dantes76
03-02-2009, 21:58
L'INTERVENTO DI MONS. CROCIATA, SEGRETARIO GENERALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Immigrati, la Cei: «Sì alle moschee»
«I diritti degli extracomunitari, a partire da quello del culto religioso, non possano essere ridotti»
CITTÀ DEL VATICANO - I diritti degli immigrati, a partire da quello del culto religioso, non possano essere ridotti per «esigenze sociali». Ne è convinta la Cei. Come ha spiegato il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Mariano Crociata, riguardo agli immigrati c'è l'esigenza di coniugare «accoglienza e legalità». «L'accoglienza - ha detto Crociata - deve avvenire nel rispetto delle leggi e della vita sociale e nazionale». Tuttavia, ha precisato il presule, «l'accoglienza non può essere mai ridotta».
«COME STABILITO DALLA COSTITUZIONE» - «Una volta nel nostro territorio nazionale - ha aggiunto - gli immigrati sono persone da accogliere e i cui diritti fondamentali vanno difesi e rispettati». E tra questi diritti vi è, ha sottolineato il rappresentante dei vescovi italiani, «la libertà religiosa». Rispondendo a una domanda sulla possibilità di costruire nuove moschee in Italia, monsignor Crociata, senza esitazioni, ha difeso il diritto «a professare il proprio culto nelle forme che l'ordinamento democratico e costituzionale italiano prevede». Tutto ciò, ha specificato, in maniera «proporzionata alle esigenze quantitative e qualitative» di chi chiede la costruzione di nuove moschee.
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http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_03/cei_moschee_costituzione_290b1ad0-f1f6-11dd-9d2c-00144f02aabc.shtml
Immigrati, la Cei: «Sì alle moschee»
«I diritti degli extracomunitari, a partire da quello del culto religioso, non possano essere ridotti»
CITTÀ DEL VATICANO - I diritti degli immigrati, a partire da quello del culto religioso, non possano essere ridotti per «esigenze sociali». Ne è convinta la Cei. Come ha spiegato il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Mariano Crociata, riguardo agli immigrati c'è l'esigenza di coniugare «accoglienza e legalità». «L'accoglienza - ha detto Crociata - deve avvenire nel rispetto delle leggi e della vita sociale e nazionale». Tuttavia, ha precisato il presule, «l'accoglienza non può essere mai ridotta».
«COME STABILITO DALLA COSTITUZIONE» - «Una volta nel nostro territorio nazionale - ha aggiunto - gli immigrati sono persone da accogliere e i cui diritti fondamentali vanno difesi e rispettati». E tra questi diritti vi è, ha sottolineato il rappresentante dei vescovi italiani, «la libertà religiosa». Rispondendo a una domanda sulla possibilità di costruire nuove moschee in Italia, monsignor Crociata, senza esitazioni, ha difeso il diritto «a professare il proprio culto nelle forme che l'ordinamento democratico e costituzionale italiano prevede». Tutto ciò, ha specificato, in maniera «proporzionata alle esigenze quantitative e qualitative» di chi chiede la costruzione di nuove moschee.
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