PDA

View Full Version : La nuova politica estera USA


Fides Brasier
12-11-2008, 11:30
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=1069&ID_sezione=58&sezione=

12/11/2008 - USA 2008. IL NUOVO CORSO
Obama apre all'Iran
alleati contro Al Qaeda

La nuova strategia per la guerra afghana "Coinvolgere Teheran, parlare coi ribelli"
CORRISPONDENTE DA NEW YORK
Barack Obama pensa a un'offensiva militare massiccia per catturare Bin Laden, vuole coinvolgere l'Iran nella composizione della crisi afghana, affronta i timori del Pentagono sul ritiro dall'Iraq e avrebbe autorizzato contatti con Hamas: le indiscrezioni che rimbalzano da Washington e Gaza lasciano intendere che più novità sono arrivo in politica estera.

Il Washington Post cita stretti collaboratori del presidente eletto anticipando che avrà in cima all'agenda di sicurezza l'Afghanistan con una «strategia regionale». Sul fronte militare verrà aumentato l'impiego contro Al Qaeda, schierando 2 o 3 brigate in più per operare su un campo di battaglia che «include anche le aree tribali del Pakistan» al fine di catturare o eliminare Osama bin Laden, il vice al Zawahiri e i loro colonnelli. Il messaggio è diretto a Islamabad: Obama chiederà libertà di movimento per le truppe Usa nelle aree oltre confine in modo più energico di Bush.

La pressione militare su Al Qaeda si accompagnerà a «forme di dialogo con i taleban» come suggerito dal generale David Petraeus, sul modello di quanto fatto in Iraq con le tribù sunnite. Sul fronte politico la maggiore novità in vista è l'intenzione di coinvolgere l'Iran. «Guardiamo al futuro e sarebbe utile avere un interlocutore per verificare l'esistenza di comuni obiettivi» dicono le fonti vicine a Obama, secondo cui Usa e Iran condividono l'opposizione agli «estremisti sunniti». Lo scenario di un'apertura a Teheran sull'Afghanistan si somma a quanto detto da Obama in campagna elettorale sul dialogo con l'Iran e secondo il direttore dell'Agenzia atomica dell'Onu, El Baradei, questo approccio «potrebbe giovare al negoziato sul nucleare».

Sull'Iraq Obama si trova invece di fronte alle resistenze del Pentagono a dare inizio al ritiro delle truppe in 16 mesi da lui promesso agli elettori. Secondo i generali infatti farlo «sarebbe pericoloso». Da qui l'ipotesi che Obama aspetti qualche mese prima di decidere cosa fare. La questione Iraq si lega al futuro di Robert Gates, il ministro della Difesa che molti democratici vorrebbero confermare ma che non condivide l'idea di un calendario per il ritiro. Non a caso i gruppi anti-guerra della galassia liberal, come CodePink, stanno mettendo sotto pressione Obama per chiedergli di «liberarsi degli uomini di Bush» affrettandosi a sostituire Gates con personaggi più favorevoli a ritirare le truppe come ad esempio Chuck Hagel, senatore repubblicano del Nebraska.

Un'ulteriore novità è rimbalzata da Gaza, dove Ahmed Yusef, consigliere del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ha svelato al giornale Al Hayat l'esistenza di contatti con consiglieri di Obama «iniziati mesi fa ma tenuti segreti per timori di conseguenze elettorali». Da questi incontri, ai quali potrebbe aver partecipato il clintoniano Robert Malley, Yusef afferma di aver tratto l'impressione che Obama «avrà un approccio diverso al Medio Oriente».

A dispetto delle molte indiscrezioni Obama ieri è rimasto in silenzio in coincidenza con il Veteran Day, nel quale l'America rende omaggio ai veterani, recandosi al Milite Ignoto di Chicago per portare una corona di fiori assieme a Tammy Duckworth, che in Iraq perse le gambe. A parlare è stato invece John Podesta, il responsabile del team di transizione, rendendo pubbliche le disposizioni con cui Obama impedisce ai lobbisti in attività di lavorare nel team della transizione: non potranno dare contributi finanziari né consulenze, mentre chiunque ha lavorato con Barack nei 12 mesi successivi alla conclusione del rapporto non potrà fare lobbing.

La moglie di Barack, Michelle, ha intanto telefonato a Hillary chiedendo suggerimenti sulla scuola dove mandare le figlie a Washington e l'inattesa chiamata ha causato qualche irritazione fra i clintoniani perché Obama continua a rifiutarsi di aiutare l'ex First Lady a ripianare 7,3 milioni di debiti elettorali.

finalmente qualcuno si e' accorto che muovere guerra al mondo intero non porta a risultati apprezzabili :D

Xile
12-11-2008, 11:36
Direi che cominciamo bene, dai che forse ci potrebbe essere più pace in questo mondo.

zuper
12-11-2008, 11:44
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=1069&ID_sezione=58&sezione=



finalmente qualcuno si e' accorto che muovere guerra al mondo intero non porta a risultati apprezzabili :D

ma leggi quello che posti?

Barack Obama pensa a un'offensiva militare massiccia per catturare Bin Laden

poi nn lamentatevi (come fatto in passato) quando gli iraniani (ancora una volta) si ritorceranno contro gli usa...come fatto in passato alleandosi con i talebani/afghani...

Fides Brasier
12-11-2008, 12:07
ma leggi quello che posti?
poi nn lamentatevi (come fatto in passato) quando gli iraniani (ancora una volta) si ritorceranno contro gli usa...come fatto in passato alleandosi con i talebani/afghani...la lotta a bin laden e ai talebani e' una priorita', questo nessuno l'ha mai messo in dubbio, ma in tutto questo tempo e' stata completamente sbagliata la strategia attuata dall'amministrazione bush, tanto e' vero che in afganistan la coalizione e' in difficolta' anche a causa dell'assurdo spreco di risorse militari per invadere l'iraq, un paese che con bin laden e il terrorismo non c'entrava nulla.
in ogni caso la strategia di bush si e' rivelata un vero fallimento, tanto e' vero che bin laden e' libero e le guerre non si stanno vincendo. e' necessario cambiare rotta.
e poi una volta la libia di gheddafi era un "paese canaglia", ora invece sono amici fraterni... le cose cambiano :)

jpjcssource
12-11-2008, 12:33
la lotta a bin laden e ai talebani e' una priorita', questo nessuno l'ha mai messo in dubbio, ma in tutto questo tempo e' stata completamente sbagliata la strategia attuata dall'amministrazione bush, tanto e' vero che in afganistan la coalizione e' in difficolta' anche a causa dell'assurdo spreco di risorse militari per invadere l'iraq, un paese che con bin laden e il terrorismo non c'entrava nulla.
in ogni caso la strategia di bush si e' rivelata un vero fallimento, tanto e' vero che bin laden e' libero e le guerre non si stanno vincendo. e' necessario cambiare rotta.
e poi una volta la libia di gheddafi era un "paese canaglia", ora invece sono amici fraterni... le cose cambiano :)

Quoto, ma il confronto con la Libia non è molto azzeccato, ci troviamo davanti ad un paese teocratico in cui il potere è saldamente in mano ad un gruppo di estremisti islamici con un'opposizione ridicola.
Per di più la politica estera iraniana non si basa semplicemente sulla conservazione del proprio status politico e nel fare i propri interessi economici, ma mira ad una vera e propria egemonia regionale.

Fare diplomazia con un integralista religioso con mire imperialiste è come fare diplomazia con un muro.
L'unico modo per avere successo è foraggiarlo adeguatamente accettando anche di soddisfare richieste piuttosto svantaggiose che possono poratare di fatto ad una sconfitta.

La Libia è governato da un dittatore il cui unico scopo è mantenere la propria poltrona ed ingrossare il portafoglio ed è islamico solo quando gli fa comodo visto che per un leader arabo, il modo migliore per farsi ubbidire dai propri cittadini, è usando la religione.
Stai confrontado un opportunista, con persone che hanno dogmi irremovibili e che, se cambiassero anche idea, dovrebbero continuare la mascherata perchè è proprio il loro integralismo a tenerli al potere.

Ricordati che, con gli integralisti religiosi l'espressione "i tempi cambiano" vale ben poco perchè chi è tale persegue ideali che hanno resistito per secoli e l'unico modo per cambiare questa situazione è fare in modo che ve ne siano sempre meno e ci sia più laicismo.
Il laicismo non si diffonde con negoziati diplomatici con gli integralisti, ma agendo sui loro seguaci in modo da diminuire gradualmente la loro influenza. La forte diminuzione dell'influenza della Chiesa cattolica in occidente non è stata data sicuramente dalla diplomazia.

Spero che gli USA, usino meno la forza in futuro, ma non bisogna neanche calarsi le braghe scendendo a compromessi contro coloro che infiltrano e finanziano i macellai ed i tagliagola che agiscono in Irak.

dave4mame
12-11-2008, 12:57
cioè, fatemi capire.
questo mette come priorità la ricerca di un tizio ormai praticamente innocuo cooperando con uno stato governato da un tizio pazzo furioso che dichiara urbi et orbi di voler cancellare dalla faccia della terra un altro stato?

dai, ditemi che ho capito male....

nomeutente
12-11-2008, 13:08
cioè, fatemi capire.
questo mette come priorità la ricerca di un tizio ormai praticamente innocuo cooperando con uno stato governato da un tizio pazzo furioso che dichiara urbi et orbi di voler cancellare dalla faccia della terra un altro stato?

dai, ditemi che ho capito male....

Credo che sia molto più semplice: nonostante Ahmadinejad (l'ho scritto giusto? :stordita:) sia stato dipinto come un pazzo, non è tanto peggiore di molti altri dittatori con cui gli Usa in passato hanno cooperato.
Il nuovo corso statunitense prevede evidentemente l'abbandono della guerra permanente e unilaterale e l'adozione di una strategia di mediazione finalizzata a stabilizzare il medio oriente.

dave4mame
12-11-2008, 13:21
Credo che sia molto più semplice: nonostante Ahmadinejad (l'ho scritto giusto? :stordita:) sia stato dipinto come un pazzo, non è tanto peggiore di molti altri dittatori con cui gli Usa in passato hanno cooperato.
Il nuovo corso statunitense prevede evidentemente l'abbandono della guerra permanente e unilaterale e l'adozione di una strategia di mediazione finalizzata a stabilizzare il medio oriente.

uhm....
sto cercando di fare mente locale.
ma uno svirgolato come alma-coso mica me lo ricordo.
ce ne sono stati anche di più sbiellati e sanguinari (alla fine FINORA questo ha solo abbaiato) ma nessuno ha mai pisciato fuori dal suo vaso nazionale.
specialmente se il "fuori" coincide con il giardino di uno degli alleati storici usa...

indelebile
12-11-2008, 13:33
a me pare che obama voglia risolvere le cose una alla volta senza amassare i problemi...e comunque a breve ci saranno le elezioni in iran e non è detto che bisogna parlare con quel tipo

dantes76
12-11-2008, 13:43
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=88207


Roma | 12 novembre 2008
Frattini agli Usa: rinunciate allo scudo anti-missile e prudenza sull'allargamento della Nato

ConteZero
12-11-2008, 13:50
uhm....
sto cercando di fare mente locale.
ma uno svirgolato come alma-coso mica me lo ricordo.
ce ne sono stati anche di più sbiellati e sanguinari (alla fine FINORA questo ha solo abbaiato) ma nessuno ha mai pisciato fuori dal suo vaso nazionale.
specialmente se il "fuori" coincide con il giardino di uno degli alleati storici usa...

Mai sentito parlare di Khomeini (Kissinger lo considerava una pecorella per quant'era docile) o Pinochet, o Noriega ?

ConteZero
12-11-2008, 13:51
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=88207

(posizioni molto filorusse)
La risposta sarà qualcosa tipo "ho sentito squittire uno scarafaggio, chissà cos'ha detto".

ConteZero
12-11-2008, 13:54
Mai sentito parlare di Khomeini (Kissinger lo considerava una pecorella per quant'era docile) o Pinochet, o Noriega ?

Avevo scordato Fulgencio Batista, personcina a cui gli americani preferiscono non pensare troppo (perché si finirebbe per dare qualche legittimità a Fidel ed alla rivoluzione cubana).

cocis
12-11-2008, 13:56
a be .. se ricomincia la caccia a bin laden.. auguri :asd::asd::asd:

1000 di questi anni :asd:

zuper
12-11-2008, 13:57
Credo che sia molto più semplice: nonostante Ahmadinejad (l'ho scritto giusto? :stordita:) sia stato dipinto come un pazzo, non è tanto peggiore di molti altri dittatori con cui gli Usa in passato hanno cooperato.
Il nuovo corso statunitense prevede evidentemente l'abbandono della guerra permanente e unilaterale e l'adozione di una strategia di mediazione finalizzata a stabilizzare il medio oriente.

ma se c'è ancora gente qui dentro che rinfaccia l'alleanza di anni fa con saddam...che gli hanno dato armi ecc ecc....chiaro erano alleati...

vuoi forse dire che saddam era meglio di ahmacoso?

oppure era peggiore e quindi hanno fatto bene ad eliminarlo?

e se la mediazione internazionale è giusta come mai ora giustificate l'attacco all'afghanistan? nn erano alleati prima contro la russia?

insomma....DECIDETEVI

ConteZero
12-11-2008, 14:03
ma se c'è ancora gente qui dentro che rinfaccia l'alleanza di anni fa con saddam...che gli hanno dato armi ecc ecc....chiaro erano alleati...

vuoi forse dire che saddam era meglio di ahmacoso?

oppure era peggiore e quindi hanno fatto bene ad eliminarlo?

e se la mediazione internazionale è giusta come mai ora giustificate l'attacco all'afghanistan? nn erano alleati prima contro la russia?

insomma....DECIDETEVI

Cambia il presidente, cambia la maggioranza e cambia la politica estera.

dave4mame
12-11-2008, 14:17
Mai sentito parlare di Khomeini (Kissinger lo considerava una pecorella per quant'era docile) o Pinochet, o Noriega ?

gli ultimi due erano in cima alla lista... e ribadisco che fuori dai loro confini di casini ne hanno fatti ben pochi.

khomeini, correggimi se sbaglio, è salito al potere detronizzando palavi.
e proprio palevi era l'alleato di fiducia del governo usa.
il fatto che khomeini fosse (erroneamente) considerato innocuo non lo rende certo amico.

ConteZero
12-11-2008, 14:25
gli ultimi due erano in cima alla lista... e ribadisco che fuori dai loro confini di casini ne hanno fatti ben pochi.

khomeini, correggimi se sbaglio, è salito al potere detronizzando palavi.
e proprio palevi era l'alleato di fiducia del governo usa.
il fatto che khomeini fosse (erroneamente) considerato innocuo non lo rende certo amico.

Fu Kissinger (e la leadership USA d'allora) a permettere che il colpo di stato avvenisse.
Con gran sorpresa da parte degli americani Khomeini si domostrò meno docile di quel che sembrava e girò le spalle agli americani che speravano, in cambio del "nulla osta" una contropartita.
Per "gli altri" vorrei ricordare che ad oggi neanche Ahmadinejad ha fatto alcunché fuori dai suoi confini...
...se vogliamo parlare degli amici più aggressivi (fuori dai confini nazionali) degli USA dovremmo annoverare invece Sharon e tutta la destra israeliana.

Fritz!
12-11-2008, 14:27
ma se c'è ancora gente qui dentro che rinfaccia l'alleanza di anni fa con saddam...che gli hanno dato armi ecc ecc....chiaro erano alleati...

vuoi forse dire che saddam era meglio di ahmacoso?

oppure era peggiore e quindi hanno fatto bene ad eliminarlo?

e se la mediazione internazionale è giusta come mai ora giustificate l'attacco all'afghanistan? nn erano alleati prima contro la russia?

insomma....DECIDETEVI

Mi sa che sei partito per la tangente.... Nomeutente ha solo dato la sua interpretazione della situazione ... non ha espresso giudizi....

Poi non vedo comunque cosa abbia da "decidersi"....

La politica statunitense ritorna nell'alveo della real politik.... come consono alla sua tradizione....

Ad avere problemi dovrebbero essere semmai quelli che si sono sbracciati per difendere il ruolo di esportatore di democrazia degli USA con il corredo di unilateralismo ideologico

Chi criticava la guerra all'irak non lo faceva perchè difendeva le credenziali democratiche o umanitarie di saddam hussein, ma perche riteneva sbagliata l'idea di esportare la democrazia con le bombe o di costruire la civiltà col fosforo bianco.

Il ritorno (per ora annunciato e solo intuibile) alla real politik non è una rivoluzione. E' un riallineamento con la tradizione degli ultimi 50 anni.

La "rivoluzione" miseramente fallita è quella dell'unilateralismo in nome della democrazia portato avanti dai neo-con.

Fritz!
12-11-2008, 14:29
gli ultimi due erano in cima alla lista... e ribadisco che fuori dai loro confini di casini ne hanno fatti ben pochi.

khomeini, correggimi se sbaglio, è salito al potere detronizzando palavi.
e proprio palevi era l'alleato di fiducia del governo usa.
il fatto che khomeini fosse (erroneamente) considerato innocuo non lo rende certo amico.

Il Pascià era l'alleato degli inglesi....

Agli USA la decolonizzazione non era troppo sgradita (pensa a suez)

dave4mame
12-11-2008, 14:32
Fu Kissinger (e la leadership USA d'allora) a permettere che il colpo di stato avvenisse.


guarda, per mia cultura personale ti chiedo di darmi qualche fonte.
mica per sfiducia; ma ricordo il moderato e LAICO palehvi molto ben visto dall'amministrazione americana... e ricordo anche che come "biglietto da visita" immediato di khomeini alla medesima amministrazione ci fu un certo assalto a un'ambasciata...


Per "gli altri" vorrei ricordare che ad oggi neanche Ahmadinejad ha fatto alcunché fuori dai suoi confini...

touchè.
finora in effetti ha solo minacciato (o profetizzato, volendo dar valore alle sue parole).


...se vogliamo parlare degli amici più aggressivi (fuori dai confini nazionali) degli USA dovremmo annoverare invece Sharon e tutta la destra israeliana.
va beh, agli amici tutto è concesso, no?

zuper
12-11-2008, 14:53
Il ritorno (per ora annunciato e solo intuibile) alla real politik non è una rivoluzione. E' un riallineamento con la tradizione degli ultimi 50 anni.


certo...è un riallineamento all'afghanistan a saddam...a tutta quella politica che ancora si critica qui dentro...

jpjcssource
12-11-2008, 15:01
Fu Kissinger (e la leadership USA d'allora) a permettere che il colpo di stato avvenisse.
Con gran sorpresa da parte degli americani Khomeini si domostrò meno docile di quel che sembrava e girò le spalle agli americani che speravano, in cambio del "nulla osta" una contropartita.
Per "gli altri" vorrei ricordare che ad oggi neanche Ahmadinejad ha fatto alcunché fuori dai suoi confini...
...se vogliamo parlare degli amici più aggressivi (fuori dai confini nazionali) degli USA dovremmo annoverare invece Sharon e tutta la destra israeliana.

Oddio, lo permisero perchè c'era poco da fare, gli iraniani erano per lo più per la rivoluzione per altro fondata sulla religione islamica che da quelle parti è difficilmente contrastabile.
In un paese in cui l'opposizione era praticamente inesistente, l'unico modo per rovesciare il nuovo governo di Khomeini era un intervento militare diretto, cosa a dir poco infattibile dopo l'esperienza vietnamita.
Inoltre se anche avessero invaso il paese cosa avrebbero fatto poi? Avrebbero messo un fantoccio e combattuto contro il sentimento religioso della stragrande maggioranza della popolazione? Con quale possibilità di successo?
Poi se credi che una persona scaltra come kissinger pensasse veramente che Khomeini fosse inoffensivo, mi sa che ti sbagli di grosso, anche un cieco, seppur in un periodo storico in cui non si dava ancora molto peso alla minaccia dell'estremismo islamico, si sarebbe accorto che tale regime teocratico sarebbe stato nettamente svantaggioso per Washington quando invece lo Palavi era un fedele alleato.

Per quale motivo gli USA avrebbero sostituito Palavi con Khomeini quando con il primo i rapporti erano già ottimi? Semplice, non poterono evitarlo.

Comunque Teheran non ha fatto casini fuori dai suoi confini solo ufficialmente. Sono i classici strateghi che fanno i finocchi con il sedere degli altri.
Gli americani hanno fatto una politica militare aggressiva, ma gli iraniani, per contrastarli nell'unica maniera per loro possibile, ovvero in maniera indiretta, hanno trasformato molte aree del medio oriente in un vero inferno.

nomeutente
12-11-2008, 15:09
ma se c'è ancora gente qui dentro che rinfaccia l'alleanza di anni fa con saddam...che gli hanno dato armi ecc ecc....chiaro erano alleati...

vuoi forse dire che saddam era meglio di ahmacoso?

oppure era peggiore e quindi hanno fatto bene ad eliminarlo?

e se la mediazione internazionale è giusta come mai ora giustificate l'attacco all'afghanistan? nn erano alleati prima contro la russia?

insomma....DECIDETEVI

Se con "decidetevi" intendi dire "mettiti d'accordo con gli altri utenti di sinistra" non so se ne saremo in grado: le mie posizioni non sempre sono uguali a quelle degli altri.

Nel merito, ritengo che spesso la politica estera statunitense sia stata poco lungimirante, in quanto ha puntato troppo sul "divide et impera" e su "il nemico del mio nemico è mio amico", alimentando appunto dei mostri come Saddam Hussein.
L'attacco all'Afghanistan era sbagliato e lo è tuttora, come era sbagliato l'attacco all'Iraq.

Il mio giudizio sulla politica estera di Obama (se sarà come anticipato in questo articolo) è tiepidamente positivo perché meno guerrafondaio, ma non mi straccio le vesti nell'inneggiare al presidente di una nazione straniera che continuerà a fare (anche se in maniera diversa) gli interessi di quella nazione e non certo dell'Italia o di tutto il mondo.

Nel complesso, non mi illudo che un presidente americano anteponga gli interessi generali a quelli dell'America, ma preferisco se fa questi interessi senza inutili spargimenti di sangue o comunque limitandoli il più possibile.

Fil9998
12-11-2008, 15:21
'sto "abbronzato" farà la fine di JFK ...
ne son sempre più convinto.

ConteZero
12-11-2008, 15:23
Lo Scià (e questa è cosa nota) andò diverse volte alla CIA e girò molto spesso per l'amministrazione americana d'allora (c'era al potere Carter).
Gli venne assicurato (a non più di sei mesi dalla sua cacciata) che gli americani erano con lui in tutto e per tutto, e che l'avrebbero supportato anche con l'esercito se fosse stato necessario.

Che poi Carter sia stato un codardo o un indeciso può darsi, ma basta leggere un paio di libri (o girare per wikipedia) per vedere che da un lato gli USA tranquillizzavano lo scià e dall'altro consideravano non del tutto negativa la sua detronizzazione.

dave4mame
12-11-2008, 15:53
Lo Scià (e questa è cosa nota) andò diverse volte alla CIA e girò molto spesso per l'amministrazione americana d'allora (c'era al potere Carter).
Gli venne assicurato (a non più di sei mesi dalla sua cacciata) che gli americani erano con lui in tutto e per tutto, e che l'avrebbero supportato anche con l'esercito se fosse stato necessario.

Che poi Carter sia stato un codardo o un indeciso può darsi, ma basta leggere un paio di libri (o girare per wikipedia) per vedere che da un lato gli USA tranquillizzavano lo scià e dall'altro consideravano non del tutto negativa la sua detronizzazione.

è proprio dalla lettura di wiki che mi si rafforzano i dubbi.
perchè è proprio li che si legge che l'occupazione dell'ambasciata fu motivata dall'accusa rivolta agli usa di supporto allo scia.

diciamo che se davvero gli stati uniti erano "non contrari" alla teocrazia degli aiatollah, questi mica se ne sono accorti.

jpjcssource
12-11-2008, 17:01
Lo Scià (e questa è cosa nota) andò diverse volte alla CIA e girò molto spesso per l'amministrazione americana d'allora (c'era al potere Carter).
Gli venne assicurato (a non più di sei mesi dalla sua cacciata) che gli americani erano con lui in tutto e per tutto, e che l'avrebbero supportato anche con l'esercito se fosse stato necessario.

Che poi Carter sia stato un codardo o un indeciso può darsi, ma basta leggere un paio di libri (o girare per wikipedia) per vedere che da un lato gli USA tranquillizzavano lo scià e dall'altro consideravano non del tutto negativa la sua detronizzazione.

Carter non era un codardo, più che altro non era un pazzo senza il minimo di buon senso :p
Tutte dichiarazioni di appoggio che fece l'allora presidente all'alleato erano per lo più una formalità diplomatica.

Ovvio che Carter rassicurava l'alleato, far vedere che gli USA non abbandonano gli amici quando la situazione si fa difficile, sarebbe stata una cattiva pubblicità, ma in realtà poteva fare ben poco la CIA senza un movimento d'opposizione sufficientemente forte e numeroso e promettere un intervento militare diretto in Iran era chiaramente un bluff perchè:

_ si stavano leccando ancora le ferite del Vietnam dove le loro forze armate erano state pesantemente logorate e le loro casse statali messe in difficoltà (si arrivò addirittura a stampare banconote garantendole solo legalmente, ma senza possedere oro sufficiente per garantirne veramente il valore)

_ cominciare una guerra che sarebbe diventata come il Vietnam poco dopo aver disimpegnato le proprie truppe da quel pantano alla bellemeglio è a dir poco irrazionale

_ attaccare una nazione in piena rivoluzione religiosa avrebbe portato molti cittadini del mondo musulmano a pensare ad una guerra di religione tanto da minare l'influenza americana nel resto del medio oriente che era conteso ai sovietici e, come ai nostri giorni, era di importanza fondamentale per entrambi i blocchi viste le risorse naturali

_ si tratta di uno dei maggiori produttori di petrolio, in una zona che avrebbe aumentato l'attrito con i sovietici ben più che il Vietnam

Tutto questo solo per togliere l'osso di bocca al loro cagnolino da guardia ovvero la Gran Bretagna.

ConteZero
12-11-2008, 17:19
Carter non era un codardo, più che altro non era un pazzo senza il minimo di buon senso :p
Tutte dichiarazioni di appoggio che fece l'allora presidente all'alleato erano per lo più una formalità diplomatica.

Ovvio che Carter rassicurava l'alleato, far vedere che gli USA non abbandonano gli amici quando la situazione si fa difficile, sarebbe stata una cattiva pubblicità, ma in realtà poteva fare ben poco la CIA senza un movimento d'opposizione sufficientemente forte e numeroso e promettere un intervento militare diretto in Iran era chiaramente un bluff perchè:

_ si stavano leccando ancora le ferite del Vietnam dove le loro forze armate erano state pesantemente logorate e le loro casse statali messe in difficoltà (si arrivò addirittura a stampare banconote garantendole solo legalmente, ma senza possedere oro sufficiente per garantirne veramente il valore)

_ cominciare una guerra che sarebbe diventata come il Vietnam poco dopo aver disimpegnato le proprie truppe da quel pantano alla bellemeglio è a dir poco irrazionale

_ attaccare una nazione in piena rivoluzione religiosa avrebbe portato molti cittadini del mondo musulmano a pensare ad una guerra di religione tanto da minare l'influenza americana nel resto del medio oriente che era conteso ai sovietici e, come ai nostri giorni, era di importanza fondamentale per entrambi i blocchi viste le risorse naturali

_ si tratta di uno dei maggiori produttori di petrolio, in una zona che avrebbe aumentato l'attrito con i sovietici ben più che il Vietnam

Tutto questo solo per togliere l'osso di bocca al loro cagnolino da guardia ovvero la Gran Bretagna.

Oddio, non penso che la CIA avrebbe avuto chissà quali problemi a far venire un infarto a Khomeini, che tra l'altro era in esilio.

dave4mame
12-11-2008, 17:37
ci stavo pensando mentre leggevo il thread.

però, se non è venuto (citando a muzzo) ad allende prima della sua elezione non vedo perchè a khomeini...

jpjcssource
12-11-2008, 18:05
Oddio, non penso che la CIA avrebbe avuto chissà quali problemi a far venire un infarto a Khomeini, che tra l'altro era in esilio.

Perchè non sarebbe servito a molto visto che sarebbe stato ben presto sostituito ed il suo "martirio" avrebbe rafforzato ulteriormente la rivoluzione teocratica.
Non a caso, anche dopo la sua morte naturale, il regime iraniano non ha avuto il ben che minimo vacillamento.

Inoltre la CIA ha sempre trovato poco appoggio in Iran dai pochi oppositori del regime anche perchè per tradizione gli iraniani sono molto restii a chiedere o accettare intromissioni esterne seppur "amiche" per risolvere i loro problemi politici interni.

Quando gli USA fecero un tentativo tardivo per rovesciare gli ayatollah usando Saddam contro di loro, anche i più fedeli di Palavi, invece di sfruttare il momento di maggior vulnerabilità del regime, giurarono fedeltà ai nuovi governanti e si videro addirittura molti ufficiali dell'esercito fedeli di Palavi (soprattutto dell'aeronautica che era la più monarchica) chiedere di uscire di prigione per imbracciare il fucile e difendere la patria.

jpjcssource
12-11-2008, 18:08
ci stavo pensando mentre leggevo il thread.

però, se non è venuto (citando a muzzo) ad allende prima della sua elezione non vedo perchè a khomeini...

Che venne poi ucciso dal golpe di Pinochet con un forte appoggio dei vertici militari.
Quello fu un golpe in stile CIA da manuale anche perchè fu fatto in condizioni piuttosto favorevoli. Una volta che hai corrotto i militari è facilissimo rovesciare un governo.

usa9999999999
12-11-2008, 18:41
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=1069&ID_sezione=58&sezione=

-cut-

finalmente qualcuno si e' accorto che muovere guerra al mondo intero non porta a risultati apprezzabili :D

Se collaborare con l'Iran porterà frutti e soprattutto questo non spingerà sul nucleare, tutto bene, altrimenti si va avanti senza di loro...