View Full Version : Quali misure urgenti in questo periodo di crisi? Ma la lotta alla pirateria, ovvio!
Fides Brasier
17-01-2009, 09:28
http://www.corriere.it/economia/09_gennaio_14/lotta_pirateria_comitato_governo_2e0c52c6-e254-11dd-b227-00144f02aabc.shtml
Sarà presieduto da Mauro Masi: «Nessun intento repressivo, ma servono regole»
Pirateria, al via il comitato del governo
In due mesi studierà misure per frenare il fenomeno della violazione dei diritti d'autore. «L'attuale legge non va»
ROMA - Oltre cinque miliardi di euro l'anno, due dei quali per la violazione del diritto d'autore. Sono i danni totali subiti dallo stato italiano a causa della pirateria e della contraffazione. Ed è proprio per questo che si è insediato alla presidenza del Consiglio dei ministri lo specifico comitato tecnico - chiesto dal ministero dei beni culturali e coordinato dal segretario alla presidenza del consiglio, Mauro Masi - che nel giro di due-tre mesi incontrerà tutti i rappresentanti del settore, compreso il mondo di Internet, per raccogliere idee e trovare una strategia efficace nella lotta al fenomeno.
NELLA «WATCH LIST» - In Italia il fenomeno ha proporzioni molto vaste. «Da parte nostra - ha spiegato Masi - c'è alcun intento repressivo dei confronti del fenomeno di Internet: sarebbe tecnicamente impossibile ma anche culturalmente sbagliato». Masi e con lui il ministro per i Beni culturali Sandro Bondi hanno poi evidenziato la necessità di «trovare un punto di equilibrio fra libertà individuali, interesse pubblico, diritti d'autore e sviluppo economico del Paese». Masi ha poi sottolineato che l'Italia è nella «watch list» del governo americano per quanto riguarda la pirateria multimediale. «Siamo migliorati - ha aggiunto - , ma dobbiamo fare ancora molto, perchè il fenomeno della pirateria è in costante crescita. I lavori del Comitato saranno pubblicati su internet». Masi ha inoltre evidenziato che la «legge Urbani antipirateria è in vigore, ma non ha ottenuto i risultati proposti». Il comitato - conta di terminare i propri lavori «in circa due mesi».
LA COMPOSIZIONE - Il Comitato sarà così formato: Mauro Masi coordinatore; il capo di Gabinetto del ministero dei Beni culturali vicecoordinatore. Componenti: i capi di Gabinetto dei Ministeri di Interno, Esteri, Sviluppo Economico, Giustizia, Politiche europee, Gioventù; il Presidente della Siae; due rappresentanti della Presidenza del Consiglio; due rappresentanti del ministro Bondi; due esperti del settore. I componenti del Comitato - si legge nel Dpcm - non percepiranno compensi, ma avranno solo diritto al rimborso delle eventuali spese di trasferta.
14 gennaio 2009(ultima modifica: 15 gennaio 2009)
Fides Brasier
17-01-2009, 09:30
http://vitadigitale.corriere.it/2009/01/pirati_musicali_p2p_fimi.html?fr=correlati
14/01/2009
Pirati musicali
Scritto da: Federico Cella alle 15:19
Incontro oggi presso la Presidenza del Consiglio sul fenomeno della pirateria in Italia, durante il quale si è deciso di costituire un Comitato ad hoc per fermare l'emorraggia quantificata in 5 miliardi di euro all'anno.
Intanto dalla Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) arrivano dati che danno decisamente un titolo: in Italia il valore della contraffazione digitale - cioè la musica scaricata abusivamente - supera quello dell'intero mercato discografico nazionale.
Ecco il comunicato: secondo le stime della Federazione contro la pirateria musicale (FPM) il valore della contraffazione digitale si attesterebbe intorno ai 300 milioni di euro, superando il valore dell’intero mercato discografico nazionale che nel 2007 aveva fatturato 266 milioni di euro. La media dei brani musicali ottenuti da fonti illecite sarebbe di 1300 per ogni pc dei circa sei milioni di utilizzatori delle piattaforme p2p. Il fenomeno, che ha rallentato sul fronte musicale, grazie anche alla crescita dell’offerta legale sulle molte piattaforme disponibili, sta ora invece investendo in pieno il cinema e l’industria dei videogiochi.
Il gentile Daniele Salvaggio mi spiega meglio come sono giunti a questi dati, ottenuti incrociando diverse fonti (Osservatorio Contenuti Digitali, Fondazione Einaudi, IFPI). E quindi considerando da un lato il supposto numero di utilizzatori di software Peer to Peer (6 milioni, con un utilizzo più di una volta alla settimana), dall'altro il numero medio di brani scaricati da ogni utilizzatore (1300 esclusi quelli provenienti dalle cosiddette "copie private") e il prezzo del file basato sulla media online (e considerato il fatto che se non vi fosse "l’accesso free", probabilmente ogni consumatore avrebbe acquistato legalmente circa il 10 % dei famosi 1300 file).
Le stime del fenomeno sarebbero prudenziali, tuttavia si può notare una grande differenza percentuale rispetto alla "pirateria su supporto", da sempre attestata attorno al 20% del fatturato del prodotto di riferimento (che sia musica cd o film dvd oppure videogiochi): il "furto" di contenuti musicali sul digitale si aggira attorno al 112%.
E' un'evoluzione della società che non riusciranno mai a fermare.
Il diritto d'autore non ha vita molto lunga.
whistler
17-01-2009, 10:05
qui in italia con la scusa della pirateria , metteranno i loro schifosi artigli sulla rete... ricordatevi che la rete non è vista di buon occhio specialmente dalla nostra classe dirigente , che , come ha detto silvio stesso non conosce il mezzo..... è soltanto una LURIDA questione di soldini e di avidità , perchè non vedo gente rovinata , io sarei favorevole anche a pagare in bolletta un 5-10 euro al massimo in più , ma non voglio rotte le scatole per queste cose.
ok a madare in galera chi ci lucra , e chi scambia file pedopornografici :Puke:
oppure potrebbero pensarsi a farsi processare specialmente qualcuno di loro ;)
E' un'evoluzione della società che non riusciranno mai a fermare.
Il diritto d'autore non ha vita molto lunga.
La rete li seppellirà (cit.)
Non sanno più a cosa aggrapparsi per dae l'impressione di stare facendo qualcosa
ma ancora co ste cazzate dei danni della pirateria basate su folli ragionamenti secondo cui chi scarica una ventina di album al mese sarebbe disposto a pagarli per intero
sono patetici, e ridicoli pure, viene davvero da pensare che ci sia qualche interesse superiore che non quello dell'industria :rolleyes:
e poi sono dei cornuti, ma dimmi te se devo farmi mandare i cd dall'UK risparmiando per non ingrassare sti maiali sudici. ma muoiano tra atroci sofferenze
maledetti, maledetti :mad:
non gli basta la urbani, per cui ti vengono a pigliare a casa, sequestro, milioni di euro di, e pure carcere, e questo senza scopo di lucro alcuno
:muro: :muro: :muro:
Mythical Ork
17-01-2009, 12:34
Ma perchè non rivoluazionano la siae piuttosto che la lotta alla pirateria??
Perchè se io voglio (non ascolto vinili, perciò il discorso è generico) il disco di un gruppo in vinile, lo devo comprare per forza e lo compro, dopo averlo scaricato peer to peer da emule o altro..
Perchè non rendono ancora più accativanti i cd con librincini o altro tanto da far comprare gli originali ai fan?
Io non ho nemmeno un CD originale di musica, ma a un raduno speleo ho comprato un film prodotto da una persona sull'incidente dello speleologo croato a 15 euro!
Che ci voleva a masterizzarlo? Ho riconosciuto la validità del film, l'impegno per la realizzazione e ho speso volentieri quei 15 euro...
Il problema non è la pirateria...
@less@ndro
17-01-2009, 12:58
ora daranno qualchi miglione di € a qualche ragazzo che si suiciderà perche non li può pagare, forse si smetterà di scaricare per una settimana e poi si riaccendono i muletti con torrent a 1000 e passa kbs, mentre c'è gente che ci governa che ruba e si fa le leggi su misura. :mad:
e poi sono dei cornuti, ma dimmi te se devo farmi mandare i cd dall'UK risparmiando per non ingrassare sti maiali sudici. ma muoiano tra atroci sofferenze
E invece li voti :)
http://www.italybyitaly.it/wordpress/wp-content/uploads/2008/06/tafazzi.jpg
LuVi
whistler
17-01-2009, 13:00
il problema è la pirateria , perchè la pausini quest anno non ha guadagnato 30 milioni ma 20 e sono pochi.. :rolleyes:
il problema qui è a 360° e in questo paese e specialmente con berlusconi e gli altri signori vedrete che bell regalo faranno alla gente. tutto controllato , multe , processi , e anche carcere...
una 20 mb per leggere la posta? o magari per vedere mediaset premium in streaming pagando volendo...
altro milionesimo conflittone d interessi per il vostro presidentissimo
matrizoo
17-01-2009, 13:16
ma va la....con tutti i favori che il governo deve alla mafia, camorra e affini...figuriamoci se rompe loro le palle per ste stronzate...
è fuffa:O
Fides Brasier
17-01-2009, 13:22
ma va la....con tutti i favori che il governo deve alla mafia, camorra e affini...figuriamoci se rompe loro le palle per ste stronzate...
è fuffa:Oporca miseria, vuoi vedere che e' per questo?! :D
se scarichi da internet ti beccano subito e ti arrestano, se invece compri il cd piratato dalla mafia sei invisibile :asd:
l'importante e' comunque "dare soldi a qualcuno", la siae o la mafia, e' inconcepibile che si possa ascoltare una canzone gratis.
tra un po' ci resteranno solo le pugnette per divertirci aggratise :asd:
porca miseria, vuoi vedere che e' per questo?! :D
se scarichi da internet ti beccano subito e ti arrestano, se invece compri il cd piratato dalla mafia sei invisibile :asd:
l'importante e' comunque "dare soldi a qualcuno", la siae o la mafia, e' inconcepibile che si possa ascoltare una canzone gratis.
tra un po' ci resteranno solo le pugnette per divertirci aggratise :asd:
fino a quando il vaticano non le renderà illegali :sofico:
whistler
17-01-2009, 13:27
non è una questione di tutto agratis . tutti compriamo comunque non è che abbiamo il 100% di materiale pirata?
>|HaRRyFocKer|
17-01-2009, 13:35
Ok, sono un azzeccato di musica, mi piace comprare cd originali.
Ma invece di rompere i coglioni, abbassassero la tassazione sui prodotti di cultura (tra cui, appunto, la musica), perchè della cinquantina di cd che ho fino ad ora, in italia ne ho comprati non più di cinque. Tutto il resto l'ho comprato su play, dove li pago molto di meno.
Allora se ne andassero a fanculo, perchè (in questo campo) i soldi miei non li vedranno mai.
Ok, sono un azzeccato di musica, mi piace comprare cd originali.
Ma invece di rompere i coglioni, abbassassero la tassazione sui prodotti di cultura (tra cui, appunto, la musica), perchè della cinquantina di cd che ho fino ad ora, in italia ne ho comprati non più di cinque. Tutto il resto l'ho comprato su play, dove li pago molto di meno.
Allora se ne andassero a fanculo, perchè (in questo campo) i soldi miei non li vedranno mai.
*!
idem, per giunta sono anche appassionato di HT ma purtroppo in questo caso devi foraggiare sti bastardi :muro:
la pirateria credo sia solo una scusa per poter fare qualche legge che limiti la libertà in rete :)
ma ancora co ste cazzate dei danni della pirateria basate su folli ragionamenti secondo cui chi scarica una ventina di album al mese sarebbe disposto a pagarli per intero
sono patetici, e ridicoli pure, viene davvero da pensare che ci sia qualche interesse superiore che non quello dell'industria :rolleyes:
e poi sono dei cornuti, ma dimmi te se devo farmi mandare i cd dall'UK risparmiando per non ingrassare sti maiali sudici. ma muoiano tra atroci sofferenze
Quoto. :asd:
Ok, sono un azzeccato di musica, mi piace comprare cd originali.
Ma invece di rompere i coglioni, abbassassero la tassazione sui prodotti di cultura (tra cui, appunto, la musica), perchè della cinquantina di cd che ho fino ad ora, in italia ne ho comprati non più di cinque. Tutto il resto l'ho comprato su play, dove li pago molto di meno.
Allora se ne andassero a fanculo, perchè (in questo campo) i soldi miei non li vedranno mai.
Pensa, io avrò 6-700 CD originali, 250 DVD originali, 30 Bluray originali, eppure questi qui mi continuano a far pagare sovrattassa per i supporti vuoti che NON utilizzo per copiare materiale illegale.
LuVi
Purtroppo temo che le imprecazioni e le considerazioni sull'obsolescenza del concetto di diritto d'autore, nonché il conteggio dell'immane ricchezza di attori, cantanti e altre categorie serva a poco.
Ormai da troppo tempo le major dell'impero multimediale nonché le varie software house sono sul fiato sul collo dei vari governi affinché prendano provvedimenti.
Il fenomeno della pirateria e del p2p, che all'inizio aveva dimensione limitata e un'aria quasi romantica, di condivisione, libertà, etc... è ormai "past beyond the red line".
Cioè, nel caso qualcuno non se ne sia accorto, e basta vedere le intenzioni serie della Francia, non si sta più discutendo se fare qualcosa o no, ma si sta decidendo cosa fare, e qualcuno ha in mente cose ben invasive nella vita privata dei cittadini. C'è poco da incitare all'invincibilità della rete. Già in certi paesi (vedi Cina) certe libertà se le sognano.
Io a questo punto spero solo che prendano provvedimenti non troppo invasivi e punitivi, almeno in prima istanza.
Ad esempio, anche se so che sarebbe una scocciatura, piuttosto che avere un sistema che analizza il traffico e un invio di lettere minatorie con successiva sconnessione totale dalla rete (proposta francese) preferirei l'abolizione della tariffazione flat per utenza privata. In tal modo un pò di pirateria si eliminerebbe per via dei maggiori costi di connessione. Lo so, è brutto, ma è sempre meglio del grande fratello che ti guarda giorno e notte.
whistler
17-01-2009, 14:02
ma la gente non conta più un cazzo di niente? si deve subire e basta? no p2p no yuotube (censure , cause tipo quella di mediaset), l utente medio che se ne fà del pc? super pi?
Purtroppo temo che le imprecazioni e le considerazioni sull'obsolescenza del concetto di diritto d'autore, nonché il conteggio dell'immane ricchezza di attori, cantanti e altre categorie serva a poco.
Ormai da troppo tempo le major dell'impero multimediale nonché le varie software house sono sul fiato sul collo dei vari governi affinché prendano provvedimenti.
Il fenomeno della pirateria e del p2p, che all'inizio aveva dimensione limitata e un'aria quasi romantica, di condivisione, libertà, etc... è ormai "past beyond the red line".
Cioè, nel caso qualcuno non se ne sia accorto, e basta vedere le intenzioni serie della Francia, non si sta più discutendo se fare qualcosa o no, ma si sta decidendo cosa fare, e qualcuno ha in mente cose ben invasive nella vita privata dei cittadini. C'è poco da incitare all'invincibilità della rete. Già in certi paesi (vedi Cina) certe libertà se le sognano.
Io a questo punto spero solo che prendano provvedimenti non troppo invasivi e punitivi, almeno in prima istanza.
Ad esempio, anche se so che sarebbe una scocciatura, piuttosto che avere un sistema che analizza il traffico e un invio di lettere minatorie con successiva sconnessione totale dalla rete (proposta francese) preferirei l'abolizione della tariffazione flat per utenza privata. In tal modo un pò di pirateria si eliminerebbe per via dei maggiori costi di connessione. Lo so, è brutto, ma è sempre meglio del grande fratello che ti guarda giorno e notte.
certo, altro che digital divide poi.... e per cosa, per gli enzi mazza? ma anche no
Purtroppo temo che le imprecazioni e le considerazioni sull'obsolescenza del concetto di diritto d'autore, nonché il conteggio dell'immane ricchezza di attori, cantanti e altre categorie serva a poco.
Ormai da troppo tempo le major dell'impero multimediale nonché le varie software house sono sul fiato sul collo dei vari governi affinché prendano provvedimenti.
Il fenomeno della pirateria e del p2p, che all'inizio aveva dimensione limitata e un'aria quasi romantica, di condivisione, libertà, etc... è ormai "past beyond the red line".
Cioè, nel caso qualcuno non se ne sia accorto, e basta vedere le intenzioni serie della Francia, non si sta più discutendo se fare qualcosa o no, ma si sta decidendo cosa fare, e qualcuno ha in mente cose ben invasive nella vita privata dei cittadini. C'è poco da incitare all'invincibilità della rete. Già in certi paesi (vedi Cina) certe libertà se le sognano.
Io a questo punto spero solo che prendano provvedimenti non troppo invasivi e punitivi, almeno in prima istanza.
Ad esempio, anche se so che sarebbe una scocciatura, piuttosto che avere un sistema che analizza il traffico e un invio di lettere minatorie con successiva sconnessione totale dalla rete (proposta francese) preferirei l'abolizione della tariffazione flat per utenza privata. In tal modo un pò di pirateria si eliminerebbe per via dei maggiori costi di connessione. Lo so, è brutto, ma è sempre meglio del grande fratello che ti guarda giorno e notte.
ma scusami lo sviluppo delle banda larga e il suo accesso é considerato strategico da qualunque analista... e dovremmo bloccare il progresso tecnologico per garantire lo status quo della siae?
certo, altro che digital divide poi.... e per cosa, per gli enzi mazza? ma anche no
Quindi tu preferiresti un sistema tipo proposta francese? Cioè monitoraggio e registrazione del tuo traffico (alla faccia della privacy) e, nel caso ti becchino a scaricare qualcosa invio a casa di comunicazione da parte della polizia e in caso di recidiva totale sconnessione dalla rete e inserimento in una "lista nera"?
Perché guarda che se non l'hai capito le ipotesi di cui i governi stanno discutendo sono su questo livello.
E non dire che non vuoi nulla di tutto ciò e che tanto la rete è invincibile, perché così significa che non hai presente la gravità della situazione.
Io mi limitavo a dire quello che secondo me è il "male minore".
Poi certo se non se ne fa nulla e tutto va avanti così siamo tutti contenti, ovvio.
whistler
17-01-2009, 14:13
con questi signori che HANNO mandato al governo c è poco da stare allegri , ci possiamo aspettare solo il peggio.. ma li avete guardati bene?
ma scusami lo sviluppo delle banda larga e il suo accesso é considerato strategico da qualunque analista... e dovremmo bloccare il progresso tecnologico per garantire lo status quo della siae?
Anche tu forse non hai letto bene il mio post. Guarda la risposta che ho dato all'altro utente.
Tu quali provvedimenti speri che prendano?
con questi signori che HANNO mandato al governo c è poco da stare allegri , ci possiamo aspettare solo il peggio.. ma li avete guardati bene?
*
Quindi tu preferiresti un sistema tipo proposta francese? Cioè monitoraggio e registrazione del tuo traffico (alla faccia della privacy) e, nel caso ti becchino a scaricare qualcosa invio a casa di comunicazione da parte della polizia e in caso di recidiva totale sconnessione dalla rete e inserimento in una "lista nera"?
Perché guarda che se non l'hai capito le ipotesi di cui i governi stanno discutendo sono su questo livello.
E non dire che non vuoi nulla di tutto ciò e che tanto la rete è invincibile, perché così significa che non hai presente la gravità della situazione.
Io mi limitavo a dire quello che secondo me è il "male minore".
Poi certo se non se ne fa nulla e tutto va avanti così siamo tutti contenti, ovvio.
non preferirei nessuno dei due, ma un sistema di limitazione della connessione flat non lo prenderei neanche in considerazione... poi magari ti mettono un tetto di traffico ridicolo come per le flat mobili (tipo 2-3 giga al mese) e solo per scaricare le patch di windows e ascoltarti lastfm o youtube ti sei sputtanato il tuo traffico mensile :muro:
whistler
17-01-2009, 14:21
quando si tratta di aiutare le major e la siae la crisi non c è più? loro possonoi spillare i soldi alla gente? ecco l esempio di un govrno che non tutela i deboli ma i forti.... e poi o ci vedo sempre un bel CONFLITTON D INTERESSI... ma non conta, in italia...
non preferirei nessuno dei due...
Bella scoperta. Su questo siamo tutti d'accordo credo.
Comunque non ti preoccupare perché la mia ipotesi non credo sia nel "paniere" in quanto probabilmente i governi la considerebbero troppo "leggera" e non abbastanza utile al fine di controllare la rete.
Quindi tu preferiresti un sistema tipo proposta francese? Cioè monitoraggio e registrazione del tuo traffico (alla faccia della privacy) e, nel caso ti becchino a scaricare qualcosa invio a casa di comunicazione da parte della polizia e in caso di recidiva totale sconnessione dalla rete e inserimento in una "lista nera"?
Perché guarda che se non l'hai capito le ipotesi di cui i governi stanno discutendo sono su questo livello.
E non dire che non vuoi nulla di tutto ciò e che tanto la rete è invincibile, perché così significa che non hai presente la gravità della situazione.
Io mi limitavo a dire quello che secondo me è il "male minore".
Poi certo se non se ne fa nulla e tutto va avanti così siamo tutti contenti, ovvio.
in ogni caso non userei più la rete, dove sta il male minore?
dimentichi poi una cosa non trascusarbile, che stai pestando i piedi ai giganti delle telecom, perchè una rete censurata privata del p2p spingerebbe tutti a optare per le tariffe più economiche del mercato, il che vuol dire che pure i retailer più scandeti diventerebbero appetibili, non avrebbe senso andari dai grandi nomi con ping bassi.
@less@ndro
17-01-2009, 14:32
colpa dei comunisti. :O
Anche tu forse non hai letto bene il mio post. Guarda la risposta che ho dato all'altro utente.
Tu quali provvedimenti speri che prendano?
Spero che lancino grida manzoniane per soddisfare le lobby del diritto d'autore e poi in concreto lascino perdere.
Che é quello che han fatto in francia;)
tra parentesi mi risulta che in olanda ci abbiano provato ma la licenziataria del sistema di monitoring ha dovuto calare le braghe: semplicemente impossibile
e fino prova contraria noi non abbiamo gateways come i cinesi, la nostra rete è un filo più... intrecciata
schioda, mazza, schioda, che intanto io compro in Uk e te vedi le cifre divenire sempre più piccole :)
tra parentesi mi risulta che in olanda ci abbiano provato ma la licenziataria del sistema di monitoring ha dovuto calare le braghe: semplicemente impossibile
anche qua é andata uguale, il monitoraggio viola le norme sulla privacy ed é impossibile applicarlo.
allora han provato a dire che si fa solo un monitoraggio tecnico... solo che in pratica potrebbero avere al massimo un sospetto per un uso di banda superiore alla media, che pero' non é una prova ma solo un sospetto che non può essere usato dalla magistratura per giustificare nessuna sanzione.
questo detto in modo generico, perché tecnicamene non so come funzionino le cose
anche qua é andata uguale, il monitoraggio viola le norme sulla privacy ed é impossibile applicarlo.
allora han provato a dire che si fa solo un monitoraggio tecnico... solo che in pratica potrebbero avere al massimo un sospetto per un uso di banda superiore alla media, che pero' non é una prova ma solo un sospetto che non può essere usato dalla magistratura per giustificare nessuna sanzione.
questo detto in modo generico, perché tecnicamene non so come funzionino le cose
no no era impossibile su un piano tecnico, prima che legislativo. il che è ancora meglio :D
@less@ndro
17-01-2009, 14:40
tra parentesi mi risulta che in olanda ci abbiano provato ma la licenziataria del sistema di monitoring ha dovuto calare le braghe: semplicemente impossibile
e fino prova contraria noi non abbiamo gateways come i cinesi, la nostra rete è un filo più... intrecciata
schioda, mazza, schioda, che intanto io compro in Uk e te vedi le cifre divenire sempre più piccole :)
va che in cina scaricano tranquillamente col mulo. :stordita:
no no era impossibile su un piano tecnico, prima che legislativo. il che è ancora meglio :D
beh ancora meglio:stordita:
va che in cina scaricano tranquillamente col mulo. :stordita:
scaricheranno pure col mulo, ma se scrivono su un blog qualcosa di scomodo li mettono al gabbio e buttano la chiave :fagiano:
Spero che lancino grida manzoniane per soddisfare le lobby del diritto d'autore e poi in concreto lascino perdere.
Che é quello che han fatto in francia;)
Beh appunto, è ovvio che tutti sperano non se ne faccia nulla, però sarebbe anche interessante capire quale limitazione o provvedimento uno sarebbe disposto ad accettare.
Il mio timore è che a forza di provarci, tra un fallimento e l'altro, alla fine zac... ecco trovato il modo e non vorrei accorgermi che quel modo è veramente brutto, più di quanto immaginassi.
Un pò come la lotta contro la guida in stato di ubriachezza. Tra una impossibilità di controlli, difficoltà di attuazione etc... siamo arrivati al punto che se vai a berti una birra rischi il sequestro dell'auto e l'arresto.
apocalypsestorm
17-01-2009, 14:53
Bah, gli USA vogliono battere cassa a tutti i costi, imponendo agli stati UE leggi a 360"
(basta pensare alle EULA Usa e al Coprirright act millllenium...
o alle Eula concesse alle softuare ouse, come se fosse lecito condire la pasta con il
pomodoro, ma non con la mayonnaise. :rolleyes: )
Cmq e' anche vero che il fenomeno va' limitato, non e' possibile scarricare via torrrent
milioni di Fillmi e album appena usciti, prima di tutto, non e' moralmente giusto.
Spero che in Nuovo presidente USA provveda a riportare serenita' sulla questione.
sono d'accordo x un copppyrigght della durata di 10 anni, oltre mi sembra un abuso. :rolleyes:
apocalypsestorm
17-01-2009, 14:54
Beh appunto, è ovvio che tutti sperano non se ne faccia nulla, però sarebbe anche interessante capire quale limitazione o provvedimento uno sarebbe disposto ad accettare.
Il mio timore è che a forza di provarci, tra un fallimento e l'altro, alla fine zac... ecco trovato il modo e non vorrei accorgermi che quel modo è veramente brutto, più di quanto immaginassi.
Un pò come la lotta contro la guida in stato di ubriachezza. Tra una impossibilità di controlli, difficoltà di attuazione etc... siamo arrivati al punto che se vai a berti una birra rischi il sequestro dell'auto e l'arresto.
sara' la scusa x una tassa sulla connessione... :D
da dividere secondo le tabelle amici e soci.. :asd:
Willy McBride
17-01-2009, 14:58
Quindi tu preferiresti un sistema tipo proposta francese? Cioè monitoraggio e registrazione del tuo traffico (alla faccia della privacy)
Il traffico è già registrato per legge. Cerca "Decreto Pisanu."
Beh appunto, è ovvio che tutti sperano non se ne faccia nulla, però sarebbe anche interessante capire quale limitazione o provvedimento uno sarebbe disposto ad accettare.
Il mio timore è che a forza di provarci, tra un fallimento e l'altro, alla fine zac... ecco trovato il modo e non vorrei accorgermi che quel modo è veramente brutto, più di quanto immaginassi.
Un pò come la lotta contro la guida in stato di ubriachezza. Tra una impossibilità di controlli, difficoltà di attuazione etc... siamo arrivati al punto che se vai a berti una birra rischi il sequestro dell'auto e l'arresto.
secondo me il problema di fondo é l'inadeguatezza di un sistema di tutela del diritto d'autore nato per tutelare proprietà materiali e all'interno di confini nazionali.
Internet é sovranazionale e immateriale. La battaglia delle major é come quella di don quischiotte contro i mulini a vento.
sara' la scusa x una tassa sulla connessione... :D
da dividere secondo le tabelle amici e soci.. :asd:
La tua battuta ha un contenuto più serio di quanto immagini.
Una tassa che poi va in parte a coprire i danni delle major.
Ecco. Io ad esempio questa potrei accettarla come cosa. Preferisco pagare un pò di più di connessione piuttosto del grande fratello che quarda quello che arriva sul mio PC in ogni istante.
Ma adesso qualcuno dirà: "Ah no, pagare di più no, e poi tanto la rete è invincibile, ci hanno già provato in Perù a controllarla, eh eh eh". Vabbé speriamo.
gabi.2437
17-01-2009, 15:05
La tua battuta ha un contenuto più serio di quanto immagini.
Una tassa che poi va in parte a coprire i danni delle major.
Ecco. Io ad esempio questa potrei accettarla come cosa. Preferisco pagare un pò di più di connessione piuttosto del grande fratello che quarda quello che arriva sul mio PC in ogni istante.
Ma adesso qualcuno dirà: "Ah no, pagare di più no, e poi tanto la rete è invincibile, ci hanno già provato in Perù a controllarla, eh eh eh". Vabbé speriamo.
Paghi già di più cd/dvd comprati in italia perchè c'è la tassa per "rimborsare i danni fatti dalla pirateria"
Al che "beh visto che già pago il rimborso, nessuno si offenderà se scarico tutto lo scaricabile e oltre" :O
La tua battuta ha un contenuto più serio di quanto immagini.
Una tassa che poi va in parte a coprire i danni delle major.
Ecco. Io ad esempio questa potrei accettarla come cosa. Preferisco pagare un pò di più di connessione piuttosto del grande fratello che quarda quello che arriva sul mio PC in ogni istante.
Ma adesso qualcuno dirà: "Ah no, pagare di più no, e poi tanto la rete è invincibile, ci hanno già provato in Perù a controllarla, eh eh eh". Vabbé speriamo.
no, arriva qualcuno che ti dice: pago di più? ok, allora inizio a vendere. intelligenti pauca.
ps: ma chi se ne fotte delle major in fin dei conti? gli artisti soldi li prendono, e pure tanti, quindi se anche i parassitari dinosauri del disco fossero costretti a rivedere gli ebit in negativo, la notte dormirei lo stesso. e non mi si vengano a fare manfrine sulla cultura visto che quel che vendono di culturale non ha proprio un cazzo ;)
questo è quanto rispondo loro dopo avermi messo i cd a 23 euro come prezzo equo, talmente equo che dall'UK li prendo a 10/12 € ss incluse. ladri. che se li spendano in chemio i soldi :)
apocalypsestorm
17-01-2009, 15:07
La tua battuta ha un contenuto più serio di quanto immagini.
Una tassa che poi va in parte a coprire i danni delle major.
Ecco. Io ad esempio questa potrei accettarla come cosa. Preferisco pagare un pò di più di connessione piuttosto del grande fratello che quarda quello che arriva sul mio PC in ogni istante.
Ma adesso qualcuno dirà: "Ah no, pagare di più no, e poi tanto la rete è invincibile, ci hanno già provato in Perù a controllarla, eh eh eh". Vabbé speriamo.
non e' stata una battuta, faranno tutte e due, tassa e monitoraggio... :rolleyes:
e in questo clima sarebbe opportuno ,come diceva qualcuno, che di questi tempi
sarebbe meglio cancellare dal database di hwupgrade i messaggi offtopic piu' vecchi di 2 anni... :asd:
whistler
17-01-2009, 15:09
quello che dico anch io aggiungano 5 - 10 euro in bolletta e basta. l importante è che non ci sia il lucro. e mi trovo d accordo anche a vietare da parte delle board gli screener e di far passare almeno 2 mesi dall uscita prima di postare. danni il p2p non ne fà di nessun genre neanche a livello economico , le entrate c è l hanno eccome..
secondo me il problema di fondo é l'inadeguatezza di un sistema di tutela del diritto d'autore nato per tutelare proprietà materiali e all'interno di confini nazionali.
Certo. Il problema è che ora di tale inadeguatezza si sono accorti anche agli alti livelli e mi preoccupa il modo in cui essi stiano pensando si porvi rimedio.
Internet é sovranazionale e immateriale. La battaglia delle major é come quella di don quischiotte contro i mulini a vento.
Sì lo sappiamo tutti quale grande stupenda cosa sia internet e conosciamo tutti la sua ramificazione ed impalpabilità, ma ci sono alcuni paesi dove se io ora scrivo "libertà di voto" in questo post tra 10 minuti viene aperto un fascicolo su di me in qualche ufficio della sicurezza nazionale.
Matrix is watching you...
Berlusconi non è sulla rete, non ci guadagna e non può manipolarne le informazioni quindi deve bloccarla.
Possibilità:
-introdursi in youtube (azioni?), farlo chiudere (fargli causa) o ESCLUDERLO dalla rete internet italiana rendendone la visualizzazione illegale.
-trovare un escamotage per censurare i blog.
-mettere fuori legge il peer to peer per arrivare a controllare ogni forma di comunicazione.
Certo. Il problema è che ora di tale inadeguatezza si sono accorti anche agli alti livelli e mi preoccupa il modo in cui essi stiano pensando si porvi rimedio.
Sì lo sappiamo tutti quale grande stupenda cosa sia internet e conosciamo tutti la sua ramificazione ed impalpabilità, ma ci sono alcuni paesi dove se io ora scrivo "libertà di voto" in questo post tra 10 minuti viene aperto un fascicolo su di me in qualche ufficio della sicurezza nazionale.
Matrix is watching you...
si ma non capisco cosa c'entri la cina.
La cina mica censura per proteggere il copyright. La cina del copyright se ne fotte.
si ma non capisco cosa c'entri la cina.
La cina mica censura per proteggere il copyright. La cina del copyright se ne fotte.
E tu credi che quando Silvio dice «Internet va regolamentata» pensi di difendere il copyright ?
Se ne fotte anche lui , come se ne fotte della lotta alla pedopornografia , ma sono tutti spauracchi che servono a giustificare misure di controllo ( ad es. la legge sui blog )
si ma non capisco cosa c'entri la cina.
La cina mica censura per proteggere il copyright. La cina del copyright se ne fotte.
Certo ma nel momento in cui decidessero di interessarsene nascerebbe istantaneamente un problema, con qualche brutta delusione, per chi pensa che internet è grande e il p2p incontrollabile (<<tanto ci hanno già povato in Angola a controllarlo, eh eh eh>>).
Anzi magari spiegheranno ai paesi occidentali come fare e non credo proprio che ti piacerà quel modo.
tulifaiv
17-01-2009, 15:36
Ah beh ora che se ne occupano questi signori possiamo stare tranquilli...
...sì, tranquilli almeno che non potenzieranno mai la banda larga, tanto lo sanno tutti che serve solo per scaricare :p
E tu credi che quando Silvio dice «Internet va regolamentata» pensi di difendere il copyright ?
Se ne fotte anche lui , come se ne fotte della lotta alla pedopornografia , ma sono tutti spauracchi che servono a giustificare misure di controllo ( ad es. la legge sui blog )
appunto.
come ho sempre sostenuto, faranno qualche legge liberticida spacciandola per un'importantissima legge sulla sicurezza (magari condita dai periodici martellamenti sul bullismo su youtube)...
i poll... ehm gli elettori (specie i nostalgici del ventennio) come al solito ne saranno ben contenti :)
_Magellano_
17-01-2009, 15:53
Masi ha poi sottolineato che l'Italia è nella «watch list» del governo americano per quanto riguarda la pirateria multimedialeE da quanto gli amerivani possono fare una "watch list" e guardare quello che avviene in altri stati sovrani? da dove viene questo loro diritto e autorità ma sopratutto quali contromisure si sentono in diritto di prendere? bah.
E da quanto gli amerivani possono fare una "watch list" e guardare quello che avviene in altri stati sovrani?.
da sempre? :asd:
eoropall
17-01-2009, 16:29
ma ancora co ste cazzate dei danni della pirateria basate su folli ragionamenti secondo cui chi scarica una ventina di album al mese sarebbe disposto a pagarli per intero
sono patetici, e ridicoli pure, viene davvero da pensare che ci sia qualche interesse superiore che non quello dell'industria :rolleyes:
e poi sono dei cornuti, ma dimmi te se devo farmi mandare i cd dall'UK risparmiando per non ingrassare sti maiali sudici. ma muoiano tra atroci sofferenze
Ad essere "maligni" dici ? :O
E' risaputo che una delle molle principali dello sviluppo di internet è il p2p, e con esso la possibilità di trovare dati e INFORMAZIONI (e con esse forum e SEZIONI come ad esempio questa in cui stiamo noi :asd: )
niente p2p = rete "inutile" (x tanti) = fine della controinformazione di massa = ====> (_*_)
quello che dico anch io aggiungano 5 - 10 euro in bolletta e basta. l importante è che non ci sia il lucro. e mi trovo d accordo anche a vietare da parte delle board gli screener e di far passare almeno 2 mesi dall uscita prima di postare. danni il p2p non ne fà di nessun genre neanche a livello economico , le entrate c è l hanno eccome..
Concordo con applicare una flat
ma se danni non ne fa per quale motivo pagare una flat? per avallare lo stato di parassitismo di questi enti? pagare tacere e subire sempre, è questo il messaggio?
scorpionkkk
17-01-2009, 19:01
non vedo problemi.
1) controlli? disdico ogni tipo di abbonamento
2) tassa in bolletta? la recupero in qualche altro modo...(magari è la volta buona per usare dei pannelli fotovoltaici).
StefAno Giammarco
19-01-2009, 01:30
ma ancora co ste cazzate dei danni della pirateria basate su folli ragionamenti secondo cui chi scarica una ventina di album al mese sarebbe disposto a pagarli per intero
sono patetici, e ridicoli pure, viene davvero da pensare che ci sia qualche interesse superiore che non quello dell'industria :rolleyes:
e poi sono dei cornuti, ma dimmi te se devo farmi mandare i cd dall'UK risparmiando per non ingrassare sti maiali sudici. ma muoiano tra atroci sofferenze
Complimenti Fabio, hai vinto il Nobel per la letteratura forumesca, soldi non ce ne stanno ma una bella vacanza premio di tre giorni te la diamo volentieri. Divertiti.
"In Svezia i finanziamenti pubblici sostengono i diritti dell'organizzazione giovanile del Partito Pirata svedese"
Ung Pirat (Young Pirate), l'organizzazione giovanile affiliata al Partito Pirata svedese, ha ricevuto circa 121 mila euro di finanziamento pubblico. Il Ministero per gli affari giovanili (Ungdomstyrelsen) ha ritenuto legittimo il sostegno economico, dato che di fatto rappresenta gli interessi di un gruppo di opinione consistente – 1280 membri l'anno scorso e 4872 quest'anno.
La notizia ha creato non poco sconcerto soprattutto considerando il fatto che almeno due componenti dello Ung Pirat sono presenti nella lista dei candidati del Partito Pirata – che parteciperà alle elezioni europee di giugno.
Lars Gustafsson, direttore dell'International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) svedese, ha espresso perplessità al riguardo. "È sorprendente. Ung Pirat lavora soprattutto per incoraggiare l'illegalità. Che ricevano soldi dalle istituzioni statali è incredibile", ha dichiarato Lars Gustafsson.
Per Nilsson, Direttore del Ministero, ha risposto placidamente: "Abbiamo capito che vogliono cambiare la legislazione che riguarda i diritti di copyright, e quindi è nostra opinione che ne abbiano diritto".
"… è nostra opinione che ne abbiano diritto". Quanto è distante la Svezia dal nostro paese?
:stordita:
Fonte:tomshw
Roma - Il 95 per cento della musica che i netizen si procurano online è pirata: i download non sono autorizzati dal detentore dei diritti, l'utente non corrisponde all'industria il dovuto. Mentre cresce il mercato dei download legali, mentre gli attori del mercato si industriano per offrire agli appassionati nuovi rubinetti di musica, gli intermediari della rete sono dei filtri sempre più attivi.
A snocciolare numeri è IFPI, nel Digital Music Report 2009: il mercato della musica digitale vale ora 3,7 miliardi di dollari, è cresciuto del 25 per cento rispetto allo scorso anno e le piattaforme di distribuzione online garantiscono all'industria della musica il 20 per cento delle entrate. Il comparto online rende più di quanto non rendano le collaborazioni con Hollywood, con i giornali e le riviste.
I cittadini sono altresì sempre più affamati di musica: IFPI cita dati NPD per mostrare come la domanda sia più pressante che mai, cita dati Nielsen per mostrare che il 2008 è stato per gli States l'anno in cui la vendita di musica ha sfiorato picchi mai raggiunti prima. Se gli States sono il più fertile mercato della musica digitale, assicurando all'industria il 50 per cento delle entrate incamerate con questo modello di business, il Regno Unito e la Francia sono i paesi in cui l'impatto dei download a pagamento è stato più dirompente: lo scorso anno le vendite sono aumentate di quasi il 45 per cento rispetto al 2007. Si tratta di dati che sembrano stonare rispetto ai numeri che IFPI cita a proposito della pirateria: la musica pirata è la stragrande maggioranza della musica attinta alla rete; la pirateria, ricorda IFPI, innesca effetti a catena che impattano sulla produttività della classe creativa e di coloro che gli orbitano intorno.
Ma l'industria e i tribunali cominciano a comprendere che un download non autorizzato non è necessariamente una vendita persa, i colossi della musica sembrano iniziare a reagire in maniera positiva alla condivisione, a reinventarsi per meglio aderire alle esigenze di un mercato che è cambiato. IFPI sottolinea che gli utenti sembrano apprezzare servizi che garantiscono accesso ubiquo alla musica e soluzioni combinate; coloro che non si accontentano di fruire della musica in streaming sembrano lasciarsi allettare dalla più ampia libertà di scelta offerta loro. Se iTunes si mantiene il leader incontrastato del mercato, insidiato dalla piattaforma DRM free di Amazon, è probabile che il cambiamento nella politica DRM di Apple garantisca al servizio un florido futuro e incoraggi altre piattaforme a negoziare con le etichette.
Il fatto che in Europa il 16 per cento dei netizen sia un condivisore di musica, il fatto che la musica messa a disposizione dai netizen sia il principale motivo per cui i netizen stessi la scaricano, il fatto che stimi che nel 2008 siano stati scambiati online senza autorizzazione 40 miliardi di file musicali sono elementi che non smettono però di spaventare l'industria. Se ci sono artisti che si fanno giustizia da soli, l'industria punta su una strategia di contenimento che faccia appello agli intermediari della rete.
Nel report 2009 si sottolinea come piattaforme quali YouTube e MySpace inizino a rappresentare un canale per monetizzare. I consumatori, questo quanto stima NPD a proposito di 45 milioni di cittadini statunitensi, sono disposti a barattare la propria attenzione nei confronti della pubblicità con flussi di musica gratuita. Ma l'impatto delle clip che circolano online con sottofondi musicali non autorizzati, il rimbalzare dei video che l'industria ritiene non ricadano nella disciplina del fair use è ancora troppo violento: è per questo che l'industria non allenta la pressione sulle piattaforme. Se YouTube ha cominciato ad offrire ai netizen la possibilità di scaricare contenuti, nel contempo ha iniziato a silenziare video accompagnati da musica coperta da copyright e a offrire la possibilità di sincronizzarli con musica libera.
IFPI evidenzia inoltre come le iniziative che stanno fermentando in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti per coinvolgere gli ISP nella lotta alla pirateria, rappresentino una soluzione efficace: la minaccia della disconnessione, le comunicazioni inviate dai provider sarebbero sufficienti nella maggior parte dei casi a dissuadere i cittadini della rete che abusano del file sharing. Basati sull'interventismo dei provider, stanno emergendo modelli di business e cause condotte dall'industria dei contenuti, che sostiene che gli ISP che non agiscano a loro favore siano da considerare complici dei pirati. Nel contempo, pare che saranno gli stati a fare pressione sui provider recalcitranti: ove non si riuscirà a rispondere alla pirateria con accordi e autoregolamentazioni, è probabile che interverrà la legge. Conferma John Kennedy, a capo di IFPI: "Gli stati stanno iniziando a coinvolgere i provider nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale. Non fare nulla - attacca Kennedy - non rappresenta un'opzione, se deve esserci un futuro per il commercio di contenuti digitali".
Fonte:PI
"In Svezia i finanziamenti pubblici sostengono i diritti dell'organizzazione giovanile del Partito Pirata svedese"
Ung Pirat (Young Pirate), l'organizzazione giovanile affiliata al Partito Pirata svedese, ha ricevuto circa 121 mila euro di finanziamento pubblico. Il Ministero per gli affari giovanili (Ungdomstyrelsen) ha ritenuto legittimo il sostegno economico, dato che di fatto rappresenta gli interessi di un gruppo di opinione consistente – 1280 membri l'anno scorso e 4872 quest'anno.
La notizia ha creato non poco sconcerto soprattutto considerando il fatto che almeno due componenti dello Ung Pirat sono presenti nella lista dei candidati del Partito Pirata – che parteciperà alle elezioni europee di giugno.
Lars Gustafsson, direttore dell'International Federation of the Phonographic Industry (IFPI) svedese, ha espresso perplessità al riguardo. "È sorprendente. Ung Pirat lavora soprattutto per incoraggiare l'illegalità. Che ricevano soldi dalle istituzioni statali è incredibile", ha dichiarato Lars Gustafsson.
Per Nilsson, Direttore del Ministero, ha risposto placidamente: "Abbiamo capito che vogliono cambiare la legislazione che riguarda i diritti di copyright, e quindi è nostra opinione che ne abbiano diritto".
"… è nostra opinione che ne abbiano diritto". Quanto è distante la Svezia dal nostro paese?
:stordita:
Bellissima questa news! L'avevo letta ieri e poi ho passato ore ad interessarmi sulla svezia... :asd:
Nel report 2009 si sottolinea come piattaforme quali YouTube e MySpace inizino a rappresentare un canale per monetizzare. I consumatori, questo quanto stima NPD a proposito di 45 milioni di cittadini statunitensi, sono disposti a barattare la propria attenzione nei confronti della pubblicità con flussi di musica gratuita. Ma l'impatto delle clip che circolano online con sottofondi musicali non autorizzati, il rimbalzare dei video che l'industria ritiene non ricadano nella disciplina del fair use è ancora troppo violento: è per questo che l'industria non allenta la pressione sulle piattaforme. Se YouTube ha cominciato ad offrire ai netizen la possibilità di scaricare contenuti, nel contempo ha iniziato a silenziare video accompagnati da musica coperta da copyright e a offrire la possibilità di sincronizzarli con musica libera.
Già, me ne sono accorto: hanno fatto rimuovere ad un tipo il bellissimo video musicale sulla ginnastica che aveva come sottofondo una canzone dei Simple Plan... :cry:
L'industria discografica dà l'annuncio: "rinunciamo alla lotta al download"
Nel 2009 cambia la strategia: nuovi guadagni attraverso le compagnie telefoniche
Musica online, vincono i "pirati"
Le major del disco: basta processi
da repubblica (http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/spettacoli_e_cultura/musica-download/musica-download/musica-download.html)
che forse forse si muova veramente qualcosa ? :D
ma si muove un cavolo...ora che fanno, come con la storia del bollino siae e della tassa sui cd vergini, perchè danno per scontato che uno acquista cd e dvd vergini per riempirli di contenuti scaricati e protetti??
Io sul cd poso benissimo mettere le foto delle vacanze per darle ai parenti, una distro linux etc...
ci sono persone che pur avendo l'adsl NON han mai scaricato nulla di illecito, perchè devono andarci di mezzo pure loro?:muro:
Insert coin
20-01-2009, 13:08
Dicessero quello che gli pare, io "grazie ad Internet", alla ADSL ed al P2P (non Emule, che non ho mai usato), ho rivisto dopo quasi 20 anni vecchi cartoni giapponesi caduti nell'oblìo dei palinsesti delle tv commerciali e mai editati in DVD nel nostro paese, inoltre posso seguire i fansub e vedermi opere che in Italia non arriveranno mai, e continuerò a farlo....
...
ci sono persone che pur avendo l'adsl NON han mai scaricato nulla di illecito, perchè devono andarci di mezzo pure loro?:muro:
Perché almeno evitano di avere il grande fratello che si siede accanto a loro quando usano il PC connesso ad internet e che guarda tutto quello che fanno.
N.B.: ho letto soltanto la prima pag.
E' un'evoluzione della società che non riusciranno mai a fermare.
Il diritto d'autore non ha vita molto lunga.
Come di conseguenza non ha vita lunga la nostra società.
Quanti negozi di musica hanno chiuso in questi anni? Quante videoteche hanno chiuso? Tanti. La pirateria fa perdere miliardi su miliardi (e fa guadagnare miliardi ai produttori di Ipod, dischi esterni, dischi ottici-R, etc.)
Conosco uno che ha una videoteca. Il suo fatturato del 2006 è stato il 50% in meno rispetto al 2005. Si chiude la propia attività e si rimane disoccupati, lavoratori atipici (grazie a Marco Biagi per aver legalizzato il "comportamento" di trattare le persone come merci) o dipendenti. Quindi il propio benessere diminuisce. Quanto capita soltanto a 10 persone, cazzi loro. E' normale che aziende aprono e chiudono. Ma quando diventa un fenomeno di massa allora ne risente pesantemente l'interà società. Il singolo ex imprenditore comincia a spendere di meno, e gli acquisti diminuiscono. Poi è ridicolo che vengono spesi migliaia di miliardi in telefonia mobile e in centri di bellezza.
C'è una crisi settoriale, non una vera crisi (dove mancano i soldi, non dove i soldi vengono buttati via). Se i soldi spesi possono mantere in piedi la società allora si andrà avanti. Ma se si spende male no. Una cosa è spendere in maschere di bellezza, un'altra è in cultura, un'altra ancora in cibo di qualità, e la salute e le future spese mediche ne risentirebbero positivamente. Meno spese mediche, più soldi da parte per momenti di crisi (ES.: cambiare auto dopo un incidente, o poter prolungare il periodo di crisi della propia attività prima di "arrendersi" e chiudere).
apocalypsestorm
20-01-2009, 21:53
se e' per questo anche i grandi Iper hanno fatto chiudere bottega a tanti piccoli,
altro che videoteca o negozio di dischi... :rolleyes:
Secondo me' si dovrebbe limitare il coopyright a 10 anni se senza scopo di lucro,
oppure riaprire qualcosa di simile a napster, dove con un abbonamento di 10Euro
al mese ti puoi scarricare tutti i film (piu' vecchi di 4 anni) che vuoi.
Per gli irriducibili si fa' come in Francia, ne' processi ne' lettere milionarie,
ma come su HWupgrade sospensione della connessione per xx mesi.. LOL
Ma andassero tutti(trasversalmente) a gangulo!!!
Con la crisi ce c'è loro si occupano di presidenzialismo e pirateria.....
Migliaia di stallieri, ferratori di cavalli e produttori e distributori di biada sono falliti quando è arrivata l'automobile.
Comincia a prendere il calessino per muoverti.
A parte che sono 11 anni che mi muovo in bicicletta, anche quando piove e quando nevicava nel mio paese. A parte che se aveste la bacchetta magica (auto non inquinante) vi verrebbe a tutti quanti un tumore ai muscoli delle gambe (più tanti altri problemi). Dobbiamo essere noi i protagonisti della nostra vita, della nostra società: noi ESSERI UMANI. Il mondo cambia. E sempre cambiato. Se siamo passivi ai cambiamenti, questo potranno essere negativi o positivi indifferemente dal nostro stile di vita, dal nostri principi e ideali, dai nostri gusti. Se decidessimo noi come cambiare, possiamo cambiare in meglio, vivere in un mondo migliore. E in quei periodi in qui le avversità saranno più forti di noi potremmo evitare di essere travolti e sopravvivere molto ma molto meglio.
N.B.: se non fossi così scarso in italiano i miei discorsi sarebbero molto ma molto più belli (e intensi).
se e' per questo anche i grandi Iper hanno fatto chiudere bottega a tanti piccoli,
altro che videoteca o negozio di dischi...
Infatti io non vado a fare le spese nei centri commerciali. Vado in un singolo negozio biologico a comprare cibo caro amazzato. E con la stessa spesa che fanno i giovani al sabato sera in un pub per consumare bevande (potabili?), io compro cibo che mi dura molto ma molto di più.
Un singolo apre un negozio, poi ha successo, soldi e ingrandisce il negozio. Poi ne apre un secondo, poi un terzo. Poi comincia ad aprirli in varie città. Poi diventa straricco e strapotente e comincia ad aprire i propi negozi in altre nazioni. Portando prodotti atipici in quella nazione e portando un modo di vivere differente. Influenzando la vita di quelle popolazioni dove porta i propio commercio. Se sono influenze positive è una cosa, ma spesso sono influenze negative. Questo è il difetto della globalizzazione (= consumismo). Prima l'Italia ha copiato pari passo gli USA, poi gli Emirati Arabai, la Cina, etc. Perchè pensano che noi siamo i migliori del mondo e vogliono vivere come noi. E in quei posti arriva l'inquinamento, i tumori e quegli imbecilli che si chiedono come evitare queste cose. ma sotto sotto non lo vogliono evitare, come non lo vogliono evitare gli stesso degli occidentali (sono soltanto chiacchiere)
Ritornando al discorso chiudere bottega. I miei genitori che si lamentano della crisi, che i negozi chiudono (si lamentano veramente, ci credono alle stronzate che dicono) e poi vanno a fare la spesa nei centri commerciali. O all'ingrosso approffitando della partita iva della propia azienda. Come cazzo fa un punto vendita (grosso che sia) a fare la concorrezza ad un "negozio all'ingrosso" destinato per aziende?
Tu hai un negozio? Hai un certo stile di vita. Sei un dipendente? Hai uno stile di vita più basso. Quindi il tuo potere d'acquisto si abbassa. E al posto di vari negozi, di varie famiglie con la propia attività, un singolo centro commerciale con tanti dipendenti. trattati sempre peggio perchè al giorno d'oggi conta soltanto il denaro (ancora di più dei decenni passati). E come dicevo nel msg precednete, a causa della legge (decreto o come si chiama la stronzata fatta) da Marco Biagi, questa situazione è stata moltipliciata all'ennesima potenza. Se una persona è a tempo determinato, potrà comportarsi economicamente in un certo moto, non sapendo fino a quando avrà lo stipendio. Se in una nazione il 10% dellea forza lavoro è a tempo determinato è una cosa. Se lo fosse il 90% è tutta un'alta cosa, estremamente negativa.
La crisi attuale è un assomarsi di situazioni negative incentivate da una società celebrolesa. Se a qualsiasi economista 10 anni li si fosse prospettato questa situazione economica, non avrebbe neanche risposto, perchè irragionevole, folle, non realista.
N.B.: ho letto soltanto la prima pag.
Come di conseguenza non ha vita lunga la nostra società.
Quanti negozi di musica hanno chiuso in questi anni? Quante videoteche hanno chiuso? Tanti. La pirateria fa perdere miliardi su miliardi (e fa guadagnare miliardi ai produttori di Ipod, dischi esterni, dischi ottici-R, etc.)
Conosco uno che ha una videoteca. Il suo fatturato del 2006 è stato il 50% in meno rispetto al 2005. Si chiude la propia attività e si rimane disoccupati, lavoratori atipici (grazie a Marco Biagi per aver legalizzato il "comportamento" di trattare le persone come merci) o dipendenti. Quindi il propio benessere diminuisce. Quanto capita soltanto a 10 persone, cazzi loro. E' normale che aziende aprono e chiudono. Ma quando diventa un fenomeno di massa allora ne risente pesantemente l'interà società. Il singolo ex imprenditore comincia a spendere di meno, e gli acquisti diminuiscono. Poi è ridicolo che vengono spesi migliaia di miliardi in telefonia mobile e in centri di bellezza.
C'è una crisi settoriale, non una vera crisi (dove mancano i soldi, non dove i soldi vengono buttati via). Se i soldi spesi possono mantere in piedi la società allora si andrà avanti. Ma se si spende male no. Una cosa è spendere in maschere di bellezza, un'altra è in cultura, un'altra ancora in cibo di qualità, e la salute e le future spese mediche ne risentirebbero positivamente. Meno spese mediche, più soldi da parte per momenti di crisi (ES.: cambiare auto dopo un incidente, o poter prolungare il periodo di crisi della propia attività prima di "arrendersi" e chiudere).
Mi dispiace per il tuo amico,ma affibiare il suo fallimento solo ad esclusivamente al p2p è sbagliato.I motivi sono anche altri.Riguarda anche i negozi di dischi
Il prezzo dei cd/dvd:non è proprio colpa di chi li vende,ma sta di fatto che il prezzo è alto
La concorrenza:negli ultimi anni le piccole videoteche e i distibutori automatici si sono spari ovunque,non è più come una volta che dovevi cercare con la cartina il Blockbuster più vicino
Il commercio illegale:il vero lato negativo della "pirateria".Stronco il ragazzino che scarica ma lascio in pace il marocchino che vende i cd tarocchi.Questa è l'ItaGlia
I film on demand/streaming
Il noleggio online:fa parte della concorrenza ma credo sia una cosa da analizzare a parte
I vari music store(itunes,amazon ecc.) : prezzi più bassi senza muoversi da casa.Le canzoni sono già utilizzabili col lettore mp3 senza bisogno di conversione come con i cd
L'obsolescenza dei compact disc:ormai tutti hanno il lettore mp3,il cd è sempre più inutile.La gente preferisce direttamente gli mp3.La stessa cosa sta lentamente succedendo anche con i dvd(comprimendoli in divx)
Acquisti all'estero:cd in Italia 20,90€ ; cd in Usa 6-7$.A meno che uno non sia autolesionista non ha il minimo dubbio.
La crisi economica:esplosa in ottobre,ma la gente sono mesi e mesi che stringe la cinghia,i cd/dvd sono beni ai quali si può anche rinunciare
Questi quelli che mi vengono in mente al momento.Ci sono diversi studi che indicano il p2p come un vero motore economico,ad esempio uno studio commissionato dal Ministero per gli Affari Economici olandese indica che il valore aggiunto è di addirittura 100mln€.Questo il grafico con le previsioni di vendita
http://www.tomshw.it/articles/20090121/gfk_c.jpg
Le soluzioni ci sono.Innanzitutto permettere di ascoltare i brani prima di acquistarli,cosa impossibile se non scaricandoli.Qualsiasi bene si compri si può provare,la musica no.Basterebbe,secondo me,un servizio di streaming con le canzoni trasmesse con un bitrate basso,in modo di non avere una qualità buona ma utile almeno per capire a grandi linee com'è un album,integrabile con uno streaming di qualità maggiore(tipo quelli di myspace)per pezzi di canzoni.Ma la soluzione che giudico migliore rimane la flat.L'articolo di Repubblica dice che "Se potessimo avere una licenza in grado di far pagare a chi si connette a Internet un solo euro al mese per poter scaricare liberamente la musica, l’industria potrebbe guadagnare 500 milioni di euro al mese." Via la tassa sui cd/dvd vergini però.
Ad ogni modo la "lotta" continua.Ieri aperto il Comitato tecnico contro la pirateria digitale multimediale,naturalmente senza tecnici ma solo politici e il presidente Siae.Di nuovo Viva l'ItaGlia!La proposta è il modello francese,con tutto quello che viene dietro,comprese le disdette forzate o volontarie dei contratti che potranno far aumentare i 5000 licenziamenti programmati da Telecom per il 2009.
Dream_River
21-01-2009, 19:32
La rete li seppellirà (cit.)
Quoto e sottoscrivo
Io sul cd poso benissimo mettere le foto delle vacanze per darle ai parenti, una distro linux etc...
:
Male male, molto male, vorrà dire che aggiungeranno una tassa per "mancati introiti" di Microsoft :O
"Tele2/Vodafone condannata a pagare la prima multa legata ai filtri anti P2P."
L'Antitrust ha inflitto a Tele2 una multa di 90.000 euro, per mancata trasparenza riguardo alla comunicazione sui filtri anti P2P.
L'azienda non è stata multata per aver imposto limiti al tipo di traffico, ma piuttosto per aver omesso le informazioni a riguardo. Qui il pdf.
La sanzione è conseguenze di un iniziativa dell'associazione di consumatori ADUC, risalente al gennaio del 2007. All'epoca, tra l'altro, sul sito di Tele2 si leggeva che non c'era nessun tipo di limitazione al traffico.
L'operatore si è difeso spiegando che sono presenti link specifici, oltre al fatto che in futuro questi filtri potranno essere eliminati, grazie agli investimenti di Vodafone, che ha recentemente acquistato il provider.
L'autorità, però, non ha ritenuto sufficienti le comunicazioni. Ad oggi, le FAQ di Tele2 riportano: "TELE2 applica sistemi automatici finalizzati ad ottimizzare la banda in alcune aree e in alcune fasce orarie. Questi sistemi non bloccano completamente le connessioni Peer To Peer, ma potrebbero limitarle nelle fasce orarie di picco".
Peccato, però, che limitare un particolare software o sito web sia illegale. Secondo ADUC, infine, la multa è importante come atto simbolico, ma la cifra è del tutto irrisoria, ai limiti del ridicolo.
Curiosamente, secondo questo approccio, imporre dei filtri "generali" che bloccassero anche IPTV o applicazioni VoIP, sarebbe legittimo, se servisse a "limitare la banda per tutti affinché sempre tutti ne possano usufruire", come leggiamo sul sito ADUC.
Chissà che qualche ISP non lo prenda come un suggerimento.
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16753
Ma non ci arrivate con la testa?
Il cantante entra in sala di registrazione. Con lui ci sono il chittarrista, il bassista, il pianofortista. Fuori dal vetro (come si vede in tv o nei film) c'è il tecnico del suono e altre due o tre persone. Poi c'è anche il direttore della sala. Se al posto di pagare il cd lo scarico gratuitamente* dalla rete, COME CAZZO PRENDONO LO STIPENDIO QUESTI SFIGATI?
* si paga l'adsl, si pagano gli hard-disk esterni, le memorie a stato solido, si paga l'Ipod, etc.
Mi dispiace per il tuo amico,ma affibiare il suo fallimento solo ad esclusivamente al p2p è sbagliato.I motivi sono anche altri.
Il mondo non è in bianco e nero. Certo che ci sono vari problemi. E se critico una cosa non vuole dire che non esiste il resto. E la pirateria assieme alla concorrenza selvaggia degli ultimi anni sono fra le cause maggiori della crisi.
Anni fa votai favorevole, purtroppo, al referendum sulla liberizzazione del commercio. Tutti possono vendere di tutto. Questa guerra commerciale fra anche i negozianti della stessa via (semplifico). La concorenza estrema.
Io vendo una rivista e ci allego un accessorio (cd, giocattolo, etc.) Tanto guadagno dalla vendita della rivista (semplifico, lo so che gli accessori sono per aumentare le vendite e i fatturati). Cioè io "regalo" un cd. E il negozio che vende il cd come fa a campare? Poi arriva il benzinaio che regala un quotidiano con il pieno di benzina. E l'edicolante comincia a traballare.
Poi arrivano i produttori cinematografici (stramiliardari per conto loro, giustamente) e aprono i cinema:
Ma come ho fatto a non pensarci prima. Con i miliardi che fatturo. Tiro su quattro muri, pago due stronzi perchè strappino i biglietti e i proiettori automatici mandano avanti e indietro i film
(semplificata, di mestiere faccio il proiezionista cinematografico, almeno provo a farlo).
Quante famiglie sostenevano i tantissimi cinematografi italiani? E loro che hanno chiuso e "da un giorno all'altro" si sono dovuti trovare un altro lavoro? E i ragazzini che in città di domenica potevano andare al cinema da soli (senza adulti)? Magari vicino a casa. Adesso o in autubus (ma quante madri li lasciano andare) o devono avere un adulto che li accompagna. E anche questo è diminuzione del benessere.
Qualcuno di voi ha ricordi di infanzia sulle domeniche pomeridiane al cinema? O anche serali per chi abita in centro storico. O forse più distante. Non abito in città.
Continuando il discorso produttore cinematografico. Vende il film nel mondo, miliardi su miliardi, apre lui le sale di cinema. Paga soltanto lo stipendio ai dipendenti dei multiplex e non più una percentuale ai gestori dei cinema. Poi spedendo via Internet o via Boing (gli aerei diventerebbero così una specie di ponte satellitare) i film alle sale, si tagliano anche i distributori che portano le pizze (e sale il fatturato). Infine spedire il film via Internet agli utenti finali. E via che chiudono anche le videoteche.
Se io infilo i timbrabiglietti automatici negli autobus licenzio il timbratore umano. Quanti ne licenzio? 1.000, 10.000? Non so. Su 50.000.000 di abitanti (l'Italia anni fa) non è un gran numero. Ma pensate a "chiudere" tutti i cinema, le videoteche e quante altre attività, IN TUTTA L'ITALIA perchè il grossista ha meno spese a vendere all'utente finale.
E se io perdo il lavoro sono un utente che spende di meno nella nostra società. E magari vado anche meno al cinema. Tutto questo comportamento assurdo è come un cane che si inchiappetta da solo
L'industria discografica dà l'annuncio: "rinunciamo alla lotta al download"
Nel 2009 cambia la strategia: nuovi guadagni attraverso le compagnie telefoniche
Musica online, vincono i "pirati"
Le major del disco: basta processi
Leggasi di sopra per capire che non vince assolutamente nessuno.
Dicessero quello che gli pare, io "grazie ad Internet", alla ADSL ed al P2P (non Emule, che non ho mai usato), ho rivisto dopo quasi 20 anni vecchi cartoni giapponesi caduti nell'oblìo dei palinsesti delle tv commerciali e mai editati in DVD nel nostro paese, inoltre posso seguire i fansub e vedermi opere che in Italia non arriveranno mai, e continuerò a farlo....
Se non ci fosse la pirateria il progresso tecnologico (e l'intelligenza nel praticarlo) avrebbe consentito di andare nelle videoteche ad affittare telefilm, serie di cartoni, etc. E con le copie infinite (mai più sentire, è fuori, lo abbiamo già affittato).
Ma non ci arrivate con la testa?
Il cantante entra in sala di registrazione. Con lui ci sono il chittarrista, il bassista, il pianofortista. Fuori dal vetro (come si vede in tv o nei film) c'è il tecnico del suono e altre due o tre persone. Poi c'è anche il direttore della sala. Se al posto di pagare il cd lo scarico gratuitamente* dalla rete, COME CAZZO PRENDONO LO STIPENDIO QUESTI SFIGATI?
* si paga l'adsl, si pagano gli hard-disk esterni, le memorie a stato solido, si paga l'Ipod, etc.
Il mondo non è in bianco e nero. Certo che ci sono vari problemi. E se critico una cosa non vuole dire che non esiste il resto. E la pirateria assieme alla concorrenza selvaggia degli ultimi anni sono fra le cause maggiori della crisi.
Anni fa votai favorevole, purtroppo, al referendum sulla liberizzazione del commercio. Tutti possono vendere di tutto. Questa guerra commerciale fra anche i negozianti della stessa via (semplifico). La concorenza estrema.
Io vendo una rivista e ci allego un accessorio (cd, giocattolo, etc.) Tanto guadagno dalla vendita della rivista (semplifico, lo so che gli accessori sono per aumentare le vendite e i fatturati). Cioè io "regalo" un cd. E il negozio che vende il cd come fa a campare? Poi arriva il benzinaio che regala un quotidiano con il pieno di benzina. E l'edicolante comincia a traballare.
Poi arrivano i produttori cinematografici (stramiliardari per conto loro, giustamente) e aprono i cinema:
Ma come ho fatto a non pensarci prima. Con i miliardi che fatturo. Tiro su quattro muri, pago due stronzi perchè strappino i biglietti e i proiettori automatici mandano avanti e indietro i film
(semplificata, di mestiere faccio il proiezionista cinematografico, almeno provo a farlo).
Quante famiglie sostenenano i tantissimi cinematografi italiani? E loro che hanno chiuso e "da un giorno all'altro" si sono dovuti trovare un altor lavoro? E i ragazzini che in città di domenica potevano andare al cinema da soli (senza adulti)? Magari vicino a casa? Adesso o in autubus (ma quante madri li lasciano andare) o devono avere un adulto che li accompagna. E anche questo è diminuzione del benessere.
Qualcuno di voi ha ricordi di infanzia sulle domeniche pomeridiane al cinema? O anche serali per chi abita in centro storico. O forse più distante. Non abito in città.
Continuando il discorso produttore cinematografico. Vende il film nel mondo, miliardi su miliardi, apre lui le sale di cinema. Paga soltanto lo stipendio ai dipendenti dei multiplex e non più una percentuale ai gestori dei cinema. Poi spedendo via Internet o via Boing (gli aerei che diventerebbero una specie di ponte satellitare) i film alle sale, si tagliano anche i distributori che portano le pizze (e sale il fatturato). Infine spedire il film via Internet agli utenti finali. E via che chiudono anche le videoteche.
Se io infilo i timbrabiglietti automatici negli autobus licenzio il timbratore umano. Quanti ne licenzio? 1.000, 10.000? Non so. Su 50.000.000 di abitanti (l'Italia anni fa) non è un gran numero. Ma pensate a "chiudere" tutti i cinema, le videoteche e quante altre attività, IN TUTTA L'ITALIA perchè il grossista ha meno spese a vendere all'utente finale?
E se io perdo il lavoro sono un utente che spende di meno nella nostra società. E magari vado anche meno al cinema. Tutto questo comportamento assurdo è come un cane che si inchiappetta da solo
Leggasi di sopra per capire che non vince assolutamente nessuno.
Se non ci fosse la pirateria il progresso tecnologico (e l'intelligenza nel praticarlo) avrebbe consentito di andare nelle videoteche ad affittare telefilm, serie di cartoni, etc.
Tu non ce l'hai con la pirateria,tu ce l'hai col prograsso tecnologico.Sono due cose diverse
Solito ignoranza di sempre. E già un buon segno per riconoscerla è il comportamento passivo QUOTE TOTALE (scrivendo nel msg subito dopo) e aggiungere soltanto la propia "opinione", senza riferisci a nulla di specifico nel quote riportato.
Progresso significa progredire, non soltanto cambiare. Soltanto i cambiamenti positivi possono rientrare nella definizione di progresso.
Per quanto riguarda nello specifico progresso tecnologico, questo non è una tecnologia nuova, ma una tecnologia migliore, anche se fosse stata creata 3 secoli prima.
Solito ignoranza di sempre. E già un buon segno per riconoscerla è il comportamento passivo QUOTE TOTALE (scrivendo nel msg subito dopo) e aggiungere soltanto la propia "opinione", senza riferisci a nulla di specifico nel quote riportato.
Progresso significa progredire, non soltanto cambiare. Soltanto i cambiamenti positivi possono rientrare nella definizione di progresso.
Per quanto riguarda nello specifico progresso tecnologico, questo non è una tecnologia nuova, ma una tecnologia migliore, anche se fosse stata creata 3 secoli prima.
L'ignoranza è tua nel NON SAPERE che tra poco anche il tuo traffico con I CAZZI TUOI verrà monitorato non si sa chi e non si sa come e se sarai SOSPETTATO di scaricare materiale protetto da diritto d'autore riceverai una lettera minatoria.Dopo la terza verrai disconnesso e non potrai nemmeno dare dell'ignorante qua a un un utente!!Non so se mi sono spiagato su quello che andiamo incontro e naturalmente le principali fonti di informazione non ne parlano,anzi le poche che ne parlano nominano il fantomatico comitato bravo e democratico.Invece hanno già deciso tutto alla faccia degli utenti:
"Sandro Bondi ha ammesso che l'Italia seguirà il modello francese per la lotta al P2P illegale"
Sandro Bondi, Ministro per la Cultura, ha placidamente ammesso che l'Italia seguirà il "modello francese" per la lotta al P2P illegale. L'aspetto divertente della questione è che la settimana scorsa, con la presentazione del nuovo Comitato anti-pirateria, sembrava che fosse stata scelta la via della collaborazione (con ISP e consumatori), della potenziale autoregolamentazione e della trasparenza.
Mauro Masi, coordinatore della commissione, incalzato dai giornalisti sulla strategia Sarkozy aveva infatti messo le mani avanti. "Metteremo tutto in rete, siamo disposti ad ascoltare tutti. Siamo aperti ad approfondire il tema e vedere cosa succede. Davvero siamo aperti a tutto, il risultato non deve essere per forza una proposta di tipo normativo, può essere anche un sistema di autoregolamentazione", aveva sottolineato l'ex commissario SIAE.
Ieri, invece, grazie a fonti straniere come The Hollywood Reporter e TorrentFreak, si è scoperto che Bondi ha siglato un accordo con emissari francesi per cooperare sul fronte anti-pirateria. Immediatamente dopo il Ministro avrebbe confermato l'obiettivo di "seguire il modello francese" per proteggere ogni contenuto soggetto a copyright.
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16767
Sul tuo discorso di prima c'è poco da commentare,basti vedere il discorso del cinema e il timbrabiglietti automatici.Secondo te non c'è dietro a tale macchina ci sono persone che l'hanno progettata,l'hanno costruita,l'hanno trasportata,l'hanno installata...fabbrichette che ci hanno costruito componenti ecc.???:doh:
StefAno Giammarco
25-01-2009, 00:59
Il traffico è già registrato per legge. Cerca "Decreto Pisanu."
La tua signature è fuori regolamento per vari motivi. Il primo è che a 1024x768 va su quattro righe quando il massimo è tre. La seconda è che è gravemente offensiva. Ti chiedo naturalmente di sostituirla con qualcosa di non offensivo e che non ecceda le tre righe alla risoluzione citata. Se entro domani sera non avrai ottemperato alla mia richiesta mi vedrò costretto a sospenderti ad libitum fino al raggiungimento dello scopo. D'altra parte è abbastanza tempo che ce l'hai, ho sperato tu capissi da solo l'inopportunità ma dato che insisti comincio ad insistere anch'io.
Willy McBride
25-01-2009, 09:23
La tua signature è fuori regolamento per vari motivi. Il primo è che a 1024x768 va su quattro righe quando il massimo è tre. La seconda è che è gravemente offensiva. Ti chiedo naturalmente di sostituirla con qualcosa di non offensivo e che non ecceda le tre righe alla risoluzione citata. Se entro domani sera non avrai ottemperato alla mia richiesta mi vedrò costretto a sospenderti ad libitum fino al raggiungimento dello scopo. D'altra parte è abbastanza tempo che ce l'hai, ho sperato tu capissi da solo l'inopportunità ma dato che insisti comincio ad insistere anch'io.
A parte il fatto che il mio browser visualizzava la signature esattamente in tre righe (deve esserci uno screenshot da qualche parte) e che quindi, nel migliore dei casi, il regolamento è mal formulato (dovrebbe indicare quantomeno dpi e font da utilizzare per le verifiche, nonché prendere in considerazione le differenze di rendering tra i vari layout engine), no, non ho intenzione di cambiare la signature.
Quando cita le signature il regolamento parla solo di
* propaganda politica: no, non mi pare questo il caso
* pornografia e rispetto del decoro: nemmeno qui
* pirateria e attività illegali: no
* attività commerciali e sistemi di bannering/referring: no
* buonsenso e buona educazione: opinabile
La signature in questione è fattualmente vera: si limita a ridurre ai minimi termini alcune importanti componenti della "complessità del pensiero religioso giudaico-cristiano" evidenziandone incoerenze e illogicità intrinseche, specialmente quando considerato in modo completamente letterale da un punto di vista esterno, quale quello che un cristiano praticante potrebbe avere verso le mitologie e superstizioni (nessun problema a usare la parola, quando si tratta di credenze che non si condividono) di altre popolazioni che "non hanno ancora scoperto la luce di Cristo."
Ora, liberissimo di sospendermi, bannarmi o quant'altro. Si tratterebbe semplicemente dell'ennesimo abuso frutto dell'iperprotezione di cui gode qualunque cosa si dichiari "religione" ed esiste da abbastanza tempo.
Insert coin
25-01-2009, 10:20
Se non ci fosse la pirateria il progresso tecnologico (e l'intelligenza nel praticarlo) avrebbe consentito di andare nelle videoteche ad affittare telefilm, serie di cartoni, etc. E con le copie infinite (mai più sentire, è fuori, lo abbiamo già affittato).
Quando pubblicheranno Jeeg Robot in DVD originali sarò il primo a comprarli, come ho fatto con Goldrake di cui avevo già i dvd artigianali "aumme aumme", eppure sto collezionando con piacere i DVD della D/Visual, a me delle beghe giudiziarie fra case produttrici e detentori dei diritti non importa nulla e non è affare che mi riguarda, fate uscire i DVD rimasterizzati di Jeeg e del Grande Mazinga ed io li comprerò, nell'attesa mi arrangio a modo mio visto che non è mia intenzione aspettarli in eterno, inoltre se per caso un'opera che mi interessa non venisse pubblicata perché ritenuta una operazione commerciale poco conveniente lo stesso me ne fregherebbe poco, visto che a me interessano i mie gusti e non quelli degli altri, quindi riprenderei ad arrangiarmi....
Si tratterebbe semplicemente dell'ennesimo abuso frutto dell'iperprotezione di cui gode qualunque cosa si dichiari "religione" ed esiste da abbastanza tempo.
quoto e prendo atto del fatto che un credente è libero di scrivere in sign tutto quello che vuole o di mettersi l'avatar del papa, mentre un non credente non può scrivere che sono tutte cazzate.
vabbè, del resto siamo in italia... :fagiano:
Comunque ragazzi guardate che la libertà che si ha su internet, è una libertà concessa, non intrinseca del sistema internet stesso.
Quello che voglio dire è che ci vuole pochissimo a bloccare l'accesso a determinati siti/indirizzi IP. Basta che esce una legge che obbliga i provider a farlo e una volta che i provider mettono un filtro, a quel indirizzo non accedi più.
Coloro che pensano che internet così è e così resterà per sempre perché non è possibile limitarla, sbagliano di grosso. Possono farlo quando vogliono, basta una legge.
_Magellano_
25-01-2009, 12:34
quoto e prendo atto del fatto che un credente è libero di scrivere in sign tutto quello che vuole o di mettersi l'avatar del papa, mentre un non credente non può scrivere che sono tutte cazzate.
vabbè, del resto siamo in italia... :fagiano:I credenti scrivono w il papa o altre cose simili non "l'ateo è un coglione perchè crede a ste fregnacce e dobbiamo ripeterlo ogni volta che possiamo".
Perchè la firma in questione quello significa,laicista per laicistia non è un questione di religione ma è una questione di rispetto,anche io penso che alzarsi alle 8 la domenica per andare a sentire una predica è pazzesco ma non do' del coglione a chi lo fa'. :boh:
HenryTheFirst
25-01-2009, 12:34
A parte il fatto che il mio browser visualizzava la signature esattamente in tre righe (deve esserci uno screenshot da qualche parte) e che quindi, nel migliore dei casi, il regolamento è mal formulato (dovrebbe indicare quantomeno dpi e font da utilizzare per le verifiche, nonché prendere in considerazione le differenze di rendering tra i vari layout engine), no, non ho intenzione di cambiare la signature.
Quando cita le signature il regolamento parla solo di
* propaganda politica: no, non mi pare questo il caso
* pornografia e rispetto del decoro: nemmeno qui
* pirateria e attività illegali: no
* attività commerciali e sistemi di bannering/referring: no
* buonsenso e buona educazione: opinabile
La signature in questione è fattualmente vera: si limita a ridurre ai minimi termini alcune importanti componenti della "complessità del pensiero religioso giudaico-cristiano" evidenziandone incoerenze e illogicità intrinseche, specialmente quando considerato in modo completamente letterale da un punto di vista esterno, quale quello che un cristiano praticante potrebbe avere verso le mitologie e superstizioni (nessun problema a usare la parola, quando si tratta di credenze che non si condividono) di altre popolazioni che "non hanno ancora scoperto la luce di Cristo."
Ora, liberissimo di sospendermi, bannarmi o quant'altro. Si tratterebbe semplicemente dell'ennesimo abuso frutto dell'iperprotezione di cui gode qualunque cosa si dichiari "religione" ed esiste da abbastanza tempo.
Rispondo pubblicamente perché purtroppo la questione non è stata affrontata privatamente.
Noto che hai ridotto il carattere per rendere la sign di dimensioni regolamentari, e fin qui tutto bene.
Ciò detto, definire cristo uno Zombie personamente mi sembra di cattivo gusto e offensivo, ma nutro dubbi sull'irregolarità di tale espressione, per tanto al momento la questione è al vaglio dello staff.
La decisione in merito alla regolarità della tua firma ti verrà notificata a mezzo messaggio privato.
PS: sul fatto che la sign sia fattualmente vera ci sarebbe da obiettare, dato che lo zombie per definizione è un non morto, mentre Cristo è morto e poi risorto.
La differenza c'è e si vede, ma dato che non è l'argomento del thread, la questione è meglio chiuderla qua.
EDIT: ogni altra risposta pubblica sarà sanzionata.
HenryTheFirst
25-01-2009, 12:36
quoto e prendo atto del fatto che un credente è libero di scrivere in sign tutto quello che vuole o di mettersi l'avatar del papa, mentre un non credente non può scrivere che sono tutte cazzate.
vabbè, del resto siamo in italia... :fagiano:
I credenti scrivono w il papa o altre cose simili non "l'ateo è un coglione perchè crede a ste fregnacce e dobbiamo ripeterlo ogni volta che possiamo".
Perchè la firma in questione quello significa,laicista per laicistia non è un questione di religione ma è una questione di rispetto,anche io penso che alzarsi alle 8 la domenica per andare a sentire una predica è pazzesco ma non do' del coglione a chi lo fa'. :boh:
Da qui in poi ogni altro commento all'operato dei moderatori espresso pubblicamente sarà sanzionato con una sanzione da 3 giorni in su.
L'ignoranza è tua nel NON SAPERE che tra poco anche il tuo traffico con I CAZZI TUOI verrà monitorato non si sa chi e non si sa come e se sarai SOSPETTATO di scaricare materiale protetto da diritto d'autore riceverai una lettera minatoria.Dopo la terza verrai disconnesso e non potrai nemmeno dare dell'ignorante qua a un un utente!!Non so se mi sono spiagato su quello che andiamo incontro e naturalmente le principali fonti di informazione non ne parlano,anzi le poche che ne parlano nominano il fantomatico comitato bravo e democratico.Invece hanno già deciso tutto alla faccia degli utenti
Per la cronaca ho già avuto la polizia postale in casa, alle 6:30 di mattina. Questo per trovare le persone a letto e non rischiare che butti via le prove delle sue malefatte. Possesso di materiale pedopornografico. Una stronzata grazie alla quale lo stato italiano fa i miliardi. Decine di migliaia di indagati all'anno (la pedofilia è un'altra cosa). E i miei genitori ignoranti ha spaventarsi e a guardarmi male i giorni dopo "chi sa cosa hai fatto". Mi venne in mente un film sugli hacker e una madre a picchiare il figlio mentre la polizia lo porta via, senza avere idea cosa mai il ragazzino possa aver fatto con il computer.
>Non so se mi sono spiagato su quello che andiamo incontro
Andiamo incontro a quello descritto in vari film nei decenni scorsi.
Denunciarono le catastrofi ambientali (e ci siamo arrivati),
denunciarono le "medicine assassine"(inutili ma lucrose) e anni fa trovarono persone morte con delle macchie blu nel corpo (il Viagra),
denunciarono una società in cui si dovrebbe aver paura dei polizziotti (New Orealsn, dove ci fu l'uragano Katrina negli Usa, l'esercito più che aiutare la popolazione la teneva a bada visto, semplificando, quanto era arrabbiata visto la disorganizzazione americana in quell'occasione a sistemare la città dopo il disastro. Disastro annunciato da anni. La città era stata costruita dove non doveva esserci, sotto il livello del fiume. E le barriere di protezione erano insufficienti. Come si sapeva. E come si sa che il Moge, il sistema veneziano per l'acqua alta, è una cagata pazzesca. Studiato e bocciato da varie nazioni con problemi simili. Tipo l'Olanda che in vasta parte è sotto il livello del mare. Sistema bocciato prima che l'Italia lo scelse per Venezia),
denunciarono una società tipo IL GRANDE FRATELLO (quello serio, di George Orwell) e ci stiamo arrivando
Gesù zombie lo interpeto come uno che non ha valore. Perchè quello che dice non viene più creduto. Una figura mitologica crollata, in poche parole.
Infatti il cristianesimo è praticamente morto. E in piedi soltanto l'apparenza. La pubblciità degli atei è stata fatta male. Dovevano far notare che la regola del sesso soltanto dopo il matrimonio è ancora valido, e altre cose assurde nel XXI secolo. Oltre a dire che il Papa ha proposto la messa in latina al giorno d'oggi.
Willy McBride puoi scrivere la tua firma in italiano per noi poveri ignoranti linguistici? Intendo in italiano un msg, non nella frima.
Comunque ragazzi guardate che la libertà che si ha su internet, è una libertà concessa, non intrinseca del sistema internet stesso.
Internet non è niente di nuovo. E' quello che c'è nella realtà moltiplicato all'ennesima potenza, e spesso all'ennesima cazzata.
AntonioBO
25-01-2009, 22:45
N.B.: ho letto soltanto la prima pag.
Come di conseguenza non ha vita lunga la nostra società.
Quanti negozi di musica hanno chiuso in questi anni? Quante videoteche hanno chiuso? Tanti. La pirateria fa perdere miliardi su miliardi (e fa guadagnare miliardi ai produttori di Ipod, dischi esterni, dischi ottici-R, etc.)
Conosco uno che ha una videoteca. Il suo fatturato del 2006 è stato il 50% in meno rispetto al 2005. Si chiude la propia attività e si rimane disoccupati, lavoratori atipici (grazie a Marco Biagi per aver legalizzato il "comportamento" di trattare le persone come merci) o dipendenti. Quindi il propio benessere diminuisce. Quanto capita soltanto a 10 persone, cazzi loro. E' normale che aziende aprono e chiudono. Ma quando diventa un fenomeno di massa allora ne risente pesantemente l'interà società. Il singolo ex imprenditore comincia a spendere di meno, e gli acquisti diminuiscono. Poi è ridicolo che vengono spesi migliaia di miliardi in telefonia mobile e in centri di bellezza.
C'è una crisi settoriale, non una vera crisi (dove mancano i soldi, non dove i soldi vengono buttati via). Se i soldi spesi possono mantere in piedi la società allora si andrà avanti. Ma se si spende male no. Una cosa è spendere in maschere di bellezza, un'altra è in cultura, un'altra ancora in cibo di qualità, e la salute e le future spese mediche ne risentirebbero positivamente. Meno spese mediche, più soldi da parte per momenti di crisi (ES.: cambiare auto dopo un incidente, o poter prolungare il periodo di crisi della propia attività prima di "arrendersi" e chiudere).
Sciochezze, è il modo di fruire la tv, il cinema e la musica che è cambiato. C' è l Pay per view, il digitale terrestre, Sky. il film lo prendi direttamente on line senza dover uscire a noleggiare il film e restituirlo. L'impatto pirateria è senz'altro minimo.
L'ignoranza è tua nel NON SAPERE che tra poco anche il tuo traffico con I CAZZI TUOI verrà monitorato non si sa chi e non si sa come e se sarai SOSPETTATO di scaricare materiale protetto da diritto d'autore riceverai una lettera minatoria.Dopo la terza verrai disconnesso e non potrai nemmeno dare dell'ignorante qua a un un utente!!Non so se mi sono spiagato su quello che andiamo incontro e naturalmente le principali fonti di informazione non ne parlano,anzi le poche che ne parlano nominano il fantomatico comitato bravo e democratico.Invece hanno già deciso tutto alla faccia degli utenti:
"Sandro Bondi ha ammesso che l'Italia seguirà il modello francese per la lotta al P2P illegale"
Sandro Bondi, Ministro per la Cultura, ha placidamente ammesso che l'Italia seguirà il "modello francese" per la lotta al P2P illegale. L'aspetto divertente della questione è che la settimana scorsa, con la presentazione del nuovo Comitato anti-pirateria, sembrava che fosse stata scelta la via della collaborazione (con ISP e consumatori), della potenziale autoregolamentazione e della trasparenza.
Mauro Masi, coordinatore della commissione, incalzato dai giornalisti sulla strategia Sarkozy aveva infatti messo le mani avanti. "Metteremo tutto in rete, siamo disposti ad ascoltare tutti. Siamo aperti ad approfondire il tema e vedere cosa succede. Davvero siamo aperti a tutto, il risultato non deve essere per forza una proposta di tipo normativo, può essere anche un sistema di autoregolamentazione", aveva sottolineato l'ex commissario SIAE.
Ieri, invece, grazie a fonti straniere come The Hollywood Reporter e TorrentFreak, si è scoperto che Bondi ha siglato un accordo con emissari francesi per cooperare sul fronte anti-pirateria. Immediatamente dopo il Ministro avrebbe confermato l'obiettivo di "seguire il modello francese" per proteggere ogni contenuto soggetto a copyright.
http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16767
Sul tuo discorso di prima c'è poco da commentare,basti vedere il discorso del cinema e il timbrabiglietti automatici.Secondo te non c'è dietro a tale macchina ci sono persone che l'hanno progettata,l'hanno costruita,l'hanno trasportata,l'hanno installata...fabbrichette che ci hanno costruito componenti ecc.???:doh:
sempre meglio qua in italia eh...
Non fermeranno mai la pirateria.
Poi finché esiste la SIAE e finché i prezzi son così alti... lol.
possono chiudere tutti i programmi p2p, la storia insegna che ne nascono di nuovi e di più potenti.
sono ateo ma non vedo il motivo di offendere i cristiani e il loro credo
lo trovo quantomeno insensibile
giacomo_uncino
26-01-2009, 06:12
Sciochezze, è il modo di fruire la tv, il cinema e la musica che è cambiato. C' è l Pay per view, il digitale terrestre, Sky. il film lo prendi direttamente on line senza dover uscire a noleggiare il film e restituirlo. L'impatto pirateria è senz'altro minimo.
quoto ormai la concorrenza sul tempo libero delle persone è a 360° , a questo si aggiungono anche altri media, videogiochi per esempio con il settore delle console in crescita costante. E lo stesso internet.
whistler
26-01-2009, 07:02
bisogna fermarli. non per proteggere la pirateria ( quella si protegge da sola ;))
altrimenti in italia la rete diventerà tipo tg4........
vedremo cosa succederà, è meglio aspettarsi il peggio da questa gente.
mi auguro che qualcuno impedisca loro di mettere mano alla rete.
non c è un modo per impedirgli il metodo francese? il garante della privacy non potrebbe bloccarglielo?
intercettazioni telefoniche per i reati ESCLUSEo quasi. più impunità per tutti.
la rete intercettata.
ITAGLIANI li avete votati voi tenetelo a mente.
whistler
26-01-2009, 09:09
potrebbero mettere un militare per ogni condivisore.
ma come può la siae proporre soluzioni per regolamentare un settore in cui opera? un ente pubblico può farsi le leggi su misura?
:rolleyes:
e poi le intercettazioni non saranno vietate per i reati inferiori ai 10 anni di pena?
il fles saring non mi risulta preveda 10 anni di reclusione a chi ne usufruisce.
amenochè....
Fides Brasier
26-01-2009, 10:47
Per la cronaca ho già avuto la polizia postale in casa, alle 6:30 di mattina. Questo per trovare le persone a letto e non rischiare che butti via le prove delle sue malefatte. Possesso di materiale pedopornografico. Una stronzata grazie alla quale lo stato italiano fa i miliardi. Decine di migliaia di indagati all'anno (la pedofilia è un'altra cosa). E i miei genitori ignoranti ha spaventarsi e a guardarmi male i giorni dopo "chi sa cosa hai fatto". Mi venne in mente un film sugli hacker e una madre a picchiare il figlio mentre la polizia lo porta via, senza avere idea cosa mai il ragazzino possa aver fatto con il computer.brutta storia brutta storia; ma e' la dimostrazione pratica che questo governo pensa di risolvere ogni problematica che incontra con una repressione durissima, persino sproporzionata, e il tutto per accogliere le istanze conservatrici delle industrie del settore; senza curarsi se si rovina la vita ai cittadini...
industrie pero' la cui visibilita' e' ben piu' che miope, perche' non si rendono conto che se perdono da una parte guadagnano molto di piu' da un'altra parte...
http://punto-informatico.it/2529632/PI/News/scaricare-fa-bene-alla-cultura.aspx
Scaricare fa bene alla cultura
PI - News
di Gaia Bottà
mercoledì 21 gennaio 2009
Roma - Chi attinge alle risorse musicali condivise in rete investe nell'intrattenimento molto più denaro di coloro che si crogiolano nelle hit da classifica e nelle passioni musicali che coltivano fin dall'infanzia. Il P2P incoraggia i netizen a scoprire nuova musica e nuovi artisti, stimola interessi a curiosità. E sospinge l'utente a comprare cultura di cui prima ignorava l'esistenza.
A confermare quello che da tempo sostengono cittadini della rete che si imbevono di cultura attingendo al P2P e foraggiando l'industria attraverso i canali in cui più convenzionalmente scorre la cultura, è un report commissionato dal governo olandese. Volto ad indagare come le dinamiche del libero download impattino sul mercato dei contenuti, lo studio non condanna in alcun modo coloro che scaricano musica dai circuiti P2P: i downloader sostengono l'industria.
Lo studio documenta come la pratica del download sia socialmente accettata e si sia fatta largo nella quotidianità, nonostante i cittadini sappiano poco delle sfaccettature tecniche e legali che contraddistinguono il download. I cittadini olandesi non sanno che scaricare contenuti protetti è legale solo nel momento in cui tali contenuti non vengano a loro volta condivisi, non sembrano rendersi conto del fatto che il modello del P2P li induca a violare la legge. Forse non interpretano il download come un furto perché la spesa che profondono per acquistare tali contenuti è aumentato una volta scoperta la rete.
In Olanda sono stati scaricati, nel corso del 2008, tra gli 1,5 e i 2 miliardi di brani musicali: per ogni brano acquistato vengono scaricati 7,5 brani. Ma sono numeri che non collidono, sono numeri che non dovrebbero far rabbrividire l'industria dei contenuti: il download e l'acquisto non si escludono, anzi, sembrano essere correlati in maniera positiva.
Ogni download non è un mancato acquisto. Giudici oltreoceano hanno iniziato a scuotere i colossi dell'industria dei contenuti, hanno stabilito che i detentori dei diritti non possano reclamare da cittadini colpevoli di violazioni risarcimenti calcolati sulla base del prezzo di mercato dei contenuti scaricati. "Coloro che scaricano film e musica gratuitamente - ha spiegato il giudice incaricato di valutare il caso di un cittadino statunitense colpevole di aver gestito un nodo torrent - non acquisterebbero necessariamente quei film e quella musica a fronte del pieno prezzo di mercato". Il giudice ammette che coloro che ottengono la copia digitale attingendo al P2P non sono stimolati all'acquisto della stessa opera, ma suggerisce altresì che ciò non significhi automaticamente che il downloader avrebbe acquistato l'opera se non avesse potuto ottenerla scaricandola dai propri pari.
Ogni download non è un mancato acquisto, anzi. Lo studio olandese suggerisce che ci siano consumatori che scaricano della musica per orientarsi nei propri consumi mediali a pagamento. Chi più attinge alla rete, si spiega nel report e confermano i cittadini della rete, contribuisce con più vigore alla sopravvivenza dell'industria dei contenuti: l'utente che scarica abitualmente musica investe denari nella cultura a pagamento, acquistando DVD e videogiochi, retribuendo gli artisti partecipando a concerti e circondandosi di merchandising.
L'industria dell'intrattenimento si è già espressa riguardo allo studio: pur ammettendo che i download stimolino il consumatore ad acquistare prodotti, l'industria lamenta che l'acquisto non basta a foraggiare la creatività degli autori. Ma gli autori del report raccomandano alle autorità di non avventarsi contro i cittadini della rete che si affidano al P2P: a muoversi dovrebbe essere l'industria, che dovrebbe continuare a reinventarsi offrendo ai consumatori alternative legali e di qualità. Una urgenza sottolineata da più fronti, alla quale stanno cercando di rimediare operatori del mercato e governi come quello dell'isola di Mann, che ha proposto una licenza per il download illimitato a favore dei cittadini connessi. "Dovete guardare nel sommerso per vedere quello che fanno le persone - ha suggerito il poliedrico Michael Robertson alle platee del MIDEM - e per dare loro delle offerte commerciali che replichino quello che avviene spontaneamente in rete".
Gaia Bottà
dantes76
26-01-2009, 15:05
L'amore per la privaci'? dove e' andato a finire?
E' una puttanata che dicono da anni (praticamente da quando Internet è diventato luogo comune). Ma chi è dentro un minimo alla musica professionale sa che non è vero. Si conosce un gruppo nuovo gratuitamente e non lo si vuole più pagare (non lo si è mai pagato). All'inizio ti fa "conoscere" prima ma poi non riesci a diventare un professionista. Oggi è più difficile sfondare rispetto ad una volta. E non lo dico io. Me lo hanno detto più persone che sono dentro nel giro musicale, quello vero.
entanglement
27-01-2009, 13:58
Comunque ragazzi guardate che la libertà che si ha su internet, è una libertà concessa, non intrinseca del sistema internet stesso.
Quello che voglio dire è che ci vuole pochissimo a bloccare l'accesso a determinati siti/indirizzi IP. Basta che esce una legge che obbliga i provider a farlo e una volta che i provider mettono un filtro, a quel indirizzo non accedi più.
Coloro che pensano che internet così è e così resterà per sempre perché non è possibile limitarla, sbagliano di grosso. Possono farlo quando vogliono, basta una legge.
accontentato !
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/p2p/bozza-governo/bozza-governo.html?rss
un minculpop al passo coi tempi
E' una puttanata che dicono da anni (praticamente da quando Internet è diventato luogo comune). Ma chi è dentro un minimo alla musica professionale sa che non è vero. Si conosce un gruppo nuovo gratuitamente e non lo si vuole più pagare (non lo si è mai pagato). All'inizio ti far conoscere così ma poi non riesci a diventare un professionista. Oggi è più difficile sfondare rispetto ad una volta. E non lo dico io. Me lo hanno detto più persone che sono dentro nel giro musicale, quello vero.
Il motivo è diverso secondo me, il problema è che il mercato è saturato dai prodotti commerciali delle major creati a tavolino, non è difficile sfondare perché scaricano il tuo CD, è difficile sfondare perché non c'è spazio nella distribuzione per le etichette indipendenti.
Guarda i fenomeni che stanno nascendo tramite YouTube, stanno cominciando a diventare tante le persone che sono diventate famose...e questo perché ? Perché YouTube è un metodo di distribuzione che risente pochissimo della pressione delle major, se un prodotto piace viene ascoltato e si diffonde a macchia d'olio.
whistler
27-01-2009, 14:13
dopo il p2p verrà yuotube da mettere sotto controllo..
Il motivo è diverso secondo me, il problema è che il mercato è saturato dai prodotti commerciali delle major creati a tavolino, non è difficile sfondare perché scaricano il tuo CD, è difficile sfondare perché non c'è spazio nella distribuzione per le etichette indipendenti.
Guarda i fenomeni che stanno nascendo tramite YouTube, stanno cominciando a diventare tante le persone che sono diventate famose...e questo perché ? Perché YouTube è un metodo di distribuzione che risente pochissimo della pressione delle major, se un prodotto piace viene ascoltato e si diffonde a macchia d'olio.
Assolutamente.Ho una cara amica che lavora in una grande radio nazionale e ha sempre detto che la scaletta musicale la fanno sempre i $$$.
Insert coin
29-01-2009, 17:43
accontentato !
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/tecnologia/p2p/bozza-governo/bozza-governo.html?rss
un minculpop al passo coi tempi
Mi son sempre chiesto perché Usenet fossi così ignorata in Italia (parlo dello sharing via Usenet), da fruitore di questo protocollo comincio a credere che sia una "fortuna" invece.....
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