gigio2005
15-12-2008, 20:59
http://www.salernopress.it/Portals/7/DE%20LUCA%20VINCENZO.jpg
De Luca parla da governatore «Regione, tutto da cambiare»
DALL’INVIATO ADOLFO PAPPALARDO
Villaricca. La sua galoppata verso Palazzo Santa Lucia è iniziata. Parla Vincenzo De Luca. E lo fa, non solo brandendo i suoi storici cavalli di battaglia come la sicurezza e i rifiuti, ma anche lanciando quello che è un programma di governo per la Regione e scagliando un attacco al segretario Pd Luigi Nicolais («Ai dirigenti provinciali dico: zitti, state zitti almeno per tre mesi e lavorate, se ne siete capaci, per l’unità del partito. Perché un’intervista in più non cambierà il mondo») e contro le correnti («Ne abbiamo più che nella Dc, ma lì almeno c’era un’identità. Noi ancora non l’abbiamo»). Il sindaco di Salerno, questa volta, non esterna (come fa ogni venerdì) da una tv locale ma nella sala della giunta del municipio di Villaricca: invitato a parlare di «Buona amministrazione e sicurezza». Accanto a lui i colleghi sindaci Pd di Calvizzano (Giuseppe Granata), Mugnano (Daniele Palumbo), Marano (Salvatore Perrotta) e Villaricca (Lello Topo) che lo lodano («L’esempio della buona politica») e gli chiedono istintivamente un aiuto. Che si tratti dell’istituendo tribunale di Giugliano o della bretella da aprire alle spalle della Auchan. Come se fosse già stato designato dal partito per la corsa alla Regione. Quando? Per la scadenza naturale del 2010 come afferma l’ex deputato che, sorpresa, non chiede la testa dell’attuale governatore: «Tutti sui giornali, in questa settimana, a discutere della dimissioni di Iervolino e Bassolino: uno spettacolo penoso. A questi dico di stare zitti. Questa stagione politica si va concludendo ma vediamo di farla finire nel migliore di modi e non perdiamo i fondi Ue 2009. Non perdiamo tempo, quindi, a chiedere le dimissioni di questa giunta regionale perché i consiglieri non rinunceranno mai ai loro 15mila euro al mese. Il mio appello è solo a concludere dignitosamente questa stagione politica. Che sia chiusa, lo diranno gli storici, ma a mio avviso è tramontata definitivamente». Poi incalza: «Il programma della Regione - scandisce in modo impersonale - dovrà essere caratterizzato da una sola cosa: cambiare tutto». Come lo dice subito dopo, con tre chiavi d’intervento. Nell’ordine: meno burocrazia, rilancio del turismo sul litorale domizio e rottamazione dei quartieri della paura. Ed in mezzo un sogno: «Togliere di mezzo i cortei di disoccupati che rendono invivibile una città stupenda come Napoli. Sono solo professionisti della protesta e della cagnara che, nella maggior parte dei casi, hanno case di proprietà. C’erano anche a Salerno, ora sono solo un ricordo». Epperò è sulla sburocratizzazione che il sindaco (rinviato a giudizio venerdì per l’inchiesta Sea Park) miete più consensi tra i colleghi: «Occorre cancellare il 90% dei passaggi, pareri e contropareri che danno ai burocrati un potere enorme. Vedo una sofferenza qui a Nord di Napoli. Voi amministrate un territorio di mezzo milione di persone e girate con il cappello in mano per chiedere risorse per lo sviluppo. Basta, occorre rifare tutto» ripete prima di passare a Secondigliano e alle altre «periferie della paura». «Luoghi dove vivi e cammini con la paura addosso e i più giovani, i migliori, scappano per emigrare. Occorre rottamarli un po’ alla volta questi quartieri. Grandi programmi, certo, ma - dice - così innalzeremo la qualità urbana, creeremo sviluppo per le imprese e posti di lavoro. Difficile? Non bisogna essere Roosevelt ma occorre abnegazione per amministrare e non solo per dare interviste». E, infine, si gira come a guardare verso il litorale domizio: «La guerra contro i Casalesi, uniti la vinceremo e quel litorale, un luogo oggi distrutto da incuria e malaffare, sarà una miniera d’oro tanto sarà capace di attrarre turisti. E ad investirci verranno imprenditori da tutto il mondo».
http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/page_view.php?pbk=1&Date=20081215&Edition=NAZIONALE&Section=NAZIONALE&Number=29&vis=G
LO VOGLIO COME IMPERATORE DEL MONDO! :D
De Luca parla da governatore «Regione, tutto da cambiare»
DALL’INVIATO ADOLFO PAPPALARDO
Villaricca. La sua galoppata verso Palazzo Santa Lucia è iniziata. Parla Vincenzo De Luca. E lo fa, non solo brandendo i suoi storici cavalli di battaglia come la sicurezza e i rifiuti, ma anche lanciando quello che è un programma di governo per la Regione e scagliando un attacco al segretario Pd Luigi Nicolais («Ai dirigenti provinciali dico: zitti, state zitti almeno per tre mesi e lavorate, se ne siete capaci, per l’unità del partito. Perché un’intervista in più non cambierà il mondo») e contro le correnti («Ne abbiamo più che nella Dc, ma lì almeno c’era un’identità. Noi ancora non l’abbiamo»). Il sindaco di Salerno, questa volta, non esterna (come fa ogni venerdì) da una tv locale ma nella sala della giunta del municipio di Villaricca: invitato a parlare di «Buona amministrazione e sicurezza». Accanto a lui i colleghi sindaci Pd di Calvizzano (Giuseppe Granata), Mugnano (Daniele Palumbo), Marano (Salvatore Perrotta) e Villaricca (Lello Topo) che lo lodano («L’esempio della buona politica») e gli chiedono istintivamente un aiuto. Che si tratti dell’istituendo tribunale di Giugliano o della bretella da aprire alle spalle della Auchan. Come se fosse già stato designato dal partito per la corsa alla Regione. Quando? Per la scadenza naturale del 2010 come afferma l’ex deputato che, sorpresa, non chiede la testa dell’attuale governatore: «Tutti sui giornali, in questa settimana, a discutere della dimissioni di Iervolino e Bassolino: uno spettacolo penoso. A questi dico di stare zitti. Questa stagione politica si va concludendo ma vediamo di farla finire nel migliore di modi e non perdiamo i fondi Ue 2009. Non perdiamo tempo, quindi, a chiedere le dimissioni di questa giunta regionale perché i consiglieri non rinunceranno mai ai loro 15mila euro al mese. Il mio appello è solo a concludere dignitosamente questa stagione politica. Che sia chiusa, lo diranno gli storici, ma a mio avviso è tramontata definitivamente». Poi incalza: «Il programma della Regione - scandisce in modo impersonale - dovrà essere caratterizzato da una sola cosa: cambiare tutto». Come lo dice subito dopo, con tre chiavi d’intervento. Nell’ordine: meno burocrazia, rilancio del turismo sul litorale domizio e rottamazione dei quartieri della paura. Ed in mezzo un sogno: «Togliere di mezzo i cortei di disoccupati che rendono invivibile una città stupenda come Napoli. Sono solo professionisti della protesta e della cagnara che, nella maggior parte dei casi, hanno case di proprietà. C’erano anche a Salerno, ora sono solo un ricordo». Epperò è sulla sburocratizzazione che il sindaco (rinviato a giudizio venerdì per l’inchiesta Sea Park) miete più consensi tra i colleghi: «Occorre cancellare il 90% dei passaggi, pareri e contropareri che danno ai burocrati un potere enorme. Vedo una sofferenza qui a Nord di Napoli. Voi amministrate un territorio di mezzo milione di persone e girate con il cappello in mano per chiedere risorse per lo sviluppo. Basta, occorre rifare tutto» ripete prima di passare a Secondigliano e alle altre «periferie della paura». «Luoghi dove vivi e cammini con la paura addosso e i più giovani, i migliori, scappano per emigrare. Occorre rottamarli un po’ alla volta questi quartieri. Grandi programmi, certo, ma - dice - così innalzeremo la qualità urbana, creeremo sviluppo per le imprese e posti di lavoro. Difficile? Non bisogna essere Roosevelt ma occorre abnegazione per amministrare e non solo per dare interviste». E, infine, si gira come a guardare verso il litorale domizio: «La guerra contro i Casalesi, uniti la vinceremo e quel litorale, un luogo oggi distrutto da incuria e malaffare, sarà una miniera d’oro tanto sarà capace di attrarre turisti. E ad investirci verranno imprenditori da tutto il mondo».
http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/page_view.php?pbk=1&Date=20081215&Edition=NAZIONALE&Section=NAZIONALE&Number=29&vis=G
LO VOGLIO COME IMPERATORE DEL MONDO! :D