View Full Version : Fiat-Chrysler, firmato l'accordo
zerothehero
26-01-2009, 13:08
Mercoledí 21 Gennaio 2009
A più di vent'anni dai primi contatti tra Gianni Agnelli e Lee Iacocca – e a qualche mese dalle prime indiscrezioni sul rinnovato interesse - Fiat e Chrysler hanno annunciato ieri il fidanzamento ufficiale: le due aziende hanno firmato una «lettera d'intenti non vincolante per la creazione di un'alleanza strategica globale»; il contratto vero e proprio dovrebbe essere siglato ad aprile, dopo che l'azienda Usa avrà ottenuto dal Tesoro Usa l'approvazione del suo piano di risanamento.
Le linee principali dell'intesa con Chrysler seguono le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi. Fiat fornirà all'azienda americana licenze per utilizzare piattaforme per veicoli a basso consumo, motori, trasmissioni e componenti, che Chrysler potrà adattare alle proprie esigenze e produrre nei propri impianti; Chrysler avrà inoltre accesso alla rete di distribuzione Fiat. L'intesa offre alla casa americana «significative opportunità di contenimento dei costi» (secondo il «Wall Street Journal» sarebbero stimabili in 3-4 miliardi di dollari).
Come corrispettivo Fiat riceverà «una quota iniziale del 35%» di Chrysler (esclusa Chrysler Financial) con un'opzione per acquistare un ulteriore 20% dopo dodici mesi pagando – secondo il «Wall Street Journal» – una somma di 25 milioni di dollari e a condizione di aver migliorato la performance del costruttore americano . Dieci anni fa, la Daimler pagò 36 miliardi di dollari per il 100% dell'azienda Usa. Sempre secondo il quotidiano, alla casa italiana potrebbero andare tre dei sette posti nel consiglio d'amministrazione di Chrysler. Fiat dovrebbe ricevere le azioni dall'attuale azionista di maggioranza, Cerberus; Daimler sta cercando di vendere il suo 19,9 per cento. Oltre al compenso in azioni, Torino potrà utilizzare a sua volta gli impianti Chrysler per assemblare propri modelli destinati al mercato americano e la rete Chrysler per distribuirli. Come ha sottolineato il presidente Luca di Montezemolo, «dal punto di vista di Fiat significa poter vendere tecnologie costate grandi investimenti e accedere a mercati con grande potenziale per noi, riportandovi marchi come l'Alfa Romeo e la Fiat 500».
L'accordo è stato definito «buono» da John Elkann, vicepresidente Fiat, mentre per l'amministratore delegato Sergio Marchionne è «un passo fondamentale nello scenario del settore, che sta vivendo una fase di rapido cambiamento, e conferma l'impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler a ricoprire un ruolo importante in questo processo globale». I tempi, a volte, cambiano in maniera paradossale: vent'anni fa Agnelli e Iacocca, nell'annunciare lo stop alle trattative, avevano citato tra i motivi della decisione proprio le «incertezze dell'economia globale e il rallentamento delle vendite in Usa ed Europa». Ora l'accordo Fiat-Chrysler è finalmente arrivato, dopo una lunga fase di studio e dopo che si era ritirato negli ultimi mesi un concorrente come Nissan. L'azienda nipponica ha stimato meno importanti due tra le cose che Chrysler può offrire: il marchio Jeep (Nissan è già presente nei fuoristrada) e le fabbriche Usa (che i giapponesi hanno già).
L'azienda guidata da Bob Nardelli è la più piccola delle big three di Detroit ed è scivolata al quinto posto del mercato Usa, preceduta anche da Toyota e Honda. È in grave crisi finanziaria e l'anno scorso è quella che ha pagato di più la recessione Usa, con un calo delle vendite del 30% su base annua; senza i 4 miliardi di dollari ricevuti da Washington all'inizio di gennaio avrebbe già dovuto portare i libri in tribunale e molti osservatori dubitano delle sua possibilità di sopravvivenza.
Per Torino l'accordo è per ora a costo zero: Fiat non sosterrà «alcun esborso di cassa verso Chrysler» né ha assunto impegni a finanziare l'azienda americana in futuro. Dovrà però iniziare a spendere se vorrà concretizzare la parte relativa al ritorno negli Usa delle proprie vetture; se è valida la data di rientro negli Usa nel 2011, gli investimenti dovranno iniziare al massimo entro 12 mesi.
Per ora, l'onere di rimettere Chrysler in carreggiata ricadrà sul Governo americano. L'intesa con Fiat è una parte importante del piano di risanamento che dovrà essere presentato al Tesoro entro il prossimo 17 febbraio, ed è «coerente con i termini e le condizioni del finanziamento» già ricevuto. Con il memorandum d'intesa in tasca, i vertici della Chrysler possono ora dimostrare a Washington di disporre di un partner, di piattaforme e motori più economici e adatti all'attuale congiuntura di mercato. Al decollo del piano mancano due elementi: l'intesa con le altre parti in causa – finanziatori, dipendenti, sindacato, concessionari e fornitori – e la seconda tranche di 3 miliardi di fondi statali (anche se non è detto che non siano necessari altri contributi).
Come si spiega la reazione della Borsa? Per le sinergie e i vantaggi ci vuole tempo – almeno due o tre anni –, mentre il mercato guarda ai problemi finanziari di breve periodo e alle previsioni negative sull'andamento dei mercati nel 2009. Su questi ultimi, i vertici della Fiat dovrebbero dare qualche lume domani, in occasione della presentazione dei conti dell'ultimo trimestre 2008.
CONTINUA ...»
Fonte: sole 24 ore
zerothehero
26-01-2009, 13:08
Ma è un buon affare per la Fiat?
A prima vista pare di sì. :fagiano:
usa9999999999
26-01-2009, 13:11
Ma è un buon affare per la Fiat?
A prima vista pare di sì. :fagiano:
A quanto ho letto penso proprio di si... :fagiano: ;)
tempo 30 secondi e arriveranno le solite accuse Fiat-mangiasoldi-a-sbafo
e ma la cassa integrazione, gli operai polacchi, la multipla fa cagare e lapo va a trans
:asd: :asd:
Ma è un buon affare per la Fiat?
A prima vista pare di sì. :fagiano:
se funziona sarà un ottimo affare.
Se non funziona, la Fiat non ci avrà rimesso molto.
Fiat-mangiasoldi-a-sbafo
non mi piace per neinte, io vorrei che le aziende italiane nazionalizzassero qualcosa invece di andare oltreOceano per trovare investimenti :(
la fiat prima ciuccia alla mammella statale, mettendo gente in cassaintegrazione facendo macchine oscene come la bruttipla e con i dirigenti che vanno a travoni e poi va a farsi bella in america :rolleyes:
:sofico:
a parte tutto da quel che ho letto parrebbe un accordo particolarmente vantaggioso per fiat
jpjcssource
26-01-2009, 13:25
Ma è un buon affare per la Fiat?
A prima vista pare di sì. :fagiano:
Un ottimo affare, si compra il 35% di una nobile decaduta dell'industria automobilista americana senza spendere un centesimo visto che la preda è in un vicolo cieco ed il suo maggiore azionista è desideroso di svignarsela il prima possibile cercando di perderci poco o addirittura di guadagnarci qualcosina nel caso Fiat riesca nell'impresa del risanamento e decida di comprargli azioni fino al 51%.
Dopo il risanamento le azioni dell'opzione si saranno rivalutate parecchio e Cerberus potrà avere un buon tornaconto.
Fiat, dal canto suo, potrà godere di una marea di aiuti statali da parte del governo americano nel risanare il nuovo acquisto.
Tali aiuti sarebbero difficili da avere per Chrysler che, senza un partner, difficilmente riuscirebbe a presentare un piano industriale credibili alla Casa Bianca, che è una condizione fondamentale per ottenere i fondi e non apparire come un malato terminale destinato a rimanere in vita in eterno con le flebo pubbliche.
Nel caso vada male si potrà in ogni modo dire che Fiat ha perso poco per raggiungere un obiettivo enorme come lo sbarco in grande stile sul mercato americano, cosa che non gli è mai riuscita nella sua vita.
Inoltre, se la legislazione americana porterà, come sembra, alla "europeizzazione" dell'auto americana, allora quel mercato diverrà appetibilissimo per i produttori europei e Fiat si troverà già in prima linea con un marchio popolarissimo fra i clienti americani ed una rete di distribuzione già consistente.
Dicevano che la (rivelatasi fallimentare) fusione Daimler Chrysler era la "fusione del secolo" per il settore automobilistico, ma se Fiat avrà successo potrebbe essere questa.
vantaggioso? perchè gli vende qualcosa... ma non innova nulla... ci guadagna solo chi prende i soldoni, "la base" cosa ci guadagna? i pezzi se li fabbricano la, e si avranno altre macchine con cui competere...
inoltre la chrysler perde 2mila dollari a macchina venduta....
Sarebbe stato meglio un accordo con il leader mondiale (toyota) per poter sviluppare auto ad impatto zero...
Ma a chi gliene importa... come al solito soldi per pochi nulla per i tanti...
vantaggioso? perchè gli vende qualcosa... ma non innova nulla... ci guadagna solo chi prende i soldoni, "la base" cosa ci guadagna? i pezzi se li fabbricano la, e si avranno altre macchine con cui competere...
inoltre la chrysler perde 2mila dollari a macchina venduta....
Sarebbe stato meglio un accordo con il leader mondiale (toyota) per poter sviluppare auto ad impatto zero...
Ma a chi gliene importa... come al solito soldi per pochi nulla per i tanti...
Non é proprio ipotizzabile un accordo fiat toyota, se non nella versione (inverosimile per di piu) in cui toyota si pappasse FIAT. E la cosa non sarebbe certo esaltante per l'italia.
red.hell
26-01-2009, 13:38
che bello
vedremo una Chrysler 300C con il 1.3MJet :asd: :asd: (o addirittura una Viper -Dodge è una costola di Chrysler-, ma lì magari ci sta il 1.9MJet)
Può essere una buona opportunità per rilanciare l'Alfa negli USA e per acquisire le conoscenze Chrysler nell'ambito delle elettriche, campo in cui Fiat è molto carente.
Le Chrysler attualmente, soprattutto la 300C, sono delle auto molto interessanti per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo mentre, un'eventuale accesso al mondo Jeep, consentirebbe di entrare in possesso di uno dei migliori marchi per il fuoristrada al mondo.
Per quanto riguarda l'aspetto economico, quoto pienamente jpjcssource. :)
Non é proprio ipotizzabile un accordo fiat toyota, se non nella versione (inverosimile per di piu) in cui toyota si pappasse FIAT. E la cosa non sarebbe certo esaltante per l'italia.
Può essere una buona opportunità per rilanciare l'Alfa negli USA e per acquisire le conoscenze Chrysler nell'ambito delle elettriche, campo in cui Fiat è molto carente.
Imho fiat non ci guadagna una mazza nelle conoscenze... Cosa si guadagna da una casa con standard inferiori rispetto ai propri? nulla, è solo un accordo dove una casa mangia la più debole...
Con toyota si può fare un accordo per migliorare i sistemi odierni e progettare macchine future, con chrysler si tenta di guadagnare un pò di soldi, come cai-alitalia-airfrance...
Con toyota si può fare un accordo per migliorare i sistemi odierni e progettare macchine future, con chrysler si tenta di guadagnare un pò di soldi, come cai-alitalia-airfrance...
Può essere, ma per quanto riguarda le qualità di alcune auto del gruppo Chrysler, quindi anche Jeep e Dodge, ci possono essere spunti molto interessanti. Non parlo di motori perchè i diesel sono quasi tutti o di origine Mercedes o Volkswagen, mentre i benzina sono i classici motorazzi americani, ma di competenze nell'elettrico, ambito in cui gli americani sono molto più avanti della casa, e nel 4x4. ;)
Chissà poi se Fiat riuscirà a far amare il Multijet agli americani. Peccato solo che l'unico motore degno di nota per il loro mercato sia il 2.4 MJ 200cv.
Con toyota si può fare un accordo per migliorare i sistemi odierni e progettare macchine future, con chrysler si tenta di guadagnare un pò di soldi, come cai-alitalia-airfrance...
Con Toyota non si fa nessun accordo, non c'é nessuna fattibilità ed é una ipotesi che esiste solo in sogno.
Un ottimo affare, si compra il 35% di una nobile decaduta dell'industria automobilista americana senza spendere un centesimo visto che la preda è in un vicolo cieco ed il suo maggiore azionista è desideroso di svignarsela il prima possibile cercando di perderci poco o addirittura di guadagnarci qualcosina nel caso Fiat riesca nell'impresa del risanamento e decida di comprargli azioni fino al 51%.
Dopo il risanamento le azioni dell'opzione si saranno rivalutate parecchio e Cerberus potrà avere un buon tornaconto.
Fiat, dal canto suo, potrà godere di una marea di aiuti statali da parte del governo americano nel risanare il nuovo acquisto.
Tali aiuti sarebbero difficili da avere per Chrysler che, senza un partner, difficilmente riuscirebbe a presentare un piano industriale credibili alla Casa Bianca, che è una condizione fondamentale per ottenere i fondi e non apparire come un malato terminale destinato a rimanere in vita in eterno con le flebo pubbliche.
Nel caso vada male si potrà in ogni modo dire che Fiat ha perso poco per raggiungere un obiettivo enorme come lo sbarco in grande stile sul mercato americano, cosa che non gli è mai riuscita nella sua vita.
Inoltre, se la legislazione americana porterà, come sembra, alla "europeizzazione" dell'auto americana, allora quel mercato diverrà appetibilissimo per i produttori europei e Fiat si troverà già in prima linea con un marchio popolarissimo fra i clienti americani ed una rete di distribuzione già consistente.
Dicevano che la (rivelatasi fallimentare) fusione Daimler Chrysler era la "fusione del secolo" per il settore automobilistico, ma se Fiat avrà successo potrebbe essere questa.
il mio capo ha commentato in maniera simile..in momenti di crisi chi ha il coraggio di muoversi può rischiare di trovarsi in prima linea quando le cose riprendono e gli altri sono rimasti, a prima vista saggiamente, fermi..
spero sia un buon affare per fiat. la distribuzione chrysler può fare molta gola..anche se non ho ben capito cosa 'importerebbero' dalla chrysler stessa! pianali per macchine di grossa taglia e 4x4?
tdi150cv
26-01-2009, 17:27
il mio capo ha commentato in maniera simile..in momenti di crisi chi ha il coraggio di muoversi può rischiare di trovarsi in prima linea quando le cose riprendono e gli altri sono rimasti, a prima vista saggiamente, fermi..
spero sia un buon affare per fiat. la distribuzione chrysler può fare molta gola..anche se non ho ben capito cosa 'importerebbero' dalla chrysler stessa! pianali per macchine di grossa taglia e 4x4?
si chiama diversificare l'offerta ...
Diversificando l'offerta puoi entrare in mercati nuovi ma in particolare puoi sopperire ai settori che non tirano piu' come una volta.
Chiaro che ti devi buttare in qualcosa di interessante.
;)
Giusto oggi Obama ha detto che stringerà le norme sull'inquinamento, la Fiat ha i motori pronti sicuramente sarà un'arma in più.
Marziano
26-01-2009, 18:54
Avrei voglia di iscrivermi a economia per capire bene come funzionano certe cose. Insomma, è normale che Marchionne da una parte fa l'imprenditore audace e dall'altra minaccia ( perchè di quello si tratta ) 60mila esuberi se lo stato non caccia un bel po di grano?
jpjcssource
26-01-2009, 19:43
Avrei voglia di iscrivermi a economia per capire bene come funzionano certe cose. Insomma, è normale che Marchionne da una parte fa l'imprenditore audace e dall'altra minaccia ( perchè di quello si tratta ) 60mila esuberi se lo stato non caccia un bel po di grano?
Le due cose sarebbero in contraddizione se Fiat scalasse Chrysler con un grosso esborso monetario e la crisi del produttore italiano fosse colpa sua invece che una cosa generalizzata di tutto il mercato dell'auto.
Una volta che gli aiuti sono senza dubbio necessari e giustificati, tutti a levare gli scudi ed il governo nicchia, quando invece la colpa era solo della malgestione della Fiat c'erano molte meno voci critiche ed il governo si arrovellava per trovare qualche cavillo per mandare aiuti senza prendere il cazziatone dalla UE.
La situazione del mercato dell'auto, attualmente è tragica, tutti i paesi con un'industria automobilistica consistente sono già corsi ai ripari con robusti incentivi, perchè noi non lo dovremmo fare? Per fare in modo che il nostro produttore nazionale sia meno competitivo davanti agli altri aiutati dai loro governi per poi strapparci le vesti e dover in ogni modo fare una campagna di aiuti in futuro quando la situazione sarà peggiorata e gli altri saranno venuti fuori dalla melma.
Proprio non riesco a capirla tutta questa cosa, una rarissima volta che gli aiuti sono doverosi e giusti, tutti a protestare, boh è proprio strana l'Italia :confused:
tempo 30 secondi e arriveranno le solite accuse Fiat-mangiasoldi-a-sbafo
e ma la cassa integrazione, gli operai polacchi, la multipla fa cagare e lapo va a trans
:asd: :asd:
oggi marchionne torna a chiedere soldi con il ricatto di 60.000 posti di lavoro persi nell'auto ... :mbe: :muro:
e di tutti gli altri allora .. le piccole fabbriche che chiudono ,, tutti i piccoli artigiani . commercianti .. ecc.. a loro oldi niente ???
non parliamo della 500 poi ..fatta in polonia a marchiata in italia .. :O
Marziano
26-01-2009, 20:34
Le due cose sarebbero in contraddizione se Fiat scalasse Chrysler con un grosso esborso monetario e la crisi del produttore italiano fosse colpa sua invece che una cosa generalizzata di tutto il mercato dell'auto.
Una volta che gli aiuti sono senza dubbio necessari e giustificati, tutti a levare gli scudi ed il governo nicchia, quando invece la colpa era solo della malgestione della Fiat c'erano molte meno voci critiche ed il governo si arrovellava per trovare qualche cavillo per mandare aiuti senza prendere il cazziatone dalla UE.
La situazione del mercato dell'auto, attualmente è tragica, tutti i paesi con un'industria automobilistica consistente sono già corsi ai ripari con robusti incentivi, perchè noi non lo dovremmo fare? Per fare in modo che il nostro produttore nazionale sia meno competitivo davanti agli altri aiutati dai loro governi per poi strapparci le vesti e dover in ogni modo fare una campagna di aiuti in futuro quando la situazione sarà peggiorata e gli altri saranno venuti fuori dalla melma.
Proprio non riesco a capirla tutta questa cosa, una rarissima volta che gli aiuti sono doverosi e giusti, tutti a protestare, boh è proprio strana l'Italia :confused:
Dal basso della mia ignoranza penso, è solo una questione di quanto la pagano adesso o di quanto gli verrà a costare in futuro?
Alla fine sta Chrysler deve essere un piccolo buco nero no, sennò ci sarebbero più acquirenti.
Per quanto riguarda la crisi, la mia opinione da bar è che le aziende di ogni settore ne stanno approfittando per succhiare soldi e lasciare a casa gente.
Vedo gli Stati che erogano soldi a pioggia e mi chiedo, ci sono delle analisi a monte per decidere quanto dare a chi e perchè? C'e' un modo di spiegare ad un profano come me come funzionano questi finanziamenti?
jumpermax
26-01-2009, 22:38
direi che questa scelta è in linea con quanto già detto da marchionne qualche tempo fa non c'è più spazio per i piccoli gruppi.
http://quanteruote.libero.it/2008/marchionne-sulla-crisi-la-festa-e-finita-6/
La fiat ha bisogno di conquistare fette di mercato diversificando la produzione e allo stesso tempo trovando sinergie per ridurre i costi. O sfrutta queste occasioni per crescere o andrà a picco e verrà rilevata a costo zero da qualche colosso straniero se va bene.
direi che questa scelta è in linea con quanto già detto da marchionne qualche tempo fa
ma non e' in linea coi 60000 posti a rischio che minacciava oggi se lo stato non sgancia i dindi
direi che questa scelta è in linea con quanto già detto da marchionne qualche tempo fa non c'è più spazio per i piccoli gruppi.
http://quanteruote.libero.it/2008/marchionne-sulla-crisi-la-festa-e-finita-6/
La fiat ha bisogno di conquistare fette di mercato diversificando la produzione e allo stesso tempo trovando sinergie per ridurre i costi. O sfrutta queste occasioni per crescere o andrà a picco e verrà rilevata a costo zero da qualche colosso straniero se va bene.
esatto, inoltre la Fiat da anni desidera tornare su un mercato come quello americano che ora come ora è molto promettente in quanto a auto medio-piccole, che sono il prodotto di punta di Fiat
ma non e' in linea coi 60000 posti a rischio che minacciava oggi se lo stato non sgancia i dindi
Possono anche comperarsi toyota e honda, ma se la gente non compera macchine, i 60000 posti di lavoro sono fottutti lostesso!
jumpermax
26-01-2009, 23:31
ma non e' in linea coi 60000 posti a rischio che minacciava oggi se lo stato non sgancia i dindi
è perfettamente in linea invece visto e considerato il tracollo che ha avuto il mercato. Se i dati di vendita restano questi l'industria automobilistica, non soltanto fiat quindi ma tutte, si troveranno con un pesante esubero di forza lavoro. Esubero che si può ridurre soltanto calando le ore di lavoro, ossia, far lavorare meno ore tutti quanti o lasciando a casa un bel po' di gente.
Soluzioni brillanti non ne vedo, compresa quella degli incentivi che è solo un palliativo. Certo non ha senso puntare il dito verso queste operazioni che mirano a salvare il salvabile.
oggi marchionne torna a chiedere soldi con il ricatto di 60.000 posti di lavoro persi nell'auto ... :mbe: :muro:
e di tutti gli altri allora .. le piccole fabbriche che chiudono ,, tutti i piccoli artigiani . commercianti .. ecc.. a loro oldi niente ???
non parliamo della 500 poi ..fatta in polonia a marchiata in italia .. :O
sai quante piccole aziende lavorano per fiat? se fiat chiude la cosa si ripercuote non solo sulla fiat in sè ma anche su tutte le aziende che fanno da corollario.
jpjcssource
27-01-2009, 12:17
Dal basso della mia ignoranza penso, è solo una questione di quanto la pagano adesso o di quanto gli verrà a costare in futuro?
Alla fine sta Chrysler deve essere un piccolo buco nero no, sennò ci sarebbero più acquirenti.
Per quanto riguarda la crisi, la mia opinione da bar è che le aziende di ogni settore ne stanno approfittando per succhiare soldi e lasciare a casa gente.
Vedo gli Stati che erogano soldi a pioggia e mi chiedo, ci sono delle analisi a monte per decidere quanto dare a chi e perchè? C'e' un modo di spiegare ad un profano come me come funzionano questi finanziamenti?
In futuro gli verrà a costare solo se decidono di usare l'opzione per salire al 51%, questa volta pagando con liquidità o azioni per ora non fa altro che fornire le sue conoscenze ad un'azienda che controlla per il 35% che è una buona percentuale.
Chrysler è stata un buco nero fino ad ora, ma le sinergie con Fiat, il cambiamento del mercato nordamericano dell'auto ed i generosi aiuti da parte dello stato americano, hanno buone probabilità di cambiare questa situazione ed è questa la scommessa.
Poi moltissime altre case automobilistiche sono troppo impegnate a leccarsi le ferite e la stragrande maggioranza è già ben presente sul mercato nordamericano quindi Chrysler non gli serve, non è un caso che Fiat abbia trovato campo quasi libero, dico quasi perchè comunque altre case hanno trattato e stanno tuttora trattando con Cerberus, quindi vi sono altri interessamenti oltre quelli di Fiat che per ora è stato scelto come quello più valido.
Riguardo alle tue impressioni ti posso dire che anche a me è sorto il dubbio che alcune imprese cavalchino a loro favore la crisi per ottenere finanziamenti o far accettare piani di ristrutturazione (licenziamenti, cancellazioni di progetti, chiusura di stabilimenti, annullamento degli ordini ai fornitori, ecc..) che andavano fatti comunque, però nel caso del settore automobilistico, ci sono pochi dubbi che la crisi sia reale e, in fatto di gravità, solo seconda a quello del settore finanziario.
jpjcssource
27-01-2009, 12:23
il mio capo ha commentato in maniera simile..in momenti di crisi chi ha il coraggio di muoversi può rischiare di trovarsi in prima linea quando le cose riprendono e gli altri sono rimasti, a prima vista saggiamente, fermi..
spero sia un buon affare per fiat. la distribuzione chrysler può fare molta gola..anche se non ho ben capito cosa 'importerebbero' dalla chrysler stessa! pianali per macchine di grossa taglia e 4x4?
Si, anche se diminuiranno parecchio e saranno più ecologiche, le auto "american style" non scompariranno ovviamente, inoltre vi sono tantissimi mercati al mondo (soprattutto nel terzo mondo) dove i fuoristrada vanno parecchio e con Jeep in saccoccia, Fiat può lanciarsi in un mercato in cui era presente solo marginalmente.
Comunque, la cosa importante per Fiat è fare di Chrysler la sua filiale e testa di ponte per il mercato nordamericano, le tecnologie che ci ricaverà sono di secondaria importanza, l'affare ha più valenza commerciale che non tecnologico per Fiat.
Fiat e Chrysler combaciano perfettamente perchè la prima è forte in europa e debole i nordamerica e viceversa.
Comunque vorrei ricordare che i negoziati con BMW e PSA continuano a prescindere dall'operazione Chrysler, anche perchè i tre marchi acquisiti della casa americana possono avere sinergie con i due gruppi europei che prima Fiat non aveva.
L'obbiettivo di Fiat è crescere con l'acquisizione di Chrysler e formare un'alleanza a quattro con BMW, PSA e Tata (già instaurata).
generals
27-01-2009, 12:42
Un ottimo affare, si compra il 35% di una nobile decaduta dell'industria automobilista americana senza spendere un centesimo visto che la preda è in un vicolo cieco ed il suo maggiore azionista è desideroso di svignarsela il prima possibile cercando di perderci poco o addirittura di guadagnarci qualcosina nel caso Fiat riesca nell'impresa del risanamento e decida di comprargli azioni fino al 51%.
Dopo il risanamento le azioni dell'opzione si saranno rivalutate parecchio e Cerberus potrà avere un buon tornaconto.
Fiat, dal canto suo, potrà godere di una marea di aiuti statali da parte del governo americano nel risanare il nuovo acquisto.
Tali aiuti sarebbero difficili da avere per Chrysler che, senza un partner, difficilmente riuscirebbe a presentare un piano industriale credibili alla Casa Bianca, che è una condizione fondamentale per ottenere i fondi e non apparire come un malato terminale destinato a rimanere in vita in eterno con le flebo pubbliche.
Nel caso vada male si potrà in ogni modo dire che Fiat ha perso poco per raggiungere un obiettivo enorme come lo sbarco in grande stile sul mercato americano, cosa che non gli è mai riuscita nella sua vita.
Inoltre, se la legislazione americana porterà, come sembra, alla "europeizzazione" dell'auto americana, allora quel mercato diverrà appetibilissimo per i produttori europei e Fiat si troverà già in prima linea con un marchio popolarissimo fra i clienti americani ed una rete di distribuzione già consistente.
Dicevano che la (rivelatasi fallimentare) fusione Daimler Chrysler era la "fusione del secolo" per il settore automobilistico, ma se Fiat avrà successo potrebbe essere questa.
Un ottimo affare? ma chi ci mette i soldi per questo acquisto? mi sa che siamo noi contribuenti :ciapet: :
http://www.corriere.it/economia/09_gennaio_26/cristi_auto_marchionne_fbbff662-ebcf-11dd-92cf-00144f02aabc.shtml
Auto, l'allarme di Marchionne
«In Italia 60 mila posti a rischio»
«È reale il pericolo che 60 mila lavoratori restino a casa senza un intervento del governo»
I soliti imprenditori nostrani, perdite pubbliche e profitti privati :muro:
Ma è un buon affare per la Fiat?
A prima vista pare di sì. :fagiano:
Ad occhio direi ottimo (ma non conosco tutte le clausule pero :fagiano: )
Un ottimo affare? ma chi ci mette i soldi per questo acquisto? mi sa che siamo noi contribuenti :ciapet: :
Non c'é nessun pagamento in denaro e nessun concambio azionario.
zerothehero
27-01-2009, 13:01
Ad occhio direi ottimo (ma non conosco tutte le clausule pero :fagiano: )
Sto Marchionne sembra il Cavour dell'auto, non sbaglia una mossa
Vedremo se riuscirà a mantenere il titolo prestigioso o se i prossimi anni peggioreranno il suo rendimento. :fagiano:
sai quante piccole aziende lavorano per fiat? se fiat chiude la cosa si ripercuote non solo sulla fiat in sè ma anche su tutte le aziende che fanno da corollario.
non è una scusa x dare soldi solo alla fiat e agli altri niente .. e a tutte le altre fabbriche d'italia ?? lasciamo che chiudano ??
:rolleyes:
generals
27-01-2009, 14:07
Non c'é nessun pagamento in denaro e nessun concambio azionario.
cioè è tutta fuffa? :sofico:
E chi parla di "acquisizione" anche se non immediata ? :sbonk:
cioè è tutta fuffa? :sofico:
E chi parla di "acquisizione" anche se non immediata ? :sbonk:
leggi l'articolo
La Fiat in questi giorni ha chiesto al governo finanziamenti altrimenti licenzia 60 mila dipendenti... non è che per caso questi soldi servono per finanziare questa operazione? :read:
generals
27-01-2009, 15:13
leggi l'articolo
http://www.corriere.it/economia/09_gennaio_20/fiat_chrysler_144e0a6a-e6cc-11dd-8f4d-00144f02aabc.shtml
Firmato accordo Fiat-Chrysler
Marchionne: intesa pietra miliare
Alla casa automobilistica torinese il 35% di quella americana. John Elkann: potremo anche salire
L'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne (Reuters)
L'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne (Reuters)
MILANO - La Fiat acquista il 35 per cento di Chrysler. È stato firmato il preliminare d'accordo che prevede l'ingresso del gruppo italiano nel capitale della Casa Usa. Fiat, Chrysler e Cerberus capital management (che detiene l'80,1% del capitale di Chrysler) hanno annunciato la conclusione di un accordo preliminare non vincolante per stabilire un'alleanza strategica globale. L'alleanza prevede anche, tra l'altro, che i due gruppi sfruttino le rispettive reti di distribuzione.
NIENTE SOLDI DA TORINO - Fiat riceverà una quota iniziale in Chrysler del 35% in base all'alleanza con la Casa americana, che non contempla per Fiat alcun investimento in contante in Chrysler né un impegno a finanziare Detroit in futuro. Il vicepresidente della Fiat John Elkann ha poi chiarito che Fiat potrebbe però salire in futuro oltre la quota del 35%: l'accordo con Chrysler «è buono, ci sono tante cose in divenire e possiamo salire». Per l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, «l'iniziativa rappresenta una pietra miliare nello scenario in rapido cambiamento del settore e conferma l'impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler nel continuare a giocare un ruolo significativo nel processo globale».
Appunto leggilo ;)
Futuro aumento di quota (CON I NOSTRI SOLDI) vedi aiuti chiesti da MArchionne :O
ps: altrimenti come dici tu sarebbe stata regalata la Chrysler alla fiat...:D
jpjcssource
27-01-2009, 15:13
La Fiat in questi giorni ha chiesto al governo finanziamenti altrimenti licenzia 60 mila dipendenti... non è che per caso questi soldi servono per finanziare questa operazione? :read:
Ha chiesto quello che, gli altri paesi che hanno un'industria automobilistica rilevante, hanno concesso alle proprie imprese del settore senza nemmeno che queste si mettessero a supplicare.
Se nelle altre nazioni vi sono aiuti rilevanti all'industria automobilistica, il nostro paese deve fare uguale, anche a prescindere che la Fiat vada bene, male o che faccia qualsivoglia operazione di mercato, questo perchè altrimenti gli altri sono in una posizione di vantaggio (artificialmente creato dall'aiuto statale e non dato dalla normale concorrenza) rispetto a noi in ogni modo e ciò non deve accadere.
Se anche le regole UE prevedano che gli aiuti debbano andare a tutti i concorrenti di un dato mercato e non solo a quelli nazionali (es. Parigi può aiutare tutto il suo mercato dell'auto, non solo Renault o PSA) ciò non riesce a limitare del tutto i favoritismi degli stati ai loro produttori nazionali perchè:
- vi sono produttori dove lo stato ha ancora una buona partecipazione (es. Renault)
- incentivando un mercato si favorisce lo stesso chi ha la quota più elevata più degli altri (es. Renault è molto forte in Francia, gli aiuti statali francesi la favoriscono più delle altre perchè quello è il suo mercato principale e può poi andare rafforzata a scalare le quote di mercato negli altri paesi)
jpjcssource
27-01-2009, 15:15
Appunto leggilo ;)
Futuro aumento di quota (CON I NOSTRI SOLDI) vedi aiuti chiesti da MArchionne :O
ps: altrimenti come dici tu sarebbe stata regalata la Chrysler alla fiat...:D
Non adesso però, in futuro e questo cambia molto le cose.
Comunque vorrei ricordare che i negoziati con BMW e PSA continuano a prescindere dall'operazione Chrysler, anche perchè i tre marchi acquisiti della casa americana possono avere sinergie con i due gruppi europei che prima Fiat non aveva.
L'obbiettivo di Fiat è crescere con l'acquisizione di Chrysler e formare un'alleanza a quattro con BMW, PSA e Tata (già instaurata).
già l'affare tata da solo può essere un trampolino di lancio enorme, sfondare in un mercato come l'india è importantissimo, basta guardare l'ottimo lavoro fatto in brasile. ma..curiosità, dall'accordo GM cosa abbiamo preso? lo starjet della grande punto e basta? :D
non è una scusa x dare soldi solo alla fiat e agli altri niente .. e a tutte le altre fabbriche d'italia ?? lasciamo che chiudano ??
:rolleyes:
tu forse non hai davvero idea di quanta gente giri intorno al gruppo fiat :D
ma poi davvero, ci scandalizziamo per questo e non per:
i soldi dati in appalti direttamente in tasca alla mafia
i soldi dati agli amici imprenditori per l'affare alitalia
ecc, ecc...
. ma..curiosità, dall'accordo GM cosa abbiamo preso? lo starjet della grande punto e basta? :D
5 MLD di dollari :asd:
hai detto nulla.
:sofico:
Appunto leggilo ;)
Futuro aumento di quota (CON I NOSTRI SOLDI) vedi aiuti chiesti da MArchionne :O
ps: altrimenti come dici tu sarebbe stata regalata la Chrysler alla fiat...:D
il futuro aumento di quota, se ci sarà, sarà fino a un massimo del 55% a un costo praticamente irrisorio, 25 milioni di euro, per una società come fiat non sono niente, Daimler l'aveva pagata 36 MILIARDI solo qualche anno fa
tu forse non hai davvero idea di quanta gente giri intorno al gruppo fiat :D
ma poi davvero, ci scandalizziamo per questo e non per:
i soldi dati in appalti direttamente in tasca alla mafia
i soldi dati agli amici imprenditori per l'affare alitalia
ecc, ecc...
c'è qualcuno che non riesce a capire che fiat ha semplicemente detto, la produzione deve calare perchè la domanda cala e tanto, calando la domanda mi servono meno operai, se non mi servono devo lincenziarli, caro governo, siccome 60000 mila sono tanti, se te ci metti una pezza ok, ma io questi 60 mila a non fare niente non me li posso tenere in azienda, addio.
Oppure soluzione alla tedesca, gli operai si autoriducono lo stipendio, ma qua in italia la vedo dura
già l'affare tata da solo può essere un trampolino di lancio enorme, sfondare in un mercato come l'india è importantissimo, basta guardare l'ottimo lavoro fatto in brasile. ma..curiosità, dall'accordo GM cosa abbiamo preso? lo starjet della grande punto e basta? :D
purtroppo anche il 3.2jts che montano le Alfa al posto del Busso:muro:
jpjcssource
27-01-2009, 20:12
5 MLD di dollari :asd:
hai detto nulla.
:sofico:
Esatto, alla fine gli americani lo hanno preso nel sedere dopo aver firmato un contratto che all'inizio doveva essere l'anticamera della loro acquisizione della Fiat :sofico:
jpjcssource
27-01-2009, 20:15
già l'affare tata da solo può essere un trampolino di lancio enorme, sfondare in un mercato come l'india è importantissimo, basta guardare l'ottimo lavoro fatto in brasile. ma..curiosità, dall'accordo GM cosa abbiamo preso? lo starjet della grande punto e basta? :D
Esatto, pensa ad un gruppo Fiat - Chrysler strettamente alleato con Tata e BMW, praticamente questi tre insieme potrebbero comprire tutti i mercati mondiali con un sistema di distribuzione capillare e tutti i segmenti di mercato dall'utilitaria più scrausa, alla supercar :) per passare anche a veicoli diversi dall'automobile.
zerothehero
27-01-2009, 20:29
c'è qualcuno che non riesce a capire che fiat ha semplicemente detto, la produzione deve calare perchè la domanda cala e tanto, calando la domanda mi servono meno operai, se non mi servono devo lincenziarli, caro governo, siccome 60000 mila sono tanti, se te ci metti una pezza ok, ma io questi 60 mila a non fare niente non me li posso tenere in azienda, addio.
Oppure soluzione alla tedesca, gli operai si autoriducono lo stipendio, ma qua in italia la vedo dura
La differenza è perequata dalle casse dello stato, però. Non credo che i sindacati italiani sarebbero contrari.
Qui in Italia invece abbiamo solo la cassaintegrazione al 70%, che serve a mantenere delle persone per non fargli fare sostanziamente nulla.
già l'affare tata da solo può essere un trampolino di lancio enorme, sfondare in un mercato come l'india è importantissimo, basta guardare l'ottimo lavoro fatto in brasile. ma..curiosità, dall'accordo GM cosa abbiamo preso? lo starjet della grande punto e basta? :D
il mercato dell'india non va bene per la fiat.
è roba vecchia tra l'altro. sono 15 anni che le case giapponesi ed europee buttano i soldi in oriente con il solo risultato (oltre a quello di buttare i soldi) di regalare il know-how alle aziende locali. Il mercato lì stenta perchè stenta la crescita del paese. bisognerebbe realizzare un modello ad hoc a basso prezzo come ha fatto la renault con la dacia.
Lo starjet sarebbe il 1.4 turbo? se si non credo derivi da un progetto comune con gm
purtroppo anche il 3.2jts che montano le Alfa al posto del Busso:muro:
direttamente dall'australia, dalla Holden. non che il busso fosse tanto meglio. progettatto nel 78 non reggeva più la concorrenza, soprattutto in termini di consumi (ma ultimamente anche di prestazioni, a fatica raggiungeva i 240 cv nelle versioni più spinte, quando il bmw ne ha 265 e non è assolutamente tirato e consuma 2 l per 100km in meno)
generals
28-01-2009, 08:33
il futuro aumento di quota, se ci sarà, sarà fino a un massimo del 55% a un costo praticamente irrisorio, 25 milioni di euro, per una società come fiat non sono niente, Daimler l'aveva pagata 36 MILIARDI solo qualche anno fa
certo il problema è che questi soldi li vuole dallo stato=noi contribuenti ;)
Infatti l'accordo ora è solo sulla carta ma poi andrà perfezionato con il pagamento della quota acquisita, si è preso tempo in attesa della decisione del governo di regalare o meno per l'ennesima volta soldi pubblici a imprenditori privati.
Da notare che negli Usa Obama ha dato gli aiuti ma "imponendo" e vincolandoli ad investimenti specifici, in particolare verso auto ecologiche che non usa benzina.....:O
certo il problema è che questi soldi li vuole dallo stato=noi contribuenti ;)
Infatti l'accordo ora è solo sulla carta ma poi andrà perfezionato con il pagamento della quota acquisita, si è preso tempo in attesa della decisione del governo di regalare o meno per l'ennesima volta soldi pubblici a imprenditori privati.
Da notare che negli Usa Obama ha dato gli aiuti ma "imponendo" e vincolandoli ad investimenti specifici, in particolare verso auto ecologiche che non usa benzina.....:O
No, per ora li stà dando "ad uffa", dell'accordo che dici non c'è ancora nulla di fatto.
Comunque non sarà per auto che non consumano benzina ma solo per auto che ne consumano meno (il che rende le case americane grandissime favorite ovviamente)
jpjcssource
28-01-2009, 08:58
certo il problema è che questi soldi li vuole dallo stato=noi contribuenti ;)
Infatti l'accordo ora è solo sulla carta ma poi andrà perfezionato con il pagamento della quota acquisita, si è preso tempo in attesa della decisione del governo di regalare o meno per l'ennesima volta soldi pubblici a imprenditori privati.
Da notare che negli Usa Obama ha dato gli aiuti ma "imponendo" e vincolandoli ad investimenti specifici, in particolare verso auto ecologiche che non usa benzina.....:O
Non hai capito, ORA acquista il 35% senza esborso di denaro, ma solo apportando tencnologie e sinergie, poi, in un futuro indeterminato che probabilmente sarà fra qualche anno se sarà riuscita a risollevare Chrysler visto che non compra la maggioranza di un'azienda che è un caso perso altrimenti, se vorrà, Fiat spenderà denaro per le azioni che servono ad arrivare al 51%.
Gli aiuti servono ORA per l'attuale congiuntura del mercato dell'auto e non li ha solo Fiat, ma TANTISSIME case automobilistiche mondiali li hanno già ricevuti.
Dimmi te la relazione fra l'opzione di acquisto che potrebbe anche non verificarsi in futuro e gli aiuti statali attuali che, molto probabilmente, otretutto, andranno a TUTTO il settore auto nel rispetto delle regole UE e non a Fiat solamente.
Sai quanta acqua passerà sotto i ponti prima di vedere anche solo una buona parte (non dico la metà) delle auto USA con un carburante diverso dai carburanti fossili tradizionali (benzina, diese, metano, gpl) o ecocarburanti compatibili con i motori che usano i carburanti fossili? Tantissimia.....
Per non parlare poi che adesso la Bolivia, fiutando l'affare, ha cominciato a "tirarsela" e molto probabilmente venderà a caro prezzo il litio (possiede il 50% delle riserve mondiali) castrando parecchio la diffusione dell'auto elettrica per ora.
dave4mame
28-01-2009, 08:58
imho marchionne ha dato ennesima dimostrazione di quello che è: un manager con i controcoglioni.
speriamo che duri....
certo il problema è che questi soldi li vuole dallo stato=noi contribuenti ;)
Infatti l'accordo ora è solo sulla carta ma poi andrà perfezionato con il pagamento della quota acquisita, si è preso tempo in attesa della decisione del governo di regalare o meno per l'ennesima volta soldi pubblici a imprenditori privati.
Da notare che negli Usa Obama ha dato gli aiuti ma "imponendo" e vincolandoli ad investimenti specifici, in particolare verso auto ecologiche che non usa benzina.....:O
Non solo, mi pare che lo stato abbia anche preteso un rientro del debito a condizioni scpecifiche (con tempi e interessi), un controllo sulle aziende ed una quota. Nel nostro caso invece i cassaintegrati verranno pagati dai contribuenti per stare a casa a fare nulla. O, come nel caso alitalia con una cassaintegrazione di durata scandalosa, si troveranno magari un altro lavoro, rigorosamente in nero, evadendo le tasse ma guadagnando di fatto più di prima, da bravi parassiti italici.
Non solo, mi pare che lo stato abbia anche preteso un rientro del debito a condizioni scpecifiche (con tempi e interessi), un controllo sulle aziende ed una quota. Nel nostro caso invece i cassaintegrati verranno pagati dai contribuenti per stare a casa a fare nulla. O, come nel caso alitalia con una cassaintegrazione di durata scandalosa, si troveranno magari un altro lavoro, rigorosamente in nero, evadendo le tasse ma guadagnando di fatto più di prima, da bravi parassiti italici.
non c'entrano nulla i cassa integrati.
La cassa integrazione non é un aiuto all'azienda, ma un ammortizzzatore sociale per i dipendenti. Ammortizzatore per il quale le aziende pagano sempre contributi.
imho marchionne ha dato ennesima dimostrazione di quello che è: un manager con i controcoglioni.
speriamo che duri....
Nessuno dice di no, ma in italia opera in una condizione quantomeno di vantaggio (che in parte paghiamo noi contribuenti). Io piuttosto mi chiederei chi cazzo erano quelli che erano seduti al suo posto prima, che nonostante aiuti di stato e leggi ad hoc per una vita, riuscivano quasi a far fallire l'azienda.
Nessuno dice di no, ma in italia opera in una condizione quantomeno di vantaggio (che in parte paghiamo noi contribuenti).
questo é falso.
In Italia la Fiat opera in regime di concorrenza, che almeno rispetto alle case automobilistiche europee, non da nessun vantaggio alla Fiat.
non c'entrano nulla i cassa integrati.
La cassa integrazione non é un aiuto all'azienda, ma un ammortizzzatore sociale per i dipendenti. Ammortizzatore per il quale le aziende pagano sempre contributi.
Si son due questioni diverse, gli aiuti e la cassaintegrazione. Comunque voglio vedere se vengono concessi, a che condizioni vengono dati soldi dei contribuenti. Se una cosa "stile USA" od un regalo all'italiana. Detto questo poi la cassaintegrazione spesso diventa un'arma di ricatto o porta alle storture che dicevo prima. C'è sempre da chiedersi come facciano all'estero.
Si son due questioni diverse, gli aiuti e la cassaintegrazione. Comunque voglio vedere se vengono concessi, a che condizioni vengono dati soldi dei contribuenti. Se una cosa "stile USA" od un regalo all'italiana. Detto questo poi la cassaintegrazione spesso diventa un'arma di ricatto o porta alle storture che dicevo prima. C'è sempre da chiedersi come facciano all'estero.
guarda che la "cosa stile usa" é ben peggio dei classici aiuti all'italiana.
Le misure per Detroit sono anche peggio di quelle di Alitalia. Capisco che ora siccome c'é Obama, faccia fine fare i pro americani. Ma gli aiuti a Detroit sono porcate a fondo perso ad aziende tecnicamente fallite.
Le norme sui minori consumi sono puro maquillage politico.
guarda che la "cosa stile usa" é ben peggio dei classici aiuti all'italiana.
Le misure per Detroit sono anche peggio di quelle di Alitalia. Capisco che ora siccome c'é Obama, faccia fine fare i pro americani. Ma gli aiuti a Detroit sono porcate a fondo perso ad aziende tecnicamente fallite.
Le norme sui minori consumi sono puro maquillage politico.
Sarà... ma se avessero pagato la cassaintegrazione modello italian style a tutti i dipendenti delle aziende fallite quanto avrebbero speso? Più o meno? Anche dipendesse da me le avrei fatte fallire dato che i vertici di Detroit sono stati miopi come pochi, ma nel momento in cui vengono aiutate, apprezzo che lo stato pretenda un rientro, una quota di partecipazione (qualcosa) e un controllo. Qui invece c'è l'usanza di dare senza chiedere in cambio nulla e dicendo "tieni, tanto offrono i contribuenti".
Sarà... ma se avessero pagato la cassaintegrazione modello italian style a tutti i dipendenti delle aziende fallite quanto avrebbero speso? Più o meno? Anche dipendesse da me le avrei fatte fallire dato che i vertici di Detroit sono stati miopi come pochi, ma nel momento in cui vengono aiutate, apprezzo che lo stato pretenda un rientro, una quota di partecipazione (qualcosa) e un controllo. Qui invece c'è l'usanza di dare senza chiedere in cambio nulla e dicendo "tieni, tanto offrono i contribuenti".
ma ripeto la cassa integrazione non é un aiuto alle aziende. Non ha nessun senso metterla sullo stesso piano di un trasferimento di risorse pubbliche alle casse aziendali.
oltretutto per la cassa integrazione la fiat paga una quota su ogni stipendio che paga ai suoi dipendenti ogni mese. Quindi si tratta di uno strumento che ha già pagato.
E comunque negli stati uniti lo Stato paga il sussidio ai dipendenti licenziati.
Sussidio che però li "svincola" e li incentiva fortemente (obbliga) a trovarsi un altro lavoro. Noi invece paghiamo gente per stare a casa a non fare nulla e a non cercare lavoro.
Si son due questioni diverse, gli aiuti e la cassaintegrazione. Comunque voglio vedere se vengono concessi, a che condizioni vengono dati soldi dei contribuenti. Se una cosa "stile USA" od un regalo all'italiana. Detto questo poi la cassaintegrazione spesso diventa un'arma di ricatto o porta alle storture che dicevo prima. C'è sempre da chiedersi come facciano all'estero.
Lascia perdere. Stai parlando con uno che nega che la FIAT abbia mai ricevuto "aiuti" statali, figurati quanto può essere obiettivo :sofico:
Si son due questioni diverse, gli aiuti e la cassaintegrazione. Comunque voglio vedere se vengono concessi, a che condizioni vengono dati soldi dei contribuenti. Se una cosa "stile USA" od un regalo all'italiana. Detto questo poi la cassaintegrazione spesso diventa un'arma di ricatto o porta alle storture che dicevo prima. C'è sempre da chiedersi come facciano all'estero.
:rotfl:
Eccola la "svolta drastica" :
...
Il neo presidente è stato comunque onesto e ha ammesso che "non ci saranno soluzioni rapide", come invece cercano di far capire diverse case automobilistiche. In ogni caso l'obiettivo dichiarato è quello di avere entro il 2011 un primo standard obbligatorio per i consumi, per poi arrivare a quello, piuttosto drastico, del 2020 di avere auto in grado di fare una media di 35 miglia a gallone, cioè circa 15 chilometri con un litro.
...
Per chi lo vuole tutto
http://www.repubblica.it/2009/01/motori/motori-gennaio09-3/obama-auto-09/obama-auto-09.html?rss
15Km con un litro...
Nel ciclo standard europeo già oggi berline europee NON piccole riescono a surclassare tranquillamente questo risultato
Le piccole europee arrivano tranquillamente sopra i 20 :D
Intendiamoci:
Ha perfettamente ragione nel fare così (sono sempre il primo a dire che occorre "evoluzione" e non "rivoluzione") ma occorre prendere le cose con la giusta prospettiva ;)
zerothehero
28-01-2009, 15:13
Vabbè è sempre meglio di non fare nulla.
Negli Usa la benzina non è gravata da tasse e quindi le macchine usa sono dei mostri energivori, in Italia l'acqua è quasi gratis e infatti abbiamo un consumo procapite (con sprechi folli) tra i più alti al mondo.
Una pezza ci vuole, non si può neanche iniziare in modo iperdrastico. Altrimenti le case automobiliste usa si papperanno gli aiuti, senza poi fare una mazza, specie col petrolio che è momentaneamente a 40dollari.
Si sta configurando un'alleanza de facto tra Terminator e il neo-presidente per i vincoli ai consumi delle macchine..curioso. :sofico:
Vabbè è sempre meglio di non fare nulla.
Negli Usa la benzina non è gravata da tasse e quindi le macchine usa sono dei mostri energivori, in Italia l'acqua è quasi gratis e infatti abbiamo un consumo procapite (con sprechi folli) tra i più alti al mondo.
Una pezza ci vuole, non si può neanche iniziare in modo iperdrastico. Altrimenti le case automobiliste usa si papperanno gli aiuti, senza poi fare una mazza, specie col petrolio che è momentaneamente a 40dollari.
Si sta configurando un'alleanza de facto tra Terminator e il neo-presidente per i vincoli ai consumi delle macchine..curioso. :sofico:
diffusa da poco la notizia che riguarda le nuove guardie del corpo di obama: saranno dei t-800
http://www.cyberpunkreview.com/images/Terminator3-09.jpg
:D
jpjcssource
28-01-2009, 15:39
Vabbè è sempre meglio di non fare nulla.
Negli Usa la benzina non è gravata da tasse e quindi le macchine usa sono dei mostri energivori, in Italia l'acqua è quasi gratis e infatti abbiamo un consumo procapite (con sprechi folli) tra i più alti al mondo.
Una pezza ci vuole, non si può neanche iniziare in modo iperdrastico. Altrimenti le case automobiliste usa si papperanno gli aiuti, senza poi fare una mazza, specie col petrolio che è momentaneamente a 40dollari.
Si sta configurando un'alleanza de facto tra Terminator e il neo-presidente per i vincoli ai consumi delle macchine..curioso. :sofico:
Comunque, secondo me, una bella soluzione sarebbe aumentare le accise sul carburante per spingere gli americani a cercare auto sempre più parsimoniose come facevano quest'estate quando c'è stato un insolito boom nelle vendite di auto di piccola cilidrata in USA.
Non tanto come nel nostro paese dove sono esagerate, ma comunque in modo da tenere sempre il prezzo del carburante ad un livello tale che, tenere auto inefficenti anche dopo il 2011 (visto che poi non ne venderanno più) sarà svantaggioso.
Intanto si riempiono le casse dello stato già messe sotto torchio dalle spese per il rilancio dell'economia e si accelera enormemente il processo di conversione ecologico del parco macchine del paese.
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