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View Full Version : Non poteva esserci scempio più atroce


AntonioBO
08-02-2009, 12:21
di Eugenio Scalfari

IL CASO ENGLARO appassiona molto la gente poiché pone a ciascuno di noi i problemi della vita e della morte in un modo nuovo, connesso all'evolversi delle tecnologie. Interpella la libertà di scelta di ogni persona e i modi di renderla esplicita ed esecutiva. Coinvolge i comportamenti privati e le strutture pubbliche in una società sempre più multiculturale. Quindi impone una normativa per quanto riguarda il futuro che garantisca la certezza di quella scelta e ne rispetti l'attuazione.

Ma il caso Englaro è stato derubricato l'altro ieri da simbolo di umana sofferenza e affettuosa pietà ad occasione politica utilizzabile e utilizzata da Silvio Berlusconi e dal governo da lui presieduto per raggiungere altri obiettivi che nulla hanno a che vedere con la pietà e con la sofferenza. Non ci poteva essere operazione più spregiudicata e più lucidamente perseguita.

Condotta in pubblico davanti alle televisioni in una conferenza stampa del premier circondato dai suoi ministri sotto gli occhi di milioni di spettatori.
Non stiamo ricostruendo una verità nascosta, un retroscena nebuloso, una opinabile interpretazione. Il capo del governo è stato chiarissimo e le sue parole non lasciano adito a dubbi. Ha detto che "al di là dell'obbligo morale di salvare una vita" egli sente "il dovere di governare con la stessa incisività e rapidità che è assicurata ai governanti degli altri paesi".

Gli strumenti necessari per realizzare quest'obiettivo indispensabile sono "la decretazione d'urgenza e il voto di fiducia"; ma poiché l'attuale Costituzione semina di ostacoli l'uso sistematico di tali strumenti, lui "chiederà al popolo di cambiare la Costituzione".

La crisi economica rende ancor più indispensabile questo cambiamento che dovrà avvenire quanto prima.
Non ci poteva essere una spiegazione più chiara di questa. Del resto non è la prima volta che Berlusconi manifesta la sua concezione della politica e indica le prossime tappe del suo personale percorso; finora si trattava però di ipotesi vagheggiate ma consegnate ad un futuro senza precise scadenze. Il caso Englaro gli ha offerto l'occasione che cercava.

Un'occasione perfetta per una politica che poggia sul populismo, sul carisma, sull'appello alle pulsioni elementari e all'emotività plebiscitaria.

Qui c'è la difesa di una vita, la commozione, il pianto delle suore, l'anatema dei vescovi e dei cardinali, i disabili portati in processione, le grida delle madri. Da una parte. E dall'altra i "volontari della morte", i medici disumani che staccano il sondino, gli atei che applaudono, i giudici che si trincerano dietro gli articoli del codice e il presidente della Repubblica che rifiuta la propria firma per difendere quel pezzo di carta che si chiama Costituzione.

Quale migliore occasione di questa per dare la spallata all'odiato Stato di diritto e alla divisione dei poteri così inutilmente ingombrante? Non ha esitato davanti a nulla e non ha lesinato le parole il primo attore di questa messa in scena. Ha detto che Eluana era ancora talmente vitale che avrebbe potuto financo partorire se fosse stata inseminata. Ha detto che la famiglia potrebbe restituirla alle suore di Lecco se non vuole sottoporsi alle spese necessarie per tenerla in vita.

Ha detto che i suoi sentimenti di padre venivano prima degli articoli della Costituzione. E infine la frase più oscena: se Napolitano avesse rifiutato la firma al decreto Eluana sarebbe morta.

Eluana scelta dunque come grimaldello per scardinare le garanzie democratiche e radunare in una sola mano il potere esecutivo e quello legislativo mentre con l'altra si mette la museruola alla magistratura inquirente e a quella giudicante.

Questo è lo spettacolo andato in scena venerdì. Uno spettacolo che è soltanto il principio e che ci riporta ad antichi fantasmi che speravamo di non incontrare mai più sulla nostra strada.

Ci sono altri due obiettivi che l'uso spregiudicato del caso Englaro ha consentito a Berlusconi di realizzare.
Il primo consiste nella saldatura politica con la gerarchia vaticana; il secondo è d'aver relegato in secondo piano, almeno per qualche giorno, la crisi economica che si aggrava ogni giorno di più e alla quale il governo non è in grado di opporre alcuna valida strategia di contrasto.

Dopo tanto parlare di provvedimenti efficaci, il governo ha mobilitato 2 miliardi da aggiungere ai 5 di qualche settimana fa. In tutto mezzo punto di Pil, una cifra ridicola di fronte ad una recessione che sta falciando le imprese, l'occupazione, il reddito, mentre aumentano la pressione fiscale, il deficit e il debito pubblico. Di fronte ad un'economia sempre più ansimante, oscurare mediaticamente per qualche giorno l'attenzione del pubblico depistandola verso quanto accade dietro il portone della clinica "La Quiete" dà un po' di respiro ad un governo che naviga a vista.

Quando crisi ingovernabili si verificano, i governi cercano di scaricare le tensioni sociali su nemici immaginari. In questo caso ce ne sono due: la Costituzione da abbattere, gli immigrati da colpire "con cattiveria".

Il Vaticano si oppone a quella "cattiveria" ma ciò che realmente gli sta a cuore è mantenere ed estendere il suo controllo sui temi della vita e della morte riaffermando la superiorità della legge naturale e divina sulle leggi dello Stato con tutto ciò che ne consegue. Le parole della gerarchia, che non ha lesinato i complimenti al governo ed ha platealmente manifestato delusione e disapprovazione nei confronti del capo dello Stato ricordano più i rapporti di protettorato che quelli tra due entità sovrane e indipendenti nelle proprie sfere di competenza. Anche su questo terreno è in atto una controriforma che ci porterà lontani dall'Occidente multiculturale e democratico.

Nel suo articolo di ieri, che condivido fin nelle virgole, Ezio Mauro ravvisa tonalità bonapartiste nella visione politica del berlusconismo. Ha ragione, quelle somiglianze ci sono per quanto riguarda la pulsione dittatoriale, con le debite differenze tra i personaggi e il loro spessore storico.

Ci sono altre somiglianze più nostrane che saltano agli occhi. Mi viene in mente il discorso alla Camera di Benito Mussolini del 3 gennaio 1925, cui seguirono a breve distanza lo scioglimento dei partiti, l'instaurazione del partito unico, la sua identificazione con il governo e con lo Stato, il controllo diretto sulla stampa. Quel discorso segnò la fine della democrazia parlamentare, già molto deperita, la fine del liberalismo, la fine dello Stato di diritto e della separazione dei poteri costituzionali.

Nei primi due anni dopo la marcia su Roma, Mussolini aveva conservato una democrazia allo stato larvale. Nel novembre del '22, nel suo primo discorso da presidente del Consiglio, aveva esordito con la frase entrata poi nella storia parlamentare: "Avrei potuto fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli".

Passarono due anni e non ci fu neppure bisogno del bivacco di manipoli: la Camera fu abolita e ritornò vent'anni dopo sulle rovine del fascismo e della guerra.
In quel passaggio del 3 gennaio '25 dalla democrazia agonizzante alla dittatura mussoliniana, gli intellettuali ebbero una funzione importante.
Alcuni (pochi) resistettero con intransigenza; altri (molti) si misero a disposizione.

Dapprima si attestarono su un attendismo apparentemente neutrale, ma nel breve volgere di qualche mese si intrupparono senza riserve.
Vedo preoccupanti analogie. E vedo titubanze e cautele a riconoscere le cose per quello che sono nella realtà. A me pare che sperare nel "rinsavimento" sia ormai un vano esercizio ed una svanita illusione. Sui problemi della sicurezza e della giustizia la divaricazione tra la maggioranza e le opposizioni è ormai incolmabile. Sulla riforma della Costituzione il territorio è stato bruciato l'altro ieri.

E tutto è sciaguratamente avvenuto sul "corpo ideologico" di Eluana Englaro. Non ci poteva essere uno scempio più atroce.
Fine articolo

Il più delle volte non concordo con Scalfari in quanto uomo di apparato, ma stavolta l'analisi mi sembra lucida e assolutamente veritiera.

anonimizzato
08-02-2009, 12:26
Letta e riletta, ATROCEMENTE vera.

AntonioBO
08-02-2009, 12:28
Letta e riletta, ATROCEMENTE vera.

Io non so che succede a questo paese, dicono che Napolitano dorme.. ma gli italiani sono in letargo da un pezzo.....

LUVІ
08-02-2009, 20:21
:(

PARSI
08-02-2009, 20:49
Purtroppo è la lucida realtà dei fatti e se continueremo a sonnecchiare vedrà presto realizzato il suo progetto.
Va fermato subito.

Sinclair63
08-02-2009, 20:51
Purtroppo è la lucida realtà dei fatti e se continueremo a sonnecchiare vedrà presto realizzato il suo progetto.
Va fermato subito.

Si si e da chi? :muro:

Korn
08-02-2009, 21:08
Silvio Berlusconi ha toccato uno dei più bassi punti che una persona possa raggiungere, la sua bramosia di potere è talmente elevata da voler sfruttare l'agonia di un persona e di una famiglia, non ho parole per esprimere quello che provo quando vengo a conoscenza delle sue bassissime manovre politiche

cocis
08-02-2009, 21:59
Io non so che succede a questo paese, dicono che Napolitano dorme.. ma gli italiani sono in letargo da un pezzo.....

no peggio .. votano come degli zombi .. :muro:

DarKilleR
08-02-2009, 22:15
no peggio .. votano come degli zombi .. :muro:

si..ed è colpa del virus T-Mediaset


(non sono ironico :mc: )

FabioGreggio
08-02-2009, 22:24
Purtroppo è la lucida realtà dei fatti e se continueremo a sonnecchiare vedrà presto realizzato il suo progetto.
Va fermato subito.

E' tardi.

Le Bertinotte e le Veltrone hanno puntato al dialogo.

I partitini litigano perfino sul colore delle pareti dei bagni delle sezioni di provincia.

I Grilli e I Moretti hanno illuso da capopopoli, ma poi hanno mollato
perchè serate e cinema rendono di più e danno meno grane.

Gli operai lasciati soli si sono vestiti di verde per avere ancora qualcosa da gridare alla luna.

Gli intellettuali hanno guardato il portafoglio e si sono accodati per avere libri, visibilità, TV, posti al sole.

In Usa un uomo di colore di 47 anni sta cambiando geneticamente il Paese
lanciandolo verso il futuro con nuovi orizzonti produttivi dall'ecologia ai diritti.

In Italia un ultrasettantenne ha realizzato il progetto P2 di un'ultraottanetenne.

Protesi del novecento,
incrostazioni di fascismo e una sana spolverata di mafiosità
per sigillare un quadro novecentesco che stenta a morire
con tutte le sue guerre e deliri ideologici.

Negli Usa sta accadendo tutto il contrario che da noi.
Stiamo perdendo l'appuntamento con la storia.
Stiamo uscendo lentamente, ma inesorabilmente dalla storia.

Siamo un Paese vecchio, cattofascista, corrotto e boccalone,
privo di regole e pieno di uomini piccoli e tronfi.

Un paese da operetta.

fg

giannola
08-02-2009, 22:25
Letta e riletta, ATROCEMENTE vera.

*

majin mixxi
08-02-2009, 22:35
E' tardi.

Le Bertinotte e le Veltrone hanno puntato al dialogo.

I partitini litigano perfino sul colore delle pareti dei bagni delle sezioni di provincia.

I Grilli e I Moretti hanno illuso da capopopoli, ma poi hanno mollato
perchè serate e cinema rendono di più e danno meno grane.

Gli operai lasciati soli si sono vestiti di verde per avere ancora qualcosa da gridare alla luna.

Gli intellettuali hanno guardato il portafoglio e si sono accodati per avere libri, visibilità, TV, posti al sole.

In Usa un uomo di colore di 47 anni sta cambiando geneticamente il Paese
lanciandolo verso il futuro con nuovi orizzonti produttivi dall'ecologia ai diritti.

In Italia un ultrasettantenne ha realizzato il progetto P2 di un'ultraottanetenne.

Protesi del novecento,
incrostazioni di fascismo e una sana spolverata di mafiosità
per sigillare un quadro novecentesco che stenta a morire
con tutte le sue guerre e deliri ideologici.

Negli Usa sta accadendo tutto il contrario che da noi.
Stiamo perdendo l'appuntamento con la storia.
Stiamo uscendo lentamente, ma inesorabilmente dalla storia.

Siamo un Paese vecchio, cattofascista, corrotto e boccalone,
privo di regole e pieno di uomini piccoli e tronfi.

Un paese da operetta.

fg

sono d'accordo quasi su tutto,ho molti dubbi riguardo l'uomo di colore di 47 anni,non capisco tutta questa reverenza e ammirazione che leggo in giro,costui non ha ancora dimostrato nulla,spero bene ma non credo che sia lì che dobbiamo guardare per risolvere i nostri di problemi.
Qui abbiamo come presidente del consiglio un uomo il cui ego smisurato sta causando problemi a tutti noi,il problema temo non sia tanto lui,anche perchè gli anni sono quelli che sono e la natura,grazie a Dio,farà il suo corso naturale,ma tutti quelli che stanno crescendo con le sue idee e la sua morale,il futuro è grigio

FabioGreggio
08-02-2009, 22:46
Qui abbiamo come presidente del consiglio un uomo il cui ego smisurato sta causando problemi a tutti noi,il problema temo non sia tanto lui,anche perchè gli anni sono quelli che sono e la natura,grazie a Dio,farà il suo corso naturale,ma tutti quelli che stanno crescendo con le sue idee e la sua morale,il futuro è grigio

Il berlusconismo ha bloccato la rigenerazione del Paese dalle ceneri del Fascismo.
L'Italia bene o male era arrivata al 2000 schivando l'Urss e salvando la democrazia.
Un sano duopolio era ciò che si delineava, mantenendo l'intelligente teoria dell'Arco Costituzionale che aveva bloccato per decenni una naturale inclinazione al fascismo del Paese.

Ormai il gioco era fatto e la normalità a portata di mano. Bella o brutta, difficoltosa o spuria che fosse, Di Pietro a prescindere.

Berlusconi ha fatto riemergere tutto il peggio, ha dato speranze ad ex neofascisti come La Russa o Alemanno, ha motivato razzismi, delegittimato la Resistenza.
Insomma ha distrutto tutto il lavoro di 40 anni, riportando il Paese a nuove forme di fascismo.

Ma, come tu intelligentemente osservi, è ciò che è cresciuto sotto il berlusconismo che preoccupa.

dal riflusso fine anni 70 in poi sono state plasmate generazioni su principi di arrivismo, cinismo, competitività brutale, differenze sociali, status quo, anrachismo capitalista, giustificazionismo e una sana propensione a forme nuove di fascismo che si manifestano con intolleranza razziale, politica sociale.

Occorreranno decenni per togliere queste nuove scorie. E non siamo ancora arrivato al dunque, a dire il vero....

Quindi non conosciamo ancora l'entità terminale del danno e le sue conseguenze.

fg

cometa18
09-02-2009, 04:42
Per coerenza avrebbe però dovuto aggiungere che la linea del dialogo con l'opposizione e non "demonizzazione" tenuta fino a qui dal pd, e quindi avvallata anche dal suo giornale, che ha sempre sostenuto il partito di Veltroni, si è rivelata totalmente miope ed errata; e che invece avevano almeno più ragione i vari Travaglio e Grillo e Di Pietro, di cui lo stesso Scalfari non ha mai lodato le analisi e iniziative...

AntonioBO
09-02-2009, 09:02
Silvio Berlusconi ha toccato uno dei più bassi punti che una persona possa raggiungere, la sua bramosia di potere è talmente elevata da voler sfruttare l'agonia di un persona e di una famiglia, non ho parole per esprimere quello che provo quando vengo a conoscenza delle sue bassissime manovre politiche

Considerando che prima o poi si deve morire e lui non è più giovanissimo.... il potere e soldi se li porta nella tomba.....

Inlogitech
09-02-2009, 09:15
Condivido ogni singolo punto dello scritto.
Purtroppo, in tv già da stamattina di ciò che è accaduto nei giorni scorsi non se ne è parlato.......come al solito si è ricominciato con i soliti servizi su Eluana da salvare, le manifestazioni pro Eluana, esrvizi sul calcio ( questione fondamentale per un vero italiano ), vallette e vallettine e le mega imprese di Mr. B. con il trionfo per l'apertura del raccordo autostradale di trieste.
Siamo persi.... :(

Trabant
09-02-2009, 11:06
Condivido solo in parte l'articolo.

Tra Berlusconi e Mussolini c'è una fondamentale differenza: Mussolini non era un uomo d'affari, non possedeva aziende, non aveva la necessità di servirsi dello Stato per alimentare i propri affari personali e della famiglia.

Bisogna sempre tenere presente un assunto fondamentale: Berlusconi non è interessato al potere in se, ma solo a come se ne può servire per incrementare i propri affari.

In una intervista rilasciata prima delle ultime elezioni, Berlusconi disse una delle poche cose vere che abbia mai pronunciato.
E cioè che per lui ricandidarsi a PdC era un grosso sacrificio.
Verissimo.
Lui avrebbe bisogno di uno come Craxi, che gli faceva le leggi ad personam e "ad aziendam" quando gli servivano, e si smazzava tutte le rogne politiche, mentre lui si dedicava agli affari.
Scomparso Craxi, si è reso conto che non si poteva fidare di nessun altro ed è stato costretto -suo malgrado- a doversi occuparsi delle sue coperture politiche in prima persona, nonostante le fastidiose rogne connesse con quell'incarico.

Il caso Eluana è emblematico: ha cercato di tenersene fuori il più possibile, perchè era un terreno minato ed un problema dal quale non aveva niente da guadagnare.
Purtroppo per lui, arrivati alla stretta finale è stato costretto ad occuparsene.

Forse l'avrà chiamato il papa in persona, sicuramente -come ha detto nella conferenza stampa- dei sondaggi avranno in qualche modo evidenziato che se non fosse intervenuto avrebbe perso popolarità e consenso.

Costretto ad agire, lo ha fatto nel modo più opportunistico e viscido possibile, come nel suo stile.
Sapeva benissimo che il decreto era anticostituzionale, che non sarebbe mai stato firmato, aveva pure ricevuto la lettera del PdR in questo senso.
E lui da vero paraculo l'ha fatto lo stesso.

Così si è scaricato di ogni responsabilità e ha girato la palla a Napolitano.
Adesso può dire che ha difeso fino all'ultimo la vita di Eluana, e che se muore la colpa è del comunista mangiabambini che si è arricchito con i rubli sporchi di sangue, dal quale ci si poteva aspettare questo e altro.

E' riuscito a sfruttare una situazione rognosa e assolutamente da evitare, per uscirne pulito e addirittura rafforzare la sua opera di smantellamento dello stato.

Smantellamento - ricordiamolo sempre - non finalizzato a generiche mire di potere - ma solo a conformarlo alle sue necessità affaristiche.

FabioGreggio
09-02-2009, 11:12
COLPO DI SCENA: I Nas denunciano la clinica:

Richiesta dei Nas:
«Misure urgenti per Eluana»
«Da martedì situazione irreversibile». La Regione avvia l'ispezione e valuta lo stop al protocollo

UDINE — «Provvedimenti urgenti» sul caso Englaro. Al massimo «entro martedì, punto di non ritorno». Lo ha chiesto ieri la polizia giudiziaria incaricata dalla procura di Udine di indagare su denunce ed esposti pervenuti nelle ultime settimane. Il rapporto di polizia e carabinieri arriva in mattinata sulla scrivania di Antonio Biancardi, il procuratore capo. Due i filoni di indagine: da una parte l'accertamento di dichiarazioni relative alla volontà di Eluana, dall'altro il verbale dei Nas sulla «non idoneità delle stanze riservate alla donna per l'applicazione della sentenza».

Chiedono di continuare le indagini, ma nel frattempo già delineano un quadro preciso: secondo gli inquirenti, Amato De Monte con l'associazione di volontari che ha preso in carico la ragazza, starebbe agendo fuori dalla copertura del decreto della corte d'Appello. In particolare, sulla base di quanto rilevato dai Nas inviati dal ministero, le stanze «non autorizzate», prive della necessaria certificazione da parte dell'azienda sanitaria, non rappresenterebbero un «hospice o luogo di ricovero confacente», come richiesto dalla sentenza Englaro. Le conclusioni? Se si è fuori dalle modalità previste dai giudici di Milano, potrebbe essere in corso «la consumazione di un reato». Ipotesi rafforzata dai dubbi degli investigatori sulla volontà di Eluana di «lasciarsi morire». Nessuna decisione da parte di Antonio Biancardi che ieri ha sentito Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, il siciliano affetto dalla sindrome Locked-in e autore di una lettera nella quale sostiene che «Englaro si è inventato tutto, che non era vero che la figlia aveva detto di voler morire se ridotta a un vegetale».


http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_09/Nas_misure_urgenti_Eluana_cf387a08-f681-11dd-9c7e-00144f02aabc.shtml

alex783
09-02-2009, 11:18
Il caso Eluana è emblematico: ha cercato di tenersene fuori il più possibile, perchè era un terreno minato ed un problema dal quale non aveva niente da guadagnare.
Purtroppo per lui, arrivati alla stretta finale è stato costretto ad occuparsene.

Forse l'avrà chiamato il papa in persona, sicuramente -come ha detto nella conferenza stampa- dei sondaggi avranno in qualche modo evidenziato che se non fosse intervenuto avrebbe perso popolarità e consenso.

Costretto ad agire, lo ha fatto nel modo più opportunistico e viscido possibile, come nel suo stile.
Sapeva benissimo che il decreto era anticostituzionale, che non sarebbe mai stato firmato, aveva pure ricevuto la lettera del PdR in questo senso.
E lui da vero paraculo l'ha fatto lo stesso.

Così si è scaricato di ogni responsabilità e ha girato la palla a Napolitano.
Adesso può dire che ha difeso fino all'ultimo la vita di Eluana, e che se muore la colpa è del comunista mangiabambini che si è arricchito con i rubli sporchi di sangue, dal quale ci si poteva aspettare questo e altro.

E' riuscito a sfruttare una situazione rognosa e assolutamente da evitare, per uscirne pulito e addirittura rafforzare la sua opera di smantellamento dello stato.

Smantellamento - ricordiamolo sempre - non finalizzato a generiche mire di potere - ma solo a conformarlo alle sue necessità affaristiche.

Concordo: se fosse stato davvero interessato, sarebbe intervenuto per tempo, subito dopo la sentenza di Cassazione, e non quando ormai la procedura era già iniziata.

dave4mame
09-02-2009, 12:06
ad ogni modo è notevole come tutti i politici che si stanno dannando per "salvare la vita a eluana" non siano andati uno straccio di volta a vedere come è conciata.

davvero, senza parole...

entanglement
09-02-2009, 12:11
ad ogni modo è notevole come tutti i politici che si stanno dannando per "salvare la vita a eluana" non siano andati uno straccio di volta a vedere come è conciata.

davvero, senza parole...
chi è mosso dall'ideologia chi dalla sete di potere...

nessuno dalla pietà.

e lo dice un ateo !

nota IT: Scalfari è a oggi il giornalista più lucido vivente, dopo che enzo biagi e montanelli ci hanno lasciato

sid_yanar
09-02-2009, 12:14
concordo in buona parte con l'articolo postato; ritengo però che le similitudini tra fascismo e berlusconismo siano solo parziali, nel primo caso era preponderante, ai fini del consenso, una certa componente ideologica, nel caso attuale molta importanza ha a mio avviso la spaventosa indifferenza della gente.

aggiungo poi che siamo un paese oramai allo sbando, solo un pesante tonfo economico potrebbe sabotare i piani del diversamente onesto e di chi, quando la natura prima o poi farà il suo corso, ne prenderà il posto.

entanglement
09-02-2009, 12:47
L' AMACA

Repubblica — 05 febbraio 2009 pagina 28 sezione: COMMENTI
Dalla vicenda di Eluana Englaro, insieme a tanti altri pensieri gravi, emerge un paradosso che vi sottopongo così come l' ho percepito: il terrore della morte traspare da atti e parole di alcuni credenti assai più che da atti e parole di spiriti laici come il signor Englaro. Per definire "vita" lo stato di conclamata inesistenza in cui è sprofondata Eluana, bisogna infatti avere della morte un terrore talmente ottenebrante da farle considerare preferibile qualunque condizione, anche la più umiliante, la meno libera e dignitosa. Poiché la morte, per un credente, dovrebbe essere solo un transito verso altre e meno effimere destinazioni, stupisce che la si neghi con tanta virulenza quanta ne basta per volere condannare Eluana alla sua non vita. Viceversa, sono i non credenti che dovrebbero avere, della morte, una visione esiziale e irrimediabile, e odiarla al punto da affezionarsi a ogni possibile simulacro della vita, anche al meno credibile, anche al meno "vivo". Ma ciò non accade. E l' accettazione della morte, che è il più difficile dei pensieri, si manifesta meglio, in questa vicenda, nel campo cosiddetto laico, nella pietosa e interminabile veglia di un padre che parla a nome di una sola persona (sua figlia) e non ha al fianco le moltitudini che confidano, beate loro, nell' aldilà. - MICHELE SERRA



http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/05/amaca.html

... da sottoscrivere

AntonioBO
09-02-2009, 12:58
concordo in buona parte con l'articolo postato; ritengo però che le similitudini tra fascismo e berlusconismo siano solo parziali, nel primo caso era preponderante, ai fini del consenso, una certa componente ideologica, nel caso attuale molta importanza ha a mio avviso la spaventosa indifferenza della gente.

aggiungo poi che siamo un paese oramai allo sbando, solo un pesante tonfo economico potrebbe sabotare i piani del diversamente onesto e di chi, quando la natura prima o poi farà il suo corso, ne prenderà il posto.

Vai a leggerti questo mio post subito dopo le elezioni e leggi come fui linciato, minacciato dagli elettori di ILVIO che ora sono spariti o quantomeno si esprimono in maniera diversa. Forse ero stato lungimirante......
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1743924

alex783
09-02-2009, 15:20
ad ogni modo è notevole come tutti i politici che si stanno dannando per "salvare la vita a eluana" non siano andati uno straccio di volta a vedere come è conciata.

davvero, senza parole...

Va beh, però saranno tutti quanti in prima fila al suo funerale...

[JaMM]
09-02-2009, 15:34
eh, parole sante. Il buon vecchio Eugenio Scalfari, pochi ne sono rimasti come lui... peccato che ormai i suoi editoriali, redazionalmente celebri come "messe cantate", escano solo la domenica :(

sid_yanar
09-02-2009, 19:24
Vai a leggerti questo mio post subito dopo le elezioni e leggi come fui linciato, minacciato dagli elettori di ILVIO che ora sono spariti o quantomeno si esprimono in maniera diversa. Forse ero stato lungimirante......
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1743924

letto, niente di nuovo :D
i fatti stanno comunque dalla tua parte...anche se con certi personaggi, per definizione, discutere di fatti e non di opinioni è impossibile.