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View Full Version : Albert Ayler - Holy ghost (cofanetto)


Fabiaccio
17-01-2009, 12:36
Ho visto questo cofanetto stamattina ;)
Visto che le informazioni son molto scarse volevo sapere se ne valesse più o meno la pena:
http://www.overstock.com/Books-Movies-Music-Games/Albert-Ayler-Holy-Ghost-Box/1010594/product.html

Jazzisti? Altri? Dove siete? :p

Qua sembra ben quotato:
http://rateyourmusic.com/release/comp/albert_ayler/holy_ghost/

:Perfido:

Adric
17-01-2009, 15:25
Sicuramente vale la pena, a Roma nei negozi in cui l'ho visto mi pare costasse oltre i 120 Euro......
Certo, il free jazz di Ayler può non piacere e shockare chi è abitato al jazz morbido, ma non è un problema per te che conosci pure Peter Brotzmann (che peraltro ho visto dal vivo qualche settimana fa)

A proposito di Ayler, è stato realizzato un documentario su di lui che è stato molto bene accolto dalla critica cinematografica e che presto dovrebbe uscire in DVD:
http://mynameisalbertayler.com/

Fabiaccio
17-01-2009, 18:06
conosco e apprezzo il buon Peter Brotzmann in Machine Gun ;).
Qua l'ho visto a 60 e naturalmente ho mezzo detto al mio venditore di fiducia di metterlo da parte ;)
Ma di che si tratta? raccolta? inediti?

Adric
18-01-2009, 00:55
Guarda, sul sito dell'etichetta discografica
www.revenantrecords.com/ayler/ si parla di rare e unissued recordings (cioè registrazioni mai uscite in precedenza), inoltre il cofanetto include un libro di 208 pagine su Ayler.
A questo punto penso proprio che me lo prenderò pure io se lo trovo a prezzo analogo :sbav:

Se non ricordo male, pistacchio89 del forum ha visto un concerto dal vivo di un tributo a Ayler (con Marc Ribot nella formazione)
Ti consiglio (se capitassero non troppo lontano dalle tue parti) di andare a vedere dal vivo concerti di sassofonisti molto influenzati da Ayler, come David S. Ware e Charles Gayle.

OT: hai visto che è uscito il disco di una musicista italiana sulla Tzadik zorniana, Body Map di Paola Prestini ?

pistacchio89
18-01-2009, 14:49
Sì, ho visto un concerto del tour "Tribute to Albert Ayler", ma non c'era il chitarrista, la formazione era composta da Roy Campbell, Joe McPhee, William Parker e Warren Smith.
Ribot dal vivo non lo ho mai sentito suonare Ayler, ma in Saints, un suo lavoro solista del 2001 ha inciso alcune cover del sassofonista e nel 2004 ha registrato un album dal titolo Spiritual Unity, come il capolavoro dell'Albert Ayler Trio, assieme a Campbell, Henry Grimes (che suonò con Ayler) e Chad Taylor. Non sono cover, più che la musica di Ayler che è appena accennata in rare occasioni, cercano di riprodurre il suo processo musicale.
È una raccolta molto frammentaria, la qualità del suono non sempre è delle migliori a causa dei mezzi utilizzati e dei luoghi in cui sono registrati i pezzi, diversi brani sono incompleti però il cofanetto è ottimo e contiene moltissime ore di musica e interviste.
A quel prezzo non me lo farei sfuggire.
C'è anche la registrazione del funerale di Coltrane, con Ayler, Donald Ayler, Milford Graves e Richard Davis.

Fabiaccio
18-01-2009, 20:59
Guarda, sul sito dell'etichetta discografica
www.revenantrecords.com/ayler/ si parla di rare e unissued recordings (cioè registrazioni mai uscite in precedenza), inoltre il cofanetto include un libro di 208 pagine su Ayler.
A questo punto penso proprio che me lo prenderò pure io se lo trovo a prezzo analogo :sbav:

Se non ricordo male, pistacchio89 del forum ha visto un concerto dal vivo di un tributo a Ayler (con Marc Ribot nella formazione)
Ti consiglio (se capitassero non troppo lontano dalle tue parti) di andare a vedere dal vivo concerti di sassofonisti molto influenzati da Ayler, come David S. Ware e Charles Gayle.

ottimo, segnato tutto :)
A sto punto in settimana guardo se riesco a fare un passo in negozio e a recuperarlo :sofico: :sofico: :sofico:
Così poi magari scrivo che ne penso a riguardo :Perfido:

OT: hai visto che è uscito il disco di una musicista italiana sulla Tzadik zorniana, Body Map di Paola Prestini ?

PAOLA PRESTINI - Body Maps (Tzadik 8060; USA) Paola Prestini is a brilliant young composer born in Italy and raised in Mexico. A graduate of Julliard, she is the founder and director of the award-winning interdisciplinary performing collective VisionIntoArt. Her work is sensual and heartfelt, touching upon minimalism, film soundtracks and the American avant-garde tradition. Her first cd presents a stunning group of compositions for multiple celli, voices and percussion, clarinets, electronics, a moody piece for solo piano and a new work composed expressly for this release. Absolutely beautiful music by a fresh young compositional voice!

sembra intrigante ;)

Fabiaccio
18-01-2009, 21:09
È una raccolta molto frammentaria, la qualità del suono non sempre è delle migliori a causa dei mezzi utilizzati e dei luoghi in cui sono registrati i pezzi, diversi brani sono incompleti però il cofanetto è ottimo e contiene moltissime ore di musica e interviste.
A quel prezzo non me lo farei sfuggire.
C'è anche la registrazione del funerale di Coltrane, con Ayler, Donald Ayler, Milford Graves e Richard Davis.

:fagiano: beh son comunque pezzi registrati dal '62 al '70
Dei pezzi incompleti avevo letto su rym che c'è la tracklist dell'album ;)
Sul fatto che ci siano molte e molte ore di musica è solo un bene, sul fatto che sia una raccolta magari è un pò meno un bene ;)
Magari mi può servire per farmi un'idea migliore sulla musica Ayler, che effettivamente vorrei ascoltare da tempo :)
Poi ho spulciato un pò sulla tracklist ed ho notato collaborazioni niente male (anche qualche intervista, di cui onestamente ne faccio pure a meno :fagiano: ).
E poi son ben 9 cd ;)
Sarà quindi un lavoro in stile "Sultan of swing" di Django Reinhardt? :)
(come qualità intendo, come musica mi sa che siamo un pò distanti :D )

pistacchio89
19-01-2009, 09:12
Non ti preoccupare, non una una raccolta del tipo "The best of", sono inediti o rarità che non si trovano in altri album.
I cd alla fine sono 10 perché c'è anche quello di Ayler nella banda dell'esercito.
Sultan of Swing non lo conosco, ho provato a cercarlo su internet e da quello che ho visto dubito che sia paragonabile a questo cofanetto come quantità e qualità del materiale contenuto (libro, foto, ecc.) e sicuramente, per quanto possano aver fatto un buon lavoro di restauro delle incisioni di Reinhardt, non c'è confronto come qualità audio.

Fabiaccio
19-01-2009, 14:38
Non ti preoccupare, non una una raccolta del tipo "The best of", sono inediti o rarità che non si trovano in altri album.

beh a quello c'ero arrivato, essendoci scritto previously unreleased ecc ecc ;)

I cd alla fine sono 10 perché c'è anche quello di Ayler nella banda dell'esercito.


:sofico: :sofico: :sofico: :sofico:

Sultan of Swing non lo conosco, ho provato a cercarlo su internet e da quello che ho visto dubito che sia paragonabile a questo cofanetto come quantità e qualità del materiale contenuto (libro, foto, ecc.) e sicuramente, per quanto possano aver fatto un buon lavoro di restauro delle incisioni di Reinhardt, non c'è confronto come qualità audio.

perfetto ;)
di fatto Sultan of swing ha il gusto retrò anni '30/'50 delle incisioni :p (però è solo un bene :))

Fabiaccio
31-01-2009, 12:12
preso :Perfido:

dopo lo ascolto e scrivo quello che ne penso :p

p.s.: c'è una marea di extra :sbavvv::eek:

pistacchio89
05-02-2009, 09:32
A me è degli extra è piaciuta molto la foto e la bustina con il fiore, credo sia un nontiscordardime
:flower: :cry:

Fabiaccio
05-02-2009, 12:46
A me è degli extra è piaciuta molto la foto e la bustina con il fiore, credo sia un nontiscordardime
:flower: :cry:

davvero :)
comunque musicalmente è davvero notevole :eek:

Fabiaccio
24-04-2012, 16:08
perso nei meandri della memoria di hwupgrade :(

povero Albert Ayler :(

Adric
17-06-2012, 20:48
Intanto mi sono preso alcuni dischi di Albert Ayler come il doppio Live in Greenwich Village e Nuits De la Fondation Maeght 1970.
E nel luglio del 2010, al Sunside di Parigi, ho visto in concerto uno tra gli ultimi pianisti di Ayler, Bobby Few (ma soprattutto partner di Frank Wright e Noah Howard, nonchè di Steve Lacy negli 80), che vive nella capitale francese dal 1969.
Tra il pubblico il cantante Joe Lee Wilson, anche lui residente a Parigi da molti anni, protagonista su Attica Blues del 1972 di Archie Shepp, che è stato invitato da Few a cantare in un pezzo.
Poco meno di un anno dopo, anche Wilson ci ha lasciato... :(