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View Full Version : Correlazione tra consumo di marijuana e insorgenza di cancro testicolare non-seminoma


Ziosilvio
09-02-2009, 16:39
Dal Corriere della Sera (http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/09_febbraio_09/marjuana_tumori_testicoli_vera_martinella_c9049532-f68a-11dd-9c7e-00144f02aabc.shtml):

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RICERCA AMERICANA
La marijuana aumenta
il rischio di cancro ai testicoli
L’uso in alte dosi, frequente o prolungato nel tempo, favorisce lo sviluppo della forma più aggressiva

MILANO - Fumare erba aumenta significativamente la probabilità di cancro ai testicoli. Già sospettata da tempo di compromettere la fertilità maschile, la marijuana (ad alte dosi, per uso frequente o prolungato) è stata da più studi ritenuta colpevole anche di effetti collaterali sulla psiche, sul sistema endocrino, sul cuore e sulla circolazione, nonché causa di alterazioni psicomotorie. All’elenco ora andrebbe aggiunto il rischio di sviluppare la forma più aggressiva di tumore del testicolo, il non seminoma.

LO STUDIO - Lo sostengono, in uno studio pubblicato sul numero del 9 febbraio della rivista Cancer [link sul sito del Corsera, NdR], ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center, che hanno analizzato i casi di 369 uomini tra i 18 e i 44 anni con una neoplasia testicolare confrontandoli con quelli di 979 coetanei sani. Hanno così scoperto che il rischio di sviluppare questa forma di cancro fra quanti hanno dichiarato di utilizzare canapa indiana è superiore del 70 per cento e risulta particolarmente elevato (circa il doppio in confronto a chi non ha mai fumato erba) fra quanti hanno rivelato di fumare marijuana almeno una volta alla settimana e/o ne hanno fatto uso per un lungo periodo iniziando dall’adolescenza.

LA FORMA PIU’ AGGRESSIVA - Il pericolo, inoltre, pare legato esclusivamente al non seminoma, la variante meno diffusa di neoplasia testicolare (circa il 40 per cento dei casi), ma che cresce con maggiore rapidità e tende a colpire i ragazzi giovani, fra 20 e 35 anni. «Dobbiamo ampliare lo studio e approfondire le analisi – ha detto Stephen Schwartz, epidemiologo autore della ricerca -, per capire bene quali siano i legami fra la malattia e l’uso di canapa indiana e perché risulti una relazione con un tipo soltanto di tumore delle ghiandole genitali maschili». L’altro tipo di tumore testicolare, il seminoma, è più frequente, con un’evoluzione più lenta e interessa solitamente uomini fra i 30 e i 40 anni.

ANCORA DA SCOPRIRE GLI EFFETTI COLLATERALI DELL’ERBA – «Quello che è importante far capire ai ragazzi – sottolineano gli autori della ricerca – è, soprattutto, che si sa ancora molto poco delle conseguenze a lungo termine del fumo di marijuana, specialmente per chi ne fa un uso massiccio. Quindi è un "divertimento" azzardato, di cui è bene conoscere i pericoli». Fra l’altro, quello dei testicoli è sì definito un tumore raro (sono circa mille i nuovi casi ogni anno in Italia), ma è la neoplasia più frequente nei giovani maschi adulti: soltanto l’1 per cento, infatti, interessa uomini sopra i 40 anni. Il tasso di guarigioni fortunatamente è altissimo (intorno al 90 per cento) e le strategie di cura ormai consolidate, sia mediche che chirurgiche, garantiscono ai pazienti un’ottima qualità di vita futura.

AUTOPALPAZIONE PER UNA DIAGNOSI PRECOCE - I fattori di rischio certi della malattia includono il criptorchidismo (la mancata discesa dei testicoli nello scroto), lo sviluppo anormale delle ghiandole genitali e la familiarità. L’auto-palpazione, così come avviene per il tumore al seno nelle donne, è fondamentale per ottenere una diagnosi precoce. La presenza di un nodulo oppure l’indurimento di un testicolo rispetto all’altro deve suonare come campanello d’allarme e consigliare di ricorrere all’aiuto dello specialista.

Vera Martinella (Fondazione Veronesi)
09 febbraio 2009

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Che ne pensano i medici e gli studenti in medicina del forum?
Io, per me, quando sento l'"uomo della strada" fare i discorsi "eh, ma, la marijuana combatte il cancro ma le case farmaceutiche non vogliono che si sappia", mi preoccupo sempre un po'...

rgart
09-02-2009, 17:55
lo studente dice che ci vuole l'abstract, e poi anche l'articolo completo per vedere come è stato fatto lo studio, da chi è stato finanziato, e se i calcoli statistici sono "tirati"

Inoltre non trovo nulla su questo articolo, ne su PubMed, ne sul sito dell'istituto, ne sui maggiori siti mondiali sul cancro (l'accenno alla rivista cancer è un pò misterioso dato con il suffisso Cancer ci sono innumerevoli siti...)

Anzi, l'unico link che ho trovato è uno studio che dimostra come marijuana e cancro orale non siano correlati... (http://www.fhcrc.org/about/ne/news/2004/06/01/marijuanastudy.html)

E comunque il tumore ai testicoli è in costante aumento per motivi ancora non compresi (coriocarcinoma embrionario soprattutto per cui variante non-seminoma e non radiosensibile) :(

Ziosilvio
09-02-2009, 18:33
lo studente
Uno studente ;)
dice che ci vuole l'abstract, e poi anche l'articolo completo per vedere come è stato fatto lo studio, da chi è stato finanziato, e se i calcoli statistici sono "tirati"
Si fa quel che si può.
Inoltre non trovo nulla su questo articolo, ne su PubMed, ne sul sito dell'istituto, ne sui maggiori siti mondiali sul cancro (l'accenno alla rivista cancer è un pò misterioso dato con il suffisso Cancer ci sono innumerevoli siti...)
La rivista dovrebbe chiamarsi "The Cancer Journal" ma non so neanche che Impact Factor abbia.
Anzi, l'unico link che ho trovato è uno studio che dimostra come marijuana e cancro orale non siano correlati... (http://www.fhcrc.org/about/ne/news/2004/06/01/marijuanastudy.html)
Lo studio però è del 2004---e, pur proveniendo dal sito del Centro Fred Hutchinson per la ricerca sul cancro (che non è proprio l'inserto "Salute e benessere" della Gazzetta di Rocca Cannuccia) l'articolo è comunque un trafiletto (-òne) divulgativo e fa solo riferimento a un lavoro su rivista con comitato di revisione.
E comunque il tumore ai testicoli è in costante aumento per motivi ancora non compresi (coriocarcinoma embrionario soprattutto per cui variante non-seminoma e non radiosensibile) :(
Per cui l'uso di cannabis potrebbe essere una causa tra tante, se pure è una causa.

Doraneko
10-02-2009, 08:47
Per cui l'uso di cannabis potrebbe essere una causa tra tante, se pure è una causa.

Ho come il presentimento che si vorranno combattere tutte la altre, prima di questa...

SaettaC
10-02-2009, 09:01
Anzi, l'unico link che ho trovato è uno studio che dimostra come marijuana e cancro orale non siano correlati... (http://www.fhcrc.org/about/ne/news/2004/06/01/marijuanastudy.html)


Sinceramente, mi pare una scemata grossa come una casa... :eek:

Non sono esperto di canne, ma credo che sia una cartina arrotolata, riempita di cannabis, e accesa e fumata senza filtro... :stordita: credo... :stordita:

Cioè, anche solo il calore ("calor") sulle labbra e sulle mucose è uno stimolo che favorisce la possibilità di insorgenza di una neoplasia nel cavo orale, così come il bocchino della pipa, etc... Senza entrare nel discorso del fumo in quanto tale, o dei componenti "attivi" contenuti nella sostanza fumata...

Mah, certi studi mi lasciano molto perplesso... :rolleyes:

Lorekon
10-02-2009, 09:55
Sinceramente, mi pare una scemata grossa come una casa... :eek:

Non sono esperto di canne, ma credo che sia una cartina arrotolata, riempita di cannabis, e accesa e fumata senza filtro... :stordita: credo... :stordita:

Cioè, anche solo il calore ("calor") sulle labbra e sulle mucose è uno stimolo che favorisce la possibilità di insorgenza di una neoplasia nel cavo orale, così come il bocchino della pipa, etc... Senza entrare nel discorso del fumo in quanto tale, o dei componenti "attivi" contenuti nella sostanza fumata...

Mah, certi studi mi lasciano molto perplesso... :rolleyes:

più che altro, come fanno a sapere che non è dovuto più genericamente al "fumo" (anche se non ci mettessero del tabacco, intendo).

cioè se io brucio della paglia o una foglia secca me la aspiro, mica mi fa bene eh... i prodotti della combustione quelli sono, nonsi scappa.

dovrebbero scorporare il dato IMHO, p.es se esistessero dei dati sui prodotti farmaceutici a base di cannabinoidi.

oppure coi soliti studi tossicologici sui ratti, con ingestione orale.

Gaghiel
11-05-2009, 21:06
Salve mi sono imbattuto in questo vostro discorso.
Per buona regola, nei nostri articoli, mettiamo il link agli articoli originali, nel caso i lettori vogliano verificare la fonte (come nel vostro caso).
Ma i link si perdono, se fate copia/incolla del pezzo.

Quindi, eccovi il link all'articolo su Corriere:
http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/09_febbraio_09/marjuana_tumori_testicoli_vera_martinella_c9049532-f68a-11dd-9c7e-00144f02aabc.shtml

che a sua volta contiene quello alla rivista "cancer"
http://journals.lww.com/journalppo/pages/default.aspx

molto nota in ambito internazionale (per chi dice:
l'accenno alla rivista cancer è un pò misterioso dato con il suffisso Cancer ci sono innumerevoli siti...)

E c'è anche su pubmed:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19204904?ordinalpos=1&itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_DefaultReportPanel.Pubmed_RVDocSum

Ziosilvio
12-05-2009, 10:43
Bentrovata.

Chiedo scusa per la svista.
Di solito inserisco una piccola nota che dice che, nell'articolo originale, c'è un link.
(In questo modo, chi vuole seguire il link può raggiungere la pagina del sito su cui si trova l'originale, e cliccarlo da lì.)
Stavolta però me ne ero dimenticato. Ho provveduto a modificare il post d'apertura.

Ziosilvio
12-05-2009, 10:52
lo studente dice che ci vuole l'abstract, e poi anche l'articolo completo per vedere come è stato fatto lo studio, da chi è stato finanziato, e se i calcoli statistici sono "tirati"

Inoltre non trovo nulla su questo articolo, ne su PubMed, ne sul sito dell'istituto, ne sui maggiori siti mondiali sul cancro (l'accenno alla rivista cancer è un pò misterioso dato con il suffisso Cancer ci sono innumerevoli siti...)
Seguendo il link fornito da Vera Martinella si arriva all'articolo che, almeno adesso, è su PubMed. (Forse tre mesi fa non c'era ancora.)

L'articolo è su Wiley InterScience, e credo ci voglia un abbonamento per consultarlo.
Però l'abstract è a disposizione da chiunque. Lo copio da PubMed e incollo qui con un po' di re-impaginazione:

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Association of marijuana use and the incidence of testicular germ cell tumors.

Daling JR, Doody DR, Sun X, Trabert BL, Weiss NS, Chen C, Biggs ML, Starr JR, Dey SK, Schwartz SM.

Division of Public Health Sciences, Fred Hutchinson Cancer Research Center, Seattle, Washington 98109, USA. [email sul sito PubMed, NdR]

BACKGROUND:
The incidence of testicular germ cell tumors (TGCTs) has been increasing the past 4 to 6 decades; however, exposures that account for this rise have not been identified. Marijuana use also grew during the same period, and it has been established that chronic marijuana use produces adverse effects on the human endocrine and reproductive systems. In this study, the authors tested the hypothesis that marijuana use is a risk factor for TGCT.

METHODS:
A population-based, case-control study of 369 men ages 18 to 44 years who were diagnosed with TGCT from January 1999 through January 2006 was conducted in King, Pierce and Snohomish Counties in Washington State. The responses of these men to questions on their lifetime marijuana use were compared with the responses of 979 age-matched controls who resided in the same 3 counties during the case diagnosis period.

RESULTS:
Men with a TGCT were more likely to be current marijuana smokers at the reference date compared with controls (odds ratio [OR], 1.7; 95% confidence interval [95% CI], 1.1-2.5). In analyses according to histologic type, most of the association between current marijuana use and TGCT was observed in men who had nonseminomas/mixed histology tumors (current use: OR, 2.3; 95% CI, 1.3-4.0). Age at first use among current users (age<18 years [OR, 2.8] vs age>or=18 years [OR, 1.3]) and frequency of use (daily or weekly [OR, 3.0] vs less than once per week [OR, 1.8]) appeared to modify the risk.

CONCLUSIONS:
An association was observed between marijuana use and the occurrence of nonseminoma TGCTs. Additional studies of TGCTs will be needed to test this hypothesis, including molecular analyses of cannabinoid receptors and endocannabinoid signaling, which may provide clues regarding the biologic mechanisms of TGCTs. Copyright (c) 2009 American Cancer Society.

PMID: 19204904 [PubMed - in process]

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stetteo
17-05-2009, 21:16
Be' argomenti in più da opporre a chi mi dice che le canne non fanno male.

gugoXX
18-05-2009, 07:39
Non voglio entrare nel merito dei risultati dello studio, quanto piu' sulla metodologia di questo studio, e di tanti altri simili.
Mi chiedo, ma e' possibile che gli studi di medicina oggi siano per la maggior parte di volte solo raccolte statistiche?
Capisco che il corpo umano sia un meccanismo complessissimo, ma cercare di dedurre conclusioni a partire da effetti indiretti piuttosto che da studi specifici mi sembra tutto fuorche' quanto di cui abbiamo bisogno.

Uno studio che indicasse "la molecola pinco pallino contenuta nella cannabis si puo' fissare sul tessuto ziopino provocando la reazione pippo che si puo' propagare ... etc.etc. ... e il tutto causa una maggior propensione al carcinoma testicolare"
Invece qui si contano le teste, si clusterizzano i casi, si isolano comportamenti e si cercano deduzioni.

Non voglio togliere nulla alla statistica come studio, ma mi sembra che fare medicina attraverso di essa sia un po' impoverente.
Personalmente la declassifico. La medicina fatta cosi' mi sembra un po' una scienza dei poveri.

Lorekon
18-05-2009, 09:47
in laboratorio testi delle ipotesi che formuli guardando cosa accade.

per guardare cosa accade bisogna usare la statistica, quindi servono grandi numeri e campioni vasti, e tutto deve essere rigoroso.


se non formuli delle ipotesi, cosa cacchio testi in lab? :D

gugoXX
18-05-2009, 10:30
in laboratorio testi delle ipotesi che formuli guardando cosa accade.

per guardare cosa accade bisogna usare la statistica ...cut

non sono d'accordo sul "Bisogna". Direi "si puo'".
Altre sono il ragionamento, la deduzione, il microscopio, la correlazione tra altri studi, etc.
E' una delle strade, e secondo me la meno nobile, quella che ci fa capire di meno, e putroppo sembra la piu' usata.

Lorekon
18-05-2009, 11:16
la medicina e in generale la biologia non sono scienze esatte :stordita:

il ragionamento può aiutarti nella formulazione delle ipotesi (in effetti gli studi epidemiologici sono "mirati", uno analizza la correlazione tra parametri che SCEGLIE - non so, sesso, età, alimentazione, abitudini come il fumo etc) ma spesso ci sono cose che sfuggono, e sono i numeri a darti l'indicazione.

e poi la scienza galileiana parte dall'osservazione... Aristotele è passato di moda :D

Lorekon
18-05-2009, 11:19
e poi scusa, per fare un esempio facile, il fatto che il fumo faccia male come l'hanno capito, guardando i tumori nei fumatori o testando i composti delle sigarette sulle colture cellulari?

magari, che ne so, bere l'orzata fa male e non lo sappiamo, ma finchè non viene evidenziato un aumento delle morti nei bevitori di orzata nessuno si metterà mai a guardare cosa cacchio c'è nell'orzata che fa male ;)

-Noah-
18-05-2009, 11:34
e poi scusa, per fare un esempio facile, il fatto che il fumo faccia male come l'hanno capito, guardando i tumori nei fumatori o testando i composti delle sigarette sulle colture cellulari?

magari, che ne so, bere l'orzata fa male e non lo sappiamo, ma finchè non viene evidenziato un aumento delle morti nei bevitori di orzata nessuno si metterà mai a guardare cosa cacchio c'è nell'orzata che fa male ;)

E che esempio di sperimentazione utile potrebbe essere a questo livello? Qualsiasi composto potrebbe risultare alterante nelle colture cellulari: se non riproduci un sistema verosimile del corpo umano ci fai ben poco. Esistono ovviamente tali studi, ma sono solo discriminanti per le varie tossicità specifiche e non sistematiche, sicuramente le più importanti.
Prendi la cocaina, è un anestetico e vasocostrittore locale, ma a noi interessa l'azione sistemica sul tossico-dipendente, non solamente come agisce a contatto con cute e mucose. ;)

Lorekon
18-05-2009, 13:25
le tossicità sistemiche ("sistematiche"?? :stordita: ) derivano tutte da tossicità specifiche ovviamente, gli studi molecolari si fanno tutti su linee cellulari, mica fai una biopsia ad ogni esperimento :D

ci sono linee apposite di tessuti, e anche linee patologiche, queste si derivate dalla coltura di cellule derivate da biopsie.

per seguire il tuo esempio, per la cocaina si userebbero dei neuroni (opportunamente scelti).

per il caso delle sigarette, è ovvio che dando dei composti aromatici policiclici vedi aumentare il tasso di mutazione, vedi il DNA danneggiato, etc etc

(quasi) ogni fenomeno biologico ha una spiegazione molecolare