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View Full Version : Philips taglia 6000 posti di lavoro


Redazione di Hardware Upg
27-01-2009, 12:34
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/business/philips-taglia-6000-posti-di-lavoro_27842.html

Chiusura d'anno negativa e taglio di posti di lavoro: la crisi non risparmia nemmeno Philips, la maggiore realtà europea per l'elettronica di consumo

Click sul link per visualizzare la notizia.

danyroma80
27-01-2009, 12:45
sta crisi è davvero preoccupante!
considerando che il settore dell'elettronica è quello che ha subito meno cali di vendite, ma sono comunque costretti a riassetti aziendali, figuriamoci gli altri settori industriali come sono ridotti!

SwatMaster
27-01-2009, 12:46
Bello! Sempre meglio, ragazzi. Sempre dannatamente meglio.

Lybra85
27-01-2009, 12:50
Se non altro Philips licenzia dopo un bel passivo, ci sono certe aziende che licenziano nonostante utili fantascientific solo perchè "inferiori alle aspettative" :rolleyes:

gondsman
27-01-2009, 12:54
Ragazzi, vi assicuro che qua in Philips (sto lavorando per la tesi nei laboratori di ricerca Philips di Aachen), nonostante i dipendenti se la passino bene rispetto ai nostri, la crisi si sente e si inizia ad avere un po'di paura...

CoolBits
27-01-2009, 13:01
non passa giorno senza la notizia di un'azienda in crisi che si appresta a tagli del personale o al fallimento...il futuro e nero...molto nero....

demon77
27-01-2009, 13:05
Ogni tre per due una notizia con migliaia di posti di lavoro tagliati e miloni di euro di perdite..è veramente un disastro..

zerothehero
27-01-2009, 13:07
Fateci l'abitudine, perchè per almeno tutto il 2009 ci saranno una barcata di licenziamenti e una recessione media che in europa sfiorerà il -2%.

netcrusher
27-01-2009, 13:27
Bè oramai ste notizie dei licenziamenti sono di routine quindi non ci faccio nemmeno caso più di tanto........io non mi preoccupo minimamente di questa crisi perchè sono stato sempre disoccupato quindi non mi tocca la cosa........chissà magari dopo che toccheremo il fondo si apriranno possibilità anche per tutti noi disoccupati da sempre......oppure che ve devo dì vado a dormì sotto ad un ponte o in stazione.........grazie new economy!!!!

vaio-man
27-01-2009, 13:33
bho, eppure una cosa così l'ho già vista, mi viene alla mente un anno 1929..... :fagiano:

uvz
27-01-2009, 13:40
Non volete spendere più un cazzo. Sempre meno sempre meno sempre meno sempre meno. Ma come cazzo pensiate che possano coprire gli stipendi delle persone? Una volta il prezzo medio di un computer era dai 2 ai 3 milioni di lire. Oggi se ne vendono 600 euro vi lamentate che è caro. Appena esce la notizia di un prodotto nuovo non a chiedervi se sarà efficiente, se sarà quello che serve a voi, ma ancora prima che esca sul mercato, tutti a chiedere che si abbassi il prezzo. E nella nostra società celebrolesa se non ci si può permettere qual cosa (come è sempre successo) giù a rubarlo da Internet. Così ci si abitua al furto e se lo ci si pu permette, perchè pagare visto che lo si può prendere gratis?
Vi inculate da soli! Questa pseudocrisi* è tutta colpa di questo Occidente stupido come gli umani non lo sono mai stati nella millenaria storia di questo fottuto pianeta.

*la vera crisi è quando mancano i soldi. Non quando questi vengono buttati via. La scuola deve risparmiare mentre gli studenti spendono miliardi su mialrdi con i cellulari per dirsi quattro frignacce? Una volta i genitori li avrebbero dati dei schiaffoni, oggi i genitori mieritano dei calci in culo!

lowenz
27-01-2009, 13:53
Se le cose sono andate male per tutto il 2008 non c'entra certo la crisi finanziaria di fine 2008.....è evidente che il problema è a monte.

legno
27-01-2009, 14:01
*la vera crisi è quando mancano i soldi. Non quando questi vengono buttati via. La scuola deve risparmiare mentre gli studenti spendono miliardi su mialrdi con i cellulari per dirsi quattro frignacce? Una volta i genitori li avrebbero dati dei schiaffoni, oggi i genitori mieritano dei calci in culo!


QUOTONE ! ! !

p.s. anche per la prima parte del messaggio.

Ciao

travel34
27-01-2009, 14:12
*la vera crisi è quando mancano i soldi. Non quando questi vengono buttati via. La scuola deve risparmiare mentre gli studenti spendono miliardi su mialrdi con i cellulari per dirsi quattro frignacce? Una volta i genitori li avrebbero dati dei schiaffoni, oggi i genitori mieritano dei calci in culo!

Quoto tutto (e vi parla un ventenne) :D

tazok
27-01-2009, 14:28
Non volete spendere più un cazzo. Sempre meno sempre meno sempre meno sempre meno. Ma come cazzo pensiate che possano coprire gli stipendi delle persone? Una volta il prezzo medio di un computer era dai 2 ai 3 milioni di lire. Oggi se ne vendono 600 euro vi lamentate che è caro.


si chiama legge della domanda e dell'offerta.
Io imparerei qualche nozione "BASILARE" prima di sparare sentenze "Random"
http://it.wikipedia.org/wiki/Mano_invisibile


Appena esce la notizia di un prodotto nuovo non a chiedervi se sarà efficiente, se sarà quello che serve a voi, ma ancora prima che esca sul mercato, tutti a chiedere che si abbassi il prezzo.

Come sopra, solamente ti volevo rendere partecipe della definizione di "Economia"
Economia si può definire come un arte di bene amministrare denaro o altri mezzi per ottenere i massimi risultati con minimi sforzi
Massimo risultato con il minimo sforzo, legge sempre esistita e giusta. A me sembra che tu demonizzi la società per trovare un "caprio espiatorio" banale.


E nella nostra società celebrolesa se non ci si può permettere qual cosa (come è sempre successo) giù a rubarlo da Internet. Così ci si abitua al furto e se lo ci si pu permette, perchè pagare visto che lo si può prendere gratis?

Sai, nel medioevo si rubavano le galline, ma l'umanità non è morta di fame.
Questo di Internet è un altro capro espiatorio. Non si parla di crisi del settore Audio-Video, ma la crisi è MONDIALE, notabile sin dalle prime avvisaglie sul petrolio. La Lehman Brothers? La situazione Islandese?...ma certo...internet è la causa di tutti i mali, sempre e comunque :rolleyes:


Vi inculate da soli! Questa pseudocrisi* è tutta colpa di questo Occidente stupido come gli umani non lo sono mai stati nella millenaria storia di questo fottuto pianeta.

Le crisi sono CICLICHE. Come i boom economici.
Se tu leggessi "un pò" di storia, noteresti come la grande depressione del 1929 sia stata comunque superata(altrimenti non saresti su un forum a scrivere inesattezze ;) )anche se nel '29 si moriva di fame..si, si moriva proprio di fame:(


*la vera crisi è quando mancano i soldi. Non quando questi vengono buttati via. La scuola deve risparmiare mentre gli studenti spendono miliardi su mialrdi con i cellulari per dirsi quattro frignacce? Una volta i genitori li avrebbero dati dei schiaffoni, oggi i genitori mieritano dei calci in culo!

puoi dare tutti i calci nel culo a chi preferisci, la crisi non è data dallo spendere "male" ma da una serie di situazioni convergenti che esulano(purtroppo) dalla visione di molti.

just my 2 cents

Ilsanto
27-01-2009, 14:53
si chiama legge della domanda e dell'offerta.
Io imparerei qualche nozione "BASILARE" prima di sparare sentenze "Random"
http://it.wikipedia.org/wiki/Mano_invisibile


Come sopra, solamente ti volevo rendere partecipe della definizione di "Economia"
Economia si può definire come un arte di bene amministrare denaro o altri mezzi per ottenere i massimi risultati con minimi sforzi
Massimo risultato con il minimo sforzo, legge sempre esistita e giusta. A me sembra che tu demonizzi la società per trovare un "caprio espiatorio" banale.


Sai, nel medioevo si rubavano le galline, ma l'umanità non è morta di fame.
Questo di Internet è un altro capro espiatorio. Non si parla di crisi del settore Audio-Video, ma la crisi è MONDIALE, notabile sin dalle prime avvisaglie sul petrolio. La Lehman Brothers? La situazione Islandese?...ma certo...internet è la causa di tutti i mali, sempre e comunque :rolleyes:


Le crisi sono CICLICHE. Come i boom economici.
Se tu leggessi "un pò" di storia, noteresti come la grande depressione del 1929 sia stata comunque superata(altrimenti non saresti su un forum a scrivere inesattezze ;) )anche se nel '29 si moriva di fame..si, si moriva proprio di fame:(



puoi dare tutti i calci nel culo a chi preferisci, la crisi non è data dallo spendere "male" ma da una serie di situazioni convergenti che esulano(purtroppo) dalla visione di molti.

just my 2 cents

QUOTONE SU TUTTA LA LINEA!....Bravo tazok te lo meriti un complimento, visto che sui forum e' una rarita' :D :)

Mi permetto solo di aggiungere: Documentarsi di piu (=STUDIARE) e criticare di meno sarebbe una cosa sana per la societa' in crisi non solo economica.
Si aspettano soluzioni dai ventenni e giovani non critiche, quelle lasciatele ai media tradizionali....:read:

p4ever
27-01-2009, 15:21
Non volete spendere più un cazzo. Sempre meno sempre meno sempre meno sempre meno. Ma come cazzo pensiate che possano coprire gli stipendi delle persone? Una volta il prezzo medio di un computer era dai 2 ai 3 milioni di lire. Oggi se ne vendono 600 euro vi lamentate che è caro. Appena esce la notizia di un prodotto nuovo non a chiedervi se sarà efficiente, se sarà quello che serve a voi, ma ancora prima che esca sul mercato, tutti a chiedere che si abbassi il prezzo. E nella nostra società celebrolesa se non ci si può permettere qual cosa (come è sempre successo) giù a rubarlo da Internet. Così ci si abitua al furto e se lo ci si pu permette, perchè pagare visto che lo si può prendere gratis?
Vi inculate da soli! Questa pseudocrisi* è tutta colpa di questo Occidente stupido come gli umani non lo sono mai stati nella millenaria storia di questo fottuto pianeta.

*la vera crisi è quando mancano i soldi. Non quando questi vengono buttati via. La scuola deve risparmiare mentre gli studenti spendono miliardi su mialrdi con i cellulari per dirsi quattro frignacce? Una volta i genitori li avrebbero dati dei schiaffoni, oggi i genitori mieritano dei calci in culo!

La vera crisi è quando la gente non può più spendere nulla perchè nel corso degli anni è stata pagata sempre meno, e lo stipendio medio non ha mai seguito il reale aumento dei prezzi dovuti anche alla speculazione oltre che alla crisi in generale, e si fatica ad arrivare alla fine del mese. E per gente senza soldi intendo le famiglie, non ragazzini adolescenti che spendono soldi con sms a scuola, quello non rispecchia nessuna realtà del problema attuale. La vera crisi è che l'operaio costretto a mangiare sacrifica il superfluo, e tra quel superfluo potrebbe esserci il prodotto che esce dalla sua stessa azienda creando un circolo ridicolo. L'azienda si scorda troppo spesso che i suoi migliori clienti sono gli operai stessi che ci lavorano. Se io lavoro in un negozio di informatica ma vengo sottopagato o peggio mi licenziano non potrò mai permettermi di buttar soldi in un computer, cosi come l'operaio in fiat se lavora a mille euro al mese, non potrà mai pensare di comprare l'auto da lui prodotta. Tu azienda aumentami lo stipendio in tempo di crisi, e vedi che se io vivo bene quello che ho in più lo investo in quello che il mio paese produce dando da lavorare ad altra gente e cosi via, contento io come operaio/cliente, e contenta l'azienda dove lavoro perchè la gente ha soldi da spendere. E' un ragionamento sbagliato? invece qui alla prima aria di crisi tutti a licenziare e segare in blocco interi rami di produzione senza rendersi conto che cosi facendo si alimenta ulteriormente la crisi. Meno soldi = meno acquisti = meno produzione = meno lavoro = meno soldi e cosi via.

junkman1980
27-01-2009, 15:43
si chiama legge della domanda e dell'offerta.
Io imparerei qualche nozione "BASILARE" prima di sparare sentenze "Random"
http://it.wikipedia.org/wiki/Mano_invisibile


Come sopra, solamente ti volevo rendere partecipe della definizione di "Economia"
Economia si può definire come un arte di bene amministrare denaro o altri mezzi per ottenere i massimi risultati con minimi sforzi
Massimo risultato con il minimo sforzo, legge sempre esistita e giusta. A me sembra che tu demonizzi la società per trovare un "caprio espiatorio" banale.


Sai, nel medioevo si rubavano le galline, ma l'umanità non è morta di fame.
Questo di Internet è un altro capro espiatorio. Non si parla di crisi del settore Audio-Video, ma la crisi è MONDIALE, notabile sin dalle prime avvisaglie sul petrolio. La Lehman Brothers? La situazione Islandese?...ma certo...internet è la causa di tutti i mali, sempre e comunque :rolleyes:


Le crisi sono CICLICHE. Come i boom economici.
Se tu leggessi "un pò" di storia, noteresti come la grande depressione del 1929 sia stata comunque superata(altrimenti non saresti su un forum a scrivere inesattezze ;) )anche se nel '29 si moriva di fame..si, si moriva proprio di fame:(



puoi dare tutti i calci nel culo a chi preferisci, la crisi non è data dallo spendere "male" ma da una serie di situazioni convergenti che esulano(purtroppo) dalla visione di molti.

just my 2 cents

stra-mega-quotone!!!
che dire ,mi hai fatto arrapare col il tuo post!!!:D
fossero tutti riflessivi ed informati come te nel forum!!!

the_wizard
27-01-2009, 15:44
Quoto in pieno gli ultimi 3 commenti e voglio aggiungere qualkosa:

la nostra Italia, guidata da un branco di bifolchi (sia di destra ke di sinistra), è stata il quinto paese su scala mondiale a veder aumentare la forbice tra rikki e poveri dopo i paesi dell' america latina..

questo mi fa riflettere, e voi?

molti di noi sono impegnati a guardare il grande pisello e l'isola dei formosi, quindi non rifletteranno.

Svegliati Italia, ti prego.......

Severnaya
27-01-2009, 15:45
"
La vera crisi è quando la gente non può più spendere nulla perchè nel corso degli anni è stata pagata sempre meno, e lo stipendio medio non ha mai seguito il reale aumento dei prezzi dovuti anche alla speculazione oltre che alla crisi in generale, e si fatica ad arrivare alla fine del mese. E per gente senza soldi intendo le famiglie, non ragazzini adolescenti che spendono soldi con sms a scuola, quello non rispecchia nessuna realtà del problema attuale. La vera crisi è che l'operaio costretto a mangiare sacrifica il superfluo, e tra quel superfluo potrebbe esserci il prodotto che esce dalla sua stessa azienda creando un circolo ridicolo. L'azienda si scorda troppo spesso che i suoi migliori clienti sono gli operai stessi che ci lavorano. Se io lavoro in un negozio di informatica ma vengo sottopagato o peggio mi licenziano non potrò mai permettermi di buttar soldi in un computer, cosi come l'operaio in fiat se lavora a mille euro al mese, non potrà mai pensare di comprare l'auto da lui prodotta. Tu azienda aumentami lo stipendio in tempo di crisi, e vedi che se io vivo bene quello che ho in più lo investo in quello che il mio paese produce dando da lavorare ad altra gente e cosi via, contento io come operaio/cliente, e contenta l'azienda dove lavoro perchè la gente ha soldi da spendere. E' un ragionamento sbagliato? invece qui alla prima aria di crisi tutti a licenziare e segare in blocco interi rami di produzione senza rendersi conto che cosi facendo si alimenta ulteriormente la crisi. Meno soldi = meno acquisti = meno produzione = meno lavoro = meno soldi e cosi via."

Ma tu vaglielo a spiegare agli economisti :asd:

se lo dici a un ragioniere ti ride in faccia, la prova palese che sec loro l'economia si fa con gli investimenti nelle infrastrutture ecc.ecc. :V

jdvd976
27-01-2009, 15:58
@the_wizard

Attenzione a non cadere nel qualunquismo....la crisi internazionale non la ha certo generata l´Italia (ne col governo di destra, ne di sinistra, ne a causa dei talk show demenziali) ma da economie che nel tempo hanno fatto largo uso di credito al consumo ed ora non risecono ad onorare i debiti (vedi Islanda, Stati Uniti, Inghilterra dove le banche piú importanti sono fallite) anzi, proprio perché il modello bancario é diverso, l´Italia é stata colpita molto limitatamente...poi, essendo l´Italia un paese che basa la sua econimia sulle esportazioni, é ovvio che di riflesso ci sia entrata di conseguenza....

L´intervento di tazok mi sembra quello + condivisibile...anche se qui non parlerei "di crisi"...questa, secondo me, non é una crisi: questo é il crollo di un modello economico insostenibile...qua é come la grande depressione del 1929: bisogna buttare via tutto e ripartire da zero...

nickfede
27-01-2009, 16:07
@the_wizard

Attenzione a non cadere nel qualunquismo....la crisi internazionale non la ha certo generata l´Italia (ne col governo di destra, ne di sinistra, ne a causa dei talk show demenziali) ma da economie che nel tempo hanno fatto largo uso di credito al consumo ed ora non risecono ad onorare i debiti (vedi Islanda, Stati Uniti, Inghilterra dove le banche piú importanti sono fallite) anzi, proprio perché il modello bancario é diverso, l´Italia é stata colpita molto limitatamente...poi, essendo l´Italia un paese che basa la sua econimia sulle esportazioni, é ovvio che di riflesso ci sia entrata di conseguenza....

L´intervento di tazok mi sembra quello + condivisibile...anche se qui non parlerei "di crisi"...questa, secondo me, non é una crisi: questo é il crollo di un modello economico insostenibile...qua é come la grande depressione del 1929: bisogna buttare via tutto e ripartire da zero...

Quoto tutto....questa è una crisi del Sistema........
Ma io aggiungo che questa è una crisi prevedibile e pilotata dai potenti illuminati per portare all'inizio di un Nuovo Ordine Mondiale.........
Ne ha parlato Tremonti da Vespa, e Napolitano esplicitamente nei suoi recenti discorsi ufficiali stà già preparando le masse a questo avvenimento........

tazok
27-01-2009, 16:08
La vera crisi è quando la gente non può più spendere nulla perchè nel corso degli anni è stata pagata sempre meno, e lo stipendio medio non ha mai seguito il reale aumento dei prezzi dovuti anche alla speculazione oltre che alla crisi in generale, e si fatica ad arrivare alla fine del mese.

Direi che questo è parzialmente inesatto. Lo scenario può anche essere corretto, ma la realtà è leggermente diversa.
Diciamo che gran parte del carico è stato relativo alla convergenza della crisi dei mutui subprime(mutui corrisposti a soggetti non "sicuri") e alla relativa crisi internazionale usa-iraq e aumento del prezzo del petrolio.
Tra i crack famosi c'è quello della Lehman(che dicevo prima)..diciamo che in linea teorica, l'esempio più calzante è quello..una prevalente diminuzione del risparmio e il relativo indebitamento. Questo però non vuole sottendere che "le persone non hanno stipendi adeguati o diminuiti", anzi.

E' che purtroppo (e questo è un mio parere) il "popolino" appena senta la parola "crisi" corra a tesorizzare, evitando il reinvestimento(nota bene, non l'acquisto, il REinvestire)


La vera crisi è che l'operaio costretto a mangiare sacrifica il superfluo, e tra quel superfluo potrebbe esserci il prodotto che esce dalla sua stessa azienda creando un circolo ridicolo.

non sacrifica il superfluo, il superfluo per concezione economica non dovrebbe sopravvivere di suo (in quanto "superfluo")..se tu lavori in un azienda che produce cose/servizi "superflui" è chiaro che sei in un ambito a rischio.
Il problema è che la gente si concede quello che vuole, ma non "investe" e si "indebita" solamente. E' l'indebito più che il "superfluo" a rendere il circolo vizioso.


L'azienda si scorda troppo spesso che i suoi migliori clienti sono gli operai stessi che ci lavorano. Se io lavoro in un negozio di informatica ma vengo sottopagato o peggio mi licenziano non potrò mai permettermi di buttar soldi in un computer, cosi come l'operaio in fiat se lavora a mille euro al mese, non potrà mai pensare di comprare l'auto da lui prodotta.

AH! e tu mi vorresti venire a copiare il modello Giapponese in Italia? Che senso avrebbe? Con la globalizzazione, con lo spostamento delle fabbriche nei paradisi fiscali e dove la manodopera costa niente, tu mi dici che la azienda deve dare peso al lavoratore? e per quale magnifica legge?


Tu azienda aumentami lo stipendio in tempo di crisi, e vedi che se io vivo bene quello che ho in più lo investo in quello che il mio paese produce dando da lavorare ad altra gente e cosi via, contento io come operaio/cliente, e contenta l'azienda dove lavoro perchè la gente ha soldi da spendere. E' un ragionamento sbagliato?

si, per svariati motivi:
- In tempo di crisi, l'azienda che vende meno non investe aumentando gli stipendi, non è un "capitale di rientro" sicuro(ti aumento del 10% lo stipendio..chi mi dice che non ti compri un auto importata dall'india?)
- Se la gente ha soldi da spendere, ma sente "l'aria" della crisi, tende a "tesorizzare" (che vi ricordo essere il termine per cui il contadino mette i soldi sotto al materasso..), non è questione di AVERE il possesso dei soldi, è di avere il POSSESSO della facoltà di GESTIRLI.Quello non te lo può dare nessuno, nemmeno l'azienda.


invece qui alla prima aria di crisi tutti a licenziare e segare in blocco interi rami di produzione senza rendersi conto che cosi facendo si alimenta ulteriormente la crisi. Meno soldi = meno acquisti = meno produzione = meno lavoro = meno soldi e cosi via.
E invece è l'unica mossa sicura.
In tempo di crisi investire in qualcosa di sicuro(tagliare il personale in esubero)è l'unica soluzione per uscire dal circolo vizioso.
Purtroppo si chiama CRISI perchè non è un periodo facile, per nessuno. Io stesso sono disoccupato, ma non è che mi metto a prendermela con Internet, la società o le aziende. Mi informo e vedo che le crisi son cicliche, passeranno, e nel mio piccolo continuo ad INVESTIRE in qualcosa di davvero sicuro, chiaramente con rendimenti molto minori rispetto ai periodi di boom economico (guardate infatti come la BCE stia tagliando i tassi di interesse per limitare l'indebitamento relativo ai mutui)

another my 2 centS

the_wizard
27-01-2009, 16:10
@the_wizard

Attenzione a non cadere nel qualunquismo....la crisi internazionale non la ha certo generata l´Italia (ne col governo di destra, ne di sinistra, ne a causa dei talk show demenziali) ma da economie che nel tempo hanno fatto largo uso di credito al consumo ed ora non risecono ad onorare i debiti (vedi Islanda, Stati Uniti, Inghilterra dove le banche piú importanti sono fallite) anzi, proprio perché il modello bancario é diverso, l´Italia é stata colpita molto limitatamente...poi, essendo l´Italia un paese che basa la sua econimia sulle esportazioni, é ovvio che di riflesso ci sia entrata di conseguenza....

L´intervento di tazok mi sembra quello + condivisibile...anche se qui non parlerei "di crisi"...questa, secondo me, non é una crisi: questo é il crollo di un modello economico insostenibile...qua é come la grande depressione del 1929: bisogna buttare via tutto e ripartire da zero...

infatti io non ho fatto riferimento alla crisi internazionale, ma solo al nostro "malgoverno".

faccio notare cmq ke in italia il processo di impoverimento lo abbiamo già da qualke tempo, vedi crescita 0 mentre gli altri in eu avevano il 2% almeno.

Non voglio fare politica, che tanto in Italia è una farsa.

tazok
27-01-2009, 16:15
@the_wizard

Attenzione a non cadere nel qualunquismo....la crisi internazionale non la ha certo generata l´Italia (ne col governo di destra, ne di sinistra, ne a causa dei talk show demenziali)

sui talk show demenziali non sarei tanto convinto :D
non sai che influenza abbiano sulla visione nazional_popolare dell'attuale stato delle cose ;)

ma da economie che nel tempo hanno fatto largo uso di credito al consumo ed ora non risecono ad onorare i debiti (vedi Islanda, Stati Uniti, Inghilterra dove le banche piú importanti sono fallite) anzi, proprio perché il modello bancario é diverso, l´Italia é stata colpita molto limitatamente...

esatto, sono pienamente d'accordo, questo è sicuramente UNO dei vari motivi che hanno portato alla situazione odierna..


poi, essendo l´Italia un paese che basa la sua econimia sulle esportazioni, é ovvio che di riflesso ci sia entrata di conseguenza....

L´intervento di tazok mi sembra quello + condivisibile...anche se qui non parlerei "di crisi"...questa, secondo me, non é una crisi: questo é il crollo di un modello economico insostenibile...qua é come la grande depressione del 1929: bisogna buttare via tutto e ripartire da zero...
E' una crisi, perchè purtroppo il modello economico è quello, e quello rimarrà, secondo me...

Severnaya
27-01-2009, 16:28
"
"invece qui alla prima aria di crisi tutti a licenziare e segare in blocco interi rami di produzione senza rendersi conto che cosi facendo si alimenta ulteriormente la crisi. Meno soldi = meno acquisti = meno produzione = meno lavoro = meno soldi e cosi via."

E invece è l'unica mossa sicura.
In tempo di crisi investire in qualcosa di sicuro(tagliare il personale in esubero)è l'unica soluzione per uscire dal circolo vizioso.""


cioè tutte le aziende si mettono a licenziare e sarebbe una mossa sicura x uscire dalla crisi?

con migliaia di persone senza uno stipendio e che quindi nn comprano nulla e nn investono nulla perché nn hanno nulla da investire aiuterebbe il mondo a uscire dalla crisi?

ma in che universo parallelo?

tazok
27-01-2009, 16:36
"
"invece qui alla prima aria di crisi tutti a licenziare e segare in blocco interi rami di produzione senza rendersi conto che cosi facendo si alimenta ulteriormente la crisi. Meno soldi = meno acquisti = meno produzione = meno lavoro = meno soldi e cosi via."

E invece è l'unica mossa sicura.
In tempo di crisi investire in qualcosa di sicuro(tagliare il personale in esubero)è l'unica soluzione per uscire dal circolo vizioso.""


cioè tutte le aziende si mettono a licenziare e sarebbe una mossa sicura x uscire dalla crisi?

con migliaia di persone senza uno stipendio e che quindi nn comprano nulla e nn investono nulla perché nn hanno nulla da investire aiuterebbe il mondo a uscire dalla crisi?

ma in che universo parallelo?

Ti faccio un esempio..se vedi che ti sta per arrivare addosso un cazzotto..non è che tu prendi e gli vai incontro a tutta forza per fare la botta più grande..anzi, cerchi di evitarlo, e se non ci riesci di prenderti la botta di striscio.
Purtroppo, limitare i costi(diminuendo quindi la produzione-licenziando personale) è l'unica mossa attuativa in un mercato dove la domanda diminuisce..è chiaro che è solo una situazione di passaggio, intendiamoci, ma al momento(agli albori del problema) è la scelta migliore..e non saranno solo la philips, la amd, ibm e company a fare questa scelta, vedrai..

Okiya
27-01-2009, 16:53
Tutte le grandi aziende hanno già operato tagli significativi ed è lecito aspettarsi nuovi tagli nel futuro prossimo.

I motivi sono esattamente quelli spiegati da tazok!

Severnaya
27-01-2009, 17:00
ma ci credo Tazok che nn sarà l'unica, per tutto il 2008 il tg regionale della lombardia ha parlato di aziende che chiudevano i battenti o venivano trasferite all'estero.

Ma questi licenziamenti nn faranno certo aumentare i consumi, chi ha mutui o rate da pagare (auto o quello che vuoi) nn comprerà x far fronte alla mancanza dello stipendio, le banche difficilmente concederanno prestiti o proroghe, e quelle aziende nn verdranno i loro introiti aumentare xkè nessuno (in senso lato) comprerà i loro prodotti.

nn è licenziare che schivi il pugno... così ti fai dare anche un calcio nel... :V

tazok
27-01-2009, 17:07
Ma questi licenziamenti nn faranno certo aumentare i consumi, chi ha mutui o rate da pagare (auto o quello che vuoi) nn comprerà x far fronte alla mancanza dello stipendio, le banche difficilmente concederanno prestiti o proroghe, e quelle aziende nn verdranno i loro introiti aumentare xkè nessuno (in senso lato) comprerà i loro prodotti.

appunto.. se nessuno compra i tuoi prodotti..e i prodotti/servizi sono realizzati da personale...che senso ha produrre in esubero(mantenendo quindi il personale)?
E' davvero contro ogni logica economica..

E si chiama appunto "crisi" perchè si innesca un circolo vizioso, come lo descrivi tu, ma la mossa migliore, al momento(e purtroppo) è il licenziamento, fino al nuovo incrocio della domanda/offerta :(

luke3
27-01-2009, 17:08
Che dire di sta crisi,c'è poco da stare tranquilli, è una crisi a livello mondiale senza precedenti, iniziata da una cattiva abitudine Americana,quello di non rinunciare niente tanto si paga a rate, ci si indebbita finc'he non si finisce col sedere al vento.
Le banche col passare degli anni iniziano capire che la povera gente sta arrivando a capolinea, e al posto di non farle piu credito preferisce investire i debiti Americani in prodotti bancari e venderli in tutto il mondo, fino quando, come una grande bolla d'aria che a furia di gonfialra è scoppiata lasciando senza soldi tutti coloro che hanno comprato tali prodotti.
Ora le aziende che fanno? mi pare ovvio cercano di salvare il piu possibile licenziando i lavoratori, anche perché sanno che per un po di anni la richiesta si abbassa.

Severnaya
27-01-2009, 17:13
ma se è un circolo vizioso come tu dici allora nn se ne viene a capo

le aziende da questo pto di vista nn hanno mia fatto sacrifici xkè il loro fine è avere un fatturato in attivo nn quello di distribuire stipendio

spostandosi all'estero (cosa che nn tutte le aziende possono permettersi per fortuna!) trovano solo nuovi consumatori e nuovi lavoratori pagati ancor meno del loro paese d'origine

ma così nn si esce dalla crisi

ora tu mi dici che è necessario licenziare ma nn dici il passo successivo, almeno se ce lo dici ci possiamo preparare e tirare un sospiro di sollievo

DeMonViTo
27-01-2009, 17:53
Ragazzi i poveri erano quelli che nel 29 morivano di fame (come diceva tazok).

Ora siamo poveri perche' non arriviamo alla fine del mese pero' venerdi' sabato e domenica aperitivo e discoteca?
Siamo poveri perche' non riusciamo a pagarci i weekend fuori italia o la settimana bianca e quella in sardegna?
Siamo poveri perche' non abbiamo 42" ?
Siamo poveri se non cambiamo pezzi nel pc una volta al mese?

Ora ci sono le finanziarie che danno soldi pure a quelli che hanno i protesti... (vuol dire ke non hanno pagato in passato :D )

Bha Tutti sperperano il loro denaro, ma lo fanno perche' e' loro :D

tazok
27-01-2009, 17:57
ora tu mi dici che è necessario licenziare ma nn dici il passo successivo, almeno se ce lo dici ci possiamo preparare e tirare un sospiro di sollievo

il passo successivo, purtroppo, è l'attesa.
Se vuoi un mio parere PERSONALE quindi con buona probabilità sbagliato( :D ) in Italia c'è bisogno di un forte scossone statale, che rimetta in moto l'economia..Investimenti a fondo perduto, oppure un innesto di moneta alle banche(che alla fine sono i veri smistatori del denaro..)

L'unico esempio calzante, che mi viene da proporti, è l'avvento del nazional-socialismo dopo la crisi del '29... l'idea di fondo è corretta, poi è stata sfruttata per principi completamente sbagliati(come spero tutti converrete..)
Altro non sò, il futuro purtroppo non lo leggo :(

Jim81
27-01-2009, 19:49
Per me la colpa è di Carcarlo Pravettoni

e chi non sa chi sia...lo cercase su youtube :)

lowenz
27-01-2009, 20:09
LOL, Pravettoni :D

Severnaya
27-01-2009, 21:16
DeMonViTo

siamo in crisi perché nn riusciremo a comprarci una casa e a creare una famiglia o solamente a vivere da soli prima dei 40 anni magari senza l'aiuto di papà e mamma... nn il fine settimana o il 42 pollici...


tazok

stare a guardare nn credo cambierà qualcosa, se capita un'incidente cosa fai? stai a guardare? sicuramente il problema nn si risolve da solo, perché nn è fisiologico ma indotto dalle speculazioni

statale? e chi ci aiuterà Berlusconi? ma nn diciamo .......ate, Veltroni? ma nn gli passa manco x l'anticamera del cervello...

è da almeno 25 anni che nn esiste la politica in italia

Ligos
27-01-2009, 22:12
Ragazzi i poveri erano quelli che nel 29 morivano di fame (come diceva tazok).

Ora siamo poveri perche' non arriviamo alla fine del mese pero' venerdi' sabato e domenica aperitivo e discoteca?
Siamo poveri perche' non riusciamo a pagarci i weekend fuori italia o la settimana bianca e quella in sardegna?
Siamo poveri perche' non abbiamo 42" ?
Siamo poveri se non cambiamo pezzi nel pc una volta al mese?

Ora ci sono le finanziarie che danno soldi pure a quelli che hanno i protesti... (vuol dire ke non hanno pagato in passato :D )

Bha Tutti sperperano il loro denaro, ma lo fanno perche' e' loro :D

Siamo in crisi perchè, se guadagno 1100€ al mese ( dopo 10 anni di anzianità ) e pago 400€ al mese di affitto + 120€ al mese di spese + acqua, luce e gas, magari non spendo soldi per nient'altro tranne che il mangiare, altro che 42"! Ma dove vivi ? Ma lo sai quando prende un operaio metalmeccanico in Italia?? E poi con le 50€ al mese che magari mi rimangono, devo pensare a tenermele strette perchè ogni 6 mesi c'è l'assicurazione auto e ogni anno il bollo , sperando sempre che nono capiti nessun inconveniente!!

jined
27-01-2009, 23:57
Evvai! Benvenuti alla grande sfoltita!

Chi è il prossimo?

Epson?

yossarian
28-01-2009, 00:33
il passo successivo, purtroppo, è l'attesa.
Se vuoi un mio parere PERSONALE quindi con buona probabilità sbagliato( :D ) in Italia c'è bisogno di un forte scossone statale, che rimetta in moto l'economia..Investimenti a fondo perduto, oppure un innesto di moneta alle banche(che alla fine sono i veri smistatori del denaro..)

L'unico esempio calzante, che mi viene da proporti, è l'avvento del nazional-socialismo dopo la crisi del '29... l'idea di fondo è corretta, poi è stata sfruttata per principi completamente sbagliati(come spero tutti converrete..)
Altro non sò, il futuro purtroppo non lo leggo :(

assolutamente contrario a finanziamenti alle banche se prima non si riscrivono le regole e non vedo i banchieri coinvolti nei vari crack (cirio, parmalat, tangobond, lehman, ecc) condannati a pagare di tasca loro a risarcire i malcapitati. Altrimenti, tanto vale regalare soldi ai cravattari

DeMonViTo
28-01-2009, 00:48
Siamo in crisi perchè, se guadagno 1100€ al mese ( dopo 10 anni di anzianità ) e pago 400€ al mese di affitto + 120€ al mese di spese + acqua, luce e gas, magari non spendo soldi per nient'altro tranne che il mangiare, altro che 42"! Ma dove vivi ? Ma lo sai quando prende un operaio metalmeccanico in Italia?? E poi con le 50€ al mese che magari mi rimangono, devo pensare a tenermele strette perchè ogni 6 mesi c'è l'assicurazione auto e ogni anno il bollo , sperando sempre che nono capiti nessun inconveniente!!

Scusa non mi sono spiegato bene.

Intendevo dire che non esiste piu' il povero di una volta. Ora i poveri e' una persona che cmq lavora e che ha un reddito. Mentre prima era povero chi non aveva soldi.

Il discorso del tv ecc era riferito sempre ai nuovi poveri che non riescono ad arrivare alla fine del mese pero' con i finanziamenti riescono a fare tutto, salvo poi trovarsi stretti dalle corde.

tazok
28-01-2009, 01:10
assolutamente contrario a finanziamenti alle banche se prima non si riscrivono le regole e non vedo i banchieri coinvolti nei vari crack (cirio, parmalat, tangobond, lehman, ecc) condannati a pagare di tasca loro a risarcire i malcapitati. Altrimenti, tanto vale regalare soldi ai cravattari

purtroppo lo stato è troppo burocratico e poco avvezzo a far girare il denaro..gli unici profilatori di esso possono essere solamente le banche...giusto il riscrivere le regole, ma nello stato economico odierno, sono loro che DEBBONO gestire lo smistamento del denaro(finanziare imprese, prestare soldi, fornire un luogo di risparmio assicurato)

manga81
28-01-2009, 06:41
Siamo in crisi perchè, se guadagno 1100€ al mese ( dopo 10 anni di anzianità ) e pago 400€ al mese di affitto + 120€ al mese di spese + acqua, luce e gas, magari non spendo soldi per nient'altro tranne che il mangiare, altro che 42"! Ma dove vivi ? Ma lo sai quando prende un operaio metalmeccanico in Italia?? E poi con le 50€ al mese che magari mi rimangono, devo pensare a tenermele strette perchè ogni 6 mesi c'è l'assicurazione auto e ogni anno il bollo , sperando sempre che nono capiti nessun inconveniente!!

400euro se sei fortunato...

la realtà spesso è ancora peggiore, varia da città a città, al sud spesso si lavora in nero per soli 2,5/5euro l'ora, spesso pure i laureati sono costretti a lavorare in nero per 4-5 euro, per non parlare degli affitti che spesso per un semplice bivani ci vogliono almeno 500/700euro ai quali aggiungere acqua/luce/gas/spazzatura/condominio ecc...

oggi se in una famiglia non si ha già la casa di proprietà ci vogliono per vivere circa 2000euro ma lo stipendio medio dell'impiegato è di 1100/1200 euro (se messo in regola, cosa che al sud è mooolto difficile)

Asterion
28-01-2009, 08:53
sta crisi è davvero preoccupante!
considerando che il settore dell'elettronica è quello che ha subito meno cali di vendite, ma sono comunque costretti a riassetti aziendali, figuriamoci gli altri settori industriali come sono ridotti!

Io sento ogni giorno qualche azienda che diminuisce i posti di lavoro o chiude direttamente. Secondo me la parte peggiore della crisi deve ancora venire.

Okiya
28-01-2009, 09:21
400euro se sei fortunato...

la realtà spesso è ancora peggiore, varia da città a città, al sud spesso si lavora in nero per soli 2,5/5euro l'ora, spesso pure i laureati sono costretti a lavorare in nero per 4-5 euro, per non parlare degli affitti che spesso per un semplice bivani ci vogliono almeno 500/700euro ai quali aggiungere acqua/luce/gas/spazzatura/condominio ecc...

oggi se in una famiglia non si ha già la casa di proprietà ci vogliono per vivere circa 2000euro ma lo stipendio medio dell'impiegato è di 1100/1200 euro (se messo in regola, cosa che al sud è mooolto difficile)

e noi al nord siamo "costretti" ad assumere extra-comunitari perchè non ci sono italiani disposti a lavorare (con stipendi decisamente più alti rispetto a quelli da voi citati) per orari regolarissimi.

Non conosco la situazione del sud, pertanto non la commento, però conosco abbastanza quella del nord-ovest. Con un po' di disponibilità (ad esempio a spostarsi) non ci sono difficoltà a trovare un lavoro regolare e ben pagato. Questo vale per laureati e non.

Per il resto se si ha famiglia ci vogliono 2000€, verissimo, ma si spera che non sia soltanto una la persona che lavora all'interno della famiglia!

Asterion
28-01-2009, 09:46
e noi al nord siamo "costretti" ad assumere extra-comunitari perchè non ci sono italiani disposti a lavorare (con stipendi decisamente più alti rispetto a quelli da voi citati) per orari regolarissimi.

Non conosco la situazione del sud, pertanto non la commento, però conosco abbastanza quella del nord-ovest. Con un po' di disponibilità (ad esempio a spostarsi) non ci sono difficoltà a trovare un lavoro regolare e ben pagato. Questo vale per laureati e non.

Per il resto se si ha famiglia ci vogliono 2000€, verissimo, ma si spera che non sia soltanto una la persona che lavora all'interno della famiglia!

A quali lavori ti riferisci? Considera che ci sono persone con serie difficoltà a spostarsi: chi ha famiglia non può lasciare tutto e partire senza la sicurezza di un lavoro stabile.

Se non ricordo male lo stipendio medio si aggira sui 1100€. Indipendentemente dalle responsabilità, non si tratta di uno stipendio in linea con il costo della vita.

yossarian
28-01-2009, 11:21
purtroppo lo stato è troppo burocratico e poco avvezzo a far girare il denaro..gli unici profilatori di esso possono essere solamente le banche...giusto il riscrivere le regole, ma nello stato economico odierno, sono loro che DEBBONO gestire lo smistamento del denaro(finanziare imprese, prestare soldi, fornire un luogo di risparmio assicurato)

ti ricordo che sono loro l'artefice principale di questa crisi grazie al modo troppo disinvolto di gestire i soldi altrui e a regole poco chiare, troppo permissive e facilmente aggirabili. Inoltre, non è affatto vero che il sistema bancario italiano è più solido. Non sono ancora stati diffusi dati ufficiali circa l'esposizione delle banche italiane nei confronti di lehman e compagunia bella e non mi stupirei se questi dati non fossero in possesso neppure di ABI e banca d'italia. Infine, fare regalie, fossero pure una tantum, a chi fa uso di questo denaro per fare speculazioni, erogare mutui a tassi fuori mercato, applicare tassi usurai a debito (e corrispondere una miseria a credito), regalare soldi a chi si muove troppo disinvoltamente sul mercato delle aste immobiliari (uno dei nuovi business su cui si sono gettati in tanti a danno di chi lavora onestamente per stipendi da fame), sarebbe non solo eticamente scorretto, ma equivarrebbe a regalare soldi ad un'associazione a delinquere per continuare a fare i propri porci comodi.
Ribadisco il concetto: o si riscrivono le regole, in maniera molto meno vantaggiosa per banche ed istituti di credito (in italia sono tutelati molto più che nel resto del mondo e spesso a sproposito), oppure, per quanto mi riguarda, meglio che falliscano loro piuttosto che un'industria automobilistica o che lavora nel settore dell'IT.
Se devono arrivare loro dei soldi, questi soldi devono servire prima a ripianare il debito di imprese e famiglie: in modo da riparare almeno in parte alle ruberie degli istituti di credito e da evitare che possano continuare a speculare sulle disgrazie altrui grazie a leggi compiacenti.

Ligos
28-01-2009, 11:28
400euro se sei fortunato...

la realtà spesso è ancora peggiore, varia da città a città, al sud spesso si lavora in nero per soli 2,5/5euro l'ora, spesso pure i laureati sono costretti a lavorare in nero per 4-5 euro, per non parlare degli affitti che spesso per un semplice bivani ci vogliono almeno 500/700euro ai quali aggiungere acqua/luce/gas/spazzatura/condominio ecc...

oggi se in una famiglia non si ha già la casa di proprietà ci vogliono per vivere circa 2000euro ma lo stipendio medio dell'impiegato è di 1100/1200 euro (se messo in regola, cosa che al sud è mooolto difficile)



Si, 400€ ma in un paesino dimenticato da tutti...... certo che a Torino un affitto di 400€ è impensabile.

tazok
28-01-2009, 11:50
[CUT]


Sono sicuro che allo stato attuale delle cose, il sistema bancario(ma non solo quello italiano, direi quello internazionale) non sia adeguato per lo scopo.
Però, sinceramente, lo stato non può sopperire alla necessità di un organo smistatore di denaro. In realtà, al momento, le banche sono un "male necessario", ma se si modificasse un pò la realtà nazionale, potrebbero diventare qualcosa di più "positivo",detto in senso lato.
Comunque concordo, la mia era solo una ipotesi personale con molte variabili al corredo ;)

yossarian
28-01-2009, 12:01
Sono sicuro che allo stato attuale delle cose, il sistema bancario(ma non solo quello italiano, direi quello internazionale) non sia adeguato per lo scopo.
Però, sinceramente, lo stato non può sopperire alla necessità di un organo smistatore di denaro. In realtà, al momento, le banche sono un "male necessario", ma se si modificasse un pò la realtà nazionale, potrebbero diventare qualcosa di più "positivo",detto in senso lato.
Comunque concordo, la mia era solo una ipotesi personale con molte variabili al corredo ;)

infatti io dico che è sbagliato questo sistema, così come è articolato, non che sia sbagliato il principio. Se si cambiano le regole, riequilibrando le cose, il sistema può iniziare a funzionare come dovrebbe e come avrebbe dovuto. Evidentemente, però, cambiare le regole non pare essere una priorità né di questo né di altri governi e c'è da chiedersene (domanda retorica) il motivo.

Okiya
28-01-2009, 12:22
A quali lavori ti riferisci? Considera che ci sono persone con serie difficoltà a spostarsi: chi ha famiglia non può lasciare tutto e partire senza la sicurezza di un lavoro stabile.


Camerieri di sala, cucina, manutenzione, tutti lavori da Hotel/Ristorante/Residence/Settore turistico.

:)

za87
28-01-2009, 12:22
azz.. un'altra azienda in crisi nel settore...
speriamo si riprendano un pò tutti perchè le persone che stanno perdendo il posto sono davvero tante

Asterion
28-01-2009, 14:16
Camerieri di sala, cucina, manutenzione, tutti lavori da Hotel/Ristorante/Residence/Settore turistico.

:)

Alla fine della scorsa estate su rai2 hanno fatto un interessante servizio sullo stato del turismo in Italia. I nostri dati erano inferiori a quelli della Spagna dove hanno investito molto nella formazione di professionisti del settore, lamentando forti carenze nei servizi offerti qui in Italia.

Nonostante la buona volontà del singolo, occorre comunque valutare se lo stipendio permette al lavoratore di sostenersi.

figliolo84
28-01-2009, 14:51
sono pienamente daccordo con te (UVZ),ma purtroppo pochi la pensano come io e tu e questi sono i risultati !

Belsatam
29-01-2009, 06:06
Ragazzi il problema secondo me e' un altro.

Le mega aziende sono anni che hanno chiuso le fabbriche qui e le hanno aperte nei paesi dell'EST e del terzo mondo.
Cosa succede?

Succede che se io sono la Philips e chiudo le fabbriche in germania e le apro in pakistan faccio le seguenti cose:

1 ) do lavoro ai pakistanesi ma li pago 50 euro al mese ovvero li sfrutto e loro con uno stipendio cosi se lo scordano di potersi comprare i miei televisori
2) Importo i miei televisori in europa e li metto sul mercato a prezzo concorrenziale (tanto comunque ci guadagno una cifra perche' la mano d'opera non la pago un cacchio)
3) Ora il problema e' che io vendo un prodotto in europa pero' i soldi che mi metto in saccoccia non li reinvesto in europa...non pago degli operai europei...non pago le tasse in europa....perche' le mie fabbriche ce l'ho in pakistan e la sede legale me la faccio in Lussemburgo cosi nessuno mi rompe il cazzo...
4) Allora dove vanno i miei soldi??? di sicuro non in pakistan! ...Un po me li metto in Lussemburgo e con il resto mi faccio una finanziaria tipo FINDOMESTIC, CETELEM o altri per prestare alla gente i soldi necessari a comprarsi il mio televisore cosi' guadagno sul televisore e guadagno anche sulle rate che sparo al 13%
5) Se poi ho della gente che mi frega e che si prende il televisore e poi non mi paga le rate mi faccio rimborsare dall'assicurazione che a sua volta si fa rifinanziare dalla banca che a sua volta (in teoria) si fa dare i soldi dai RISPARMIATORI.
6) ma i risparmiatori dove sono se il lavoro in europa non c'e' perche' le fabriche sono in PAKISTAN??? BUONA DOMANDA!!
7) Quando le banche non hanno piu'soldi e non ci sono piu' clienti allora si licenzia la gente e si invoca l'aiuto dello stato..se poi la gente muore di fame....chi se ne fotte?? no??? Ecco qua signori e signore la GLOBALIZZAZIONE


GLOBALIZZAZIONE vuol dire che io che ho una fabbrica ho il permesso di investire e di creare lavoro nei paesi poveri per incentivare l'economia del terzo mondo....che in parole povere vuol dire NON MI BASTA GUADAGNARE.....VOGLIO STRAGUADAGNARE...E PER STRAGUADAGNARE DEVO TROVARE UN MODO DI PAGARE MENO LA GENTE...E SE I SINDACATI NON ME LO FANNO FARE ALLORA VADO A SFRUTTARE LE PERSONE E LE RISORSE DEI PAESI POVERI DOVE NON C'E' CONTROLLO E DOVE POSSO INQUINARE COME MI PARE E LE FABBRICHE CHE HO QUI LE CHIUDO E GLI OPERAI A 1000 EURO LI SBATTO A CASA CHE IO CON 1000 EURO CI PAGO 20 CINESINI.

MORALE DELLA FAVOLA??

L'economia si basa sul fatto che io devo produrre dove vendo!

Dove tolgo l'acqua la devo rimettere se voglio che l'acqua circoli in moto perpetuo.

Se la tolgo da una parte e la metto dall'altra alla fine avro' una parte che non ha piu' acqua.

PERCHE' E' STATA FATTA LA GLOBALIZZAZIONE ??

Perche' le aziende dicevano che se devono produrre in europa non ce la fanno ad essere competitive con i cinesini allora anche loro vogliono l'opportunita' di andare a fare le fabbriche dove la manodopera la si sfrutta.

CHI NON ERA D'ACCORDO CON LA GLOBALIZZAZIONE E AVEVA DETTO TUTTO QUESTO GIA NEL 2006 ???

IL MINISTRO TREMONTI

CHI L'HA ASCOLTATO?

Nessuno perche' e' di destra allora e' uno stronzo.

DA WIKIPEDIA:

Autore di diverse opere a sfondo economico-finanziario, Giulio Tremonti ha scritto Lo Stato criminogeno , Le cento tasse degli italiani, La fiera delle tasse, Il federalismo fiscale (sulla proposta di devolution avanzata dalla Lega Nord), Il fantasma della povertà, Rischi Fatali, in cui presenta i problemi economici della nuova Europa in relazione alla rapidissima crescita della Cina, e l'ultimo La paura e la speranza sempre sui temi della globalizzazione e dei rapporti con il colosso orientale.


Saluti dal Lussemburgo

Belsatam
29-01-2009, 06:55
un piccolo spunto di riflessione:

http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2009/01/28/The_Millionaire_i_bambi-attori_di_nuovo_nelle_baracche.html

Asterion
29-01-2009, 09:08
CHI NON ERA D'ACCORDO CON LA GLOBALIZZAZIONE E AVEVA DETTO TUTTO QUESTO GIA NEL 2006 ???

IL MINISTRO TREMONTI

CHI L'HA ASCOLTATO?

Nessuno perche' e' di destra allora e' uno stronzo.



A parte che non c'è bisogno di urlare :)

Ho letto un bellissimo libro di Tremonti: "la paura e la speranza". Sono rimasto di sasso perché il libro, secondo me, dice cose sacrosante. Il problema è che, da ministro, non si comporta in coerenza con quello che scrive.
Può anche darsi che non abbia tutta la libertà d'azione che vorrebbe, però il ministro è lui e i meriti, come il biasimo, sempre sulla testa sua ricadono.

uvz
29-01-2009, 12:44
Se nel 2009 siete convinti che scrivere maiuscolo sia urarlare (una prassi che risale all'Internet testuale) è palese che non possiate capire niente di economia.

Questo di Internet è un altro capro espiatorio. Non si parla di crisi del settore Audio-Video, ma la crisi è MONDIALE, notabile sin dalle prime avvisaglie sul petrolio.
Quale avvisaglia del petrolio? Quando la domanda/offerta glielo permise ai petrolieri di aumentarlo a dismisura fino a 100 e passa dollari al barirle? Tanto si può fare, chi se ne frega se rimanendo seduto nella mio ufficio da superdirigente faccio modifiche indiscriminate che possono influenzare la vita di milioni, centinaia di milioni di persone.
E il 50% dei spostamenti in automobile nelle grosse città sono sotto i 5 KM, quindi sostituibilissimi con altri mezzi

La vera crisi è quando la gente non può più spendere nulla perchè nel corso degli anni è stata pagata sempre meno, e...
O quando la gente non può più spendere i soldi perchè li butta via comprando affogandosi nel superfluo (cellulari, centri di bellezza, etc.). Potete raccontarvela fino all'infinito, ma 2+2 continua a fare 4 e non 50.
Moltissimi giovani fanno fatica ad arrivare a fine mese (con il loro stipendio), anche anche quando vivono con i loro genitori. Ma da dove pensate che possano arrivare gli imprenditori di domani, dalla cielo?

Siamo in crisi perchè, se guadagno 1100€ al mese ( dopo 10 anni di anzianità ) e pago 400€ al mese di affitto + 120€ al mese di spese + acqua, luce e gas, magari non spendo soldi per nient'altro tranne che il mangiare, altro che 42"! Ma dove vivi ? Ma lo sai quando prende un operaio metalmeccanico in Italia?? E poi con le 50€ al mese che magari mi rimangono, devo pensare a tenermele strette perchè ogni 6 mesi c'è l'assicurazione auto e ogni anno il bollo , sperando sempre che nono capiti nessun inconveniente!!
Certo, se sei povero fai la vita ritirata e vivi per soppravvivre. Come è sempre stato e come sempre sarà.
Guardatevi qualche film italiani anni '50. Allora l'Italia era povera. E ha fatto i soldi, oltre a investimenti americani (contro il pericolo comunista), oltre a tanti altri motivi, anche perchè appena aveva dei soldi non andava a spenderli ma li teneva da parte per "arrichirsi", Per futuri investimenti (leggasi anche casa propia, non soltanto investimento finanziario, che allora non sapevano cosa era).

Il discorso del tv ecc era riferito sempre ai nuovi poveri che non riescono ad arrivare alla fine del mese pero' con i finanziamenti riescono a fare tutto, salvo poi trovarsi stretti dalle corde.
Da alcuni anni anche in Italia c'è la diffusione di comprare debiti. Consumismo, 100 meglio di 10, 1000 meglio di 100. Indifferentemnte se si vendono medicine vitali, profumi o prestiti (debiti).

La globalizzazione (criticata da molti e da molto prima del 2006, ma non sentono parlare in tv) vuole che tutto il mondo sia a nostra immagine e somiglianza così le industrie occidentali al posto di vendere i propi prodotti in 10 nazioni, li vendono in 100 nazioni. Però
LE MULTINAZIONALI NON HANNO PATRIA

I crac famosi non incidono tanto l'economia. Come quando vengono fuori i casi di latte contaminato con un certo veleno. I tumori e tante altre malattie diffuse oggi non sono causati da casi di contaminazioni una o meno volte all'anno, ma sono causate dal cibo comune della società. Se la società fosse economicamente sana, non succederebbe niente, o quasi niente, dopo il fallimento della Parmalat.

Riguardo ai discorsi poveri, lavoratori che si spostano oppure no, etc. Il mondo non è in bianco e nero. Se uno scrive che la gente non si vuole spostare, non significa che tutti quelli che non si spostano non lo vogliono fare. Ci sono quelli, come scritto, che non possono.

Scusate se per una volta in vita mia me la tiro. Ma essendo abituato a quasi tutti che mi buttano la merda in faccia, ogni tanto voglio gratificarmi da solo.
Quando andavo alle superiori nella prima metà degli anni '90 (quindi minorenne, adolescente) compravo soltanto quaderni con scritto sopra carta riciclata e made in Italy. Chi è che lo faceva allora? E a quell'età e con l'immaturità che avevamo noi giovani educati all'oscuro dei problemi della vita? E chi lo fa al giorno d'oggi? Quasi nessuno immagino.

tazok
29-01-2009, 14:19
Se nel 2009 siete convinti che scrivere maiuscolo sia urarlare (una prassi che risale all'Internet testuale) è palese che non possiate capire niente di economia.


purtroppo, come al solito, sei male informato...
http://it.wikipedia.org/wiki/Netiquette

leggiti il punto 12.
Chiaramente, da un esperto di economia come te, non ci si aspetta di conoscere la Netiquette.
Senza offesa, ma prima di scrivere, ribadisco, è meglio informarsi bene :rolleyes:


Quale avvisaglia del petrolio? Quando la domanda/offerta glielo permise ai petrolieri di aumentarlo a dismisura fino a 100 e passa dollari al barirle? Tanto si può fare, chi se ne frega se rimanendo seduto nella mio ufficio da superdirigente faccio modifiche indiscriminate che possono influenzare la vita di milioni, centinaia di milioni di persone.
E il 50% dei spostamenti in automobile nelle grosse città sono sotto i 5 KM, quindi sostituibilissimi con altri mezzi


Definizione di "avvisaglia":
indizio, sintomo
Sinonimi: accenno, cenno, preavviso, preannuncio, presagio, segnale


Cosa non ti è chiaro, nella frase che ti ho scritto? L'avvisaglia era dovuta al repentino aumento del prezzo del petrolio, dovuto in parte alla crisi Usa, in parte alla situazione del medio oriente, e da tanti altri fattori. L'esempio più calzante, comunque, era la crisi della lehman b. cosa che ovviamente non hai preso in considerazione ;-)


O quando la gente non può più spendere i soldi perchè li butta via comprando affogandosi nel superfluo (cellulari, centri di bellezza, etc.). Potete raccontarvela fino all'infinito, ma 2+2 continua a fare 4 e non 50.


Ancora con questa storia?
La legge della domanda e dell'offerta è quella, non puoi dire che 2+2 non fà 50...mi sembra il classico esempio di chi non sà cosa dire!
Se tu hai un bisogno(chiaramente non "primario", come il mangiare il dormire e il vestirsi, ma il discorso è più articolato..te lo semplifico cosi magari ci capiamo meglio) indotto, come può esserlo il comunicare a tutti i costi con l'ultimo telefono o il vestire D&G, tenderai a soddisfarlo.
L'economia, come il "diritto", si basa sul soddisfacimento del bisogno.
Non esiste il "superfluo", esistono bisogni più o meno fondamentali, che si basano sulla concezione di vita di un individuo(che se mi permetti, per il libero arbitrio, è inappellabile).


Moltissimi giovani fanno fatica ad arrivare a fine mese (con il loro stipendio), anche anche quando vivono con i loro genitori. Ma da dove pensate che possano arrivare gli imprenditori di domani, dalla cielo?

Ci saranno imprenditori più o meno bravi, sicuramente tu sarai un buon imprenditore..altri meno. Che c'è di strano? e perchè scrivi rosso? :rolleyes:

Certo, se sei povero fai la vita ritirata e vivi per soppravvivre. Come è sempre stato e come sempre sarà.
Guardatevi qualche film italiani anni '50. Allora l'Italia era povera.

:rolleyes: :rolleyes: ma perchè scrivi queste cose.. poi la gente ci crede!
informati di nuovo
http://it.wikipedia.org/wiki/Boom_economico
In Italia il boom economico, o il miracolo economico.. è accaduto proprio negli anni 50..ma che povera! il 6.8% di incremento nel reddito!!ma quando mai?? :muro:


E ha fatto i soldi, oltre a investimenti americani (contro il pericolo comunista), oltre a tanti altri motivi, anche perchè appena aveva dei soldi non andava a spenderli ma li teneva da parte per "arrichirsi", Per futuri investimenti (leggasi anche casa propia, non soltanto investimento finanziario, che allora non sapevano cosa era).

veramente, la spinta è stata in maniera massiccia dovuta all'abolizione del protezionismo Italico..e l'ingresso nel mercato comune, più che dal risparmio (che in quel periodo era praticamente assente, visto che si guadagnava pochissimo)

Da alcuni anni anche in Italia c'è la diffusione di comprare debiti. Consumismo, 100 meglio di 10, 1000 meglio di 100. Indifferentemnte se si vendono medicine vitali, profumi o prestiti (debiti).

Questo è il vero ORRORE, l'indebitamento. Bisogna evitarlo a tutti i costi. Su questo sono d'accordo con te (finalmente :D )

Scusate se per una volta in vita mia me la tiro. Ma essendo abituato a quasi tutti che mi buttano la merda in faccia, ogni tanto voglio gratificarmi da solo.

Fai male. A forza di tirare, si potrebbe rompere :D

Quando andavo alle superiori nella prima metà degli anni '90 (quindi minorenne, adolescente) compravo soltanto quaderni con scritto sopra carta riciclata e made in Italy. Chi è che lo faceva allora? E a quell'età e con l'immaturità che avevamo noi giovani educati all'oscuro dei problemi della vita? E chi lo fa al giorno d'oggi? Quasi nessuno immagino.

Bravo, questo mi porta al discorso sulle dinamiche dominanti:"il risultato migliore si ottiene quando ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé e per il gruppo" introdotto dal mai pago John Nash.
http://it.wikipedia.org/wiki/Equilibrio_di_Nash

ma tu pensi che il 99% della popolazione conosca questo pensiero? non credo :rolleyes:
La gente continuerà a fare ciò che è meglio per se (il quaderno cinese costa 1 euro in meno, prendo quello) proprio perchè il gruppo è composto da gente che "non sceglie per il gruppo".
Cito testualmente da wikipedia:
"In conclusione, ogni giocatore troverà comunque preferibile non rischiare e giocare la propria strategia dominante, e la soluzione del gioco resterà comunque l'equilibrio di Nash, anche se esso non garantisce il massimo guadagno possibile."
Ma questo è diverso dal parlare di quaderni..bisognerebbe scriverci di più e parlarne di meno :(

Asterion
29-01-2009, 14:28
Se nel 2009 siete convinti che scrivere maiuscolo sia urarlare (una prassi che risale all'Internet testuale) è palese che non possiate capire niente di economia.

Io ne sono convinto. Generalizzando è inutile maleducazione. Inutile, perché non vieni ascoltato di più se scrivi in maiuscolo o in rosso.
Quello che per te è palese per me è insensato: che c'entra l'economia?


Quale avvisaglia del petrolio? Quando la domanda/offerta glielo permise ai petrolieri di aumentarlo a dismisura fino a 100 e passa dollari al barirle? Tanto si può fare, chi se ne frega se rimanendo seduto nella mio ufficio da superdirigente faccio modifiche indiscriminate che possono influenzare la vita di milioni, centinaia di milioni di persone.
E il 50% dei spostamenti in automobile nelle grosse città sono sotto i 5 KM, quindi sostituibilissimi con altri mezzi

Generalizzi troppo secondo me. 5KM possono essere tanti o pochi, dipende da come sei collegato. Qui a Roma, quando le scuole sono chiuse c'è meno traffico. Forse chi deve accompagnare i figli a scuola, prima di andare in ufficio, non trova efficienti i mezzi pubblici.


O quando la gente non può più spendere i soldi perchè li butta via comprando affogandosi nel superfluo (cellulari, centri di bellezza, etc.). Potete raccontarvela fino all'infinito, ma 2+2 continua a fare 4 e non 50.
Moltissimi giovani fanno fatica ad arrivare a fine mese (con il loro stipendio), anche anche quando vivono con i loro genitori. Ma da dove pensate che possano arrivare gli imprenditori di domani, dalla cielo?

Che la colpa sia tutta del superfluo ci credo poco. C'è sicuramente chi non vuole rinunciare ad un tenore di vita che non può più permettersi ma c'è pure chi non ce la fa ad arrivare a fine mese perché il potere d'acquisto, da anni, è diminuito.

Al di la degli slogan di governo sul "rilanciare le spese", io credo che l'economia si basi anche sul risparmio: lasciare i sodli a fruttare in banca, fornire liquidità per le imprese che costruiscono e producono.


Certo, se sei povero fai la vita ritirata e vivi per soppravvivre. Come è sempre stato e come sempre sarà.

Non è una bella prospettiva: sarà anche così ma non mi rassegno ad accettarla.


Guardatevi qualche film italiani anni '50. Allora l'Italia era povera. E ha fatto i soldi, oltre a investimenti americani (contro il pericolo comunista), oltre a tanti altri motivi, anche perchè appena aveva dei soldi non andava a spenderli ma li teneva da parte per "arrichirsi", Per futuri investimenti (leggasi anche casa propRia, non soltanto investimento finanziario, che allora non sapevano cosa era).

Il pericolo comunista?? Vabbè, meglio non allargare troppo il discorso.


Da alcuni anni anche in Italia c'è la diffusione di comprare debiti. Consumismo, 100 meglio di 10, 1000 meglio di 100. Indifferentemnte se si vendono medicine vitali, profumi o prestiti (debiti).

La gente non ci sta ad ammettere di non potersi più permettere il proprio stile di vita e si indebita, peggiorando la situazione. Si fanno debiti per tutto: hanno iniziato dai viaggi, agli elettrodomestici, giorni fa ho visto la pubblicità di una finanziaria in un negozio di vestiti :(


La globalizzazione (criticata da molti e da molto prima del 2006, ma non sentono parlare in tv) vuole che tutto il mondo sia a nostra immagine e somiglianza così le industrie occidentali al posto di vendere i propi prodotti in 10 nazioni, li vendono in 100 nazioni. Però
LE MULTINAZIONALI NON HANNO PATRIA


Scusa ma questo per me non ha senso. La globalizzazione non è questo, anche se, senza una disciplina ferrea in materia di scambi, la globalizzazione diventa una scusa per produrre a poco e vendere a tanto. Vendere a gente che, giorno dopo giorno, ha sempre meno soldi per comprare.

Le Dogane, dove lavoro, vigilano sulle merci importate applicando in molti casi dazi anti-dumping e regolamenti comunitari con lo scopo (almeno nelle intenzioni) di rendere poco conveniente produrre all'estero e rivendere nella CE. Di fatto, le regole sono troppo facilmente eludibili, pur restando nella legalità e non danno alcuna risposta concreta all'importazione da paesi a manodopera a prezzo zero.


I crac famosi non incidono tanto l'economia. Come quando vengono fuori i casi di latte contaminato con un certo veleno. I tumori e tante altre malattie diffuse oggi non sono causati da casi di contaminazioni una o meno volte all'anno, ma sono causate dal cibo comune della società. Se la società fosse economicamente sana, non succederebbe niente, o quasi niente, dopo il fallimento della Parmalat.

Che c'entrano i crac finanziari con i tumori?


Scusate se per una volta in vita mia me la tiro. Ma essendo abituato a quasi tutti che mi buttano la merda in faccia, ogni tanto voglio gratificarmi da solo.
Quando andavo alle superiori nella prima metà degli anni '90 (quindi minorenne, adolescente) compravo soltanto quaderni con scritto sopra carta riciclata e made in Italy. Chi è che lo faceva allora? E a quell'età e con l'immaturità che avevamo noi giovani educati all'oscuro dei problemi della vita? E chi lo fa al giorno d'oggi? Quasi nessuno immagino.

Quella carta temeva moltissimo l'acqua, i fogli non erano lisci e costavano un occhio della testa. I prodotti con carta riciclata, che io sappia, hanno un prezzo più basso per la produzione, perché li dovrei pagare di più di un normale quaderno?

manga81
29-01-2009, 15:00
Ragazzi il problema secondo me e' un altro.

Le mega aziende sono anni che hanno chiuso le fabbriche qui e le hanno aperte nei paesi dell'EST e del terzo mondo.
Cosa succede?

Succede che se io sono la Philips e chiudo le fabbriche in germania e le apro in pakistan faccio le seguenti cose:

1 ) do lavoro ai pakistanesi ma li pago 50 euro al mese ovvero li sfrutto e loro con uno stipendio cosi se lo scordano di potersi comprare i miei televisori
2) Importo i miei televisori in europa e li metto sul mercato a prezzo concorrenziale (tanto comunque ci guadagno una cifra perche' la mano d'opera non la pago un cacchio)
3) Ora il problema e' che io vendo un prodotto in europa pero' i soldi che mi metto in saccoccia non li reinvesto in europa...non pago degli operai europei...non pago le tasse in europa....perche' le mie fabbriche ce l'ho in pakistan e la sede legale me la faccio in Lussemburgo cosi nessuno mi rompe il cazzo...
4) Allora dove vanno i miei soldi??? di sicuro non in pakistan! ...Un po me li metto in Lussemburgo e con il resto mi faccio una finanziaria tipo FINDOMESTIC, CETELEM o altri per prestare alla gente i soldi necessari a comprarsi il mio televisore cosi' guadagno sul televisore e guadagno anche sulle rate che sparo al 13%
5) Se poi ho della gente che mi frega e che si prende il televisore e poi non mi paga le rate mi faccio rimborsare dall'assicurazione che a sua volta si fa rifinanziare dalla banca che a sua volta (in teoria) si fa dare i soldi dai RISPARMIATORI.
6) ma i risparmiatori dove sono se il lavoro in europa non c'e' perche' le fabriche sono in PAKISTAN??? BUONA DOMANDA!!
7) Quando le banche non hanno piu'soldi e non ci sono piu' clienti allora si licenzia la gente e si invoca l'aiuto dello stato..se poi la gente muore di fame....chi se ne fotte?? no??? Ecco qua signori e signore la GLOBALIZZAZIONE


GLOBALIZZAZIONE vuol dire che io che ho una fabbrica ho il permesso di investire e di creare lavoro nei paesi poveri per incentivare l'economia del terzo mondo....che in parole povere vuol dire NON MI BASTA GUADAGNARE.....VOGLIO STRAGUADAGNARE...E PER STRAGUADAGNARE DEVO TROVARE UN MODO DI PAGARE MENO LA GENTE...E SE I SINDACATI NON ME LO FANNO FARE ALLORA VADO A SFRUTTARE LE PERSONE E LE RISORSE DEI PAESI POVERI DOVE NON C'E' CONTROLLO E DOVE POSSO INQUINARE COME MI PARE E LE FABBRICHE CHE HO QUI LE CHIUDO E GLI OPERAI A 1000 EURO LI SBATTO A CASA CHE IO CON 1000 EURO CI PAGO 20 CINESINI.

MORALE DELLA FAVOLA??

L'economia si basa sul fatto che io devo produrre dove vendo!

Dove tolgo l'acqua la devo rimettere se voglio che l'acqua circoli in moto perpetuo.

Se la tolgo da una parte e la metto dall'altra alla fine avro' una parte che non ha piu' acqua.

PERCHE' E' STATA FATTA LA GLOBALIZZAZIONE ??

Perche' le aziende dicevano che se devono produrre in europa non ce la fanno ad essere competitive con i cinesini allora anche loro vogliono l'opportunita' di andare a fare le fabbriche dove la manodopera la si sfrutta.

CHI NON ERA D'ACCORDO CON LA GLOBALIZZAZIONE E AVEVA DETTO TUTTO QUESTO GIA NEL 2006 ???

IL MINISTRO TREMONTI

CHI L'HA ASCOLTATO?

Nessuno perche' e' di destra allora e' uno stronzo.

DA WIKIPEDIA:

Autore di diverse opere a sfondo economico-finanziario, Giulio Tremonti ha scritto Lo Stato criminogeno , Le cento tasse degli italiani, La fiera delle tasse, Il federalismo fiscale (sulla proposta di devolution avanzata dalla Lega Nord), Il fantasma della povertà, Rischi Fatali, in cui presenta i problemi economici della nuova Europa in relazione alla rapidissima crescita della Cina, e l'ultimo La paura e la speranza sempre sui temi della globalizzazione e dei rapporti con il colosso orientale.


Saluti dal Lussemburgo

A parte che non c'è bisogno di urlare :)

Ho letto un bellissimo libro di Tremonti: "la paura e la speranza". Sono rimasto di sasso perché il libro, secondo me, dice cose sacrosante. Il problema è che, da ministro, non si comporta in coerenza con quello che scrive.
Può anche darsi che non abbia tutta la libertà d'azione che vorrebbe, però il ministro è lui e i meriti, come il biasimo, sempre sulla testa sua ricadono.

purtroppo i commenti che ho letto sono molto sensati :cry:

Severnaya
29-01-2009, 23:53
Non esiste il "superfluo"

invece esiste :asd:

tutto ciò che nn è legato alla sopravvivenza (hmmm l'ultimo cellulare da 500€?)


e cmq proprio si scrive con la seconda r, il mio prof di lettere alle superiori mi ha corretto questo errore in un tema

tazok
30-01-2009, 10:13
Non esiste il "superfluo"

invece esiste :asd:

tutto ciò che nn è legato alla sopravvivenza (hmmm l'ultimo cellulare da 500€?)


e se per la concezione (stupida e sbagliata) di una persona, l'ultimo cellulare da 500 euro è importantissimo perchè altrimenti non può far vedere agli altri la sua "importanza" e guadagnare in status sociale?
Tutto è relativo, dipende dal punto di vista ;)
Magari,per me e per te è cosi, ma non per tutti:muro:

in economia esiste la domanda relativa ad una cosa (che tu la consideri superflua o meno è ininfluente) e la relativa offerta.
E' chiaro che le cose che tu consideri "non superflue" avranno maggiore domanda(il cibo anzitutto) ma non è detto che il cellulare abbia meno domanda e meno offerta..e a quel punto definire un bene "superfluo" è poco corretto ;)

Severnaya
30-01-2009, 15:30
no niente è relativo (a parte in fisica :asd:)

diventa relativo quando fa a comodo a noi che sia tale :asd:

"e se per la concezione (stupida e sbagliata)" dicendolo sei consapevole anche tu che il cell da 500€ sia stupido e sbagliato considerarlo vitale per lo "status" sociale che può fornirci (manco ne siamo sicuri :asd:)

nn confondere la domanda relativa con i beni di prima necessità, il cellulare nn ne rientra per motivi che manco ti sto a dire sono palesi (penso che ti offenderei se mi mettessi a spiegarteli :asd:)

mi spiego meglio

il fatto che la domanda relativa di un bene sia alta nn fa di questo un bene di prima necessità e quindi di assolutamente necessario x la sopravvivenza, ciò lo si evince dalle sue caratteristiche, il cell da 500€ nn è un alimento e nn lo respiri :V

se ti serve un cell x lavorare in quanto telefono ce ne sono anche da 100 come da 50€

il fatto di considerare importanti beni di consumo (:P) è dato da: pubblicità, mode, ecc.ecc.

a me della domanda relativa nn me ne frega niente perché come abbiamo visto nn è legata strettamente all'importanza del bene in quanto tale ma anche solox quanto "tira" i consumatori


P.S.

xkè sul forum le emo si vedono bene mentre sul sito no? :mbe:

Belsatam
30-01-2009, 21:47
Il problema non e' comprare il cellulare da 100 euro o 500 euro il problema e' che i soldi che spendi non servono per dare lo stipendio a tuo figlio un domani, o che magari il 50% viene reinvestito in EUROPA per creare posti di lavoro.

Delle tue 500 euro , 1 euro va ad una persona del terzo mondo e 499 euro andranno ad una finanziaria che li prestera' al 13% di interesse a delle persone insolventi in quanto FUTURI DISOCCUPATI.

Il superfluo non esiste perche' se ad esempio compri un cesso in oro massiccio ma la fabbrica e' in europa e soprattutto la ditta che fa i cessi d'oro reinveste il tuo denaro creando posti di lavoro e stabilita' economica allora comprare i cessi d'oro fa bene all'economia.

Ma come se ho detto le multinazionali continuano a fare i maiali allora anche se compri le arance a 2 euro al chilo e poi scopri che vengono dal Brasile e sono il frutto del lavoro minorile pagato 1 centesimo al mese stai contribuendo anche tu a fottere l'economia mondiale.

In sostanza non e' cio' che compri che e' importante, ma cio' che le ditte fanno dei soldi che tu gli dai.

Severnaya
31-01-2009, 01:30
le ditte nn reinvestono per beneficenza ma x fare più soldi...

quindi... perché dare soldi alle aziende? tanto cmq quei soldi nn torneranno a circolare

le multinazionali fanno quello che vogliono perché sono al di sopra delle leggi nazionali, e sono state create apposta x nn esser controllate ed essere controllate