View Full Version : Mills ammette: "Berlusconi vittima delle mie bugie, nel '98 mentii"
Versalife
21-01-2009, 11:33
Milano - Voleva venire in aula, l’avvocato David Mills, per spiegare al giudice Nicoletta Gandus le sue ragioni, i suoi errori, le sue verità. Alla fine, ha ritenuto più prudente mandare ai giudici una lettera dall’Inghilterra: otto pagine per convincerli, prima che entrino in camera di consiglio per la sentenza, di non essere il testimone corrotto che la Procura di Milano lo accusa di essere. Di non avere mai preso soldi dalla Fininvest né da Berlusconi per mentire quando una vita fa, nel 1998, venne interrogato sulla struttura del comparto estero del gruppo del Biscione. Dice Mills: quella volta dissi tutta la verità, tanto che i miei amici della Fininvest in corridoio mi guardavano come un traditore. Altro che testimone corrotto.
Il processo che si avvia alla conclusione è quello che fino a poco tempo fa vedeva imputato anche il Cavaliere, uscito poi di scena per l’entrata in vigore del «lodo Alfano». Ma la legge che congela i processi ai vertici delle istituzioni non ha impedito che il processo andasse avanti contro il solo Mills. Che si è ritrovato da solo sul banco degli imputati, convinto che la Procura voglia a tutti i costi far condannare lui per condannare - di rimbalzo, e almeno mediaticamente - anche il capo del governo.
«Ma io sono innocente», rivendica Mills insieme al suo avvocato Federico Cecconi. Per dimostrare la propria innocenza, l’avvocato di Londra deve però demolire un castello costruito da lui stesso: le affermazioni - rese prima a un fiscalista suo amico, poi ai pm milanesi - in cui giustificava come un «regalo» di Carlo Bernasconi, manager Fininvest scomparso poco dopo, 600mila dollari piovuti su un suo conto dopo la testimonianza milanese. Era, disse, il ringraziamento per i tricky corners, le acrobazie o le gimcane, compiute durante gli interrogatori.
«È doveroso dire - scrive ora Mills - che ho fatto degli errori, ho condotto male i miei affari e ho causato molti fastidi a delle persone che non hanno in nessun modo meritato tale guaio. Ma non sono mai stato corrotto né da Carlo Bernasconi né dal dottor Silvio Berlusconi o da qualsiasi altra persona».
Tutto, spiega Mills, inizia il 23 gennaio 2004, quando il fisco inglese gli comunica di avere scovato sui suoi conti 600mila dollari non dichiarati. Sono soldi che vengono - e il processo lo ha poi confermato - da un altro suo cliente, l’armatore Diego Attanasio. Ma Mills allora non può dirlo. Rischia di essere incriminato dalla giustizia di Sua Maestà, che con gli evasori non è tenera. «Ho una memoria chiarissima del momento in cui, il pomeriggio del sabato 31 gennaio 2004, mi colpì l’idea di attribuire i proventi ad un altro amico, Carlo Bernasconi, il quale era defunto improvvisamente nel 2001». Il solito trucco, insomma, di tirare in ballo un morto, uno che non può smentire.
Nasce così la lettera al fiscalista, «questa disastrosa lettera» in cui si parla dei tricky corners, dei trucchetti durante le testimonianze. Dettagli che «erano arricchiti per rendere più credibile la storia». E così nasce anche la confessione davanti ai pm milanesi Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo.
«Non c’era coercizione, ma dopo dieci ore di interrogatorio, davanti a due pm uno dei quali uno agiva da amico, l’altro un po’ più ostile, tutti e due insistenti e scettici, avevo il morale a terra». «Il forte timore di essere arrestato», scrive Mills, mi spinse ad insistere nella bugia: «Senz’altro un errore, ma nelle circostanze menzionate, un errore comprensibile. In ogni caso, anche dopo avere firmato il verbale, non pensavo affatto che avessi confessato un atto corruttivo. Non c’era mai stato un accordo per rendere testimonianze false, non c’era mai stata la volontà di favorire Berlusconi».
«Sono innocente delle accuse e mi affido con serenità al vostro giudizio», scrive alla fine Mills ai giudici milanesi. Il 17 febbraio la sentenza dirà se è riuscito a convincerli.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=322523&START=1&2col=
:sofico:
In poche parole Mr. B è innocente, che sia chiaro a tutti, questo è l'ennesimo processo in cui è "oggetto delle attenzioni dei pm e dei giudici ideologicizzati che sono una metastasi della nostra democrazia" (cit.)
Dopo questa lettera se la bevono tutti.
povero berlusconi che viene sempre tirato in mezzo quando non c'entra niente
tulifaiv
21-01-2009, 11:50
http://digilander.libero.it/aborym_bcs/immagini/marmotta.gif
Peccato sia una scusa per tramutare l'accusa in una più leggera e far scattare la prescrizione...
Cmq è scandaloso che ci voglia ancora un mese per avere la sentenza.
http://blog.italos.it/wp-content/uploads/2007/11/pinocchio.JPG
http://www.asinistra.net/media/1/berlusconi-set.jpg
http://www.televisionando.it/img/silvio_berlusconi.jpg
usa9999999999
21-01-2009, 13:05
http://blog.italos.it/wp-content/uploads/2007/11/pinocchio.JPG
Chissà perchè, quando si dice che Berlusconi è accusato ingiustamente, son sempre bugie, a priori... :fagiano:
tulifaiv
21-01-2009, 13:11
Chissà perchè, quando si dice che Berlusconi è accusato ingiustamente, son sempre bugie, a priori... :fagiano:
Forse perché a dirlo è un indagato per corruzione che lo fa per scagionarsi, quando c'è una prova piuttosto schiacciante come una confessione scritta?
perchè mai si sarebbe vantato con il suo commercialista di essere stato corrotto?
video: http://www.youtube.com/watch?v=3fNmEV1GZN8
Pubblico il servizio sul processo Mills, che volge al termine. E' imbarazzante e sconcertante la corsa dei giornali per travisare le scuse dell'avvocato Mills per aver gestito quasi inconsciamente le dichiarazioni che portarono al coinvolgimento di Silvio Berlusconi nel processo. Le dichiarazioni di Mills sono una sorta di scuse pubbliche (di cui i cittadini non avevano bisogno) che l'avvocato inglese rivolge al Presidente del Consiglio, reso immune da ogni possibile coinvolgimento giuridico dal Lodo Alfano, ma certamente non da conseguenze politiche di un eventuale condanna di Mills.
Mills non tenta di scagionare Berlusconi, sarebbe ridicolo a questo punto del processo, sono solo scuse per aver gestito male il processo semmai. La cosa più grottesca è che ora, Silvio Berlusconi, dietro la sua immunità, minaccia perfino una causa per danni morali, con l’avvocatura di Stato. Mills cornuto e mazziato.
Testo dell'intervento:
"Martedì 20 gennaio 2009, processo Mills, siamo al tribunale di Milano, quest’oggi è toccato alla difesa dell’imputato inglese, Federico Cecconi, che ha parlato 3 ore per smontare tutte le tesi accusatorie, tuttavia in questa mattinata sui giornali appare una lettera che Mills ha inviato ai giudici milanesi, nella quale si scusa col presidente del consiglio per errori fatti e per i fastidi che ha provocato. Di fatto Mills ammette degli errori ma questa lettera è strano che esca proprio oggi, giornata di udienza, e soprattutto venga trattata in maniera un po’ strana dai telegiornali, dove quasi tutti stanno dicendo che in una lettera David Mills sta scagionando Berlusconi. Non lo sta scagionando ma si sta solo scusando per i fastidi creati per i suoi errori fatti, che è ben altra cosa.
D.Martinelli: Questa lettera di David Mills che appare su tutti i giornali in cui si scusa per aver creato problemi a Berlusconi e ad Attanasio, cos’è? Chiede scusa per aver ammesso di aver preso questi soldi?
F.Cecconi: No, lei probabilmente quella lettera non l’ha letta bene. E’ la lettera, in cui, fondamentalmente con più forza, si dice che le somme di denaro non possono in alcun modo essere individuate come somme riconducibili a Silvio Berlusconi o a Carlo Bernasconi. Solo questo.
D.Martinelli: Però il bonifico c’è da Bernasconi a Mills?
F.Cecconi: No, non c’è un bonifico da Carlo Bernasconi. L’unico bonifico che c’è viene da una società che si chiama Struje, e questa società aveva somme soltanto di Briatore (che non c’entrano) o di Attanasio. Questo è quanto.
D.Martinelli: Quindi il problema è definire o corruzione o donazione!
F.Cecconi: No, secondo me il problema è definire se queste somme sono di Attanasio oppure no e io credo che ci siano tutti gli elementi di natura documentale per sostenere questo.
D.Martinelli: Secondo lei perché Mills ha aspettato fino ad ora per inviare questa lettera? Adesso che siamo sotto sentenza?
F.Cecconi: Ma guardi che quello che sta dicendo Mills ora, in quella lettera, è esattamente quello che aveva detto il 6 novembre 2004.
La dottoressa Vanadia, che rappresenta la presidenza del consiglio, ha chiesto 250 mila euro di risarcimento nei confronti della presidenza del consiglio da parte di chi? Da Berlusconi! Che è il presidente del consiglio, che è anche stato coimputato in questo procedimento, come saprete siccome sta godendo della legge Alfano per lui i processi sono tutti bloccati, però il paradosso è questo: che lui, in quanto presidente, è danneggiato da se stesso.
Non è la prima volta che la Presidenza del Consiglio dei Ministri si trova a chiedere i danni in vicende giudiziarie in cui è imputato Berlusconi.
Comunque Gabriella Vanadia, parte civile, ritiene che David Mills ricevette 600 mila dollari proprio dallo scomparso manager Fininvest Carlo Bernasconi, per conto di Berlusconi di ricompensa per aver reso due testimonianze false nei processi milanesi sulla Guardia di finanza e su All Iberian in cui l'imputato era il presidente del Consiglio.
Sei ore di arringa oggi per il difensore di David Mills, Federico Cecconi, al termine delle quali i giudici hanno rimandato l’udienza al 17 febbraio per eventuali repliche prima della sentenza, prevista a presumibilmente, fra due udienze.
Come ricorderete il 17 dicembre scorso il pm Fabio De Pasquale aveva chiesto la condanna di David Mills a 4 anni e 8 mesi di reclusione.
A questo punto non rimane che attendere il 17 di febbraio."
Chissà perchè, quando si dice che Berlusconi è accusato ingiustamente, son sempre bugie, a priori... :fagiano:
Magari informati davvero invece che tifare e basta. ;)
usa9999999999
21-01-2009, 13:58
Magari informati davvero invece che tifare e basta. ;)
Tifare e basta? Ho solo fatto una considerazione... :fagiano:
Tifare e basta? Ho solo fatto una considerazione... :fagiano:
Non portando nessun argomento. Quindi puro tifo.
usa9999999999
21-01-2009, 14:12
Non portando nessun argomento. Quindi puro tifo.
Vabbè, puro tifo...
EarendilSI
21-01-2009, 14:21
perchè mai si sarebbe vantato con il suo commercialista di essere stato corrotto?
In parte è riportato nell'articolo:
«È doveroso dire - scrive ora Mills - che ho fatto degli errori, ho condotto male i miei affari e ho causato molti fastidi a delle persone che non hanno in nessun modo meritato tale guaio. Ma non sono mai stato corrotto né da Carlo Bernasconi né dal dottor Silvio Berlusconi o da qualsiasi altra persona».
Tutto, spiega Mills, inizia il 23 gennaio 2004, quando il fisco inglese gli comunica di avere scovato sui suoi conti 600mila dollari non dichiarati. Sono soldi che vengono - e il processo lo ha poi confermato - da un altro suo cliente, l’armatore Diego Attanasio. Ma Mills allora non può dirlo. Rischia di essere incriminato dalla giustizia di Sua Maestà, che con gli evasori non è tenera. «Ho una memoria chiarissima del momento in cui, il pomeriggio del sabato 31 gennaio 2004, mi colpì l’idea di attribuire i proventi ad un altro amico, Carlo Bernasconi, il quale era defunto improvvisamente nel 2001». Il solito trucco, insomma, di tirare in ballo un morto, uno che non può smentire.
Nasce così la lettera al fiscalista, «questa disastrosa lettera» in cui si parla dei tricky corners, dei trucchetti durante le testimonianze. Dettagli che «erano arricchiti per rendere più credibile la storia». E così nasce anche la confessione davanti ai pm milanesi Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo.
«Non c’era coercizione, ma dopo dieci ore di interrogatorio, davanti a due pm uno dei quali uno agiva da amico, l’altro un po’ più ostile, tutti e due insistenti e scettici, avevo il morale a terra». «Il forte timore di essere arrestato», scrive Mills, mi spinse ad insistere nella bugia: «Senz’altro un errore, ma nelle circostanze menzionate, un errore comprensibile. In ogni caso, anche dopo avere firmato il verbale, non pensavo affatto che avessi confessato un atto corruttivo. Non c’era mai stato un accordo per rendere testimonianze false, non c’era mai stata la volontà di favorire Berlusconi».
In parte è riportato nell'articolo:
sì sì ho letto, ma mi pare piuttosto strano.
- S y l a r -
21-01-2009, 14:52
Chissà perchè, quando si dice che Berlusconi è accusato ingiustamente, son sempre bugie, a priori... :fagiano:
Perchè lo sono.
Certo se poi a dirlo sono sempre i diretti interessati. :asd:
EarendilSI
21-01-2009, 14:56
sì sì ho letto, ma mi pare piuttosto strano.
Non ti saprei dire, non mi sono mai trovato in situazioni simili...
Diciamo che spesso chi racconta una bugia per salvarsi tende a fornire più particolari per renderla credibile e che successivamente perseveri con la difesa della bugia...
Quello che vorrei far notare nell'articolo è il fatto che nel processo è stato provato che i 600 mila dollari provengono dall'armatore Diego Attanasio e non da Bernasconi come è scritto nella memoria...
A questo punto mi sembra che manchi la prova principale e cioè i soldi della presunta corruzione...
anche il suo avvocato è comunista :asd:
Versalife
22-01-2009, 02:28
Quello che vorrei far notare nell'articolo è il fatto che nel processo è stato provato che i 600 mila dollari provengono dall'armatore Diego Attanasio e non da Bernasconi come è scritto nella memoria...
A questo punto mi sembra che manchi la prova principale e cioè i soldi della presunta corruzione...
I 600 mila provengono dal conto di Attanasio e su questo non ci piove ma questo non significa che glieli abbia dati lui....se sono arrivati lì è perchè ce li ha portati Mills stesso dato che confondeva il suo patrimonio con quello dei suoi clienti e risulta anche che prima di incassare quei soldi li ha fatti girare per parecchi conti passando dai Marcucci a Briatore, da altri fino ad Attanasio...
Ora se esce fuori con questa storia di essersi inventato il nome di Bernasconi tanto per dirne uno.....pof, aprite le finestre.
Anche quel famoso memorandum "Il dividendo Finivest-Carlo Bernasconi-Confidenziale" fà parte della sceneggiata per evadere il fisco?
"Nei primi mesi del '98 vidi Carlo (Bernasconi) un paio di volte a Milano... Mi assicurò che lui e il suo boss (Berlusconi, ndr) avevano capito che avevo fatto quel che dovevo fare e niente di più. Si rese conto anche quanto la saga Berlusconi fosse stata distruttiva per la mia carriera. Era rammaricato per i fastidi che mi aveva causato... Durante la nostra conversazione lui e io discutemmo di strategie d'investimento... un hedge fund a corto-lungo termine... Come braccio destro di Berlusconi nel business della televisione (Bernasconi) era molto ricco... In quel fondo, Torrey Global Offshore, avevo messo il 35 per cento nella prima metà del 1999. Nel settembre '99 Carlo mi chiamò e mi disse che aveva avuto un successo eccezionale (investendo) in quell'hedge fund e voleva condividerlo con me.
Disse che lui e non soltanto lui (non fu più preciso né io insistetti - non penso intendesse Berlusconi stesso, solo altri della Fininvest), era molto dispiaciuto per me e volle farmi un regalo di circa 500 mila sterline... Fui ovviamente imbarazzato per quel gesto. (Carlo) disse che il regalo sarebbe stato in parte in un hedge fund (Torrey: 600 mila dollari nell'ottobre '99) e in parte cash (l'equivalente di 250 mila dollari inviati alla mia banca di Londra)... Considerai con attenzione se il regalo... potesse o dovesse essere valutato reddito, o dividendo oppure un guadagno da tassare... Ne parlai con contabili e avvocati fiscalisti. Non poteva essere reddito (non stavo lavorando per la Fininvest)... né una liquidazione (non ero mai stato un dipendente Fininvest)... Considerai perfino se (quella somma) potesse essere giudicata una tangente (il che era alquanto sgradevole), ma nessuna condizione vi era attaccata... (Quindi) credo fosse un regalo proveniente da un uomo ricco, che se lo poteva permettere, a un amico a lui vicino, e che aveva comprensione per le sue difficoltà e forse sentiva di condividere qualche responsabilità, indirettamente.
No so se Berlusconi (uno degli uomini più ricchi d'Europa) fosse coinvolto: io credo che (Bernasconi) abbia assicurato che i manager più anziani della Fininvest (parecchi di loro sono stati indagati insieme a lui in vari casi) erano stati trattati generosamente, quanto a pensioni e così via. Ma Carlo non ha mai fatto cenno a una tale cosa se non per dirmi questo: Berlusconi capiva la mia posizione... L'investimento nel Torrey Fund venne venduto alla fine del 2000... per un po' ha avuto un andamento eccezionale e poi ha cominciato ad andar giù... Scambiai l'investimento con il fondo Sigma in euro... Mi resi reso conto che questa è una storia molto insolita, ma anche gli ultimi nove anni sono stati, a dir poco, insoliti.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2031908
E L'altro file trovato dalla polizia inglese nel pc di Mills in cui "si cita un incontro, avvenuto nel novembre del 2002, tra Mills, l'attuale deputato Alfredo Messina (ex direttore finanziario di Mediaset) e gli "avvocati Fininvest" alla vigilia della deposizione del legale londinese nel processo (in cui era imputato Berlusconi) Sme-Ariosto. Un episodio che conferma come al di là degli attacchi di facciata - Mills fino ad allora era sempre stato trattato ruvidamente dai difensori del Cavaliere"?
Aria fritta anche quella, Mills?
Pura Casualità?
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