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View Full Version : Mafia, annullato il carcere duro per il boss stragista Mimmo Ganci


Pitonti
13-01-2009, 15:38
Si tratta del figlio del capomandamento della Noce, Raffaele Ganci, stretto alleato
di Totò Riina. Il provvedimento è stato emesso il 30 dicembre
Mafia, annullato il carcere duro
per il boss stragista Mimmo Ganci

PALERMO - I giudici del tribunale di sorveglianza di Roma hanno annullato il 41/bis, il carcere duro, al boss stragista Mimmo Ganci di Palermo. Il provvedimento è del 30 dicembre, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Il mafioso è detenuto nel carcere di Rebibbia perché deve scontare condanne all'ergastolo, molte delle quali definitive, in particolare per le stragi e alcuni delitti eccellenti compiuti in Sicilia.

I difensori del killer nei mesi scorsi avevano chiesto al tribunale di sorveglianza l'annullamento del carcere duro che è poi stato accolto dal tribunale. Domenico Ganci, detto Mimmo, è accusato di oltre 40 delitti, ed è considerato uno dei più pericolosi sicari di Cosa nostra. E' figlio del capomandamento della Noce, Raffaele Ganci, stretto alleato di Totò Riina.

Ganci è detenuto dal giugno 1993 ed è stato condannato per la strage di Capaci del 1992.

Pitonti
13-01-2009, 15:40
lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Roma
Annullato il carcere duro per il boss Ganci
Deve scontare diverse condanne all'ergastolo per più di 40 delitti. Caputo: «Scandaloso, troppa discrezionalità»

ROMA - I giudici del tribunale di sorveglianza di Roma hanno annullato il 41 bis, ovvero il regime di carcere duro, al boss Mimmo Ganci, detenuto a Rebibbia dove sta scontando diverse condanne all'ergastolo, molte delle quali definitive, per alcune stragi (tra cui quella di Capaci del '92) e delitti eccellenti compiuti in Sicilia. Ganci è accusato di oltre 40 delitti. Erano stati i difensori del killer palermitano a chiedere nei mesi scorsi l'annullamento del carcere duro, accolto dal tribunale il 30 dicembre anche se la notizia è stata diffusa solo oggi. Domenico Ganci, detto Mimmo, ritenuto uno dei più pericolosi sicari di Cosa Nostra, è figlio del capomandamento della Noce Raffaele Ganci, stretto alleato di Totò Riina. È in carcere dal giugno 1993.

CAPUTO (PDL): «SCANDALOSO» - Contro la revoca del 41 bis si scaglia Salvino Caputo, componente della commissione regionale antimafia di Palermo. «Bisogna sottrarre ai magistrati di sorveglianza la competenza a valutare la revoca del regime carcerario previsto dal 41 bis e affidarlo a un ufficio centrale unico. Troppa discrezionalità in capo ai singoli uffici giudiziari di tutta Italia». Caputo definisce la decisione «assurda e scandalosa». «Mentre in Sicilia la mafia si sta riorganizzando e tra i boss latitanti come Mimmo Raccuglia e Messina Denaro scoppia un forte contrasto per il controllo del territorio, un boss del calibro di Mimmo Ganci viene considerato da un Tribunale della Repubblica non più pericoloso. Bisogna porre subito un freno a questa totale discrezionalità affidata ai magistrati dei singoli uffici di sorveglianza, dove basta una semplice relazione favorevole da parte dei servizi sociali o del carcere per ottenere la possibilità di potere avere contatti con l’esterno privi dei rigorosi controlli del 41 bis». Caputo ha chiesto al ministro della Giustizia Alfano di lavorare a una riforma dei criteri per l'esame delle istanze di revoca del 41 bis.