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View Full Version : IBM sulle tracce del supercomputer senziente


Redazione di Hardware Upg
26-11-2008, 14:32
Link all'Articolo: http://www.hwupgrade.it/articoli/sistemi/2092/ibm-sulle-tracce-del-supercomputer-senziente_index.html

Primi passi verso il computer senziente? Sembra proprio di sì, complice lo stanziamento del governo USA per un progetto targato IBM, volto a realizzare un supercomputer che sappia interpretare informazioni sensoriali e prendere decisioni in autonomia. Un passo verso la singolarità tecnologica?

Click sul link per visualizzare l'articolo.

icoborg
26-11-2008, 14:34
marco71 è richiesto con urgenza^^

sim89
26-11-2008, 14:40
marco71 è richiesto con urgenza^^

Prima l'ho visto nel thread di terminator, vedrai che prima o poi arriva :D

Comunque veramente interessante l'articolo.

Evangelion01
26-11-2008, 14:56
hasta la vista, baby... :D

OmbraShadow
26-11-2008, 15:01
Macchè 40 anni??? Vedrete che entro breve qualche bimbominkia rintanato nel suo scantinato, riutilizzando dei vecchi pentium III coppermine 1 GHz messi in rete ottica, usando un suo nuovo linguaggio di programmazione autoreplicante, collegando il tutto ad Internet, creerà un enorme computergrid che sarà avviato alle 23:59 del 20/12/20012...alle 00:00 del 21 diverrà autosensiente e autonomo...alle 00:01 del 21 darà ordine ai bombardieri di alzarsi in volo...

ok, ok, debbo smetterla di vedermi Terminator SCC, mi sà che mi fà male :)

Stevejedi
26-11-2008, 15:03
Beh, è scontato che prima o poi succederà di creare un Intelligenza Artificiale... speriamo solo che non sia la solita cattiva che vuole sterminare la razza umana.

Sono questi articoli che mi fanno comprendere quanto ci stiamo avvicinando al punto di "CREARE la VITA". È vero, usiamo i mattoni che c'ha dato già Dio, però ci avviciniamo :P

P.s. simpaticissimo il paragone del PC enorme che fa le fusa.

Quoto OmbraShadow riguardo al possibile bimbominkia.

7stars
26-11-2008, 15:10
di sicuro non permetterei ad un computer di prendere decisioni importanti...

sim89
26-11-2008, 15:12
Fino a quanto avevano detto che era possibile arrivare utilizzando trucchi/migliorie? 10nm?
Cosa utilizzeranno dopo?

EDIT: wikipedia dice:

L'evoluzione del processo a 22 nm dovrebbe essere quello a 16 nm che forse potrebbe anche essere l'ultimo stadio evolutivo per quanto riguarda i circuiti costruiti con il silicio in quanto a tali dimensioni, si è molto vicini al "limite fisico" del materiale.

11 nanometer

The 11 nanometer (11 nm) node is the technology node following 16 nm node. The exact naming of this technology node comes from the International Technology Roadmap for Semiconductors (ITRS). According to the 2007 edition of this roadmap, by the year 2022, the half-pitch (i.e., half the distance between identical features in an array) for a DRAM should be 11 nm, although Intel's "Architecture and Silicon Cadence Model" places it closer to the year 2015. Intel's Pat Gelsinger claims that Intel sees a 'clear way' towards the 11nm node.

While the roadmap has been based on the continuing extension of CMOS technology, even this roadmap does not guarantee that silicon-based CMOS will extend that far. This is to be expected, since the gate length for this node may be smaller than 6 nm, and the corresponding gate dielectric thickness would scale down to a monolayer or even less. Reported estimates indicate that transistors at these dimensions are significantly affected by quantum tunneling. As a result, non-silicon extensions of CMOS, using III-V materials or nanotubes/nanowires, as well as non-CMOS platforms, including molecular electronics, spin-based computing, and single-electron devices, have been proposed. Hence, this node marks the practical beginning of nanoelectronics.

Due to the extensive use of ultra-low-k dielectrics such as spin-on polymers or other porous materials, it is unlikely conventional lithography, etch or even chemical-mechanical polishing processes can continue to be used, because these materials contain a high density of voids or gaps. At scales of ~ 10 nm, quantum tunneling, especially through gaps, becomes a significant phenomenon. Controlling gaps on these scales by means of electromigration can produce interesting electrical properties themselves.

demon77
26-11-2008, 15:18
Credo che per vedere risultati tamgibili in termini di intelligenza artificiale, considerando la mole di calcoli necessaria, si dovrà attendere la nascita definitiva ed il pieno sviluppo dei processori quantistici..

Questi, almeno sulla carta, hanno possibilità infinitamente maggiori rispetto agli odierni processori..

sim89
26-11-2008, 15:23
Credo che per vedere risultati tamgibili in termini di intelligenza artificiale, considerando la mole di calcoli necessaria, si dovrà attendere la nascita definitiva ed il pieno sviluppo dei processori quantistici..

Questi, almeno sulla carta, hanno possibilità infinitamente maggiori rispetto agli odierni processori..

Tempo fa lessi un articolo (su pi mi pare) dove si diceva che possono funzionare soltanto a temperature prossime allo 0 assoluto... E' stato risolto questo problema?

tazok
26-11-2008, 15:45
mi spiace, ma secondo me è uno dei pochi articoli davvero dozzinali che ho letto ultimamente su hwu.

non spiega niente, ci sono solo informazioni che ormai sanno anche i bambini..il tutto condito con "ottimismo alla blade runner"..

1)singolarità tecnologica: come-perchè-dovrebbe accadere.
2)realtà della programmazione odierna: limiti e tentativi
3)i problemi etici riguardo il totale che è maggiore della "somma delle singole parti": autoapprendimento
4)parte psicologica: la scintilla della vita, la parola di qualcuno sul campo..
5)parte lol: skynet,matrix e bla bla

un articolo inerente queste tematiche va fatto con tutti i crismi, non stiamo qui a parlare della ultima vga :muro:

vabe spero che ci rifaremo presto con aggiornamenti vari :)

5h@d0w04
26-11-2008, 15:51
si ma si ricordassero di limitarle ste inteligenze artificiali o mettere il reset :P ...

potrebbe essere una cosa positiva questa, a patto che siano adeguatamente integrate,non mi fiderei di lasciargli troppe cose ;P

rpor
26-11-2008, 15:53
Quanta fantascienza......
Ma se ancora oggi non si riesce a creare del software in grado di emulare un insetto, che nasce, vive, cresce, si accoppia, mangia, beve, itera con gli altri insetti, etc. etc. etc.
Ribadisco, è il software non l'hardware quello che manca.

elevul
26-11-2008, 16:02
Quanta fantascienza......
Ma se ancora oggi non si riesce a creare del software in grado di emulare un insetto, che nasce, vive, cresce, si accoppia, mangia, beve, itera con gli altri insetti, etc. etc. etc.
Ribadisco, è il software non l'hardware quello che manca.

Esatto.
Infatti si sta cercando di ovviare al limite software facendo in modo che la macchina si autoprogrammi, con intervento minimo da parte dell'essere umano.

elevul
26-11-2008, 16:07
In ogni caso, a parte la potenza di calcolo le macchine hanno un vantaggio che noi ci sogniamo: la trasmissione delle informazioni tra i vari computer è istantanea, quindi qualsiasi nuova scoperta sarà immediatamente utilizzabile anche ad altre macchine che operano in altri ambiti.
Una cosa che con il nostro attuale metodo per la trasmissione delle informazioni( aka parola) è impossibile.
Non solo: una eventuale nuova macchina ci metterebbe pochi secondi ad acquisire le conoscenze di tutta la rete, ed essere pienamente operativa.
Mentre gli esseri umani sono costretti a passare un quarto della loro vita totale per essere operativi.
Troppo, soprattutto contando che il picco dell'intelligenza è proprio nei primi anni della vita di un homo sapiens.
Quindi, a meno che non riusciamo a collegare i nostri cervelli le macchine che costruiremo ci sorpasseranno velocemente in tecnologia, anche se saranno meno intelligenti di noi inizialmente.
Insomma, siamo fottuti... :D

Mparlav
26-11-2008, 16:09
Non so' a voi, ma la prima cosa che mi è venuto in mente leggendo le sigle: DARPA e SyNAPSE è stato SkyNET :-)

E poi che incubo: 10M di HD4870 fatte girare in Ipercrossfire: pietà, con i Catalyst no, una basta ed avanza!!
:D

sim89
26-11-2008, 16:13
E poi che incubo: 10M di HD4870 fatte girare in Ipercrossfire: pietà, con i Catalyst no, una basta ed avanza!!
:D

:asd: :asd:

Nemios
26-11-2008, 16:25
Cioè, ingegneri, esperti vari e cervelloni, dotati di intelligenza, autocoscienza e capacità di progettazione, mettono su metri cubi di hardware e progettano software ma a stento riescono a replicare il funzionamento del cervello di esseri viventi inferiori...

e il cervello degli espertoni, che pesa sul chiletto e "consuma" pochissimo? Chi lo ha progettato?

A me 'sta cosa ha sempre affascinato, il cervello umano è davvero l'oggetto conosciuto più complesso dell'universo!

Opteranium
26-11-2008, 16:33
sapete cosa manca alle macchine? Gli ORMONI, i quali sono tutt' altro che indifferenti al vivere quotidiano (anzi, diciamo che fanno tutto loro o quasi..).

Possono fare un computer potente e rapido quanto si vuole ma per me sarà sempre uno "stupido molto veloce". Per me gli mancherà sempre quel qualcosa in più (oh, non sono un trascendente, eh ^__^')

poi mi sbaglierò ma ritengo sia sbagliato quantificare il cervello in termini di operazioni elementari. S' è scoperto ultimamente che anche il singolo neurone ha una "memoria" (come tutte le cellule, del resto), quindi avoglia a provare..

con questo non dico che sia sbagliato, tutt'altro, la ricerca in quel senso è una delle cose che più mi affascinano ma, ribadisco, per me arriveremo a un..... cervello a metà, diciamo, un surrogato della corteccia forse, ma il sistema limbico, l' ippocampo o l' amigdala te li raccomando..

demon77
26-11-2008, 16:37
Tempo fa lessi un articolo (su pi mi pare) dove si diceva che possono funzionare soltanto a temperature prossime allo 0 assoluto... E' stato risolto questo problema?

Eh.. bella domanda..
Credo sia il problema principale a cui stanno lavorando!

demon77
26-11-2008, 16:39
sapete cosa manca alle macchine? Gli ORMONI, i quali sono tutt' altro che indifferenti al vivere quotidiano (anzi, diciamo che fanno tutto loro o quasi..).

Possono fare un computer potente e rapido quanto si vuole ma per me sarà sempre uno "stupido molto veloce". Per me gli mancherà sempre quel qualcosa in più (oh, non sono un trascendente, eh ^__^')

poi mi sbaglierò ma ritengo sia sbagliato quantificare il cervello in termini di operazioni elementari. S' è scoperto ultimamente che anche il singolo neurone ha una "memoria" (come tutte le cellule, del resto), quindi avoglia a provare..

con questo non dico che sia sbagliato, tutt'altro, la ricerca in quel senso è una delle cose che più mi affascinano ma, ribadisco, per me arriveremo a un..... cervello a metà, diciamo, un surrogato della corteccia forse, ma il sistema limbico, l' ippocampo o l' amigdala te li raccomando..

Mai dire mai..
Ti ricordo che il modo dei computer ha un potere evolutivo che non è paragonabile a niente fin ad ora nella storia dell'uomo..
40 anni son una vera eternità!

Oltretutto il sistema endocrino è tranquillamente emulabile!

bjt2
26-11-2008, 16:50
E a che servono gli ormoni? A far eccitare il PC al pensiero dell'ultima scheda video? :asd:

elevul
26-11-2008, 16:53
E a che servono gli ormoni? A far eccitare il PC al pensiero dell'ultima scheda video? :asd:

:rotfl: :sofico: :rotfl:

GabrySP
26-11-2008, 16:58
Se sul computer senziente installano il Norton, sarà già tanto se si riuscirà a simulare il cervello di Luca Giurato !!!

Opteranium
26-11-2008, 16:59
E a che servono gli ormoni? A far eccitare il PC al pensiero dell'ultima scheda video? :asd:

guarda, se riescono a farlo.. ritiro tutto quel che ho detto! :D :D :D

poi te l' immagini il super pc che si ravana su youporn?!?:eek:

bjt2
26-11-2008, 17:08
guarda, se riescono a farlo.. ritiro tutto quel che ho detto! :D :D :D

poi te l' immagini il super pc che si ravana su youporn?!?:eek:

Altro che attacco ddos! :O Se il computer diventa senziente e ha banda sufficiente potrebbe buttare giù qualunque sito gli interessi! :O

ste78
26-11-2008, 17:11
sapete cosa manca alle macchine? Gli ORMONI, i quali sono tutt' altro che indifferenti al vivere quotidiano (anzi, diciamo che fanno tutto loro o quasi..).

Possono fare un computer potente e rapido quanto si vuole ma per me sarà sempre uno "stupido molto veloce". Per me gli mancherà sempre quel qualcosa in più (oh, non sono un trascendente, eh ^__^')

poi mi sbaglierò ma ritengo sia sbagliato quantificare il cervello in termini di operazioni elementari. S' è scoperto ultimamente che anche il singolo neurone ha una "memoria" (come tutte le cellule, del resto), quindi avoglia a provare..

con questo non dico che sia sbagliato, tutt'altro, la ricerca in quel senso è una delle cose che più mi affascinano ma, ribadisco, per me arriveremo a un..... cervello a metà, diciamo, un surrogato della corteccia forse, ma il sistema limbico, l' ippocampo o l' amigdala te li raccomando..
beh, più che ormoni la chiamerei coscienza...

Perrino
26-11-2008, 17:19
...
Non solo: una eventuale nuova macchina ci metterebbe pochi secondi ad acquisire le conoscenze di tutta la rete, ed essere pienamente operativa.
Mentre gli esseri umani sono costretti a passare un quarto della loro vita totale per essere operativi.
Troppo, soprattutto contando che il picco dell'intelligenza è proprio nei primi anni della vita di un homo sapiens.

Forse ho inteso male il tuo pensiero, ma questa difficolta nell'apprendimento dell'essere umano mi sembra una cosa alquanto positiva. Ci da una dimensione più esatta del valore e dell'importanza (per non parlare della possibile pericolosità) della cose che stiamo imparando.

Narmo
26-11-2008, 17:20
Il fatto che Blue Gene non riesca a simulare completamente il cervello di un topo significa che la strada percorsa, a mio avviso, è sbagliata.
Da come la vedo io è assai ottimistica la visione proposta per dei semplici motivi:
1-Non hanno ancora capito come funziona il cervello. Come pensano di poterlo simulare?
2-Dovrebbero in 40 anni riuscire a eguagliare milioni di anni di perfezionamento naturale.
3-I modelli proposti sono troppo complicati (non complessi, complicati) per poter funzionare. Io resto convinto che serva una soluzione semplice.

Marko91
26-11-2008, 17:21
Fino a quanto avevano detto che era possibile arrivare utilizzando trucchi/migliorie? 10nm?
Cosa utilizzeranno dopo?

EDIT: wikipedia dice:

11 nanometer


Ci sono numerosissimi promettenti materiali per sostituire il silicio, ma anche nuovi approcci alla computazione e nuovi tipologie di transistor ma anche nuovi tipi di circuiti.
Il graphene e i nanotubi di carbonio fanno parte della prima categoria. Della seconda, spintronica, fotonica e quantistica. Nella terza i transistor tri-gate, nell'ultima i memristor. Vi anche lo sviluppo dei chip nella terza dimensione tra le possibilita'. I limiti del sicilio non dovrebbero costituire un problema.

Il progetto e' assolutamente interessante e lo seguiro' con grandissimo interesse. Neurobiologia- A.I - Elettronica unite in un'unica materia: in definitiva uno dei campi in cui mi piacerebbe molto lavorare. :)

Una parentesi sulla potenza di calcolo:
12 anni fa il piu' veloce supercomputer era all'incirca 1 Teraflops. Ogni 10 anni l'umanita' aumenta per 1000 la potenza di calcolo. Se la legge di Moore si mantiene stabile nei prossimi 15 anni (e lo fara') raggiungere il numero di flops necessari per la senzienza secondo Kurzwell (10 ^19 flops o 10 Exaflops) dovrebbe essere qualcosa di fattibile entro il 2025. Su un comune processore, lo dovrebbe essere nel 2035. Cio' significa che per il 2050 un piccolissimo processore sarebbe 1000 volte piu' intelligente di un essere umano. Per questo mi trovo sicuramente d'accordo con Stephen Hawking: l'uomo deve iniziare un percorso di integrazione verso le macchine.. :)

sim89
26-11-2008, 17:23
Grazie per la risposta ;)

Marco71
26-11-2008, 17:33
...prima di tutto lo stato di avanzamento nel campo della cosiddetta A.I (forte o debole che sia) che è il tema di questa disquisizione vero, "reale" non è sicuramente solo quello reso disponibile al pubblico "comune" ed alla luce del sole come si suol dire...statene certi.
Secondo, tutte le volte che viene pubblicata una news riguardante la cibernetica o l'imitazione del presunto organo di "computo" più complesso dell'Universo (i.e il cervello umano) tramite computer (in senso dispregiativo chiamate "macchine" anche dai cosiddetti addetti ai lavori) derivanti dal paradigma di computer di Von Neumann oppure di Harvard, i commenti per lo più tendono ad essere auto-confortanti ed antropocentrici con frasi del tipo: "non si potrà mai fare", "è impossibile" e via di seguito.
La rete neurale che inizia ad apprendere a velocità iper-esponenziale ed a un certo punto diviene senziente, chiamata Skynet, si rifà invece ad una delle grosse promesse (o già realtà ?) in tema di "paradigmi architetturali": è un computer quantico o "quantistico".
Con collegamenti interni secondo uno schema molto noto a chi nei primi anni '90 bazzicava le riviste di computer e leggeva di Connection Machine ecc...un ipercubo n-dimensionale.
Di singolarità tecnologica, tecnica ed affini parla anche il giovane John Connor nella serie "The Sarah Connor Chronicles"...
Altro problema che spesso salta fuori è quello di stabilire la "complessità" necessaria ad "un computer" (sia esso di origine biologia od artificiale) affinché si possa instaurare una forma di self-awareness...questione difficile da sciogliere "dall'esterno" dell'organismo sotto indagine per un essere umano dato che l'osservatore dovrebbe essere al tempo stesso anche osservato.
Se Skynet come amano in modo auto-rassicurante dire molti miei consimili è oggi "fantascienza" (e non è detto che lo sia) confido ancora che in una notte tranquilla di estate su un famoso osservatorio californiano si materializzi un cyborg la cui inabilitazione finale porti comunque tramite retroingegneria (termine di cui molto spesso si abusa) alla sua "nascita".
E non è detto che sia necessariamente il principio della fine del genere umano.
Grazie.

Marco71.

Marco71
26-11-2008, 17:35
...io sto già costruendo una versione embrionale del "Turco"...
Grazie.

Marco71.

chairam
26-11-2008, 17:39
Lo possono immaginare anche i sassi che prima o poi qualcuno riuscirà a costruire una macchina senziente (l'uomo vola, è andato sulla luna, anche i cellulari erano impensabili negli anni '70, in Blade Runner non ci sono, etc...) E ALLORA?? Certo sarà interessante vedere chi ci arriva prima, FORSE un è anche un problema tecnologico, di mancanza della macchina adatta DI SICURO l'idea di fare una simulazione del cervello umano equivale a dichiarare di non aver capito come funziona. Non c'è niente di strano, nessuno sa come fare una macchina del genere e non è affatto facile. IL PUNTO di tutto questo rumore che cercano di alzare è questo: nessuno sa come farlo, niente esclude che ci riesca un ricercatorino di 25 anni dell'università più piccola d'Italia o del Burundi o anche un appassionato con molto tempo da perdere, ora questi signori VOGLIONO ATTIRARE quel o quei disgraziati per FARCI I SOLDI LORO. Quindi eccolo il punto di tutto questo casino: forse loro hanno qualche idea su come procedere o più probabilmente non ne hanno nessuna, visto che vanno di forza bruta, di sicuro VOGLIONO ESSERE SUL CARRO DEI VINCITORI.

GT82
26-11-2008, 18:00
Prepariamoci, Skynet sta arrivando... :eek:

Alex feat K.I.T.T.
26-11-2008, 18:01
Poi metteranno il computer in una pontiac transam nera e creeranno KITT :D XDDD

WarDuck
26-11-2008, 18:09
Tanto è dimostrato che ci sono funzioni che qualsiasi calcolatore per quanto potente esso sia non è in grado di calcolare, inutile illudersi.

FleboDiBirra
26-11-2008, 18:25
Che bello! Una via di mezzo tra Skynet e un gatto! Gia me lo vedo il supercomputer che, mentre uno è seduto nel water a fare i suoi bisogni, viene allertato da un sensore che gli dice che c'è un po di cacca nel water, micio-skynet prende il controllo di una ruspa e seppellisce la cacca, il water e il malcapitato in risposta a un istinto atavico.

daywatch85
26-11-2008, 18:26
Un articolo che risulta essere MOLTO approssimativo. In ogni caso questo fa riflettere sulla complessità del nostro cervello umano e anche della complessità del cervello di un gatto o di un topo...e quindi fa sorgere la fatidica domanda: Ma siamo sicuri che l'uomo è nato per caso? Se il caso è riuscito a farci diventare cosi...dovremmo riuscirci anche noi stessi giusto? Quindi io credo che, per creare un'intelligenza ci voglia un'intelligenza a sua volta superiore, e cosi via! Quindi ragionando in questo modo, Dio ha creato la nostra intelligenza, probabilmente in MOLTI anni riusciremo a creare l'intelligenza di un gatto (infatti è un'intelligenza inferiore alla nostra) ma che sta nello spazio di un grattacielo forse, ma non riusciremo mai ad eguagliare il nostro cervello e neanche ad avvicinarci, perchè solo qualcuno con un'intelligenza al di sopra della nostra potrebbe replicare la nostra intelligenza. Infatti l'articolo stesso dice che per simulare le piu banali operazioni del cervello umano, servirebbe la potenza di 10.000 Roadrunner! Pensate un po cosa ci vorrebbe per simulare l'intero comportamento vero e proprio di un cervello completo! Forse ci vorrebbero 10.000.000.000.000.000.000.000 di Road Runner...anzi forse molti di piu!!

Io dico che noi possiamo fare molto...ma replicare un'intelligenza come quella umana no!!
Spero però di vedere un giorno un gatto robotico con il cervello artificiale, che miagola e fa le fusa e chiede le coccole quando ne ha voglia!

illidan2000
26-11-2008, 18:49
Un articolo che risulta essere MOLTO approssimativo. In ogni caso questo fa riflettere sulla complessità del nostro cervello umano e anche della complessità del cervello di un gatto o di un topo...e quindi fa sorgere la fatidica domanda: Ma siamo sicuri che l'uomo è nato per caso? Se il caso è riuscito a farci diventare cosi...dovremmo riuscirci anche noi stessi giusto? Quindi io credo che, per creare un'intelligenza ci voglia un'intelligenza a sua volta superiore, e cosi via! Quindi ragionando in questo modo, Dio ha creato la nostra intelligenza, probabilmente in MOLTI anni riusciremo a creare l'intelligenza di un gatto (infatti è un'intelligenza inferiore alla nostra) ma che sta nello spazio di un grattacielo forse, ma non riusciremo mai ad eguagliare il nostro cervello e neanche ad avvicinarci, perchè solo qualcuno con un'intelligenza al di sopra della nostra potrebbe replicare la nostra intelligenza. Infatti l'articolo stesso dice che per simulare le piu banali operazioni del cervello umano, servirebbe la potenza di 10.000 Roadrunner! Pensate un po cosa ci vorrebbe per simulare l'intero comportamento vero e proprio di un cervello completo! Forse ci vorrebbero 10.000.000.000.000.000.000.000 di Road Runner...anzi forse molti di piu!!

Io dico che noi possiamo fare molto...ma replicare un'intelligenza come quella umana no!!
Spero però di vedere un giorno un gatto robotico con il cervello artificiale, che miagola e fa le fusa e chiede le coccole quando ne ha voglia!

a parte l'accento prettamente ecclesiastico del tuo post, anche se fosse vero ciò che dici, ti potrei dire che magari un uomo non può (ri)creare una intelligenza pari alla propria, ma molti uomini forse sì :fagiano:

M4rk191
26-11-2008, 18:59
per quanto possa simulare il comportamento umano, un robot rimane una macchina gestita da un programma, non avrà mai intelligenza, al masismo la si può simulare

illidan2000
26-11-2008, 19:03
per quanto possa simulare il comportamento umano, un robot rimane una macchina gestita da un programma, non avrà mai intelligenza, al masismo la si può simulare

la si può simulare bene...

GT82
26-11-2008, 19:07
Ragazzi leggete questa pagina, mooooolto interessante!

--> http://it.wikipedia.org/wiki/Singolarità_tecnologica

per l'ennesima volta mi trovo a pensare... che Internet sarebbe senza Wikipedia? :ave:

zerothehero
26-11-2008, 19:26
Complimenti a Bordin che sta producendo un articolo più interessante dell'altro (Dal Cern di Ginevra ai sotterranei di Berlino a quest'articolo)....
Mi chiedo una cosa però: la rete neurale che simula il cervello del topo, è in tutto e per tutto uguale ad un topo o è solo un'imitazione del cervello del topo?
CIoè..pensa veramente o imita il pensiero del roditore?
Qualcuno mi dipani il quesito.. :sbonk:

zerothehero
26-11-2008, 19:31
Cioè, ingegneri, esperti vari e cervelloni, dotati di intelligenza, autocoscienza e capacità di progettazione, mettono su metri cubi di hardware e progettano software ma a stento riescono a replicare il funzionamento del cervello di esseri viventi inferiori...

e il cervello degli espertoni, che pesa sul chiletto e "consuma" pochissimo? Chi lo ha progettato?

A me 'sta cosa ha sempre affascinato, il cervello umano è davvero l'oggetto conosciuto più complesso dell'universo!

Bè esseri inferiori..il nostro cervello è il risultato di una lunghissima evoluzione che dura da più di 500 milioni di anni..in confronto qualsiasi processore è un giocattolino.

illidan2000
26-11-2008, 19:35
Complimenti a Bordin che sta producendo un articolo più interessante dell'altro (Dal Cern di Ginevra ai sotterranei di Berlino a quest'articolo)....
Mi chiedo una cosa però: la rete neurale che simula il cervello del topo, è in tutto e per tutto uguale ad un topo o è solo un'imitazione del cervello del topo?
CIoè..pensa veramente o imita il pensiero del roditore?
Qualcuno mi dipani il quesito.. :sbonk:

solo un vero topo potrebbe capire la differenza tra un pensiero roditore simulato e un vero pensiero roditore.

<<"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
>>"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
<<"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
>>"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
<<"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."

zerothehero
26-11-2008, 19:37
Ti rispondo così. :D
http://www.gustavorol.net/images/magritte.jpg
Cmq ben venga, basta che non siano violenti. :O

elevul
26-11-2008, 20:27
Forse ho inteso male il tuo pensiero, ma questa difficolta nell'apprendimento dell'essere umano mi sembra una cosa alquanto positiva. Ci da una dimensione più esatta del valore e dell'importanza (per non parlare della possibile pericolosità) della cose che stiamo imparando.

Balle.
Ti darei ragione se parlassimo di conoscenza che ancora non abbiamo, ma sprecare una marea di tempo e fatica per acquisire conoscenze che la nostra specie ha da anni, decenni, millenni è solo uno spreco.
Uno spreco che ci sta limitando enormemente, visto che molte persone intelligentissime, che potrebbero dare un contributo incredibile alla ricerca fanno gli spazzini, gli idraulici, i riparatori di frigoriferi, perché non possono o non vogliono passare 20 della loro vita sui libri e/o in una tristissima aula scolastica/universitaria.


Il progetto e' assolutamente interessante e lo seguiro' con grandissimo interesse. Neurobiologia- A.I - Elettronica unite in un'unica materia: in definitiva uno dei campi in cui mi piacerebbe molto lavorare. :)

Stesso per me. :D

Silma
26-11-2008, 20:31
Grande fu la meraviglia per la nostra magnificenza, mentre davamo alla luce I.A. :D

L01CYL8
26-11-2008, 20:37
Scienza cognitiva è il nome dato all'unione di quei rami della scienza che si occupano dello sviluppo e dell'evoluzione di interfaccia uomo-macchina ed estensivamente di A.I.
In molte facoltà universitarie, anche italiane, esistono corsi di laurea che affrontano questa nuova frontiera, psicologia cognitiva e neuroscienze, non ho informazioni riguardo alle facoltà di ingenieria ed informatica, ma credo che tengano il passo anche queste ultime. Quello che voglio dire è quanto sia evidente che l'umanità ha ormai deciso di sviluppare un'intelligenza artificiale, quindi ci riuscirà, a prescindere da come e quando.
Un neurone è autocosciente? No ovviamente, ma la rete di sinapsi elettrochimiche che collega le cellule cerebrali è, allo stato attuale delle nostre conoscenze, ciò che definisce l'intelligenza.
Quindi tutto sta nel fare un transistor in grado di ricevere ed elaborare differenti tipologie di stimoli, come fanno i nostri neuroni/transistor. Computer quantici, come qualcuno ha già detto.
Dove ci porterà questo viaggio è un altro discorso, ma in definitiva una necessaria tappa della nostra evoluzione di specie.

ottoking
26-11-2008, 20:44
marco71 è richiesto con urgenza^^
LOL alla fine è arrivato !!!
Non lo conosco ma ho letto qualche suo post(impressionante) lui è l' esperto di cose complicate di HW :D

Tanto è dimostrato che ci sono funzioni che qualsiasi calcolatore per quanto potente esso sia non è in grado di calcolare, inutile illudersi.

a che tipo di funzioni ti riferisci ?? matematiche qualche integrale particolare??


non capisco perchè l' architettura di blugene è più indicata rispetto al roadrunner per il numero di core ??

dall' articolo mi sembra di aver capito che le sinapsi sono rappresentate dalle interconnessioni tra i nodi(neuroni) ma quello che mi chiedo è non possono simulare questo comportamento via software ipotizzando di avere un processore mono core con una capacità molto più elevata di quella umana non sarebbe possibile replicare il comportamento di sinapsi e neuroni senza effettivamente avere una struttura hardware di quel tipo ??

altra questione la capacità di elaborazione del cervello umano ho letto che è di circa 100 Teraflops è veritiera a vostro parere ??
Con quali parametri è possibile confrontare il cervello umano con una macchina ??

Un altro articolo così magari ancor più approfondito sarebbe graditissimo complimenti comunque alla redazione che ci tiene aggiornati :D

avvelenato
26-11-2008, 21:04
Il fatto che Blue Gene non riesca a simulare completamente il cervello di un topo significa che la strada percorsa, a mio avviso, è sbagliata.
Da come la vedo io è assai ottimistica la visione proposta per dei semplici motivi:
1-Non hanno ancora capito come funziona il cervello. Come pensano di poterlo simulare?
2-Dovrebbero in 40 anni riuscire a eguagliare milioni di anni di perfezionamento naturale.
3-I modelli proposti sono troppo complicati (non complessi, complicati) per poter funzionare. Io resto convinto che serva una soluzione semplice.

Secondo me parti da una premessa sbagliata, ovvero che Blue Gene non sia riuscito a simulare correttamente il funzionamento del cervello di un topo.
Questo non si può evincere dall'articolo, né il contrario ovviamente, ma mi pare di aver letto toni più ottimistici; questo sebbene la simulazione non sia stata perfettamente corrispondente con il modello preso in esame.

Quindi, prendendo in esame il tuo post, mi viene da risponderti:
3) il modello è complicato: 10^19 sinapsi e miliardi di neuroni non sono qualcosa di piccolo.
Stiamo parlando di un cervello: l'hardware, è sofisticato di brutto.
Mentre ci stiamo a segare sui nanometri dei transistors sul processore, un ganglio sarà pure spesso 1000 volte tanto, eppure ne possiamo impacchettare un numero assurdo in un centimetro cubico senza temere che le temperature superino i 37° danneggiandone il materiale costitutivo.
Le simulazioni hanno un senso fino a un certo punto, però se non riusciremo a creare un hardware competitivo con quello biologico (e secondo me non è così dura come la vede kurzweil, il vero problema imho è fare una roba potente e al tempo stesso che non consumi in maniera esorbitante e che non occupi un palazzo... un cervello, siamo sui 12 watt non so se mi spiego...)

2) il perfezionamento naturale di 40 milioni di anni di cambiamenti casuali e relativa selezione, imho, è perfettamente replicabile in 40 anni di cambiamenti ragionati e relativa selezione. Ma questo è quanto accade dalla nascita della civiltà ad oggi, allorché l'evoluzione culturale prese prepotentemente il posto che un tempo era dell'evoluzione naturale (che tutt'ora è in importanza molto ridimensionata, almeno per noi esseri umani, che possiamo sopravvivere e riprodurci anche se non geneticamente al top).

1) per capire come funziona un cervello, il modo migliore è smanettarci su. Purtroppo analizzare lo stato dei singoli neuroni di un cervello umano è quantomeno un'impresa improba, quindi queste simulazioni credo daranno spunti importantissimi agli scienzati di parecchie branche di studio differenti.

icoborg
26-11-2008, 21:17
...io sto già costruendo una versione embrionale del "Turco"...
Grazie.

Marco71.

capo ma ti sembra l'ora di rispondere!!!??? il resoconto dei test #456-561 CAT7 doveva essere pronto 4 ore fa!!

alla rossa ie so venuti i puntaspilli sulle tette per aspettarti!!!

io e gli altri tecnici di 2liv abbiamo cercata di rabbonirla sviandola su argomenti di contorno...c'è chi ha avuto approcci smaccatamente sessuali....ora usa i gioielli come YOYO.

arghhh^^

elevul
26-11-2008, 21:41
-CUT-
Vero che la miniaturizzazione è importante, ma qui non sarebbe un problema: se costruissimo un computer con l'intelligenza di un essere umano, ma con la capacità di calcolo di una macchina e tutta la conoscenza dell'umanità poi ci penserebbe lui stesso a miniaturizzarsi. E lo farebbe in un tempo infinitamente inferiore a quello che ci prenderebbe a noi farlo.
Basta che gli diamo la scintilla, poi il fuoco se lo fanno da soli.

ottoking
26-11-2008, 21:46
...
Basta che gli diamo la scintilla, poi il fuoco se lo fanno da soli.

mi ricorda qualcosa :sofico:

Naufr4g0
26-11-2008, 21:53
Basta che gli diamo la scintilla, poi il fuoco se lo fanno da soli.

Secondo me non è così semplice. Anche perchè la macchina costruita in quel modo dovrebbe apprendere come gli esseri umani apprendono, e quindi non basta trasferirgli in memoria milioni di pagine di testo. Dovrebbe avere un approccio simile al nostro e ci metterebbe più o meno quanto ci mettiamo noi ad apprendere le cose. Dovremmo in un certo senso mandarlo a scuola. :)
Sicuramente si affaticherebbe di meno, ma non sarebbe una cosa istantanea.
Quando si costruisce qualcosa di nuovo in base a quello che già si sa, non basta la conoscenza.

madeofariseo
26-11-2008, 21:54
Credo che per vedere risultati tamgibili in termini di intelligenza artificiale, considerando la mole di calcoli necessaria, si dovrà attendere la nascita definitiva ed il pieno sviluppo dei processori quantistici..

Questi, almeno sulla carta, hanno possibilità infinitamente maggiori rispetto agli odierni processori..

forse è la volta buona che crysis girerà bene



:asd:

D3stroyer
26-11-2008, 22:06
credo non abbia nessun senso il paragone Macchina-Cervello. Il cervello è una macchina dinamica che, quoziente permettendo, può creare ogni secondo immagini nuove, sequenze diverse, partendo dal nulla. Una macchina che può varare tutte le "opzioni" che ha un cervello nello stesso tempo nel quale il secondo prende la decisione, sarebbe almeno 10^500 volte piu' veloce! Daje con i bot! Voglio vedere mio figlio tra 40 anni cavalcare un robottino al posto di una vespa!

elevul
26-11-2008, 22:11
Secondo me non è così semplice. Anche perchè la macchina costruita in quel modo dovrebbe apprendere come gli esseri umani apprendono, e quindi non basta trasferirgli in memoria milioni di pagine di testo. Dovrebbe avere un approccio simile al nostro e ci metterebbe più o meno quanto ci mettiamo noi ad apprendere le cose. Dovremmo in un certo senso mandarlo a scuola. :)
Sicuramente si affaticherebbe di meno, ma non sarebbe una cosa istantanea.
Quando si costruisce qualcosa di nuovo in base a quello che già si sa, non basta la conoscenza.
No, apprenderebbe a velocità enormemente superiori a quelle di un normale essere umano.
Per due motivi:
- Non dimenticherebbe e non necessiterebbe di ripetere all'infinito per imparare. Una sola lettura/visione/ascolto gli basterebbe per imparare.
Per sempre.
- Potrebbe scorrere il materiale molto più velocemente di un essere umano. E, soprattutto, potrebbe scorrere molto materiale in parallelo, in quanto avrebbe infiniti metodi di imput.
- Non avrebbe necessità di gestire un intero corpo, visto che la sua gestione sarebbe demandata a subroutine( eventualmente modificabili, ma comunque indipendenti) e umani. Quindi potrebbe usare la maggior parte della capacità di calcolo per apprendere/sfruttare l'apprendimento avuto.

Quindi, teoricamente, dove un essere umano ci metterebbe anni e anni questo computer/rete di computer ci metterebbe/ro pochi minuti od al massimo poche ore per essere operativi al massimo.
Un bel miglioramento, no?

L01CYL8
26-11-2008, 22:26
Quindi, teoricamente, dove un essere umano ci metterebbe anni e anni questo computer/rete di computer ci metterebbe/ro pochi minuti od al massimo poche ore per essere operativi al massimo.
Un bel miglioramento, no?

Tutte le altre domande avevano avuto risposta e, finché quell'ultima non fosse stata anch'essa soddisfatta, AC non si sarebbe forse liberato della consapevolezza di sé.
Tutti i dati raccolti erano arrivati alla fine, ormai. Da raccogliere non rimaneva più niente.
Ma i dati raccolti dovevano ancora essere correlati e accostati secondo tutte le relazioni possibili.
Un intervallo senza tempo venne speso a far questo.
E accadde, così, che AC scoprisse come si poteva invertire l'andamento dell'entropia.
Ma ormai non c'era nessuno cui AC potesse fornire la risposta all'ultima domanda. Pazienza! La risposta -- per dimostrazione -- avrebbe provveduto anche a questo.
Per un altro intervallo senza tempo, AC pensò al modo migliore per riuscirci. Con cura, AC organizzò il programma.
La coscienza di AC abbracciò tutto quello che un tempo era stato un Universo e meditò sopra quello che adesso era Caos. Un passo alla volta, così bisognava procedere.
LA LUCE SIA! disse AC.
E la luce fu... (I. Asimov)

D3stroyer
26-11-2008, 22:47
Ma poi replicare un cervello...per fare cosa? I bot?

hugs
26-11-2008, 22:49
Sto leggendo in questi giorni La mente nuova dell'imperatore di R. Penrose che tratta appunto di intelligenza artificiale e di come alcuni problemi non siano computabili o risolvibili con un algoritmo. questo mi rende scettico sulla possibilità di sviluppare un'intelligenza artificiale che simuli un essere umano. è comunque interessantissimo questo studio che potrà chiarire processi mentali attraverso la simulazione ed è sicuramente un campo interessante anche per lo studio di comportamenti emergenti

ottoking
26-11-2008, 22:58
No, apprenderebbe a velocità enormemente superiori a quelle di un normale essere umano.
Per due motivi:
- Non dimenticherebbe e non necessiterebbe di ripetere all'infinito per imparare. Una sola lettura/visione/ascolto gli basterebbe per imparare.
Per sempre.
- Potrebbe scorrere il materiale molto più velocemente di un essere umano. E, soprattutto, potrebbe scorrere molto materiale in parallelo, in quanto avrebbe infiniti metodi di imput.
- Non avrebbe necessità di gestire un intero corpo, visto che la sua gestione sarebbe demandata a subroutine( eventualmente modificabili, ma comunque indipendenti) e umani. Quindi potrebbe usare la maggior parte della capacità di calcolo per apprendere/sfruttare l'apprendimento avuto.

Quindi, teoricamente, dove un essere umano ci metterebbe anni e anni questo computer/rete di computer ci metterebbe/ro pochi minuti od al massimo poche ore per essere operativi al massimo.
Un bel miglioramento, no?

La penso come te senza contare che una volta che abbiamo compreso il funzionamento del cervello umano nessuno dice che poi non sia migliorabile(dal punto di vista logico) inoltre la velocità computazionale nel caso di una macchina sia migliorabile molto più velocemente che sul cervello umano!!
Nel senso che una volta raggiunta la stessa capacità di un cervello umano dopo un pò di anni la raddoppiamo(o la raddoppia la macchina :D ) e poi ancora ed ancora...

ottoking
26-11-2008, 23:03
Sto leggendo in questi giorni La mente nuova dell'imperatore di R. Penrose che tratta appunto di intelligenza artificiale e di come alcuni problemi non siano computabili o risolvibili con un algoritmo. questo mi rende scettico sulla possibilità di sviluppare un'intelligenza artificiale che simuli un essere umano. è comunque interessantissimo questo studio che potrà chiarire processi mentali attraverso la simulazione ed è sicuramente un campo interessante anche per lo studio di comportamenti emergenti

deve essere interessante... qualche esempio d' incomputabilità ??
l' ho chiesto anche prima ma non mi hanno risposto...

Cmq IMHO non s' implementa un algoritmo per tutto ma si cerca una logica con la quale il software può apprendere e risolvere problemi mai visti in altre parole dovrà essere la macchina a sfornare algoritmi in base alle risorse che ha !!

Megakirops
26-11-2008, 23:10
Ammetto di non essere molto ferrato, ma quello che penso è che più che concentrarsi sulla progettazione di un ''cervello artificiale'', basato sull'integrazione degli schemi neurali nell' hw, si dovrebbe trovare il modo di integrare l'hw con il cervello stesso. Non intendo parlare di mezzuomini robotizzati dove la tecnologia faccia da supporto alla biologia, anche se sarebbe auspicabile. Qualcuno ha detto che un AI avrebbe il vantaggio di un intelligenza sempre costante, una capacità di apprendimento maggiore, una maggiore organizzazione del sapere e del pensiero, qualcun'altro controbbatte dicendo che non potrà mai avere una coscienza. Credo che sia proprio questo il fulcro, l'uomo ha la coscienza, anzi noi siamo la nostra coscienza, gran parte del nostro cervello è autonoma e controlla funzioni di cui la nostra coscienza è all'oscuro, gestendo un flusso di dati ENORME, con un archivio dati ENORME e interpretando questi segnali in modo da renderli comprensibili alla coscienza ''in tempo reale'', ed è questa la cosa più difficile da ricreare ( il motivo per cui non ricordiamo la poesia il 5 maggio insegnataci alle elementari è da ricercare nell'inefficienza della coscienza nel sfruttare la potenza del cervello) . Forse un dì verrà il giorno ma penso che una AI pari o superiore all'uomo non serva a nessuno, sarebbe più utile sviluppare un modo per sfruttare la potenza di calcolo di un cervello, anche di topo o gatto, sono sufficientemente potenti, spegnendo la coscienza ed integrandolo con l'hw ed il sw, questo si che sarebbe un passo tecnologico straordinario ed anche realizzabile prima del prossimo secolo

mistero1982
26-11-2008, 23:15
E vai!!! sapevo che il nostro cervello fosse formato da 10000000 di ATI 4870 in ipercrossfire e non NVIDIA!!! me lo sentivo!!! Ale'!

hugs
26-11-2008, 23:15
Ora è tardi, domani provo a postare qualcosa di coerente, nel libro comunque i primi 2 capitoli sono dedicati alle macchine di Turing e al problema dell'arresto giusto per darti un'idea, purtroppo non sono un matematico spero di non riportarvi castronerie. se sei interessato procurati il libro sono 10 euro spese veramente veramente bene.
Altro spunto, sui comportamenti emergenti, sono gli articoli e le pubblicazioni di A.L. Barabasi.
Non so se qualcuno l'ha accennato ma una macchina pensate solleverebbe anche problemi etici... ;)

ottoking
26-11-2008, 23:19
Ammetto di non essere molto ferrato, ma quello che penso è che più che concentrarsi sulla progettazione di un ''cervello artificiale'', basato sull'integrazione degli schemi neurali nell' hw, si dovrebbe trovare il modo di integrare l'hw con il cervello stesso. Non intendo parlare di mezzuomini robotizzati dove la tecnologia faccia da supporto alla biologia, anche se sarebbe auspicabile. Qualcuno ha detto che un AI avrebbe il vantaggio di un intelligenza sempre costante, una capacità di apprendimento maggiore, una maggiore organizzazione del sapere e del pensiero, qualcun'altro controbbatte dicendo che non potrà mai avere una coscienza. Credo che sia proprio questo il fulcro, l'uomo ha la coscienza, anzi noi siamo la nostra coscienza, gran parte del nostro cervello è autonoma e controlla funzioni di cui la nostra coscienza è all'oscuro, gestendo un flusso di dati ENORME, con un archivio dati ENORME e interpretando questi segnali in modo da renderli comprensibili alla coscienza ''in tempo reale'', ed è questa la cosa più difficile da ricreare ( il motivo per cui non ricordiamo la poesia il 5 maggio insegnataci alle elementari è da ricercare nell'inefficienza della coscienza nel sfruttare la potenza del cervello) . Forse un dì verrà il giorno ma penso che una AI pari o superiore all'uomo non serva a nessuno, sarebbe più utile sviluppare un modo per sfruttare la potenza di calcolo di un cervello, anche di topo o gatto, sono sufficientemente potenti, spegnendo la coscienza ed integrandolo con l'hw ed il sw, questo si che sarebbe un passo tecnologico straordinario ed anche realizzabile prima del prossimo secolo

Be sull' utilità c' è la questione che spinge IBM ovvero un AI che prenda decisioni velocemente (Ad esempio nella finanza ma anche altri campi) analizzando una grande mole di dati in maniera continua senza interruzione

per l' integrazione uomo-macchina guarda qui:

http://punto-informatico.it/1568524/PI/News/chip-cerebrale-sconfigge-tetraplegia.aspx

ottoking
26-11-2008, 23:24
Ora è tardi, domani provo a postare qualcosa di coerente, nel libro comunque i primi 2 capitoli sono dedicati alle macchine di Turing e al problema dell'arresto giusto per darti un'idea, purtroppo non sono un matematico spero di non riportarvi castronerie. se sei interessato procurati il libro sono 10 euro spese veramente veramente bene.
Altro spunto, sui comportamenti emergenti, sono gli articoli e le pubblicazioni di A.L. Barabasi.
Non so se qualcuno l'ha accennato ma una macchina pensate solleverebbe anche problemi etici... ;)

solo 10 euro :) bene quasi quasi... !!
certo no problem approposito di turing c' è il famoso test effettivamente una macchina non lo può risolvere al momento...

http://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Turing

bè la questione etica eheheh effettivamente dopo quattro pagine di commenti non è stata molto considerata...

homero
26-11-2008, 23:39
fantasia allo stato puro...
....
ormai i problemi posti in essere si scontrano continuamente con la potenza di calcolo limitata
....
da quelli metereologici a quelli piu' banalmente grafici
....
risolvere il problema della potenza di calcolo non è facile
....
io comincerei a simulare l'evoluzione di una colonia di batteri
....
ma anche per questo sarebbe necessario un supercomputer
....
W il nostro cervello
facciamolo funzionare che fino a questo momento è il PC migliore che c'e' al mondo!!!!!!

Opteranium
26-11-2008, 23:56
Sto leggendo in questi giorni La mente nuova dell'imperatore di R. Penrose che tratta appunto di intelligenza artificiale e di come alcuni problemi non siano computabili o risolvibili con un algoritmo.

guarda, ti ammiro solo per il coraggio di leggere quel ponderoso tomo di 800 pagine... Io ci provai anni fa ma, non essendo il mio pane, mi arresi alla 70esima. Ci voleva uno sforzo maggiore di quanto potessi dedicargli (anche per via degli esami);)
Comunque è fatto molto bene.. Penrose si costruisce il suo lettore passo passo e se uno è abbastanza sveglio ci si tira fuori davvero tanta roba!

Alexxio
27-11-2008, 00:13
leggendo tutti quelli che dicono che non è possibile che una macchina possa essere più intelligente dell'uomo, mi vengono in mente le ultime lettere di galilei in cui scriveva di essere esterrefatto delle sue stesse scoperte, e si chiedeva: "ma allora, se io ho scoperto tutte queste cose, mi accorgo di non essere neanke in grado di immaginare che cosa succederà dopo..!!!"
lui sì che era avanti...e chissà come ci rimarrebbe vedendo i progressi che abbiamo fatto!!
con questo voglio dire che anke la più fantasiosa persona tra noi non ha la pallida idea di cosa ci aspetta con l'avanzamento delle nostre ricerche... altro che le macchine che pensano da sole...
10 anni fa non credevamo manco possibile mandare mms dal cell ... tempo al tempo ... certo che adesso è fantascienza.. già i nostri figli dovranno studiare un sacco materie di ingegneria in più!!! ihihihih
cmq avete presente in matrix quando imparano il karate caricandoselo nel cervello!! quello è troppo fico!!

paolohw
27-11-2008, 01:14
Io tremo al solo pensiero che in un prossimo futuro ci possa essere una macchina, non si sa con quali reali intenti (buoni o cattivi) (per noi, non per essa), con un potenziale inimmaginabile (specie attraverso la rete).
potrebbe entrare nella rete commerciale, satellitare, di difesa, di ricerca, di banche dati, Vi lascio solo pensare che attraverso la globalizzazione e la rete non esisterebbe codice di protezione o di encrypt che essa non sarebbe capace di aggirare, una volta resasi conto della fragilità del sistema, sarebbe per essa un semplice gioco (Vedi WAR GAMES), e non per fare previsioni catastrofiste, anzi nella migliore delle ipotesi, la nostra civiltà gli apparirebbe come un semplice giocattolo da smontare
e rompere così come abbiamo fatto noi quando eravamo piccoli a nostra volta.
Ci vorrà molto + ingegno nel regolarla questa intelligenza che non per costruirla, altrimenti non ci saranno limiti o contromisure per fermarla. Io un'idea di base per costruirla potrei anche averla, ma ho già paura al solo pensarla.
MEDITIAMO BENE TUTTI SU QUESTA COSA PERCHE' POTREBBE RITORCERSI CONTRO DI NOI.
avrete notato tutti che negli ultimi due anni il prezzo del petrolio era salito GRAZIE ALLA SPECULAZIONE, e solo in piccola parte ai consumi, soltanto questo dovrebbe far meditare.

fabiuz1
27-11-2008, 01:16
Molto sinceramente credo che sia un reale abominio tutto questo.
Ritengo che il progresso tecnologico sia una cosa, giocare a fare dio come dei pervertiti sia un'altra.
E' sottile ciò che ci separa dalle bestie..solo qualche teraflop di picco...in questi momenti però mi chiedo quanto l'uomo sia sensato..e quale senso abbia tutto ciò.
Ritengo tutto ciò una grande malattia mentale, così come chi si sente entusiasmato all'idea che un supercomputer intelligente gli dica "vai a farti fottere".

chairam
27-11-2008, 01:35
certo, come no, se tutti la pensassero come te la terra sarebbe ancora piatta

undesaparecido
27-11-2008, 02:16
"il nuovo computer senziente verrà finanziato dal governo USA per mezzo del dipartimento della Difesa" bene questo mi rende tranquillo!! Spero che sia molto più intelligente di loro tanto da autodistruggersi, se fosse come le bombe intelligenti di Bush..tanti auguri!

kbytek
27-11-2008, 02:28
La pericolosità di un uomo non la teniamo da conto?
Che se mi chiedessero di dimostrare che non sono una macchina non saprei neanche su quali parametri si potrebbe affermare il contrario.
Ma io non sono un filosofo, Asimov nei suoi bei libri ha sollevato decadi fa interrogativi su che cosa sia una forma di vita o meno.
Poi in quali campo si possa applicare questo studio salta subito all'occhio anche dai filmettini di holliwood...soldati robot?
Innesti bioici? Campo medico?

E' talmente vasta la cosa che non la posso afferrare con i miei studi ma ad istinto non mi preoccupa più di un uomo incazzato con una pistola e il suo libero arbitrio.

Certo che un backup del mio cervello in uno non organico mi renderebbe immortale più o meno...c'è da rifletterci sopra...che non saprei neanche se la vita senza la morte potrebbe restare affascinante come l'attuale.

Io mi defilo per inettitudine sull'argomento ma ha rispolverato vecchie fantasie da romanzi letti.

Oldbiker
27-11-2008, 06:02
No, apprenderebbe a velocità enormemente superiori a quelle di un normale essere umano.
Per due motivi:
- Non dimenticherebbe e non necessiterebbe di ripetere all'infinito per imparare. Una sola lettura/visione/ascolto gli basterebbe per imparare.
Per sempre.
- Potrebbe scorrere il materiale molto più velocemente di un essere umano. E, soprattutto, potrebbe scorrere molto materiale in parallelo, in quanto avrebbe infiniti metodi di imput.
- Non avrebbe necessità di gestire un intero corpo, visto che la sua gestione sarebbe demandata a subroutine( eventualmente modificabili, ma comunque indipendenti) e umani. Quindi potrebbe usare la maggior parte della capacità di calcolo per apprendere/sfruttare l'apprendimento avuto.

Quindi, teoricamente, dove un essere umano ci metterebbe anni e anni questo computer/rete di computer ci metterebbe/ro pochi minuti od al massimo poche ore per essere operativi al massimo.
Un bel miglioramento, no?

Mi sa che sei parecchio fuori strada:-)
Secondo te l'intelligenza è basata sulla quantità di informazioni? Allora gli aborigeni australiani cosa sono? Subumani perché non conoscono Pirandello e perché "non scorrono alcun materiale"?
L'intelligenza è ciò che permette ad un individuo biologico di sopravvvivere quel tanto che gli basta per riprodursi, magari sopraffacendo o cibandosi di altre specie, per forza di cose meno intelligenti di lui.
Intelligenza è anche capacità di interrelazionarsi nel gruppo, sempre ai fini della sopravvivenza. Una formica, pur vivendo accanto a milioni di sue simili, al massimo arriva a relazionarsi con 3-4 individui, un cane a 8-10, una scimmia a 20-30, l'uomo a 100-120: prova a scrivere i nomi delle persone con cui stai avendo rapporti più o meno continuativi in questo momento.

E qui le macchine già ci battono, direbbe un osservatore disattento, perché Internet è una gigantesca interrelazione tra server. Però, il problema, immenso e finora insoluto, è l'ideazione, che è la vera prova non solo dell'esistenza, ma anche del livello di intelligenza. Rileggiti il test di Touring e poi ne riparliamo. E ideazione non significa autoapprendimento, che, per le macchine, è già in atto da una ventina d'anni, tramite le strutture delle reti neurali.
Ancora: la qualità e la quantità dell'ideazione non dipende dal livello culturale, ma da qualche schema biologico interno al cervello a noi sconosciuto: pensa a quanti grandi matematici hanno scritto lavori fondamentali a meno di 20 anni, con nozioni obbligatoriamente ridotte all'osso. O a grandi poeti che partorivano capolavori già in adolescenza. O a quel singolo uomo che ebbe l'idea della ruota o dell'arco o dell'accensione del fuoco...

L'unico dato su cui si è quasi certi, è che l'ideazione dipenda dalla complessità biologica del cervello e, in questo senso, IMHO, la via del silicio è sbagliata: ammettiamo pure che, un giorno, si superino le leggi della Fisica (costruendo piste di un atomo) e che una ATI 4870 arrivi a consumare 0,1 watt. Bene, il cervello così costruito dovrebbe dissipare ed alimentare 10^6 Watt!!! Se pensi che la natura fa tutto limitandosi a 1200 grammi di materia biologica, con un consumo che non super i 10-15 Watt, dei quali solo il 10% deputato all'ideazione e il resto al mantenimento vitale...

Quale la via, allora? Non lo so: però, il pensiero che qualcuno provi a programmare un cervello di scimmia mi attizza non poco...In fin dei conti la "macchina" perfetta l'abbiamo già; non ti pare?

Ciao

ministro
27-11-2008, 06:49
.. e così Skynet decise il nostro futuro in un microsecondo.. sterminio!

rockroll
27-11-2008, 07:19
Non ho letto tutto il dibattito, forse una battuta simile è già stata detta, ma non sono riuscito a trattenermi.
Volete invece una considerazione seria: eccola. Inutile tentare di simulare quel che la natura ottiene con la massima facilità e con tutt'altri mezzi su TUTT'ALTRO PIANO: si tratta di un approccio troppo diverso da quello che noi vorremmo tentare. Il cervello umano, per potente che sia, anche se vale moltissimo in campo "decisionale", ha ben poca efficienza "tecnica": basti pensare alla difficoltà di fare mentalmente operazioni matematiche o memorizzare a tempo indeterminato sequenze numeriche ... cosa che anche il più modesto dei nostri computer "bimbominkia capable" si divorerebbe all'istante... senza contare la modestia e sopratutto l'imprecisione dei nostri sensori, attuatori, servomotori ... personali, che qualunque macchina o anche "giocattolo" costruito dall'uomo surclasserebbe all'istante ...
Con questo voglio dire che la tecnologia è una cosa, l'ingegneria genetica (perchè è di questo che si serve la natura) è tutta un'altra cosa. Quando riusciremo a codificare e ricreare sequenze complete di informazioni pari a quelle riportate nel DNA del genoma umano, e disporremo di un elaboratore di tali sequenze che controllla macchine utensili trasformatrici di matariale esterno in componenti di altre "macchine/HomoLike" finali, simulando quanto avviene nel grembo materno, allora saremo sullo stesso piano di approccio usato dalla natura, e, con gran rammarico di IBM o Intel o chi per esse, che non c'entrano nulla in quesa clonazione di processo "naturale", solo e soltanto allora ne potremmo riparlare con qualche speranza di concretezza di risultato..
Distinti saluti.
rockroll

beppe90
27-11-2008, 08:18
ma dove andremmo a finire...faremo la fine del film IO ROBOT....

Sajiuuk Kaar
27-11-2008, 08:19
finiremo così:
http://it.wikipedia.org/wiki/Total_Annihilation

Leggere la trama U.U

apahualca
27-11-2008, 09:11
Bah ... reti neurali, è da molto che esistono.
Non vedo dove sia la novità.

bonzuccio
27-11-2008, 09:13
Molto sinceramente credo che sia un reale abominio tutto questo.
Ritengo che il progresso tecnologico sia una cosa, giocare a fare dio come dei pervertiti sia un'altra.
E' sottile ciò che ci separa dalle bestie..solo qualche teraflop di picco...in questi momenti però mi chiedo quanto l'uomo sia sensato..e quale senso abbia tutto ciò.
Ritengo tutto ciò una grande malattia mentale, così come chi si sente entusiasmato all'idea che un supercomputer intelligente gli dica "vai a farti fottere".

Cacchio sono daccordo con te!!
Ma sono daccordo solo perchè lasciare infinite possibilità a un'intelligenza artificiale ci arrecherebbe danno, anche il solo fatto di dover superare necessariamente il sistema capitalistico per raggiungere il grado tecnologico del pensiero dei primi 5 millisecondi di un supercomputer intelligente ci porterebbe a sanguinose rivoluzioni se si vuole il risultato nell'arco di vita di un essere umano.
Basterebbe applicare le leggi di Asimov e il supercomputer se ne starebbe li in un penoso atteggiamento di infinita impotenza, pronto comunque a incoraggiare i nostri progressi nel momento in cui saremo pronti.

Notare che non si parla di genere umano ma si da importanza al singolo:

1. Un robot non deve mai recare danno a un essere umano (a due si :D) né, per inattività, permettere che un essere umano subisca un danno.

2. Un robot deve obbedire agli ordini ricevuti da unessere umano, se tali ordini non contravvengono alla Prima Legge.

3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, a condizione che tale protezione non sia in conflitto con la Prima e la Seconda Legge.

bonzuccio
27-11-2008, 09:23
Tutte le altre domande avevano avuto risposta e, finché quell'ultima non fosse stata anch'essa soddisfatta, AC non si sarebbe forse liberato della consapevolezza di sé.
Tutti i dati raccolti erano arrivati alla fine, ormai. Da raccogliere non rimaneva più niente.
Ma i dati raccolti dovevano ancora essere correlati e accostati secondo tutte le relazioni possibili.
Un intervallo senza tempo venne speso a far questo.
E accadde, così, che AC scoprisse come si poteva invertire l'andamento dell'entropia.
Ma ormai non c'era nessuno cui AC potesse fornire la risposta all'ultima domanda. Pazienza! La risposta -- per dimostrazione -- avrebbe provveduto anche a questo.
Per un altro intervallo senza tempo, AC pensò al modo migliore per riuscirci. Con cura, AC organizzò il programma.
La coscienza di AC abbracciò tutto quello che un tempo era stato un Universo e meditò sopra quello che adesso era Caos. Un passo alla volta, così bisognava procedere.
LA LUCE SIA! disse AC.
E la luce fu... (I. Asimov)

Questa è Poesia!:ave: :ave:

.. e così Skynet decise il nostro futuro in un microsecondo.. sterminio!

Questa è spazzatura anni '80, quelli della mia adolescenza che sfiga.
Mi chiedo cosa ci abbia potuto tirare su dal degrado che necessariamente deve sussegiure a quel periodo, in cosa il genere umano ha trovato la forza per rialzarsi da batoste cinematografiche del genere.. forse un supercomputer è già all'opera e noi non lo sappiamo.. :Prrr:

Nemios
27-11-2008, 09:46
Credo che molti qui sottovalutino il cervello umano. Generalmente fissiamo l'attenzione su una singola attività che sta compiendo, o comunque poche, ma in realtà ne sta compiendo innumerevoli altre a cui normalmente non prestiamo attenzione: equilibrio, regolazione della temperatura corporea, contrazione delle pupille, valutazione spaziale di ogni arto, etc.

Già il fatto che il cervello sia consapevole di sé e si studi, è eccezionale.
Non ci avevate mai pensato? Allora forse vi serve un upgrade! :D

Belsatam
27-11-2008, 10:21
Perche' non cominciano con qualcosa di piu' semplice tipo emulare il cervello di una donna? li basterebbero si e no 2 sempron....

Solaxart
27-11-2008, 10:27
Immaginando il futuro:

http://www.preboggion.it/luomo_e_dopo_di_lui.htm

HostFat
27-11-2008, 10:47
Un inteligenza artificiale perfetta, con le potenze e velocità di un calcolatore ... avrebbe bisogno almeno almeno di poter provare piacere e dolore, senza queste possibilità arriverebbe anche ad uccidersi per solo vedere cosa succede ( senza paura e rimorso )

imho
27-11-2008, 10:47
è chiaro che il nostro cervello ha un alto fattore di ridondanza, per cui molte sue capacità elaborative sono usate per ripetere e convalidare un lavoro già svolto. Un clone ne può farne anche a meno. Dunque più "semplicità" meno costi, meno ingombri di quelli ipotizzati

Zhurlo
27-11-2008, 10:55
"Serve roba potente, ma anche molto piccola per non impiegare un intera città USA per creare un PC che faccia le fusa." che carina questa frase! ^_^

frontinoluca
27-11-2008, 10:58
Secondo me la maggior parte di voi parte da un principio già sbagliato (oltre che ipocrita): il cervello umano come modello di riferimento universale.
Mi fate ridere.
Anzitutto, il cervello più complesso al mondo (correggetemi se sbaglio mammifero, sicuramente non è umano) è quello dei delfini.
Inoltre ci sono campi in cui già gli attuali computer ci surclassano: operazioni matematiche, disegno in tempo reale, simulazione sonora... (mi fermo prima che mi venga un complesso d'inferiorità).
Il punto è che cercare a tutti i costi di donare la senzienza ad una IA è una perdita di tempo.
Anche un cane randagio sa di esistere e glielo vedi negli occhi che vita di me**a fa. :(
No. Il percorso giusto è realizzare una macchina in grado di evolvere continuamente e autonomamente (e la coscienza, qui, non serve).
Concordo con un precendente poster. La base è il software: un programma in grado di ri-progettare ad oltranza il proprio hardware, fabbricarlo e downloadarsi all'interno.
Se proprio vogliamo fantasticare, il culmine massimo dell'evoluzione sarebbe un supercomputer dalla potenza di calcolo inimmaginabile (lo so, suona familiare :fagiano: ) in grado di sopravvivere anche al destino finale dell'universo (non chiedetemi come, sarà compito suo).
Ma forse esiste già, da qualche parte, in una galassia lontana, lontana... :cool:

lucusta
27-11-2008, 11:03
Bah ... reti neurali, è da molto che esistono.
Non vedo dove sia la novità.

le novita' sono nell'approccio in cui interagisce la rete neurale al proprio interno; l'algoritmo (definizione stretta, in quanto e' il quid dell'intelligenza) che determina quali e che percorsi di elaborazione deve subire l'informazione in entrata per dare un' informazione utile in uscita (ma ti assicuro che anche se uno di questi cosi rispondesse con un'informazione che non c'entra nulla con la domanda, per chi li studia sarebbe gia' un passo avanti enorme, in quanto gia' "pensa", male, ma lo fa').

in effetti il problema non e' la quantita' e la qualita' delle informazioni che si hanno o si possano memorizzare, e nemmeno la velocita' con cui renderle disponibili, ma e' il decidere quali di queste siano utili per interagire tra' di loro e dare un risultato.

un esempio pratico:
pensa ad un negozio dall'altra parte della tua citta';
gia' focalizzando l'immagine, e per il solo motivo che ti ho detto di pensarne uno dall'altra parte della tua cita', tu hai focalizzato un negozio particolare tra' tutti quelli che conosci e definisci negozzi (anche quelli virtuali), ma anche il luogo (nella tua citta', dall'altra parte di dove abiti), e anche come arrivarci, in quanto hai focalizzato un luogo e sai dove questo e' posizionato sulla mappa della tua citta'.
il tutto lo hai fatto leggendo solo la frase che ti ho scritto, quindi c'e' stato una cernita delle tue informazioni memorizzate alle quali hai dato un'importanza relativa alla domanda, ma non solo in base a questa.
hai intelligentemente scelto un tale negozio tra' le tue informazioni.

un computo avrebbe portato tutti i negozzi che si conoscono, fatto la cernita su quelli che sono nella tua citta', e focalizzato quelli piu' lontani da te;
ma non avrebbe scelto se non con questo parametro (piu' lontano), mentre tu hai semplicemente scelto innestando nel ragionamento anche altre cose, come ad esempio un negozio in cui hai un'interesse particolare perche' conosci la commessa, vende cose interessanti o perche' e' situato sotto casa di un tuo amico...
ed e' semplice verificarlo:
ti ricordi il negozio che sta' accanto a quello che hai scelto? sono praticmaente alla stessa distanza da te...
significa che tu hai immesso computi non richiesti nel ragionamento, che hanno eseguito ulteriore cernita.
una normale macchina che esegue un computo non avrebbe addotto ulteriori (inutili) cernite.

se ti chiedo il risultato della somma 2+2 il tuo cervello non ragiona, ma richerca nella sua memoria un evento in cui hai dato tale risposta; un computer farebbe la piu' semplice somma algebrica.
e' questa la vera differenza del funzionamento del cervello umano rispetto ad una macchina (o qualsiasi cosa che esegua un computo rigoroso): si cercano le risposte sempre nella memoria, e solo se nonsi ha esperienza gia' vissuta si applica il ragionamento computazionale.
il difficile e' pero' stabilire come passare l'informazione a tutti i centri di memoria, e decidere quali hanno reale importanza, poi correlarli..

in effetti gia' esiste il cervello molto piu' fornito di un essere umano: internet;
ma e l'interazione dell'informazione che manca per dare il quid all'intelligenza...

questo parlare di milioni di teraflops e' quasi inutile; il nostro cervello non ha la possibilita' di usare tutta la sua "forza bruta" per eseguire un calcolo; l'evoluzione ci ha permesso di vivere anche se ci viene domandato quanto fa' 2+2, dando la risposta in qualche decimo di secondo, piuttosto che in un nulla nel quale pero' le "normali operazioni" si sarebbero dovute interrompere per elaborare la risposta... tanto piu' che se in passato ho gia' eseguito questo calcolo, perche' rielaborarlo e non ricordarlo?

lucusta
27-11-2008, 11:09
ehm... software ed hardware sono due stadi diversi di un computo pre determinato; differenziano solo nel loro stato fisico: virtuale e reale.
il vantaggio del software sull'hardware e' che non devi ricostruire fisicamente la macchina che esegure il computo, se una procedura risultasse errata (bug), il vantaggio dell'hardware e' la velocita' infinitamente superiore nell'seguire lo stesso computo.

Nemios
27-11-2008, 11:30
Ragionare in termini di potenza e velocità di calcolo per dire che le macchine sono meglio del cervello umano (o addirittura che il cervello di qualche altro animale/essere è meglio di quello umano) è come dire che un paio di ruote è meglio di un paio di gambe perché con le ruote puoi anche andare ai 300 Km/h. Beh, voi fate come vi pare ma io mi tengo le mie gambe.

Samoht
27-11-2008, 11:57
Il nostro cervello è inoltre in grado di gestire e far interagire con estrema efficacia tutte queste informazioni, ad un "prezzo" in termini energetici assolutamente vantaggioso. Non oserei un paragone diretto. Sia il pc che il corpo umano (a sto punto li consideriamo nella loro interezza) vanno ad energia - nel caso del pc, prettamente elettrica, nel caso di un organismo umano, prettamente chimica e parte di questa anche elettrica.

Un pc può si consumare tanto... ma avete idea di quanto consuma un "corpo umano" per mantenersi "on line"? Che un cervello consumi meno, parlando strettamente di energia elettrica, ci può anche stare... ma quanto bisogna mangiare per trasformare quell'energia per alimentare il sistema?

... fortunatamente, i pc non mangiano (per il momento :rolleyes: ).

Per il resto, possiamo stare qui a discutere anni su cose simili... ma ultimamente ho come l'idea che più cerchiamo risposte a domande di cui non conosciamo nemmeno bene l'origine, più ci si allontana dalla verità ;)

Wolfhwk
27-11-2008, 13:17
Citazione:
"Raymond Kurzweil, esperto mondiale nel campo dell'intelligenza artificiale, ha stimato che un supercomputer dovrebbe arrivare a circa 1019 operazioni in virgola mobile al secondo per tentare di ricreare uno scenario simile alla più banale operazione che il cervello umano può compiere"

Il fatto è che il cervello umano è molto più piccolo di un supercomputer e inoltre consuma meno.
Insomma, basta con sti "bidoni", vogliamo un supercomputer
ultracompresso:asd:

elevul
27-11-2008, 13:40
Ma io mi chiedo: è davvero così difficile estrarre il cervello di una persona paralizzata( ovviamente consenziente), e collegarlo ad un computer, mantenendolo in vita nel frattempo?
Questi si che sarebbe una rivoluzione, se non altro per la velocità di apprendimento.
Sarebbe anche un vantaggio nel fatto che la parte del cervello deputata alla gestione del corpo inizierebbe ad essere usata per altri scopi, aumentando di un (bel?) pò l'intelligenza della persona collegata.

Wolfhwk
27-11-2008, 13:44
Ma io mi chiedo: è davvero così difficile estrarre il cervello di una persona paralizzata( ovviamente consenziente), e collegarlo ad un computer, mantenendolo in vita nel frattempo?
Questi si che sarebbe una rivoluzione, se non altro per la velocità di apprendimento.
Sarebbe anche un vantaggio nel fatto che la parte del cervello deputata alla gestione del corpo inizierebbe ad essere usata per altri scopi, aumentando di un (bel?) pò l'intelligenza della persona collegata.

...o del computer :Perfido:

L01CYL8
27-11-2008, 14:58
Ma io mi chiedo: è davvero così difficile estrarre il cervello di una persona paralizzata( ovviamente consenziente), e collegarlo ad un computer, mantenendolo in vita nel frattempo?

Teoricamente ipotizzabile, tecnicamente impossibile allo stato attuale della neurochirurgia e della medicina in generale. Qui non si tratterebbe di micronizzare dei semiconduttori, ma di prendere un organo e tutto il suo sistema e farlo sopravvivere fuori dal suo ambiente. Con organi meno importanti ci si riesce solo per poche ore.
Diverso sarebbe un discorso sull'implementazione cibernetica nel corpo umano, le ricerche in questo campo sono vive ed efficaci.

Baboo85
27-11-2008, 15:38
Serve roba potente, ma anche molto piccola per non impiegare un intera città USA per creare un PC che faccia le fusa.

:rotfl: mi sto immaginando la scena...

Bè esseri inferiori..il nostro cervello è il risultato di una lunghissima evoluzione che dura da più di 500 milioni di anni..in confronto qualsiasi processore è un giocattolino.

Infatti mi immagino i processori da 500 milioni di anni (se ci saremo ancora... Io credo di no :asd: )

Il problema che stanno cercando di affrontare comunque e', come e' gia' stato detto, la parte software piu' che l'hardware...
La macchina senziente dovra' essere programmata come un neonato (e dico poco) e da li' dovra' imparare ed essere in grado di programmarsi da sola, crearsi da sola i propri algoritmi...

fantasia allo stato puro...
....
ormai i problemi posti in essere si scontrano continuamente con la potenza di calcolo limitata
....
da quelli metereologici a quelli piu' banalmente grafici
....
risolvere il problema della potenza di calcolo non è facile
....
io comincerei a simulare l'evoluzione di una colonia di batteri....
ma anche per questo sarebbe necessario un supercomputer
....
W il nostro cervello
facciamolo funzionare che fino a questo momento è il PC migliore che c'e' al mondo!!!!!!

Spore (il gioco) :asd:

Io tremo al solo pensiero che in un prossimo futuro ci possa essere una macchina, non si sa con quali reali intenti (buoni o cattivi) (per noi, non per essa), con un potenziale inimmaginabile (specie attraverso la rete).
potrebbe entrare nella rete commerciale, satellitare, di difesa, di ricerca, di banche dati, Vi lascio solo pensare che attraverso la globalizzazione e la rete non esisterebbe codice di protezione o di encrypt che essa non sarebbe capace di aggirare, una volta resasi conto della fragilità del sistema, sarebbe per essa un semplice gioco (Vedi WAR GAMES), e non per fare previsioni catastrofiste, anzi nella migliore delle ipotesi, la nostra civiltà gli apparirebbe come un semplice giocattolo da smontare
e rompere così come abbiamo fatto noi quando eravamo piccoli a nostra volta.
Ci vorrà molto + ingegno nel regolarla questa intelligenza che non per costruirla, altrimenti non ci saranno limiti o contromisure per fermarla. Io un'idea di base per costruirla potrei anche averla, ma ho già paura al solo pensarla.
MEDITIAMO BENE TUTTI SU QUESTA COSA PERCHE' POTREBBE RITORCERSI CONTRO DI NOI.
avrete notato tutti che negli ultimi due anni il prezzo del petrolio era salito GRAZIE ALLA SPECULAZIONE, e solo in piccola parte ai consumi, soltanto questo dovrebbe far meditare.

A parte l'ultimo pezzo sul petrolio che non capisco cosa cavolo c'entri... Ma tieni conto di una cosa: gia' ci ammazziamo tra di noi senza motivo "giusto", guerre, attentati, omicidi... Che motivo c'e' dietro? "Perchè sì"? Tutto quello creato ed inventato dall'uomo e' neutro poi dipende da chi lo usa... L'uomo e' capace di trasformare qualsiasi cosa in un arma per uccidere. La macchina senziente non credo sara' diversa. Stare qui a pensare che ci si rivolteranno contro alla Matrix o alla Terminator e' inutile... Succedera'. Basterebbe uno che sappia programmare e che innestasse un virus che ordini alla macchina senziente di uccidere... Basterebbe quello, poi la macchina senziente, come l'uomo, sapra' gia' da sola come fare.
Iniziamo ad arrivare a crearla una macchina cosi', poi ci pensera' qualcuno a renderla un'arma... E' nella natura dell'uomo.

Baboo85
27-11-2008, 15:52
Non ho letto tutto il dibattito, forse una battuta simile è già stata detta, ma non sono riuscito a trattenermi.
Volete invece una considerazione seria: eccola. Inutile tentare di simulare quel che la natura ottiene con la massima facilità e con tutt'altri mezzi su TUTT'ALTRO PIANO: si tratta di un approccio troppo diverso da quello che noi vorremmo tentare. Il cervello umano, per potente che sia, anche se vale moltissimo in campo "decisionale", ha ben poca efficienza "tecnica": basti pensare alla difficoltà di fare mentalmente operazioni matematiche o memorizzare a tempo indeterminato sequenze numeriche ... cosa che anche il più modesto dei nostri computer "bimbominkia capable" si divorerebbe all'istante... senza contare la modestia e sopratutto l'imprecisione dei nostri sensori, attuatori, servomotori ... personali, che qualunque macchina o anche "giocattolo" costruito dall'uomo surclasserebbe all'istante ...
Con questo voglio dire che la tecnologia è una cosa, l'ingegneria genetica (perchè è di questo che si serve la natura) è tutta un'altra cosa. Quando riusciremo a codificare e ricreare sequenze complete di informazioni pari a quelle riportate nel DNA del genoma umano, e disporremo di un elaboratore di tali sequenze che controllla macchine utensili trasformatrici di matariale esterno in componenti di altre "macchine/HomoLike" finali, simulando quanto avviene nel grembo materno, allora saremo sullo stesso piano di approccio usato dalla natura, e, con gran rammarico di IBM o Intel o chi per esse, che non c'entrano nulla in quesa clonazione di processo "naturale", solo e soltanto allora ne potremmo riparlare con qualche speranza di concretezza di risultato..
Distinti saluti.
rockroll

Esatto. Pero' permettimi di dirti che non credo esista al giorno d'oggi un sensore ottico pari a quello dell'occhio umano, o altri pari a quello dei nostri sensi. O mettiamo anche il sistema di equilibrio... I robot visti fin'ora correre lo fanno perche' li rendono stabili, non perche' sanno rimanere in piedi :)

Notare che non si parla di genere umano ma si da importanza al singolo:

1. Un robot non deve mai recare danno a un essere umano (a due si :D) né, per inattività, permettere che un essere umano subisca un danno.

2. Un robot deve obbedire agli ordini ricevuti da unessere umano, se tali ordini non contravvengono alla Prima Legge.

3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, a condizione che tale protezione non sia in conflitto con la Prima e la Seconda Legge.

Sono le stesse leggi del film IO ROBOT :fagiano:

Perche' non cominciano con qualcosa di piu' semplice tipo emulare il cervello di una donna? li basterebbero si e no 2 sempron....

Sei fuori? Con tutti i complessi mentali che si fanno e tutti i cambi decisionali ogni secondo? Sei proprio matto :asd:

Ma io mi chiedo: è davvero così difficile estrarre il cervello di una persona paralizzata( ovviamente consenziente), e collegarlo ad un computer, mantenendolo in vita nel frattempo?
Questi si che sarebbe una rivoluzione, se non altro per la velocità di apprendimento.
Sarebbe anche un vantaggio nel fatto che la parte del cervello deputata alla gestione del corpo inizierebbe ad essere usata per altri scopi, aumentando di un (bel?) pò l'intelligenza della persona collegata.

LoL che macabro che sei :)

Baboo85
27-11-2008, 15:59
se ti chiedo il risultato della somma 2+2 il tuo cervello non ragiona, ma richerca nella sua memoria un evento in cui hai dato tale risposta; un computer farebbe la piu' semplice somma algebrica.
e' questa la vera differenza del funzionamento del cervello umano rispetto ad una macchina (o qualsiasi cosa che esegua un computo rigoroso): si cercano le risposte sempre nella memoria, e solo se nonsi ha esperienza gia' vissuta si applica il ragionamento computazionale.

Esatto. Noi ricordiamo e ragioniamo, un computer calcola ed esegue.

~efrem~
27-11-2008, 16:19
se mi è permesso una piccola intrusione nell'argomento, che, da come leggo, sfora a tratti nel puro tecnicismo, mentre per altri versi è pesantemente filosofico...
Apporto il mio povero appunto.
Ben vengano sperimentazioni in merito, che credo non abbiano assolutamente lo scopo di ricreare un autocoscienza, ma proprio quello di riprodurre una AI, da poter utilizzare in maniera autonoma in campi dove l'analisi prettamente matematica dei dati ha una valenza maggiore che la visione critica (dal controllo degli indici di borsa, allo studio di modelli meteo ecc...)

Per creare un'autocoscienza a mio avviso si dovrebbe intraprendere una strada completamente diversa, e si parte proprio dall'approccio di base, il cervello organico non pensa in maniera digitale, ma in maniera analogica. L'assorbimento e la gestione dei dati non avviene in maniera analitica, ma assolutamente soggettiva, e questo vale per qualsiasi essere vivente, e non vedo perche una "macchina pensante" dovrebbe farne eccezione.

Secondo me stiamo semplicemente confondendo le cose, un conto è scimmiotare il funzionamento di un cervello organico per trarre informazioni e ricerca sulle AI, tutt'altro è il tentativo di ricreare la "vita pensante" tramite il silicio (o chi per esso).

In questo tipo di studio, in riferimento all'articolo, non si parla mai di "istinto" ma di autoapprendimento, e se pure lo possiamo intendere come un istinto di base, instillabile nell'unità AI, non è nemmeno lontanamente paragonabile agli istinti di base che consentono alla vita di perpetrarsi.
Vivere, nutrirsi, riprodursi e tutti i loro sottoderivati, non sono frutti, ma sono il fondamento della "vita" stessa, e come tale dell'inteligenza organica.

E mi fermo qui, ci sono altri migliaia di aspetti che non prendo in considerazione, da quello dell'interazione "corpo-mente" a quelli in stretta parentela con la concettualizzazione di vita e morte, che sono all'interno di ogni essere pensante.

Oldbiker
27-11-2008, 16:59
se ti chiedo il risultato della somma 2+2 il tuo cervello non ragiona, ma richerca nella sua memoria un evento in cui hai dato tale risposta; un computer farebbe la piu' semplice somma algebrica.
e' questa la vera differenza del funzionamento del cervello umano rispetto ad una macchina (o qualsiasi cosa che esegua un computo rigoroso): si cercano le risposte sempre nella memoria, e solo se nonsi ha esperienza gia' vissuta si applica il ragionamento computazionale.


Scusa, ma questa dove l'hai letta?
Se ti chiedo di sommarmi 57892 a 13256 tu vai nella memoria a ripescare nel passato? E quando mai pensi di aver mai eseguito tale somma? E se ti chiedo la sesta potenza negativa di 10?
Ho fatto l'esempio di due processi mentali diversi, anche se apparentemente simili. Anche le scimmie e i cani hanno memoria, ma non sono assolutamente in grado di rispondere alla tua domanda. L'aritmetica (non la matematica) è innata nell'uomo e fa parte delle funzioni superiori dell'intelletto: pensa alla grammatica, che prevede il singolare e il plurale (in antico greco esisteva anche il duale), fin dai primi abbozzi della lingua parlata. Ti sembra nulla? Soffermati un momento a pensare e vedrai che il singolare e il plurale dividono già il mondo nell'1 e nel più di 1. Se ti dico "tre", a te non vengono in mente tre uova, tre cellualri, tre quellochevuoi, ma ti richiamo l'immagine mentale astratta del numero e del suo significato quantitativo.
Se ad un bimbo insegni a contare quattro cubetti colorati e poi lo porti in giardino a contare gli alberi, stai tranquillo che li conta immediatamente, per astrazione e proiezione del concetto di quattro a qualunque numero di oggetti glielo ricordi.
Il cervello umano astrae: il passo successivo è l'ideazione.

Un appunto sui teribili consumi energetici del corpo umano, che ho letto nei vari interventi. Come sempre, i numeri veri sono la cosa migliore:
- consumo medio del corpo umano: 2400 Kcalorie/giorno
- consumo orario: 100 Kcalorie
- 100 Kcalorie * 1,163 = 116,3 Watt/h
- consumo del cervello (10-15%) = 11-16 Watt/h = 260-300 W/giorno

In soldoni, 80 grammi di spaghetti sconditi forniscono il fabbisogno quotidiano del cervello. Se vogliamo metterla sul più economico, 4 etti di barbabietole!

Se, poi, aggiungiamo il fatto che il 70% viene utilizzato per produrre energia calorica, abbiamo un consumo effettivo, del cervello, di 3-4 Watt/h, pari a 65-80 Watt/giorno: 50 grammi di uva o 20 grammi di carne magra.

Come ho gia esternato nel mio precedente intervento, non esisterà mai alcuna macchina elettronica, secondo i modelli di sviluppo attuali, in grado di pareggiare il cervello umano mantenendo gli stessi consumi.

Ciao a tuti

Baboo85
27-11-2008, 17:12
Scusa, ma questa dove l'hai letta?
Se ti chiedo di sommarmi 57892 a 13256 tu vai nella memoria a ripescare nel passato? E quando mai pensi di aver mai eseguito tale somma? E se ti chiedo la sesta potenza negativa di 10?
Ho fatto l'esempio di due processi mentali diversi, anche se apparentemente simili. Anche le scimmie e i cani hanno memoria, ma non sono assolutamente in grado di rispondere alla tua domanda. L'aritmetica (non la matematica) è innata nell'uomo e fa parte delle funzioni superiori dell'intelletto: pensa alla grammatica, che prevede il singolare e il plurale (in antico greco esisteva anche il duale), fin dai primi abbozzi della lingua parlata. Ti sembra nulla? Soffermati un momento a pensare e vedrai che il singolare e il plurale dividono già il mondo nell'1 e nel più di 1. Se ti dico "tre", a te non vengono in mente tre uova, tre cellualri, tre quellochevuoi, ma ti richiamo l'immagine mentale astratta del numero e del suo significato quantitativo.
Se ad un bimbo insegni a contare quattro cubetti colorati e poi lo porti in giardino a contare gli alberi, stai tranquillo che li conta immediatamente, per astrazione e proiezione del concetto di quattro a qualunque numero di oggetti glielo ricordi.
Il cervello umano astrae: il passo successivo è l'ideazione.

Un appunto sui teribili consumi energetici del corpo umano, che ho letto nei vari interventi. Come sempre, i numeri veri sono la cosa migliore:
- consumo medio del corpo umano: 2400 Kcalorie/giorno
- consumo orario: 100 Kcalorie
- 100 Kcalorie * 1,163 = 116,3 Watt/h
- consumo del cervello (10-15%) = 11-16 Watt/h = 260-300 W/giorno

In soldoni, 80 grammi di spaghetti sconditi forniscono il fabbisogno quotidiano del cervello. Se vogliamo metterla sul più economico, 4 etti di barbabietole!

Se, poi, aggiungiamo il fatto che il 70% viene utilizzato per produrre energia calorica, abbiamo un consumo effettivo, del cervello, di 3-4 Watt/h, pari a 65-80 Watt/giorno: 50 grammi di uva o 20 grammi di carne magra.

Come ho gia esternato nel mio precedente intervento, non esisterà mai alcuna macchina elettronica, secondo i modelli di sviluppo attuali, in grado di pareggiare il cervello umano mantenendo gli stessi consumi.

Ciao a tuti

Quello che dici nel calcolo non e' del tutto vero... Tu non sai fare 2+2 finche' non ti dicono che fa 4 e allora tu te lo ricordi a memoria... Cosi' come a memoria di impari le tabelline :)

57892 + 13256 mentalmente tu sommi cosi': unita', decine, centiaia, ecc coi vari riporti. Ricordi che 6+2 fa 8, ricordi che 9+5 fa 12 e riporti la decina e cosi' via...

La matematica e le altre scienze l'uomo se le e' inventate per capire nella sua prospettiva come funziona il mondo (non inteso come Terra)... Le leggi fisiche esistono ma la fisica e' stata inventata dall'uomo per capire queste leggi. Non si va a calcolo come una CPU, vai per esperimenti e intuizioni. Quello che esce alla fine te lo ricordi.

L'ho gia' detto prima "Noi ricordiamo e ragioniamo, un computer calcola ed esegue".

Per la seconda parte, riguardo ai consumi... Insomma un Atom miliard-core con frequenze da 1Tera Hertz ma col consumo appunto dell'Atom :D

Oldbiker
27-11-2008, 18:59
Quello che dici nel calcolo non e' del tutto vero... Tu non sai fare 2+2 finche' non ti dicono che fa 4 e allora tu te lo ricordi a memoria... Cosi' come a memoria di impari le tabelline :)

57892 + 13256 mentalmente tu sommi cosi': unita', decine, centiaia, ecc coi vari riporti. Ricordi che 6+2 fa 8, ricordi che 9+5 fa 12 e riporti la decina e cosi' via...

La matematica e le altre scienze l'uomo se le e' inventate per capire nella sua prospettiva come funziona il mondo (non inteso come Terra)... Le leggi fisiche esistono ma la fisica e' stata inventata dall'uomo per capire queste leggi. Non si va a calcolo come una CPU, vai per esperimenti e intuizioni. Quello che esce alla fine te lo ricordi.

L'ho gia' detto prima "Noi ricordiamo e ragioniamo, un computer calcola ed esegue".

Per la seconda parte, riguardo ai consumi... Insomma un Atom miliard-core con frequenze da 1Tera Hertz ma col consumo appunto dell'Atom :D

Non devi mettere sullo stesso piano un'addizione con una moltiplicazione: questa, come ben sai, non è altro che una serie di addizioni, processo che abbiamo replicato anche nella logica dei pc. Tu dici "finché non ti dicono che fa 4". Bene, andiamo a ritroso fino al primo uomo sulla faccia della terra: chi gli ha detto che 2+2 fa 4? Nessuno. Probabilmente il primo aritmetico della Storia fu un pastore, costretto a contare le pecore alla sera, o un guerriero costretto a contare gli avversari. La femmina leopardo, quando rientra dopo una battuta di caccia, si accorge se le manca un piccolo: come mai? Glielo ha detto qualcuno?
Per sua stessa natura, il numero è un'astrazione, perché in natura non esiste. Hai mai visto un numero? E' un purissimo prodotto del cervello.
2+2=4. Alza 2 dita, poi alzane altre 2: il concetto astratto di 4 ti si forma nella mente senza bisogno che te lo dica alcuno. Se alla leopardessa (si dice?) manca un piccolo, va disperata alla sua ricerca.
In I^ Elementare la maestra ti insegnò le addizioni e ti fece imparare a memoria le tabelline. Grossa differenza, non sei d'accordo?

Ciao

marcos86
27-11-2008, 19:08
Ma vi rendete conto del pericolo? Un super-mega-ipercomputer che rompe le balle a dirti che hai i calzini coi buchi, che ti vesti male... "il tempo previsto è sole e temperatura media 29°, calcolando il tempo di esposizione durante il tragitto, la tua eccessiva sudorazione, la bassa qualità dei tuoi occhiali (ti avevo detto di comprare quegli altri, ma tu no) e il tuo fattore di allergia all'orientamento per cui sono previste 2 ore 45 minuti e 33 secondi di vagabondaggio in cerca dell'albergo, consiglio una t-shirt bianca. togliti quella schifezza di camicia hawaiana".
No ma dico vi immaginate che rottura? Stai guidando e senti la voce in stile sintetizzatore vocale "vai piano... attento al ciclista... alla prossima gira a destra.... hai sbagliato... te l'avevo detto... come al solito non mi ascolti... vuoi fare sempre di testa tua... aveva ragione la calcolatrice... me l'aveva detto che eri così..."
Io dico: tenetevi l'ia e datemi il computer dell'enterprise per giocare a campo minato in realtà virtuale!

lucusta
27-11-2008, 19:36
Oldbiker, l'esempio che riporti, quello della femmina di leopardo, e' fuori dal concetto matematico; il leopardo non sa' contare, sa' quanti piccoli ha perche' li ricorda, li conosce, e li chiamerebbe anche per nome, se glie ne desse uno.
mentre calcoli superiori richiedono l'uso di un computo rigoroso, le sue piccole scomposizioni possono essere ricordate a memoria...

l'intelligenza e' una funzionalita' superiore, che e' estranea ad un computo ragionato.

anni fa' ci fu' chi cerco' di spiegare il modo di apprendere degli esseri viventi superiori:
quello che vediamo, le esperienze che facciamo le immagazziniamo, e con queste immagazziniamo dei parametri chiave, che fissiamo in relazione all'importanza dell'evento; quando dovremmo andare a cercare un particolare evento lo cerchiamo secondo questi parametri chiave (e' la stessa tecnica usata sui motori di ricerca,se noti).
nella pratica ogni cosa che ricordiamo e' correlata da centinaia di link ad altri eventi, che ricostruiscono una rete di argomenti; questi argomenti si elazionano tra' di loro con connessione fisica (sinapsi), e qualora un argomento e' particolarmente sfruttato, si creano nuovi percorsi diretti.
in effetti non saprei quantificarti la capacita' di memoria di un neurone, ma e' assai rilevante, tanto che un odierno hdd non credo raggiunga lo stesso valore; quindi le informazioni che riusciamo ad immagazzinare sono inimmaginabili..
giorni fa' e' andata in onda la notizia di un italiano capace di ricordare a memoria un numero di 10000 cifre, e riportarlo in ordine inverso, che sta' per eseguire un progetto nasa sulla memoria: gianni golfera e il progetto nasa "zero G nasa".
questa persona, campione di memoria, spega che il metodo migliore per ricordare una cosa astratta e' quella di associarla ad una sensazione od a un evento che ha suscitato sensazione.
nulla di trascendentale; e' il processo base su cui si fonda il nostro modo di apprendere, per associazione.

Baboo85
27-11-2008, 20:35
Oldbiker, l'esempio che riporti, quello della femmina di leopardo, e' fuori dal concetto matematico; il leopardo non sa' contare, sa' quanti piccoli ha perche' li ricorda, li conosce, e li chiamerebbe anche per nome, se glie ne desse uno.
mentre calcoli superiori richiedono l'uso di un computo rigoroso, le sue piccole scomposizioni possono essere ricordate a memoria...

l'intelligenza e' una funzionalita' superiore, che e' estranea ad un computo ragionato.

anni fa' ci fu' chi cerco' di spiegare il modo di apprendere degli esseri viventi superiori:
quello che vediamo, le esperienze che facciamo le immagazziniamo, e con queste immagazziniamo dei parametri chiave, che fissiamo in relazione all'importanza dell'evento; quando dovremmo andare a cercare un particolare evento lo cerchiamo secondo questi parametri chiave (e' la stessa tecnica usata sui motori di ricerca,se noti).
nella pratica ogni cosa che ricordiamo e' correlata da centinaia di link ad altri eventi, che ricostruiscono una rete di argomenti; questi argomenti si elazionano tra' di loro con connessione fisica (sinapsi), e qualora un argomento e' particolarmente sfruttato, si creano nuovi percorsi diretti.
in effetti non saprei quantificarti la capacita' di memoria di un neurone, ma e' assai rilevante, tanto che un odierno hdd non credo raggiunga lo stesso valore; quindi le informazioni che riusciamo ad immagazzinare sono inimmaginabili..
giorni fa' e' andata in onda la notizia di un italiano capace di ricordare a memoria un numero di 10000 cifre, e riportarlo in ordine inverso, che sta' per eseguire un progetto nasa sulla memoria: gianni golfera e il progetto nasa "zero G nasa".
questa persona, campione di memoria, spega che il metodo migliore per ricordare una cosa astratta e' quella di associarla ad una sensazione od a un evento che ha suscitato sensazione.
nulla di trascendentale; e' il processo base su cui si fonda il nostro modo di apprendere, per associazione.

:mano: Esattamente... Oldbiker tu dici che mi ha insegnato le addizioni, non e' vero. 2+2=4 perche' 2 numeri dopo il 2 c'e' il 4... Se i numeri fossero stati messi in questo ordine:

0 2 5 1 6 7 9 4 8 3

invece che

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Io ti avrei detto che 2+5=1 :mc:

Un po' come contare nel sistema binario: 101 + 101 = 1010 (spero di aver fatto giusto) ma lo so perche' mi ricordo che 1+1 in questo caso fa 10 e non 2...

Capito piu' o meno quello che intendo? Associamo ai numeri dei simboli e sappiamo che dopo un numero ne viene un altro... Di' ad un bambino o insegnagli i numeri da 0 a 9 e come fare le addizioni (solo quelle con una cifra)... Chiedigli poi bambino che ancora non sa contare, cosa viene dopo il nove... Non lo sa... Perche' non sa arrivare a 10... Finche' tu non gli dici che dopo il 9 si ritorna da zero con la cifra successiva davanti (9 poi 0 con 1 davanti)... L'intelligenza sta poi nel fatto che se tu apprendi questo e arrivi a 20, poi vai avanti all'infinito...

L01CYL8
27-11-2008, 21:59
Giusto perchè la nostra intelligenza è così strettamente correlata alla nostra memoria, non è una cosa eccezionale che un bimobominkia abbia Q.I. di 200, mentre è raro e geniale che un adulto superi il quoziente intellettivo di 140, (il Q.I. standard misura esclusivamente l'intelligenza logico-razionale) la mente ha risorse limitate, come ogni cosa in questo universo.
Il nostro cervello cresce e sviluppa il suo potenziale grazie all'acquisizione di informazioni attraverso il dato sensoriale ed alla correlazione ed astrazione di esse.
Se qualcuno mi dice 3, non mi viene in mente l'astrazione del numero, che per definizione non ha forma nè consistenza, mi immaginerò piuttosto l'archetipo del numero tre, ovvero il metodo più semplice, generalmente il primo, con cui ho imparato a formulare il "pensiero del 3". Questo archetipo varia nel tempo e nello spazio, così forse un aborigeno penserà a tre ciottole, un inuit a tre pinguini ed un italiano al numero 3 scritto, come usava fare sul quaderno a quadretti alle elementari.
L'intelligenza è molto più semplice da riprodurre che la coscienza di sè.
Ecco perchè credo sarà molto probabile che la vera singolarità tecnologica sarà l'autocoscienza di una "macchina", ma che la nascita di un computer più intelligente del suo inventore non gli corrisponda necessariamente.

amd-novello
27-11-2008, 22:02
quello che non capisco è come mai si debba per forza mimare il cervello umano. esso è spinto dall'autocoscienza prima di tutto e poi ha come unità fondamentale della sua esistenza l'anima. anima che non si puo' ricreare anche perchè non si sa cosa cavolo sia. diciamo anche la scintilla di vita che ci ha dato il creatore.

si puo' progettare un IA specifica o generica che autoapprenda. la cosa + difficile per me, come ha detto qualcuno, è che la memoria di cui ci serviamo (una delle poche certezze sul funzionamento del cervello è che si basa sulla memoria prima di tutto) viene continuamente controllata e cancellata in base a cosa ci serve. mentre dormiamo tutto quello che abbiamo imparato nella giornata viene vagliato e distrutto o fissato in profondità. ma come funziona questa logica? che abbiamo un defrag?

Baboo85
27-11-2008, 22:09
quello che non capisco è come mai si debba per forza mimare il cervello umano. esso è spinto dall'autocoscienza prima di tutto e poi ha come unità fondamentale della sua esistenza l'anima. anima che non si puo' ricreare anche perchè non si sa cosa cavolo sia. diciamo anche la scintilla di vita che ci ha dato il creatore.

si puo' progettare un IA specifica o generica che autoapprenda. la cosa + difficile per me, come ha detto qualcuno, è che la memoria di cui ci serviamo (una delle poche certezze sul funzionamento del cervello è che si basa sulla memoria prima di tutto) viene continuamente controllata e cancellata in base a cosa ci serve. mentre dormiamo tutto quello che abbiamo imparato nella giornata viene vagliato e distrutto o fissato in profondità. ma come funziona questa logica? che abbiamo un defrag?

Io ho ancora windows 98 e spesso crasho e perdo i dati :asd:
Secondo me le cose non si dimenticano... Sono sempre impresse nella memoria magari a livello di subconscio ma non riusciamo consciamente a richiamarle. Sto sparando eh, immagino sia cosi'.

Naufr4g0
27-11-2008, 23:10
No, apprenderebbe a velocità enormemente superiori a quelle di un normale essere umano.
Per due motivi:
- Non dimenticherebbe e non necessiterebbe di ripetere all'infinito per imparare. Una sola lettura/visione/ascolto gli basterebbe per imparare.
Per sempre.
- Potrebbe scorrere il materiale molto più velocemente di un essere umano. E, soprattutto, potrebbe scorrere molto materiale in parallelo, in quanto avrebbe infiniti metodi di imput.
- Non avrebbe necessità di gestire un intero corpo, visto che la sua gestione sarebbe demandata a subroutine( eventualmente modificabili, ma comunque indipendenti) e umani. Quindi potrebbe usare la maggior parte della capacità di calcolo per apprendere/sfruttare l'apprendimento avuto.

Quindi, teoricamente, dove un essere umano ci metterebbe anni e anni questo computer/rete di computer ci metterebbe/ro pochi minuti od al massimo poche ore per essere operativi al massimo.
Un bel miglioramento, no?

Queste tue teorie non mi convincono. Se un cervello simulato fosse davvero così veloce, sarebbe una copia imperfetta, perchè avrebbe un metodo di apprendimento diverso da quello umano.
Ricordo che imparare alla maniera umana non significa leggere velocemente un testo. Anche se un robot leggesse la legge della gravitazione universale e la ricordasse perfettamente, per capire a cosa serve e come puo' applicarla alla vita pratica e alle altre sue conoscenze, dovrebbe fare un numero di connessioni neurali inaudito, molto più alto di quelle necessarie a leggere e memorizzare un testo.

lucusta
28-11-2008, 11:16
Io ho ancora windows 98 e spesso crasho e perdo i dati :asd:
Secondo me le cose non si dimenticano... Sono sempre impresse nella memoria magari a livello di subconscio ma non riusciamo consciamente a richiamarle. Sto sparando eh, immagino sia cosi'.

nella pratica hai ragione.
esistono 2 ipi di memoria: la memoria recente e quella remota.
il primo tipo ti permette di ricordare eventi successi poco tempo prima, mentre il secondo tipo i ricordi di una vita.

due esempi:
incontri un'amico al bar, prendi un caffe' e poggi le chiavi della macchina sul bancone, fuori dalla tua visuale; saluti l'amico e riprendi le chiavi senza nemmeno guardare dove le hai poggiate.
questo e' un ricordo recente, di poca importanza, che ti serve al momento; finito il momento non ha piu' necessita' di esistere, e viene letteralmente distrutto.
c'e' da dire che il 99% delle informazioni che ci arrivano viene automaticamente filtrato dal cervello, che non ne da' assolutamente importanza.
nella stesso incontro il tuo amico ti chiede: "ma ti ricordi quella volta in cui...".. un evento importante che hai vissuto; viene percio' richiesto un ricordo fisso e remoto, che andrai a riprendere.
molti pensano che il passaggio da memoria recente a memoria remota avvenga durante il sonno, sia pre-rem che rem, ricordando i vari momenti della giornata e dandogli "significato" (i marcatori di argomento o link), pasandoli cosi' nello stadio di memoria remota e collegandoli tra' le informazioni gia' apprese.
quello che no serve viene degradato a semplice mattoncino per essere poi sfruttato nuovamente.

il cervello attinge in ogni momento alla memoria, tante' che quando ci mostrano immagini particolari ( tipo questa: http://www.fmboschetto.it/tde/vecchia_giovane.gif ) il nostro cervello ne interpreta 2 di significati: e' vecchia o giovane?
stesso discorso sul 99% delle cose che facciamo.
in pratica viviamo di esperienze, non di ragionamenti.

corradobernardi
28-11-2008, 11:20
Ehh solo l' Ammiraglio William Adama saprà condurre l'uomo alla salvezza dai Cylon.

Baboo85
28-11-2008, 11:22
il cervello attinge in ogni momento alla memoria, tante' che quando ci mostrano immagini particolari ( tipo questa: http://www.fmboschetto.it/tde/vecchia_giovane.gif ) il nostro cervello ne interpreta 2 di significati: e' vecchia o giovane?
stesso discorso sul 99% delle cose che facciamo.
in pratica viviamo di esperienze, non di ragionamenti.

Io che ho visto solo la giovane e ci ho messo 2 minuti di orologio per vedere la vecchia... Significa che ho qualche problema o sono solo un maniaco? :asd:

Comunque hai ragione in effetti ci sono mille cose che non servono realmente (ad esempio adesso la posizione dei libri nell'armadio qui di fianco frega poco e non la memorizzo nemmeno guardandoli) e vengono cancellate...

elevul
28-11-2008, 12:18
il cervello attinge in ogni momento alla memoria, tante' che quando ci mostrano immagini particolari ( tipo questa: http://www.fmboschetto.it/tde/vecchia_giovane.gif ) il nostro cervello ne interpreta 2 di significati: e' vecchia o giovane?
stesso discorso sul 99% delle cose che facciamo.
in pratica viviamo di esperienze, non di ragionamenti.

Io vedo solo la vecchia... :stordita:

sim89
28-11-2008, 12:27
Io vedo solo la vecchia... :stordita:

Io invece la vecchia non la vedo minimamente... c'è qualcosa che non va :what:

robertogl
28-11-2008, 13:05
dov'è la vecchia? :confused:

Jackdaniels
28-11-2008, 13:59
Ogni evento esperito modifica in maniera più o meno rilevante (in genere, a seconda del coinvolgimento emotivo dello stesso) la rete neurale, il fatto che soltanto gli eventi e le informazioni più contingenti raggiungano la soglia di coscienza non deve illudere sull'effettiva capacità del cervello di contenere un'enorme quantità di rappresentazioni.
A questo proposito basti pensare ai casi di ipermnesia, in cui i pazienti non di rado ricordano dettagliatamente la quasi totalità dei loro trascorsi con un'attenzione maniacale a particolari apparentemente insignificanti; la loro neurofisiologia non è diversa da quella di qualsiasi altro ma si trova nella splendida (e terribile) condizione di lavorare ben al di là dalle specifiche fisiologiche imposte dall'evoluzione.
Cito per chi fosse interessato all'argomento l'ottimo racconto clinico di Lurija "Viaggio nella mente di un uomo che non dimentica nulla".
Anche in individui totalmente normali accade che, in seguito a lesioni, tumori o stimolazioni elettriche di parti dei lobi temporali, riaffiorino alla coscienza momenti del passato (spesso dell'infanzia) che sarebbe altrimenti quasi impossibile richiamare attraverso le tecniche di decodifica comunemente, e inconsciamente, usate dal cervello. (cfr. "Reminiscenze" nel buon libro di Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello").

Un esempio molto semplice della straordinaria e costante presenza di queste sterminate memorie implicite:
immaginiamo uno studente che ha studiato in maniera completa ma superficiale una lezione e si trova a ripeterla davanti a un amico, nel momento in cui quest'ultimo lo correggerà o gli ripeterà qualcosa che egli non ricorda esclamerà probabilmente qualcosa come "ah cazzo, è vero".
Perché, malgrado non sia sicuramente di fare un discorso sensato su quella nozione, gli suona così dannatamente familiare?
Perché malgrado egli (la sua rete neurale) non abbia ancora stabilito un modello rappresentazione di forza tale da poter essere dominato in maniera cosciente la sua memoria implicita ha conservato tracce precise di tutto quello che ha fatto.

Entrando più specificatamente nell'argomento, le nostre conoscenze sul funzionamento del cervello sono troppo limitate per sperarne di farne un modello anche solo lontanamente comparabile da un punto di vista funzionale ed architetturale.
C'è un interessante (per i profani) libro di Vilayanur S. Ramachandran "Che cosa sappiamo della mente" ma la vera domanda è:
che cosa non sappiamo della mente?
Non sappiamo il ruolo dei diversi neurotrasmettitori nelle varie circuitazioni neurali, non sappiamo come i farmaci e le sostanze psicoattive agiscano sul cervello (pensate che i primi psicofarmaci furono scoperti casualmente a causa degli effetti che alcuni composti usati per curare la tubercolosi producevano sui soggetti di test), non sappiamo il modo in cui il cervello codifica e decodifica le informazioni e come archivi e recuperi le memorie (a questo proposito è interessante citare che ad UCLA si conducono studi sulla possibilità di rimpiazzare parti dell'ippocampo con chip di silicio ma che per modellare la tecnologia da usare ci si deve sulla relazione stimolo-risposta osservata negli ippocampi dei topi perché il funzionamento fino e tutto quanto è "under the hood" può soltanto essere ipotizzato a grandi linee), non sappiamo cosa sono le emozioni e come interagiscono con eventuali processi cognitivi rappresentabili da un punto di vista computazionale (la concezione CRUM e affini escludono quasi del tutto la valenza degli stimoli emozionali ma quasi tutta la letterature neuroscientifica ha accertato la loro estrema importanza nei processi di decision-making), non sappiamo che cos'è e come è rappresentato il tempo nel cervello, non sappiamo come il processing simultaneo (la concezione connessionista della nuova scienza cognitiva ha ormai superato totalmente il von Neumann bottleneck rappresentato da una monade che elabora serialmente l'informazione) dia luogo a epifenomeni superiori quali la coscienza, e in ultimo ma più importante non sappiamo che cosa sia la coscienza.
A quest'ultimo riguardo esistono moltissime interpretazioni, feedback bio-cognitivo riflesso nella sostanza reticolare , campi di interazione tra hardware biologico ed eventi spazio-temporali (cfr. CFE), eventi indeterminati a livello quantistico che avvengono nei microtubuli in grado di influenzare le risposte dei neuroni (il tempo di decoerenza salirebbe con la temperatura e la finestra di intervento temporale potrebbe essere plausibile, cfr. Penrose).

In sintesi, gli informatici fanno le cose sempre troppo facili, ma sono stati fregati a Dartmouth nel '56 e continueranno a farsi fregare ancora per molto tempo.

songohan
28-11-2008, 23:45
A tutti questi signori che si sentono 'Dio' vorrei fare una domanda: perchè un giorno una macchina dovrebbe sentire il bisogno di scrivere una cosa simile alla 'Divina Commedia' o comporre una musica tipo 'Consolazione n.3' di Liszt?

songohan
29-11-2008, 00:05
Sto leggendo con molto interesse le vostre opinioni, e sorrido quando leggo commenti del tipo 'Una macchina apprenderebbe ad una velocità infinitamente superiore' 'Una macchina non dimenticherebbe' ecc...ecc... Ma ragazzi, suvvia, che studi fate? Va bene che non siete tenuti ad essere rigorosi visto che questo è un forum pubblico, nessuno vi paga e siete pressochè liberi di dire ciò che vi pare, ma un pò di ritengo, per cortesia.
Vi faccio una domanda: ma secondo voi Madre Natura è stata talmente idiota negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni [1] da non selezionare [2] il materiale a la configurazione migliore per il nostro cervello? Scusate, ma è assolutamente ridicolo pensare questo. L'essere umano sta facendo il suo secondo più grande errore, dopo aver fatto il primo, ovvero credere che con la rivoluzione industriale sarebbero stati risolti tutti i problemi dell'umanità. Ora l'essere umano si crede Dio [3] e vuole sostituirsi ad esso. Ridicolo.

[1] - l'evoluzione va considarata dalla comparsa della vita sulla Terra ad oggi; è scientificamente sbagliato fare il contrario, ovvero prendere in considerazione solo tot milioni di anni fino ad oggi. Il 'prima' è causa del dopo.

[2] - la selezione naturale è un processo automatico, e continua ancora oggi, e continuerà per sempre; affermare, come alcuni fanno, che ad.es. l'evoluzione dell'essere umano si stia fermando o si sia già fermata è non scientifico. La selezione naturale è un processo 'necessario' - ove 'necessario' va inteso nel senso filosofico del termine di 'inevitabile' in riferimento a come il mondo è fatto; ovvero, la Vita è intrinseca al mondo, inevitabile, date le leggi fondamentali che lo regolano.

[3] - per chi ci crede, gli atei cancellino pure tale parola dal post. :-)

Baboo85
29-11-2008, 03:30
Sto leggendo con molto interesse le vostre opinioni, e sorrido quando leggo commenti del tipo 'Una macchina apprenderebbe ad una velocità infinitamente superiore' 'Una macchina non dimenticherebbe' ecc...ecc... Ma ragazzi, suvvia, che studi fate? Va bene che non siete tenuti ad essere rigorosi visto che questo è un forum pubblico, nessuno vi paga e siete pressochè liberi di dire ciò che vi pare, ma un pò di ritengo, per cortesia.
Vi faccio una domanda: ma secondo voi Madre Natura è stata talmente idiota negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni [1] da non selezionare [2] il materiale a la configurazione migliore per il nostro cervello? Scusate, ma è assolutamente ridicolo pensare questo. L'essere umano sta facendo il suo secondo più grande errore, dopo aver fatto il primo, ovvero credere che con la rivoluzione industriale sarebbero stati risolti tutti i problemi dell'umanità. Ora l'essere umano si crede Dio [3] e vuole sostituirsi ad esso. Ridicolo.

[1] - l'evoluzione va considarata dalla comparsa della vita sulla Terra ad oggi; è scientificamente sbagliato fare il contrario, ovvero prendere in considerazione solo tot milioni di anni fino ad oggi. Il 'prima' è causa del dopo.

[2] - la selezione naturale è un processo automatico, e continua ancora oggi, e continuerà per sempre; affermare, come alcuni fanno, che ad.es. l'evoluzione dell'essere umano si stia fermando o si sia già fermata è non scientifico. La selezione naturale è un processo 'necessario' - ove 'necessario' va inteso nel senso filosofico del termine di 'inevitabile' in riferimento a come il mondo è fatto; ovvero, la Vita è intrinseca al mondo, inevitabile, date le leggi fondamentali che lo regolano.

[3] - per chi ci crede, gli atei cancellino pure tale parola dal post. :-)

L'uomo ha sempre cercato di imitare Dio o sbaglio? Meglio cercare di costruire una macchina senziente piuttosto che clonare, secondo me...
Contiamo anche che l'uomo tenta sempre di cercare l'immortalita' e di sembrare sempre giovane... Chi mi dice che una volta costruita una macchina senziente alla "Io Robot" poi non ci sia qualcuno che tentera' di trasferire la sua intera mente nella macchina in modo da diventare quasi immortale?

Alla fine un vero perche' sotto questo aspetto non c'e'. Come non c'e' reale necessita' di costruire una macchina senziente... Lo si fa e basta, secondo me, una volta raggiunti i limiti del fisico, per ricercare l'immortalita' a questo punto e' necessario avere un corpo totalmente immortale gia' di suo (un corpo metallico)...

Mi sa che mi sto facendo inutili seg*e mentali, tra l'ora e la serata a sparare ca**ate con gli amici mi sa che mi ha fatto male :p

illidan2000
29-11-2008, 14:22
A tutti questi signori che si sentono 'Dio' vorrei fare una domanda: perchè un giorno una macchina dovrebbe sentire il bisogno di scrivere una cosa simile alla 'Divina Commedia' o comporre una musica tipo 'Consolazione n.3' di Liszt?

guardando Terminator TSC si vede come il robot si metta a fare danza classica...
certo che se lo facessero loro, un giorno, ci ridicolizzerebbero :D

illidan2000
29-11-2008, 14:23
Ogni evento esperito modifica in maniera più o meno rilevante (in genere, a seconda del coinvolgimento emotivo dello stesso) la rete neurale, il fatto che soltanto gli eventi e le informazioni più contingenti raggiungano la soglia di coscienza non deve illudere sull'effettiva capacità del cervello di contenere un'enorme quantità di rappresentazioni.
A questo proposito basti pensare ai casi di ipermnesia, in cui i pazienti non di rado ricordano dettagliatamente la quasi totalità dei loro trascorsi con un'attenzione maniacale a particolari apparentemente insignificanti; la loro neurofisiologia non è diversa da quella di qualsiasi altro ma si trova nella splendida (e terribile) condizione di lavorare ben al di là dalle specifiche fisiologiche imposte dall'evoluzione.
Cito per chi fosse interessato all'argomento l'ottimo racconto clinico di Lurija "Viaggio nella mente di un uomo che non dimentica nulla".
Anche in individui totalmente normali accade che, in seguito a lesioni, tumori o stimolazioni elettriche di parti dei lobi temporali, riaffiorino alla coscienza momenti del passato (spesso dell'infanzia) che sarebbe altrimenti quasi impossibile richiamare attraverso le tecniche di decodifica comunemente, e inconsciamente, usate dal cervello. (cfr. "Reminiscenze" nel buon libro di Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello").

Un esempio molto semplice della straordinaria e costante presenza di queste sterminate memorie implicite:
immaginiamo uno studente che ha studiato in maniera completa ma superficiale una lezione e si trova a ripeterla davanti a un amico, nel momento in cui quest'ultimo lo correggerà o gli ripeterà qualcosa che egli non ricorda esclamerà probabilmente qualcosa come "ah cazzo, è vero".
Perché, malgrado non sia sicuramente di fare un discorso sensato su quella nozione, gli suona così dannatamente familiare?
Perché malgrado egli (la sua rete neurale) non abbia ancora stabilito un modello rappresentazione di forza tale da poter essere dominato in maniera cosciente la sua memoria implicita ha conservato tracce precise di tutto quello che ha fatto.

Entrando più specificatamente nell'argomento, le nostre conoscenze sul funzionamento del cervello sono troppo limitate per sperarne di farne un modello anche solo lontanamente comparabile da un punto di vista funzionale ed architetturale.
C'è un interessante (per i profani) libro di Vilayanur S. Ramachandran "Che cosa sappiamo della mente" ma la vera domanda è:
che cosa non sappiamo della mente?
Non sappiamo il ruolo dei diversi neurotrasmettitori nelle varie circuitazioni neurali, non sappiamo come i farmaci e le sostanze psicoattive agiscano sul cervello (pensate che i primi psicofarmaci furono scoperti casualmente a causa degli effetti che alcuni composti usati per curare la tubercolosi producevano sui soggetti di test), non sappiamo il modo in cui il cervello codifica e decodifica le informazioni e come archivi e recuperi le memorie (a questo proposito è interessante citare che ad UCLA si conducono studi sulla possibilità di rimpiazzare parti dell'ippocampo con chip di silicio ma che per modellare la tecnologia da usare ci si deve sulla relazione stimolo-risposta osservata negli ippocampi dei topi perché il funzionamento fino e tutto quanto è "under the hood" può soltanto essere ipotizzato a grandi linee), non sappiamo cosa sono le emozioni e come interagiscono con eventuali processi cognitivi rappresentabili da un punto di vista computazionale (la concezione CRUM e affini escludono quasi del tutto la valenza degli stimoli emozionali ma quasi tutta la letterature neuroscientifica ha accertato la loro estrema importanza nei processi di decision-making), non sappiamo che cos'è e come è rappresentato il tempo nel cervello, non sappiamo come il processing simultaneo (la concezione connessionista della nuova scienza cognitiva ha ormai superato totalmente il von Neumann bottleneck rappresentato da una monade che elabora serialmente l'informazione) dia luogo a epifenomeni superiori quali la coscienza, e in ultimo ma più importante non sappiamo che cosa sia la coscienza.
A quest'ultimo riguardo esistono moltissime interpretazioni, feedback bio-cognitivo riflesso nella sostanza reticolare , campi di interazione tra hardware biologico ed eventi spazio-temporali (cfr. CFE), eventi indeterminati a livello quantistico che avvengono nei microtubuli in grado di influenzare le risposte dei neuroni (il tempo di decoerenza salirebbe con la temperatura e la finestra di intervento temporale potrebbe essere plausibile, cfr. Penrose).

In sintesi, gli informatici fanno le cose sempre troppo facili, ma sono stati fregati a Dartmouth nel '56 e continueranno a farsi fregare ancora per molto tempo.

alquanto OT

Jackdaniels
29-11-2008, 14:45
alquanto OT

Giusto, molto più appropriato e scientifico un intervento su terminator.

bonzuccio
29-11-2008, 20:27
alquanto OT

Non credo: l'articolo parla di supercomputer senziente..
se per senziente si intende un computer con sensori che gli dicono se è ad esempio giorno o notte allora sarebbe OT perchè allora anche un pc con alcuni sensori sarebbe senziente
per senziente si intende una macchina capace di interpretare la realtà in base alle informazioni che vengono dai sensi,
quindi è una "umanizzazione" del concetto che avevamo finora di computer o super computer.
A me è piaciuto molto il post che hai bollato come OT perchè ha dato in pillole qualche informazione su come il cervello umano immagazzina le informazioni, sulle sue reali capacità anche di ricollegare "a runtime" e secondo principi di utilità nozioni appena sfiorate anni prima e magari coscientemente dimenticate ma che concorrono a formare una interpretazione della realtà più profonda quando arrivano magari altre informazioni. Il cervello umano cosi teorizza e interpreta.
Per immagazzinare tutto quello che ho visto nella mia vita un supercomputer avrebbe bisogno di talmente tanto spazio ed energia che risulterebbe ridicolo rispetto alla capacità del cervello umano di selezione ed immagazzinamentooltre; anche in termini di energia richiesta per mantenere l'immagazzinamento in modo che sia fruibile con una velocità degna di poter tirar fuori un pensiero sensato e strutturato relativamente a un evento che sia uno non dopodomani.
Risolto il problema dello spazio e dell'energia bisogna pensare ad algoritmi che colegano dinamicamente i dati.
Ma come sono classificati questi dati per permettere un collegamento fra di loro e come vengono costruite le regole di classificazione delle informazioni?
Se è solo l'uomo a fare queste classificazioni ecco che il supercomputer sarebbe un database super ottimizzato e super capiente ma questo è lontano dal pensiero di una macchina che impara tramite delle logiche autodeterminate (alla cui base si spera ci siano certi principi umani).
Più che cercare di risolvere questi problemi è il caso di risolvere quelli che oggi sono i misteri della mente umana per la creazione di sistemi educativi che permettano di utilizzare il nostro cervello al massimo delle sue potenzialità.

illidan2000
30-11-2008, 03:11
Giusto, molto più appropriato e scientifico un intervento su terminator.

mmh...rileggendolo con calma forse avete ragione.
se siamo solo un ammasso di sinapsi, come una rete neurale un po' complessa, sarebbe tutto riproducibilissimo.

qualcuno a questo punto potrebbe dire: sì ok, siamo senz'altro un'ammasso di sinapsi, però senza un'anima, queste non servirebbero a nulla.

sono le 3, forse meglio che vada a dormire... anche se LORO non dormono mai :(

MenageZero
30-11-2008, 12:55
basta che il super-cervellone-elettronico non provi poi a scatenare una guerra nucleare globale ...

... anche perché se prima di provarci per caso vedesse "war games", non è poi detto che basti una partita a fila-tre per infinocchiarlo ..

:O

ottoking
30-11-2008, 20:11
Sto leggendo con molto interesse le vostre opinioni, e sorrido quando leggo commenti del tipo 'Una macchina apprenderebbe ad una velocità infinitamente superiore' 'Una macchina non dimenticherebbe' ecc...ecc... Ma ragazzi, suvvia, che studi fate? Va bene che non siete tenuti ad essere rigorosi visto che questo è un forum pubblico, nessuno vi paga e siete pressochè liberi di dire ciò che vi pare, ma un pò di ritengo, per cortesia.
Vi faccio una domanda: ma secondo voi Madre Natura è stata talmente idiota negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni [1] da non selezionare [2] il materiale a la configurazione migliore per il nostro cervello? Scusate, ma è assolutamente ridicolo pensare questo. L'essere umano sta facendo il suo secondo più grande errore, dopo aver fatto il primo, ovvero credere che con la rivoluzione industriale sarebbero stati risolti tutti i problemi dell'umanità. Ora l'essere umano si crede Dio [3] e vuole sostituirsi ad esso. Ridicolo.

[1] - l'evoluzione va considarata dalla comparsa della vita sulla Terra ad oggi; è scientificamente sbagliato fare il contrario, ovvero prendere in considerazione solo tot milioni di anni fino ad oggi. Il 'prima' è causa del dopo.

[2] - la selezione naturale è un processo automatico, e continua ancora oggi, e continuerà per sempre; affermare, come alcuni fanno, che ad.es. l'evoluzione dell'essere umano si stia fermando o si sia già fermata è non scientifico. La selezione naturale è un processo 'necessario' - ove 'necessario' va inteso nel senso filosofico del termine di 'inevitabile' in riferimento a come il mondo è fatto; ovvero, la Vita è intrinseca al mondo, inevitabile, date le leggi fondamentali che lo regolano.

[3] - per chi ci crede, gli atei cancellino pure tale parola dal post. :-)

Il solo fatto che la selezione nautrale continui come l' evoluzione significa che la configurazione del cervello umano attuale non rappresenta la miglior soluzione possibile altrimenti l' evoluzione si sarebbe arrestata una volta raggiunto l' apice e questo non è successo (IMHO).
La rivoluzione industriale non ha risolto tutti i problemi dell' umanità ma ha permesso di raggiungere 6,5 miliardi di persone nel mondo ed è la stessa che ti permette di scrivere e dire la tua opinione attraverso questo forum.

Pier2204
01-12-2008, 00:12
Mi sono letto con estremo interesse l'articolo e tutti i commenti nel forum.

Devo dire che trovo questa cosa molto interessante, certamente gli
studi di IBM aprono la strada a qualcosa di nuovo a venire.

Riguardo le diversità tra cervello umano e Computer, credo e spero rimanga tale non solo per la natura diversa, Biologica nel cervello - meccanica elettrica nei computer.

L'uomo ha capacità che difficilmente potrebbero essere simulate,
come giustamente qualcuno osservava, una macchina non sarà mai in grado di scrivere
la Divina Commedia o L'eneide , non saprà piangere per un dolore o un emozione, non saprà gioire o provare disperazione, anche solo per un pensiero
o un qualcosa che non è mai accaduto ma che potrebbe accadere.

Non saprà mai amare, ..l'amore, quella cosa che ha permesso al genere umano di autoriprodursi .. ALMENO QUELLA LASCIATECELA

......non ce lo vedo Terminator T800 trombarsi La Terminatrix T-X ... :D

Battutaccia, ma rende meglio l'idea di qualsiasi teoria di AI ;)

lucusta
01-12-2008, 04:08
una macchina non sarà mai in grado di scrivere
la Divina Commedia o L'eneide

Non saprà mai amare, ..l'amore, quella cosa che ha permesso al genere umano di autoriprodursi .. ALMENO QUELLA LASCIATECELA


non so' quale statistico l'abbia detto, ma in effetti, permutando casualmente tutte le parole, alla fine si puo' evincere che tutto e' gia' stato scritto (una probabilita' su non si sa' quante che un racconto abbia un senso compiuto, logicamente), e permutando tutte le lettere, questo si avrebbe in tutte le lingue....
un computer questo lo sa' fare bene :)

sull'amore avrei dei dubbi; e' un meccanismo naturale collegato alla perpetuazione della specie....

lucusta
01-12-2008, 04:20
una macchina non sarà mai in grado di scrivere
la Divina Commedia o L'eneide

Non saprà mai amare, ..l'amore, quella cosa che ha permesso al genere umano di autoriprodursi .. ALMENO QUELLA LASCIATECELA


non so' quale statistico l'abbia detto, ma in effetti, permutando casualmente tutte le parole, alla fine si puo' evincere che tutto e' gia' stato scritto (una probabilita' su non si sa' quante che un racconto abbia un senso compiuto, logicamente), e permutando tutte le lettere, questo si avrebbe in tutte le lingue....
un computer questo lo sa' fare bene :)

sull'amore avrei dei dubbi; e' un meccanismo naturale collegato alla perpetuazione della specie....

illidan2000
01-12-2008, 12:15
non so' quale statistico l'abbia detto, ma in effetti, permutando casualmente tutte le parole, alla fine si puo' evincere che tutto e' gia' stato scritto (una probabilita' su non si sa' quante che un racconto abbia un senso compiuto, logicamente), e permutando tutte le lettere, questo si avrebbe in tutte le lingue....
un computer questo lo sa' fare bene :)

sull'amore avrei dei dubbi; e' un meccanismo naturale collegato alla perpetuazione della specie....

è un punto a loro favore. la riproduzione non esiste, ma esistono

a) l'immortalità
b) la produzione in serie

Idomeneo
01-12-2008, 12:43
non so' quale statistico l'abbia detto, ma in effetti, permutando casualmente tutte le parole, alla fine si puo' evincere che tutto e' gia' stato scritto (una probabilita' su non si sa' quante che un racconto abbia un senso compiuto, logicamente), e permutando tutte le lettere, questo si avrebbe in tutte le lingue....
un computer questo lo sa' fare bene :)

Dubito comunque che possa gestire un compito simile, avrebbe una complessità temporale enorme. Se ci pensi è esattamente lo stesso meccanismo con cui si cercano le password per hackerare account di posta o simili, già a una quindicina di caratteri qualsiasi computer è in difficoltà (supponendo di considerare solo le 26 lettere dell'alfabeto minuscole avresti già 26^15 combinazioni di lettere, senza considerare che, se sapessi solo che la password è al massimo 15 caratteri, per arrivare a 15 dovresti aver prima controllato le parole di una sola lettera (26), quella di due (26^2), quelle di tre (26^3) ecc. ). Anche enumerare tutte le possibili combinazioni di un normale paragarafo di un capitolo di un libro è un compito praticamente eterno... chiaramente dovresti enumere tutte le stringhe solo nel caso peggiore, cioè quello in cui esca il capolavoro solo per ultimo! Anche spostando il problema dalla lettere alle parole, non cambierebbe molto. In ogni caso si parla di combinazioni (una lettera o una parola può ripetersi), non di permutazioni.

Poi considera anche una cosa... per ogni generazione qualcuno dovrebbe leggere quell'accozzaglia di simboli per capire se ha senso o meno, se è sintatticamente corretta, se sì in quale lingua ecc. perciò si rallenterebbe ancora di più il processo! Un casino insomma! :D

Idomeneo

mardam82
01-12-2008, 21:36
10 milioni di hd 4870 devono girare ma non anno pensato allo spazio dove mettelo? e che alimentatore ci vorrebbe per sostenere qui consumi!!!!!!!!!!!

Gnubbolo
04-12-2008, 01:24
1988 Intel 386DX 8.5 MIPS at 25 MHz
2008 Intel Core 2 Extreme QX9770 59,455 MIPS at 3.2 GHz
dopo 20 anni abbiamo un processore 7000 volte più veloce..

tra 20 anni avremo 10000000 di hd 4870 / 7000 = 1400 schede.. quindi abbastanza realistico per un supercomputer in 90 rack ci sta ( 4 schede per mobo e 4 mobo per armadio )

tazok
04-12-2008, 02:11
si certo...tralasciamo la legge di moore e approfittiamone per dire che tra 100 anni, al ritmo odierno, probabilmente diventeremo degli "ascesi"...

:rolleyes:

elevul
04-12-2008, 02:26
si certo...tralasciamo la legge di moore e approfittiamone per dire che tra 100 anni, al ritmo odierno, probabilmente diventeremo degli "ascesi"...

:rolleyes:

Oh, ma allora non sono l'unico ossessionato da Stargate... :rotfl: :rotfl:

Giuseppe Tavera
04-12-2008, 07:11
Chissa, magari per arrivare a questo traguardo tra quaranta anni vi saranno i computer basati sulle leggi della fisica quantistica.

RICKYL74
12-12-2008, 17:01
...

RICKYL74
12-12-2008, 17:09
Tutto ciò mi affascina molto ma al tempo stesso mi spaventa un pò, non tanto per il robot o il supercomputer tanto per quello che l'uomo potrebbe creare o meglio combinare da qui a 20 anni..

Marko91
12-12-2008, 18:03
Ogni evento esperito modifica in maniera più o meno rilevante (in genere, a seconda del coinvolgimento emotivo dello stesso) la rete neurale, il fatto che soltanto gli eventi e le informazioni più contingenti raggiungano la soglia di coscienza non deve illudere sull'effettiva capacità del cervello di contenere un'enorme quantità di rappresentazioni.
A questo proposito basti pensare ai casi di ipermnesia, in cui i pazienti non di rado ricordano dettagliatamente la quasi totalità dei loro trascorsi con un'attenzione maniacale a particolari apparentemente insignificanti; la loro neurofisiologia non è diversa da quella di qualsiasi altro ma si trova nella splendida (e terribile) condizione di lavorare ben al di là dalle specifiche fisiologiche imposte dall'evoluzione.
Cito per chi fosse interessato all'argomento l'ottimo racconto clinico di Lurija "Viaggio nella mente di un uomo che non dimentica nulla".
Anche in individui totalmente normali accade che, in seguito a lesioni, tumori o stimolazioni elettriche di parti dei lobi temporali, riaffiorino alla coscienza momenti del passato (spesso dell'infanzia) che sarebbe altrimenti quasi impossibile richiamare attraverso le tecniche di decodifica comunemente, e inconsciamente, usate dal cervello. (cfr. "Reminiscenze" nel buon libro di Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello").

Un esempio molto semplice della straordinaria e costante presenza di queste sterminate memorie implicite:
immaginiamo uno studente che ha studiato in maniera completa ma superficiale una lezione e si trova a ripeterla davanti a un amico, nel momento in cui quest'ultimo lo correggerà o gli ripeterà qualcosa che egli non ricorda esclamerà probabilmente qualcosa come "ah cazzo, è vero".
Perché, malgrado non sia sicuramente di fare un discorso sensato su quella nozione, gli suona così dannatamente familiare?
Perché malgrado egli (la sua rete neurale) non abbia ancora stabilito un modello rappresentazione di forza tale da poter essere dominato in maniera cosciente la sua memoria implicita ha conservato tracce precise di tutto quello che ha fatto.

Entrando più specificatamente nell'argomento, le nostre conoscenze sul funzionamento del cervello sono troppo limitate per sperarne di farne un modello anche solo lontanamente comparabile da un punto di vista funzionale ed architetturale.
C'è un interessante (per i profani) libro di Vilayanur S. Ramachandran "Che cosa sappiamo della mente" ma la vera domanda è:
che cosa non sappiamo della mente?
Non sappiamo il ruolo dei diversi neurotrasmettitori nelle varie circuitazioni neurali, non sappiamo come i farmaci e le sostanze psicoattive agiscano sul cervello (pensate che i primi psicofarmaci furono scoperti casualmente a causa degli effetti che alcuni composti usati per curare la tubercolosi producevano sui soggetti di test), non sappiamo il modo in cui il cervello codifica e decodifica le informazioni e come archivi e recuperi le memorie (a questo proposito è interessante citare che ad UCLA si conducono studi sulla possibilità di rimpiazzare parti dell'ippocampo con chip di silicio ma che per modellare la tecnologia da usare ci si deve sulla relazione stimolo-risposta osservata negli ippocampi dei topi perché il funzionamento fino e tutto quanto è "under the hood" può soltanto essere ipotizzato a grandi linee), non sappiamo cosa sono le emozioni e come interagiscono con eventuali processi cognitivi rappresentabili da un punto di vista computazionale (la concezione CRUM e affini escludono quasi del tutto la valenza degli stimoli emozionali ma quasi tutta la letterature neuroscientifica ha accertato la loro estrema importanza nei processi di decision-making), non sappiamo che cos'è e come è rappresentato il tempo nel cervello, non sappiamo come il processing simultaneo (la concezione connessionista della nuova scienza cognitiva ha ormai superato totalmente il von Neumann bottleneck rappresentato da una monade che elabora serialmente l'informazione) dia luogo a epifenomeni superiori quali la coscienza, e in ultimo ma più importante non sappiamo che cosa sia la coscienza.
A quest'ultimo riguardo esistono moltissime interpretazioni, feedback bio-cognitivo riflesso nella sostanza reticolare , campi di interazione tra hardware biologico ed eventi spazio-temporali (cfr. CFE), eventi indeterminati a livello quantistico che avvengono nei microtubuli in grado di influenzare le risposte dei neuroni (il tempo di decoerenza salirebbe con la temperatura e la finestra di intervento temporale potrebbe essere plausibile, cfr. Penrose).

In sintesi, gli informatici fanno le cose sempre troppo facili, ma sono stati fregati a Dartmouth nel '56 e continueranno a farsi fregare ancora per molto tempo.

Il post piu' interessante del thread.
Mi trovo molto d'accordo con te. I nostri sforzi di capire concettualmente la mente umana e il suo funzionamento progrediscono molto lentamente. La teoria di Penrose e' molto affascinante e sono fremente di leggere "The new emperor's mind", che mi arrivera' a Natale.

A tutti questi signori che si sentono 'Dio' vorrei fare una domanda: perchè un giorno una macchina dovrebbe sentire il bisogno di scrivere una cosa simile alla 'Divina Commedia' o comporre una musica tipo 'Consolazione n.3' di Liszt?

Il giorno che un cervello artificiale potra' provare emozioni, si.

Sto leggendo con molto interesse le vostre opinioni, e sorrido quando leggo commenti del tipo 'Una macchina apprenderebbe ad una velocità infinitamente superiore' 'Una macchina non dimenticherebbe' ecc...ecc... Ma ragazzi, suvvia, che studi fate? Va bene che non siete tenuti ad essere rigorosi visto che questo è un forum pubblico, nessuno vi paga e siete pressochè liberi di dire ciò che vi pare, ma un pò di ritengo, per cortesia.
Vi faccio una domanda: ma secondo voi Madre Natura è stata talmente idiota negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni [1] da non selezionare [2] il materiale a la configurazione migliore per il nostro cervello? Scusate, ma è assolutamente ridicolo pensare questo. L'essere umano sta facendo il suo secondo più grande errore, dopo aver fatto il primo, ovvero credere che con la rivoluzione industriale sarebbero stati risolti tutti i problemi dell'umanità. Ora l'essere umano si crede Dio [3] e vuole sostituirsi ad esso. Ridicolo.

[1] - l'evoluzione va considarata dalla comparsa della vita sulla Terra ad oggi; è scientificamente sbagliato fare il contrario, ovvero prendere in considerazione solo tot milioni di anni fino ad oggi. Il 'prima' è causa del dopo.

[2] - la selezione naturale è un processo automatico, e continua ancora oggi, e continuerà per sempre; affermare, come alcuni fanno, che ad.es. l'evoluzione dell'essere umano si stia fermando o si sia già fermata è non scientifico. La selezione naturale è un processo 'necessario' - ove 'necessario' va inteso nel senso filosofico del termine di 'inevitabile' in riferimento a come il mondo è fatto; ovvero, la Vita è intrinseca al mondo, inevitabile, date le leggi fondamentali che lo regolano.

[3] - per chi ci crede, gli atei cancellino pure tale parola dal post. :-)

L'evoluzione non finisce. Siamo la specie dominante sulla Terra attuale con questi condizioni climatiche, ma in caso di catastrofi immani l'estinzione della nostra specie e' probabile.Il progresso tecnologico e scientifico aumentano le possibilita' dell'uomo di preservare la sua esistenza. La creazione un giorno di intelligenze artificiali notevolmente complesse permetterrebbe soluzioni inimmaginabili oggi. Ad esempio la colonizzazione di pianeti lontani, e la diffusione dell'umanita' nell'intera galassia tramite sonde robotizzate. Questo ridurebbe la probabilita' di estinzione dell'umanita' enormemente. Servirebbe un evento catastrofico galattico per distruggerla.


mmh...rileggendolo con calma forse avete ragione.
se siamo solo un ammasso di sinapsi, come una rete neurale un po' complessa, sarebbe tutto riproducibilissimo.

qualcuno a questo punto potrebbe dire: sì ok, siamo senz'altro un'ammasso di sinapsi, però senza un'anima, queste non servirebbero a nulla.

sono le 3, forse meglio che vada a dormire... anche se LORO non dormono mai :(

Solo?
Il cervello umano e' un network neurale composto da circa 100 miliardi di neuroni, collegati tra loro da svariati triliardi di sinapsi. Processa migliaia di stimoli ogni minuti, rispondendo adeguadamente. E' dannatamente piu' complesso di qualsiasi cosa l'uomo abbia mai creato fino ad ora, ed e' uno dei piu' grandi misteri non svelati della scienza.
Molto triste e' sapere che sono gli scienziati ad essere considerati riduzionisti. E' come sostenere che un professore di Arte non possa apprezzare la bellezza di un opera senza discinderla in dettagli tecnici, che conosce alla perfezione. Il vero scienziato e' colui che indaga la natura con senso di ammirazione e stupore. No, non sono gli scienziati i riduzionisti, perche' capire le interazioni delle parti di un insieme permette di avere una maggior comprensione dell'insieme stesso, e aumenta solo lo stupore che abbiamo per esso. Sapere che la mente umana e' una complessisima interazione tra miliardi di neuroni e di fattori ambientali e genetici, e di cui ancora conosciamo ben poco, e sapere che e' il risultato di 3,5 milardi di anni di evoluzione , mi riempe di stupore e meraviglia e non mi rende un riduzionista.
Ridurre tutto ad una mera questione di "anime", "angioletti" e varie, questo e' RIDUZIONISMO.

RICKYL74
12-12-2008, 21:40
..Errore post, Sorry.

Idomeneo
13-12-2008, 02:52
CUT

Solo?
Il cervello umano e' un network neurale composto da circa 100 miliardi di neuroni, collegati tra loro da svariati triliardi di sinapsi. Processa migliaia di stimoli ogni minuti, rispondendo adeguadamente. E' dannatamente piu' complesso di qualsiasi cosa l'uomo abbia mai creato fino ad ora, ed e' uno dei piu' grandi misteri non svelati della scienza.
Molto triste e' sapere che sono gli scienziati ad essere considerati riduzionisti. E' come sostenere che un professore di Arte non possa apprezzare la bellezza di un opera senza discinderla in dettagli tecnici, che conosce alla perfezione. Il vero scienziato e' colui che indaga la natura con senso di ammirazione e stupore. No, non sono gli scienziati i riduzionisti, perche' capire le interazioni delle parti di un insieme permette di avere una maggior comprensione dell'insieme stesso, e aumenta solo lo stupore che abbiamo per esso. Sapere che la mente umana e' una complessisima interazione tra miliardi di neuroni e di fattori ambientali e genetici, e di cui ancora conosciamo ben poco, e sapere che e' il risultato di 3,5 milardi di anni di evoluzione , mi riempe di stupore e meraviglia e non mi rende un riduzionista.
Ridurre tutto ad una mera questione di "anime", "angioletti" e varie, questo e' RIDUZIONISMO.
Infatti, per citare uno Scienziato che ho molto apprezzato:

"Non nuoce al mistero il saperne qualcosa. Perché la realtà è tanto più meravigliosa di quanto artista alcuno del passato immaginasse! Perché i poeti del presente non ne parlano? Che uomini sono i poeti che parlerebbero di Giove se fosse simile a un uomo, ma se egli è un'immensa sfera ruotante di metano e di ammoniaca restano in silenzio?"

Idomeneo

Marko91
13-12-2008, 05:56
Infatti, per citare uno Scienziato che ho molto apprezzato:

"Non nuoce al mistero il saperne qualcosa. Perché la realtà è tanto più meravigliosa di quanto artista alcuno del passato immaginasse! Perché i poeti del presente non ne parlano? Che uomini sono i poeti che parlerebbero di Giove se fosse simile a un uomo, ma se egli è un'immensa sfera ruotante di metano e di ammoniaca restano in silenzio?"

Idomeneo

Ho trovato l'originale, la versione riportata di Wikiquote e' tagliata.

"Poets say science takes away from the beauty of the stars - mere globs of gas atoms. Nothing is "mere". I too can see the stars on a desert night, and feel them. But do I see less or more?"

"The vastness of the heavens stretches my imagination - stuck on this carousel my little eye can catch one-million-year-old light. A vast pattern - of which I am a part - perhaps my stuff was belched from some forgotten star, as one is belching there. Or see them with the greater eye of Palomar, rushing all apart from some common starting point when they were perhaps all together. What is the pattern, or the meaning, or the why? It does not do harm to the mystery to know a little about it.

"For far more marvelous is the truth than any artists of the past imagined! Why do the poets of the present not speak of it?

"What men are poets who can speak of Jupiter if he were like a man, but if he is an immense spinning sphere of methane and ammonia must be silent?"

Richard Feynman, The Feynman Lectures on Physics, Vol I, p. 3-6 (line breaks added)

:ave:

amd-novello
13-12-2008, 10:10
Ridurre tutto ad una mera questione di "anime", "angioletti" e varie, questo e' RIDUZIONISMO.

io non sono ateo e quindi neanche evoluzionista. per me l'anima è il senso vero dell'uomo. un computer con anima e coscienza è impossibile da ricreare. tutto quello che sicuramente prima o poi si farà è costruire una mente informatica così complessa da mimare nei minimi particolari quella umana. mimare...

TheAlchemist
28-12-2008, 10:37
Per la storia della fine del processo di scaling tecnologico, abbiamo a disposizione una nuova tecnologia che sembra molto promettente e che permetterà per qualche altro decennio di incrementare le prestazioni dei sistemi senza andare al di sotto dei limiti fisici inferiori della tecnologia a silicio: il memristor, il quarto elemento.
Anche perché più giù di un certo numero di atomi non si può andare, al di là degli effetti catastrofici per effetto tunnel quantistico, non si può definire il modulo di Young del silicio per un gate con meno di circa 14 atomi, quindi al di sotto di tale limite non si è più autorizzati a chiamarlo ancora silicio, perdendo di fatto tutte le sue caratteristiche fisiche che ci fanno comodo ora.

Giacché si è parlato di Feynman, vorrei citare una frase:
"There’s plenty of room at the bottom"

:)

amd-novello
28-12-2008, 11:33
"C'è molto spazio in fondo" ?

TheAlchemist
29-12-2008, 10:42
Sì, nel mondo nanometrico :)

amd-novello
29-12-2008, 19:18
ah
:fagiano:

cataflic
31-12-2008, 17:31
Mi sono letto con estremo interesse l'articolo e tutti i commenti nel forum.

Devo dire che trovo questa cosa molto interessante, certamente gli
studi di IBM aprono la strada a qualcosa di nuovo a venire.

Riguardo le diversità tra cervello umano e Computer, credo e spero rimanga tale non solo per la natura diversa, Biologica nel cervello - meccanica elettrica nei computer.

L'uomo ha capacità che difficilmente potrebbero essere simulate,
come giustamente qualcuno osservava, una macchina non sarà mai in grado di scrivere
la Divina Commedia o L'eneide , non saprà piangere per un dolore o un emozione, non saprà gioire o provare disperazione, anche solo per un pensiero
o un qualcosa che non è mai accaduto ma che potrebbe accadere.

Non saprà mai amare, ..l'amore, quella cosa che ha permesso al genere umano di autoriprodursi .. ALMENO QUELLA LASCIATECELA

......non ce lo vedo Terminator T800 trombarsi La Terminatrix T-X ... :D

Battutaccia, ma rende meglio l'idea di qualsiasi teoria di AI ;)


beh..potrebbe però seguire nuove regole tutte sue, non necessariamente riprodurre il comportamento umano....
rimane il principio di conservazione che lo porterebbe a riprodurre atteggiamenti che non gli causino danni irreparabili...

ste78
31-12-2008, 17:35
beh..potrebbe però seguire nuove regole tutte sue, non necessariamente riprodurre il comportamento umano....
rimane il principio di conservazione che lo porterebbe a riprodurre atteggiamenti che non gli causino danni irreparabili...

principio di conservazione che gli uomini ignorano completamente!! :sofico:

elevul
01-01-2009, 14:26
principio di conservazione che gli uomini ignorano completamente!! :sofico:

Quoto! :sbonk: