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View Full Version : Strage a Verona


LUVІ
21-11-2008, 09:27
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/verona-omicidio-suicidio/verona-omicidio-suicidio/verona-omicidio-suicidio.html

Ma porco cazzo... con tutta la gente pessima che c'è in giro, perchè non vanno ad ammazzare qualche delinquente?!?!? :muro: :cry:

Verona, stermina la famiglia
uccide moglie e 3 figli, poi si suicida


VERONA - Un uomo ha ucciso la moglie, i tre figli giovanissimi, e poi si è suicidato. E' accaduto a Verona, nella zona di San Michele Extra. L'uomo pare sia un commercialista, la moglie avvocato.

Sarebbero morte tutte con un colpo di pistola alla testa le cinque persone ritrovate cadavere nell'appartamento. A trovare i corpi è stata la donna delle pulizie entrando in casa stamattina. Dopo aver aperto la porta dell'abitazione con le chiavi di cui è in possesso ha trovato in taverna la donna e un bambino riversi sul pavimento. In una camera c'erano i corpi di altri due bambini e nel letto matrimoniale il corpo dell'uomo che si è suicidato con un colpo di pistola alla tempia. Sul letto si trovava anche la pistola. Il più grande dei bambini, secondo quanto si è appreso, avrebbe sette anni.

(21 novembre 2008)

Possa bruciare all'inferno.

Marco83_an
21-11-2008, 10:26
mammamia :(

canapa
21-11-2008, 10:36
Ma come cazzo si fà a puntare una pistola alla testa di un bambino?
Come cazzo si fà?
Con quale coraggio???

entanglement
21-11-2008, 10:42
La famiglia è l'istituzione che produce in modo sistematico le malattie mentali. (Ashley Montagu)

ConteZero
21-11-2008, 10:45
Qualche psicologo potrà spiegarvi che "a modo suo" il tizio ha fatto un opera "di bene", pensando di risparmiare sofferenze a moglie e figli e portandoli con sé nell'aldilà.
Quando il mondo si vede nero (o, peggio, si vede nero il futuro) questo genere di cosa può avvenire, perché alla fine è una specie di "salvataggio".

Poi ovviamente ci sono altre spiegazioni (e ci sarebbe da vedere qual'è il retroscena del tutto) ma non è detto che l'omicida/suicida non fosse, nella sua testa, convinto di fare la cosa migliore per sé e per i suoi cari.

dave4mame
21-11-2008, 11:08
spero sia così.
perchè tra le tante opzioni, mi pare sia la meno peggio...

ConteZero
21-11-2008, 11:12
spero sia così.
perchè tra le tante opzioni, mi pare sia la meno peggio...

Quando s'ammazzano anche i figli è abbastanza probabile che dietro ci sia quel genere di ragionamento.
Avesse solo voluto "punire" la moglie avrebbe lasciato perdere i figli (che spesso e volentieri sono "estranei" alle possibili "cause" di questo genere d'azione)

dave4mame
21-11-2008, 11:28
c'è stata gente che ha ammazzato i figli per fare uno sgarbo alla moglie...

ConteZero
21-11-2008, 11:59
c'è stata gente che ha ammazzato i figli per fare uno sgarbo alla moglie...

Bisognerebbe vedere l'"ordine", se prima ha ammazzato la moglie e poi i figli o viceversa.
In generale comunque uno che ammazza moglie e figli (per vendetta) non s'uccide.

dave4mame
21-11-2008, 12:12
non hai buona memoria.

senza andare a scomodare chris benoit, ecco il primo che mi torna in mente.

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/omicidio-suicidio-friuli/omicidio-suicidio-friuli/omicidio-suicidio-friuli.html

Kharonte85
21-11-2008, 12:29
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/verona-omicidio-suicidio/verona-omicidio-suicidio/verona-omicidio-suicidio.html

Ma porco cazzo... con tutta la gente pessima che c'è in giro, perchè non vanno ad ammazzare qualche delinquente?!?!? :muro: :cry:

In verità non si puo' prescindere dal legame affettivo e di tutte le variabili che si instaurano all'interno della famiglia, non ha senso la tua affermazione perche' è chiaro che si uccide di piu' chi si ama (o comunque qualcuno con cui si ha un forte legame) piuttosto che uno sconosciuto.

Delitti in famiglia: un omicidio su tre avviene tra le mura domestiche

Fenomeno in aumento soprattutto nel Nord Italia: primato in Lombardia

La tragedia di Verona, dove un uomo ha ucciso la moglie e i tre figli e poi si è tolto la vita, conferma il primato dei delitti in famiglia nelle statistiche degli omicidi volontari compiuti in Italia. Secondo il rapporto Eures 2007, presentato a gennaio 2008 a Roma e relativo all’anno 2006, i delitti compiuti tra le mura domestiche e all’interno dello stesso nucleo familiare sono infatti al primo posto con il 31,7% del totale nazionale, con 195 casi registrati su un totale di 621 nel 2006. Il fenomeno è in netto aumento (+12,1% "solo" 174 casi nel 2005) e continua a caratterizzare principalmente il Nord (94 vittime, pari al 48,2%), seguito dal Sud (62 vittime, 31,8%) e dal Centro (39 vittime, 20%).

Nel Sud al primo posto ci sono gli omicidi compiuti dalla criminalità organizzata (44,6%), mentre i delitti in famiglia si attestano al 19,2% (62 casi nel 2006). La Lombardia conserva anche per il 2006 il triste primato dei delitti in famiglia , pur registrando un leggero calo rispetto al 2005 (da 34 a 30), seguita da Veneto (22) e Campania (18). Nella graduatoria provinciale Milano si piazza al primo posto con 15 vittime, seguita da Roma (10), Siracusa (7), Napoli e Verona (6). Le vittime più frequenti sono le donne (134 nel 2006, +36,7% rispetto alle 98 del 2005), pari al 68,7% delle vittime degli omicidi familiari. Gli uomini, con 61 vittime rappresentano il 31,3%. Molto consistente si conferma il numero di vittime in famiglia ultrasessantenni (38 casi nel 2006, pari al 19,5% del totale), la cui dinamica prevalente è quella dell’omicidio interno alla coppia, spesso seguito dal suicidio dell’autore.

La "coppia affettiva" mantiene anche nel 2006 il primato nei delitti compiuti in famiglia, con 103 vittime complessive, pari al 52,8%. Tra questi è nel rapporto coniugale che si conta la percentuale più elevata (70 casi, pari al 35,9% degli omicidi familiari), seguito dai delitti in cui le vittime sono ex coniugi o ex conviventi dell’autore (26, pari al 13,3%) e dagli omicidi maturati all’interno di relazioni non formalizzate (7 vittime). Il secondo ’gruppò di omicidi familiari riguarda la relazione genitori/figli (23,6%) con 21 genitori uccisi dai figli e 23 figlicidi. Il terzo gruppo riguarda le altre relazioni di parentela (35 vittime nel 2006, pari al 18%), tra le quali il dato di maggior interesse riguarda i fratricidi (10 vittime, pari al 5,1% degli omicidi in famiglia). L’analisi dei moventi dei delitti familiari rileva una prevalenza degli omicidi derivanti da liti e dissapori (24,6%). Al secondo posto l’omicidio passionale che, anche nel 2006, si caratterizza come un fenomeno diffuso prevalentemente al Nord (28,7% dei casi, seguito dal Sud con il 19,4% e dal Centro con il 7,7%). Sul fronte opposto gli omicidi per motivi di interesse/denaro continuano a essere prevalenti al Sud (16,1%, a fronte del 5,3% del Nord e il 2,6% del Centro).

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200811articoli/38405girata.asp

dantes76
21-11-2008, 12:37
non hai buona memoria.

senza andare a scomodare chris benoit, ecco il primo che mi torna in mente.

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/omicidio-suicidio-friuli/omicidio-suicidio-friuli/omicidio-suicidio-friuli.html

veramente ci sarebbe anche quella che uccide il propio figlio e i figliastri per "dispetto"..

dave4mame
21-11-2008, 13:11
veramente ci sarebbe anche quella che uccide il propio figlio e i figliastri per "dispetto"..

non mi ricordavo la città... di quello di udine sono andato a botta sicura.

LUVІ
21-11-2008, 14:02
"Troppe armi in circolazione". La presenza in casa del commercialista di due pistole, seppur denunciate, riapre il dibattito sui permessi a detenere armi. "Ci sono troppe armi in circolazione", denuncia Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell'Associazione nazionale funzionari di polizia. La famiglia italiana uccide più della mafia: un morto ogni due giorni, oltre 1.300 vittime in sei anni. Sette delitti su dieci avvenuti nella sfera familiare nel 2006, sono stati compiuti tra le mura domestiche. Dai dati degli ultimi due rapporti Eures-Ansa sull'omicidio volontario in Italia - relativi agli anni 2005 e 2006 - emerge una realtà inequivocabile: un omicidio su tre avviene in ambito familiare.

Concordo.

weather65
21-11-2008, 14:05
Possa bruciare all'inferno.

Ma come cazzo si fà a puntare una pistola alla testa di un bambino?
Come cazzo si fà?
Con quale coraggio???


Da quotare assolutamente, IMHO. :O :muro:

MircoT
21-11-2008, 14:53
"Troppe armi in circolazione". La presenza in casa del commercialista di due pistole, seppur denunciate, riapre il dibattito sui permessi a detenere armi. "Ci sono troppe armi in circolazione", denuncia Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell'Associazione nazionale funzionari di polizia. La famiglia italiana uccide più della mafia: un morto ogni due giorni, oltre 1.300 vittime in sei anni. Sette delitti su dieci avvenuti nella sfera familiare nel 2006, sono stati compiuti tra le mura domestiche. Dai dati degli ultimi due rapporti Eures-Ansa sull'omicidio volontario in Italia - relativi agli anni 2005 e 2006 - emerge una realtà inequivocabile: un omicidio su tre avviene in ambito familiare.

Concordo.

però non dice quanti di quei 1300 sono morti per arma da fuoco... e gli altri con cosa sono stati accoppati? coltelli... mazze... bastoni... a mani nude...

secondo me è la solita storia: si strumentalizza (in generale) un fatto gravissimo per il "proprio orticello"... e molti giornalisti non perdono occasioni come queste.

al solito: se quello era "matto" andava disarmato (almeno), ma purtroppo, probabilmente, avrebbe fatto quello che ha fatto in altro modo. i mezzi in casa non mancano.


più che altro sarebbe da capire perchè (più che "come") accadono questi fatti: concentriamoci sul fatto che una persona non può maturare l'intenzione di sterminare la propria famiglia in 5 minuti... e senza che nessuno possa accorgesi di nulla.
la realtà è che ormai viviamo nelle nostre casette e, nella stragrande maggioranza dei casi, non ci interessa quello che succede nella casa a fianco. "chi si fa i fatti suoi campa cent'anni" sembra sia ormai una regola di vita...
poi però ci si sorprende per fatti del genere.
perchè questi, secondo me, non sono scatti d'ira.. che potrebbero essere imprevedibili.
non quando ci vanno di mezzo così tanti innocenti.
e mi pare impossibile che nessuno si sia accorto che qualcosa non andava in quella famiglia.

pando811
21-11-2008, 15:49
il bastardo doveva sopravvivere mi da immenso fastidio che l'abbia "fatta franca" in questo modo...mi vengono i brividi solo a pensarci ma dove cazzo stiamo andando a finire dico io.......:(

Kharonte85
21-11-2008, 16:11
però non dice quanti di quei 1300 sono morti per arma da fuoco... e gli altri con cosa sono stati accoppati? coltelli... mazze... bastoni... a mani nude...

secondo me è la solita storia: si strumentalizza (in generale) un fatto gravissimo per il "proprio orticello"... e molti giornalisti non perdono occasioni come queste.
Il fatto è grave, ma come mostrano le statistiche (quelle piu complete le ho riportate nel mio intervento precedente) non è così raro come facciano credere...anzi...e nei casi piu' esagerati (3 figli) i giornalisti ci sguazzano.

al solito: se quello era "matto" andava disarmato (almeno), ma purtroppo, probabilmente, avrebbe fatto quello che ha fatto in altro modo. i mezzi in casa non mancano.
Bisognerebbe uscire dalla credenza popolare che uccide solo chi è "matto" altrimenti ogni speranza di comprendere i motivi che possono spingere una persona a compiere un gesto del genere se ne vanno.

E' vero invece che esiste una certa correlazione fra la presenza di un'arma da fuoco e la probabilità di usarla...per certi versi sono meno violente al contrario delle armi bianche che richiedono il "contatto" diretto con cui si uccide (motivo per cui i serial killer le prediligono)


più che altro sarebbe da capire perchè (più che "come") accadono questi fatti: concentriamoci sul fatto che una persona non può maturare l'intenzione di sterminare la propria famiglia in 5 minuti... e senza che nessuno possa accorgesi di nulla.
la realtà è che ormai viviamo nelle nostre casette e, nella stragrande maggioranza dei casi, non ci interessa quello che succede nella casa a fianco. "chi si fa i fatti suoi campa cent'anni" sembra sia ormai una regola di vita...
poi però ci si sorprende per fatti del genere.
perchè questi, secondo me, non sono scatti d'ira.. che potrebbero essere imprevedibili.
non quando ci vanno di mezzo così tanti innocenti.
e mi pare impossibile che nessuno si sia accorto che qualcosa non andava in quella famiglia.

Infatti...bisognerebbe cercare di crescere culturalmente e dare piu' importanza alla qualità della salute mentale invece che misurare il benessere in base al portafoglio...

Invece succede che prima di chiedere aiuto psicologico per risolvere o vedere sotto altri aspetti problemi che non riusciamo ad affrontare, procastiniamo fino a che i problemi non si sono impossessati di noi...e questo a volte è il risultato.

MircoT
21-11-2008, 17:59
...e nei casi piu' esagerati (3 figli) i giornalisti ci sguazzano.


è quello che mi da più fastidio: a seconda di "come" avviene il fatto, il giornalista medio ci sguazza oppure snobba del tutto la notizia...
se poi l'omicida è un insospettabile e le vittime sono parenti, allora è l'apoteosi di dibattiti con ore e ore di discorsi inutili il più delle volte...

Bisognerebbe uscire dalla credenza popolare che uccide solo chi è "matto" altrimenti ogni speranza di comprendere i motivi che possono spingere una persona a compiere un gesto del genere se ne vanno.

ho definito in maniera generica "matto" l'omicida perchè ovviamente non so che tipo di problema avesse, ma converrai con me che uno che accoppa la moglie e 3 figli piccoli tanto a posto non deve essere...

E' vero invece che esiste una certa correlazione fra la presenza di un'arma da fuoco e la probabilità di usarla...per certi versi sono meno violente al contrario delle armi bianche che richiedono il "contatto" diretto con cui si uccide (motivo per cui i serial killer le prediligono)

mah, non ne sono convinto del tutto...
sono dell'idea che quando "il matto" matura la convinzione di voler fare quella barbarie, a mio avviso cerca di farlo comunque... magari semplicemente lasciando aperto il gas di notte o usando del veleno per topi... cambia il modo, ma non il risultato.
certo è che, almeno per le armi reali, ci devono essere dei controlli seri e periodici sullo stato psichico del portatore e di eventuali familiari che possano venirne in possesso...
non si può più accettare la sola denuncia di detenzione (una sola pratica medico/amministrativa iniziale da non ripetere mai più...). deve esserci un controllo periodico, ma SOPRATTUTTO deve esserci interazione tra il medico di base e la questura: se "il matto" (concedimi di chiamarlo ancora così...) si fa prescrivere degli psicofarmaci per il motivo X, il problema va analizzato e la questura deve esserne informata in modo che possa incrociare i dati e possa prendere eventuali provvedimenti "opportuni". magari il fattaccio avverrà lo stesso, come scrivevo sopra, ma almeno gli avremo tolto un mezzo. ma anche perchè lo si potrebbe controllare con maggior cura... anche se mi rendo conto che forse è un po' fantascienza...

d'altra parte non sono assolutamente d'accordo con chi vuole togliere totalmente le armi ai civili: sarebbe un regalo immenso ai criminali, come dimostrano le statistiche dei paesi in cui hanno fatto questo passo "folle" (uk, su tutti). ma questo è un altro discorso..

Infatti...bisognerebbe cercare di crescere culturalmente e dare piu' importanza alla qualità della salute mentale invece che misurare il benessere in base al portafoglio...

Invece succede che prima di chiedere aiuto psicologico per risolvere o vedere sotto altri aspetti problemi che non riusciamo ad affrontare, procastiniamo fino a che i problemi non si sono impossessati di noi...e questo a volte è il risultato.

la tragedia è che spesso non si vede oltre il proprio naso.
ogni volta che accade un fatto del genere, i vicini e i conoscenti cadono dalle nuvole... forse si è arrivati ad un punto tale che far sapere ad un vicino o ad un conoscente un proprio grave problema è una vergogna, che va evitata assolutamente, fino all'atto estremo.
certo che se "sto matto" ha un problema così grave, che stracavolo c'entrano la moglie e i figli??????
suicidati e fine! che già così creerai molti danni...

garat
21-11-2008, 18:47
Non scusa il gesto, ma chissà quale motivo ha scatenato la follia... tradimento? Troppi debiti? Licenziamenti? Gioco d'azzardo?

Uccidere tre bambini... se non aveva qualche grave patologia, è intollerabile questa brutalità...

ConteZero
21-11-2008, 18:59
Vespa ha già ordinato il plastico ?

Kharonte85
21-11-2008, 19:20
la tragedia è che spesso non si vede oltre il proprio naso.
ogni volta che accade un fatto del genere, i vicini e i conoscenti cadono dalle nuvole... forse si è arrivati ad un punto tale che far sapere ad un vicino o ad un conoscente un proprio grave problema è una vergogna, che va evitata assolutamente, fino all'atto estremo.
certo che se "sto matto" ha un problema così grave, che stracavolo c'entrano la moglie e i figli??????
suicidati e fine! che già così creerai molti danni...

C'è da dire che non è facile capire quando uno è depresso o disperato...tipicamente "per reazione" lo nasconde il piu' possibile, specie alla propria famiglia e ai conoscenti...il risultato è che il "momento di follia" puo' essere l'unico sfogo possibile di una situazione protatta troppo a lungo, non è qualcosa che scatta dal niente, ci sono dei meccanismi che si inceppano ed entrano in un circolo vizioso autoalimentandosi sino a quando non se ne ha piu' la forza di uscire...il "senso" di uccidere anche gli altri in una sorta di suicidio allargato è quello di portarsi con se le persone che si ama, non quello di fargli del male.

homer87
21-11-2008, 19:23
Per me è andata così:

Raptus, con conseguente perdita di coscienza e di raziocinio, ammazza senza nessun tipo di distinzione -> Si rende conto di ciò che ha fatto -> Si uccide.

Ultimamente se ne sentono troppi di casi simili.

MircoT
21-11-2008, 19:44
C'è da dire che non è facile capire quando uno è depresso o disperato...tipicamente "per reazione" lo nasconde il piu' possibile, specie alla propria famiglia e ai conoscenti...il risultato è che il "momento di follia" puo' essere l'unico sfogo possibile di una situazione protatta troppo a lungo, non è qualcosa che scatta dal niente, ci sono dei meccanismi che si inceppano ed entrano in un circolo vizioso autoalimentandosi sino a quando non se ne ha piu' la forza di uscire...il "senso" di uccidere anche gli altri in una sorta di suicidio allargato è quello di portarsi con se le persone che si ama, non quello di fargli del male.

già, probabile...
la cosa """triste""" è che in questi meccanismi si sono incastrati, e ci hanno lasciato la pelle, anche 4 persone che non c'entravano una cippa...
è questo il dramma!

mi pare però che ultimamente succedono spesso fatti di questo tipo. che diavolo sta succedendo?
non è che per caso tutta questa esposizione mediatica dei fatti delittuosi porta dei suggerimenti a chi "ha già qualche problema" e qualche strana idea in testa?

zuper
21-11-2008, 19:49
Vespa ha già ordinato il plastico ?

cioè sto qui ha ucciso 3 BAMBINI INNOCENTI e la moglie e tu l'unica cosa che riesci a fare è ironizzare su vespa e i suoi plastici?

ma complimenti :rolleyes:

garat
21-11-2008, 19:49
Naturalmente, per tutti i vicini o conoscenti "era una famiglia normalissima, felicissima, senza alcun problema"...
O piuttosto, a nessun frega niente di ciò che accade nella casa vicino, se non per far pettegolezzo...

Dj Ruck
22-11-2008, 08:53
sentito stanotte al tg appena arrivato a casa...incredibile...:(

tdi150cv
22-11-2008, 09:30
la cosa piu' grave e' a mio avviso che le morti per omicidio nei muri domestici sono superiori ai morti per mano della criminalita' organizzata ... (fonte il corriere)
Per il resto difficile ipotizzare cosa sia scattato nella mente dell'uomo ...

Kharonte85
22-11-2008, 10:30
già, probabile...
la cosa """triste""" è che in questi meccanismi si sono incastrati, e ci hanno lasciato la pelle, anche 4 persone che non c'entravano una cippa...
è questo il dramma!

mi pare però che ultimamente succedono spesso fatti di questo tipo. che diavolo sta succedendo?
non è che per caso tutta questa esposizione mediatica dei fatti delittuosi porta dei suggerimenti a chi "ha già qualche problema" e qualche strana idea in testa?
non è da escludere che a forza di sentirne parlare dai media scatti inconsciamente un meccanismo imitativo (piu' che altro forse c'è una sorta di conforto nel sapere che non si è i soli)...ma è anche vero che i mezzi di comunicazione selezionano le notizie periodicamente (c'è il periodo stupri, rapine, omicidi in famiglia, pirati della strada ecc..) tutte le volte si alimenta la paura per quello o quell'altro fatto di cronaca in modo da innescare una curiosità morbosa e "vendere" di piu', quando la spinta si esaurisce passano ad altro...e così via
la cosa piu' grave e' a mio avviso che le morti per omicidio nei muri domestici sono superiori ai morti per mano della criminalita' organizzata ... (fonte il corriere)
Per il resto difficile ipotizzare cosa sia scattato nella mente dell'uomo ...
Paradossalmente un posto dove si corre l'elevato rischio di essere volontariamente uccisi è in casa propria.

Kharonte85
22-11-2008, 11:34
Ecco che cominciano ad uscire i particolari:

Lui era guarito da un tumore lei stava cercando una casa

La donna alla domestica: «Rischio di fare come la Franzoni»

VERONA — Formale fino alla noia. Meticoloso fino all’esasperazione. Preciso fino alla pedanteria. Era uno così, Alessandro Mariacci. Uno che «in una causa di fallimento contava anche il capello » giurano i colleghi che l’hanno visto lavorare. Commercialista e consulente di questioni tributarie, perito nominato tante volte dal tribunale di Verona e contabile per molte società importanti della città. Professionista impeccabile, «perfetto», ripetono di lui le due segretarie dello studio che condivideva con il collega Giulio Gastaldello.

Eccola la parola chiave di questa storia: «perfetto». È quello che giurano tutti nei verbali della polizia. Perfetta la famiglia con quei tre bambini sempre così educati e ubbidienti, perfetta la moglie di lui, nobile di nome (Maria Riccarda Carrara Bottagisio) e d’animo, madre che aveva saputo ridimensionare i suoi sogni di ragazza e rivedere la sua carriera di avvocatessa per il bene di tutti: solo qualche ora al mattino e non uno studio suo, perfetta la casa, bella, ordinata e spaziosa al punto giusto, perfetto il quadretto bucolico di quella vecchia corte del Seicento nella quale vivevano, periferia Nord-Est della città.

La domanda è: che cosa può aver rotto l’incantesimo? Forse proprio Maria Riccarda. «La signora nel pomeriggio era un po’ agitata. Un po’ più del solito» ha raccontato al vicecapo della Squadra Mobile Gianpaolo Trevisi Maria Mina, la romena che dal ’97 era governante a casa Mariacci. Era così agitata, la signora, che Maria si è stupita delle sue lamentele: «Meno male che sei arrivata altrimenti con Jacopo che mi sta sempre addosso avrei fatto come la Franzoni» si è spazientita la madre perfetta davanti al pianto del più piccolo, Jacopo, che non stava bene.

Negli ultimi giorni Maria Riccarda aveva un pensiero importante per la testa: cercava casa. È andata in un’agenzia immobiliare veronese e ha detto di volere un appartamento in città, «con tre stanze da letto, piccola, non una cosa grande». Come numero di telefono di riferimento ha lasciato quello dello studio di lui, dove ogni tanto (sempre meno) lei andava a lavorare per qualche ora, di mattino, per seguire casi che avevano a che fare con il diritto civile, la sua specialità. Non ha dato spiegazioni sul perché cercasse casa, non ha pronunciato la parola «separazione» ma è evidente che il dettaglio è troppo importante per non essere considerato un possibile movente. Voleva lasciare il suo Alessandro, Maria Riccarda? E perché?

È singolare la «certezza assoluta che né lei né lui avessero storie extraconiugali » dichiarata a verbale da amici, conoscenti, perfino dal socio commercialista di Alessandro, Giulio Gastaldello, e dalle due segretarie dello studio. Nessuna storia d’amore clandestina, sembrano giurare tutti. E più si scava nelle loro vite, meno si trova se non lavoro e famiglia.

Alessandro era un uomo che non si concedeva molto di più. Appassionato di armi, ne aveva collezionate otto, tutte regolari. Aveva chiesto il solo permesso per la detenzione, così, per il gusto di tenerle a casa, nessuna richiesta per il tiro sportivo o per portarle al poligono ad allenarsi nei tiri.

Tipo taciturno, Alessandro. Era rimasto orfano di entrambi i genitori quando aveva otto anni e viveva felice nel Piacentino, la terra dov’è nato. Loro sono morti in un incidente stradale e lui è venuto a vivere a Verona con la nonna, la sola persona al mondo che si sia presa cura di lui prima che conoscesse Maria Riccarda durante gli anni del liceo classico, al Maffei. La famiglia di lei era tutto ciò che lui non aveva mai avuto: due sorelle (Alberta ed Elisabetta) in perfetta armonia con sua moglie, i genitori sempre attenti ai desideri e alle esigenze delle figlie. Era quella la famiglia che anche lui voleva costruire. E l’ha fatto. Si è sposato, ha avuto Filippo, nove anni fa, e con lui la notizia di un tumore, curato e guarito. Poi Nicolò, sei anni fa, infine Jacopo, nel 2005.

I bambini erano la sua vita, il divertimento, l’orgoglio, i giochi. L’altra faccia di unamedaglia fatta solo di conti societari e fallimenti. Fallire, stavolta, per lui è stata la sola via d’uscita.

http://www.corriere.it/cronache/08_novembre_22/fasano_verona_4966350a-b865-11dd-93ee-00144f02aabc.shtml

lowenz
22-11-2008, 11:45
Appassionato d'armi.....e anche di munizioni a quanto pare.
Dove le aveva comprate? Quando? (Le munizioni)

Cmq sono sempre più convinto di essere fortunato ad odiare il perfezionismo e favole come quella della famiglia del mulino bianco.

lowenz
22-11-2008, 11:47
Paradossalmente un posto dove si corre l'elevato rischio di essere volontariamente uccisi è in casa propria.
Paradossale per chi crede nella favole appunto :D

Kharonte85
22-11-2008, 12:01
Appassionato d'armi.....e anche di munizioni a quanto pare.
Dove le aveva comprate? Quando? (Le munizioni)

Cmq sono sempre più convinto di essere fortunato ad odiare il perfezionismo e favole come quella della famiglia del mulino bianco.
Il perfezionismo infatti è correlato ad alcuni disturbi mentali (Ad esempio nel Disturbo Ossessivo Compulsivo)
Paradossale per chi crede nella favole appunto :D
Eh si'...siamo portati un po' tutti a pensare che cose del genere succedano solo agli altri (e solo nei casi in cui c'è una chiara malattia mentale) perche' è piu' rassicurante pensarla in questo modo.

LUVІ
22-11-2008, 20:23
I particolari sono inquietanti.

lowenz
22-11-2008, 20:44
Il perfezionismo infatti è correlato ad alcuni disturbi mentali (Ad esempio nel Disturbo Ossessivo Compulsivo)

Infatti ;)