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View Full Version : Giornale e Di Pietro


cornetto
25-12-2008, 20:29
Dal Giornale di Oggi

Mazzette, brogli, appalti truffa Viaggio nell’Italia dei Disvalori
di Gabriele Villa

«Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di niente». Che c’azzecca una delle più celebri citazioni di Oscar Wilde con quello che leggerete fra qualche riga? C’azzecca, fidatevi. Pensate che, prima o poi, sarà costretto anche lo stesso Antonio Di Pietro, vessillifero dei Valori d’Italia o dell’Italia dei Valori a riconoscere che quella massima c’azzecca. Perché quei suoi Valori conclamati e sbandierati, giorno dopo giorno stanno diventando sempre più Disvalori. Colpa di scivoloni, scandali e incidenti di percorso che hanno coinvolto soldati e militanti di quello che, così annunciò Di Pietro a suo tempo, sarebbe stato il partito più pulito del Paese. Peccato che nel partito della trasparenza il primo a incespicare più volte sia stato proprio il leader maximo.
Era il febbraio di quest’anno quando Di Pietro attirò l’attenzione della magistratura di Roma per appropriazione indebita, falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento dell’erogazione di fondi pubblici. Storie di presunte irregolarità commesse dall’ex pm nella gestione delle finanze nell’Italia dei Valori riguardo alle spese elettorali, alle movimentazioni dei conti del suo partito: in tutto, oltre 20 milioni di euro. Più l’antipatica questione di un assegno «non trasferibile» da 50mila euro destinato al partito ma ugualmente incassato da Di Pietro. Fatto sta che la Procura decise di rinviare a giudizio anche la deputata-tesoriera dell’Idv, Silvana Mura. Una bolla di sapone, qualcuno obietterà. Dissoltasi nell’aria all’arrivo dei prima caldi primaverili.
Eppure Di Pietro ci rimane male quando qualcuno, metti il Giornale, mette in piazza alcune sue debolezze. Per esempio il vizietto di giocare a Monopoli comprando case con soldi che non si capisce da quale parte e come arrivino. Tra il 2002 e il 2008 ha speso quattro milioni di euro per collezionare, assieme alla moglie Susanna Mazzoleni, immobili un po’ ovunque da Montenero, a Bergamo, a Milano, da Roma a Bruxelles. Lui non appare mai, fa tutto l’amministratore della sua società immobiliare An.to.cri (acronimo di Anna, Toto, Cristiano, i figli di Di Pietro) compagno di Silvana Mura. Siamo alle solite. Confusione di ruoli e ambiguità fra movimento e associazione con locazioni degli immobili di proprietà di Di Pietro al partito del medesimo. «Da noi c’è posto solo per candidati che oltre al certificato elettorale portano con sé anche il certificato penale», amava ripetere. Evidentemente si deve essere distratto in più d’una occasione se è vero come è vero che Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina, esponente Idv è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta su appalti truccati della Acqua latina, un giro da 15 milioni di euro. In Liguria due suoi consiglieri su tre hanno avuto problemi giudiziari. Gustavo Garifo, capogruppo provinciale dell’Idv di Genova, è stato ammanettato in ottobre per aver lucrato sugli incassi delle multe. Andrea Proto, consigliere comunale, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto. Giuliana Carlino, consigliere comunale Idv, indagata per aver falsificato migliaia di firme.
Per corruzione è finito in cella il segretario Idv di Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Vatiero. Mentre Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel Luglio del 1998 è stato accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio. Maurizio Feraudo, consigliere regionale calabrese, indagato per concussione (per anni avrebbe preteso un tot sullo stipendio da un suo autista) e truffa. A Foggia l’ex assessore ai Lavori pubblici e coordinatore provinciale del partito, Orazio Schiavone, è stato condannato a un mese e dieci giorni per esercizio abusivo della professione. Rudy D’Amico, un altro ex assessore dell’Idv, questa volta a Pescara, e rimasto coinvolto nell’inchiesta «Green Connection» sulla gestione del verde pubblico. E ancora per Aldo Michele Radice, portavoce Idv in Basilicata, consigliere del ministro Di Pietro il Pm ha chiesto 9 mesi per la raccomandazione di un manager sanitario.
Sorridete: perché c’è anche chi l’auto blu, pur non avendola assegnata, se la compra e utilizza lampeggiante e paletta in dotazione al Consiglio regionale. È Ciro Campana, fermato nei giorni scorsi a Napoli dai carabinieri. Campana non è un consigliere, ma un collaboratore esterno del capogruppo Idv, Cosimo Silvestro. Che abbia ancora una volta ragione Di Pietro? «Quando crescono le responsabilità, e la classe dirigente la devi trovare sul territorio - si difende - lo sa anche Gesù Cristo che ogni dodici c’è un Giuda».
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Magari é giá old...peró non l'ho visto in prima pagina.

seb87
25-12-2008, 20:32
una querela in più , una casa in più...e poi si lamentano se tonino ha tante case...:stordita:

Cfranco
25-12-2008, 21:37
Solito collage di mezze verità e mezze falsità solo per mettere un po' di merda sul ventilatore .
Il giornale di Silvio ci ha abituato a cose ben peggiori , ci aspettiamo il nuovo caso Telekom Serbia con qualche fido informatore appostato dietro la siepe a origliare che Di Pietro ha incassato qualche miliardo di euro .

wildsliver
25-12-2008, 21:41
a me fa sorridere tantissimo il fatto che sia così scrupoloso su DP quanto disattento sul resto del mondo :sofico:

cornetto
25-12-2008, 22:22
infatti ogni giorno cé qualcosa su DP..bah..non mi fido molto.
Anche se non considero DP il salvatore di tutti i mali come fanno molti qua sul forum.

Eriatarka
25-12-2008, 22:47
non è in prima pagina perchè..... sono (per lo più) cazzate!!!!
ci fossero almeno un paio di dati, così, giusto per dare una minima parvenza di informazione....

Eriatarka
25-12-2008, 22:54
non è in prima pagina perchè..... sono (per lo più) cazzate!!!!
ci fossero almeno un paio di dati, così, giusto per dare una minima parvenza di informazione....
---edit, ho perso 3 minuti su gooooooogle e ho trovato questo
http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article4020 24 gennaio 2008, com'è che salta fuori solo adesso? :read:

Dream_River
25-12-2008, 23:02
Leggere certe cose su un giornale come Il Giornale ha del grottesco, e non poco!

greasedman
25-12-2008, 23:37
Vi ricordate di Stazzeri e Corticchia?


C’erano una volta due carabinieri, il maresciallo Giovanni Strazzeri e il brigadiere Felice Corticchia. Lavoravano alla procura di Milano. L’11 settembre 96, nel bel mezzo del processo a Berlusconi per le mazzette alla Guardia di Finanza, Strazzeri si presenta “spontaneamente” alla procura di Brescia per rivelare le clamorose malefatte del pool milanese: Di Pietro passava verbali segreti ai cronisti, molestava le giornaliste, si riuniva con i colleghi per distruggere politicamente Berlusconi, fabbricava prove false e concordava con Violante il famoso invito a comparire al cavaliere.

Da chi ha saputo, Strazzieri, queste notizie-bomba?
Da tre colleghi, dice lui: Tortorici, Triolo e Corticchia. I primi due smentiscono tutto. Corticchia invece, sempre “spontaneamente”, corre a Brescia e conferma. È il 23 ottobre: “Di Pietro voleva rovesciare Berlusconi per prendere il suo posto al Governo, per questo lasciò la magistratura”. Tutto è ancora segreto, fuorché per Berlusconi che, il 23 novembre, forse ispirato dall’arcangelo Gabriele, rivela che a Brescia stanno per emergere “notizie agghiaccianti” sul “ribaltone” del 1994. Il 12 dicembre si presenta lui stesso a Brescia per “aiutare” quella procura a fare piena luce.

L’Italia intera attende col fiato sospeso di saperne di più. Intanto viene sentita la giornalista, presunta molestata, Renata F. la quale nega tutto: “Mai subìto avances da Di Pietro, mai saputo nulla delle sue mire politiche”. Ma a Brescia sembrano credere ai due carabinieri, così la giornalista denuncia tutto a Gerardo D’Ambrosio: “Conosco Corticchia da anni, era lui che mi passava i verbali di Mani Pulite. Nel ’95 lasciò l’Arma e si vantò di essere diventato ricco perché lavorava per il gruppo Berlusconi.

Fu allora che mi chiese di andare a Brescia ad accusare Di Pietro di molestie sessuali, promettendomi in cambio l’assunzione alla Fininvest”. Sul caso indaga Ilda Boccassini. E scopre che il giovane brigadiere ha gettato la divisa nel dicembre ’95. Da allora il suo tenore di vita è balzato alle stelle. Corticchia, che guadagnava due milioni al mese ed era sempre in rosso con le banche, ha appena acquistato una villa a Santo Domingo per 95mila dollari e ha affitto un appartamento in zona Brera.

Annuncia agli amici che sta per diventare sceneggiatore tv e sui suoi conti, finalmente floridi, versa in un anno la bellezza di 250 milioni i contanti. Corona anche il sogno di pubblicare due libri, “Orrore giudiziario” e “Benito Mussolini assolto per non aver commesso il fatto”. Alle presentazioni accorrono i camerati Assunta Almirante, Ignazio La Russa e altri. Dai tabulati del suo cellulare, risultano 35 telefonate in sei mesi con Emilio Fede, suo vecchio amico, che lo incontra a Milano 2 e gli procura un appuntamento con Berlusconi ad Arcore.

Naturalmente le “notizie agghiaccianti” contro il pool se le erano inventate di sana pianta i due carabinieri. I giudici di Brescia li arrestano per calunnia aggravata il 1 febbraio ’97. Il processo dovrebbe accertare il mandante e il misterioso finanziatore del brigadiere-scrittore. Ma questi, assistito dall’avvocato onorevole Michele Saponara (Forza Italia), opta opportunamente per il patteggiamento: 1 anno e 9 mesi di reclusione, con la condizionale, per calunnia aggravata. Risparmiando a Fede e Berlusconi l’imbarazzo di un interrogatorio in tribunale.

E spalancando al neopregiudicato una nuova luminosa carriera. Dove? Alla Fiera di Milano, dove il presidente Flavio Cattaneo, amico di famiglia dei Berlusconi, lo assume come consulente a 70 milioni all’anno per “vigilare” sui furti alle esposizioni. L’uomo giusto al posto giusto....

Ovviamente nell'archivio del sito del Giornale non ve n'è più traccia...


Non dimenticate mai che questo non è un paese normale con un governo normale di una destra normale...

^TiGeRShArK^
26-12-2008, 01:11
senza nemmeno leggere, avendo visto solo il titolo del thread...
io dico che l'ha scritto il solito Facci sulla fiducia...
c'ho preso? :p

^TiGeRShArK^
26-12-2008, 01:17
senza nemmeno leggere, avendo visto solo il titolo del thread...
io dico che l'ha scritto il solito Facci sulla fiducia...
c'ho preso? :p
azz...
ho sbagliato.. :sob:
vabbè..
tanto le falsità scritte sul giornale in questi casi sono sempre quelle, chiunque le scriva...
Davvero curioso notare come facciano le pulci a di pietro su fatti assolutamente non rilevanti penalmente (come certificato in sede giudiziaria) e invece tacciano completamente sui fatti scomodi che riguardano il loro lider maximo. :)

luxorl
26-12-2008, 08:20
Ma ancora sta storia? Ma sono andati in loop? e basta! :doh:
Ma magari approfondire cose più vere e drammatiche come il furto tramite corruzione di giudici della Mondadori? Oppure quelle simpatiche mazzete date a Mills? oppure ancora quella simpaticissima condanna in primo grado per associazione mafiosa al fondatore di Forza Italia? oppure quella fantastica condanna per aver detto il falso sulla iscrizione alla P2 di tessera n° 1816? oppure perché non spendere due righe su come è stato costruito l'impero mediatico di mediaset? O perché non raccontare di come il nano ha ribaltato un risultato elettorale facendo il magnaccia? continuo? :asd:

first register
26-12-2008, 13:38
Dal Giornale di Oggi

Mazzette, brogli, appalti truffa Viaggio nell’Italia dei Disvalori
di Gabriele Villa

«Al giorno d’oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di niente». Che c’azzecca una delle più celebri citazioni di Oscar Wilde con quello che leggerete fra qualche riga? C’azzecca, fidatevi. Pensate che, prima o poi, sarà costretto anche lo stesso Antonio Di Pietro, vessillifero dei Valori d’Italia o dell’Italia dei Valori a riconoscere che quella massima c’azzecca. Perché quei suoi Valori conclamati e sbandierati, giorno dopo giorno stanno diventando sempre più Disvalori. Colpa di scivoloni, scandali e incidenti di percorso che hanno coinvolto soldati e militanti di quello che, così annunciò Di Pietro a suo tempo, sarebbe stato il partito più pulito del Paese. Peccato che nel partito della trasparenza il primo a incespicare più volte sia stato proprio il leader maximo.
Era il febbraio di quest’anno quando Di Pietro attirò l’attenzione della magistratura di Roma per appropriazione indebita, falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento dell’erogazione di fondi pubblici. Storie di presunte irregolarità commesse dall’ex pm nella gestione delle finanze nell’Italia dei Valori riguardo alle spese elettorali, alle movimentazioni dei conti del suo partito: in tutto, oltre 20 milioni di euro. Più l’antipatica questione di un assegno «non trasferibile» da 50mila euro destinato al partito ma ugualmente incassato da Di Pietro. Fatto sta che la Procura decise di rinviare a giudizio anche la deputata-tesoriera dell’Idv, Silvana Mura. Una bolla di sapone, qualcuno obietterà. Dissoltasi nell’aria all’arrivo dei prima caldi primaverili.
Eppure Di Pietro ci rimane male quando qualcuno, metti il Giornale, mette in piazza alcune sue debolezze. Per esempio il vizietto di giocare a Monopoli comprando case con soldi che non si capisce da quale parte e come arrivino. Tra il 2002 e il 2008 ha speso quattro milioni di euro per collezionare, assieme alla moglie Susanna Mazzoleni, immobili un po’ ovunque da Montenero, a Bergamo, a Milano, da Roma a Bruxelles. Lui non appare mai, fa tutto l’amministratore della sua società immobiliare An.to.cri (acronimo di Anna, Toto, Cristiano, i figli di Di Pietro) compagno di Silvana Mura. Siamo alle solite. Confusione di ruoli e ambiguità fra movimento e associazione con locazioni degli immobili di proprietà di Di Pietro al partito del medesimo. «Da noi c’è posto solo per candidati che oltre al certificato elettorale portano con sé anche il certificato penale», amava ripetere. Evidentemente si deve essere distratto in più d’una occasione se è vero come è vero che Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina, esponente Idv è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta su appalti truccati della Acqua latina, un giro da 15 milioni di euro. In Liguria due suoi consiglieri su tre hanno avuto problemi giudiziari. Gustavo Garifo, capogruppo provinciale dell’Idv di Genova, è stato ammanettato in ottobre per aver lucrato sugli incassi delle multe. Andrea Proto, consigliere comunale, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto. Giuliana Carlino, consigliere comunale Idv, indagata per aver falsificato migliaia di firme.
Per corruzione è finito in cella il segretario Idv di Santa Maria Capua Vetere, Gaetano Vatiero. Mentre Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel Luglio del 1998 è stato accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio. Maurizio Feraudo, consigliere regionale calabrese, indagato per concussione (per anni avrebbe preteso un tot sullo stipendio da un suo autista) e truffa. A Foggia l’ex assessore ai Lavori pubblici e coordinatore provinciale del partito, Orazio Schiavone, è stato condannato a un mese e dieci giorni per esercizio abusivo della professione. Rudy D’Amico, un altro ex assessore dell’Idv, questa volta a Pescara, e rimasto coinvolto nell’inchiesta «Green Connection» sulla gestione del verde pubblico. E ancora per Aldo Michele Radice, portavoce Idv in Basilicata, consigliere del ministro Di Pietro il Pm ha chiesto 9 mesi per la raccomandazione di un manager sanitario.
Sorridete: perché c’è anche chi l’auto blu, pur non avendola assegnata, se la compra e utilizza lampeggiante e paletta in dotazione al Consiglio regionale. È Ciro Campana, fermato nei giorni scorsi a Napoli dai carabinieri. Campana non è un consigliere, ma un collaboratore esterno del capogruppo Idv, Cosimo Silvestro. Che abbia ancora una volta ragione Di Pietro? «Quando crescono le responsabilità, e la classe dirigente la devi trovare sul territorio - si difende - lo sa anche Gesù Cristo che ogni dodici c’è un Giuda».
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Magari é giá old...peró non l'ho visto in prima pagina.

nessuna condanna.... :D :D
nessuna norma "ad personam" :d :D

Xile
26-12-2008, 15:14
Vi ricordate di Stazzeri e Corticchia?



Ovviamente nell'archivio del sito del Giornale non ve n'è più traccia...


Non dimenticate mai che questo non è un paese normale con un governo normale di una destra normale...

Ah se non ci fossero i beceri che spifferano tutto per farsi belli :D

atinvidia284
26-12-2008, 16:37
Non capisco davvero che senso abbia postare una specie di "articolo" la cui fonte è un giornale acquistato da Berlusconi negli anni novanta.

L'unica cosa che mi dispiace è che ci rimetta la natura con una tale quantità di carta sprecata non adatta neanche a pulirsi il sederino.

omen_
26-12-2008, 21:37
Dal Giornale di Oggi



Magari é giá old...peró non l'ho visto in prima pagina.

non e che e' old... e' il riassunto delle puntate precdenti.. hanno preso un 4/5 righe per ogni articolo, e ne uscito l'aborto sopra...