View Full Version : L’Università del Pensiero liberale presto realtà, il sogno di Berlusconi
SuperTux
26-12-2008, 21:00
http://www.corriereuniv.it/l%E2%80%99universita-del-pensiero-liberale-presto-realta-il-sogno-di-berlusconi-sbarca-in-brianza/
Non ha sortito effetti neanche la caduta del Governo Prodi. Silvio Berlusconi non ha minimamente intenzione di accantonare il sogno dell’Università del pensiero liberale, lanciato un anno e mezzo fa. E niente potranno i pressanti impegni derivanti da una campagna elettorale che già si preannuncia particolarmente movimentata.
Il progetto, teso a spodestare il dominio intellettuale della sinistra nel mondo accademico, sembra andare avanti senza troppi intoppi e nelle intenzioni del suo ideatore dovrebbe vedere la luce prima delle Europee del 2009. Il modello d’ispirazione saranno due grandi centri di eccellenza della formazione universitaria in Italia: Luiss e Bocconi. Con l’attivazione di facoltà come Giurisprudenza, Scienze politiche, Economia e Scienze della comunicazione. Il tutto condito da un pizzico di cattolicesimo liberale che potrebbe, ad esempio, essere impartito al meglio da uomo della statura morale di don Gianni Baget Bozzo. Si è anche avanzato il nome del primo rettore: Angelo Maria Petroni, consigliere di amministrazione della Rai ed ex direttore della Scuola superiore della Pubblica amministrazione.
Non manca, in ogni caso, la volontà di ‘importare’ gli elementi più classici dei campus americani, con tanto di mensa, alloggi per gli studenti, borse di studio ai più meritevoli ed una fondazione per la gestione dell’istituto. Tanti i nomi illustri che si pensa di invitare per formare la futura classe dirigente di orientamento liberal, politici vecchi e nuovi assieme ad importanti esponenti dell’economia mondiale. Come ad esempio Bill Gates, o Bush senior, e altri capi di stato e di governo come Tony Blair, Bill Clinton, Josè Maria Aznar, Junichiro Koizumi e Michael Gorbaciov. Tutti nomi che, fanno sapere dal quartier generale del Popolo della Libertà, sono entusiasti del progetto prospettato dal Presidente in persona.
Ma dove avrà sede l’università del Cavaliere? Tanto per cominciare c’è da dire che per la realizzazione di questo sogno, l’ex premier ha già sborsato ben 35 milioni di euro, l’acconto per così dire, resosi necessario per l’acquisto di Villa Gernetto, a Lesmo, nella Brianza. Uno spazio di 380mila metri quadri che, tra edificio e terreno circostante, conta nel suo complesso trentacinque aule informatizzate, un’aula magna per le conferenze e cento stanze per gli studenti.
Eppure c’è già qualche uccello del malaugurio che non esita a parlare di difficoltà del riconoscimento della futura università da parte dello Stato, al punto da suggerire di abbandonare una volta per tutte l’idea dell’ateneo per concentrarsi esclusivamente sulla costruzione di una struttura che si dedichi solo alla formazione post-laurea. Non è dello stesso avviso Gaetano Quagliarello, che consiglia di “non richiedere affatto il riconoscimento” in modo da inaugurare una battaglia liberale per l’abolizione del valore legale del titolo di studio. “Così come Berlusconi ha rotto il monopolio pubblico nella televisione - spiega il professore - potrebbe farlo in campo universitario”.
SuperTux
26-12-2008, 21:01
Senza parole
Vabbè, e per fortuna che sono i comunisti a fare disastri :p
Non è dello stesso avviso Gaetano Quagliarello, che consiglia di “non richiedere affatto il riconoscimento” in modo da inaugurare una battaglia liberale per l’abolizione del valore legale del titolo di studio. “Così come Berlusconi ha rotto il monopolio pubblico nella televisione - spiega il professore - potrebbe farlo in campo universitario”.
Vecchia notizia, ma sempre :Puke:
sfornerà la futura classe dirigente italiana? :D
bella teoria, vecchia di 50 anni
inapplicabile in italia
Fradetti
26-12-2008, 23:24
così magari insegnano il liberalismo a chi ha pensato di bloccare il mercato e di fare il favore ai "capitani coraggiosi" :O
così magari insegnano il liberalismo a chi ha pensato di bloccare il mercato e di fare il favore ai "capitani coraggiosi" :O
silvio dovrebbe cominciare dalla definizione sul vocabolario, perche' non ha la piu' pallid idea di cosa sia il pensiero liberale, per come e' messo anche bertinotti potrebbe dargli lezioni.
franklar
26-12-2008, 23:58
silvio dovrebbe cominciare dalla definizione sul vocabolario, perche' non ha la piu' pallid idea di cosa sia il pensiero liberale, per come e' messo anche bertinotti potrebbe dargli lezioni.
Quello che era uno slogan comunista... http://www.ragionpolitica.it/testo.2414.lavorare_meno_per_lavorare_tutti_uno_slogan.html (per i siti schierati con Silvio (meno male che c'è Silvio) uno slogan "fallace" :asd:
adesso è uno slogan di questi pseudo-liberali... http://www.agi.it/news/notizie/200812221738-cro-rt11264-art.html
:stordita:
:stordita:
:stordita:
Liberali? :stordita:
Doraneko
27-12-2008, 04:07
L'abolizione del valore legale del titolo di studio è un passo IMHO fondamentale per dare un senso alla formazione universitaria :O
In generale cmq mi pare un buon progetto, spero lo porti a termine davvero sul modello dei campus americani ;)
Di americano si avra' solo la tassa annuale: altissima.
Alla fine ci saranno quelli con un macello di soldi che si pagano sia la tassa sia la laurea.
Non sapranno una cippa di quello che il loro titolo di studio comporta, pero' a quello laureatosi nell'univerista' pubblica potranno dire "Io sono laureato con 110 e lode e come professori ho avuto Bill Gates e Bush".
Tra l'altro noi, prendendo come metro di paragone le povere strutture e i modesti mezzi delle nostre universita', vediamo nell'universita' americana una sorta di paradiso dell'istruzione, quando invece quello e' bene o male lo standard delle universita' all'estero.
Rik_Verbrugghe
27-12-2008, 08:26
Lui che accusa le università di essere politicizzate vuole crearsene una propria per indottrinare al meglio i futuri leader italiani!
LOL!
E poi vaglielo a spiegare che nelle università ci sono anche gruppi importanti di destra (vedi azione universitaria).
L'abolizione del valore legale del titolo di studio è un passo IMHO fondamentale per dare un senso alla formazione universitaria :O
In generale cmq mi pare un buon progetto, spero lo porti a termine davvero sul modello dei campus americani ;)
http://it.wikipedia.org/wiki/Valore_legale_del_titolo_di_studio
Per qualcuno non esiste GIA' ora :D
D'altro canto, numerosi altri commentatori sottolineano la sostanziale inesistenza di un "valore legale generale" dei titoli, in quanto nessuna norma definisce esplicitamente questo concetto e questo valore. L'impiego di tale locuzione andrebbe incontro ad un errato utilizzo del termine di "valore" rispetto a quello più appropriato di "requisito", imposto per la partecipazione a concorsi pubblici o per l'ammissione ad Albi ed Ordini Professionali. Il concetto di "valore legale" sarebbe in definitiva una nebulosa in merito alla quale non è opportuno approfondire dispute dottrinarie.
Il gioco delle 3 carte :O
Togliamo qualcosa che NON c'è :D
ovviamente potranno accedervi ricchi e straricchi...
Fradetti
27-12-2008, 09:44
così magari insegnano il liberalismo a chi ha pensato di bloccare il mercato e di fare il favore ai "capitani coraggiosi" :O
ERROR: liberismo, non liberalismo (ero stanco, son stato in piedi per molte ore, la macchina era in panne, la grandine, le cavallettteeeeeeeeeeeee)
-kurgan-
27-12-2008, 10:16
certo che la brianza è diventata berluscolandia, ha comprato tutto quell'uomo.. ogni due metri c'è una camionetta dei carabinieri che fa la guardia a qualcosa (una casa vuota, di solito).
Dream_River
27-12-2008, 11:05
Ma che razza di valore formativo può avere un università incentrata sulla trasmissione e l'indottrinamento di un particolare pensiero?
Una buffonata da circo, nient'altro, l'ennesimo sputo sul progetto di un università migliore anche in Italia (A mio avviso, piuttosto che il modello americano sarebbe da riprendere il modello UK)
Berlusconi e la sua cricca liberali?? E' insolente come pochi. Ma penso sempre più che faccia magari un pò di confusione, che ci sia forse un problema di semantica alla base. Qualcuno gli ha mai chiesto cosa intende lui con il termine "liberale"? Fare il cazzo che gli pare al di sopra di tutto e tutti calpestando tutto ciò che si frappone? Il sistema delle corporazioni e dei monopoli privati? Dei potentati da drive-in?
Questo è eccessivo, basta vedere i vari rankings ;) A parte l'UK e qualche polo d'eccellenza in Svizzera e altri paesi, le università USA sono ad un altro livello rispetto a quelle europee per molti fattori, anche molte di quelle pubbliche.
Tipo i reparti di ricerca IT del Politecnico di Zurigo e Losanna che sono in mano.....a gente del PoliMI? :D
franklar
27-12-2008, 12:45
Ma che razza di valore formativo può avere un università incentrata sulla trasmissione e l'indottrinamento di un particolare pensiero?
Quando dico che i veri comunisti stanno ad Arcore, che dentro Forza Italia / PdL c'è un culto del Leader che neanche in Corea del Nord... non ho forse ragione io? :stordita:
Dream_River
27-12-2008, 12:55
Quando dico che i veri comunisti stanno ad Arcore, che dentro Forza Italia / PdL c'è un culto del Leader che neanche in Corea del Nord... non ho forse ragione io? :stordita:
Sulla prima affermazione (veri comunisti) direi di no
Sella seconda (culto del Leader) direi proprio di si
Berlusconi e la sua cricca liberali?? E' insolente come pochi. Ma penso sempre più che faccia magari un pò di confusione, che ci sia forse un problema di semantica alla base. Qualcuno gli ha mai chiesto cosa intende lui con il termine "liberale"? Fare il cazzo che gli pare al di sopra di tutto e tutti calpestando tutto ciò che si frappone? Il sistema delle corporazioni e dei monopoli privati? Dei potentati da drive-in?
perchè secondo te "liberale" invece cosa sarebbe??
:D :D :D
perchè secondo te "liberale" invece cosa sarebbe??
:D :D :D
"Fautore di libertà civile e politica e promuove gli interessi generali della società" Gli calza proprio, si si.
svarionman
27-12-2008, 13:20
Finalmente, se ne sentiva il bisogno....a quando la Psicopolizia?
Pyongyang stiamo arrivando.
^TiGeRShArK^
27-12-2008, 14:03
L'abolizione del valore legale del titolo di studio è un passo IMHO fondamentale per dare un senso alla formazione universitaria :O
In generale cmq mi pare un buon progetto, spero lo porti a termine davvero sul modello dei campus americani ;)
:eek:
ma sei serio? :eek:
Il modello d’ispirazione saranno due grandi centri di eccellenza della formazione universitaria in Italia: Luiss e Bocconi. Con l’attivazione di facoltà come Giurisprudenza, Scienze politiche, Economia e Scienze della comunicazione. Il tutto condito da un pizzico di cattolicesimo liberale che potrebbe, ad esempio, essere impartito al meglio da uomo della statura morale di don Gianni Baget Bozzo.
E lasciamo stare la parte dell'abolizione del valore legale dei titoli di studio, che come la intende lui è dare lo stesso valore della laurea anche ad un'universitucola provinciale privata non riconosciuta in cui ti compri la laurea come le tante che ha fatto vedere striscia la notizia. :rolleyes:
Se già ad oggi è diffusissimo questo mercimonio, non oso pensare cosa accadrebbe dopo "l'abolizione del valore legale" con la creazione di n università che ad oggi sarebbero non riconosciute. :rolleyes:
Dream_River
27-12-2008, 15:15
Non si può togliere il valore legale al titolo di studio, altrimenti io poi come me lo guadagno il pane:fagiano:
Io ritengo la Filosofia importantissima, ma anche se mi ritrovassi con una laurea in 110 e lode in Filosofia senza il ben che minimo valore legale, non mi rimane che buttarmi in un carro di letame e poi andare ad abbracciare i miei cani (Più rif. che cit.):cry:
^TiGeRShArK^
27-12-2008, 15:31
Certo :fagiano:
Veramente è proprio il contrario. Abolendo il valore legale fai sì che ci sia concorrenza tra istituti ed i peggiori muoiano per selezione naturale. Idem i corsi di laurea inutili. Inoltre ci sarebbe l'interesse di produrre laureati con competenze ben spendibili e non creare corsi assurdi e semplicissimi cmq allettanti perchè permettono di avere punti in questo o quel concorso...
Da wikipedia:
I critici del "valore legale", partendo dall'assunto della sua esistenza, ritengono che esso abbia le seguenti colpe:
* la proliferazione degli atenei senza alcun legame con la qualità del servizio fornito;
* l'indifferenza dei corsi accademici nei confronti della realtà economica esterna;
* l'assenza di una reale competizione fra una sede universitaria e l'altra;
* l'eccesso di controllo pubblico sul sistema universitario;
* la fuga dei cervelli migliori fuori dei confini nazionali;
* il radicamento di una mentalità sociale conservativa che concentra l'interesse agli studi superiori solo sull'ottenimento del fatidico 'pezzo di carta'.
La richiesta "abolizionista", fatta propria per la prima volta da Luigi Einaudi, prendeva a modello l’esperienza dei modelli anglosassoni basati sull’assenza di controllo statale sui curricula, sulla competizione di qualità tra le istituzioni formative ai diversi livelli, sulla valutazione del valore dei titoli affidata al mercato e non allo Stato.
Eppure c’è già qualche uccello del malaugurio che non esita a parlare di difficoltà del riconoscimento della futura università da parte dello Stato, al punto da suggerire di abbandonare una volta per tutte l’idea dell’ateneo per concentrarsi esclusivamente sulla costruzione di una struttura che si dedichi solo alla formazione post-laurea. Non è dello stesso avviso Gaetano Quagliarello, che consiglia di “non richiedere affatto il riconoscimento” in modo da inaugurare una battaglia liberale per l’abolizione del valore legale del titolo di studio. “Così come Berlusconi ha rotto il monopolio pubblico nella televisione - spiega il professore - potrebbe farlo in campo universitario”.
Non mi pare che la loro idea dell'abolizione del valore legale c'entri molto con quanto scritto su wikipedia, invece tenderebbe pericolosamente alla situazione a cui facevo riferimento nel post precedente ;)
Doraneko
27-12-2008, 17:39
Questo è eccessivo, basta vedere i vari rankings ;) A parte l'UK e qualche polo d'eccellenza in Svizzera e altri paesi, le università USA sono ad un altro livello rispetto a quelle europee per molti fattori, anche molte di quelle pubbliche.
Non sto dicendo che le universita' USA facciano schifo eh!Sto dicendo che se da noi certe cose fossero fatte meglio (= come si deve), gli standard americani non ci sembrerebbero cosi' tanto eccezionali.Siamo noi che su certe cose siamo veramente messi male.
Lo dico anche per esperienza diretta.
Ho un nome per il futuro rettore!
http://www.hwupgrade.it/forum/member.php?u=240076
Questo è eccessivo, basta vedere i vari rankings ;) A parte l'UK e qualche polo d'eccellenza in Svizzera e altri paesi, le università USA sono ad un altro livello rispetto a quelle europee per molti fattori, anche molte di quelle pubbliche.
non direi
ho seguito alcune videolezioni registrate al MIT e a STANFORD e ti posso assicurare che il livello è identico a quello di università italiane come Padova, Bologna o il Politecnico
l'unica differenza è la retta che si paga per accederci e si nota : gli studenti di tali università sono molto pochi rispetto agli standard italiani e inoltre sono tutti molto giovani ... non troverai persone avanti con gli anni che cercano di completare la loro istruzione perché non possono più permetterselo.
forse per te questo è anche giusto ma nel nostro paese vige il principio del diritto allo studio
.....nel nostro paese vige il principio del diritto allo studio
Nel nostro paese si sta cercando di abolire i diritti che faticosamente si sono ottenuti, e questo grazie agli italiondi (tanto a loro frega solo che non gli si tocchi il loro orticello per il resto l'Italia puo' anche regredire all'eta' della pietra) che alle votazioni permettono a certi disonesti di governarci.
Il diritto all'informazione (pilotata e per la maggior parte in mano ad un unica persona), il diritto al lavoro (tutti precari e a progetto), il diritto alla giustizia (pur di farse leggi per pararsi il culo non si esita a demolire il sistema giudiziario invece di migliorarlo)
Mo adesso tocca al diritto all'istruzione e poi per chiudere in bellezza anche al diritto alla salute (non ci vorra' molto che vorranno introdurre il modello americano.. se non paghi ti lascio crepare)
Cmq sono ottimista come dice il PDC, so che gli italiani possono fare, e lo faranno, di peggio.
Ma il diritto allo studio , in questo caso , che c'entra?
mica qualcuno ha detto di abolire la statale ( per ora)
per dire, la bocconi esiste da un pezzo e non costa proprio due lire andarci, ma il resto del sistema universitario sta cmq lì
Doraneko
27-12-2008, 19:06
non direi
ho seguito alcune videolezioni registrate al MIT e a STANFORD e ti posso assicurare che il livello è identico a quello di università italiane come Padova, Bologna o il Politecnico
l'unica differenza è la retta che si paga per accederci
La retta non e' l'unica differenza e come viene svolta una lezione non e' tutto.
Contano molto anche le strutture.
Vai a vedere l'Universita' di Venezia.Ci sono degli insegnanti che sono ottimi ma le strutture sono di una deprimenza unica.
C'e' poco da tirare in ballo il prestigio delle citta' quando hai gli studenti che tra una lezione e l'altra non devono solo cambiare aula, bensi' QUARTIERE!!!
Ah, che ricordi...le corse per arrivare primi nelle aule perche' senno' dovevi stare in piedi o ascoltare la lezione da fuori dalla porta, i giorni che finivo prima ma non potevo tornare subito a casa perche' in strada c'era mezzo metro di acqua, le sedi in palazzi cosi' nuovi che quando camminavo sentivo i vetri degli armadi che facevano "tintintintin" e i pavimenti cosi' piani che se un armadio era vicino ad una porta, l'armadio e l'intelaiatura della porta non erano paralleli,...............
La retta non e' l'unica differenza e come viene svolta una lezione non e' tutto.
Contano molto anche le strutture.
Vai a vedere l'Universita' di Venezia.Ci sono degli insegnanti che sono ottimi ma le strutture sono di una deprimenza unica.
C'e' poco da tirare in ballo il prestigio delle citta' quando hai gli studenti che tra una lezione e l'altra non devono solo cambiare aula, bensi' QUARTIERE!!!
Ah, che ricordi...le corse per arrivare primi nelle aule perche' senno' dovevi stare in piedi o ascoltare la lezione da fuori dalla porta, i giorni che finivo prima ma non potevo tornare subito a casa perche' in strada c'era mezzo metro di acqua, le sedi in palazzi cosi' nuovi che quando camminavo sentivo i vetri degli armadi che facevano "tintintintin" e i pavimenti cosi' piani che se un armadio era vicino ad una porta, l'armadio e l'intelaiatura della porta non erano paralleli,...............
scusa tanto ma... se uno vuole aprire una università dentro Venezia questo è il MINIMO che deve aspettarsi , indipendentemente dal fatto che sia pubblica o privata .:stordita:
per fare un paragone dovresti chiedere come si trovano gli studenti di qualche altra università privata a venezia .
penso che anche loro abbiano parecchi problemi a frequentare con l'acqua alta ..........
Doraneko
27-12-2008, 19:20
scusa tanto ma... se uno vuole aprire una università dentro Venezia questo è il MINIMO che deve aspettarsi , indipendentemente dal fatto che sia pubblica o privata .:stordita:
per fare un paragone dovresti chiedere come si trovano gli studenti di qualche altra università privata a venezia .
penso che anche loro abbiano parecchi problemi a frequentare con l'acqua alta ..........
Eh, e' che la Ca' Foscari e' un po' vecchiotta...
cdimauro
28-12-2008, 06:19
Veramente è proprio il contrario. Abolendo il valore legale fai sì che ci sia concorrenza tra istituti ed i peggiori muoiano per selezione naturale. Idem i corsi di laurea inutili.
Il problema è che in Italia manca la cosa più importante: la meritocrazia.
Il tutto condito da un pizzico di cattolicesimo liberale che potrebbe, ad esempio, essere impartito al meglio da uomo della statura morale di don Gianni Baget Bozzo.
Ma lo stavano prendendo in giro con questa frase vero?
Uomo di statura morale?Chi?un ex-comunista convertito al Berlusconismo e che vede in Silvio il secondo figlio di Dio(e lo pensa davvero....)???
Quello non è manco uomo di statura,figuramoci se lo è anche moralmente!
Mio Dio,questi giornalisti non sanno più che inventarsi per servire e riverire i proprio padronincini.
È vomitevole,tra Bozzo e Verzè non so chi è peggio....
Dream_River
28-12-2008, 08:54
Ma cosa c'entra? Diritto allo studio non significa che sei libero di metterci 8 anni a laurearti e pagano gli altri (ricordo che il costo annuale di uno studente è di circa 5000€, solo in parte coperti dalle rette, il resto lo mette lo Stato), nè che tutti debbano riuscire ad accedere alle università prestigiose se non sono abbastanza capaci. E il sistema di borse di studio negli USA è imparagonabilmente migliore del nostro, non a caso la mobilità sociale è di diversi ordini di grandezza superiore alla nostra.
Volendo approfondire:
http://www.osservatorio-ricerca.it/nuovo/documenti_files/universitausa.pdf
Sul discorso dei laureati sono più che d'accordo con te, non esiste in nessun paese una forma di diritto che consenta di vivere a spese dello stato (Persino nei paesi con uno stato sociale fortissimo).
Sul sistema U.S.A sono più scettico, io sono più propenso per il sistema UK, almeno per le informazioni che sono riuscito a reperire
http://web.tiscalinet.it/drilsbergamo/sistema.htm
Dimmi che ne pensi, per qual che può valore tale link
D4rkAng3l
28-12-2008, 19:58
Non è dello stesso avviso Gaetano Quagliarello, che consiglia di “non richiedere affatto il riconoscimento” in modo da inaugurare una battaglia liberale per l’abolizione del valore legale del titolo di studio. “Così come Berlusconi ha rotto il monopolio pubblico nella televisione - spiega il professore - potrebbe farlo in campo universitario”.
Giusto...come rendere ancora più ignoranti gli italiani...già stanno spopolando troppo certi centri privati dove pagando ti vengono verbalizzati esami da non ben chiare procedure di riconoscimento di esperienza pregressa sul campo...che schifo :rolleyes: L'ennesima presa per il culo per tutti quegli studenti che si fanno un culo come una capanna e che poi magari devono andare all'esetero...pazienza....vorrà dire che in questo paese avremmo una classe di9rigente di ballerine, culine ed ochette varie...
Beh, molte lezioni frontali, una volta che sono fatte bene, non è che siano molto migliorabili...conta tutto il resto. Strutture, strumentazioni (per le discipline tecniche e scientifiche soprattutto), stimoli, dinamismo dell'ambiente...
http://ed.sjtu.edu.cn/rank/2005/ARWU2005_Top100.htm
Dai su, non diciamo assurdità ;)
non mi sembrano assurdità : il livello di istruzione impartito dal Politecnico di Milano è praticamente identico a quello del MIT , considera che quasi tutti i corsi hanno delle ore di laboratorio obbligatorie.
eppure uno studente del politecnico nella peggiore delle ipotesi paga solo 1/10 di quello che sborsa uno studente del MIT.
ehm...dal link precedente si evince che molte delle + grandi università sono negli USA...
Sul fatto che sono giovani, è un esclusiva italiana quella del fuori-corso come norma...costa carissima allo Stato, rallenta l'uscita dall'adolescenza e aggrava il "bamboccionismo".
Ma cosa c'entra? Diritto allo studio non significa che sei libero di metterci 8 anni a laurearti e pagano gli altri (ricordo che il costo annuale di uno studente è di circa 5000€, solo in parte coperti dalle rette, il resto lo mette lo Stato), nè che tutti debbano riuscire ad accedere alle università prestigiose se non sono abbastanza capaci. E il sistema di borse di studio negli USA è imparagonabilmente migliore del nostro, non a caso la mobilità sociale è di diversi ordini di grandezza superiore alla nostra.
Volendo approfondire:
http://www.osservatorio-ricerca.it/nuovo/documenti_files/universitausa.pdf
questo è un discorso molto complesso : alcune persone iniziano tardi perché devono prima cercarsi un lavoro non avendo dei genitori che possono mantenerle agli studi.
questo comporta la presenza di una piccola percentuale di laureati in età over 30 , 40 .
i "bamboccioni" fuoricorso di solito abbandonano dopo qualche anno e non hanno molto a che vedere con chi studia e lavora contemporaneamente.
e ti posso assicurare che se lavori 8 ore al giorno gli 8 anni che dici tu sono il minimo anzi... erano perché con la riforma Moratti, che inspiegabilmente è entrata in vigore pur essendo stata annullata dal governo Prodi, uno studente lavoratore deve impiegarci esattamente lo stesso tempo di uno frequentate : dopo 3 anni di fuori corso decade.
con la prima riforma non era così , a chi poteva dimostrare di lavorare venivano concessi 2 anni di proroga in considerazione della difficoltà aggiuntiva di dover fare 2 cose contemporaneamente.
ora con questa riforma è stato deciso che chi lavora non ha diritto a laurearsi .
e non venirmi a dire che uno studente fuori corso costa cifre folli allo stato perché io pago il massimo delle tasse , non frequento , non usufruisco di servizi alcuni erogati dall'Università (ad eccezione dell'accesso ai cataloghi elettronici della biblioteca , che però hanno un costo fisso annuale indipendente dal numero di utenti che vi accedono ) e mi limito ad andare in facoltà solo per far degli esami.
Doraneko
29-12-2008, 03:28
e non venirmi a dire che uno studente fuori corso costa cifre folli allo stato perché io pago il massimo delle tasse , non frequento , non usufruisco di servizi alcuni erogati dall'Università (ad eccezione dell'accesso ai cataloghi elettronici della biblioteca , che però hanno un costo fisso annuale indipendente dal numero di utenti che vi accedono ) e mi limito ad andare in facoltà solo per far degli esami.
Quoto.L'anno scorso per motivi di lavoro non ho fatto neanche un esame.
Pagando il massimo delle tasse, praticamente ho fatto una donazione all'universita'...
Quoto gli ultimi due interventi :O
Ziosilvio
29-12-2008, 09:07
Non si può togliere il valore legale al titolo di studio, altrimenti io poi come me lo guadagno il pane:fagiano:
Ho appena finito di leggere "L'università truccata" di Roberto Perotto.
L'autore, oltre ad argomentare a favore dell'abolizione del valore legale della laurea, fa osservare come càpiti che le banche possano preferire un laureato in filosofia o matematica con la sua creatività nell'affrontare i problemi ad un laureato in economia che di problemi sa affrontare solo quelli che ha visto sui libri.
D4rkAng3l
29-12-2008, 10:58
Ho appena finito di leggere "L'università truccata" di Roberto Perotto.
L'autore, oltre ad argomentare a favore dell'abolizione del valore legale della laurea, fa osservare come càpiti che le banche possano preferire un laureato in filosofia o matematica con la sua creatività nell'affrontare i problemi ad un laureato in economia che di problemi sa affrontare solo quelli che ha visto sui libri.
Si però come saprai bene un laureato in filosofia o matematic in una normale università è uno che è stato a lungo chino sui libri.
Saprai meglio di me dell'esistenza di tanti atenei privati dove ad esempio ti dicono: "hai lavorato 6 mesi come programmatore? bene gli esami di linguaggio C ti vengono direttamente verbalizzati, hai fatto esperienza in azienda come contabile? bene economia aziendale è come se l'hai gia fatto" e se a 30 anni hai gia lavoricchiato un minimo ti sei fatto mezza laurea...eh a sto punto facciamola prendere con i punti del latte :rolleyes:
Ziosilvio
29-12-2008, 12:02
Saprai meglio di me dell'esistenza di tanti atenei privati dove ad esempio ti dicono: "hai lavorato 6 mesi come programmatore? bene gli esami di linguaggio C ti vengono direttamente verbalizzati, hai fatto esperienza in azienda come contabile? bene economia aziendale è come se l'hai gia fatto" e se a 30 anni hai gia lavoricchiato un minimo ti sei fatto mezza laurea...eh a sto punto facciamola prendere con i punti del latte :rolleyes:
Meglio di te no, perché non me ne preoccupo; mi importa invece ottenere buoni contratti in università degne di questo nome.
Riconosco peraltro che l'argomento di cui sopra dovrebbe essere a favore dell'abolizione del valore legale della laurea: in un sistema in cui una laurea presa cui punti del latte non ha lo stesso valore di una presa alla Normale di Pisa, la laurea presa coi punti del latte finisce per estinguersi a causa della selezione naturale.
Doraneko
29-12-2008, 12:32
Ho appena finito di leggere "L'università truccata" di Roberto Perotto.
L'autore, oltre ad argomentare a favore dell'abolizione del valore legale della laurea, fa osservare come càpiti che le banche possano preferire un laureato in filosofia o matematica con la sua creatività nell'affrontare i problemi ad un laureato in economia che di problemi sa affrontare solo quelli che ha visto sui libri.
Ma scherzi?Posso anche capire se il laureato in filosofia/matematica in questione sia un tipo sveglio che dici "Uno cosi' lo voglio con me".
Ma se uno non sa niente di certe cose, non si puo' metterlo a fare quelle cose.
Ziosilvio
29-12-2008, 12:42
Ma scherzi?Posso anche capire se il laureato in filosofia/matematica in questione sia un tipo sveglio che dici "Uno cosi' lo voglio con me".
Ma se uno non sa niente di certe cose, non si puo' metterlo a fare quelle cose.
Innanzitutto: perché te la prendi con me? che c'entro io? :confused:
Prenditela con chi ha scritto il libro, se non sei d'accordo con quello che ci ha messo dentro.
Anzi, meglio: leggilo, prima, il libro. (Dovresti poterlo prendere in prestito alla biblioteca.)
In secondo luogo: ovviamente la cosa varia da laureato a laureato.
Ci sono sicurmente filosofi che sanno un po' di economia, e filosofi che non ne sanno nulla; così come economisti che sanno risolvere solo i problemi dei libri, ed economisti che sanno risolverne anche di nuovi.
Doraneko
29-12-2008, 16:42
Innanzitutto: perché te la prendi con me? che c'entro io? :confused:
Prenditela con chi ha scritto il libro, se non sei d'accordo con quello che ci ha messo dentro.
Anzi, meglio: leggilo, prima, il libro. (Dovresti poterlo prendere in prestito alla biblioteca.)
In secondo luogo: ovviamente la cosa varia da laureato a laureato.
Ci sono sicurmente filosofi che sanno un po' di economia, e filosofi che non ne sanno nulla; così come economisti che sanno risolvere solo i problemi dei libri, ed economisti che sanno risolverne anche di nuovi.
Ma non me la sto prendendo con te! :friend: :D
Il "Ma scherzi?" era inteso come "Ma davvero dice ste robe?".
Adesso non ho molto tempo per leggere e anche volendo sarebbe impossibile per me potermelo procurare :read:
Per quanto riguarda la seconda parte.Pur essendo giovane, per diversi motivi, ho fatto tanti lavori e avuto a che fare con tanta gente.
Mi rendo conto benissimo che per certi lavori il titolo di studio specifico sia superfluo e che la cosa che conta sia quanto uno e' sveglio e intelligente, perche' uno impara da quello che gli insegnano e dall'esperienza diretta.
In certi lavori pero' non e' cosi'.Certe cose devi averle studiate.
Pensa, nel peggiore dei casi, un medico che non ha studiato una cippa!!
Anche un banchiere secondo me deve aver studiato qualcosa, visto che in quell'ambito c'e' un linguaggio gergale molto ricco.
Comunque quello di togliere il valore legale ai titoli di studio, IMHO, e' solo una manovra per mettercelo nel :ciapet:
Tipo per svalutare i laureati, ecc... e pagarli sempre di meno.
Qua e' proprio il futuro dell'Italia che si sta intaccando come fa la ruggine col ferro...
Si, era in discussione la lunghezza degli studi, si può cominciare tardi e finire quando si deve finire (lavorando, in 6-8 anni la triennale è giusto, iscritto part-time).
Il problema è che la media di laurea triennale dove studio è 5 anni pieni, quasi 5,5. E di studenti lavoratori ce ne sono pochi.
.
la media può anche essere di 5.5 anni ma questo non significa che tutti quanti rientrano in tale media e non certo perché sono dei fannulloni.
i nuovi criteri che sono stati adottati sono assurdi e fallimentari : uno studente che non riesce a concludere nei 6 anni magari perché gli mancano 3 esami può riscriversi e i suoi crediti acquisiti verrebbero riconosciuti dal consiglio di laurea, ma dovrebbe in ogni caso ricominciare dal primo anno ... non facendo nulla se gli mancano esami del terzo .
il risultato è che invece di laurearsi in 7 anni si laurea in 9..... ma non a causa della sua lentezza.
StefAno Giammarco
30-12-2008, 00:11
Ho un nome per il futuro rettore!
http://www.hwupgrade.it/forum/member.php?u=240076
Penso sia lecito il vago sospetto che tu sia in polemica personale con claudioborghi, direi quasi in faida. Ti invito a non cercare lo scontro con lui ne dare adito a polemiche personali nei suoi confronti perché altrimenti inevitabilmente devo intervenire. A buon intenditor...
Penso sia lecito il vago sospetto che tu sia in polemica personale con claudioborghi, direi quasi in faida. Ti invito a non cercare lo scontro con lui ne dare adito a polemiche personali nei suoi confronti perché altrimenti inevitabilmente devo intervenire. A buon intenditor...
Si gioha, non si polemizza, almeno in questo caso!!! :D
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