate entrate dovranno essere coperte da altre tasse, l’abolizione dell’ICI e’ stata molto popolare. Con il rapido intervento dell’esercito ha anche eliminato la spazzatura dalle strade di Napoli e alla conclusione di questa operazione ha affermato di aver riportato la città nel mondo occidentale in soli 58 giorni. In questo modo gli italiani erano dalla sua parte.

Resta il fatto tuttavia che l’Italia, nel corso degli ultimi 14 anni in cui Berlusconi ha caratterizzato la politica italiana, e’ sprofondata drammaticamente. Per più di 40 anni, dalla fine della seconda guerra mondiale fino al 1990 circa, l’economia italiana era una delle più floride al mondo - in un soffio assieme al Giappone e alla Germania occidentale. Negli anni Cinquanta e Sessanta, l’economia cresceva in media di circa il cinque per cento l’anno, negli anni settanta e ottanta di altri solidi tre per cento l’anno. In un paese che ha per molti anni è stata caratterizzato dalla fatica e dall’emergenza questo porto’ prosperità, istruzione e un generoso stato sociale.

Per gli studenti della politica contemporanea l’Italia ha rappresentato un affascinante paradosso: da un lato, il paese sembrava avere uno spaventoso sistema politico. I governi si susseguivano uno dietro l’altro, gli scandali e le crisi di governo erano diffusi assieme ad un alto livello di corruzione, sprechi, e una burocrazia inefficiente. Dall’altro l’economia cresceva di anno in anno. Fino a circa 1989, l’Italia aveva un prodotto interno lordo pari a quello della Gran Bretagna.

Ma negli ultimi 15 anni l’insolita equazione italiana, corruzione e sabbia nel motore più elevata crescita economica, non ha piu’ funzionato. Il prodotto interno lordo italiano è aumentato dal 1996 al 2006 in media dell’1,1 per cento l’anno, rispetto al 2,3 per cento in Gran Bretagna, il 2,8 per cento in Spagna e l’1,7 per cento in tutta la zona Euro. Con il risultato che la crescita italiana e’ del venti per cento inferiore a quella del Regno Unito ed è stata superata anche dalla Spagna.

Il sistema italiano, che funzionava ragionevolmente in un periodo di mercati protetti, nell’era della UE, della moneta unica e dell’intensa concorrenza con paesi a basso salario in Asia ne ha molto risentito. Aprire una società in Italia costa in media 5012 Euro e occorrono 62 giorni con fino a 16 diverse pratiche burocratiche. Per confronto, in Gran Bretagna la stessa operazione costa 381 euro, quattro giorni e cinque operazioni amministrative, negli Stati Uniti 167 euro, quattro giorni e quattro passaggi amministrativi.

La sabbia nel motore ormai stride in quasi tutti i settori della vita italiana, in un modo da dare origine ad un incomprensibile effetto sinergico negativo. Ad esempio, la minaccia di una paralisi del sistema giudiziario rischia di bloccare lo Stato di diritto, una pietra angolare di un sistema economico funzionante. La durata media dei procedimenti per violazione di contratto è in Italia di 1210 giorni (quasi quattro anni), in Spagna (al secondo posto come paese in questo senso) è di 515, quindi nemmeno la meta’, in Francia 331 e in Gran Bretagna di soli 217 giorni. In Italia, ci vogliono inimmaginabili novanta mesi, quasi otto anni, per poter sfrattare di casa un affittuario inadempiente. In Gran Bretagna sono necessari circa dieci mesi, in Francia 17 e sei mesi in Danimarca.

Un tale sistema può sembrare come una brillante follia, ma dietro a cio’ vi e’ un metodo: è stato intenzionalmente progettato per renderlo indispensabile ai partecipanti. La moltiplicazione delle procedure amministrative, la concessione di licenze, regolamenti e strozzature burocratiche crea un numero estremamente elevato di leve con cui il governo puo’ controllare, ritardare, o seppellire prima possibile qualsiasi progetto.

Ciascuno di questi passi è un’opportunità per l’esercizio del potere e del nepotismo, per la richiesta e la concessione di favori. Un’autostrada, il cui costo di costruzione raddoppia in via di esecuzione, ha grandi vantaggi - non solo per i politici che percepiscono mazzette, ma anche per tutti coloro che ci lavorano. Ovvio: per il resto del paese questo porta solo svantaggi. La si deve combattere con delle infrastrutture scadenti, tasse alte, cattivi servizi e di un sistema che e’ diventato l’esatto contrario di una societa’ dei servizi. Non stupisce quendi che l’Italia sia scivolata dal 32mo al 64mo posto nel Global Competitiveness Index, l’indice mondiale per la competitività economica.

Incredibilmente, nei suoi 14 anni di politica Berlusconi ha addirittura migliorato la sua immagine di uomo del fare. In un’intervista all’inizio del 2008, per meta’ si vantava e per meta’ brontolava di essere trattato come una rock star o un re con il potere di guarigione al solo tocco. “Madri incinte mi chiedono di mettere la mia mano sul loro ventre. Altri mi chiedono di toccargli gli occhi perché vedono male… altri di toccarne la testa perché stanno diventando calvi. Ma a loro io do solo il numero di telefono del mio medico “.

E nel settembre 2008, nel bel mezzo della crisi finanziaria, Berlusconi ha assicurato, dopo una lunga notte in una discoteca, che aveva ancora abbastanza energia per fare tutto il possibile: “Dopo tre ore di sonno ho slancio per ulteriori tre ore di sesso”. Ma per liberare l’Italia dal suo attuale stato di caos c’e’ bisogno di molto più della mano regale di Berlusconi e dei suoi vanti post pubertari.

[Articolo originale di Alexander Stille] (http://sz-magazin.sueddeutsche.de/texte/anzeigen/28153/1/1#texttitel)

apahualca
18-02-2009, 15:09
Uahooo che pazienza.
In non ce la farei.

matrizoo
18-02-2009, 15:42
non sapevo ci fossero ancora tutti sti giornali comunisti:eek: :eek: :eek:

gabi.2437
18-02-2009, 15:45
Complimenti per il lavoro :eek: :eek: :eek:

flisi71
18-02-2009, 15:52
Davvero complimenti per la certosina pazienza nello scovare e catalogare tutta questa collezione di articoli.


Ciao

Federico

jamiegando
18-02-2009, 16:13
L'iscrizione è d'obbligo :D
complimenti

Onisem
18-02-2009, 16:13
Una bella rassegna stampa! :asd:

atinvidia284
18-02-2009, 16:16
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifIl caso Englaro dimostra la pericolosità di Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info
[Tagesschau]

Anche se a volte viene qualche dubbio, l’Italia è uno Stato di Diritto. E ieri in Italia ha vinto il Diritto. Eluana Englaro, la paziente di 38 anni in coma, è morta, quattro giorni dopo la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione artificiali. Alla base di questa forma passiva di accompagnamento alla morte c’era una sentenza della corte d’appello di massimo grado.

Quello che tuttavia irrita è il comportamento assolutamente contrario allo Stato di Diritto del presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, che ha avuto mesi per varare una legge sulle disposizioni dei pazienti. Invece Berlusconi si è dato da fare seriamente solo venerdì scorso, giorno in cui è stato improvvisamente sopraffatto dall’urgenza del caso di Eluana Englaro. Allora, tutt’a un tratto, si è reso necessario un decreto d’urgenza che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha potuto firmare a causa della sua incostituzionalità.

Problema con la divisione dei poteri

Che si sia trattato di un intrigo risulta ancora più evidente se si legge la prima pagina del giornale di Berlusconi, Il Giornale, che è uscito oggi con un grande titolo, “L’hanno uccisa”, e che ha criticato apertamente il Presidente della Repubblica. “Avrebbe potuto impedirlo, complimenti Napolitano”, scrive cinicamente.

Berlusconi ha un problema con la divisione dei poteri del suo paese, questo va riconosciuto. Non ha paura né di attaccare il Capo dello Stato, né ha rispetto per le sentenze della suprema corte d’appello italiana, se questi non coincidono con i suoi piani. Spadroneggia in Parlamento, che in base alle sue disposizioni vara o respinge le leggi a piacimento, come è successo nel caso Englaro. E qualcos’altro è risultato chiaro: il capo del Governo controlla quasi tutte le televisioni e molti giornali e fa un uso vergognoso di questo potere. Nessuno parla del suo conflitto d’interessi, che lui - nonostante le promesse - non ha mai risolto.

Berlusconi governa il paese come un signorotto feudale. Si comporta come se guidasse una Vespa nel traffico caotico di Roma: ignora i semafori rossi, se c’è coda sale sul marciapiede, e nel dubbio la colpa è sempre degli altri. Quest’uomo, che oltre alle battute sul colore della pelle del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, racconta anche spesso in pubblico barzellette sui campi di concentramento (l’ultima volta è successo il 17 gennaio, senza che i media italiani ne abbiano parlato), non è solo insopportabile. E’ soprattutto pericoloso. Pericoloso per la democrazia, pericoloso per l’immagine del Paese. Non persegue gli interessi dell’Italia, persegue solo i suoi.

Fare educatamente finta di niente è la strategia sbagliata

Silvio Berlusconi all’estero viene spesso sottovalutato, come “un pazzo che non va preso sul serio”, che cerca solamente di attirare l’attenzione con le sue ripetute uscite. Io credo che questo sia un grande errore. Sorridere e fare educatamente finta di niente davanti a questo o a quel passo falso è proprio la strategia diplomatica più sbagliata. Quest’uomo va preso sul serio, bisogna tenerlo d’occhio, bisogna criticarlo. E non dimentichiamo che quest’anno l’Italia ha la presidenza del G8.

Quel che fa più male: nel caso Eluana il comportamenteo di Berlusconi è stato sostenuto, se non addirittura ispirato, dalla Chiesa cattolica. Ovviamente la Chiesa si batte contro ogni forma di eutanasia - questo è sacrosanto. Ma che nel farlo stringa anche alleanze con Berlusconi, invece di criticarlo apertamente per la sua politica pericolosa, è un vero peccato.

In occasione del vertice italo-tedesco di Trieste il Presidente del Consiglio italiano si è nascosto dietro una colonna e è sbucato facendo allegramente cucù all’arrivo della cancelliera tedesca. Purtroppo molti italiani non hanno ancora capito che razza di tipo abbiano effettivamente eletto.

[Articolo originale di Stefan Troendle] (http://www.tagesschau.de/kommentar/kommentar232.html)

John Cage
18-02-2009, 16:22
bellissimo lavoro.
Complimenti. :)

elevul
18-02-2009, 16:38
Wow, davvero complimenti! :eek:

lord_D
18-02-2009, 16:45
si bel post , complimenti :D

civale
18-02-2009, 16:51
Complimenti anche da me. Bravo.

Purtoppo queste cose le sanno in pochi o fanno finta di non saperle. A certi italiani basta mostrare due scemotti, un gabibbo che guarda caso scopre le magagne che fanno comodo al nano, una coppia di ochette scosciate e il gioco del rintontonimento è fatto. Per non parlare di amici e uomini e donne,
il massimo della cultura offerta da mediaset.

ITALIANI SVEGLIATEVI!

plancton72
18-02-2009, 17:00
berlusconi che fa cucú alla Merkel é bellissima!
Non lo hanno ancora capito i giudici, che quando non si presenta alle udienze é solo perché gli piace giocare a nascondino!

ALBIZZIE
18-02-2009, 17:06
eh, ma qui non c'è mai tempo per riposarsi:

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/processo-mills/stampa-estera/stampa-estera.html

prevedo altro lavoro. :)

whistler
18-02-2009, 17:10
DIMISSIONI

civale
18-02-2009, 17:14
Dimissioni? C'è solo una entità che potrebbe provvedere.

Balthasar85
18-02-2009, 17:26
Dimissioni? C'è solo una entità che potrebbe provvedere.
Dio? No, xke se ti riferisci al suo gruppo che lo sfiducia.. hehehe.. ma come ti vengono simili idee, fai il serio :asd:

Ma dico io.. perchè vi angustiate così tanto?
@atinvidia284 quel tempo lo potresti spender benissimo facendoti un sonno o andandoti ad ubriacare la sera in giro. Farebbe bene allo spirito e farebbe bene a te.


CIAWA

whistler
18-02-2009, 17:30
Dio? No, xke se ti riferisci al suo gruppo che lo sfiducia.. hehehe.. ma come ti vengono simili idee, fai il serio :asd:

Ma dico io.. perchè vi angustiate così tanto?
@atinvidia284 quel tempo lo potresti spender benissimo facendoti un sonno o andandoti ad ubriacare la sera in giro. Farebbe bene allo spirito e farebbe bene a te.


CIAWA

per questo motivo l italia è una merda, per quelli che ancora non vogliono capire cosa,e chi è , il loro grande presidentissimo

elevul
18-02-2009, 17:30
@atinvidia284 quel tempo lo potresti spender benissimo facendoti un sonno o andandoti ad ubriacare la sera in giro. Farebbe bene allo spirito e farebbe bene a te.

Ma certo.
Andiamo a farci una birretta.
Chissenefrega del fatto che il paese sta colando a picco.
Tanto io posso ancora farmi la birretta, no?
:muro:

Balthasar85
18-02-2009, 17:43
Ma certo.
Andiamo a farci una birretta.
Chissenefrega del fatto che il paese sta colando a picco.
Tanto io posso ancora farmi la birretta, no?
:muro:
Amen fratello, benvenuto nel club!! :D
Di diritto ti spetta una birra nella mano dx, una ciotola di noccioline nella sx e tanto riso (no, non quello che si mangia). L'unico tuo dovere è ridere di codesta situazione.

Dai, scendi dal tuo mondo fatto di ideali e di sogni irrealizzabili e vieniti a far 4 risate! :asd:

A proposito del centro di prima accoglienza per profughi sull’isola di Lampedusa e sulle indegne condizioni di vita in esso, ha detto recentemente che “non e’ un campo di concentramento” e che gli immigrati presenti “possono sempre andarsi a bere una birra”.
Dai, se dopo una mezzoretta che la leggi la cominci a trovar divertente sei a buon punto. :p


CIAWA

atinvidia284
18-02-2009, 19:35
Ma dico io.. perchè vi angustiate così tanto?
@atinvidia284 quel tempo lo potresti spender benissimo facendoti un sonno o andandoti ad ubriacare la sera in giro. Farebbe bene allo spirito e farebbe bene a te.

CIAWA
Perchè invece il tuo tempo non lo spendi facendo a meno di postare qui? :D
Mi sembra il solito discorso da indolente che fa il tipico napoletano e poi io non bevo :O e se pensi che sia meglio ubriacarsi invece che scambiare due "chiacchiere" virtuali con gli amici del forum,accomodati pure...
Ora non inquiniamo il thread però :O

T3d
18-02-2009, 19:37
orgoglioso di aver votato veltroni ad aprile 2008.

atinvidia284
18-02-2009, 19:42
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa lettera di David Mills al commercialista
febbraio 2009 italiadallestero.info
[The Guardian]

Il testo integrale della lettera dell’avvocato inglese a Bob Drennan, che descrive una delle tangenti ricevute.


Caro Bob,

in breve, i fatti rilevanti sono questi.

Nel 1996 mi ritrovai con un dividendo proveniente dalle società del signor B. di circa 1,5 milioni di sterline, al netto di tutte le imposte e le tasse. Era stata una mia iniziativa personale: avevo corso il rischio e tenuto fuori tutti i miei soci.

Saggiamente o meno, informai i miei soci di quello che avevo fatto e, dal momento che c’era stato un guadagno inatteso, proposi di dare ad ognuno di loro (credo) circa 50.000 o 100.000 sterline , cosa che pensavo fosse un gesto piuttosto generoso.

Il che dimostra quanto ci si possa sbagliare, dal momento che loro insistettero per trattare la transazione come un profitto della società. Per evitare controversie (ci eravamo appena fusi con la Withers) accettai di versare il denaro in un deposito nella mia banca fino a quando non fossero stati certi che non sarebbe stato richiesto da terzi.

Nel 2000 fu chiaro che nessuno lo avrebbe mai reclamato (cosa che avevo sempre saputo) e il denaro fu tolto dal deposito e versato; tenni poco meno di 500.000 sterline da una somma che allora aveva raggiunto quasi i due milioni.

Quindi tutti quei rischi e quei costi per ottenere ben poco. Il costo più grande fu lasciare la Withers. Non mi fu chiesto di andarmene, ma mi sentivo così a disagio, non ultimo per il fatto che i miei soci della Mackenzie Mills avevano ottenuto il massimo dei benefici con il minimo rischio, che davvero non potevo restare.

Ho passato il 1998, il 1999 e il 2000 lavorando come libero professionista ed era evidente che i processi stavano procedendo, che ci sarebbero stati avvocati da pagare e che c’era sempre il rischio di venire indagati per qualche motivo – cosa che effettivamente sta per succedere in conseguenza alle ultime indagini delle quali sei al corrente. Rimasi in contatto con la gente di B. e loro erano al corrente della mia situazione.

Sapevano in particolare in che modo i miei soci avevano preso la maggior parte dei dividendi, sapevano anche quanto il modo in cui avevo saputo testimoniare (non avevo mentito, ma avevo saputo evitare punti spinosi, per dirla in modo diplomatico) avesse tenuto il signor B fuori dai guai nei quali avrei potuto cacciarlo se avessi detto tutto quello che sapevo.

Verso la fine del 1999, mi fu riferito che avrei ricevuto del denaro, che potevo considerare come un prestito a lungo termine o un regalo. Furono messi 600.000 dollari in un fondo speculativo e mi fu riferito che erano lì se ne avessi avuto bisogno. (Il denaro fu versato nel fondo perchè ne avevo discusso in diverse occasioni con la persona legata all’organizzazione di B. ed era un modo indiretto di rendere il denaro disponibile.)

Per ovvie ragioni (in quel momento ero ancora un testimone dell’accusa, anche se la mia testimonianza era già stata resa) era necessario fare la cosa con discrezione. E questo era un modo indiretto di farlo.

Alla fine del 2000 volevo investire in un altro fondo e la mia banca mi fece un prestito dell’importo di circa 650.000 euro, garantito dalla mia casa, etc… come garanzia. Estinsi il prestito liquidando i 600.000 dollari. Ti allego una copia del conto in dollari.

Ho considerato il pagamento come un regalo. Cos’altro poteva essere? Non ero un loro dipendente, non stavo agendo per loro conto, non stavo facendo nulla per loro, avevo già reso la mia testimonianza, ma c’era senz’altro il rischio di futuri costi legali (che di fatto c’erano stati) e di una grande dose di ansia (che senz’altro c’è stata).

Tutto questo è andato avanti per più di otto anni fino ad oggi. Il mio contratto [sic, N.d.R. "contatto" o "contratto"?] era consapevole di quanto la mia capacità di guadagnare entrate fosse stata danneggiata e nel 1998 e 1999 ero riuscito ad inviare parcelle dal mio studio ad alcune compagnie, che erano state pagate e avevano aumentato le mie entrate. Ma questa era un’altra cosa. Siccome ero praticamente certo che la mia posizione CGT [Capital Gains Tax, tassa sugli utili di capitale, N.d.R.] fosse comunque negativa, stupidamente non ho dichiarato le mie transazioni. Se qualcuno controllasse (per esempio, da dove vengono i soldi per acquistare le azioni Centurion?) sono ovviamente preoccupato sul da farsi e su come gestire al meglio questa situazione.

Ti allego i documenti chiave.

Tuo,

David Mills

[Articolo originale] (http://www.guardian.co.uk/politics/2009/feb/17/david-mills-berlusconi-trial-letter)

atinvidia284
18-02-2009, 19:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifAvvocato condannato per avere preso una tangente per proteggere Berlusconi
febbraio 2009 chediconodinoi.blogspot.com
International Herald Tribune (New York Times Europe)

Un tribunale a Milano martedí ha emesso una sentenza che avrebbe mandato in fibrillazione il sistema politico di molti paesi. Ha giudicato l'avvocato inglese David Mills colpevole di avere preso 600.000 dollari per pronunciare falsa testimonianza per proteggere il premier italiano, Silvio Berlusconi.

In Italia, il verdetto non é stato nemmeno al centro delle edizioni serali dei tg.

Questo onore é andato al principale avversario politico di Berlusconi, Walter Veltroni, che ha dato le dimissioni martedí dopo la pesante sconfitta del suo partito lunedí nelle elezioni regionali in Sardegna, dove il candidato uscente del Partito Democratico ha perso contro il figlio del commercialista di Berlusconi. Quindi la storia del giorno non é stata una storia di corruzione, bensí la storia della presa sul potere sempre piú salda da parte di Berlusconi.

Mills ha detto che fará appello. "Sono innocente, ma questo é un caso prettamente politico", ha dichiarato.

In effetti Berlusconi era un co-imputato finno all'anno scorso, quando ha fatto approvare dal parlamento una legge che garantisce l'immunitá parlamentare alle piú alte cariche dello stato, diciamo pure a lui, fintanto queste siano in carica.

Ciononostante nella confusa logica della politica italiana, la sentenza é sembrata, piú che una sconfitta per Mills, un'altra vittoria per Berlusconi, che in 15 anni in primo piano nella vita politica italiana é riuscito a trasformare ogni impedimento legale in potere politico.

Da miliardario che possiede il piú vasto impero mediatico italiano, Berlusconi é stato spesso condannato per corruzione, solo per vedere le accuse ribaltate in appello o prescritte. Si é dichiarato innocente in tutti i casi. Piú Berlusconi lavora sul sistema a suo vantaggio, piú gli italiani sembrano ammirarlo.

"C'é una parte della societá italiana che pensa che sia scandaloso che ci sia un premier che é stato coinvolto in cosí tanti processi, che ha un enorme conflitto di interessi", ha detto Sergio Romano, un giornalista del Corriere della Sera. "E' probabilmente una minoranza, ma ha una voce".

Ha aggiunto: "Credo che la vera domanda che dovremmo chiederci é perché ci sia una parte della societá italiana che non é scandalizzata?".

Gran parte degli italiani riesce a malapena seguire il filo di tutti i processi di Berlusconi. Sembra che anche lui stesso ce la faccia a malapena.

"Sono il detentore del record mondiale per numero di processi affrontati nell'intera storia dell'umanitá - e anche di altre creature che vivono su altri pianeti", ha detto l'anno scorso.

Roberto D'Alimonte, professore di scienze politiche all'Universitá di Firenze, ha detto: "Le uniche persone a cui importa sono la minoranza anti-Berlusconi. All'opinione pubblica non interessa - questo é parte del fenomeno Berlusconi".

C'é anche un tipo di politica campanilista cattolica, in cui si comprende che gli esseri umani a volte sbaglino.

Alexander Stille, autore del "Sacco di Roma", un resoconto critico dell'ascesa di Berlusconi, ha detto che gran parte degli italiani "sono arrivati al punto di ritenere la politica un affare sporco, che tutti hanno scheletri nell'armadio: e che i giudici abbiano dato piú attenzione a Berlusconi che a gran parte degli altri, e per questo hanno trovato piú scheletri".

Berlusconi é entrato in politica nel 1994, all'indomani di uno scandalo di tangenti in cui fu indagato un terzo del parlamento. Il sistema giudiziario venne allora visto come un'ammirevole parte del governo.

Ma durante gli anni é riuscito a trasformare la percezione pubblica del sistema giudiziario con le sue accuse senza sosta che questo sarebbe composto da persone di sinistra che lo prendono ingiustamente di mira.

"Una parte del paese ha paura della sinistra; hanno paura della sinistra, e Berlusconi si nutre di queste paure", dice Romano.

A dicembre, i pm hanno accusato Mills di avere preso dei soldi nel 2000 per pronunciare falsa testimonianza dei processi del 1997 e 1998 relativi a compagnie offshore che Mills ha aiutato a instituire negli anni '90 per la Fininvest, compagnia di Berlusconi.

L'Associated Press ha riportato che Mills é stato accusato dai pm di non avere detto al processo che due compagnie offshore che avevano preso parte all'acquisto di film statunitensi erano collegate con Berlusconi. Hanno anche detto che Mills non avrebbe menzionato una telefonata del 1995 con Berlusconi in cui i due avrebbero discusso dei pagamenti a quanto pare illeciti che Berlusconi avrebbe fatto al leader socialista Bettino Craxi, morto nel 2000.

A Martedí a Mills sono stati dati 4 anni e mezzo di reclusione, ma é improbabile che andrá davvero in carcere. Sotto la legge italiana, la reclusione inizia solo dopo la sentenza definitiva. E' anche improbabile che le due istanze in appello finiscano prima del 2010 - quando scatterá la prescrizione dopo 10 anni. Allo stesso modo, se Berlusconi rimane in carica fino a quel momento, anche il caso contro di lui morirá.

I pm a Milano hanno iniziato a fare indagini su Mills nel 2004 dopo una soffiata dalle autoritá londinesi, dove il commercialista di Mills si era recato con notizie su un potenziale uso improprio del denaro.

Nel 2004 Mills ha scritto al suo contabile, Bob Drennan, sulla situazione delle tasse da pagare per un pagamento proveniente da collaboratori di Berlusconi. In una lettera a Drennan, Mills scrisse: "Non ho mentito, ma ho aggirato alcuni angoli molto delicati, per usare una metafora, e cosí ho lasciato Mr. B. fuori da un mucchio di guai in cui si sarebbe trovato se avessi detto tutto quello che sapevo", secondo una copia della lettera.

In cambio della sua testimonianza, disse, aveva ricevuto dei soldi che "si potrebbero considerare come un prestito a lungo termine o un regalo".

Nel luglio 2004 Mills ha detto ai pm a Milano che la lettera era vera, e che aveva ricevuto 600.000 dollari da collaboratori di Berlusconi per avere dato una testimonianza favorevole. Piú tardi Mills smentí questa dichiarazione.

Mills é l'ex marito del ministro inglese Tessa Jowell, che in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio martedí ha detto: "Questo é un terribile colpo basso a David ed anche se siamo separati non ho mai dubitato della sua innocenza".

Il pm nel processo Mills, Fabio de Pasquale, ha messo in dubbio la legalitá della legge che concede a Berlusconi e alle piú alte cariche italiane l'immunitá parlamentare. La Corte Costituzionale italiana non ha ancora emesso nessun verdetto sulla vicenda.

In autunno i notiziari hanno riportato che Berlusconi stava pensando di nominare Niccoló Ghedini, suo stesso avvocato, per riempire un posto libero alla Corte Costituzionale.

In un'intervista lo scorso autunno, Ghedini ha detto che questo sarebbe improbabile, ma non per il suo coinvolgimento diretto nei casi legali del premier.

"No, assolutamente", aveva detto. "Perché mi piace fare l'avvocato. Non sono mai voluto essere un magistrato".


[Articolo Originale] (http://www.iht.com/articles/2009/02/18/europe/18italy.php)

svarionman
18-02-2009, 20:54
Comunisti.

jan
18-02-2009, 21:07
complimenti per il lavoro immane , ma mi domando una cosa , siamo davvero circondati da orde di paesi coministi e anche insospettabili come inghilterra e stati uniti ? :D

Cfranco
18-02-2009, 21:10
Sono tutti giornali comunisti , infatti in Italia , dove il grande combattente San Silvio Da Arcore è riuscito a scacciarli tutti dalle TV e dai giornali in modo da impedire loro di traviare gli italiani col loro pessimismo e i loro insulti nessuno fa articoli del genere :O
Ma fra poco riusciranno a fare una legge per impedirti di postare queste cose oscene e volgari :O
Il Parlamento sta allegramente abolendo il diritto di cronaca. I giornalisti non potranno più pubblicare, nemmeno in maniera «parziale o per riassunto o nel relativo contenuto, atti di indagine preliminare, nonché quanto acquisito al fascicolo del pm o del difensore, anche se non sussiste più il segreto» fino al processo, che di solito inizia 4-5 anni dopo le indagini. Se lo fanno, rischiano l’arresto fino a 1 anno o una multa fino a 10 mila euro. Con questa porcata, non sapremmo ancora nulla del perché degli arresti di politici napoletani nello scandalo Romeo, del governatore Del Turco, del sindaco D’Alfonso, di Angelucci, ma anche dei giovinastri che hanno stuprato ragazze e incendiato immigrati a Roma e dintorni (per citare gli ultimi fatti).
( Vittoria ! )

Joshwa
18-02-2009, 21:10
Ma pensate che gli italiani non sanno o non sospettano questo schifo e chi sia silvio? Il fatto e' che questa nazione non sa piu' cosa sono i veri valori morali e civili. Sono sporchi dentro, nell'animo. Egoisti e che per i lori interessi sarebbero pronti a fotterti se potessero, sapendo ovviamente che possono farla franca altrimenti stanno buoni. E' una nazione che si riconosce come valori morali e civili con quelli di silvio e dei suoi collaboratori/alleati; con il loro modo di vedere e gestire le cose.
Lo sanno bene chi sono silvio e i suoi collaboratori/alleati, ma fanno l'asino nel lenzuolo, le orecchie da mercante. Tutto questo e' un segreto di pulcinella.

E' da morti di fame sentire gente che elogia una tale persona perche' gli ha tolto l'ICI e ha messo la carta dei poveri. E' un popolo che ha gettato nel cesso la propria dignita' per delle briciole di pane, per degli zuccherini che tale governo da per tenersi buoni e calmi le persone, proprio come si fa con un cane; anzi no a un cane gli si da affetto. E poi li aizza come tanti donchisciotte contro dei mulini a vento in modo che nel tranbusto lui possa fare con comodo tutte le sue porcate.
Di cosa parlo? bhe andate a leggervi tutti gli articoli scritti prima, dicono tutto loro.
Questa e' l'Italia e il popolo italiano (la maggior parte cmq) del 21° secolo; e questo e' il tipo di governo che si merita.

Si, io sono italiano, ma questo stato, questo governo, la maggior parte di questo popolo non rappresentano piu' le mie idee di liberta' e legalita', i miei valori civili e umani.
Si puo' dire tutto quel che si vuole ma siccome non siamo in dittatura ma in elezioni libere e democratiche, in una tale nazione i valori e gli ideali della maggioranza del popolo sono rapprentati dal governo che ha liberamente eletto.

Non si tratta di anti-silvio. Le stesse cose sarebbero valse anche se al posto di silvio ci fosse stato uno di sinistra o del centro, che ha tenuto tieni e terra' gli stessi suoi tipi di comportamenti, valori e moralita'. Ovviamente fa comodo indicare chi la pensa cosi' come dei sinistrosi, comunisti, anti-silvio ecc ecc.
Personalemnte indicatemi come volete, liberissimi di farlo.

Io personalemente ho capito 1 cosa. In Italia non cambiera' mai un cazzo. Se la provvidenza vorra' andro' via dall'Italia in modo che i miei figli possano farsi una vita all'estero dove, sicuramente anche gli altri stati avranno dei problemi (nessun stato e' santo e perfetto), di sicuro non ci sara' lo schifo che esiste solo in questo paese e in paesi del terzo mondo.

Joshwa.

Balthasar85
18-02-2009, 22:13
Perchè invece il tuo tempo non lo spendi facendo a meno di postare qui? :D
Mi sembra il solito discorso da indolente che fa il tipico napoletano e poi io non bevo :O e se pensi che sia meglio ubriacarsi invece che scambiare due "chiacchiere" virtuali con gli amici del forum,accomodati pure...
Ora non inquiniamo il thread però :O
Sarebbe così.. se non fosse che ho già passato fin troppo tempo ad indignarmi ed a provar disgusto per ciò che ho attorno. Alla fine è solo un tentar di respingere meteoriti con una mazza da baseball. Son felice per te che ci credi ancora.

Comunque, se non lo hai già visto, ti potrei consigliare il reportage "Who is Silvio Berlusconi" ?
E' un documentario video di una emittente statunitense che racconta alcune delle vicende berlusconiane (politiche, giudiziarie e non). E' abbastanza interessare e rende ancor meglio l'idea di quel che pensano di noi oltre oceano (e non solo leggendo le notizie dei giornali stranieri).
Inutile dire che non è mai stato trasmesso in Italia (censura?).
Io personalemente ho capito 1 cosa. In Italia non cambiera' mai un cazzo. Se la provvidenza vorra' andro' via dall'Italia in modo che i miei figli possano farsi una vita all'estero dove, sicuramente anche gli altri stati avranno dei problemi (nessun stato e' santo e perfetto), di sicuro non ci sara' lo schifo che esiste solo in questo paese e in paesi del terzo mondo.E' il mio stesso modo di vederla: "Muoia Sansone e tutti i Filistei"


@atinvidia284
Scusa se ti ho inzozzato il thread, non capiterà più.


CIAWA

SeThCoHeN
18-02-2009, 22:40
Complimenti per l'ottimo lavoro :)

atinvidia284
19-02-2009, 00:48
@atinvidia284
Scusa se ti ho inzozzato il thread, non capiterà più.


Assolutamente,scherzavo,siamo qui per parlarne :)

Sarebbe così.. se non fosse che ho già passato fin troppo tempo ad indignarmi ed a provar disgusto per ciò che ho attorno. Alla fine è solo un tentar di respingere meteoriti con una mazza da baseball. Son felice per te che ci credi ancora.

Comunque, se non lo hai già visto, ti potrei consigliare il reportage "Who is Silvio Berlusconi" ?
E' un documentario video di una emittente statunitense che racconta alcune delle vicende berlusconiane (politiche, giudiziarie e non). E' abbastanza interessare e rende ancor meglio l'idea di quel che pensano di noi oltre oceano (e non solo leggendo le notizie dei giornali stranieri).
Inutile dire che non è mai stato trasmesso in Italia (censura?).



Il documentario si chiama Citizen Berlusconi ed è una delle tante censure all'italiana (chissà ad opera di chi :rolleyes: ), ho raggruppato tempo fa,a tempo perso :D , tutto su berlusconisilvio.tk che dovrò sistemare ad aggiornare.

Comunque la mia opinione non è tanto diversa dalla tua,anche io in un certo senso mi sono "arreso" e non potrebbe essere diversamente dopo la terza volta che gli italiani hanno scelto Berlusconi.
La sua devastante potenza mediatica è nulla in confronta ad una realtà, quale internet,che stenta a decollare in Italia (anche se ultimamente qualcosa si muove), figuriamoci se penso che questo forum possa cambiare lo stato delle cose :D ,ma ciò non vuol dire che dobbiamo rimanere immobili.

Sono anni che Berlusconi viene criticato dalla stampa estera,ma le persone non vanno oltre i confini nazionali,decenni e decenni di bombardamento della sua tv privata,tv pubblica (che lui ha sempre influenzato per non dire controllato,basta vedere i passti avvenimenti rai-mediaset) e dei giornali di famiglia e quelli schierati con lui ,hanno indebolito il senso di realtà comunemente percepibile.

Sono convinto che quando berlusconi non ci sarà più (in tutti i sensi) molti capiranno e si pentiranno per averlo sostenuto in buona fede,per un semplice motivo,non esisterà più un altro Berlusconi,basta vedere il figlio per capirlo

http://img214.imageshack.us/img214/1158/62098348sx4.jpg (http://www.youtube.com/watch?v=WEMyoI1xGGI)

atinvidia284
19-02-2009, 01:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifL’Italia indifferente al processo per corruzione di Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info
[BBC]

L’avvocato aziendale inglese David Mills è stato condannato per aver accettato una tangente per testimoniare il falso in due processi giudiziari.

Mills sembra aver ricevuto un guadagno di 600.000$ (350.000£ circa) dal Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Il tribunale di Milano ha condannato Mills a 4 anni e 6 mesi. Lui dice di essere innocente e che farà ricorso in appello.

Il caso giudiziario riguarda due processi del 1997 e del 1998 che coinvolgono Berlusconi. In breve, si sostiene che Mills sia stato pagato per tacere sulle compagnie offshore del Presidente del Consiglio, in modo che Berlusconi potesse evitare di pagare le tasse. Mills era un testimone esperto in ambito fiscale e si pensa che la sua testimonianza abbia tenuto Berlusconi fuori dai guai.

Si presume che Mills abbia usato i soldi ricevuti per pagare il mutuo della casa di Londra che divideva con Tessa Jowell, ministro inglese per le Olimpiadi. Un’inchiesta parlamentare appurò che la Jowell era estranea da qualsiasi coinvolgimento. La coppia ora è separata.

L’accusa nel suo ultimo processo ha provato a descrivere l’intero caso come dominato da potere e soldi. Il potere per Silvio Berlusconi. I soldi per David Mills.

Ci si chiede se Mills andrà davvero in prigione e in che modo questo caso possa coinvolgere il Presidente del Consiglio italiano. Probabilmente, no è la risposta alla prima domanda. Mills ha già detto alla BBC che intende fare ricorso in appello e che ha solide ragioni per farlo. E’ molto arrabbiato per come si è conclusa la vicenda e pensa di essere vittima di manovre politiche.

Sotto il glaciale sistema legale italiano qualsiasi ricorso in appello potrebbe richiedere uno, due, tre o più anni. Ciò potrebbe comportare l’entrata in prescrizione, che interviene drasticamente dopo sette anni e mezzo.

La legge sull’immunità

Quindi potrebbe vincere il ricorso, ma se anche non riusciusse, l’accusa potrà semplicemente non avere più tempo a disposizione per condannarlo. Comunque vada, rimarrà libero.

Per uno come David Mills vincere un ricorso in appello sarebbe più che favorevole, perchè gli permetterebbe non solo di dimostrare la propria innocenza, ma anche di recuperare la reputazione.

Per quanto riguarda Berlusconi, ha un lasciapassare fatto apposta per restare fuori dal carcere, almeno per ora. La sua stessa amministrazione ha approvato l’anno scorso, in maniera controversa, una legge sull’immunità dai processi per lui e una manciata di altri ministri. Perciò non può essere toccato, finché è al potere. Tuttavia le accuse sono sospese, non cancellate.

Esperto in materia

Eppure anche se tornassero a perseguitarlo quando finirà il mandato, Berlusconi ha dei noti precedenti in quanto a terminare tutte le procedure di ricorso in appello, secondo la legge italiana.

Berlusconi insiste nel proclamare la propria innocenza e nega di aver pagato Mills. E non è certamente nuovo al sistema legale italiano: si stima sia stato coinvolto in circa 2500 udienze durante la sua carriera. In alcuni casi giudiziari è stato anche dichiarato colpevole. Le accuse in passato hanno riguardato corruzione e falso in bilancio.

Però non è mai stato in carcere per aver vinto il ricorso in appello, oppure perchè assolto, oppure per decorrenza dei termini.
Per darvi un’idea di come gli italiani vedono il loro Presidente del Consiglio e le sue vicende giudiziarie, nel giorno in cui è stato pronunciato il verdetto su Mills, nell’aula di Milano c’era appena una manciata di telecamere per seguire il fatto. Era semplicemente un fatto non degno di essere annunciato.

Il perdono degli elettori

Immaginate la stessa situazione in altri paesi, dove il capo di un Governo è coinvolto in un’enorme truffa per corruzione. Non ci si potrebbe neanche muovere fuori dal tribunale a causa dei microfoni e degli obiettivi delle telecamere.

Ma non in Italia. Qui la maggioranza degli italiani è silenziosamente rassegnata a vedere il loro capo muoversi ai confini della legalità; una bufera ogni tanto mostra solo che è umano. È persino una caratteristica della sua personalità eccentrica.

Sembra che gli italiani sono pronti a perdonare Berlusconi, finché tiene lontana dagli scogli la grande nave Italia. Certamente ciò non li trattiene dal votarlo, come è stato provato dallo schiacciante successo elettorale alle elezioni politiche dell’anno scorso.

Ma potrebbe esserci una svolta inaspettata per Berlusconi. Esiste un grosso movimento per eliminare la sua nuova legge sull’immunità. Se coloro che lo appoggiano convinceranno il tribunale di avere un numero sufficiente - e legittimo - di firme, potrebbero imporre un referendum. Ciò potrebbe rendere Berlusconi più vulnerabile.

[Articolo originale] (http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7895984.stm)

tulifaiv
19-02-2009, 01:19
atinvidia284, ma certo che ci vuole un gran fegato per impostare un thread in questa maniera; immagino il ribrezzo che hai provato nell'esaminare tutti quegli articolacci di giornalacci comunisti... hai tutta la mia solidarietà





ottimo thread :mano: , quasi quasi me lo metto nei preferiti.

FabioGreggio
19-02-2009, 06:04
Post Epico.

Anticipo i commenti Bananas:

tanto gli italiani sono con lui

Allora perchè vince?

Erano peggio gli articoli su Prodi

Sono tutti giornali amici di D'Alema

Ecchisenefrega

Proprio gli inglesi parlano....

I tedeschi pensino ai loro problemi

Stiamo meglio della Spagna

Ci sono link sbagliati


E' tutta colpa delle Coop rosse e della CGIL.

Chi non salta comunista è-è-è


http://img87.imageshack.us/img87/4229/bananebk4.png

Sursit
19-02-2009, 06:36
Thread da salvare e incorniciare.

sander4
19-02-2009, 11:48
Ottimo thread complimenti per il lavoraccio! :)

Fabryce
19-02-2009, 12:18
Complimenti..


Ma quanto comunismo vedo in queste pagine!!!

atinvidia284
19-02-2009, 14:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifDavid Mills dichiarato colpevole per corruzione nel processo collegato a Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Guardian]

David Mills, l’ex-marito del ministro dei Giochi Olimpici, Tessa Jowell, è stato condannato oggi a 4 anni e 6 mesi di reclusione da un tribunale italiano, che lo ha dichiarato colpevole di aver ricevuto una tangente da $ 600.000 (£ 400.000) come ricompensa per il rifiuto di testimoniare in tribunale, favorendo in questo modo il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

La sentenza rischia di creare serio imbarazzo non solo per Berlusconi, ma anche per Gordon Brown perché mette nuovamente in luce il ruolo giocato nella vicenda da uno dei suoi ministri. La Jowell ha firmato un documento di importanza cruciale per la ricevuta di ciò che un tribunale straniero qualifica ora come una tangente.

Mills non ha assistito all’udienza in cui Nicoletta Gandus ha pronunciato il verdetto, ma ha reso noto di essere “molto deluso” dalla sentenza, annunciando che vi si opporrà in appello.

“Sono innocente, ma questo caso è altamente politico” ha affermato. “Spero che il verdetto e la sentenza saranno annullati in appello e mi è stato detto che avrò ottime ragioni”. La Jowell ha detto oggi: “Questo è un colpo terribile per David e, benchè siamo separati, non ho mai dubitato della sua innocenza”.

Il giudice Gandus ha condannato Mills a pagare un risarcimento pari a € 250.000 (£ 220.000) per l’alterazione del corso della giustizia causata dalla sua falsa testimonianza. Inoltre, è stato condannato a pagare le spese processuali che ammontano a €25.000.

L’avvocato difensore di Mills, Federico Cecconi, ha dichiarato alla stampa: “Questa è una sentenza basata su un’istruttoria dell’accusa tutt’altro che chiara . Essa è in contrasto con la logica e con la dinamica del processo”.

Berlusconi - che era stato citato in giudizio con Mills, già suo consulente legale per gli affari offshore - non è più imputato. L’anno scorso il suo governo ha approvato una legge che dà al primo ministro e ad altre cariche dello Stato italiano l’immunità giudiziaria.

Si ritiene che sia la prima volta in Italia in cui qualcuno è dichiarato colpevole di aver ricevuto una tangente in denaro senza che il corruttore sia identificato. Le motivazioni del verdetto verranno pubblicate in futuro per iscritto dal giudice Gandus.

La legge italiana consente a Mills di ricorrere in appello altre due volte e la questione decisiva adesso è se questi processi potranno essere conclusi prima che il reato di cui egli è imputato vada in prescrizione nel mese di febbraio 2010. Il pubblico ministero, Fabio de Pasquale, ha dichiarato: “E’ possibile, purché si proceda rapidamente”.

L’assenza di Mills durante le udienze è stata criticata dal giudice. Mills ha inizialmente ammesso di aver ricevuto la somma di denaro, considerandola un regalo o un prestito. Ma ha poi ritrattato la sua dichiarazione, lasciando all’accusa l’arduo compito di stabilire in che modo il denaro gli fosse pervenuto, attraverso una catena di società finanziarie estere e fondi speculativi.

Nel 2000, la Jowell e il consorte sottoscrissero un prestito, usando come garanzia la loro abitazione a Kentish Town, nella zona nord di Londra, e investendone i ricavi in un fondi di investimento . Il mese seguente, il prestito fu saldato con i 600.000 dollari al centro del processo.

Una volta scoperta la transazione, la Jowell affermò di essersi accorta soltanto dopo quattro anni - ad agosto del 2004 - del fatto che il marito avesse ricevuto del denaro che “considerava un regalo, secondo motivi ragionevoli”. Oggi Mills ha detto al Guardian: “L’intera faccenda è stata organizzata da me”. Il Primo Ministro di allora, Tony Blair, ha accettato la spiegazione della Jowell.

La questione dell’immunità di Berlusconi è all’esame della Corte Costituzionale in Italia. Il suo governo, di recente, ha blindato ancor di più la propria posizione, con un emendamento alla legge sull’ordinamento giudiziario. Se approvato dal Parlamento, questo significherebbe che, anche se la sua immunità fosse abolita, il magistrato non potrebbe automaticamente applicare a Berlusconi la sentenza del processo concluso in data odierna. Dovrebbe ricominciare tutto da capo, avviando da capo una nuova azione giudiziaria.

[Articolo originale di John Hooper] (http://www.guardian.co.uk/politics/2009/feb/17/david-mills-silvio-berlusconi-trial)

atinvidia284
19-02-2009, 14:53
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifL’ex avvocato di Berlusconi condannato a quattro anni e mezzo di reclusione
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Neue Zürcher Zeitung]

Negli anni novanta rese per ben due volte falsa testimonianza a favore di Berlusconi

Nel processo per corruzione in cui è coinvolto anche il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, l’avvocato britannico David Mills è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione.

Un ex avvocato del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, il britannico David Mills, è stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione per falsa testimonianza. Con la loro sentenza i giudici di Milano hanno accolto quasi interamente la pena richiesta dal pubblico ministero di quattro anni e otto mesi, come ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.

L’avvocato di Mills, Federico Cecconi, ha annunciato ricorso contro la sentenza. Mills ha dichiarato a Londra che spera in un annullamento della sentenza. “Io sono innocente ma questa è una circostanza altamente politica”.

Il processo riguardava la falsa testimonianza che Mills avrebbe fornito alla fine degli anni ’90 a beneficio del suo mandante Berlusconi. Berlusconi per le testimonianze false, secondo le indagini, avrebbe pagato all’avvocato, specializzato nell’apertura di conti nei paradisi fiscali, 600.000 dollari.

Berlusconi „vittima“ dei suoi „errori“

Mills aveva dichiarato inizialmente che Berlusconi gli aveva pagato la cifra come “riconoscimento” per il suo lavoro. Successivamente aveva ritrattato la dichiarazione sostenendo di essere stato pagato da Diego Attanasio, l’armatore italiano.

In una dichiarazione letta durante il processo Mills aveva detto che Berlusconi e Attanasio sarebbero stati vittime dei suoi errori. Lui sarebbe stato negligente nell’occuparsi dei suoi affari provocando problemi ad altre persone, ha dichiarato. “Ma non sono mai stato corrotto da nessuno.”

Attesa ancora la decisione della Corte Costituzionale

Anche Berlusconi è imputato nello stesso caso. Il procedimento contro di lui è stato sospeso nell’ottobre 2008 dopo che una nuova legge garantiva al capo del governo per tutta la durata del suo mandato l’immunità. Si attende ancora una decisione della Corte Costituzionale sulla legge in questione.

[Articolo originale] (http://www.nzz.ch/nachrichten/international/italien_berlusconi_ex_anwalt_haft_viereinhalb_jahre_1.2027558.html)

entanglement
19-02-2009, 15:04
Post Epico.

Anticipo i commenti Bananas:

tanto gli italiani sono con lui

Allora perchè vince?

Erano peggio gli articoli su Prodi

Sono tutti giornali amici di D'Alema

Ecchisenefrega

Proprio gli inglesi parlano....

I tedeschi pensino ai loro problemi

Stiamo meglio della Spagna

Ci sono link sbagliati


E' tutta colpa delle Coop rosse e della CGIL.

Chi non salta comunista è-è-è


http://img87.imageshack.us/img87/4229/bananebk4.png
aspetta: dimentichi

dipietro ha aperto una finestra nel bagno fuori norma

d'alema ha lo yacht !

nel dossier mitrokin c'è qualche cazzata random

prodi ha fatto fallire di qua e di la

vendola è gay

luxuria anche (e chi lo sa cos'è chel la)

la bindi è un cofano

...

atinvidia284
19-02-2009, 22:07
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gif L’azienda di Berlusconi corruppe l’avvocato Mills
febbraio 2009 italiadallestero.info

[El Pais]

L’avvocato inglese David Mills è stato condannato ieri da un giudice di Milano a quattro anni di carcere per corruzione in atti giudiziari. I magistrati considerano provato che Mills sia stato corrotto dalla Fininvest, l’azienda di Silvio Berlusconi, che pagò 600.000 dollari (460.000 euro) per testimoniare il falso a favore dell’attuale primo ministro in due processi per corruzione celebrati contro Silvio Berlusconi.

L’attuale primo ministro italiano era imputato come presunto corruttore di Mills nel processo, ma ha evitato di essere giudicato grazie al “lodo Alfano”, così chiamato dal nome dell’attuale ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha elaborato qualche mese fa, la norma ad hoc che impedisce di processare le quattro più alte cariche della Repubblica italiana nel corso del loro mandato. Questa legge, già approvata dal Parlamento, è attualmente al vaglio della Corte Costituzionale.

Il caso Mills ha originato uno scandalo politico in Gran Bretagna, finito con le dimissioni della moglie dell’avvocato, ministro della Cultura del Governo di Tony Blair. Paradossalmente, Mills è stato anche condannato a risarcire con 250.000 euro alla la parte civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cioè, a Berlusconi.

La sentenza getta un’ombra inquietante sui comportamenti giudiziari del Cavaliere. Secondo il tribunale, i 600.000 dollari pagati a Mills dalla Fininvest nel 1998, sono serviti a comprare la testimonianza favorevole dell’avvocato nei processi per corruzione alla Guardia di Finanza e nel caso “All Iberian”, con lo scopo di discolpare Berlusconi.

“In un paese normale”, ha affermato ieri Antonio di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, “il presidente del Consiglio avrebbe già rassegnato le dimissioni”. “Se c’è un corrotto, c’è anche un corruttore. Ma già si sa come vanno le cose in Italia”.

[Articolo originale di Miguel Mora] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/empresa/Berlusconi/soborno/abogado/Mills/elpepiint/20090218elpepiint_2/Tes)

atinvidia284
19-02-2009, 22:11
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifIn modo imbarazzante per l’italiano Berlusconi, un avvocato inglese è stato accusato di aver preso tangenti
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Washington Post]

Londra - Martedì un tribunale italiano ha condannato un avvocato inglese per aver accettato una tangente di 600.000 dollari per fornire falsa testimonianza in processi sulla corruzione che coinvolgevano il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi.

La condanna crea imbarazzo politico per Berlusconi, uomo d’affari miliardario, il cui governo lo scorso anno ha approvato una legge che gli concede l’immunità giudiziaria. Il caso ha anche sollevato un polverone in Inghilterra, dove l’avvocato, David Mills, è ben conosciuto in quanto ex marito di Tessa Jowell, parlamentare e Ministro delle Olimpiadi del 2012.

La Jowell si è separata da Mills nel 2006 dopo che sono emerse le accuse di corruzione.

I Pubblici Ministeri affermano che il denaro è stato usato per saldare il mutuo della coppia. La Jowell è stata dichiarata innocente dopo un’inchiesta condotta in Inghilterra, ma le accuse contro il marito l’hanno danneggiata politicamente, secondo le affermaziono di molti analisti. Era un membro del Governo dell’allora Primo Ministro Tony Blair.

I Pubblici Ministeri italiani hanno sostenuto che Mills, 64 anni, consulente di Berlusconi sui paradisi fiscali esteri, abbia accettato denaro in cambio di non rivelare dettagli pericolosi sulle finanze del Presidente del Consiglio in due processi alla fine degli anni ‘90.

Martedì a Milano il giudice Nicoletta Gandus ha condannato Mills a quattro anni e mezzo di carcere e l’ha criticato per non essere stato presente alla lettura del verdetto.

“Sono innocente. Questo è un caso altamente politicizzato” ha affermato Mills in una dichiarazione successiva. “I giudici non hanno ancora depositato le loro ragioni per la decisione, quindi non posso dire come abbiano considerato l’ammissione dello stesso Pubblico Ministero di non avere prove”. Ha aggiunto: “Spero che il verdetto e la sentenza siano annullate in appello e sono stato informato di aver ottime ragioni”.

In Italia, molti analisti hanno espresso dubbi sul fatto che Mills vada in prigione perché gli appelli potrebbero trascinare il processo oltre il 2010, quando scatterà la prescrizione sui crimini che ebbero luogo nel febbraio 2000, secondo quanto affermato dai PM. A Londra, la Jowell ha detto ai giornalisti: “Questo è un colpo terribile per David e, anche se siamo separati, non ho mai dubitato della sua innocenza”.

La condanna di Mills aumenta le pressioni dei critici su Berlusconi.

Il politico italiano ed ex magistrato Antonio di Pietro ha dichiarato ai giornalisti, dopo il verdetto: “In un paese normale, il Presidente del Consiglio avrebbe già firmato le dimissioni” per tali accuse. Di Pietro ha affermato che se Mills ha ricevuto la tangente, qualcuno deve avergliela data. “Questo significa che ci devono essere sia un corrotto sia un corruttore” ha aggiunto.

Le accuse originano da una lettera che Mills spedì al suo commercialista inglese nel 2004, nella quale affermava che il pagamento proveniva da “Mr. B”. Scrisse che di non aver mentito durante la testimonianza, ma di aver “saputo evitare punti spinosi, per dirla in modo diplomatico” e di aver “tenuto il signor B fuori dai guai nei quali avrei potuto cacciarlo se avessi detto tutto quello che sapevo”.

Mills ha inizialmente ammesso di aver ricevuto denaro da Berlusconi “come premio” per la sua testimonianza, ma più tardi ha detto che il denaro proveniva da qualcun’ altro. Berlusconi ha negato di aver mai pagato Mills.

Il governo capeggiato da Berlusconi, che è stato protagonista di lunghi processi con l’accusa di corruzione, ha proposto una legge molto dibattuta che garantisce l’immunità alle più alte cariche dello stato. I sostenitori dichiarano che la legge garantisca alle più alte cariche dello stato la possibilità di fare il proprio lavoro senza distrazioni legali.

[Articolo originale di Mary Jordan] (http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2009/02/17/AR2009021702603.html)

FabioGreggio
19-02-2009, 23:08
aspetta: dimentichi

dipietro ha aperto una finestra nel bagno fuori norma

d'alema ha lo yacht !

nel dossier mitrokin c'è qualche cazzata random

prodi ha fatto fallire di qua e di la

vendola è gay

luxuria anche (e chi lo sa cos'è chel la)

la bindi è un cofano

...

Oh ben, allora esageriamo:

la mentalità è sempre sovietica

Guarda che comanda D'Alema

D'Alema tromba la moglie di Rutelli

Se fossi un operaio mi difenderei da solo

La Franzoni la volevano salvare perchè ha lo stesso cognome della oglie di Prodi

Guarda che tutto sommato Mussolini.....

Decido io quante tasse pagare

E allora il Castello di Prodi?

Santoro è antipatico, almeno Fede è simpatico

Israele ha ucciso 300 bambini, ma anche i Palestinesi non smettono di lanciare pietre ecchecazzo vorrei vedere....e poi 2 mesi fa hanno lanciato un missile...

Portateli a casa tua gli immigrati

Pecoraro è un culattone

Bertinotti è davvero intelligente, lo dico da destra guarda....lo dice anche Il Giornale.

atinvidia284
20-02-2009, 16:17
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifSilvio Berlusconi: l’immunità garantita dal Parlamento potrebbe essere annullata dalla Corte Costituzionale
febbraio 2009 italiadallestero

[Guardian]

Dopo essere tornato al potere l’anno scorso, Silvio Berlusconi ha posto come priorità del proprio Governo l’approvazione di una legge che lo rendesse immune dai processi. Il verdetto di ieri ha mostrato quanto quella mossa sia stata importante.

Però il Presidente del Consiglio italiano non è ancora al sicuro. La legge, che è entrata in vigore lo scorso luglio, è sotto l’esame della Corte Costituzionale, che potrebbe ancora ribaltarla - così come accadde per una legge simile nel 2004 - durante il governo di Berlusconi.

La nuova legge estende la protezione al Presidente del Consiglio e ad altre quattro cariche dello Stato. Siccome la legge è stata approvata, il giudice che ieri ha pronunciato il verdetto, ha sospeso le accuse contro Berlusconi, ma ha proseguito con quelle contro il suo ex consulente legale, David Mills.

Se la legge sull’immunità verrà dichiarata incostituzionale, le accuse contro il Presidente del Consiglio potranno essere riprese. Ma considerata la lentezza della giustizia italiana, è improbabile che una condanna venga emessa velocemente - e il reato di cui Berlusconi è accusato cadrà in prescrizione il prossimo febbraio.

Nonostante ciò, il processo che si è concluso ieri non è l’unico in cui i due uomini sono co-imputati. Sono anche accusati di evasione fiscale e altri reati finanziari in un processo che coinvolge il commercio di diritti d’autore in ambiti televisivi. In quel processo, i giudici hanno considerato diversamente la legge sull’immunità e hanno sospeso il processo per tutti gli imputati - inclusi Berlusconi e il suo ex avvocato. Così facendo hanno anche sospeso l’orologio della prescrizione. Il risultato è che se la legge sull’immunità verrà considerata incostituzionale, i PM avranno più tempo per garantire le condanne.

Anche se risulterà colpevole, Berlusconi può riposare tranquillo perchè non dovrà mai andare in prigione. Può sembrare più giovane, ma ha superato i 70 anni. Quella è l’età limite nella per la quale l’imputato può essere incarcerato secondo la legge italiana.

[Articolo originale di John Hooper] (http://www.guardian.co.uk/world/2009/feb/18/silvio-berlusconi-immunity-prosecution)

atinvidia284
20-02-2009, 16:33
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifNiente tripartizione dei poteri nel Paese piu’ bello d’Europa
febbraio 2009 italiadallestero.info

[de Volkskrant]

Anche senza voler essere politically correct, non è esagerato affermare che, per un Paese come l’Italia – con quasi 60 milioni di abitanti e altrettanti interessi – sarebbe utile avere a disposizione un pacchetto di leggi e regolamenti ai quali attenersi di tanto in tanto.

Gli italiani in effetti hanno gia’ un’attenzione estremamente bassa per l’interesse comune; le auto parcheggiate in tripla fila che paralizzano il traffico sono l’esempio più banale. Un sistema legale e giudiziario regolari riescono appena a contrastare queste caratteristiche anarchiche del paese.

In quanto a quantita’ di leggi e regole sull’Italia nulla da eccepire. Ne sono state contate ventimila da Walter Veltroni, il leader dell’ opposizione di centro-sinistra dello scorso anno. In tal senso, i politici italiani prendono il loro incarico democratico molto seriamente. Se provi a contare le inchieste giudiziarie che formano una pila alta quanto una torre pare che la base per una società civile sembri esserci tutta.

Solo che l’applicazione delle regole non riesce a dare risultati. Dove puo’ condurre un simile stato di cose, si e’ visto questa settimana durante la furibonda lite riguardo la morte della paziente in coma Elana Englaro.

Rappresnetanti dei cittadini hanno accusato il presidente Napolitano di omicidio. I cattolici sono scesi in strada additando il padre di Eluana come un boia. Il premier Berlusconi ha detto, come se la sua opinione personale in questo caso fosse necessaria, che lui non staccherebbe mai la spina se fosse il padre di Eluana, la ragazza che gia’ da 17 anni vive in stato vegetativo ma che secondo Berlusconi “puo’ ancora avere figli”.

Questo imbarazzante spettacolo non si sarebbe mai verificato se dall’inizio ci si fosse semplicemente attenuti alle regole. Tali regole conferiscono ad Eluana pieno diritto a morire – la Corte di Cassazione si era gia’ pronunciata a riguardo lo scorso novembre in modo chiaro. In qualsiasi altra democrazia i politici si piegano senza fare il muso davanti ad una sentenza del genere – in rispetto al principio democratico della divisione dei poteri. In Italia senza alcuna traccia di vergogna ci si sbarazza di una sentenza della magistratura, mandando a quel paese Montesquieu e la sua opera filosofica sulla divisione dei poteri.

La questione Eluana non è slegata dal resto, per dirla dolcemente. Dieci anni fa alcuni giudici (non solo italiani ma anche europei) stabilirono che una emittente televisiva di Berlusconi, “Rete 4″, violava in modo grave le leggi. “Rete 4″ ha continuato normalmente a trasmettere su una frequenza tv che aveva perduto nella gara d’appalto dell’assegnazione delle frequenze a favore di una emittente commerciale estranea che non faceva parte dell’impero. Ma “Rete 4″ trasmette ancora oggi senza problemi nonostante la Corte Europea abbia gia’ da tempo dichiarato che l’emittente e’ illegale.

Inoltre ci sono una quantità di parlamentari che malgrado siano inquisiti per reati di frode, corruzione e associazione mafiosa, se ne rimangono seduti sui loro seggi come se niente fosse. Ci sono poi quelli che non si fanno quasi mai vedere in parlamento, ma comunque ‘decidono’ riguardo a proposte di legge grazie ai colleghi di partito che premono in loro assenza i bottoni per la votazione. Quando i membri dell’opposizione hanno fecero delle foto con i loro telefonini per documentare questa frequente irregolarità, furono loro stessi ad essere ammoniti: fare delle foto avrebbe potuto minare la ‘dignità del parlamento’.

In Italia “lo Stato non e’ a servizio della legge, ma la legge a servizio dello Stato”, ha scritto il giudice siciliano Felice Lima recentemente a proposito della magistratura italiana. Così il paese piu’ bello d’ Europa da’ le spalle alla democrazia.

[Articolo originale di Eric Arends] (http://archief.volkskrant.nl/artikel?orderID=202003422353772&currency=EUR&amount=1.15&PM=iDEAL&ACCEPTANCE=050000279245162&STATUS=9&CARDNO=P0-XXXX-03&ED=&CN=Mw+C+H+G+M+Jacobs+en%2Fof+Mw+M+C+de+G&TRXDAT)

atinvidia284
20-02-2009, 18:40
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/poland.mini.gifBerlusconi e le false testimonianze
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Gazeta Wyborcza]

Le false testimonianze del testimone, con le quali Silvio Berlusconi si salvò nei processi per corruzione degli anni ‘90, furono comprate per almeno 600.000 dollari - ha stabilito ieri il tribunale. Le ha pagate forse il premier italiano?

Il tribunale di Milano ha condannato a 4 anni e mezzo di carcere il legale britannico David Mills, che negli anni ‘90 lavorò per il gruppo Fininvest di Berlusconi e che in due processi per corruzione ha testimoniato il falso nell’interesse del suo capo. Il primo processo ha riguardato il pagamento di mazzette alla guardia di finanza e il secondo era collegato con il finanziamento illegale ai partiti politici da parte di Fininvest (cosiddetto scandalo All Iberian).

Mills ha ammesso che nel 2004 per false testimonianze ha ricevuto 600.000 dollari, sebbene poi abbia ritrattato da queste testimonianze e in una lettera aperta, pubblicata poco tempo fa, abbia provato a salvaguardare Berlusconi. Ha spiegato che l’ex dirigente della Fininvest e attuale premier italiano non poteva sapere “della serie di errori nel suo gruppo”.

Tuttavia Berlusconi, che da tempo conduce una guerra con le “toghe rosse”, vale a dire con giudici e procuratori accusati da lui di essere comunisti, e che risulta da lì l’inimicizia per la destra, ha preferito non aspettare la difesa da parte del suo vecchio avvocato e si è apprestato a conquistare da sé l’immunità giudiziaria già dall’anno scorso.

La legge che sospende i procedimenti giudiziari contro il premier, il Presidente della Repubblica ed i capi di entrambe le camere del parlamento, è stata una delle priorità di Berlusconi dopo le elezioni parlamentari vinte nell’aprile 2008. Sebbene la paura di Berlusconi nell’affare del processo Mills fosse il segreto di Pulcinella, contro questa immunità l’opposizione non si è scagliatacon molto impeto.

- Meglio dargli l’immunità, perché in caso contrario rovinerà altre leggi, pur di salvarsi dal tribunale - hanno spiegato in transatlantico i deputati di centrosinistra. In passato la coalizione di Berlusconi ha approvato infatti una legge che abbreviava il tempo di prescrizione in alcuni processi fiscali, per difendere - come suggeriva l’opposizione - la pelle al suo capo.

Le false testimonianze di Mills non hanno protetto Berlusconi dalla sentenza nello scandalo All Iberian: è stato condannato in prima grado a due anni di carcere ma la causa è caduta in prescrizione durante l’appello nel tribunale di grado successivo e in conclusione non è finito dietro le sbarre.

L’ombra dell’affare Mills e di altre accuse di corruzione non disturbano i sostenitori di Berlusconi, che o credono nel complotto dei giudici di sinistra o - forse più spesso - ritengono la corruzione un’abilità pregevole, senza la quale sarebbe difficile rimanere nel mondo degli affari italiano.

Lo stesso premier respinge qualsiasi accusa di corruzione. Un po’ per scherzo, un po’ seriamente racconta della sua giovinezza, quando esclusivamente con prestazioni notturne si sdebitava con una romana per i favori durante i primi investimenti immobiliari.

Paradossalmente la carriera politica di Silvio Berlusconi è cresciuta grazie allo spirito anticorruzione negli anni ‘90, quando tutti i partiti italiani tradizionali sono stati spazzati via da un’indagine anticorruzione condotta dal magistrato Antonio Di Pietro. Berlusconi esordì come uomo nuovo in politica, che si era fatto una fortuna grazie ai propri affari e senza pesare sulle casse dello Stato.

Quando i media hanno cominciato poi a collegarlo agli interessi sospetti della Fininvest, molti Italiani l’hanno presa con indifferenza, poiché erano stanchi degli scandali degli anni ‘90. Anche il centrosinistra, in silenzio, ha difeso Berlusconi, che temeva che dopo la sua caduta potessero dominare, con la destra delusa, nazionalisti o postfascisti.

[Articolo originale di Tomasz Bielecki] (http://wyborcza.pl/1,75477,6288725,Berlusconi_i_falszywe_zeznania.html)

naej
20-02-2009, 18:58
Impossibile non iscriversi t3d da stampare e divulgare su scala nazionale....complimentoni:sperem:

indelebile
20-02-2009, 19:25
come il thread su cosa combina il governo...che purtroppo non viene aggiornato molto
questo thread sarà da tenere per i posteri

tra 10 anni se silvio sarà morto (ma non penso) molte persone si mangeranno le mani


eh no scusate non dovevo scrivere in questo modo!!! superiorità morale della sinistra, superiorità morale della sinistra.....se mi leggono quelli di destra votano ancora di Silvio

Scusate mi correggo , colpa ancora di questa mente ottenebrata da pregiudizi e non guarda al sodo
questo thread sarà da salvare cosi i posteri potranno ricordarsi di questa persona che ha cercato di fare il bene dell italia o quantomeno era molto meglio dei comunisti o degli intellualoidi della parte avversa

danysamb
20-02-2009, 19:29
http://f.imagehost.org/t/0954/screenshot_pagine_intera.jpg (http://f.imagehost.org/view/0954/screenshot_pagine_intera)

se qualcuno ha voglia di tenersi la pagine iniziale in jpg ho fatto uno screenshot di tutta la pagina. ;) .

p.s. : la risoluzione in orizzontale è a 1200

icoborg
21-02-2009, 01:44
sto piangendo..unpo per l'ammirazione per il lavoro fatto un po per quello che mi tocca rileggere ....
consiglio all'autore un controllo al fegato...ormai deve averlo a 4 vani.

CozzaAmara
21-02-2009, 09:23
Lavoro MAESTOSO. :ave:

Ti amo! :D

atinvidia284
21-02-2009, 10:47
:D :D Grazie
Ora tiriamoci su il morale con il seguente articolo......:(



http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifSilvio si sarà fatto grasse risate davanti allo specchio
febbraio 2009 italiadallestero.info

[de Volkskrant]

Mi scuso. Nel Volkskrant di mercoledì ho scritto una cosa che non è propriamente vera. Si tratta di una notizia sull’avvocato britannico David Mills, condannato dal tribunale di Milano a 4,5 anni di carcere per aver preso una tangente di 600mila dollari dalla Fininvest, la holding di Silvio Berlusconi. In cambio di ciò, Mills ha rilasciato deposizioni che scagionano Berlusconi in due casi di corruzione e frode degli anni novanta.

La prima frase di quell’articoletto cominciava con le parole: ”Il premier italiano Berlusconi martedì è stato messo in grande imbarazzo…” In effetti ce lo si sarebbe aspettato. Chiunque passi di nascosto 600mila euro ad un avvocato con la condizione che al processo questi tenga la bocca chiusa riguardo a tutta una serie di losche procedure, non dovrebbe andarsi a coricare così spensierato la sera se ha sentito che l’avvocato è stato arrestato per tale corruzione.

Eppure, quella prima frase non va. Berlusconi non è affatto stato ”messo in grande imbarazzo”. Anzi, c’è persino la forte possibilità che si sia fatto grasse risate. Che la sera, lavandosi i denti, abbia guardato nello specchio e si sia detto: ”L’ha fatto proprio bene, presidente” – sempre in linea con la sua abitudine di parlare di sé stesso alla terza persona singolare.

Niente da temere

Berlusconi non ha niente da temere per la condanna a David Mills. Se i giudici, motivando la sentenza, fra poco dovessero mostrare ogni genere di foto in cui il premier consegna personalmente il denaro all’avvocato, e anche se ci fosse l’accordo illegale tra i due nero su bianco, Berlusconi potrebbe comunque rimanere dov’è. Il suo ministro della giustizia, Angelino Alfano, vi ha da poco provveduto con perizia.

Alfano ha costruito una legge che garantisce immunità giudiziaria alle cinque cariche più alte dello stato italiano, tra cui ovviamente il premier. ”Berlusconi ha il diritto di governare”, così giustifica la sua legge il ministro. Detto altrimenti: che giudici e procuratori se lo tolgano dalla testa. Il processo nei confronti di Berlusconi in questa faccenda è perciò bloccato.

Una normale democrazia

Perché l’ho scritto allora? Temo di essermi lasciato guidare troppo dall’andamento delle cose che caratterizza una normale democrazia. L’ho scritto perché in una democrazia è consueto che in casi di questo genere il premier finisca ”in grande imbarazzo” – persino qualora una legge lo protegga da procedimenti giudiziari. In una normale democrazia la gente ne parlerebbe scandalizzata. I giornalisti metterebbero il premier in seria difficoltà con domande scottanti, se il ministro non si fosse già dimesso di propria volontà.

In Italia questo genere di ovvie reazioni è inverosimile. L’ANSA ha rimosso dal suo sito internet la notizia della condanna di Mills già la sera stessa. Il telegiornale del primo canale italiano ha riportato la notizia solo dopo 19 minuti. L’argomento è durato esattamente un minuto. Il notiziario dell’emittente di Berlusconi “Rete 4″ ha completamente ignorato il tema.

”In questo paese anche scandali enormi non hanno più alcuna conseguenza”, ha detto lo scrittore e giornalista Marco Travaglio l’anno scorso durante una conferenza. ”Nessuno si chiede più: è proprio normale quello che sta succedendo qui? E così arrivi quasi a pensare di essere tu il pazzo.”

Le mie scuse, dunque. Ma non sono pazzo. Non ancora.

[Articolo originale di Eric Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1151827.ece/Silvio_zal_hard_gelachen_hebben_voor_de_spiegel)

fba00
21-02-2009, 11:31
mamma mia ma questi articoli sono pugnalate al cuore,mi sento veramente giù :cry: :(
ma poi come te la sbattono in faccia direttamente,ha processi in corso,si fà la legge salva-culo,CHIARO che c'è qualcosa che non và,e così lampante :doh:
mi consola solo un fatto,negli anni a venire si studierà la situazione attuale,di come siano riusciti a rincoglionire una nazione intera,potrò dire io c'ero :sofico:

Drago
21-02-2009, 12:01
grazie per il thread! non so che dire!

Zodd_Il_nosferatu
21-02-2009, 19:14
ti amo!!!
questo 3d sarebbe da far leggere a tutte le persone pro berlusconi!! :muro:

atinvidia284
22-02-2009, 12:37
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/mexico.mini.gifOndata di proteste verso il premier italiano: scherza sui desaparecidos
febbraio 2009 italiadallestero.info

[La Jornada]

L’Argentina chiede una spiegazione per le dichiarazioni di Berlusconi sulle vittime della dittatura

Buenos Aires, 18 febbraio. La cancelleria argentina ha convocato oggi l’ambasciatore italiano Stefano Ronca, manifestando la profonda preoccupazione ed il malessere del governo per le dichiarazioni attribuite al primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, che con riferimento ai detenuti-desaparecidos buttati in mare durante i voli della morte della scorsa dittatura argentina, ha detto che “erano belle giornate, li facevano scendere dagli aerei”.

Il diplomatico italiano si é ripromesso di verificare l’accaduto e ha detto che a breve riferirá sulla situazione, mentre un’ondata di rifiuti e proteste ha riunito organismi per i diritti umani, personalitá, artisti, sindacati e politici nel ripudio per le supposte dichiarazioni, proposte come uno degli scherzi ai quali ricorre Berlusconi nei suoi discorsi.

La chiara battuta del premier italiano ha prodotto stupore quì in Argentina, dove la passata dittatura ha lasciato 30 mila desaparecidos fra cui migliaia gettati in mare, vivi e drogati dai loro carnefici nei cosidetti voli della morte.

Per le Madri di Plaza de Mayo, molte delle quali discendenti da italiani, questa attitudine di Berlusconi è un affronto che le colpisce doppiamente. Tre delle fondatrici, Azucena Villaflor, Esther Ballestrino de Careaga e Mary Bianco de Ponce, furono sequestrate nel dicembre del 1977, portate nella Escuela de Mecánica de la Armada (ESMA) e gettate ancora vive in mare.

I loro cadeveri arrivarono sulle coste a sud della provincia di Buenos Aires e furono identificati 20 anni dopo, convertendosi in simboli di quegli anni di orrore e nei maggiori accusatori dei propri carnefici, appartenenti alla ESMA.

Il fatto che il primo ministro italiano scherzi su una tragedia umanitaria di queste dimensioni, insulta i familiari, ferisce la memoria dei desaparecidos della dittatura ed offende la comunitá italiana in Argentina, segnala uno dei comunicati.

Inoltre si richiama alla solidarietá il resto del mondo affinché reclami davanti a Berlusconi.

La presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, Estela de Carlotto, alla quale è stata inviata dall’Italia una copia delle parole di Berlusconi durante un comizio di campagna elettorale a Cagliari, capoluogo sardo, ha detto che il primo ministro ha offeso il popolo argentino e ha ricordato che i governi precedenti e la giustizia erano stati molto solidali con la tragedia argentina. Ha inoltre annunciato una manifestazione davanti alla Segreteria per i Diritti Umani, la Cancelleria e l’Ambasciata d’Italia in Argentina.

Da parte sua, Hebe de Bonafini dell’Associazione delle Madri di Plaza de Mayo ha definito Berlusconi come un personaggio sinistro e comparandolo ai dittatori Masera e Jorge Rafael Videla.

Tutto ciò avviene mentre la giustizia italiana studia come chiedere l’estradizione del capo dell’Armata, contrammiraglio Emilio Massera, che un medico di questo paese ha considerato mentalmente sano per affrontare un giudizio.

Come Berlusconi, Massera integrava la tristemente famosa Loggia Propaganda Due (P2) diretta da Licio Gelli, con forti relazioni con l’Alleanza Anticomunista Argentina (Triple A) e con la dittatura militare. Precisamente, fu il parlamento italiano a decidere lo scioglimento della P2, dopo aver comprovato atti gravissimi di corruzione, crimini e mafia, che raggiunsero anche il Vaticano.

Inoltre è stato ricordato che le battute del premier italiano hanno sconcertato vari paesi causando attriti diplomatici

In una delle sue ultime battute ha chiamato abbronzato il presidente Barack Obama, fatto che negli Stati Uniti è stato interpretato come un insulto razziale.

Nel frattempo c’è stata, questo pomeriggio, una riunione degli organismi per i Diritti Umani con il presidente Cristina Fernández de Kirchner, nella quale si è parlato dello sviluppo e del ritardo nelle sentenze, si è inoltre proposto un Piano Nazionale di Lotta contro l’Impunitá, con tutti i settori coinvolti, su basi comuni.

Tra questi figurano gli accordi fra i tre poteri dello Stato sull’esistenza di un piano sistematico per commettere delitti di lesa umanitá, destinato a sviluppare un progetto politico-economico al quale partecipó tutta la catena di comando delle forze armate della passata dittatura. Fra le misure urgenti ci sono la partecipazione attiva del Consejo de la Magistratura y del Jurado de Enjuiciamiento nei processi penali e di giudizio politico, per i magistrati che non rispettano i termini o ritardano i processi.

[Articolo originale di Stella Calloni] (http://www.jornada.unam.mx/2009/02/19/index.php?section=mundo&article=028n2mun)

GT82
22-02-2009, 17:19
Questo thread andrebbe messo in evidenza senza pensarci nemmeno un istante...

complimenti per l'ottimo lavoro, grazie :ave:




ora posso tornare a piangere... :cry:

atinvidia284
23-02-2009, 01:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifBrown sostiene la Jowell dopo la condanna del marito, mentre Berlusconi controlla
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Guardian]

* Il Ministro per le Olimpiadi elogiato per il “buon lavoro”.
* Il Primo Ministro invita il Papa in Gran Bretagna.

Ieri Gordon Brown ha dato a Tessa Jowell, il suo Ministro per le Olimpiadi, un risonante voto di fiducia per spazzare via le voci secondo le quali potrebbe essere esclusa dal governo dopo la condanna dell’ex marito, David Mills, per accuse di corruzione.

Mettendosi al fianco di Silvio Berlusconi, il Presidente del Consiglio italiano accusato di aver pagato la tangente a Mills, ha dichiarato che la Jowell stava “facendo un ottimo lavoro e ho fiducia nella sua abilità di continuare nell’incarico”.

Berlusconi era stato indagato assieme a Mills, ma l’accusa è caduta dopo che il governo gli ha concesso l’immunità.

Brown, che ha anche incontrato il Papa durante la visita, stava rispondendo alle domande durante il primo giorno del suo mini tour delle capitali europee prima del summit dei G20, che si terrà a Londra ad aprile. L’Italia al momento detiene la presidenza del G8 e la visita mirava ad assicurare un coordinamento armonioso tra le due organizzazioni.

Ma Roma da sempre è considerata una sfida. Come riportato nel numero di ieri del Guardian, una delle priorità di Brown è l’azione contro i paradisi fiscali. Molti dei processi contro Berlusconi, compreso quello in cui era imputato assieme a Mills, sono incentrati sull’uso, da parte del suo impero economico, di strumenti finanziari in poco regolamentati paradisi fiscali creati per lui da Mills. Mills è stato condannato martedì a quattro anni e mezzo dal tribunale di Milano.

Dopo i colloqui con Berlusconi, Brown ha dichiarato che il G20 “incoraggerà il controllo dei settori meno regolamentati”, aggiungendo: “Appoggio inoltre un’adeguata chiarezza e trasparenza dei fondi speculativi”.

Berlusconi ha dichiarato che anche la nazionalizzazione delle banche potrebbe essere in programma, tuttavia ha descritto questa come un’”ipotesi”.

Poco prima Brown aveva invitato il Papa Benedetto XVI in Gran Bretagna. Brown dice di aver proposto un viaggio in corrispondenza della beatificazione del convertito anglicano del 19° secolo, il cardinale Henry Newman, che si terrà alla fine di quest’anno o del prossimo. Sarebbe la prima visita di un Papa da quando Giovanni Paolo II venne 27 anni fa.

La moglie del Primo Ministro, Sarah, e i suoi figli John e James, lo hanno accompagnato all’incontro di ieri con il Papa. Brown ha dichiarato di aver detto al Papa che la Gran Bretagna, che detiene la presidenza del G20, avrebbe “messo i bisogni dei poveri e di quelli sull’orlo della povertà ai primi posti del programma”.

Alludendo alla parabola del buon samaritano ha dichiarato: “Non possiamo camminare insieme su strade diverse”.

[Articolo originale] (http://www.guardian.co.uk/politics/2009/feb/20/gordon-brown-italy-g20-jowell)

Scoperchiatore
23-02-2009, 07:27
Una bella rassegna stampa! :asd:

Lavoro incredibile, tantissimi complimenti. Pagina bookmarkata su delicious :D

atinvidia284
23-02-2009, 11:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifL’Italia non merita di essere parte dell’Unione Europea
febbraio 2009 italiadallestero.info

[de Volkskrant]

L’ipocrisia con cui l’UE sta cercando di imporre i propri ‘valori e norme’ ad un paese come la Turchia, mentre mantiene al suo interno una mela marcia come l’Italia, toglie credibilità all’UE stessa.

Bisognerebbe provare ad essere immigrato in Italia. Ogni anno questo Paese xenofobo dell’UE attua una strategia del terrore quando si tratta di immigrati: viene impiegato l’esercito per continuare a tenere in pugno gli immigrati, vengono deportati gli immigrati in regola senza lavoro, e a tutti i rom (anche ai bambini!) verranno in futuro prese le impronte digitali dando per scontato che questi inevitabilmente compiranno (prima o poi) atti criminali.

Non si lesina sulla violenza quando si tratta di immigrati, che spesso sono bersaglio di omicidi e maltrattamenti a sfondo razzista. Quindi al momento l’Italia è probabilmente il Paese più razzista dell’UE. Un Paese in cui i partiti al governo flirtano apertamente con il fascismo e in cui ad ogni angolo della strada si può comprare un calendario di Mussolini non si addice a quell’immagine civile, moderna e progressista di cui l’Europa va tanto fiera. Anzi, un futuro Paese dell’UE deve poter garantire la sicurezza alle proprie minoranze per poter essere ammesso all’Unione. Ma allora neanche quest’Italia fascistoide, con le sue politiche d’immigrazione tanto disumane, potrebbe diventarne membro.

Un farabutto da caricatura

D’altronde un Paese, secondo gli stessi criteri di ammissione, deve avere un sistema giudiziario funzionante. Eppure la corrotta Italia, che per premier ha un farabutto da caricatura che è dovuto comparire davanti ai giudici per così tante questioni di frode, che ha dovuto inventarsi una legge per non essere più processato, soddisfa dunque tale criterio in modo inspiegabile.

Se Berlusconi stesso chiama la giustizia italiana ’un tumore’, soprattutto perché essa ostacola lui ed i suoi amici mafiosi, e non perché la voglia migliorare, allora in quanto europei dobbiamo concludere che l’Italia ha un sistema giudiziario malfunzionante.

Anche la libertà d’espressione lascia a desiderare in Italia: il Premier è proprietario di quasi tutte le televisioni, mentre giornalisti e comici che hanno espresso critiche nei confronti di Berlusconi adesso sono disoccupati.

Paese del G8

Eppure l’Italia riceve poche critiche dagli altri Paesi, potendo annoverarsi con orgoglio tra i paesi del G8. L’ipocrisia con cui l’UE puntando un dito accusatore sta cercando di imporre i propri ‘valori e norme’ a Paesi come ad esempio la Turchia, mentre mantiene al suo interno una mela marcia come l’Italia, dà all’UE stessa un’immagine di scarsa credibilità. Che l’Italia sia tra i paesi fondatori dell’attuale UE, mentre per quanto riguarda valori e norme assomiglia sempre più ad una repubblica delle banane, è paradossale e dovrebbe portare perlomeno ad una revisione dei valori e delle norme europei o ad un ripensamento sulla presenza stessa dell’Italia come membro nell’UE.

[Articolo originale di Sabra Dahhan] (http://extra.volkskrant.nl/opinie/artikel/show/id/1786/Italie_hoort_niet_in_de_EU)

Froze
23-02-2009, 13:07
Non si lesina sulla violenza quando si tratta di immigrati, che spesso sono bersaglio di omicidi e maltrattamenti a sfondo razzista. Quindi al momento l’Italia è probabilmente il Paese più razzista dell’UE. Un Paese in cui i partiti al governo flirtano apertamente con il fascismo e in cui ad ogni angolo della strada si può comprare un calendario di Mussolini
questa ha fumato davvero pesante prima di scrivere st'articolo :mbe:

Gianluca99
23-02-2009, 14:43
quest'ultimo articolo mi spaventa :eek:
L'Italia fuori dall'UE, il solo pensiero mi rabbrividisce. :(

atinvidia284
23-02-2009, 15:15
questa ha fumato davvero pesante prima di scrivere st'articolo :mbe:
Levami il quote altrimenti sembra che l'abbia scritto io,invece è l'estratto dell'articolo.

Per il resto non penso valga neanche la pena ricordare il perchè di quella frase "omicidi e maltrattamenti a sfondo razzista"
La prima cosa che mi viene in mente è l'uccisione a sprangate di abdul in cui ci si rivolse anche con ingiurie del tipo "negro di merda"
Per i maltrattamenti ci sono un'infinità di casi,il primo che mi viene in mente è quello di "emmanul negro",leggi sotto:
estratto:
l tribunale bolognese del Riesame che ha preso in considerazione le posizioni dei vigili coinvolti nel caso Bonsu, finiti agli arresti domiciliari, ha usato parole molto forti per delineare il comportamento degli indagati. Poche pagine che confermano quanto richiesto dalla procura di Parma e quanto scritto nell'ordinanza emessa dal gip Pietro Rogato perché vi è la possibilità di inquinamento delle prove e "recidivanza in rilevanza alla fede pubblica". Cinque fogli in cui si denuncia la discriminazione razziale, la totale mancanza di valori umani e il forte spregio per la funziona pubblica.

"Serrata e corale attività per la falsificazione ideologica in atti a provare la verità" raccontano le motivazioni vergate dal Riesame riguardo alle falsificazioni dei documenti relativi all'operazione antidroga al parco ex Eridania del 29 settembre scorso.

Il panorama peggiora ulteriormente scorrendo le fitte righe che rilevano nei quattro vigili ai domiciliari la "tangibile prova di un profondo disprezzo dei valori umani e civili, un'allarmante capacità falsificatrice di atti redatti come pubblico ufficiale al solo fine di occultare fatti commessi, al fine di proteggersi". Ad alimentare il tutto sarebbe il "totale spregio per la funzione pubblica" che porterebbe, secondo il Riesame, agli atti razzisti denunciati da Emmanuel Bonsu. Gli agenti soffrirebbero della "dimostrata inclinazione alla violenza verso soggetti più deboli" sfociati poi in "discriminazione razziale che ha caratterizzato la vicenda per tutti i ricorrenti (i quattro vigili agli arresti domiciliari, ndr) che si sono rivolti a Emmanuel Bonsu con epiteti come «Nero» e «Scimmia»". Il tribunale della Libertà non ha comunque preso in esame la fotografia in cui è ritratto uno degli agenti vicino a Bonsu, immagine che negli ultimi giorni ha fatto molto parlare di sé.
http://parma.repubblica.it/dettaglio/Vigili-falsi-razzisti-e-disumani-Ecco-perche-restano-ai-domiciliari/1586814?edizione=EdRegionale

Froze
23-02-2009, 15:54
Levami il quote altrimenti sembra che l'abbia scritto io,invece è l'estratto dell'articolo.

Per il resto non penso valga neanche la pena ricordare il perchè di quella frase "omicidi e maltrattamenti a sfondo razzista"

nessuno mette in discussione quei casi, ma in quest'articolo la giornalista ( :rolleyes: ) la fa decisamente fuori dal vasino...
vengono deportati gli immigrati in regola senza lavoro (:mbe: )
giornalisti e comici che hanno espresso critiche nei confronti di Berlusconi adesso sono disoccupati. ( :mbe: )
ad ogni angolo della strada si può comprare un calendario di Mussolini ( :mbe: )

atinvidia284
23-02-2009, 19:11
nessuno mette in discussione quei casi, ma in quest'articolo la giornalista ( :rolleyes: ) la fa decisamente fuori dal vasino...
vengono deportati gli immigrati in regola senza lavoro (:mbe: )
giornalisti e comici che hanno espresso critiche nei confronti di Berlusconi adesso sono disoccupati. ( :mbe: )
ad ogni angolo della strada si può comprare un calendario di Mussolini ( :mbe: )
Ho capito,però prima avevi quotato un'altra cosa,ora non possiamo metterci a fare l'analisi di ogni frase :D
Per il rimpatrio degli immigrati regolari senza lavoro si riferisce a questo:
Alessandra Stivali, che dirige il dipartimento immigrazione della Cgil di Padova, per Said Tamri non ha buone notizie. "L'immigrato regolare che resta senza lavoro rischia grosso. Nel momento in cui deve rinnovare il permesso di soggiorno, se non dimostra di avere uno stipendio, riceve un "permesso per attesa occupazione". Dura solo sei mesi. Al termine, o dimostri di avere trovato un lavoro o, automaticamente, non sei più in regola. Insomma, torni clandestino. Se ti fermano, puoi essere portato al Cpt, che adesso viene chiamato Cie, Centro di identificazione ed espulsione. Con la crisi che c'è, centinaia di migliaia di immigrati sono in zona rischio come Said. E' per questo che noi della Cgil abbiamo chiesto una moratoria di due anni per la Bossi - Fini. Con questa legge e con il nuovo "pacchetto sicurezza" tanti lavoratori in regola da anni rischiano di finire nel mercato nero o peggio nelle file della criminalità".
http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/economia/inchiesta-precari/specializzato-senza-lavoro/specializzato-senza-lavoro.html

Per i comici e giornalisti si riferisce al famoso editto bulgaro (http://it.wikipedia.org/wiki/Editto_bulgaro) prendendo forse in considerazion il fatto che attualmente luttazzi non sia più in tv,anche se effettivamente ciò era valido qualche tempo fa.
Per il calendario di mussolini non saprei,ma chi è interessato lo può comprare QUI (http://www.ilventennio.it/calendario-mussolini-2009-colori-p-150.html) o QUI (http://www.mussolini.net/index.php?option=com_content&view=article&id=56&Itemid=65&lang=it) :D :D
http://www.ilventennio.it/images/c42f44a39fd4ceea231572209fee8511_medium.jpg http://www.forumforyou.it/faccine/smile1/154.gif

atinvidia284
23-02-2009, 19:14
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifAlcune frasi di Berlusconi scandalizzano l’Argentina
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Le Monde & AFP]

Alcune dichiarazioni del capo del governo italiano, Silvio Berlusconi, riguardanti i « voli della morte « durante la dittatura argentina (1976-1983) hanno provocato, mercoledì 18 Febbraio, una mini-crisi diplomatica tra Roma e Buenos Aires. L’Argentina ha fatto presente il suo “disagio” dopo le dichiarazioni di Berlusconi ed ha convocato l’ambasciatore italiano per chiedergli delle spiegazioni, reazione che a sua volta ha suscitato l’ ‘’indignazione” del governo italiano.
Berlusconi aveva ironizzato venerdì a Cagliari, su “quel dittatore argentino che, per eliminare i suoi avversari li faceva salire su un aereo con un pallone, e poi apriva il portellone e diceva “E’ una bella giornata, andate pure fuori a giocare” aggiungendo “Che fa ridere, ma è drammatico”, secondo il video pubblicato su Youtube.

Il presidente del Consiglio italiano faceva allusione agli oppositori del regime argentino che, durante la dittatura, venivano gettati ancora in vita dagli aerei.
Il quotidiano argentino Clarin ha pubblicato la notizia in prima pagina, titolando : « Berlusconi, macabro con i desaparecidos », e citando L’Unità, che per prima ha pubblicato le dichiarazioni di Berlusconi.

[Articolo originale di Le Monde ] (http://www.lemonde.fr/archives/article/2009/02/19/des-propos-de-berlusconi-scandalisent-l-argentine_1157348_0.html)

dicklaurant
24-02-2009, 10:09
eccellente lavoro, complimenti :yeah:

atinvidia284
24-02-2009, 20:19
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifQuattro anni e mezzo di prigione per l’ex-avvocato di Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Le Figaro & AFP]

David Mills aveva percepito 600.000 dollari in cambio delle sue false testimonianze in favore del Cavaliere nell’affare “Fininvest”.

Lo scorso ottobre, Silvio Berlusconi si era messo al riparo dalla giustizia facendo votare una legge che gli concedeva l’immunità penale durante tutto il suo mandato di capo del governo italiano. Un’immunità che non copre il suo ex-avvocato inglese, David Mills, che è stato condannato martedì a quattro anni e mezzo di prigione per falsa testimonianza in favore del Cavaliere.

David Mills, specialista nell’apertura di conti nei paradisi fiscali, è stato riconosciuto colpevole di aver ricevuto da parte del suo illustre cliente 600 000 dollari in cambio di false testimonianze, in suo favore, in due processi per corruzione di magistrati. I fatti incriminati, che implicano la Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, risalgono alla fine degli anni ‘90.

La procura della Repubblica di Milano aveva chiesto quattro anni e otto mesi di prigione per David Mills. Durante il processo, egli aveva riconosciuto di aver ricevuto questi soldi da Silvio Berlusconi, “a titolo di riconoscenza” per il suo lavoro. Egli era poi ritornato sulle sue dichiarazioni, assicurando che i soldi che gli erano stati versati da un armatore italiano.

Questa condanna “è contraria ad ogni logica e noi la contesteremo”, ha dichiarato il suo avvocato all’annuncio del verdetto, confermando che ricorrerà appello.
David Mills non è il primo avvocato di Silvio Berlusconi ad essere mandato in prigione. Cesare Previti, ex-avvocato ed ex-ministro della Difesa, è stato condannato in via definitiva a sei anni di prigione nel 2006 per corruzione di magistrati nell’affare Fininvest.

[Articolo originale di Pierre Bohm] (http://www.lefigaro.fr/international/2009/02/17/01003-20090217ARTFIG00499-l-ex-avocat-de-berlusconi-condamne-a-4-ans-de-prison-.php)

naej
25-02-2009, 11:24
questa ha fumato davvero pesante prima di scrivere st'articolo :mbe:

Francamente non mi pare. A parte i calendari di Mussolini, che penso sia una esagerazione, tutto il resto è documentabile e argomentabile. Basta seguire un po' i media.

atinvidia284
25-02-2009, 14:58
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.mini.gifLa «Guantanamo» di Silvio
febbraio 2009 italiadallestero.info
[Ethnos]

Il Cavaliere ignora totalmente le disumane condizioni di detenzione degli immigrati clandestini a Lampedusa.

Silvio Berlusconi aspira a trasformare la piccola isola di Lampedusa in una sorta di diga frangiflutti contro gli immigrati, per impedire che le «ondate» di africani possano raggiungere le coste italiane. Il progetto promosso dal Ministero degli Interni del paese riguarda l’«espansione e la ristrutturazione» delle esistenti strutture di accoglienza e di soggiorno temporaneo degli immigrati clandestini, di origine prevalentemente africana, a Lampedusa.

In realtà, si tratta essenzialmente di un piano per la costruzione di un nuovo e più grande «centro d’accoglienza per immigrati», al fine di tenere gli immigrati clandestini il più possibile lontani dalla terraferma.

Sebbene la nuova «Guantanamo d’Europa», come viene descritta da molti, si sviluppi su un’area limitata e sia predisposta all’«accoglienza» e al «soggiorno» di sole 380 persone, oggi «ospita» circa 1.300 immigrati clandestini, prevalentemente africani.

La prospettiva della costruzione di nuove strutture nei cosiddetti campi profughi, in sostanza «campi di concentramento», ha fatto esplodere la rabbia dei 6000 abitanti residenti nell’isola.

Poiché le bellezze naturali e gli incantevoli fondali di Lampedusa costituiscono un potente polo di attrazione turistica, i residenti sono preoccupati dal rischio di una drastica riduzione, se non della totale scomparsa, del turismo sull’isola.

Per quasi tre settimane, gli abitanti dell’isola hanno innalzato la bandiera della «rivolta» contro Roma, allarmati dall’eventualità quasi certa di gravi danni al turismo locale. In molti si chiedono «chi vorrebbe trascorrere le proprie vacanze a Guantanamo?»

L’atteggiamento degli abitanti dell’isola nei confronti degli immigrati non cela il minimo intento razzista. La maggior parte augura loro una sorte migliore, ma non sulla loro isola…

Fanno finta di nulla

Il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Interni, Roberto Maroni, del partito di estrema destra «Lega Nord», hanno lasciato intendere che non sono a conoscenza di alcuna notizia riguardante le disumane condizioni di detenzione degli immigrati ospitati attualmente nell’obsoleto e degradato «centro di accoglienza per immigrati».

Secondo il Cavaliere, gli immigrati sarebbero anche liberi, se volessero, di uscirsene fuori indisturbati a bersi una birra… La gente del posto teme però che qualche turista straniero possa trovarsi di fronte qualche immigrato africano ubriaco.

Circa un mese fa, gli abitanti dell’isola hanno manifestato fuori dal «centro» con l’appoggio del sindaco, spingendo gli immigrati lì rinchiusi a scavalcare la recinzione del campo e a unire le loro voci al grido di «Libertà, Libertà», mentre gli abitanti si domandavano ancora una volta perché la loro piccola isola dovrebbe risolvere un problema che non solo riguarda tutto il «vecchio continente», ma che la stessa Europa non tenta nemmeno di risolvere?

L’odierno «accampamento» di Lampedusa, la cui superficie è di 27 km², è stato costruito anni fa su un burrone… I profughi non hanno accesso al paese, poiché glielo impediscono le alte recinzioni lungo il perimetro e decine di guardie, per non dire carcerieri, che fanno sentire gli immigrati come se non avessero mai lasciato la loro terra d’origine…

Da qui non si può fuggire

Il numero di immigrati clandestini che dalle coste della Tunisia tentano di raggiungere le antistanti coste italiane e da lì l’entroterra ha registrato un sensibile aumento. Lo scorso anno sono riusciti ad arrivare illegalmente sulle coste italiane, con piccole imbarcazioni da pesca o altri battelli, 36.952 immigrati pagando cospicuamente i moderni commercianti di schiavi. Circa 31.000 di questi non sono riusciti ad arrivare più in là di Lampedusa, che si trova a 130 Km dalle vicine coste della Tunisia, una distanza che un peschereccio copre in 10 ore.

Alcuni vengono fermati al largo dalla Guardia Costiera italiana e trasferiti a Lampedusa, mentre altri vengono salvati da imminente annegamento dalle barche dei pescatori locali e trasferiti nella “Guantanamo” europea. I responsabili del progetto governativo ritengono l’isola il luogo “ideale” per gli immigrati clandestini perché impedisce ogni loro eventuale tentativo di fuga, garantendo al tempo stesso un costante controllo dei loro movimenti. Come rende noto il settimanale tedesco Der Spiegel, nessuno straniero può rimanere nascosto in questa piccola cittadina per più di cinque minuti…

A un certo punto, come prevede il progetto, uno dopo l’altro gli immigrati verranno espulsi, procedura che però può durare anni.

130 chilometri separano Lampedusa dalle coste della Tunisia.

10 ore impiegano i pescherecci dei nuovi commercianti di schiavi per raggiungere l’isola.

380 persone possono essere ospitate nel centro d’accoglienza, mentre attualmente ci vivono ammassati più di 1.300 immigrati clandestini.

[Articolo originale di Andrea Katsoulis] (http://www.ethnos.gr/article.asp?catid=11381&subid=2&tag=8334&pubid=2394826)

atinvidia284
25-02-2009, 15:00
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifANALISI - Tentativo di colpo di stato
febbraio 2009 italiadallestero.info

[El Paìs]

Quello che Berlusconi sta tentando di fare è un autentico e genuino colpo di stato morale e istituzionale. Vuole imporre al paese una legge medievale, che pretende di togliere al cittadino il diritto di decidere sulla propria vita e sul proprio corpo per affidarlo alla volontà totalitaria della Chiesa e dello Stato. E siccome facendo questo si trova contro tutte le decisioni prese in precedenza in merito dalla magistratura (a tutti i livelli, compreso quello europeo) e il rifiuto del Capo dello Stato di firmare un decreto legge sfacciatamente anticostituzionale, Berlusconi annuncia che pretende rigirare la legge e la Costituzione con una sessione fiume del Parlamento e con proclami diretti al “popolo” (vale a dire i telespettatori che manipola grazie al suo monopolio televisivo).

Il caso di Eluana Englaro è chiarissimo: in stato vegetativo permanente da 17 anni, aveva comunicato al padre e ai suoi amici, la sua ferma volontà di non voler essere “salvata” da nessuna macchina nel caso in cui le fosse successo quello che era successo ad un suo amico. La sua volontá è stata giudicata inequivocabilmente dai tribunali che hanno dovuto giudicare il caso e, perciò, una sentenza definitiva e inappellabile, ha permesso che si potesse “sconnettare la sonda” a Eluana.

D’altro canto la Costituzione italiana garantisce al cittadino il diritto di rifiutare qualsiasi trattamento medico, anche quando la sua mancanza potrebbe provocare la morte. E non si può imporre l’alimentazione forzata, tantomeno a chi volesse lasciarsi morire per uno scipero della fama e della sete.

Di fronte al diktat khomeinista della Chiesa e di Ratzinger, che considera un omicidio rispettare la volontà di Eluana, il Governo di Berlusconi (non esiste governo più pagano e sottomesso alla “mamma” che questo) ha violato qualsiasi norma e procedimento con lo scopo di imporre la volontà torturatrice della Chiesa gerarchica (senza dubbio, ci sono tantissimi preti e vescovi che si sono dichiarati rispettosi per la legge e il diritto dei cittadini).

Berlusconi ha deciso di aprire un vero “casus belli” dichiarando la sua intenzione di cambiare immediatamente la Costituzione per poter governare sistematicamente con decreti-legge saltando i dibattiti parlamentari, proclamando così, apertamente, l’inizio della sua pulsione di dittatura. L’Italia entra, pertanto, in un periodo di emergenza democratica assoluta, ancora più grave se consideriamo che l’Europa sembra non accorgersi della serietà della vocazione totalitaria di Berlusconi.

Nel paese si è messo in moto un tam tam mediatico di cittadini che vogliono auto organizzare una opposizione alle azioni liberticide del Governo. Manca, però, una reazione degna del suo nome da parte del Partito Democratico di Veltroni, completamente impantanato e sottomesso psicologicamente e culturalmente al “Berlusconismo”, sebbene le dichiarazioni di Berlusconi non lasciano dubbi: il suo Governo vuole distruggere ogni forma di controllo, qualsiasi limite, qualsiasi equilibrio, qualsiasi autonomia che ostacoli la dittatura di fatto del Governo.

A giudici, giornalisti, sindacalisti e a qualsiasi cittadino implicato, lo si impronta con il marchio di “comunista” e addirittura come terrorista se non si sottomette ad un Governo sovversivo che sta distruggendo la democrazia liberale in Italia.

[Articolo originale di Paolo Flores D'Arcais ] (http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Intento/golpe/elpepisoc/20090207elpepisoc_3/Tes)

atinvidia284
25-02-2009, 15:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/switzerland.mini.gifLa chiamata alle ronde cittadine in nome della sicurezza
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Le Temps]

Dopo aver dispiegato, l’anno scorso, i militari nelle strade delle grandi città, Silvio Berlusconi ha adottato un decreto che regolamenta le ronde notturne dei cittadini. Preoccupazione della sinistra e della Chiesa Cattolica.

Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha espresso le sue riserve. Gran parte dell’opposizione di sinistra è preoccupata da una deriva autoritaria. Persino il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini (Alleanza Nazionale), ha esposto i suoi dubbi, mettendo in guardia sui rischi di confondere delinquenza ed immigrazione. Malgrado tutto, il governo di Silvio Berlusconi ha approvato nel Consiglio dei Ministri di venerdì un decreto legge che legittima e legalizza le “ronde” notturne dei cittadini in nome della protezione degli individui e dei beni.

Dopo aver spiegato la scorsa primavera 3.000 militari nelle strade delle grandi città della Penisola, e nonostante l’Italia sia già il paese europeo che ha il più alto numero di poliziotti per abitante, il gabinetto di Berlusconi ha voluto, attraverso questa misura, dare una risposta forte al sentimento di insicurezza della popolazione in seguito soprattutto ai recenti casi di stupro a Roma ed a Bologna, commessi da stranieri. Il testo precisa che i “volontari per la sicurezza” non saranno armati. “Saranno dotati esclusivamente di telefoni cellulari e wolkies-talkies”, ha sottolineato il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il quale ha dichiarato qualche settimana fa che era necessario “dare prova di cattiveria verso i clandestini”. Il suo partito, la Lega Nord, organizza da anni nonostante le polemiche delle ronde notturne di cittadini, principalmente nel nord-est del paese. Secondo lui, la legalizzazione delle ronde porterà un aiuto prezioso agli sforzi della polizia.

Il governo Berlusconi ha precisato che le ronde saranno strettamente regolamentate, poiché saranno messe sotto il controllo dei comuni e delle questure. Una parte della sinistra teme tuttavia che la moltiplicazione dei gruppi di volontari provochi degenerazioni e renda la situazione esplosiva. Tanto che gli atti razzisti e i raid punitivi si moltiplicano. La settimana scorsa, in seguito all’aggressione di una coppia di ragazzi romani e dello stupro della ragazza da parte di due giovani rumeni in un parco della capitale, degli sconosciuti hanno preso d’assalto un bar frequentato da stranieri. Nella primavera scorsa, erano stati attaccati e incendiati campi nomadi nella periferia di Napoli.

La sinistra attacca specialmente la maggioranza di Berlusconi che, prima delle elezioni, aveva impostato la propria campagna sul tema della sicurezza e che si ritrova sopraffatta di fronte a una successione di sordidi fatti. Ieri, Silvio Berlusconi ha assicurato che malgrado i recenti episodi, “il numero di stupri” è in calo. I suoi collaboratori sostengono anche che la legalizzazione delle ronde dovrà “impedire gli abusi” e ricordano che sul territorio anche dei sindaci di sinistra hanno istituito “ronde cittadine” per rispondere alle preoccupazioni sulla sicurezza dei loro cittadini. Ciononostante, Marco Minniti ha ripetuto ieri a nome del Partito Democratico: “Si rimette in discussione il monopolio della sicurezza attribuito allo Stato e quindi alla polizia” e ha aggiunto: “Per bassa convenienza politica, si innesca un meccanismo difficilmente gestibile”.

La gerarchia cattolica è ancora più severa. Dopo aver criticato l’invito fatto ai medici di denunciare i clandestini che si fossero rivolti a loro per farsi curare, Mons. Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, ha dichiarato ieri che “l’istituzione delle ronde rappresenta un’abdicazione dello Stato di diritto. Non è la via da seguire”.

Di fronte a questo rischio, alcuni responsabili della polizia hanno espresso, non pubblicamente, le loro preoccupazioni. In risposta, il governo ha previsto che le ronde saranno guidate da poliziotti in pensione. A Verona, il polemico sindaco Flavio Tosi (Lega Nord), ha inserito due immigrati regolari nelle sue ronde notturne. Resta il fatto che, nonostante questi piccoli aggiustamenti, il clima è sempre più teso. A Roma, il sindaco Gianni Alemanno (Alleanza Nazionale), annuncia che saranno strettamente sorvegliati i campi nomadi. E per entrare al loro interno, sarà ormai necessario presentare un documento di identità. Il comune ha anche preso in considerazione l’ipotesi di vietare ai Rom di ricevere parenti o amici dopo le 22.

[Articolo originale di Eric Jozsef] (http://www.letemps.ch/Page/Uuid/d2fdbfe0-ff96-11dd-8f73-35c79f4c7805/Au_nom_de_la_s%C3%A9curit%C3%A9_lappel_aux_patrouilles_citoyennes)

atinvidia284
25-02-2009, 15:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifL’associazione dei giornalisti tedeschi (DJV) conferisce il premio per la libertà di stampa a Marco Travaglio
febbraio 2009 italiadallestero.info

[DJV]

Libertà di stampa

I sette membri del consiglio direttivo federale della DJV, l’associazione dei giornalisti tedeschi, quest’anno hanno assegnato il premio per la libertà di stampa al giornalista e autore italiano Marco Travaglio.

Michael Konken, presidente federale della DJV, ha motivato la decisione dichiarando: “Assegnamo il premio a Marco Travaglio, un collega che si è contraddistinto per il coraggio critico e l’impegno dimostrato nel combattere per la libertà di stampa in Italia.”

Travaglio ha saputo denunciare pubblicamente i tentativi dei politici italiani, in particolare di Silvio Berlusconi, di influenzare il lavoro dei media e di ostacolare lo sviluppo di un giornalismo critico. Le critiche di Travaglio si sono orientate anche ai colleghi italiani con lo scopo di incoraggiarli a non sottomettersi alla censura. “Il premio della DJV per la libertà di stampa è il riconoscimento più adatto a Marco Travaglio,” ha dichiarato Konken. “Travaglio deve dare coraggio ai giornalisti italiani affinché possano svolgere la loro funzione di vigilanza e non cadano vittima di intimidazioni”.

Il premio della DJV per la libertà di stampa consiste in 7.500 Euro e sarà conferito a Marco Travaglio a Berlino alle 18:30 del 28 aprile 2009 presso il Palazzo della Bundespressekonferenz (ufficio stampa federale). I rappresentanti dei media sono invitati a partecipare alla cerimonia.

Con questo premio la DJV onora personalità o istituzioni che si impegnano in prima persona in battaglie per il mantenimento e la creazione della libertà di stampa. I precedente vincitori sono stati il giornalista serbo Miroslav Filipovic, la giornalista russa Olga Kitowa e la redazione del giornale “Berliner Zeitung”. Filipovic ha ricevuto il premio per aver scoperto i crimini di guerra serbi in Kosovo, Kitowa è stata premiata per la sua difficile battaglia contro la corruzione in Russia e la redazione del “Berliner Zeitung” per l’impegno dimostrato nel difendere la libertà di stampa in Germania e l’indipendenza editoriale da Mecom Group, la casa editrice che l’ha rilevata.

[Articolo originale] (http://www.djv.de/SingleNews.20+M5cfc369224d.0.html)

atinvidia284
26-02-2009, 00:04
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.mini.gifBerlusconi: scandalo per una battuta sui desaparecidos argentini
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Clarin]

Secondo la stampa Italiana, è successo la settimana scorsa, durante un comizio elettorale in Sardegna

Ha scherzato sui “voli della morte” e sulla fine dei sequestrati

Ha dell’inaudito e non è impossibile che, come sempre, Silvio Berlusconi neghi d’aver detto ciò che ha detto.
Ma questa volta ha superato ogni limite, con una battuta che offende la memoria dei desaparecidos ed alleggerisce le colpe dei suoi assassini.
Sabato scorso, a Cagliari, durante un comizio elettorale, ha dedicato una parte del suo discorso al suo piatto forte: le barzelette [in italiano nel testo, N.d.T.].

Inaspettatamente gli è venuto in mente un nuovo tema, del quale non aveva mai parlato prima, e men che meno seriamente: i migliaia di desaparecidos durante la dittatura militare argentina. Molti furono gettati dagli aerei. “Erano belle giornate, li facevano scendere dagli aerei”.

Non è chiara la ragione che lo ha spinto a dire una cosa del genere, ma l’inviato del qutidiano L’Unità, Marco Bucciantini, ha portato alle cronache la frase infame. Se Berlusconi effettivamente non ha fatto una delle sue terribili battute, allora il governo argentino non dovrà chiedere spiegazioni e protestare dopo aver indagato sul caso.

Può darsi che Berlusconi abbia voluto burlarsi del tema dei desaparecidos. La giustizia italiana sta studiando l’estradizione dell’ammiraglio Emilio Massera, oppressore che dirigeva gli assassini della “Fuerza de Tareas” della Scuola di Meccanica dell’Esercito [il più grande e attivo centro di detenzione illegale e tortura delle persone scomode al regime, N.d.T.]. Per le prigioni sotterranee di questo campo di sterminio passarono 5000 prigionieri e la maggior parte sparirono, dopo essere state torturate o “trasferite” [Le esecuzioni venivano annunciate come il trasferimento ad un carcere normale, N.d.T]. Tra loro, Patrizia Villa Algañaraz, dell’agenzia Interpress Service, nipote di chi scrive, che venne gettata in mare da un aereo.

Come Berlusconi, anche Massera era membro della loggia massonica Propaganda Due (P2), diretta dal Venerabile Maestro Licio Gelli, che fu sciolta dal Parlamento italiano per aver “contaminato” la vita del paese più di ogni altra organizzazione. L’adesione alla P2, che Berlusconi negò fino a che la Giustizia non provò il contrario, era forse un’altra delle sue battute.

La sequenza di gaffes e figuracce è lunghissima, perché “Il Cavaliere” è incontenibile. In una delle ultime ha chiamato “abbronzato” (che negli USA è un insulto raziale) il presidente Barak Obama. Ovviamente disse, strizzando un occhio con il suo largo sorriso, che si trattava di un aggettivo affettuoso.

Un’altra volta ha detto ad un giornalista inglese, l’attuale sindaco conservatore di Londra, che l’unico gesto repressivo di Mussolini consistette nel mandare in vacanza su delle isole gli oppositori politici. Si riferiva al confinamento. Dopo negò, ma i suoi amici inglesi sostennero che lo disse.

Durante la campagna elettorale del 2006 scherzò coi cinesi. Chiese alla gente di leggere il libro rosso del comunismo. “Scoprirete che Mao non mangiava i bambini crudi, ma li bolliva per usarli come concime nei campi”, disse. Il Governo cinese non apprezzò.

La maggioranza degli italiani gli perdonano tutto e ridono assieme a lui. Anche nel 2006 disse che si fidava dell’intelligenza degli italiani al voto e si augurava che “non ci siano in giro tanti coglioni che possano votare facendo il proprio disinteresse”. La sinistra protestò inutilmente: ogni giorno raccoglie meno voti.

A volte si confonde nelle citazioni, con il solo effetto d’aumentare la propria popolarità. “I fondatori di Roma furono Romolo e Remolo”, disse in un’altra occasione provocando l’ilarità generale per il falso storico nei confronti del povero Remo. Le donne sono la sua specialità e gli sono costate una crisi matrimoniale quando sua moglie Veronica gli chiese in una lettera aperta ai giornali pubbliche scuse, per una frase che disse ad un’attrice, che adesso è ministro, durante una festa delle sue reti televisive: “Se non fossi sposato con mia moglie ti chiederei di sposarmi”.

Il primo ministro Berlusconi rivelò inoltre che aveva “sedotto” la presidentessa finlandese, che rimase stupefatta, per ottenere il voto di Helsinki a favore di Parma come capitale di un centro di agricoltura europeo. Il governo Finlandese protestò ufficialmente.

[Articolo originale di Julio Algañaraz] (http://www.clarin.com/diario/2009/02/18/elmundo/i-01860947.htm)

atinvidia284
26-02-2009, 00:07
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifLampedusa : la nuova «Alcatraz» ?
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Radio France Internationale]

Ci sono grandi nuvoloni neri, mercoledì 18 febbraio, nel cielo di Lampedusa. Delle fiamme si innalzano dal centro di accoglienza, a qualche chilometro dal paese principale di quest’isola- divenuto il teatro di una rivolta d’immigrati. Al mattino presto, in seguito all’annuncio di un rimpatrio imminente di 107 Tunisini, gli immigrati hanno forzato il portone per evadere. Respinti dalle forze dell’ordine, una ventina di loro ha riunito materassi, cuscini e carta per darvi fuoco. Risultato: una sessantina di feriti ha dovuto essere medicata e il centro è stato in parte devastato dall’incendio. La ribellione non è una sorpresa per nessuno a Lampedusa: già da qualche settimana le organizzazioni internazionali segnalano un ambiente esplosivo nel Centreo d’Identificazione e d’espulsione.
Ammassati da settimane, i “clandestini”, come li chiamano gli Italiani, si sentono in trappola a Lampedusa. Arrivati in barca dopo aver traversato il Mediterraneo, speravano di poter trovare un lavoro in Europa. Ma in questi ultimi giorni hanno tutti ricevuto una lettera d’espulsione. Da allora temono di essere i prossimi a essere rispediti nel loro paese d’origine.
Fino al dicembre 2008 gli immigrati non restavano che qualche giorno sull’isola di Lampedusa, per poi essere trasferiti nel continente. Dopo 60 giorni, quelli che non potevano ottenere lo statuto di rifugiato ricevevano un avviso d’espulsione con l’obbligo di lasciare il territorio. Tuttavia, invece di ritornare nel loro paese d’origine, la maggior parte restava in Europa per lavorare clandestinamente. Ma da allora le regole del gioco sono cambiate. Il ministro degli interni, Roberto Maroni, ha deciso di trasformare il “Centro di prima accoglienza” in “Centro d’identificazione e di espulsione” per permettere dei rimpatri più rapidi. Inoltre , un accordo firmato il 27 gennaio a Tunisi tra il ministro dell’Interno italiano Roberto Maroni e il suo corrispettivo tunisino, Rafik Belhaj Kacem, ha avuto un effetto acceleratore.

400 poliziotti per 863 emigranti

E’ la prospettiva di un allontanamento sicuro che ha spinto un centinaio di immigranti a ribellarsi. In questi ultimi giorni l’atmosfera è diventata esplosiva nel centro d’accoglienza. Gli immigrati vivono come in una prigione a cielo aperto, dietro il filo spinato e sotto gli occhi attenti di 400 poliziotti, carabinieri e soldati. Le forze dell’ordine pattugliano 24 ore su 24. La tensione all’interno è tale che anche il personale umanitario non attraversa più le barriere di quello che ormai chiamano “la gabbia delle belve”. Simona Mascarelli, dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni, è incaricata di informare gli immigrati di Lampedusa dei loro diritti- ma non può più compiere appieno la sua missione: “Il problema è che non abbiamo più accesso a tutti. Secondo la polizia non è un posto abbastanza sicuro per noi. Dicono di aver trovato coltelli e temono che ci possa succedere qualcosa”.
E se il centro di accoglienza stesse diventando un zona di non-diritto? In ogni caso, che si tratti dell’ Organizzazione internazionale delle migrazioni o dell’Alto commisariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, oggi, e già da settimane, nessuno sa più cosa sta succedendo al suo interno. Dei Tunisini, contattati per telefono, riferiscono di condizioni di detenzione inumane e di una mancanza d’igiene che avrebbe causato diversi casi di scabbia. Secondo l’amministatore del centro, Federico Miraliotta, 90 docce e gabinetti sono a disposizione delle 863 persone attualmente presenti nel centro. L’anno scorso, picco massimo di arrivi nell’isola, fino a 1800 clandestini si ammassavano in questo campo chiuso. Il 24 gennaio 700 immigrati erano già evasi dal centro per raggiungere una manifastazione di abitanti dell’isola che sono, anche loro, contrari al nuovo centro d’identificazione e espulsione. Da allora, i tentativi d’evasione, e persino di suicidio, si moltiplicano. A inizio febbraio una decina di Tunisini hanno ingurgitato delle lame di rasoio e uno ha tentato di impiccarsi. Martedì 17 febbraio 300 persone avrebbero iniziato uno sciopero della fame.

Il comune suona il campanello d’allarme

In un rapporto gli eurodeputati confermano le accuse degli immigranti: indicano l’insufficienza dell’assistenza giuridica e medica, ma anche una mancanza di solidarietà dei membri dell’Unione Europea verso i paesi alla periferia dell’Unione. Da mesi il sindaco di Lampedusa reclama una nuova ispezione del luogo. A capo di una delegazione locale, Bernardino de Rubeis si è recato a Bruxelles il 10 febbraio per suonare il campanello d’allarme. Accusa il ministro degli Interni di essere il responsabile numero uno per aver stretto eccessivamente la morsa sui clandestini di Lampedusa: “Vorrei dirlo a tutti i paesi dell’Unione Europea: il fenomeno dell’immigrazione è un problema europeo. Noi a Lampedusa non possiamo più sopportare da soli questo peso. In più le dichiarazioni del ministro degli Interni Maroni, che vuole che tutti gli immigranti che arrivano sulla nostra isola ci restino fino alla loro espulsione….queste dichiarazioni rasentano la follia. Non è possibile!”
I 6000 abitanti di Lampedusa, che vivono di turismo e di pesca, si sentono soli di fronte all’urgenza. Tenuto conto della presenza sull’isola di un migliaio di poliziotti, carabinieri e soldati, temono che i turisti possano fuggire da questa nuova “Alcatraz”. L’isola si trova a soltanto 130 kilometri dalle coste della Tunisia. In questi ultimi anni è diventata la porta d’entrata per l’Europa- la prima terra sulla rotta degli Africani verso il nord. Nel 2008 circa 31.700 immigrati sono sbarcati a Lampedusa. Si tratta di un aumento del del 75% rispetto all’anno precedente.

[Articolo originale di Schmidt Heike] (http://www.rfi.fr/actufr/articles/110/article_78530.asp)

atinvidia284
26-02-2009, 14:38
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifPeter Popham: La condanna di Mills è un anticlimax
febbraio 2009 italiadallestero.info

[The Independent]

Taccuino milanese: che lezione morale dovremmo imparare dalla condanna di David Mills e dalla sua sentenza a quattro anni e mezzo di prigione?

E’ stato pubblicizzato come il processo dell’anno. Ma alla fine, la scorsa settimana il culmine dell’azione giudiziaria contro Silvio Berlusconi e il suo avvocato inglese David Mills per tangenti e corruzione è stato un non-evento. Ha avuto luogo in una squallida aula mezza vuota, nel retro del vasto e stupefacente tribunale di Milano, architettura fascista opprimente al massimo della sua desolazione. Nessuno dei due imputati si è fatto vedere al processo. Mills ha inviato le sue scuse e giustificazioni, ma Berlusconi non era neanche virtualmente presente: la sua ultima legge “ad personam”, che gli garantisce l’immunità contro le azioni giudiziarie fino alla fine del suo mandato, lo ha strappato dal processo a metà strada.

Che lezione morale dovremmo imparare dalla condanna di David Mills e dalla sua sentenza a quattro anni e mezzo di prigione? Il non prendere troppa confidenza con coloro di cui non ci si fida sembra inadeguato. Durante i molti anni in cui ha lavorato per Berlusconi, Mills ha contribuito a creare una rete di compagnie estere per il miliardario dei media. E l’uso che Berlusconi ne ha fatto non erano affari suoi? Per un ex assessore socialista, sposato con un Ministro socialista, questa sembra una dichiarazione infelicemente riduttiva.

I conti furono usati per pagare al defunto protettore di Berlusconi, Bettino Craxi, milioni in tangenti, per pagare una tangente di 434 mila dollari a un giudice romano, per frodare milioni al Ministero del Tesoro italiano. E’ stato in un processo che riguardava l’ultimo abuso che Mills è stato fatalmente prodigo con la verità.

Grazie alla prescrizione è improbabile che il piccolo problema milanese di David Mills si trasformi in tempo trascorso in prigione. Ha molti amici potenti a Londra, e si sta probabilmente ridendo del processo a qualche cena a di Islington mentre sto scrivendo. Ma la connivenza con la perfidia italiana di un uomo così vicino alla vetta del partito laburista è moralmente oltraggiosa.

Uno stigma riemerge

L’ostilità razziale verso i nuovi immigrati ha provocato timori che l’Italia stia ritornando al clima degli anni trenta, quando le leggi razziali di Mussolini bollavano gli ebrei. Perciò c’è un messaggio sinistro sulla copertina dell’ultima edizione italiana di Wired: una fotografia della scienziata italiana ebrea premio Nobel Rita Levi Montalcini, che compirà cento anni in aprile, con il titolo “ItAliens”?

Cacciare via il Vescovo

Il mondo è inorridito nell’apprendere che il “Vescovo” britannico lefebvriano Richard Williamson non crede nell’esistenza delle camere a gas, tuttavia Papa Benedetto lo ha riaccolto nella Chiesa. Adesso Williamson sta per essere cacciato dall’Argentina, dato che ha perso il suo lavoro là. Forse questo brillante Papa lo aveva programmato da tempo.

[Articolo originale di Peter Popham] (http://www.independent.co.uk/opinion/commentators/peter--popham-mills8217-conviction-is-an-anticlimax-1629355.html)

atinvidia284
27-02-2009, 00:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/austria.mini.gif"Apartheid" antirumeno in Italia
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Der Standard]

I Rom vengono tolti alla vista dell’opinione pubblica e costretti in campi

In Italia cresce il malumore contro gli immigrati rumeni: fiaccolate, guardie civiche, appelli a farsi giustizia da sé, tentativi di linciaggio, slogan razzisti – un’atmosfera da pogrom che viene sistematicamente fomentata dai media e da partiti come la Lega Nord. Dopo un episodio di violenza sessuale nella periferia di Roma sono stati incendiati negozi di rumeni.

Molti, ma non tutti i rumeni sono Rom e questi devono scomparire dal paesaggio urbano. Non sempre si differenzia tra rumeni e Rom. Soprattutto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, stringe la morsa attorno agli zingari. Anche famiglie Rom bene integrate, come quelle del quartiere Testaccio, che vivono in roulotte sulle rive del Tevere, sono state “trasferite”. La polizia le ha scortate ai margini della città, dove hanno dovuto piazzare le roulottes presso la tangenziale, senza acqua né corrente elettrica.

“Siamo italiani di terza generazione”, lamenta Aldo Udorovic. “Non rubiamo, ci guadagniamo da vivere onestamente, i nostri bambini vanno a scuola. Poiché abbiamo uno stile di vita diverso, veniamo trattati come cittadini di quarta classe”.

Promesse di espulsione

Non avendo potuto mantenere la sua promessa elettorale di “espellere almeno 5.000 Rom rimandandoli in Romania”, ora Alemanno persegue un obiettivo: i Rom devono essere tolti alla vista dei cittadini e spinti ai margini della città.

La conseguenza: campi nomadi come quello di Castel Romano, nel quale vivono più di 800 Rom regolarmente registrati, sono ormai completamente isolati.

Nei container del polveroso campo in inverno fa freddo e in estate fa un caldo insopportabile. Per evitare le proteste dei genitori delle zone circostanti, i bambini Rom vengono trasportati quotidianamente in autobus verso otto scuole diverse. Gli ultimi arrivano in classe due ore dopo l’inizio delle lezioni. La comunità cattolica di Sant’Egidio per questo accusa il governo di “apartheid”. “L’idea di relegare a vita degli esseri umani in campi è assurda”, si scalda Paolo Ciani, portavoce della comunità.

L’alloggio, per i Rom italiani, resta un sogno irraggiungibile. Quando il comune di Venezia volle costruire un piccolo insediamento sulla terraferma presso Mestre per 40 famiglie italiane di etnia Sinti, sostenitori della Lega bloccarono il cantiere e raccolsero firme contro il progetto, approvato già nel 1997. Del fatto che i Sinti vivessero lì ormai da 40 anni i manifestanti non si erano mai accorti.

[Articolo originale di Gerhard Mumelter] (http://derstandard.at/?url=/?id=1234507918892)

atinvidia284
06-03-2009, 13:41
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/poland.mini.gifLa fine dello Stato italiano?
febbraio 2009 italiadallestero.info

[rp.pl ]

Secondo il decreto sulla sicurezza emanato dal Governo, sulle strade delle città si sono mosse le ronde cittadine. Il Vaticano e l’opposizione parlano di fine dello Stato.

Da gennaio in Italia si è riversata un’ondata di brutali stupri collettivi, i cui autori erano stranieri, principalmente cittadini della Romania. Per la coalizione di Silvio Berlusconi che era salita al potere dieci mesi fa, tra l’altro grazie alle promesse di mettere ordine nelle strade, è un brutto colpo di propaganda, principalmente perché gli stupri sono un alimento tradizionale dei media italiani. Da gennaio TV e giornali si dilettano dando dei dettagli brutali, pubblicano interviste con le vittime e le loro famiglie, fanno il tifo per la caccia agli stupratori, effettuata dalla polizia.

Tutti i più importanti giornali italiani, così come le radio ed i telegiornali, hanno informato di un nuovo stupro commesso a Roma ai danni di un’interprete romena del tribunale, che aveva affermato di essere stata vittima di un connazionale, a lei sconosciuto, mentre tornava dal tribunale, dove aveva tradotto le testimonianze di un altro stupratore romeno. Ancora più attenzione è stata dedicata alla romena che, sempre a Roma, aveva ammazzato un italiano con un batticarne, quando questi si era presentato per l’affitto che gli spettava.

Le ripetute informazioni sulla criminalità romena hanno suscitato il panico attorno ai campi rom e nei quartieri abitati da Romeni, nonché un’ondata di romenofobia. Durante le manifestazioni, sempre più frequenti, gli abitanti chiedono l’allontanamento dei vicini Romeni e rom, e soprattutto un’azione decisa del Governo. Nell’azione sono rientrati i picchetti dell’estrema destra, che organizzavano attacchi ai Romeni e ai loro negozi. Soltanto la settimana scorsa [16-22/02 – ndt.] ce ne sono stati 15. L’opposizione approfitta della situazione parlando di fiasco della politica del Governo sulla sicurezza.

Il Governo ha dunque emanato un nuovo decreto. L’omicidio legato alla violenza sessuale sarà punito con l’ergastolo. Per le molestie sessuali ci sarà la reclusione fino 4 anni e gli imputati aspetteranno il processo in prigione. Contro ciò non protesta nessuno. Enormi dubbi suscita invece il permesso di organizzare le cosiddette ronde cittadine che aiuteranno la polizia. E’ vero che le ronde non saranno armate e saranno guidate da professionisti, cioè funzionari dei servizi di sicurezza in pensione, ma esiste il timore che saranno de facto spedizioni punitive o di ritorsione contro gli stranieri.

L’opposizione ritiene che in questo modo il Governo riconosce la sconfitta nella lotta contro la criminalità, favorisce gli istinti più bassi e autorizza picchetti razzisti. Ancora più avanti si è spinto il presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l’arcivescovo Agostino Marchetto, il quale ha affermato che si è arrivati alla fine dello Stato e che l’Italia tende inevitabilmente all’apartheid. Il portavoce del Vaticano, don Federico Lombardi, similmente al presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, ha precisato che quella fosse l’opinione personale del gerarca, ma la condivide la Caritas italiana.

Tuttavia il quotidiano di destra “Il Giornale”, ha riferito con simpatia i primi successi delle ronde: hanno trovato due mini-accampamenti illegali di zingari. “La Repubblica”, di sinistra, ha scritto dei lanci di bottiglie Molotov contro i negozi romeni e ha suggerito che forse adesso quegli avvenimenti avverranno quasi in pieno diritto. L’ambasciatore della Romania parla di campagna antiromena nei media.

I Romeni che vivono in Italia (il più numeroso gruppo di immigranti: più di un millione nel dicembre 2008) ripetono che sul loro conto pesano i crimini commessi dai rom. La polizia italiana afferma che con l’apertura dei confini si è arrivati ad una esportazione della criminalità romena in Italia e non è poca l’influenza che ha su questo l’indulgenza del diritto italiano nei confronti di borsaioli e banditi.

[Articolo originale di Piotr Kowalczuk ] (http://www.rp.pl/artykul/144172,267289_Koniec_panstwa_wloskiego_.html)

atinvidia284
06-03-2009, 13:43
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/usa.mini.gifBerlusconi cavalca l’onda
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Time]

Per comprendere la portata del conflitto di interessi di Silvio Berlusconi è necessario tracciare un’ipotetica analogia. Ma nel mondo reale situazioni come questa non ne esistono. Il magnate dei media Michael Bloomberg che diventa sindaco di New York, ad esempio, è poca cosa se paragonato al Presidente del Consiglio italiano proprietario dei tre principali network privati del suo paese. Immaginate invece Bloomberg come azionista di maggioranza sia della CBS che della NBC che vince le elezioni presidenziali – e si rifiuta poi di rinunciare alla sua quota una volta trasferitosi alla Casa Bianca.

Otto anni dopo il suo ingresso sulla scena politica e quasi un anno dopo essersi ripreso la carica di Presidente del Consiglio, Berlusconi sta ancora giocando secondo le proprie regole. Al contrario di Bloomberg dopo la vittoria alle elezioni, il premier italiano si è rifiutato di sottoporre all’esame di un organismo di controllo contro il conflitto d’interesse le sue vaste proprietà che sono valutate 12 miliardi di dollari e comprendono diverse case editrici, compagnie d’assicurazione e imprese che si occupano di beni immobili. La promessa fatta in campagna elettorale di risolvere la questione del conflitto d’interesse entro 100 giorni dall’insediamento è stata presto dimenticata e Berlusconi occupa la poltrona come un bulletto che vuole calciare a tutti i costi l’unica palla sul campo. L’unica soluzione che il Presidente del Consiglio potrebbe considerare è quella di istituire un ente di sorveglianza che non abbia il potere di imporre sanzioni quando sorgono dei conflitti.

E adesso sta per imporre il suo volere sulle frequenze pubbliche. Questa settimana il governo ha in programma di nominare un nuovo consiglio d’amministrazione per la RAI, emittente televisiva di proprietà dello Stato e unico vero concorrente di Mediaset. “Questo assicurerà a Berlusconi il controllo, diretto o indiretto, del’intero sistema televisivo nazionale,” afferma Peppini Ortoleva, docente di comunicazioni dell’Università di Siena. Il compito di scegliere i cinque membri del consiglio d’amministrazione è affidato al presidente del Senato e al portavoce della Camera dei Deputati, entrambi fedeli alleati di Berlusconi. Il principale candidato a presiedere il consiglio, Carlo Rossella, è largamente rispettato per il suo essere al di sopra delle parti ma è anche il redattore di Panorama, settimanale di Berlusconi. Quando la scorsa settimana sembrava che Pierferdinando Casini potesse bocciare la candidatura di Rossella per favorire un altro alleato politico, un Berlusconi arrabbiato, secondo quanto si dice, ha commentato con sarcasmo: “Qualcuno qui è diventato troppo sicuro di sé.”

Durante una conferenza stampa con i giornalisti stranieri a Roma lo scorso giovedì, il leader dell’opposizione Francesco Rutelli ha criticato duramente Berlusconi, paragonando il controllo che esercita sui mezzi d’informazione a quello che esercitava Leonid Brezhnev negli anni ‘70 in Unione Sovietica. Ma Rutelli e i suoi alleati – che la scorsa primavera hanno cercato inutilmente di fare del conflitto di interessi il punto centrale della campagna elettorale – hanno ancora difficoltà a convincere gli italiani che c’è molto di cui preoccuparsi. L’imminente cambio della guardia in Rai è una notizia vecchia in Italia, dove il consiglio direttivo dell’emittente pubblica, oltre a posti di lavoro nelle principali redazioni e perfino incarichi minori, viene diviso come bottino politico tra le coalizioni sia del governo che dell’opposizione. Molti italiani lo vedono come un conflitto d’interesse tra tanti,” afferma Enrico Mentana, che da 10 anni è il direttore e il presentatore del principale telegiornale serale di Mediaset.

Qualsiasi tentativo di risolvere davvero il problema dovrebbe prevedere una parziale o totale privatizzazione della Rai, una prospettiva accolta con freddezza dai politici da destra a sinistra, che contano sulla Rai per riuscire a conservare il proprio potere. Allo stesso Presidente del Consiglio non conviene che lo Stato venda la Rai, poiché ciò non solo gli sottrarrebbe l’influenza che ha appena riconquistato sulla televisione pubblica, ma potrebbe anche portare a livelli più alti la concorrenza da parte di un potenziale nuovo arrivato.

Lo stesso Mentana è un esempio del paradosso della scena televisiva italiana: il programma di Canale 5 si dimostra più critico nei confronti dei proprietari dell’azienda rispetto a due delle tre emittenti Rai. Un giornalista della Rai che ha chiesto di rimanere anonimo ha dichiarato che la maggior parte degli operatori del settore ritiene che la televisione di stato sia ormai sempre più legata al governo rispetto alle emittenti della concorrenza di proprietà di Berlusconi. “L’atmosfera all’interno della Rai è orribile,” ha affermato il giornalista. Tuttavia, anche il network privato ha i suoi limiti: il vice presidente di Mediaset è il figlio del Presidente del Consiglio, Piersilvio Berlusconi. Mentana ritiene che Berlusconi debba cedere le sue televisioni. “Sarebbe certamente meglio per me,” ha detto il conduttore, che respinge le domande sul conflitto d’interessi da quando il barone dei media è entrato in politica nel 1994. Ma l’istinto da giornalista di Mentana gli dice di non aspettarsi notizie in tal senso in tempi brevi.

[Articolo originale di Jeff Israely] (http:// http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,203629,00.html)

gpc
06-03-2009, 14:28
Parlo solo per quel che conosco, però prendere estratti de El Pais per mostrare come ci vedono all'estero dimostra la stessa onestà intellettuale (o ingenuità) di prendere estratti de La Pravda per discutere di politica americana.
Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.

atinvidia284
06-03-2009, 14:57
Parlo solo per quel che conosco, però prendere estratti de El Pais per mostrare come ci vedono all'estero dimostra la stessa onestà intellettuale (o ingenuità) di prendere estratti de La Pravda per discutere di politica americana.
Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.

La tua onestà intellettuale si ferma alla superficilità e parzialità con la quale hai osservato il therad e che mi porta a pensare,vista la presenza massiccia di tutte le testate giornalistiche internazionali critiche su Berlusconi che ho inserito,che la tua passione sfegatata per il premier sia quasi una religione.
C'è bisogno che elenchi nuovamente le fonti (ben presenti in prima pagina) che potrebbero sfuggire al prossimo berluscones di turno??
Non mi sembra il caso,per fortuna che ho inserito la bandierina che indica precisamente la nazionalità del giornale,insieme alla fonte (originale e tradotta),a dimostrazione che non solo el pais ci critica :doh:

gpc
06-03-2009, 15:16
La tua onestà intellettuale si ferma alla superficilità e parzialità con la quale hai osservato il therad e che mi porta a pensare,vista la presenza massiccia di tutte le testate giornalistiche internazionali critiche su Berlusconi che ho inserito,che la tua passione sfegatata per il premier sia quasi una religione.
C'è bisogno che elenchi nuovamente le fonti (ben presenti in prima pagina) che potrebbero sfuggire al prossimo berluscones di turno??
Non mi sembra il caso,per fortuna che ho inserito la bandierina che indica precisamente la nazionalità del giornale,insieme alla fonte (originale e tradotta),a dimostrazione che non solo el pais ci critica :doh:

Guarda, tanto per capire come leggi i post :asd: non solo hai saltato la parte dove dicevo "parlo solo per quello che conosco", per cui mi riferivo esclusivamente al quotidiano spagnolo, ma poi mi vieni a parlare della mia passione sfegata per il premier quando manco l'ho votato :rotfl:

Kharonte85
06-03-2009, 15:40
Complimenti vivissimi al curatore del thread :)

atinvidia284
06-03-2009, 15:54
Guarda, tanto per capire come leggi i post :asd: non solo hai saltato la parte dove dicevo "parlo solo per quello che conosco", per cui mi riferivo esclusivamente al quotidiano spagnolo, ma poi mi vieni a parlare della mia passione sfegata per il premier quando manco l'ho votato :rotfl:
Tanto per capire invece come hai letto il thread approssivativamente e tu non sia per niente obiettivo,hai dimenticato di citare gli altri quotidiani spagnoli (El Mundo,El Periodico..) presenti in prima pagina per sostenere la tua teoria secondo la quale le informazioni date sui giornali spagnoli sono parziali :doh:

Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.


Adesso la Spagna è peggio dell'Italia riguardo ai mass-media:rotfl:

gpc
06-03-2009, 15:58
Tanto per capire invece come hai letto il thread approssivativamente e tu non sia per niente obiettivo,hai dimenticato di citare gli altri quotidiani spagnoli (El Mundo,El Periodico..) presenti in prima pagina per sostenere la tua teoria secondo la quale le informazioni date sui giornali spagnoli sono parziali :doh:

Anche soprassedendo sul fatto che parlavo de El Pais e quindi non ragione per tirare fuori gli altri, anche soprassedendo sul fatto che de El Mundo -di destra- c'è un solo ritaglio che, fondamentalmente, non dice nulla (magari mi sono sfuggiti altri, ma non fa il fatto, io parlavo de El Pais), e soprassedendo anche che ho parlato "di quello che conosco" e che El Periodico non l'ho mai visto, io ho detto che El Pais è un giornale di sinistra. Non di centro, non non schierato, ma di sinistra. Filo PSOE. Punto.


Adesso la Spagna è peggio dell'Italia riguardo ai mass-media:rotfl:

Tu ci stai per poter affermare il contrario?

atinvidia284
06-03-2009, 16:52
Anche soprassedendo sul fatto che parlavo de El Pais e quindi non ragione per tirare fuori gli altri, anche soprassedendo sul fatto che de El Mundo -di destra- c'è un solo ritaglio che, fondamentalmente, non dice nulla (magari mi sono sfuggiti altri, ma non fa il fatto, io parlavo de El Pais), e soprassedendo anche che ho parlato "di quello che conosco" e che El Periodico non l'ho mai visto, io ho detto che El Pais è un giornale di sinistra. Non di centro, non non schierato, ma di sinistra. Filo PSOE. Punto.

Tu soprassiedi pure :D ,ma quello che hai scritto rimane,anche dalla specie di domanda che poni sotto



Tu ci stai per poter affermare il contrario?

Lo sai vero che qui c'è un premier che possiede 3 canali a livello ufficiale con rete4 abusiva,giornali al seguito e controlla anche la tv,cosidetta,pubblica??
Lo sai che Freedom House dal 2004 al 2006 ha classificato l'Italia parzialmente libera riguardo alla libertà di informazione ...a causa di 20 anni di amministrazione politica fallimentare, della controversa legge Gasparri del 2003 e della capacità del primo ministro di influenzare il servizio di trasmissione pubblica RAI, un conflitto di interessi tra i più flagranti del mondo
http://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_stampa_in_Italia

gpc
06-03-2009, 17:03
Lo sai vero che qui c'è un premier che possiede 3 canali a livello ufficiale con rete4 abusiva,giornali al seguito e controlla anche la tv,cosidetta,pubblica??
Lo sai che Freedom House dal 2004 al 2006 ha classificato l'Italia parzialmente libera riguardo alla libertà di informazione

Sì, ok, quindi non stai all'estero e non puoi giudicare la parzialità dell'informazione quanto meno in Spagna, dove sto io. Prendine atto, vedrai che sarai più sereno.

atinvidia284
06-03-2009, 17:24
Sì, ok, quindi non stai all'estero e non puoi giudicare la parzialità dell'informazione quanto meno in Spagna, dove sto io. Prendine atto, vedrai che sarai più sereno.
Non preoccuparti lì in Spagna non la vedete neanche lontanamenete l'Italia circa libertà di informazione,questo lo sanno anche le formiche,basta dare uno sguardo anche ai rapporti di Report sans Frontiere

John Cage
07-03-2009, 11:08
Parlo solo per quel che conosco, però prendere estratti de El Pais per mostrare come ci vedono all'estero dimostra la stessa onestà intellettuale (o ingenuità) di prendere estratti de La Pravda per discutere di politica americana.
Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.


Questa è bella. impossibile farsi un'idea dall'estero????

Ma ti rendi conto di quello che dici? Come se per giudicare i fatti che descrivono l'originalità del sistema italiano bisogna chiedere il permesso a qualcuno. La COMPLETEZZA? Cioè bisognerebbe sentire l'opinione che esce dalla propaganda mediaset-rai-centrodestra? Guarda che per farsi un'idea corretta basta sapere che Berlusconi controlla di fatto il 90% della tv italiana. E' un fatto incontrovertibile ed antidemocratico, da qualunque punto di vista lo si guardi.
Non credere di essere l'unico che conosce qualche paese estero. Anzi, mi stupisco del fatto che vivendo all'estero riesci a fare discorsi del genere. Gli spagnoli che conosco io è vero che non capiscono l'Italia. Ma non la capiscono nella misura in cui non capiscono come fanno gli italiani ad accettare una situazione del genere.

E poi direi di finirla con questa storia della solita stampa comunista che vuole spingere le opinioni in una direzione.

Se in Italia abbiamo una destra monopolista ed illiberale (e sfido chiunque a dimostrare il contrario), non è colpa dei giornali.

CozzaAmara
07-03-2009, 11:31
Parlo solo per quel che conosco, però prendere estratti de El Pais per mostrare come ci vedono all'estero dimostra la stessa onestà intellettuale (o ingenuità) di prendere estratti de La Pravda per discutere di politica americana.
Comunque, leggendo quello che compare qui sui giornali relativo all'Italia, mi sono reso conto come da una parte per chi non conosce le vicende nella loro completezza sia impossibile farsi un'idea reale di quello che sta succedendo, e dall'altra come molto spesso vengano riportati fatti in forma estremamente parziale per spingere le opinioni in una direzione o nell'altra.

Infatti sono riportati altri articoli di molti quotidiani europei e mondiali.
Nascondersi dietro un concetto debole come: "non conoscono le vicende italiane nella loro completezza" è chiaro sintomo di una scarsità di argomentazione "in difesa".

Per il resto non posso che accodarmi a quello scritto da John Cage.

atinvidia284
07-03-2009, 13:05
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifL’insolente popolarità di Silvio Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Le Monde]

Mai, a memoria di sondaggista, un presidente del Consiglio, a dieci mesi dal conferimento dell’incarico, ha beneficiato di tanta fiducia.
Per Luca Comodo, responsabile del dipartimento Politica di Ipsos-Italia [azienda del settore dei sondaggi, NdT], tre fattori spiegherebbero la popolarità di Silvio Berlusconi: “L’immagine negativa del precedente governo di centro-sinistra guidato da Romano Prodi, persiste nella memoria degli italiani; l’attuale governo continua a godere della fama di saper decidere e fare presto; infine, l’opposizione di centro-sinistra si trova in difficoltà tali da non potersi mostrare come un’alternativa credibile”.

In queste condizioni, secondo gli esperti in sondaggi, solo un peggioramento della situazione economica potrebbe far cadere Silvio Berlusconi dal suo piedistallo. O forse delle tensioni interne all’alleanza di Governo a proposito del federalismo fiscale, promosso dalla Lega Nord, ma visto con diffidenza da Alleanza Nazionale. Il Presidente del Consiglio non pare preoccupato de nessuna delle due ipotesi.
E beffardo, ha salutato così la designazione del nuovo segretario del Partito Democratico, Dario Franceschini: “ne ho già messi al tappeto otto, lui sarà il nono”.

[Articolo originale di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/web/recherche_breve/1,13-0,37-1071817,0.html)

atinvidia284
07-03-2009, 13:09
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifPerchè gli italiani amano il loro Berlusconi
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Die Welt]

Thomas Schmid ritiene che il presidente del consiglio italiano abbia successo perché è il primo convincente anti-politico d’Europa. Non è un incidente di percorso della storia.

Forse in Germania facciamo notoriamente lo sbaglio di vedere nell’Italia innanzitutto il paese in cui fioriscono i limoni. Non solo a partire da Goethe si tratta del paese delle nostre nostalgie. Di esso ci piacciono l’aspetto pittoresco, la ricchezza di tradizione, l’incomparabile paesaggio di musei e rovine antiche - e appunto anche il “rimasto indietro”: l’Italia, il paese dove le cose sono come lo erano state. Ma forse così non lo sono mai state. E`vero che trenta o quarant’anni fa vi erano ancora scorci di campagna ma anche di città, che erano rimasti inviolati dalla rivoluzione industriale, dove sembrava di essere fermi nel 19esimo secolo. Ma spesso si ignora che non vi è un altro paese in Europa che a partire dal 1945 sia stato proiettato in modo così impetuoso e sconsiderato nel mondo del progresso come l’Italia. Come ogni visitatore sa, non è stato il paese del silenzio bucolico, ma quello dello scoppiettio dei motorini, dell’ululo delle Vespa, del traffico urbano infernale, delle radio e dei televisori rintronanti, che molto presto hanno preso possesso delle più remote abitazioni rurali e che hanno sommerso la popolazione a secchiate con tutta l’abbondanza della chiassosa industria dell’intrattenimento. Se la cultura americana ha ottenuto una vittoria-lampo da qualche parte in Europa, è stato in Italia.

Da questo punto di vista Berlusconi non è il presidente del consiglio più sbagliato per il suo paese. Si è presa l’abitudine - con onorabili motivazioni -di osservare molto criticamente questo signore. Molti lo considerano un autocrate senza scrupoli e uno che mescola con totale noncuranza attività imprenditoriali e politiche, perché non ha un filo di rispetto per il principio democratico della separazione dei poteri e delle sfere di influenza. In Italia la letteratura di odio nei suoi confronti riempie da tempo intere biblioteche, e il tono di fondo è sempre più o meno questo: attraverso Berlusconi incombe il pericolo che la fragile democrazia italiana venga trasformata in una nuova forma di fascismo, in un autoritarismo tele(visivamente)comandato. Tutti i critici sono accomunati dalla convinzione che Berlusconi sia una specie di golpista, che ha stravolto con raffinatezza tenebrosa un sistema politico affermato.

Ma la verità è un’altra. Forse l’Italia, attraverso i persistenti successi elettorali di Berlusconi, rallentati da alcune sconfitte, ha raggiunto finalmente la condizione che a livello sociale e culturale aveva raggiunto già da lungo tempo. Dopo la caduta del fascismo l’Italia è stata governata principalmente da un partito democratico cristiano, la DC, che a dispetto di tutti gli sforzi di modernizzazione personificava la vecchia Italia tanto quanto il suo antagonista, il partito comunista più potente dell’emisfero occidentale. Per quanto intrigante potesse essere stata la DC andreottiana, entrambi i partiti erano fondamentalmente legati a valori di antico stampo europeo. Rappresentavano le classi sociali degli albori della grande epoca moderna, i contadini, la borghesia e gli operai.

Quando negli anni 90 è crollata prima l’egemonia politica e poi quella culturale dei due partiti, Berlusconi ha prepotentemente fiutato l’osso. Poiché brandisce volentieri attacchi verbali anticomunisti è stato ingiustamente considerato un ideologo. Il programma nel suo caso è un po’ diverso: il suo - a volte cannibalesco - sorriso e la risata, e la sua incondizionata fiducia nel successo. Ciò che gli viene rinfacciato storcendo il naso è il suo punto di forza: l’avere iniziato la carriera come uomo di avanspettacolo e come rappresentante di aspirapolveri, l’essere stato un imbonitore da mercato rionale, l’aver capito come vendere con successo qualsiasi cosa. È l’incarnazione dell’opposto del classico imprenditore, che doveva essere parsimonioso, morigerato e che doveva vivere la propria esistenza in completa identificazione con il proprio prodotto, che fosse l’automobile, la macchina fotografica oppure la macchina per cucire. Berlusconi non viveva per i propri prodotti ma per il proprio successo. L’importante non è il prodotto ma la confezione. L’essenziale non è una vita contenuta bensì il fuoco d’artificio di un mondo di prodotti che ha un solo primario compito: intrattenere e divertire. Berlusconi iniziò come imprenditore edile, che con “Milano 2″ fece costruire una città per una vita migliore: bel mondo nuovo - bello e terribile allo stesso tempo. La logica conseguenza della sua semplice idea era di fornire agli abitanti di queste città il proprio programma televisivo, bisognava fornire il divertimento alla gente.

Se il suo partito ha appena vinto con un impressionante 52 per cento le elezioni regionali in Sardegna, ciò è un ulteriore indizio che gli italiani e le italiane realmente lo vogliono. E lo vogliono esattamente così come lui è: un fuoco fatuo, incrollabilmente ottimista, con una morale a doppio fondo. Alla gente piace che sia impermeabile a valori e profondità di pensiero quanto una cerata è impermeabile all’acqua. Così come la gente non deplora che prima delle elezioni lui faccia promesse enormi e miracolose e tenti di spacciarle in forma di contratto con la popolazione - e che subito dopo, di queste promesse non rimanga più nulla o quasi. Così è la vita, e sciocco è chi non vuole capirlo e accettarlo.

Berlusconi è il primo anti-politico d’Europa con un successo duraturo. È forte anche perché il modello classico di democrazia si è nel frattempo indebolito. Non è forse una finzione quella che il sovrano realmente governa? È`ancora vero che esiste un reale percorso decisionale, che parte dal singolo cittadino e giunge attraverso i suoi deputati fino al processo decisionale governativo o parlamentare? Uno stato complesso può realmente rimanere trasparente? Tutto ciò non è necessario, gracida allegramente Berlusconi. Lasciatemi fare e le cose andranno bene, è il suo messaggio. E anche se per la popolazione le cose non vanno bene, il messaggio suona bene e non ha quel tono supponente della teoria classica sulla democrazia. Per quanto ci possa sembrare opportuno, non dobbiamo storcere il naso con troppa sicurezza. La sola ragione per cui noi non abbiamo un Berlusconi e’ probabilmente che non abbiamo un Berlusconi.

[Articolo originale di Thomas Schmid] (http://www.welt.de/wams_print/article3250325/Warum-die-Italiener-ihren-Berlusconi-lieben.html)

stetteo
07-03-2009, 19:03
bel thread, l'ho notato solo ora.

atinvidia284
08-03-2009, 10:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifIn Italia, la polizia protegge le “ronde cittadine” destinate a sostituire … la polizia
marzo 2009 italiadallestero.info

[Le Monde]

Volano insulti e sberle a Padova. Ancora insulti, sberle ed un dito rotto a Piacenza. Il bilancio delle ronde, tra sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo, non supera quello di una partita di rugby, ma testimonia una certa tensione tra i promotori di questa iniziativa ed i loro avversari, che la polizia, sia a Padova che a Piacenza, ha dovuto separare.

Autorizzate da un decreto-legge del governo del 21 febbraio, a seguito di una serie di stupri commessi alle porte di Roma, le ronde cittadine ufficializzano di fatto le ronde padane introdotte nel 2006 nel nord-est del paese dal partito populista e xenofobo Lega Nord.

In teoria le ronde sono sotto il controllo di sindaci e prefetti. Per poter identificare elementi estremisti o violenti, i volontari devono iscriversi su di un registro della polizia. Non sono armati e sono equipaggiati con telefoni cellulari, walkie-talkie, torce e fischietti.

Le iniziative si sono moltiplicate. Venerdì 27 febbraio, a Padova, una decina di volontari battezzatisi Veneto Sicuro hanno pattugliato i quartieri difficili della città. Agghindati con un gilet giallo a bande fluorescenti che dà loro un’aria da netturbini, si sono imbattuti in un gruppo di giovani esponenti dei movimenti alternativi contrari alle ronde. Il giorno dopo a Piacenza, sono stati alcuni militanti di Rifondazione, travestiti con delle maschere da Carnevale, a giocare a “chi ferma la ronda”.

I poliziotti che sono dovuti intervenire non hanno apprezzato il fatto di dover essere chiamati a garantire la sicurezza di chi pretende di ristabilirla al loro posto, e meglio di loro. “Lo sanno quelli del governo che abbiamo dovuto usare tre poliziotti e tre carabinieri per proteggere questa iniziativa inutile e pericolosa?” s’arrabbia il sindacato autonomo della polizia padovana.

Il principale sindacato dei carabinieri, il Cocer, sostiene che “azioni di questo tipo sono irrealizzabili” e chiede un incontro con Berlusconi per spiegare le proprie ragioni. Secondo i rappresentanti delle forze dell’ordine, mancano varie migliaia di agenti per garantire la sicurezza degli italiani. A più riprese il governo ha chiamato in causa l’esercito per aiutare polizia e carabinieri a lottare contro malavita organizzata o violenze urbane.

Davanti a tanta confusione, il ministro degli Interni [ministro della Difesa N.d.T.], Ignazio La Russa, ha chiesto ai sindaci di aspettare che venga redatto un regolamento per le ronde cittadine prima di organizzarle.

[Articolo originale di Philippe Ridet] (http://www.lemonde.fr/europe/article/2009/03/04/en-italie-la-police-protege-les-rondes-citoyennes-destinees-a-suppleer-la-police_1163116_3214.html#xtor=RSS-3210)

atinvidia284
08-03-2009, 10:11
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/germany.mini.gifGiornalismo di corte e belle signore
marzo 2009 italiadallestero.info

[ARD Tagesschau]

Come funziona la politica mediatica di Berlusconi

In una democrazia i media dovrebbe essere indipendenti dlala politica. In Italia non se ne parla neanche: la più importante emittente televisiva è controllata da Berlusconi in persona. E in caso di concorrenza sgradita, emana leggi ad hoc.

Immaginate che un giorno la cancelliera Angela Merkel si metta a raccontare in pubblico una barzelletta sui campi di concentramento. Senza esagerazioni nel giro di poche ore perderebbe il suo incarico. Il titolo di copertina dello “Spiegel”, telegiornali in edizione speciale e l’apertura in tutti i quotidiani sarebbero con certezza dedicati a lei.

In Italia la situazione è diversa. Lì il capo del governo in carica può raccontare una barzelletta sui campi di concentramento imitando addirittura l’accento tedesco senza che nessuno se ne interessi minimamente.

Solo una breve notizia

Questo è successo il 17 gennaio quando Silvio Berlusconi era ospite al Teatro di Nuoro in Sardegna. L’agenzia Ansa ha riportato alle ore 21.41 solo una breve notizia mentre i media italiani non ne hanno parlato affatto. Questo fatto è un buon esempio di come funziona il panorama mediatico italiano, cioè di come non funziona.

La causa principale è il capo del governo stesso, il quale nonostante le tante promesse, non ha mai risolto il suo conflitto d’interessi. Visto che Berlusconi controlla praticamente il 90% del mercato televisivo. I suoi tre canali Mediaset e la Rai, canale statale, ma ormai non più pubblico.

Oltre alla sua casa editrice Mondadori controlla una grossa fetta del mercato dei giornali e ha anche le mani in pasta in alcuni quotidiani. “Il Giornale”, ad esempio, un giornalaccio di orientamento di destra, appartiene a suo fratello. Il giorno dopo la morte della paziente in stato di coma vegetativo, Eluana Englaro, titolava: “L’hanno uccisa” e riferiva dei vani sforzi del capo del governo di salvarla.

Non un popolo di lettori

Logicamente il quotidiano difende sempre i comportamenti di Berlusconi, a prescindere da come questi possano apparire. Ci sono, a conti fatti, molti giornali di partito o vicini ad un partito ma anche alcuni quotidiani veramente indipendenti. Il “Corriere della Sera” di Milano è uno di questi, o anche “La Repubblica” di Roma.

Entrambi i giornali hanno tuttavia solo una tiratura di 600.000 copie ciascuno. Dato che gli italiani non sono un popolo di lettori di giornali. Gli abbonamenti ai quotidiani sono rarissimi. Il giornale si compra la mattina all’edicola. Ma ci si informa soprattutto attraverso la televisione.

Campagna mediatica spazza via il candidato della sinistra

Anche se i programmi sono a volte qualitativamente bassissimi la televisione in molte case è accesa dalla mattina alla sera. E poi anche l’ascolto della radio non è molto diffuso.

Così Berlusconi è riuscito, fra le altre cose, a sopraffare la Sardegna durante la campagna elettorale regionale con una campagna mediatica di una tale portata che il presidente della regione sino a quel momento in carica – il fondatore del colosso delle telecomunicazioni Tiscali e candidato della sinistra – durante l’elezione è stato letteralmente spazzato via da un candidato sconosciuto.
Imposte più onerose per la fastidiosa concorrenza

Il presidente del consiglio non ha remore ad utilizzare il suo potere politico e finanziario per il suo tornaconto personale. Quando la tv a pagamento Sky del concorrente Murdoch è diventata troppo fastidiosa – la multinazionale ha nel suo pacchetto anche un canale dedicato all’informazione del tutto rispettabile, seguito soprattutto dai giornalisti – alle tv commerciali è stata d’un tratto semplicemente raddoppiata l’Iva. Reclamare e’ inutile, la coalizione di governo di Berlusconi gode di un ampia maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

Anche i giornalisti o i presentatori scomodi vengono allontanati volentieri dalle trasmissioni o rimpiazzati. Quando durante un’intervista al capo del governo non piacciono le domande, lui si alza e se ne va. Preferibilmente si fa intervistare da giornalisti di corte come Bruno Vespa.

I posti in Rai alle signore di bell’aspetto?

Al momento Berlusconi sta lavorando per ostacolare la libertà di stampa anche attraverso una legge. Così in una prima bozza era stato previsto il carcere per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni telefoniche. Che questi accedano ai colloqui intercettati spesso attraverso ambienti della magistratura – in Italia pratica diffusa – non ha nessuna importanza.

Probabile motivo di questo provvedimento: una intercettazione diventata di dominio pubblico che riguardava lo stesso Berlusconi e nella quale lui cercava di sistemare alcune signore di scarsa professionalità, ma di bell’aspetto alla Rai, la televisione pubblica. Al Ministero delle Pari Opportunità non c’era più nessun posto, lì ci aveva già sistemato Mara Carfagna, una ex showgirl di uno dei suoi canali televisivi ed ex candidata all’elezione di Miss Italia.

[Articolo originale di Stefan Troendle] (http://www.tagesschau.de/ausland/berlusconi130.html)

Xile
08-03-2009, 10:49
Un vivo grazie a te per il tuo contributo!!! Lo metto in Sign!!!

blackshard
10-03-2009, 17:17
Un vivo grazie a te per il tuo contributo!!! Lo metto in Sign!!!

Se permetti, copio la tua sign e la metto anch'io!

PS: ottimo lavoro, bisognerebbe farle leggere a quelli che c'hanno le fette di salame sugli occhi queste cose!

Xile
10-03-2009, 18:21
Se permetti, copio la tua sign e la metto anch'io!

PS: ottimo lavoro, bisognerebbe farle leggere a quelli che c'hanno le fette di salame sugli occhi queste cose!

;)

Guarda c'é qualcuno che direbbe che chi scrive ha chissà che interessi quindi non si fida, che sicuramente sono faziosi.

plancton72
10-03-2009, 19:40
;)
Guarda c'é qualcuno che direbbe che chi scrive ha chissà che interessi quindi non si fida, che sicuramente sono faziosi.

Molti la fase della stampa estera "comunista" l'hanno giá passata.
Adesso mi sembra che la posizione piú in voga sia quella di disenteressarsi completamente della cosa.
Il bell'articolo due post piu sopra "perche gli italiani amano Berlusconi" penso che colga bene proprio questo aspetto.

atinvidia284
13-03-2009, 14:25
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifBerlusconi ripropone il progetto del ponte in Sicilia
marzo 2008 italiadallestero.info

[Financial Times]

Rivitalizzando il vecchio sogno di unire la Sicilia alla penisola italiana, il governo di centro-destra di Silvio Berlusconi ha resuscitato il controverso progetto della costruzione del più grande ponte sospeso del mondo, come parte di un pacchetto di infrastrutture designato a smuovere l’economia.

Una commissione governativa ha approvato per il ponte lo stanziamento di fondi pubblici per 1,3 miliardi di euro (1,6 miliardi di dollari, 1,2 miliardi di sterline), su un costo totale stimato di 6,1 miliardi di euro, con il settore privato chiamato a coprire la differenza.

La precedente amministrazione Berlusconi aveva cercato di lanciare il progetto, ma fu bloccato nel 2006 dal seguente governo di centro-sinistra perché troppo costoso, non necessario e probabilmente destinato a diventare un’inattesa e fortunata fonte di subappalti per la mafia siciliana e, dall’altra parte del mare, per la ‘Ndrangheta calabrese.

Però la grande vittoria alle elezioni dello scorso anno da parte della coalizione di Berlusconi - e la disfatta dei Verdi in Parlamento - gli ha spianato la strada, grazie anche all’aiuto di una crisi economica profonda come lo Stretto di Messina. Berlusconi ha inoltre importanti alleati in Sicilia e una forte presenza siciliana nel suo governo.

Renato Schifani, Presidente del Senato e siciliano, ha dichiarato ieri che il progetto è di enorme importanza per tutto il Sud Italia in crisi.

Le azioni della Impregilo, l’impresa edile che si è già aggiudicata il progetto, sono salite dello 0,5 per cento alla borsa di Milano. Il mercato generale è crollato del 3.8 per cento.

“Il grande bluff di Berlusconi continua. La nostra ha nazione ha altre priorità,” dicono i Verdi. Un’autostrada in Calabria non è ancora finita dopo decenni di lavori e scandali.

Il ponte sospeso sarebbe il più lungo al mondo con un’estensione di 3.300 metri. L’area è soggetta a terremoti, forti venti e anche mareggiate, ma i progettisti dello Stretto di Messina dicono che questi problemi sono tutti superabili.

Eppure Fabrizio Antonioli, un geologo, ha contestato la fattibilità del progetto così com’è. In una pubblicazione afferma che il progetto non tiene conto dei movimenti delle due coste. L’estremità della Calabria - la punta dell’Italia - sale ad una velocità di 2mm all’anno, mentre la Sicilia sale di solo 0,5mm l’anno. DatiGPS mostrano che la Calabria si sta anche muovendo verso Nord-Est mentre la Sicilia si sta spostando a Nord-Ovest, aumentando il divario di 3mm all’anno.

Per centinaia di anni, uomini di stato, inventori e poeti hanno sognato di poter attraversare lo stretto.

[Articolo originale di Guy Dinmore] (http://www.ft.com/cms/s/0/017bf9ce-0ab7-11de-95ed-0000779fd2ac.html)

atinvidia284
13-03-2009, 14:35
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/greece.mini.gifGianni Alemanno: Il signor «ordine e moralità» per Roma
marzo 2008 itliadallestero.info

[Eleftheros Typos]

Un sindaco neofascista vuole rendere la capitale italiana una città tranquilla.

Quando Federico Fellini girò a Roma il celebre film «La Dolce Vita», l’attuale sindaco Gianni Alemanno spegneva la sua prima candelina. Negli ultimi cinquanta anni, Roma ha ricordato sempre meno la città delle star del cinema, della nobiltà decadente, della libertà e delle feste scatenate. La polizia vieta ai visitatori di bagnarsi nella Fontana di Trevi. La trattoria Rugantino, dove aveva luogo il party che durava tutta la notte e che ispirò Fellini per il suo film, è diventato ora un ristorante McDonald’s. Via Veneto, secondo il press agent Enrico Lucherini, «è insopportabile, piena di negozi di scarpe e di ristoranti turistici che pretendono 15 dollari per un caffè».

L’elezione del neofascista Alemanno lo scorso aprile ha segnato un altro cambiamento epocale per la capitale italiana, in quanto era il primo politico di destra a conquistare la carica di sindaco dopo la Seconda Guerra Mondiale. Immediatamente ha lanciato il progetto «ordine e moralità». L’ultima trovata? Le gelaterie, le pizzerie, le pasticcerie e i forni devono obbligatoriamente chiudere i battenti entro l’una di notte! La motivazione ufficiale è che molti di questi negozi vendono bevande alcoliche. In realtà, il signor Alemanno vuole che a notte tarda la sua città si svuoti dei giovani e dei turisti che intaccano l’immagine della capitale tranquilla e ben organizzata. Inoltre, in questo contesto, ha iniziato la scorsa estate a far multare coloro che dormono, mangiano o bevono in pubblico!

Quando era giovane, il sindaco, oggi cinquantunenne, non è stato esattamente il modello del cittadino pacifico. Presidente dei giovani del movimento sociale fascista [Movimento Sociale Italiano, N.d.T.], è stato arrestato nel 1981 per il pestaggio di uno studente, ma poi rilasciato.

L’anno successivo fu denunciato con l’accusa di aver lanciato una bomba Molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica. Fu arrestato per la terza volta nel 1989, per aver tentato di bloccare il corteo ufficiale del presidente degli Stati Uniti d’America George H. W. Bush.

L’ampia coalizione di Silvio Berlusconi, che raggruppò politici dal centro fino all’estrema destra, non poteva certo escludere il signor Alemanno, che nel frattempo era stato eletto parlamentare con Alleanza Nazionale. Ministro dell’Agricoltura dal 2001 al 2006, è stato scelto nel 2007 per la «riconquista» di Roma contro Francesco Rutelli. Vinse con la promessa di espellere circa 20.000 immigrati clandestini e di chiudere 85 campi rom irregolari. Per il momento ha espulso i giovani festaioli dichiarando apertamente: «Vogliamo porre un freno al problema del chiasso che spesso si protrae fino a tarda notte nel centro di Roma creando fastidio ai residenti». Fellini gli avrebbe risposto proprio come il suo eroe Steiner nella «Dolce Vita»: «E’ meglio la vita più miserabile, credimi, che l’esistenza protetta da una società organizzata, in cui tutto sia previsto, tutto perfetto».

[Articolo originale di Kostas Papachlimintzos] (http://www.e-tipos.com/newsitem?id=78815)

atinvidia284
13-03-2009, 14:36
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifRequiem per i pianisti
marzo 2008 italiadallesteto.info


[Diario Sur]


Il Parlamento italiano installerà un costoso sistema di controllo delle impronte digitali per evitare che i deputati votino per i loro colleghi assenti
È un’immagine consueta quella dei parlamentari distesi sul banco come se stessero ad un pianoforte. Non lo fanno tanto per motivi politici, ma per incassare il premio-voto ed era molto vistoso negli ultimi anni, giacchè la larga maggioranza di Berlusconi permette ai suoi deputati di passare il giorno bighellonando per Roma senza correre il rischio di perdere le votazioni, anche se talvolta succede.

Per vent’anni si è tentato di tutto - commessi vigilanti, posti fissi, sistemi elettronici, schede - , però niente, sono incontenibili. Alla fine, gli italiani hanno dovuto pagare 450.000 euro, in piena recessione mondiale, per costringere lorsignori ad essere onesti. Il sistema entrerà in funzione martedì (11 marzo, N.d.T.) alla Camera dei Deputati. Naturalmente, lo scetticismo è generale. Non bisogna sottovalutare il talento innato del politico italiano per le malefatte. Anche se il sistema è rigoroso, in Italia le impronte digitali si prendono solo ai delinquenti.

Infatti, 19 dei 630 deputati si sono dichiarati obiettori. Devono ancora depositare la loro impronta 59 deputati che non si sa cosa faranno, mentre il primo ministro Silvio Berlusconi, alla fine, l’ha depositata ieri anche se non si presenta quasi mai. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, promotore dell’iniziativa, ha spiegato che se i dissidenti sono pochi, desisteranno, inoltre sono facili da vigilare. Fini, pazzo o visionario, lo fa “in nome della moralità pubblica”, concetto innovatore che tenta di introdurre non senza difficoltà.

È un peccato, perchè i pianisti procuravano momenti esilaranti. C’erano autentici maestri e, nell’opposizione, specialisti nello smascherarli. Era come un gioco scolastico. “Presidente! Si è prodotto un fenomeno extraterrestre. Vede dov’è seduto l’onorevole Berruti? Al momento del voto si è accesa la luce a fianco”, ha protestato il deputato Evangelisti in una recente disputa. “Ho votato solo per me, il collega è un’ipocrita, un falso, un bugiardo!”, ha replicato l’altro, indignato.

Nei telegiornali

Ed ecco video di pianisti smascherati nei telegiornali. Un’altro “onorevole”, tale Zamberletti, era un simpaticone: si nascondeva sotto il banco, simulando di non esserci, per riapparire facendo “cucù” se c’erano lamentele. La fama di questi artisti era tale che il sovrano della Malesia, durante una visita ufficiale, si è interessato al tema chiedendo una dimostrazione pratica.

Però, nonostante il dispendio, i politici italiani, sempre in contatto con la realtà della strada, cercano di fare qualcosa per la crisi. L’altro giorno, per esempio, hanno deciso di abbassare del 20% i prezzi del bar del Senato, che è diventato il più economico d’Italia per i politici con gli stipendi più alti dell’Eurasia, circa 12.000 euro mensili. Un caffè, 42 centesimi. Un piatto di pasta, 1.50 euro. Si è procurato un tale trambusto che hanno dovuto fare marcia indietro.

Al pari delle altre grandi democrazie, come l’Albania, il Parlamento italiano ha sfiducia, a giusta ragione, dei suoi politici ed è ricorso ad un sistema di controllo delle votazioni mediante impronte digitali. Il problema dei cosiddetti pianisti, deputati che votano per i colleghi assenti, era vergognoso.

[Articolo originale di Íñigo Domínguez] (http://www.diariosur.es/20090309/sociedad/requiem-pianistas-20090309.html)

tisserand
13-03-2009, 16:43
Ne aggiungo qualche altro, un paio vecchi del guardian e del clarin, uno più recente del pais.
o David Gow in Brussels
o guardian.co.uk,
o Wednesday August 27 2008 12:08 BST
o Article historyPhotograph: Getty
The air over Europe in these dog days of a dreary summer is thick with talk of real and imagined takeovers in the automotive, banking and energy sectors, among others. The fall-out from the credit crunch and the obvious risk of a full-scale recession notwithstanding, acquisition activity is on the up.
There are at least three targets in aviation alone: Alitalia, Austrian and Iberia. Silvio Buffone, the Italian premier, re-elected partly on a promise to rescue the stricken national carrier, keep it in national hands and protect jobs, is behind a scheme involving a group of prominent business investors who would inject €1bn (£0.8bn) into Alitalia - on top of the €300m state aid being scrutinised by the European commission. Buffone helped ensure that the Air France-KLM offer to take over Alitalia by buying the state's 49.9% stake collapsed.
Alitalia, which lost a further €215m in the first quarter, is saddled with net debt of €1.1bn, an ageing fleet of aircraft, stroppy unions and creditors. The latest rescue plan, known as Piano Fenice, would enable the prominent Italian business investors to take it over and merge it with AirOne after it was broken up and its loss-making activities put into state administration (bankruptcy). This ludicrous national champion would then invite outside help from other European airlines in return for a stake. Inevitably, it is Germany's Lufthansa - which kept well away from the first rescue attempt by AF-KLM - that is seen as the most viable saviour.
But the airline, which has already swallowed Swiss, is now trying to take over loss-making Austrian by buying the state holding's 43% and is committed to buying out BMI. A handful of other airlines, including AF-KLM, have signalled their own interest to Austrian's advisers, Merrill Lynch. Even so, Lufthansa is said to be interested in taking up to 25% of New Alitalia.
Separately, British Airways, which this month launched a transatlantic flights joint venture with American Airlines and Iberia, is in pole position to conclude a full-scale merger/takeover with Spain's national carrier. The prospect, long dangled before us, of Europe's three biggest airlines - AF-KLM, LH and BA - emerging as a trio of sole European champions of aviation outside the low-cost segment is gradually moving closer.



Político, cantante y ahora actor
Silvio Berlusconi se ríe de sus arrugas y se mofa de los amoríos de Frattini
MERCEDES VELA - Roma - 12/03/2009
Ya se sabe, cada vez que Silvio Berlusconi reúne a los suyos es difícil que no intente subir los ánimos con bromas. Le gusta cantar, aunque parece que lo suyo es el teatro. El último escenario ha sido la asamblea de los diputados de su partido, Partido del Pueblo de la Libertad (PDL), celebrada en un teatro de Roma.
Ya se sabe, cada vez que Silvio Berlusconi reúne a los suyos es difícil que no intente subir los ánimos con bromas. Le gusta cantar, aunque parece que lo suyo es el teatro. El último escenario ha sido la asamblea de los diputados de su partido, Partido del Pueblo de la Libertad (PDL), celebrada en un teatro de Roma. Un encuentro programado para hacer balance de 10 meses de Gobierno y cuyas imágenes están en todas las webs del mundo por el numerito del primer ministro.
Berlusconi usó como argumento cómico a Franco Frattini, titular de Asuntos Exteriores, al que tomó el pelo por su vida sentimental. El ministro ha sido recientemente protagonista de la prensa social por la ruptura de su noviazgo con una guapa dermatóloga de famosos. La prensa contó que Frattini comunicó a su novia que la dejaba con un mensaje de móvil. "Cuando deje a sus novias al menos pase algún número de teléfono", le dijo en tono irónico Berlusconi. El público rio ante un Frattini resignado a la broma.
Pero Berlusconi dio lo mejor de sí cuando escenificó con gestos y voces un episodio que le había ocurrido días antes en la visita a un centro de la tercera edad en Milán. "Estaba allí hablando con los viejecitos cuando vi una señora toda arrugada en silla de ruedas y pensé que sería la más vieja del reparto", contó divertido mientras con gestos imitaba las arrugas de la cara y el cuerpo encorvado de la mujer. El público palpitaba mientras Berlusconi seguía: "Entonces le pregunté: 'Señora, ¿cuántos años tiene usted?". Imitando una voz de pito, el primer ministro italiano, de 72 años, gritó: "¡Somos coetáneos!". El público se vino abajo y rio a carcajadas mientras Berlusconi se llevaba las manos a la cara como avergonzándose y recogía aplausos.
El show no terminó ahí. Un presumido primer ministro prosiguió contando cómo después del encuentro con la anciana había pasado más de un cuarto de hora mirándose al espejo preocupado y buscando nuevas arrugas. Eso sí tranquilizó a los suyos: "Os aseguro que me siento siempre como si tuviera 35 años, aunque a veces me desmayo... Bueno, nadie es perfecto", refiriéndose al episodio de hace un par de años cuando se desvaneció mientras daba un discurso en un acto de partido.


GRABACIONES CON FUERTE CONTENIDO EROTICO
Sexgate a la italiana: el escándalo salpica a Berlusconi y una ministra
LA BELLA MARA. LA MINISTRA DE IGUALDAD DE OPORTUNIDADES FUE FINALISTA PARA LA ELECCION MISS ITALIA EN 1997
El primer ministro Silvio Berlusconi y una ministra de su gabinete han quedado en el centro del escenario de un vasto escándalo ya bautizado "sexygate", como el que hace diez años casi le cuesta la presidencia de los Estados Unidos a Bill Clinton, a raíz de sus comprobados juegos de sexo oral en la sala oval de la Casa Blanca con la becaria Mónica Lewinsky. Desde hace varios días, tanto en la prensa como en los ganglios del poder político italiano, especialmente las Cámaras de Diputados y Senadores, crece el se dice . Se dice que en la Caja de Pandora de las 8.400 intercepciones telefónicas realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra Silvio Berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino. Hasta ahora esas intercepciones no han terminado en las páginas de algún diario o revista, como es usual en este país, ni en la línea de los sitios de Internet, donde brotan como manantial los chismes de todo tipo.Pero el diario La Repubblica cita a la ex viceministro de Relaciones Exteriores y dirigente socialista Margarita Boniver, devota partidaria de Berlusconi, que reconoce la existencia de los mensajes a luces rojas .Según la prensa, en los diálogos telefónicos Berlusconi y su actual ministra de Igualdad de Oportunidades, Mara Carfagna, de 37 años, intercambiarían frases de tono más que subido con alusiones a il pompino . En la época en que fueron realizadas las intercepciones judiciales, il Cavaliere era el jefe de la oposición y Carfagna, una soubrette de fama creciente en la televisión.De una gran belleza, Mara (María del Rosario), había sido ya la causa de un escándalo que estalló en enero del año pasado, cuando en la consigna de premios de sus canales de televisión (Berlusconi es propietario de las tres grandes redes comerciales de la televisión), el entonces jefe de la oposición conservadora le dijo públicamente: Si no fuera casado, me casaría contigo .La segunda esposa de Berlusconi, Verónica Lario, otra gran belleza y madre de tres hijos (il Cavaliere tiene otros dos de su primer matrimonio), hizo explotar su ira en una carta abierta al marido que publicó el diario La Repubblica, exigiéndole que pidiera perdón. Berlusconi se apresuró a satisfacer el pedido.Mara es de Salerno y su biografía comprende las actividades en televisión, el mundo del espectáculo y la vida mundana. Pero Carfagna también estudió danza clásica, canto y es licenciada en Derecho.Qué pasaría si Clinton hubiera nombrado a Mónica Lewinsky ministro , se preguntó el diputado opositor Massimo Donadi. El ex fiscal del proceso Manos Limpias de Milán, Antonio Di Pietro, duro opositor parlamentario de Berlusconi, señaló que no se puede refugiar en el privado quien nombra una ministra de la República por razones ajenas a sus funciones institucionales .Di Pietro había acusado hace poco de magnaccia (cafischo diría un argentino, o sea explotador de mujeres) al primer ministro, después que el semanario L Espresso reveló hace dos semanas intercepciones telefónicas con diálogos entre Berlusconi y el ex director de la RAI, la televisión privada, Antonino Saccá, en la que el entonces jefe de la oposición y dueño de la compañía de TV rival, le pidió a su amigo que diera trabajo a cinco soubrettes y actrices de poco relieve. En particular, Berlusconi señaló a Antonella Troíse. Es una loca que dice que yo la perjudico y se está haciendo peligrosa , le dijo. Para todos el pedido lucía como una forma eficaz de hacer callar a la Troíse, vaya a saber por qué.Para parar el aluvión que se le venía encima, Berlusconi anunció un decreto de su gobierno prohibiendo la difusión de las interceptaciones telefónicas. Luego dijo que no necesitaba nuevas normas , tras que sus amigos lo calmaran y los magistrados napolitanos que lo investigan afirmaran que destruirán las llamadas telefónicas sin relieve penal . Pero en Italia es muy difícil que esto ocurra al cien por ciento.En una conferencia de prensa, ayer Berlusconi anunció que no presentará un decreto de ejecución inmediata sino un proyecto de ley que discutirá el Parlamento.Pese a todo el fango que me echan encima los sondeos demuestran que los italianos siguen apoyándome , aseguró el primer ministro conservadorBerlusconi y su alianza de centroderecha con la Liga Norte ganaron en abril pasado ampliamente al Partido Democrático, la nueva fuerza de centroizquierda que gobernaba hasta entonces y luego hasta perdió la alcaldía de Roma. Así, Silvio Berlusconi volvió a ser primer ministro por tercera vez en su vida.Lo que aparece en la prensa -dijo ayer- se concentra en los hechos que nada tienen que ver con el programa del ejecutivo y llevan al primer plano el ataque constante de cierta magistratura a quien debe gobernar, elegido por el país, mientras se quiere subvertir el voto de los italianos.

tisserand
13-03-2009, 16:49
P.s. Mi complimento con l'autore della discussione, ciao e grazie.

atinvidia284
14-03-2009, 09:41
L'articolo del Clarin ricordo di averlo letto,mi sarò dimenticato di inserirlo,adesso vado a ripescarlo,grazie della segnalazione

atinvidia284
14-03-2009, 09:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.mini.gifSexgate all’italiana: lo scandalo tocca Berlusconi e una donna ministro
luglio 2008 italiadallestero.info

[Clarin]

REGISTRAZIONI DALLO SPICCATO CONTENUTO EROTICO

Sexgate all’italiana: lo scandalo tocca Berlusconi e una donna ministro

Nel procedimento penale in corso sono emersi dati compremettenti

Il primo ministro Silvio Berlusconi e una donna ministro del suo governo sono finiti al centro della scena di un vasto scandalo già ribattezzato “sexygate”, come quello che dieci anni fa quasi costò la presidenza degli Stati Uniti a Bill Clinton, sulla base dei suoi compromettenti giochetti di sesso orale nella sala ovale della Casa Bianca con la stagista Monica Lewinsky. Da qualche giorno sulla stampa e nei centri del potere politico, soprattutto alla camera dei Deputati e in Senato, crescono i ‘si dice’. Si dice che dal vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla magistratura di Napoli nel corso dell’indagine per corruzione che potrebbe terminare con il processo penale contro Silvio Berlusconi siano emerse anche alcune chiamate che non hanno rilevanza penale che ma che sarebbero un cocktail esplosivo per il loro contenuto fortemente erotico e per i riferimenti al sesso orale, che gli italiani chiamano ‘pompino’. Fino ad oggi le intercettazioni non sono finite su nessun quotidiano o rivista, cosa inusuale per il paese, né sui siti internet, dove fioriscono illazioni di ogni tipo.

Però il quotidiano La Repubblica cita l’ex vice ministro per le Relazioni Esterne e dirigente socialista Margherita Boniver, devota sostenitrice di Berlusconi, la quale ammette l’esistenza dei messaggi a luci rosse.

Secondo i giornali, nelle loro conversazioni telefoniche Berlusconi e l’attuale ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, 37 anni, si sarebbero scambiati delle frasi dal tono molto intenso con allusioni al pompino. All’epoca in cui sono state realizzate le intercettazione giudiziarie il Cavaliere era il capo dell’opposizione e la Carfagna una soubrette in ascesa.

Ragazza dalla bellezza prorompente, Mara (Maria del Rosario) era già stata causa di uno scandalo scoppiato nel gennaio dello scorso anno, quando durante la consegna dei premi dei suoi canali televisivi (Berlusconi è proprietario delle tre maggiori reti della televisione commerciale) l’allora capo dell’opposizione conservatrice aveva detto pubblicamente: se non fossi già sposato, sposerei te.

La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, altra gran bellezza nonché madre di tre figli (il Cavaliere ne ha altri due dal primo marimonio) aveva dato sfogo alla sua ira con una lettera aperta pubblicata da Repubblica in cui esigeva che lui chiedesse perdono. Berlusconi si era affrettato a soddisfare la richiesta.

Mara è di Salerno e il suo curriculum comprende attività in televisione, nel mondo dello spettacolo e nella vita mondana. Ma la Carfagna ha anche studiato danza classica e canto ed è laureata in Giurisprudenza.

Cosa sarebbe successo se Clinton avesse nominato ministro Monica Lewinsky, si è chiesto il deputato dell’opposizione Massimo Donadi. L’ex magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro, duro avversario di Berlusconi in Parlamento, sostiene che non si può rifugiare nella sfera privata chi nomina un ministro della Repubblica per ragioni che non hanno a che fare con le sue funzioni istituzionali.

Di Pietro aveva accusato il primo ministro di essere un magnaccia (ossia uno sfruttatore di donne) dopo che il settimanale L’Espresso ha rivelato due settimane fa intercettazioni telefoniche con conversazioni tra Berlusconi e il direttore della RAI, la televisione pubblica, Antonino Saccà nelle quali l’allora capo dell’opposizione e proprietario della reti televisive concorrenti aveva chiesto al suo amico di dare lavoro a cinque soubrette e attrici di poco conto. In particolare, Berlusconi aveva segnalato Antonella Troise. E’ una pazza che sostiene che io la perseguiti e sta diventando pericolosa, aveva detto. Per tutti la richiesta appariva come una forma efficace per farla tacere, vai a sapere perché.

Per difendersi dalle nubi che si stavano addensando sulla sua testa Berlusconi ha annunciato un decreto del suo governo per proibire la diffusione delle intercettazioni telefoniche. Poi ha detto che non servivano nuove leggi, dopo che i suoi amici lo avevano calmato e dopo che i magistrati napoletani che indagano su di lui hanno fatto sapere che avrebbero distrutto le chiamate telefoniche senza rilevanza penale. Ma in Italia è difficile che succeda al cento per cento.

In una conferenza stampa ieri Berlusconi ha annunciato che non presenterà un decreto di esecuzione immediata, bensì un disegno di legge che verrà discusso in Parlamento.

Nonostante tutto il fango che mi gettano addosso i sondaggi dimostrano che gli italiani continuano a sostenermi, ha assicurato il primo ministro conservatore.

Berlusconi e la sua alleanza di centro-destra con la Lega Nord hanno riportato un’ampia vittoria sul Partito Democratico, la nuova forza di centro-sinistra che ha governato fino ad oggi e che ha poi ceduto anche il posto di sindaco di Roma. Così Berlusconi è tornato ad essere primo ministro per la terza volta nella sua vita.

Quello che viene riportato dalla stampa – ha detto ieri – si concentra su fatti che non hanno nulla a che vedere con il programma dell’esecutivo e che portano in primo piano l’attacco costante da parte di certa magistratura a chi deve governare, eletto dal paese, mentre si vuole sovvertire il voto degli italiani.

[Articolo originale di Julio Algañaraz] (http://www.clarin.com/diario/2008/07/05/elmundo/i-01708762.htm)

atinvidia284
15-03-2009, 00:33
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifL’Iran?… no, e’ l’Italia a presentare un emendamento per bandire Facebook
febbraio 2009 italiadallestero.info

[de nieuwe reporter]

L’UDC e’ il partito ‘di opposizione’ della destra con piu’ deputati perseguiti penalmente. Giampiero D’Alia, senatore del partito, ha recentemente redatto l’emendamento 50bis per mezzo del quale siti come Facebook e Youtube potrebbero essere chiusi sul territorio nazionale su richiesta del Ministero degli Interni. L’emendamento e’ stato approvato come parte del grande pacchetto sicurezza del governo italiano.

Il network Facebook cresce in maniera velocissima in Italia. Un grafico mostra la crescita esponenziale di Facebook comparandolo a Myspace, Blogger e Splinder. Il sito contava 4.149.320 registrazioni a novembre dello scorso anno, mentre nel febbraio di quest’anno e’ cresciuto del 55,59%, fino a 6.455.960 registrazioni.

La comunita’ italiana di Facebook mostra un vivace e intricato groviglio di contatti. Gli studenti italiani hanno spesso usato Facebook lo scorso autunno per le loro proteste contro i cambiamenti nel sistema scolastico. Un programma TV su Gaza in cui un giornalista se ne era andato via arrabbiato, ha comportato numerose reazioni sul sito. Nel frattempo la questione di Eluana Englaro, sfruttata dalle logiche politiche e del vaticano in modo estremo, e’ stata a lungo discussa anche su Facebook mentre sono stati inseriti online ‘testamenti biologici’ come conseguenza della tragedia di Eluana.

Pacchetto sicurezza

L’emendamento 50bis di D’Alia e’ parte del piu’ grande ‘pacchetto sicurezza’ che in passato ha reso possibile la presenza dell’esercito e polizia extra a Napoli e in altre zone, e che prevede sull’isola di Lampedusa una sorta di Alcatraz per immigranti illigali. Il parlamentare motiva il suo emendamento nominando siti come Facebook in cui nei mesi scorsi sono comparsi gruppi che idolatrano mafiosi di primo ordine come i siciliani Toto’ Riina e Bernardo Provenzano e il camorrista napoletano Cutolo, o la organizzazione terroristica delle Brigate Rosse. Questi gruppi non contano che circa duecento membri. Gli altri gruppi italiani con decine di migliaia di soci su Facebook portano invece nomi di famosi giudici uccisi dalla mafia.

In un’intervista con il settimanale L’Espresso il senatore D’Alia ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Nel caso di simili contenuti dannosi il ministero intimera’ il provider che avra’ pertanto due possibilita’: o accettare, e quindi cancellare i contenuti indicati, o non farlo. Nell’ultimo caso diviene complice di chi inneggia a Provenzano e Riina, e si da’ ragione pertanto della soppressione del sito.[...] Lo stesso vale per i video su Youtube, che concernono lo scambio di offese e minacce tra gli utenti, e vale anche per i commenti sui blog”.

Protesta

Subito si sono formati gruppi di protesta su Facebook contro l’emendamento di D’Alia. Ma non sono le prime proteste italiane contro le limitazioni alla liberta’ di espressione sul web. E non sono nemmeno i primi tentativi per regolare la comunicazione digitale.

Infatti nel 2007 su iniziativa di un parlamentare, ancora dell’ UDC, fu oscurato un sito italiano. E’ accaduto a causa del gioco-video flash-based Operation Pedopriest. Il gioco nel 2007 e’ stata la provocatoria risposta dei mediartisti di Molleindustria al documentario della BBC ‘Sex, Crime and the Vatican’.

A giugno di quell’anno Luca Volonte’, all’epoca a capo dell’UDC al Senato, protesto’ presso tre ministri che il gioco aveva lo scopo di attaccare la Chiesa e il Papa Benedetto XVI. Richiese pertanto ai ministri di prendere dei provvedimenti urgenti in modo che la liberta’ d’espressione non diventasse un alibi per giustificare l’offesa di sentimenti umani e religiosi e soprattutto della religione cattolica.

l Ministero degli Interni fece sapere che il sito era stato gia’ ispezionato dalla giustizia, e gli artisti tolsero il loro sito dal web, “per non peggiorare la situazione del nostro web provider, che è responsabile legalmente per tutto il contenuto’. Dopodiche’, come era prevedibile, il gioco e’ rimbalzato ed e’ stato copiato in Italia e all’estero.

Un mese piu’ tardi e’ stato registrato un dominio online dal nome lucavolonte.eu per una parodia, una copia quasi esatta del sito di Volonte’, con l’Operazione Pedopriest ben in vista.

Il sito e’ stato prontamente chiuso a causa della ’sostituzione di persona e calunnia a mezzo stampa’. Ma non e’ ancora finita, perche’ ora il sito si trova con la stessa parodia negli USA. Voci dicono che il PM italiano stia valutando se presentare una richiesta internazionale alle autorita’ americane.

Emigrazione

L’emendanmento 50bis comportera’ probabilmente nel contesto internazionale una emigrazione di siti e servers fuori dall’Italia, sull’esempio della crescente emigrazione di gente dal Paese.
Facebook e Google hanno intanto reagito in modo scosso all’emendamento 50bis di D’Alia. Marco Pancini di Google Italia ha detto alla stampa di non essere d’accordo con “queste leggi ad aziendam. [..] Qui si ha a che fare con reati di opinione”. Pancini fa sapere che “la polemica circola a livello internazionale e la cosa continua ancora.[..] C’e’ una corrente all’interno della politica contro l’industria internet e il mondo degli utenti” afferma Pancini. Facebook paragona l’emendamento ad un blocco dei binari a seguito di graffiti indecenti nella stazione.

La formulazione dell’emendamento trova origine nell’esigenza di combattere il culto dei mafiosi nei gruppi di Facebook ma in pratica avra’ il carattere di una censura vera e propria che si estendera’ anche a siti come Youtube. Le aziende della telecomunicazione sono ritenute responsabili della cancellazione dei contenuti incriminati con multe fino a 300.000 euro. Per il provider sara’ forse piu’ semplice chiudere un intero sito che andare in cerca di un aspetto di un contenuto illegale su una certa piattaforma.

Skype

Il prossimo mezzo di comunicazione digitale che diventera’ forse bersaglio del governo italiano e’ Skype. L’intercettazione telefonica di un trafficante di cocaina e’ sotto l’attenzione da un paio di mesi: ” Ne riparliamo di nuovo su Skype di quei due chili di cocaina”.

PS. In questo momento c’e', sempre in relazione al ‘pacchetto sicurezza’ del governo italiano, un provvedimento per bandire le intercettazioni telefoniche nel corso di inchieste giudiziarie. I giornalisti e i giornali sono punibili (fino a 3 anni) se scrivono su persone indagate o nominano i magistrati legati all’inchiesta o, ancora, se informano su processi non ancora conclusi.

PPS. Gabriella Carlucci del PdL (il partito di Berlusconi) attraverso la proposta di legge 2195 vuole “assicurare la legalita su internet” per cui, secondo lei, il governo dovrebbe nominare un comitato che vigili che ogni testo online sia riferito riconducibile all’autore”. In altre parole, con tale proposta di legge si vuole che l’anonimato sulla rete giunga a termine. La proposta, nelle intenzioni di chi l’ha formulata, si vuole abbia valore anche fuori dai confini geografici italiani. La proposta non e’ ancora ufficiale, ma alcune parti circolano gia’ sul web.

[Articolo originale di Cecile Landman] (http://www.denieuwereporter.nl/2009/02/iran-nee-italie-regelt-facebook-ban-per-amendement/)

gugoXX
15-03-2009, 10:23
Sapete cosa ne pensano qui dall'Inghilterra sull'Italia e Berlusconi?
Niente.
Non ne pensano assolutamente niente. Non gliene frega proprio niente. Meno di zero.

Gli unici che ne pensano qualcosa sono i giornalisti della Repubblica, con tanto di riferimento, che ogni tanto passano qualche articolo (negativo) alla stampa locale, che lo usa per riempire l'ultima pagina degli esteri.

whistler
15-03-2009, 10:41
se i giornalisti KOMUNISTI non gli passassero il materiale negativo pessimista non ce ne sarebbe? va tutto bene , berlusconi e i suoi servi sono per voi il meglio che l italia potrebbe avere in politica? quando vi sveglierete sarà troppo tardi.

:.Blizzard.:
15-03-2009, 11:04
Sapete cosa ne pensano qui dall'Inghilterra sull'Italia e Berlusconi?
Niente.
Non ne pensano assolutamente niente. Non gliene frega proprio niente. Meno di zero.

Gli unici che ne pensano qualcosa sono i giornalisti della Repubblica, con tanto di riferimento, che ogni tanto passano qualche articolo (negativo) alla stampa locale, che lo usa per riempire l'ultima pagina degli esteri.

Ah ok. Quindi è tutta colpa dela Repubblica che passa i suoi articoli alla Francia, all'Inghilterra, ai Paesi Bassi, alla Spagna, alla Germania o all'Argentina.
Tesi molto interessante la tua. Decisamente.

Ok adeguiamoci : và tutto bene, l'Italia è un paese tutto rose e fiori, non c'è razzismo, non ci sono evasori, abbiamo il ponte sullo stretto, abbiamo un presidente del consiglio che pensa al nostro bene e lotta in tutto e per tutto contro la mafia cacciando dal suo partito politici che hanno a che vedere con essa, abbiamo il sole, le belle donne e il mandolino.

atinvidia284
15-03-2009, 13:16
Gli unici che ne pensano qualcosa sono i giornalisti della Repubblica, con tanto di riferimento, che ogni tanto passano qualche articolo (negativo) alla stampa locale, che lo usa per riempire l'ultima pagina degli esteri.

:asd: Sti comunisti stanno proprio contaminando il mondo a furia di passare ai gornali locali(quali the indipendent,the economist,the guardian,times,the observer,nature ecc ecc) notizie false,negative e tendenziose...

plutus
15-03-2009, 13:27
bello notare che siano dei giornali greci ad occuparsi del problema immigrazione...forse sarebbe bene ricordare loro di guardare cosa accade (ed é accaduto BUM BUM soprattutto) alla loro frontiera con l'albania...

Ah, il ponte sullo Stretto (per quanto aberrante) é una delle priorità indicate da Bruxelles...ci credo che gli inglesi stiano la a rosicà...ah si, loro sono quelli che accolgono con calore i nostri lavoratori :asd:

the indipendent,the economist,the guardian,times,the observer,nature ecc ecc)

Nature?non sapevo si occupasse di politica...

atinvidia284
15-03-2009, 14:07
bello notare che siano dei giornali greci ad occuparsi del problema immigrazione...forse sarebbe bene ricordare loro di guardare cosa accade (ed é accaduto BUM BUM soprattutto) alla loro frontiera con l'albania...

:asd: Si che pensassero a loro,purtroppo tale motivazione rientra nei commenti banans già contemplati in un post precedente ed anticipati da un utente come non validi :D :D


Ah, il ponte sullo Stretto (per quanto aberrante) é una delle priorità indicate da Bruxelles...ci credo che gli inglesi stiano la a rosicà...ah si, loro sono quelli che accolgono con calore i nostri lavoratori :asd:

Si ci implora,infatti la sua priorità è stata l'apertura dell'infrazione nei confronti dell'Italia sul ponte...

25 ottobre 2005
Il mancato rispetto delle regole era stato segnalato a Bruxelles dal Wwf
Ue: procedura contro il ponte sullo stretto
La Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per violazione della normativa ambientale
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/10_Ottobre/25/ponte.shtml


Venerdì 06 Marzo 2009
PONTE SULLO STRETTO. "Via libera senza valutazione d'impatto ambientale, l'Ue segnala infrazione"
C’è una procedura di infrazione dell’Unione Europea in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina alla quale l’Italia non ha ancora dato alcuna risposta.

Senza i necessari chiarimenti sulla valutazione di impatto ambientale per un’opera ritenuta dannosa non si potrà comunque andare avanti”. E’ quanto afferma Giusto Catania, europarlamentare di Rifondazione Comunista, in merito al via libera del Cipe sui finanziamenti.

“I soldi stanziati dal Cipe – aggiunge l’esponente del Prc – servono solo a fare propaganda perché serviranno a coprire soltanto le spese di progettazione preventiva. In altre parole, per pagare qualche consulenza. Per l’effettiva realizzazione dell’opera servirebbe una somma almeno dieci volte più alta”.
“Rifondazione Comunista – conclude Catania - chiede che la popolazione di Messina e di Reggio Calabria sia chiamata ad esprimere attraverso un referendum la propria opinione perché non si può fare una struttura talmente colossale e devastante senza avere il parere dei cittadini che vivono su quel territorio”.
http://www.comunicalo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2156:ponte-sullo-stretto-qvia-libera-senza-valutazione-dimpatto-ambientale-lue-segnala-infrazioneq&catid=30:in-italia-e-allestero&Itemid=27



Nature?non sapevo si occupasse di politica...
C'è sempre da imparare

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifTagli spietati
[Nature]
http://italiadallestero.info/archives/1379

gugoXX
15-03-2009, 15:42
Ah ok. Quindi è tutta colpa dela Repubblica che passa i suoi articoli alla Francia, all'Inghilterra, ai Paesi Bassi, alla Spagna, alla Germania o all'Argentina.
Tesi molto interessante la tua. Decisamente.

Ok adeguiamoci : và tutto bene, l'Italia è un paese tutto rose e fiori, non c'è razzismo, non ci sono evasori, abbiamo il ponte sullo stretto, abbiamo un presidente del consiglio che pensa al nostro bene e lotta in tutto e per tutto contro la mafia cacciando dal suo partito politici che hanno a che vedere con essa, abbiamo il sole, le belle donne e il mandolino.

Il mio messaggio principale e' che, almeno in Inghilterra, dove sono io, non gliene frega nulla dell'Italia. Tutto qui.
Se volete prenderla bene, se pensate che, poiche' c'e' Berlusconi al governo, siamo nell'occhio del ciclone, vi sbagliate.

blackshard
15-03-2009, 16:45
Il mio messaggio principale e' che, almeno in Inghilterra, dove sono io, non gliene frega nulla dell'Italia. Tutto qui.
Se volete prenderla bene, se pensate che, poiche' c'e' Berlusconi al governo, siamo nell'occhio del ciclone, vi sbagliate.

E ti credo, in inghilterra finchè va' tutto bene fanno i signori, mo' che la sterlina è colata a picco tutti a correre dietro all'euro... hanno altri problemi che pensare ai nostri in questo momenti.

whistler
15-03-2009, 16:53
Il mio messaggio principale e' che, almeno in Inghilterra, dove sono io, non gliene frega nulla dell'Italia. Tutto qui.
Se volete prenderla bene, se pensate che, poiche' c'e' Berlusconi al governo, siamo nell'occhio del ciclone, vi sbagliate.


hai visto quanti articoli di giornali ESTERI ha postato atinvidia?
se non siamo nell occhio del ciclone per colpa del VOSTRO presidente prchè mai ne avrebbero dovuto fare così tanti?
il tuo presidente è una vergogna per l italia.

gugoXX
15-03-2009, 17:15
hai visto quanti articoli di giornali ESTERI ha postato atinvidia?
se non siamo nell occhio del ciclone per colpa del VOSTRO presidente prchè mai ne avrebbero dovuto fare così tanti?
il tuo presidente è una vergogna per l italia.

Perche' mio? Ripeto che io sono in Inghilterra. Al piu' sara' il vostro presidente.
E comunque non gliene frega neppure tanto della crisi. Qui l'assistenza sociale e i sussidi di disoccupazione ci sono davvero e funzionano :)

Poi bisogna anche vedere cosa si intende per crisi. L'Inghilterra era messa decisamente meglio dell'Italia. Ora sta un po' peggio di prima, ma sempre meglio dell'Italia.

Non siete nell'occhio del ciclone, vivete tranquilli...
La maggior parte delle persone Berlusconi non sa proprio chi sia. E men che meno sanno nulla dell'Italia politica.

jan
15-03-2009, 18:41
Il mio messaggio principale e' che, almeno in Inghilterra, dove sono io, non gliene frega nulla dell'Italia. Tutto qui.
Se volete prenderla bene, se pensate che, poiche' c'e' Berlusconi al governo, siamo nell'occhio del ciclone, vi sbagliate.



il tuo parere è senza dubbio interessante , ma non vorrai farci credere che sia rappresentativo del campione inglese vero? se dovessi ragionare cosi , sciando mi sono trovato in seggiovia con un ragazzo polacco e chiaccherando mi ha detto che è inaudito che abbiamo un presidente del consiglio che possiede delle televisioni.
tutto verissimo , ma non penso di poter dire che tutti i polacchi la pensino cosi..

atinvidia284
15-03-2009, 18:43
Comunque a dimostrazione delle molte panzane che dicono certi utenti faziosi,i giornalisti inglesi conoscano perfettamente la politica italiana (più di molti giornalisti italiani) basta dare uno sguardo al seguente link:

http://italiadallestero.info/archives/category/inghilterra

Poi ricordiamo che non ci sono alcuni articoli negativi passati dai giornali italiani (come la repubblica) ai giornali inglesi (times,the observer,guardian,the economist ecc),casomai ci avesse creduto qualcuno:D :D ,ma dovete sapere che esistono degli omini detti corrispondenti.
Sapete questi sono dei giornalisti incaricati di inviare,da un certo luogo,notizie ed articoli alla sede centrale delle proprie testate giornalistiche.
Per esempio Richard Owen è corrispondente da Roma per il Times,poi c'è John Hooper che da Roma scrive per il guardian..e così via.

atinvidia284
15-03-2009, 18:50
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/russia.mini.gifFiniranno o no in prigione, Berlusconi e il suo avvocato?
febbraio 2008 italiadallestero.info

[izvestija.ru]

L’ ex avvocato del primo ministro italiano, David Mills, finirà in carcere. Questi infatti, nel 1997 avrebbe fornito false testimonianze presso il tribunale, dopo aver ricevuto anticipatamente una consistente bustarella da parte del premier Silvio Berlusconi. La falsa testimonianza di Mills avrebbe permesso al futuro capo del governo di rimanere in libertà. Questa volta non è stata sporta querela contro Berlusconi. Secondo le nuove leggi italiane infatti, le più alte cariche del Governo godono dell’immunità processuale.

Il 64enne Mills è noto come esperto in diritto tributario. Verso la fine degli anni ’90 questo avvocato inglese prestò consulenza a Silvio Berlusconi. Quando fu poi convocato in tribunale con l’accusa di corruzione, l’avvocato preferì tacere sulle due società off-shore del più ricco politico Italiano.Certo non gratuitamente ma, come confermato dall’inchiesta, per 600 mila dollari. Adesso egli rischia quattro anni e tre mesi di carcere.

Alla fine, lo stesso Mills avrebbe confessato di aver ricevuto “un regalo in denaro” da parte di Berlusconi. Tuttavia, stando alle sue parole, non si trattava di una bustarella, ma di un “pagamento in segno di riconoscenza”. Deluso dalla sentenza del tribunale di Milano, l’avvocato si prepara ad impugnarla. Se Mills riuscirà a far protrarre la disamina dell’appello sino a febbraio del prossimo anno, non gli toccherà ammazzare il tempo dietro le sbarre. A quel punto scadranno i termini di prescrizione per il reato.

Lo scandalo non ha toccato solo l’Italia. Un’ inchiesta speciale è stata condotta anche nel parlamento britannico. Il punto è che l’avvocato Mills è il marito di Tessa Jowell, ministro britannico della cultura e dello sport. Attualmente essi sono separatia, tuttavia, alla fine degli anni ’90 la coppia viveva ancora in comunione di beni. E come dimostrano i procuratori della Repubblica, la tangente di Berlusconi sarebbe stata destinata al pagamento di affari ipotecari. Fortunatamente per lei, Tessa Jowell riuscì a rinnegare gli affari “corrotti” del marito e a conservare così il portafoglio ministeriale.

Ed ecco che Berlusconi ha tutte le probabilità di presentarsi un bel giorno davanti al Tribunale. Quanto all’emendamento costituzionale sull’inviolabilità delle prime cariche dell’Esecutivo, deciderà la Corte di Cassazione italiana. Quest’ultimo era stato adottato nel settembre dello scorso anno, per iniziativa dello stesso Berlusconi. Il premier non è mai stato accusato di corruzione. Una volta disse addirittura:” Il mio ritratto dovrebbe essere appeso nell’ufficio di molti avvocati. Ho speso per loro troppi soldi.”

[Articolo originale di Anastasija Elaeva] (http://www.izvestia.ru/world/article3125601/)

tisserand
17-03-2009, 04:57
«Berlusconi è ossessionato dal potere e dal sesso, e non sembra
importargli che si sappia in giro. Di tanto in tanto l’inguine di
Berlusconi sembra prendere il posto del suo cervello» tratto dal sito tedesco Der Spiegel.

FabioGreggio
17-03-2009, 06:05
«Berlusconi è ossessionato dal potere e dal sesso, e non sembra
importargli che si sappia in giro. Di tanto in tanto l’inguine di
Berlusconi sembra prendere il posto del suo cervello» tratto dal sito tedesco Der Spiegel.


ahahahah, un modo elegante di dire t............

fg

gugoXX
17-03-2009, 08:45
Comunque a dimostrazione delle molte panzane che dicono certi utenti faziosi,i giornalisti inglesi conoscano perfettamente la politica italiana (più di molti giornalisti italiani) basta dare uno sguardo al seguente

Ma io non ho detto che non ci sono articoli sull'Italia.
Ce ne sono, anche se molti meno di quanto ce ne siano sull'Inghilterra in Italia anche solo sulla testata della repubblica online, ma sta di fatto che alla gente, qui, non gliene frega niente, e non sono neppure informati sui casi.

yggdrasil
17-03-2009, 09:38
Quanto all’emendamento costituzionale sull’inviolabilità delle prime cariche dell’Esecutivo, deciderà la Corte di Cassazione italiana. Quest’ultimo era stato adottato nel settembre dello scorso anno, per iniziativa dello stesso Berlusconi.
per fortuna che quello emendamento costituzionale non è... non oso pensare che sarebbe successo se avesse messo mano alla costituzione :muro:

AleLinuxBSD
17-03-2009, 12:28
atinvidia284 complimenti, ti sei assunto un compito ingrato.

atinvidia284
18-03-2009, 15:08
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifLa democrazia in un taxi
marzo 2009 italiadallestero.info

[El Mercurio Digital]

L’eminente statista italiano di nome Silvio Berlusconi, conosciuto anche con l’appellativo de il Cavaliere (in italiano nel testo, N.d.T.), ha appena generato, nella sua mente superiore, un’idea che lo colloca definitivamente alla testa della categoria dei grandi pensatori politici. Per ovviare ai lunghi, monotoni e tediosi dibattiti e per sveltire i lavori di Camera e Senato, pretende che siano i capigruppo parlamentari ad esercitare il potere di rappresentanza, ponendo fine, nello stesso tempo, al peso morto di alcune centinaia di deputati e senatori che, nella maggior parte dei casi, non aprono bocca per tutta la durata della legislatura, salvo che per sbadigliare.

A me, devo ammetterlo, sembra giusto. I rappresentanti dei partiti maggiori, diciamo, tre o quattro, si riuniranno in un taxi diretto in un ristorante dove, attorno ad una tavola imbandita, prenderanno le decisioni appropriate. Dietro di loro si porteranno, però viaggiando in bicicletta, i rappresentanti dei partiti minori, i quali mangeranno al banco, se c’è o in bar vicino. Niente di più democratico. Durante il viaggio potrebbero cominciare a pensare di eliminare questi imponenti, arroganti e pretenziosi edifici denominati camera e senato, fonti di continue discussioni e di elevati sprechi che non giovano al popolo. Di riduzione in riduzione, suppongo che arriveremo all’agorà dei greci. Chiaro, con l’agorà, ma senza i greci. Mi diranno che non si deve prendere sul serio questo Cavaliere. Si, però il pericolo è quello di non prendere sul serio neanche coloro che lo votano.

[Articolo originale di José Saramago] (http://elmercuriodigital.es/content/view/17382/370/)

stetteo
18-03-2009, 15:42
magistrale qusto articolo!

yggdrasil
18-03-2009, 18:30
per il culo, ci pigliano per il culo :muro: :muro:
e gli italiani votano il nano permettendo che possano farlo :muro: :muro:

stetteo
18-03-2009, 18:45
per il culo, ci pigliano per il culo :muro: :muro:
e gli italiani votano il nano permettendo che possano farlo :muro: :muro:

è solo stampa comunista! berlusconi ci salverà, il suo avvento è circondato da segnali del signore! (su youtube troverete anche cose del genere nei video che sputtanano lo psiconano).

Andala
18-03-2009, 18:58
Che thread spassoso!:D
Nel 2030 il Berlu sarà in carica in qualità di Presidente della Repubblica.

Vi consiglio di godervi la vita e pensare al vostro orto.

atinvidia284
20-03-2009, 13:17
Che thread spassoso!:D
Nel 2030 il Berlu sarà in carica in qualità di Presidente della Repubblica.

Non crederai alla magica pozione del suo medico personale pregiudicato e quindi parlamentare?! :D


Vi consiglio di godervi la vita e pensare al vostro orto.

Lascio ad altri tale atteggiamento dell'italiano egoista,strafottente ed ingenuo

atinvidia284
20-03-2009, 13:20
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifLa proprietà, in internet, è un’altra cosa
marzo 2009 italiadallestero.info

[El Mundo]

Il progetto di Berlusconi di presentare alla prossima riunione del G8 di luglio 2009 una proposta per stabilire una regolamentazione a livello internazionale per la rete internet, dimostra una volta di più che alcuni governanti e poteri pubblici non capiscono la natura di internet.

La pretesa regolamentazione viene giustificata principalmente con l’idea che è necessario proteggere il diritto di proprietà in internet nei confronti di coloro che usano la Rete, per esempio per scaricare musica gratuitamente, scambiarsi archivi o accedere liberamente all’informazione contenuta nel cyberspazio.

La giustificazione più pericolosa e falsa, è senza dubbio quella che per bocca di alcuni governanti - tra cui Berlusconi -, equipara libertà con proprietà. Così, per esempio, il Ministro (spagnolo, N.d.T.) dell’ Industria, del Turismo e del Commercio Miguel Sebastián, ha affermato durante la consegna dei Premi FICOD 2008, che il settore dei contenuti digitali non può progredire, se non si rispetta la proprietà intellettuale: “beneficiamo della libertà in internet, però questa deve essere compatibile con il diritto e il rispetto della proprietà intellettuale”.

Il problema della proprietà intellettuale

Alla luce dell’esistenza di internet, sarebbe probabilmente più utile pensare che si dovrà dare una lettura diversa del diritto di proprietà, non solo di quello della proprietà intellettuale - anche della proprietà industriale, per esempio -.

I governanti devono essere coscienti del fatto che dal momento che l’uso della rete è divenuto di massa , niente sarà più uguale, neanche per ciò che riguarda la configurazione dei diritti e dei doveri e ancor meno riguardo a quei diritti che, proprio per la loro lunga elaborazione storica, hanno un urgente bisogno di una messa a punto o di un aggiornamento che li renda efficienti nelle reti del XXI secolo.

Il diritto di proprietà che servì ai cittadini dell’impero romano, ai signori feudali, ai rivoluzionari francesi, agli eroi dell’indipendenza nordamericana e ai fautori dello stato sociale e democratico di diritto, ha bisogno di essere adeguato al mondo digitale: è il diritto che deve seguire la realtà, non il contrario. Non dovremmo modificare la realtà per adeguarla al diritto, sarebbe come tornare al passato.

Il territorio, il tempo e la struttura del cyberspazio, sono diversi dai territori, dai tempi e dalle strutture fisiche. Entrambi sono reali anche se diversi. Il territorio del cyberspazio permette l’ubiquità: posso essere e stare in due o più “territori” (chats, per esempio), simultaneamente, cosa che che non posso pretendere di fare, almeno per ora, nel mondo fisico, a meno che non mi comporti come una particella quantica.

Il tempo del cyberspazio conferisce ai nostri atti virtuali una capacità di diffusione simultanea a livello planetario impensabile fino ad ora: la posta elettronica che spedisco ora da Barcellona a Bombay, viene praticamente ricevuta istantaneamente e questo permette di vivere in un ambiente realmente globale.

I mercati finanziari, così come li conosciamo - crisi comprese -, non potrebbero esistere senza questa possibilità. Anche la struttura del cyberspazio è diversa da quella del mondo fisico: il potere costituito dalla rete, è questo, cioè la capacità di creare e applicare norme di comportamento radicate negli informatici e negli amministratori di sistema, non nei parlamenti né nei sistemi politici.

La necessità di regolamentare internet

Detto ciò, nonostante la rete si costruisca dalla base a partire da una prospettiva sicuramente individualista, non si nega a nessuno la necessità di proteggere il bene comune - il bene comune - nel cyberspazio, proprio per evitare che si converta in una specie di nuova versione del far west in cui impera la legge del più forte e l’esercizio dei diritti civili diviene impossibile.

In questo senso è ovviamente necessario regolamentare internet; ma questo è radicalmente diverso dal voler stabilire in internet norme e sistemi regolamenti propri del passato: non c’è ragione per cui la proprietà nella rete debba operare con meccanismi identici a quelli dell’impero romano.

Da questo punto di vista, tanto la proposta di Berlusconi al G8 di “regolamentare il sistema di internet nel mondo perchè manca una regolamentazione”, come le uscite del ministro Sebastián, implicano una chiara volontà di voler regolare la Rete come se questa non avesse modificato profondamente la realtà, come se potessimo modellare la realtà a colpi di decreto.

Il cyberspazio è essenzialmente regolato da meccanismi di autodisciplina che il più delle volte rispecchiano in modo coerente regolamenti amministrativi di ambito statale. La regolamentazione sovrastatale di internet curiosamente, ha prosperato solo, in generale, per le questioni di sicurezza e, quando lo ha fatto, lo ha sempre fatto in maniera occulta e tramite meccanismi che di solito aggirano il controllo democratico per andare a finire a toccare diritti come la privacy o la riservatezza delle comunicazioni: è lì che si richiede urgentemente l’intervento pubblico.

È necessario e urgente programmare meccanismi di autoregolamentazione e di supervisione amministrativa globale in internet per proteggere il bene comune. La proprietà, in internet, è un’altra cosa.

[Articolo originale di Ramón J. Moles] (http://www.elmundo.es/elmundo/2009/03/13/navegante/1236930636.html)

atinvidia284
20-03-2009, 13:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/argentina.mini.gifVacilla l’impero mediatico di Berlusconi
marzo 2009 italiadallestero.info

[El Argentino]

Questa volta le turbolenze che affronta il primo ministro italiano non hanno niente a che vedere con i suoi scivoloni politici, ma con l’attività che gli servì da trampolino politico: il suo impero mediatico si deve mettere al passo con le nuove tecnologie di trasmissione televisiva.

Il gruppo televisivo attraverso il quale Silvio Berlusconi ha costruito la sua fortuna, Mediaset Spa, affronta la sua maggiore sfida competitiva degli ultimi anni, dal momento che il gruppo rivale, Sky Italia, ha creato un nuovo servizio di televisione per sottoscrizione [pay-per-view, ndt], con più di una decina di canali nuovi e una proposta per cominciare a trasmettere via satellite a giugno.

Secondo quanto pubblica questa mattina The Wall Street Journal, i cambi stanno creando scompiglio sul vacillante mercato televisivo italiano. Mediaset, che per decenni ha mantenuto la fedeltà dei telespettatori e dei pubblicitari con un pugno di canali televisivi gratuiti, si trova ora di fronte all’urgente necessità di introdurre una serie di nuovi canali di trasmissione satellitare o digitale.

Sky Italia, di proprietà di News Corp., gruppo editore di The Wall Street Journal, vuole persuadere pubblicitari e telespettatori dei canali gratuiti di Mediaset di utilizzare un servizio di televisione per sottoscrizione che offre 180 opzioni via satellite, con trasmissioni di partite di calcio, serie tv in italiano e grandi successi di Hollywood.

Lanciata nel 2003, Sky Italia rappresenta oggi il 30% del mercato televisivo italiano, con guadagni totali di 8.700 milioni di euro (10.900 milioni di dollari), secondo quanto calcolato da IT Media, società consulente dei media a Roma.

Mediaset, la maggiore televisione privata italiana, fu fondata da Berlusconi agli inizi degli anni ‘80 e domina il mercato televisivo del paese con i suoi canali che trasmettono programmi di sport e di varietà.

[Articolo originale di El Argentino] (http://www.elargentino.com/nota-33190-Tambalea-el-imperio-mediatico-de-Berlusconi.html)

atinvidia284
22-03-2009, 09:22
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifUn intero ordine trasformato in ciò a cui intendeva porre fine
febbraio 2009 italiadallestero.info

[London Review of Books]

Nel biennio 1992-94, l’Italia era largamente considerata come rinata. I partiti che avevano a lungo governato - recentemente mal governato - la nazione erano stati tutti eliminati, dopo che la loro corruzione venne mostrata da un gruppo di magistrati senza paura, in un’elezione secondo un sistema nuovo e più funzionale - così era considerato - anche se il governo che emerse dalla votazione fu una sorpresa per molti di quelli che celebravano la fine del vecchio regime.

La nazione ora poteva vivere un nuovo inizio, a suo modo paragonabile a quello del 1945. Oggi la Seconda Repubblica, come poi fu chiamata, ha 15 anni, un tempo equivalente a quello intercorso tra la Liberazione e l’arrivo del centro-sinistra nella Prima Repubblica. E’ trascorsa un’era. Cosa c’è a dimostrarlo?

Per i suoi sostenitori, che godevano di un travolgente consenso nei media e nella pubblica opinione nei primi anni ’90, l’Italia aveva bisogno di una ricostruzione politica generale, per dare alla nazione un governo all’altezza di una società occidentale contemporanea. Onestà, stabilità, bipolarismo erano le parole d’ordine. La vita pubblica doveva essere ripulita dalla corruzione del vecchio ordine. I governi non dovevano cadere dopo pochi mesi. L’alternarsi al governo di due partiti moderati - o nel caso peggiore, coalizioni - uno tendente a destra e l’altro a sinistra, sarebbe dovuta essere la norma. Una volta che il sistema politico fosse stato rivisto secondo queste linee guida, le riforme necessarie per modernizzare la società italiana, portandola agli standard dati per scontati in altri paesi della comunità Atlantica, sarebbero potute essere infine messe in atto.

Dieci anni dopo il terremoto dell’operazione Mani Pulite, il bilancio della nuova Repubblica era vario, per i suoi sostenitori - frustrante per molti versi, ma non completamente deludente. Sul versante positivo, il paesaggio politico era stato trasformato, con l’eliminazione di tutti i partiti che avevano affollato la Prima Repubblica e la distribuzione dei loro successori in due opposti schieramenti che si alternavano alla carica. All’entrata dell’Italia nella zona dell’euro era seguito un grande cambiamento nell’economia, che arrestò da quel momento le tradizionali misure illusorie nazionali della svalutazione, dell’inflazione e dell’aumento del debito pubblico.

Sul versante negativo, due sviluppi erano preoccupanti. Il primo, sminuito a tutti i livelli dai moderati, era il fallimento della riforma elettorale del 1993 che intendeva epurare il sistema politico dai partiti minori, dalle convinzioni più radicali ai lati delle coalizioni opposte che ora erano schierate l’una contro l’altra, capaci di estorcere concessioni da queste ultime in cambio del proprio supporto. Il lavoro della nuova repubblica non sarebbe stato completo finché tale ricatto - il termine invariabilmente usato - non fosse stato eliminato.

La seconda causa di preoccupazione era meno universalmente pressante, nell’ordine delle cose. Ma la preminenza di Berlusconi, come il più spettacolare nuovo arrivato sulla scena politica, accrebbe ansie non limitate ai suoi avversari. Non solo era profondamente coinvolto nella corruzione dell’ultima fase della Prima Repubblica, ma come grande magnate dei media diventato politico impersonava un conflitto di interessi che in altre democrazie è considerato intollerabile, poiché controlla allo stesso tempo un impero privato e il potere pubblico, l’uno al servizio dell’altro. Vennero ripetutamente espresso il timore che si potesse creare un sistema di governo autoritario, diverso, ma geneticamente collegato alla precedente esperienza di potere plebiscitario della nazione. In ogni caso, negli anni all’inizio della Seconda Repubblica, queste paure rimasero più teoriche che pratiche, poiché tra il 1994 e il 2001 Berlusconi restò al governo per soli sette mesi.

Quando nella primavera del 2001 vinse finalmente un mandato completo, a sinistra si diffusero allarmi non solo del pericolo di uno sviluppo semi-dittatoriale, ma anche di un duro regime reazionario, una versione italiana dell’estremismo di destra. La realtà, comunque, si rivelò diversa. I risultati sociali ed economici del governo di Berlusconi furono scarsi. Non ci fu un significativo attacco allo stato sociale. Non ci furono tagli alla spesa pubblica, le pensioni furono alzate, e l’occupazione aumentò. Le misure per liberalizzare il mercato del lavoro e alzare l’età pensionabile rimasero sulla carta e i tagli alle tasse furono meno incisivi di quelli della socialdemocratica Germania. Le privatizzazioni, abbondanti sotto la coalizione di centro-sinistra tra il 1996 e il 2001 e introdotte prima della partenza per Bruxelles di Romani Prodi, quando l’Italia deteneva il record europeo per la vendita di beni pubblici, furono minime.

Il più grande vantaggio che il regime portò ai ricchi consistette nelle amnistie che concesse per l’esportazione illecita di capitali all’estero e nel lassismo dei controlli in patria. Fu approvata una legge sull’immigrazione apparentemente più dura, ma con pochi effetti pratici. All’estero, Berlusconi si unì a Blair e ad Aznar nel mandare truppe in Iraq, un aiuto all’occupazione americana cui il centro-sinistra non si oppose mai. Fu portato in Parlamento un pacchetto di riforme costituzionali che avrebbero dato un assetto più federale allo stato, con maggiori poteri alle regioni - la più grande priorità per la Lega Nord guidata da Umberto Bossi - ma che finì nel nulla in un referendum successivo. Berlusconi non mostrò particolare energia o impegno per nulla di tutto questo.

Le principali energie del suo governo erano rivolte decisamente altrove. La preoccupazione più grande di Berlusconi era proteggersi dai processi, nel ginepraio di casi pendenti contro lui per vari tipi di corruzione. Alla massima velocità, tre leggi consecutive furono spinte in Parlamento: per bloccare l’uso delle prove delle transazioni illegali avvenute all’estero, per depenalizzare il falso in bilancio e per permettere agli imputati di un processo di cambiare i giudici spostando il caso in un’altra giurisdizione. Quando la prima e la terza di queste leggi furono bocciate come incostituzionali dalla Corte Costituzionale, Berlusconi reagì con una quarta legge, più drastica, strutturata in modo da cancellare ogni possibile accusa contro se stesso garantendosi l’immunità penale in quanto Presidente del Consiglio, insieme al Presidente della Repubblica, della Camera e del Senato, inseriti come copertura. Nel tumulto generale, i magistrati di Milano, dove si stavano svolgendo i maggiori processi in cui Berlusconi era implicato, fecero ricorso anche contro questa legge che fu giudicata incostituzionale sei mesi dopo. Ma la raffica di leggi “ad personam”, palesemente prioritarie nel programma del governo, ebbe effetto immediato, anche se non definitivo. Berlusconi non appena arrivato al governo venne assolto dalla corte di appello nel caso di corruzione di giudici per l’acquisizione del colosso editoriale Mondadori - non per mancanza di prove, ma per “attenuanti generiche”, definite, in un memorabile riassunto della giustizia italiana, come “l’importanza dell’attuale condizione sociale e individuale dell’imputato, ritenuta decisiva dalla corte”. Prima che l’immunità formale dai procedimenti giudiziari fosse bocciata, era riuscita a terminare un altro importante caso contro Berlusconi e, quando il caso fu riaperto, un nuovo tribunale diede la sentenza voluta, assolvendolo.

Dopo aver protetto se stesso, doveva proteggere il suo impero. Secondo la legge, nel 2003 Mediaset avrebbe dovuto rinunciare a una delle sue reti TV. Una legge fu velocemente approvata per permettere che non solo mantenesse la rete, ma anche che godesse di enormi sovvenzioni indirette per il suo ingresso nella televisione digitale. Poiché Berlusconi ora dirigeva le sue emittenti private e controllava anche quelle dello Stato, il suo dominio sui media visivi era pressoché totale. Ma non riuscì a stabilire un’influenza stabile sulla pubblica opinione. Nel 2005, quando fu costretto al rimpasto del Consiglio dei Ministri, la popolarità del governo era crollata. In parte, ciò era dovuto all’indecoroso spettacolo delle leggi “ad personam”, condannate non solo per le strade, ma anche da gran parte della stampa. Fondamentalmente però fu una reazione alla stagnante economia della nazione, dove la media dei redditi era cresciuta appena del’1% all’anno dal 2001, la cifra più bassa di tutta l’Unione Europea.

Vedendo le sue quotazioni precipitare velocemente nei sondaggi, la coalizione al governo cambiò bruscamente il sistema elettorale, abbandonando il sistema maggioritario per ritornare al proporzionale, ma con un premio largamente sproporzionato per la coalizione che avesse ottenuto più voti - il 55% dei seggi alla Camera dei Deputati - e uno sbarramento del 4% per ogni partito indipendente. Pensata per indebolire l’opposizione sfruttando la sua divisione in un gran numero di partiti, a differenza della maggioranza al governo, che era un unico blocco compatto, le nuove regole giocarono un ruolo importante nel risultato delle elezioni generali tenutesi nell’aprile del 2006. Contrariamente alle aspettative, il centro-sinistra vinse per un pelo – 25.000 voti dei 38 milioni giunti per la Camera dei Deputati - totalizzando invece meno voti del centro-destra per il Senato. Con un differenza inferiore allo 0,1% dei voti popolari, il premio diede una maggioranza di almeno 67 seggi alla Camera, ma al Senato poteva contare su una precaria maggioranza di soli 2 seggi a causa dell’anomalia - di nuova introduzione - del voto agli italiani all’estero. Credendo che sarebbe stata una facile vittoria, il centro-sinistra fu sorpreso dal risultato, che diventò una sconfitta psicologica. Prodi, di ritorno da Bruxelles, era di nuovo Presidente del Consiglio. Ma questa volta presiedeva un governo matematicamente, e moralmente, molto più debole che in passato.

Ora, non solo il centro-sinistra governava appeso ad un filo: mancava di qualsiasi obbiettivo organizzativo. Negli anni ’90, Prodi aveva avuto uno scopo centrale: l’entrata dell’Italia nell’Unione Monetaria Europea, il cui perseguimento diede al suo ruolo un obiettivo politico. La sua nuova amministrazione - che, a differenza di quella precedente, includeva come partito della coalizione Rifondazione Comunista, largamente considerata come una formazione di estrema sinistra - non aveva pari coerenza. Al Ministero delle Finanze, Tommaso Padoa-Schioppa, uno degli artefici della moneta unica europea, diede come priorità quelle di ridurre il debito pubblico - che era furtivamente aumentato di alcuni punti sotto Berlusconi - e di dare una stretta all’evasione fiscale, cosa che sortì qualche (anche se ufficialmente esagerato) effetto. Una serie di misure minori di liberalizzazione, pensate per rendere più semplice la vita ai consumatori nei settori della farmacia, dei taxi e simili, scomparvero velocemente. Venne accennata, ma niente di più, la settimana lavorativa di 35 ore, come placebo per tenere tranquilla Rifondazione Comunista mentre il centro-sinistra seguiva una politica estera di Atlantismo incondizionato. Il governo di Prodi rinforzò il contingente italiano in Afghanistan; ritirò molto gradualmente le truppe dall’Iraq, come già aveva in programma Berlusconi; approvò l’espansione della base aerea americana a Vicenza, che era stata una rampa di lancio per la Guerra dei Balcani; spedì forze in Libano come fortezza per Israele; e retroattivamente coprì rapimenti e detenzioni illegali su territorio italiano da parte della CIA.

Nessuna di queste cose diede popolarità a Prodi o ai suoi Ministri. L’aumento della pressione fiscale fece arrabbiare quell’elettorato di destra tradizionalmente evasore. La mancanza di qualsiasi significativa riforma sociale deluse gli elettori di sinistra. Cosa ancora più disastrosa, non fu fatto nessun tentativo né per affrontare il conflitto di interessi di Berlusconi, né per migliorare il livello nel campo della giustizia. Invece fu annunciata un’ampia amnistia, in teoria per svuotare le prigioni cronicamente sovraffollate, che in pratica rilasciò non solo criminali comuni, ma anche vari illustri condannati per corruzione. Questo “indulto”, promulgato dal famigerato Clemente Mastella (il più oscuro politico della coalizione, ex membro della Democrazia Cristiana della Campania, poi nominato Ministro della Giustizia per trattenere il suo piccolo partito nei ranghi della coalizione), provocò grande indignazione. Nel 2007, con la reputazione di Prodi in caduta libera, la direzione dei DS - i Democratici di Sinistra, in cui si era trasformata la maggior parte del Partito Comunista Italiano - decise che trasformarsi in un Partito Democratico puro e semplice, abbandonando ogni associazione con la sinistra e assorbendo politici cattolici e ex radicali raggruppati nella componente della coalizione chiamata “Margherita”, gli avrebbe permesso di prendere le distanze dalla caduta vertiginosa della reputazione del governo e di spiazzare Prodi dalla visibilità pubblica. Massimo D’Alema, Ministro degli Esteri del governo, era stato troppo danneggiato dal suo ruolo durante il crollo finale della precedente amministrazione Prodi per essere un candidato credibile a capo della nuova formazione; la direzione fu assegnata al suo rivale da lungo tempo Walter Veltroni, il sindaco DS di Roma, una scelta più fresca. Privatamente, i due uomini si disprezzano reciprocamente – D’Alema considera Veltroni uno stupido, Veltroni considera D’Alema un furfante. Ma pubblicamente, insieme con un disparato gruppo di devoti e trasmigrati, unirono le forze per far nascere un nuovo partito di centro, ripulito da ogni connessione con un passato compromesso. In autunno Veltroni si era più o meno apertamente posizionato come alternativa a Prodi, che teoricamente aveva ancora tre anni di carica – ripetendo in effetti un’operazione già intrapresa alle spese di Prodi da D’Alema alla fine del 1998.

Questa volta, però, le ambizioni erano maggiori e le capacità minori. Lo scopo di Veltroni non era rimpiazzare Prodi a capo della coalizione esistente, ma di contare su elezioni anticipate che lo portassero al potere come capo di un partito che avrebbe rivaleggiato con Berlusconi per novità, grandezza e supporto popolare. Ma le sue limitazioni erano evidenti da tempo. Sembrando vagamente una versione di Woody Allen più paffuta e dagli occhi sgranati, Veltroni – entusiasta di futilità cinematografiche e calcio; deliziato dal dare la propria voce ad un cartone della Disney; autore di opuscoli come “Trentotto dichiarazioni d’amore al più bel gioco del mondo” – aveva il vantaggio di apparire più sincero di D’Alema, più spontaneamente conformista, ma possedeva poco del suo acume.

Nel novembre del 2007 il blocco di centro-destra rischiava di cadere a pezzi, quando Berlusconi – frustrato dal non essere riuscito a rovesciare il governo Prodi in Parlamento – improvvisamente trasformò Forza Italia in una nuova organizzazione, il Popolo della Libertà, esigendo che i propri alleati, all’infuori della Lega Nord, si unissero come unico partito italiano della libertà. Sia Gianfranco Fini sia Pier Ferdinando Casini, leader delle ex componenti fascista (AN) e cattolica (UDC) della sua coalizione, si ribellarono. Invece di sfruttare il loro malcontento e dividere il centro-destra, Veltroni si offrì zelantemente a Berlusconi come degno partner nel compito di semplificare la politica italiana in due grandi partiti moderati. Il significato di questa mossa era chiaro a tutti: ancora una volta, come a metà degli anni ’90, si tentava di ottenere un accordo per un nuovo sistema elettorale pensato per eliminare i piccoli partiti, lasciando i nuovi arrivati PD e PdL al comando del campo politico. Nelle file dell’opposizione, questo pericolo portò Fini a piegarsi tempestivamente, ritornando alla coalizione con Berlusconi e restituendo compattezza al centro-destra. Nella coalizione al governo, l’effetto boomerang fu un ancora più letale.

Mentre le negoziazioni tra Veltroni e Berlusconi procedevano a Roma, al Sud si intensificava una crisi pronta ad esplodere. A fine dicembre gli spazzini smisero di lavorare a Napoli e dintorni, dove le discariche erano piene, lasciando enormi pile di spazzatura in decomposizione ad accumularsi per strade e quartieri. Lo smaltimento dei rifiuti nella regione era da molto tempo un racket lucroso controllato dalla Camorra, che trasportava rifiuti tossici dal Nord industriale alle discariche illegali in Campania. Sia la regione sia la città di Napoli erano state aree del centro-sinistra per più di dieci anni – il presidente della regione (ed ex sindaco) dell’ex-PCI, il sindaco dell’ex-DC. Con la coppia Antonio Bassolino e Rosa Russo Jervolino (di cui il primo è di gran lunga il più importante), ci si era enormemente vantati per l’eccezionale lavoro svolto nel riportare Napoli alla sua bellezza originaria e per l’avvento di un’amministrazione pulita ed innovativa in Campania. In realtà, a prescindere dagli abbellimenti municipali, la corruzione e la criminalità prosperavano incontrastate e il governo Prodi non aveva prestato nessuna attenzione a ciò che stava succedendo nelle proprie giurisdizioni. A gennaio dello scorso anno, i cittadini di Napoli si sollevarono in furiose proteste contro i cumuli di putrescenza che li tormentavano. Il danno al governo di centro-sinistra fu incalcolabile.

Due mesi dopo, la caduta rovinosa si unisce, con particolare prontezza, agli esiti della cecità tattica e morale della coalizione. Dopo pochi giorni dallo scoppio della crisi della spazzatura a Napoli, la moglie del Ministro della Giustizia, Sandra Mastella, presidente del Consiglio Regionale della Campania per il centro-sinistra, fu messa agli arresti domiciliari, accusata di tentata concussione nei confronti della ASL a favore del suo partito, l’UDEUR. Suo marito rassegnò le dimissioni per protesta e fu subito rinominato da Prodi. Ma Mastella, la cui fedeltà era già stata indebolita dal mancato rispetto dell’omertà generale a Napoli, aveva capito che il disastro sarebbe stato imminente per il suo partito, se l’accordo tra Veltroni e Berlusconi fosse andato a buon fine. Per fermarlo, cambiò schieramento e i suoi due senatori alla Camera provocarono la caduta del governo. In un tumulto, i parlamentari di centro-destra esplosero di gioia, stappando bottiglie e spruzzando di champagne il velluto rosso delle poltrone del semicerchio di Palazzo Madama.

Trovandosi a pagare il prezzo per aver fatto male i calcoli, Veltroni doveva ora partecipare ad un’elezione con poco preavviso, senza avere il tempo di affermare il proprio partito o se stesso come faro del dialogo civile in una società eccessivamente dominata dalle fazioni. Rifiutando ogni intesa con i tre partiti più piccoli della sinistra, il PD si mise in lista da solo, così da sottolineare la sua missione di dare all’Italia un governo moderno non compromesso dalla partecipazione degli estremisti - facendo un’eccezione, all’ultimo momento, per l’Italia dei Valori, il piccolo partito fedele al magistrato più combattivo di Mani Pulite, Antonio di Pietro. Berlusconi, dal canto suo, avendo già integrato il gruppo di Fini nel proprio nuovo partito, non si faceva scrupolo a dare battaglia insieme ai suoi alleati - soprattutto la Lega Nord, ma anche il minore e regionale Movimento per l’Autonomia del Sud. La campagna fu universalmente giudicata come la più noiosa della Seconda Repubblica, con il centro-sinistra e il centro-destra che proponeva programmi socio-economici virtualmente identici, finché all’ultimo momento Berlusconi promise di abbassare l’ICI. A parte questo, le due fazioni differivano solo nelle rispettive retoriche sulla morale (come proteggere la famiglia) e sulla sicurezza (come combattere il crimine). Veltroni si spinse così in là nella sua scelta di evitare ogni scontro con Berlusconi che arrivò a non pronunciare mai nemmeno il suo nome, parlandone invece rispettosamente solo come “il mio avversario”. Il suo pubblico non ne fu colpito.

La grandezza del disastro che seguì superò ogni aspettativa. Il centro-destra schiacciò il centro-sinistra con un margine del 9,3%, circa 3,5 milioni di voti, conquistando una netta maggioranza di quasi 100 seggi alla Camera e 40 al Senato. All’interno della coalizione vincente, tuttavia, l’incremento fu dovuto al PdL recentemente costituito (in cui si erano fusi Forza Italia ed AN), che in realtà fini con l’ottenere 100.000 voti in meno di quanti i due partiti se ne fossero assicurati nel 2006. La grande vincitrice fu la Lega, i cui voti aumentarono di 1,5 milioni, accordandole virtualmente tutto l’aumento delle preferenze totalizzate dal centro-destra. Il PD, che si era presentato come il partito progressista di centro in cui tutti gli italiani ben disposti si sarebbero potuti radunare, ottenne un completo fallimento. Con solo poco più del 33% dei voti, raccolse appena un po’ più di supporto - un po’ meno, secondo una stima - delle sue singole componenti nel 2006. In realtà, questo risultato fu raggiunto solo con il “voto utile” di circa un quinto di chi precedentemente votava per i partiti della sinistra effettiva, che questa volta si era combinata in una alleanza arcobaleno ed era stata spazzata via per non aver raggiunto la soglia del 4%, con una perdita di circa 2,5 milioni di voti. Complessivamente, il valore aggiunto del Partito Democratico, creato per rimodellare il panorama politico attirando gli elettori del centro-destra, si rivelò pari a zero.

Lo shock delle elezioni del 2008 fu paragonato a quello del 1948, quando la Democrazia Cristiana trionfò in modo così schiacciante sui Comunisti e Socialisti da mantenere il potere ininterrottamente per 44 anni - questo avvenne prima dei sondaggi di opinione, quindi c’erano meno previsioni-. Se oggi una egemonia così duratura non si prospetta per il centro-destra, la situazione del centro-sinistra, e in realtà di tutta la sinistra italiana, è per molti aspetti - morale, organizzazione, idee, supporto di massa - molto peggiore di quella del PCI o del PSI di sessant’anni fa: sarebbe più appropriato parlare di una Caporetto della sinistra. Punto centrale della disfatta fu la sostituzione della sinistra con la Lega, fra i lavoratori del nord. L’abilità dei partiti di destra di accaparrarsi il favore dei lavoratori a scapito delle tradizionali alleanze con la sinistra è diventato uno schema diffuso, quasi ininterrotto. Prima realizzato dalla Tatcher in Gran Bretagna, poi da Reagan e Bush in America e più recentemente da Sarkozy in Francia, tra le maggiori società occidentali finora resiste solo la Germania. La Lega, da questo punto di vista, può essere semplicemente vista come l’esempio italiano di una tendenza generale. Ma ci sono certe caratteristiche che la rendono un caso speciale e singolare.

Il primo, e fondamentale, è che la Lega non è un partito istituzionale, ma un movimento di rivolta. Non c’è nulla di conservatore nella Lega; la sua ragione d’essere non è l’ordine, ma la ribellione. Il suo forte è la protesta sgolata e rumorosa. Di solito, i movimenti di protesta hanno vita breve - vanno e vengono. La Lega, invece, è ora il più vecchio partito politico in Italia, in realtà l’unico che ha alle spalle 30 anni di attività. Non è una episodio fortuito prodotto dalle azioni casuali della frantumazione della Seconda Repubblica. Ciò riflette la seconda peculiarità della Lega, il suo dinamismo come organizzazione di massa, che conta su cellule e militanti che lo rendono “l’ultimo partito Leninista in Italia”, secondo le parole di Roberto Maroni, forse il politico più vicino a Bossi. In buona parte del Nord, la Lega svolge in qualche modo il ruolo che fu del PCI, come i veterani comunisti spesso osservano rassegnati, con grandi risultati nelle ex roccaforti “rosse” dell’industria, una dopo l’altra: la fabbrica della Fiat a Mirafiori, il grande impianto petrolchimico a Porto Marghera, il famoso quartiere operaio di Sesto San Giovanni fuori Milano, che fu il set del film di Visconti del 1950 “Rocco e i suoi fratelli”. Questo comunque non significa che sia diventato un partito basato sulla classe operaia. Anche se ha ottenuto molti voti dalla classe lavoratrice al Nord, il cuore della forza della Lega risiede, come sempre, tra i piccoli artigiani, negozianti e lavoratori in proprio che una volta erano fortezze della DC: le province cattoliche del Nord-Est, ora sempre più secolarizzate, dove l’odio per le tasse e l’ingerenza dello stato sono particolarmente forti. Qui il risentimento per i trasferimenti di denaro al Sud, visto come una palude di parassiti fannulloni, ha favorito il decollo della Lega alla fine degli anni ’80. L’immigrazione dai Balcani, dall’Africa e dall’Asia, che è quadruplicata negli ultimi dieci anni, è ora la fobia più diffusa insieme al razzismo e al pregiudizio contro l’Islam. Come prevedibile, lo spostamento dell’obbiettivo ha contribuito al diffondersi dell’influenza della Lega fra le classi lavoratrici del Nord, più esposte alla competizione nel mercato del lavoro che all’IVA.

Ma la fonte ancora più importante del successo popolare della Lega è forse il suo stile triviale. La sfida alla delicata affettazione dei convenzionali discorsi politici, praticata a Roma, conferma l’identità della Lega come estranea al sistema, vicina al linguaggio schietto della gente comune. Ai capi del partito piace rompere i tabù, in ogni direzione. Il suo essere politicamente scorretti non si limita alla xenofobia. In materia di politica estera, si è ripetutamente infischiata del consenso ufficiale, opponendosi senza inibizioni alla Guerra del Golfo, alla Guerra dei Balcani e al Trattato di Lisbona, e ha richiesto tasse doganali per bloccare le importazioni a basso costo dalla Cina. In ogni caso, rompere i cocci a parole è una cosa; fare politica è un’altra cosa. Dopo il periodo di solitudine tra il 1996 e il 2001, la Lega non si è mai ribellata alle decisioni convenzionali dei governi di centro-destra di cui faceva parte, lasciando solitamente la sua retorica a fungere da compensazione per i compromessi pratici. Ma non si tratta di dipendenza da Berlusconi. Piuttosto è il contrario: senza la Lega, Berlusconi non avrebbe potuto vincere le elezioni in cui ha prevalso, meno che mai in quelle del 2008. L’artefice dell’alleanza tra le due parti, Giulio Tremonti, ora di nuovo Ministro delle Finanze, non a caso è sia l’autore di una critica alla libera globalizzazione più severa di quanto i democratici di Veltroni si siano mai azzardati ad osare, sia la figura più potente dell’attuale governo, dopo lo stesso Berlusconi.

Se la Lega è stata la principale nemesi di quella parte del PCI - la maggioranza - che aveva pellegrinato dal comunismo al social-liberismo senza fare neanche una tappa nella social-democrazia, la sorte della minoranza che cercava di rifondare un comunismo democratico è stata ampiamente auto-inflitta. Nelle elezioni del 2006, invece di mantenere le distanze dalla coalizione di Prodi - come aveva fatto con buoni risultati nel 1996, quando un reciproco patto di non belligeranza gli aveva permesso di entrare in Parlamento come partito indipendente rappresentando circa il proprio numero effettivo di elettori - Rifondazione Comunista accettò di diventarne un membro vero e proprio. Il suo leader, Fausto Bertinotti, fu ricompensato con il ruolo di Presidente della Camera, nominalmente la terza carica più importante dello Stato italiano dopo il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio, fornito di privilegi ufficiali di ogni genere e con l’accesso automatico ai media. Questa onorificenza vuota, come sperato, gli diede alla testa, assicurando in questo modo che RC diventasse una docile appendice della coalizione al governo, incapace di ottenere da essa qualunque concessione, condividendo inevitabilmente il discredito in cui era caduta. Mantenendo questo schema, il partito votò a favore del rifinanziamento della missione in Afghanistan non molto tempo dopo che Bertinotti aveva spiegato che il grande errore della sinistra nel ‘900 era consistito nel credere che la violenza potesse essere uno strumento per un graduale cambiamento – era ora accettabile solo la sua rinuncia al “pacifismo assoluto”. Come prevedibile, la combinazione di coinvolgimento e rinnegazione fu suicida. Affrontando le elezioni in un’intesa dell’ultimo minuto con i Verdi e i rimanenti DS che non potevano sopportare la caduta anche solo di un rifermento nominale alla sinistra nel PD, Rifondazione fu annientata. Milioni di elettori abbandonarono un partito che aveva buttato via la propria identità.

La misura della sua vittoria diede a Berlusconi la libertà di seguire un programma socio-economico più duro, come veniva da lungo tempo esortato a fare dai propri critici tradizionali e da opinionisti in Italia e all’estero. La sua coalizione è pronta ad agire ovunque può colpire l’elettorato dell’opposizione: i tagli draconiani all’istruzione superiore e la riduzione del numero degli insegnanti alle scuole elementari, prontamente messi in atto, colpirono un bersaglio relativamente facile del supporto del centro-sinistra, dove i vizi istituzionali sono largamente conosciuti. Per quello che riguarda gli interessi della propria base elettorale, il rigore non verrebbe applicato come in passato. La crisi economica mondiale non avrebbe in ogni caso incoraggiato un intrepido neoliberismo, se anche fosse stato contemplato. L’attenzione immediata del governo si trovava altrove. Di nuovo al potere, Berlusconi era tornato alla questione incompleta del porsi al di sopra della legge. Nel giro di un centinaio di giorni dalle elezioni, il Parlamento rapidamente approvò un’altra legge per garantirgli l’immunità, ri-scritta dai suoi avvocati in modo da schivare i terreni su cui la Corte Costituzionale aveva bocciato la precedente. I magistrati si sono opposti anche a questa legge; inoltre, si attende una campagna per abrogarla con un referendum. La vita politica della nazione si focalizza di nuovo sulle fortune personali, in tutti i sensi, del suo governatore miliardario.

Oggi Berlusconi è incontestabilmente l’icona delle Seconda Repubblica. Il suo dominio simboleggia ogni cosa per cui si è battuto. Pochi segreti rimangono sul modo in cui abbia acquisito le sue ricchezze e su come le abbia usate per conquistare e mantenere il potere. La questione maggiore è che cosa, sociologicamente, abbia reso possibile la sua carriera. Una risposta ovvia punterebbe all’ininterrotta influenza della Democrazia Cristiana nella Prima Repubblica, di cui lo considererebbe essenzialmente l’erede. L’elemento di verità in questa interpretazione è evidente dall’implicito equilibrio elettorale nella Seconda Repubblica. In proporzione, in tutte le cinque elezioni dal 1994, i voti totali per il centro-destra, esclusa la Lega, hanno superato i voti totali per il centro-sinistra, esclusa Rifondazione Comunista, con un margine che varia tra il 5% e il 10%. In altre parole l’Italia in fondo resta il paese estremamente conservatore che è sempre stato. Le ragioni, come largamente discusso, non sono difficili da trovare. Rispetto ad ogni altra società occidentale, meno persone si allontanano dai luoghi di nascita, più adulti vivono con i genitori, le imprese sono in media più piccole e il numero dei lavoratori autonomi è molto più alto. Sono queste le celle reazionarie da cui si è formato un corpo politico congenitamente avverso a rischi e cambiamenti. L’influenza della Chiesa, come unica istituzione ad un tempo nazionale e universale, e la paura del comunismo largamente diffuso a livello nazionale, provocarono l’egemonia della Democrazia Cristiana e, anche se la loro importanza si è ridotta, i loro residui sono ancora presenti fra i sostenitori di Berlusconi.

Tuttavia questa deduzione è troppo lineare. Berlusconi certamente non ha mai lesinato sugli appelli a favore della cristianità e dei valori familiari, o sugli avvertimenti contro la minaccia persistente del comunismo, e Forza Italia certamente ha ereditato i bastioni del clientelismo della DC al Sud – in particolar modo in Sicilia. Ma la filigrana della continuità cattolica è piuttosto tenue, per quanto riguarda il successo di Berlusconi. Non solo le zone della DC del Nord-Est sono andate alla Lega, ma i cattolici praticanti – quel 25% della popolazione che va a messa con una certa regolarità – sono stati il segmento più volatile dell’elettorato, con molti di loro che nei primi anni della Seconda Repubblica hanno votato non solo per la Lega, ma anche per il PDS. Né c’è una nitida connessione fra le piccole imprese o i lavoratori in proprio e la scelta politica. La cintura rossa dell’Italia centrale – Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Marche –, dove il PCI è sempre stato più forte e dove il PD resiste ancora oggi, è piena di entrambi: imprese familiari, fiorenti micro-industrie, artigiani indipendenti, negozianti e cooperative della regione: un mondo non di grandi industrie o di settori riuniti, ma di piccole proprietà.

La reale genealogia di Berlusconi è molto più diretta. Fondamentalmente, più che della DC è l’erede di Craxi e della mutazione che egli ha rappresentato nella politica italiana degli anni ’80. La discendenza è letterale, non solo analogica. I due uomini erano strettamente contemporanei, entrambi prodotti di Milano, le loro carriere in un continuo intrecciarsi dal momento in cui Craxi divenne leader del Partito Socialista (PSI) nel 1976 e Berlusconi creò la sua prima grande emittente televisiva due anni dopo, fondata con i generosi prestiti delle banche controllate dal Partito Socialista. Difficilmente la relazione poteva essere più intima, al tempo stesso funzionale e personale. Craxi creò quelle condizioni favorevoli da parte dello Stato che successivamente permisero a Berlusconi di costruire il suo impero mediatico: con i proventi da esso derivanti, Berlusconi finanziò l’apparato di Craxi e promosse la sua immagine con i propri telegiornali. Ospite frequente della sontuosa villa di Berlusconi ad Arcore, dove gli venivano liberamente fornite soubrette e alta cucina, nel 1984 Craxi fu padrino del primo figlio di Berlusconi, che ebbe con l’attrice Veronica Lario prima di sposarla, e gli fece da testimone quando la sposò nel 1990. Quando divenne Presidente del Consiglio nel 1983, salvò le reti televisive nazionali di Berlusconi dalla chiusura, poiché trasmettevano in violazione di una decisione della Corte Suprema, e nel 1990 aiutò Berlusconi ad assicurarsi il controllo permanente su di esse, con una legge per la quale ricevette in cambio un versamento di 12 milioni di dollari sul suo conto in una banca estera. All’apice del suo potere, Craxi delineò una nuova figura nella scena italiana del dopoguerra – forte, decisa, attenta alla pubblicità, con il completo controllo del proprio partito e implacabile negoziatore con gli altri.

Tre anni dopo, quando le rivelazioni di Tangentopoli portarono alla luce il livello della sua corruzione, Craxi era diventato la più detestata figura pubblica del Paese. Ma non aveva finito. Con la carriera in rovina, passò la propria visione della politica direttamente a Berlusconi, spingendolo a tuffarsi nelle elezioni durante un incontro a Milano nell’aprile del 1993. Secondo un testimone della DC, Craxi mentre parlava camminava per la stanza come un’animale braccato. “Dobbiamo trovare un’etichetta, un nuovo nome, un simbolo che possa unire gli elettori che prima votavano per la vecchia coalizione di cinque partiti” disse Craxi a Berlusconi. “Hai persone in tutta la penisola, puoi raggiungere quella parte dell’elettorato che è disorientata, confusa, ma anche determinata a non essere governata dai comunisti e così salvare il salvabile.” Poi Craxi si sedette e iniziò a disegnare una serie di cerchi concentrici su un pezzo di carta. “Questo è un collegio elettorale. Ci saranno dentro 110.000 persone, di cui circa 80.000-85.000 con diritto di voto. Di questi solo 60.000-65.000 che votano davvero. Con l’arma che hai con le tue emittenti televisive, martellando con la propaganda a favore di questo o quel candidato, tutto quello che devi fare è radunare 25.000-30.000 persone per avere un’alta probabilità di stravolgere le proiezioni. Succederà per via dell’effetto sorpresa, per il fattore delle TV e per il desiderio di molti non-comunisti di non essere governati dai comunisti.” Poi Craxi sia alzò per andarsene. Dopo averlo accompagnato, Berlusconi disse: “Bene, adesso so cosa fare.”

Sebbene alla fine della sua epoca, la DC, sotto la pressione della competizione, era scesa agli stessi livelli di disonestà del PSI, storicamente c’è stata una differenza significativa fra il modello politico di Craxi e la Democrazia Cristiana. La DC non solo godeva dell’aura riflessa di una veneranda fiducia, ma aveva una solida base sociale che il fragile apparato di Craxi non acquisì mai; inoltre aveva sempre resistito alla leadership di un uomo solo, restando una rete intricata di fazioni controbilanciate, immune al culto dell’uomo forte. Alla fine, nonostante i molti miliardi di lire raccolti come tangenti da imprenditori e uomini d’affari, poco andò nelle tasche personali dei suoi capi, i cui stili di vita non furono mai tanto appariscenti come quelli di Craxi e dei suoi colleghi. Quasi nessuno dei suoi massimi esponenti veniva dalla Lombardia. Culturalmente, provenivano da un altro mondo.

Così Berlusconi, catapultato sulla scena politica nel momento in cui Craxi fuggì in esilio, incarna forse la più profonda ironia della storia del dopoguerra di qualunque società occidentale. La Prima Repubblica collassò fra il pubblico scandalo per l’esposizione dei livelli stratosferici di corruzione, solo per partorire una Seconda Repubblica dominata da un ancora più sfolgorante monumento di illegalità e corruzione, a paragone della quale i misfatti di Craxi rimpiccioliscono. Né la nuova disonestà era limitata al governatore e al suo seguito. Sotto di loro, la corruzione continuava a prosperare ininterrotta. Pochi mesi dopo che il Presidente della Campania Antonio Bassolino – ex PCI – fosse accusato di frode e peculato, il Presidente dell’Abruzzo Ottavio Del Turco, un altro sostenitore del centro-sinistra – ex PSI - fu arrestato dopo che un magnate della sanità privata confessò di avergli pagato una tangente di sei milioni di euro in contanti. Berlusconi è la chiave di volta di un sistema molto esteso. Ma, come attore politico, il merito per l’inversione di ciò che si pensava fosse la cura per le malattie della Prima Repubblica ad opera della Seconda apparteneva in primo luogo a lui. L’Italia non ha tradizione più radicata del “trasformismo” – la trasformazione per osmosi di una forza politica nel suo opposto, come classicamente praticato da Depretis alla fine del ‘800, assorbendo la destra nella sinistra ufficiale, e da Giolitti all’inizio del ‘900, cooptando le riforme del lavoro ai benefici del liberalismo. Il caso della Seconda Repubblica è stato “trasformismo” su una scala più grande: non un partito, o una classe, ma un intero ordine convertito in ciò a cui intendeva porre fine.

Dove lo stato è andato, la società l’ha seguito. Gli anni dal 1993, in una sfera della vita dopo l’altra, sono stati i più disastrosi dalla caduta del fascismo. Di recente hanno prodotto i due più scottanti inventari di avidità, ingiustizia, abbandono e fallimento probabilmente mai apparsi in nessuna nazione europea dal tempo della guerra. I lavori di una coppia di combattivi giornalisti del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, “La Casta” e “La Deriva”, sono diventati entrambi best-sellers – il primo ha collezionato 23 edizioni in sei mesi – e meritano di esserlo. Che cosa rivelano? Per cominciare, l’avidità della classe politica che governa la nazione. Alla Camera, i deputati dal 1948 hanno virtualmente sestuplicato i proprio salari in termini reali, con il risultato che nel Parlamento Europeo un deputato italiano prende 150.000 euro l’anno, circa il doppio di quanto guadagna di un membro tedesco o britannico, e quattro volte quello che guadagna uno spagnolo. A Roma, la Camera dei Deputati, il Senato e il Presidente del Consiglio occupano insieme almeno 46 edifici. Il Quirinale, dove risiede il Presidente della Repubblica – attualmente Giorgio Napolitano, fino a ieri esponente di rilievo dei comunisti, intransigente come i suoi predecessori – ha a disposizione più di 900 servitori di ogni genere, a conti fatti. Qual è il costo della residenza presidenziale, triplicato dal 1986? Due volte quello del Palazzo dell’Eliseo, quattro volte quello di Buckingham Palace, otto volte quello del presidente Tedesco. E i guadagni dei collaboratori più stretti? Nel 1993 Gaetano Gifuni, l’eminenza grigia di palazzo, al centro delle operazione dell’allora Presidente Scalfaro per proteggersi dalla giustizia, ricevette per i suoi servizi 557.000 euro in valuta corrente – molto più del salario di un Presidente americano. I trasporti? Nel 2007 in Italia c’erano non meno di 574.215 “auto blu” – limousine ufficiali – per una classe di governo di 180.000 rappresentanti eletti; la Francia ne ha 65.000. La sicurezza? Berlusconi ne da’ un esempio: 81 guardie del corpo, a spese dello Stato. Secondo alcuni calcoli, le spese per la rappresentanza politica in Italia, tutto sommato, equivale a quella di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna messe insieme.

Sotto questa crosta di privilegi, un italiano su quattro vive in povertà. La spesa per l’istruzione, in diminuzione nel bilancio dal 1990, può contare su appena il 4,6% del PIL (in Danimarca è l’ 8,4%). Solo metà della popolazione ha un’istruzione successiva a quella dell’obbligo, circa 20 punti sotto la media europea. Non più di un quinto dei ventenni accede all’istruzione universitaria e tre quinti di questi l’abbandonano. Il numero dei letti d’ospedale per abitante è diminuito di un terzo sotto la nuova repubblica e ora è circa la metà di quello della Germania o della Francia. Nei tribunali, i casi penali richiedono in media 4 anni per raggiungere un verdetto, tempo preso in considerazione dai termini di prescrizione, che annullano fino ad un quinto dei casi. Nelle cause civili, la media per completare una causa per bancarotta è di 8 anni e 8 mesi. Alla fine del 2007, due pensionati settantenni che cercavano di fare causa contro l’Istituto di Assistenza Sociale, si sentirono dire che avrebbero avuto udienza nel 2020. Per quanto riguarda l’uguaglianza di fronte alla legge, in Italia un immigrato albanese accusato avere cercato di rubare una mucca nel proprio paese d’origine passa più giorni in prigione rispetto ad uno dei mega-truffatori dell’industria alimentare, Sergio Cragnotti, che distrusse i risparmi di milioni di concittadini. I politici sono trattati ancora meglio dei magnati: il braccio destro di Berlusconi, Cesare Previti, condannato per corruzione di giudici dopo un processo durato 9 anni e condannato a 6 anni di reclusione, ha fatto in tutto 5 giorni di prigione prima di essere rilasciato per svolgere servizio sociale.

Le infrastrutture materiali del paese non sono migliori delle pubbliche istituzioni. Porti: i sette maggiori porti in Italia, messi insieme, gestiscono meno traffico di merci di Rotterdam. Autostrade: metà dei chilometri della Spagna. Treni ad alta velocità: meno di un terzo dei convogli della Francia. Rete ferroviaria generale: di 13 chilometri più lunga che nel 1920. Linee aeree: Alitalia ha 23 aerei per passeggeri a lunga percorrenza, a confronto dei 134 di Lufthansa. Tutto contribuisce al deprimente record economico dell’ultimo decennio, quando il PIL è cresciuto al ritmo più basso di ogni altra nazione d’Europa e la produttività lavorativa è migliorata debolmente: solo l’1% tra il 2001 e il 2006. Il reddito pro capite - sempre in aumento di un modesto 2% l’anno tra il 1980 e il 1995 – è virtualmente stazionario dal 2000.

Allo stesso tempo, il divario della qualità della vita tra Nord e Sud è aumentato. Le organizzazioni criminali sono attive in più di 400 comuni del Mezzogiorno, abitati da circa 13 milioni di italiani, dove un imprenditori locale su tre denuncia un racket diffuso. Il tasso di partecipazione della forza lavoro è il più basso dell’Europa Occidentale e quello delle donne tocca il fondo: 30 punti sotto la Danimarca, 20 sotto gli Stati Uniti, 10 sotto la Repubblica Ceca. Né l’esclusione dalla produzione comporta alti livelli di riproduzione: solo 1,3 nascite per donna, facendo prevedere un crollo della popolazione da 58 a 47 milioni entro la metà del secolo. Già ora gli anziani oltre i 60 anni superano i giovani tra i 18 e i 24 anni nella misura di tre a uno. L’età media dei votanti oggi è pari a 47 anni.

A redimere questa desolazione, con tutti gli intenti e propositi, è arrivato solo un miglioramento, nella creazione di posti di lavoro. La disoccupazione, al 12% a metà degli anni ’90, oggi è scesa al 6%. Ma la maggior parte di questo lavoro - metà dei nuovi posti di lavoro nel 2006 - comprende contratti a breve termine e buona parte è lavoro precario in nero. Non ha prodotto nessun dinamismo reattivo. Secondo la formula del sociologo napoletano Enrico Pugliese, l’Italia è passata dalla crescita senza posti di lavoro all’inizio della Prima Repubblica a posti di lavoro senza crescita sotto la Seconda, bloccando l’aumento della produttività. La predominanza di aziende medio-piccole, circa quattro milioni e mezzo, un quarto del numero totale nell’intera Europa prima dell’allargamento - ha soffocato gli investimenti nella ricerca, legando le esportazioni ai tradizionali punti di forza dell’abbigliamento, scarpe e simili, dove ora la competizione con i produttori asiatici a basso costo è più intensa. Le esportazioni di prodotti di alta tecnologia sono la metà della media europea e gli investimenti stranieri sono notoriamente bassi, frenati non solo dalla paura delle estorsioni e della mala amministrazione, ma anche dalla stretta difesa delle grandi imprese italiane, le cui proprietà e le cui banche sono notoriamente controllate da patti fra pochi potenti membri interni.

Nel passato, questo modello era prosperato grazie un tasso di cambio flessibile, adeguandosi alle sfide con l’estero con una svalutazione competitiva, e tollerando tassi relativamente alti di inflazione nazionale e finanze in passivo. Con l’ingresso dell’Italia nella moneta unica europea, la Seconda Repubblica pose fine a tutto ciò. I bilanci furono tagliati per adeguarsi ai criteri di Maastricht, l’inflazione fu tenuta a freno e non fu più possibile svalutare la moneta . Ma non si era materializzato alcun modello alternativo. Il regime della macro-economia era cambiato, ma la struttura della produzione non lo era. Il risultato fu il peggioramento delle condizioni per la ripresa. La crescita non fu liberata, ma asfissiata. Le quote delle esportazioni sono crollate e il debito pubblico, il terzo più grande al mondo, rimane ostinatamente oltre il 100% del PIL, beffandosi delle previsioni di Maastricht. Quando iniziò la Seconda Repubblica, l’Italia godeva ancora del secondo maggiore PIL pro capite fra i grandi stati europei, misurato a parità di potere d’acquisto, dopo la Germania – e una qualità della vita reale al sopra di quella di Francia e Gran Bretagna. Oggi è caduto sotto la media europea, abbassata dalla relativa povertà dell’Europa dell’Est, e sta quasi per essere superato da quello della Grecia.

[Articolo originale di Perry Anderson ] (http://www.lrb.co.uk/v31/n04/ande01_.html)

fba00
22-03-2009, 10:08
mamma mia l'ultimo articolo è un colpo al cuore :cry:

DonaldDuck
22-03-2009, 10:20
mamma mia l'ultimo articolo è un colpo al cuore :cry:
Si si, davvero. Sopratutto sapendo che l'ultimo raccontino della "rassegna stampa" utilizza fonti d'informazione italiane...ma guarda un pò che coincidenza...


La Casta: Cosi i Politici Italiani sono Diventati Intoccabili by Sergio Rizzo and Gian Antonio Stella - Buy this book

La Deriva: Perche l’Italia Rischia il Naufragio by Sergio Rizzo and Gian Antonio Stella - Buy this book


http://www.lrb.co.uk/v31/n04/ande01_.html

Infatti è sopratutto una recensione dei due libri.

jan
22-03-2009, 10:29
Si si, davvero. Sopratutto sapendo che l'ultimo raccontino della "rassegna stampa" utilizza fonti d'informazione italiane...ma guarda un pò...



http://www.lrb.co.uk/v31/n04/ande01_.html
fonti attendibilissime .. non certo emilio fede et company ;) ma guarda un po ..:fagiano:

DonaldDuck
22-03-2009, 10:33
fonti attendibilissime .. non certo emilio fede et company ;) ma guarda un po ..:fagiano:
Ma guarda un pò...provengono dall'Italia...e chissà il resto...

jan
22-03-2009, 10:38
Ma guarda un pò...provengono dall'Italia...e chissà il resto...
Forse non lo sai .. ma in italia qualche giornalista vero esiste ancora....
oltretutto come hai detto si tratta di una recensione di libro ...
scritto in caratteri cubitali @idiot proof [London Review of Books]
una recensione di libro si basa sul testo e le valutazioni che da il recensore (inglese)
e quinid cosa altro vuoi aggiungere? stai discriminado sul recensore inglese o sul valore dei giornalisti in questione ? e ancora credi che tutto questo 3ad sia dedicato a recensioni?
uhmmm non ricordavo tanti testi scandalistico-politico :doh:

DonaldDuck
22-03-2009, 10:46
Forse non lo sai .. ma in italia qualche giornalista vero esiste ancora....
oltretutto come hai detto si tratta di una recensione di libro ...
scritto in caratteri cubitali @idiot proof [London Review of Books]
una recensione di libro si basa sul testo e le valutazioni che da il recensore (inglese)
e quinid cosa altro vuoi aggiungere? stai discriminado sul recensore inglese o sul valore dei giornalisti in questione ? e ancora credi che tutto questo 3ad sia dedicato a recensioni?
uhmmm non ricordavo tanti testi scandalistico-politico :doh:

Nulla, c'è davvero poco da aggiungere.

er-next
22-03-2009, 11:22
maledetto complotto comunista mondiale.. ma il bene trionferà :cool: ..

DonaldDuck
22-03-2009, 12:23
maledetto complotto comunista mondiale.. ma il bene trionferà :cool: ..
Nessun complotto, basta avere i contatti giusti.

Dimenticavo:

oltretutto come hai detto si tratta di una recensione di libro ...
scritto in caratteri cubitali @idiot proof [London Review of Books]

Mi sembrava giusto specificarlo in italiano.

jan
22-03-2009, 12:34
Nessun complotto, basta avere i contatti giusti.

Dimenticavo:

Mi sembrava giusto specificarlo in italiano.
era già scritto in grassetto ad opera dell'autore del 3ad ...
forse tu hai voluto sottintendere che questo fosse un passaggio oscuro ma cosi non era ;)
please sottolinea anche questo
: una recensione di libro si basa sul testo e le valutazioni che da il recensore (inglese)

DonaldDuck
22-03-2009, 13:08
era già scritto in grassetto ad opera dell'autore del 3ad ...
forse tu hai voluto sottintendere che questo fosse un passaggio oscuro ma cosi non era ;)
please sottolinea anche questo
: una recensione di libro si basa sul testo e le valutazioni che da il recensore (inglese)
Era scritto in grassetto ( e non a caratteri cubitali come dicevi)

London Review of Books

E mi sembrava giusto spiegare in italiano cosa significa. Che si tratta di una recensione su un sito che intrattiene rapporti commerciali con
http://www.lrbshop.co.uk/product.php?productid=4913
Nessun passaggio oscuro. Solo a beneficio di chi non conosce la lingua.

^TiGeRShArK^
22-03-2009, 13:12
Si si, davvero. Sopratutto sapendo che l'ultimo raccontino della "rassegna stampa" utilizza fonti d'informazione italiane...ma guarda un pò che coincidenza...



http://www.lrb.co.uk/v31/n04/ande01_.html

Infatti è sopratutto una recensione dei due libri.

testi i cui fatti sono PROVATI E COMPROVATI dato che non mi pare abbiano dovuto pagare i danni per diffamazione a mezzo stampa, come invece sono soliti fare gli organi d'informazione del tuo mito. :)

jan
22-03-2009, 13:21
era già scritto in grassetto ad opera dell'autore del 3ad ...
forse tu hai voluto sottintendere che questo fosse un passaggio oscuro ma cosi non era ;)
please sottolinea anche questo
: una recensione di libro si basa sul testo e le valutazioni che da il recensore (inglese)

come qui per esempio andava bene ?

DonaldDuck
22-03-2009, 13:25
come qui per esempio andava bene ?
No perchè non sei l'autore del post e della discussione. Tu sei solo accorso in aiuto.

jan
22-03-2009, 15:26
No perchè non sei l'autore del post e della discussione. Tu sei solo accorso in aiuto.
Contestare le cose che scrivi è molto lontano da accorrere in aiuto ad una persona che è in grado di difendersi benissimo con gli argomenti piuttosto che con piccoli stratagemmi
;)

DonaldDuck
22-03-2009, 15:40
Contestare le cose che scrivi è molto lontano da accorrere in aiuto ad una persona che è in grado di difendersi benissimo con gli argomenti piuttosto che con piccoli stratagemmi
;)
Quando ad esempio il Wall Street Journal straparla di politica o economia italiana conosciamo già il motivo:
Sky Italia proprietà di News Corp., gruppo editore di The Wall Street Journal
Non è difficile risalire.

DonaldDuck
22-03-2009, 16:24
Pssst...rimanga tra noi...fanno tenerezza siti, quotidiani o blog spagnoli quando straparlano di politica italiana. Il grande magistrato Baltasar Garzón (in passato deputato del PSOE) che aveva portato avanti il processo Telecinco (sappiamo tutti di cosa si tratta e di come è finito) è indagato per evasione fiscale. Sapevate che si è reso responsabile delle dimissioni del ministro della Giustizia socialista? Ed il 28 febbraio 2009 l'Unità ha pubblicato un'intervista all'eroe
http://www.unita.it/news/82290/baltasar_garzn_una_vita_in_trincea


Non è difficile risalire.

ConteZero
22-03-2009, 16:29
Pssst...rimanga tra noi...fanno tenerezza siti, quotidiani o blog spagnoli quando straparlano di politica italiana. Il grande magistrato Baltasar Garzón (in passato deputato del PSOE) che aveva portato avanti il processo Telecinco (sappiamo tutti di cosa si tratta e di come è finito) è indagato per evasione fiscale. Sapevate che si è reso responsabile delle dimissioni del ministro della Giustizia socialista? Ed il 28 febbraio 2009 l'Unità ha pubblicato un'intervista all'eroe
http://www.unita.it/news/82290/baltasar_garzn_una_vita_in_trincea


Non è difficile risalire.

Quando tocca agli avversari "indagato" è già una condanna in terzo grado.

BAC.

DonaldDuck
22-03-2009, 16:36
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifLampedusa : la nuova «Alcatraz» ?
febbraio 2009 italiadallestero.info

[Clarin]

Secondo la stampa Italiana, è successo la settimana scorsa, durante un comizio elettorale in Sardegna

Ha scherzato sui “voli della morte” e sulla fine dei sequestrati




Questo è stato causato da un servizio de L'Unità. Si si, avete capito bene, proprio il quotidiano citato nel mio precedente post, quello che edificava un monumento a Baltasar Garzón

DonaldDuck
22-03-2009, 16:39
BAC.

http://img208.imageshack.us/img208/1073/bicnero.jpg (http://img208.imageshack.us/my.php?image=bicnero.jpg)

ConteZero
22-03-2009, 16:46
http://img208.imageshack.us/img208/1073/bicnero.jpg (http://img208.imageshack.us/my.php?image=bicnero.jpg)

BOC
http://www.affaritaliani.it/upload/Ca/0009/Carfagna51.jpg

DonaldDuck
22-03-2009, 16:58
Hai visto che bel ministro abbiamo? Altro che la Livia Turco.

BOC
http://www.affaritaliani.it/upload/Ca/0009/Carfagna51.jpg

jan
22-03-2009, 18:51
Quando ad esempio il Wall Street Journal straparla di politica o economia italiana conosciamo già il motivo:

Non è difficile risalire.
ma ti rendi conto di quanto ti sei spinto oltre il credibile?
il wall street parla male del governo italiano da quando è aumentata l'iva oppure da un po prima? :sofico:
e the economist?

^TiGeRShArK^
22-03-2009, 19:09
ma ti rendi conto di quanto ti sei spinto oltre il credibile?
il wall street parla male del governo italiano da quando è aumentata l'iva oppure da un po prima? :sofico:
e the economist?

secondo me non si rende conto ;)

nekromantik
22-03-2009, 19:13
Quando ad esempio il Wall Street Journal straparla di politica o economia italiana conosciamo già il motivo:


:sbonk:

Più che al limite del credibile, certe considerazioni sono al limite del ridicolo.

j.negri
22-03-2009, 19:23
La cosa che mi sembra assurda da tutto questo thread è che si parla di politica come si parlasse di calcio! Si tiene per una parte politica indipendentemente da quello che fa e che dice! Ma che senso ha?! Dopo il Governo Prodi era impossibile (e giusto) che la sinistra continuasse a governare...se Berlusconi farà peggio sarà giusto cambiare! Come si fa ad essere pro o contro qualcuno a prescindere di quello che fa?! Ancora più triste è che si goda quando la stampa di altri paesi parla male del nostro...in nessun altra nazione del mondo funziona così...siamo...come sempre autolesionistici...

jan
22-03-2009, 19:30
La cosa che mi sembra assurda da tutto questo thread è che si parla di politica come si parlasse di calcio! Si tiene per una parte politica indipendentemente da quello che fa e che dice! Ma che senso ha?! Dopo il Governo Prodi era impossibile (e giusto) che la sinistra continuasse a governare...se Berlusconi farà peggio sarà giusto cambiare! Come si fa ad essere pro o contro qualcuno a prescindere di quello che fa?! Ancora più triste è che si goda quando la stampa di altri paesi parla male del nostro...in nessun altra nazione del mondo funziona così...siamo...come sempre autolesionistici...
in nessun altra parte del mondo hanno una situazione del genere ....
ti dice nulla questo? :fagiano:

KiBuB
22-03-2009, 19:55
Ma è cosi grave se dei giornalisti esteri parlano cosi dell'Italia? Bisognerebbe ringraziarli, visto che spesso tirano fuori argomenti che i "giornalisti" Italiani non si azzarderebbero mai a fare.

j.negri
22-03-2009, 19:58
ammazza che qualunquismo!! In nessuna altra parte del mondo sono messi come noi (io fossi in te andrei in Cina...), siamo i peggiori al mondo, i nostri giornalisti fanno schifo gli altri sono meglio, popolo...sveglia! che siamo incasinati...

^TiGeRShArK^
22-03-2009, 20:01
ammazza che qualunquismo!! In nessuna altra parte del mondo sono messi come noi (io fossi in te andrei in Cina...), siamo i peggiori al mondo, i nostri giornalisti fanno schifo gli altri sono meglio, popolo...sveglia! che siamo incasinati...

Nel caso non lo sapessi la cina è praticamente una dittatura. :)
comunque, se aspetti altri due - tre anni, ci avvicineremo ancora di + ai tuoi cari amici cinesi. :)

jan
22-03-2009, 20:01
ammazza che qualunquismo!! In nessuna altra parte del mondo sono messi come noi (io fossi in te andrei in Cina...), siamo i peggiori al mondo, i nostri giornalisti fanno schifo gli altri sono meglio, popolo...sveglia! che siamo incasinati...
il qualunquismo lo stai facendo tu , oppure vogliamo paragonare l'italia ad un regime comunista?
no perchè in effetti se me lo dici tu comincio a crederci...

DonaldDuck
22-03-2009, 20:03
in nessun altra parte del mondo hanno una situazione del genere ....
ti dice nulla questo? :fagiano:
Ma infatti. L'esempio più grave è quello dell'Unità che stava per creare un incidente diplomatico con l'Argentina.

j.negri
22-03-2009, 20:07
il qualunquismo lo stai facendo tu , oppure vogliamo paragonare l'italia ad un regime comunista?
no perchè in effetti se me lo dici tu comincio a crederci...

Allora paragoniamolo con chi vuoi tu...mmm vediamo io farei paragoni con la Svezia...Finlandia, Svizzera...va bene così? :Prrr:
Tagliare giudizi con l'accetta senza argomentare è essere qualunquisti...specialmente se si va avanti a luoghi comuni di cui francemante non se ne può più...

jan
22-03-2009, 20:09
Allora paragoniamolo con chi vuoi tu...mmm vediamo io farei paragoni con la Svezia...Finlandia, Svizzera...va bene così? :Prrr:
sai bene che ne usciamo con le ossa rotte dal paragone.. a meno che non faccia : non sento non vedo non parlo :D

j.negri
22-03-2009, 20:12
sai bene che ne usciamo con le ossa rotte dal paragone.. a meno che non faccia : non sento non vedo non parlo :D

Bè certo che nella passata legislatura era tutta un'altra Italia...

jan
22-03-2009, 20:14
Bè certo che nella passata legislatura era tutta un'altra Italia...
mai difeso l'operato dei ds , ma indubbiamente era una filo più democratico .....;)

ConteZero
22-03-2009, 20:14
Bè certo che nella passata legislatura era tutta un'altra Italia...

Se con l'altra avevamo toccato il fondo in questa abbiamo preso le ruspe ed iniziato a scavare.

j.negri
22-03-2009, 20:18
Se con l'altra avevamo toccato il fondo in questa abbiamo preso le ruspe ed iniziato a scavare.

Mah?! Prima di parlare andrei a rivedere la line-up dei ministri di Prodi con capofila Mastella alla Giustizia (Melandri, ecc...) ....fra l'altro è stato il Governo più pletorico che storia d'Italia ricordi...quindi dovete spiegarmi perché adesso è peggio...senza fare i tifosi di calcio però...un minimo di obiettività la gradirei...

nekromantik
22-03-2009, 20:19
Ma infatti. L'esempio più grave è quello dell'Unità che stava per creare un incidente diplomatico con l'Argentina.

Ancora parli dopo aver citato il conflitto di interessi del Wall Street Journal?

FabioGreggio
22-03-2009, 20:22
Pssst...rimanga tra noi...fanno tenerezza siti, quotidiani o blog spagnoli quando straparlano di politica italiana. Il grande magistrato Baltasar Garzón (in passato deputato del PSOE) che aveva portato avanti il processo Telecinco (sappiamo tutti di cosa si tratta e di come è finito) è indagato per evasione fiscale. Sapevate che si è reso responsabile delle dimissioni del ministro della Giustizia socialista? Ed il 28 febbraio 2009 l'Unità ha pubblicato un'intervista all'eroe
http://www.unita.it/news/82290/baltasar_garzn_una_vita_in_trincea


Non è difficile risalire.

MANIFESTO DEI VERDI FRANCESI:

http://files.splinder.com/10670a22508b2f7e38ddf1c9a6c64ffa.jpeg


:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

FG

DonaldDuck
22-03-2009, 20:24
Ancora parli dopo aver citato il conflitto di interessi del Wall Street Journal?
Certo. Io so che molto democraticamente ti piacerebbe togliermi la parola. Mi spiace: non ci riuscirai :boh:

nekromantik
22-03-2009, 20:31
Certo. Io so che molto democraticamente ti piacerebbe togliermi la parola. Mi spiace: non ci riuscirai :boh:

Non ne ho bisogno (ne tanto meno lo farei): ti squalifichi con le cose che dici. Parlare di conflitto di interesse nei confronti del premier è semplicemente RIDICOLO. Continua pure, non c'è problema.

DonaldDuck
22-03-2009, 20:35
MANIFESTO DEI VERDI FRANCESI:


:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

FG
Quindi non si tratta di carta stampata...Quindi attinenza zero. Aspè aspè...i francesi quelli tipo Carlà Bruni e Battisti? O quelli di chanal+ che si erano inventati di sana pianta la frase sussurrata di Berlusconi a Sarkozy facendo finta di aver interpretato il labiale? Con le due eurodeputate italiane del Pd (Anna Paola Concia e Donata Gottardi) a fare da sponda? Quelle che hanno portato il caso alla Corte europea di Strasburgo, con l'accusa di offesa ripetuta alla dignità delle donne?

jan
22-03-2009, 20:36
Mah?! Prima di parlare andrei a rivedere la line-up dei ministri di Prodi con capofila Mastella alla Giustizia (Melandri, ecc...) ....fra l'altro è stato il Governo più pletorico che storia d'Italia ricordi...quindi dovete spiegarmi perché adesso è peggio...senza fare i tifosi di calcio però...un minimo di obiettività la gradirei...

obiettività ? facciamo un bel paragone con i nomi dei ministri e vediamo chi sta messo meglio :sofico:
forse dimentichi le nostre donne al governo , meritevoli di chissà quali gradite capacità :D

DonaldDuck
22-03-2009, 20:36
Non ne ho bisogno (ne tanto meno lo farei): ti squalifichi con le cose che dici. Parlare di conflitto di interesse nei confronti del premier è semplicemente RIDICOLO. Continua pure, non c'è problema.
Ti ringrazio per la concessione :) , ora mi sento più sollevato :)

jan
22-03-2009, 20:37
Quindi non si tratta di carta stampata...Quindi attinenza zero. Aspè aspè...i francesi quelli tipo Carlà Bruni e Battisti? O quelli di chanal+ che si erano inventati di sana pianta la frase sussurrata di Berlusconi a Sarkozy facendo finta di aver interpretato il labiale? Con le due eurodeputate italiane del Pd (Anna Paola Concia e Donata Gottardi) a fare da sponda? Quelle che hanno portato il caso alla Corte europea di Strasburgo, con l'accusa di offesa ripetuta alla dignità delle donne?
inventata? :sofico:

DonaldDuck
22-03-2009, 20:41
inventata? :sofico:
http://www.corriere.it/politica/09_marzo_04/berlusconi_video_gaffe_sarkozy_massimo_nava_86a694dc-0883-11de-af33-00144f02aabc.shtml

E il video «scagiona» Silvio
Nessuna gaffe con Sarkozy

Berlusconi non alluse a Carla. Ma Canal Plus non si scusa

nekromantik
22-03-2009, 21:28
Ti ringrazio per la concessione :) , ora mi sento più sollevato :)

Prego, entriamo nel merito della corbelleria che hai scritto?

nekromantik
22-03-2009, 21:28
http://www.corriere.it/politica/09_marzo_04/berlusconi_video_gaffe_sarkozy_massimo_nava_86a694dc-0883-11de-af33-00144f02aabc.shtml

In pratica il premier ha raccontato solo l'ennesima bugia.

ConteZero
22-03-2009, 21:37
Mah?! Prima di parlare andrei a rivedere la line-up dei ministri di Prodi con capofila Mastella alla Giustizia (Melandri, ecc...) ....fra l'altro è stato il Governo più pletorico che storia d'Italia ricordi...quindi dovete spiegarmi perché adesso è peggio...senza fare i tifosi di calcio però...un minimo di obiettività la gradirei...

Te ne dico solo una...
...Mara Carfagna ministro per le pari opportunità.

DonaldDuck
22-03-2009, 21:44
In pratica il premier ha raccontato solo l'ennesima bugia.
O tu?

E il video «scagiona» Silvio
Nessuna gaffe con Sarkozy
Berlusconi non alluse a Carla. Ma Canal Plus non si scusa



Ma se si riascolta più volte la registrazione, separando le parole con l'aiuto dei tecnici del suono, la frase effettivamente detta da Berlusconi a Sarkozy, in lingua francese e un po' distante dal microfono, risulta in tutta evidenza un'altra: «Tu sais que j'ai etudiè à la Sorbonne» (tu sai che ho studiato alla Sorbona), come del resto aveva subito precisato l'ufficio stampa di Palazzo Chigi, smentendo la trasmissione di Canal Plus che ha colto l'occasione della battutaccia per eleggere in diretta Berlusconi il «relou de l'année», definizione idiomatica di difficile traduzione, che starebbe per «uomo più greve dell'anno». Il corrispondente del Corriere della Sera è stato invitato ieri a riascoltare la registrazione e a darne un'interpretazione. La domanda fondamentale è: la parola «donna» può essere scambiata per Sorbona? Dato che in francese il nome della famosa università parigina si scrive con due enne, per il gioco degli accenti può suonare effettivamente come «donna». L'intento di Yann Barthes, il giornalista autore della trasmissione, era (ed è ancora, anche se il programma è stato rinviato) di confermare l'interpretazione iniziale, ritornando così sulla polemica con maggiori supporti tecnici e linguistici. Ma l'«accanimento sonoro» conforta l'impressione che la registrazione non possa dare adito a ulteriori equivoci.


Chi è in malafede tende a negare anche l'evidenza.

nekromantik
22-03-2009, 21:48
O tu?

Vedendo che sorvoli bellamente sul conflitto di interesse, ti dimostro l'ennesima bugia del tuo premier:

"Dunque, per quanto verosimile, la presunta gaffe di Berlusconi con Sarkozy «io ti ho dato la tua donna» non è vera. La prova televisiva ha dimostrato che Al Tappone s’è sporto verso il presidente francese per comunicargli: «Io comunque ho studiato alla Sorbona». Sono trent’anni che, di tanto in tanto, lo ripete. Era uno dei suoi cavalli di battaglia alle convention dei piazzisti di Publitalia: «Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per mantenermi dovevo suonare e cantare nei locali della capitale francese. Fino a mezzanotte c’era un certo tipo di pubblico che chiedeva canzoni francesi. Poi, più tardi, arrivavano i marinai americani e io ero costretto a cantare canzoni napoletane tipo ’Na voce, ’na chitarra e ’o poco ’e luna. Tempi duri. I marinai spesso mi mostravano i pugni sotto il naso perché non gradivano che lasciassi il contrabbasso e, rendendo furibondo Confalonieri, mi mettessi a ballare con le ragazze bionde» (8 luglio 1989). Tempi eroici, indimenticabili. Peccato che, come ha appurato Giuseppe Fiori scrivendo la biografia del piccolo cazzaro brianzolo («Il venditore», ed Garzanti), Berlusconi non abbia mai studiato un solo giorno alla Sorbona: semmai alla Statale di Milano, facoltà - pare incredibile, ma è così - di Legge. Questo di mentire sempre e comunque e di taroccare tutto quanto lo riguardi, dalla pelata alla statura, dalle rughe alla carnagione, dai processi all’autobiografia, è il suo lato più fanciullesco e in fondo più simpatico. L’altro giorno si pensava che avesse raccontato una balla, ma non era vero: ne aveva raccontata un’altra"



Ciauz, alla prossima menzogna.

nekromantik
22-03-2009, 21:49
Chi è in malafede tende a negare anche l'evidenza.

Vedi sopra.
A questo punto mi aspetto le tue scuse.

DonaldDuck
22-03-2009, 21:59
Vedi sopra.
A questo punto mi aspetto le tue scuse.
Non me ne può fregare di meno se ha studiato sul serio alla Sorbona o no. Quel che mi interessa è che la frase sussurrata a Sarkozy è stata completamente inventata. Per il resto le scuse te le fai da solo e davanti lo specchio :) . Sempre che tu ci riesca ( a trovare uno specchio) :)

nekromantik
22-03-2009, 22:04
Come volevasi dimostrare: ha giustificato una balla con un'altra balla. Degno presidente del consiglio di certi italiani.
Le scuse le faccio volentieri a tutti quelli che non si sentono rappresentati da questo genere di persone.
Ciauz e alla prossima menzogna.

DonaldDuck
22-03-2009, 22:09
Come volevasi dimostrare: ha giustificato una balla con un'altra balla. Degno presidente del consiglio di certi italiani.
Le scuse le faccio volentieri a tutti quelli che non si sentono rappresentati da questo genere di persone.
Ciauz e alla prossima menzogna.

:spam:

Lui ha giustificato cosa :) ? Il filmato è stato analizzato da terzi :) .

nekromantik
22-03-2009, 22:12
Meglio ancora: a posto di una frase offensiva ha raccontato direttamente una balla
Direi che la sua posizione sia ancor più imbarazzante.

Richiedo scusa nuovamente a chi considera persone del genere non degne di rappresentarci persino in una riunione di condominio.

jan
22-03-2009, 22:17
Non me ne può fregare di meno se ha studiato sul serio alla Sorbona o no. Quel che mi interessa è che la frase sussurrata a Sarkozy è stata completamente inventata. Per il resto le scuse te le fai da solo e davanti lo specchio :) . Sempre che tu ci riesca ( a trovare uno specchio) :)
non ti interessa se il premier si vanta con il presidente francese di cose che non ha mai fatto?
siamo arrivati alla santificazione dei cazzari ?

DonaldDuck
22-03-2009, 22:18
Meglio ancora: a posto di una frase offensiva ha raccontato direttamente una balla
Direi che la sua posizione sia ancor più imbarazzante.

C'eri per conoscere in quale contesto è stato detta quella frase :) ? Ripeto : lui ha giustificato cosa :) ? Il filmato è stato analizzato da terzi :), l'importante è che non si possa più strumentalizzare ad uso e consumo di chi è in malafede :)

Richiedo scusa nuovamente a chi considera persone del genere non degne di rappresentarci persino in una riunione di condominio.

Ma non avevi già salutato :) ? Comunque buona riunione :) .

nekromantik
22-03-2009, 22:22
l'importante è che non si possa più strumentalizzare ad uso e consumo di chi è in malafede :)


Ma non avevi già salutato :) ? Comunque buona riunione :) .

E chi strumentalizza?! Mi hai appena confermato che ha raccontato direttamente una palla.
Sul contesto mi azzardo a fare un'ipotesi: era una festa privata e Berlusconi ne ha raccontato una delle sue nel suo solito stile goliardico.

Ciauz e alla prossima menzogna.

nekromantik
22-03-2009, 22:23
siamo arrivati alla santificazione dei cazzari ?

Mica da ora...
Per fortuna ancora qualcuno ha il coraggio di venire a dirlo in qualche forum, nonostante lo sputtanamento generale.

DonaldDuck
22-03-2009, 22:27
non ti interessa se il premier si vanta con il presidente francese di cose che non ha mai fatto?
siamo arrivati alla santificazione dei cazzari ?
Sono cose dette in privato e non sappiamo in quale contesto sono state pronunciate.

nekromantik
22-03-2009, 22:31
Sono cose dette in privato e non sappiamo in quale contesto sono state pronunciate.

In privato?

conferenza stampa a Villa Madama, mentre si stava parlando del riconoscimento in Italia dei baccalaureati

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/denuncia/denuncia/denuncia.html

Ciauz.

jan
22-03-2009, 22:32
Sono cose dette in privato e non sappiamo in quale contesto sono state pronunciate.
allora prima tieni a rimarcare che non ha detto la tua topa te l'abbiamo data noi , ma che ha detto che ha studiato alla sorbona .
poi si appura che invece ha studiato alla Sorcona e che alla sorbona non ci ha messo mai piede e dopodituttociò ritorniamo alla versione confusionale aspecifica?
:stordita:
c'è grossa crisi

http://ottavonano.altervista.org/Quelo.jpg

DonaldDuck
22-03-2009, 22:39
In privato?



http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/denuncia/denuncia/denuncia.html

Ciauz.
Dialogavano tra loro.

Ciauz :)

nekromantik
22-03-2009, 22:42
Dialogavano tra loro.

Ciauz :)

Non ti rendi conto di quello che scrivi.
In effetti lo stupido sono io che ti vengo dietro.

DonaldDuck
22-03-2009, 22:43
allora prima tieni a rimarcare che non ha detto la tua topa te l'abbiamo data noi , ma che ha detto che ha studiato alla sorbona .
poi si appura che invece ha studiato alla Sorcona e che alla sorbona non ci ha messo mai piede e dopodituttociò ritorniamo alla versione confusionale aspecifica?
:stordita:
c'è grossa crisi

http://ottavonano.altervista.org/Quelo.jpg


Si, quasi da far cadere il governo ( dalle risate)

jan
22-03-2009, 22:43
Non ti rendi conto di quello che scrivi.
In effetti lo stupido sono io che ti vengo dietro.

sento uno stridere pauroso di vetri :eek: ti sei fatto una idea di cosa possa essere ?:stordita:

nekromantik
22-03-2009, 22:47
sento uno stridere pauroso di vetri :eek: ti sei fatto una idea di cosa possa essere ?:stordita:

Diciamo che una mezza idea ce l'ho...
E' triste però vedere che anche di fronte a episodi del genere c'è gente che non rinuncia a soprassedere senza battere ciglio.
E vabbè...

^TiGeRShArK^
23-03-2009, 00:37
:spam:

Lui ha giustificato cosa :) ? Il filmato è stato analizzato da terzi :) .

hai studiato anche tu alla sorbona come il tuo amato pdc? :)
due sono le cose:
o ha mentito dicendo che ha studiato alla sorbona, o ha mentito dicendo che lui non ha mai pronunciato:"io ti ho dato la tua donna".
Comunque vada è sempre un mentitore di prima catagoria, cosa peraltro confermata da numerose e riprovevoli BALLE.
Quella che mi fa + SCHIFO è quando ha RIABILITATO un PLURI-OMICIDA MAFIOSO in DIRETTA tv davanti a MILIONI di italiani.
Mi raccomando, sii fiero di aver votato un individuo del genere. :)

^TiGeRShArK^
23-03-2009, 00:38
Non ti rendi conto di quello che scrivi.
In effetti lo stupido sono io che ti vengo dietro.

quoto ;)
"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" (Cit.)

StefAno Giammarco
23-03-2009, 01:44
BOC
http://www.affaritaliani.it/upload/Ca/0009/Carfagna51.jpg


SOS(pensione) di te giorni.
ConteZero, l'offesa a personaggio pubblico è evidente, i si dice non valgono, e se leggi questa sezione, e mi sembra proprio di sì, non puoi non aver letto le numerosissime volte in cui ho scritto che non avrei più tollerato allusioni offensive sulla Carfagna. Tariffa solita

dicklaurant
23-03-2009, 10:20
secondo me in un thread cosi non bisogna flammare, perché non cancellate un po' di questi post spazzatura per lasciare in risalto gli articoli postati?

fino a che non arrivava il troll di turno, qui andava tutto bene

solidarietà alla Carfagna... (http://www.youtube.com/watch?v=5JnBicLRRGE)

nomeutente
23-03-2009, 13:40
secondo me in un thread cosi non bisogna flammare, perché non cancellate un po' di questi post spazzatura per lasciare in risalto gli articoli postati?
fino a che non arrivava il troll di turno, qui andava tutto bene


Non sta a te decidere cosa può essere postato.
Inoltre non è consentito dare del troll ad altri utenti.


solidarietà alla Carfagna... (http://www.youtube.com/watch?v=5JnBicLRRGE)


Di cattivo gusto e offensivo nei confronti di un ministro.

In totale sono 5 giorni di sospensione (e solo perché in questa sezione sei incensurato).

plutus
23-03-2009, 13:46
Dialogavano tra loro.

Ciauz :)

credo sia un concetto troppo difficile da far passare, sii paziente. Su Berlusconi si puo' dire di tutto, il materiale non manca. Eppure ci si attacca sempre alle cretinate (false, tra l'altro). E meno male che chi si lancia in questi esercizi vuole reputarsi più serio...

atinvidia284
23-03-2009, 23:40
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/romania.mini.gifCosa sanno i romeni e non sanno gli italiani
febbraio 2009 italiadallestero.info
[Adevărul]

L’opinione pubblica del paese degli spaghetti si è radicalizzata. Per i romeni che vi lavorano è sempre più difficile.

Nel libro “Il cigno nero”, il filosofo Nassim Nicholas Taleb scrive che è impossibile prevedere le guerre. Ma se diamo uno sguardo all’attuale agitazione in Italia, si può capire che un conflitto può iniziare in qualsiasi momento, anche da fatti che sembrano minimali se osservati da una prospettiva storica.

In questi giorni le relazioni tra l’Italia e la Romania hanno raggiunto, a causa di uno stupro, un livello di tensione altissimo. Ieri, un partito di estrema destra ha organizzato manifestazioni di protesta contro gli immigrati romeni in decine di città della Penisola.

Di lavoratori romeni ce ne sono in tutta l’Unione Europea, ma in Italia sembrano compiere la maggiorparte dei reati. Di fatto non è così. I politici italiani sono responsabili dell’attuale disastro. Hanno utilizzato la “minaccia degli immigrati” per nascondere agli elettori la crisi economica ed i propri insuccessi. L’atmosfera nell’Italia di oggi ricorda il caos che ha preceduto la Seconda Guerra Mondiale – crisi economica mista a nazionalismo. Coloro che credono che da allora ci siamo evoluti, si sbagliano. La mancanza di responsabilità e l’egoismo dei leader politici possono rianimare l’inferno in qualsiasi momento.

Oggi le strade delle citta’ sono pattugliate da soldati, guardie civili, ed i carabinieri sembrano non avere alcuna autorità. Le persone danno la caccia ai delinquenti e vivono in un continuo stato di tensione, essendo bombardati permanentemente dalle informazioni a proposito di malfattori romeni.

Questo non significa che i delinquenti e gli stupratori non debbano essere presi e puniti in modo esemplare, ma nel circo mediatico e nei discorsi dei politici sembra non esserci nessuna traccia di responsabilità

Mi chiedo cosa passa per la mente di Roberto Maroni, Ministro degli Interni italiano, getta addosso ai romeni tutti i mali d’Italia? Credo che voglia semplicemente trovare un colpevole del fatto che l’istituzione che conduce a gestire la situazione.

Una cosa è certa, l’opinione pubblica del paese degli spaghetti si è radicalizzata. Per i romeni che hanno scelto di lavorarvici è sempre più difficile. Molti di loro decideranno di tornare a casa. Ma nemmeno qui c’è qualcuno ad aspettarli a braccia aperte.

Comunque sia, gli italiani alla fine realizzeranno che non sono i romeni la fonte di tutti i mali, ma sarebbe bene che se ne rendessero conto prima che sia troppo tardi.

La differenza tra romeni e italiani non consiste nelle istituzioni, da noi è peggio da questo punto di vista, ma nel fatto che noi siamo più pazienti e non prendiamo mai i politici sul serio. Li osserviamo con sospetto e indulgenza. Come se fossero animali di compagnia.

[Articolo originale di Emilian Isailă ] (http://www.adevarul.ro/articole/ce-stiu-romanii-si-nu-stiu-italienii/pagina-2.html)

atinvidia284
23-03-2009, 23:45
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/france.mini.gifL’inossidabile popolarità del Cavaliere
marzo 2009 italiadallestero.info
[Le Figaro Magazine]

Malgrado la crisi che colpisce l’Italia, il presidente del Consiglio si gode un consenso alle stelle: più dei due terzi degli italiani approvano la sua azione. Inchiesta su un politico fuori dal comune.

Roma si lecca le ferite di un inverno maledetto. Le piogge torrenziali che si sono abbattute sulla capitale italiana ed un’inondazione il dicembre scorso hanno lasciato brutte tracce nella città eterna. Una chiatta distrutta giace sulla riva del Tevere, i piloni dei ponti sono occupati da tronchi abbandonati dalle acque fangose e decine di sacchetti di plastica sono ancora attaccati ai rami degli alberi che accompagnano il letto del fiume. Come da contrappeso a questo tempo calamitoso, il consenso di Silvio Berlusconi è stabile all’apice da mesi. Di tutti i capi di stato europei che affrontano attualmente la crisi economica e finanziaria, è l’unico a conservare una riserva di fiducia sfacciata: più di due terzi degli italiani approvano la sua azione.

Sono lontani i tempi in cui la classe politica italiana si burlava dell’irruzione di questo “dilettante” nella campagna per le legislative del 1994 alla testa di un partito battezzato Forza Italia. “Non mangerà il panettone”, pronosticavano coloro che lo sfottevano, certi che il Cavaliere ed il suo partito improvvisato non avrebbero superato il Natale. Ne ha superati quattordici.

Nel frattempo, l’uomo si è agguerrito. Ha imparato i costumi, gli intrighi ed il cinismo del “Palazzo” [in italiano nel testo, NdT] - dei palazzi del potere - cari a Machiavelli, ed è arrivato a forgiare una destra di governo che si è dimostrata alla lunga più stabile della sinistra, oggi in piena apatia. Incontestabilmente, Silvio Berlusconi è diventato un professionista della politica pur curandosi di non apparire come tale. “Resta un uomo comune”, spiega il suo ex ministro e vicino consigliere Giuliano Ferrara, che dirige oggi il quotidiano “Il Foglio”. “Certamente più ricco e più potente, ma si sforza di comportarsi e parlare come un signor nessuno”. Non è la sua prodezza minore.

Primo reddito d’Italia, fondatore del più importante gruppo mediatico, proprietario di due sontuose residenze fuori Milano, per non dimenticare le varie dimore in luoghi di villeggiatura, è a capo di un considerevole patrimonio. Ma a buona parte degli italiani sembra più vicino di molti altri politici. Per questo, evita costantemente di essere filmato o fotografato con gli altri leaders italiani. Quando parla, si vieta le frasi complicate e tecniche preferendo un linguaggio semplice e spesso piatto. Sebbene abbia costruito il suo impero su tre reti televisive, le sue prestazioni televisive sono mediocri. Invece, non appena è nelle strade, non appena va verso il pubblico, fa effetto il suo fascino.

Il suo stile è evidentemente pregno di populismo. A furia di declamare il “buon senso” popolare, spesso va fuori controllo. Come il commento rilasciato dopo una serie di stupri commessi lo scorso gennaio: “Ci vorrebbero tanti poliziotti quante belle donne, non ce la faremo mai”. O ancora la contro-verità sul fascismo detta nel 2003: “Mussolini non ha mai ucciso nessuno, Mussolini mandava le persone in vacanza in esilio”. Od infine lareplica ad una donna che gli diceva che la propria figlia era disoccupata: “Deve semplicemente sposare mio figlio!”. Berlusconi non è per l’umorismo ciò che Michelangelo fu per la pittura…

Si considera un Franklin Roosevelt italiano
A questo lato poco gradevole ne risponde un altro, fatto di paternalismo e di bonarietà, che rassicura. Così, il 6 marzo scorso, all’uscita del Consiglio dei ministri, ha pregato la stampa di moderare i termini: “La crisi è pesante, ma non è una tragedia”, ha detto ai giornalisti. “È dannoso per gli interessi di tutti che i media definiscano tragica questa crisi”. Autopersuasione o realtà verificabile? Un pò entrambe le cose. Da una parte, Silvio Berlusconi conosce troppo bene i media per ignorarne le inclinazioni sensazionaliste (specialmente in Italia); d’altro lato ha sempre governato tentando di propagandare l’ottimismo. In questi tempi difficili, si vede come un Franklin D. Roosevelt italiano, tutto preso a smorzare le paure. Le persone a lui vicine spiegano che il governo non ha mai smesso di essere un “venditore”, un seduttore attento a convincere gli altri, persino i suoi avversari più ostici. Uno dei suoi consiglieri racconta quanto Silvio Berlusconi fosse fiero [di sè stesso, N.d.T.] dopo un faccia a faccia con Massimo D’Alema, una delle figure della sinistra, col quale negoziava la riforma della Costituzione. “D’Alema andandosene mi ha ringraziato!”, disse, felice come se avesse sedotto una star di Hollywood.

Accattivante, è anche capace di contraddire il suo entourage. Qualche settimana prima di annunciare che sarebbe sceso in politica - a 57 anni! -, interpellò i suoi stretti collaboratori nella sua villa di Arcore, vicino a Milano. Nessuno dei presenti lo incoraggiò. Al contrario, tutti lo misero in guardia. Alla fine del giro, Silvio Berlsconi abbassò la testa, la rialzò e disse: “Lo farò ugualmente”. Crede nella sua stella e ha un’ottima opinione di se stesso. “Può impantanarsi”, dice Giuliano Ferrara, “ma possiede un raro istinto politico”. Così in quindici anni, poggiato su una formazione politica interamente al suo servizio e su un’improbabile alleanza mista - post-fascisti e separatisti del Nord - ha duellato, ha vinto tre elezioni legislative e ne ha persa una. Lo si è creduto politicamente morto a più riprese ma ogni volta ha saputo riprendersi.

La sua resurrezione più spettacolare risale all’ autunno 2007. Romano Prodi dirige il governo da maggio 2006. Silvio Berlusconi ha il presentimento che la sua coalizione di centro sinistra non reggerà. Nell’ombra, tenta di corrompere piccoli partiti della maggioranza per far cadere il governo. Annuncia ai suoi alleati che bisogna prepararsi ad elezioni anticipate. Questi ultimi non gli credono e pensano al contrario che sia venuto il momento di lasciare Berlusconi. Il suo principale alleato, Gianfranco Fini, capo di Alleanza Nazionale, suona la carica in una lettera al Corriere della Sera, in seguito in un’intervista a La Repubblica. I suoi luogotenenti se la prendono con Forza Italia: il divorzio sembra cosa fatta. L’entourage di Silvio Berlusconi perde la speranza. Non il Cavaliere. Il 18 novembre, 48 ore dopo la dichiarazione di guerra di Fini, spunta con la sua Mercedes in una piazza di Milano dove si tiene un comizio politico. Lì, in mezzo alla folla, si alza sulla soglia della portiera e di colpo annuncia: “Qui, oggi, nasce ufficialmente il partito del Popolo delle Libertà (PdL), un partito aperto e contro i vecchi costumi della politica”.

La sua audacia e lungimiranza pagheranno. Romano Prodi cadrà nel gennaio 2008, Gianfranco Fini accetterà di iscrivere i suoi candidati nelle liste del Popolo delle Libertà e, il 14 aprile, il centrodestra vincerà le elezioni anticipate. L’epilogo di ciò che la stampa ha battezzato “Rivoluzione da marciapiede” avverrà il prossimo 27 marzo. Quel giorno, Alleanza Nazionale scomparirà per fondersi nel grande partito berlusconiano….”Il Popolo delle Libertà, è l’eredità di Berlusconi alla Repubblica italiana”, sottolinea lo scrittore-giornalista Bruno Vespa, fino conoscitore della politica italiana. “Fondendoli in queste circostanze, ha dimostrato a tutti la sua abilità politica”.

Il berlusconismo riposa su di un solido zoccolo elettorale
Senatore (vice-presidente del gruppo parlamentare PdL), autore di un’opera sul gaulismo, Gaetano Quagliarello è una persona vicina a Silvio Berlusconi. Porta lo sguardo di uno storico sul berlusconismo. “Ha permesso alla destra di uscire dal confinamento politico in cui si trovava dalla fine del fascismo”, spiega. “Finora, la sinistra aveva esercitato un’egemonia culturale in Italia, compresa la Democrazia Cristiana”. Per quest’universitario, Berlusconi è arrivato a attirare coloro che non volevano che la sinistra, erede del Partito Comunista, accedesse a ruoli di responsabilità. In quest’Italia, quella dei piccoli imprenditori, dei commercianti e dei lavoratori autonomi, il socialismo non ha mai attecchito. “Berlusconi ha captato una sorta di liberalismo popolare”, osserva Gaetano Quagliarello. E, alla lunga, ha ugualmente recuperato buona parte dell’elettorato cattolico che la sinistra ripugna per i suoi progetti di riforma (matrimoni gay, eutanasia…). In breve, il berlusconismo riposa ormai su di un solido zoccolo elettorale.

All’apice della sua popolarità, Silvio Berlusconi teme solo una cosa: che crolli. L’ha recentemente confessato al quotidiano spagnolo El Mundo. A Roma, tutti lo sospettano di bramare la presidenza della Repubblica. “È per amministrare le sue possibilità che oggi evita delicate riforme”, osserva uno dei suoi vecchi consiglieri. Arriverà un giorno al Quirinale, sede del capo dello Stato? “Lo sogna, come tutti i leaders politici italiani”, dice Bruno Vespa. Lo sogna forse un pò più di altri. Dopo essere stato tanto odiato, specialmente da parte dell’intellighenzia italiana, essere eletto “padre della Nazione” gli darebbe una bella rivincita.

[Articolo originale di Jean-Marc Gonin] (http://www.lefigaro.fr/lefigaromagazine/2009/03/14/01006-20090314ARTFIG00227--l-inoxydable-popularite-du-cavaliere-.php)

atinvidia284
23-03-2009, 23:47
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/cyprus.mini.gifIl Signor Berlusconi, le riforme e le belle attrici
marzo 2009 italiadallestero.info
[iKypros]

La vicenda delle pressioni esercitate da Silvio Berlusconi per assicurare ruoli televisivi ad affascinanti attrici segna uno dei più bizzarri e memorabili capitoli della vivace carriera del Presidente del Consiglio italiano.

Nel 2007, un quotidiano italiano ha pubblicato stralci di conversazioni telefoniche tra Berlusconi, allora leader dell’opposizione, e un alto dirigente della televisione pubblica italiana. In una di queste conversazioni, si sente Berlusconi dire: «Cerco di ottenere la maggioranza al Senato. Qualcuno con cui sto trattando mi chiede di una attrice».

Era chiaro che Berlusconi cercava di convincere alcuni senatori del centrosinistra a disertare utilizzando una antica e collaudata esca. Il 25 febbraio, tuttavia, questo caso è stato archiviato. Gli investigatori hanno dichiarato che non vi erano prove sufficienti per rinviare a giudizio né Berlusconi né il dirigente della televisione. Per pura coincidenza, lo stesso giorno la coalizione di Berlusconi ha ritirato dal disegno di legge per le intercettazioni alcuni dei provvedimenti più drastici.

Questo fatto, sostiene l’Economist, riporta alla ribalta una questione che accompagna la campagna per la ristrutturazione del sistema giudiziario italiano: davvero Berlusconi cerca di correggere i mali della giustizia italiana o vuole solamente promuovere i propri interessi?

Tutti concordano nel dire che l’attuale sistema è un incubo: lento, dispendioso e imprevedibile. Anche questo è uno dei motivi per i quali l’Italia attrae così pochi investimenti stranieri. Secondo un recente studio della Banca Mondiale, il sistema giudiziario italiano offre agli investori una protezione minore rispetto a quello del Mozambico. L’adempimento dei contratti è più difficile in Italia che in Colombia.

Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha detto recentemente che sono necessari in media più di 31 mesi per portare un caso in tribunale. Questo ha come risultato che 5 milioni di casi civili e 3 milioni di casi penali sono tuttora in corso. Parte del problema sono i soldi. I tribunali non sono adeguatamente finanziati e i pochi fondi sono spartiti in molti e piccoli tribunali.

Risparmiare denaro è una delle argomentazioni alla base della prima riforma che riguarda la limitazione delle intercettazioni. Tuttavia, Saverio Borrelli, il giudice che 15 anni fa condusse la campagna «Mani pulite», riconosce che le autorità fanno molto spesso ricorso alle intercettazioni di conversazioni telefoniche.

Il disegno di legge stabilisce che per mettere sotto controllo un telefono occorrerà l’approvazione di tre giudici che riscontrino «evidenti» indizi di colpa. Inoltre, salvo casi di mafia o di terrorismo, il telefono non potrà essere sotto controllo per più di 60 giorni. Il Consiglio Superiore della Magistratura aveva criticato le precedenti versioni del disegno di legge, sostenendo che favorirebbero truffatori, criminali e pedofili. Dopo le pressioni, il governo è stato costretto a ritirare alcune delle disposizioni più controverse.

Tuttavia, alcune delle disposizioni hanno provocato preoccupazione fra i giornalisti e gli avvocati. Un esempio è dato dalle severe sanzioni previste in caso di pubblicazione delle intercettazioni. Attualmente, il materiale di indagine può essere pubblicato una volta consegnato alla difesa e ciò può far sì che degli innocenti rischino di vedere pubblicati i loro pensieri più privati. Ma a causa dell’estrema lentezza della giustizia, secondo la stampa britannica questo significa che gravi denunce saranno rese note ai cittadini molto tempo dopo che gli avvenimenti hanno avuto luogo.

[Articolo originale] (http://www.ikypros.com/cgibin/hweb?-A=51444&-V=people&w=)

DonaldDuck
24-03-2009, 13:02
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/romania.mini.gifCosa sanno i romeni e non sanno gli italiani


Tipo che si sono liberati di molti indesiderati ( e tanta gente onesta)? Ma questo lo sanno anche gli italiani, non è un mistero :asd:. Scrivessero piuttosto delle loro condizioni di vita prima di vomitare sugli altri governi. Il governo romeno si preoccupa dei romeni in italia? E ci credo: immaginiamo quanto si incazzerebbero se per assurdo si interrompesse il flusso migratorio...

http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/2754/1/48/

Romania: sistema sanitario al pronto soccorso
27.01.2004 Da Bucarest, scrive Mihaela Iordache

Ospedali indebitati con i fornitori. Medici che emigrano all’estero. Medicine mutuate vendute sfuse. Il sistema sanitario romeno rischia il collasso.

Il sistema sanitario di un paese riflette in grande misura lo stato reale di una società. Tra i dati statistici più rilevanti per valutare lo stato del sistema sanitario quello sulla speranza di vita: la Romania è tra i paesi europei messi peggio.
La speranza di vita media in Romania è circa di 70 anni, 66,5 anni per gli uomini e 73,2 per le donne. Studi internazionali dimostrano come si sia ridotta in modo drammatico negli anni della transizione. Ed in questo la Romania non si discosta da quanto avvenuto in molti dei paesi dell’ex blocco comunista. Tra questi la Russia, l’Armenia e la Bulgaria.
Le cause di una tale situazione si devono cercare nelle difficoltà della transizione ma anche in servizi sanitari sempre più precari. In Romania la verità è drammatica: la maggior parte dei cittadini farebbe bene a non ammalarsi. Perché quando cominciano i problemi di salute, si rischia non di essere curati ma di peggiorare ulteriormente le cose.
La burocrazia del sistema sanitario, le mance che si è spesso obbligati a dare alle assistenti o infermiere, la mancanza di attrezzature mediche e di farmaci rendono la vita di un malato un vero inferno. A Bucarest, capitale della Romania, perfino le autorità hanno riconosciuto che il sistema sanitario romeno sta attraversando la piu grave crisi degli ultimi 60-80 anni.
Una crisi che scatena le più nere prospettive. Gli ospedali sono sempre più in difficoltà a reperire fondi per attrezzature mediche e farmaci e spesso i pazienti sono obbligati a procurarsi privatamente ciò di cui necessitano. Da qui una corruzione dilagante del personale medico. Una caratteristica che però, a dire il vero, non mancava neppure durante il regime comunista.
Neppure le “mance” sono però sufficienti a frenare la fuga di giovani medici verso l’estero. Il 20% dei laureati in medicina migra negli USA, in Canada o nei paesi dell’Europa occidentale.

Chi rimane si deve adattare a condizioni di austerità. In Romania ci sono 1,86 medici per ogni 1000 abitanti, la più bassa densità di tutti i paesi ex comunisti. A questa situazione già problematica s’aggiunge che molti nuclei familiari si trovano ai limiti della povertà.
Non facile neppure il rapporto tra il medico ed il paziente spesso percepito da quest’ultimo come umiliante. Deve infatti spesso affrontare l’arroganza del personale medico, le file interminabili, l’aleatorietà dei servizi.
E gli ospedali sono sovraffollati. Con situazioni paradossali. Quando ad esempio il direttore di un ospedale si trova a dover rifiutare un ricovero in più, perché già in situazioni di emergenza, altrimenti rischia di risponderne penalmente.

Secondo una decisione del Governo infatti di ogni deficit di budget rispondono penalmente i manager degli istituti ospedalieri. Ed il sistema sembra oramai al limite del collasso. Recentemente una ventina di ospedali ha rifiutato di firmare l’accordo annuale con la Casa Nazionale di Assicurazioni della Sanità motivando l’insufficienza dei fondi. D’altra parte i rappresentanti della Casa Nazionale consigliano agli ospedali di trovare anche altre fonti di finanziamento. Ed a carico dei direttori degli ospedali vi è un’opera di immaginazione che deve essere veramente creativa. Tra i possibili finanziatori anche le municipalità e le autorità locali. Ma sono pochi i comuni che destinano parte del proprio budget a sostenere il sistema sanitario.
La situazione non è rosea nemmeno nelle farmacie. Molte di loro da tempo non ricevono i rimborsi delle ricette per i malati cronici. Queste ultime allora a volte bloccano la fornitura delle medicine mutuate. A danno in gran parte delle persone anziane. Con una pensione di 50 euro al mese è difficile pensare ci si possa procurare medicine se non a prezzi agevolati.
S’assiste spesso a file All’inizio di ogni mese in centinaia si riuniscono di fornte alle farmacie. Il plafond di medicine mutuate è limitato, quindi non tutti saranno in grado di ricevere gratuitamente le medicine, anche se ne avrebbero in modo ipotetico diritto. Negli ultimi tempi però la situazione è ulteriormente peggiorata ed a volte le farmacie si rifiutano di fornire medicine finché non ricevono i rimborsi dovuti.

Ci si arrangia spesso come si può e non è raro che si acquistino addirittura medicine sfuse. Qualche giorno fa un quotidiano di Bucarest citava una farmacista che affermava che per gli anziani consegnano ancora qualche medicina gratis. “2 o 3 pastiglie perché questi quasi piangono per la disperazione”.
Un quadro complessivamente drammatico nel quale però esistono anche alcuni elementi positivi. La Romania assicura ad esempio gratis l’insulina per tutti i diabetici, ha triplicato la capacità delle sezioni di dialisi e pratica uno tra i piu estesi programmi dell’Europa di terapia contro il cancro. Il livello di preparazione dei medici romeni è inoltre mediamente alto.

Si stima che gli ospedali romeni hanno da tempo superato i 250 milioni di euro di debiti verso i fornitori. Qualche giorno fa l’intervento del Governo ha evitato in extremis il collasso. I fornitori si sono rifiutati infatti di approvvigionare gli ospedali se non rimborsati almeno parzialmente dei crediti. Con un decreto il Governo ha reso disponibili dei fondi. Una boccata d’ossigeno che potrà aiutare a continuare la riforma e a far sopravvivere gli ospedali e soprattutto i malati.

DonaldDuck
24-03-2009, 13:10
E non si dica che l'articolo da me postato è vecchio (2004) perchè la situazione interna non è variata di molto. Lavorando nel pubblico (sanità) ho molte occasioni di contatto con romeni che aiuto ben volentieri.
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/romania.mini.gifCosa sanno i romeni e non sanno gli italiani


Una cosa è certa, l’opinione pubblica del paese degli spaghetti si è radicalizzata.

Diffidenza...casi di cronaca recente...

Per i romeni che hanno scelto di lavorarvici è sempre più difficile.

Anche per gli italiani.

Molti di loro decideranno di tornare a casa.

Ne dubito. E parecchio.

Ma nemmeno qui c’è qualcuno ad aspettarli a braccia aperte.

Il segno di una lieve ipocrisia?

atinvidia284
24-03-2009, 15:38
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifIn Italia la crisi minaccia la libertà di stampa
marzo 2009 italiadallestero.info

[El Paìs]

Il Governo manovra per piazzare uomini di fiducia a capo dei giornali di maggior prestigio

Il cataclisma finanziario, la crisi pubblicitaria, l’adattamento all’universo digitale e i licenziamenti dei giornalisti sono temi comuni a tutti i giornali del mondo.

Molti esperti, e non pochi lettori, temono che tale situazione incida sulla qualità della stampa. In Italia, forse il paese europeo insieme alla Russia in cui il controllo politico dei media è meno discutibile, l’inquietudine è doppia.

Al duopolio televisivo, o più semplicemente monopolio assoluto, formato da Mediaset e RAI, potrebbe aggiungersi molto presto una sorta di rivoluzione della stampa.

Dietro a questo movimento tellurico in elaborazione risuona il solito nome: Silvio Berlusconi, magnate dei media e primo ministro, il cui nuovo obiettivo sono le due testate giornalistiche milanesi di maggior prestigio, Corriere della Sera, il più importante quotidiano italiano, e Il Sole 24 Ore, il principale giornale economico nazionale.

“Questa volta Berlusconi non farà prigionieri, vuole controllare tutto e lo farà”, dice Giancarlo Santalmassi, giornalista RAI dal 1962 al 1999 e direttore di Radio24 fino a quando, l’autunno scorso, fu allontanato dopo essere stato dichiarato nemico ufficiale del Governo del Cavaliere nel 2006.

Enzo Marzo, storico giornalista del Corriere, è pienamente d’accordo con Santalmassi; giovedì scorso, nel corso di un dibattito sulla libertà di stampa che si è svolto presso la sede della Commissione Europea a Roma, ha affermato che la battaglia per la direzione del giornale è già iniziata.

Il nucleo dirigente del gruppo RCS (editore di Unedisa in Spagna) e proprietario del Corriere, spiega Marzo, ha ritirato la fiducia al direttore del quotidiano, Paolo Mieli, e sta valutando due sostituti: il primo, Carlo Rossella, sponsorizzato da Berlusconi e il secondo, Roberto Napoletano, direttore de Il Messaggero che, come ricorda Marzo, “divenne famoso durante l’ultima notte elettorale perchè fu pizzicato da una telecamera mentre concordava al telefono con il portavoce di Casini (leader dei democratici dell’UDC e genero dell’editore del quotidiano) il titolo principale che avrebbe piazzato il giorno dopo”.

Rossella è il presidente di Medusa, società di distribuzione cinematografica di Berlusconi, ed ha ricevuto la benedizione de Il Giornale, quotidiano della famiglia del magnate che ha ricordato che il Cavaliere “lo tiene particolarmente a cuore e gli ha già dato l’incarico di dirigere le sue due più grandi testate, Panorama e TG5 [ il telegiornale di Canale 5]”.

All’interno del RCS, Rossella conta su altri importanti sostenitori: Diego della Valle, proprietario di Tod’s e della Fiorentina, e Luca Cordero di Montezemolo, patron della Fiat e del gruppo Ferrari e amministratore delegato de La Stampa.

Ma la parola di Berlusconi sarà quella decisiva, spiega senza ombra di pudore il quotidiano di suo fratello, perché mentre la crisi strangola i giornali, “l’intero sistema bancario dipende dal primo ministro”.

Napoletano ha le sue carte: non dispiace a Berlusconi ed è tra i pochi che comunicano telefonicamente con Giulio Tremonti, ministro dell’Economia ed editorialista de Il Messaggero.

Secondo Il Giornale il ministro “sa che il peggio della crisi economica sta per arrivare” e la sua idea è quella di piazzare Napoletano a Il Sole (proprietà, come Radio24, del patronato di Confindustria) e di passare al suo attuale direttore, Ferruccio de Bortoli, il timone del Corriere.

Se non parlassimo dell’Italia tutto questo affanno sarebbe inverosimile, degno al massimo di un articolo scandalistico. Ma tutte le fonti sono concordi nel segnalare che si tratta di “manovre serie e reali” il cui effetto causerà “un terremoto”.

Il malcontento del Governo nei confronti di un altro giornale, La Stampa di Torino, proprietà della Fiat è palese. Secondo l’entourage berlusconiano, il suo direttore Giulio Anselmi sarà tentato con un’altra importante poltrona: quella di presidente dell’agenzia ufficiale Ansa. Se dovesse accettare, prenderebbe il suo posto un direttore meno ostile al Governo.

Mentre questo disegno politico prende corpo, i media italiani cercano, per quanto possibile, di tener testa a questa tempesta. Il presidente del RCS Piergaetano Marchetti, che ha visto nel 2008 scendere i profitti del gruppo a 38 milioni di euro rispetto ai 220 milioni del 2007, ha confermato che stanno soffrendo “tagli pubblicitari feroci ed immediati”.

E il suo amministratore delegato ha annunciato che l’andamento del gruppo dei primi mesi dell’anno obbligherà a “una riduzione del personale”. “Bisogna agire sui costi e sui modelli economici in Italia e all’estero”.

Marco Benedetto, vicepresidente del Gruppo Espresso, prevede anch’egli “tagli e cambiamenti”. Ironicamente Benedetto non è pessimista sul futuro del settore: “Tra una decina d’anni sarà splendido”.

[Articolo originale di MIGUEL MORA] (http://www.elpais.com/articulo/sociedad/crisis/amenaza/libertad/prensa/Italia/elpepisoc/20090321elpepisoc_7/Tes)

atinvidia284
24-03-2009, 17:14
Grazie per l'ilarità che provocate in me quando ve ne uscite con frasi del genere

......Scrivessero piuttosto delle loro condizioni di vita prima di vomitare sugli altri governi.


:rotfl: Alcune varianti:"che pensassero a loro"...."non sono nella posizione di giudicarci"...."hanno dei problemi più seri dei nostri"....

Non mi sembra molto efficace come scusa per evitare di parlare del problema sollevato dall'articolo sugli immigrati ed il razzismo che sta dilagando in italia

DonaldDuck
24-03-2009, 17:56
Grazie per l'ilarità che provocate in me quando ve ne uscite con frasi del genere



:rotfl: Alcune varianti:"che pensassero a loro"...."non sono nella posizione di giudicarci"...."hanno dei problemi più seri dei nostri"....

Non mi sembra molto efficace come scusa per evitare di parlare del problema sollevato dall'articolo sugli immigrati ed il razzismo che sta dilagando in italia
Io inizierei a preoccuparmi se ti scompisci così tanto nel parlare di argomenti seri. Al contrario è molto motivata, la Romania ha tutti gli interessi a sfoltire la popolazione.

Ma nemmeno qui c’è qualcuno ad aspettarli a braccia aperte.

Questa singola frase riassume la perversa ipocrisia di cui è intriso l'articolo. L'autore poteva scrivere solo questo ed avrebbe risparmiato tempo, carta, penna e sopratutto di rimetterci la faccia.

atinvidia284
24-03-2009, 18:27
Io inizierei a preoccuparmi se ti scompisci così tanto nel parlare di argomenti seri. Al contrario è molto motivata, la Romania ha tutti gli interessi a sfoltire la popolazione.

Io mi preoccupo di chi come te liquida l'articolo e la stampa estera con frasi superficiali del tipo "Scrivessero piuttosto delle loro condizioni di vita.....ecc eccc".
L'articolo cerca di evidenziare un problema reale: l'immigrazione come scusa di tutti i mali che degenera nel razzismo più folle,per fortuna che non solo io e chi scrive l'articolo la pensa così.

L'ultima critica in ordine cronologico:
Onu: «Italia razzista verso gli stranieri» (http://www.corriere.it/politica/09_marzo_19/onu_rapporto_italia_razzismo_xenofobia_frattini_d23ed156-14c8-11de-9dd5-00144f02aabc.shtml)

elevul
30-03-2009, 00:52
Prendo il tuo posto per una volta, con questo piccolo articolo riassunto.
Non ti spiace, vero? :D

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifBerlusconi riesce sempre a cavarsela
28 marzo 2009 italiadallestero.info
Sorprendente come i cittadini e i media accettino in massa le sue bugie

Da corrispondente in Italia mi sento spesso come Keanu Reeves nel film The Matrix, o Jim Carrey nel Truman Show. È una sensazione spaventosa: vivere e lavorare in una democrazia dell’Europa Occidentale che fu tra i fondatori dell’Unione Europea e fa parte di prominenti forum internazionali come il G8, e ciò nonostante sentirsi come i personaggi che lottano in angosciosi film su illusione e realtà.

Ma l’Italia di Silvio Berlusconi ne dà tutto il motivo. Quindici anni dopo l’ingresso di Berlusconi nella politica italiana, il paese si allontana sempre piú dai valori democratici essenziali.

Neo (Reeves) e Truman Burbank (Carrey) in The Matrix e The Truman Show si rendono conto che il loro intero ambiente vive secondo la sceneggiatura di un regista onnipotente. Però non vedono la loro sorpresa e preoccupazione al riguardo riflessa in alcun modo nella reazione delle persone che li circondano; tutti si comportano esattamente come se non succedesse niente di strano, o semplicemente non se ne rendono conto. Chi cerca di seguire e di capire la politica e la società in Italia inevitabilmente avrà la stessa esperienza.

Corrotto

Il raffronto si è imposto all’attenzione molto chiaramente il mese scorso. Nel pomeriggio di martedì 17 febbraio è apparsa sui siti dei principali giornali italiani una notizia dal titolo: ‘David Mills è stato corrotto’: condannato a 4 anni e sei mesi.

Riguardava una notizia esplosiva: il tribunale di Milano aveva riconosciuto l’avvocato britannico David Mills colpevole di corruzione per aver accettato 600 mila dollari da Silvio Berlusconi negli anni novanta, in cambio di rendere falsa testimonianza in due processi per corruzione istituiti contro l’imprenditore-politico. La sentenza contro Mills era altamente incriminante anche per il premier italiano dell’Italia, perchè se c’è un corrotto ci deve essere anche un corruttore.

Cose strane

Ma in Italia sono successe un paio di cose strane con questa notizia. Per iniziare diversi giornali hanno scritto la sentenza tra virgolette, come se si trattasse non di un fatto giuridico ma semplicemente di un’opinione personale da poter contestare con facilità. Ciò infatti è immediatamente successo.

Nel sito web del Corriere della Sera, un giornale di riguardo in Italia, vari lettori hanno messo in dubbio la sentenza del tribunale milanese. “Perchè questa sentenza arriva giusto 24 ore dopo le elezioni in Sardegna?” si chiede uno di loro. Il partito di Berlusconi, Popolo delle della Libertà (PdL), aveva vinto quelle elezioni regionali con una schiacciante maggioranza; l’isola italiana è tornata dopo lungo tempo in mano della destra, cosa che ha provocato una grande euforia negli ambienti del PdL.

I giudici hanno deliberatamente cercato di rovinare la festa con la loro sentenza, riteneva il lettore sopracitato.

Un altro ha fatto un ulteriore passo in avanti. Quella “ennesima sentenza fatta per rovinare la festa”, avverte i giudici, “servirà solo a rafforzare il nostro premier e la sua coalizione, quindi soprattutto continuate così e sparirete automaticamente, ciao ciao”.

Di per se queste reazioni si potevano archiviare come rigurgiti emotivi di accaniti sostenitori di Berlusconi. Ma stranamente i media italiani gli hanno dato del tutto ragione. Mentre la notizia veniva esaminata a fondo su emittenti straniere come la CNN e la BBC, l’interessante notizia é stata data di striscio dai telegiornali italiani.

Su RaiUno e RaiDue l’argomento è stato incastrato a stento in un minuto verso la fine dell’edizione serale. Su due delle tre reti commerciali di Berlusconi la sentenza è stata completamente ignorata.

Sentenza

E sul canale che ha sì riferito la sentenza, il cronista ha ancora definito l’accertato episodio di corruzione un “supposto pagamento” fatto dalla ditta Fininvest di Berlusconi, e ha chiuso il suo mini servizio con una lunga citazione di un parlamentare del partito di Berlusconi, il quale diceva che il presidente del tribunale di Milano “è chiaramente antagonista della persona di Silvio Berlusconi dal punto di vista politico”.

Come può succedere tutto ciò? Come si può negare e deformare così facilmente e massivamente la realtà? Da anni la stampa internazionale addita il gigantesco conflitto di interessi del premier.

Tutti conoscono Silvio Berlusconi come il grande uomo dietro più di settanta aziende, raggruppate in mega holdings come la Mondadori (la principale casa editrice di giornali, libri e riviste in Italia), Mediaset (la più grande holding televisiva del paese), Mediolanum (servizi finanziari) e la squadra di calcio AC Milan.

Groviglio di interessi

Berlusconi controlla buona parte dei media italiani e viene perciò chiamato da molti giornali stranieri ‘imprenditore-politico’ o ‘premier-magnate dei media’. Ciononostante questi termini dicono troppo poco sul modo in cui questo groviglio d’interessi influisce sulla società italiana.

In generale Berlusconi viene considerato l’uomo dalla parlantina facile e dal sorriso scolpito, il marpione rifatto con il brevetto sulle battute imbarazzanti (come quella su Barack Obama, che definì “giovane, bello e anche abbronzato”‘ un paio d’ore dopo l’elezione di quest’ultimo a presidente degli Stati Uniti). Come premier dell’Italia è perciò agli occhi di molti un buffone da non prendere troppo seriamente. Ma queste qualità da birbantello nascondono alla vista il suo illimitato potere e influenza che intaccano persino il DNA dell’Italia - e purtroppo non in senso positivo.

Le sue emittenti commerciali, il suo settimanale d’opinione “Panorama”, il quotidiano “Il Giornale” (del fratello Paolo) e una lunga lista di giornali di famiglia, si schierano quotidianamente con il loro padrone senza vergogna. Questo servilismo raggiunge forme così elevate che il giornalista televisivo nonchè capo-redattore dell’emittente Rete4 può emozionarsi in diretta leggendo la notizia della vittoria elettorale di Berlusconi.

Per la maggioranza degli italiani la televisione è la principale fonte di informazione, ed è quasi completamente sotto il controllo di fedelissimi di Berlusconi.

Modi sgarbati

Allo stesso tempo i membri dell’opposizione vengono buttati a terra in modo insolitamente sgarbato. Il più combattivo oppositore di Berlusconi, Antonio Di Pietro, da tempo viene chiamato ‘il boia’, o ‘il trebbiatore’ nel corso delle varie rubriche di attualità, che continuano a far vedere le sue foto meno lusinghiere, che immortalano il corpulento Di Pietro sul trattore, in pantaloncini corti.

Questo bizzarro approccio ‘giornalistico’ non scaturisce da una specie di naturale lealta’ dei dipendenti, ma da precisi ordini di servizio. Il giornalista italo-americano Alexander Stille cita nella sua biografia di Berlusconi “Il sacco di Roma” (tradotta in olandese come “Silvio Berlusconi/De inname van Rome), un ex vice-caporedattore de “Il Giornale”, che spaziava su come Berlusconi dava ordini alla redazione negli anni novanta: “Dobbiamo cantare in armonia sui temi importanti per noi (…) Voi, caporedattori, dovete capire che dobbiamo iniziare un’offensiva mirata con tutti i nostri mezzi contro chiunque ci spari addosso. Se quelli che ci attaccano ingiustamente vengono puniti usando tutti i diversi media del nostro gruppo, l’aggressione finisce”.

RAI

Nel ruolo di premier, Silvio Berlusconi esige più o meno la stessa apatia dagli impiegati statali, soprattutto all’interno dell’emittente statale RAI. Durante il conflitto in Irak, che aveva l’appoggio del precedente governo Berlusconi, i giornalisti della RAI non potevano definire gli oppositori della guerra “dimostranti per la pace” o “pacifisti”, ma dovevano chiamarli “insubordinati”.

‘Sei un dipendente dello stato!’ gridò Berlusconi contro il critico giornalista televisivo Michele Santoro un paio d’anni fa durante una trasmissione televisiva, riportandolo all’ordine. Santoro voleva togliere la parola a Berlusconi, che era in linea telefonicamente, perchè questi rifiutava di rispondere alle domande del giornalista, e voleva solo criticare il modo di lavorare di Santoro.

Criminoso

Durante una conferenza stampa in Bulgaria Berlusconi accusò Santoro e due altri giornalisti di aver fatto un ‘uso criminoso della televisione pubblica’. I tre avevano osato fare una trasmissione critica sul premier. In quello che da allora è diventato famoso come ‘l’editto bulgaro’, il premier esigeva che la direzione dell’emittente ‘non permettesse più che accadessero certe cose’. Qualche mese dopo i tre erano spariti dallo schermo.

L’Italia come paese democratico sta molto peggio di quanto molti credano. Ciò dimostrano le misure per la limitazione della libertà che questo governo sta prendendo o preparando (come la prigione per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni telefoniche degli indiziati; pressione politica su medici e insegnanti per denunciare gli immigranti illegali alla polizia; limitazione dell’indipendenaza del potere giudiziario).

Ma lo stato preoccupante delle cose si rivela soprattutto nel modo apatico in cui stampa e pubblico ultimamente reagiscono a questo genere di piani. L’Italia si abbandona sempre di più alla realtà altamente colorata con cui viene abbindolata dall’apparato di potere di Berlusconi.

Duramente

Certo, giornali e riviste di opinione come La Repubblica, l’Unità e l’Espresso continuano ad andare duramente contro il premier quando è necessario. Ma sono predicatori nel deserto: i due principali giornali italiani hanno insieme una tiratura di solo 1,3 milioni, su una popolazione di quasi 60 milioni.

La televisione è per la stragrande maggioranza degli italiani la fonte di informazione principale, e ora è quasi tutta sotto monitoraggio di gente fidata di Berlusconi.

Inoltre, anche i giornali al di fuori dell’impero di Berlusconi sentono il suo braccio forte. Come il giornale torinese La Stampa, proprietà della Fiat. ‘Vista la situazione in cui versa la Fiat, La Stampa non si trova nella posizione di esprimere critiche nei confronti di Berlusconi, e ciò è altrettanto valido per numerosi altri giornali’, cosí il caporedattore Giulio Anselmi a Stille nel Sacco di Roma. ‘Oltre ai giornali che possiede, c’é tutto un cerchio concentrico di giornali che dipendono direttamente o indirettamente da lui’.

Il guastafeste

Il leader dell’opposizione Antonio Di Pietro racconta nel suo libro Il guastafeste [in italiano con traduzione nel testo, ndt], come sia stato apostrofato “assassino’ da due ragazzi, mentre passeggiava in Piazza Duomo a Milano.

Un tempo Di Pietro era l’eroe del paese per milioni di italiani, nella sua funzione di pubblico ministero dell’ampia operazione anti-corruzione Mani Pulite, che spazzò via un’intera generazione di politici e imprenditori imbroglioni all’inizio degli anni novanta. ‘Questo incidente’, dice Di Pietro a proposito dell’accaduto a Piazza Duomo a Milano, ‘dimostra che quei ragazzi a casa sono bombardati con falsa informazione dalla televisione’.

Dopo un decennio e mezzo, questo moderno indottrinamento sta dando così tanti frutti che Berlusconi osa negare persino le più incontestabili verità.

Proteste

Per esempio, l’anno scorso durante la massale protesta studentesca contro i tagli pianificati nell’istruzione. Gli studenti avevano occupato facoltà di diverse università, con grande irritazione di Berlusconi. ‘Oggi darò al Ministro degli Interni istruzioni dettagliate su come intervenire usando le unità mobili’, disse il premier nel corso di una conferenza stampa.

Quando l’opposizione gridò allo scandalo, Berlusconi il giorno dopo disse bellamente di non aver mai minacciato con le unità mobili. Ancora una volta era stato erroneamente citato dai giornalisti. Però tutti avevano potuto vedere e sentire che il premier l’aveva veramente detto; i suoi commenti erano stati trasmessi da radio e tv.

Nonostante quella prova schiacciante Berlusconi si ostinò sulla sua posizione. E con successo. Giacchè cosa dissero la sera i telegiornali? ‘Il premier dice di essere stato citato erroneamente’.

Democrazia

In una democrazia sana i giornalisti in servizio avrebbero come minimo fatto velocemente rivedere le immagini della conferenza stampa in questione, così da permettere ai telespettatori di concludere da sè se il premier fosse rimbecillito o no. Ma no. ‘Eventualmente, potrete rivedere la nostra trasmissione di ieri su internet’, ha sussurrato il redattore politico di RaiUno alla fine del servizio.

Considerando la situazione alla Matrix in cui versa l’Italia, il suo commento suonava quasi come un eroico atto di resistenza.

Eric Arends è il corrispondente del Volkskrant a Roma
[Articolo originale di Eric Arends] (http://extra.volkskrant.nl/opinie/artikel/show/id/3034/Berlusconi_komt_overal_mee_weg)
http://italiadallestero.info/archives/4285

John Cage
30-03-2009, 04:01
Prendo il tuo posto per una volta, con questo piccolo articolo riassunto.
Non ti spiace, vero? :D

http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifBerlusconi riesce sempre a cavarsela
28 marzo 2009 italiadallestero.info

http://italiadallestero.info/archives/4285

un articolo che spiega in modo ineccepibile la situazione italiana.

E se questo giornalista che neanche conosco la pensa esattamente come me e come tanti altri italiani, io credo che non sia possibile che ci siamo rinbecilliti tutti. Un fondo di verità ci deve essere assolutamente.

Non voglio pensare che il resto degli italiani che non la pensano così siano rimbecilliti loro, però sono convinto che in italia c'è chi si fa influenzare dalla tv più di quanto è immaginabile.
E' per questo motivo che Berlusconi resta aggrappato alle sue tv con le unghie e con i denti.

fba00
30-03-2009, 08:10
un articolo che spiega in modo ineccepibile la situazione italiana.

E se questo giornalista che neanche conosco la pensa esattamente come me e come tanti altri italiani, io credo che non sia possibile che ci siamo rinbecilliti tutti. Un fondo di verità ci deve essere assolutamente.

Non voglio pensare che il resto degli italiani che non la pensano così siano rimbecilliti loro, però sono convinto che in italia c'è chi si fa influenzare dalla tv più di quanto è immaginabile.
E' per questo motivo che Berlusconi resta aggrappato alle sue tv con le unghie e con i denti.

assolutamente.un articolo che spiega semplicemente e chiaramente come funziona in italia,ed è talmente chiaro che molti manco se ne accorgono :mbe: :stordita:

nekromantik
30-03-2009, 08:55
Molto interessante quest'ultimo articolo.
Direi che all'estero hanno una visione piuttosto lucida di quello che è accaduto e sta accadendo qui da noi negli ultimi 20 anni.

guyver
30-03-2009, 10:22
Molto interessante quest'ultimo articolo.
Direi che all'estero hanno una visione piuttosto lucida di quello che è accaduto e sta accadendo qui da noi negli ultimi 20 anni.

purtroppo siamo noi a non averlo rintontiti dalla propaganda a reti unificate che si chiamano TeleGiornali...

atinvidia284
01-04-2009, 12:51
Prendo il tuo posto per una volta, con questo piccolo articolo riassunto.
Non ti spiace, vero? :D


Assolutamente,anzi voi dovete contribuire :D

atinvidia284
01-04-2009, 12:52
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifL’avvocato del Premier italiano e’ corrotto
febbraio 2009 italiadall'estero
[NRC Handelsblad]

L’ avvocato britannico David Mills, consulente finanziario del Premier italiano Silvio Berlusconi e’ stato condannato ieri a 4 anni e mezzo di carcere per corruzione. Il tribunale ha accertato che Mills nel 1997 ricevette 600.000 dollari da Berlusconi come ricompensa per il suo silenzio.

Berlusconi agiva allora come proprietario-direttore del conglomerato di cui facevano parte tra le altre aziende la Fininvest e Mediaset. Per mezzo di una mazzetta Berlusconi voleva evitare che Mills fornisse gravose informazioni su queste aziende nel corso di processi. Mills non riconosce che si tratti di corruzione.

Berlusconi e’ imputato egli stesso in questo caso. Ma per il momento non deve comparire, perche’ su iniziativa del suo governo e’ stata varata una legge che lo mette al riparo da perseguimento finche’ e’ Premier. La Corte Costituzionale italiana deve inoltre ancora pronunciarsi sulla questione se questa legge sull’immunita’ non sia anticostituzionale.

Mills riconobbe di aver ricevuto il pagamento della somma citata come ricompensa per i suoi servizi. Successivamente ha pero’ fatto marcia indietro e ha dichiarato di aver ricevuto i soldi come onorario dal costruttore navale Diego Attanasio.

L’avvocato Mills e’ specializzato nel trovare modi efficaci per evadere le tasse attraverso i paradisi fiscali. Mills e’ anche indagato, insieme con Berlusconi e dieci altri sospettati, per frode fiscale in relazione all’acquisto di diritti d’autore da parte di Mediaset negli USA.

[Articolo originale] (http://archief.nrc.nl/index.php/2009/Februari/18/Buitenland/05/Advocaat+Italiaanse+premier+is+corrupt)

atinvidia284
01-04-2009, 12:54
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifOpinione: La muraglia di merda, con rispetto parlando
marzo 2009 italiadallestero.info
[Espana Liberal]

Il Senato italiano ha approvato una proposta per conferire al Ministro degli Interni l’autorità di ordinare l’oscuramento dei siti web per “reati di opinione”. Tutto ciò, ovviamente, senza sentenza giudiziaria né altro tipo di intervento da parte dei tribunali.

L’Italia è il paese che ha dato i natali ad alcuni dei maggiori artisti della storia in diverse discipline, come Michelangelo, Verdi o Dante. È stata anche la culla di alcuni dei piatti più popolari in Occidente. Lì ci sono la pizza e le differenti varietà di pasta. Però non è tutto positivo nella Penisola italiana e nelle sue isole. È il luogo di nascita di alcune delle organizzazioni criminali più conosciute, come la camorra siciliana (sic, N.d.T.) e delle ramificazioni di questa struttura conosciuta con il nome di mafia. Infine è famosa la corruzione della sua classe politica, un altro aspetto negativo molto legato al precedente.

La corruzione si estende a buona parte di coloro che si dedicano alla “cosa pubblica”, indipendentemente dal fatto che siano di destra o di sinistra. È, come si suol dire, qualcosa di trasversale. È trasversale anche una caretteristica della quale non si suole parlare ma che è terribile e pericolosamente reale. I politici italiani si stanno dimostrando i peggiori nemici della libertà e probabilmente di tutto il mondo democratico, tra quelli che siedono nel parlamento o nel consiglio dei ministri europei. Si tratta di un dubbio onore difficile da ottenere, ma loro ci sono riusciti.

Già il precedente Governo di sinistra tentò di votare una demenziale regolamentazione delle pagine internet che, per i requisiti richiesti, avrebbe portato alla chiusura della stragrande maggioranza dei siti web (blog e altri) italiani. Si pretendeva che ogni sito avesse come responsabile un giornalista iscritto all’albo - una figura esistente in Italia e felicemente scomparsa in Spagna dopo il franchismo -, che fosse sotto l’ala di un editore e che fosse inoltre registrata nell’equivalente italiano della CMT (Comisión del Mercado de las Telecomunicaciones). Come se non bastasse, si esigeva il pagamento di imposte per avere una pagina web, indipendentemente dal fatto che avesse o meno finalità commerciali.

L’attuale Esecutivo di Berlusconi, o almeno i suoi alleati parlamentari, non sono migliori. L’unica cosa che li differenzia è il fatto di essere meno ambigui quando tentano di limitare la libertà di espressione nella rete. Il Senato italiano ha approvato una proposta del democristiano Giampiero D’Alia per conferire al Ministro degli Interni l’autorità di ordinare ai providers di internet la chiusura dei siti web o dei social network per “reati di opinione” (per esempio inviti a non osservare una legge considerata ingiusta). Tutto questo, ovviamente, senza sentenza giudiziaria né altro tipo di intervento da parte dei tribunali.

Beppe Grillo, autore di un blog molto popolare e critico con il potere indipendentemente da chi lo esercita, ha giustamente denunciato che si vuole costruire uno “Shit Wall”, in riferimento al Golden Wall cinese (sistema con il quale le autorità comuniste limitano e controllano le informazioni accessibili su internet). Ma Grillo non si limita a denunciare. Invita i bloggers di tutto il mondo a partecipare ad una campagna di demolizione del muro cibernetico che si vuole erigere. Dipendiamo molto da questo. Se un solo paese europeo adottasse una legge come questa, tutti gli altri Governi correranno ad imitarla.

[Articolo originale di Antonio José Chinchetru] (http://www.espana-liberal.com/20090323-opinionla-muralla-de-mierda-con-perdon.html)

atinvidia284
01-04-2009, 12:56
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/netherlands.mini.gifGli eredi di Mussolini nel partito di Berlusconi
marzo 2009 italiadallestero.info
[de Volkskrant]

Roma - Il partito neofascista italiano Alleanza Nazionale (AN) si è sciolto, e confluisce nel nuovo PdL di Berlusconi.

Qualcuno ha ammesso di sotterrare il partito con mal di pancia e patema d’animo. Ma in Italia la maggioranza dei membri del neofascista Alleanza Nazionale hanno accettato senza farsi molti problemi lo scioglimento del loro partito lo scorso fine settimana. I lontani parenti del dittatore italiano Benito Mussolini diventano definitivamente parte del Popolo delle Libertà (PdL), il nuovo partito del premier Silvio Berlusconi.

‘Alleanza Nazionale non muore’, ha detto allegro Ignazio La Russa, dirigente del partito. ‘Si avvicina il giorno in cui il PdL non verrà più indicato come di centro-destra, ma in cui potremo definirlo di destra’.

Con lo scioglimento di AN finisce una tradizione che dura da 88 anni. Mussolini creò il Partito Nazionale Fascista (PNF) nel 1921, che lo fece dittatore d’Italia dal 1922 al 1943 e alleato di Adolf Hitler.

Dopo la guerra i sostenitori di Mussolini si raggrupparono nell’apertamente neofascista MSI. Il leader del partito Gianfranco Fini, l’attuale presidente della Camera dei Deputati del parlamento italiano, nel 1995 trasformò il MSI in Alleanza Nazionale, che doveva diventare un ampio partito conservatore di destra.

Nonostante la nipote di Mussolini, Alessandra, abbia ricoperto un ruolo di rilievo in seno al partito sino alla fine, AN ha preso sempre più le distanze dall’eredità di pensiero ideologica fascista. All’interno del governo Berlusconi la fazione estremista non è AN, ma il partito anti-stranieri Lega Nord.

Gianfranco Fini, che viene visto come il futuro successore di Berlusconi, domenica scorsa ha persino parlato dell’Italia come di una ’società multiculturale’. ‘Il PdL dovrà guardare più avanti della logica di coloro che chiedono ordine, sicurezza e l’espulsione degli immigrati illegali’, ha detto Fini. Il governo Berlusconi sinora non ha mai osato esprimersi in modo così misurato su questo argomento.

[Articolo originale di Eric Arends] (http://www.volkskrant.nl/buitenland/article1168180.ece/Nazaten_Mussolini_naar_partij_Berlusconi)

atinvidia284
01-04-2009, 12:58
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/sweden.mini.gifLa fusione dà più potere a Berlusconi

marzo 2009 italiadallestero.info
[Dagens Nyheter]

La notizia dello scioglimento del partito di governo Alleanza Nazionale (AN) e della sua fusione con il partito di Silvio Berlusconi, fondando così questo fine settimana il nuovo grande partito italiano di destra, ha sollevato una certa preoccupazione internazionale. Le critiche si sono spesso fondate sul fatto che in questo modo si aprono le porte dei salotti buoni agli ex neofascisti. Al momento, si tratta però di una critica ingiustificata ed erronea.

Sono passati 14 anni da quando il leader del partito Gianfranco Fini ha sotterrato il neofascista MSI e fondato AN. Da allora, Fini ha preso con forza le distanze dalle leggi razziali del fascismo ed ha visitato sia Auschwitz che Israele.
Durante l’incontro di mercoledì con DN all’associazione della stampa estera, Fini ha sottolineato che anche le affermazioni da lui fatte 15 anni or sono, secondo le quali Mussolini era uno dei grandi statisti del 1900, non lo riguardano più.
- Considerando ciò che ho fatto in questi anni, se non avessi cambiato idea anche su quello sarei stato schizofrenico.

Fini, 57 anni, non è schizofrenico. Oggi è presidente della camera dei deputati, cosa che implica che non ha più un ruolo strettamente politico.
Lo scorso fine settimana AN è stata messa sotto terra, ed il prossimo si gettano le basi del nuovo partito Popolo della Libertà, che finora era stato solo una coalizione di governo.
Nell’ultimo decennio, Fini si è avvicinato al centro della politica italiana, mentre Berlusconi ha fatto diversi passi verso ciò che dev’essere visto come una destra populista alla Perón.

Berlusconi difende il Papa e ne incensa la missione, mentre il resto del mondo si infuria sulle dichiarazioni del Papa stesso, secondo cui i preservativi addirittura aggraverebbero la lotta contro l’AIDS. Berlusconi governa con decreti legge (che entrano immediatamente in vigore) scavalcando così temporaneamente il parlamento.
Si tratta di un primo ministro che cerca di governare l’Italia come un’azienda e che vede il parlamento come un ostacolo alle decisioni rapide. Qui Berlusconi è entrato in rotta di collisione con Fini che ha bollato certe proposte irragionevoli come atteggiamenti degni di Cesare. Un esempio è la proposta di far partecipare alle votazioni solo i capigruppo.
Fini prende tempo. Forse spera di poter prendere il posto di primo ministro dopo Berlusconi, cosa che ha fatto vanamente per 15 anni. Dietro un’affermazione fatta al quotidiano spagnolo El País, potrebbe celarsi una strategia avanzata. Al giornale, Fini ha dichiarato che Berlusconi è il candidato perfetto alla poltrona di presidente del paese quando il mandato di Napolitano scadrà nel 2013.

Viene da chiedersi come ciò possa avvenire. Con un’altra legge su misura o qualcosa che assomigli ad un piccolo colpo di stato? Berlusconi, grazie al suo ministro della giustizia, è riuscito a fermare una pesante accusa di corruzione. La legge che lo protegge dice che dev’essere a disposizione della giustizia quando il suo mandato scadrà – sempre nel 2013.
Manca però ancora tanto tempo, e le conseguenze sono devastanti per l’Italia, che qualcuno ha definito una ”democratura”. In superficie tutto continua come al solito, ma intanto la democrazia viene sistematicamente svuotata di contenuto. Berlusconi governa, l’opposizione tace, e tace anche il suo ex alleato di coalizione Fini, che silenziosamente fa approvare ogni decisione.

[Articolo originale di Peter Loewe] (http:// http//www.dn.se/nyheter/varlden/sammanslagning-ger-berlusconi-mer-makt-1.832347)

stetteo
01-04-2009, 13:02
Sarebbe bello vedere articoli così critici e infuocati anche in Italia, ma con Riotta al Sole24 penso ne vedremo sempre meno.

atinvidia284
02-04-2009, 22:24
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifSilvio Berlusconi riscrive la storia
marzo 2009 italiadallestero.info
[El Pais]

Al congresso fondando il Partito della Libertà il Premier reinterpreta il suo passato

Ieri sera, a Roma, più di 6000 delegati si sono alzati in piedi per applaudire Silvio Berlusconi, il leader e magnate che ha riscritto la storia contemporanea italiana. Il Cavaliere ha annunciato la fondazione del Popolo della Libertà, la fusione del suo partito antipartitico, Forza Italia, con la postfascista Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini, ed altre formazioni minori.

In 85 minuti, Berlusconi ha fatto un bilancio storico della sua carriera politica. È stato un discorso lungo, serio, noioso, senza battute né sorprese. Alla fine ha lasciato intravedere (ma questo lo spiegherà domenica) che la Costituzione italiana deve essere cambiata per “accorciare i tempi dell’esecutivo”.

Com’era previsto, ha ringraziato Fini per la collaborazione di questi anni (grande ovazione) e Umberto Bossi, alleato della Lega Nord (timidi applausi), ha reso omaggio al Papa, agli Stati Uniti e, al più acclamato di tutti, Bettino Craxi, il “carissimo amico” che riuscì a far sì che le sue reti televisive creassero un duopolio con la RAI. Quindici anni fa, quando Berlusconi decise di entrare in politica, il Partito Socialista di Craxi, che aveva generosamente finanziato, stava marcendo in un mare di corruzione. Craxi fuggì dal paese e Berlusconi creò Forza Italia, reclutando, come ha ricordato il suo scudiero siciliano Marcello Dell’Utri, tutti i dipendenti di Publitalia per riempire le liste.

Dopo l’era di Mani Pulite, nel 1994 il Cavaliere vinse le elezioni, ma durò solo pochi mesi al Governo. Dopo venne la “traversata del deserto”, decine di processi contro di lui, le sue imprese ed i suoi collaboratori. Berlusconi se l’è sempre cavata, qualche volta assolto, altre volte grazie alla prescrizione, altre per amnistia, altre ancora perché il reato contestatogli aveva smesso di essere tale grazie ad una legge approvata da lui stesso.

Oggi, niente di tutto ciò importa più. Alla maggioranza degli italiani il conflitto di interessi non importa nulla. Il Cavaliere non ha parlato dei suoi trascorsi giudiziari nel suo discorso, salvo per far cenno alla “magistratura comunista”. Padrone di un impero finanziario, mediatico, editoriale, calcistico e cinematografico, Berlusconi si sente immune. Per una ragione. Governa senza opposizione.

[Articolo originale di Miguel Mora] (http://www.elpais.com/articulo/internacional/Silvio/Berlusconi/reescribe/historia/elpepiint/20090328elpepiint_8/Tes)

atinvidia284
02-04-2009, 22:26
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifDare a Cesare
marzo 2009 italiadallestero.info
[Economist]

Il rimescolato partito di destra conferma il potere di Berlusconi.

Il 27 marzo i delegati al congresso inaugurale del Popolo della Libertà (PDL) possono acquistare un nuovo souvenir politico: una matrioska con le sembianze di Silvio Berlusconi. Al suo interno ci sono matrioske sempre più piccole che raffigurano gli altri Presidenti del Consiglio che si è lasciato dietro negli ultimi 15 anni. Il gadget trasmette un messaggio tanto problematico per gli avversari quanto incoraggiante per gli alleati: Berlusconi non è più uno dei tanti contendenti politici, bensì l’incontrastato padrone dell’Italia.

Da quando è salito al potere per la terza volta l’anno scorso, l’opposizione si è sciolta come la neve sulle Alpi alla fine dell’inverno. In meno di un anno i sindacati si sono divisi, il principale partito dell’opposizione ha cambiato il proprio capo e – grazie all’impatto di una crisi economica globale su una società in cui i politici e l’economia sono inestricabilmente intrecciati – Berlusconi ha guadagnato immensi poteri di patronato politico su banchieri e industriali italiani preoccupati.

La trasformazione del PDL da alleanza elettorale a partito politico vero e proprio non è altro che l’ultima pietra miliare nella sua avanzata trionfale. Durante il congresso del 22 marzo, Alleanza Nazionale (AN), nata dal movimento neo-fascista italiano, si è formalmente sciolta ed è confluita nel vecchio partito di Berlusconi, Forza Italia. Berlusconi dice da tempo di desiderare la creazione di un partito unico di destra. Tale sogno ancora gli sfugge, in quanto il partito anti-immigrazione della Lega Nord rimane strenuamente indipendente. Ma il nuovo PDL gli consente un grande passo in avanti. La destra adesso ha un movimento dominante paragonabile al Partito Democratico della sinistra, spingendo così l’Italia sempre più verso un sistema bipartitico.

Alcuni alleati di Berlusconi sono preoccupati dal fatto che dirigersi verso un partito sempre più eterogeneo possa portare il Presidente del Consiglio a trasformarsi da capo ad arbitro. E’ quello che è successo al primo capo del Partito Democratico, Walter Veltroni, che ha acquistato la letale reputazione politica di incapacità decisionale. Ma la paura più grande è che la libertà del titolo del nuovo partito possa essere solo quella di Berlusconi di fare tutto ciò che vuole.

Francesco Storace, ex Ministro del governo Berlusconi, che ha lasciato AN per fondare il suo proprio partito dichiaratamente di estrema destra, ha affermato di non vedere l’ora di assistere a ciò che succederà quando “diventerà chiaro che a comandare è solo Berlusconi”. Il Presidente del Consiglio non è abituato ad essere messo in discussione dai suoi seguaci. Ha creato Forza Italia come veicolo per le sue personali ambizioni. All’inizio la maggior parte dei dirigenti del Partito erano suoi impiegati. AN, di contro, è un partito con una salda tradizione di dibattito e dissenso interni.

Per molti anni il delfino di Berlusconi sembrava dover essere il leader di AN, Gianfranco Fini. Ma dopo le elezioni del 2008 è stato eletto presidente della Camera. Da allora si è dimostrato per il Presidente del Consiglio un energico ed esasperante difensore della legislatura, dando la sensazione di scivolare rapidamente verso sinistra. Ha screditato l’utilizzo del voto di fiducia da parte di Berlusconi per far passare velocemente disegni di legge senza un pieno dibattito e afferma che c’è il pericolo di soccombere al “Cesarismo”. Ha criticato i progetti per le ronde autorizzate dal governo e deplorato come “immorale e ingiusta” la misura che consente ai medici di denunciare alla polizia gli immigranti clandestini.

Si è anche ipotizzato che Fini possa diventare il portabandiera del libertarismo all’interno del PDL. Eppure al congresso di AN ha inequivocabilmente appoggiato la leadership di Berlusconi. Al momento, il sempre sorridente e perennemente abbronzato magnate dei media rimane un Cesare senza alcun Bruto in vista.

[Articolo originale] (http://www.economist.com/world/europe/displaystory.cfm?story_id=13377316)

guyver
03-04-2009, 00:01
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/spain.mini.gifSilvio Berlusconi riscrive la storia
marzo 2009 italiadallestero.info
:help: :help: :help:
ok e mo che l ho letto che devo fare?
ho già il fegato quadrato... qualcuno trovi una soluzione please

_Aenea_
03-04-2009, 11:20
:help: :help: :help:
ok e mo che l ho letto che devo fare?
ho già il fegato quadrato... qualcuno trovi una soluzione please

Berlusconi quanti anni ha?...prima o poi...

yggdrasil
03-04-2009, 11:34
Berlusconi quanti anni ha?...prima o poi...

ne ha 70 e rotti. andreotti è arrivato a 94... quindi mr b può restare tra le balle ancora per molto tempo.
io l'ho sempre detto, i modi per non rompere più sono molti: dileguarsi spontaneamente, lasciarsi processare(che equivale a farsi condannare, il caso mills ha dimostrato che sarebbe già stato condannato se l'inglese non fosse stato corrotto), lasciar che madre natura ci metta lo zampino o che lo faccia artificialmente qualcuno.
io preferirei la seconda possibilità, non gli auguro di certo la tomba però se si levasse dalle balle sarei contento

atinvidia284
03-04-2009, 15:13
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa marcia di Mussolini nella politica italiana
marzo 2009 italiadallestero.info
[Independent]

Dopo aver portato la torcia del dittatore per 60 anni, il partito di estremadestra Alleanza Nazionale si unisce al partito di Silvio Berlusconi. È così la fine del fascismo in Italia? Proprio il contrario secondo l’articolo di Peter Popham.

Le fiamme si stanno spegnendo ovunque in Italia. Domani, la fiamma che per più di 60 anni è stata il simbolo della continuità neo-fascista con Mussolini, sparirà dall’orizzonte politico. Alleanza Nazionale, l’ultimo importante simbolo di quell’eredità, sta per “fondersi” con il partito di Silvio Berlusconi, Popolo della Libertà, per fornire al gruppo di governo una identità unica e un singolo capo incontestato.

Il cambio si è fatto aspettare per molto tempo, più di 15 anni. Berlusconi ha rotto il grande tabù della politica italiana del dopoguerra quando, dopo aver vinto la sua prima elezione generale nel 1994, ha incluso quattro membri di Alleanza Nazionale nella sua coalizione.

C’erano dei buoni motivi per cui includere i fascisti e i neo-fascisti era un tabù. Prima di tutto, il loro ritorno dopo che avevano portato la nazione in rovina durante la guerra, era vietato dalla nuova Costituzione, il cui articolo 139 afferma “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.”

Il divieto è stato infranto molto più che osservato dal 1946, quando Giorgio Almirante, il leader del Movimento Sociale Italiano, prese il testimone di Mussolini proprio dove egli l’aveva lasciato alla sua morte e portò il nuovo partito in Parlamento. Tuttavia i neo-fascisti rimasero nel limbo parlamentare, lontani dal potere. Berlusconi ha spazzato via quella inibizione.

Sotto la scaltra leadership di Gianfranco Fini, i “post-fascisti” da allora hanno sempre guadagnato terreno. Alto, con gli occhiali, riservato, l’opposto di Berlusconi in tutti i sensi, il leader di Alleanza Nazionale ha colpito favorevolmente gli Eurocrati con le sue credenziali democratiche quando fu coinvolto per dare una mano a scrivere la nuova Costituzione dell’Unione Europea.

Fini ha fatto di tutto e di più per rompere le connessioni del suo partito con l’anti Semitismo, facendo molteplici visite ufficiali a Israele dove è stato fotografato con la kippah vicino al Muro del Pianto. Durante una visita, nel 2003, addirittura condannò Mussolini e le leggi razziali del 1938 che impedivano agli ebrei di frequentare le scuole e provocarono la deportazioni nei campi di concentramento di migliaia di persone. “Ho davvero cambiato idea su Mussolini” ha detto allora. “E condannare (le leggi razziali) significa assumersene la responsabilità”. Da perfetto statista, queste parole gli si sono incollate addosso.

I membri del partito più tradizionalisti come Alessandra Mussolini, l’affascinate nipote del Duce [N.d.T., in italiano nel testo], erano furiosi e si sono allontanati da AN per formare micro-partiti fascisti per conto loro. Ma alla fine la strategia di Fini ha vinto. Sotto la protezione di Berlusconi, egli è diventato Ministro degli Esteri, vice-presidente del Consiglio e adesso presidente della Camera, un posto più prestigioso del suo equivalente britannico. Da indisputato numero due nel neo formato partito, è anche il suo erede immediato.

I puri e duri [N.d.T, in italiano nel testo], gli elementi fascisti irriducibili, sono rimasti a digrignare i denti e a urlare vendetta. Un gruppo voleva inscenare una cerimonia per sottolineare l’estiguersi della fiamma all’Altare della Patria, il simbolo a forma di torta nuziale che sovrasta Piazza Venezia a Roma. Il sindaco della città, che per ironia della sorte è egli stesso da sempre un post fascista, ha vietato la cerimonia. Ma i duri e puri non si arrenderanno. “Alleanza Nazionale muore, la Destra vive!” dichiarano i volantini diffusi da uno dei partiti di estrema destra, il cui simbolo è formato da una fiamma gigante.

“Oggi col tradimento delle nostre idee, della nostra storia e della nostra identità” grida uno dei loro leader, Teodoro Buontempo, il presidente nazionale del partito La Destra, “abbiamo il dovere di spiegare, ora più che mai, che il nostro partito nacque per assicurare la continuità dei nostri ideali… [Unitevi a noi] per urlare la vostra indignazione contro un potere costituito da irresoluti e persone senza importanza.”

“Le Bande Nere”, un libro d’inchiesta sull’estrema destra di Paolo Berizzi e pubblicato in Italia questa settimana, riporta che “almeno 150.000 giovani italiani sotto i 30 anni vivono seguendo il culto del fascismo e del neo-fascismo. E anche se non tutti, molti lo fanno nel mito di Hitler.” Cinque minuscoli partiti registrati prendono l’1.8% del voto nazionale, cioè hanno tra i 450.000 e i 480.000 elettori. Questi sono numeri significativi, eppure anche sommati non raggiungono lo sbarramento del 4% necessario ad entrare in Parlamento. Secondo questi dati, l’elemento fascista in Italia non è più significativo di quello del Partito Nazionale Britannico in Gran Bretagna: una cosa irritante e imbarazzante che può fare rumore e vincere delle battaglie futili, ma nient’altro.

Nonostante le affermazioni contrarie dei lunatici di destra, lo spegnimento della fiamma fascista non significa che le idee fasciste sono sparite dalla scena politica italiana. Piuttosto è vero il contrario. Quindici anni dopo che Berlusconi ha portato il partito neo fascista all’interno del parlamento, il suo impatto in politica non è mai stato più forte né più sgradevole. Secondo Christopher Duggan, l’autore britannico di “Force of Destiny” [N.d.T., La forza del destino], una elogiata storia dell’Italia moderna, la fusione dei due partiti non segna la scomparsa delle idee e delle pratiche fasciste, ma piuttosto il loro trionfante insediamento. “Questa è una situazione allarmante in molti, molti sensi” afferma.

“La fusione dei partiti significa l’assorbimento delle idee post-fasciste nel partito di Berlusconi … la tendenza a vedere nessuna distinzione morale o anche politica tra coloro che sostenevano il regime fascista e coloro che sostenevano la Resistenza. Così il fatto che il fascismo fosse bellicoso, razzista e illiberale viene dimenticato; c’è un coro silenzioso nella pubblica opinione che sta dicendo che il fascismo non era così male.”

Un esempio del modo in cui le cose stanno cambiando è il trattamento dei veterani della Repubblica di Salò, lo stato fascista fantoccio governato da Mussolini sulle rive del Garda durante l’ultima fase della guerra. Agli ordini di Hitler e con la responsabilità di mandare gli ebrei nei campi di concentramento, Salò era vista dagli italiani nel dopoguerra come il capitolo più nero della storia moderna del Paese.

Eppure costantemente e silenziosamente è stato riabilitato nella memoria italiana. L’ultimo passo, prima del Parlamento, è la creazione di un nuovo ordine militare, il “Cavaliere di Tricolore”, che viene riconosciuto alle persone che combatterono per almeno 6 mesi durante la guerra, sia dalla parte dei partigiani contro i “nazi-fascisti”, sia con le forze della Repubblica di Salò a favore dei nazisti e contro i partigiani, oppure contro le forze sotto il Generale Badoglio a sud. In questo modo, secondo Duggan, viene introdotta un’idea di morale intercambiabile nel dibattito nazionale, mettendo i soldati che lottarono per lo stato-fantoccio nazista “sullo stesso piano morale e politico dei partigiani”.

Duggan confronta il processo del dopoguerra italiano con quello che avvenne in Germania, dove il processo di Norimberga e l’epurazione della vita pubblica sorvegliata dagli Alleati produsse un nuovo panorama politico. Niente di tutto ciò avvenne in Italia. “Non ci fu mai un chiaro spartiacque tra l’esperienza del fascismo e ciò che avvenne dopo. Ciò è in parte colpa degli Alleati che, dopo la guerra, erano molto più preoccupati a prevenire che i Comunisti prendessero il potere. Il risultato di ciò fu che i più anziani nell’esercito, nella polizia e nel sistema giudiziario non furono epurati. Ad esempio, Gaetano Azzariti, uno dei primi presidenti della Corte Costituzionale italiana nel dopoguerra, sotto Mussolini era stato il presidente della corte che aveva il compito di far rispettare le leggi razziali. Inoltre il fatto che gli Alleati non fecero pressioni sull’Italia, riflette una percezione che sussiste ancora oggi: che il revival fascista non deve essere preso seriamente in quanto l’Italia è un “peso leggero”. Mentre se la stessa cosa accadesse in Germania o in Austria, ci si preoccuperebbe molto di più”.

La diffusa sfida alla Costituzione anti-fascista può essere vista nell’abbondanza di partiti ad ispirazione mussoliniana; nelle migliaia di persone che accorrono a Predappio, luogo di nascita di Mussolini, per celebrare la sua marcia su Roma, il 20 ottobre di ogni anno; nei negozi e le bancarelle dei mercatini che continuano a vendere i busti del Duce e altri ricordini fascisti di ogni tipo. Molto più allarmante, dice Duggan, e ciò che sta succedendo al carattere nazionale al di fuori dei riflettori , dove la costante erosione e il discredito delle istituzioni statali gioca a favore di una élite dittatoriale, proprio come fece negli anni ‘20.

“Ciò che è davvero odioso non è solo la riabilitazione sistematica del fascismo ma lo sgretolamento di ogni aspetto dello stato, per esempio la Giustizia, con il risultato che le persone sentono il bisogno di buttarsi fra le braccia di un uomo che credono possa sistemare le cose. Si creano delle relazioni molto personali con il leader, infatti nel caso di Mussolini egli riceveva 2000 lettere al giorno da persone che gli chiedevano di essere aiutate. Se lo stato non funziona, si dà completa fiducia ad un uomo che possa alzare il telefono e risolvere i problemi. È così che il liberalismo è scomparso negli anni Venti, con la costante diffamazione del parlamento cosicché alla fine non ci fu neanche la necessità per Mussolini di abolirlo, lui semplicemente lo ignorò. Qualcosa di molto simile sta succedendo oggi in Italia.”

[Articolo originale di Peter Popham] (http://www.independent.co.uk/news/world/europe/the-march-of-mussolini-into-italys-mainstream-1649561.html)

atinvidia284
03-04-2009, 15:38
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifItalia: l’ombra del fascismo
marzo 2009 italiadallestero.info
[Guardian]

Editoriale.

L’obiettivo principale di Silvio Berlusconi nella veste di Presidente del Consiglio sembra palesemente e spudoratamente ovvio. Sin da quando è entrato con prepotenza nel vuoto politico creatosi nel 1993, simultaneamente a destra con gli scandali di corruzione e a sinistra con la scomparsa del comunismo italiano, Berlusconi ha usato la propria carriera e potere politico per proteggere se stesso e il proprio impero mediatico dalla legge.

Durante il più lungo dei suoi tre mandati come Presidente del Consiglio, Berlusconi non solo è riuscito a consolidare la propria posizione di per sé già forte nell’industria italiana delle telecomunicazioni, di cui possiede attualmente circa la metà, ma è anche riuscito a fare approvare alcune leggi che gli garantiscono l’immunità giudiziaria. Quando la precedente legge è stata poi dichiarata incostituzionale, il neo-eletto Berlusconi l’ha ripresentata sotto nuove spoglie l’anno scorso ed è riuscito a farla approvare.

Il successo di Berlusconi è dovuto in parte alla sua audacia, ma soprattutto alla crescente debolezza dei suoi avversari. La sinistra italiana, in particolare, non è riuscita ad organizzare un’opposizione efficace. Eppure l’ultima mossa di Berlusconi, messa a punto ieri, che consiste nell’ingresso di Alleanza Nazionale - partito che nasce direttamente dalla tradizione fascista di Benito Mussolinidi - nella sua nuova formazione, il Popolo delle Libertà, potrebbe lasciare un segno più profondo nella vita pubblica italiana di qualsiasi altra azione fatta in passato dal magnate populista.

A differenza della Germania postbellica, l’Italia del dopoguerra non ha mai fatto i conti con la propria eredità fascista. Il risultato è che mentre in Germania il neofascismo non è mai riaffiorato seriamente, in Italia ci sono stati importanti segni di continuità, tra cui leggi e funzionari ereditati dall’era Mussolini e la rifondazione postbellica del rinominato partito fascista, a dispetto di una cultura pubblica in principio anti-fascista. Queste continuità stanno diventando più forti proprio ora. È un giorno di vergogna per l’Italia.

Alleanza Nazionale, tuttavia, ha fatto molta strada negli ultimi 60 anni. Il suo capo, Gianfranco Fini, ha abbandonato le vecchie ideologie politiche e ha diretto il partito verso il centro. Ha lavorato per più di 15 anni come alleato di Berlusconi. Parla della necessità del dialogo con l’Islam, denuncia l’antisemitismo e sostiene l’idea di un’Italia multietnica, posizioni che difficilmente si conciliano con quelle di Berlusconi, noto per le sue campagne populiste contro i rom e gli immigrati e propenso ad un razzismo leggero.

Nonostante le sue lontane origini liberali, l’Italia moderna è storicamente un paese di destra. Eppure, è sconvolgente pensare che tra i 20 capi mondiali che si incontreranno questa settimana al vertice sull’economia a Londra ci sarà un capo di Stato che ha ricostruito oggi la propria base politica sulle fondamenta gettate dai fascisti e che afferma che è probabile che come risultato la destra resterà al potere per generazioni.

[Articolo originale] (http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2009/mar/30/silvio-berlusconi-fascism-italy-g20)

EarendilSI
03-04-2009, 16:18
http://italiadallestero.info/wp-content/uploads/flags/uk.mini.gifLa marcia di Mussolini nella politica italiana
marzo 2009 italiadallestero.info

Dopo aver portato la torcia del dittatore per 60 anni, il partito di estremadestra Alleanza Nazionale si unisce al partito di Silvio Berlusconi. È così la fine del fascismo in Italia? Proprio il contrario secondo l’articolo di Peter Popham.

MWAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! :sbonk: :sbonk: :rotfl: :rotfl:
AN dovrebbe essere un partito di estrema destra?!? BWAHAHAHAH

e l'articolo postato successivo, di cui se ne è ampliamento parlato in questo forum, non è molto diverso...

Dai su ragazzi, almeno sceglieteli un po' più verosimili questi articoli...

sid_yanar
03-04-2009, 17:15
MWAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! :sbonk: :sbonk: :rotfl: :rotfl:
AN dovrebbe essere un partito di estrema destra?!? BWAHAHAHAH

e l'articolo postato successivo, di cui se ne è ampliamento parlato in questo forum, non è molto diverso...

Dai su ragazzi, almeno sceglieteli un po' più verosimili questi articoli...

concordo con te, AN è un partito che non poteva essere definito di estrema destra, molti suoi elettori erano tuttavia nostalgici di ciò che fu l'esperienza fascista. Per il resto hai evidenziato un errore a fronte di decine di articoli che inchiodano alla realtà dei fatti il premier.
All'estero per fortuna sanno e vogliono sapere chi è, e cosa fa.

MadJackal
03-04-2009, 20:38
MWAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! :sbonk: :sbonk: :rotfl: :rotfl:
AN dovrebbe essere un partito di estrema destra?!? BWAHAHAHAH

e l'articolo postato successivo, di cui se ne è ampliamento parlato in questo forum, non è molto diverso...

Dai su ragazzi, almeno sceglieteli un po' più verosimili questi articoli...

:mbe:
E chi ha detto che vengono scelti, scusa? Semplicemente vengono riportati quando si trovano. Questo è quanto scrivono all'estero, il tuo "dai su ragazzi, sceglieteli un pò più verosimili questi articoli" è un tocchetto fuori luogo ;)