View Full Version : il chimico-fisico e il mondo del lavoro
Oggi più del solito ho pensato al mio futuro, al posto di lavoro che mi spetterà...e mi è venuto in mente di chiedere a voi, community di hwupgrade, in modo da far un piccolo sondaggino.
La domanda è questa: con una laurea magistrale (quindi post riforma, 3+2 anni, appena introdotta) in area chimica (io studio Scienza dei Materiali a Venezia) si trova tutt'ora lavoro in Italia? Qualificato/qualificante/soddisfacente dal punto di vista remunerativo e personale?
O forse è il caso di pensare di aprire i propri orizzonti anche a realtà straniere (e quindi a paesi europei e, perchè no, anche extraeuropei)?
Voi chimici (e chimici-fisici, perchè è qui che scienza dei materiali si colloca) che dite? Quali sono le vostre esperienze e i vostri consigli?
Potrebbe nascere una bella discussione, magari utile anche per coloro che si iscriveranno a corsi di laurea simili o che comunque si pongono le mie stesse domande e potrebbero trovare qui delle risposte :)
Gargoyle
23-01-2009, 18:08
Senti, io tra qualche mese prenderò la laurea specialistica in chimica (le magistrali ancora non partiranno, a Firenze), ad indirizzo chimico-fisico.
La sensazione generale è: scappare, e di corsa.
La chimica che assume in Italia (sempre di meno, per la verità... da me ad esempio tutto l'indotto del tessile pratese sta chiudendo) è tutta basata sull'analisi ambientale, analisi tessile e cose così: c'è poco lavoro in Italia per i chimici-fisici, praticamente zero se si è ad indirizzo teorico.
Certo, ci si può riciclare in vari ruoli, ma è un riciclo, se volevo lavorare come chimico analitico a fare l'icp massa della merda mi specializzavo in quello e stop.
All'estero la chimica dei materiali tira decisamente di più.
Senti, io tra qualche mese prenderò la laurea specialistica in chimica (le magistrali ancora non partiranno, a Firenze), ad indirizzo chimico-fisico.
La sensazione generale è: scappare, e di corsa.
La chimica che assume in Italia (sempre di meno, per la verità... da me ad esempio tutto l'indotto del tessile pratese sta chiudendo) è tutta basata sull'analisi ambientale, analisi tessile e cose così: c'è poco lavoro in Italia per i chimici-fisici, praticamente zero se si è ad indirizzo teorico.
Certo, ci si può riciclare in vari ruoli, ma è un riciclo, se volevo lavorare come chimico analitico a fare l'icp massa della merda mi specializzavo in quello e stop.
All'estero la chimica dei materiali tira decisamente di più.
te in particolare che studi?
comunque sono daccordo con te e ho scritto questa discussione appunto presagendo ciò che hai scritto. Il passo successivo sarebbe vedere assieme dei dati...e soprattutto raccogliere informazioni su dove effettivamente il chimico fisico tiri di più, su che aziende puntare (anche un elenco), su come muoversi per poter raggiungere determinati obiettivi. Capisci/capite che intendo?
Voi avete già le idee chiare?
Gargoyle
23-01-2009, 18:34
te in particolare che studi?
comunque sono daccordo con te e ho scritto questa discussione appunto presagendo ciò che hai scritto. Il passo successivo sarebbe vedere assieme dei dati...e soprattutto raccogliere informazioni su dove effettivamente il chimico fisico tiri di più, su che aziende puntare (anche un elenco), su come muoversi per poter raggiungere determinati obiettivi. Capisci/capite che intendo?
Voi avete già le idee chiare?
Io non punto in azienda, perlomeno non dopo la laurea specialistica.
Per quanto sia probabilmente controproducente (ma tanto la mia vita ha comunque poche prospettive) ed azzardato, vorrei vedere se trovo il modo di fare un dottorato e dopo cercare di rivendermi con qualche competenza in più ad aziende o università estere.
Poi se le cose non andranno come spero vedrò un po' che fare...
Però, onestamente, immettermi sul mercato del lavoro durante la peggiore recessione economica dal '29 ad oggi non mi sembra la via migliore, specie per chi come me già di suo fatica ad adattarsi a logiche aziendali troppo applicative.
avevo pensato pure io a dottorato, ma molti me lo hanno sconsigliato in quanto è essenziale se si vuol fare carriera universitaria o comunque andare a far ricerca, ma praticamente inutile nel mondo del lavoro....
Gargoyle
23-01-2009, 22:47
avevo pensato pure io a dottorato, ma molti me lo hanno sconsigliato in quanto è essenziale se si vuol fare carriera universitaria o comunque andare a far ricerca, ma praticamente inutile nel mondo del lavoro...... in Italia.
All'estero è tenuto in una qualche considerazione.
quindi te faresti dottorato in italia e ti sposteresti poi all'estero...capito
Gargoyle
24-01-2009, 06:46
quindi te faresti dottorato in italia e ti sposteresti poi all'estero...capito
Il dottorato stesso è una occasione per farsi spedire all'estero: ci sono dottorati "europei" che obbliganoa passare almeno un terzo del tempo in altre università europee convenzionate.
Comunque, un aspetto importante, secondo me, è bypassare questi anni di recessione economica.
Preferisco fare un dottorato che stare qualche anno a fare stàge a 200€ il mese a causa delle assunzioni bloccate.
Però, onestamente, immettermi sul mercato del lavoro durante la peggiore recessione economica dal '29 ad oggi non mi sembra la via migliore, specie per chi come me già di suo fatica ad adattarsi a logiche aziendali troppo applicative.
Da indeciso sul seguire specialistica o no, ti chiedo:
Cosa c'entra la recessione con la scelta di continuare gli studi ?
Posso capire se mi dici che c'è poco assorbimento da parte del mondo del lavoro e pertanto tanto vale continuare a studiare. Ma studiare ha comunque un costo, e non è detto che le competenze che andrai ad aggiungere saranno saranno una via preferenziale per trovare lavoro, anzi a volte potrebbe essere il contrario.
Se questa crisi non dovesse finire in tempi brevi, oppure non si è ancora toccato il fondo, che fai ? Ricominci da capo ? Prendi un'altra laurea ?
Gargoyle
24-01-2009, 12:07
Posso capire se mi dici che c'è poco assorbimento da parte del mondo del lavoro e pertanto tanto vale continuare a studiare. Ma studiare ha comunque un costo
Ehm, con fare il dottorato intendo "vincere una borsa di dottorato".
Chiaro che se non la vinco (cosa possibilissima) cercherò altro, di certo non lavoro gratis tre anni per un professore.
Ah, ovviamente uso il termine "vincere" in senso lato, visto che i concorsi di dottorato sono già decisi tutti in partenza.
e non è detto che le competenze che andrai ad aggiungere saranno saranno una via preferenziale per trovare lavoro, anzi a volte potrebbe essere il contrario.
Sì, non è affatto scontato anzi.
Mi sembrava di aver detto che potesse essere una scelta controproducente, no? Solo che non ho molte altre opzioni in mano attualmente.
Se questa crisi non dovesse finire in tempi brevi, oppure non si è ancora toccato il fondo, che fai ? Ricominci da capo ? Prendi un'altra laurea ?
Onestamente non lo so cosa farò, so cosa non farò, e di certo non mi rimetto a studiare da zero.
pietro84
24-01-2009, 12:16
Da indeciso sul seguire specialistica o no, ti chiedo:
Cosa c'entra la recessione con la scelta di continuare gli studi ?
Posso capire se mi dici che c'è poco assorbimento da parte del mondo del lavoro e pertanto tanto vale continuare a studiare. Ma studiare ha comunque un costo, e non è detto che le competenze che andrai ad aggiungere saranno saranno una via preferenziale per trovare lavoro, anzi a volte potrebbe essere il contrario.
Se questa crisi non dovesse finire in tempi brevi, oppure non si è ancora toccato il fondo, che fai ? Ricominci da capo ? Prendi un'altra laurea ?
beh se il dottorato è con borsa ti consente di studiare, acquisire nuove competenze, guadagnare un discreto stipendio (se la facoltà è vicino casa) e in più ti lascia spazio per qualche altra (eventuale) attività lavorativa extra.
Il concetto è totalmente diverso se si parla di laurea specialistica, che ha un costo abbastanza elevato.
In ogni caso non bisogna mai affrontare gli studi universitari specialistici unicamente pensando alle possibilità lavorative nel breve termine, per chi ha fretta o necessità di lavorare (nel campo informatico soprattutto) la scelta migliore è fermarsi alla triennale.
Il dottorato stesso è una occasione per farsi spedire all'estero: ci sono dottorati "europei" che obbliganoa passare almeno un terzo del tempo in altre università europee convenzionate.
Comunque, un aspetto importante, secondo me, è bypassare questi anni di recessione economica.
Preferisco fare un dottorato che stare qualche anno a fare stàge a 200€ il mese a causa delle assunzioni bloccate.
si insomma dottorato pensato per poter spendersi meglio e temporeggiare durante la recessione.
Ci avevo pensato pure io, ma credo non seguirò questa strada....(intanto devo finire la specialistica, che ho appena iniziato :D)
...e comunque, tornando in topic, secondo voi quali sono i nomi di potenziali aziende interessate al profilo del chimico-fisico?
Robbiemast
24-01-2009, 16:00
Tutte quelle che operano nei materiali per l'edilizia (da Mapei a Italcementi passando per altre migliaia di medie imprese).
Tutte quelle che operano nella raffinazione di derivati del petrolio.
Diciamo che i chimici possono inserirsi nella maggior parte delle aziende produttrici di raw materials più o meno raffinati.
Gargoyle
25-01-2009, 06:51
Diciamo che i chimici possono inserirsi nella maggior parte delle aziende produttrici di raw materials più o meno raffinati.
I chimici sì, i chimici-fisici no.
O meglio, non sarebbero la prima scelta.
...e comunque, tornando in topic, secondo voi quali sono i nomi di potenziali aziende interessate al profilo del chimico-fisico?
Probabilmente le aziende che si occupano di formulazioni e di sistemi altamente dispersi: curioso che queste tamtiche di interesse aziendale siano anche le più trascurate dai nostri curricula (hai mai visto un corso di chimica delle formulazioni?).
Comunque, anche lì, dipende dal background: se uno si è occupato di studio di superfici solide può provare in una azienda metallurgica, se uno si è occupato di sistemi dispersi può provare alla Procter&Gamble, se uno ha fatto spettroscopia può riciclarsi in aziende che usino mezzi spettroscopici per il controllo qualità e cose così, se uno si è occupato di calcoli e simulazioni... va a pescare che è meglio ( :muro: ).
ahah :D
beh dai...intanto m idevo laureare (in un anno e mezzo :P) poi penserò a dove sbattere la testa :D
speravo ci fossero più partecipazioni al thread, ma a quanto pare di chimici fisici ce ne son pochi qua sul forum...meglio, meno sono meno concorrenza ho :asd:
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.