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View Full Version : Crisi, crolla la Royal Bank of Scotland


IpseDixit
19-01-2009, 19:23
Mentre la crisi morde aggressivamente l’economia del Regno Unito, Londra mette nuovamente mano ai fondi pubblici a sostegno del sistema bancario, lanciando una seconda gigantesca tornata di aiuti che punta a stabilizzare il settore e rianimare il mercato del credito. Verrà creato un nuovo fondo da 50 miliardi di sterline presso la Banca d’Inghilterra, ma intanto nei conti pubblici si sta scavando una voragine che secondo la Commissione europea farà schizzare il deficit quasi al 9 per cento del Pil.

Come se non bastasse il gigante Royal Bank of Scotland, ormai inesorabilmente sotto il controllo pubblico, sforna dati che per il 2008 prevedono la più gigantesca perdita mai registrata da un gruppo del Regno: fino a 28 miliardi di sterline. In borsa il titolo Rbs va drammaticamente a picco - negli scambi pomeridiani a Londra segna addirittura un meno 66,57 per cento, a 11,6 pence, a inizio 2008 ne valeva più di 300 - mentre assieme all’annuncio dei nuovi aiuti, oggi dal premier Gordon Brown sono giunte anche dure critiche ai manager: hanno assunto «rischi irresponsabili», e comprare Abn Amro è stato un costoso «errore».

Proprio la partita su Abn Amro è determinate per le cifre da incubo pubblicate oggi da Rbs. La stima sul valore delle passate acquisizioni, di cui il gruppo olandese è la parte più consistente, è stata tranciata a 5 miliardi di sterline a fronte dei precedenti 20 miliardi. Al tutto si vanno ad aggiungere perdite attese per il 2008 per 8 miliardi di sterline, più altre poste. Cifre che se confermate nei conti attesi per febbraio rappresenteranno un nuovo primato negativo, dopo il rosso da 15 miliardi registrato nel 2006 da Vodafone. Abn Amro, per parte sua, è invece riuscita a chiudere il 2008 in utile per 3,5 miliardi di euro, prevalentemente grazie ad una plusvalenza da 16,5 miliardi realizzata sia con la cessione di Antonveneta - rilevata dall’italiana Monte dei Paschi di Siena - sia con quella di Banco Real.

I dati depurati dalle poste una tantum mostrano una perdita da 13 miliardi. «Quasi tutte le loro perdite si sono verificate sui subprime in America o solo legate all’acquisizione di Abn Amro. Si tratta di rischi irresponsabili assunti dalla banca usando i depositi in Gran Bretagna - ha affermato oggi Brown -: decidere di comprare Abn è stato un errore. Certo che sono arrabbiato con Rbs per quanto accaduto». Ma mentre lancia accuse, intanto Brown mette in campo nuovi aiuti per i gruppi bancari, e in particolare su Rbs: la conversione di 5 milioni di azioni privilegiate detenute dal governo in azioni ordinarie, farà salire la partecipazione pubblica al 70 per cento del capitale.

Downing street appronta un gigantesco schema assicurativo per le banche, contro eventuali perdite, e per un ammontare potenzialmente illimitato. Questo dopo che nei mesi scorsi aveva già lanciato pesanti ricapitalizzazioni con iniezioni di danaro pubblico, assieme a garanzie statali sui prestiti interbancari. «Con l’aggravamento negli ultimi due mesi del rallentamento economico mondiale, il governo annuncia oggi un pacchetto completo di misure per rafforzare la stabilità del sistema finanziario - ha spiegato il ministero delle Finanze - accrescere la fiducia e la capacità di credito e sostenere il rilancio dell’economia».

L’intervento era stato ampiamente anticipato dai media, e secondo diverse testate aggiungerà un pesante fardello di rischi sulle spalle dei contribuenti. E non è certo roseo il futuro di economia e conti pubblici della prima economia europea che non aderisce all’euro, secondo le previsioni della Commissione europea aggiornate oggi. Oltre alla crisi finanziaria, il paese patisce un pesante crollo del mercato immobiliare e quest’anno si profila una contrazione del Pil del 2,8 per cento, quasi un intero punto peggio del già grave meno 1,9 per cento previsto per l’area euro. Il deficit esploderà all’8,8 per cento e il Regno Unito sarà uno dei due soli stati fuori dall’eurozona (assieme all’Ungheria) in cui l’ammontare del debito pubblico supererà il 60 per cento, al 62,6% secondo la Commissione. La Gran Bretagna «è già in procedura per deficit eccessivo, ma la situazione peggiorerà di molto e molto rapidamente. Il debito anche è aumentato per via del pacchetto di salvataggio delle banche», ha rilevato l’eurocommissario agli Affari economici Joaquin Almunia. «Per questo servirà una strategia molto seria e credibile, ma penso che il governo inglese sia pienamente d’accordo con questo».

http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200901articoli/40186girata.asp