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View Full Version : Guarisce da Leucemia e AIDS


jpjcssource
12-11-2008, 19:00
Berlino, una speranza contro l'Aids
Era malato, ora è senza il virus

BERLINO - Una svolta forse inattesa della medicina viene dalla Germania: a Berlino, pare per la prima volta, un paziente malato di Aids, e insieme di leucemia, grazie a una cura prima di chemioterapia poi di massiccio trapianto di midollo osseo, è tornato sieronegativo alle analisi. Lo racconta la Bild, il quotidiano più letto d'Europa, con ampio risalto anche nella sua edizione online.

Da ben seicento giorni, spiega il quotidiano popolare del gruppo Springer, il paziente risulta non avere più traccia dello HIV, il letale virus dell'Aids, nel suo sangue.

Il "miracolo" è avvenuto per caso, Il suo autore è il dottor Gero Huettner, ematologo alla clinica Benjamin Franklin, una delle più importanti sezioni della Charité, il massimo ospedale della capitale tedesca. Il caso era grave: il paziente, un berlinese quarantaduenne, era malato di Aids e insieme di leucemia. Il dottor Huettner, che era responsabile delle terapie antileucemiche per lui, lo ha curato prima con la chemioterapia e poi con il trapianto di midollo osseo. E adesso, da ben seicento giorni, il paziente risulta non avere più traccia di leucemia nel suo sangue.

E'un miracolo isolato o l'inizio di una nuova èra di speranza per i milioni di malati dell'Aids in tutto in mondo? Medici e ricercatori tedeschi sono i primi a invitare alla prudenza, ma l'interesse per il caso è talmente grande che persino il Wall Street Journal gli ha dedicato attenzione. Tra l'altro, il paziente risulta di fatto guarito dall'Aids da seicento giorni pur avendo dovuto sospendere ogni terapia specifica contro il virus da immunofedicienza acquisita, una scelta resa necessaria dall'esigenza di non compromettere il possibile successo delle terapie contro la leucemia.

"Io sono stato molto sorpreso da questi risultati", ha dichiarato lo stesso dottor Huettner. Secondo il dottor Juergen Hescheler, esperto di ricerca sulle cellule staminali a Colonia, "questo caso è un esempio interessante. Riuscire a distruggere tutte le cellule malate e a sostituirle con un trapianto di midollo può essere l'ultima speranza di salvezza per casi particolarmente gravi". Aggiunge la dottoressa Anja Potthoff, medico esperto nelle terapie contro l'Aids alla clinica universitaria di Bochum, nel territorio industriale-minerario della Ruhr, Germania Ovest: "Ne abbiamo discusso, è un risultato unico. In ogni caso occorre dire che gli effetti collaterali di un trapianto di midollo sono talmente pesanti, e i costi della terapia così alti, che questa al momento resta solo una terapia possibile per singoli pazienti, i quali sono stati colpiti sia dall'Aids che dalla leucemia".

Il dottor Huettner comunque si prepara a scrivere un trattato per una rivista medica specializzata, per descrivere e rendere pubblica la sua terapia in ogni dettaglio.

(12 novembre 2008)

:eek: uno nato con la camicia :stordita:


http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/aids-guarito/aids-guarito/aids-guarito.html

Peccato che il donatore è immune per natura a questa malattia, ma solo 1% degli europei è tale quindi il trattamento non è replicabile su vasta scala per ora.

Banus
12-11-2008, 19:40
Peccato che il donatore è immune per natura a questa malattia, ma solo 1% degli europei è tale quindi il trattamento non è replicabile su vasta scala per ora.
Immaginavo che il donatore avesse un'immunità naturale, leggendo l'articolo mi stavo chiedendo infatto perché l'infezione non si è propagata sui nuovi linfociti.

Anche isolando il gene/i geni responsabili della resistenza la sostituzione dei linfociti non è una cura pratica nei normali casi di AIDS, ma non è detto che sia necessario... una notizia (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1333828) di due giorni fa ad esempio parla di linfociti opportunamente ingegnerizzati per riconoscere il virus. Penso che la notizia sia importante soprattutto per lo studio della modalità e degli effetti di una sostituzione del sistema immunitario, come era stato fatto con una cura antirigetto sperimentale (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1322066) all'inizio di quest'anno.

jpjcssource
12-11-2008, 19:46
Immaginavo che il donatore avesse un'immunità naturale, leggendo l'articolo mi stavo chiedendo infatto perché l'infezione non si è propagata sui nuovi linfociti.

Anche isolando il gene/i geni responsabili della resistenza la sostituzione dei linfociti non è una cura pratica nei normali casi di AIDS, ma non è detto che sia necessario... una notizia (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1333828) di due giorni fa ad esempio parla di linfociti opportunamente ingegnerizzati per riconoscere il virus. Penso che la notizia sia importante soprattutto per lo studio della modalità e degli effetti di una sostituzione del sistema immunitario, come era stato fatto con una cura antirigetto sperimentale (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1322066) all'inizio di quest'anno.

Quindi la cura esiste già, ma non si sapeva come implementarla se ho capito bene :mbe:

entanglement
12-11-2008, 19:50
poi anche se si potesse i preti non hanno altra funzione al mondo che rompere le balle sulla ricerca sulle staminali ...

ConteZero
12-11-2008, 20:10
Immaginavo che il donatore avesse un'immunità naturale, leggendo l'articolo mi stavo chiedendo infatto perché l'infezione non si è propagata sui nuovi linfociti.

Anche isolando il gene/i geni responsabili della resistenza la sostituzione dei linfociti non è una cura pratica nei normali casi di AIDS, ma non è detto che sia necessario... una notizia (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1333828) di due giorni fa ad esempio parla di linfociti opportunamente ingegnerizzati per riconoscere il virus. Penso che la notizia sia importante soprattutto per lo studio della modalità e degli effetti di una sostituzione del sistema immunitario, come era stato fatto con una cura antirigetto sperimentale (http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1322066) all'inizio di quest'anno.

L'HIV è un (retro)virus debole, probabilmente una volta eliminati tutti i linfociti (tramite chemioterapia) il virus non avendo più "fabbriche" di virus s'è estinto.

Ileana
12-11-2008, 20:15
Io di ste cose non me ne intendo molto.
E' possibile che ciò porti veramente a trovare una cura definitiva all'aids? :eek:

gabi.2437
12-11-2008, 20:26
Io di ste cose non me ne intendo molto.
E' possibile che ciò porti veramente a trovare una cura definitiva all'aids? :eek:

Non ti preoccupare, il virus dell'aids muta molto velocemente :D

Però ciò che dice ConteZero potrebbe avere un senso

jpjcssource
12-11-2008, 20:35
Non ti preoccupare, il virus dell'aids muta molto velocemente :D

Però ciò che dice ConteZero potrebbe avere un senso

Ci sarà pur qualcosa che accomuna tutti i retrovirus dell'aids in modo da riconoscerli sempre, seppur questo non è dove gli anticorpi umani vanno a cercare per natura :stordita:

Parlo da profano, sarebbe bello se ci fosse qualche esperto.

Banus
12-11-2008, 20:49
Quindi la cura esiste già, ma non si sapeva come implementarla se ho capito bene :mbe:
L'effetto di sostituzione dei linfociti mediante trapianto di midollo osseo era noto, ma non ne avevo mai sentito parlare come possibile cura per l'AIDS. Leggendo questa versione (http://www.thelocal.de/sci-tech/20081112-15485.html) della notizia sembra che il donatore immune sia stato scelto deliberatamente per vedere gli effetti del trapianto sull'AIDS.

L'HIV è un (retro)virus debole, probabilmente una volta eliminati tutti i linfociti (tramite chemioterapia) il virus non avendo più "fabbriche" di virus s'è estinto.
E' una possibilità a cui avevo pensato, ma è sufficiente che rimangano alcuni linfociti infetti nel sangue per diffondere il virus nei nuovi linfociti, e una "ripulitura" completa è difficile... dal momento che il donatore aveva una resistenza, penso che la scomparsa del virus sia dovuta a quella.

Dream_River
12-11-2008, 21:40
Il mondo fa davvero schifo...

C'è chi ha tanto di quel culo da guarire dell'AIDS e dalla leucemia

E c'è chi come me si ritrova sordo da un orecchio per un motivo che 3 ospadali (fra cui il Gemelli di Roma) non sono riusciti a scoprire:mad:

Sia chiaro non voglio paragonare i miei disagi alla sua sofferenza, ma cavolo, a livello probabilistico la cosa e frustrante:muro:

Marko91
12-11-2008, 22:01
L'effetto di sostituzione dei linfociti mediante trapianto di midollo osseo era noto, ma non ne avevo mai sentito parlare come possibile cura per l'AIDS. Leggendo questa versione (http://www.thelocal.de/sci-tech/20081112-15485.html) della notizia sembra che il donatore immune sia stato scelto deliberatamente per vedere gli effetti del trapianto sull'AIDS.


E' una possibilità a cui avevo pensato, ma è sufficiente che rimangano alcuni linfociti infetti nel sangue per diffondere il virus nei nuovi linfociti, e una "ripulitura" completa è difficile... dal momento che il donatore aveva una resistenza, penso che la scomparsa del virus sia dovuta a quella.

Sull'ultimo numero di Scientific American c'e' un lungo dossier sull'AIDS. Lo sto leggendo ma non e' molto confortante, anzi.
Per quanto riguarda la ripulitura, il virus puo' nascondersi ovunque. Il problema dell'HIV e' l'altissima probabilita' di ricombinanza del materiale genetico iniettato nella cellula ospite, che provoca mutazioni continue. Un paragone fatto dalla rivista e' il seguente: in un paziente malato da 6 anni i ricettori sulla membrana esterna del virus mutano piu' volte di tutte le mutazioni effettutate dal virus dell'influenza in tutta la popolazione mondiale in un anno!
Alcuni malati arrivano ad avere 100 milioni di corpi virali per millilitro di sangue dopo qualche anno.
Ma gli studi non sono mai riusciti a dimostrare come i linfociti e le cellule T dei soggetti immuni riescano a riconoscere l'HIV?

Banus
12-11-2008, 22:29
Ma gli studi non sono mai riusciti a dimostrare come i linfociti e le cellule T dei soggetti immuni riescano a riconoscere l'HIV?
Da quello che ho capito leggendo l'articolo di wikipedia su CCR5 (http://en.wikipedia.org/wiki/CCR5), le cellule dei soggetti immuni non riconoscono il virus, ma hanno sulla membrana una diversa variante di un recettore (CCR5). Il virus ha bisogno della versione non alterata di CCR5 per entrare nella cellula, e quindi non è in grado di iniziare l'infezione.
Questo fenomeno è già sfruttato da alcuni farmaci, chiamati "inibitori di entrata (http://en.wikipedia.org/wiki/Entry_inhibitors)".

lowenz
12-11-2008, 22:39
Ma ti ricordi che il nostro compagno M.F. (ciao Phoenix se leggi :D) aveva pronosticato che tu avresti scoperto la cura nel 2010 in quel tema di 13 anni fa? :D

evelon
12-11-2008, 22:42
Sull'ultimo numero di Scientific American c'e' un lungo dossier sull'AIDS. Lo sto leggendo ma non e' molto confortante, anzi.
Per quanto riguarda la ripulitura, il virus puo' nascondersi ovunque. Il problema dell'HIV e' l'altissima probabilita' di ricombinanza del materiale genetico iniettato nella cellula ospite, che provoca mutazioni continue. Un paragone fatto dalla rivista e' il seguente: in un paziente malato da 6 anni i ricettori sulla membrana esterna del virus mutano piu' volte di tutte le mutazioni effettutate dal virus dell'influenza in tutta la popolazione mondiale in un anno!
Alcuni malati arrivano ad avere 100 milioni di corpi virali per millilitro di sangue dopo qualche anno.
Ma gli studi non sono mai riusciti a dimostrare come i linfociti e le cellule T dei soggetti immuni riescano a riconoscere l'HIV?

:eek: :eek:

evelon
12-11-2008, 22:47
Il mondo fa davvero schifo...

C'è chi ha tanto di quel culo da guarire dell'AIDS e dalla leucemia

E c'è chi come me si ritrova sordo da un orecchio per un motivo che 3 ospadali (fra cui il Gemelli di Roma) non sono riusciti a scoprire:mad:

Sia chiaro non voglio paragonare i miei disagi alla sua sofferenza, ma cavolo, a livello probabilistico la cosa e frustrante:muro:

Io per uno stupido incidente di anni fà ho un problema all'orecchio destro contro cui i migliori otorini non hanno conseguito risultati....e questo guarisce da aids e leucemia (seppur aiutato dal caso della natura) :p

ConteZero
13-11-2008, 00:24
L'HIV muterà tantissimo (infatti sono noti già diversi "pattern" d'attacco, per cui anche una naturale resistenza non difende da tutti i ceppi) ma è comunque "limitato" ad un determinato tipo di cellula, la CD4.
A quel che ho letto ha una vita discretamente breve e non è facile ammazzarlo perché alla base è un doppio frammento di RNA con un enzima che lo trasforma in DNA una volta "introdotto" nella cellula, e questo è un qualcosa di relativamente "strano" per i biologi (i retrovirus, sempre se ricordo bene, sono pochini).
L'RNA ha una struttura a singolo filamento anziché ad elica (vado sempre a memoria di quel che ho letto e quel che ho studiato anni addietro) e come tale è soggetto a mutazioni casuali di "trascrizione" e "replica".

--- rielaborato da wikipedia ---

In ogni caso di retrovirus "bastardi" ne abbiamo passati molti nella nostra evoluzione, e ne è prova che buona parte del DNA "immondizia" che ci ritroviamo nei cromosomi è dovuto a retrovirus che hanno lasciato un "ricordino" sulle cellule riproduttive dei nostri antenati.

La massima parte è inutile (troppo danneggiata/sovrascritta/mutata) ma c'è ancora un retrovirus "ricostruibile" a partire dal codice genetico che ci portiamo dietro (yippee) tant'è che alcuni scienziati l'hanno pure "sintetizzato" e chiamato Phoenix.

( http://genome.cshlp.org/content/16/12/1548.abstract )

F1R3BL4D3
13-11-2008, 00:40
A quel che ho letto ha una vita discretamente breve e non è facile ammazzarlo perché alla base è un doppio frammento di RNA con un enzima che lo trasforma in DNA una volta "introdotto" nella cellula, e questo è un qualcosa di relativamente "strano" per i biologi (i retrovirus, sempre se ricordo bene, sono pochini).

La trascrittasi inversa non è comunque una cosa "strana". :stordita:

L'RNA ha una struttura a singolo filamento anziché ad elica (vado sempre a memoria di quel che ho letto e quel che ho studiato anni addietro) e come tale è soggetto a mutazioni casuali di "trascrizione" e "replica".

Si, nel caso dell'HIV (sia 1 che 2) è così. Ossia RNA singolo filamento positivo (ma esistono virus con RNA a doppio filamento come i Reoviridae) ma è proprio la costituzione dell'RNA ad essere molto più labile, grazie ad enzimi presenti nell'ambiente, di quella a DNA (tant'è che tutti i passaggi in cui si ha RNA si tenta di "portarlo" a DNA per preservarlo più facilmente).

ConteZero
13-11-2008, 01:32
Poco ma sicuro.
La "stranezza" è dal punto di vista del canone "inverso", cioè della conversione da RNA (che è più debole ed in genere usato solo come "passaggio finale" verso i mitocondri) a DNA (che è più robusto ed in genere usato come "memoria").
Voglio dire (e qui mi vien difficile parlare perché non ho studiato biologia) in generale (=negli esseri viventi multicellulari) l'RNA (nelle sue varie forme) non è usato per conservare informazione genetica, questo a quel che so.


PS: La differenza fra DNA ed RNA "di suo" se ricordo bene è l'utilizzo di uno zucchero (ribosio - C5H10O5) al posto di un altro (desossiribosio - C5H10O4) e l'uracile al posto della timina.
In cosa stà (al di fuori della struttura a filamento in questo caso particolare) la sua minore "resistenza" ?

PPS: Sull'uracile ho già trovato la risposta su google, nel DNA si usa la timina perché la citosina "degenera" naturalmente (deamminazione) in uracile, e se si usasse l'uracile anziché la timina i sistemi di riparazione non riuscirebbero a correggere l'errore (problema che con l'RNA non c'è perché dovrebbe avere vita breve). ...interessante la biologia!

gino46
13-11-2008, 08:29
interessante questa notizia, ma da ignorante non sapevo che al mondo esistesse una piccolissima percentuale di popolazione immune al virus??? ho capito bene?

ConteZero
13-11-2008, 08:39
interessante questa notizia, ma da ignorante non sapevo che al mondo esistesse una piccolissima percentuale di popolazione immune al virus??? ho capito bene?

Si tratta di immunità a particolari ceppi del virus, non alla "malattia" AIDS.

F1R3BL4D3
13-11-2008, 09:29
Voglio dire (e qui mi vien difficile parlare perché non ho studiato biologia) in generale (=negli esseri viventi multicellulari) l'RNA (nelle sue varie forme) non è usato per conservare informazione genetica, questo a quel che so.

Quello sicuramente.

:D però poteva essere "strana" al tempo della scoperta. Adesso te la vendono in kit.

Banus
13-11-2008, 09:59
Ma ti ricordi che il nostro compagno M.F. (ciao Phoenix se leggi :D) aveva pronosticato che tu avresti scoperto la cura nel 2010 in quel tema di 13 anni fa? :D

No, non mi ricordo, non ho la tua memoria :p
(però adesso sono un po' in ritardo... mi serve l'aiuto di Fireblade :help: )

è proprio la costituzione dell'RNA ad essere molto più labile, grazie ad enzimi presenti nell'ambiente, di quella a DNA (tant'è che tutti i passaggi in cui si ha RNA si tenta di "portarlo" a DNA per preservarlo più facilmente).
Ti riferisci ai vari percorsi di degradazione dell'RNA? Mi è capitato di leggere qualcosa sull'exosoma e sulle ribonucleasi, è un argomento affascinante. Anche l'interferenza RNA, uno dei percorsi di degradazione, si pensa sia nato per difendere le cellule da retrovirus come l'HIV :D

Si tratta di immunità a particolari ceppi del virus, non alla "malattia" AIDS.
Tra l'altro rileggendo bene ho visto che questo tipo di immunità in genere non blocca il virus ma ne ritarda l'entrata. Solo in un numero ancora più ristretto di casi (1 su 300) l'infezione viene bloccata a tempo indefinito.

F1R3BL4D3
13-11-2008, 10:11
mi serve l'aiuto di Fireblade :help: )

:stordita: Per cosa?

Ti riferisci ai vari percorsi di degradazione dell'RNA? Mi è capitato di leggere qualcosa sull'exosoma e sulle ribonucleasi, è un argomento affascinante. Anche l'interferenza RNA, uno dei percorsi di degradazione, si pensa sia nato per difendere le cellule da retrovirus come l'HIV :D

Si anche. :D

ConteZero
13-11-2008, 10:47
La degradazione dell'RNA è probabilmente una delle principali ragioni per cui l'HIV ha una vita (come virus in sé) discretamente breve...

Banus
13-11-2008, 12:22
:stordita: Per cosa?
Niente di che... trovare un vaccino per l'AIDS e vincere il premio nobel per la medicina...
:sofico:

F1R3BL4D3
13-11-2008, 12:24
Niente di che... trovare un vaccino per l'AIDS e vincere il premio nobel per la medicina...
:sofico:

:D Ah ok, pensavo qualcosa di complicato.


:ops:

Fritz!
13-11-2008, 12:40
No, non mi ricordo, non ho la tua memoria :p
(però adesso sono un po' in ritardo... mi serve l'aiuto di Fireblade :help: )


Ti riferisci ai vari percorsi di degradazione dell'RNA? Mi è capitato di leggere qualcosa sull'exosoma e sulle ribonucleasi, è un argomento affascinante. Anche l'interferenza RNA, uno dei percorsi di degradazione, si pensa sia nato per difendere le cellule da retrovirus come l'HIV :D


Tra l'altro rileggendo bene ho visto che questo tipo di immunità in genere non blocca il virus ma ne ritarda l'entrata. Solo in un numero ancora più ristretto di casi (1 su 300) l'infezione viene bloccata a tempo indefinito.

Ma esattamente cosa significa?

Che in queste persone "immuni" il virus non può riprodursi e muore da sè?

F1R3BL4D3
13-11-2008, 12:46
Ma esattamente cosa significa?

Che in queste persone "immuni" il virus non può riprodursi e muore da sè?


I ricercatori, per verificare la protezione di questo corredo genetico, hanno messo in vitro le cellule "protette" naturalmente a contatto con il virus dell'Hiv: il virus non è riuscito a penetrare nelle cellule. Clerici spiega che è stato osservato che sono necessarie dosi mille volte più alte di virus perchè quelle cellule sane vengano attaccate.

http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5277

Sp4rr0W
13-11-2008, 12:57
poi anche se si potesse i preti non hanno altra funzione al mondo che rompere le balle sulla ricerca sulle staminali ...

quoto!

Fritz!
13-11-2008, 13:01
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5277

Interessante

"Una proteina - continua Clerici - che stiamo codificando proprio a fine terapeutico. Quando l'avremo identificata e saremo in grado di sintetizzarla la strada per il vaccino sarà tutta in discesa"

In soldoni, quanto tempo passerà prima di arrivare a una terapia?

zerothehero
13-11-2008, 13:07
Buona notizia, ma non credo sia risolutiva..bisognerebbe trovare un vaccino che vada a colpire le proteine che non mutano. :fagiano: .mi pare ce ne siano già 2 in sviluppo (uno del San Raffaele sulla TAT e un altro che invece ha come target un'altra proteina).
Smettetela di mangiare carne di scimmia poco cotta che poi ci troviamo con virus mutanti.. :sbonk:

zerothehero
13-11-2008, 13:25
Ma esattamente cosa significa?

Che in queste persone "immuni" il virus non può riprodursi e muore da sè?

Da quel che ho capito questi soggetti hanno dei linfociti che hanno una serratura non compatibile con la "chiave" (un particolare tipo di glicoproteina?) del virus, quindi non si infettano. Trapiantando il midollo osseo che sviluppa quel tipo di linfociti, si potrebbe acquisire l'immunità dal virus. Si "potrebbe" perchè il caso è unico (per di più su un paziente malato di leucemia) , quindi non si sa se replicabile.
Quello che è certo è che una cura del genere, sempre se fosse efficace, sarebbe impraticabile per circa 2/3 dei malati di HIV (in Africa).

ConteZero
13-11-2008, 13:42
Il midollo non è il sangue.
Ottenere midollo osseo a sufficienza è quasi impossibile, ed anche la compatibilità è problematica.

Nella pratica diversi ceppi di HIV hanno diverse "chiavi", ogni ceppo ha la sua.
Normalmente le cellule umane hanno serrature per moltissimi tipi di chiavi, ma in alcuni casi alcune mancano.
Se il ceppo HIV aggressore ha come chiave quella che, per botta di culo, richiede la serratura non presente in quel particolare tipo di cellula il virus letteralmente "rimbalza" senza riuscire ad entrare nella cellula.

Banus
13-11-2008, 13:50
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5277
Ecco dove avevo sentito per la prima volta parlare di immunità all'HIV :D
La scoperta di Clerici tra l'altro dovrebbe riguardare un differente meccanismo di resistenza, diverso dal CCR5 mutato. Secondo questo articolo (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17330785) a conferire resistenza dovrebbe essere una proteina dal nome lunghissimo (APOBEC3G (http://en.wikipedia.org/wiki/APOBEC3G)) che si occupa di modificare a casaccio l'RNA dell'HIV, rendendolo inservibile.
(la proteina è presente in tutte le persone, ma una proteina dell'HIV ha lo scopo di neutralizzarla. Probabilmente i soggetti resistenti ne hanno una versione particolarmente efficace)

zerothehero
13-11-2008, 14:08
http://www.stanford.edu/group/virus/retro/2005gongishmail/aids1.jpg

HIV-1 enters the blood stream most commonly through genital or colonic mucosa during sexual intercourse or other blood to blood contact. The virus enters the cell using the viral glycoprotein gp120 to interact with the host cellular recepter CD4 and chemockine receptor CCR5 . The first cells targeted by the virus are usually the Langerhan cells, tissue dendritic cells of the lamina propia, and rarely direct infection of T cells. (2) The main cellular targets of HIV-1 are the CD4+ T-helper/inducer subset of lymphocytes, CD4+ cells of macrophage lineage and dendritic cells.

Toh. :O