andreav1994
30-01-2009, 19:30
Need for Speed :Shift
Cambio di marcia per Need for Speed. Un’inversione di stile, intenti e tendenza violenta come un’inchiodata di gomme in fondo ad un rettifilo; eppure, così matura e decisa da scrollarsi di dosso le scorie di un passato recente dall’assetto evidentemente più che imperfetto. Si pensi a Pro Street. Le avvisaglie di rinnovamento predette dal titolo in questione si sciolsero come neve al sole, soprattutto perché non sorrette da un design progettuale adeguato; da qui, il rientro con Undercover nei confortevoli box strutturali tipici della saga. Una retromarcia baciata da vendite eccellenti seppur lontana dagli standard qualitativi più volti additati come determinanti dagli stessi vertici di Electronic Arts.
Dopo un rivelatore giro di ricognizione a bordo di Need for Speed SHIFT, ospitati da EA Italy, non possiamo che accreditare i due titoli sopraccitati come figli illegittimi di un ormai evidente processo di ristrutturazione in atto presso il publisher statunitense, che partendo da lontano è poi sfociato, già nel 2008, nella controcorrente pubblicazione di nuove e sorprendenti proprietà intellettuali.
SHIFT rappresenta dunque una svolta. E non solo per lo storico franchise. Una scommessa (clandestina?) che sancisce il sospirato ritorno nel giro che conta -dopo il dissesto finanziario occorso al team Blimey Games e la successiva costituzione di Slightly Mad Studios- di Ian Bell e Doug Arnao, capaci di sventolare curriculum includenti capolavori come GTR, GT Legends e GTR 2.
Il gioco uscirà in autunno su 360, PS3, PC (e PSP).
Allacciate le cinture. Non ve ne pentirete.
http://www.everyeye.it/public/immagini/05032009/c_long.jpg
I numeri, per ora, vacillano nell’incerto. Il parco macchine sarà foraggiato da più di 70 vetture, provenienti da marchi prestigiosi (Porsche, Chevrolet, Lotus, Pagani e Audi, tra gli altri), mentre tutto tace sul fronte tracciati. Oltre ai due testati da Everyeye.it (Brands Hatch e uno ritagliato nelle sempre affascinanti strade londinesi), le uniche conferme risiedono nella natura “chiusa” dei circuiti, rientranti in una struttura di gioco progressiva e non libera come quella, ad esempio, del recente Undercover. Attendiamo i dettagli su come si svilupperà la modalità carriera.
Pad alla mano, SHIFT ha semplicemente sottoscritto quanto evidenziato durante la presentazione. Il modello di guida, nonostante non si conoscesse l’attivazione o meno di eventuali aiuti elettronici (trazione, stabilità, abs), ci è parso invero appagante e visibilmente distante dalle offerte arcade di PGR o Grid, andando a bussare alla porta -guarda caso- dell’ultimo pargolo targato SimBin, Race Pro. La Porche 911 ci è parsa estrema, nervosa e potente, e priva di riguardi nei confronti delle nostre disattenzioni, sia nella lettura della traiettoria che in fase di frenata. Gli spostamenti posizionali del carico, e il peso del mezzo, praticamente ininfluenti nei non-simulatori, giocano qui un ruolo preponderante: evitare dunque le manovre brusche, così come il bloccaggio delle gomme sono dunque dogmi da rispettare, pena l’abbraccio frequente e doloroso con le barriere di sicurezza.
Sia chiaro: l’approccio è sicuramente sofisticato, e già da ora in grado di regalare congrue soddisfazioni agli appassionati. Tuttavia il bilanciamento è vistoso, e meno costrittivo rispetto ai coevi simulatori per PC. Non sono tanto le influenze arcade a tenere banco, quanto la volontà di regalare un’esperienza appagante e intesa, senza cadere in manierismi fin troppo marcati e spesso frustranti per i novizi (si pensi ad iRacing, per intenderci).
Se dunque si esclude una gestione dei fuoripista un po’ troppo permissiva (ma che sarà certamente rifinita nei mesi a venire) il modello di guida di SHIFT è parso privo di sbavature ed capace di tenere fede alle velleità realistiche professate da Slightly Mad Studios.
Diversi gradi di difficoltà accompagneranno livelli specifici di preparazione dell’IA e di danni subiti dalle vetture. La decina di avversari in pista godrà di routine e personalità specifiche, in grado di simulare la tensione di una gara vera, e la pressione che può piegare un pilota. Nel corso del test, non è stato raro assistere ad incidenti causati dalla stessa cpu, così come agl’errori commessi se portata in condizioni di guida estreme, magari durante un sorpasso al limite dove lo spazio per tentare l’entrata è più nella testa del giocatore che realmente visibile in pista. Di converso, l’intelligenza artificiale sarà in grado di registrare i torti subiti, e di agire di conseguenza in maniera spietata.
Sebbene siano sensazioni figlie di un veloce test, il sistema pare privo di forzature. I piloti avversari schizzano sulla pista adottando stili di guida peculiari, diverse traiettorie, diversi punti di frenata, diverse reazioni alle nostre “finte” (in scia, prima di portare l’attacco vero e proprio). Nessun trenino di granturismiana memoria. Nessun sportellata “sporca” in frenata.
In pratica, un sogno che si avvera.
Electronic Arts ha annunciato un nuovo racing game della serie Need for Speed, chiamato stavolta Need for Speed: SHIFT. Il gioco rappresenterà un vero e proprio "reboot" della serie, che negli ultimi hanni ha avuto un crollo di popolarità deludendo sempre più gli appassionati: è in sviluppo presso lo studio esterno Slightly Mad, comprendente gli sviluppatori che hanno lavorato in passato sui racer GT Legends e GTR 2, e offrirà un approccio più serio e realistico allo sport automobilistico.
In attesa di ulteriori informazioni, vi propongo una prima immagine del gioco che ci fa ben sperare almeno per quel che riguarda l'aspetto grafico-visivo
http://www.pcgameshardware.com/screenshots/418x627/2009/01/nfs_shift.jpg
mio parere :grafica da urlo per ora posso dire questo.:D
Cambio di marcia per Need for Speed. Un’inversione di stile, intenti e tendenza violenta come un’inchiodata di gomme in fondo ad un rettifilo; eppure, così matura e decisa da scrollarsi di dosso le scorie di un passato recente dall’assetto evidentemente più che imperfetto. Si pensi a Pro Street. Le avvisaglie di rinnovamento predette dal titolo in questione si sciolsero come neve al sole, soprattutto perché non sorrette da un design progettuale adeguato; da qui, il rientro con Undercover nei confortevoli box strutturali tipici della saga. Una retromarcia baciata da vendite eccellenti seppur lontana dagli standard qualitativi più volti additati come determinanti dagli stessi vertici di Electronic Arts.
Dopo un rivelatore giro di ricognizione a bordo di Need for Speed SHIFT, ospitati da EA Italy, non possiamo che accreditare i due titoli sopraccitati come figli illegittimi di un ormai evidente processo di ristrutturazione in atto presso il publisher statunitense, che partendo da lontano è poi sfociato, già nel 2008, nella controcorrente pubblicazione di nuove e sorprendenti proprietà intellettuali.
SHIFT rappresenta dunque una svolta. E non solo per lo storico franchise. Una scommessa (clandestina?) che sancisce il sospirato ritorno nel giro che conta -dopo il dissesto finanziario occorso al team Blimey Games e la successiva costituzione di Slightly Mad Studios- di Ian Bell e Doug Arnao, capaci di sventolare curriculum includenti capolavori come GTR, GT Legends e GTR 2.
Il gioco uscirà in autunno su 360, PS3, PC (e PSP).
Allacciate le cinture. Non ve ne pentirete.
http://www.everyeye.it/public/immagini/05032009/c_long.jpg
I numeri, per ora, vacillano nell’incerto. Il parco macchine sarà foraggiato da più di 70 vetture, provenienti da marchi prestigiosi (Porsche, Chevrolet, Lotus, Pagani e Audi, tra gli altri), mentre tutto tace sul fronte tracciati. Oltre ai due testati da Everyeye.it (Brands Hatch e uno ritagliato nelle sempre affascinanti strade londinesi), le uniche conferme risiedono nella natura “chiusa” dei circuiti, rientranti in una struttura di gioco progressiva e non libera come quella, ad esempio, del recente Undercover. Attendiamo i dettagli su come si svilupperà la modalità carriera.
Pad alla mano, SHIFT ha semplicemente sottoscritto quanto evidenziato durante la presentazione. Il modello di guida, nonostante non si conoscesse l’attivazione o meno di eventuali aiuti elettronici (trazione, stabilità, abs), ci è parso invero appagante e visibilmente distante dalle offerte arcade di PGR o Grid, andando a bussare alla porta -guarda caso- dell’ultimo pargolo targato SimBin, Race Pro. La Porche 911 ci è parsa estrema, nervosa e potente, e priva di riguardi nei confronti delle nostre disattenzioni, sia nella lettura della traiettoria che in fase di frenata. Gli spostamenti posizionali del carico, e il peso del mezzo, praticamente ininfluenti nei non-simulatori, giocano qui un ruolo preponderante: evitare dunque le manovre brusche, così come il bloccaggio delle gomme sono dunque dogmi da rispettare, pena l’abbraccio frequente e doloroso con le barriere di sicurezza.
Sia chiaro: l’approccio è sicuramente sofisticato, e già da ora in grado di regalare congrue soddisfazioni agli appassionati. Tuttavia il bilanciamento è vistoso, e meno costrittivo rispetto ai coevi simulatori per PC. Non sono tanto le influenze arcade a tenere banco, quanto la volontà di regalare un’esperienza appagante e intesa, senza cadere in manierismi fin troppo marcati e spesso frustranti per i novizi (si pensi ad iRacing, per intenderci).
Se dunque si esclude una gestione dei fuoripista un po’ troppo permissiva (ma che sarà certamente rifinita nei mesi a venire) il modello di guida di SHIFT è parso privo di sbavature ed capace di tenere fede alle velleità realistiche professate da Slightly Mad Studios.
Diversi gradi di difficoltà accompagneranno livelli specifici di preparazione dell’IA e di danni subiti dalle vetture. La decina di avversari in pista godrà di routine e personalità specifiche, in grado di simulare la tensione di una gara vera, e la pressione che può piegare un pilota. Nel corso del test, non è stato raro assistere ad incidenti causati dalla stessa cpu, così come agl’errori commessi se portata in condizioni di guida estreme, magari durante un sorpasso al limite dove lo spazio per tentare l’entrata è più nella testa del giocatore che realmente visibile in pista. Di converso, l’intelligenza artificiale sarà in grado di registrare i torti subiti, e di agire di conseguenza in maniera spietata.
Sebbene siano sensazioni figlie di un veloce test, il sistema pare privo di forzature. I piloti avversari schizzano sulla pista adottando stili di guida peculiari, diverse traiettorie, diversi punti di frenata, diverse reazioni alle nostre “finte” (in scia, prima di portare l’attacco vero e proprio). Nessun trenino di granturismiana memoria. Nessun sportellata “sporca” in frenata.
In pratica, un sogno che si avvera.
Electronic Arts ha annunciato un nuovo racing game della serie Need for Speed, chiamato stavolta Need for Speed: SHIFT. Il gioco rappresenterà un vero e proprio "reboot" della serie, che negli ultimi hanni ha avuto un crollo di popolarità deludendo sempre più gli appassionati: è in sviluppo presso lo studio esterno Slightly Mad, comprendente gli sviluppatori che hanno lavorato in passato sui racer GT Legends e GTR 2, e offrirà un approccio più serio e realistico allo sport automobilistico.
In attesa di ulteriori informazioni, vi propongo una prima immagine del gioco che ci fa ben sperare almeno per quel che riguarda l'aspetto grafico-visivo
http://www.pcgameshardware.com/screenshots/418x627/2009/01/nfs_shift.jpg
mio parere :grafica da urlo per ora posso dire questo.:D