IpseDixit
06-12-2008, 12:12
:rolleyes:
ROMA - Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici si è incatenato, a Roma, di fronte all'edificio che ospita sia Repubblica che l'Espresso. Una clamorosa iniziativa, la sua, compiuta per protestare contro il modo con cui i due giornali hanno trattato la vicenda politica innestata dall'inchiesta giudiziaria Fondiaria-Sai.
Una vicenda riportata con ampia eco da tutti i media, in questi giorni. Che ha coinvolto alcuni esponenti della sua giunta, e che ha lambito anche lui (per il caso della costruzione dell nuovo stadio). Facendo esplodere - insieme al caso analogo del comune di Napoli - la "questione morale" all'interno del partito democratico.
Domenici si è legato con una catena a un palo, con tre giri intorno alla vita e con tanto di lucchetto. Ed espone un cartello con su scritto "sì alla difesa della onorabilità e della dignità".
"Difendo la mia onorabilità - spiega il sindaco a Repubblica.it - messa in dubbio dagli articoli dell'Espresso e di Alberto Statera su Repubblica. Sono qui per sottolineare la correttezza mia e dell'ammistrazione".
ROMA - Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici si è incatenato, a Roma, di fronte all'edificio che ospita sia Repubblica che l'Espresso. Una clamorosa iniziativa, la sua, compiuta per protestare contro il modo con cui i due giornali hanno trattato la vicenda politica innestata dall'inchiesta giudiziaria Fondiaria-Sai.
Una vicenda riportata con ampia eco da tutti i media, in questi giorni. Che ha coinvolto alcuni esponenti della sua giunta, e che ha lambito anche lui (per il caso della costruzione dell nuovo stadio). Facendo esplodere - insieme al caso analogo del comune di Napoli - la "questione morale" all'interno del partito democratico.
Domenici si è legato con una catena a un palo, con tre giri intorno alla vita e con tanto di lucchetto. Ed espone un cartello con su scritto "sì alla difesa della onorabilità e della dignità".
"Difendo la mia onorabilità - spiega il sindaco a Repubblica.it - messa in dubbio dagli articoli dell'Espresso e di Alberto Statera su Repubblica. Sono qui per sottolineare la correttezza mia e dell'ammistrazione".