c.m.g
09-01-2009, 13:40
08-01-2009
Dalle polemiche sui gruppi in difesa della mafia a quelle per la violazione della privacy nella sanità italiana: siamo sicuri che Facebook sia così importante?
http://www.zeusnews.com/immagini/009043-facebook_mafia_riina_torino.jpg
Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg
Facebook è certamente un grande successo anche in Italia, con 5 milioni di iscritti in pochi mesi e centinaia di aziende ed enti pubblici che fanno gara a oscurare il sito del celeberrimo social network, per evitare che i dipendenti vi rimangano connessi per troppo tempo.
Chi però è veramente "uscito pazzo" per Facebook è la stampa italiana, che scopre grazie ai gruppi per Totò Riina che la mafia in Sicilia e in Italia ha sempre goduto di una solidarietà e di una simpatia impensabili ma sicure in larghi gruppi della popolazione, senza le quali non avrebbe retto anche a formidabili offensive poliziesco-giudiziarie. C'è da chiedersi se c'era bisogno di Facebook per scoprirlo.
Due milioni di persone hanno comprato e letto il libro di Saviano sulla camorra, e grazie a Facebook scopriamo che forse per altrettanti sarebbe stato meglio non pubblicare affatto quel libro, perché "dà una pessima immagine del Bel Paese".
Continua su ZeusNews ====>> (http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=9043)
Fonte: ZeusNews (http://www.zeusnews.com/index.php3?ar=stampa&cod=9043)
Dalle polemiche sui gruppi in difesa della mafia a quelle per la violazione della privacy nella sanità italiana: siamo sicuri che Facebook sia così importante?
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Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg
Facebook è certamente un grande successo anche in Italia, con 5 milioni di iscritti in pochi mesi e centinaia di aziende ed enti pubblici che fanno gara a oscurare il sito del celeberrimo social network, per evitare che i dipendenti vi rimangano connessi per troppo tempo.
Chi però è veramente "uscito pazzo" per Facebook è la stampa italiana, che scopre grazie ai gruppi per Totò Riina che la mafia in Sicilia e in Italia ha sempre goduto di una solidarietà e di una simpatia impensabili ma sicure in larghi gruppi della popolazione, senza le quali non avrebbe retto anche a formidabili offensive poliziesco-giudiziarie. C'è da chiedersi se c'era bisogno di Facebook per scoprirlo.
Due milioni di persone hanno comprato e letto il libro di Saviano sulla camorra, e grazie a Facebook scopriamo che forse per altrettanti sarebbe stato meglio non pubblicare affatto quel libro, perché "dà una pessima immagine del Bel Paese".
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