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View Full Version : Quanto reggerà ancora lo status quo mondiale?


_Magellano_
05-01-2009, 22:55
Alla luce di tutti gli eventi e situazioni createsi negli ultimi anni è lecito pensare che a breve ci sarà un cambiamento dello status quo?
Abbiamo le potenze del secolo scorso che piano piano perdono terreno di fronte a nuove potenze in ascesa,popolazioni civili e democratiche sempre più anziane e con meno forza vitale da una parte e popolazioni meno civili ma dinamiche e affamate dall'altra.
Cambiamenti climatici come desertificazione che avanza e instabilità sempre più occasionale e diminuzioni di risorse anche a causa del fatto dell'aumento della domanda.
Premesso che nessuno nel 1900 si sarebbe mai aspettato lo scoppio di una guerra mondiale in poco più di un decennio,come andranno le cose a breve tenendo conto che le polveriere come la situazione in medio oriente o la crisi economica in via di diffusione non mancano?

Dream_River
05-01-2009, 23:05
Dipende cosa intendi te per "breve tempo":read:

Secondo me l'attuale Status Quo mondiale rischia crollare entro 10 anni, se si verificano certe condizioni a livello di politica internazionale
Anche se naturalmente non ci confido più di tanto, niente e scritto, e può bastare un azione apparentemente insignificante a cambiare il corso della storia

Ma, permettimi un piccolo OT, tu poco prima della mezzanotte ti fai certi interrogativi? Ma la notte cosa ti sogni Thriller Politici? :D

Comunque, sarà meglio che lo Status Quo regga ancora per un pò, sennò tutta la fatica che ci sto mettendo a creare il mio GDR con scenario Post 3 Conflitto mondiale rischia di andare sprecata :O

tehblizz
05-01-2009, 23:08
me lo chiedo sempre, ogni giorno..

scorpionkkk
05-01-2009, 23:17
Io, francamente, non credo nella riproposizione degli eventi del secolo scorso: peculiari di quel secolo e non di quello attuale.
Credo invece che staimo assistendo ad un assestamento dello status quo che, nel secolo scorso, era fortemente polarizzato verso i paesi industrializzati e che adesso comincia ad assestarsi globalmente ad un livello medio più alto ed un livello massimo leggermente più basso.

A fare da contraltare a questo anche l'economia che, credo, farà della concretezza il messaggio fondante del primo ventennio del secolo costringendo di fatto ad una sobrietà che dovrà passare anche per la politica. Sobrietà nelle decisioni ed anche, di conseguenza, nell'evoluzione tecnologica (più che sobrietà, direi, praticità).

Le guerre come si sa, servono ad accaparrare risorse. Risorse oramai ce ne sono ma in scadenza e non valgono le risorse spese per una guerra, la politica quindi non può che fare una scelta diversa. Certo, il pericolo che un miope politico preferisca invadere la russia per averne il gas anzichè adottare una ben definita politica energetica c'è, ma vedo la cosa in maniera remota.

Secondo me stiamo assistendo al primo passo verso un economia e verso una politica veramente globali e alla nascita di una visione meno legata agli stati sovrani locali ma bensì più orientata al beneficio e all'organizzazione mondiale. Forse lo step intermedio sarà la distinzione economica tra continenti (ma , di fatto, c'è già) ma credo che la cosa comincerà a sparire non appena si comincerà ad entrare in maniera diffusa nell'era della fusione (forse intorno al 2050/2070).

Il vero problema nascente secondo me è invece quello ambientale contrapposto alla sovrappopolazione del pianeta che vedrà la propria economia ostaggio soprattutto delle spese in ambito sanitario. Lì vedrei bene il pericolo più che di una guerra tout court di guerre civili devstanti, di xenofobia e terrorismo.

Dream_River
05-01-2009, 23:26
Certo, il pericolo che un miope politico preferisca invadere la russia per averne il gas anzichè adottare una ben definita politica energetica c'è, ma vedo la cosa in maniera remota.

Ma se la ristretta visione dell'essere umano medio è l'unica cosa su cui puoi sempre contare con certezza:D

scorpionkkk
05-01-2009, 23:43
Ma se la ristretta visione dell'essere umano medio è l'unica cosa su cui puoi sempre contare con certezza:D

mmh..ok..allora diciamo guerra tra circa 9 mesi... :D

zerothehero
06-01-2009, 00:02
Ci sarà un declino (relativo, ovviamente..il divario di potenza tra Stati Uniti e gli altri stati si ridurrà) della potenza americana e maggiore multipolarità.
Il che di per sè non è detto che sarà positivo.
Per il resto avremo nel 2050 un mondo che scoppierà demograficamente, con 2mld di africani, un'europa profondamente cambiata (come composizione etnica) che tuttavia a meno di sorprese non sarà federale.
Cmq siamo nel campo di Nostradamus. :sofico:

Alla domanda cmq si può rispondere velocemente: dipende dalla forza dei soggetti contestatori dell'attuale ordine internazionale.
I nuovi soggetti emergenti (BRICS) di fatto l'ordine internazionale attuale non lo contestano..chi lo contesta (l'Iran ad es.) non ha sufficiente forza per cambiare radicamente lo scenario. Cambierà quindi il peso relativo dei soggetti internazionali, ma da qui al 2050 non mi aspetto un mutamento radicale dell'attuale "ordine" (ordine va visto cum grano salis) internazionale.
L'unica certezza è che nel 2050 sarò un vecchio decrepito, fanculo. :asd:

Xile
06-01-2009, 01:25
Basta che l'islam non mi arrivi sotto la porta, non vorrei mai che i paesi arabi prendessero tanto potere perché non ho voglia di cambiare le mie abitudini.

coldd
06-01-2009, 01:39
Secondo me stiamo assistendo al primo passo verso un economia e verso una politica veramente globali e alla nascita di una visione meno legata agli stati sovrani locali ma bensì più orientata al beneficio e all'organizzazione mondiale.

tecnicamente vi fu gia un periodo (1895-1914) che si può in qualche modo paragonare a quello attuale e sappiamo perfettamente come è andata a finire

Doraneko
06-01-2009, 05:25
Sinceramente il pericolo di una guerra mondiale lo vedo distante.
Al giorno d'oggi cio' che conta veramente e' solo una cosa: guadagnare.
Per guadagnare ci si serve del capitalismo e l'economia attuale e' il risultato di equilibri instabili e "artificiali".
Per funzionare, il modello economico attuale necessita di 2 cose essenziali: ottimismo da parte delle persone e democrazia.
Se non c'e' democrazia (liberta' delle persone) non ci puo' essere mercato, e' per questo che c'e' interesse ad esportare democrazia in tutti quegli stati governati da dittatori e "strani regimi": sia per poter immettere sul mercato le loro risorse sia per usarli come bacino d'utenza per prodotti e servizi.
Se c'e' guerra non c'e' ottimismo nelle persone, tutti tendono a chiudersi su se' stessi e a non spendere i propri soldi in tutte quelle migliaia di cazzate che attualmente riescono a sfilare soldi dalle tasche della gente.A chi importa delle TV LCD e dell'HDMI quando hai la guerra nello stato vicino al tuo o quando per un qualche problema rischi di vederti tagliati i rifornimenti di carburante, cibo, ecc...?
Attualmente, tutto e' al servizio dell'economia perche' e' da li' che arrivano i soldi.
Le nuove guerre che potrebbero scoppiare, saranno guerre che dovranno sottostare a ben determinate regole.
Le guerre per le risorse che potrebbero scoppiare nei prossimi anni, saranno guerre tra stati in via di sviluppo o sottosviluppati.Se tali guerre coinvolgeranno anche stati sviluppati, non lo faranno in modo molto pesante, nel senso che tali guerre resteranno esterne al territorio degli stati sviluppati e per la gente ricca quelle guerre non saranno nulla di piu' che una news al tg.

paulus69
06-01-2009, 13:22
Le guerre come si sa, servono ad accaparrare risorse. Risorse oramai ce ne sono ma in scadenza e non valgono le risorse spese per una guerra, la politica quindi non può che fare una scelta diversa.

onestamente non ne sarei così tanto certo:
se il petrolio non fosse sceso...cosa avrebbe impedito ai cinesi di accaparrarsi le risorse energetiche cui dipende in toto e in modo crescente la loro economia?
con uno spauracchio di ritrovarsi centinaia di milioni di abitanti disoccupati ed alla fame tutto è possibile...

paulus69
06-01-2009, 13:33
Se tali guerre coinvolgeranno anche stati sviluppati, non lo faranno in modo molto pesante, nel senso che tali guerre resteranno esterne al territorio degli stati sviluppati e per la gente ricca quelle guerre non saranno nulla di piu' che una news al tg.
mica tanto:lo sai che se l'apparthaid,in sud africa,fosse terminato in modo diverso,con guerre civili ed altro fra le varie etnie stesse che avrebbero causato un blocco dell'estrazione o esportazione di minerali strategici;l'intero sistema economico mondiale sarebbe collassato lasciandoci,noi paesi industriali,più affamati degli stessi abitanti del darfur?
prova a pensare l'impatto dei minerali strategici sull'economia industriale mondiale...e considera che più della metà degli stessi minerali vengono estratti appunto nel sud africa....

LittleLux
06-01-2009, 14:10
Ci sarà un declino (relativo, ovviamente..il divario di potenza tra Stati Uniti e gli altri stati si ridurrà) della potenza americana e maggiore multipolarità.
Il che di per sè non è detto che sarà positivo.
Per il resto avremo nel 2050 un mondo che scoppierà demograficamente, con 2mld di africani, un'europa profondamente cambiata (come composizione etnica) che tuttavia a meno di sorprese non sarà federale.
Cmq siamo nel campo di Nostradamus. :sofico:

Alla domanda cmq si può rispondere velocemente: dipende dalla forza dei soggetti contestatori dell'attuale ordine internazionale.
I nuovi soggetti emergenti (BRICS) di fatto l'ordine internazionale attuale non lo contestano..chi lo contesta (l'Iran ad es.) non ha sufficiente forza per cambiare radicamente lo scenario. Cambierà quindi il peso relativo dei soggetti internazionali, ma da qui al 2050 non mi aspetto un mutamento radicale dell'attuale "ordine" (ordine va visto cum grano salis) internazionale.
L'unica certezza è che nel 2050 sarò un vecchio decrepito, fanculo. :asd:

la scienza moderna fa miracoli, magari tra 42 anni, grazie ad essa, sembrerai + giovane di adesso:sofico:

bjt2
06-01-2009, 15:40
onestamente non ne sarei così tanto certo:
se il petrolio non fosse sceso...cosa avrebbe impedito ai cinesi di accaparrarsi le risorse energetiche cui dipende in toto e in modo crescente la loro economia?
con uno spauracchio di ritrovarsi centinaia di milioni di abitanti disoccupati ed alla fame tutto è possibile...

Ma loro non hanno miniere di carbone? Mi pare che molte centrali sono a carbone... Per questo molte città cinesi sono stile londra dell'800...

Doraneko
06-01-2009, 16:57
mica tanto:lo sai che se l'apparthaid,in sud africa,fosse terminato in modo diverso,con guerre civili ed altro fra le varie etnie stesse che avrebbero causato un blocco dell'estrazione o esportazione di minerali strategici;l'intero sistema economico mondiale sarebbe collassato lasciandoci,noi paesi industriali,più affamati degli stessi abitanti del darfur?
prova a pensare l'impatto dei minerali strategici sull'economia industriale mondiale...e considera che più della metà degli stessi minerali vengono estratti appunto nel sud africa....

La tua mi sembra un'ipotesi utopica.Un'ipotesi che si basa su una realta' dove una pecora possa evitare di essere mangiata dai lupi solo dicendo di no.
Tra l'altro il Sudafrica (si scrive cosi') ha oro, diamanti e uranio, materie prime preziose ma non introvabili altrove.L'Africa in se e' ricca di materie prime, non il Sudafrica e basta.

Doraneko
06-01-2009, 17:04
Ma loro non hanno miniere di carbone? Mi pare che molte centrali sono a carbone... Per questo molte città cinesi sono stile londra dell'800...

Il carbone c'e' dappertutto,la Cina e' il maggior produttore e consumatore di carbone del mondo, non ha certo bisogno di andarselo a prendere in Sudafrica ;)

matrizoo
06-01-2009, 19:35
i potenti della terra hanno una sola cosa in testa, mantenere lo status quo:O
detto questo non vedo come potrebbe cambiare...

scorpionkkk
06-01-2009, 20:21
tecnicamente vi fu gia un periodo (1895-1914) che si può in qualche modo paragonare a quello attuale e sappiamo perfettamente come è andata a finire

spiegati meglio, non riesco a capire bene il paragone

scorpionkkk
06-01-2009, 20:24
onestamente non ne sarei così tanto certo:
se il petrolio non fosse sceso...cosa avrebbe impedito ai cinesi di accaparrarsi le risorse energetiche cui dipende in toto e in modo crescente la loro economia?
con uno spauracchio di ritrovarsi centinaia di milioni di abitanti disoccupati ed alla fame tutto è possibile...

beh un eventuale conflitto per accaparrarsi le risorse petrolifere avrebbe causato sostanzialmente gli stessi risultati..quindi a che pro farlo?

paulus69
06-01-2009, 21:06
Tra l'altro il Sudafrica (si scrive cosi') ha oro, diamanti e uranio, materie prime preziose ma non introvabili altrove.L'Africa in se e' ricca di materie prime, non il Sudafrica e basta.

:rotfl:
nel sud africa c'è la repubblica Sudafricana e la Namibia(ex colonia del sudafrica e 5° produttore al mondo di uranio) contesa nel '70 dai sudafricani stessi ed gl'indipendisti namibi(spalleggiati dai cubani).
vabbè...tanto per continuar a mettere proprio tutti i puntini sulle i...:D
ma lo sai almeno perchè la comunità internazionale non è mai concretamente intervenuta (embarghi...seee)nei periodi più bui e sanguinosi dell'aparthaid?

Matteo Trenti
06-01-2009, 22:16
Avrei tremato giorno dopo giorno in attesa di una guerra mondiale se avesse vinto ancora BUSH, ma Obama mi ispira fiducia... :sperem: :sperem: :sperem:

Doraneko
07-01-2009, 08:54
:rotfl:
nel sud africa c'è la repubblica Sudafricana e la Namibia(ex colonia del sudafrica e 5° produttore al mondo di uranio) contesa nel '70 dai sudafricani stessi ed gl'indipendisti namibi(spalleggiati dai cubani).
vabbè...tanto per continuar a mettere proprio tutti i puntini sulle i...:D


Il mio non e' un semplice "mettere i puntini sulle I", visto che da come scrivi non si capisce na pippa.
Se parli di apartheid (con la "e" e non con la "a"), uno di conseguenza pensa che parli di Sudafrica o di Repubblica Sudafricana.Te pero' scrivi "sud africa", che non e' uno stato, bensi' una zona e adesso tiri fuori anche la Namibia. :mbe:


ma lo sai almeno perchè la comunità internazionale non è mai concretamente intervenuta (embarghi...seee)nei periodi più bui e sanguinosi dell'aparthaid?

No, non lo so perche' non hanno fatto l'embargo...visto che l'hanno fatto!
C'era l'embargo delle armi.

jpjcssource
07-01-2009, 09:07
onestamente non ne sarei così tanto certo:
se il petrolio non fosse sceso...cosa avrebbe impedito ai cinesi di accaparrarsi le risorse energetiche cui dipende in toto e in modo crescente la loro economia?
con uno spauracchio di ritrovarsi centinaia di milioni di abitanti disoccupati ed alla fame tutto è possibile...

Come pensi che avrebbe fatto, militarmente? Le conseguenze sarebbero state enormemente peggiori che le difficoltà economiche di cui parli. :confused:

Doraneko
07-01-2009, 10:31
Come pensi che avrebbe fatto, militarmente? Le conseguenze sarebbero state enormemente peggiori che le difficoltà economiche di cui parli. :confused:

Infatti.
Militarmente fanno pieta' e riceverebbero sanzioni di ogni tipo e da chiunque.
Per non parlare dei casini connessi.

jpjcssource
07-01-2009, 12:01
Infatti.
Militarmente fanno pieta' e riceverebbero sanzioni di ogni tipo e da chiunque.
Per non parlare dei casini connessi.

Infatti, visto che la loro economia cresce in maniera esponenziale proprio grazie agli investimenti ed al commercio con l'estero, sarebbe un disastro e rovinerebbe tutto.

Non esageriamo però, sul "militarmente fanno pietà" visto che, ad oggi sono ben pochi quelli che potrebbero tener loro testa (gli USA, durante la guerra di Corea, hanno rischiato, senza usare armi nucleari, di essere umiliati dai cinesi soverchianti numericamente nonostante la differenza in fatto di addestramento ed equipaggiamenti fosse enormemente superiore rispetto ad ora), più che altro non possono lanciare campagne militari in grande stile se non negli stati confinanti visto che non hanno mezzi per proiettare le loro truppe. :p

Doraneko
07-01-2009, 15:58
Non esageriamo però, sul "militarmente fanno pietà" visto che, ad oggi sono ben pochi quelli che potrebbero tener loro testa (gli USA, durante la guerra di Corea, hanno rischiato, senza usare armi nucleari, di essere umiliati dai cinesi soverchianti numericamente nonostante la differenza in fatto di addestramento ed equipaggiamenti fosse enormemente superiore rispetto ad ora), più che altro non possono lanciare campagne militari in grande stile se non negli stati confinanti visto che non hanno mezzi per proiettare le loro truppe. :p

Pero' come armamenti hanno tutte anticaglie.
Guarda anche l'atteggiamento nei confronti di Taiwan, che ha dei bei denti :asd:

jpjcssource
07-01-2009, 16:18
Pero' come armamenti hanno tutte anticaglie.
Guarda anche l'atteggiamento nei confronti di Taiwan, che ha dei bei denti :asd:

Dipende, il grosso dell'esercito si, anche perchè il suo scopo principale è quello di controllo territoriale interno, ma il nucleo d'elite (sui 200.000 soldati è molto ben equipaggiato ed addestrato, inferiore solo alla NATO).

Taiwan, a dispetto di tutto il concentrato tecnlogico delle sue truppe fornito gentilmente dallo zio Sam e dalla sua industria High Tech, sarebbe stato soverchiato dai numeri cinesi se non fosse un'isola con un braccio di mare difficilmente valicabile da un paese che ha una marina militare, quella si, ridicola.
In Corea, le truppe cinesi combattevano con tutto il materiale dismesso o di scarto che gli eserciti USA ed URSS giravano loro per combattere contro i giapponesi, a parte qualcuno che aveva la fortuna di avere gli ultimi aiuti russi che continuarono ad arrivare proprio per sostenerli nell'offensiva coreana.
I combattimenti furono di una tale intensita che, entrambi gli schieramenti, stramati, si accordarono per dividere la penisola coreana in due parti sotto le rispettive influenze e fino ad ora nessuno si è più azzardato a muovere un dito.

La Cina è stato l'unico paese a costringere l'esercito USA ad un tregua combattendo in campo aperto ed in modo convenzionale.
Inoltre le truppe armate con anticaglie sono in ogni modo meglio armate ed addestrate di moltissimi altri eserciti al mondo armati con anticaglie e sopratutto sono anticaglie che subiscono manutenzione a differenza di quelle usate da certi soldati russi per fare un esempio.

I cinesi potrebbero incenerire l'isola anche senza usare armi nucleari, ma ovviamente non lo fanno perchè non avrebbe alcuna utilità quando a loro interessa solo occuparla, che poi oltrettutto è più un fatto di onore più che un obiettivo che darebbe sensibili benefici se raggiunto.

Visto che il gioco non vale la candela, Pechino sbraita come dovrebbe fare quasiasi altro stato dove una fazione politica d'opposizione dichiara la secessione di una provincia togliendolo al governo al potere, ma in realtà ha cose ben più importanti a cui pensare.