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View Full Version : Rigassificatori in Italia, sono davvero necessari?


dj-tore
22-01-2009, 12:23
Ciao a tutti, spero di aver beccato la sezione giusta.:)

Mi rivolgo a voi per sapere cosa ne pensate dei rigassificatori, specialmente di quelli off-shore che presto verranno costruti in Italia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Rigassificatore
Uno di questi verrà costruito proprio nella mia città:
http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=158&pagina=3

So che l'Italia è quasi totalmente dipendente dal punto di vista energetico dai paesi come la Russia/Algeria, ma quello che mi domando è se sia giusto costruire tali rigassificatori, nel 2009, invece di puntare sull'energie alternative e sul risparmio energetico.

A voi la parola.

hibone
22-01-2009, 12:52
Ciao a tutti, spero di aver beccato la sezione giusta.:)

Mi rivolgo a voi per sapere cosa ne pensate dei rigassificatori, specialmente di quelli off-shore che presto verranno costruti in Italia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Rigassificatore
Uno di questi verrà costruito proprio nella mia città:
http://www.e-gazette.it/index.asp?npu=158&pagina=3

So che l'Italia è quasi totalmente dipendente dal punto di vista energetico dai paesi come la Russia/Algeria, ma quello che mi domando è se sia giusto costruire tali rigassificatori, nel 2009, invece di puntare sull'energie alternative e sul risparmio energetico.

A voi la parola.

In italia si fa parecchio uso di gas per riscaldamento/cucina, mentre le "energie alternative" andrebbero chiamate "fonti rinnovabili di energia elettrica", perchè sono tecniche che servono a produrre energia elettrica in ultima analisi.

Puntare direttamente sull'energia "alternativa" non sarebbe percorribile nel breve periodo in quanto richiederebbe necessariamente la sostituizione della maggior parte degli impianti che fanno uso di gas.

La questione sarebbe stata diversa se, appoggiandoci al nucleare, avessimo puntato di più sull'energia elettrica, in quel caso la transizione verso le energie rinnovabili sarebbe stata più semplice.

Nota.
queste sono considerazioni di mero carattere tecnico, visto che la sezione è scienza e tecnica. Eviterei di affrontare il problema da un punto di vista politico. :)

maxsona
22-01-2009, 13:08
Si sono necessari, per poter differenziare maggiormente le fonti di approvvigionamento e fare quindi fronte alle bizze dei paesi produttori, o per comprarlo dove costa meno.

Rand
22-01-2009, 13:15
So che l'Italia è quasi totalmente dipendente dal punto di vista energetico dai paesi come la Russia/Algeria, ma quello che mi domando è se sia giusto costruire tali rigassificatori, nel 2009, invece di puntare sull'energie alternative e sul risparmio energetico.

Con le rinnovabili (su cui è giusto investire) non è oggi fattibile coprire il grosso del fabbisogno. Siccome il gas naturale è la fonte non rinnovabile da cui dipendiamo di più:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/2/2c/Energia_percentuale_non_rinnovabile_ita.png/800px-Energia_percentuale_non_rinnovabile_ita.png

diversificarne le fonti di approvvigionamento mi sembra un ottima idea.

dj-tore
22-01-2009, 13:18
hibone ti ringrazio per la risposta ed appunto ho messo il thread in questa sezione per evitare discussioni a livello politico e focalizzare sul problema tecnico.

Quello che penso io è che è fondamentale dapprima un piano sul risparmio energetico: le nuove case-ospedali-scuole-università-uffici pubblici dovrebbero essere costruiti in modo da ottimizzare i consumi e ridurre al minimo gli sprechi.Inoltre dovrebbero essere costruiti con pannelli fotovoltaici e impianti di co-generazione. La spesa sarebbe maggiore ma in un paese in crisi come il nostro l'innovazione è l'unico modo per sperare in un futuro di pronta ripresa.

La costruzione di questi rigassificatori oltre a portare evidenti problemi ai paesi che li "ospitano"(penso che in un paese come Porto Recanati che punta molto sul turismo balnerare accuserà il colpo), sono davvero così convenienti?

Marci
22-01-2009, 13:36
hibone ti ringrazio per la risposta ed appunto ho messo il thread in questa sezione per evitare discussioni a livello politico e focalizzare sul problema tecnico.

Quello che penso io è che è fondamentale dapprima un piano sul risparmio energetico: le nuove case-ospedali-scuole-università-uffici pubblici dovrebbero essere costruiti in modo da ottimizzare i consumi e ridurre al minimo gli sprechi.Inoltre dovrebbero essere costruiti con pannelli fotovoltaici e impianti di co-generazione. La spesa sarebbe maggiore ma in un paese in crisi come il nostro l'innovazione è l'unico modo per sperare in un futuro di pronta ripresa.

La costruzione di questi rigassificatori oltre a portare evidenti problemi ai paesi che li "ospitano"(penso che in un paese come Porto Recanati che punta molto sul turismo balnerare accuserà il colpo), sono davvero così convenienti?
scusa, ma i rigassificatori offshore sono talmente lontani che dalla costa nemmeno si vedono; IMHO molto peggio la raffineria che c'è dopo Ancona.
Sono convenientissimi perchè il gas liquefatto portato dalle navi è tantissimo e costa poco il viaggio e soprattutto ci para le chiappe dalle schermaglie Russia-Ucraina oltre a dare possibilità di scegliere di prenderlo dove costa meno; inoltre in Italia nessuno praticamente usa gli scaldabagno elettrici e le piastre in vetro-ceramica per cucinare quindi col fotovoltaico e con l'eolico non puoi sostituire il gas a meno di sostituire tutto. Inoltre il gas tra le fonti non rinnovabili è quella che inquina meno, gia sostituire il petrolio col gas sarebbe una gran cosa. Poi il gas naturale sotto un certo punto di vista è rinnovabile, basta pensare al biogas ottenuto dai rifiuti e dagli escrementi:)

hibone
22-01-2009, 14:04
hibone ti ringrazio per la risposta ed appunto ho messo il thread in questa sezione per evitare discussioni a livello politico e focalizzare sul problema tecnico.

:wtf:
Dici di voler focalizzare l'attenzione sul punto di vista tecnico, ma quelle che leggo qui:

Quello che penso io è che è fondamentale dapprima un piano sul risparmio energetico: le nuove case-ospedali-scuole-università-uffici pubblici dovrebbero essere costruiti in modo da ottimizzare i consumi e ridurre al minimo gli sprechi.Inoltre dovrebbero essere costruiti con pannelli fotovoltaici e impianti di co-generazione. La spesa sarebbe maggiore ma in un paese in crisi come il nostro l'innovazione è l'unico modo per sperare in un futuro di pronta ripresa.

sono considerazioni di carattere politico e non tecnico.

La costruzione di questi rigassificatori oltre a portare evidenti problemi ai paesi che li "ospitano"(penso che in un paese come Porto Recanati che punta molto sul turismo balnerare accuserà il colpo), sono davvero così convenienti?
Senza entrare nello specifico del rigassificatore, ma rimanendo più in generale sul discorso "impianti industriali", bisogna dire che non sono gli impianti per se ad essere dannosi, ne a creare problemi.

È la loro realizzazione/gestione ad minkiam a comportare problemi.
Un impianto ben fatto, ma soprattutto ben gestito, oltre ad essere una risorsa che offre lavoro, ed eventualmente utile ad abbassare i costi sostenuti direttamente dai cittadini ( e quindi le spese dei turisti ) potrebbe anche essere integrata nel territtorio in modo da rappresentare un'attrattiva, ad esempio come meta di visite guidate.

Il problema è sempre la gestione "all'italiana" degli impianti, e l'abitudine del politico nostrano che pur di accaparrarsi 10 è disposto a sprecare 100 a spese della collettività...

dj-tore
22-01-2009, 14:08
scusa, ma i rigassificatori offshore sono talmente lontani che dalla costa nemmeno si vedono; IMHO molto peggio la raffineria che c'è dopo Ancona.
Sono convenientissimi perchè il gas liquefatto portato dalle navi è tantissimo e costa poco il viaggio e soprattutto ci para le chiappe dalle schermaglie Russia-Ucraina oltre a dare possibilità di scegliere di prenderlo dove costa meno; inoltre in Italia nessuno praticamente usa gli scaldabagno elettrici e le piastre in vetro-ceramica per cucinare quindi col fotovoltaico e con l'eolico non puoi sostituire il gas a meno di sostituire tutto. Inoltre il gas tra le fonti non rinnovabili è quella che inquina meno, gia sostituire il petrolio col gas sarebbe una gran cosa. Poi il gas naturale sotto un certo punto di vista è rinnovabile, basta pensare al biogas ottenuto dai rifiuti e dagli escrementi:)

Mettiti nei panni di un turista, che deve scegliere dove trascorrere le sue vacanze.Secondo te sceglie un luogo dove c'è un rigassificatore? Anche se non si vede i problemi un paese che vive di turismo saranno molti...
Ma i problemi non saranno solo per Porto recanati.
Sono previste oltre 50 viaggi di metaniere all'anno che andranno a rifornire il rigassificatore in un mare chiuso, piccolo e già inquinato come l'Adriatico...

Ciò che mi fa arrabbiare è che non cambia la mentalità, invece di risparmiare energia nei comuni, dove gli sprechi sono evidenti, si costruiscono i rigassificatori.Poi non uno, ne sono previsti 12!

dj-tore
22-01-2009, 14:14
[QUOTE=hibone;25962015]:wtf:
Dici di voler focalizzare l'attenzione sul punto di vista tecnico, ma quelle che leggo qui:



sono considerazioni di carattere politico e non tecnico.


Secondo me è invece un problema tecnico: abbiamo bisogna di energia, l'unico rimedio è la costruzione di 12 rigassificatori oppure sono possibili altre soluzioni?
Vado al di là della politica, cerco la soluzione migliore, che porti vantaggi a TUTTI.

mixkey
22-01-2009, 14:42
Secondo me è invece un problema tecnico: abbiamo bisogna di energia, l'unico rimedio è la costruzione di 12 rigassificatori oppure sono possibili altre soluzioni?
Vado al di là della politica, cerco la soluzione migliore, che porti vantaggi a TUTTI.

Se vuoi importare metano via nave i rigassificatori sono necessari.
Il resto e' politica

DarKilleR
22-01-2009, 14:49
allora l'energia serve e tanta....E sicuramente con le fonti rinnovabili attuali è impossibile ricoprire la maggior parte del fabbisogno nazionale...

Per proteggersi da crisi internazionali etc etc come con la Russia ed Ucraina attualmente, bisogna diversificare le fonti di approvigionamento...ed uno dei metodi è l'utilizzo dei rigassificatori...

La cosa che mi lascia perplesso dei rigassificatori è che praticamente il gas liquido sta in navi criogeniche...nella zona dei rigassificatori che danni si creano al mare, alla fauna ittica ed all'ambiente visto le migliaia di metri cubi / giorno che vengono raffreddati a temperature prossime allo 0°C e immesse in mare??

Comunque indipendentemente da tutto questo...bisogna fare un piano nazionale ben preparato sia a livello tecnico che normativo per il risparmio energetico e per l'utilizzo di fonti rinnovabili...

Intanto bisogna regolare ed incentivare l'efficienza termica degli edifici di nuova costruzione e soprattutto anche nelle ristrutturazioni ove possibile, usare impianti per la produzione di acqua calda con sistemi di preriscaldamento con collettori solari etc etc etc (sotto questo punto di vista ci sono una miriade di sistemi diversi + o - efficienti).
E poi anche la regolazione locale del riscaldamento degli edifici pubblici (le scuole possibile che vengono accese per normativa un tale giorno??? ) e mi ritrovavo con stanze caldissime e finestre aperte ad inizio inverno in giornate miti.....

hibone
22-01-2009, 14:54
Secondo me è invece un problema tecnico: abbiamo bisogna di energia, l'unico rimedio è la costruzione di 12 rigassificatori oppure sono possibili altre soluzioni?
Vado al di là della politica, cerco la soluzione migliore, che porti vantaggi a TUTTI.

:wtf:

uhm...

dato un problema la tecnica ci dice come ottenere le possibili soluzioni.

la scelta dei parametri in base ai quali una soluzione è migliore delle altre è una questione di "politica"
http://it.wikipedia.org/wiki/Politica
http://it.wikipedia.org/wiki/Tecnica

nello specifico i rigassificatori rispondono ad una sola esigenza:
essere indipendenti dai gasdotti.

se la domanda è "maggiore necessità di energia" la risposta è un'altra, legare la questione "necessità di energia" alla questione "rigassificatori" è una forzatura, a mio avviso, perchè ignora completamente la situazione attuale.

Come ho spiegato poco sopra, i rigassificatori sarebbero non necessari solo se si fosse fatto meno ricorso al gas, e si fosse fatto maggiore uso di energia elettrica.

Reimpostare l'impianto complessivo della politica energetica di un intero paese, non è un problema che ha una soluzione a breve termine, ma può essere portata a termine solo nell'arco di tempi dell'ordine delle decine di anni. Per cui reimpostare la politica energetica nazionale non sarebbe comunque in grado di rispondere ad un'esigenza contingente come la carenza di gas che richiede una soluzione a breve termine (meno di dieci anni).

Se si vuole si può anche discutere sull'eventualità di alternative possibili, ma ignorare aprioristicamente la fattibilità delle stesse, intese in termini di tempi e costi di realizzazione è utile come parlare di un eventuale migrazione su marte.

Vado al di là della politica, cerco la soluzione migliore, che porti vantaggi a TUTTI.
Sarò prevenuto, ma io vedo più che altro il rifiuto aprioristico del/dei rigassificatore/i, a prescindere da tempi e modi di costruzione.
Per altro non hai accennato minimamente alle ragioni per le quali, secondo te, sarebbe dannoso. Parlo di ragioni "tecniche"/"dirette". "Spaventa i turisti" non è un argomento ad alto contenuto scientifico temo...:stordita:

dj-tore
22-01-2009, 15:18
Per altro non hai accennato minimamente alle ragioni per le quali, secondo te, sarebbe dannoso. Parlo di ragioni "tecniche"/"dirette". "Spaventa i turisti" non è un argomento ad alto contenuto scientifico temo...:stordita:



Non è che "spaventa i turisti", è che i turisti non vengono proprio in una località dove c'è un rigassificatore quindi il problema più piccolo, è il danno economico per un paese che vive di turismo.

Poi ho scritto già che i viaggi delle metaniere saranno minimo di 50 all'anno, con relativi problemi di inquinamento su tutta la costa adriatica.Una metaniera non è proprio una barchetta ecologica.
http://www.verdilivorno.it/wp-content/uploads/offshoregasG.gif

Oltre ai problemi già citati, ci sono quelli relativi alla pericolosità di progetti simili:
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/20688.html
Oltre all'impatto ambientale:
http://www.peacelink.it/tarantosociale/a/19388.html

Io non ho una mentalità chiusa che dice NO ai rigassificatori a tutti i costi, ma vorrei valutare insieme a voi i pro e i contro oltre alle possibili alternative.;)

dj-tore
22-01-2009, 15:20
Come ho spiegato poco sopra, i rigassificatori sarebbero non necessari solo se si fosse fatto meno ricorso al gas, e si fosse fatto maggiore uso di energia elettrica.

L'energia elettrica si fa anche con il gas.;)

dj-tore
22-01-2009, 15:21
allora l'energia serve e tanta....E sicuramente con le fonti rinnovabili attuali è impossibile ricoprire la maggior parte del fabbisogno nazionale...

Per proteggersi da crisi internazionali etc etc come con la Russia ed Ucraina attualmente, bisogna diversificare le fonti di approvigionamento...ed uno dei metodi è l'utilizzo dei rigassificatori...

La cosa che mi lascia perplesso dei rigassificatori è che praticamente il gas liquido sta in navi criogeniche...nella zona dei rigassificatori che danni si creano al mare, alla fauna ittica ed all'ambiente visto le migliaia di metri cubi / giorno che vengono raffreddati a temperature prossime allo 0°C e immesse in mare??

Comunque indipendentemente da tutto questo...bisogna fare un piano nazionale ben preparato sia a livello tecnico che normativo per il risparmio energetico e per l'utilizzo di fonti rinnovabili...

Intanto bisogna regolare ed incentivare l'efficienza termica degli edifici di nuova costruzione e soprattutto anche nelle ristrutturazioni ove possibile, usare impianti per la produzione di acqua calda con sistemi di preriscaldamento con collettori solari etc etc etc (sotto questo punto di vista ci sono una miriade di sistemi diversi + o - efficienti).
E poi anche la regolazione locale del riscaldamento degli edifici pubblici (le scuole possibile che vengono accese per normativa un tale giorno??? ) e mi ritrovavo con stanze caldissime e finestre aperte ad inizio inverno in giornate miti.....

Quoto tutto in peino :mano:

hibone
22-01-2009, 16:07
Non è che "spaventa i turisti", è che i turisti non vengono proprio in una località dove c'è un rigassificatore

c'è una un qualche tipo di indagine alla base di una affermazione del genere?
oppure è una rilevazione empirica basata sull'esperienza personale?

Te lo chiedo perchè a quanto ne so gli impianti industriali del genere, come la raffineria poco più a nord di Ancona, sono realtà tutt'altro che isolate, e che non per questo vi è un'inflessione significativa del turismo nella regione. Il più delle volte anzi la crisi è dovuta proprio ad una scarsa vivacità delle strutture turistiche. Ma magari mi sbaglio anche, però non la farei così catastrofica come può sembrare a prima vista.


Poi ho scritto già che i viaggi delle metaniere saranno minimo di 50 all'anno, con relativi problemi di inquinamento su tutta la costa adriatica.Una metaniera non è proprio una barchetta ecologica.
http://www.verdilivorno.it/wp-content/uploads/offshoregasG.gif

Oltre ai problemi già citati, ci sono quelli relativi alla pericolosità di progetti simili:
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/20688.html
Oltre all'impatto ambientale:
http://www.peacelink.it/tarantosociale/a/19388.html

Io non ho una mentalità chiusa che dice NO ai rigassificatori a tutti i costi, ma vorrei valutare insieme a voi i pro e i contro oltre alle possibili alternative.;)

Come si evince dall'articolo ciò che dovrebbe preoccupare, più che l'improbabile rischio connesso ai rigassificatori, il solito "tirare a campare" tutto italiano, dove per ridurre i costi si nascondono i rischi.

Questo è il vero problema a mio avviso. Se si tenesse conto in modo appropriato dei rischi, le misure di sicurezza sarebbero più che adeguate, e quindi si scongiurerebbero incidenti, purtroppo però grazie al solito ammanicamento per cui nessuno paga per i propri reati si tende sempre a chiudere un occhio...

PS.
Come è già stato suggerito la soluzione è diversificare le fonti, quindi l'alternativa a "molti rigassificatori" è "pochi rigassificatori + altre fonti", anzichè "nessun rigassificatore", il problema è che come al solito tutti vogliono i benefici, ma nessuno vuole accollarsi gli oneri.

Secondo te se si decidesse di fare un impianto nucleare nell'interno delle marche anzichè il rigassificatore al largo della costa qualcuno lo vorrebbe?

Un impianto di generazione di biogas?

Un impianto eolico?

Io ho seri dubbi in proposito.

Rand
22-01-2009, 16:15
Non è che "spaventa i turisti", è che i turisti non vengono proprio in una località dove c'è un rigassificatore quindi il problema più piccolo, è il danno economico per un paese che vive di turismo.

Ci sono località turistiche dove questo è effettivamente avvenuto?

dj-tore
22-01-2009, 16:26
QUOTE:Te lo chiedo perchè a quanto ne so gli impianti industriali del genere, come la raffineria poco più a nord di Ancona, sono realtà tutt'altro che isolate, e che non per questo vi è un'inflessione significativa del turismo nella regione. Il più delle volte anzi la crisi è dovuta proprio ad una scarsa vivacità delle strutture turistiche. Ma magari mi sbaglio anche, però non la farei così catastrofica come può sembrare a prima vista.


A parte la gloriosa vittoria della bandiera nera nel 2007 con relativo divieto di balnezione (http://notiziedalcastellodifalconara.blogspot.com/2007/07/alla-raffineria-api-la-bandiera-nera-di.html) e i diversi studi sui problemi di salute (uno tra tanti http://www.unonotizie.it/2936-falconara-chiaravalle-montemarciano-area-ad-elevato-rischio-ambientale-presentati-i-risultati-di-un-indagine-epidemiologica-fatta-su-un-gruppo-di-95-persone-decedute-per-tumore-negli-ultimi-dieci-anni.php), direi che Falconara è fiera della sua raffineria.

hibone
22-01-2009, 16:38
QUOTE:Te lo chiedo perchè a quanto ne so gli impianti industriali del genere, come la raffineria poco più a nord di Ancona, sono realtà tutt'altro che isolate, e che non per questo vi è un'inflessione significativa del turismo nella regione. Il più delle volte anzi la crisi è dovuta proprio ad una scarsa vivacità delle strutture turistiche. Ma magari mi sbaglio anche, però non la farei così catastrofica come può sembrare a prima vista.


A parte la gloriosa vittoria della bandiera nera nel 2007 con relativo divieto di balnezione (http://notiziedalcastellodifalconara.blogspot.com/2007/07/alla-raffineria-api-la-bandiera-nera-di.html) e i diversi studi sui problemi di salute (uno tra tanti http://www.unonotizie.it/2936-falconara-chiaravalle-montemarciano-area-ad-elevato-rischio-ambientale-presentati-i-risultati-di-un-indagine-epidemiologica-fatta-su-un-gruppo-di-95-persone-decedute-per-tumore-negli-ultimi-dieci-anni.php), direi che Falconara è fiera della sua raffineria.

Dov'è che si legge dell'inflessione del turismo? Io per l'ennesima volta leggo che il problema è la gestione ad minkiam.

dj-tore
22-01-2009, 16:41
Ancona, 7 luglio 2007 - "Un nuovo pirata ma un vecchio nemico". Così Goletta verde di Legambiente definisce la raffineria Api di Falconara, assegnando all'impianto la 'bandiera nera'. Nel mirino dell'associazione ambientalista, in particolare, lo sversamento di olio combustibile del 4 aprile scorso, che ha comportato il divieto di balneazione e la chiusura temporanea di alcuni tratti di arenile, con un danno notevole per il turismo della costa anconetana.

hibone
22-01-2009, 16:48
Ancona, 7 luglio 2007 - "Un nuovo pirata ma un vecchio nemico". Così Goletta verde di Legambiente definisce la raffineria Api di Falconara, assegnando all'impianto la 'bandiera nera'. Nel mirino dell'associazione ambientalista, in particolare, lo sversamento di olio combustibile del 4 aprile scorso, che ha comportato il divieto di balneazione e la chiusura temporanea di alcuni tratti di arenile, con un danno notevole per il turismo della costa anconetana.

:wtf:

ah beh, se vuoi cambiare le carte in tavola...

prima parlavi di danno al turismo per la sola presenza dell'impianto, non hai mai accennato ad eventuali incidenti, quindi si parlava di danno "sistematico"... ora però prendi come caso un incidente sporadico per dimostrare la tua tesi, questo per me chiude la questione.

zappy
22-01-2009, 17:41
Mi rivolgo a voi per sapere cosa ne pensate dei rigassificatori, specialmente di quelli off-shore che presto verranno costruti in Italia.
.....
So che l'Italia è quasi totalmente dipendente dal punto di vista energetico dai paesi come la Russia/Algeria, ma quello che mi domando è se sia giusto costruire tali rigassificatori, nel 2009, invece di puntare sull'energie alternative e sul risparmio energetico.
Qualche considerazione.
1) l'italia è un paese che va a gas. Dopo la crisi petrolifera s'è puntato sul gas, che è fra le fonti fossili la meno dannosa. Altri paesi hanno puntato su altre fonti. In generale, nella media mondiale, l'uso del gas è minore mentre si usa di + il carbone (la peggiore delle fonti fossili). Insomma, la nosta è stata una buona scelta.

2) L'italia è già autosufficiente quanto a forniture. Un paio di rigassificatori possono servire x differenziare le fonti di gas. Costruirne di + significa sottoutilizzarli oppure fare da "territorio di transito" x gas diretto verso altri paesi; il che probabilmente non comporta particolari vantaggi all'Italia.

3) un rigassificatore produce metano e freddo (frigorie). quindi sta bene abbinato ad impianti di surgelazione del cibo (verdure, pesce ecc). In caso contrario si spreca una enorme quantità di energia.

zappy
22-01-2009, 17:45
le "energie alternative" andrebbero chiamate "fonti rinnovabili di energia elettrica", perchè sono tecniche che servono a produrre energia elettrica

Assolutamente no. X es i pannelli solari termici servono a produrre acqua calda x farsi una doccia e sono sicuramente "energie alternative E rinnovabili", oltre a far risparmiare gas/pertolio o quel che è.

La questione sarebbe stata diversa se, appoggiandoci al nucleare, avessimo puntato di più sull'energia elettrica, in quel caso la transizione verso le energie rinnovabili sarebbe stata più semplice.
Discorso poco chiaro. Ad occhio mi pare anche sbagliato, in quanto non vedo il nesso.

hibone
22-01-2009, 18:41
Assolutamente no. X es i pannelli solari termici servono a produrre acqua calda x farsi una doccia e sono sicuramente "energie alternative E rinnovabili", oltre a far risparmiare gas/pertolio o quel che è.


Discorso poco chiaro. Ad occhio mi pare anche sbagliato, in quanto non vedo il nesso.

Per quanto concerne i pannelli "solari termici", che sicuramente vanno bene per farsi una doccia e per scaldare forse casa, non so quanto si possa parlare di "fonte di energia". Con quel genere di pannelli non hai una forma di energia utile per :
cucinare,
guardare la tele
passare l'aspirapolvere
illuminare casa.
quindi hanno indubbiamente i loro limiti.

Le altre fonti rinnovabili, e quindi "alternative" sono
idroelettrico
geotermoelettrico
eolico
solare/fotovoltaico
e compagnia.

tutte queste che sono la maggioranza, servono a produrre corrente elettrica.
Il nesso con il nucleare è tutto qui.

La questione è: passare a fonti alternative così da non dipendere dalle "materie prime", nella fattispecie il gas.

Se l'italia avesse puntato sul nucleare, e quindi sull'elettricità a basso costo, come hanno fatto in francia, anzichè puntare sul gas, in casa oggi avremmo tutti il fornello elettrico, la caldaia elettrica, il forno elettrico e così via. Per cui passare alle fonti alternative per quanto costoso, era comunque fattibile in tempi relativamente brevi, I tempi di costruzione della nuova centrale. In quanto tutto ciò che è a valle sarebbe rimasto invariato.

Al contrario in italia si è detto di no al nucleare, e si è optato per il gas come fonte di energia. Di conseguenza, ad oggi il 90% delle famiglie ha la cucina a gas, la caldaia a gas, lo scalda-acqua a gas. E in molti anche il forno a gas. Lo stesso discorso vale anche per numerosi impianti industriali, dove l'energia utilizzata viene acquistata sotto forma di gas o carbone.

Quindi, anche sostituendo la centrale elettrica "a gas" con una a fonti "rinnovabili", finche ogni famiglia continua ad avere apparecchi domestici a gas, la dipendenza dal gas permane, in misura meno marcata sicuramente, ma senza quella "rivoluzione" che tanti sembrano profetizzare.

Fino ad oggi ciò che si è visto è che le fonti rinnovabili producono energia ad alto costo, per cui il gas è comunque più conveniente, per questo la transizione è di la da venire.

Rand
22-01-2009, 21:39
...

L'idroelettrico è saturo. l geotermico non so quanto possa essere sviluppato.. Eolico e solare vanno bene per fornire una modesta % del fabbisogno, ma essendo incostanti nessuno le userebbe (anche se possibile) come fonte principale.

Insomma le rinnovabili non possono sostituire il gas naturale in Italia, quindi mi sembra inutile parlarne nello specifico.

DarKilleR
22-01-2009, 23:27
L'idroelettrico è saturo. l geotermico non so quanto possa essere sviluppato.. Eolico e solare vanno bene per fornire una modesta % del fabbisogno, ma essendo incostanti nessuno le userebbe (anche se possibile) come fonte principale.

Insomma le rinnovabili non possono sostituire il gas naturale in Italia, quindi mi sembra inutile parlarne nello specifico.

certo l'idroelettrico è saturo, tutto quello che si poteva fare con l'idroelettrico in Italia praticamente è stato fatto, nel secolo passato...e sotto questo punto di vista siamo stati i pionieri nel mondo.
L'unica possibilità di sviluppo è il mini-idroelettrico in località montane ma solo per uso civile e con potenze molto piccole...(ma resta comunque in assoluto il sistema energicamente parlando più efficiente).

Il solare termico e fotovoltaico ed eolico, hanno il grosso problema che non sono costanti nel tempo...però se ben sfruttati e diffusi sull'intero territorio diciamo che una buona percentuale di energia prodotta, da affiancare alle classiche centrali c'è...

A mio avviso il nostro problema principale è l'efficienza termica delle nostre costruzioni...abbiamo la fortuna di essere in una zona a clima mite, ma questo storicamente e socialmente ci ha reso arretrati sotto l'efficienza energetica...
Praticamente qualsiasi palazzo costruito in Italia da questo punto di vista è ridicolo, bisognerebbe riuscire a creare una normativa tecnicamente e legalmente valida, semplice e con incentivi tali che le case di nuova costruzione rispettino determinati standard energetici e soprattutto sulle ristrutturazioni...
Le nostre palazzine dal dopoguerra al 1995...anzi oserei dire fino a 4 anni fa...più che ambienti da riscaldare sono dei giganteschi termosifoni che disperdono calore all'esterno...

hibone
23-01-2009, 00:00
certo l'idroelettrico è saturo, tutto quello che si poteva fare con l'idroelettrico in Italia praticamente è stato fatto, nel secolo passato...e sotto questo punto di vista siamo stati i pionieri nel mondo.
L'unica possibilità di sviluppo è il mini-idroelettrico in località montane ma solo per uso civile e con potenze molto piccole...(ma resta comunque in assoluto il sistema energicamente parlando più efficiente).

Il solare termico e fotovoltaico ed eolico, hanno il grosso problema che non sono costanti nel tempo...però se ben sfruttati e diffusi sull'intero territorio diciamo che una buona percentuale di energia prodotta, da affiancare alle classiche centrali c'è...

A mio avviso il nostro problema principale è l'efficienza termica delle nostre costruzioni...abbiamo la fortuna di essere in una zona a clima mite, ma questo storicamente e socialmente ci ha reso arretrati sotto l'efficienza energetica...
Praticamente qualsiasi palazzo costruito in Italia da questo punto di vista è ridicolo, bisognerebbe riuscire a creare una normativa tecnicamente e legalmente valida, semplice e con incentivi tali che le case di nuova costruzione rispettino determinati standard energetici e soprattutto sulle ristrutturazioni...
Le nostre palazzine dal dopoguerra al 1995...anzi oserei dire fino a 4 anni fa...più che ambienti da riscaldare sono dei giganteschi termosifoni che disperdono calore all'esterno...

l'argomento è trito e ri-trito quindi probabilmente il thread farà una finaccia.

comunque sia il problema principale in italia... sono gli italiani.. :D finche non cambia il modo di fare tutto nostrano non ci sono santi...

la produzione distribuita sicuramente sarebbe un'idea interessante. ci sono molti rivoli d'acqua dove una banalissima ruota a pale potrebbe contribuire non poco. ci sono molti punti generalmente ventosi, dove un generatore eolico potrebbe fare comodo.
il problema sono come al solito permessi e consensi..
Tanto per fare un esempio, la "novità" del fotovoltaico collegato alla rete, si è dimostrata fin troppo presto la solita berlina...

prima devi fare l'impianto.
poi devi aspettare che l'enel coi suoi tempi e con tutto comodo ti dia il nulla osta e ti allacci alla rete.
se hai abbastanza fortuna da ottenerlo entro i tempi stabiliti per legge l'impianto ti viene anche parzialmente rimborsato.
e alla fine cosa scopri? che tutta l'elettricità che produci in più, rispetto a quanto consumi, la regali letteralmente ad Enel...

in compenso ogni tanto viene fuori che esistono centrali sperimentali eoliche e solari che restano scollegate e all'abbandono dopo che sono costate miliardi... :muro:

:dissident:
23-01-2009, 02:47
Quello che penso io è che è fondamentale dapprima un piano sul risparmio energetico: le nuove case-ospedali-scuole-università-uffici pubblici dovrebbero essere costruiti in modo da ottimizzare i consumi e ridurre al minimo gli sprechi.Inoltre dovrebbero essere costruiti con pannelli fotovoltaici e impianti di co-generazione. La spesa sarebbe maggiore ma in un paese in crisi come il nostro l'innovazione è l'unico modo per sperare in un futuro di pronta ripresa.


Tutto questo è già normato e in atto

zappy
23-01-2009, 12:43
Per quanto concerne i pannelli "solari termici", che sicuramente vanno bene per farsi una doccia e per scaldare forse casa, non so quanto si possa parlare di "fonte di energia".

X tua informazione, il 33% dei consumi energetici in italia deriva dal riscaldamento civile. Ne consegue che se una quota di questo consumo lo copri col solare termico, hai immediati e cospicui vantaggi. In altre parole, il termosolare È una fonte energetica importantissima, se sfruttata a dovere.

Se l'italia avesse puntato sul nucleare, e quindi sull'elettricità a basso costo, come hanno fatto in francia, anzichè puntare sul gas, in casa oggi avremmo tutti il fornello elettrico, la caldaia elettrica, il forno elettrico e così via. Per cui passare alle fonti alternative per quanto costoso, era comunque fattibile in tempi relativamente brevi, I tempi di costruzione della nuova centrale. In quanto tutto ciò che è a valle sarebbe rimasto invariato.

Primo, il "basso costo" è tutto da dimostrare ed è estremamente controverso.
Secondo, tu non hai idea dei problemi che ha la Francia a causa della scellerata idea di pompare fornelli, scaldacqua e riscaldamento elettrico. A tal proposito, ti informo che la Francia è costretta a comprare elettricità di picco dall'estero a carissimo prezzo. Sembra incredibile, eh? Eppure è così, alla faccia dell'indipendenza energetica. Inoltre un po' di gas noi lo abbiamo anche sul nostro territorio, mente l'uranio non ce l'ha nè l'Italia nè la Francia.
In parole povere, la Francia ha fatto discutibilissime scelte energetiche :read:


Al contrario in italia si è detto di no al nucleare, e si è optato per il gas come fonte di energia. Di conseguenza, ad oggi il 90% delle famiglie ha la cucina a gas, la caldaia a gas, lo scalda-acqua a gas.
Per fortuna! Scaldare con l'elettrico è la cosa più inefficiente e demenziale che idiota possa concepire. :doh:

dj-tore
23-01-2009, 13:17
Tutto questo è già normato e in atto

ne sei sicuro? Io non ho trovato info a riguardo.

dj-tore
23-01-2009, 13:19
certo l'idroelettrico è saturo, tutto quello che si poteva fare con l'idroelettrico in Italia praticamente è stato fatto, nel secolo passato...e sotto questo punto di vista siamo stati i pionieri nel mondo.
L'unica possibilità di sviluppo è il mini-idroelettrico in località montane ma solo per uso civile e con potenze molto piccole...(ma resta comunque in assoluto il sistema energicamente parlando più efficiente).

Il solare termico e fotovoltaico ed eolico, hanno il grosso problema che non sono costanti nel tempo...però se ben sfruttati e diffusi sull'intero territorio diciamo che una buona percentuale di energia prodotta, da affiancare alle classiche centrali c'è...

A mio avviso il nostro problema principale è l'efficienza termica delle nostre costruzioni...abbiamo la fortuna di essere in una zona a clima mite, ma questo storicamente e socialmente ci ha reso arretrati sotto l'efficienza energetica...
Praticamente qualsiasi palazzo costruito in Italia da questo punto di vista è ridicolo, bisognerebbe riuscire a creare una normativa tecnicamente e legalmente valida, semplice e con incentivi tali che le case di nuova costruzione rispettino determinati standard energetici e soprattutto sulle ristrutturazioni...
Le nostre palazzine dal dopoguerra al 1995...anzi oserei dire fino a 4 anni fa...più che ambienti da riscaldare sono dei giganteschi termosifoni che disperdono calore all'esterno...

Ed è esattamente questo che non capisco...
Ok la costruzione dei rigassificatori se proprio necessario per diversificare gli approvvigionamenti, ma se consumiamo più del dovuto non sarebbe ora di cambiare qualcosa? Gli sprechi sono evidenti ovunque...

zappy
23-01-2009, 13:26
Ed è esattamente questo che non capisco...
Ok la costruzione dei rigassificatori se proprio necessario per diversificare gli approvvigionamenti, ma se consumiamo più del dovuto non sarebbe ora di cambiare qualcosa? Gli sprechi sono evidenti ovunque...
Ma costruire impianti inutili, infrastrutture connesse ecc ecc costa. Risparmiare è gratis. Qundi interessa solo a noi, non a chi decide ed "amministra"... Chiaro, no?

dj-tore
23-01-2009, 13:27
L'idroelettrico è saturo. l geotermico non so quanto possa essere sviluppato.. Eolico e solare vanno bene per fornire una modesta % del fabbisogno, ma essendo incostanti nessuno le userebbe (anche se possibile) come fonte principale.

Insomma le rinnovabili non possono sostituire il gas naturale in Italia, quindi mi sembra inutile parlarne nello specifico.

L'eolico potrebbe arrivare al 10% del fabbisogno e non è assolutamente poco vista l'efficenza/costo dell'impianto.
Il solare è meno efficiente ma da quello che vedo in giro è davvero poco utilizzato e siamo in Italia quindi di sole ce ne dovrebbe essere...

zappy
23-01-2009, 13:28
L'eolico potrebbe arrivare al 10% del fabbisogno e non è assolutamente poco vista l'efficenza/costo dell'impianto.
Il solare è meno efficiente ma da quello che vedo in giro è davvero poco utilizzato e siamo in Italia quindi di sole ce ne dovrebbe essere...
Solare termico non è affatto poco efficiente. E potrebbe coprire una fetta relativamente notevole dei consumi.

dj-tore
23-01-2009, 13:29
Ma costruire impianti inutili, infrastrutture connesse ecc ecc costa. Risparmiare è gratis. Qundi interessa solo a noi, non a chi decide ed "amministra"... Chiaro, no?

Pienamente d'accordo :(
Però arrivati a questo punto, in piena crisi, o si cambia qualcosa e se innova, oppure si rimane troppo indietro.

dj-tore
23-01-2009, 13:32
Solare termico non è affatto poco efficiente. E potrebbe coprire una fetta relativamente notevole dei consumi.

Vero, ma io intendevo il solare elettrico.
Zappy mi smebri molto informato su tutto, secondo te quali strade dovrebbe percorrere l'Italia per l'energia? I rigassificatori, il nucleare, le fonti rinnovabili, il risparmio? Quale di questi dovrebbe avere la priorità assoluta?

hibone
23-01-2009, 13:39
X tua informazione, il 33% dei consumi energetici in italia deriva dal riscaldamento civile. Ne consegue che se una quota di questo consumo lo copri col solare termico, hai immediati e cospicui vantaggi. In altre parole, il termosolare È una fonte energetica importantissima, se sfruttata a dovere.



Primo, il "basso costo" è tutto da dimostrare ed è estremamente controverso.
Secondo, tu non hai idea dei problemi che ha la Francia a causa della scellerata idea di pompare fornelli, scaldacqua e riscaldamento elettrico. A tal proposito, ti informo che la Francia è costretta a comprare elettricità di picco dall'estero a carissimo prezzo. Sembra incredibile, eh? Eppure è così, alla faccia dell'indipendenza energetica. Inoltre un po' di gas noi lo abbiamo anche sul nostro territorio, mente l'uranio non ce l'ha nè l'Italia nè la Francia.
In parole povere, la Francia ha fatto discutibilissime scelte energetiche :read:



Per fortuna! Scaldare con l'elettrico è la cosa più inefficiente e demenziale che idiota possa concepire. :doh:

ti ricordo che siamo su scienza e tecnica, quindi è il caso di aggiustare toni e argomenti.

se ti interessa una replica evita argomenti di mera propaganda senza neanche una prova a supporto.
credo alquanto improbabili i tuoi argomenti, anche solo per il fatto che tutta europa ha seguito la strada della francia.
Se guarda caso l'italia, che è quella che fa sempre tutto a rovescio, è anche quella che, guarda caso, se la passa peggio, qualcosa che non torna nel tuo ragionamento c'è..

DarKilleR
23-01-2009, 13:48
Vero, ma io intendevo il solare elettrico.
Zappy mi smebri molto informato su tutto, secondo te quali strade dovrebbe percorrere l'Italia per l'energia? I rigassificatori, il nucleare, le fonti rinnovabili, il risparmio? Quale di questi dovrebbe avere la priorità assoluta?

Bhè tutto dipende se vogliamo fare scelte a breve, medio o lungo termine...

A lungo termine la scelta deve essere non di una singola nazione ma una scelta globale...e si deve puntare su 3 punti...
-efficienza termica ed elettrica (ed uso appropriato dell'energia...soprattutto creazione di un sistema di trasporti migliore, meno caotico e più organizzato a livello internazionale...)
-utilizzo diffuso dell'energia free che ci arriva dal sole, il solare termico è abbastanza efficiente e poco costoso...soprattutto per essere usato in appoggio ai sistemi di riscaldamento per l'acqua sanitaria e impianti di riscaldamento, allo stesso modo l'eolico..
- secondo me è fondamentale, è puntare tantissimo sulla ricerca e sull'innovazione...si potrebbe tappezzare di impianti fotovoltaici tutti i tetti d'europa e avere un bisogno di energia comunque mostruoso..
e la prima soluzione che mi viene in mente è la fusione nucleare!

A livello Italiano...secondo me è stata fatta la scelta giusta di slegarsi un po' dagli idrocarburi e combustibili fossili e puntare maggiormente sul gas...il problema è che siamo una nazione che va completamente a gas ora...e per prevenire il problema di soffrire crisi internazionali, ci siamo mossi bene dipendendo meno dalla Russia...ma direi che 4 rigassificatori in Italia servono (il problema è che nessuno li vuole)...12 sono troppi e sono un'esagerazione...

In oltre puntare tantissimo sull'efficienza che dicevo prima...

Per il geotermico secondo me ci può essere un buono sviluppo in prossimità di località termali e zone vulcaniche (se si riuscisse a trovare il modo di usare questa energia in sicurezza)

Marci
23-01-2009, 14:18
Mettiti nei panni di un turista, che deve scegliere dove trascorrere le sue vacanze.Secondo te sceglie un luogo dove c'è un rigassificatore? Anche se non si vede i problemi un paese che vive di turismo saranno molti...
Ma i problemi non saranno solo per Porto recanati.
Sono previste oltre 50 viaggi di metaniere all'anno che andranno a rifornire il rigassificatore in un mare chiuso, piccolo e già inquinato come l'Adriatico...

Ciò che mi fa arrabbiare è che non cambia la mentalità, invece di risparmiare energia nei comuni, dove gli sprechi sono evidenti, si costruiscono i rigassificatori.Poi non uno, ne sono previsti 12!
allora, il rigassificatore nemmeno si vedrà, poi scusa, l'adriatico è pieno di piattaforme offshore visibili dalla costa e non mi sembra che i turisti ne siano spaventati; l?Adriatico sarà anche piccolo ma è comunque un mare e le navi che portano gas semmai dovessero avere incidenti, essendo il metano appunto un gas questo volerebbe via, mica inquinerebbe il mare:doh:

Ancona, 7 luglio 2007 - "Un nuovo pirata ma un vecchio nemico". Così Goletta verde di Legambiente definisce la raffineria Api di Falconara, assegnando all'impianto la 'bandiera nera'. Nel mirino dell'associazione ambientalista, in particolare, lo sversamento di olio combustibile del 4 aprile scorso, che ha comportato il divieto di balneazione e la chiusura temporanea di alcuni tratti di arenile, con un danno notevole per il turismo della costa anconetana.

mi dici cosa centra una raffineria di petrolio costruita sulla costa con un rigassificatore a decine di km dalla costa?

Ziosilvio
23-01-2009, 15:12
I rigassificatori in Italia temo siano molto necessari.
Costruirne in numero maggiore di quanto strettamente necessario al fabbisogno nazionale avrebbe utili risvolti economici oltre a fornire maggiori garanzie qualora uno degli impianti dovesse essere per qualsiasi ragione tenuto fermo.
La sicurezza sembra non essere un problema se gestita correttamente, da quanto leggo su Wikipedia si parla di un solo incidente in tutto il mondo nel secolo scorso.
L'idea di "favorire le fonti di energia alternative" temo sia buona solo a lungo termine, visto che (a quanto mi risulta) il rendimento di tali fonti sia ancora molto basso e l'energia prodotta finirebbe per coprire una porzione molto piccola del fabbisogno.
L'idea di "favorire una politica dei risparmi" è buona ma richiede una pesante rieducazione della popolazione, che è fin troppo ben abituata dallo status quo e ben difficilmente accetta di coprire i due chilometri tra casa e lavoro in bicicletta anziché in automobile.

Tutto questo IMHO. Se sbaglio correggetemi.

Se però dovete correggermi, allora è bene che lo facciate portando argomentazioni tecniche e stime di natura numerica.
Questa è la sezione Scienza e tecnica, e argomenti come "i rigassificatori fanno scappare i turisti" sono di natura più politica che scientifica.
Per cui: o conserviamo un'impostazione tecnico-scientifica, o sposto la discussione.
Augh.

dj-tore
23-01-2009, 15:18
I rigassificatori in Italia temo siano molto necessari.
Gas ce ne serve troppo e ne importiamo già troppo per rinunciare alla possibilità di produrne un (bel) po'. Meglio ancora, se per la produzione possiamo adoperare sostanze di scarto.
L'idea di "favorire le fonti di energia alternative" temo sia buona solo a lungo termine, visto che (a quanto mi risulta) il rendimento di tali fonti sia ancora molto basso e l'energia prodotta finirebbe per coprire una porzione molto piccola del fabbisogno.
L'idea di "favorire una politica dei risparmi" è buona ma richiede una pesante rieducazione della popolazione, che è fin troppo ben abituata dallo status quo e ben difficilmente accetta di coprire i due chilometri tra casa e lavoro in bicicletta anziché in automobile.

Tutto questo IMHO. Se sbaglio correggetemi.

Se però dovete correggermi, allora è bene che lo facciate portando argomentazioni tecniche e stime di natura numerica.
Questa è la sezione Scienza e tecnica, e argomenti come "i rigassificatori fanno scappare i turisti" sono di natura più politica che scientifica.
Per cui: o conserviamo un'impostazione tecnico-scientifica, o sposto la discussione.
Augh.

Confondi il concetto di rigassificatore con gassificatore che sono molto diversi.
Inoltre quella dei "turisti che scappano" è una tra le tante considerazioni che ho fatto ma non l'unica.

Ziosilvio
23-01-2009, 15:23
Confondi il concetto di rigassificatore con gassificatore che sono molto diversi.
Allora, per favore, spiegaci la differenza.

EDIT: per ora sto leggendo Wikipedia.
Di conseguenza, probabilmente modificherò la parte del post 40 relativa alla necessità dei rigassificatori. (Peraltro, temo siano necessari anche i gassificatori.)
La parte relativa al tipo di argomentazioni che sono opportune per una discussione nella sezione Scienza e tecnica, rimane invece valida.
Inoltre quella dei "turisti che scappano" è una tra le tante considerazioni che ho fatto ma non l'unica.
Allora quella dei "turisti che scappano" è una tra le considerazioni che in questa sezione stanno male.
Se ce ne sono delle altre di natura tecnico-scientifica, sono le benvenute.

Rand
23-01-2009, 15:52
L'eolico potrebbe arrivare al 10% del fabbisogno e non è assolutamente poco vista l'efficenza/costo dell'impianto. Il solare è meno efficiente ma da quello che vedo in giro è davvero poco utilizzato e siamo in Italia quindi di sole ce ne dovrebbe essere...

Quello che mi premeva far notare è che per la loro stessa natura (incostante*) l'eolico e il solare non possono essere la fonte principale: prendendo un ipotetico 10% idroelettrico + 10% solare + 10% eolico, rimarrebbe un 70% che ha bisogno di "gas" per essere prodotto. In altri termini il gas ci serve, rinnovabili o no.

Siccome in questa discussione si parla di "come procurarsi il gas" (e appurato che possiamo diminuirne la necessità ma non possiamo farne a meno) parlare di rinnovabili mi sembra quasi OT.

* a meno di non mettere le centrali solari in orbita, ma i costi farebbero sembrare la fusione poco costosa da sviluppare.

zappy
27-01-2009, 09:24
Vero, ma io intendevo il solare elettrico.
Zappy mi smebri molto informato su tutto, secondo te quali strade dovrebbe percorrere l'Italia per l'energia? I rigassificatori, il nucleare, le fonti rinnovabili, il risparmio? Quale di questi dovrebbe avere la priorità assoluta?
Ti ringrazio della fiducia. :)
Che dovrebbe fare l'italia con priorità assoluta? a mio (ma non solo mio) parere dovrebbe risparmiare o più precisamente aumentare l'efficienza energetica.
Come ho detto sopra, i consumi x il civile sono ~il 30% del totale, ed è molto facile (sia isolando che usando caldaie efficienti) abbatterli drasticamente (alla metà. O anche più facendo qualche sforzo). Se poi si aggiunge anche il termosolare x l'acqua calda c'è un ulteriore abbattimento.

Quindi risparmio (inteso come efficienza e NON come "stiamo al freddo") è al primo posto. Questi interventi generano lavoro diffuso sul territorio ed hanno immediati ritorni (x es in un giorno cambi i vetri e dal giorno dopo cominci a risparmiare energia).

Su questo primo punto si può innestare il tema rinnovabili: x ora io queste le vedo soprattutto come solare termico e forse eolico. Sono tecnologie "semplici", consolidate, non hi-tech come il fotovoltaico, a portata di chiunque, immediatamente applicabili e che immediatamente danno risultati. Insomma non danno brutte sorprese.
Il fotovoltaico personalmente lo trovo ancora un po' costoso e rischioso, e quindi incerto: speriamo migliori velocemente. E comunque va comprato da chi produce silicio e semiconduttori.
Altro "solare elettrico" è quello "termodinamico" di Rubbia: quello si, mi pare che sia una buona idea che non dovrebbe costare tanto.

Con questi due elementi (efficienza e rinnovabili) penso che già si possa fare a meno di nucleare e probabilmente di rigassificatori. In realtà questi ultimi sono proposti nell'ottica di differenziare gli approvvigionamenti da più fonti: di x sè il gas che riceviamo coi tubi da Nord Africa, Russia, Nord Europa basta ed avanza come quantità. Farlo arrivare via nave comunque penso costi di più, xchè deve essere compresso e tenuto a bassissime temperature.

Il nucleare a fissione d'uranio mi vede contrarissimo per vari motivi economici-sociopolitici (tempo di realizzazione, tecnologia da comprare all'estero, influenza modesta sui consumi totali di risorse fossili, scarsità d'uranio, costi altissimi ed incerti, stretta correlazione con armamenti) oltre che quelli ambientali (scorie, rischio incidenti, gestione troppo "allegra" sempre e comunque).
Siamo OT, altrimenti x ciascun punto ci sarebbero parecchie cose da dire.

Abbastanza favorevole invece a ricerca sulla fissione al torio (se veramente si constatano radicali e drastici miglioramenti sul tema scorie) e sulla fusione.

zappy
27-01-2009, 09:32
Quello che mi premeva far notare è che per la loro stessa natura (incostante*) l'eolico e il solare non possono essere la fonte principale...

Questo si, ma per il solare termodinamico si parla anche di accumulo...
E poi si tratta di interconnettere le reti e bilanciare i carici: magari in italia il sole (o il vento) oggi c'è ed esporti verso la germania, poi quando piove in italia, l'elettricità la prendi dalla spagna e la restituisci il giorno dopo quando la perturbazione s'è spostata là e qua c'è il sole. Obama a parlato di potenziare le reti elettriche negli USA e penso che l'idea sia appunto questa.

dj-tore
27-01-2009, 12:04
Ti ringrazio della fiducia. :)
Che dovrebbe fare l'italia con priorità assoluta? a mio (ma non solo mio) parere dovrebbe risparmiare o più precisamente aumentare l'efficienza energetica.
Come ho detto sopra, i consumi x il civile sono ~il 30% del totale, ed è molto facile (sia isolando che usando caldaie efficienti) abbatterli drasticamente (alla metà. O anche più facendo qualche sforzo). Se poi si aggiunge anche il termosolare x l'acqua calda c'è un ulteriore abbattimento.

Quindi risparmio (inteso come efficienza e NON come "stiamo al freddo") è al primo posto. Questi interventi generano lavoro diffuso sul territorio ed hanno immediati ritorni (x es in un giorno cambi i vetri e dal giorno dopo cominci a risparmiare energia).

Su questo primo punto si può innestare il tema rinnovabili: x ora io queste le vedo soprattutto come solare termico e forse eolico. Sono tecnologie "semplici", consolidate, non hi-tech come il fotovoltaico, a portata di chiunque, immediatamente applicabili e che immediatamente danno risultati. Insomma non danno brutte sorprese.
Il fotovoltaico personalmente lo trovo ancora un po' costoso e rischioso, e quindi incerto: speriamo migliori velocemente. E comunque va comprato da chi produce silicio e semiconduttori.
Altro "solare elettrico" è quello "termodinamico" di Rubbia: quello si, mi pare che sia una buona idea che non dovrebbe costare tanto.

Con questi due elementi (efficienza e rinnovabili) penso che già si possa fare a meno di nucleare e probabilmente di rigassificatori. In realtà questi ultimi sono proposti nell'ottica di differenziare gli approvvigionamenti da più fonti: di x sè il gas che riceviamo coi tubi da Nord Africa, Russia, Nord Europa basta ed avanza come quantità. Farlo arrivare via nave comunque penso costi di più, xchè deve essere compresso e tenuto a bassissime temperature.

Il nucleare a fissione d'uranio mi vede contrarissimo per vari motivi economici-sociopolitici (tempo di realizzazione, tecnologia da comprare all'estero, influenza modesta sui consumi totali di risorse fossili, scarsità d'uranio, costi altissimi ed incerti, stretta correlazione con armamenti) oltre che quelli ambientali (scorie, rischio incidenti, gestione troppo "allegra" sempre e comunque).
Siamo OT, altrimenti x ciascun punto ci sarebbero parecchie cose da dire.

Abbastanza favorevole invece a ricerca sulla fissione al torio (se veramente si constatano radicali e drastici miglioramenti sul tema scorie) e sulla fusione.


Grazie della risposta, ho trovato diverse punti molto interessanti come il solare termodinamico di Rubbia che non conoscevo.
Mi trovo pienamente d'accordo con quello che scrivi, anche io sostengo la POLITICA del risparmio energetico come la intendi tu, usando nuovi materiali e tecnologie, affiancata dallo sviluppo delle rinnovabili.
Leggevo oggi di Obama, dei nuovi investimenti sull'energie rinnovabili, sui 450.000 posti di lavoro che saranno offerti nei prossimi anni proprio in questo settore e mi prende lo sconforto vedendo che in Italia si fa poco niente, o si costruisocono i rigassificatori...
Ne parlavo con un amico l'altra sera, mi è venuto in mente esempio stupido, ma che forse rende l'idea: l'Italia è come un'Alfa 33, che consuma tantissimo. Con i rigassificatori si può ridurre il costo del carburante per l'Alfa, ma la macchina resterà sempre vecchia e consumerà sempre uno sproposito.

zappy
27-01-2009, 12:13
1)...anche io sostengo la POLITICA del risparmio energetico come la intendi tu, usando nuovi materiali e tecnologie...
...
2)Ne parlavo con un amico l'altra sera, mi è venuto in mente esempio stupido, ma che forse rende l'idea: l'Italia è come un'Alfa 33, che consuma tantissimo. Con i rigassificatori si può ridurre il costo del carburante per l'Alfa, ma la macchina resterà sempre vecchia e consumerà sempre uno sproposito.
1) Mah, guarda. In realtà non ci vogliono nè nuovi materiali nè tecnologie così fantascientifiche: esiste tutto da anni, basta usarli. :)
2) L'italia è un secchiello bucato e la soluzione che cercano di spacciarci è di mettere un rubinetto + grosso x riempirlo. Probabilmente un bambino di tre anni il "problema" lo risolve meglio :D

dj-tore
27-01-2009, 12:19
1) Mah, guarda. In realtà non ci vogliono nè nuovi materiali nè tecnologie così fantascientifiche: esiste tutto da anni, basta usarli. :)
2) L'italia è un secchiello bucato e la soluzione che cercano di spacciarci è di mettere un rubinetto + grosso x riempirlo. Probabilmente un bambino di tre anni il "problema" lo risolve meglio :D

Anche queste rende bene l'idea :)

zappy
27-01-2009, 14:27
Anche queste rende bene l'idea :)

Ed a proposito del perchè l'elettricità in italia costa di più che altrove ho trovato questo comunicato:
http://www.confartigianatotorino.it/documenti/servizi/Energia%20elettrica_Confartigianato_Comunicato%20_2_.pdf

Riassumendo:
- la tassazione italiana sul KWh è fra l'87% ed il 160% in più che nel resto d'europa
- e in ogni caso, negli altri paesi SENZA nucleare il costo è lostesso più basso dal 22 al 45%

Quindi se l'elettricità in italia è cara non è perchè abbiamo rinunciato al nucleare, ma xchè ci sono sopra troppe tasse e tassette.