View Full Version : 1 anno di squalifica per doping nel calcio
redegaet
30-01-2009, 12:13
Spettacolare la situazione che si è venuta a creare. I calciatori non ci stanno a scontare una squalifica che reputano ingiusta e frutto solo di lotte di potere tra Cio, Wada, Coni e federcalcio. Solo oggi si accorgono che ci sono lotte di potere.
La federcalcio e il Coni han sempre chiuso un occhio sul doping nel mondo del calcio, e adesso reputano questa sentenza come una punizione, che voglia fare della vicenda un capro espiatorio.
I calciatori non ci stanno a farsi dare dei dopati, per un ritardo al controllo.
La situazione ha del ridicolo, ma anche risvolti interessanti se ci si pensa bene. Ci son lunghi coltelli che partono da altre discipline, che sono affondati nel ciclismo come nel burro, coltelli che a quanto pare il mondo del calcio è unito e potente nel voler spuntare con una prova di forza, visti i ricorsi già in atto.
Ah...ti sembra giusta una squalifica di un anno per 15 minuti di ritardo ad un appuntamento con una pisciata?!
Futura12
30-01-2009, 13:06
Ah...ti sembra giusta una squalifica di un anno per 15 minuti di ritardo ad un appuntamento con una pisciata?!
decisamente,si vede che aveva qualcosa da nascondere
redegaet
30-01-2009, 13:09
Ah...ti sembra giusta una squalifica di un anno per 15 minuti di ritardo ad un appuntamento con una pisciata?!
Se si trascorrono prendendo coprenti sì.:asd:
Ma io posso credere alla buona fede, e condividere che è un'esagerazione, come stanno gridando il mondo del calcio, e i media italiani:
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2009/01/30/ritardo.shtml
Semplicemente vorrei, ma mi rendo conto che è un sogno irrealizzabile, che venisse usata la stessa misura per tutti gli sportivi in Italia. La giustizia non è di questo mondo.
Se ad arrivare in ritardo al controllo è un ciclista, è perchè si sta facendo il lavaggio del sangue con chi sa quale macchinario preso da star trek, mentre se si parla di un calciatore era a mangiare i pasticcini coi compagni per festeggiare la vittoria, roba da sagra paesana, alla "volemose bene".
decisamente,si vede che aveva qualcosa da nascondere
per favore evitiamo commenti stupidi e senza sapere i fatti
i giocatori in questione sono stati trattenuti dall allenatore per una strigliata nello spogliatoio a fine partita
in attesa vi era il delegato dell antdoping che controllava a cui era stato chiesto se potesse aspettare un po'
decisamente,si vede che aveva qualcosa da nascondere
Se si trascorrono prendendo coprenti sì.:asd:
appena i medici mi diranno che è possibile sarò d'accordo con voi........fino ad ora non mi risulta, anche perchè adesso i test antidoping scoprono anche i coprenti e in 15 minuti non combini proprio nulla
manurosso87
30-01-2009, 13:17
decisamente,si vede che aveva qualcosa da nascondere
:rolleyes:
per favore evitiamo commenti stupidi e senza sapere i fatti
i giocatori in questione sono stati trattenuti dall allenatore per una strigliata nello spogliatoio a fine partita
in attesa vi era il delegato dell antdoping che controllava a cui era stato chiesto se potesse aspettare un po'
esatto, per la precisione la strigliata era nello spogliatoio, hanno chiesto all'addetto all'antidoping se voleva entrare dentro a controllare i due sorteggiati, cioè che non prendessero nulla, ma lui ha detto di no, che poteva aspettare anche fuori.
Questa è la situazione.
appena i medici mi diranno che è possibile sarò d'accordo con voi........fino ad ora non mi risulta, anche perchè adesso i test antidoping scoprono anche i coprenti e in 15 minuti non combini proprio nulla
*
Io sono il primo che si accanisce contro chi si dopa però per 15 minuti di ritardo ad un controllo antidoping 1 anno mi sembra assurdo. Tra l'altro non è neanche lontanamente plausibile che stessero cercando di coprire chissà che cosa...
ronaldovieri
30-01-2009, 13:20
:rolleyes:
esatto, per la precisione la strigliata era nello spogliatoio, hanno chiesto all'addetto all'antidoping se voleva entrare dentro a controllare i due sorteggiati, cioè che non prendessero nulla, ma lui ha detto di no, che poteva aspettare anche fuori.
Questa è la situazione.
*
se è cosi è vergognoso una squalifica di un anno
e come sempre ci sono figli e figliastri (totti e gattuso mi pare)
manurosso87
30-01-2009, 13:24
se è cosi è vergognoso una squalifica di un anno
e come sempre ci sono figli e figliastri (totti e gattuso mi pare)
quello dell'attesa del delegato l'ho letto da qualche parte uno di questi giorni, però non ricordo dove, per totti e gattuso non so la storia.
Comunque ridicola tutta sta questione... :rolleyes:
redegaet
30-01-2009, 13:28
Però il più grande scalatore italiano dopo Coppi ce lo siamo fatti fuori con le nostre mani, con un controllo antidoping che avveniva fuori tempo massimo, quando ormai l'atleta poteva sottrarsi dal farlo. Con un controllo antidoping che non rispettava le regole che prevedevano la scelta della provetta da parte dell'atleta, cosa impossibile in quanto una delle due non era disponibile.
Un atleta risultato in regola fino al controllo precedente, con un controllo antidoping che era annunciato, e un Giro d'Italia già in tasca non aveva ragione di ricorrere a sostanza illecite.
Tutti i media presero una posizione ben diversa, si trattava del dopato d'Italia, mentre adesso si stan definendo Possanzini e Mannini come due vittime.
Ripeto ci vorrebbe un minimo di buon senso, e di giustizia.
Se dai santoni delle pratiche occulte trovano i nominativi di 10 calciatori, 10 tennisti e 10 ciclisti non è possibile che la stampa e la giustizia sportiva si accaniscano solo sui ciclisti.
Per la cronaca 15 minuti possono fare eccome per coprire il doping, così come non è assolutamente vero che i controlli antidoping becchino i coprenti o in generale le sostanze dopanti, anzi...
Basta chiedersi com'è che certi atleti han superato senza problemi i controlli del Giro d'Italia, e poi son caduti mestamente in terra francese. O parliamo di agguato contro gli italiani al Tour de France?
markus_81
30-01-2009, 13:28
ridicola...già avevo letto di 40 minuti e non 15...
allora perchè devo credere a loro e dire che la ciclista che ha preso una caramella è una bugiarda a prescindere??
I giocatori di Napoli e Brescia si presentarono in ritardo all'antidoping, la minacciata serrata è rientrata
Mannini e Possanzini
MILANO - La ribellione dei giocatori. E come conseguenza si passa da un ritardo all'altro. Quello di Mannini (Napoli) e Possanzini (Brescia) che si presentarono 43 minuti dopo e con qualche incertezza di troppo all'esame antidoping di Brescia-Chievo
ronaldovieri
30-01-2009, 13:30
quello dell'attesa del delegato l'ho letto da qualche parte uno di questi giorni, però non ricordo dove, per totti e gattuso non so la storia.
Comunque ridicola tutta sta questione... :rolleyes:
Roma, 12 ottobre 2007 - La Corte di Giustizia della Figc ha archiviato un procedimento disciplinare a carico del romanista Francesco Totti, su richiesta della Procura Antidoping del Coni.
Lo rende noto la Figc. Totti - a quanto si e' appreso - era stato sorteggiato il 13 maggio scorso per l'antidoping e si era presentato in leggero ritardo al test. La federcalcio, come da regolamento, aveva segnalato il caso alla Procura antidoping del Coni.
Nell'agosto scorso il giocatore era stato ascoltato dal capo della Procura, Ettore Torri che poi ha chiesto l'archiviazione del caso. Oggi la Corte di giustizia federale ha annunciato di aver accolto quella richiesta, archiviando il procedimento
DA REPUBBLICA.IT
Calcio, il commissario antidoping"Pancaro e Gattuso vanno puniti"Il ct della Nazionale Lippi difende il rossonero: "Non lo condanno"
Giuseppe Capua ROMA - E' scontro aperto tra il milanista Gattuso e il dottor Giuseppe Capua, responsabile della commissione Antidoping della Federcalcio. Un botta e risposta che innalza il livello della polemica seguita al rifiuto dello stesso Gattuso e del compagno di squadra Pancaro di effettuare le analisi del sangue dopo la gara di campionato contro la Roma. In mattinata Capua ha annunciato a Repubblica Radio che, dopo l'episodio dell'Olimpico, si batterà affinché i test incrociati tra le analisi del sangue e quelli delle urine diventino obbligatori e si è detto "deluso" dal comportamento dei due giocatori del Milan e della Nazionale. Immediata la risposta di "Ringhio": "Non ho nulla da nascondere, il mio doping è il peperoncino e un gran c... durante la settimana..." Poi il centrocampista si è detto disponibile da subito a farsi prelevare anche "dieci litri di sangue". Dichiarazioni che si aggiungono e rafforzano quelle delle scorse ore. All'inizio i due milanisti si erano giustificati dicendo che non vi era il tempo per un esame del sangue, ma solo per quello delle urine poiché c'era il charter per tornare a Milano in partenza. Poi Gattuso ha incominciato a sollevare pesanti perplessità sullo strumento del controllo definendolo "poco serio". A questo punto Capua è tornato a rispondere: "Non entro nel merito: dico solo che mi sento mortificato e indignato per quello che ha detto Gattuso. Lui sa bene che tutta la procedura è concordata". "Gattuso dice cose inesatte - ha aggigunto - e lui era presente a tutte le riunioni tra noi e i calciatori.. certe cose dovrebbe sentirle l'avvocato Campana (presidente dell'Assocalciatori, di cui lo stesso centrocampista è consigliere ndr). Sei mesi fermi senza fare controlli sangue-urine? Abbiamo solo aspettato di recepire il protocollo dell'Agenzia Mondiale antidoping, la Wada, mentre i precedenti controlli erano solo una iniziativa della Figc - ha continuato il responsabile della commissione antidoping della federcalcio - Tutti sanno come si svolgono le procedure di prelievo sangue-urine: all'Olimpico come in tutti gli altri stadi ci sono sale appartate e medici che svolgono il loro compito con grande professionalità".
Quando è stato chiesto a Capua se un controllo effettuato a distanza di 48 ore, come si è dichiarato disponibile Gattuso, possa dare dei risultati diversi, il responsabile antidoping ha detto che "E' difficile rispondere, però i risultati potrebbero essere diversi". Sulle sanzioni per chi rifiuta l'esame del sangue, poi, Capua afferma: "Saranno le commissioni competenti a occuparsene, ma bisogna pensarci seriamente. Finora abbiamo contato su buon senso e buona volontà, ma se manca un tassello del meccanismo la prevenzione da sola non basta e bisogna passare alla repressione". Anche il presidente del Coni Gianni Petrucci ha commentato duramente l'episodio: "Comportamento moralmente spiacevole". Infine anche il ct della nazionale Marcello Lippi parla di Gattuso: "Non lo condanno se non si è sentito di sottoporsi a quel controllo antidoping all'Olimpico. Certi esami devono essere fatti in sede appropriate con persone di fiducia". (22 marzo 2005)
DA REPUBBLICA.IT:
Seedorf come Gattuso e Pancaro"Anch'io rifiutai il test incrociato"
Clarence Seedorf MILANO - Ce n'è un altro. Clarence Seedorf ammette di essersi rifiutato di sottoporsi all'esame del sangue per il controllo incrociato antidoping come hanno fatto domenica scorsa i compagni del Milan Gattuso e Pancaro. Il centrocampista olandese in una conferenza stampa a Milanello confessa che non si sottopose al prelievo dopo la partita Atalanta-Milan del 5 marzo. Seedorf sottolinea che il suo "non è stato un rifiuto, ma una scelta", ma aggiunge di non voler spiegare il motivo. Anche perché, dice, "tutto è avvenuto nelle regole". Ripeto, dice, "finché i test incrociati non sono obbligatori abbiamo la facoltà di rifiutarli". Infatti il regolamento non impone di sottoporsi all'esame del sangue, ma solo a quello delle urine. Una norma che ieri è stata messa in discussione dal commissario antidoping della Figc Giuseppe Capua in una giornata di tensioni e di polemiche con Gattuso che ha messo in discussione la validità e le attrezzature con cui vengono eseguiti gli esami. Riguardo a questo punto, Seedorf si dice convinto che "non si potrà rendere obbligatorio per legge l'esame del sangue" e che comunque il Milan è una società all'avanguardia nella lotta al doping. "E noi giocatori siamo i primi a voler essere controllati". Quindi Seedorf specifica di aver avvertito Adriano Galliani dopo la sua scelta di non sottoporsi al test. Ma la sostanza è che la polemica sui controlli non solo non si placa, ma aumenta di giorno in giorno e lo strumento dei controlli incrociati sangue-urine viene messo sempre più in discussione. Lo stesso Seedorf ribadisce: "Che senso ha fare due esami quando ne basta uno?"
Semmai, il vero problema sta diventando secondo l'olandese la violazione della privacy: "E' molto più grave che siano usciti i nomi dei giocatori che si sono rifiutati di sottoporsi al controllo, lì sì che la legge è precisa e dice che bisogna rispettare la privacy".
mi sembra simili come casi
Futura12
30-01-2009, 13:31
ridicola...già avevo letto di 40 minuti e non 15...
allora perchè devo credere a loro e dire che la ciclista che ha preso una caramella è una bugiarda a prescindere??
si infatti,non si sa perchè se sono calciatori sono santi per forza,se è un ciclista o quant'altro subito ' si è stato lui è un DROGATO' :asd:
Ah...ti sembra giusta una squalifica di un anno per 15 minuti di ritardo ad un appuntamento con una pisciata?!
per me non è giusto.
E se anche lo fosse, c'è 1altro "calciatore" che è incappato nello stesso ritardo ma non è stato punito, forse perchè quando segna si mette il dito in bocca.
davanti alla giustizia non siamo tutti uguali non c'è niente da fare..
Per la cronaca 15 minuti possono fare eccome per coprire il doping, così come non è assolutamente vero che i controlli antidoping becchino i coprenti o in generale le sostanze dopanti, anzi...
hai un link medico serio?perchè io della "cronaca" non mi fido molto.......:O
manurosso87
30-01-2009, 13:35
mi sembra simili come casi
gattuso e pancaro non sono arrivati tardi, non hanno fatto il controllo del sangue, che era facoltativo.
Totti era in ritardo, giusto che ora squalifichino anche lui allora? :boh:
si infatti,non si sa perchè se sono calciatori sono santi per forza,se è un ciclista o quant'altro subito ' si è stato lui è un DROGATO' :asd:
umh, però dovresti informarti prima su cosa penso io dei ciclisti, in quanto ciclista (amatore)
markus_81
30-01-2009, 13:35
mi sembra simili come casi
quello di totti si, quello di gattuso e pancaro mi pare diverso...:)
Totti-Mannini: vicende simili, esiti diversi
Ecco cosa accaduto al capitano della Roma due anni fa
Di seguito riportiamo un articolo tratto dall'archivio della Gazzetta dello Sport, relativo ad un episodio che aveva come protagonista Francesco Totti, presentatosi in ritardo ad un controllo anti doping. L'esito della vicenda? Inutile dire che non andò a finire come quella di Mannini...
"Una pipì in ritardo di 13 minuti ha rischiato di creare un caso attorno al controllo antidoping effettuato da Francesco Totti domenica 13 maggio, giorno di Roma-Torino, 1-0 per la squadra ospite. Il caso, che in realtà non c' è mai stato, è stato chiuso ieri con l' archiviazione del procedimento da parte della Corte di giustizia federale. In estate, Totti era stato ascoltato dal capo della Procura, Ettore Torri, che ha poi chiesto l' archiviazione della pratica.
LA RICOSTRUZIONE Totti si sarebbe presentato al controllo dell' antidoping con 13 minuti di ritardo per una ragione banale: era stato colpito da un avversario alla caviglia sinistra, quella operata, e, dolorante, aveva deciso di farsi immediatamente visitare. Successivamente, Totti si è presentato al test, con la borsa del ghiaccio sulla caviglia, ma il ritardo è stato ugualmente rilevato e segnalato dall' ispettore addetto quel giorno alle procedure antidoping. Dopo la pipì, Totti è andato direttamente nella clinica Fatebenefratelli, dove la sera prima era nata la figlia Chanel. Il capitano della Roma era accompagnato dal medico del club, Mario Brozzi, per una ragione molto semplice: per motivi di precauzione, Totti aveva espresso il desiderio di fare l' esame della risonanza magnetica per controllare lo stato della caviglia.
L' INTERROGATORIO La seconda puntata c' è stata quest' estate, ad agosto, quando in una Roma bruciata dal sole Totti è stato interrogato dal capo della Procura antidoping del Coni, Ettore Torri. Totti si è presentato con il suo preparatore atletico, Vito Scala, e con il dottor Brozzi. Il colloquio è durato un quarto d' ora. Torri ha chiesto spiegazioni a Totti sul ritardo di quella domenica. Il capitano ha esposto le sue ragioni e ha consegnato a Torri la documentazione degli esami alla caviglia effettuati quel giorno. Torri ha preso atto, spiegando però al capitano della Roma «che i controlli sono una cosa seria e le procedure vanno rispettate». Torri ha interrogato anche il dottor Brozzi, che ha confermato la versione di Totti. Il regolamento antidoping concede un' ora di tempo per effettuare i controlli, con una eventuale proroga di 30 minuti: ma quanto ha tardato Totti?
LE CRONACHE DI QUEL GIORNO Nella cronaca c' è la conferma che Totti, dopo una notte insonne, era stato colpito alla caviglia ed era stato costretto a sottoporsi all' esame della risonanza magnetica. Totti aveva stretto i denti e giocato tutta la gara per un motivo molto semplice: era la terzultima giornata di campionato ed era in corsa per il titolo di capocannoniere e la Scarpa d' oro.
I MALUMORI La pratica è arrivata in giudizio solo per una questione regolamentare: la Procura antidoping, infatti, non può disporre l' archiviazione di una vicenda portata alla sua attenzione, ma deve rivolgersi obbligatoriamente all' organo giudicante della federazione per «chiedere» l' archiviazione stessa. Se il caso fosse passato dalle stanze del superprocuratore Palazzi, l' archiviazione sarebbe stata automatica. Ma neanche i vertici del Coni erano stati informati e questo ha creato qualche malumore".
manurosso87
30-01-2009, 13:37
Però il più grande scalatore italiano dopo Coppi ce lo siamo fatti fuori con le nostre mani, con un controllo antidoping che avveniva fuori tempo massimo, quando ormai l'atleta poteva sottrarsi dal farlo. Con un controllo antidoping che non rispettava le regole che prevedevano la scelta della provetta da parte dell'atleta, cosa impossibile in quanto una delle due non era disponibile.
Un atleta risultato in regola fino al controllo precedente, con un controllo antidoping che era annunciato, e un Giro d'Italia già in tasca non aveva ragione di ricorrere a sostanza illecite.
Tutti i media presero una posizione ben diversa, si trattava del dopato d'Italia, mentre adesso si stan definendo Possanzini e Mannini come due vittime.
Ripeto ci vorrebbe un minimo di buon senso, e di giustizia.
Se dai santoni delle pratiche occulte trovano i nominativi di 10 calciatori, 10 tennisti e 10 ciclisti non è possibile che la stampa e la giustizia sportiva si accaniscano solo sui ciclisti.
Per la cronaca 15 minuti possono fare eccome per coprire il doping, così come non è assolutamente vero che i controlli antidoping becchino i coprenti o in generale le sostanze dopanti, anzi...
Basta chiedersi com'è che certi atleti han superato senza problemi i controlli del Giro d'Italia, e poi son caduti mestamente in terra francese. O parliamo di agguato contro gli italiani al Tour de France?
per la cera, nel frattempo la ditta produttrice del farmaco ha, per la prima volta, consegnato i traccianti, sostanze che vengono messe nei farmaci appunto per la lotta al doping e per segnalare la loro assunzione.
redegaet
30-01-2009, 13:50
Allora cosa diciamo del nostro fiorettista Baldini, trovato positivo ad un diuretico, si è saltato l'Olimpiade, ha perso un probabile oro, il sogno di una vita di un atleta, una vita di sacrifici. Potrebbe esser bastato uno scherzo, una manomissione di una bottiglietta d'acqua, per metterlo fuori gioco, una cosa fattibilissima, che pregiudica una carriera. Eppure le regole han parlato chiaro in quel caso, c'è spazio per i sentimentalismi solo quando si parla dei nostri beneamati "campioni" della palla che rotola?
Se si pensa che 25 anni fa le atlete alle olimpiadi tenevano boccette di coprenti o di urine false all'interno della propria vagina o di altri orefizi, non oso pensare cosa si possa fare in quei 15-43 minuti, anche se al momento non ho modo di linkare un articolo che lo dimostri. Comunque penso che possano farlo i tanti medici, paladini della giustizia, che saltano fuori come funghi quando si parla di ciclisti, e sostengono che ad esempio ematocrito alto è indice di doping sicuro; quando invece dal 2000 il controllo dell'ematocrito non venne più ritenuto attendibile dagli stessi enti preposti al controllo antidoping.:asd:
non oso pensare cosa si possa fare in quei 15-43 minuti, anche se al momento non ho modo di linkare un articolo che lo dimostri.
allora aspettiamo delle prove, sennò rischiamo di parlare di una cosa senza sapere la cosa più importante
redegaet
30-01-2009, 13:55
per la cera, nel frattempo la ditta produttrice del farmaco ha, per la prima volta, consegnato i traccianti, sostanze che vengono messe nei farmaci appunto per la lotta al doping e per segnalare la loro assunzione.
Al Tour non c'era accordo sulla tecnica usata per rintracciare la cera tra Cio e Wada. Un organo riteneva le analisi attendibili, un altro no. Gli atleti non possono rimanere invischiati in queste lotte di potere. In Italia semplicemente non la si volle trovare la cera, o si reputò che le analisi non sarebbero state affidabili, proprio come venne affermato da alcuni sostenitori dell'antidoping anche al Tour, al di là delle confessioni degli atleti.
Anche perchè se l'assunzione era avvenuta settimane prima dell'inizio del Tour, non si capisce perchè non risultarono positivi sin dai primi controlli...
manurosso87
30-01-2009, 13:57
Allora cosa diciamo del nostro fiorettista Baldini, trovato positivo ad un diuretico, si è saltato l'Olimpiade, ha perso un probabile oro, il sogno di una vita di un atleta, una vita di sacrifici. Potrebbe esser bastato uno scherzo, una manomissione di una bottiglietta d'acqua, per metterlo fuori gioco, una cosa fattibilissima, che pregiudica una carriera. Eppure le regole han parlato chiaro in quel caso, c'è spazio per i sentimentalismi solo quando si parla dei nostri beneamati "campioni" della palla che rotola?
Se si pensa che 25 anni fa le atlete alle olimpiadi tenevano boccette di coprenti o di urine false all'interno della propria vagina o di altri orefizi, non oso pensare cosa si possa fare in quei 15-43 minuti, anche se al momento non ho modo di linkare un articolo che lo dimostri. Comunque penso che possano farlo i tanti medici, paladini della giustizia, che saltano fuori come funghi quando si parla di ciclisti, e sostengono che ad esempio ematocrito alto è indice di doping sicuro; quando invece dal 2000 il controllo dell'ematocrito non venne più ritenuto attendibile dagli stessi enti preposti al controllo antidoping.:asd:
una serie di imprecisioni:
-baldini è stato trovato positivo, mannini e possanzini no
-la storia delle sacche finte di urine ok, dei "coprenti" non l'ho mai sentita, poi vorrei sapere quali sono questi coprenti
-il controllo dell'ematocrito non centra nulla con la questione doping, è fatto perchè è ritenuto pericolo per la salute dell'atleta, infatti la sospensione mi pare che sia di 15 giorni in via cautelativa..
redegaet
30-01-2009, 13:59
allora aspettiamo delle prove, sennò rischiamo di parlare di una cosa senza sapere la cosa più importante
Guarda io li assolvo fino a prova contraria. Però non trovo mai nessuno disposto a spiegare la differenza tra doping ed ematocrito alto, anzi tutti pronti a sentenziare...
Resta il fatto che se la regola impone che non ci siano ritardi, proprio perchè evidentemente sanno che si può ricorrere all'uso di coprenti, e la regola non è stata rispettata, la sanzione è giusta.
Bisogna decidere se le regole vanno bene, e se vanno applicate con zelo o con buonsenso, non si può fare un po' come si vuole a seconda di chi si ha di fronte:Totti o pincopallino, calciatore o ciclista o atleta in generale.
markus_81
30-01-2009, 14:02
Guarda io li assolvo fino a prova contraria. Però non trovo mai nessuno disposto a spiegare la differenza tra doping ed ematocrito alto, anzi tutti pronti a sentenziare...
Resta il fatto che se la regola impone che non ci siano ritardi, proprio perchè evidentemente sanno che si può ricorrere all'uso di coprenti, e la regola non è stata rispettata, la sanzione è giusta.
Bisogna decidere se le regole vanno bene, e se vanno applicate con zelo o con buonsenso, non si può fare un po' come si vuole a seconda di chi si ha di fronte:Totti o pincopallino, calciatore o ciclista o atleta in generale.
ma infatti si può discutere sul perchè loro si e totti no...ma se la regola del ritardo è valida e "accettata" da tutti va rispettata, chi non la rispetta ne paga le conseguenze :read:
è come dire che non vuoi pagare la multa perchè andavi a 51 invece di 50...se il limite è 50 la devi pagare ;)
redegaet
30-01-2009, 14:04
una serie di imprecisioni:
-baldini è stato trovato positivo, mannini e possanzini no
Ho scritto forse il contrario? Baldini positivo ad un diuretico, che è appunto uno dei possibili "coprenti", inteso in senso di sostanza atta a nascondere l'uso di una sostanza dopante.
-la storia delle sacche finte di urine ok, dei "coprenti" non l'ho mai sentita, poi vorrei sapere quali sono questi coprenti
leggi sopra
-il controllo dell'ematocrito non centra nulla con la questione doping, è fatto perchè è ritenuto pericolo per la salute dell'atleta, infatti la sospensione mi pare che sia di 15 giorni in via cautelativa..
Peccato che sono 10 anni che sento parlare di Pantani risultato positivo ad un controllo antidoping a Madonna di Campiglio, quando non è così e quando con le regole dell'anno successivo, non gli avrebbero neanche dato la sospensione cautelativa, perchè il controllo incrociato con l'emoglobina lo scagionava...
redegaet
30-01-2009, 14:08
ma infatti si può discutere sul perchè loro si e totti no...ma se la regola del ritardo è valida e "accettata" da tutti va rispettata, chi non la rispetta ne paga le conseguenze :read:
è come dire che non vuoi pagare la multa perchè andavi a 51 invece di 50...se il limite è 50 la devi pagare ;)
Su questo mi trovi perfettamente d'accordo. La regola l'hanno infranta, non c'è niente da aggiungere su questo.
Però qui si sta discutendo anche dell'entità della multa. Se vado a 51 e mi metti in carcere per 1 anno perchè sono pugliese e al giudice stan sui coglioni i pugliesi, c'è qualcosa che non funziona. Qui è evidente la ritorsione della Wada contro il nostro sistema troppo permissivo, a partire dalle sentenze italiane per i casi di nandrolone.
E infatti il sistema calcio sta rispondendo compatto all'urto, cosa che purtroppo non avviene nel ciclismo, in cui ogni atleta lotta per se stesos, anche per i diritti più elementari: ad un ciclista è stato chiesto di fare il controllo (per la storia della reperibilità) da addetti che si son presentati durante il funerale del figlio. Questo da il senso della misura tra due mondi con immagini ed interessi economici completamente diversi.
manurosso87
30-01-2009, 14:18
Ho scritto forse il contrario? Baldini positivo ad un diuretico, che è appunto uno dei possibili "coprenti", inteso in senso di sostanza atta a nascondere l'uso di una sostanza dopante.
leggi sopra
Peccato che sono 10 anni che sento parlare di Pantani risultato positivo ad un controllo antidoping a Madonna di Campiglio, quando non è così e quando con le regole dell'anno successivo, non gli avrebbero neanche dato la sospensione cautelativa, perchè il controllo incrociato con l'emoglobina lo scagionava...
allora concordi con me: non c'è paura dei coprenti, perchè sono vietati anche quelli, e scoperti, quindi che pericolo c'è?
quelli che tu chiami coprenti, sono considerati doping allo stesso modo, perchè atti a modificare i risultati, e vengono scoperti.
Non parlare a me di Pantani.. lo chiedo per favore, perchè sono d'accordissimo che non sia mai stato trovato positivo a nulla.
redegaet
30-01-2009, 14:26
allora concordi con me: non c'è paura dei coprenti, perchè sono vietati anche quelli, e scoperti, quindi che pericolo c'è?
quelli che tu chiami coprenti, sono considerati doping allo stesso modo, perchè atti a modificare i risultati, e vengono scoperti.
Non parlare a me di Pantani.. lo chiedo per favore, perchè sono d'accordissimo che non sia mai stato trovato positivo a nulla.
Beh sì i coprenti poi li equiparano al doping. Se trovano tracce di sostanza atte a coprire sostanze dopanti, è come se trovassero le sostanze dopanti.
Però questo meccanismo funziona per le sostanze coprenti che sanno trovare con l'antidoping. Il problema è che non son così sicuro che non ci siano sostanze che non riescano a trovare, o che in qualche decina di minuti non si possa trovare il modo di purificare le proprie urine. Si trattasse di sangue potrebbero farsi delle trasfusioni di sangue buono e poi andare all'antidoping...
Con questo non dico che Possanzini & co siano colpevoli, anzi... dico che ci vogliono regole chiare, uguali per tutti, e gli atleti non possono entrare dentro le lotte di potere e di visibilità di organismi sportivi e di organi antidoping.
sbomberino
30-01-2009, 14:53
forse il problema non è tanto punire un ritardo,
quanto la diversità di giudizio tra questo caso e quelli dove gli atelti sono stati trovati realmente positivi.
Per dire... Davids per nandrolone 4 mesi di stop... sti due per un ritardo 1 anno! :eek: tanto valeva doparsi a sto punto...
ronaldovieri
30-01-2009, 14:58
forse il problema non è tanto punire un ritardo,
quanto la diversità di giudizio tra questo caso e quelli dove gli atelti sono stati trovati realmente positivi.
Per dire... Davids per nandrolone 4 mesi di stop... sti due per un ritardo 1 anno! :eek: tanto valeva doparsi a sto punto...
anche questo è vero :asd:
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.