View Full Version : Rutelli critica il PD: "troppo laicista"!!!
http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_15/rutelli_retroscena_verderami_f9251ede-fb36-11dd-aeff-00144f02aabc.shtml
...
Qui — ha spiegato ad alcuni colleghi — c'è la difficoltà di un partito che fa fatica su tutto, fatica a parlare con il Paese, e si rifugia magari nelle piazze, negli slogan, oppure dietro la Cgil. O ancora nel laicismo. E appena provi a esprimere una tesi, c'è chi dà una lettura caricaturale del rapporto tra i cattolici e la Chiesa. Come fossimo teleguidati dai cardinali.
...
Eluana Englaro non era ancora morta, e l'area cattolica tentava di arrivare a una linea condivisa sul provvedimento del governo. Tranne Rutelli, escluso, c'erano (quasi) tutti: Franceschini, Fioroni, la Bindi, Follini, Lucà, Zanda, e anche Tonini. Ma siccome un punto di vista comune non si trovava, la discussione si è accesa. Finché — durante l'intervento della Bindi che invitava a non votare il ddl — Fioroni è sbottato: «Parla, Rosi, parla. Vai avanti così che ci rimani solo tu a portare la bandiera dei cattolici nel Pd dopo le Europee ».
:help: :help: :help:
rutelli col pdl, tanto è un perdente
ConteZero
15-02-2009, 09:11
Si decidessero a chiudere questa scellerata unione ed a tornarsene ognuno a casuccia sua se ne accorgerebbero davvero di quanti sono quelli che li votano, loro ed il loro partito "non laicista".
trallallero
15-02-2009, 09:14
si rifugia ... nel laicismo.
Eh si, adesso il laicismo è un rifugio :asd:
ConteZero
15-02-2009, 09:18
Eh si, adesso il laicismo è un rifugio :asd:
Lo sa bene lui, che ha iniziato a far politica nei radicali e poi (come la Roccella e Capezzone) è "emigrato".
Stranamente le conversioni avvengono sempre sulla strada per un posto al caldo e ben retribuito.
CozzaAmara
15-02-2009, 11:17
Rutelli, Bindi, Binetti 3 BUONI motivi per cui non ho votato PD.
La sinistra ha bisogno di tutto tranne che di un altro partito filo-vaticano come il PDL.
Dream_River
15-02-2009, 11:24
Rutelli, Bindi, Binetti 3 BUONI motivi per cui non ho votato PD.
La sinistra ha bisogno di tutto tranne che di un altro partito filo-vaticano come il PDL.
Ma che buoni motivi....OTTIMI motivi :D
Ah, ma non sentite il rumore ipnotico della varie anime del PD che vermentano? :asd:
unirsi con la vaticano-margherita binetti-rutellina è stato un errore mortale dei DS......che dopotutto erano un partito di centro sinistra anche se incancrenito da gente indecente come fassinoski e dalemoski...poveri noi, visto che comunque la gente continua a votarli anche se sono scesi
:muro:
ConteZero
15-02-2009, 11:28
Ma che buoni motivi....OTTIMI motivi :D
Ah, ma non sentite il rumore ipnotico della varie anime del PD che vermentano? :asd:
Rutelli è giustificato...
http://antoniomontanarinozzoli.blog.lastampa.it/antoniomontanari/images/2008/07/04/barbara_palombelli0611012jpeg.jpg
...tiene famiglia.
indelebile
15-02-2009, 11:57
sciocco prodi, sciocco veltroni e soci
con questo papa e con questa italia impaurita che si agrappa alla chiesa
han voluto creare un partito con guelfi e ghibellini insieme per "cercare una sintesi" dicono
Missione impossibile
Alla fine scontentano tutti, sia i cattolici alla binetti
sia i "neocattolicirinati" che si agrappano impauriti a quel che pensa la chiesa
sia ai laici che vedono solo timidi segnali e sono sempre più scoraggiati
sia agli integralisti atei che ridicolizzano questa formazzione
http://www.youtube.com/watch?v=Fm6BOWe_ikU
silvio ricordati degli amiciiiiiiiii:D
sciocco prodi, sciocco veltroni e soci
con questo papa e con questa italia impaurita che si agrappa alla chiesa
han voluto creare un partito con guelfi e ghibellini insieme per "cercare una sintesi" dicono
Missione impossibile
Alla fine scontentano tutti, sia i cattolici alla binetti
sia i "neocattolicirinati" che si agrappano impauriti a quel che pensa la chiesa
sia ai laici che vedono solo timidi segnali e sono sempre più scoraggiati
sia agli integralisti atei che ridicolizzano questa formazzione
*
Franx1508
15-02-2009, 16:25
http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_15/rutelli_retroscena_verderami_f9251ede-fb36-11dd-aeff-00144f02aabc.shtml
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Qui — ha spiegato ad alcuni colleghi — c'è la difficoltà di un partito che fa fatica su tutto, fatica a parlare con il Paese, e si rifugia magari nelle piazze, negli slogan, oppure dietro la Cgil. O ancora nel laicismo. E appena provi a esprimere una tesi, c'è chi dà una lettura caricaturale del rapporto tra i cattolici e la Chiesa. Come fossimo teleguidati dai cardinali.
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Eluana Englaro non era ancora morta, e l'area cattolica tentava di arrivare a una linea condivisa sul provvedimento del governo. Tranne Rutelli, escluso, c'erano (quasi) tutti: Franceschini, Fioroni, la Bindi, Follini, Lucà, Zanda, e anche Tonini. Ma siccome un punto di vista comune non si trovava, la discussione si è accesa. Finché — durante l'intervento della Bindi che invitava a non votare il ddl — Fioroni è sbottato: «Parla, Rosi, parla. Vai avanti così che ci rimani solo tu a portare la bandiera dei cattolici nel Pd dopo le Europee ».
:help: :help: :help:
eventualmente si levasse dai coglioni andando in uno dei tanti partiti nati morti ex democristiani.
ho sempre pensato che il pd fosse un'accozzaglia fuori luogo in italia seppur VAGAMENTE condivisibile in linea di principio.
indelebile
15-02-2009, 16:50
IL RETROSCENA
L'avviso di Rutelli e degli ex Dl:
avanti così e ci sarà la scissione
Il presidente del Copasir: non accetteremo il ruolo di «partito contadino» alla polacca né un derby tra Ds
ROMA — Sono soci fondatori del Pd e non intendono diventare quello che furono gli indipendenti di sinistra ai tempi del Pci. Non vogliono cioè morire da «indipendenti di centro » in una forza egemonizzata dagli ex Ds. Insomma, non accettano il ruolo del «partito contadino polacco», per usare l'espressione di cui Rutelli si serve per esorcizzare il rischio. Ma il rischio è altissimo, almeno così è avvertito dagli esponenti democratici di area moderata, dopo l'investitura di Bersani fatta ieri da D'Alema. Con la sua mossa l'ex ministro degli Esteri ha reso pubblica un'operazione di cui tutti erano a conoscenza. E infatti non è da ieri che si respira un clima di scissione nel Pd. Da giorni, per esempio, nei suoi colloqui riservati l'ex leader della Margherita osserva sconsolato l'orizzonte: «Abbiamo faticato tanto per dar vita a una cosa nuova e ora dovremmo andare alle primarie per la segreteria con due candidati dei Ds? È impensabile. Basta. Così non si va da nessuna parte». Rutelli non riduce il problema a una questione nominalistica, «non è solo l'infinita lotta tra Walter e Massimo, a cui ora si aggiunge Pier Luigi. E non si può nemmeno ridurre tutto allo scontro fra centristi e sinistristi. Qui — ha spiegato ad alcuni colleghi — c'è la difficoltà di un partito che fa fatica su tutto, fatica a parlare con il Paese, e si rifugia magari nelle piazze, negli slogan, oppure dietro la Cgil. O ancora nel laicismo. E appena provi a esprimere una tesi, c'è chi dà una lettura caricaturale del rapporto tra i cattolici e la Chiesa. Come fossimo teleguidati dai cardinali. Mi chiedo, allora, cos'è il Pd se non possono avere patria i contributi di idee di quanti militavano nella Margherita? Non è un caso infatti se un terzo degli elettori dei Dl se n'è andato».
Sono rimasti loro, quelli del gruppo dirigente, i nuovi «indipendenti di centro», ridotti al ruolo di spettatori nella sfida tra post-diessini. Una sfida che si preannuncia cruenta e che li vede peraltro divisi. Lunedì scorso le crepe sono diventate ancor più evidenti durante una discussione avvenuta nello studio di Castagnetti e voluta da Marini. Eluana Englaro non era ancora morta, e l'area cattolica tentava di arrivare a una linea condivisa sul provvedimento del governo. Tranne Rutelli, escluso, c'erano (quasi) tutti: Franceschini, Fioroni, la Bindi, Follini, Lucà, Zanda, e anche Tonini. Ma siccome un punto di vista comune non si trovava, la discussione si è accesa. Finché — durante l'intervento della Bindi che invitava a non votare il ddl — Fioroni è sbottato: «Parla, Rosi, parla. Vai avanti così che ci rimani solo tu a portare la bandiera dei cattolici nel Pd dopo le Europee ».
Si sarà trattato di uno sfogo dettato dalla concitazione del momento, ma è indicativo della situazione. Fioroni è preoccupato che l'offensiva di D'Alema «cambi il progetto del Pd». Quale sia il progetto dalemiano è chiaro agli «indipendenti di centro»: Bersani alla guida del partito che aggreghi pezzi di sinistra radicale e in prospettiva lanci un candidato- premier espressione del mondo cattolico o comunque moderato. «Ma noi non potremmo fare gli indipendenti di centro in un partito troppo di sinistra», commenta Follini: «Se fossimo costretti ad assistere dalla tribuna al derby tra Veltroni e Bersani, vorrebbe dire che il Pd ha preso la deriva della "Cosa 4". E noi lì non potremmo approdare». Più o meno quanto avrebbe spiegato a D'Alema giorni fa con una battuta: «Massimo, non è pensabile che noi stiamo in Italia con la Cgil, in Europa con il Pse e in Medio Oriente con Hamas». Tra i democrats la parola «scissione » non è più un tabù, ma un'eventuale prospettiva da analizzare. «E D'Alema — secondo Lusetti — ha messo in conto una scissione dal centro nel Pd. Se ha lanciato un'Opa sul partito è colpa della debolezza di Veltroni. Ma se i post-comunisti pensano di rimettere una "S" alla sigla del Pd, un pezzo di noi se ne andrà». È da chiarire dove. E comunque non tutti prenderebbero questa decisione. Marini potrebbe restare. Certo, in caso di una transumanza di cattolici, non gli sarebbe facile accettare una soluzione Bersani, sebbene abbia stretto di nuovo con D'Alema e giudichi «disastrosa» l'attuale gestione. Perciò ha ripreso a dire «mo' vediamo » e invita i suoi alla «prudenza »: «Niente cedimenti di nervi». I nervi sono invece a fior di pelle, e ognuno si muove in proprio. Fioroni ha serrato ancor di più l'asse con Veltroni, testimoniato dal rimpasto nella giunta del Lazio che garantisce al leader del Pd la maggioranza regionale del partito. L'operazione è stata fatta ai danni di Enrico Letta, davanti al quale Veltroni ha recitato la parte di chi cadeva dalle nuvole: «La giunta del Lazio? Non ne so niente. Vado a informarmi». Letta attenderà le Europee per informare delle sue mosse il segretario, intanto ha divorziato da Bersani, con il quale per anni aveva fatto coppia fissa. Il progetto di «Pier Luigi» non gli piace: «Per uscire dall'isolamento non ci si può rinchiudere a sinistra». Nel tempo le cose cambiano. È solo questione di tempo.
D4rkAng3l
15-02-2009, 17:49
ma Rutelli un tempo non era radicale...c'hanno la faccia come il di dietro questi politici che seguono il vento manco fossero aquiloni...:rolleyes:
dantes76
15-02-2009, 18:47
A che ora parte il volo per "affanculo"???
Mailandre
15-02-2009, 18:56
Meno male ... vai vai da Casini & Buttiglione!! :sperem:
Si perchè , ricordati dello sbarramento,...tu non puoi stare fuori dalla politica italiana,con un'altro partitino a tua immagine somiglianza potresti "rischiare" di essere tagliato fuori.... ci manca troppo una "figura" di spessore come la tua..nel politicone !!
Vai ,..vai ...a prendere la benedizione.
Ricordati di portarti dietro tutti i santi e gli apostoli..... amen!!
http://www.kaletraforever.com/public//2008/04/rutelli.jpg
Poi si lamentano che perdono elettori. Ovvio con certa gente che sta nel PD!!
Il problema che nella popolazione italiana ci sono moltissimi anziani che votano un determinato partito come se fosse una fede; e pur di accaparrarsi questi elettori ecco che nasce una coalizione come il PD. Il fatto e' che non capiscono che ne perdono tantissimo altri elettori che non si vedono piu' rappresentati da una tale coalizione.
voglio vedere quando attaccheranno la spina del cervello alla presa elettrica e capiranno che certe coalizioni sono + un male che un bene.
ConteZero
15-02-2009, 22:21
Quindi i DL sono accorti che non se li fila nessuno ?
Possono sempre rifondare la Margherita... ci sono così tanti ex dirigenti della Margherita che se votassero per i DL tutti insieme supererebbero lo sbarramento.
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