View Full Version : Parigi: la gestione dell'acqua torna in mani pubbliche
Dopo oltre vent'anni di disastrosa gestione privata, la distribuzione dell'acqua potabile a Parigi sta per tornare finalmente in mano al Comune parigino.
A sancirlo, sarà il voto di oggi in seno all'assemblea comunale, mentre il passaggio di consegne avverrà compiutamente entro i primi mesi del 2010.
Nel 1985 le multinazionali Suez e Veolia si erano accaparrate la gestione delle acque parigine con la complicità di Chirac ed in un clima politico in cui si riteneva che la gestione privata fosse sempre la soluzione migliore, indipendentemente dalle caratteristiche del bene e del mercato di riferimento.
Sono stati vent'anni di abusi, prezzi "gonfiati" e casi talora clamorosi di corruzione. I prezzi sono schizzati alle stelle, tanto da portare a margini di profitto enormi per le grandi multinazionali dell'acqua.
Per contro, non ci sono stati cambiamenti di rilievo sotto il profilo della qualità dei servizi.
Ancora una volta, è emerso come la gestione privata, in mancanza di un sistema concorrenziale, implica sistematicamente un aumento dei prezzi, senza un contestuale miglioramento della qualità, e questo indipendentemente da qualsiasi tentativo di regolamentazione contenuto nei contratti di assegnazione, sempre poi facilmente aggirabili nella loro attuazione concreta.
In Francia tre quarti della gestione delle acque è oggi in mano ai privati, ma la speranza è che, sul modello parigino, il ruolo pubblico torni ad essere prevalente anche nelle altre zone del Paese.
http://sostenibile.blogosfere.it/2008/11/parigi-la-gestione-dellacqua-torna-in-mani-pubbliche.html
da noi stanno facendo il contrario :muro:
da noi stanno facendo il contrario :muro:
saranno le stesse multinazionali ceh non potendo più mangiare in francia mageranno in italia...
da noi stanno facendo il contrario :muro:
con la benedizione del governo :stordita:
gabi.2437
27-11-2008, 14:51
con la benedizione del governo :stordita:
E anche degli elettori perchè "ora si che finalmente riducono gli sprechi!!!!" :help:
Questa fa il paio con la notizia degli investimenti Francesi nelle energie rinnovabili che ho postato la scorsa settimana.
Loro vanno avanti, noi restiamo al palo :D :muro:
LuVi
Freeskis
27-11-2008, 18:37
Questa fa il paio con la notizia degli investimenti Francesi nelle energie rinnovabili che ho postato la scorsa settimana.
Loro vanno avanti, noi restiamo al palo :D :muro:
LuVi
più che restiamo al palo io direi che restiamo sempre SUL palo ( :ciapet: )
sempre in controtendenza.. sempre indietro.. sempre gli ultimi a capire le cose..
circa 4 anni fa andai a Parigi
ricordo che in giro non c'era una fontana manco a morire
avevo sete, andai in un bar in zona Tour Eiffel: 2,50 € per una bottiglietta d'acqua da mezzo litro (praticamente 5 € al litro)
col caxxo che la comprai...
spero che mettano qualche fontana ora
é talmente cara l'acqua che la pago in maniera forfettaria nelle spese di condominio...
è ovvio che deve restare sotto gestione pubblica, le aziende private sono fatte per fare più soldi possibili, e nel caso dell'acqua si può solo tradurre in un prezzo più alto o una qualità peggiore.
Sanità e gestione dell'acqua DEVONO restare pubbliche.
E' ovvio che il privato mira al massimo profitto. Se ne frega di mettere a posto la rete, gli basta alzare le tariffe per fare profit.
Dream_River
28-11-2008, 08:28
Sanità e gestione dell'acqua DEVONO restare pubbliche.
Aggiungerei anche l'Istruzione giusto per non fare un elenco ma mettere solo le cose più importanti che devono essere in mano allo stato
Comunque, sono molto contento per i Parigini:)
^TiGeRShArK^
28-11-2008, 12:13
é talmente cara l'acqua che la pago in maniera forfettaria nelle spese di condominio...
Quindi non puoi parlare dato che non hai la minima idea di quanto costi visto che la paghi in maniera forfettaria :)
Ma per caso tu eri uno di quelli che cercavano di dimostrare come la gestione privata dell'acqua avrebbe portato ad un abbassamento dei prezzi? :)
ConteZero
28-11-2008, 12:20
Tra l'altro da loro l'acqua è POTABILE!
Necromachine
28-11-2008, 13:10
sempre in controtendenza.. sempre indietro.. sempre gli ultimi a capire le cose..
Non è che siamo gli ultimi a capire ... credo che lo sappiano benissimo tutti che l'acqua è meglio rimanga pubblica, persino berlusconi o coloro che vorrebbero privatizzarla :D .
Però si parla di soldi, tanti, e l'attuale classe politica non mi sembra esattamente integerrima :stordita: ... l'importante è fare l'affare per ora.
:muro:
marchigiano
28-11-2008, 13:43
quelli che criticano la privatizzazione dell'acqua non dicono niente della privatizzazione delle autostrade?
Zenstation
28-11-2008, 13:48
con la benedizione del governo :stordita:
E dell'opposizione!!!
:mbe:
Zenstation
28-11-2008, 13:50
quelli che criticano la privatizzazione dell'acqua non dicono niente della privatizzazione delle autostrade?
No, criticano pure quella, SOLO che la privatizzazione dell'acqua è ancora più grave!!!
Freeskis
28-11-2008, 13:52
quelli che criticano la privatizzazione dell'acqua non dicono niente della privatizzazione delle autostrade?
hai un concetto di priorità un po sballato
Zenstation
28-11-2008, 15:31
hai un concetto di priorità un po sballato
E, comunque, è gravissimo privatizzare pure quelle, dato che hanno costi di manutenzione bassissimi rispetto alle palate di soldi che entrano ogni giorni ai caselli autostradali...
Soldi che potrebbero andare a finanziare la sanità, la scuola e altri servizi per i cittadini, anziché a un privato!!!
:mad:
^TiGeRShArK^
28-11-2008, 15:37
hai un concetto di priorità un po sballato
*
Gli enti locali si mobilitano contro la privatizzazione dell'acqua
ROMA
Erano agguerriti i sindaci e gli assessori riuniti a Roma il 21 novembre nella sala della Pace della Provincia per dar vita alla costituzione del Coordinamento nazionale degli enti locali per l’acqua pubblica.
Rappresentano centinaia di migliaia di cittadini che da Castellammare di Stabia ad Aprilia, città dove si è dato appuntamento il Secondo Forum italiano dei movimenti per l'acqua (22-23 novembre), dall'agrigentino all'area dell'astigiano, formano comitati civici e aprono vertenze sul territorio per contrastare il passo all'incedere della privatizzazione del servizio idrico. Così il conflitto sull'acqua in Italia comincia a mostrare proporzioni rilevanti ed implicazioni inedite.
L'oggetto della contestazione e della mobilitazione straordinaria è un articolo, il 23bis, inserito come modifica apportata in sede di conversione al decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, e approvato dalla Camera il 5 agosto scorso (legge 133/2008).
La norma in questione se da un lato ribadisce il regime di proprietà pubblica delle reti, dall'altro conferma la possibilità di affidamento a soggetti privati della gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, nel cui quadro è fatto rientrare il servizio idrico, introducendo l'obbligo del ricorso in via ordinaria alla procedura di evidenza pubblica. D'altro canto, si prescrive che le concessioni rilasciate non mediante gara cessino entro il 31 dicembre del 2010. Viene infine ad essere sottoposta a condizioni restrittive, anche se fatta salva, la possibilità di affidamenti diretti a favore di società in house, cioè a capitale totalmente pubblico.
In sostanza, nel nuovo contesto normativo predisposto dal governo diventa più difficile contenere e limitare il processo di privatizzazione in corso che ha preso le mosse a partire dalla legge Galli del 1994.
Ma l'opposizione, fuori dalle aule parlamentari, non si placa e tende a compattarsi coinvolgendo vari soggetti, per giunta assumendo diversi profili ed iniziative.
Tre Regioni, Piemonte, Liguria e Emilia Romagna hanno impugnato per incostituzionalità l’art. 23 bis. Nei prossimi mesi è atteso lo svolgimento del referendum promosso da ben 144 comuni della Lombardia per l'abrogazione di alcuni articoli della legge regionale 18/2006 grazie a cui si è stabilita la consegna ai privati dell'erogazione dell'acqua.
Nella zona di Latina, gli abitanti contro le superbollette imposte da Acqualatina, controllata per il 49% dalla multinazionale francese Veolia, moltiplicano i loro sforzi per evitare gli esosi aumenti e denunciare l'illegittimo distacco dei contatori. Nello stesso tempo, in Sicilia, i sindaci della provincia di Agrigento si coalizzano per rescindere il contratto con la Girgenti Acque Spa, responsabile di gravi disservizi, e fanno fronte comune con le associazioni di base onde impedire che la società privata imposta dal commissario ad acta della Regione s'impossessi dell'acquedotto.
Il baricentro di questa radicata protesta consiste nella proclamazione del principio che l'acqua è un bene comune nonché diritto inalienabile e inviolabile di ogni persona. Deve perciò ritornare interamente nelle mani dell'autorità pubblica, seguendo l'esempio di Parigi, che si appresta a ristabilire la gestione municipale del servizio idrico, togliendola a Suez e Veolia, i due più importanti operatori privati del settore esistenti al mondo.
Quello che si chiede, insomma, è una gestione razionale, solidale e non speculativa delle risorsa acqua che deve essere sottratta alla logica del mercato.
Sotto l'egida del profitto, come dimostrano gli studi di Water remunicipalisation tracker, le tariffe vengono gonfiate, cresce inefficienza e obsolescenza dei servizi. A rimetterci è l'utenza, soprattutto la parte della popolazione con minor reddito.
Nel 2007 le famiglie italiane, secondo un dossier dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, hanno speso in media circa 230 euro in più, mentre l'Istat, nel rapporto sullo stato degli acquedotti 2008, segnala un regresso nella capacità di distribuzione della rete idrica confrontata con i livelli del 1999.
Sicché il “business dell'acqua” non produce miglioramento ed efficienza ma evidenzia vizi congeniti e spreco di denaro. Avvantaggia pochi manager e alimenta inutili e costose consulenze tecniche. Inoltre, di frequente i grandi gruppi agiscono con condotte illecite per falsare e distorcere il meccanismo concorrenziale, cosa che ha portato l'Antitrust ad applicare pesanti sanzioni pecuniarie nei riguardi di Acea spa e Suez Environnement S.A.
Il sistema di privatizzazione dell'acqua sembra dunque irrimediabilmente entrare in rotta di collisione con l'interesse generale di molte comunità italiane che rivendicano, a giusto titolo, il primato del pubblico, vicino ai bisogni fondamentali dei cittadini senza distinzione di censo.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=863&ID_sezione=76&sezione=Ambiente
dave4mame
28-11-2008, 16:06
è anche vero che un conto è privatizzare dando la gestione in monopolio (come autostrade) e darla in regime di concorrenza (come potrebbe anche essere per l'acqua, se si trattasse di liberazzazione e non privatizzazione).
ma, a dirla tutta, trovo un po' duro comparare una privatizzazione già fatta (ottenuta praticamente regalando autostrade a un privato) con una di cui ancora poco si sa (ma di cui molto si straparla)
Confermo che l'acqua a parigi non è cara.
Ed è normale pagarla forfaittariamente con le spese condominiali.
superkoala
28-11-2008, 16:21
è anche vero che un conto è privatizzare dando la gestione in monopolio (come autostrade) e darla in regime di concorrenza (come potrebbe anche essere per l'acqua, se si trattasse di liberazzazione e non privatizzazione)
Concorrenza???
:confused:
E dov'è la libera concorrenza?
Di solito, anche se sono tre o quattro, si mettono d'accordo e ti impongono il prezzo che gli pare!!!
:muro:
circa 4 anni fa andai a Parigi
ricordo che in giro non c'era una fontana manco a morire
avevo sete, andai in un bar in zona Tour Eiffel: 2,50 € per una bottiglietta d'acqua da mezzo litro (praticamente 5 € al litro)
col caxxo che la comprai...
spero che mettano qualche fontana ora
questo non c'entrq proprio nulla
cmq in francia per legge tutti gli esercizi commerciali sono obbligati a dare acqua di rubinetto gratis.
Basta chiedere una "caraffe d'eau"
Poi ovviamente ai turisti fessi gli si da la lattina di perrier a 5 euro
questo non c'entrq proprio nulla
cmq in francia per legge tutti gli esercizi commerciali sono obbligati a dare acqua di rubinetto gratis.
Basta chiedere una "caraffe d'eau"
Poi ovviamente ai turisti fessi gli si da la lattina di perrier a 5 euro
vabbè che i turisti li spennano ovunque, ma perchè a Parigi non c'è una fontana manco a pagarla oro e l'Italia è piena?
Persino a Roma sotto al Colosseo ce n'è una.....
vabbè che i turisti li spennano ovunque, ma perchè a Parigi non c'è una fontana manco a pagarla oro e l'Italia è piena?
Persino a Roma sotto al Colosseo ce n'è una.....
qualcuna in giro c'é :boh:
http://www.paris-walking-tours.com/images/wallacefountain.jpg
Vabbè non so quella dove sia ma io in tutta la zona Tour Eiffel-Campi Elisi non ne ho trovata manco una
ricordo che questo episodio mi rimase impresso e pensai che almeno in qualcosa siamo superiori ai francesi
l'Italia è piena di fontane almeno di sete non muori.....
marchigiano
28-11-2008, 22:39
hai un concetto di priorità un po sballato
io è.... :O
che poi non sono d'accordo sull'acqua, però qui si cerca ogni minima inezia per dare contro il governo, anche su cose fatte allo stesso modo dal precedente...
tieni conto che esperti hanno calcolato che le autostrade se le potevano comprare gli automobilisti (e quindi viaggiarci gratis pagando solo la manutenzione) solo con una piccola tassa sulla benzina, tipo 3-4 cent, tassa che già si paga perchè "stranamente" i distributori autostradali costano di più e gli autogrill applicano prezzi folli in assoluto monopolio
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.