_Magellano_
15-11-2008, 11:58
CAMORRA: BOSS PENTITO, EX SENATORE ORDINO' TRE OMICIDI
NAPOLI - Il boss pentito della camorra, Giuseppe Misso, ha accusato, in Corte di assise di Appello, collegato in video conferenza da Prato, Michele Florino, ex senatore di Msi e An, ora esponente de La Destra, di aver ordinato l'omicidio di tre persone il 24 settembre dell'83 a Napoli.
L'esecuzione di Domenico Cella, Ciro Guazzo e Ciro Lollo sarebbe stata decisa perché il clan camorristico dei Giuliano, secondo quanto ha detto Misso - come riferiscono oggi organi di stampa - aveva intenzione di chiudere le sezioni del Msi nel quartiere Sanità e voleva sostenere un candidato socialista.
Uno dei tre uccisi, ha riferito il boss pentito, Ciro Guazzo, fu ammazzato per errore. L'agguato, secondo Misso, sarebbe stato organizzato in un incontro tra lo stesso capo clan, Florino ed Alfonso Galeota, ucciso agli inizi degli anni Novanta.
''Le pesanti accuse dell'ex boss Giuseppe Misso nei miei confronti, rappresentano esclusivamente falsita' finalizzate a screditare la mia figura di uomo onesto, che crede nell'istituzioni e che nel corso della lunga e laboriosa attivita' parlamentare ed in qualita' di componente della commissione antimafia si e' sempre contraddistinto nel denunciare ogni forma di ingiustizia ed illegalita'''. Lo afferma, in una nota, l'ex senatore Michele Florino. ''Sono esterrefatto da queste infondate accuse - ha proseguito - in quanto non ho mai conosciuto Misso ne' Lollo, Guazzo e Cella; inoltre tengo a precisare che nell'arco di tempo in cui fa riferimento Misso, nessuna sezione del Movimento Sociale Italiano fu chiusa''. ''Oggi - conclude Florino - sono vittima di un uomo folle che porta il nome di Giuseppe Misso, il quale come pentito cerca di accaparrarsi ogni beneficio previsto dalla legge premiale, in quanto ce l'ha con me per il filo da torcere che ho dato al suo clan quand'ero componente della commissione antimafia''. Certo che se si scoprisse fosse vero sarebbe l'ennesima macchia su chi di credibilità e stime ne ha già poca.
Allo stesso modo se si scoprisse che è solo una macchinazione bisognerebbe rivedere la questione pentiti passando dai benefici fino alla loro affidabilità.
Staremo a vedere.
NAPOLI - Il boss pentito della camorra, Giuseppe Misso, ha accusato, in Corte di assise di Appello, collegato in video conferenza da Prato, Michele Florino, ex senatore di Msi e An, ora esponente de La Destra, di aver ordinato l'omicidio di tre persone il 24 settembre dell'83 a Napoli.
L'esecuzione di Domenico Cella, Ciro Guazzo e Ciro Lollo sarebbe stata decisa perché il clan camorristico dei Giuliano, secondo quanto ha detto Misso - come riferiscono oggi organi di stampa - aveva intenzione di chiudere le sezioni del Msi nel quartiere Sanità e voleva sostenere un candidato socialista.
Uno dei tre uccisi, ha riferito il boss pentito, Ciro Guazzo, fu ammazzato per errore. L'agguato, secondo Misso, sarebbe stato organizzato in un incontro tra lo stesso capo clan, Florino ed Alfonso Galeota, ucciso agli inizi degli anni Novanta.
''Le pesanti accuse dell'ex boss Giuseppe Misso nei miei confronti, rappresentano esclusivamente falsita' finalizzate a screditare la mia figura di uomo onesto, che crede nell'istituzioni e che nel corso della lunga e laboriosa attivita' parlamentare ed in qualita' di componente della commissione antimafia si e' sempre contraddistinto nel denunciare ogni forma di ingiustizia ed illegalita'''. Lo afferma, in una nota, l'ex senatore Michele Florino. ''Sono esterrefatto da queste infondate accuse - ha proseguito - in quanto non ho mai conosciuto Misso ne' Lollo, Guazzo e Cella; inoltre tengo a precisare che nell'arco di tempo in cui fa riferimento Misso, nessuna sezione del Movimento Sociale Italiano fu chiusa''. ''Oggi - conclude Florino - sono vittima di un uomo folle che porta il nome di Giuseppe Misso, il quale come pentito cerca di accaparrarsi ogni beneficio previsto dalla legge premiale, in quanto ce l'ha con me per il filo da torcere che ho dato al suo clan quand'ero componente della commissione antimafia''. Certo che se si scoprisse fosse vero sarebbe l'ennesima macchia su chi di credibilità e stime ne ha già poca.
Allo stesso modo se si scoprisse che è solo una macchinazione bisognerebbe rivedere la questione pentiti passando dai benefici fino alla loro affidabilità.
Staremo a vedere.