wlog
18-01-2009, 10:22
Sono stati distribuiti dei volantini in cui si spiegava la cosidetta riduzione del danno: l'approccio medico secondo il quale siccome le persone, checchè ne voglia lo stato, faranno sesso e (forse) faranno uso di droghe, allora è buone idea informarle su come ridurre il danno di questi comportamenti.
Il caso piu comune è la distribuzione gratuita di condom, oppure il programma di scambio siringhe, oppure ancora le narcosala: delle stanze mediche in cui il tossicodipendente può venir assistito da personale medico senza venir arrestato. In generale comunque per "riduzione del danno" si intendono tutti quei comportamenti non atti a ridurre direttamente alcuni atteggiamenti potenzialmente dannosi, ma atti a ridurne i possibili danni, attraverso la distribuzione di informazioni e/o materiale medico.
In tutto il mondo si sta copiando la Svizzera, che de facto istituzionalizzò la riduzione del danno con una legge cantonale del 1991, in cui oltre ai normali programmi di distribuzione di materiale medico, aprirono narcosale sperimentali (o meglio, prototipi di, siccome erano i primi ancora non sapevano bene come muoversi) e attuarono programmi di distribuzione controllata di eroina o cocaina ai tossicodipendenti.
I risultati furono cosi eclatanti che suscitarono enorme fermento sulle pubblicazioni mediche di allora, al contrario dei metodi di Muccioli che, basati sull'uso delle catene, non sono riusciti mai a portare un risultato misurabile.
Purtroppo però, mentre Spagna, Canada, Stati Uniti, Olanda, Belgio, Australia, Francia, Repubblica Ceca ... e tante altre si muovono verso questo "nuovo" approccio, noi ci muoviamo in direzione completamente opposta: Viene emanata la legge piu repressiva d'Europa, rendedoci l'unico stato al mondo in cui il semplice consumo di cannabis è punito piu severamente dell'associazione mafiosa, a milano, la città piu problematica, vengono cancellati i programmi di scambio siringhe e profilattici, il nostro Fini (e dopo di lui tanti altri) dichiara che cannabis e cocaina (o eroina, dipende dalle versioni) sono la stessa cosa.
Questa è una piccola introduzione per la notizia:
Italia. Ancora polemiche a Firenze per 'riduzione del danno' nelle scuole
E' ancora polemica a Firenze per dei depliant distribuiti ai ragazzi di alcune classi del liceo scientifico 'Rodolico', che mirano a ridurre il danno derivante dall'assunzione di sostanze stupefacenti. I depliant, distribuiti generalmente dagli operatori di strada ai giovani dei rave, delle grandi feste, dei concerti, fanno parte del progetto 'Extreme' della Asl di Firenze, ma sono finiti in una scuola. I ragazzi, scrive l'edizione fiorentina de 'La Repubblica', hanno fatto vedere il materiale ai genitori, e sono scoppiate le polemiche.
Nei volantini, sull'uso di cocaina, ecstasy e funghi allucinogeni, si legge: 'Fai attenzione alle dosi, la prima volta prendi al massimo la meta' di quella degli altri, non puoi sapere come reagirai. Se il bruciore della cavita' nasale e' forte, o il naso sanguina, o si formano croste, smetti di sniffare'. O ancora: 'E' meglio sospendere o evitare l'uso di cannabis se essa amplifica o causa sensazioni negative'. Oppure: 'Le bevande alcoliche sono usate per disinibirsi, superare gli imbarazzi, sentirsi piu' carichi, avere piu' coraggio con l'altro sesso, divertirsi con gli amici'.
Il dirigente scolastico Alfonso Bajo si e' detto 'all'oscuro', annunciando 'l'avvio di un'indagine interna', mentre il Dirigente scolastico regionale ha gia' inviato un ispettore. 'E' vero, quel materiale non doveva entrare nelle scuole', conferma la coordinatrice del dipartimento dipendenze della Asl, Paola Trotta.
Quella che sarebbe stata seguita al Rodolico, in realta', 'non risponde ai criteri della nostra prevenzione primaria'.
E mentre la Societa' della salute, che coordina Asl e Comune sul fronte socio-sanitario, ha chiamato a rapporto gli attori della vicenda, e annuncia un prossimo protocollo di intesa per coordinare le troppe competenze sui progetti nelle scuole su stili di vita e salute, i genitori chiedono che 'al Rodolico sia chiamato ora un esperto vero, che rimedi ai danni provocati ai nostri ragazzi'.
'L'episodio avvenuto al liceo scientifico del Galluzzo e' due volte grave: prima di tutto perche' e' stata impartita agli studenti una surrettizia lezione di antiproibizionismo con relative istruzioni per l'uso, dando evidentemente per scontato che la maggioranza dei ragazzi si droghi; e poi perche', a quanto pare, questo sconcertante episodio e' avvenuto senza che ne' il preside, ne' il vicedirigente della succursale ne sapessero nulla, e per di piu' senza che in aula ci fossero insegnanti'. Lo afferma, in una nota, il deputato del Pdl, Riccardo Mazzoni, sulla distribuzione di depliant sulla riduzione del danno, al liceo scientifico Rodolico di Firenze.
'Altro che progetto salute e prevenzione: qui siamo di fronte a un corto-circuito di omissioni e di irresponsabilita' - prosegue Mazzoni - visto che la stessa Asl ora sostiene che il materiale distribuito da due fantomatiche operatrici di strada della Coop-Cat doveva restare lontano dalle scuole. Il dirigente scolastico regionale Angotti ha correttamente attivato un'ispezione regionale, ma del caso andra' investito anche il ministro Gelmini con un'interrogazione urgente che presentero' domani stesso alla Camera'.
"Quanto avvenuto a Firenze e' gravissimo, si e' entrati nelle classi di minori con informazioni parziali, errate e pericolose. Un'emergenza sociale e sanitaria com'e' quella relativa all'uso massiccio di droghe pesanti e leggere alla quale assistiamo nel nostro paese e che coinvolge sempre piu' i giovanissimi, non va alimentata fornendo allucinanti 'consigli' su come drogarsi 'limitando i danni', ma va affrontata spiegando ai ragazzi realmente a cosa si va incontro: dipendenza e danni all'intero organismo". Lo dichiara Maria Rita Munizzi, presidente del Moige (Movimento Italiano Genitori) e membro della consulta Antidroga presso il Consiglio dei Ministri.
"Appoggiamo pienamente i genitori degli alunni del Rodolico - conclude la Munizzi - affinche' a questi ragazzi venga fornita il prima possibile la giusta e corretta informazione".
Dichiarazione di Benedetti e Cellai (An-Pdl), del Consiglio regionale della Toscana
Si sono affidati alla Asl e alla Società della Salute si sono ritrovati sui banchi di scuola dei ragazzi pile di vademecum sul modo meno peggiore per assumere cocaina, cannabis, droghe sintetiche e alcolici. E’ accaduto in un liceo scientifico fiorentino proprio lunedì scorso. E oggi il caso, riportato dalle cronache fiorentine, ha fatto sobbalzare sulla seggiola il Presidente di Alleanza Nazionale verso il Pdl in Regione Toscana Roberto Benedetti e il suo Vice Marco Cellai (Commissione IV – Sanità). «Vergognoso», hanno esclamato insieme. «Vogliamo che l’assessore Rossi riferisca in aula nel prossimo consiglio per chiarire i contorni dell’accaduto e, più in generale, per spiegare a tutti come vengono affidati e svolti i servizi di prevenzione del Dipartimento dipendenze della Asl 10 di Firenze».
«Il governo regionale – affermano i due esponenti di An-Pdl – evidentemente prigioniero di allucinanti proposte come quella di istituire le stanze del buco e di un retaggio mentale che divide droghe pesanti e droghe leggere, alla fine, anziché mettere in campo ogni energia possibile per contrastare il dilagante uso di cocaina, nuove droghe e cannabis, permette che si entri impunemente nelle scuole per insegnare come assumere queste sostanze in modo meno dannoso possibile. E’ un fatto increscioso e inaccettabile – attaccano – per il quale debbono assolutamente essere individuati e sanzionati i responsabili. Non è pensabile che le famiglie toscane al mattino non si sentano tranquille nemmeno nel mandare i loro ragazzi a scuola, senza potersi fidare neppure delle istituzioni. E ora, chi e come rimedierà al danno provocato?»
http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19154
Voi cosa ne pensate? E' sbagliata la riduzione del danno? Meglio dire solo "la droga fa male, senza se e senza ma?"
Il caso piu comune è la distribuzione gratuita di condom, oppure il programma di scambio siringhe, oppure ancora le narcosala: delle stanze mediche in cui il tossicodipendente può venir assistito da personale medico senza venir arrestato. In generale comunque per "riduzione del danno" si intendono tutti quei comportamenti non atti a ridurre direttamente alcuni atteggiamenti potenzialmente dannosi, ma atti a ridurne i possibili danni, attraverso la distribuzione di informazioni e/o materiale medico.
In tutto il mondo si sta copiando la Svizzera, che de facto istituzionalizzò la riduzione del danno con una legge cantonale del 1991, in cui oltre ai normali programmi di distribuzione di materiale medico, aprirono narcosale sperimentali (o meglio, prototipi di, siccome erano i primi ancora non sapevano bene come muoversi) e attuarono programmi di distribuzione controllata di eroina o cocaina ai tossicodipendenti.
I risultati furono cosi eclatanti che suscitarono enorme fermento sulle pubblicazioni mediche di allora, al contrario dei metodi di Muccioli che, basati sull'uso delle catene, non sono riusciti mai a portare un risultato misurabile.
Purtroppo però, mentre Spagna, Canada, Stati Uniti, Olanda, Belgio, Australia, Francia, Repubblica Ceca ... e tante altre si muovono verso questo "nuovo" approccio, noi ci muoviamo in direzione completamente opposta: Viene emanata la legge piu repressiva d'Europa, rendedoci l'unico stato al mondo in cui il semplice consumo di cannabis è punito piu severamente dell'associazione mafiosa, a milano, la città piu problematica, vengono cancellati i programmi di scambio siringhe e profilattici, il nostro Fini (e dopo di lui tanti altri) dichiara che cannabis e cocaina (o eroina, dipende dalle versioni) sono la stessa cosa.
Questa è una piccola introduzione per la notizia:
Italia. Ancora polemiche a Firenze per 'riduzione del danno' nelle scuole
E' ancora polemica a Firenze per dei depliant distribuiti ai ragazzi di alcune classi del liceo scientifico 'Rodolico', che mirano a ridurre il danno derivante dall'assunzione di sostanze stupefacenti. I depliant, distribuiti generalmente dagli operatori di strada ai giovani dei rave, delle grandi feste, dei concerti, fanno parte del progetto 'Extreme' della Asl di Firenze, ma sono finiti in una scuola. I ragazzi, scrive l'edizione fiorentina de 'La Repubblica', hanno fatto vedere il materiale ai genitori, e sono scoppiate le polemiche.
Nei volantini, sull'uso di cocaina, ecstasy e funghi allucinogeni, si legge: 'Fai attenzione alle dosi, la prima volta prendi al massimo la meta' di quella degli altri, non puoi sapere come reagirai. Se il bruciore della cavita' nasale e' forte, o il naso sanguina, o si formano croste, smetti di sniffare'. O ancora: 'E' meglio sospendere o evitare l'uso di cannabis se essa amplifica o causa sensazioni negative'. Oppure: 'Le bevande alcoliche sono usate per disinibirsi, superare gli imbarazzi, sentirsi piu' carichi, avere piu' coraggio con l'altro sesso, divertirsi con gli amici'.
Il dirigente scolastico Alfonso Bajo si e' detto 'all'oscuro', annunciando 'l'avvio di un'indagine interna', mentre il Dirigente scolastico regionale ha gia' inviato un ispettore. 'E' vero, quel materiale non doveva entrare nelle scuole', conferma la coordinatrice del dipartimento dipendenze della Asl, Paola Trotta.
Quella che sarebbe stata seguita al Rodolico, in realta', 'non risponde ai criteri della nostra prevenzione primaria'.
E mentre la Societa' della salute, che coordina Asl e Comune sul fronte socio-sanitario, ha chiamato a rapporto gli attori della vicenda, e annuncia un prossimo protocollo di intesa per coordinare le troppe competenze sui progetti nelle scuole su stili di vita e salute, i genitori chiedono che 'al Rodolico sia chiamato ora un esperto vero, che rimedi ai danni provocati ai nostri ragazzi'.
'L'episodio avvenuto al liceo scientifico del Galluzzo e' due volte grave: prima di tutto perche' e' stata impartita agli studenti una surrettizia lezione di antiproibizionismo con relative istruzioni per l'uso, dando evidentemente per scontato che la maggioranza dei ragazzi si droghi; e poi perche', a quanto pare, questo sconcertante episodio e' avvenuto senza che ne' il preside, ne' il vicedirigente della succursale ne sapessero nulla, e per di piu' senza che in aula ci fossero insegnanti'. Lo afferma, in una nota, il deputato del Pdl, Riccardo Mazzoni, sulla distribuzione di depliant sulla riduzione del danno, al liceo scientifico Rodolico di Firenze.
'Altro che progetto salute e prevenzione: qui siamo di fronte a un corto-circuito di omissioni e di irresponsabilita' - prosegue Mazzoni - visto che la stessa Asl ora sostiene che il materiale distribuito da due fantomatiche operatrici di strada della Coop-Cat doveva restare lontano dalle scuole. Il dirigente scolastico regionale Angotti ha correttamente attivato un'ispezione regionale, ma del caso andra' investito anche il ministro Gelmini con un'interrogazione urgente che presentero' domani stesso alla Camera'.
"Quanto avvenuto a Firenze e' gravissimo, si e' entrati nelle classi di minori con informazioni parziali, errate e pericolose. Un'emergenza sociale e sanitaria com'e' quella relativa all'uso massiccio di droghe pesanti e leggere alla quale assistiamo nel nostro paese e che coinvolge sempre piu' i giovanissimi, non va alimentata fornendo allucinanti 'consigli' su come drogarsi 'limitando i danni', ma va affrontata spiegando ai ragazzi realmente a cosa si va incontro: dipendenza e danni all'intero organismo". Lo dichiara Maria Rita Munizzi, presidente del Moige (Movimento Italiano Genitori) e membro della consulta Antidroga presso il Consiglio dei Ministri.
"Appoggiamo pienamente i genitori degli alunni del Rodolico - conclude la Munizzi - affinche' a questi ragazzi venga fornita il prima possibile la giusta e corretta informazione".
Dichiarazione di Benedetti e Cellai (An-Pdl), del Consiglio regionale della Toscana
Si sono affidati alla Asl e alla Società della Salute si sono ritrovati sui banchi di scuola dei ragazzi pile di vademecum sul modo meno peggiore per assumere cocaina, cannabis, droghe sintetiche e alcolici. E’ accaduto in un liceo scientifico fiorentino proprio lunedì scorso. E oggi il caso, riportato dalle cronache fiorentine, ha fatto sobbalzare sulla seggiola il Presidente di Alleanza Nazionale verso il Pdl in Regione Toscana Roberto Benedetti e il suo Vice Marco Cellai (Commissione IV – Sanità). «Vergognoso», hanno esclamato insieme. «Vogliamo che l’assessore Rossi riferisca in aula nel prossimo consiglio per chiarire i contorni dell’accaduto e, più in generale, per spiegare a tutti come vengono affidati e svolti i servizi di prevenzione del Dipartimento dipendenze della Asl 10 di Firenze».
«Il governo regionale – affermano i due esponenti di An-Pdl – evidentemente prigioniero di allucinanti proposte come quella di istituire le stanze del buco e di un retaggio mentale che divide droghe pesanti e droghe leggere, alla fine, anziché mettere in campo ogni energia possibile per contrastare il dilagante uso di cocaina, nuove droghe e cannabis, permette che si entri impunemente nelle scuole per insegnare come assumere queste sostanze in modo meno dannoso possibile. E’ un fatto increscioso e inaccettabile – attaccano – per il quale debbono assolutamente essere individuati e sanzionati i responsabili. Non è pensabile che le famiglie toscane al mattino non si sentano tranquille nemmeno nel mandare i loro ragazzi a scuola, senza potersi fidare neppure delle istituzioni. E ora, chi e come rimedierà al danno provocato?»
http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=19154
Voi cosa ne pensate? E' sbagliata la riduzione del danno? Meglio dire solo "la droga fa male, senza se e senza ma?"