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View Full Version : Universita' Italiana: un sistema da svecchiare (S. Settis)


Lucrezio
12-11-2008, 16:53
Vi riporto il link ad un articolo, uscito sul Sole 24ore, di Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Contiene un'analisi intelligente ed equilibrata della situazione dell'universita' Italiana: credo che valga la pena di leggerlo.
http://intranews.sns.it/intranews/20081111/MI22007.PDF

blamecanada
12-11-2008, 18:31
Interrompo lo studio soltanto per dire che concordo completamente.

Spero che almeno su questo possa esserci un'intesa trasversale: concorsi basati sul merito e non classifiche basate sull'età, ed a livello nazionale e non localistico. Controllo e persecuzione di ogni forma di nepotismo.

plutus
13-11-2008, 00:26
Interrompo lo studio soltanto per dire che concordo completamente.

Spero che almeno su questo possa esserci un'intesa trasversale: concorsi basati sul merito e non classifiche basate sull'età, ed a livello nazionale e non localistico. Controllo e persecuzione di ogni forma di nepotismo.

e il merito come si stabilisce? credi davvero che i concorsi ad oggi siano davvero NON basati sul merito? il problema sono le assunzioni, non solo le evoluzioni di carriera...e IMHO é meglio il concorso locale del concorsone nazionale

lowenz
13-11-2008, 00:58
Doppio :O Anche il TCP ha i suoi limiti :D

lowenz
13-11-2008, 00:59
Mi pare sopravvaluti (sapendolo spero, usando la sopravvalutazione a mo' di forcone) l'indipendenza della Gelmini.

Marko91
13-11-2008, 05:27
Vi riporto il link ad un articolo, uscito sul Sole 24ore, di Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Contiene un'analisi intelligente ed equilibrata della situazione dell'universita' Italiana: credo che valga la pena di leggerlo.
http://intranews.sns.it/intranews/20081111/MI22007.PDF

Vale certamente la pena di leggerlo. L'analisi e' impeccabile: il mondo cambia ed evolve, l'Italia no. Ma non mi aspetteri nulla di diverso da una classe politica vecchia, corrotta come la nostra.

Gargoyle
13-11-2008, 08:13
e il merito come si stabilisce? credi davvero che i concorsi ad oggi siano davvero NON basati sul merito? il problema sono le assunzioni, non solo le evoluzioni di carriera...e IMHO é meglio il concorso locale del concorsone nazionale
Le assunzioni nel settore universitario sono basate sulla mafia, letteralmente.


Un settore SSD di un ateneo stabilisce che si può assumere un ricercatore.
Si crea una commissione ad hoc che ha già in mente il profilo del candidato interno che andrà a vincere il concorso: il concorso viene modellato sul profilo di chi è già predestinato a vincerlo.
La commissione ha sia membri interni (di cui il presidente, in genere) sia esterni: se quelli esterni si mettono di traverso e fanno storie, si fanno accordi di scambio con loro e si promette loro che in un nuovo concorso si appoggeranno i loro candidati.
Si scelgono le tracce dell'esame scritto in accordo a quel che ha fatto il candidato che deve vincere: se è uno che si è occupato di "nanoparticelle magnetiche", ad esempio, il 90% delle tracce dello scritto sarà proprio sulle "nanoparticelle magnetiche". Se si è occupato di "spettroscopia endor" il 90% delle tracce sarà sulla "spettroscopia endor".
Per stare sul sicuro, i commissari danno al candidato che deve vincere le tracce d'esame in anticipo, così da avere la certezza che il suo compito sarà inattaccabile e migliore di quello di ogni altro candidato.
Alla prova orale, poi, ogni abuso verbale nei confonti dei candidati che devono perdere sarà giustificato (tanto verba volant, scripta manent).
Se il candidato che deve perdere non ci sta e fa ricorsi sa che non vincerà mai più un concorso universitario in vita sua: avere un posto all'università è riservato a gente che sa stare al gioco, a "uomini d'onore", se denunci questo schifo sei out e lo sarai per sempre.
Alla fine vince chi doveva vincere.


Non sto scherzando, i concorsi universitari si svolgono davvero tutti così, da Milano fino a Palermo.

Le uniche variazioni sul tema, si hanno nel caso di un disaccordo tra i membri interni della commissione nel caso che ciscuno di loro voglia far vincere un candidato diverso.
Oppure, nel (rarissimo) caso che vengano compiuti errori formali da parte della commissione nel corso delle prove scritte, nel qual caso il concorso si può anche far saltare.

Ma comunque, l'eventuale "merito" o "demerito" del candidato non ha alcuno spazio: il candidato è un "cavallo" da corsa, ma chi stabilisce gli esiti della corsa è il "fantino", cioè il professore che è alle sue spalle e che se è sufficientemente "ammafiato" riesce a fargli avere il posto anche seil cavallo è un brocco tremendo.
Ci sono stati concorsi in cui nella commissione giudicatrice c'erano professori con meno pubblicazioni dei candidati che andavano a valutare.

plutus
13-11-2008, 11:13
si non ho detto che le cose non stanno cosi: i criteri di merito vengono stabiliti di volta in volta, ergo il candidato che vince é sempre il "migliore".
Ma credi che un concorso nazionale cambi le cose? a vioncere sarebbero i candidati dei prof + mafiosi...ergo, le piccole università pagherebbero ancora di più.

Anche in Francia i concorsi sono locali ma il candidato viene scelte in base a quelle che sono le esigenze del dipartimento. Se serve qualcuno che faccia nanoparticelle magnetiche, non prenderanno uno specialista in spettroscopia endor (per restare sui tuoi esempi)...

Resto dell'idea che l'unico modo per sperare in assunzioni oneste é togliere i finanziamenti a chi ha dimostrato di spendere male: se un gruppo di ricerca é valido i soldi si trovano per tante vie...

bjt2
14-11-2008, 21:02
si non ho detto che le cose non stanno cosi: i criteri di merito vengono stabiliti di volta in volta, ergo il candidato che vince é sempre il "migliore".
Ma credi che un concorso nazionale cambi le cose? a vioncere sarebbero i candidati dei prof + mafiosi...ergo, le piccole università pagherebbero ancora di più.

Anche in Francia i concorsi sono locali ma il candidato viene scelte in base a quelle che sono le esigenze del dipartimento. Se serve qualcuno che faccia nanoparticelle magnetiche, non prenderanno uno specialista in spettroscopia endor (per restare sui tuoi esempi)...

Resto dell'idea che l'unico modo per sperare in assunzioni oneste é togliere i finanziamenti a chi ha dimostrato di spendere male: se un gruppo di ricerca é valido i soldi si trovano per tante vie...

Infatti nel CNR (o almeno nel mio istituto), oltre la metà dei finanziamenti sono di privati (aziende), che se non produci nulla di interessante non ti finanziano. Infatti qui la meritocrazia funziona abbastanza bene. C'è sempre qualche raccomandato, ma nulla rispetto all'università, visto che ci siamo ospotati temporaneamente (è un policlinico universitario) e ricercatori universitari, clinici dell'azienda ospedaliera e ricercatori CNR lavorano fianco a fianco (e spesso anche nelle stesse stanze...)

gabi.2437
14-11-2008, 21:03
Uhm, si svia il problema su "svecchiamento", "meritocrazia" &co e intanto i tagli da un miliardo e mezzo rimangono...mmhh... ci si perde in un bicchier d'acqua vedo!