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View Full Version : Forum di Davos: scontro Erdogan (Turchia) - Peres (Israele)


Daemonarch
31-01-2009, 12:35
Il premier Erdogan attacca Peres e accusa: 'Dibattito squilibrato a favore dell'israeliano'.

Istanbul ha accolto il primo ministro Recep Tayyip Erdogan, al ritorno dal forum di Davos, come un eroe. Erdogan ha abbandonato il Forum Economico Mondiale, dopo uno scambio di parole molto duro con il presidente israeliano Simon Peres e il moderatore del dibattito David Ignatius del Washington Post. Il premier turco è andato su tutte le furie quando Ignatius non gli ha dato la possibilità di replicare alle parole di Peres che ha difeso l'intervento militare a Gaza ricevendo applausi dalla platea:
"Peres, lei è più vecchio di me - ha detto Erdogan. Lei parla ad alta voce, e il tono alto della voce copre una coscienza sporca. Quando è il momento di uccidere, voi sapete bene come farlo". Erdogan, rosso in volto, ha poi raccolto i suoi appunti e si è alzato dicendo: "Non credo che tornerò ancora a Davos l'anno prossimo". Nella conferenza stampa, il premier turco ha spiegato di essersi molto innervosito per il fatto che a Peres siano stati concessi 25 minuti per difendere la missione militare a Gaza e a lui solo 12 per parlare delle sofferenze dei palestinesi. Alla folla che lo aspettava all'aeroporto, Erdogan ha detto: "Ho fatto quel che dovevo. Io non sono un capo tribù, io rappresento la nazione turca".
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LINK AL VIDEO DELL'INTERVENTO CON SOTTOTITOLI:
http://www.youtube.com/watch?v=qHZusFgq3QU
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Moderator: There was a heated debate here. This is a discussion that can
last for hours. We are already out of time.
Erdogan: One minute.
Moderator: Mr. President, well, you know
Erdogan: One minute, one minute! No! One minute.
Moderator: Ok, but I want you not to speak more than one minute.
Erdogan: Mr. Peres, you are older than me. Your voice is very loud. I know that you are speaking aloud because of the requirement of a sense of guilt. My voice will not be that loud. About murdering, you know killing very well. I am well aware how you murdered children on beaches. Two former prime ministers of your country had important sayings to me. You have former prime ministers who say When I entered Palestine over armed combat cars, I consider myself more and more pleased. I can give their names, maybe some of you wonder. Besides, I condemn those of you who applaud this persecution. Because applauding these killers who murdered those children, who massacred those people is, I believe, also another crime committed against humanity. Look, we cannot disregard a reality here. Here, I jotted down a lot of notes, but I dont have time to answer all of them. But, I will say you only two things:
Moderator: Excuse me Prime Minister, we can't start the debate again.
Erdogan: Excuse me. First, excuse me, do NOT interrupt me! First, The Old Testament says in the 6th commandment: You shall not kill! But there is murder here. Second, this is also very interesting. Gilad Atzmon, a Jew himself, says: Israeli barbarity is far beyond even ordinary cruelty. Besides, Avi Shlaim, Professor of Oxford who performed his military duty in Israeli army, says in the Guardian the following:
Moderator: Prime Minister, Prime Minister. I wanna ask to our host.
Erdogan: Israel became a gangster state. (to the moderator) I thank you, too. For me, Davos is done for me from now on. I will not come again. You all know this in this way. You are not letting us speak. (Showing Peres) He spoke for 25 minutes, but you let e speak 12 minutes. No way!

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ONORE AD ERDOGAN E A CHAVEZ NELLA LOTTA CONTRO IL MALE E LA CRIMINALE PERFIDIA SIONISTA!!!!
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..::CRI::..
31-01-2009, 13:18
Il premier Erdogan attacca Peres e accusa: 'Dibattito squilibrato a favore dell'israeliano'.

Il premier turco è andato su tutte le furie quando Ignatius non gli ha dato la possibilità di replicare

Perfidia sionista?
Ignatius è Armeno-statunitense!!

..::CRI::..
31-01-2009, 13:27
Erdogan-Peres, rissa su Hamas. «Trattare». «No, è un pericolo»
fonte Danilo Taino - Il Corriere della Sera

DAVOS — Il World Economic Forum vuole unire il mondo. Ieri è stato invece l'occasione per uno dei maggiori scontri pubblici tra statisti di primo piano. Il presidente israeliano Shimon Peres e il primo ministro turco Recep Erdogan hanno urlato e litigato dal palco centrale, davanti ad almeno un migliaio di politici, finanzieri, accademici. Due delle figure chiave per far ripartire il processo di pace nel Medio Oriente — che tra l'altro dovrebbero essere considerate amiche — hanno rotto platealmente. Erdogan, a fine dibattito, si è alzato in anticipo dicendo «non credo che tornerò a Davos dopo questo».

La giornata di ieri, al vertice sulle Alpi svizzere, aveva molti dibattiti sulla situazione del Medio Oriente dopo i fatti di Gaza a cavallo di inizio anno. Il dibattito a cui partecipavano i due statisti — assieme al segretario dell' Onu Ban Ki-moon e al segretario della Lega Araba Amr Moussa— era proprio dedicato a trovare una via per ricostruire un processo di pace. Erdogan, che ha parlato prima di Peres, ha criticato Israele per l'attacco a Gaza, anche alzando i toni e la voce, in certi momenti. Ha sostenuto che con Hamas si devono fare i conti perché è stato eletto democraticamente e va integrato nel processo di pace. E ha raccontato che, quattro giorni prima dell'attacco a Gaza, lui stesso stava negoziando ad Ankara per cercare di arrivare a trattative dirette tra Israele e Siria. Il premier israeliano Ehud Olmert era presente in città, ma non gli diede alcuna indicazione di quello che stava per succedere. Un Erdogan irritato. Al punto che raccontava, parlando dell'isolamento dei Territori Palestinesi, che lui stesso e la moglie avevano dovuto aspettare mezz'ora per passare un posto di blocco nei pressi di Ramallah.

La replica di Peres è stata un'esplosione di indignazione e rabbia. Ora urlando, ora portando numeri, ha raccontato i metodi terroristici e violenti di Hamas. Per chiedere: «Non so di quale Hamas lei parli, primo ministro ». Ha detto che Gaza era aperta e l'economia iniziava a fiorire, prima che Hamas prendesse il potere iniziasse a condurre attentati, costati migliaia di morti. Solo poi, Israele ha chiuso i valichi. «Lei ha aspettato mezz'ora a Ramallah, caro ministro, perché da lì passano autobus carichi di esplosivo», ha detto guardando Erdogan negli occhi. Ancora: «Cosa farebbe se Istanbul fosse colpita ogni notte da dieci o cento missili?». Di più: «Mubarak (il presidente egiziano, ndr),
che conosce la situazione di Israele e della Palestina almeno quanto lei, primo ministro, ha accusato Hamas per questa situazione, non noi».
Finale di Peres: «In passato, Hezbollah ha capito la lezione e ora non lancia più missili: speriamo la impari anche Hamas».

«Lei si sente in colpa, per questo reagisce così», è riuscito a dire Erdogan prima di lasciare il palco. Ma il pasticcio tra amici — la Turchia media tra Israele e Sira — era fatto. «Ho rispetto per mister Peres — ha poi detto Erdogan —, anche per la sua età non ho alzato la voce». Non sarà un dibattito acido a rallentare il processo di pace così come uno buono non la accelera. Ma, diavolo, i nervi sono a fior di pelle, in Medio Oriente.

Gio22
31-01-2009, 13:30
Uau. veramente! :winner: Onore ai turchi... che nel 2008 ancora negano il genocidio Armeno. :rolleyes: Quello come lo chiami? Giusta punizione turca? Sono proprio dei giusti.. mica come quei crimiali dei sionisti. :doh:

*

fabio80
31-01-2009, 13:30
mi mancavano sti thread delirio :D

usa9999999999
31-01-2009, 14:04
[cut]
.
ONORE AD ERDOGAN E A CHAVEZ NELLA LOTTA CONTRO IL MALE E LA CRIMINALE PERFIDIA SIONISTA!!!!
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Giusto, compagno! :asd:
mi mancavano sti thread delirio :D

Anche a me... :D

Daemonarch
31-01-2009, 15:06
Quando è il momento di uccidere, e voi sionisti sapete bene come farlo.

חוה
31-01-2009, 15:09
quando faccio una cosa mi piace farla bene (cit.)

..::CRI::..
31-01-2009, 15:15
Quando è il momento di uccidere, e voi sionisti sapete bene come farlo.

Cosa che Erdogan non ha detto...

..::CRI::..
31-01-2009, 15:19
«Cosa farebbe se Istanbul fosse colpita ogni notte da dieci o cento missili?»
E non ha risposto neache a questo... :rolleyes:

Vergogna presidente. :nono:

חוה
02-02-2009, 08:22
E grazie anche a chavez


Dalle strade residenziali dell’Upper West Side alle monocamera nell’East Village, fino alle case di Miami con vista sull’oceano, i telefoni hanno iniziato a squillare dall’alba. A chiamare da Caracas sono stati genitori, nonni e zii raccontando a figli e nipoti in America quanto avvenuto nella notte. «Hanno dissacrato la sinagoga di Mariperez», «hanno gettato in terra i rotoli della Torà», «hanno lasciato scritte insultanti», «erano armati». Sono centinaia gli ebrei venezuelani che negli ultimi anni hanno abbandonato il loro Paese a causa di Hugo Chávez rifugiandosi soprattutto a New York e Miami, da parenti ed amici, per iniziare una nuova vita.

La grande fuga è iniziata fra il 2004 e il 2005, quando Chávez mandò per la prima volta la polizia a bussare alle case degli ebrei per «censire le presenze», sapere in quanti abitavano in quali case. Per i più giovani è stato un campanello d’allarme al quale ne sono seguiti altri: gli insulti lanciati da Chávez nella notte del Natale 2006 nei confronti di «alcune minoranze discendenti da coloro che hanno crocefisso Gesù», la diffusione del libello antisemita zarista «Protocolli dei savi anziani di Sion», le scritte «Judios perros» (ebrei cani) sulle mura di centri ebraici, gli insulti via radio contro personaggi noti accusati di non essere abbastanza chavisti, le minacce di morte ai rabbini. Ad ogni scossa di odio il flusso di partenze verso l’America è aumentato. Le famiglie si sono divise: a Caracas restano genitori e nonni, molti dei quali ancora riconoscenti al Paese che li accolse durante la Seconda guerra mondiale, mentre ad andare via sono le nuove generazioni che non vedono futuro possibile. «È triste pensare che i miei nonni trovarono la libertà a Caracas nel 1942 fuggendo dall’Austria e oggi la stessa Caracas sia pericolosa per noi», dice un veterinario di 32 anni, che non dà il nome «per timore di vendette contro i miei».

La violenza di quanto avvenuto nella notte fra venerdì e sabato ha sorpreso anche i più prudenti su Chávez. Alle 22 un gruppo di almeno quindici uomini armati, a volto scoperto, è arrivato alla sinagoga Tiferet, la più antica di Caracas, ha sfondato i portoni, ammanettato le guardie ed è penetrato nella sala di preghiera dissacrandola: i rotoli della Torà (il Pentateuco) sono stati gettati in terra, gli arredi e i libri sacri strappati, i tallit (scialli di preghiera) usati per pulirsi le scarpe, urinandoci sopra. Lo scempio è durato fino alle 3 del mattino, quando il blitz si è concluso con il furto degli archivi - gli indirizzi degli iscritti - e l’uso di pennarelli rossi per disegnare immagini del Diavolo e lasciare scritte come «Morte a tutti», «Maledetti ebrei» e «Israele assassina».

Gli aggressori si sono ritirati senza che nessuno li fermasse e l’indomani mattina i leader della comunità, che conta 15 mila anime, hanno deciso di chiudere i locali. «Mai nella storia del Venezuela siamo stati vittime di una simile aggressione - sono state le parole del presidente Elia Faranche -, ci sentiamo minacciati, intimiditi, attaccati». Proprio Faranche pochi giorni fa aveva chiesto alla polizia di proteggere la sinagoga dal rischio di attacchi ma si era visto opporre un rifiuto. Centinaia di persone, ebrei e non, ieri mattina si sono assiepati di fronte alla «Tiferet» in una veglia di solidarietà alla quale il ministro degli Esteri, Nicolas Maduro, ha risposto promettendo di «punire i responsabili», nell’ambito di un discorso molto duro nei confronti di Israele «colpevole di crimini a Gaza». Poi sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Hugo Chavez: «Noi condanniamo le azioni contro la sinagoga di Caracas, perchè la violenza va condannata e noi la condanniamo, venga da dove venga».

Ma proprio il crescendo di critiche da parte del governo venezuelano contro Israele durante la crisi di Gaza - culminate nella rottura dei rapporti diplomatici - ha portato ad un aumento di atti antiebraici. Per Abraham Foxman, presidente dell’Anti-Defamation League (Adl), quanto avvenuto evoca la «Notte dei cristalli» del 1938 quando i nazisti devastarono le sinagoghe tedesche e, assieme al Centro Wiesenthal, imputa a Chávez «una campagna di odio, incrementata con il pretesto della guerra Israele-Hamas. Se non è stata promossa, è stata certo almeno tollerata». Anche Israele chiama in causa il presidente: «I venezuelani non sono razzisti né antisemiti, simili atti non avrebbero potuto avvenire senza l’avallo delle autorità più alte», afferma il portavoce Yigal Palmor.

cocis
02-02-2009, 08:37
in italiano :stordita: :read:

http://it.youtube.com/watch?v=zvDgVxRyleQ&eurl=http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3042

Daemonarch
02-02-2009, 11:27
E grazie anche a chavez


Dalle strade residenziali dell’Upper West Side alle monocamera nell’East Village, fino alle case di Miami con vista sull’oceano, i telefoni hanno iniziato a squillare dall’alba. A chiamare da Caracas sono stati genitori, nonni e zii raccontando a figli e nipoti in America quanto avvenuto nella notte. «Hanno dissacrato la sinagoga di Mariperez», «hanno gettato in terra i rotoli della Torà», «hanno lasciato scritte insultanti», «erano armati». Sono centinaia gli ebrei venezuelani che negli ultimi anni hanno abbandonato il loro Paese a causa di Hugo Chávez rifugiandosi soprattutto a New York e Miami, da parenti ed amici, per iniziare una nuova vita.

La grande fuga è iniziata fra il 2004 e il 2005, quando Chávez mandò per la prima volta la polizia a bussare alle case degli ebrei per «censire le presenze», sapere in quanti abitavano in quali case. Per i più giovani è stato un campanello d’allarme al quale ne sono seguiti altri: gli insulti lanciati da Chávez nella notte del Natale 2006 nei confronti di «alcune minoranze discendenti da coloro che hanno crocefisso Gesù», la diffusione del libello antisemita zarista «Protocolli dei savi anziani di Sion», le scritte «Judios perros» (ebrei cani) sulle mura di centri ebraici, gli insulti via radio contro personaggi noti accusati di non essere abbastanza chavisti, le minacce di morte ai rabbini. Ad ogni scossa di odio il flusso di partenze verso l’America è aumentato. Le famiglie si sono divise: a Caracas restano genitori e nonni, molti dei quali ancora riconoscenti al Paese che li accolse durante la Seconda guerra mondiale, mentre ad andare via sono le nuove generazioni che non vedono futuro possibile. «È triste pensare che i miei nonni trovarono la libertà a Caracas nel 1942 fuggendo dall’Austria e oggi la stessa Caracas sia pericolosa per noi», dice un veterinario di 32 anni, che non dà il nome «per timore di vendette contro i miei».

La violenza di quanto avvenuto nella notte fra venerdì e sabato ha sorpreso anche i più prudenti su Chávez. Alle 22 un gruppo di almeno quindici uomini armati, a volto scoperto, è arrivato alla sinagoga Tiferet, la più antica di Caracas, ha sfondato i portoni, ammanettato le guardie ed è penetrato nella sala di preghiera dissacrandola: i rotoli della Torà (il Pentateuco) sono stati gettati in terra, gli arredi e i libri sacri strappati, i tallit (scialli di preghiera) usati per pulirsi le scarpe, urinandoci sopra. Lo scempio è durato fino alle 3 del mattino, quando il blitz si è concluso con il furto degli archivi - gli indirizzi degli iscritti - e l’uso di pennarelli rossi per disegnare immagini del Diavolo e lasciare scritte come «Morte a tutti», «Maledetti ebrei» e «Israele assassina».

Gli aggressori si sono ritirati senza che nessuno li fermasse e l’indomani mattina i leader della comunità, che conta 15 mila anime, hanno deciso di chiudere i locali. «Mai nella storia del Venezuela siamo stati vittime di una simile aggressione - sono state le parole del presidente Elia Faranche -, ci sentiamo minacciati, intimiditi, attaccati». Proprio Faranche pochi giorni fa aveva chiesto alla polizia di proteggere la sinagoga dal rischio di attacchi ma si era visto opporre un rifiuto. Centinaia di persone, ebrei e non, ieri mattina si sono assiepati di fronte alla «Tiferet» in una veglia di solidarietà alla quale il ministro degli Esteri, Nicolas Maduro, ha risposto promettendo di «punire i responsabili», nell’ambito di un discorso molto duro nei confronti di Israele «colpevole di crimini a Gaza». Poi sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Hugo Chavez: «Noi condanniamo le azioni contro la sinagoga di Caracas, perchè la violenza va condannata e noi la condanniamo, venga da dove venga».

Ma proprio il crescendo di critiche da parte del governo venezuelano contro Israele durante la crisi di Gaza - culminate nella rottura dei rapporti diplomatici - ha portato ad un aumento di atti antiebraici. Per Abraham Foxman, presidente dell’Anti-Defamation League (Adl), quanto avvenuto evoca la «Notte dei cristalli» del 1938 quando i nazisti devastarono le sinagoghe tedesche e, assieme al Centro Wiesenthal, imputa a Chávez «una campagna di odio, incrementata con il pretesto della guerra Israele-Hamas. Se non è stata promossa, è stata certo almeno tollerata». Anche Israele chiama in causa il presidente: «I venezuelani non sono razzisti né antisemiti, simili atti non avrebbero potuto avvenire senza l’avallo delle autorità più alte», afferma il portavoce Yigal Palmor.


Oh, poveri piccoli sionisti......sono 60 anni che massacrate palestinesi e causate crimini efferrati ovunque in medio oriente....prendetevela con il vostro governo sionista criminale e arrogante se poi il mondo (ovviamente la gente comune che non ne può più di bambini ammazzati da voi, non di certo i vostri servi dei governi occidentali) più passa il tempo più si scaglia contro di voi, anche se in certe occasioni ingiustamente.

E basta a fare le uniche vittime eterne con la storia delle persecuzioni naziste e ogniqualvolta ci sono rivolte verso Israele.....durante il nazismo moltissimi ebrei sono state vittime di assurde barbarie, ma sono morti 50 milioni di individui nella seconda guerra mondiale ed i campi di concentramento erano anche pienissimi di polacchi, zingari, gay, comunisti e oppositori vari del nazismo...non solo ebrei!!!

La vostra propaganda usraeliana ha criminalizzato chiunque fosse arabo, adesso che sta succedendo con voi però gridate allo scandalo....è la logica fine di chi si vuole imporre con la violenza e la prepotenza....e se i vari governi dell'UE non fossero delle marionette nelle mani dei sionisti, dei squallidi servi dei governi di Israele, a quest'ora avrebbero ritirato tutti gli ambasciatori da Tel-Aviv.

Ormai l'unica differenza tra stella di davide e stella uncinata sta nel colore della bandiera. :mad: :mad: :mad:

drakend
02-02-2009, 11:49
Mi mancava mr Usraele... :rotfl:

ferste
02-02-2009, 12:23
Speravate che la voce della lotta contro la plutocrazia massonica sionista, padrona dell'economia globale fosse stata zittita per sempre?!?!? Speravate che le lobbies giudee guerrafondaie naziste, fasciste, castriste, franchiste, giuseppiste, santantoniste avessero la via aperta per distruggere il mondo con le loro fauci e renderlo schiavo di USRAELE? Illusi!! La lotta è appena cominciata! No pasaran! Servi di Sion non la farete franca, passeremo casa per casa per rastrellarvi fino all'ultimo.

Gli israeliani sono criminali nazisti, i baristi sono criminali nazisti, il mio vicino di casa che parcheggia come un insensato è un criminale nazista

_Magellano_
02-02-2009, 12:54
Certo Erdogan che è riuscito af allertare i magistrati e i laici di turchia riguardo alla costituzione laica e chavez che scheda gli ebrei che secondo lui hanno ucciso Gesu come a voler sapere dove stanno per non far perder tempo agli squadroni. :asd:
Entrambi premio nobel per la pace. :asd:

ferste
02-02-2009, 13:05
chavez che scheda gli ebrei che secondo lui hanno ucciso Gesu come a voler sapere dove stanno per non far perder tempo agli squadroni. :asd:


il tempo è denaro, poi magari mentre si cercano arriva Usraele per difenderli............ma dici che gli squadroni si divideranno le aree come degli agenti di commercio?avranno l'esclusiva di zona?gli daranno un fisso o solo a provvigione?

Certo ogni mezzo è lecito per combattere la lobby giudo-massonica :O
Chi dice il contrario è parte del complotto! :O

pistacchio89
02-02-2009, 13:21
E grazie anche a chavez


Dalle strade residenziali dell’Upper West Side alle monocamera nell’East Village, fino alle case di Miami con vista sull’oceano, i telefoni hanno iniziato a squillare dall’alba. A chiamare da Caracas sono stati genitori, nonni e zii raccontando a figli e nipoti in America quanto avvenuto nella notte. «Hanno dissacrato la sinagoga di Mariperez», «hanno gettato in terra i rotoli della Torà», «hanno lasciato scritte insultanti», «erano armati». Sono centinaia gli ebrei venezuelani che negli ultimi anni hanno abbandonato il loro Paese a causa di Hugo Chávez rifugiandosi soprattutto a New York e Miami, da parenti ed amici, per iniziare una nuova vita.

La grande fuga è iniziata fra il 2004 e il 2005, quando Chávez mandò per la prima volta la polizia a bussare alle case degli ebrei per «censire le presenze», sapere in quanti abitavano in quali case. Per i più giovani è stato un campanello d’allarme al quale ne sono seguiti altri: gli insulti lanciati da Chávez nella notte del Natale 2006 nei confronti di «alcune minoranze discendenti da coloro che hanno crocefisso Gesù», la diffusione del libello antisemita zarista «Protocolli dei savi anziani di Sion», le scritte «Judios perros» (ebrei cani) sulle mura di centri ebraici, gli insulti via radio contro personaggi noti accusati di non essere abbastanza chavisti, le minacce di morte ai rabbini. Ad ogni scossa di odio il flusso di partenze verso l’America è aumentato. Le famiglie si sono divise: a Caracas restano genitori e nonni, molti dei quali ancora riconoscenti al Paese che li accolse durante la Seconda guerra mondiale, mentre ad andare via sono le nuove generazioni che non vedono futuro possibile. «È triste pensare che i miei nonni trovarono la libertà a Caracas nel 1942 fuggendo dall’Austria e oggi la stessa Caracas sia pericolosa per noi», dice un veterinario di 32 anni, che non dà il nome «per timore di vendette contro i miei».

La violenza di quanto avvenuto nella notte fra venerdì e sabato ha sorpreso anche i più prudenti su Chávez. Alle 22 un gruppo di almeno quindici uomini armati, a volto scoperto, è arrivato alla sinagoga Tiferet, la più antica di Caracas, ha sfondato i portoni, ammanettato le guardie ed è penetrato nella sala di preghiera dissacrandola: i rotoli della Torà (il Pentateuco) sono stati gettati in terra, gli arredi e i libri sacri strappati, i tallit (scialli di preghiera) usati per pulirsi le scarpe, urinandoci sopra. Lo scempio è durato fino alle 3 del mattino, quando il blitz si è concluso con il furto degli archivi - gli indirizzi degli iscritti - e l’uso di pennarelli rossi per disegnare immagini del Diavolo e lasciare scritte come «Morte a tutti», «Maledetti ebrei» e «Israele assassina».

Gli aggressori si sono ritirati senza che nessuno li fermasse e l’indomani mattina i leader della comunità, che conta 15 mila anime, hanno deciso di chiudere i locali. «Mai nella storia del Venezuela siamo stati vittime di una simile aggressione - sono state le parole del presidente Elia Faranche -, ci sentiamo minacciati, intimiditi, attaccati». Proprio Faranche pochi giorni fa aveva chiesto alla polizia di proteggere la sinagoga dal rischio di attacchi ma si era visto opporre un rifiuto. Centinaia di persone, ebrei e non, ieri mattina si sono assiepati di fronte alla «Tiferet» in una veglia di solidarietà alla quale il ministro degli Esteri, Nicolas Maduro, ha risposto promettendo di «punire i responsabili», nell’ambito di un discorso molto duro nei confronti di Israele «colpevole di crimini a Gaza». Poi sulla vicenda è intervenuto anche il presidente Hugo Chavez: «Noi condanniamo le azioni contro la sinagoga di Caracas, perchè la violenza va condannata e noi la condanniamo, venga da dove venga».

Ma proprio il crescendo di critiche da parte del governo venezuelano contro Israele durante la crisi di Gaza - culminate nella rottura dei rapporti diplomatici - ha portato ad un aumento di atti antiebraici. Per Abraham Foxman, presidente dell’Anti-Defamation League (Adl), quanto avvenuto evoca la «Notte dei cristalli» del 1938 quando i nazisti devastarono le sinagoghe tedesche e, assieme al Centro Wiesenthal, imputa a Chávez «una campagna di odio, incrementata con il pretesto della guerra Israele-Hamas. Se non è stata promossa, è stata certo almeno tollerata». Anche Israele chiama in causa il presidente: «I venezuelani non sono razzisti né antisemiti, simili atti non avrebbero potuto avvenire senza l’avallo delle autorità più alte», afferma il portavoce Yigal Palmor.

Si deve mandare al rogo Ugo Chavez?

Un’organizzazione di difesa dei diritti dell’uomo, il Centro Simon Wiesenthal, e i quotidiani francesi Libèration e Le Monde hanno sparso voci diffamatorie contro il presidente del Venezuela, Ugo Chavez: egli sarebbe antisemita. Manipolando con evidente malafede una citazione incompleta, tentano di discreditare una personalità politica che si è imposta come punto di riferimento anti-imperialista sia per i movimenti progressisti latino-americani, sia per l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio.

La polemica

Il Centro Simon Wiesenthal, principale organizzazione ebraica per la difesa dei diritti dell’uomo, il 4 gennaio 2006, ha inviato una lettera al presidente venezuelano Ugo Chavez Frias per esigere da lui pubbliche scuse per le affermazioni che avrebbe fatto. Parallelamente, l’associazione ha scritto ai presidenti di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay chiedendo loro di bloccare il processo di integrazione del Venezuela nel Mercosur (Mercato Comune Latino-Americano) finchè Ugo Chavez non avrà chiesto scusa pubblicamente. [1]

Immediatamente, il corrispondente dell’agenzia Reuters a Caracas (Venezuela) pubblica un messaggio d’agenzia. Agisce tuttavia con prudenza. Fa notare che la trascrizione ufficiale delle affermazioni presidenziali è diversa dalla citazione pubblicata dal Centro Wiesenthal e riproduce il brano incriminato. La versione inglese del messaggio d’agenzia, pubblicato 15 ore più tardi, viene riscritto dalla direzione. La citazione non vi è più riprodotta, il giornalista nota che il presidente Chavez non ha parlato degli ebrei, ma lascia intendere che egli ha espresso il suo antisemitismo in modo allusivo. [2]

Il comunicato del Centro Wiesental viene ripreso da qualche quotidiano della destra dura in Argentina e in Venezuela, ma visto la citazione esatta diffusa da Reuters, la maggior parte dei giornali si astengono e la polemica fa flop.

Un nuovo tentativo viene fatto dalla Voce dell’America. La radio del Dipartimento di Stato degli Stati uniti si limita a dare la versione del Centro Wiesenthal ed evita accuratamente di riprodurre la citazione incriminata. [3] Ancora una volta non ci sono reazioni.

E’ infine il quotidiano francese Libération, proprietà di Eduard de Rothschild, che riesce a rilanciare la polemica. Non senza sfacciataggine, cita le affermazioni del presidente Chavez .... ma tagliandole. [4] Per dare più forza all’accusa, Libération aggiunge che il presidente venezuelano ha avuto come consigliere per un anno il sociologo argentino Norberto Ceresole, che il giornale presenta allo stesso tempo come revisionista e sostenitore della dittatura militare.

L’autore dell’articolo, il giornalista francese Jean-Hébert Armengaud, è noto per la sua opposizione personale alla rivoluzione boliviana, come d’altra parte a tutti i regimi progressisti d’America Latina. Tra l’altro è l’autore di articoli diretti contro le politiche di Fidel Castro e di Jean-Bertrand Aristide.

L’articolo del Sig. Armengaud viene ripreso dall’Associated Press, poi da Le Monde . [5] Così vengono sparse le voci diffamatorie.

Manipolazioni

Secondo il Centro Simon Wiesenthal, il presidente Chavez avrebbe dichiarato “Il mondo appartiene a tutti, tuttavia delle minoranze, i discendenti di quelli stessi che crocifissero il Cristo, si sono appropriati delle ricchezze del mondo”. Queste affermazioni riprenderebbero la vecchia solfa antisemita accusando gli ebrei di essere sia deicidi, sia di accaparrarsi le ricchezze.

Secondo Libération, il presidente Chavez avrebbe identificato i “padroni del mondo” dichiarando “Più che mai, il Cristo ci manca (...), ma succede che una minoranza, i discendenti di coloro che crocifissero il Cristo (...) si è appropriata delle ricchezze del mondo (...) ed ha concentrato queste ricchezze nelle mani di alcuni”.

Né il Centro Wiesenthal, né Libération, indicano le circostanze in cui queste affermazioni sono state fatte, nè a quale pubblico erano rivolte.

In realtà, Ugo Chavez si era espresso, la vigilia di Natale, davanti ad un’associazione cattolica di sinistra. In quell’occasione ha dichiarato: “Il mondo appartiene a tutti, tuttavia delle minoranze, i discendenti di quelli stessi che crocifissero il Cristo, i discendenti di quelli stessi che espulsero Bolivar da qui e in un certo modo lo crocifissero a Santa-Marta, in Colombia; una minoranza si è appropriata delle ricchezze del mondo; una minoranza si è appropriata dell’oro del pianeta, dell’argento, dei minerali, dell’acqua, delle terre fertili, del petrolio, delle ricchezze quindi, e le ha concentrate in poche mani: meno del 10% della popolazione mondiale possiede più della metà della ricchezza del mondo.” [6]

Interrogato dal Réseau Voltaire, il direttore del Centro Wiesenthal di Buenos Aires, Sergio Widder, ammette che “esiste un margine di ambiguità nelle dichiarazioni” incriminate. [7] Egli riconosce:

Che il presidente Chavez non parlava degli ebrei, né in modo esplicito, né in modo implicito.

Che i teologi della Liberazione, che animano il Centro di sviluppo locale umano integrale [8] nel quale il presidente Chavez stava parlando la vigilia di Natale, non considerano gli ebrei responsabili della morte del Cristo, bensì l’impero romano; e che essi sviluppano una spiritualità secondo la quale Cristo ha mostrato la via della liberazione interiore e politica di fronte all’imperialismo.

Che le minoranze condannate dal Sig. Chavez in quanto animate dalle stesse intenzioni degli assassini di Cristo erano la classe dirigente venezuelana che espulse Bolivar e lo lasciò morire in Bolivia, ed il sistema globale attuale che concentra le ricchezze nelle mani del 10% della popolazione mondiale.

Comunque sia, il Sig. Widder mantiene parzialmente le sue accuse sostenendo che l’importante non sarebbe ciò che il presidente Chavez ha detto, ma ciò che il suo pubblico rischia di capire; un dirigente di tale importanza ha il dovere di fare affermazioni chiare e prive di ambiguità. Tuttavia il Sig. Widder ammette che il discorso del presidente Chavez era chiaro al suo pubblico e che egli stesso non è in grado di citare esempi di altri gruppi, escluso il Centro Wiesenthal, che avrebbero interpretato quelle affermazioni come antisemite. Inoltre, il Sig. Widder tiene a precisare che il Centro Wiesenthal non si pronuncia sulla politica generale del Sig. Chavez.

Poste in gioco

Questa polemica, in mancanza di elementi seri su cui fondarla, riflette poste in gioco precise e considerevoli. Il Centro Simon Wiesenthal, lungi dall’essere unicamente un’ associazione ebraica di difesa dei diritti dell’uomo conosciuta per aver dato la caccia con successo ai criminali nazisti, è diventato anche un organo di sostegno alla politica israeliana. Per questa ragione, se il Réseau Voltaire è fiero di aver agito a fianco del Centro Simon Wiesenthal per lottare contro il risorgere dell’antisemitismo, non può prendere tuttavia per oro colato tutte le sue dichiarazioni.

Verso la metà degli anni Ottanta, il Centro organizza colloqui sul terrorismo che sono in realtà delle tribune contro la resistenza palestinese. Agli inizi degli anni Novanta, il Centro fornisce un rapporto, messo su in tutta fretta, che accusa società francesi e tedesche di fornire gas mortali a Saddam Hussein per gasare la popolazione irachena. Nel 1992, il Centro presenta una petizione per sostenere la fazione del leader bosniaco Alia Itzetbegovich e fare intervenire la NATO; eppure Itzetbegovic è un ex-militante nazista, ma ha il sostegno di Israele. Oggi il Centro milita perchè si agisca contro l’Iran. In prima pagina del suo sito internet, il Centro propone viaggi in Israele con inclusi incontri con “i dirigenti israeliani presenti e futuri” (sic) e una visita ad una base militare di Tsahal.

Nel suo comunicato riguardante le affermazioni attribuite al presidente Chavez, il Centro lo paragona al presidente iraniano Mahmoud Ahmadinedjad. In modo più diretto, Libèration ricorda che la prima visita ufficiale del Sig. Ahmadinedjad all’estero dovrebbe aver luogo ... in Venezuela dove sarà ospite del Sig. Chavez. Il quotidiano francese evoca nell’occasione il caso di Norberto Ceresole, un ex-consigliere del Sig. Chavez, sottolineando che era revisionista. Libèration dimentica di precisare, da una parte che proprio a causa del suo revisionismo Ugo Chavez lo licenziò, e dall’altra che il Sig. Ceresole fu anche consigliere dei dirigenti iraniani. A questo titolo, svolse un ruolo centrale nel riavvicinamento del Venezuela all’Iran in seno all’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEP).

In altri termini, nel momento in cui gli Stati Uniti e Israele preparano un’azione militare contro l’Iran e tentano di isolarlo dal punto di vista diplomatico, il Centro Wiesenthal accusa falsamente il Presidente Chavez di antisemitismo per isolarlo a sua volta.

Per assicurarsi il sostegno del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in questa manipolazione, il Centro Wiesenthal non manca di associare al suo procedimento un tentativo di bloccare l’adesione del Venezuela al Mercosur, in modo da rilanciare il progetto di zona di libero scambio che il presidente George W. Bush aveva invano tentato di imporre nel vertice di Mar del Plata.

Le accuse diffamatorie del Centro Simon Wiesenthal fanno seguito a una lunga lista di campagna di stampa contro il presidente Chavez. Egli in effetti è stato qualificato via via di seguito dalla stampa atlantista di “ golpista “, di “ gorilla “, di “ dittatore “, di “ populista “, senza mai che si riuscisse a puntellare queste ingiurie.

Ci rincresce che il Centro Simon Wiesenthal, la cui azione contro i nazisti suscita una viva ammirazione, si unisca a queste campagne e avvilisca in questo modo la lotta contro l’antisemitismo, riducendola a una semplice manovra di bassa politica per fare avanzare gli interessi israeliani.


Thierry Meyssan
Giornalista e scrittore, presidente del Réseau Voltaire.

Traduzione : Manno Mauro


[1] « El Centro Simon Wiesenthal condena declaraciones antisemitas de Hugo Chavez y reclama disculpas publicas », Centre Simon Wiesenthal, Buenos Aires, 4 janvier 2006.

[2] « Centro Wiesenthal condena declaraciones ’antisemitas’ de Chávez », Reuters, Caracas, 4 janvier 2006, 6h58 GMT. English version « Wiesenthal Center slams Chavez "anti-Semitic" talk » 21h55 GMT

[3] « Jewish Group Accuses Venezuelan President of Anti-Semitic Comments », Voice of America, 5 janvier 2006.

[4] « Le credo antisémite de Hugo Chávez », Jean-Hébert Armengaud, Libération, 9 janvier 2006.

[5] « Le centre Wiesenthal accuse Hugo Chavez d’antisémitisme », Le Monde, 9 janvier 2006.

[6] « El mundo tiene para todos, pues, pero resulta que unas minorías, los descendientes de los mismos que crucificaron a Cristo, los descendientes de los mismos que echaron a Bolívar de aquí y también lo crucificaron a su manera en Santa Marta, allá en Colombia. Una minoría se adueñó de las riquezas del mundo, una minoría se adueñó del oro del planeta, de la plata, de los minerales, de las aguas, de las tierras buenas, del petróleo, de las riquezas, pues, y han concentrado las riquezas en pocas manos : menos del diez por ciento de la población del mundo es dueña de más de la mitad de la riqueza de todo el mundo », Hugo Chavez Frias, 24 décembre 2006.

[7] « Existe un margen de ambiguedad en sus declaraciones », entretien téléphonique avec Sergio Widder, 9 janvier 2006.

[8] Centro de desarrollo endogeno integral humano.

http://www.voltairenet.org/article134373.html

jpjcssource
02-02-2009, 13:28
Tutto ciò è fuffa in confronto ai fatti reali accaduti e descritti nell'articolo che hai quotato.

Chavez avrebbe anche potuto sposare una ebrea, ma i fatti fanno capire cosa ne pensi degli ebrei in realtà.

usa9999999999
02-02-2009, 13:53
Quando è il momento di uccidere, e voi sionisti sapete bene come farlo.
:doh:
Oh, poveri piccoli sionisti......sono 60 anni che massacrate palestinesi e causate crimini efferrati ovunque in medio oriente....prendetevela con il vostro governo sionista criminale e arrogante se poi il mondo (ovviamente la gente comune che non ne può più di bambini ammazzati da voi, non di certo i vostri servi dei governi occidentali) più passa il tempo più si scaglia contro di voi, anche se in certe occasioni ingiustamente.

E basta a fare le uniche vittime eterne con la storia delle persecuzioni naziste e ogniqualvolta ci sono rivolte verso Israele.....durante il nazismo moltissimi ebrei sono state vittime di assurde barbarie, ma sono morti 50 milioni di individui nella seconda guerra mondiale ed i campi di concentramento erano anche pienissimi di polacchi, zingari, gay, comunisti e oppositori vari del nazismo...non solo ebrei!!!

La vostra propaganda usraeliana ha criminalizzato chiunque fosse arabo, adesso che sta succedendo con voi però gridate allo scandalo....è la logica fine di chi si vuole imporre con la violenza e la prepotenza....e se i vari governi dell'UE non fossero delle marionette nelle mani dei sionisti, dei squallidi servi dei governi di Israele, a quest'ora avrebbero ritirato tutti gli ambasciatori da Tel-Aviv.

Ormai l'unica differenza tra stella di davide e stella uncinata sta nel colore della bandiera. :mad: :mad: :mad:
Ma credi veramente a ciò che scrivi? :mbe:
Tutto ciò è fuffa in confronto ai fatti reali accaduti e descritti nell'articolo che hai quotato.

Chavez avrebbe anche potuto sposare una ebrea, ma i fatti fanno capire cosa ne pensi degli ebrei in realtà.

Quoto, è su posizioni anti-americane e filo-palestinesi, non ci vuole una scienza per farsi una idea di ciò che pensa... :fagiano: ;)

Daemonarch
02-02-2009, 13:53
FORZA SIONISTI.....POTETE SEMPRE INVOCARE L'ANGELO STERMINATORE, COME è STATO FATTO QUALCHE MILLENNIO FA CON GLI EGIZIANI O CHIAMARE L'ERODE DI TURNO...IN FATTO DI MASSACRI DI BAMBINI AVETE UNA SPECIALE PREDISPOSIZIONE DA MILLENNI.....GAZA DOCET!

zerothehero
02-02-2009, 13:55
Furbo Erdogan, furbo.

La Turchia ha un'alleanza di ferro con Israele in quasi ogni settore (anche militare), però l'opinione pubblica è chiaramente anti-israeliana per la solita solidarietà pelosa ad intermittenza verso i fratelli islamici attaccati dai cattivi sionisti.
Qual è la soluzione migliore?
Insultare Peres, farsi bello presso la propria opinione pubblica e parte del mondo arabo, salvo poi precisare pubblicamente che nulla cambierà tra Israele e Turchia, visto che la tutela dei propi reciproci interessi è prioritaria, al di là della mai esistita solidarietà inter-islamica.

E i volponi ci cascano subito, ergendo Erdogan come il nuovo padrino della causa palestinese, mica ci arrivano a pensare che le dichiarazioni di Erdogan non avranno alcun seguito (escludendo il fatto che Erdogan preferendo la piazza interna sta giocandosi il suo ruolo di mediatore nell'area) :sofico:

Più divertente dello zelig. :sbonk:

zerothehero
02-02-2009, 13:57
FORZA SIONISTI.....POTETE SEMPRE INVOCARE L'ANGELO STERMINATORE, COME è STATO FATTO QUALCHE MILLENNIO FA CON GLI EGIZIANI O CHIAMARE L'ERODE DI TURNO...IN FATTO DI MASSACRI DI BAMBINI AVETE UNA SPECIALE PREDISPOSIZIONE DA MILLENNI.....GAZA DOCET!


Si, ma non urlare, che i tuoi post si leggono già benissimo da soli :O

zerothehero
02-02-2009, 14:05
Quando è il momento di uccidere, e voi sionisti sapete bene come farlo.

Dillo ad Erdogan che i curdi musulmani li ha messi in riga. Anzi, non i curdi...i Turchi delle montagne. :fagiano:

In Israele non arrivano a capire una cosa elementare..se si convertissero all'islam, dei palestinesi potrebbero fare quello che vogliono, un pò come fecero i giordani con l'olp.
Eppure basterebbe una conversione, anche solo di facciata.

usa9999999999
02-02-2009, 14:05
FORZA SIONISTI.....POTETE SEMPRE INVOCARE L'ANGELO STERMINATORE, COME è STATO FATTO QUALCHE MILLENNIO FA CON GLI EGIZIANI O CHIAMARE L'ERODE DI TURNO...IN FATTO DI MASSACRI DI BAMBINI AVETE UNA SPECIALE PREDISPOSIZIONE DA MILLENNI.....GAZA DOCET!
E poi chi era il popolo bue che va avanti a slogan? :mbe:

zerothehero
02-02-2009, 14:09
in italiano :stordita: :read:

http://it.youtube.com/watch?v=zvDgVxRyleQ&eurl=http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3042


Quando Erdogan si metterà a trattare con i curdi la costituzione di uno stato Curdo con Ocalan (attualmente detenuto in carcere e vivo solo perchè l'UE lo vuole, altrimenti sarebbe stato fucilato), Israele tratterà con quelli di Hamas.
MEttiamola così. :O

zerothehero
02-02-2009, 14:14
I pesci hanno abboccato. Bravo Erdogan. :)

Altroché «incidente diplomatico». Un fulminante scambio verbale tra il premier turco Erdogan e il presidente israeliano Peres, nella cornice di Davos, crea il gelo tra i due paesi alleati e infiamma i palestinesi e l'opinione pubblica turca e araba. A Istanbul e a Gaza migliaia inneggiano al leader musulmano. Mentre l'inviato di Obama, George Mitchell, cancella la tappa in Turchia

Ma in Israele gli analisti ridimensionano gli effetti dello scontro tra il premier turco e Peres. L'inviato Usa non va ad Ankara

Se nel mondo arabo ha suscitato grandi scene d'entusiasmo popolare la protesta del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan contro il presidente israeliano Shimon Peres, durante il dibattito a Davos per l'offensiva «Piombo fuso» a Gaza, nello Stato ebraico invece l'episodio è stato ridimensionato, almeno nella sua effettiva portata politica.
In Israele giornali e analisti hanno escluso contraccolpi significativi nelle relazioni tra i due paesi, soprattutto in campo militare, e hanno descritto l'accaduto come frutto delle posizioni personali di Erdogan più che della Turchia. Un po' tutti si sono preoccupati di «difendere l'onore» di Peres, quindi di Israele. Ben pochi si sono preoccupati di analizzare le motivazioni che hanno portato il premier di un paese, da sempre «amico», a lasciare Davos in segno di protesta per gli applausi ricevuti dal capo di stato israeliano che, nel suo intervento, aveva minimizzato le sofferenze della popolazione di Gaza e addossato, come da copione, la responsabilità di tutto ad Hamas. Erdogan avrebbe voluto rispondere a Peres ma il giornalista che moderava l'incontro lo ha interrotto con insistenza segnalandogli che il dibattito era terminato. Lasciando la sala, Erdogan ha poi criticato apertamente il presidente israeliano. «Peres non si rivolge a un capo tribù. Deve imparare a parlare ad un primo ministro della repubblica turca», ha detto il premier, secondo l'agenzia di stampa turca Anatolia.
Ieri la presidenza dello Stato di Israele ha categoricamente smentito che Peres abbia presentato delle scuse ad Erdogan, come riferito in precedenza da Anatolia. «Questa notizia non ha il minimo fondamento», ha detto con tono categorico la portavoce, Ayelet Frish. «I due leader hanno avuto una conversazione amichevole, nel corso della quale il primo ministro turco ha sottolineato che il suo gesto non era diretto a Peres ma al presidente della seduta», ha precisato. Simile il resoconto dell'accaduto fornito dalla radio statale: «Peres non si è scusato».
Lo Yediot Ahronot, il quotidiano più venduto di Israele, ha addirittura scritto che Peres «è stato vittima a Davos di un attacco turco» e ha qualificato Erdogan come «un ragazzo di strada, che ha esagerato», non mancando di sottolineare che in Turchia si è creato un clima «ostile» non solo verso Israele ma anche verso i membri della comunità ebraica locale che, secondo il giornale, avrebbero timore di avventurarsi per strada dove talvolta vengono apostrofati duramente e sarebbero stati costretti a ingaggiare guardie del corpo.
Tra i palestinesi, specie quelli di Gaza rimasti per 22 giorni sotto i bombardamenti israeliani, le parole di Erdogan hanno invece generato entusiamo. Hamas sul suo sito internet ha elogiato «la posizione coraggiosa assunta dal premier turco» e definito la sua decisione di abbandonare il dibattito a Davos «una vittoria per le vittime della scuola al-Fakhura di Jabaliya (centrata dall'artiglieria israeliana, almeno 40 civili uccisi, ndr), per le migliaia di morti e feriti di questa strage».
A Gaza ieri migliaia di persone hanno manifestato in sostegno di Erdogan che è stato anche citato nei khutbe, i sermoni del venerdì. Nessuna reazione è invece giunta da parte del presidente palestinese Abu Mazen - atteso la prossima settimana proprio ad Ankara - che ha mancato, ancora una volta, l'occasione per farsi portavoce dei sentimenti del suo popolo. L'Anp a Ramallah si è limitata a criticare l'assenza di un rappresentante ufficiale palestinese a Davos mentre Peres ha potuto esprimere ampiamente la posizione israeliana.
Non pochi hanno collegato il clamore provocato dal gesto di Erdogan in Svizzera alla decisione di George Mitchell, l'inviato speciale di Barack Obama per il Medio Oriente, di non fare più tappa in Turchia, come invece era stato programmato nel quadro della sua prima missione nella regione. Secondo l'ambasciata Usa ad Ankara la visita di Mitchell è stata rinviata per «ragioni tecniche», a causa di una tabella di impegni «molto fitta». Il sospetto però resta.
La missione di Mitchell è stata descritta come esplorativa, ma l'inviato di Obama non ha mancato di dire quello che i leader israeliani volevano ascoltare, circa la linea della nuova Amministrazione nella questione palestinese. L'emissario, a quanto riferisce la stampa israeliana, ha assicurato al premier Ehud Olmert che Obama intende rispettare la lettera di garanzie consegnata nel 2004 da George Bush all'ex premier Ariel Sharon, con la quale gli Stati Uniti riconoscono il diritto di Israele di assorbire le grandi concentrazioni di insediamenti colonici ebraici, quindi di annettersi porzioni della Cisgiordania occupata militarmente nel 1967, ed escludono il ritorno dei profughi palestinesi ai loro villaggi d'origine oggi in territorio israeliano - che pure è sancito da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu votata anche da Washington

zerothehero
02-02-2009, 14:22
Erdogan può chiedere di entrare nella lega araba invece di bussare qui in Ue.....anche se la Turchia non è araba, forse avrebbe maggiore fortuna visto che vuole compiacere gli arabi. :fagiano:


EDIT: qui tutto l'intervento, in inglese
http://it.youtube.com/watch?v=MiPnWi-E-LQ&feature=PlayList&p=66AD0BD73934A6F0&playnext=1&index=19

Quando Erdogan rievoca il termine "Turchia, grande malato d'europa" per portare avanti l'ingresso del suo paese in UE, distorce questo termine in modo molto disinvolto.
Non è un termine che può essere usato a favore della presunto "europeismo di lungo corso" della Turchia, ma è un termine che indicava il fatto che nel sistema westfaliano degli stati, la Turchia era un problema perchè rischiava, con la sua debolezza, di far espandere in modo pericoloso la Russia mettendo a repentaglio l'equilibrio.
Erdogan, Erdogan..nun ce provà. :sofico:

jpjcssource
02-02-2009, 14:35
Erdogan può chiedere di entrare nella lega araba invece di bussare qui in Ue.....anche se la Turchia non è araba, forse avrebbe maggiore fortuna visto che vuole compiacere gli arabi. :fagiano:


qui tutto l'intervento, in inglese
http://it.youtube.com/watch?v=MiPnWi-E-LQ&feature=PlayList&p=66AD0BD73934A6F0&playnext=1&index=19

Peccato che, visti i vantaggi di collaborazione e puramente economici di cui può godere un membro della lega araba rispetto a quello di un membro UE, propenda leggermente ad unirsi a Bruxelles :fagiano:

Per non parlare dell'affidabilità dei partner della lega araba....

zerothehero
02-02-2009, 14:40
Peccato che, visti i vantaggi di collaborazione e puramente economici di cui può godere un membro della lega araba rispetto a quello di un membro UE, propenda leggermente ad unirsi a Bruxelles :fagiano:

Per non parlare dell'affidabilità dei partner della lega araba....

Io sulla Turchia ho cambiato totalmente idea..è meglio che nell'Ue non ci entri proprio.
La popolazione in aggregato è inaffidabile, mi spiace. Lo stesso Erdogan faceva parte di un partito islamista estremista (adesso fa parte di un partito di ispirazione islamica ma è un partito moderato), sciolto dai militari.
I militari turchi non potrebbero neanche deporre i governi islamisti per salvaguardare la costituzione laica del paese come hanno fatto più e più volte in passato, il che sarebbe un disastro, visto che l'islamismo è una infezione ricorrente da arginare in Turchia per salvaguardare il kemalismo. E' meglio portare avanti delle cooperazioni rafforzate.
Avere sparsi per l'europa milioni di persone che votano per partiti islamici, che solidarizzano con Hamas e che vorrebbero la sharia, non mi farebbe molto piacere.
E poi l'ingresso della Turchia complicherebbe ulteriormente l'integrazione politica degli stati ue.
Erdogan provi a chiedere l'ingresso nella Lega Araba, se gli piace vellicare la pancia della propria opinione pubblica, riscuoterà un altro successo.

jpjcssource
02-02-2009, 14:49
Io sulla Turchia ho cambiato totalmente idea..è meglio che nell'Ue non ci entri proprio.
La popolazione è inaffidabile, mi spiace. I militari turchi non potrebbero neanche deporre i governi islamisti per salvaguardare la costituzione laica del paese come hanno fatto più e più volte in passato, il che sarebbe un disastro, visto che l'islamismo è un infezione ricorrente da arginare in Turchia. E' meglio portare avanti delle cooperazioni rafforzate.
Avere sparsi per l'europa milioni di persone che votano per partiti islamici, che solidarizzano con Hamas e che vorrebbero la sharia, non mi farebbe molto piacere.

Stessa cosa io, all'inizio mi illudevo che la società turca si fosse laicizzata sufficientemente, ma ultimamente ho notato che i tempi non sono ancora maturi e sembra quasi che il processo di laicizzazzione cominciato da Kemal non si sia solo fermato, ma forse sia in fase di recessione. Spero di sbaglirmi anche perchè, se continuano così, non so per quanto tempo ancora i militari possano contenere l'integralismo religioso.
Sono d'accordo anche riguardo i problemi dell'integrazione, già è difficile far crescere l'UE con 27 stati bene o male simili, se poi gli mettiamo un paese terribilmente diverso altro che "Europa a due velocità"

Poi, come ho detto, Erdogan sa bene che la UE da molti più vantaggi e non ha dubbi con chi è meglio integrarsi tra le due organizzazzioni.

zerothehero
02-02-2009, 15:01
Stessa cosa io, all'inizio mi illudevo che la società turca si fosse laicizzata sufficientemente, ma ultimamente ho notato che i tempi non sono ancora maturi e sembra quasi che il processo di laicizzazzione cominciato da Kemal non si sia solo fermato, ma forse sia in fase di recessione. Spero di sbaglirmi anche perchè, se continuano così, non so per quanto tempo ancora i militari possano contenere l'integralismo religioso.
Sono d'accordo anche riguardo i problemi dell'integrazione, già è difficile far crescere l'UE con 27 stati bene o male simili, se poi gli mettiamo un paese terribilmente diverso altro che "Europa a due velocità"

Bisognerebbe prendere atto di una cosa: la Turchia, senza le continue ingerenze dei militari in politica, diverebbe una teocrazia. L'islamismo è una terribile infezione, un rigurgito che tenta sempre di risalire.
L'Ue non ha alcun anticorpo per combattere l'islamismo, quindi l'unica soluzione è che la Turchia rimanga fuori dall'ue dando la possibilità alla corte suprema del paese e ai militari di tenere a bada l'infezione.
Erdogan, che è un islamico moderato, è inquietante come forma mentis.
Ricordo che per far passare il provvedimento del velo islamico nelle università turche, Erdogan si mise a fare paragoni del tutto fuori luogo sugli Stati Uniti, dove il velo è lecito.
Peccato che gli Stati Uniti non hanno il problema di arginare l'infezione islamista, mentre la Turchia HA questo problema, visto che il kemalismo è continuamente preso d'assedio in alcuni punti sia da parte del suo partito che presso ampie fascie della popolazione.
Erdogan mi sta dando l'impressione che vuole entrare in UE per avere le mani più libere per islamizzare la società.
Insomma più libertà e più democrazia senza interventi militari per dare più libertà all'infezione islamista di propagarsi presso il paese.
L'impressione è questa. E se l'impressione fosse giusta, la Turchia è bene che in Ue non ci entri.

jpjcssource
02-02-2009, 15:21
Bisognerebbe prendere atto di una cosa: la Turchia, senza le continue ingerenze dei militari in politica, diverebbe una teocrazia. L'islamismo è una terribile infezione, un rigurgito che tenta sempre di risalire.
L'Ue non ha alcun anticorpo per combattere l'islamismo, quindi l'unica soluzione è che la Turchia rimanga fuori dall'ue dando la possibilità alla corte suprema del paese e ai militari di tenere a bada l'infezione.
Erdogan, che è un islamico moderato, è inquietante come forma mentis.
Ricordo che per far passare il provvedimento del velo islamico nelle università turche, Erdogan si mise a fare paragoni del tutto fuori luogo sugli Stati Uniti, dove il velo è lecito.
Peccato che gli Stati Uniti non hanno il problema di arginare l'infezione islamista, mentre la Turchia HA questo problema, visto che il kemalismo è continuamente preso d'assedio in alcuni punti sia da parte del suo partito che presso ampie fascie della popolazione.
Erdogan mi sta dando l'impressione che vuole entrare in UE per avere le mani più libere per islamizzare la società.
Insomma più libertà e più democrazia senza interventi militari per dare più libertà all'infezione islamista di propagarsi presso il paese.
L'impressione è questa. E se l'impressione fosse giusta, la Turchia è bene che in Ue non ci entri.

Penso che questo ragionamento non faccia una grinza, il paese non è ancora sufficientemente stabile
Una democrazia laica che sopravvive sui colpi di stato militari, roba da non credere :sofico:

pistacchio89
02-02-2009, 17:44
Tutto ciò è fuffa in confronto ai fatti reali accaduti e descritti nell'articolo che hai quotato.

Chavez avrebbe anche potuto sposare una ebrea, ma i fatti fanno capire cosa ne pensi degli ebrei in realtà.

L’unica fuffa è quella che delle storie che ti bevi pur di difendere l’operato di Israele e dare contro Chavez.
L’articolo che ho citato mostra come le dichiarazioni di Chavez siano state manipolate da parte di associazioni e organi di stampa sionisti e di destra al solo fine di farlo apparire come uno che odia gli ebrei.
È sempre il solito squallido giochetto: chi critica Israele viene fatto passare per un antisemita e lo si calunnia con ogni genere di falsità che poi la stampa diffonde senza scrupolo alcuno.
Perfino Michael Schneider il segretario generale del Congresso Mondiale Ebraico, ha dichiarato la scorsa estate che, nonostante le differenti opinioni in materia di politica estera, non c’è motivo di ritenerlo un antisemita.
Prima di prendere per oro colato certe notizie solo perché dicono quello che vuoi sentirti raccontare, dovresti verificarne le fonti ed eventualmente avere l’onestà di ammettere quando una notizia è una bufala.
Chavez ha avuto il coraggio di fare gli interessi del proprio paese anziché quelli degli USA e di criticare la politica Israeliana e le sue guerre, infatti è da anni che questi stati si sono mobilitati per screditarlo e addirittura hanno appoggiato e avuto parte attiva nel colpo contro di lui del 2002.

zerothehero
02-02-2009, 17:46
L’unica fuffa è quella che delle storie che ti bevi pur di difendere l’operato di Israele e dare contro Chavez.
.

Ma Chavez dobbiamo prenderlo pure sul serio?
Quello che flirta con Cuba e l'Iran?
Maddai.
Quale sarebbe poi l'interesse della Turchia a rompere con Israele e a flirtare con gli amichetti di Hamas?
Capisco le simpatie giovanili di Erdogan che da piccolino militava in un partito simile ad Hamas, capisco anche il desiderio del primo ministro di acquisire punti presso la propria opinione pubblica e la platea islamica e araba..che ci avvertisse però quando vuole terminare la ricreazione iniziando a parlare in modo serio e responsabile. :fagiano:

Daemonarch
02-02-2009, 18:53
E perchè che problema hanno Cuba ed Iran?!?....ah sì, sono i terribili paesi guidati da 2 novelli hitler....deve essere sicuro così, lo dicono i giornali e lo dice il grande stato rispettoso dei diritti umani alias i democraticissimi USA....si si si :rolleyes:

L'emissario, a quanto riferisce la stampa israeliana, ha assicurato al premier Ehud Olmert che Obama intende rispettare la lettera di garanzie consegnata nel 2004 da George Bush all'ex premier Ariel Sharon, con la quale gli Stati Uniti riconoscono il diritto di Israele di assorbire le grandi concentrazioni di insediamenti colonici ebraici, quindi di annettersi porzioni della Cisgiordania occupata militarmente nel 1967, ed escludono il ritorno dei profughi palestinesi ai loro villaggi d'origine oggi in territorio israeliano - che pure è sancito da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu votata anche da Washington

A posto....detto quanto questo sopra è detto tutto....inutile discutere ancora....i criminali vinceranno sempre.
.

zerothehero
02-02-2009, 19:02
E perchè che problema hanno Cuba ed Iran?.

Nessun problema infatti.
Magari avessimo noi Ahamadì, Sciavez e il fratello del Barbudos Ràul.
Pensa che trio figherrimo. :O

Fritz!
02-02-2009, 19:04
Nessun problema infatti.
Magari avessimo noi Ahamadì, Sciavez e il fratello del Barbudos Ràul.
Pensa che trio figherrimo. :O

Eh no...

io voglio anche lui:O

http://www.economist.com/images/20060708/20060708issuecovUS400.jpg

zerothehero
02-02-2009, 19:06
Ma è un fotomontaggio o davvero il Caro Leader l'hanno ripreso mentre librava in cielo? :eek:

Fritz!
02-02-2009, 19:10
Ma è un fotomontaggio o davvero il Caro Leader l'hanno ripreso mentre librava in cielo? :eek:

E' una foto originale.

Il caro leader é superiore alla legge di gravità, invenzione massonica per tenere sotto scacco le masse

jpjcssource
02-02-2009, 19:14
L’unica fuffa è quella che delle storie che ti bevi pur di difendere l’operato di Israele e dare contro Chavez.
L’articolo che ho citato mostra come le dichiarazioni di Chavez siano state manipolate da parte di associazioni e organi di stampa sionisti e di destra al solo fine di farlo apparire come uno che odia gli ebrei.
È sempre il solito squallido giochetto: chi critica Israele viene fatto passare per un antisemita e lo si calunnia con ogni genere di falsità che poi la stampa diffonde senza scrupolo alcuno.
Perfino Michael Schneider il segretario generale del Congresso Mondiale Ebraico, ha dichiarato la scorsa estate che, nonostante le differenti opinioni in materia di politica estera, non c’è motivo di ritenerlo un antisemita.
Prima di prendere per oro colato certe notizie solo perché dicono quello che vuoi sentirti raccontare, dovresti verificarne le fonti ed eventualmente avere l’onestà di ammettere quando una notizia è una bufala.
Chavez ha avuto il coraggio di fare gli interessi del proprio paese anziché quelli degli USA e di criticare la politica Israeliana e le sue guerre, infatti è da anni che questi stati si sono mobilitati per screditarlo e addirittura hanno appoggiato e avuto parte attiva nel colpo contro di lui del 2002.

Io non ho detto che ciò che hai riportato è falso, ma che è roba di scarso valore rispetto a quello che Chavez fa nei confronti degli ebrei.

Poi è giusto che Chavez difenda il suo paese dall'innegabile neocolonialismo statunitense in sud America, ma stà un pò esagerando.
Nel tentativo di trovare alleati contro gli USA si mette ad appoggiare cani e porci.
Nella sua fobia per le ingerenze statunitensi ed il suo populismo stà degenerando parecchio ultimamente.

jpjcssource
02-02-2009, 19:18
Ma è un fotomontaggio o davvero il Caro Leader l'hanno ripreso mentre librava in cielo? :eek:

La cosa divertente è che tale immagine è ironica per noi, ma pensa cosa potrebbe pensare un nordcoreano a cui hanno detto fin dalla nascita che non è solo un presidente, ma praticamente un dio :sofico:

Adesso i fagioli atomici verranno messi nell'elenco delle armi classificate WMD :sofico:

Daemonarch
02-02-2009, 19:45
Nessun problema infatti.
Magari avessimo noi Ahamadì, Sciavez e il fratello del Barbudos Ràul.
Pensa che trio figherrimo. :O

Hai già Berlusconistein, Gianfranco Kippah Fini e New World Order Napolitano.....meglio di questi 3 maggiordomi di USraele non si potrebbe fare.

Daemonarch
02-02-2009, 19:52
pensa cosa potrebbe pensare un nordcoreano a cui hanno detto fin dalla nascita che non è solo un presidente, ma praticamente un dio

Penserebbe la stessa cosa di uno statunitense allevato a Rambo e ad eroi americani salvatori del mondo.....statunitense per il quale, a differenza del nordcoreano, il presidente USA è davvero un Dio.

Fai (tu come altri tuoi seguaci) il sarcastico, quando non ti rendi minimamente conto (tanto è ormai il lavaggio del cervello subito) di quanto tu sia la figurazione (rapportata nel mondo ameri.canizzato) perfetta di quello che prendi in giro, pensando invece di essere nel migliore dei mondi possibile.

:rolleyes:

jpjcssource
02-02-2009, 20:24
Penserebbe la stessa cosa di uno statunitense allevato a Rambo e ad eroi americani salvatori del mondo.....statunitense per il quale, a differenza del nordcoreano, il presidente USA è davvero un Dio.

Fai (tu come altri tuoi seguaci) il sarcastico, quando non ti rendi minimamente conto (tanto è ormai il lavaggio del cervello subito) di quanto tu sia la figurazione (rapportata nel mondo ameri.canizzato) perfetta di quello che prendi in giro, pensando invece di essere nel migliore dei mondi possibile.

:rolleyes:

:mbe: :confused: :eh: :what:

Come al solito, oltre che postare articoli a nastro, le tue argomentazioni si fermano ad accuse di sionismo, americanismo, miopismo, ecc... verso chi contesta la tua opinione ed a tonnellate di luoghi comuni.
Vabbè, visto che non siamo in Iran, Nord Corea, Cuba, ecc... puoi conservare e diffondere la tua opinione liberamente anche se contraria ai dominatori sionisti/americani senza essere internato o giustiziato, quindi buona fortuna :cool:

Ciccio17
02-02-2009, 21:21
Penserebbe la stessa cosa di uno statunitense allevato a Rambo e ad eroi americani salvatori del mondo.....

Torna sulla terra. :)

Daemonarch
02-02-2009, 21:23
:mbe: :confused: :eh: :what:

Come al solito, oltre che postare articoli a nastro, le tue argomentazioni si fermano ad accuse di sionismo, americanismo, miopismo, ecc... verso chi contesta la tua opinione ed a tonnellate di luoghi comuni.
Vabbè, visto che non siamo in Iran, Nord Corea, Cuba, ecc... puoi conservare e diffondere la tua opinione liberamente anche se contraria ai dominatori sionisti/americani senza essere internato o giustiziato, quindi buona fortuna :cool:

Come ho già detto: fai pure (tu come altri tuoi seguaci) il sarcastico, quando non ti rendi minimamente conto (tanto è ormai il lavaggio del cervello subito fin da piccolo) di quanto tu sia la figurazione (rapportata nel mondo ameri.canizzato) perfetta di quello che prendi in giro, pensando invece di essere nel migliore dei mondi possibile.

Daemonarch
02-02-2009, 21:25
Torna sulla terra. :)

Torna a studiare storia e se ci riesci anche la geopolitica sempre che tu sappia il profondo significato di tale parola.

:rolleyes:

Ciccio17
02-02-2009, 21:30
Torna a studiare storia e se ci riesce anche la geopolitica sempre che tu sappia il significato di tale parola.

:rolleyes:

La storia non l'ho mai studiata, preferisco applicarmi su cose piu utili, le stesse che permettono a tipi come te di esprimere su un forum le tue idee pregne di qualunquismo.

ferste
02-02-2009, 21:44
La storia non l'ho mai studiata,

nemmeno lui..........io si, per tanti anni........ma ti assicuro che non è inutile, è inutile il modo in cui viene insegnata, in cui viene appresa, l'uso che ne facciamo.........;)

Gio22
02-02-2009, 22:16
La storia non l'ho mai studiata, preferisco applicarmi su cose piu utili, le stesse che permettono a tipi come te di esprimere su un forum le tue idee pregne di qualunquismo.

studia la storia
ma non sui libri di testo,che sono notoriamete scritti da trinarciuti massoni filosionisti,leggiti qualcosa tipo il protocollo dei savi di sion,quella si che era
cultura libera.


:O :D :sofico: e altre faccine che nn posso usare perchè ho gli script bloccati e nn ricordo il tag,ma è giusto per farti capire che sn ironico


ps
se proprio quell'opuscolo ti provoca l'orticaria per le fesserie che contiene,puoi sempre iscriverti al forum di blondet (si paga eh).
ma il contenuto nn cambia.
:asd:

Ciccio17
02-02-2009, 22:42
nemmeno lui..........io si, per tanti anni........ma ti assicuro che non è inutile, è inutile il modo in cui viene insegnata, in cui viene appresa, l'uso che ne facciamo.........;)

è inutile dal mio punto di vista, poichè me ne interesso meno di niente.
Sono sicuro che altri, come te ad esempio, non la pensano allo stesso modo.

Ad ogni modo, la mia affermazione era in risposta al caro Daemonarch che, quando gli si fa presente che le sue affermazioni sono di un puerile qualunquismo ( e mi riferisco a "americano = persona cresciuta a film di rambo et similia" ) mi risponde di : "andare a studiare storia e/o geopolitica".

Anche uno che ha studiato storia per 25 anni, penserebbe la stessa cosa di quello che ha detto.


bye

majin mixxi
02-02-2009, 23:01
mi mancavano sti thread delirio :D


Adoro l'odore del Napalm di mattina... ha il profumo della vittoria. (Col. Kilgore)

gpc
03-02-2009, 08:13
Uau. veramente! :winner: Onore ai turchi... che nel 2008 ancora negano il genocidio Armeno. :rolleyes: Quello come lo chiami? Giusta punizione turca? Sono proprio dei giusti.. mica come quei crimiali dei sionisti. :doh:

Dimentichi, onore ai Turchi, che nel 2009 continuano a occupare militarmente parte di un paese che è nell'unione europea :D

חוה
03-02-2009, 08:24
Oh, poveri piccoli sionisti......sono 60 anni ...:

Visto che 'sai' la storia, forse volevi dire 600 o x600 anni che agli ebrei rompono i coglioni , senza motivo

Daemonarch
03-02-2009, 09:24
La storia non l'ho mai studiata

Si capisce chiaramente...non c'era bisogno che lo specificavi.

Daemonarch
03-02-2009, 09:26
Visto che 'sai' la storia, forse volevi dire 600 o x600 anni che agli ebrei rompono i coglioni , senza motivo

Bello il giochetto di cambiare la parola sionisti con ebrei.....il tipico giochetto che voi fondamentalisti israeliani (sionisti) fate sempre per screditare chi conosce i vostri crimini.

Daemonarch
03-02-2009, 09:30
Il terrorismo di cui parlano gli americani su ispirazione degli israeliani è soltanto uno strumento propagandistico ma che in effetti non esista se non come creatura del Pentagono della Cia. Al Qaeda, Bin Laden, il suo vice, fanno apparizioni nei massmedia di un tempismo perfettamente funzionale agli interessi americani. Un orologio a cucù che canta quando serve a Bush ed ora ad Obama.

Il Presidente del Parlamento Palestinese, molti ministri e parlamentari, sono stati arrestati dallo Stato di Israele, rinchiusi in carcere illegalmente. Nelle carceri israeliane sono rinchiusi in condizioni inumane tredicimila palestinesi. Sono malati di osteoporosi e hanno perso i denti per mancanza di sole e di luce. Si tratta di atti e comportamenti terroristici ma non vengono catalogati in Occidente come tali. Hamas è un movimento che riscuote la fiducia della popolazione palestinese eppure viene considerato terrorista.
Esiste un terrorismo di Stato americano ed israeliano contro i palestinesi, gli irakeni, gli afgani con ripetute azioni criminali con uso di armi terribili al fosforo, all’uranio, Dima, armi che non lasciano speranza di vita ai feriti, eppure sul banco degli accusati troviamo soltanto Hamas come ieri Arafat che fu tenuto prigioniero gli ultimi anni della sua vita a Ramallah e la sua stessa abitazione spesso bombardata.

Il concetto di terrorismo pervade i discorsi di tutti i leaders occidentali ed ha conquistato anche parte importante delle opposizioni e della sinistra europea.
Ripetendo lo stesso concetto mille volte, come Goebbels ha insegnato ai propagandisti, si è giunti a far credere che il terrorismo esistente non è di reazione ai soprusi di azioni altrui ma è una vera e propria strategia di guerra attuata dai fondamentalisti islamici per attaccare l’Europa.
Qualche totale cretino si spinge fino a dire che l’obiettivo è il Grande Califfato mondiale previa islamizzazione dell’Europa.

Erdogan ha messo in chiaro le responsabilità israeliane e la strumentalità dell’accusa di terrorismo. Ma le sue dichiarazioni sono state riportate in minima parte e nascoste ai lettori dei giornali europei.....come al solito.
.

Daemonarch
03-02-2009, 09:34
studia la storia
:O :D :sofico: e altre faccine che nn posso usare perchè ho gli script bloccati e nn ricordo il tag,ma è giusto per farti capire che sn ironico


Non perdere tempo qui...torna a giocare ad He-Man contro Skeleton....magari con un pò di fantasia puoi tramutarli in Americano buono vs. Arabo cattivo.

:rolleyes:

Feric Jaggar
03-02-2009, 09:38
Il premier Erdogan attacca Peres e accusa: 'Dibattito squilibrato a favore dell'israeliano'.

Eccone un altro che ha capito come gira la pallina.

Pochi giorni fa, si sono svolte manovre navali turco-russe nel Mar Nero (notizia taciuta da tutti i media tranne la TV russa). Turchia e Russia formalmente sono su due parti diverse della barricata. Ma...

un gasdotto è per sempre

zerothehero
03-02-2009, 15:24
Torna a studiare storia e se ci riesci anche la geopolitica sempre che tu sappia il profondo significato di tale parola.

:rolleyes:

Io un pochino di storia delle rel. int. l'ho studiata e continuo a pensarla allo stesso modo (a prescindere degli studi)...piazzata di Erdogan per avere consenso presso la propria opinione pubblica, piazzata che non fa onore al primo ministro turco, a meno che non pensi che il populismo gli porti qualche vantaggio.

zerothehero
03-02-2009, 15:35
Penserebbe la stessa cosa di uno statunitense allevato a Rambo e ad eroi americani salvatori del mondo.....statunitense per il quale, a differenza del nordcoreano, il presidente USA è davvero un Dio.

Fai (tu come altri tuoi seguaci) il sarcastico, quando non ti rendi minimamente conto (tanto è ormai il lavaggio del cervello subito) di quanto tu sia la figurazione (rapportata nel mondo ameri.canizzato) perfetta di quello che prendi in giro, pensando invece di essere nel migliore dei mondi possibile.

:rolleyes:

Salvatori del mondo, non l'ha mai pensato nessuno. :D
Resta il fatto che al di là delle piazzate di Erdogan, i rapporti (ottimi) tra Turchia e Israele rimarranno invariati, per tuo sommo dispiacere.
Un conto è la ricreazione (cioè gli insulti contro Peres), altro sono i rapporti bilaterali tra i due paesi.
Tanto per non farti illudere troppo.
Io poi continuo a chiederti che dovrebbe fare l'Italia..abbandonare la Nato e stringere un patto militare con l'Iran?
Non ho ancora ricevuto risposta.

Ciccio17
03-02-2009, 15:45
Si capisce chiaramente...non c'era bisogno che lo specificavi.

Come puoi ben leggere, anche qualcuno che di storia ne sa più di me, ti sta dicendo a chiare lettere che le tue idee sono quantomeno fuori luogo. :)

Daemonarch
03-02-2009, 19:29
Salvatori del mondo, non l'ha mai pensato nessuno. :D
Resta il fatto che al di là delle piazzate di Erdogan, i rapporti (ottimi) tra Turchia e Israele rimarranno invariati, per tuo sommo dispiacere.
Un conto è la ricreazione (cioè gli insulti contro Peres), altro sono i rapporti bilaterali tra i due paesi.
Tanto per non farti illudere troppo.
Io poi continuo a chiederti che dovrebbe fare l'Italia..abbandonare la Nato e stringere un patto militare con l'Iran?
Non ho ancora ricevuto risposta.

Prima di tutto il patetico link che hai in firma e che rimanda a quella sequenza filmata di esaltazione sionista la dice lunga su di te....toglimi una curiosità, sei ebreo o italiano al 100% dato il tuo amore smisurato per la criminale nazione di Israele??
Secondo sì, l'Italia dovrebbe uscire dalla Nato e mandare fuori dal territorio italiano a calci in culo gli yankee e le loro basi che devastano il territorio italiano rendendo il mio stato complice di tutte le guerre criminali che l'impero porta e ha portato sanguinosamente in mezzo mondo....la Nato era in funzione anti sovietica, anti patto di varsavia, era un'organizzazione militare di difesa e mutuo soccorso tra gli appartenenti mentre ora è diventata la testa di ponte per le guerre nel mondo degli ameri.cani...non ha alcun motivo di esistere nè c'è alcun motivo di appartenervi.
Un paese che nella proprio costituzione rifiuta ogni forma di guerra non ha bisogno di alcun patto militare nè con gli USA nè con l'Iran o chiunque altro....primo perchè non c'è nessuno che ha o avrà mai intenzione di invadere l'Italia, secondo perchè l'Italia non ha e non avrà mai intenzione di invadere un altro stato dato il contesto storico e socio-politico raggiunto nel mondo.
Per il resto l'Italia ha già ottimi rapporti commerciali e di amicizia con il tuo odiato Iran, che, da perfido criminale sionista quale dimostri di essere, vorresti invece veder ridotto in cenere con milioni di vite distrutte.

Ventresca
03-02-2009, 20:46
Voi pensate che schifo queste affermazioni di Erdogan: QUALCUNO DOVREBBE RINFRESCARVI LA MEMORIA SU QUELLO CHE COMBINA OGNI GIORNO ERDOGAN E IL SUO STATO NEI CONFRONTI DEI KURDI...


VITTIME
In vent’anni di conflitto sono circa 40 mila morti, migliaia i profughi.

RISORSE CONTESE
L'indipendenza del popolo curdo è il motivo di tensione tra le parti.

FORNITURE ARMAMENTI
Il governo turco riceve armi soprattutto dagli Stati Uniti ma anche da Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Spagna e Israele; i guerriglieri del PKK ricevono armamenti e addestramento da Iran, Siria, Armenia.





ERDOGAN DOVREBBE FARSI UN ESAMINO DI COSCIENZA PRIMA DI FARE CERTE AFFERMAZIONI...

E mi spiace vedere come i kompagni (e i musulmani?) di questo forum ormai si attacchino a tutto pur di dare contro ad Israele e all'America, senza prima approfondire il materiale che dovrebbe supportare le loro posizioni...
Mai una volta che uno di questi individui se ne esca con qualche commento che esprima volontà di pace o di accordi tra palestinesi e israeliani, mavedrete che con la sola voglia di distruggere israele e di supportare chi ha questo obiettivo si andrà e andrete davvero molto avanti...

Gio22
03-02-2009, 20:53
toglimi una curiosità, sei ebreo o italiano al 100% dato il tuo amore smisurato per la criminale nazione di Israele??
.

ufficialmente è un cittadino italiano,ma in realtà si tratta di un agente del mossad in "incognito" ,che difende Israele sul forum.


ottima copertura ,agente Zero :O


ps
skeletor
nn skeleton.

fabio80
03-02-2009, 23:02
inizio a credere cje daoemoarch alla fine ci stia prendendo per il culo e reciti :fagiano:

StefAno Giammarco
04-02-2009, 01:43
...da perfido criminale sionista quale dimostri di essere, vorresti invece veder ridotto in cenere con milioni di vite distrutte.

Potrei prendere post a caso ma prendo questo perché, nel minestrone che hai cucinato, contiene un pesante insulto personale. Come se non bastasse stavi gia flammando oltremodo e non hai neanche saputo apprezzare il fatto che si è cercato di lasciarti stare per cui invece di cambiare registro hai rincarato la dose. Ti sospendo, mi rendo conto inutilmente, per 10 giorni. Pleonasticamente ti invito, quando torni, a cambiare stile.