View Full Version : Università: le novità del decreto Gelmini
DonaldDuck
27-11-2008, 13:12
http://www.corriere.it/politica/08_novembre_27/gelmini_decreto_58779918-bc7e-11dd-88c4-00144f02aabc.shtml
il dl e' ora all'esame dell'aula del senato
Università: le novità del decreto Gelmini
Stop ad assunzioni per gli atenei in deficit, nuove regole per i concorsi dei docenti e strumenti anti «baronati»
ROMA - Ora tocca all'università. Il decreto legge Gelmini sull'università, licenziato dalla commissione Istruzione del Senato arriva all'esame dell'aula. Stop alle assunzioni nelle università con i conti in rosso, deroga parziale al blocco del turn-over, invece, negli atenei virtuosi. Ma anche nuove regole per i concorsi di docenti e ricercatori universitari e strumenti per combattere i «baronati» dentro gli atenei.
Diverse le novità apportate in commissione: gli emendamenti del relatore, il senatore del Pdl Giuseppe Valditara, hanno introdotto una stretta sui baroni (per fare carriera i docenti dovranno produrre pubblicazioni scientifiche, bando, insomma, ai fannulloni) e l'obbligo per gli atenei di rendere più trasparente l'uso delle risorse messe a bilancio e la produzione scientifica.
ASSUNZIONI - Il dl prevede il blocco delle assunzioni nelle università che, alla data del 31 dicembre di ciascun anno, abbiano i conti in rosso. Per gli atenei indebitati c'è anche l'esclusione, per il 2008-2009, dei fondi straordinari per il reclutamento dei ricercatori. Scatta, invece, il parziale sblocco del turn-over (che passa dal 20% al 50%) negli atenei virtuosi a patto che il 60% dei soldi sia speso per reclutare i giovani. In base ad un emendamento approvato in commissione ci si può avvalere per le assunzioni anche del supporto economico di soggetti privati.
CONCORSI - Cambiano le regole per la composizione delle commissioni. Per la selezione dei docenti sono previsti un ordinario nominato dalla facoltà che bandisce il posto e quattro professori ordinari sorteggiati su una lista di dodici persone da cui sono esclusi i docenti dell'università che assume. Per i ricercatori la commissione è così composta: un ordinario e un associato scelti dalla facoltà che bandisce il posto e due ordinari sorteggiati in una lista che contiene il triplo dei candidati necessari, esclusi sempre i docenti dell'ateneo che assume. Un emendamento votato oggi prevede che ci sia una commissione nazionale designata dal Cun (Consiglio universitario nazionale) per supervisionare le operazioni di sorteggio che saranno pubbliche. Le nuove commissioni valgono anche per i concorsi già banditi, ma intanto sono stati riaperti i termini per partecipare ai concorsi in atto, viste le novità.
NORME ANTI-«BARONI» - Tra le novità introdotte in commissione al Senato, le norme anti-baroni: è prevista la costituzione di una anagrafe (aggiornata annualmente) presso il ministero con i nomi di docenti e ricercatori e le relative pubblicazioni. Per ottenere gli scatti biennali di stipendio i docenti dovranno provare di aver fatto ricerca e ottenuto pubblicazioni. Se per due anni non ce n'è traccia lo scatto stipendiale è dimezzato e i docenti non possono far parte delle commissioni che assumono nuovo personale. I professori e i ricercatori che non pubblicano per tre anni restano esclusi anche dai bandi Prin, quelli di rilevanza nazionale nella ricerca. Gli atenei dovranno anche garantire trasparenza nei bilanci e far sapere agli studenti come vengono spesi i finanziamenti pubblici. I rettori in sede di approvazione del bilancio consuntivo dovranno anche pubblicare i risultati delle attività oltre che i finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati. Altrimenti si rischiano penalità nell'assegnazione dei fondi.
RIENTRO DEI CERVELLI - le università potranno coprire i posti da ordinario e associato o da ricercatore chiamando studiosi «stabilmente impegnati all'estero» anche quelli già impegnati nel Programma ministeriale di rientro dei cervelli. Lo prevede un emendamento votato in commissione. Si potranno anche chiamare «studiosi di chiara fama».
UNIVERSITÀ VIRTUOSE - Almeno il 7% del Fondo di finanziamento ordinario sarà distribuito alle università virtuose per migliorare la qualità della ricerca e dell'offerta formativa.
DIRITTO ALLO STUDIO - Nel decreto ci sono anche 65 milioni per nuovi alloggi e 135 milioni di euro per le borse di studio destinate ai meritevoli.
IL MINISTRO - «Il decreto approvato dal Governo e gli emendamenti approvati dalla Commissione Cultura del Senato sono una vera e propria svolta nel sistema accademico in Italia – ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Mariastella Gelmini - da vent’anni si parlava di come legare il merito alla carriera dei professori e di come vincolare i finanziamenti all’università in base a parametri che ne valutassero la qualità. Per la prima volta le carriere dei docenti non saranno legate a scatti automatici ma - come previsto dagli emendamenti approvati in commissione - al merito ed alla ricerca effettivamente svolta».
27 novembre 2008
Nessuno dei cervelli che contano rientrerà se non per le vacanze, ve lo garantisco :)
Nessuno dei cervelli che contano rientrerà se non per le vacanze, ve lo garantisco :)
come cita un famoso detto italiano:"fatta la legge,trovato l'inganno"
ecco,trovatemi i tranelli che si inventeranno per assumere i nipoti ora:read:
killercode
27-11-2008, 13:34
Nessuno dei cervelli che contano rientrerà se non per le vacanze, ve lo garantisco :)
ma per forza, ieri in facoltà c'era un bando per un dottorando di ricerca a zurigo da 2000 euro al mese, chissa quanto prende un ordinario :rolleyes:
sarebbero cose buone se non fosse che hanno tagliato in precedenza 8 miliardi di € (per salvare le banche e alitalia)
insomma, prima ti tolgono il pranzo, poi ti danno le briciole....
sarebbero cose buone se non fosse che hanno tagliato in precedenza 8 miliardi di € (per salvare le banche e alitalia)
insomma, prima ti tolgono il pranzo, poi ti danno le briciole....
Non dire amenità...
Salvare le banche è la cosa migliore che abbiano fatto, fosse costato pure il triplo.
Se le banche dichiarano insolvenza siamo tutti (TUTTI!!!Studenti compresi ;) ) alla canna del gas
Non dire amenità...
Salvare le banche è la cosa migliore che abbiano fatto, fosse costato pure il triplo.
Se le banche dichiarano insolvenza siamo tutti (TUTTI!!!Studenti compresi ;) ) alla canna del gas
a parte che le banche dovrebbero salvare e non essere salvate dal momento che loro hanno i $$$$$$
detto questo, togliere alla scuola per salvare le banche è la cosa più sbagliata che possa fare un governo, un paese in crisi da dove riparte se non dalla cultura? forse dalla mafia? o dalla politica corrotta? o dagli evasori?
ecco dove dovevano andare a togliere non alla scuola
ma da un premier incapace, massone, amico dei mafiosi cosa mi posso aspettare?
gabi.2437
27-11-2008, 14:49
Non dire amenità...
Salvare le banche è la cosa migliore che abbiano fatto, fosse costato pure il triplo.
Se le banche dichiarano insolvenza siamo tutti (TUTTI!!!Studenti compresi ;) ) alla canna del gas
Insomma che le banche quando va bene ci spremono come limoni, quando va male eh, porelle, bisogna correre ad aiutarle... :rolleyes:
Le università invece (ovvero, ciò che tiene in piedi il mondo, NON i magna magna e i vari giri dei soldi delle banche, coi derivati centinaia di volte più grossi del PIL mondiale :rolleyes: ) eh no bisogna tagliare, e chi si lamenta è un KOMUNISTA facinoroso :help:
Sire_Angelus
27-11-2008, 14:56
sono perfettamente d'accordo con questo decreto/legge. certo sapere che cé un " programmai rientro cervelli " fa ride
a parte che le banche dovrebbero salvare e non essere salvate dal momento che loro hanno i $$$$$$
Vedo che hai capito esattamente cos'è la crisi di liquidità ed in che modo impatta sul sistema finanziario :D
No, le banche non possono fallire (a meno di non voler mandare a ramengo il paese) e non "devono" salvare (ma dove l'hai vista questa ? )
detto questo, togliere alla scuola per salvare le banche è la cosa più sbagliata che possa fare un governo, un paese in crisi da dove riparte se non dalla cultura? forse dalla mafia? o dalla politica corrotta? o dagli evasori?
ecco dove dovevano andare a togliere non alla scuola
ma da un premier incapace, massone, amico dei mafiosi cosa mi posso aspettare?
A parte i (soliti e ritriti) giudizi personali sui quali posso essere d'accordo ma che non commento perchè non dicono nulla....
No, non si riparte dalla cultura (se non in minima parte quella scientifico ingigneristica ma su questo il governo non ha poteri).
Mi spiace ma si riparte dalla creazione di ricchezza quindi i primi settori che devono essere salvati sono quello finanziario e quello produttivo.
Che poi manchino all'appello delle misure per favorire l'accorpamento delle imprese, che favoriscano l'eliminazione delle PMI a favore di un nuovo modello etc è vero ma dal dopoguerra a questa parte NESSUNO lo ha fatto.
Dire che è colpa di Berlusconi e/o di Prodi e/o di chi ti pare è fuorviante
Insomma che le banche quando va bene ci spremono come limoni, quando va male eh, porelle, bisogna correre ad aiutarle... :rolleyes:
Le università invece (ovvero, ciò che tiene in piedi il mondo, NON i magna magna e i vari giri dei soldi delle banche, coi derivati centinaia di volte più grossi del PIL mondiale :rolleyes: ) eh no bisogna tagliare, e chi si lamenta è un KOMUNISTA facinoroso :help:
Qual è la dicotomia banche-università lo sai solo tu :confused:
Comunque se non ci siamo sul semplice punto che se collassa una banca nei sistemi odierni (ancor più nei sistemi non-anglosassoni come il nostro dove si può meglio attutire il colpo) collassa anche il resto del paese non sò che dire...
Di cose di cui lamentarsi (nei dovuti modi) è pieno, non sono certo questi i problemi (anche perchè i tagli sono intervenuti prima delle decisione dell'aiuto).
Aiuto alle banche che, poi, è più che altro una garanzia...
Io veramente faccio fatica a capire come si possano mettere in antitesi queste due cose...
Non capisco perchè per le banche non debbano valere le leggi di mercato e per tutti gli altri invece sì :asd:
Se un'impresa fallisce.....chiude, in un sano liberismo (io NON sono liberista, ma se lo fossi sarei incavolato bene per sta cosa: a 'sto punto tutti corriamo ad aprire banche, tanto ci salva sempre lo stato, intanto siamo già un popolo dove si tollera e si ricorre all'usura :D)
Ma è OT.
Non capisco perchè per le banche non debbano valere le leggi di mercato e per tutti gli altri invece sì :asd:
Se un'impresa fallisce.....chiude, in un sano liberismo (io NON sono liberista, ma se lo fossi sarei incavolato bene per sta cosa: a 'sto punto tutti corriamo ad aprire banche, tanto ci salva sempre lo stato, intanto siamo già un popolo dove si tollera e si ricorre all'usura :D)
Ma è OT.
Di quest'idea del liberismo si è già parlato e si è concluso che (fortunatamente) esiste solo nelle teste degli anti-liberitsti :asd:
Si, è OT
Di quest'idea del liberismo si è già parlato e si è concluso che (fortunatamente) esiste solo nelle teste degli anti-liberitsti :asd:
Si, è OT
Troppo troppo comodo.
Se io apro una banca e ho la garanzia dello stato di non restare a gambe all'aria perchè dovrei fare un'altra attività che invece mi costa rischio di fallimento? :D
A me sta riforma piace (pur digrignando i denti sui tagli).
A me sta riforma piace (pur digrignando i denti sui tagli).
Prima di fare riforme bisognerebbe capire in modo approfondito perchè il legittimo meccanismo del "favorire chi ritengo sia migliore" (ad esempio una persona con cui si lavora bene) da parte di un professore sia diventato nel tempo "favorire chi sostiene lo status quo" fino alla situazione limite di "baronia", per cui come criterio al valore del lavoro (efficacia+efficienza) si sostituisce l'italico andazzo clientelare/nepotista.
Troppo troppo comodo.
Se io apro una banca e ho la garanzia dello stato di non restare a gambe all'aria perchè dovrei fare un'altra attività che invece mi costa rischio di fallimento? :D
Se ritieni di essere in grado di farlo allora apri la "lowenz-banca" ed agisci di conseguenza :D
Che il sistema bancario abbia dei difetti e limiti è indubbio (e per certi versi anche ovvio) ma non è semplice come dici
C'è un interessante ed istruttivo 3d a riguardo, anche se con la "duplicazione" del forum non si sà dove possa essere finito...una ricerca ti potrà aiutare.
Se non ricordo male dovrebbe essere quello di inizio della crisi subprime ma forse dovrai perdere un pò di tempo a ritrovarlo
Prima di fare riforme bisognerebbe capire in modo approfondito perchè il legittimo meccanismo del "favorire chi ritengo sia migliore" (ad esempio una persona con cui si lavora bene) da parte di un professore sia diventato nel tempo "favorire chi sostiene lo status quo" fino alla situazione limite di "baronia", per cui come criterio al valore del lavoro (efficacia+efficienza) si sostituisce l'italico andazzo clientelare/nepotista.
Che c'è da capire ?
E' solo ingenuità pensare che l'università possa essere migliore della società in cui è immersa.
Che c'è da capire ?
E' solo ingenuità pensare che l'università possa essere migliore della società in cui è immersa.
Esatto.
Che c'è da capire ?
E' solo ingenuità pensare che l'università possa essere migliore della società in cui è immersa.
E allora a che serve una riforma dell'università? :D
La società resta cmq la stessa, riforma o non riforma, e alla fine si rimangia il terreno che cerchi di eroderle con una riforma qui e un taglio là :D
Non è con l'antibiotico del resto che si uccidono i batteri come specie nel suo complesso, ma evitando che si radichino da qualche parte, e per fare questo bisogna capire (=fare modelli) del radicamento.
E allora a che serve una riforma dell'università? :D
La società resta cmq la stessa, riforma o non riforma, e alla fine si rimangia il terreno che cerchi di eroderle con una riforma qui e un taglio là :D
Non è con l'antibiotico del resto che si uccidono i batteri come specie nel suo complesso, ma evitando che si radichino da qualche parte, e per fare questo bisogna capire (=fare modelli) del radicamento.
Lowenz, scendi dal pero :D
Questa è chiamata riforma perchè "riforma" un pò ma è un taglio.
Puro e semplice.
E giusto
Forse non hai (e vedo che molti sono a farti compagnia almeno quì a Roma ) ben chiaro di come funziona...
Nessun governo (di centro, sinistra, destra alto o basso, può mettere bocca nel funzionamento di ogni università, nei singoli uffici pubblici (tanto per citare altre cose su cui in molti pensano di avere la Verità su questo forum) etc..
Modelli ?
Ma dove vivi ?
Che modello proponi per l'incredibile casualità di professori, assistenti, docenti etc con lo stesso cognome ? :D
Come spieghi probabilisticamente il trovare un canditato tanto giusto ad ogni concorso che il concorso stesso si adatta a lui e solo a lui ? :D
Attendo con fiducia :asd:
Lowenz, scendi dal pero :D
Sono maldestro e cado :O
(battuta scritta per una persona che leggerà stasera il thread)
Questa è chiamata riforma perchè "riforma" un pò ma è un taglio.
Puro e semplice.
Appunto, non sono certo io a pubblicizzarlo come riforma, ma l'uso della parola impropria come vedi è fortemente influenzato dall'abitudine di sentirla usare come se lo fosse e come se cambiasse chissaché :p
Vedi frase della stessa Gelmini:
Il decreto approvato dal Governo e gli emendamenti approvati dalla Commissione Cultura del Senato sono una vera e propria svolta nel sistema accademico in Italia
Ma si sa, la pubblicità è l'anima del commercio :asd:
E giusto
I pareri degli altri (anche tuoi colleghi) ovviamente ti ribalzano addosso :asd:
Forse non hai (e vedo che molti sono a farti compagnia almeno quì a Roma ) ben chiaro di come funziona...
Mi sa ma non ti è chiaro che a me è chiaro come funziona QUESTO provvedimento: prima stavo cercando di fare un discorso più sistemico e globale riattacandomi al fatto che tu stesso affermi che l'università non può essere migliore della società a cui è in seno, ergo i tagli sono giusto il cerotto per fermare l'emorragia di spesa, non certo la terapia che non fa venire più emorragie: andare avanti a cerotti è sicuramente pragmatico ma si può fare di più :D
Nessun governo (di centro, sinistra, destra alto o basso, può mettere bocca nel funzionamento di ogni università, nei singoli uffici pubblici (tanto per citare altre cose su cui in molti pensano di avere la Verità su questo forum) etc..
A voler essere precisi non è così :p
Chiedilo ai matematici russi dal '50 fino all' '80 :D
Modelli ?
Ma dove vivi ?
A casa mia forse? :D
Che modello proponi per l'incredibile casualità di professori, assistenti, docenti etc con lo stesso cognome ? :D
Come spieghi probabilisticamente il trovare un canditato tanto giusto ad ogni concorso che il concorso stesso si adatta a lui e solo a lui ? :D
Attendo con fiducia :asd:
Io parlavo del modello che cerchi di illustare la dinamica e l'evoluzione di queste raccapriccianti situazioni di nepotismo che affliggono l'università italiana in quanto uso e costume della società italiana tutta: stavo esattamente dicendo quello che dici tu, semplicemente non penso che i tagli siano una cura utile a lungo termine.
killercode
27-11-2008, 16:52
Questa è chiamata riforma perchè "riforma" un pò ma è un taglio.
Puro e semplice.
Fortuna che qualcuno a destra lo ammette che non serve ad altro che a pagare alitalia :rolleyes:
gabi.2437
27-11-2008, 17:10
A me sta riforma piace (pur digrignando i denti sui tagli).
:asd: Sta "riforma" è un taglio enorme alle uni mascherato, pure a livello di marketing (infatti si parla tanto di grembiulini, classi ponte e maestro unico, ovvero le minchiatine, le cose inutili...) con la fuffa del maestro unico&co... così da poterla passare potendo se non altro controbattere con qualcosa a chi dice "ahem, ma ho scritto pirla in fronte? tagli enormi alle uni?" "eh ma no vedi, grembiulino, scuola più rigorosa, maestro unico..." e ti intortano :muro: :help: :doh: :cry: :cry:
Sono maldestro e cado :O
(battuta scritta per una persona che leggerà stasera il thread)
:mbe:
Mi auguro che questa persona abbia molto sense of umor perchè la battuta è da brividi :D
Appunto, non sono certo io a pubblicizzarlo come riforma, ma l'uso della parola impropria come vedi è fortemente influenzato dall'abitudine di sentirla usare come se lo fosse e come se cambiasse chissaché :p
...
Ma si sa, la pubblicità è l'anima del commercio :asd:
Ora possiamo stare quì a snocciolarci addosso tante belle teorie su come funzioni o debba funzionare una democrazia ma è indubbio (lo voglio sperare) che qualsiasi provvedimento debba essere pubblicizzato.
Un pò di riforma c'è ma la parte più consistente sono i tagli ovvio.
I pareri degli altri (anche tuoi colleghi) ovviamente ti ribalzano addosso :asd:
Quali colleghi ?
I colleghi che sono baroni/entrati nell'università come baroni ?
O quelli che sono i ricercatori "wannabe baroni" ?
Io non sono nè l'uno nè l'altro :D
E' un peccato, certo, perchè ci sono bei "cervelli" e belle "teste" ma se, come dicono gli americani, non "si fà sistema" si può ben poco.
E poco facciamo.
L'università italiana vive sui fasti conquistati fino alla fine degli anni '60, inizio '70 poi è stato un continuo calare (almeno per la produzione scientifica e tecnologica, che è poi quella che porta più ricchezza al paese)
controlla pure se non mi credi.
Mi sa ma non ti è chiaro che a me è chiaro come funziona QUESTO provvedimento: prima stavo cercando di fare un discorso più sistemico e globale riattacandomi al fatto che tu stesso affermi che l'università non può essere migliore della società a cui è in seno, ergo i tagli sono giusto il cerotto per fermare l'emorragia di spesa, non certo la terapia che non fa venire più emorragie: andare avanti a cerotti è sicuramente pragmatico ma si può fare di più :D
Indubbiamente si può fare di più ma il ragionamento non è fallace su questo (si può fare di più).
E, ti sembrerà strano, non è fallace nemmeno sul COME si può fare di più (ognuno ha le sue teorie che possono essere discusse)
E' fallace sul CHI deve fare di più.
E questo "chi" non è nè può essere il governo.
La commissione sulle assunzioni, i professori esterni, la qualità della ricerca etc...tutte cose buone.
Guarda le avrei applaudite anche se le avesse fatte Prodi o Bertinotti ma il punto è che, semplicemente, non bastano.
L'unica istituzione che può migliorare l'università è l'università.
C'è poco da dire o da fare, se il concorso è modellato sul candidato "figlioccio del barone" la commissione esterna dovrà necessariamente approvare la sua assunzione piuttosto che quella di altri.
Quali altre persone ha lo stato a disposizione per giudicare la ricerca in microelettronica o biologia o fisica se non....i suoi docenti universitari ?
E quale barone darà un giudizio negativo sul collega (ben sapendo che l'anno prossimo il collega potrebbe giudicare lui )?
Tagliare non è un cerotto è fermare il continuo buttare nel cesso i soldi.
Il colpo di grazia l'ha dato l'introduzione del 3+2.
Doveva portarci in Europa (se ci ripenso mi vien da ridere :asd: ) invece si è dimostrata la cosa che più ha svilito l'insegnamento e lo (già scarso) prestigio di cui godiamo.
Conosco studenti che si butterebbero nelle fiamme per sostenere che un laureato in 3+2 non è inferiore ad un laureato di 5 anni del vecchio ordinamento....beh. non è così.
Sia a livello di programmi (che anzi negli ultimi anni hanno ripreso qualcosa) ma soprattutto a livello di "apprendimenti" che lo studente può avere.
Attualmente il lavoro maggiore di un preside di facoltà o di un magnifico rettore è....sottrarre studenti alle altre università ed inventarsi corsi improbabili per ottenere finanziamenti.
In altri 3d ho linkato alcuni "corsi di laurea" assolutamente ridicoli che pure sono in essere e sono finanziati dallo stato.
E sui quali nessun governo può mettere parola vista la sostanziale autonomia di cui godono le università al loro interno.
Esercizio per lo studente (3 crediti):
Posto che per dei semplici tagli è successo quello che vediamo in giro tutti i giorni si risponda al quesito seguente:
Cosa succederebbe se un governo (di qualunque colore) provasse a togliere l'autonomia delle università ?
E cosa succederebbe se a farlo fosse un governo di centro-dx visto che l'autonomia universitaria è una bandiera dal '68 in poi ?
Si risponda motivando
Esercizio facoltativo (2 crediti):
Chi e per quanto tempo urlerebbe al golpe fascista se venissero tagliati tout court corsi di laure demenziali messi in essere al solo scopo di racimolare fondi ?
Esempi di traccia : "dottore della pace" o "scienze delle migrazioni"
Si risponda motivando
Non solo, le università godono anche di possibilità di farsi i bilanci da sole in deroga alle norme generali dello stato...in pratica fanno un pò come caxxo gli pare... :D
E pure alcune hanno buchi da paura...
Lo studente esponga:
a) perchè ciò è possibile
b) perchè non si può togliere (politicamente parlando)
A voler essere precisi non è così :p
Chiedilo ai matematici russi dal '50 fino all' '80 :D
Ti dò una notizia delll'ultim'ora:
I matematici russi dal 50 all'80 vivevano in Russia e non in Italia.
roba da non credere :eek:
Io parlavo del modello che cerchi di illustare la dinamica e l'evoluzione di queste raccapriccianti situazioni di nepotismo che affliggono l'università italiana in quanto uso e costume della società italiana tutta: stavo esattamente dicendo quello che dici tu, semplicemente non penso che i tagli siano una cura utile a lungo termine.
Non sono una cura.
Come detto non si può curare d'"autorità" l'università come non si può farlo con la PA e non si può farlo con la sanità etc (tutti pozzi senza fondo dello stato).
Se la memoria non mi inganna la corruzione nella PA non riusci a curarla nemmeno un tal Mussolini che pure disponeva di ben altri poteri...
Si ottengono vittorie e sconfitte ma almeno che si cominci a fare qualcosa.
Il quantitativo di soldi totale è diminuito e diminuirà.
Si pongono ora due scelte all'università.
a) andare a fondo conservando i suoi privilegi fino all'ultimo.
b) tagliare, selezionare, "efficentarsi" (scusate la parola orribile) e risalire la china.
Pensare di buttare tutti questi soldi e competere con India, Cina &co è ridicolo..
Fortuna che qualcuno a destra lo ammette che non serve ad altro che a pagare alitalia :rolleyes:
Che non c'entra niente...
Ma ragionarsi sopra prima di digitare no ?
killercode
27-11-2008, 17:26
Che non c'entra niente...
Ma ragionarsi sopra prima di digitare no ?
Sono circa due mesi che ci penso su
la gestione di alitalia fa schifo > diamo soldi
la gestione di messina fa schifo > diamo soldi
la gestione delle banche fa schifo (balla, nessuna banca era sull'orlo del fallimento) > diamo soldi
le infrastrutture fanno schifo > diamo soldi
la gestione dell'università fa schifo > togliamo soldi
ora la domanda è perchè facendo schifo tutti, noi siamo gli unici a perderci?
gabi.2437
27-11-2008, 17:27
Che non c'entra niente...
Ma ragionarsi sopra prima di digitare no ?
Beh quei famosi 300 milioni "prestati" ad alitalia li han pescati, guarda caso, dalla ricerca
ma per forza, ieri in facoltà c'era un bando per un dottorando di ricerca a zurigo da 2000 euro al mese, chissa quanto prende un ordinario :rolleyes:
3000 netti un dottorato all'EPL di losanna....
:mbe:
Mi auguro che questa persona abbia molto sense of umor perchè la battuta è da brividi :D
Ora possiamo stare quì a snocciolarci addosso tante belle teorie su come funzioni o debba funzionare una democrazia ma è indubbio (lo voglio sperare) che qualsiasi provvedimento debba essere pubblicizzato.
Un pò di riforma c'è ma la parte più consistente sono i tagli ovvio.
Quali colleghi ?
I colleghi che sono baroni/entrati nell'università come baroni ?
O quelli che sono i ricercatori "wannabe baroni" ?
Io non sono nè l'uno nè l'altro :D
E' un peccato, certo, perchè ci sono bei "cervelli" e belle "teste" ma se, come dicono gli americani, non "si fà sistema" si può ben poco.
E poco facciamo.
L'università italiana vive sui fasti conquistati fino alla fine degli anni '60, inizio '70 poi è stato un continuo calare (almeno per la produzione scientifica e tecnologica, che è poi quella che porta più ricchezza al paese)
controlla pure se non mi credi.
Indubbiamente si può fare di più ma il ragionamento non è fallace su questo (si può fare di più).
E, ti sembrerà strano, non è fallace nemmeno sul COME si può fare di più (ognuno ha le sue teorie che possono essere discusse)
E' fallace sul CHI deve fare di più.
E questo "chi" non è nè può essere il governo.
La commissione sulle assunzioni, i professori esterni, la qualità della ricerca etc...tutte cose buone.
Guarda le avrei applaudite anche se le avesse fatte Prodi o Bertinotti ma il punto è che, semplicemente, non bastano.
L'unica istituzione che può migliorare l'università è l'università.
C'è poco da dire o da fare, se il concorso è modellato sul candidato "figlioccio del barone" la commissione esterna dovrà necessariamente approvare la sua assunzione piuttosto che quella di altri.
Quali altre persone ha lo stato a disposizione per giudicare la ricerca in microelettronica o biologia o fisica se non....i suoi docenti universitari ?
E quale barone darà un giudizio negativo sul collega (ben sapendo che l'anno prossimo il collega potrebbe giudicare lui )?
Tagliare non è un cerotto è fermare il continuo buttare nel cesso i soldi.
Il colpo di grazia l'ha dato l'introduzione del 3+2.
Doveva portarci in Europa (se ci ripenso mi vien da ridere :asd: ) invece si è dimostrata la cosa che più ha svilito l'insegnamento e lo (già scarso) prestigio di cui godiamo.
Conosco studenti che si butterebbero nelle fiamme per sostenere che un laureato in 3+2 non è inferiore ad un laureato di 5 anni del vecchio ordinamento....beh. non è così.
Sia a livello di programmi (che anzi negli ultimi anni hanno ripreso qualcosa) ma soprattutto a livello di "apprendimenti" che lo studente può avere.
Attualmente il lavoro maggiore di un preside di facoltà o di un magnifico rettore è....sottrarre studenti alle altre università ed inventarsi corsi improbabili per ottenere finanziamenti.
In altri 3d ho linkato alcuni "corsi di laurea" assolutamente ridicoli che pure sono in essere e sono finanziati dallo stato.
E sui quali nessun governo può mettere parola vista la sostanziale autonomia di cui godono le università al loro interno.
Esercizio per lo studente (3 crediti):
Posto che per dei semplici tagli è successo quello che vediamo in giro tutti i giorni si risponda al quesito seguente:
Cosa succederebbe se un governo (di qualunque colore) provasse a togliere l'autonomia delle università ?
E cosa succederebbe se a farlo fosse un governo di centro-dx visto che l'autonomia universitaria è una bandiera dal '68 in poi ?
Si risponda motivando
Esercizio facoltativo (2 crediti):
Chi e per quanto tempo urlerebbe al golpe fascista se venissero tagliati tout court corsi di laure demenziali messi in essere al solo scopo di racimolare fondi ?
Esempi di traccia : "dottore della pace" o "scienze delle migrazioni"
Si risponda motivando
Non solo, le università godono anche di possibilità di farsi i bilanci da sole in deroga alle norme generali dello stato...in pratica fanno un pò come caxxo gli pare... :D
E pure alcune hanno buchi da paura...
Lo studente esponga:
a) perchè ciò è possibile
b) perchè non si può togliere (politicamente parlando)
Ti dò una notizia delll'ultim'ora:
I matematici russi dal 50 all'80 vivevano in Russia e non in Italia.
roba da non credere :eek:
Non sono una cura.
Come detto non si può curare d'"autorità" l'università come non si può farlo con la PA e non si può farlo con la sanità etc (tutti pozzi senza fondo dello stato).
Se la memoria non mi inganna la corruzione nella PA non riusci a curarla nemmeno un tal Mussolini che pure disponeva di ben altri poteri...
Si ottengono vittorie e sconfitte ma almeno che si cominci a fare qualcosa.
Il quantitativo di soldi totale è diminuito e diminuirà.
Si pongono ora due scelte all'università.
a) andare a fondo conservando i suoi privilegi fino all'ultimo.
b) tagliare, selezionare, "efficentarsi" (scusate la parola orribile) e risalire la china.
Pensare di buttare tutti questi soldi e competere con India, Cina &co è ridicolo..
Ehm. Scusa
E tutti coloro i quali sono tecnici e amministrativi o aspirano tali trovando nell'universita' un'azienda che non fallisce dall'oggi al domani?
Tutti tagliati i bandi per questa categoria?
Sono circa due mesi che ci penso su
la gestione di alitalia fa schifo > diamo soldi
la gestione di messina fa schifo > diamo soldi
la gestione delle banche fa schifo (balla, nessuna banca era sull'orlo del fallimento) > diamo soldi
le infrastrutture fanno schifo > diamo soldi
la gestione dell'università fa schifo > togliamo soldi
ora la domanda è perchè facendo schifo tutti, noi siamo gli unici a perderci?
Se partiamo col "noi vs voi" lascio serenamente il 3D ad un monologo...
Forse non ti rendi conto (da come parli sei studente) che questa mentalità (io non voglio rimetterci, che i soldi li prenda qualcun altro) è lo sfascio dell'Italia.
Nessuno vuole sborsare una lira, nessuno vuole la centrale elettrica, nessuno vuola la discarica...ma tutti vogliono lo stato, tutti vogliono l'elettricità, tutti vogliono i rifiuti gestiti...
Provo a rispondere ma se questa risposta è il "la" ad una polemica lascio perdere:
Alitalia: è stata una delle grandi (insieme ad IRI, Poste etc..) aziende statali o parastatali che in Italia sono servite come serbatoio di potere.
E' inutile e sciocco pensare solo alla situazione economica degli ultimi 10 anni e non pensare alla sua gestione meramente politica quando sono decine di anni che (a volte facendo anche utili) era solo un serbatoio di assunzioni.
Ora il bubbone è scoppiato, piaccia o meno.
La sua gestione è stata degna della miglior DC d'altri tempi (usata come merce di scambio elettorale).
Il problema non è stata Alitalia ma la gestione degli ultimi 60 anni di potere in Italia
Messina:
Fosse per me (e mi spiace per tutti i messinesi) li lascerei regredire fino alla folla nelle strade che assalta i negozi.
Quando si saranno resi conto che non c'è più nulla da rubare/mangiare e vale solo la legge del più forte allora (forse) voterebbero chi è più competente.
Ma capisci da te che questa cosa non è possibile in uno stato civile.
Ma questa non è una novita.
Già DA ANNI le regioni che spendono di più vedono i loro debiti ricoperti dallo stato (dalle altre regioni) perchè una città o una regione...non possono fallire.
Banche:
Premesso che a quanto ricordo lo stato ha solo dato garanzia nel caso delle bacnhe e non cacciato effettivamente nemmeno un cent.
Nel nostro sistema economico (fortemente bancocentrico) è meglio che messina cada nel caos che non una banca che và a agambe all'aria...
Forse non ti rendi conto delle conseguenze.
Comunque se tutti i governi del mondo industrializzato stanno versando fiumi di soldi per salvare le banche (guarda cosa succede in America con solo 2 banche fallite....ed il loro sistema accusa di meno il colpo) forse c'è la probabilità che sia tu a sbagliare e non il resto del mondo no ?
Infrastrutture:
Non capisco che intendi.
Sulle infrastrutture che mancano (generazione e trasporto di energia, autostrade, ferrovie, porti etc..) non c'è altro modo di farle che mettendoci soldi.
Forse non ho capito che intendi..
Università:
Qui il problema è che il governo non può entrare nel merito delle spese di ateneo.
Attualmente dare soldi all'università significa vederli per la maggior parte spesi per...far sopravvivere il sistema stesso .
Insomma è solo un centro di potere come tanti, sganciato dalla politica, ma dal funzionamento del tutto analogo.
E' curioso che molti si indignano (ma non fanno nulla :asd: ) contro la "casta politica" ma non si indignano nemmeno per la "casta universitaria" di cui a malapena conoscono l'esistenza.
Va dà se che chi manifesta per lo status quo manifesta per il mantenimento della casta stessa.
Ehm. Scusa
E tutti coloro i quali sono tecnici e amministrativi o aspirano tali trovando nell'universita' un'azienda che non fallisce dall'oggi al domani?
Tutti tagliati i bandi per questa categoria?
Non ho capito :confused:
La tua è una domanda, un'affermazione o che ?
Sul serio non ho capito
Non ho capito :confused:
La tua è una domanda, un'affermazione o che ?
Sul serio non ho capito
E' una domanda.
killercode
27-11-2008, 18:19
Se partiamo col "noi vs voi" lascio serenamente il 3D ad un monologo...
Forse non ti rendi conto (da come parli sei studente) che questa mentalità (io non voglio rimetterci, che i soldi li prenda qualcun altro) è lo sfascio dell'Italia.
Nessuno vuole sborsare una lira, nessuno vuole la centrale elettrica, nessuno vuola la discarica...ma tutti vogliono lo stato, tutti vogliono l'elettricità, tutti vogliono i rifiuti gestiti...
Provo a rispondere ma se questa risposta è il "la" ad una polemica lascio perdere:
Alitalia: è stata una delle grandi (insieme ad IRI, Poste etc..) aziende statali o parastatali che in Italia sono servite come serbatoio di potere.
E' inutile e sciocco pensare solo alla situazione economica degli ultimi 10 anni e non pensare alla sua gestione meramente politica quando sono decine di anni che (a volte facendo anche utili) era solo un serbatoio di assunzioni.
Ora il bubbone è scoppiato, piaccia o meno.
La sua gestione è stata degna della miglior DC d'altri tempi (usata come merce di scambio elettorale).
Il problema non è stata Alitalia ma la gestione degli ultimi 60 anni di potere in Italia
Messina:
Fosse per me (e mi spiace per tutti i messinesi) li lascerei regredire fino alla folla nelle strade che assalta i negozi.
Quando si saranno resi conto che non c'è più nulla da rubare/mangiare e vale solo la legge del più forte allora (forse) voterebbero chi è più competente.
Ma capisci da te che questa cosa non è possibile in uno stato civile.
Ma questa non è una novita.
Già DA ANNI le regioni che spendono di più vedono i loro debiti ricoperti dallo stato (dalle altre regioni) perchè una città o una regione...non possono fallire.
Banche:
Premesso che a quanto ricordo lo stato ha solo dato garanzia nel caso delle bacnhe e non cacciato effettivamente nemmeno un cent.
Nel nostro sistema economico (fortemente bancocentrico) è meglio che messina cada nel caos che non una banca che và a agambe all'aria...
Forse non ti rendi conto delle conseguenze.
Comunque se tutti i governi del mondo industrializzato stanno versando fiumi di soldi per salvare le banche (guarda cosa succede in America con solo 2 banche fallite....ed il loro sistema accusa di meno il colpo) forse c'è la probabilità che sia tu a sbagliare e non il resto del mondo no ?
Infrastrutture:
Non capisco che intendi.
Sulle infrastrutture che mancano (generazione e trasporto di energia, autostrade, ferrovie, porti etc..) non c'è altro modo di farle che mettendoci soldi.
Forse non ho capito che intendi..
Università:
Qui il problema è che il governo non può entrare nel merito delle spese di ateneo.
Attualmente dare soldi all'università significa vederli per la maggior parte spesi per...far sopravvivere il sistema stesso .
Insomma è solo un centro di potere come tanti, sganciato dalla politica, ma dal funzionamento del tutto analogo.
E' curioso che molti si indignano (ma non fanno nulla :asd: ) contro la "casta politica" ma non si indignano nemmeno per la "casta universitaria" di cui a malapena conoscono l'esistenza.
Va dà se che chi manifesta per lo status quo manifesta per il mantenimento della casta stessa.
Alitalia è come hai detto un centro di potere politico dare soldi li vuol dire buttarli via
Messina uguale
Le banche, bisogna fare una differenza tra il fallimento di una banca e il fallimento di un sistema bancario. In italia non si è verificato neanche il primo caso ma i soldi li hanno dati lo stesso, altro centro di potere politico.
Le infrastrutture sono un'enorme buco nero di fondi pubblici, in italia non esiste strada, ferrovia ect che funzioni a dovere, tutto viene fatto e disfatto decine di volte. Altro centro di potere politico
L'università è anche lui un centro di potere politico, continuo a non capire perchè taglino sempre qui (e ripeto SEMPRE)
Alitalia è come hai detto un centro di potere politico dare soldi li vuol dire buttarli via
Messina uguale
Le banche, bisogna fare una differenza tra il fallimento di una banca e il fallimento di un sistema bancario. In italia non si è verificato neanche il primo caso ma i soldi li hanno dati lo stesso, altro centro di potere politico.
Le infrastrutture sono un'enorme buco nero di fondi pubblici, in italia non esiste strada, ferrovia ect che funzioni a dovere, tutto viene fatto e disfatto decine di volte. Altro centro di potere politico
L'università è anche lui un centro di potere politico, continuo a non capire perchè taglino sempre qui (e ripeto SEMPRE)
No.
Alitalia si stà pagando (ed accollandoci pure qualche debito) per darla via.
Ho già espresso in altri 3d che per me è un'operazione assolutamente in perdita ma dallo stato (Prodi prima e Berlusconi poi) è stato fatto fin troppo...
Alitalia è un centro di potere politico
Le università no.
Ci sono parecchie ingerenze ma sono sostanzialmente autonome
Difficile dire chi ha speso meno tra i due ma mentre si può vendere un'azienda (alitalia) non si può venedere un'università.
Quindi l'unica, visto che i soldi non ci sono nel paese, è tagliare.
Una banca che fallisce non ci mette molto nei sistemi europei a portarsi dietro il sistema eh..
Con quell'affermazione direi che non ti rendi conto delle conseguenze che avrebbe il fallimento di una singola banca in EU.
Te lo ripeto: se tutti i governi di tutto il mondo pompano soldi (pure la BCE) nel sistema bancario non ti viene il dubbio che stai sbagliando l'analisi ?
E poi le banche sono (al massimo) un gruppo di pressione non un centro di potere nè un serbatoio di voti/parcheggio per fedelissimi.
Sono due cose parecchio diverse.
Per le infrastrutture...scusa ma non capisco.
Quelle che non ci sono...le puoi costruire solo con i soldi...o no ?
Comunque è proprio economia spicciola: hai studiato il new deal a valle del '29?
Spesso gli stati ricorrono a questi medoti e non c'è nulla di cui indignarsi (se ho capito bene cosa intendi) nè di sbagliato
Anche gli USA (tanto per citare un paese che di certo non è statalista) ricorrono a questo sistema delle opere pubbliche e sostegno pubblico al privato in tempi di crisi
Le ferrovie (intese come FS) sono anch'esse un grosso serbatoio di voti e per quanto nè sò sono già parecchio privatizzate o in via di privatizzazione.
Il "sempre" è fuori luogo..
Non capisco: vuoi cercare di dimostrare che l'università è la cenerentola delle spese ?
Se è così sbagli: in rapporto a quanto produce prende fin troppo.
Vuoi dire che ci sono situazioni anche peggiori ?
Certo ma questo non giustifica minimamente la contrarietà ai tagli
Vuoi dire che si alzeranno le tasse, diritto allo studio etc...
Guarda all'estero e poi ne parliamo
E' una domanda.
Puoi riformularla ?
Non credo di aver colto cosa mi stai chiedendo
Insomma che le banche quando va bene ci spremono come limoni, quando va male eh, porelle, bisogna correre ad aiutarle... :rolleyes:
Si e poi vedi i banchieri che prima che la nave affondi scappano a santo domingo facendoci il gesto dell'ombrello... figo... ah le banche.. qual era il detto ? i ladri non stanno fuori dalla banche ma dentro..ecco...
Cà.òaà.z.àa
Non solo, le università godono anche di possibilità di farsi i bilanci da sole in deroga alle norme generali dello stato...in pratica fanno un pò come caxxo gli pare... :D
Ahah, finalmente qualcuno che ne e' al corrente. :D
Hai fatto bene a dirlo: in giro c'e' un sacco di gente che, ignorandolo, va protestando contro il decreto gelmini per il fatto che le universita', trasformatesi in fondazioni, avranno la possibilita' di "farsi i bilanci da sole in deroga alle norme generali dello stato".
Come detto non si può curare d'"autorità" l'università come non si può farlo con la PA e non si può farlo con la sanità etc (tutti pozzi senza fondo dello stato).
E la "cura del mercato" è tutto tranne che una cura, è semplicemente vedere come evolve il sistema confrontandosi con il "pruning" indotto dalla selezione (o funzione di fitness che dir si voglia).
Insomma: ho un tumore al braccio? Mi taglio il braccio :D
Fortuna che qualcuno a destra lo ammette che non serve ad altro che a pagare alitalia :rolleyes:
Esatto, pari pari.
Da una parte tolgo, dove da più fastidio, nell'istruzione e nella ricerca, e dall'altra regalo, banche e compagnucci dell'alitaglia.
Va tutto bene.
LuVi
Puoi riformularla ?
Non credo di aver colto cosa mi stai chiedendo
Riformulo:
Se la Gelmini ha gia deciso che le universita' avranno dei tagli, ci sara ancora da poter sperare di vedere dei concorsi per tecnici ed amministrativi oppure sara' un'altro ramo del lavoro che verra' blindato?
Se non e' ancora chiaro, rispiego un'altra volta, non c'e problema.
Riformulo:
Se la Gelmini ha gia deciso che le universita' avranno dei tagli, ci sara ancora da poter sperare di vedere dei concorsi per tecnici ed amministrativi oppure sara' un'altro ramo del lavoro che verra' blindato?
Se non e' ancora chiaro, rispiego un'altra volta, non c'e problema.
Ok, ora è più chiaro.
Premetto che non sono nel settore amministrativo quindi parlo per ciò che sò.
In questo (a quanto ne sò) non cambia nulla rispetto ad ora.
Ogni università deve gestire i fondi a sua disposizione come più gli aggrada.
Ovvero: se ritiene di aver necessità di personale amministrativo può assumerlo, altrimenti può destinare i fondi ai corsi di laurea (ricerca)
In pratica: il decreto decurta il totale del montante ma non cambia la gestione (che ogni università fà per sè e continuerà a fare per sè con buon pace di chi protesta per mantenere lo status quo).
Quì a Roma (La Sapienza) siamo all'assurdo che il personale amministrativo è duplicato tra le diverse strutture ed ogni facoltà ha le sue segreterie, uffici etc
Oltre alle segreterie ed uffici vari centrali ovviamente...insomma numericamente gli amministrativi non sono (come logica vorrebbe) una frazione del corpo docente ma ne rappresentano una fetta consistente.
Ergo la mia aspirazione sarebbe che non si assumessero più (magari accorpando ed informatizzando) ma probabilmente resterà un'aspirazione....
Per altre università, come detto, si regoleranno da sole (sperando che cambino andazzo rispetto ad ora e dirigano le risorse verso la ricerca)
E la "cura del mercato" è tutto tranne che una cura, è semplicemente vedere come evolve il sistema confrontandosi con il "pruning" indotto dalla selezione (o funzione di fitness che dir si voglia).
Insomma: ho un tumore al braccio? Mi taglio il braccio :D
Ti ho già detto che non è una cura.
Non c'è medico o cerotto che tenga perchè il sistema universitario è del tutto "impermeabile" dall'esterno.
Se non entriamo in quest'ordine di idee non si può andare molto in là.
Se proprio vuoi continuare la metafora si può dire che il dottore (governo, ma anche istituzioni di altra natura) è impotente, l'unica possibilità di guarigione può venire dal sistema immunitario interno dell'ospite malato.
Se saprà reagire adattandosi e trasformandosi per aggredire il male (gli svariati problemi) allora ci saranno speranze.
Ma non è detto che ciò avvenga.
Una cura, estrema, per quasi tutto ci sarebbe...:cool:
Io ne conosco una migliore della tua innominata :D
Togliamo di mezzo l'umanità :O :sofico:
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