dantes76
27-12-2008, 19:50
Costituzione, Berlusconi conferma:
"Se costretti la cambiamo da soli"
Il presidente del Consiglio conferma:
«Andremo avanti con riforme, prima
il federalismo, poi la giustizia». E sul
presidenzialismo: «Non è sul tavolo»
ROMA
Avanti con la modifica della Costituzione, con l’appoggio dell’opposizione se possibile e senza se necessario. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha confermato l’intenzione di cambiare la Carta. «Io penso che la Costituzione si cambierà soltanto per una certa parte», ha detto Berlusconi, «come è logico che sia saremo felicissimi di poter avere il consenso di tutte le forze politiche». «Non abbiamo mai detto che vogliamo cambiare la Costituzione da soli», ha aggiunto, «soltanto se saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte, allora saremo nel dovere di farlo da soli perchè abbiamo avuto il mandato da una forte maggioranza dei cittadini, che come vedete ancora oggi c’è ed è diventata più importante di prima».
Sul presidenzialismo poi, il presidente del Consiglio afferma: «Ho risposto ad una domanda dicendo le seguenti cose: oggi stiamo occupandoci di misure urgenti dato ciò che è successo e non abbiamo assolutamente sul tavolo la riforma del presidenzialismo; potremmo eventualmente prenderla in considerazione nella seconda parte della legislatura, ma lo faremo solo con l’accordo di tutti». «Poi -ha lamentato il premier- i direttori dei grandi giornali si sono telefonati e hanno deciso di montare la panna, ma dando un’assoluta disinformazione ai lettori».
Infine, il premier conferma che il governo è intenzionato ad andare avanti con le riforme: prima il federalismo, poi la giustizia. Silvio Berlusconi torna inoltre a sottolineare l’importanza dell’ottimismo e della fiducia per superare la crisi: «L’impegno del governo è far sì che quest’anno che abbiamo davanti non sia così terribile». «Dobbiamo avere fiducia - aggiunge Berlusconi - e continuare con il nostro stile di vita, aiutando chi si trova in difficoltà »
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200812articoli/39546girata.asp
"Se costretti la cambiamo da soli"
Il presidente del Consiglio conferma:
«Andremo avanti con riforme, prima
il federalismo, poi la giustizia». E sul
presidenzialismo: «Non è sul tavolo»
ROMA
Avanti con la modifica della Costituzione, con l’appoggio dell’opposizione se possibile e senza se necessario. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha confermato l’intenzione di cambiare la Carta. «Io penso che la Costituzione si cambierà soltanto per una certa parte», ha detto Berlusconi, «come è logico che sia saremo felicissimi di poter avere il consenso di tutte le forze politiche». «Non abbiamo mai detto che vogliamo cambiare la Costituzione da soli», ha aggiunto, «soltanto se saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte, allora saremo nel dovere di farlo da soli perchè abbiamo avuto il mandato da una forte maggioranza dei cittadini, che come vedete ancora oggi c’è ed è diventata più importante di prima».
Sul presidenzialismo poi, il presidente del Consiglio afferma: «Ho risposto ad una domanda dicendo le seguenti cose: oggi stiamo occupandoci di misure urgenti dato ciò che è successo e non abbiamo assolutamente sul tavolo la riforma del presidenzialismo; potremmo eventualmente prenderla in considerazione nella seconda parte della legislatura, ma lo faremo solo con l’accordo di tutti». «Poi -ha lamentato il premier- i direttori dei grandi giornali si sono telefonati e hanno deciso di montare la panna, ma dando un’assoluta disinformazione ai lettori».
Infine, il premier conferma che il governo è intenzionato ad andare avanti con le riforme: prima il federalismo, poi la giustizia. Silvio Berlusconi torna inoltre a sottolineare l’importanza dell’ottimismo e della fiducia per superare la crisi: «L’impegno del governo è far sì che quest’anno che abbiamo davanti non sia così terribile». «Dobbiamo avere fiducia - aggiunge Berlusconi - e continuare con il nostro stile di vita, aiutando chi si trova in difficoltà »
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200812articoli/39546girata.asp